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CAPITOLO 11

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INIZIAZIONE DIRETTA: MA DI QUALE MORTE E DI QUALE RINASCITA SI PARLA?

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‘La figura dello sciamano ridotto a scheletro è la personificazione della morte. Come i semi di un frutto dopo che la polpa è marcita, le ossa rappresentano il potenziale di una rinascita. Lo sciamano neofita deve morire per conquistare la conoscenza di ciò che è immortale. Lo smembramento sacro del corpo è una manifestazione del regno della moltiplicità; dalle sue ossa lo sciamano rinasce a

un più alto ordine di esistenza’. 1

Nella cerimonia buddista del Chöd, letteralmente ‘il taglio’(si tratta di un rituale che appartiene unicamente al buddismo Vajrayana o tantrico; nda), Giuseppe Tucci ci ha indicato tutti i diversi passaggi di questo particolarissimo rituale che conduce il monaco alla rinascita spirituale oppure al Nirvana. Dapprima, si esprime con il taglio del nucleo, da dove i cinque sensi dipartono, che costituisce la chiara Luce della Coscienza, per poter riconoscere i differenti aspetti delle proprie paure. Una volta raggiunta questa dimensione trascendente, si invocano spiriti e divinità, e qui ha inizio il viaggio di morte e rinascita, in cui le carni dell’adepto e il sangue nel calderone si convertono in un nuovo corpo di luce che trascende la sfera di Amoghasiddhi (poichè la cerimonia riguarda tutti i Cinque Buddha supremi) che rende il giovane iniziato, forte come un’aquila che potrà volare per sempre.2 Così come ci raccontano anche altre religioni nel mondo, le costruzioni dell’identità dello sciamano sono rievocate anche nell’esperienza transculturale di morte e rinascita, che costituisce la condizione essenziale dell’iniziazione diretta dello sciamano da parte degli spiriti adiutori. Questa esperienza include una crisi psicologica, che in seguito evolve in malattia fisica, sofferenza, allucinazioni, visioni, esperienze fuori dal corpo, e culmina con l’esperienza di morte, seguita dallo smembramento e dalla ricomposizione degli organi interni da parte degli spiriti adiutori, e infine dalla rinascita del neosciamano. L’universalità di queste esperienze nel processo di iniziazione, e il successivo utilizzo della transe durante le cerimonie, rimandano ai numerosi processi neurognostici che bypassano i sistemi funzionali delle euristiche, i procedimenti o scorciatoie mentali intuitive soggiogate al sistema nervoso autonomo, le risposte naturali alle condizioni di stress

SMEMBRAMENTO 2 | Dipinto sulla parete di una rupe a!ustraliana che raffigura il rito dello smembramento del predestinato prima della ricomposizione del corpo da parte degli spiriti adiutori e della rinascita come nuovo sciamano.

ALLE ORIGINI DELLA GUARIGIONE: SCIAMANESIMO E NEUROTEOLOGIA

e anche i conflitti intrapsichici legati agli aspetti di natura pulsionale ed esistenziale. Questa rottura delle strutture dell’Io è vissuta attraverso la costruzione di immagini per arrivare ad una connessione transpersonale del Sé, con il mondo circostante e con il Sacro.3 Il processo di integrazione funzionale crescente influenza gli aspetti percettivi di tutti gli aspetti dell’esistenza, che attivano pulsioni innate verso l’integrazione psicologica.4 La guarigione sciamanica ristruttura l’ego e l’identità, usando il rituale per attivare gli imperativi omeostatici organici e produrre una nuova costruzione di sé a livelli più elevati di integrazione psicologica. I rituali contribuiscono a questa integrazione di sistemi neurali che portano a continue oscillazioni della coscienza, per consentire allo sciamano di prendere il controllo delle proprie creazioni mentali. Sono quei momenti nei quali si assiste ad una sorta di improvvisa interruzione della cerimonia. Lo sciamano smette di percuotere il suo tamburo e di cantare le sue litanie, si ferma, appoggia a terra i suoi strumenti, si toglie il copricapo e, in uno stato assolutamente ordinario di coscienza, chiede qualcosa da bere. L’immagine che ci facciamo di quanto appena descritto è che forse l’officiante ha voluto fare una pausa durante la sua performance, rafforzando ancora più l’idea e l’immagine di un attore praticone che sa come gestire la situazione, senza frustrazioni o stress. Gli studi e le ricerche condotte sul campo ci portano invece verso un altro tipo di approccio, verso un’altra dimensione di quello a cui stiamo assistendo. La psicologia e la psicodinamica del Sé ci aiutano a comprendere questo processo di attaccamento e distacco, nonchè di identificazione dei diversi modelli cognitivi per l’interiorizzazione dell’intero processo. A riprova di quanto scritto, gli effetti terapeutici, che derivano dall’orientamento delle cerimonie sciamaniche di guarigione attraverso i processi personali, interpersonali e sociali, come l’ampliamento dell’identità di gruppo, la coesione comunitaria e la reintegrazione del paziente nel gruppo sociale, hanno conseguenze bio-psicosociali. In breve, come descritto precedentemente, alcuni processi inconsci possono essere resi consci attraverso le connessioni tra le informazioni provenienti dai bisogni vitali dettate dall’omeostasi: queste informazioni attivano le aree motorie e premotorie dando origine a risposte opportune, utilizzando processi cognitivi esecutivi per l’organismo.5

SCIAMANO RENNA | Uno sciamano siberiano in transe, lui e lo spirito della renna, l’animale sacro per eccellenza nel mondo sciamanico, sono adesso una cosa sola. Il mondo esterno poco a poco scompare, e inizia il Viaggio verso i mondi paralleli.

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