Racconti al tempo del Covid
Natura in città Le guide escursionistiche raccontano...
tici. ientali, oppure accompagnatori naturalis Si chiamano guide escursionistiche amb ientale, ne illustrano le caratteristiche, amb io preg di e zon in nte ame attiv oli end volg coin pi ia, storia dell’arte Accompagnano singoli o grup documentati su folclore, tradizioni, stor o son e li loca e tich ralis natu ze rgen illustrano e valorizzano le eme della zona. naturalistico ed escursionistico. del 2001 - avendo E ancora, elaborano itinerari a carattere stica - correlata alla legge regionale 33 turi ione fess pro pria pro e vera una è logia, geografia del Sono abilitati a questa che ioni di zoologia, botanica, geologia, eco noz con li fina ve pro le o erat sup e seguito un corso specifico tici, topografia. e l’emergenza territorio piemontese e aspetti naturalis ente interessante in questa #fase2 che segu arm icol part ità attiv sta que vere muo pro hi km da casa è una La Città metropolitana vuole quella delle escursioni in giornata a poc e le rego ve nuo con rtire ripa rà dov del coronavirus: il turismo azione ad alcune strada che sarà certamente utilissima. nale e su tutti i nostri canali di comunic ima sett zia agen tra nos a sull ri ntie vole Per questo, offriamo spazio loro racconti Carla Gatti guide escursionistiche e soprattutto ai
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elle lunghe settimane di lockdown, la fauna selvatica è tornata a occupare gli spazi che noi umani abbiamo lasciato incustoditi o che almeno abbiamo occupato in maniera meno invasiva e rumorsa. Abbiamo visto delfini nei porti, caprioli passeggiare in città, femmine di germano reale con la fila di paperotti risalire dal Valentino ed esplorare le vie del quartiere San Salvario, a Torino e così via, passando per tassi, conigli, cinghiali... Ma imparando a osservare con più attenzione, potremmo godere delle tante splendide creature selvatiche che anche in tempi normali sono presenti anche nelle città. In particolare, gli uccelli: genericamente, si pensa che intorno a noi esistano soltanto passeri, piccioni, cornacchie e in alcuni casi gabbiani, ma in realtà c'è molto di più. Faccio alcuni esempi, limitandomi a ciò che ho visto quest'anno da casa, nei pressi di piazza Massaua
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a Torino, con la mia passione di divulgatore scientifico e guida escursionistica ambientale impegnata in particolare sulle Alpi. Nel cortile del palazzo in cui vivo c'è un solo albero, un acero, e basta questo per attrarre numerose, splendide specie: merlo, colombaccio, codibugnolo e nibbio bruno. Il merlo è 'residente', cioè ogni
CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
anno nidifca nel cespuglio al centro del cortile. Quest'anno, prima della chiusura per pandemia, ho potuto assistere al rituale del corteggiamento: uscendo al mattino prestissimo, ho avuto la fortuna di ammirare il maschio 'danzare' al cospetto della femmina che lo osservava attenta. Ora hanno messo su famiglia e il maschio