KAIROS
# 02 aprile 2016
RIFLESSIONI, PENSIERI “è questa sfortunata terra in cui occorre passare inosservati, che necessita di eroi.” Abbiamo la fortuna di poter ospitare sulle nostre pagine, con il suo assenso, qualche poesia o breve riflessione di Giovanna Mulas, scrittrice e poetessa più volte candidata al premio Nobel per la letteratura. Sappiamo degli apprezzamenti e dei riconoscimenti che Giovanna ha già ricevuto in ambiti accademici e culturali. Quello che veramente ce la fa amare, però, è la sua capacità di trasmettere con la parola, e che parola, la profonda passione femminile delle terre del Mediterraneo. Il calore, la forza, la vita, così moderni e così antichi.
Amo entrare nelle antiche chiese quando la messa è finita, e le persone fluite come sgorga acqua dalla roccia sicura,migrate tutte, o quasi, in quell’ulteriore rifugio che è, o dovrebbe essere, la propria casa; per giungerci il ponte da valicare, come la Vita stessa, è questa sfortunata terra in cui occorre passare inosservati, che necessita di eroi, che non sa riconoscere i padroni, ne’ i servi. Amo le chiese che sfidano il cielo, che lo toccano, e ancora più amo le chiese povere, raccolte, odorose di lacrime amare ed incenso, di fiori marciti. Le amo nei momenti in cui sono vuote e taciturne, ne divento amante prIvilegiata: serro il portone legnoso -
Giovanna Mulas
se posso - mentre all’esterno continua, confuso, il circo del mondo. Io leggo, ozio guardandomi attorno, sfoglio due pagine e chiudo tra l’indice ed il pollice della mano destra, il muso si alza e ritorna bambino: già filtro un poco il semibuio spezzato, in tratti non casuali, dai simboli e i vetri, i ceri nell’altare, le nicchie, dallo scivolare del vento soltanto laddove si è voluto che frangesse la quiete di un’anima, questa costante ricerca di risveglio mentre il Tutto, appena a un passo dal portone, continua a dormire. Giovanna Mulas (da ‘Riflessioni, Pensieri’)
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