Forse mai come in questo scorcio di millennio, l’arte ha dimostrato la capacità di dispiegarsi in tante voci diverse: dal neopop al neosurrealismo, passando attraverso le ultime frange di una ritrovata figurazione, fino a un citazionismo coltissimo e ai vagiti delle nuove frontiere dell’astratto. Tra queste voci, poi, esiste una sorta di gruppo trasversale formato da quegli artisti che hanno scelto di esprimersi, come dire, per “sottrazione”. Non stiamo parlando di un minimalismo di maniera, giocato sul vuoto o su sterili geometrie. Stiamo parlando di qualcosa di molto più sottile e di molto più profondo. Una capacità di prendere per mano lo spettatore e guidarlo attraverso strade inaspettate dove trovare, forse, qualche risposta ai dilemmi del vivere contemporaneo... http://www.puntosullarte.it/ita/mostre/assenza_essenza.php?obj=3