L’arte, oggi, ha con l’animale un rapporto ambivalente che la dice lunga su quello che realmente l’uomo pensa di sé. Per un Wim Delvoye che tatua i maiali (con metodi assolutamente indolori, giura) e poi decide di allevarli in una tenuta protetta, in Cina, dove non verranno mai macellati e moriranno felici di vecchiaia (ancorché tatuati…), abbiamo un Maurizio Cattelan – ad oggi il più quotato artista italiano vivente – che per la Biennale di Venezia del 2011 posiziona per tutto il Palazzo delle Esposizioni, sulle capriate e sui cornicioni, duemila piccioni impagliati... http://www.puntosullarte.it/ita/mostre/respect.php?obj=2