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La montagna

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Verona

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tuisce premessa di accessibilità ai territori e, pertanto, condizione necessaria a perseguirne la cura e il popolamento. Accanto a questi obiettivi e considerazioni di interesse generale, una azione per i territori collinari e montani dovranno organizzare più azioni mirate.

Obiettivi per l’integrazione del reddito - Realizzare un “Distretto Rurale” di valenza provinciale, per tutelare e promuovere e certificare qualitativamente l’agricoltura di montagna, garanzia di salvaguardia del paesaggio naturale e culturale, e per valorizzare le diverse attività agrosilvopastorali, in grado di attirare e orientare finanziamenti e contributi (Piano di Sviluppo Rurale); - Sostenere la creazione di Cooperative per la gestione coordinata delle attività agrosilvopastorali in modo da renderle economicamente sostenibili: interventi di manutenzione e pulizia del bosco, sfalcio dei prati, ecc…; - Promuovere le “filiere corte” per sostenere le produzioni tipiche locali, con particolare riguardo a quelle legate al settore primario; - Promuovere attività di riconversione nelle aree pedemontane, abbandonate oggi all’imboschimento selvatico (400 – 600 metri di quota), mediante l’impianto di un bosco misto con varietà di pregio quali castagno, olivo, piccoli frutti. - Creare un Sistema Turistico Locale orientato alla sostenibilità territoriale ed ambientale, fondato sulla messa in rete di diversi elementi di attrazione turistica (enogastronomia, produzione e vendita prodotti tipici, educazione ambientale, ecoturismo, …).

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Obiettivi di tipo normativo-regolamentare - Semplificazione dell’apparato burocratico amministrativo attuale in ordine al complesso regime vincolistico, mediante la creazione di “Sportelli Unici” (gestiti da Comunità Montane, Consorzi di Comuni….) per sostenere e agevolare l’espletamento delle procedure autorizzative; - Sostegno economico alle attività “tipiche” con particolare riguardo all’attività di malga che contempla: l’allevamento delle vacche da latte, la produzione di formaggi, la gastronomia e l’agriturismo. - Perequazione allargata: reinvestire nei territori montani parte degli utili provenienti dallo sfruttamento delle risorse prodotte dalla montagna (energia elettrica, gasdotti, cave di prestito, insediamenti turistici…) o reindirizzare le maggiori entrate di natura tributaria e parafiscale derivanti dalla realizzazione di programmi e progetti di sviluppo territoriale, a favore di iniziative aventi una finalità compensativa per le aree che costituiscono, come la montagna, un patrimonio comune di enorme rilievo per tutta la comunità regionale ma che ha, al tempo stesso, minori opportunità di autonomo sostentamento economico. - Finanziare progetti di conservazione/riqualificazione ambientale/sviluppo economico ma anche di sperimentazione tecnico/scientifica (energia pulita, monitoraggio cambiamenti climatici, ricerca naturalistica…) e di educa-

Prati da sfalcio in prossimità dei centri abitati di versante (VF)

zione naturalistica, in particolare nelle proprietà demaniali della Regione.

Proposte di normativa da sviluppare a livello regionale con i contributi della Provincie

- “Best practice” per valorizzazione identità di paesaggio (con attenzione alle esperienze finanziate dalla C.E.); - Creazione distretti rurali di valenza provinciale (artt. 7 e 9 della L.R. n. 40/2003); - Promozione filiere corte dell’agricoltura; - Revisione della delimitazione zone montane (PSR 20072013, ai sensi art. 50, par. 4 del reg. CE 1698/2005); - “Sportello Unico” per semplificazione amministrativa; - Definizione dei criteri per l’utilizzo del 3% degli introiti regionali da tariffe servizio idrico integrato; - Perequazione territoriale.

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La cultura

Nella terza fase dello sviluppo della Regione (il cosiddetto “terzo Veneto”) il tema dell’identità, nelle sue componenti legate al paesaggio e alla cultura, ha assunto valenza di risorsa strategica. Il patrimonio dei Beni Culturali, nel senso lato del termine, ne è il riconosciuto fondamento. È questa una ricchezza che segna tutto il territorio veneto, risorsa tanto più preziosa quanto più capace di ampie ricadute nei vari settori di sviluppo del territorio. La nostra generazione ha la responsabilità non solo di salvaguardare al meglio il patrimonio ereditato e quella di perpetuarne la trasmissione, ma deve anche garantire le condizioni per una sua fruizione ottimale e sviluppare le potenzialità dei contesti su cui insistono i beni aventi rilevanza territoriale. All’interno del P.T.R.C. la Regione ha ritenuto di fissare, pertanto, alcuni punti cardine della propria politica in tema di governo del territorio, con specifico riferimento al patrimonio culturale.

Insediamento in villa

Un complesso di Beni di particolare entità e pregio è rappresentato dagli “insediamenti di villa” che, in modo tanto peculiare, caratterizzano il territorio regionale; tra più di quattromila monumenti, di proprietà pubblica o privata, disseminati nel territorio veneto – di cui oltre duecento aperti al pubblico – spiccano le opere di uno dei più grandi maestri dell’architettura, Andrea Palladio, al cui genio si deve la codificazione stessa del modello cinquecentesco di “villa”, destinato a mondiale riconoscimento e immensa fortuna. Nel caso delle ville di Palladio, riconosciute dall’UNESCO come “Patrimonio Mondiale dell’Umanità” e iscritte nel 1996 nella lista del World Heritage (a estensione ed integrazione del già esistente sito di “Vicenza città del Palladio” istituito nel 1994), considerato il ruolo storico e l’eccezionale valore architettonico, all’interno del Piano Regionale è stato predisposto e inserito uno specifico strumento amministrativo di governo del territorio, il Progetto Strategico “Le ville di Andrea Palladio nel Veneto”, avviato con Deliberazione della Giunta Regionale n. 2214 del 11.07.2006, presentato con C.R. 108 del 08.08.2008 alla II Commissione consiliare. Tale proposta è mirata non solo alla tutela, alla valorizzazione degli edifici e del loro immediato intorno, ma, anche, alla ricomposizione della più vasta immagine territoriale e ambientale nei contesti di pertinenza di ciascun monumento; questo obiettivo

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