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Chioggia
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Questo grande spazio chiuso dovrà aprirsi alla contaminazione della città. 4 - Il parco dei ricordi negati L’intero complesso dell’ex ospedale psichiatrico è sottoposto a vincolo monumentale (Decreto Urbani). Il verde che circonda i suoi padiglioni diventa importante elemento naturale di connessione per l’intera struttura, ulteriormente potenziato con la previsione di una ampia zona- parco posta sul fronte principale dell’area. 5 - Vivere “en plein air” L’area agricola che parte dall’insediamento ospedaliero e dal suo parco urbano, fino a via Grandi, vede la presenza lungo il lato est di una corte rurale, i cui fabbricati verranno recuperati secondo la normativa oggi in vigore, che consente ,mantenendo integra la tipologia e nel rispetto dei materiali tradizionalmente utilizzati in questi casi, di riacquisire, ai fini abitativi, un patrimonio edilizio rurale abbandonato e inutilizzato. Il progetto potrebbe promuovere una sperimentazione di edificazione rurale con tipologia a corte o con altre forme di aggregazione , presenti nel nostro territorio agricolo, che si presti ad un concetto dell’abitare-ecosostenibile e ben armonizzato con l’ambiente circostante. Anche le attività legate al tempo libero, ludiche o sportive, potranno trovare una corretta collocazione all’interno del verde di connessione come del parco urbano. 6 - L’officina per la città Si tratta di un’area di circa 23 ettari compresa tra la ferrovia e via Chiarugi. Lungo questa strada si attestano molte attività di tipo artigianale e commerciale che la rendono molto frequentata e vivace, anche in questo caso però, come per via Porta Adige, la cortina stradale si presenta di scarsa qualità sia edilizia che ambientale. L’insediamento abitativo è caratterizzato da una tipologia prevalentemente estensiva, case unifamiliari a due piani e case a schiera. All’interno dell’area ci si trova di fronte ad una serie di fabbricati produttivi dimessi che occupano una importante superficie lungo parte del tratto confinante con la ferrovia. Va promosso il recupero di aree che hanno esaurito il loro ciclo economico con le modalità d’intervento più innovative messe a disposizione dalla legge regionale n°11 del 2004, in accordo con i proprietari, si potrà predisporre un progetto per tutte quelle attività di tipo industriale, tuttora presenti e vitali a ridosso dell’area dimessa, al fine di garantirne continuità economica e produttiva e promuovere il processo di trasformazione urbana dell’intera area. 7 - La città vetrina Con la realizzazione del progetto URBAN_LABOЯ il CENSER non solo potrà migliorare i servizi che oggi offre alla città ma si potrebbero verificare anche nuove opportunità di funzioni. 8- Universo tascabile:la città molecola In questi giorni si è dato avvio , presso il laboratorio di Tecnologie e di Sistemi di lavorazione ad un programma d’incremento della ricerca scientifica che porterà in tempi
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Rovigo (RdV)
brevi alle seguenti ricadute nel territorio: - un significativo rafforzamento della presenza dell’Università di Padova nella sede di Rovigo con lo svolgimento di attività scientifica di elevato valore e di respiro internazionale; - La realizzazione di un nucleo di comunità scientifica locale che, grazie al Laboratorio e alla sinergia con le altre iniziative do valenza scientifica, potrà diventare punto di riferimento e di stimolo verso la ricerca nei confronti dei giovani della Provincia; - L’opportunità di una più forte integrazione tra il sistema pubblico locale preposto alla formazione tecnica ed il mondo delle imprese, grazie all’avvio di una cooperazione concreta tra Imprese-laboratorio-Scuola; - La possibilità di trattenere nel territorio o di richiamare giovani talenti. Ricadute sul piano economico- industriale : - L’offerta concreta alle imprese del territorio di un servizio di ricerca e di formazione integrato e completo grazie all’operatività del Laboratorio nella rete di laboratori regionali, nazionali ed internazionali; - L’offerta nel territorio di Rovigo di un servizio di ricerca e di formazione che le imprese del veneto e delle regioni limitrofe; - La realizzazione di esempi concreti e funzionanti nel territorio di cooperazione Impresa-Università in attività economiche ed industriali ad alta intensità di conoscenza; - L’occasione per le imprese locali di operare in un quadro internazionale di collaborazione di ricerca e partenariato, con il vantaggio di essere assistite dal Laboratorio; - Una maggiore sensibilità e attenzione delle imprese locali ai temi dell’ innovazione e della ricerca e, pertanto,
l’avvio del processo di trasformazione del manifatturiero basato sulla conoscenza; - La realizzazione di nuove imprese nel territorio, seguito sia dell’industrializzazione dei risultati della ricerca prodotti dal Laboratorio (spin-off), sia dell’incentivo derivante dal trovare nel territorio personale altamente qualificato e la partnership di ricerca. In questo ambito è indispensabile cogliere l’opportunità che l’incremento dell’insediamento del Laboratorio TE.SI, presso il CENSER, può far scaturire in termini di crescita scientifica, culturale e di opportunità imprenditoriali, in un quadro di sfruttamento delle occasioni derivanti dalla eccellenza della ricerca. Il progetto TE.SI infatti oltre a riscuotere notevole interesse negli ambienti universitari europei sta diventando oggetto di consistenti investimenti economici da parte di soggetti istituzionali (Università e fondazione CARIPARO) e del Consorzio del Distretto Multipolare Veneto di Gomma e Materie Plastiche e potrà trascinare nella sua crescita anche quella parte di Polesine non rassegnato a subire scelte operate fuori dal suo contesto. 9 - La fabbrica del pensiero L’Università , luogo deputato al sapere, oggi è ospitata in un unico fabbricato, isolato, all’interno dell’area CENSER. Il progetto dovrà ricreare un sistema urbano che metta in relazione le diverse zone, Università, Censer e Nuovo Centro Servizi. Piste ciclabili, verde attrezzato, alberature, piazzette per la sosta e l’incontro, possono essere elemento connettivo utile allo scopo e dar capo alla cittadella scientifica. Un tale traguardo richiede una formalizzazione istituzionale che ne sancisca la condivisione operativa. 10 - In bicicletta fino al fiume:l’erbario Dalla stazione ferroviaria , si diparte un percorso ciclopedonale, in fase avanzata di realizzazione che porta alla zona del CENSER e dell’Università. Questo progetto verrà completato per consentire di arrivare in bicicletta fino al fiume Adige. Il tracciato di questa infrastruttura corre lungo la linea ferroviaria, interessando tutto il confine dell’area ad est della ferrovia stessa oggetto di URBAN_LABOЯ. L’erbario indicato nel titolo è solo un pretesto per stimolare un uso alternativo del verde che lungo questi itinerari può risultare un’occasione di informazione (erbario) o di esperienza (orti). 11 - La città che sale. L’ampia area libera a ridosso del centro rurale Porta Adige potrà ospitare il nuovo centro dei servizi caratterizzato da edifici di architettura contemporanea che costituiranno il nuovo skyline e spazio urbano all’ingresso della città. Si dovrà cercare di inserire anche tutte quelle attività di supporto che garantiscano un elevato livello di vivibilità dell’intero comparto, considerata la vicinanza del CENSER e dell’università. 12 - La porta Nord: Benvenuti. Viale Porta Adige, dal ponte in località Boara Polesine fino alla grande rotatoria sul canale Ceresolo costituisce l’arteria dell’ingresso Nord di Rovigo. Questo tratto di strada è caratterizzato da una edilizia sparsa e di tipo misto, residenziale-artigianale. Il progetto dovrà intervenire sul paesaggio urbano per segnare l’ingresso alla città. 13 - La “covered walk”. In un’area così estesa non può mancare una rete di percorsi ciclopedonali che consentano di spostarsi rapidamente da una zona all’altra secondo itinerari protetti e negati all’utenza automobilistica , in contrappunto, sarà possibile fermarsi per usufruire del verde di connessione, del parco urbano, dell’erbario,degli spazi di aggregazione e di divertimento che si troveranno lungo il tracciato. Parte di questo percorso può essere protetto con opportune coperture per il riparo dalla pioggia o dal sole e diventerà la covered-walk dell’intero sistema ciclopedonale dell’area URBAN_LABOЯ.