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Progetto “VI.VER”
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Treviso e la rete di città
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Il tema si riferisce simbolicamente a 30 città venete, caratterizzate da modelli insediativi che nel tempo si sono distinti per la concertazione di servizi di varia natura, rivolti alla persona e all’impresa. Polarità strettamente connesse da una maglia di infrastrutture viarie e ferroviarie capaci, se adeguatamente potenziate, di innescare processi di rilocalizzazione gerarchica dei servizi, con l’obiettivo di qualificare l’area centrale veneta. Per poterlo conseguire si deve iniziare dal riordino e dalla riorganizzazione del territorio tra queste città, in modo da creare le basi per permettere alla nebulosa di divenire realmente rete di città. Le azioni individuate, coordinate in particolare tra le provincie di Vicenza, e Treviso e la Regione Veneto, prevedono: - un sistema di interconnessione della mobilità all’interno dell’area al fine di renderla adeguatamente coesa; - la valorizzazione delle città presenti sul territorio; - la realizzazione di una serie di servizi, anche rari, che possano sostanziare quella parte di territorio come metropolitano; - la riorganizzazione dell’urbanizzato, ed in particolare del sistema produttivo; - l’inserimento di ambienti naturalistici e la valorizzazione dei collegamenti di questi ultimi con la parte montana delle due provincie e con gli ambiti naturalistici della pianura; - la valorizzazione dei luoghi ai fini turistici. All’interno della città estesa, sia in territorio vicentino, sia in quello trevigiano, sono presenti città di particolare importanza: Treviso, Mogliano, Castelfranco, Montebelluna, Conegliano, Vittorio Veneto, Oderzo, Motta di Livenza. Gli interventi infrastrutturali relativi alla interconnessione della rete all’interno della città estesa, in provincia di Treviso, consistono in: - Autostrada Pedemontana e della viabilità complementare a quest’ultima; - un nuovo ponte sul Piave all’altezza di Vidor e ricalibra tura della SP-34 con collegamento a Conegliano; - riorganizzazione della rete stradale minore; - circonvallazioni alle città maggiori; - metropolitana di superficie con interventi specifici per, e tra, le varie città; - connessione ferro gomma locali che dovranno essere definiti da piani specifici; - viabilità slow; - le piste ciclabili; - i percorsi pedonali del tempo libero.
Veduta aerea di Treviso con Piazza dei Signori (RdV)
Le città all’interno dell’area estesa costituiscono i nodi della rete e sono i luoghi in cui sono posizioni i servizi. Un elemento importante deve essere considerato il SMFR che, viene ad assumere una rilevanza particolare. La connessione Treviso-Vicenza è l’asse del sistema nord metropolitano centrale veneto. A questo devono congiungersi una serie di rami, ed il piano al riguardo ritiene necessaria l’attivazione di tratti locali di metropolitana che, con interventi ridotti, risultino a servizio dei nuclei principali e del territorio circostante quali: - Montebelluna-Pederobba; - Conegliano-Vittorio Veneto. - Da attivare mediante l’utilizzo di un sistema di metropolitana leggera, collegante i due capoluoghi e nuove stazioni in prossimità delle aree industriali. - Per le linee Veneto: - Castelfranco-Bassano; - Oderzo-Motta di Livenza. Già previste dal SFMR, si propone un’attivazione anticipata. Tutte queste linee dovranno necessariamente essere legate alla mobilità su gomma e ai parcheggi scambiatori. Nell’ambito dei servizi dovranno essere presi in esame: - il sistema scolastico; - sistema sanitario; - la distribuzione commerciale; - la riorganizzazione del sistema produttivo; - l’inserimento di ambiti naturalistici e la valorizzazione dei collegamenti con la parte montana e con gli ambiti naturalistici della pianura. Per tutti i maggiori centri si dovranno migliorare: - le circonvallazioni;