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Protezione civile

Al fine di garantire l’incolumità della vita delle persone,del territorio e dei beni dei cittadini dai danni e pericoli derivanti da eventi calamitosi di origine naturale o antropica, la Regione Veneto deve predisporre, attraverso una specifica pianificazione e programmazione, le attività di previsione, prevenzione e soccorso per la gestione delle emergenze nell’ambito del Sistema Regionale di Protezione Civile. Compito principale delle strutture regionali è di costituire, secondo specifiche direttive, un“organismo” in grado di intervenire nelle situazioni di emergenza, con azioni di soccorso, efficaci e tempestive. Non bisogna, tuttavia, puntare solo sulle attività di soccorso, ma dedicare energie e risorse adeguate anche alle fasi di previsione e prevenzione. A questo scopo la Struttura regionale competente in materia, anche ai sensi della LR11/04, deve predisporre il Programma regionale di previsione e prevenzione dei rischi che disciplina: - la promozione di studi indagini e ricerche volti a definire i possibili scenari di rischio determinati da eventicalamitosi; - le funzioni, i compiti e l’organizzazione delle fasi di previsione,monitoraggio e sorveglianza per ogni scenario dirischio; - i criteri e metodi per la raccolta, acquisizione ed elaborazione dei dati necessari per le fasi di monitoraggio esorveglianza,garantendo la necessaria rete di collegamento, di comunicazione e trasmissione dati tra le diverse strutture del sistema di protezione civile; - gli indirizzi ed i criteri per le attività di formazione degli operatori di protezione civile, nonché per l’attività di informazione della popolazione sui possibili rischi presenti sul territorio regionale; - gli indirizzi per la elaborazione dei piani di emergenza, provinciali, intercomunali o comunali di protezione civile.

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Gli elementi costitutivi della pianificazione di protezione civile per la gestione delle emergenze sono: - l’analisi del territorio sotto diversi profili (fisico, geomorfologico,idrografico, insediativo...) utili a determinare la presenza di possibili pericoli; - l’analisi, per ambiti omogenei, dei potenziali rischi, connessi ai pericoli rilevati, individuando diversi scenari di rischio: dissesti idrogeologici, avversità atmosferiche,

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