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Il comparto della nautica da diporto

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Verona

Verona

Esercitazione a Cà Molin (GCVPC)

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eventi sismici,emergenze sanitarie, incendi boschivi, diffusione o dispersione di prodotti chimici, radioattivi o tossici; - le procedure, le risorse umane e strumentali disponibili ed il raccordo organizzativo tra tutti i soggetti preposti alle azioni di soccorso, fino al superamento dell’emergenza. Data la natura del Piano Regionale per il coordinamento delle emergenze di Protezione Civile mirato a garantire la sicurezza e l’incolumità dei cittadini e del patrimonio, le sue indicazioni e le prescrizioni in materia di assetto del territorio e di uso del suolo come stabilito dalla stessa LR 11/04, costituiscono elementi vincolanti per la redazione ed aggiornamento del Piano territoriale regionale di coordinamento (PTRC), nonché degli altri piani urbanistici vigenti. Il Piano Regionale viene predisposto a livello tecnico, sulla base dei piani di emergenza provinciali.

Gli edifici strategici e le aree di emergenza

Nell’ambito della pianificazione di protezione civile, come codificato nelle “Linee guida per la predisposizione dei piani di emergenza di protezione civile” approvate con DGR n. 144 del 1 febbraio 2002 e DGR n. 573 del 10 marzo 2003 nonché nelle “Linee guida per la standardizzazione e lo scambio informatico dei dati in materia di Protezione Civile” approvate con DGR n. 1575 del 17 giugno 2008, risultano di rilevante importanza, per fronteggiare un’emergenza, l’individuazione di: - edifici strategici (sede di protezione civile a valenza paesaggistica e/o distrettuale); - aree di emergenza. Nei primi rientrano, oltre che le strutture dedicate al pronto soccorso sanitario, pubbliche e private e gli uffici istituzionali degli enti locali, anche gli edifici destinati ad “uffici” e “deposito mezzi” dedicati alle specifiche attività di protezione civile (centri e sale operative comunali,provinciali, intercomunali, regionali, sedi CCS, COM, COC). Gli “uffici” e “deposito mezzi”, come codificati dalle sopraddette Linee guida, possono definirsi come il “nucleo attivo”, costituito da risorse umane e materiali programmate, per la gestione e la soluzione delle emergenze. Le aree di emergenza costituiscono “aree strategiche di protezione civile”, nelle quali ricoverare la popolazione sfollata a seguito di calamità, oppure dove far convergere i soccorritori. La Regione, riprendendo gli indirizzi nazionali al riguardo, ha introdotto nelle proprie linee guida per la pianificazione comunale e provinciale di emergenza l’articolazione di tali aree: - Aree di attesa della popolazione, dove garantire la prima assistenza; - Aree di ricovero dove installare i primi insediamenti abitativi; - Aree di ammassamento soccorritori e risorse, ove far confluire risorse e mezzi per le operazioni di soccorso. Dette aree possono avere anche una valenza polifunzionale e pertanto essere destinate, in condizioni di non emergenza, ad attività fieristiche, sportive o ludico-ricreative. Obiettivo della pianificazione regionale di settore è, infine, l’individuazione di alcune aree strategiche di dimensioni e dotazioni infrastrutturali adeguate, per le emergenze di livello regionale.

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