Atlante qualivita 2013 parte9

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DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Terre Lariane IGP comprende le seguenti tipologie di vino: Bianco, Rosso, Rosato, Passito Bianco, Passito Rosso, Novello Rosso e Novello Rosato. L’Indicazione include anche numerose specificazioni da vitigno.

zione dei mosti e dei vini sopra indicati, le uve dei vitigni a bacca di colore analogo, non aromatici, idonei alla coltivazione nella regione Lombardia, fino a un massimo del 15%. I vini Terre Lariane IGP con la specificazione del vitigno, oltre alle caratteristiche specificate per i vini del corrispondente colore, devono presentare le caratteristiche organolettiche proprie del vitigno.

ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Terre Lariane IGP comprende il territorio di numerosi comuni appartenenti alle province di Como e Lecco, nella regione Lombardia. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Terre Lariane IGP Bianco, da solo o con la specificazione da vitigno, è di colore giallo paglierino più o meno carico; al naso si esprime con profumi delicatamente fruttati di pesca, mela verde, melone e fieno tagliato; in bocca è fresco, armonico, minerale e con un lungo finale fruttato. Può presentare anche le versioni Frizzante e Passito. Il Terre Lariane IGP Rosso, da solo o con la specificazione da vitigno, è di colore rosso; al naso si esprime con profumi di piccoli frutti di bosco, prugna, spezie dolci, cacao e caffè; in bocca è ampio, di corpo, sapido e con tannini presenti. Può presentare anche le versioni Frizzante, Passito e Novello. Il Terre Lariane IGP Rosato, da solo o con la specificazione da vitigno, ha un colore rosato cerasuolo; al naso ha profumi che ricordano la viola, la susina e la caramella ai mirtilli; al gusto è fresco, ampio e con un finale floreale e fruttato. Può presentare anche le versioni Frizzante e Novello. UVAGGIO I vini a IGP Terre Lariane bianchi, rossi e rosati devono essere ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale, da uno o più vitigni idonei alla coltivazione nella regione Lombardia. SPECIFICAZIONI DA VITIGNO La IGP Terre Lariane con la specificazione di uno dei vitigni idonei alla coltivazione nell’area interessata, è riservata ai vini ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale, per almeno l’85% dai corrispondenti vitigni. Possono concorrere, da sole o congiuntamente, alla produ-

Consorzio Vini IGT Terre Lariane Via Butto, 1 23874 Montevecchia (LC) Tel: +39 039.9930384 Fax: :+39 039.5312251 info@terrelarianeigt.it

Valoritalia s.r.l. Via Piave, 24 00187 Roma Tel: +39 06.45437975 Fax: +39 06.45438908 info@valoritalia.it

TERRE LARIANE IGP

TERRE LARIANE IGT


TERRE SICILIANE TERRE SICILIANE IGT

IGP

DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Terre Siciliane IGP comprende le seguenti tipologie di vino: Bianco, Rosso, Rosato, Spumante Bianco, Spumante Rosé, Passito Bianco, Passito Rosso, Passito Rosato, Vendemmia Tardiva Bianco, Vendemmia Tardiva Rosso, Liquoroso Bianco, Liquoroso Rosso e Novello. L’Indicazione include anche numerose specificazioni da vitigno. ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Terre Siciliane IGP comprende l’intero territorio della regione Sicilia. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Terre Siciliane IGP Bianco, da solo o con la specificazione da vitigno, è di colore giallo paglierino più o meno intenso; al naso è tipicamente fruttato, fine ed elegante con note di fiori di campo e salmastre; al gusto è secco e sapido. Può presentare anche le versione Frizzante e Liquoroso. Il Terre Siciliane IGP Rosso, da solo o con la specificazione da vitigno, ha un colore rosso rubino più o meno intenso; al naso ha una gamma complessa di profumi che variano dal frutto rosso al frutto di bosco, a note erbacee e speziate; al palato è secco e armonico, con evoluzioni legate ai vitigni impiegati. Può presentare anche le versioni Frizzante, Liquoroso e Novello. Il Terre Siciliane IGP Rosato, da solo o con la specificazione da vitigno, ha un colore rosato più o meno intenso; al naso ha profumi di fiori rossi, di viola e di frutti delicati; al gusto è asciutto anche se ammorbidito dalle sensazioni di frutti freschi e sapido. Può presentare anche la versione Frizzante. Il Terre Siciliane IGP Spumante Bianco, da solo o con la specificazione da vitigno, si presenta di colore giallo paglierino più o meno intenso con spuma fine e persistente; i profumi sono eleganti e caratteristici della fermentazione; in bocca è fresco e armonico, da extra brut a dolce. Il Terre Siciliane IGP Spumante Rosé, da solo o con la specificazione da vitigno, ha un colore rosato di varia intensità con spuma fine e persistente; al naso è delicato; al gusto, nelle varianti da extra brut a demi sec, è fresco ed equilibrato. Il Terre Siciliane IGP Passito Bianco, da solo o con la specificazione da vitigno, è di colore giallo tendente all’ambra a seconda dell’invecchiamento; i profumi sono intensi di frutti maturi, caramello e miele; in bocca torna la dolcezza olfattiva con note fruttate caratteristiche. Il Terre Siciliane IGP Passito Rosso, da solo o con la specificazione da vitigno, è di colore rosso più o meno carico tendente al granato con l’invecchiamento; al naso spiccano i profumi dei frutti rossi passiti, della marasca e della cannella; al palato è armonico, dolce e di corpo. Il Terre Siciliane IGP Vendemmia Tardiva Bianco è di colore giallo paglierino tendente al dorato; i profumi sono caratteristici del frutto maturo, delicati e persistenti; al palato è tipico ed equilibrato, dal secco al dolce. Il Terre Siciliane IGP Vendemmia Tardiva Rosso è di colore rosso rubino ten780

dente al granato con l’invecchiamento; al naso è delicato con profumi persistenti; in bocca è un vino armonico, tipico, dal dolce al secco. UVAGGIO I vini a IGP Terre Siciliane bianchi, rossi e rosati devono essere ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale, da uno o più vitigni a bacca di colore corrispondente, idonei alla coltivazione nell’area interessata. SPECIFICAZIONI DA VITIGNO La IGP Terre Siciliane con la specificazione di uno dei vitigni idonei alla coltivazione nella regione Sicilia è riservata ai vini ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale per almeno l’85% dai corrispondenti vitigni. Possono concorrere, da sole o congiuntamente, alla produzione dei mosti e dei vini sopra indicati, le uve dei vitigni a bacca di colore analogo, idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata, fino a un massimo del 15%. Il Terre Siciliane IGP con la specificazione di due, tre o quattro vitigni compresi fra quelli idonei alla coltivazione nella regione Sicilia è consentita a condizione che il vino derivi da uve prodotte dai vitigni ai quali si vuole fare riferimento; che il quantitativo di uva del vitigno presente nella misura minore sia superiore al 15% del totale e che l’indicazione dei vitigni venga riportata in etichetta in ordine decrescente rispetto all’effettivo apporto delle uve da essi ottenute. I vini IGP Terre Siciliane con la specificazione di uno o più vitigni possono essere prodotti anche nella tipologia Frizzante e Passito per i bianchi, rossi e rosati; nella tipologia Spumante per i bianchi e i rosati; nella tipologia Liquoroso per i bianchi e i rossi e nella tipologia Novello per i vini rossi. I vini Terre Siciliane IGP con la specificazione del vitigno devono presentare le caratteristiche organolettiche proprie del vitigno.

Regione Sicilia Ass. Agricoltura e Foreste Viale Regione Siciliana 90145 Palermo Tel: +39 091.7076261 Fax: +39 091.7076016

Istituto Regionale Vini e Oli di Sicilia Via Libertà, 66 90143 Palermo Tel: +039 091.6278111 Fax: +039 091.347870 irvv@vitevino.it


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DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Terre Tollesi DOP o Tullum DOP comprende le seguenti tipologie di vino: Bianco, Rosso, Spumante, Passito Bianco, Passito Rosso e Novello. La Denominazione include anche numerose specificazioni da vitigno. ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione Terre Tollesi DOP o Tullum DOP comprende l’intero territorio del comune di Tollo in provincia di Chieti, nella regione Abruzzo. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Terre Tollesi DOP o Tullum DOP Bianco è di colore giallo paglierino con sfumature verdolino; al naso l’intenso impatto floreale è accompagnato da frutta a polpa bianca e note minerali; al gusto è fresco, di buona intensità aromatica e persistente. Può presentare la menzione Superiore. Il Terre Tollesi DOP o Tullum DOP Rosso è di colore rosso rubino con lievi riflessi violacei; al naso sprigiona sensazioni floreali e di frutta a bacca rossa, spezie dolci e tabacco; in bocca il tannino si equilibra con le note calde di una struttura decisa. Può presentare la menzione Riserva se sottoposto a un periodo minimo di invecchiamento di due anni dei quali almeno sei mesi in botti di legno, che decorre dal primo gennaio dell’anno successivo a quello della produzione delle uve. Il Terre Tollesi DOP o Tullum DOP Spumante ha colore giallo paglierino, la spuma fine e persistente, così come il perlage; il profumo di lieviti si equilibra con sentori di frutta a polpa bianca; al gusto è secco e armonico con un finale fresco. Il Terre Tollesi DOP o Tullum DOP Passito Bianco ha un colore che può variare dal giallo paglierino all’ambrato; profumo etereo e caratteristico di miele e note di burro; sapore dolce e armonioso. Il Terre Tollesi DOP o Tullum DOP Passito Rosso è un vino dal colore rosso rubino tendente al granato; il profumo è di frutti maturi; al gusto è dolce e non stucchevole. Il Terre Tollesi DOP o Tullum DOP Novello presenta un rosso rubino dai riflessi violacei; il naso è gradevolmente fruttato e vinoso; in bocca risulta fresco e armonico, di giusta acidità. Il vino Terre Tollesi DOP o Tullum DOP Bianco non può essere immesso al consumo prima del primo febbraio dell’anno successivo a quello di raccolta delle uve; il Terre Tollesi DOP o Tullum DOP Bianco con menzione Superiore non può essere immesso al consumo prima del 31 marzo dell’anno successivo a quello della vendemmia. I vini Terre Tollesi DOP o Tullum DOP Passito Bianco e Terre Tollesi DOP o Tullum DOP Passito Rosso si ottengono da uve sottoposte ad appassimento graduale, dopo la vendemmia, al sole e all’aria aperta in cassette o su graticci, in locali chiusi e ventilati oppure in camera termo-idrocondizionata. UVAGGIO Bianco (anche Superiore): Trebbiano toscano e/o abruzzese minimo 75%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, non aromatiche, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%. Rosso (anche Riserva), Novello: Montepulciano minimo 90%, da solo o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interes-

sata fino a un massimo del 10%. Spumante: Chardonnay minimo 60%, da solo o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, non aromatiche, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 40%. Passito Bianco: Moscato e/o Malvasia minimo 90%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 10%. Passito Rosso: Montepulciano minimo 90%, da solo o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 10%. SPECIFICAZIONI DA VITIGNO Il Terre Tollesi DOP o Tullum DOP può presentare le specificazioni dei vitigni sottoindicati. Da vitigno bianco: Falanghina, Passerina, Pecorino ciascuno minimo 90%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 10%. Da vitigno rosso: Cabernet Sauvignon, Merlot, Sangiovese minimo 90%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 10%. I vini Terre Tollesi DOP o Tullum DOP, con specificazione da vitigno bianco non possono essere immessi al consumo prima del primo febbraio dell’anno successivo a quello di raccolta delle uve; i vini Terre Tollesi DOP o Tullum DOP con specificazione da vitigno rosso non possono essere immessi al consumo prima del primo gennaio del secondo anno successivo a quello della raccolta delle uve. SPECIFICAZIONI AGGIUNTIVE La denominazione Terre Tollesi DOP o Tullum DOP può essere seguita dalla menzione Vigna con relativo toponimo.

Consorzio Tutela dei Vini Terre Tollesi o Tullum Via santa Lucia, 3 66010 Tollo (CH) Tel: +039 348.3057418 Fax: +039 0871.962122

Agroqualità S.P.A. V.le Cesare Pavese, 305 00144 Roma Tel: +39 06 54228675 Fax: +39 06 54228692 www.agroqualita.it agroqualita@agroqualita.it

TERRE TOLLESI DOP

TERRE TOLLESI DOC


THARROS THARROS IGT

IGP

DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Tharros IGP comprende le seguenti tipologie di vino: Bianco, Rosso, Rosato e Novello. L’Indicazione include anche numerose specificazioni da vitigno. ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Tharros IGP comprende il territorio di numerosi comuni in provincia di Oristano, nella regione Sardegna. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Tharros IGP Bianco, da solo o con la specificazione da vitigno, attraversa le varie tonalità del giallo; al naso si esprime con profumi di fiori freschi, ginestra ed erba tagliata; in bocca è fresco e vivace con toni agrumati e un lungo finale, dal secco al dolce. Può presentare anche la versione Frizzante. Il Tharros IGP Rosso, da solo o con la specificazione da vitigno, presenta alla vista un rosso rubino di discreta intensità; i profumi sono di ciliegie e more, marasche, fieno, tabacco e cioccolato; in bocca è energico e fresco con una spinta tannica e un finale fruttato con gusto variabile dal secco al dolce. Può presentare anche la versione Frizzante. Il Tharros IGP Rosato, da solo o con la specificazione da vitigno, ha un colore che va dal rosa pallido al rosa carico; al naso i profumi sono di fiori freschi, con tinte vegetali e frutti freschi; in bocca è vivace, fresco, armonico con toni dal secco al dolce. Può presentare anche la versione Frizzante. Il Tharros IGP Novello si presenta di colore rosso rubino con intensi riflessi violacei; i profumi sono di frutti rossi, con sentori di speziato, cannella e chiodi di garofano; al palato è un vino di corpo medio, rotondo, morbido con note gustative dal secco all’abboccato. UVAGGIO I vini a IGP Tharros bianchi, rossi e rosati devono essere ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale, da uno o più vitigni a bacca di colore analogo, idonei alla coltivazione nell’area interessata. 782

SPECIFICAZIONI DA VITIGNO La IGP Tharros con la specificazione di uno dei vitigni idonei alla coltivazione per la regione Sardegna, con l’esclusione dei vitigni Cannonau, Carignano, Girò, Malvasia, Monica, Moscato, Nasco, Nuragus, Semidano, Vermentino, e Vernaccia, è riservata ai vini ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale, per almeno l’85% dai corrispondenti vitigni. Possono concorrere, da sole o congiuntamente, alla produzione dei mosti e dei vini sopra indicati, le uve dei vitigni a bacca di colore analogo, idonee alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%. I vini a Indicazione Geografica Protetta Tharros con la specificazione dei vitigni possono essere prodotti anche nelle tipologie Frizzante nonché Novello limitatamente ai vini ottenuti da vitigni a bacca rossa. I vini Tharros IGP con la specificazione del vitigno, oltre alle caratteristiche specificate per i vini del corrispondente colore, devono presentare le caratteristiche organolettiche proprie del vitigno.

Regione Sardegna Assessorato Agricoltura e Foreste Via Pessagno, 4 09126 Cagliari Tel: +39 070.6066284 agricoltura@regione.sardegna.it

CCIAA Nuoro www.nu.camcom.it cciaa@nu.legalmail.camcom.it CCIAA Oristano www.or.camcom.it cciaa@or.legalmail.camcom.it


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DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Tintilia del Molise DOP comprende le seguenti tipologie di vino: Rosso e Rosato.

ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Tintilia del Molise DOP comprende il territorio di numerosi comuni appartenenti alle province di Campobasso e Isernia, nella regione Molise. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Tintilia del Molise DOP Rosso ha un colore rubino intenso e vivido con riflessi violacei; al naso offre sensazioni molto marcate di ciliegie nere, susine e ribes, che si alternano a sentori di spezie e erbe aromatiche; in bocca rivela una struttura molto ampia, un tannino equilibrato e una lunga persistenza fruttata. Può presentare la menzione Riserva dopo un periodo di invecchiamento obbligatorio di due anni; il periodo di invecchiamento decorre dal primo novembre dell’anno di produzione delle uve. Il Tintilia del Molise DOP Rosato si presenta con un colore rosato più o meno intenso; al naso le note fruttate sono fresche e dolci di pesca bianca e tratti vegetali; il gusto è equilibrato e fruttato. Le operazioni di vinificazione, compreso l’invecchiamento, dei vini a Denominazione di Origine Protetta Tintilia del Molise devono essere effettuate all’interno della zona di produzione. Per tutte le tipologie dei vini a Denominazione di Origine Protetta Tintilia del Molise è obbligatoria, in etichetta, l’indicazione dell’annata di produzione delle uve. UVAGGIO Rosso, Rosato: Tintilia minimo 95%, da solo o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, non aromatiche, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 5%.

Consorzio per la valorizzazione dei Vini D.O.C. Molise c/o Unioncamere Molise Piazza della Vittoria, 1 86100 Campobasso (CB) Tel: +39 0874.471227

CCIAA Campobasso Piazza della Vittoria, 1 86100 Campobasso (CB) Tel: +39 0874.4711 Fax: +39 0874.90034 cciaa@cb.legalmail.camcom.it

TINTILIA DEL MOLISE DOP TINTILIA DEL MOLISE DOC


TODI TODI DOC

DOP

DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Todi DOP comprende le seguenti tipologie di vino: Bianco e Rosso; Passito (solo con indicazione da vitigno). La Denominazione include anche specificazioni da vitigno. ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Todi DOP comprende l’intero territorio dei comuni di Todi, Massa Martana, Monte Castello di Vibio e Collazzone in provincia di Perugia, nella regione Umbria. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Todi DOP Bianco si veste di un colore paglierino chiaro screziato di verde; al naso primeggiano i profumi di ananas e banana caramellati, accompagnati da erbe aromatiche e vaniglia; al gusto è morbido ed equilibrato. Il Todi DOP Rosso è di colore rubino limpido; l’olfatto è ricco di sensazioni di amarene e di mirtillo, di viola e di sottobosco; in bocca il vivace tannino ben amalgama le corrispondenze di frutto e sapidità. Può presentare la menzione Superiore in seguito a un periodo di invecchiamento di 12 mesi a partire dal primo novembre dell’anno di produzione delle uve. Il vino Todi DOP Passito con menzione del vitigno ha caratteristiche organolettiche tipiche delle uve e del terroir di provenienza.

altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%. Le caratteristiche di colore, profumo e gusto di ciascuna specifica sono quelle tipiche del vitigno e del terroir di provenienza. I vini Todi DOP Sangiovese e Todi DOP Merlot devono essere sottoposti a un periodo di invecchiamento di 12 mesi a partire dal primo novembre dell’anno di vendemmia. Le tipologie di tali vini designate con menzione Superiore devono essere sottoposte a un ulteriore periodo di maturazione di sei mesi. Il vino Todi DOP Grechetto Superiore deve essere sottoposto a un periodo di maturazione di cinque mesi a partire dal primo novembre dell’anno di vendemmia. Il vino Todi DOP Grechetto Passito deve essere ottenuto mediante l’appassimento delle uve sulla pianta o in ambienti a ventilazione naturale o dotati di impianti di condizionamento che, in ogni caso, escludano il riscaldamento. Tale tipologia di vino deve essere sottoposta a un periodo di maturazione di 10 mesi a partire dal primo novembre dell’anno di produzione delle uve. SPECIFICAZIONI AGGIUNTIVE La denominazione Todi DOP può essere seguita dalla menzione Vigna con relativo toponimo.

UVAGGIO Bianco: Grechetto minimo 50%, da solo o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 50%. Rosso (anche Superiore): Sangiovese minimo 50%, da solo o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 50%. SPECIFICAZIONI DA VITIGNO Il Todi DOP può presentare le specificazioni dei vitigni sottoindicati. Da vitigno bianco (anche Superiore, Passito): Grechetto (o Grechetto di Todi) minimo 85%, da solo o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, non aromatiche, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%. Da vitigno rosso (anche Superiore): Merlot (o Merlot di Todi), Sangiovese, ciascuno minimo 85%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, provenienti da 784

Associazione Strada dei Vini del Cantico Piazza della Repubblica, 9 6089 Torgiano (PG) Tel: +39 075.9886037 Fax: +39 075.6211682 info@stradadeivinidelcantico.it

3A-Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria Frazione Pantalla 06059 Todi (PG) Tel: +39 075.89571 www.parco3a.org certificazione.vini@parco3a.org


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DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Torgiano DOP comprende le seguenti tipologie di vino: Bianco, Rosso, Rosato, Spumante, Vendemmia Tardiva e Vin Santo. La Denominazione include anche numerose specificazioni da vitigno. ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Torgiano DOP comprende l’intero territorio del comune di Torgiano in provincia di Perugia, nella regione Umbria. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Torgiano DOP Bianco ha colore giallo paglierino più o meno intenso; al naso si rincorrono profumi di fiori di campo e mele cotte; in bocca è fresco, sapido e piacevolmente acidulo. Il Torgiano DOP Rosso ha un colore rosso rubino; i profumi sono delicati di frutti rossi e balsamici; in bocca è asciutto, armonico e di corpo. Il Torgiano DOP Rosato è di color salmone tenue; il naso offre sensazioni di frutta fresca; il gusto è asciutto e vivace. Il Torgiano DOP Spumante è di colore giallo paglierino con delicato perlage; al naso è fresco di lieviti e di sentori floreali, con note fruttate in sottofondo; in bocca è asciutto, elegante e armonico, con vago sentore di mela e biancospino. Il Torgiano DOP Vendemmia Tardiva ha colore da giallo paglierino intenso ad ambrato; al naso riporta profumi di frutti appassiti e miele; in bocca è dolce e fresco, molto persistente. Il Torgiano DOP Vin Santo ha colore giallo dorato, talvolta ambrato intenso; i profumi sono di frutta secca, smalto, miele; in bocca è caldo, pastoso e dolce. I vini Torgiano DOP Rosso (Rosso di Torgiano) possono essere immessi al consumo dal primo dicembre dell’anno successivo a quello di produzione delle uve dopo un periodo di affinamento in legno di almeno sei mesi. Per la produzione dei vini Torgiano DOP Spumante le operazioni di spumantizzazione devono avvenire con procedimento tradizionale (fermentazione in bottiglia) non inferiore a due anni di permanenza sulle fecce. Per la tipologia Torgiano DOP Vendemmia Tardiva le uve devono aver subito un appassimento sulla pianta tale da garantire una gradazione alcolica complessiva minima naturale non inferiore a 14°. I vini Torgiano DOP Vin Santo devono essere ottenuti da uve appositamente scelte e fatte appassire sulla pianta o in locali idonei, la vinificazione deve avvenire in recipienti di legno di capacità non superiore a 400 litri. L’invecchiamento del Torgiano DOP Vin Santo non deve essere inferiore a mesi 36 di cui almeno 24 mesi in recipienti in legno; l’immissione al consumo non può avvenire prima del primo novembre del terzo anno successivo a quello di produzione delle uve. UVAGGIO Bianco: Trebbiano toscano 50-70%, da solo o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, non aromatiche, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 50%. Rosso, Rosato: Sangiovese minimo 50%, da solo o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, non aromatiche, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito

dell’area interessata fino a un massimo del 50%. Spumante: Chardonnay massimo 50%, Pinot nero massimo 50%, possono concorrere altre uve a bacca bianca e/o rossa, non aromatiche, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%. Vendemmia Tardiva: Chardonnay minimo 50%, da solo o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, non aromatiche, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 50%. Vin Santo: Trebbiano toscano 50-70%, da solo o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, non aromatiche, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 50%. SPECIFICAZIONI DA VITIGNO Il Torgiano DOP può presentare le specificazioni dei vitigni sottoindicati. Da vitigno bianco: Chardonnay, Pinot grigio, Riesling italico minimo 85%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, non aromatiche, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%. Da vitigno rosso: Cabernet Sauvignon, Pinot nero, Merlot minimo 85%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, non aromatiche, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%. Le caratteristiche di colore, profumo e gusto di ciascuna specifica sono quelle tipiche del vitigno e del terroir di provenienza. I vini Merlot di Torgiano DOP, Cabernet Sauvignon di Torgiano DOP e Pinot Nero di Torgiano DOP non possono essere immessi al consumo prima del primo dicembre dell’anno successivo a quello di produzione delle uve. SPECIFICAZIONI AGGIUNTIVE La denominazione Torgiano DOP può essere seguita dalla menzione Vigna con relativo toponimo.

Consorzio di Tutela Vini di Torgiano Viale Giorgio Lungarotti, 16 06089 Torgiano (PG) Tel: +039 075.9886634 Fax: +039 075.9886650 ctvt@pec.consorziotutelavinitorgiano.it

Valoritalia s.r.l. Via Piave, 24 00187 Roma Tel: +39 06.45437975 Fax: +39 06.45438908 info@valoritalia.it

TORGIANO

DOP

TORGIANO DOC


TORGIANO ROSSO RISERVA DOP TORGIANO ROSSO RISERVA DOCG

DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Torgiano Rosso Riserva DOP comprende la sola tipologia di vino Rosso.

UVAGGIO Rosso: Sangiovese minimo 70%, da solo o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, non aromatiche, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 30%.

ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Torgiano Rosso Riserva DOP comprende l’intero territorio del comune di Torgiano in provincia di Perugia, nella regione Umbria.

SPECIFICAZIONI AGGIUNTIVE La denominazione Torgiano Rosso Riserva DOP può essere seguita dalla menzione Vigna con relativo toponimo. Per il vino a Denominazione di Origine Protetta Torgiano Rosso Riserva è obbligatoria, su tutti i recipienti, l’indicazione dell’annata di produzione delle uve eventualmente preceduta dalla menzione “vendemmia”.

DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Torgiano Rosso Riserva DOP ha un colore rubino brillante; i profumi fruttati di prugne e amarene si intrecciano ai sentori balsamici di nocciola e cuoio; in bocca è asciutto e di corpo. Le uve destinate alla vinificazione del Torgiano Rosso Riserva DOP devono assicurare al vino un titolo alcolometrico naturale minimo di 12°. Il vino a Denominazione di Origine Protetta Torgiano Rosso Riserva deve essere sottoposto a un periodo di invecchiamento di almeno tre anni, dei quali almeno sei mesi in bottiglia; il periodo di invecchiamento decorre dal primo novembre dell’annata di produzione delle uve.

Consorzio di Tutela Vini di Torgiano Viale Giorgio Lungarotti, 16 06089 Torgiano (PG) Tel: +039 075.9886634 Fax: +039 075.9886650 ctvt@pec.consorziotutelavinitorgiano.it

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Valoritalia s.r.l. Via Piave, 24 00187 Roma Tel: +39 06.45437975 Fax: +39 06.45438908 info@valoritalia.it


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DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Toscano IGP o Toscana IGP comprende le seguenti tipologie di vino: Bianco, Rosso, Rosato, Passito, Vendemmia Tardiva e Novello. L’Indicazione include anche numerose specificazioni da vitigno. ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Toscano IGP o Toscana IGP comprende l’intero territorio delle province di Arezzo, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa-Carrara, Pisa, Pistoia, Prato e Siena, nella regione Toscana. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Toscano IGP o Toscana IGP Bianco, da solo o con la specificazione da vitigno, è di colore giallo paglierino con riflessi sul verde oppure giallo paglierino da leggero a più carico; al naso è floreale, costituito fondamentalmente dagli aromi primari dell’uva e della fermentazione; al gusto è fresco e complesso, leggermente acidulo con un persistente retrogusto fruttato tipico della maturazione. Può presentare anche le versioni Abboccato e Frizzante. Il Toscano IGP o Toscana IGP Rosso, da solo o con la specificazione da vitigno, ha un colore rosso rubino tendente al granato con la maturità; al naso gli aromi di fiori e frutti si esprimono con vivacità tendendo a una maggiore complessità con la maturazione e in base alla percentuale dei vitigni impiegati; al gusto è fresco e morbido con una struttura e persistenza che variano con l’evoluzione. Può presentare anche le versioni Abboccato, Frizzante e Novello. Il Toscano IGP o Toscana IGP Rosato, da solo o con la specificazione da vitigno, è di colore rosato tenue; al naso ha profumi floreali con note di piccoli frutti rossi; al palato è da secco a dolce, vivace, fresco morbido ed equilibrato. Può presentare anche le versioni Abboccato e Frizzante. Il Toscano IGP o Toscana IGP Passito, da solo o con la specificazione da vitigno, si presenta di colore giallo paglierino carico fino a dorato per il vino prodotto da uve bianche e tendente al bruno nei vini provenienti da uve rosse; al naso spiccano evidenti le note di frutta esotica e confettura; al palato è pieno, rotondo senza evidenziare caratteristiche acide, con giusto equilibrio tannico. Il Toscano IGP o Toscana IGP Vendemmia Tardiva, da solo o con la specificazione da vitigno, è di colore giallo paglierino carico tendente al dorato; i profumi sono di frutta

matura, confettura e miele; in bocca è un vino rotondo, con giusto equilibrio tra dolce e acido. Per la produzione dei vini a Indicazione Geografica Protetta Toscano o Toscana Rosso è consentita la pratica del “governo all’uso toscano” consistente nella rifermentazione del vino mediante l’aggiunta di uva rossa leggermente appassita nella misura non inferiore a 5 kg per ettolitro. UVAGGIO I vini a IGP Toscano o Toscana bianchi, rossi e rosati devono essere ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale, da uno o più vitigni idonei alla coltivazione nella regione Toscana. SPECIFICAZIONI DA VITIGNO La IGP Toscano o Toscana può presentare la specificazione di uno o più vitigni idonei alla coltivazione nell’area interessata. I vini Toscano IGP o Toscana IGP con la specificazione del vitigno, oltre alle caratteristiche indicate per i vini del corrispondente colore, devono presentare le caratteristiche organolettiche proprie del vitigno.

Ente Tutela Vini Toscani Via dei Serragli, 133 50124 Firenze Tel: +39 055.2337134 Fax: +39 055.223060 info@entetutelavinitoscani.it

TCA - Toscana Certificazione Agroalimentare S.r.l. Viale Belfiore, 9 50144 Firenze Tel: +39 055.368850 Fax: +39 055.330368 www.tca-srl.org

TOSCANO

IGP

TOSCANO IGT


TREBBIANO D’ABRUZZO

TREBBIANO D’ABRUZZO DOC

DOP

DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Trebbiano d’Abruzzo DOP comprende la sola tipologia di vino Bianco.

ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Trebbiano d’Abruzzo DOP comprende il territorio di numerosi comuni appartenenti alle province di Chieti, L’Aquila, Pescara e Teramo, nella regione Abruzzo. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Trebbiano d’Abruzzo DOP si presenta di un intenso colore giallo paglierino; al naso è caratterizzato da profumi di fiori e frutta matura, pesca gialla, note vegetali, cenni minerali e nocciola; in bocca è fresco e sapido, minerale e con finale leggermente ammandorlato. Può presentare le menzioni Superiore e Riserva, quest’ultima se sottoposto a un periodo di invecchiamento/affinamento obbligatorio non inferiore a 18 mesi; il periodo di invecchiamento/affinamento decorre dal primo novembre dell’annata di produzione delle uve. I vini a Denominazione di Origine Protetta Trebbiano d’Abruzzo Bianco non possono essere immessi al consumo prima del primo gennaio successivo all’annata di produzione delle uve; per il Trebbiano d’Abruzzo DOP con menzione Superiore la data di immissione al consumo è spostata

al primo marzo dell’anno successivo a quello di produzione delle uve. Il vino Denominazione di Origine Protetta Trebbiano d’Abruzzo Riserva non può essere immesso al consumo prima del primo maggio del secondo anno successivo a quello della vendemmia. UVAGGIO Bianco (anche Superiore e Riserva): Trebbiano abruzzese e/o Bombino bianco e/o Trebbiano toscano minimo 85%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, non aromatiche, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%. SPECIFICAZIONI AGGIUNTIVE La denominazione Trebbiano d’Abruzzo DOP può essere seguita dalla menzione Vigna con relativo toponimo.

Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo Contrada Buccieri, SS 602 65010 Villanova di Cepagatti (PE) Tel: +39 085.9772724 info@consorzio-viniabruzzo.it

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Agroqualità S.P.A. V.le Cesare Pavese, 305 00144 Roma Tel: +39 06 54228675 Fax: +39 06 54228692 www.agroqualita.it agroqualita@agroqualita.it



TRENTINO TRENTINO DOC

DOP

DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Trentino DOP comprende le seguenti tipologie di vino: Bianco, Rosso, Rosato (Kretzer) e Vino Santo; Vendemmia Tardiva Bianco e Vendemmia Tardiva Rosso (solo con menzione Superiore); Liquoroso Bianco e Liquoroso Rosato (questi ultimi solo con indicazione da vitigno); Passito (solo con menzione Superiore e specificazione geografica). La Denominazione include anche numerose specificazioni da vitigno e geografiche. ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Trentino DOP comprende il territorio di numerosi comuni in provincia di Trento, nella regione Trentino-Alto Adige. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Trentino DOP Bianco si presenta con un colore giallo paglierino; al profumo è complesso e varietale con una vena aromatica che ricorda l’albicocca, la buccia di pesca e la mela cotogna; al gusto risulta armonico, fresco e ripropone con coerenza le sensazioni olfattive iniziali. Può presentare le menzioni Superiore e Riserva in seguito a un periodo di invecchiamento di almeno un anno a decorrere dal primo novembre dell’annata di produzione delle uve. Il Trentino DOP Rosso ha un colore rosso rubino intenso; al naso si offre con sensazioni fruttate di lamponi e piccoli frutti di bosco e un caratteristico ricordo di viola; al gusto è cal-

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do, asciutto, lievemente tannico. Può presentare la menzione Riserva se sottoposto a un periodo di invecchiamento di almeno due anni e la menzione Superiore se sottoposto almeno a 22 mesi di invecchiamento, entrambe a decorrere dal primo novembre dell’annata di produzione delle uve. Il Trentino DOP Rosato (Kretzer) ha un colore rosa che tende al rubino chiaro; al naso presenta un profumo intenso con note di frutta rossa fresca, ciliegie, lamponi maturi e delicati sentori di fiori; al gusto è leggero, acidulo ed equilibrato, leggermente tannico, con note retrolfattive finali molto fruttate. Il Trentino DOP Vino Santo ha un colore che varia dall’oro antico all’aranciato; al naso propone una vasta gamma di profumi che virano dai fichi secchi all’albicocca candita, con sensazioni di miele, spezie e agrumi; in bocca è ricco di avvolgente dolcezza, ha note di acidità e sapidità con mandorla tostata nel finale. Può presentare la menzione Superiore se sottoposto a un periodo di invecchiamento di almeno 48 mesi a decorrere da primo maggio dell’anno successivo alla raccolta. La zona di produzione del vino Trentino DOP Superiore Vino Santo è limitata ai vigneti ubicati nei comuni di Calavino, Cavedine, Lasino, Padergnone, Vezzano in provincia di Trento. Il Trentino DOP Superiore Vendemmia Tardiva Bianco si presenta di un colore che va dal giallo paglierino intenso al giallo oro; i profumi speziati si mescolano alle note calde di frutta matura e miele; sul palato risulta pieno, armonico e dolce, grazie agli aromi avvolgenti di cannella, vaniglia e confettura di frutta. Il Trentino DOP Superiore Vendemmia Tardiva Rossa è di colore rosso granato, talvolta con riflessi aranciati; al naso è ampio, ricco di sentori di frutta rossa macerata al sole, note dolci di arancia candita e di petali di rose rosse; in bocca risulta amabile, pieno e con un’ottima persistenza gusto-olfattiva. I vini Trentino DOP Superiore Vendemmia Tardiva devono essere sottoposti a un periodo di affinamento di 12 mesi, decorrente dal primo novembre dell’anno di raccolta. I vini Trentino DOP con menzione del vitigno hanno caratteristiche organolettiche tipiche delle uve e del terroir di provenienza. Le uve destinate alla produzione del vino Trentino DOP Vino Santo devono essere state sottoposte ad appassimento su graticci con i tradizionali metodi naturali fino ad assicurare al vino un titolo alcolometrico naturale complessivo minimo non inferiore a 16°. Il Trentino DOP Vino Santo può essere immesso al consumo a decorrere dal primo novembre del terzo anno successivo a quello di produzione delle uve. Per tutti i vini Trentino DOP recanti la menzione Riserva è obbligatorio riportare nell’etichettatura l’indicazione dell’annata di produzione delle uve.


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UVAGGIO Bianco (anche Riserva): Chardonnay e/o Pinot bianco minimo 80%, Sauvignon e/o Müller Thurgau e/o Manzoni bianco, da soli o congiuntamente fino a un massimo del 20%. Bianco Superiore: Chardonnay e/o Pinot bianco e/o Pinot grigio per almeno l’85%, possono concorrere, da soli o congiuntamente, per il rimanente 15% i vitigni Manzoni bianco, Riesling renano, Sauvignon, Traminer aromatico. Rosso (anche Riserva): Cabernet Franc e/o Cabernet Sauvignon e/o Carmenère e/o Merlot. Rosso Superiore: Cabernet Franc e/o Cabernet Sauvignon e/o Carmenère e/o Merlot per almeno l’85%, possono concorrere, da soli o congiuntamente, per il rimanente 15% i vitigni Lagrein e Rebo. Rosato (o Kretzer): Enantio e/o Schiava e/o Teroldego e/o Lagrein, almeno in coppia, presenti ciascuno in misura non superiore al 70%. Vino Santo: Nosiola minimo 85%. Vin Santo Superiore: Nosiola per almeno l’85%, possono concorrere per l’eventuale differenza altre varietà a bacca bianca, a eccezione del Traminer aromatico e del Moscato giallo. Vendemmia Tardiva Bianco (solo Superiore): Chardonnay, Pinot bianco, Pinot grigio, Riesling renano, Müller Thurgau, Sauvignon, Traminer aromatico, Nosiola, Moscato giallo, da sole o congiuntamente. Vendemmia Tardiva Rosso (solo Superiore): Moscato rosa 100%. SPECIFICAZIONI DA VITIGNO Il Trentino DOP può presentare le specificazioni dei vitigni sottoindicati. Da vitigno bianco: Chardonnay (anche Riserva, Superiore, Vendemmia Tardiva), Moscato giallo (anche Superiore, Vendemmia Tardiva, Liquoroso), Müller Thurgau (anche Superiore, Vendemmia Tardiva), Nosiola (anche Superiore, Vendemmia Tardiva), Pinot bianco (anche Riserva, Superiore, Vendemmia Tardiva), Pinot grigio (anche Riserva, Superiore, Vendemmia Tardiva), Riesling italico, Riesling renano (anche Riserva, Superiore, Vendemmia Tardiva), Sauvignon (anche Riserva, Superiore, Vendemmia Tardiva), Traminer aromatico (anche Superiore, Vendemmia Tardiva) minimo 85%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%, con esclusione delle varietà Moscato giallo e Traminer aromatico. Da due vitigni bianchi: Chardonnay, Pinot bianco, Pinot grigio, Sauvignon, la varietà che concorre in misura minore deve rappresentare almeno il 25% del totale e nella designazione e presentazione del prodotto la sua indicazione deve seguire il nome della varietà prevalente. Da vitigno rosso (anche Superiore): Moscato rosa (localmente detto “delle rose”, anche Vendemmia Tardiva, Liquoroso), Cabernet (anche Riserva), Cabernet Franc (anche Riserva), Cabernet Sauvignon (anche Riserva), Lagrein, rubino o rosato (anche Riserva), Marzemino (anche Riserva), Merlot (anche Riserva), Pinot nero (anche Riserva), Rebo minimo 85%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%, con esclusione della varietà Moscato rosa. Da due vitigni rossi: Cabernet, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Merlot, Lagrein; la varietà che concorre in misura minore deve rappresentare almeno il 25% del totale e nella designazione e presentazione del prodotto la sua indicazione deve seguire il nome della varietà prevalente. Le caratteristiche di colore, profumo e gusto di ciascuna specifica sono quelle tipiche del vitigno e del terroir di provenienza. SPECIFICAZIONI GEOGRAFICHE O SOTTOZONE Il Trentino DOP può essere accompagnato da quattro sottodenominazioni geografiche: Trentino DOP Sorni riservata alle tipologie Bianco e Rosso prodotte nei comuni di Lavis (di cui la frazione Sorni), Giovo e San Michele all’Adige con

uve tipiche del territorio di appartenenza. Trentino DOP Isera o d’Isera riservata al solo vino Marzemino con menzione Superiore prodotto in parte del territorio dei comuni di Isera, Mori, Nogaredo e Villa Lagarina con uve Marzemino gentile e altri vitigni a bacca nera, idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%. Trentino DOP Ziresi o dei Ziresi riservata al solo vino Marzemino con menzione Superiore prodotto in parte del territorio del comune di Volano con uve Marzemino gentile e altri vitigni a bacca nera, idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%. Trentino DOP Castel Beseno o Beseno riservata ai vini Bianco, Passito e Vendemmia Tardiva solo con menzione Superiore prodotti in parte del territorio dei comuni di Calliano e Besenello con uve Moscato giallo e altri vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%. SPECIFICAZIONI AGGIUNTIVE La denominazione Trentino DOP (anche Superiore) può essere seguita dalla menzione Vigna con relativo toponimo. Il Trentino DOP, con menzione Superiore, può essere accompagnato dalle menzioni geografiche o toponomastiche limitatamente ai nomi delle sottozone. Nell’etichettatura dei vini Trentino DOP Sorni, l’indicazione del nome della sottozona, seguita dall’indicazione della tipologia Bianco o Rosso, può essere sostituita, rispettivamente, dalle diciture “Bianco dei Sorni” e “Rosso dei Sorni”. I vini Trentino DOP Superiore Marzemino Isera o d’Isera, Trentino DOP Superiore Marzemino Ziresi o dei Ziresi e Trentino DOP Superiore Castel Beseno o Beseno possono essere seguiti dalla menzione Vigna con relativo toponimo.

Consorzio di Tutela Vini del Trentino Via Segantini, 23 38100 Trento(Tn) Tel: +39 0461.984536 Fax: +39 0461.260195 info@vinideltrentino.com

CCIAA Trento Via Calepina, 13 38122 Trento Tel: +39 0461.887111 Fax: +39 0461.887200 info@tn.camcom.it


TRENTO TRENTO DOC

DOP

DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Trento DOP comprende le seguenti tipologie di vino: Spumante Bianco e Spumante Rosé.

ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Trento DOP comprende il territorio di numerosi comuni in provincia di Trento, nella regione Trentino-Alto Adige. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Trento DOP Spumante ha un colore giallo paglierino più o meno intenso con perlage fine e persistente; al naso si riconoscono profumi fruttati di mela, agrumi e frutta tropicale, sentori di fiori bianchi, crosta di pane e note biscottate; al gusto è fresco e sapido, con lievi aromi tostati e una leggera sensazione ammandorlata. Può presentare la menzione Riserva in seguito a un periodo di almeno 36 mesi di permanenza sui lieviti. Il Trento DOP Spumante Rosé ha un colore rosa più o meno tenue percorso da un sottile perlage; al naso si avvertono iniziali sentori di mandorla che lasciano subito spazio alle note di pompelmo, fragola, arancia e sfumature di peonia; la bocca è fresca, morbida e cremosa con aromi di frutta e pasticceria.

Le uve destinate alla vinificazione dei vini Trento DOP devono assicurare un titolo alcolometrico naturale minimo di 9° e di minimo 10° per la tipologia con menzione Riserva. Nella elaborazione dei vini spumanti a Denominazione di Origine Protetta Trento è consentito esclusivamente il metodo Classico della rifermentazione in bottiglia comprendente le operazioni di scuotimento (remuage) e sboccatura (dégorgement). Il processo di elaborazione prevede un periodo minimo di permanenza sui lieviti di fermentazione della durata di 15 mesi, periodo elevato a 36 mesi per la tipologia Riserva. Tale periodo decorre dalla data di imbottigliamento e comunque non prima del primon gennaio successivo alla raccolta delle uve. Per i vini Trento DOP Spumante e Trento DOP Spumante Rosé, che abbiano trascorso un periodo di almeno 24 mesi di permanenza sui lieviti, è possibile riportare in etichetta l’annata di produzione delle uve. UVAGGIO Spumante Bianco (anche Riserva), Spumante Rosé: Chardonnay e/o Pinot bianco e/o Pinot nero e/o Meunier.

Consorzio di Tutela Vini del Trentino Via Segantini, 23 38100 Trento Tel: +39 0461.984536 Fax: +39 0461.260195 info@vinideltrentino.com

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CCIAA Trento Via Calepina, 13 38122 Trento Tel: +39 0461.887111 Fax: +39 0461.887200 info@tn.camcom.it


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DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Trexenta IGP comprende le seguenti tipologie di vino: Bianco, Rosso, Rosato e Novello. L’Indicazione include anche numerose specificazioni da vitigno. ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Trexenta IGP comprende l’intero territorio dei comuni di Barrali, Gesigo, Guamaggiore, Guasila, Mandas, Ortacesus, Pimentel, Samatzai, Selegas, Senorbi, Siurgus Donigala, Suelli, S. Basilio, S. Andrea Frius in provincia di Cagliari, nella regione Sardegna. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Trexenta IGP Bianco, da solo o con la specificazione da vitigno, si offre con un giallo paglierino con riflessi dorati; al naso riporta sensazioni fruttate e aromatiche, di pera e timo; in bocca è di media struttura, sapido e minerale, con tipologie che vanno dal secco al dolce. Può presentare anche la versione Frizzante. Il Trexenta IGP Rosso, da solo o con la specificazione da vitigno, si presenta di colore rosso rubino che tende a evolversi con il tempo in un rosso più intenso; il naso è ricco di sfumature che riportano alle visciole, al cassis e alle rose appassite; in bocca è robusto, morbido, con tannini ben equilibrati e tipologie gustative dal secco al dolce. Può presentare anche la versione Frizzante. Il Trexenta IGP Rosato, da solo o con la specificazione da vitigno, ha un colore che va dal petalo di rosa pallido al corallo; al naso ha profumi di fiori appassiti ed erba tagliata; in bocca è fresco, morbido e fruttato. Può presentare anche la versione Frizzante. Il Trexenta IGP Novello, da solo o con la specificazione da vitigno, è di un rosso vivace con riflessi porporini; al naso i sentori sono fruttati, tipici del vino giovane; al palato tornano le note fruttate nelle tipologie dal secco all’abboccato. UVAGGIO I vini a IGP Trexenta bianchi, rossi e rosati devono essere ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale, da uno o più vitigni a bacca bianca o rossa, idonei alla coltivazione nella regione Sardegna.

SPECIFICAZIONI DA VITIGNO La IGP Trexenta con la specificazione di uno dei vitigni idonei alla coltivazione nella regione Sardegna con l’esclusione dei vitigni Cannonau, Carignano, Girò, Malvasia, Monica, Moscato, Nasco, Nuragus, Semidano, Vermentino e Vernaccia è riservata ai vini ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale, per almeno l’85% dai corrispondenti vitigni. Possono concorrere, da sole o congiuntamente, alla produzione dei mosti e vini sopra indicati, le uve dei vitigni a bacca di colore analogo, non aromatici, idonei alla coltivazione nella regione Sardegna, fino a un massimo del 15%. I vini a Indicazione Geografica Protetta Trexenta con la specificazione di uno dei vitigni possono essere prodotti anche nelle tipologie Frizzante e Novello, quest’ultimo limitatamente ai vini ottenuti da vitigni a bacca rossa. I vini Trexenta IGP con la specificazione del vitigno, oltre alle caratteristiche specificate per i vini del corrispondente colore, devono presentare le caratteristiche organolettiche proprie del vitigno.

Regione Sardegna Assessorato Agricoltura e Foreste Via Pessagno, 4 09126 Cagliari Tel: +039 070.6066284 agricoltura@regione.sardegna.it

Valoritalia s.r.l. Via Piave, 24 00187 Roma Tel: +39 06.45437975 Fax: +39 06.45438908 info@valoritalia.it

TREXENTA

IGP

TREXENTA IGT


UMBRIA UMBRIA IGT

IGP

DESCRIZIONE DEL PRODOTTO L’Umbria IGP comprende le seguenti tipologie di vino: Bianco, Rosso, Rosato, Passito Bianco, Passito Rosso, Novello Bianco, Novello Rosso e Novello Rosato. L’Indicazione include anche numerose specificazioni da vitigno. ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione dell’Umbria IGP comprende l’intero territorio delle province di Perugia e di Terni, nella regione Umbria. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO L’Umbria IGP Bianco, da solo o con la specificazione da vitigno, ha un colore giallo paglierino di intensità variabile; al naso è delicatamente floreale e con sentori di frutti a polpa bianca; al gusto è sapido, vivace e fresco con un finale leggermente fruttato. Può presentare anche la versione Frizzante. L’Umbria IGP Rosso, da solo o con la specificazione da vitigno, ha un colore rosso rubino più o meno intenso; al naso è fruttato e delicato, speziato quando sottoposto a invecchiamento; al gusto è asciutto, di buon corpo e piacevolmente amarognolo. Può presentare anche la versione Frizzante. L’Umbria IGP Rosato, da solo o con la specificazione da vitigno, ha un colore rosa più o meno intenso; al naso è profumato, con sentori floreali e delicati richiami fruttati; al gusto è fragrante, sapido, leggermente fruttato e con retrogusto gradevolmente amarognolo. Può presentare anche la versione Frizzante. L’Umbria IGP Passito Bianco è di colore giallo tendente all’ambra a seconda dell’invecchiamento; i profumi sono intensi e fruttati; al palato è un vino sapido con note caratteristiche. L’Umbria IGP Passito Rosso si presenta di colore rosso più o meno carico tendente al granato; al naso ha note fruttate caratteristiche del frutto rosso passito e di leggero caramello; al gusto è armonico, dolce e di corpo. L’Umbria IGP Novello Bianco è di colore giallo paglierino; i profumi sono delicati di fruttato e floreale; in bocca torna il fruttato delle sensazioni olfattive in un vino fresco e asciutto. L’Umbria IGP Novello Rosso si mostra di colore rosso rubino più o meno intenso; al naso le note sono vinose, tipiche degli aromi primari, comunque delicate; al palato è di buon corpo, asciutto e sapido. L’Umbria IGP Novello Rosato ha un colore rosato più o meno intenso; l’odore è vinoso e delicato; il sapore asciutto, armonico e fresco. UVAGGIO I vini a Indicazione Geografica Protetta Umbria bianchi, rossi e rosati devono essere ottenuti da uve provenienti da vigneti 794

composti, nell’ambito aziendale, da uno o più vitigni idonei alla coltivazione nella regione Umbria. SPECIFICAZIONE DA VITIGNO La IGP Umbria, con la specificazione di uno dei vitigni idonei alla coltivazione nell’area interessata, è riservata ai vini ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale, per almeno l’85% dal corrispondente vitigno. Possono concorrere, da sole o congiuntamente, alla produzione dei mosti e dei vini sopra indicati, le uve dei vitigni a bacca di colore analogo, idonee alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%. L’Indicazione Geografica Protetta Umbria con la specificazione di due vitigni è riservata ai vini, anche nella tipologia frizzante, ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale, dai corrispondenti vitigni, alla condizione che il vino derivi esclusivamente da uve prodotte dai due vitigni ai quali si vuole fare riferimento, che il quantitativo di uva prodotta da uno dei due vitigni sia comunque superiore al 15% del totale e che l’indicazione dei vitigni sia riportata in etichetta in ordine decrescente rispetto all’effettivo apporto delle uve da questi ottenute. I vini IGP Umbria con la specificazione di uno o due dei vitigni possono essere prodotti anche nella tipologia Frizzante. I vini Umbria IGP con la specificazione del vitigno, oltre alle caratteristiche indicate per i vini del corrispondente colore, devono presentare le caratteristiche organolettiche proprie del vitigno.

Regione Umbria Ass. Agricoltura e Foreste Via M. Angeloni, 61 06124 Perugia Tel: +39 0755.045128

3A-Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria Frazione Pantalla 06059 Todi (PG) Tel: +39 075.89571 www.parco3a.org certificazione.vini@parco3a.org


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DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Val d’Arbia DOP comprende le seguenti tipologie di vino: Bianco, Rosato e Vin Santo. La Denominazione include anche numerose specificazioni da vitigno. ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Val d’Arbia DOP comprende l’intero territorio del comune di Siena e parte del territorio dei comuni di Castellina in Chianti, Radda in Chianti, Gaiole in Chianti, Monteriggioni, Castelnuovo Berardenga, Sovicille, Asciano, Monteroni d’Arbia, Murlo, Buonconvento in provincia di Siena, nella regione Toscana. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Val d’Arbia DOP Bianco ha un colore giallo paglierino tenue con riflessi verdognoli; il profumo è delicato con intense note fruttate che richiamano la pesca matura; il sapore è asciutto e fresco con una buona sapidità finale. Il Val d’Arbia DOP Rosato si presenta di colore rosato con una delicata sfumatura rosso rubino; al naso sono riscontrabili i sentori freschi e avvolgenti delle ciliegie e dei ribes rossi, delle peonie e delle fresie in fiore; sul palato perdura la freschezza e l’ampiezza gustativa fruttata. Il Val d’Arbia DOP Vin Santo si presenta con un colore giallo ambrato più o meno intenso; al naso esprime aromi che si aprono con note di uva passa e confettura di albicocche seguite da scorza d’agrumi e vaniglia; in bocca ha buona corrispondenza con il naso, un attacco dolce e morbido, sapori intensi e un finale persistente con ricordi di fichi secchi, miele, confettura d’albicocche e mandorla. Può presentare la menzione Riserva. Il Val d’Arbia DOP Vin Santo è prodotto con il tradizionale metodo di vinificazione che prevede l’appassimento naturale delle uve in locali idonei, con possibilità di parziale disidratazione con aria ventilata; la conservazione e l’invecchiamento del vino devono avvenire in appositi locali (i Vinsantai) e in recipienti di legno (caratelli) di capacità non superiore ai 2 ettolitri. L’immissione al consumo del Val d’Arbia DOP Vin Santo non può avvenire prima del primo dicembre del terzo anno successivo a quello di produzione delle uve; l’immissione al consumo del Val d’Arbia DOP Vin Santo Riserva non può avvenire prima del primo dicembre del quarto anno successivo a quello di produzione delle uve. UVAGGIO Bianco: Trebbiano toscano e/o Malvasia bianca lunga 3050% per ciascun vitigno, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, non aromatiche, provenienti da

altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata per la parte rimanente. Rosato: Sangiovese minimo 50%, da solo o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, non aromatiche, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 50%. Vin Santo (anche Riserva): Trebbiano toscano e/o Malvasia fino al 100%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 50%. SPECIFICAZIONI DA VITIGNO Il Val d’Arbia DOP può presentare le specificazioni dei vitigni sottoindicati. Da vitigno bianco: Chardonnay, Grechetto, Pinot bianco, Sauvignon, Trebbiano, Vermentino minimo 85%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, non aromatiche, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%. Le caratteristiche di colore, profumo e gusto di ciascuna specifica sono quelle tipiche del vitigno e del terroir di provenienza. SPECIFICAZIONI AGGIUNTIVE La denominazione Val d’Arbia DOP può essere seguita dalla menzione Vigna con relativo toponimo. Per il vino Val d’Arbia DOP Vin Santo è consentito riportare in etichetta le qualificazioni Secco, Abboccato, Amabile e Dolce.

Consorzio Vino Bianco Val d’Arbia Loc. Vistarenni Gaiole in Chianti 53013 Siena

TCA - Toscana Certificazione Agroalimentare S.r.l. Viale Belfiore, 9 50144 Firenze Tel: +39 055.368850 Fax: +39 055.330368 www.tca-srl.org

VAL D’ARBIA

DOP

VAL D’ARBIA DOC


VAL D’ARNO DI SOPRA DOP VAL D’ARNO DI SOPRA DOC

DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Val d’Arno di Sopra DOP o Valdarno di Sopra DOP comprende le seguenti tipologie di vino: Bianco, Rosso, Rosato, Spumante, Spumante Rosé e Passito; Vendemmia Tardiva (solo con indicazione geografica). La Denominazione include anche numerose specificazioni da vitigno e geografiche. ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Val d’Arno di Sopra DOP o Valdarno di Sopra DOP comprende il territorio dei comuni di Cavriglia, Montevarchi, Bucine, Pergine Valdarno, Civitella in Val di Chiana, Pian di Scò, Castelfranco di Sopra, Terranuova Bracciolini, Loro Ciuffenna, San Giovanni Valdarno, Castiglion Fibocchi e Laterina in provincia di Arezzo, nella regione Toscana.

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DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Val d’Arno di Sopra DOP o Valdarno di Sopra DOP Bianco si presenta di colore giallo paglierino; i profumi ricordano la frutta matura a polpa bianca, le pesche con sentori di frutti tropicali; al gusto è caldo e avvolgente con una armonica nota di freschezza. Il Val d’Arno di Sopra DOP o Valdarno di Sopra DOP Rosso ha un intenso colore rosso rubino; al naso spiccano note fruttate di mora matura, frutta sotto spirito e cioccolato; in bocca ha una calda vena fruttata, toni decisi e un tannino importante. Può presentare la menzione Riserva purché i vini vengano sottoposti a un periodo minimo in legno di sei mesi. Il Val d’Arno di Sopra DOP o Valdarno di Sopra DOP Rosato si presenta di un colore che va dal rosato tenue al rosato intenso; al naso è fine con sentori delicati di piccoli frutti di bosco e rose; in bocca è armonico, fresco, fruttato e secco. Il Val d’Arno di Sopra DOP o Valdarno di Sopra DOP Spumante di Qualità è di colore giallo paglierino più o meno intenso con spuma fine e persistente; al naso i profumi di vaniglia, frutta secca e fiori bianchi si mescolano e persistono in un finale armonico e ammandorlato; sul palato il sapore varia dall’extra brut al demisec, con aromi piacevoli di frutta a buccia bianca. Il Val d’Arno di Sopra DOP o Valdarno di Sopra DOP Spumante Rosé di Qualità si presenta di un colore che varia dal rosato leggero al rosato intenso, con spuma tenue e persistente; al naso è delicato, fresco e vivace con un ventaglio olfattivo composto da rose e melograno; in bocca il sapore varia da extra brut a demisec con aromi vivaci e continui di frutta rossa. I vini Val d’Arno di Sopra DOP o Valdarno di Sopra DOP Vendemmia Tardiva con specificazione geografica hanno caratteristiche organolettiche tipiche delle uve e del terroir di provenienza. Il Val d’Arno di Sopra DOP o Valdarno di Sopra DOP Passito si presenta con un colore che vira dal giallo paglierino intenso al giallo ambrato; al naso si esprime con sentori di uva passa, fichi secchi e confettura di albicocche che si accordano alle note agrumate di scorza di limone; in bocca le note speziate di sandalo e vaniglia si fanno concrete e rendono il corpo pieno di sapori intensi. Per i vini Val d’Arno di Sopra DOP o Valdarno di Sopra DOP Bianco, Val d’Arno di Sopra DOP o Valdarno di Sopra DOP Rosato l’immissione al consumo è consentita soltanto a partire dal primo febbraio dell’anno successivo a quello della raccolta delle uve; per il Val


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d’Arno di Sopra DOP o Valdarno di Sopra DOP Rosso la data di immissione al consumo parte dal 31 marzo dell’anno successivo a quello di raccolta delle uve. I vini Val d’Arno di Sopra DOP o Valdarno di Sopra DOP rossi con menzione Riserva non possono essere immessi al consumo prima di 24 mesi da la conclusione del periodo di raccolta delle uve, di cui sei mesi in legno; il periodo di invecchiamento decorre dal primo novembre dell’anno della vendemmia. La tipologia Passito non può essere immessa al consumo prima del primo novembre dell’anno successivo a quello della raccolta delle uve. UVAGGIO Bianco, Spumante: Chardonnay 40-80%, Malvasia bianca lunga massimo 30%, Trebbiano toscano massimo 20%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 30%. Rosso, Rosato, Spumante Rosé: Merlot 40-80%, Cabernet Sauvignon massimo 35%, Syrah massimo 35%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 30%. Passito bianco: Malvasia bianca lunga 40-80%, Chardonnay massimo 30%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 30%. SPECIFICAZIONI DA VITIGNO Il Val d’Arno di Sopra DOP o Valdarno di Sopra DOP può presentare le specificazioni dei vitigni sottoindicati. Da vitigno bianco: Chardonnay, Sauvignon ciascuno minimo 85%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%. Da vitigno rosso: Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot, Syrah, Sangiovese ciascuno minimo 85%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%. Le caratteristiche di colore, profumo e gusto di ciascuna specifica sono quelle tipiche del vitigno e del terroir di provenienza. SPECIFICAZIONI GEOGRAFICHE O SOTTOZONE Il Val d’Arno di Sopra DOP o Valdarno di Sopra DOP può essere accompagnato da due sottodenominazioni geografiche: Val d’Arno di Sopra DOP o Valdarno di Sopra DOP Pietraviva riservata ai vini Bianco, Rosso e Vendemmia Tardiva, con o senza specificazione da vitigno, prodotti nel territorio dei comuni di Cavriglia, Montevarchi, Bucine, San Giovanni Valdarno, Pergine Valdarno e Civitella in Val di Chiana con uve tipiche del territorio di appartenenza. Val d’Arno di Sopra DOP o Valdarno di Sopra DOP Pratomagno riservata ai vini Bianco, Rosso e Vendemmia Tardiva, con o senza specificazione da vitigno, prodotti nel territorio dei comuni di Pian di Scò, Castelfranco di Sopra, Terranuova Bracciolini, Loro Ciuffenna, Castiglion Fibocchi e Laterina con uve tipiche del territorio di appartenenza. SPECIFICAZIONI AGGIUNTIVE La denominazione Val d’Arno di Sopra DOP o Valdarno di Sopra DOP può essere seguita dalla menzione Vigna con relativo toponimo.

Consorzio Vardarno di Sopra DOC c/o Comune di Terranova Bracciolini Piazza della Repubblica, 16 52028 Terranova Bracciolini (AR) segreteria@ consorziovaldarnodisopradoc.it

TCA - Toscana Certificazione Agroalimentare S.r.l. Viale Belfiore, 9 50144 Firenze Tel: +39 055.368850 Fax: +39 055.330368 www.tca-srl.org


VAL DI CORNIA

VAL DI CORNIA DOC

DOP

DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Val di Cornia DOP comprende le seguenti tipologie di vino: Bianco e Rosato; Rosso, Passito Bianco e Passito Rosso (questi ultimi solo con indicazione da vitigno). La Denominazione include anche numerose specificazioni da vitigno. ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Val di Cornia DOP comprende l’intero territorio dei comuni di Suvereto e Sassetta, parte del territorio dei comuni di Piombino, San Vincenzo e Campiglia Marittima in provincia di Livorno e il territorio del comune di Monteverdi Marittimo in provincia di Pisa, nella regione Toscana. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Val di Cornia DOP Bianco si presenta di colore giallo paglierino limpido e brillante; i profumi ricordano la frutta a polpa bianca, l’albicocca e i fiori bianchi; al gusto è fresco e secco, arricchito da note di frutta. Il Val di Cornia DOP Rosato è di colore rosato tenue di limpidezza brillante; al naso rose, lamponi e ribes si mescolano amabilmente alla freschezza olfattiva; al palato risulta secco, fresco e gradevolmente fruttato. I vini Val di Cornia DOP Rosso, Passito Bianco e Passito Rosso, con menzione del vitigno, hanno caratteristiche organolettiche tipiche delle uve e del terroir di provenienza. Il vino Val di Cornia DOP Rosato deve essere ottenuto con la vinificazione in “rosato” delle uve a bacca nera. UVAGGIO Bianco: Vermentino bianco minimo 50%, Trebbiano toscano e/o Ansonica e/o Viognier e/o Malvasia bianca lunga 50%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 20%. Rosato: Sangiovese minimo 40%, Cabernet Sauvignon e/o Merlot massimo 60%, da soli o con aggiunta di uve a bacca nera provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 20%. 798

SPECIFICAZIONI DA VITIGNO Il Val di Cornia DOP può presentare le specificazioni dei vitigni sottoindicati. Da vitigno bianco: Vermentino, Ansonica (anche Passito), ciascuno minimo 85%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 20%. Da vitigno rosso: Ciliegiolo, Cabernet Sauvignon (anche Superiore), Merlot (anche Superiore), Sangiovese (anche Superiore), ciascuno minimo 85%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%; Aleatico (Passito) 100%. Le caratteristiche di colore, profumo e gusto di ciascuna specifica sono quelle tipiche del vitigno e del terroir di provenienza. I vini a Denominazione di Origine Protetta Val di Cornia Sangiovese, Val di Cornia Merlot, Val di Cornia Cabernet Sauvignon con la menzione Superiore devono essere sottoposti a un periodo di invecchiamento di 18 mesi a decorre dal primo novembre dell’anno di produzione delle uve.

Consorzio per la Tutela dei Vini DOC Val di Cornia Via Lerario, 90 57025 Piombino (LI) Tel: +39 0565.49430 Fax: +39 0565.49733 turismo@lastradadelvino.com

CCIAA Livorno Piazza del Municipio, 48 57123 Livorno Tel: +39 0586.231111 Fax: +39 0586.886689 info@li.camcom.it


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DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Val di Cornia Rosso DOP o Rosso della Val di Cornia DOP comprende la sola tipologia di vino Rosso.

ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Val di Cornia Rosso DOP o Rosso della Val di Cornia DOP comprende l’intero territorio dei comuni di Suvereto, Sassetta e parte del territorio dei comuni di Piombino, San Vincenzo e Campiglia Marittima in provincia di Livorno e tutto il territorio del comune di Monteverdi Marittimo in provincia di Pisa, nella regione Toscana. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Val di Cornia Rosso DOP o Rosso della Val di Cornia DOP si presenta di colore rosso rubino brillante tendente al granato; il profumo è gradevole, intenso, fine, complesso e con marcati sentori floreali; al palato è pieno, asciutto, piacevolmente vellutato, di buon corpo e con possibili sentori di legno. Può presentare la menzione Riserva in seguito a un periodo di affinamento obbligatorio di minimo di 18 mesi in contenitori di legno e di sei mesi in bottiglia. Il vino Val di Cornia Rosso DOP o Rosso della Val di Cornia DOP non può essere immesso al consumo prima del primo maggio del secondo anno successivo a quello di produzione delle uve; il Val di Cornia Rosso DOP o Rosso della Val di Cornia DOP con menzione Riserva non può essere immesso al consumo prima del primo gennaio del terzo anno successivo a quello di produzione delle uve. UVAGGIO Rosso (anche Riserva): Sangiovese minimo 40%, Cabernet Sauvignon e/o Merlot massimo 60%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 20%, a esclusione del vitigno Aleatico. SPECIFICAZIONI AGGIUNTIVE La denominazione Val di Cornia Rosso DOP o Rosso della Val di Cornia DOP può essere seguita dalla menzione Vigna con relativo toponimo.

Consorzio per la Tutela dei Vini DOC Val di Cornia Via Lerario, 90 57025 Piombino (LI) Tel: +39 0565.49430 Fax: +39 0565.49733 turismo@lastradadelvino.com

CCIAA Livorno Piazza del Municipio, 48 57123 Livorno Tel: +39 0586.231111 Fax: +39 0586.886689 info@li.camcom.it

VAL DI CORNIA ROSSO DOP VAL DI CORNIA ROSSO DOCG


VAL DI MAGRA

VAL DI MAGRA IGT

IGP

DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Val di Magra IGP comprende le seguenti tipologie di vino: Bianco, Rosso e Rosato. L’Indicazione include anche numerose specificazioni da vitigno. ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Val di Magra IGP comprende parte del territorio dei comuni di Fivizzano, Casola in Lunigiana, Aulla, Licciana Nardi, Tresara, Villafranca in Lunigiana, Podenzana, Pontremoli, Filattiera, Mullazzo, Bagnone, Fosdinovo, Carrara, Massa e Montignoso in provincia di Massa-Carrara, nella regione Toscana. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Val di Magra IGP Bianco, da solo o con la specificazione da vitigno, è di colore giallo paglierino più o meno intenso; al naso ha profumi di albicocca, pesca, agrumi e note floreali; in bocca è sapido, ricco, con una netta chiusura floreale. Il Val di Magra IGP Rosso, da solo o con la specificazione da vitigno, si presenta di colore rosso rubino; al naso ricorda piccoli frutti di bosco, mirto e glicine a cui si aggiungono sentori di note speziate; in bocca è asciutto, giustamente tannico ed equilibrato. Il Val di Magra IGP Rosato, da solo o con la specificazione da vitigno, ha un colore rosa di buona intensità; al naso ricorda note di ciclamino, piccoli frutti maturi, mirtillo, spezie e note vegetali; in bocca è fresco, morbido, con un finale fruttato. UVAGGIO Bianco: Vermentino, Albarola, Durella, Trebbiano toscano, Verdello, da soli o congiuntamente; possono concorrere alla produzione di detto vino le uve di altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito della regione Toscana. Rosso: Pollera, Ciliegiolo, Groppello, Merlot, da soli o congiuntamente; possono concorrere alla produzione di detto vino le uve di altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito della regione Toscana. Rosato: Ciliegiolo, Pollera, da soli o congiuntamente; possono concorrere alla produzione di detto vino le uve di altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito della regione Toscana. 800

SPECIFICAZIONI DA VITIGNO La IGP Val di Magra con la specificazione di uno dei vitigni idonei alla coltivazione per l’area interessata, è riservata ai vini ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale, per almeno l’85% dal vitigno corrispondente. Possono concorrere, da sole o congiuntamente, alla produzione dei mosti e dei vini sopra indicati le uve dei vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%. Il riferimento al nome di due vitigni, nella designazione e presentazione dei vini a IGP Val di Magra, è consentito a condizione che il vino derivi esclusivamente da uve prodotte dai due vitigni ai quali si può fare riferimento e il quantitativo di uva prodotta da uno dei due vitigni sia comunque superiore al 15% del totale. I vini Val di Magra IGP con la specificazione del vitigno, oltre alle caratteristiche specificate per i vini del corrispondente colore, devono presentare le caratteristiche organolettiche proprie del vitigno.

Federazione Provinciale Coltivatori Diretti di Massa-Carrara Largo Matteotti, 1 Tel: +039 0585.43852 Fax: +039 0585.814117 massacarrara@coldiretti.sardegna.it

CCIAA Massa Carrara Via VII Luglio, 14 54033 Carrara (MS) Tel: +39 0585.7641 Fax: +39 0585.776515 statistica@ms.camcom.it



VAL DI NETO IGP VAL DI NETO IGT

DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Val di Neto IGP comprende le seguenti tipologie di vino: Bianco, Rosso, Rosato, Passito Bianco, Passito Rosso e Novello. L’Indicazione include anche numerose specificazioni da vitigno. ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Val di Neto IGP comprende il territorio di numerosi comuni in provincia di Crotone, nella regione Calabria. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Val di Neto IGP Bianco, da solo o con la specificazione da vitigno, è di colore giallo paglierino; al naso offre sensazioni floreali di ginestra, camomilla e di frutti a polpa bianca; in bocca è fresco, morbido, sapido e di media struttura. Può presentare anche la versione Frizzante. Il Val di Neto IGP Rosso, da solo o con la specificazione da vitigno, ha un colore rosso; al naso si distinguono profumi di fragola e melograno, note erbacee e minerali; in bocca è fresco, asciutto, con tannini vivaci e una lunga persistenza. Può presentare anche la versione Frizzante. Il Val di Neto IGP Rosato, da solo o con la specificazione da vitigno, ha un colore rosa più o meno intenso; al naso si avvertono sentori di fragola e rosa, toni minerali ed erbe aromatiche; in bocca è pieno, fresco e sapido. Può presentare anche la versione Frizzante. Il Val di Neto IGP Passito Bianco, da solo o con la specificazione da vitigno, si presenta di colore giallo paglierino intenso; i profumi sono intensi e caratteristici; al palato è delicato e dolce. Il Val di Neto IGP Passito Rosso, da solo o con la specificazione da vitigno, è di colore rosso carico; i profumi sono intensi di frutti a polpa rossa; il gusto è dolce, avvolgente ed equilibrato. Il Val di Neto IGP Novello, da solo o con la specificazione da vitigno, si mostra di colore rosso intenso; al naso è intenso e gradevole; in bocca è morbido e armonico. UVAGGIO I vini a IGP Val di Neto bianchi, rossi e rosati devono essere ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale, da uno o più vitigni idonei alla coltivazione nella regione Calabria. 802

SPECIFICAZIONI DA VITIGNO La IGP Val di Neto con la specificazione di uno dei vitigni idonei alla coltivazione nella regione Calabria è riservata ai vini ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale, per almeno l’85% dal corrispondente vitigno. Possono concorrere, da sole o congiuntamente, alla produzione di tali vini le uve dei vitigni a bacca di colore analogo, non aromatici, idonei alla coltivazione nella regione Calabria, fino a un massimo del 15%. I vini Val di Neto IGP con la specificazione del vitigno, oltre alle caratteristiche specificate per i vini del corrispondente colore, devono presentare le caratteristiche organolettiche proprie del vitigno.

Regione Calabria Assessorato Agricoltura e Foreste Via San Nicola 88100 Catanzaro Fax: +039 0961.747238

Valoritalia s.r.l. Via Piave, 24 00187 Roma Tel: +39 06.45437975 Fax: +39 06.45438908 info@valoritalia.it


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DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Val Polcèvera DOP comprende le seguenti tipologie di vino: Bianco, Rosso, Rosato, Spumante, Passito e Novello. La Denominazione include anche numerose specificazioni da vitigno e geografiche. ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Val Polcèvera DOP comprende tutto o parte del territorio dei comuni di Genova, Sant’Olcese, Serra Ricco’, Mignanego, Campomorone, Ceranesi e Mele in provincia di Genova, nella regione Liguria. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Val Polcèvera DOP Bianco ha un colore giallo paglierino più o meno intenso; al naso l’attacco dei profumi fruttati, anche di mela, si arricchisce di note delicatamente aromatiche; in bocca è segnato da una morbidezza sostenuta da freschi toni di frutta bianca. Può presentare anche la versione Frizzante. Il Val Polcèvera DOP Rosso all’occhio si mostra di colore rosso rubino più o meno intenso; al naso rilascia profumi di amarene, malva e sambuco; in bocca è secco e sapido, lungo e persistente. Può presentare anche la versione Frizzante. Il Val Polcèvera DOP Rosato è di colore rosato più o meno intenso; i profumi di piccoli frutti rossi e fragola si intrecciano ai delicati sentori di viole; al palato risulta secco, fresco, fruttato e armonico. Può presentare anche la versione Frizzante. Il Val Polcèvera DOP Spumante di Qualità è di colore giallo paglierino con spuma fine e persistente; i profumi delicati di vaniglia e fiori bianchi si intrecciano a sentori di macchia mediterranea; in bocca il sapore è secco, fresco e leggermente vanigliato. Il Val Polcèvera DOP Passito ha colore giallo più o meno intenso; il naso è ampio e ricco di sentori di ginestra, frutta appassita al sole e note balsamiche; generoso al palato, intenso e caldo con aromi persistenti di acacia. Il Val Polcèvera DOP Novello è di colore rosso rubino più o meno intenso; al naso è delicatamente fruttato, con percezioni di lamponi e ribes che crescono e si rafforzano al palato; in bocca, infatti, risulta gradevole grazie agli aromi fruttati che vengono bilanciati da un finale secco e caratteristico. La tipologia Val Polcèvera DOP Rosato può essere ottenuta con la vinificazione “in rosato” delle uve rosse oppure con la vinificazione di un coacervo di uve rosse e bianche anche ammostate separatamente. Il vino Val Polcèvera DOP Novello deve essere ottenuto con una macerazione carbonica di almeno il 40% delle uve. Le uve per la produzione dei vini Val Polcèvera DOP nella tipologia Passito devono essere appassite su pianta o graticci, in locali idonei, con l’esclusione dell’aria riscaldata artificialmente.

UVAGGIO Bianco (anche Frizzante), Spumante di Qualità, Passito: Bianchetta genovese e/o Albarola minimo 60%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, non aromatiche, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 40%. Rosso (anche Frizzante), Rosato (anche Frizzante), Novello: Dolcetto e/o Sangiovese e/o Ciliegiolo minimo 60%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, non aromatiche, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 40%. SPECIFICAZIONI DA VITIGNO Il Val Polcèvera DOP può presentare le specificazioni dei vitigni sottoindicati. Da vitigno bianco (anche Frizzante): Vermentino, Bianchetta genovese minimo 85%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, non aromatiche, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%. Le caratteristiche di colore, profumo e gusto di ciascuna specifica sono quelle tipiche del vitigno e del terroir di provenienza. SPECIFICAZIONI GEOGRAFICHE O SOTTOZONE Il Val Polcèvera DOP può essere accompagnato dalla sottodenominazione geografica Val Polcèvera DOP Coronata, riservata al solo vino Bianco prodotto con uve tipiche del territorio di appartenenza.

CCIAA Genova Piazza de Ferrari 2 16121 Genova Tel: +039 010.2704257 Fax: +039 010.2704225 camera.genova@ge.camcom.it

CCIAA Genova Piazza de Ferrari 2 16121 Genova Tel: +039 010.2704257 Fax: +039 010.2704225 camera.genova@ge.camcom.it

VAL POLCÈVERA

DOP

VAL POLCÈVERA DOC


VAL TIDONE VAL TIDONE IGT

IGP

@ViniPiacentini

DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Val Tidone IGP comprende le seguenti tipologie di vino: Bianco, Rosso. L’Indicazione include anche numerose specificazioni da vitigno. ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Val Tidone IGP comprende l’intero territorio dei comuni di Borgonovo Val Tidone, Caminata, Castel San Giovanni, Nibbiano, Pianello Val Tidone, Ziano Piacentino e parte del territorio dei comuni di Agazzano, Gazzola, Piozzano e Travo in provincia di Piacenza, nella regione Emilia-Romagna. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Val Tidone IGP Bianco è di colore giallo paglierino; al naso presenta profumi di pera, acacia, cedro ed erbe aromatiche; in bocca è strutturato, con una nota di freschezza, avvolgente, nelle tipologie secco, abboccato e amabile. Può presentare anche la versione Frizzante. Il Val Tidone IGP Rosso ha un colore rosso più o meno intenso; al naso si offre con sensazioni di mora, mirtillo e cassis, felce ed erbe aromatiche; in bocca è intenso, fruttato ed equilibrato, si presenta nelle versioni secco, abboccato e amabile. Può presentare anche la versione Frizzante. UVAGGIO Bianco: Malvasia bianca aromatica e/o Moscato bianco e/o Trebbiano romagnolo minimo 70%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, non aromatiche, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 30%. Rosso: Barbera e/o Bonarda minimo 70%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, non aromatiche, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 30%. SPECIFICAZIONI DA VITIGNO La IGP Val Tidone, con la specificazione di uno dei vitigni idonei alla coltivazione nell’area interessata, è riservata 804

ai vini ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale, per almeno l’85% dal corrispondente vitigno. Possono concorrere, da sole o congiuntamente, alla produzione dei mosti e vini sopra indicati, le uve dei vitigni a bacca di colore analogo, non aromatici, idonei alla coltivazione in Emilia-Romagna fino a un massimo del 15%. I vini a Indicazione Geografica Protetta Val Tidone con la specifica dei vitigni possono essere prodotti anche nella tipologia Frizzante, per la quale è vietata la gassificazione artificiale. I vini Val Tidone IGP con la specificazione del vitigno, oltre alle caratteristiche specificate per i vini del corrispondente colore, devono presentare le caratteristiche organolettiche proprie del vitigno.

Consorzio Vini DOC Colli Piacentini Strada Val Nure, 3 29122 Piacenza Tel: +39 0523.591720 Fax: :+39 0523.5925648 info@piace-doc.it

Valoritalia s.r.l. Via Piave, 24 00187 Roma Tel: +39 06.45437975 Fax: +39 06.45438908 info@valoritalia.it


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DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Valcalepio DOP comprende le seguenti tipologie di vino: Bianco e Rosso; Passito Rosso (solo con indicazione da vitigno). La Denominazione include anche numerose specificazioni da vitigno. ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Valcalepio DOP comprende il territorio di numerosi comuni in provincia di Bergamo, nella regione Lombardia. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Valcalepio DOP Bianco è di colore giallo paglierino più o meno intenso; al naso è floreale, fruttato, con netto sentore di mela Golden e sfumato ricordo di mela selvatica; al gusto tornano percezioni olfattive accompagnate da un sapore secco, fresco e armonico. Il Valcalepio DOP Rosso è di colore rosso rubino con riflessi porpora; i profumi di ciliegia e ribes si rincorrono in un finale speziato e aromatico; in bocca rivive il sapore della marmellata di frutti rossi che si accorda a un gusto deciso, fine e persistente. Può presentare la menzione Riserva in seguito a un periodo di invecchiamento di almeno tre anni, di cui almeno uno in botti di rovere, a decorrere dal primo novembre successivo alla produzione delle uve. Il vino Valcalepio DOP Rosso, prima dell’immissione al consumo, deve subire un periodo di invecchiamento obbligatorio di almeno un anno di cui almeno tre mesi in botti di legno a decorrere dal primo novembre dell’anno di produzione delle uve. UVAGGIO Bianco: Pinot bianco e/o Chardonnay 55-80%, Pinot grigio 20-45%. Rosso (anche Riserva): Merlot 40-75%, Cabernet Sauvignon 25-60%. SPECIFICAZIONI DA VITIGNO Il Valcalepio DOP può presentare le specificazioni dei vitigni sottoindicati. Da vitigno rosso: Moscato di Scanzo o Moscato 100%.

Il Valcalepio DOP Moscato Passito è di colore rosso rubino più o meno carico che può tendere al cerasuolo con riflessi granata; al naso emergono sentori di rosa appassita, confetture di marasche, salvia e miele d’acacia su tenue ricordo di spezie; in bocca è dolce, morbido e di lunga persistenza aromatica. Il Valcalepio DOP Moscato Passito non può essere immesso al consumo in data precedente al 12 maggio del secondo anno successivo a quello di produzione delle uve. SPECIFICAZIONI AGGIUNTIVE Nella designazione dei vini a Denominazione di Origine Protetta Valcalepio Moscato Passito possono essere presenti in etichetta i nomi dei seguenti comuni: Gandosso, Grumello del Monte, Cenate Sotto, Torre de’ Roveri, Albano Sant’Alessandro e Carobbio degli Angeli solo per indicare i vini della stessa tipologia ottenuti con uve prodotte nelle zone sopraindicate.

Consorzio Tutela Valcalepio c/o Consorzio Garda Classico Via Bergamo, 10 24060 San Paolo d’Argon (BG) Tel: +39 035.953957 Fax: +39 035.951592

Valoritalia s.r.l. Via Piave, 24 00187 Roma Tel: +39 06.45437975 Fax: +39 06.45438908 info@valoritalia.it

VALCALEPIO

DOP

VALCALEPIO DOC


COLLI DELLA VALCAMONICA SABINA VALCAMONICA IGT DOP

IGP

COLLI DELLA SABINA DOC

DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Valcamonica IGP comprende le seguenti tipologie di vino: Bianco, Rosso e Passito. L’Indicazione include anche due specificazioni da vitigno. ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Valcamonica IGP comprende il territorio di numerosi comuni in provincia di Brescia, nella regione Lombardia. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Valcamonica IGP Bianco è di colore giallo paglierino con riflessi verdognoli; al naso ha profumi di lime, kiwi e mandorla; al palato è fresco ed energico con un finale fruttato sollecitato dall’acidità che ne stimola la persistenza. Il Valcamonica IGP Rosso ha un colore rosso rubino con leggere sfumature granate; al naso presenta sensazioni leggermente aromatiche, un fruttato di ribes e amarena, pepe e sottobosco; in bocca è morbido, con un tannino teso, di buona struttura e persistente. Il Valcamonica IGP Passito si presenta di colore giallo paglierino con riflessi dorati; i profumi avvertiti al naso sono intensi, ricchi di note complesse e fruttate, con sentori avvolgenti di albicocche mature; in bocca è un vino dolce, morbido, armonico e vellutato.

UVAGGIO Bianco, Passito: Riesling Renano, Incrocio Manzoni, Müller Thurgau minimo 60%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, non aromatiche, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 40%. Rosso: Marzemino, Merlot minimo 60%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, non aromatiche, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 40%. SPECIFICAZIONI DA VITIGNO La IGP Valcamonica, con la specificazione di uno dei vitigni idonei alla coltivazione nell’area interessata, è riservata ai vini ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale per almeno l’85% dai corrispondenti vitigni. Possono concorrere, da sole o congiuntamente, alla produzione dei mosti e dei vini sopra indicati, le uve dei vitigni a bacca di colore analogo, idonee alla coltivazione nella regione Lombardia fino a un massimo del 15%. I vini Valcamonica IGP con la specificazione del vitigno, oltre alle caratteristiche specificate per i vini del corrispondente colore, devono presentare le caratteristiche organolettiche proprie del vitigno.

Consorzio Tutela Valcalepio c/o Consorzio Garda Classico Via Bergamo, 10 24060 San Paolo d’Argon (BG) Tel: +39 035.953957 Fax: +39 035.951592

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IMC - Istituto Mediterraneo di Certificazione Via Carlo Pisacane, 32 60019 Senigallia (AN) Tel: +39 071.7930179 Fax: +39 071.7910043 imcert@imcert.it


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DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Valdadige DOP (in lingua tedesca “Etschtaler”) comprende le seguenti tipologie di vino: Bianco, Rosso e Rosato. La Denominazione include anche numerose specificazioni da vitigno. ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Valdadige DOP comprende il territorio di numerosi comuni appartenenti alle province di Bolzano e Trento, nella regione Trentino-Alto Adige e a quella di Verona, nella regione Veneto. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Valdadige DOP Bianco è di colore giallo paglierino; al naso si riscontrano profumi fruttati di susina e frutti bianchi, note floreali e sentori di erbe di montagna; al gusto è secco, talvolta amabile, fresco e moderatamente acidulo. Il Valdadige DOP Rosso ha un colore rosso rubino più o meno intenso; i profumi sono gradevoli di frutti rossi maturi con una sfumatura leggermente speziata; il gusto è pieno, armonico, complesso, con una spiccata nota di ciliegie, lamponi e ribes. Il Valdadige DOP Rosato ha un colore rosa più o meno intenso; al naso si evidenziano i toni delicati di viole e di frutti a bacca rossa, note di mandorla, cannella e vaniglia; al gusto è piacevole, morbido e fruttato con delicati aromi di confettura di rose.

simo del 15%. Da vitigno rosso: Schiava (Schiava grossa e/o Schiava gentile e/o Schiava grigia) minimo 85%, da solo o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, non aromatiche, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%. Le caratteristiche di colore, profumo e gusto di ciascuna specifica sono quelle tipiche del vitigno e del terroir di provenienza. I vini Valdadige DOP Chardonnay e Valdadige DOP Pinot Bianco possono essere elaborati nella versione Frizzante, attuando esclusivamente il processo della rifermentazione naturale. SPECIFICAZIONI AGGIUNTIVE La denominazione Valdadige DOP può essere seguita dalla menzione Vigna con relativo toponimo. DOP Interregionali: il Valdadige DOP viene prodotto con le stesse caratteristiche nelle province di Bolzano e Trento in Trentino-Alto Adige e in provincia di Verona, nella regione Veneto.

UVAGGIO Bianco: Pinot bianco, Pinot grigio, Riesling italico, Müller Thurgau e Chardonnay, da soli o congiuntamente minimo 20%, Trebbiano toscano, Nosiola, Sauvignon e Garganega, da soli o congiuntamente, fino a un massimo dell’80%. Rosso, Rosato: Enantio (Lambrusco a foglia frastagliata) e/o Schiave (sottovarietà e sinonimi) minimo 50%, Merlot, Pinot nero, Lagrein, Teroldego, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon, da soli o congiuntamente, fino a un massimo del 50%. SPECIFICAZIONI DA VITIGNO Il Valdadige DOP può presentare le specificazioni dei vitigni sottoindicati. Da vitigno bianco: Chardonnay (anche Frizzante), Pinot bianco (anche Frizzante), Pinot grigio ciascuno minimo 85%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, non aromatiche, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un mas-

Consorzio di Tutela Vini del Trentino Via Segantini, 23 38100 Trento(Tn) Tel: +39 0461.984536 Fax: +39 0461.260195 info@vinideltrentino.com

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VALDADIGE

DOP

VALDADIGE DOC


VALDADIGE TERRADEIFORTI VALDADIGE TERRADEIFORTI DOC

DOP

DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Valdadige Terradeiforti DOP o Terradeiforti DOP comprende le seguenti tipologie di vino: Rosso; Bianco (solo con indicazione da vitigno). ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Valdadige Terradeiforti DOP o Terradeiforti DOP comprende il territorio dei comuni di Brentino Belluno, Dolce’ e Rivoli Veronese in provincia di Verona, nella regione Veneto e Avio, in provincia di Trento nella regione Trentino-Alto Adige. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO I vini Valdadige Terradeiforti DOP o Terradeiforti DOP con menzione del vitigno hanno caratteristiche organolettiche tipiche delle uve e del terroir di provenienza. UVAGGIO Per la varietà di uvaggi utilizzati per la produzione del Valdadige Terradeiforti DOP o Terradeiforti DOP, fare riferimento alle specificazioni da vitigno. SPECIFICAZIONI DA VITIGNO Il Valdadige Terradeiforti DOP o Terradeiforti DOP può presentare le specificazioni dei vitigni sottoindicati. Da vitigno bianco (anche Superiore): Pinot grigio minimo 85%, da solo o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, non aromatiche, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%. Da vitigno rosso (anche Riserva): Enantio, Casetta ciascuno minimo 85%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, non aromatiche, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%; Il Valdadige Terradeiforti DOP o Terradeiforti DOP Enantio è un vino dal colore rosso rubino molto intenso con riflessi granati se invecchiato; ha profumo deciso, fine e particolare, con sensazioni balsamiche che si distendono su un fondo di frutta rossa matura; ha un gusto di notevole struttura, con sapidità e tannini ben delineati ed equilibrati. Può presentare la menzione Riserva. Il Valdadige Terradeiforti DOP o Terradeiforti DOP Casetta ha un colore rosso rubino intenso con riflessi granati se invecchiato; è accompagnato da un profumo dalla spiccata personalità, riconoscibile per sentori di prugna e marasca e col procedere dell’evoluzione in bottiglia emergono la cannella, il tabacco e note di muschio; il ventaglio olfattivo rivive in bocca ampliando la buona struttura e regalando un finale lungo e persistente. Può presentare la menzione Riserva. 808

Il Valdadige Terradeiforti DOP o Terradeiforti DOP Pinot Grigio è di colore giallo paglierino, talvolta ramato; al naso è gradevolmente fruttato con note di fiori bianchi e vaniglia; al palato è asciutto, armonico e schietto con una buona persistenza aromatica. Può presentare la menzione Superiore. I vini Valdadige Terradeiforti DOP o Terradeiforti DOP, prima dell’immissione al consumo, devono essere sottoposti a un periodo di invecchiamento; per il Valdadige Terradeiforti DOP o Terradeiforti DOP Enantio e il Valdadige Terradeiforti DOP o Terradeiforti DOP Casetta il periodo di maturazione ha la durata di 10 mesi, mentre per le tipologie Riserva il periodo si protrae a 36 mesi. Il Valdadige Terradeiforti DOP o Terradeiforti DOP Pinot grigio deve essere sottoposto a quattro mesi di invecchiamento, 10 mesi per la tipologia con menzione Superiore. Per tutti i vini il periodo di invecchiamento decorre dal primo novembre dell’anno di raccolta delle uve. SPECIFICAZIONI AGGIUNTIVE La denominazione Valdadige Terradeiforti DOP o Terradeiforti DOP può essere seguita dalla menzione Vigna con relativo toponimo. Il Valdadige Terradeiforti DOP o Terradeiforti DOP può essere, inoltre, accompagnato dalle menzioni geografiche aggiuntive riferite a comuni, frazioni, aree e località comprese nella zona di produzione e dalle quali effettivamente provengono le uve da cui il vino è stato ottenuto. DOP Interregionali: il Valdadige Terradeiforti DOP o Terradeiforti DOP viene prodotto con le stesse caratteristiche nelle province di Verona in Veneto e di Trento nella regione Trentino- Alto Adige.

Consorzio di Tutela Vini DOC Terredeiforti - Valdadige c/o Cantina Sociale di Avio Via Dante, 14 38063 Avio (TN) Tel: +39 0464 684543 info@terradeiforti.it

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DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Valdamato IGP comprende le seguenti tipologie di vino: Bianco, Rosso, Rosato, Spumante, Spumante Rosé, Passito, Passito Rosso e Novello. L’Indicazione include anche numerose specificazioni da vitigno. ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Valdamato IGP comprende l’intero territorio dei comuni di Curinga, Feroleto, Gizzeria, Lamezia Terme, Maida, Pianopoli, San Pietro a Maida in provincia di Catanzaro, nella regione Calabria. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Valdamato IGP Bianco, da solo o con la specificazione da vitigno, è di colore giallo paglierino di media intensità; al naso si offre con profumi floreali e fruttati, sentori di erbe tagliate e minerali; in bocca è fresco, morbido e sapido. Può presentare anche la versione Frizzante. Il Valdamato IGP Rosso, da solo o con la specificazione da vitigno, ha un colore rosso intenso; al naso è ricco di frutti maturi, fiori e spezie; in bocca è caldo, intenso e avvolgente. Può presentare anche la versione Frizzante. Il Valdamato IGP Rosato, da solo o con la specificazione da vitigno, ha un colore rosa più o meno intenso; al naso ha profumi floreali e note aromatiche; al palato risulta gradevolmente fresco, sapido, con un finale fruttato. Può presentare anche la versione Frizzante. Il Valdamato IGP Spumante, da solo o con la specificazione da vitigno, si presenta di colore giallo paglierino con spuma regolare e persistente; i profumi sono delicati e fragranti di mandorla e vaniglia con un finale aromatico di crosta di pane; al palato si esprime bene nelle tipologie gustative da extra brut a dry. Il Valdamato IGP Spumante Rosé, da solo o con la specificazione da vitigno, è di colore rosato più o meno intenso con un perlage regolare e persistente; al naso fine, ampio con note fruttate; al gusto è sapido, fresco ed equilibrato nelle tipologie da extra brut a dry. Il Valdamato IGP Passito Bianco, da solo o con la specificazione da vitigno, si presenta di colore giallo paglierino intenso talvolta ambrato; al naso è intenso, caratteristico del vitigno o dei vitigni di provenienza; al palato è un vino dolce, fine e delicato. Il Valdamato IGP Passito Rosso, da solo o con la specificazione da vitigno, si mostra con un colore rosso più o meno carico; i profumi sono tipici dei frutti rossi maturi che si esprimono con intensità; il sapore è dolce, armonico e vellutato. Il Valdamato IGP Novello, da solo o con la specificazione da

vitigno, è di colore rosso più o meno intenso; al naso risulta complesso, con spiccate note fruttate; in bocca armonico, equilibrato con note tipiche del vino giovane. UVAGGIO I vini a IGP Valdamato bianchi, rossi e rosati devono essere ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale, da uno o più vitigni a bacca bianca o rossa, idonei alla coltivazione nella regione Calabria. SPECIFICAZIONI DA VITIGNO La IGP Valdamato, con la specificazione di uno dei vitigni idonei alla coltivazione nell’area interessata, è riservata ai vini ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale, per almeno l’85% dal corrispondente vitigno. Possono concorrere, da sole o congiuntamente, alla produzione dei mosti e dei vini sopra indicati, le uve dei vitigni a bacca di colore analogo, idonee alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%. I vini Valdamato IGP con la specificazione del vitigno, oltre alle caratteristiche specificate per i vini del corrispondente colore, devono presentare le caratteristiche organolettiche proprie del vitigno.

Strada del Vino e dei Sapori Lamezia Associazione Strada del Vino e dei Sapori Lamezia c/o Comune Lamezia Terme 88046 Lamezia Terme (CT) Tel: +39 0968.207247 Fax: +39 0968.462470

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VALDAMATO

IGP

VALDAMATO IGT


COLLI DELLA VALDICHIANA SABINA DOP DOP TOSCANA COLLI DELLA SABINA DOC VALDICHIANA TOSCANA DOC

DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Valdichiana Toscana DOP comprende le seguenti tipologie di vino: Bianco (o Bianco Vergine), Rosso, Rosato, Spumante e Vin Santo. La Denominazione include anche numerose specificazioni da vitigno.

ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Valdichiana Toscana DOP comprende parte del territorio dei comuni di Arezzo, Castiglion Fiorentino, Cortona, Foiano, Lucignano, Marciano, Monte San Savino e Civitella in Val di Chiana in provincia di Arezzo e il territorio dei comuni di Sinalunga, Torrita di Siena, Chiusi e Montepulciano in provincia di Siena, nella regione Toscana. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Valdichiana Toscana DOP Bianco o Bianco Vergine è di colore giallo paglierino con eventuali riflessi verdognoli; al naso è delicato, ricco di sentori floreali tra cui spiccano le note armoniche dei fiori di campo e dell’uva; in bocca è asciutto, fruttato e con un finale ammandorlato. Può presentare anche la versione Frizzante. Il Valdichiana Toscana DOP Rosso si presenta di colore rosso rubino brillante, con tendenza al granato in fase di invecchiamento; al naso è fresco e fragrante, con spiccate note di ciliegia e frutta rossa succosa; in bocca il sapore è vivo, armonico e sapido. Il Valdichiana Toscana DOP Rosato è di colore rosa più o meno intenso; il profumo fragrante, vinoso e fresco dei lamponi e delle rose, risalta al naso e si ritrova sul palato; in bocca infatti rivivono le sensazioni olfattive che si mescolano in modo equilibrato al sapore fragrante e fresco di questo vino. Il Valdichiana Toscana DOP Spumante è di colore giallo paglierino, anche con riflessi verdognoli e una spuma fine e persistente; al naso è fresco, armonico e con una nota vanigliata che nel finale si percepisce più intensa; il sapore è asciutto, fortemente aromatico e ricco di sentori di frutta secca e un lieve retrogusto di mandorla amara. Il Valdichiana Toscana DOP Vin Santo ha colore che va dal paglierino all’ambrato fino al bruno; nei profumi si trovano evoluzioni di miele, frutta secca, frutta cotta e pasticceria; in bocca risulta morbido, pastoso e dolce con

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aromi avvolgenti di acacia e vaniglia. Può presentare la menzione Riserva. Per la produzione dei vini Valdichiana Toscana DOP Vin Santo le uve, appositamente scelte, devono essere sottoposte ad appassimento in locali idonei, con possibilità di una parziale disidratazione con mezzi meccanici, fino all’ammostatura che non potrà avvenire prima del primo novembre dell’anno di raccolta e non oltre il 31 marzo dell’anno successivo. La successiva fermentazione e la maturazione devono avvenire in recipienti di legno di capacità massima di 500 litri per un periodo di almeno due anni; l’immissione al consumo del Valdichiana Toscana DOP Vin Santo non può avvenire prima del primo novembre del terzo anno successivo a quello di produzione delle uve, con la menzione Riserva non può avvenire prima del primo novembre del quarto anno successivo a quello di produzione delle uve. I vini a Denominazione di Origine Protetta Valdichiana Toscana non possono essere immessi al consumo prima del 31 gennaio dell’anno successivo a quello di produzione delle uve, a eccezione della tipologia Vin Santo. UVAGGIO Bianco (o Bianco Vergine, anche Frizzante), Spumante: Trebbiano toscano minimo 20%, Chardonnay e/o Pinot bianco e/o Grechetto e/o Pinot grigio massimo 80%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%. Rosso, Rosato: Sangiovese minimo 50%, Cabernet (Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon), e/o Merlot e/o Syrah massimo 50%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%. Vin Santo (anche Riserva): Trebbiano toscano, Malvasia bianca (Malvasia bianca di Candia, Malvasia bianca lunga, Malvasia istriana), da soli o congiuntamente, minimo 50%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 50%. SPECIFICAZIONI DA VITIGNO Il Valdichiana Toscana DOP può presentare le specificazioni dei vitigni sottoindicati. Da vitigno bianco: Chardonnay, Grechetto ciascuno minimo 85%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%. Da vitigno rosso: Sangiovese minimo 85%, da solo o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%. Le caratteristiche di colore, profumo e gusto di ciascuna specifica sono quelle tipiche del vitigno e del terroir di provenienza.

Consorzio Vini Valdichiana Viale Giotto, 4 52100 Arezzo Tel: +39 0575.27229 Fax: +39 0575.27229 vinivaldichianadoc@virgilio.it

TCA - Toscana Certificazione Agroalimentare S.r.l. Viale Belfiore, 9 50144 Firenze Tel: +39 055.368850 Fax: +39 055.330368 www.tca-srl.org


COLLI DELLA VALDINIEVOLE SABINA VALDINIEVOLE DOC DOP

DOP

COLLI DELLA SABINA DOC

DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Valdinievole DOP comprende le seguenti tipologie di vino: Bianco, Rosso e Vinsanto o Vin Santo. La Denominazione include anche specificazioni da vitigno. ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Valdinievole DOP comprende l’intero territorio dei comuni di Buggiano, Chiesina Uzzanese, Lamporecchio, Larciano, Marliana, Massa e Cozzile, Monsummano Terme, Montecatini Terme, Pescia, Pieve a Nievole, Ponte Buggianese e Uzzano in provincia di Pistoia, nella regione Toscana. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Valdinievole DOP Bianco ha un colore giallo tendente al paglierino dorato chiaro; i profumi sono floreali di fiori di campo e fruttati; al gusto è secco, armonico con finale lungo e persistente. Può presentare la menzione Superiore. Il Valdinievole DOP Rosso ha un colore rosso rubino tendente al violaceo con riflessi granati con l’invecchiamento; i profumi sono ricchi di sentori di macchia mediterranea, frutti maturi, mora e spezie; in bocca è complesso e strutturato con evoluzioni gustative che arrivano alla liquirizia e al pepe e con tannini avvolgenti. Può presentare la menzione Superiore. Il Valdinievole DOP Vinsanto o Vin Santo si presenta di un colore che va dal dorato all’ambrato intenso più o meno fulvo; al naso è avvolgente con intensi sentori di frutta appassita al sole e acacia; in bocca è armonico, morbido ed equilibrato grazie al caratteristico retrogusto amarognolo. Per la produzione dei vini Valdinievole DOP Rosso, anche con specificazione da vitigno, è consentita la pratica del “governo all’uso toscano” (processo produttivo usato che comporta a fine inverno aggiunta al vino di uve appassite con avvio di nuova fermentazione). La tipologia Valdinievole DOP Vinsanto o Vin Santo deve essere ottenuta da uve appositamente scelte e fatte appassire in ambienti idonei; l’appassimento può essere condotto con l’ausilio di impianti di condizionamento ambientale purché operanti a temperature analoghe a quelle riscontrabili nel corso dei processi tradizionali escludendo qualsiasi sistema di deumidificazione operante con l’ausilio del calore. Per i vini Valdinievole DOP, nelle tipologie Bianco Superiore, Rosso Superiore e con indicazione del vitigno, l’immissione al consumo è consentita solo a partire dal primo marzo dell’anno successivo alla produzione delle uve; per il Valdinievole DOP Vinsanto o Vin Santo, dal primo dicembre del terzo anno successivo alla vendemmia. UVAGGIO Bianco (anche Superiore), Vinsanto: Trebbiano toscano minimo 70%, da solo o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 30%. 812

Rosso (anche Superiore): Sangiovese minimo 35%, Canaiolo nero minimo 20% (Sangiovese e Canaiolo congiuntamente devono raggiungere minimo il 70%), da soli o con aggiunta di uve provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 30%, purché i vitigni a bacca bianca non superino il 10% del totale (nella tipologia Superiore non sono ammessi vitigni a bacca bianca). SPECIFICAZIONI DA VITIGNO Il Valdinievole DOP può presentare le specificazioni dei vitigni sottoindicati. Da vitigno rosso: Sangiovese minimo 85%, da solo o con aggiunta di uve provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%, purché i vitigni a bacca bianca non superino il 5% del totale. Le caratteristiche di colore, profumo e gusto di ciascuna specifica sono quelle tipiche del vitigno e del terroir di provenienza. SPECIFICAZIONI AGGIUNTIVE La denominazione Valdinievole DOP può essere seguita dalla menzione Vigna con relativo toponimo. Può essere, inoltre, accompagnata dalle menzioni geografiche aggiuntive riferite ai seguenti comuni compresi nella zona di produzione: Buggiano, Chiesina Uzzanese, Lamporecchio, Larciano, Marliana, Massa e Cozzile, Monsummano Terme o Monsummano, Montecatini Terme o Montecatini, Pescia, Pieve a Nievole, Ponte Buggianese e Uzzano dai quali effettivamente provengono le uve da cui il vino è stato ottenuto.

Consorzio Vino Bianco della Valdinievole c/o Provincia di Pistoia Piazza San Leone, 1 51100 Pistoia (PT) Tel: +39 0573.3741 Fax: +39 0573.374307

TCA - Toscana Certificazione Agroalimentare S.r.l. Viale Belfiore, 9 50144 Firenze Tel: +39 055.368850 Fax: +39 055.330368 www.tca-srl.org


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DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Vallagarina IGP comprende le seguenti tipologie di vino: Bianco, Rosso, Rosato e Novello. L’Indicazione include anche numerose specificazioni da vitigno. ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Vallagarina IGP comprende il territorio di numerosi comuni appartenenti alle province di Verona, nella regione Veneto, e di Trento, nella regione Trentino-Alto Adige. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Vallagarina IGP Bianco, da solo o con la specificazione da vitigno, si presenta con un colore che va dal giallo paglierino al giallo dorato talvolta con riflessi verdolini o ramati; al naso si mostra con un ampio spettro olfattivo, riconoscimenti di frutti e speziature dolci; in bocca è morbido, con una vena acido-sapida, ritorni di frutti e di agrumi, nelle tipologie da secco a dolce. Può presentare anche la versione Frizzante. Il Vallagarina IGP Rosso, da solo o con la specificazione da vitigno, è di colore rosso rubino più o meno intenso talvolta con riflessi aranciati; al naso ha complessi profumi di frutti rossi maturi, frutti di bosco e spezie; in bocca è morbido e armonico, da secco a dolce. Può presentare anche le versioni Frizzante e Novello. Il Vallagarina IGP Rosato, da solo o con la specificazione da vitigno, ha un colore rosato più o meno intenso; al naso profumi floreali si rincorrono con frutti freschi e toni balsamici; in bocca è fresco e armonico, da secco a dolce. Può presentare anche la versione Frizzante.

zione per le rispettive province di Trento e di Verona, fino a un massimo del 15%. I vini a Indicazione Geografica Protetta Vallagarina con la specificazione di uno dei vitigni possono essere prodotti anche nelle tipologie Frizzante e Novello, quest’ultimo limitatamente ai vitigni a bacca rossa. Il riferimento al nome dei due vitigni nella designazione e presentazione dell’Indicazione Geografica Protetta Vallagarina è consentita a condizione che il vino derivi esclusivamente da uve prodotte dai due vitigni ai quali si vuole fare riferimento, che il quantitativo di uva prodotta da uno dei due vitigni sia comunque superiore al 15% del totale e che l’indicazione dei vitigni venga riportata in etichetta in ordine decrescente rispetto all’effettivo apporto delle uve da questi ottenute. I vini Vallagarina IGP con la specificazione del vitigno, oltre alle caratteristiche specificate per i vini del corrispondente colore, devono presentare le caratteristiche organolettiche proprie del vitigno. SPECIFICAZIONI AGGIUNTIVE IGP Interregionali: il Vallagarina IGP viene prodotto con le stesse caratteristiche nelle province di Verona, in Veneto, e di Trento, nella regione Trentino-Alto Adige.

UVAGGIO I vini a IGP Vallagarina bianchi, rossi e rosati devono essere ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale, da uno o più vitigni idonei alla coltivazione per la provincia di Trento, nella regione Trentino-Alto Adige, e per la provincia di Verona, nella regione Veneto. SPECIFICAZIONI DA VITIGNO La IGP Vallagarina, con la specificazione di uno dei vitigni idonei alla coltivazione nell’area interessata, è riservata ai vini ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale, per almeno l’85% del corrispondente vitigno. Possono concorrere, da sole o congiuntamente, alla produzione dei mosti e vini sopra indicati, le uve dei vitigni a bacca di colore analogo non aromatici, idonei alla coltiva-

Provincia Autonoma di Trento Ass. Agricoltura e Foreste Via G. B. Trener, 3 38100 Trento Tel: +39 0461.495782 Fax: +39 0461.495763 ass.agriforesteturismoprovincia.tn.it

CCIAA Trento Via Calepina, 13 38122 Trento Tel: +39 0461.887111 Fax: +39 0461.887200 info@tn.camcom.it

VALLAGARINA

IGP

VALLAGARINA IGT


VALLE BELICE VALLE BELICE IGT

IGP

DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Valle Belice IGP comprende le seguenti tipologie di vino: Bianco, Rosso, Rosato e Novello. L’Indicazione include anche numerose specificazioni da vitigno. ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Valle Belice IGP comprende l’intero territorio dei comuni di Santa Margherita Belice, Montevago, Menfi, in provincia di Agrigento e Contessa Entellina, in provincia di Palermo, nella regione Sicilia. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Valle Belice IGP Bianco, da solo o con la specificazione da vitigno, è di colore giallo paglierino più o meno intenso; al naso presenta un ampio spettro di sensazioni olfattive che vanno dai fiori bianchi ai fiori d’arancio e mughetto, ai frutti e alla macchia mediterranea; in bocca è ricco di frutto, da fresco a morbido, sapido e intenso. Può presentare anche la versione Frizzante. Il Valle Belice IGP Rosso, da solo o con la specificazione da vitigno, ha un colore rosso rubino; i profumi sono complessi e fruttati; al gusto è di struttura, morbido, con tannini robusti e lunga persistenza. Può presentare anche le versioni Frizzante e Novello. Il Valle Belice IGP Rosato, da solo o con la specificazione da vitigno, si presenta di colore rosa cerasuolo; al naso si esprime con sensazioni floreale e fruttate; in bocca è tipico, caratteristico e secco. Può presentare anche la versione Frizzante.

produzione dei mosti e vini sopra indicati, le uve dei vitigni a bacca di colore analogo, non aromatici, idonei alla coltivazione nella regione Sicilia, fino a un massimo del 15%. L’Indicazione Geografica Protetta Valle Belice con la specificazione di due vitigni, è riservata ai vini ottenuti, anche nella tipologia Frizzante e Novello limitatamente ai vitigni a bacca rossa, da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale, dai corrispondenti vitigni, alla condizione che il vino derivi esclusivamente da uve prodotte dai due vitigni ai quali si vuole fare riferimento, che il quantitativo di uva prodotta da ciascuno dei due vitigni sia comunque superiore al 15% del totale e che l’indicazione dei vitigni venga riportata in etichetta in ordine decrescente rispetto all’effettivo apporto delle uve da questi ottenute. I vini a Indicazione Geografica Protetta Valle Belice con la specificazione di uno o due vitigni possono essere prodotti anche nelle tipologie Frizzante e Novello limitatamente ai vitigni a bacca rossa. I vini Valle Belice IGP con la specificazione del vitigno, oltre alle caratteristiche specificate per i vini del corrispondente colore, devono presentare le caratteristiche organolettiche proprie del vitigno.

UVAGGIO I vini a IGP Valle Belice bianchi, rossi e rosati devono essere ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale, da uno o più vitigni a bacca di colore corrispondente, idonei alla coltivazione nell’area interessata. SPECIFICAZIONI DA VITIGNO La IGP Valle Belice con la specificazione di uno o due vitigni idonei alla coltivazione nella regione Sicilia è riservata ai vini ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale, per almeno l’85% dai corrispondenti vitigni. Possono concorrere, da sole o congiuntamente, alla 814

Regione Sicilia Ass. Agricoltura e Foreste Viale Regione Siciliana 90145 Palermo Tel: +39 091.7076261 Fax: +39 091.7076016

Istituto Regionale Vini e Oli di Sicilia Via Libertà, 66 90143 Palermo Tel: +039 091.6278111 Fax: +039 091.347870 irvv@vitevino.it


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DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Valle d’Itria IGP comprende le seguenti tipologie di vino: Bianco, Rosso, Rosato, Spumante, Passito Bianco, Passito Rosso, Uve Stramature Bianco, Uve Stramature Rosso, Novello Rosso e Novello Rosato. L’Indicazione include anche numerose specificazioni da vitigno. ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Valle d’Itria IGP comprende l’intero territorio dei comuni di Alberobello e Locorotondo in provincia di Bari; Ceglie Messapico, Cisternino, Fasano e Ostuni in provincia di Brindisi; Crispiano e Martina Franca in provincia di Taranto nella regione Puglia. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Valle d’Itria IGP Bianco, da solo o con la specificazione da vitigno, è di colore giallo paglierino; al naso ha intensi profumi di frutti maturi a polpa bianca, note morbide e di erbe tagliate; in bocca è fresco, da secco ad abboccato. Può presentare anche la versione Frizzante. Il Valle d’Itria IGP Rosso, da solo o con la specificazione da vitigno, ha un colore che va dal rosso rubino al granato; al naso si apre con profumi di piccoli frutti di bosco, frutta matura, spezie dolci ed evoluzioni verso il cuoio e il cacao; in bocca è di buona struttura, giustamente tannico, armonico, da secco ad abboccato. Può presentare anche la versione Frizzante. Il Valle d’Itria IGP Rosato, da solo o con la specificazione da vitigno, ha un colore rosato; al naso ha espressioni floreali di viola, di caramella e cassis, con toni balsamici e freschi; in bocca è vivace, da secco ad abboccato. Può presentare anche la versione Frizzante. Il Valle d’Itria IGP Spumante, da solo o con la specificazione da vitigno, è di colore giallo paglierino con riflessi dorati e spuma fine e persistente; al naso è fragrante e complesso, con aromi caratteristici della rifermentazione; il sapore è fresco, sapido, armonico fino all’amabile. Il Valle d’Itria IGP Passito Bianco, da solo o con la specificazione da vitigno, si presenta con nuances dal giallo paglierino al dorato; i profumi sono caratteristici del frutto appassito, con note delicate e persistenti; al palato si offre armonico con varietà gustativa dal secco al dolce. Il Valle d’Itria IGP Passito Rosso, da solo o con la specificazione da vitigno, è di colore rosso rubino tendente al granato con l’invecchiamento; al naso sprigiona sentori di amarena, frutti rossi e spezie; al palato è armonico, giustamente delicato, persistente, nelle versioni dal dolce al secco. Il Valle d’Itria IGP Uve Stramature Bianco, da solo o con la specificazione da vitigno, ha un colore che varia dal giallo paglierino al dorato; al naso i profumi sono delicati e persistenti; al gusto varia dal secco al dolce. Il Valle d’Itria IGP Uve Stramature Rosso, da solo o con la specificazione da vitigno, si mostra di colore rosso rubino tendente al granato con l’invecchiamento; i profumi sono di mirtillo, mora e frutti rossi; al palato è armonico e va dal dolce al secco. Il Valle d’Itria IGP Novello Rosso, da solo o con la specificazione da vitigno, è di colore rubino; al naso spiccano gli aromi primari; il sapore va da secco ad abboccato. Il Valle d’Itria

IGP Novello Rosato, da solo o con la specificazione da vitigno, si presenta di colore rosato; i profumi sono fruttati; al gusto è equilibrato con gamma gustativa dal secco al’abboccato. Per le uve destinate alla produzione dell’IGP Valle d’Itria Passito e Uve Stramature è consentito l’appassimento anche sulla pianta. UVAGGIO I vini a IGP Valle d’Itria bianchi, rossi e rosati devono essere ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale, da uno o più vitigni a bacca di colore corrispondente, idonei alla coltivazione per le province di Bari, Brindisi e Taranto. SPECIFICAZIONI DA VITIGNO La IGP Valle d’Itria con la specificazione di uno dei vitigni idonei alla coltivazione nell’area interessata, è riservata ai vini ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale per almeno l’85% dai corrispondenti vitigni. Possono concorrere, da sole o congiuntamente, alla produzione dei mosti e dei vini sopra indicati, le uve dei vitigni a bacca di colore analogo, diversi da quello oggetto di specificazione, idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%. I vini a Indicazione Geografica Protetta Valle d’Itria con la specificazione di vitigno, possono essere prodotti anche nelle tipologie Frizzante, Spumante limitatamente alla specificazione di vitigno a bacca bianca, Passito, e Novello nonché nella tipologia Vino da Uve Stramature provenienti da Vendemmia Tardiva. Nella designazione e presentazione dei vini Valle d’Itria IGP è consentito utilizzare il riferimento al nome di due vitigni, a condizione che il vino prodotto derivi al 100% dai vitigni indicati e che il vitigno che concorre in quantità minore rispetto all’altro sia presente in percentuale superiore al 15%. I vini Valle d’Itria IGP con la specificazione del vitigno, oltre alle caratteristiche specificate per i vini del corrispondente colore, devono presentare le caratteristiche organolettiche proprie del vitigno.

Regione Puglia Ass. Agricoltura e Foreste Lungomare Nazario Sauro, 1 70121 Bari Tel: +39 080.5559553 Fax: +39 080.5405274 segreteria.agricoltura@regione.puglia.it

CCIAA Taranto Viale Virgilio, 152 74121 Taranto Tel: +39 099.7783162 Fax: +39 099.7783152 pat@ta.camcom.it

VALLE D’ITRIA

IGP

VALLE D’ITRIA IGT


COLLI DELLA VALLE D’AOSTA DOP SABINA VALLE D’AOSTA DOC

DOP

COLLI DELLA SABINA DOC

DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Valle d’Aosta DOP o Vallée d’Aoste DOP comprende le seguenti tipologie di vino: Bianco, Rosso, Rosato, Passito e Novello; Spumante e Vendemmia Tardiva (questi ultimi solo con indicazione da vitigno o specificazione geografica). La Denominazione include anche numerose specificazioni da vitigno e geografiche. ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Valle d’Aosta DOP o Vallée d’Aoste DOP comprende i territori della valle della Dora Baltea ed è suddivisa in tre settori geografici: Bassa Valle (con le zone Donnas e Arnad-Montjovet), Centro Valle (Chambave, Nus, Torrette) e Alta Valle (Blanc de Morgex et de La Salle) in provincia di Aosta nella regione Valle d’Aosta. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Valle d’Aosta DOP o Vallée d’Aoste DOP Bianco o Blanc, mostra un colore giallo paglierino con riflessi che vanno dal verdognolo al dorato; l’esame olfattivo rileva note floreali e fruttate; in bocca è armonico, con una decisa mineralità. Il Valle d’Aosta DOP o Vallée d’Aoste DOP Rosso o Rouge ha un colore rosso rubino che, a seconda del tipo di vinificazione, può virare al rosato intenso; l’olfattiva evidenzia presenza di frutti rossi freschi; all’assaggio esprime vivacità, tannini fini e discreta persistenza. Il Valle d’Aosta DOP o Vallée d’Aoste DOP Rosato o Rosé ha una gradazione cromatica che va dalla buccia di cipolla a un rosso tenue; il naso è delicato, di piccoli frutti rossi e petali di fiore; alla degustazione risulta fresco, equilibrato e gradevole. Il Valle d’Aosta DOP o Vallée d’Aoste DOP Passito o Flétri ha un colore che va dal dorato al ramato; la trama olfattiva è persistente ed elegante al tempo stesso, con sfumature aromatiche e sensazioni di piccola pasticceria; alla degustazione risulta caldo, avvolgente, con sensazione di frutta candita e di erbe aromatiche. Il Valle d’Aosta DOP o Vallée d’Aoste DOP Novello o Nouveau si offre alla vista con un rosso rubino attraversato da riflessi porporini; l’esame olfattivo evidenzia la presenza di frutta rossa; all’assaggio denota equilibrio e freschezza. I vini Valle d’Aosta DOP o Vallée d’Aoste DOP con menzioni del vitigno o geografiche hanno caratteristiche organolettiche tipiche delle uve e del terroir di provenienza. Il vino Valle d’Aosta DOP o Vallée d’Aoste DOP Passito o Flétri deve essere prodotto con uve selezionate e sottoposte ad appassimento dopo la raccolta in locali idonei, anche termoidrocondizionati e/o a ventilazione forzata; il vino può essere immesso al consumo a partire dal primo novembre dell’anno successivo alla vendemmia. La Denominazione di Origine Protetta Valle d’Aosta o Vallée d’Aoste seguita dall’indicazione di colore Bianco o Blanc, Rosso o Rouge, Rosato o Rosé o dall’indicazione Passito o Flétri può essere utilizzata dalle sottozone aventi diritto per designare, rispettivamente, i vini bianchi, rossi, rosati o 816

passiti provenienti da uve aventi le caratteristiche minime previste dal disciplinare di produzione. UVAGGIO Bianco o Blanc: Müller Thurgau, Pinot grigio o Pinot gris, Pinot bianco o Pinot blanc, Chardonnay, Petite Arvine, Moscato bianco o Muscat petit grain, Traminer aromatico o Gewürztraminer. Rosso o Rouge, Rosato o Rosé, Novello o Nouveau: Nebbiolo, Gamay, Pinot nero o Pinot noir, Mayolet, Gamaret, Vuillermin, Syrah, Merlot, Petit rouge, Prëmetta, Fumin, Cornalin Passito o Flétri. SPECIFICAZIONI DA VITIGNO Il Valle d’Aosta DOP o Vallée d’Aoste DOP può presentare le specificazioni dei vitigni sottoindicati. Da vitigno bianco: Müller Thurgau (anche Vendemmia Tardiva), Pinot grigio o Pinot gris (anche Vendemmia Tardiva), Pinot bianco o Pinot blanc, Chardonnay (anche Vendemmia Tardiva), Petite Arvine, Moscato bianco o Muscat petit grain, Traminer aromatico o Gewürztraminer (anche Passito o Flétri), ciascuno minimo 85%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%. Da vitigno rosso: Nebbiolo (anche Rosato), Gamay, Pinot nero o Pinot noir (anche vinificato in bianco), Mayolet, Gamaret, Vuillermin, Syrah, Merlot, Petit rouge, Prëmetta, Fumin, Cornalin, ciascuno minimo 85%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%. Le caratteristiche di colore, profumo e gusto di ciascuna specifica sono quelle tipiche del vitigno e del terroir di provenienza. La Denominazione di Origine Protetta Valle d’Aosta o Vallée d’Aoste accompagnata dalla menzione Vendemmia Tardiva o Vendange Tardive è riservata ai vini ottenuti da uve sottoposte a parziale appassimento naturale sulla vite. Per tutti i vini aventi tipologia di Vendemmia Tardiva o Vendange Tardive il periodo di affinamento obbligatorio è di sei mesi a decorrere dal primo dicembre dell’anno di produzione delle uve. SPECIFICAZIONI GEOGRAFICHE O SOTTOZONE Il Valle d’Aosta DOP o Vallée d’Aoste DOP può essere accompagnato da sette sottodenominazioni geografiche: Valle d’Aosta DOP o Vallée d’Aoste DOP Donnas, riservata al vino Rosso (anche Superiore) ottenuto dalle uve del vigneto Nebbiolo minimo l’85%, da solo o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%. Il Valle d’Aosta DOP o Vallée d’Aoste DOP Donnas deve essere sottoposto a un periodo di affinamento obbligatorio di 24 mesi che, per la tipologia con menzione Superiore o Supérieur, si protrae fino a 30 mesi. Il periodo di affinamento decorre dal primo dicembre dell’anno di produzione delle uve.


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Valle d’Aosta DOP o Vallée d’Aoste DOP Arnad-Montjovet, riservata al vino Rosso (anche Superiore) ottenuto dalle uve del vitigno Nebbiolo minimo 70%, da solo o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 30%. Il Valle d’Aosta DOP o Vallée d’Aoste DOP Arnad-Montjovet nella tipologia Superiore o Supérieur deve essere sottoposto a un periodo di affinamento obbligatorio di 12 mesi a decorrere dalla vendemmia. Valle d’Aosta DOP o Vallée d’Aoste DOP Chambave, riservata ai vini Rosso (anche Superiore) e Passito (o Flétri). Il vino Rosso è ottenuto dalle uve del vitigno Petit Rouge minimo 70%, da solo o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 30%. La Denominazione di Origine Protetta Valle d’Aosta o Vallée d’Aoste Chambave Muscat (Moscato) è riservata al vino Bianco Passito (o Flétri) ottenuto dalle uve del vitigno Moscato bianco idoneo alla coltivazione nell’area interessata. Il Valle d’Aosta DOP o Vallée d’Aoste DOP Chambave Superiore o Supérieur deve essere sottoposto a un periodo di affinamento obbligatorio di otto mesi a decorrere dalla data di produzione delle uve. Valle d’Aosta DOP o Vallée d’Aoste DOP Nus, riservata ai vini Rosso (anche Superiore) e Passito (o Flétri). Il vino Rosso è ottenuto dalle uve dei vitigni Vien de Nus e Petit Rouge minimo 70%, di cui almeno 40% di Vien de Nus, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 30%. La Denominazione di Origine Protetta Valle d’Aosta o Vallée d’Aoste Nus Malvoisie è riservata al vino Bianco Passito (o Flétri) ottenuto dalle uve del vitigno Pinot grigio. Il Valle d’Aosta DOP o Vallée d’Aoste DOP Nus Superiore o Supérieur deve essere sottoposto a un periodo di affinamento obbligatorio di otto mesi a decorrere dalla data della vendemmia. Valle d’Aosta DOP o Vallée d’Aoste DOP Torrette, riservata al vino Rosso (anche Superiore) ottenuto dalle uve del vitigno Petit Rouge minimo 70%, da solo o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 30%. Il vino Valle d’Aosta DOP o Vallée d’Aoste DOP Torrette Superiore o Supérieur deve essere sottoposto a un periodo di affinamento obbligatorio di otto mesi a decorrere dalla data di produzione delle uve. Valle d’Aosta DOP o Vallée d’Aoste DOP Enfer d’Arvier, riservata al vino Rosso (anche Superiore) ottenuto dalle uve del vitigno Petit Rouge minimo 85%, da solo o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%. Il Valle d’Aosta DOP o Vallée d’Aoste DOP Enfer d’Arvier Superiore o Supérieur deve essere sottoposto a un periodo di affinamento obbligatorio di otto mesi dalla vendemmia. Valle d’Aosta DOP o Vallée d’Aoste DOP Blanc de Morgex et de La Salle, riservata alle tipologie di vini Bianco, Spumante e Vendemmia Tardiva o Vendange ottenuti dalle uve del vitigno Prié blanc, idoneo alla coltivazione nell’area interessata. Il vino Valle d’Aosta DOP o Vallée d’Aoste DOP Blanc de Morgex et de La Salle nella versione Spumante o Mousseux si ottiene esclusivamente per rifermentazione naturale in bottiglia con permanenza sui lieviti per almeno nove mesi e la durata del procedimento di elaborazione deve essere non inferiore a 12 mesi. Tale produzione è consentita a condizione che sia posto in commercio nei tipi extrabrut, brut, demisec e pas dosé con l’indicazione del tenore zuccherino. SPECIFICAZIONI AGGIUNTIVE La denominazione Valle d’Aosta DOP o Vallée d’Aoste DOP può essere seguita dalla menzione Vigna o Vigne o Clos o Coteau con relativo toponimo. In sede di designazione le specificazioni geografiche, le indicazioni di vitigno, di colore e di scelta di vinificazione devono figurare in etichetta insieme al nome della denominazione. Nell’etichettatura dei

vini Valle d’Aosta DOP o Vallée d’Aoste DOP l’indicazione dell’annata di produzione delle uve deve sempre figurare a eccezione della tipologia Spumante. Nella designazione e presentazione dei vini a Denominazione di Origine Protetta Valle d’Aosta Vendemmia Tardiva o Vallée d’Aoste Vendange Tardive è obbligatorio riportare l’indicazione della specificazione geografica da cui i vini derivano. I vini Valle d’Aosta DOP o Vallée d’Aoste DOP con le specifiche Chambave Moscato Muscat, Nus Malvoisie, Moscato bianco o Muscat petit grain, Traminer aromatico o Gewürztraminer ottenuti con parziale appassimento delle uve, debbono essere designati con la precisazione concernente il tipo di prodotto utilizzando il termine Passito o Flétri. Le menzioni consentite nell’etichettatura dei vini Valle d’Aosta DOP o Vallée d’Aoste DOP possono essere utilizzate nelle lingue italiana e/o francese.

Ass. Agricoltura e Risorse Naturali Regione Autonoma Valle d’Aosta Loc. Grande Charrière, 66 Saint-Christophe (AO) Tel: +39 0165.2754416 agrucoltura@regione.vda.it

Valoritalia s.r.l. Via Piave, 24 00187 Roma Tel: +39 06.45437975 Fax: +39 06.45438908 info@valoritalia.it


VALLE DEL TIRSO IGP VALLE DEL TIRSO IGT

DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Valle del Tirso IGP comprende le seguenti tipologie di vino: Bianco, Rosso, Rosato e Novello. L’Indicazione include anche numerose specificazioni da vitigno. ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Valle del Tirso IGP comprende l’intero territorio dei comuni di Baratili S. Pietro, Cabras, Milis, Narbolia, Nurachi, Ollastra, Oristano, Palmas Arborea, Riola Sardo, S. Vero Milis, S. Giusta, Siamaggiore, Solarussa, Tramatza, Zeddiani e Zerfaliu in provincia di Oristano, nella regione Sardegna. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Valle del Tirso IGP Bianco, da solo o con la specificazione da vitigno, si presenta con un colore che spazia dal bianco carta al giallo ambrato; al naso ha ricchi profumi di fiori e fruttato intenso; in bocca è fresco, vivace, intenso, nelle varianti gustative dal secco al dolce. Può presentare anche la versione Frizzante. Il Valle del Tirso IGP Rosso, da solo o con la specificazione da vitigno, si mostra nel calice con un colore rosso rubino tenue tendente al granato; al naso si esprime con un’ampia gamma di declinazioni fruttate, balsamiche e speziate; in bocca è di buona struttura, complesso e persistente, nelle tipologie dal secco al dolce. Può presentare anche la versione Frizzante. Il Valle del Tirso IGP Rosato, da solo o con la specificazione da vitigno, ha un colore che va dal rosa pallido al rosa carico; il naso è ricco di espressioni floreali e di delicati piccoli frutti di bosco; in bocca è vivace, armonico, fresco, nelle tipologie dal secco al dolce. Può presentare anche la versione Frizzante. Il Valle del Tirso IGP Novello, da solo o con la specificazione da vitigno, può presentarsi di colore rosso più o meno rubino con riflessi violacei; al naso spiccano note delicatamente fruttate; al palato è un vino fresco con una gamma gustativa che va dal secco all’abboccato. UVAGGIO I vini a IGP Valle del Tirso bianchi, rossi e rosati devono essere ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale, da uno o più vitigni idonei alla coltivazione nell’area interessata. 818

SPECIFICAZIONI DA VITIGNO Il Valle del Tirso IGP può presentare le specificazioni dei vitigni sotto indicati. La IGP Valle del Tirso con la specificazione di uno dei vitigni idonei alla coltivazione nella regione Sardegna, con l’esclusione dei vitigni Cannonau, Carignano, Girò, Malvasia, Monica, Moscato, Nasco, Nuragus, Semidano, Vermentino, è riservata ai vini ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale, per almeno l’85% dai corrispondenti vitigni. Possono concorrere, da sole o congiuntamente, alla produzione dei mosti e dei vini sopra indicati, le uve dei vitigni a bacca di colore analogo, non aromatici, idonei alla coltivazione nella regione Sardegna, fino a un massimo del 15%. I vini a Indicazione Geografica Protetta Valle del Tirso con la specificazione di uno dei vitigni possono essere prodotti anche nelle tipologie Frizzante nonché Novello per i vini ottenuti da vitigni a bacca rossa. I vini Valle del Tirso IGP con la specificazione del vitigno, oltre alle caratteristiche specificate per i vini del corrispondente colore, devono presentare le caratteristiche organolettiche proprie del vitigno.

Regione Sardegna Assessorato Agricoltura e Foreste Via Pessagno, 4 09126 Cagliari Tel: +039 070.6066284 agricoltura@regione.sardegna.it

CCIAA Nuoro www.nu.camcom.it cciaa@nu.legalmail.camcom.it CCIAA Oristano www.or.camcom.it cciaa@or.legalmail.camcom.it


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DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Valli di Porto Pino IGP comprende le seguenti tipologie di vino: Bianco, Rosso, Rosato e Novello. L’Indicazione include anche numerose specificazioni da vitigno. ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Valli di Porto Pino IGP comprende l’intero territorio dei comuni di Giba, Masainas, Narcao, Nuxis, Perdaxius, Piscinas, Santadi, S. Anna Arresi, Tratalias, Villaperuccio in provincia di Carbonia-Iglesias, e del comune di Teulada in provincia di Cagliari, nella regione Sardegna. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Valli di Porto Pino IGP Bianco, da solo o con la specificazione da vitigno, all’esame visivo evidenzia un giallo paglierino di media intensità; i profumi spaziano tra frutti maturi, esotici ed essiccati; in bocca è morbido, caldo, avvolgente, nelle tipologie da secco a dolce. Può presentare anche la versione Frizzante. Il Valli di Porto Pino IGP Rosso, da solo o con la specificazione da vitigno, è di colore rosso rubino di media intensità, con riflessi porpora; i profumi variano nella grande espressione dei frutti e dei fiori, del balsamico e del sottobosco; in bocca è caldo, avvolgente, pastoso e armonico nelle varie tipologie dal secco al dolce. Può presentare anche la versione Frizzante. Il Valli di Porto Pino IGP Rosato, da solo o con la specificazione da vitigno, ha un colore che attraversa le varie tonalità del rosa; i profumi sono mediamente floreali e fruttati di caramello e mirtillo, balsamici e intensi; in bocca è fresco, morbido e vivace. Può presentare anche la versione Frizzante. Il Valli di Porto Pino IGP Novello, da solo o con la specificazione da vitigno, si presenta di colore rosso vivo con riflessi violacei; al naso si evidenziano i profumi di marasca e frutti rossi; al palato è un vino dal corpo medio, rotondo, morbido, dall’abboccato al secco. UVAGGIO I vini a IGP Valli di Porto Pino bianchi, rossi e rosati devono essere ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale, da uno o più vitigni idonei alla coltivazione nella regione Sardegna.

SPECIFICAZIONI DA VITIGNO La IGP Valli di Porto Pino con la specificazione di uno dei vitigni idonei alla coltivazione nella regione Sardegna, con l’esclusione dei vitigni Cannonau, Carignano, Girò, Malvasia, Monica, Moscato, Nasco, Nuragus, Semidano, Vermentino e Vernaccia, è riservata ai vini ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale, per almeno l’85% dai corrispondenti vitigni. Possono concorrere, da sole o congiuntamente, alla produzione dei mosti e vini sopra indicati, le uve dei vitigni a bacca di colore analogo, non aromatici, idonei alla coltivazione nella regione Sardegna, fino a un massimo del 15%. I vini a Indicazione Geografica Protetta Valli di Porto Pino con la specificazione di uno dei vitigni idonei alla coltivazione nell’area interessata, possono essere prodotti anche nelle tipologie Frizzante, nonché Novello per i vini ottenuti da vitigni a bacca rossa. I vini Valli di Porto Pino IGP con la specificazione del vitigno, oltre alle caratteristiche specificate per i vini del corrispondente colore, devono presentare le caratteristiche organolettiche proprie del vitigno.

Regione Sardegna Assessorato Agricoltura e Foreste Via Pessagno, 4 09126 Cagliari Tel: +039 070.6066284 agricoltura@regione.sardegna.it

Valoritalia s.r.l. Via Piave, 24 00187 Roma Tel: +39 06.45437975 Fax: +39 06.45438908 info@valoritalia.it

VALLI DI PORTO PINO IGP VALLI DI PORTO PINO IGT


VALLI OSSOLANE VALLI OSSOLANE DOC

DOP

DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Valli Ossolane DOP comprende le seguenti tipologie di vino: Bianco e Rosso. La Denominazione include anche specificazioni da vitigno. ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Valli Ossolane DOP comprende l’intero territorio dei comuni di Beura Cardezza, Bognanco, Crevoladossola, Crodo, Domodossola, Masera, Montecrestese, Montescheno, Pallanzeno, Piedimulera, Pieve Vergonte, Premosello, Ornavasso, Trontano, Viganella, Villadossola e Vogogna in provincia del Verbano-CusioOssola, nella regione Piemonte. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Valli Ossolane DOP Bianco si presenta con un colore giallo paglierino più o meno intenso; al naso si evidenziano sensazioni di frutta bianca, pesca e la polpa di mango, profumi di sambuco ed erba di montagna; al gusto è fresco e sapido, con note lievemente agrumate. Il Valli Ossolane DOP Rosso è di colore rosso rubino intenso, tendente al rosso granato; al naso le note di marmellata di frutta sono sostenute da una leggera profumazione minerale; in bocca la spinta sapida è armonizzata dal gusto di liquirizia e di pepe nel finale.

non aromatiche, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%. Le caratteristiche di colore, profumo e gusto di ciascuna specifica sono quelle tipiche del vitigno e del terroir di provenienza. Il vino Valli Ossolane DOP Nebbiolo con menzione Superiore deve essere sottoposto a un periodo di invecchiamento di 13 mesi, di cui sei mesi in contenitori di legno a decorrere dal primo novembre dell’anno di raccolta delle uve. SPECIFICAZIONI AGGIUNTIVE La denominazione Valli Ossolane DOP può essere seguita dalla menzione Vigna con relativo toponimo.

UVAGGIO Bianco: Chardonnay minimo 60%, da solo o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, non aromatiche, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 40%. Rosso: Nebbiolo e/o Croatina e/o Merlot minimo 60%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, non aromatiche, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 40%. SPECIFICAZIONI DA VITIGNO Il Valli Ossolane DOP può presentare le specificazioni dei vitigni sottoindicati. Da vitigno rosso (anche Superiore): Nebbiolo minimo 85%, da solo o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, 820

Regione Piemonte Settore Colture Agrarie Corso Stati Uniti, 21 10128 Torino www.regione.piemonte.it

Agroqualità S.P.A. V.le Cesare Pavese, 305 00144 Roma Tel: +39 06 54228675 Fax: +39 06 54228692 www.agroqualita.it agroqualita@agroqualita.it


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DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Valpolicella DOP comprende la sola tipologia di vino Rosso. La Denominazione include anche specificazioni geografiche. ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Valpolicella DOP comprende il territorio di numerosi comuni in provincia di Verona, nella regione Veneto. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Valpolicella DOP Rosso si presenta di colore rosso tendente al granato con l’invecchiamento; all’esame olfattivo si esprime con profumi di amarena matura, viola appassita, cuoio e spezie scure, in un insieme composto ed equilibrato; al palato rivela una vibrante freschezza e una trama tannica di assoluta correttezza che si incastona in un complesso caldo e morbido che conduce a un finale di buona persistenza. Può presentare le menzioni Superiore e Classico. I vini Valpolicella DOP con menzione Superiore, prima dell’immissione al consumo, devono essere sottoposti a un periodo di invecchiamento obbligatorio di almeno un anno a partire dal primo gennaio dell’anno successivo alla produzione delle uve. Le operazioni di invecchiamento per i vini Valpolicella DOP nelle tipologie Superiore e Classico devono aver luogo nell’ambito della zona di produzione o comunque nel territorio della provincia di Verona. UVAGGIO Rosso (anche Superiore, Classico): Corvina veronese (Cruina o Corvina) dal 45% al 95%, (è ammessa la presenza del Corvinone fino a un massimo del 50%, in sostituzione di una pari percentuale di Corvina), Rondinella dal 5% al 30%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, non aromatiche, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 25%, con un limite massimo del 10% per ogni singolo vitigno utilizzato, possono, inoltre, concorrere altri vitigni classi-

ficati autoctoni italiani a bacca rossa per il rimanente quantitativo del 10% totale. SPECIFICAZIONI GEOGRAFICHE O SOTTOZONE Il Valpolicella DOP può essere accompagnato dalla sottodenominazione geografica Valpolicella DOP Valpantena riservata al vino con le stesse caratteristiche organolettiche e prodotto con gli stessi uvaggi del vino Valpolicella DOP Rosso. SPECIFICAZIONI AGGIUNTIVE La denominazione Valpolicella DOP con menzione Superiore può essere seguita dalla menzione Vigna con relativo toponimo.

Consorzio Tutela Vini Valpolicella via Valle di Pruviniano, 4 37029 Loc. San Floriano San Pietro in Cariano (VR) Tel: +39 045.7703194 Fax: +39 045.7703167 info@pec.consorziovalpolicella.it

Siquria SpA Via Mattielli, 11 37038 Soave (VR) Tel: +39 045.4857514 Fax: +39 045.6190646 info@siquria.it

@C_Valpolicella

VALPOLICELLA

DOP

VALPOLICELLA DOC


VALPOLICELLA RIPASSO DOP VALPOLICELLA RIPASSO DOC

@C_Valpolicella

DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Valpolicella Ripasso DOP comprende la sola tipologia di vino Rosso. La Denominazione include anche specificazioni geografiche. ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Valpolicella Ripasso DOP comprende il territorio di numerosi comuni in provincia di Verona, nella regione Veneto. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Valpolicella Ripasso DOP Rosso si presenta di colore rosso tendente al granato con l’invecchiamento; al naso è armonico, ricco e corposo, con note di frutta rossa e di speziatura morbida; al gusto è vellutato e lascia in bocca un sapore persistente, di buon corpo ma allo stesso tempo dotato di qualche nota amarognola e di una leggera sapidità. Può presentare le menzioni Superiore e Classico. Le uve destinate alla vinificazione dei vini Valpolicella Ripasso DOP con menzione Superiore debbono assicurare al vino un titolo alcolometrico naturale minimo di 11°. I vini a Denominazione di Origine Protetta Valpolicella Ripasso sono ottenuti mediante rifermentazione dei vini atti a divenire vini Valpolicella DOP (in tutte le tipologie previste) sulle vinacce residue della preparazione dei vini Recioto della Valpolicella e/o Amarone della Valpolicella. I vini Valpolicella Ripasso DOP, con le diverse menzioni e specificazioni, devono essere immessi al consumo non prima del primo gennaio del secondo anno successivo all’anno della produzione delle uve. UVAGGIO Rosso (anche Superiore, Classico): Corvina veronese (Cruina o Corvina) dal 45% al 95%, (è ammessa la presenza del Corvinone fino a un massimo del 50%, in sostituzione di una pari percentuale di Corvina), Rondinella dal 5% al 30%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, non aromatiche, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 25%, con un limite massimo del 10% per ogni singolo vitigno utilizzato. 822

Possono, inoltre, concorrere altri vitigni classificati autoctoni italiani a bacca rossa per il rimanente quantitativo del 10% totale. SPECIFICAZIONI GEOGRAFICHE O SOTTOZONE Il Valpolicella Ripasso DOP può essere accompagnato dalla sottodenominazione geografica Valpolicella Ripasso DOP Valpantena riservata al vino rosso con le stesse caratteristiche organolettiche e prodotto con gli stessi uvaggi del vino Valpolicella Ripasso DOP Rosso. SPECIFICAZIONI AGGIUNTIVE La denominazione Valpolicella Ripasso DOP con menzione Superiore può essere seguita dalla menzione Vigna con relativo toponimo.

Consorzio Tutela Vini Valpolicella via Valle di Pruviniano, 4 37029 Loc. San Floriano San Pietro in Cariano (VR) Tel: +39 045.7703194 Fax: +39 045.7703167 info@pec.consorziovalpolicella.it

Siquria SpA Via Mattielli, 11 37038 Soave (VR) Tel: +39 045.4857514 Fax: +39 045.6190646 info@siquria.it


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DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Valsusa DOP comprende le seguenti tipologie di vino: Rosso e Novello.

ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Valsusa DOP comprende l’intero territorio amministrativo dei comuni di Almese, Borgone di Susa, Bruzolo, Bussoleno, Caprie, Chianocco, Chiomonte, Condove, Exilles, Giaglione, Gravere, Mattie, Meana di Susa, Mompantero, Rubiana, San Didero, San Giorio di Susa, Susa e Villarfocchiardo in provincia di Torino, nella regione Piemonte. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Valsusa DOP Rosso ha un colore rosso rubino più o meno intenso, talvolta con riflessi aranciati; ai profumi di frutti di bosco seguono sensazioni fresche e leggermente speziate; in bocca il vino è di corpo leggero, delicatamente fruttato e con un retrogusto aromatico di mandorle e frutta secca. Il Valsusa DOP Novello si presenta di colore rosso rubino più o meno intenso; al naso le percezioni fruttate di lampone e piccoli frutti rossi si ampliano grazie alle note fresche e vagamente marine; in bocca risulta moderatamente tannico, fruttato e leggermente acidulo. Le operazioni di vinificazione dei vini a Denominazione di Origine Protetta Valsusa devono essere effettuate all’interno della zona di produzione, tuttavia, tenuto conto delle situazioni tradizionali di produzione è consentito che tali operazioni possano essere effettuate nell’intero territorio delle comunità montane Alta Valle di Susa, Bassa Valle di Susa e Val Cenischia. UVAGGIO Rosso, Novello: Avanà, Barbera, Dolcetto, Neretta cuneese, da soli o congiuntamente, minimo 60%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, non aromatiche, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 40%.

Consorzio di Tutela Vini DOC Valsusa Via Trattenero, 15 10053 Bussoleno (TO) Tel: +39 0122.642816 consorziodocvalsusa@superevait

CCIAA Torino Palazzo Affari Via San Francesco da Paola, 24 10123 Torino Tel: +39 011.571 6912-22 Fax: +39 0011.571 6916 commercio.servizi@to.camcom.it

VALSUSA

DOP

VALSUSA DOC


VALTELLINA ROSSO DOP VALTELLINA ROSSO DOC

DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Valtellina Rosso DOP o Rosso di Valtellina DOP comprende la sola tipologia di vino Rosso.

ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Valtellina Rosso DOP o Rosso di Valtellina DOP comprende il territorio di numerosi comuni in provincia di Sondrio, nella regione Lombardia. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Valtellina Rosso DOP o Rosso di Valtellina DOP nel calice si presenta di colore rosso rubino con eventuali sfumature tendenti al granato; al naso è intenso, fine e persistente, con note fruttate di marasca e ciliegia, toni speziati e ricordi di viola; al palato è caldo, morbido e di buona struttura con ritorni di fiori e frutta matura, leggere speziature ed eventuale percezione di legno. Il vino a Denominazione di Origine Protetta Valtellina Rosso o Rosso di Valtellina può essere immesso al consumo dopo un periodo minimo di affinamento di sei mesi, effettuato eventualmente anche in legno, a decorrere dal primo dicembre successivo alla produzione delle uve. Determinate partite di vino Valtellina Rosso DOP o Rosso di Valtellina DOP, previa autorizzazione degli organi com-

petenti, possono essere esportate verso la Confederazione elvetica a condizione che non abbiano ancora subito, in tutto o in parte, il periodo di invecchiamento previsto e che l’invecchiamento venga effettuato o completato nella zona di frontiera del territorio svizzero sotto il controllo del Consorzio di Tutela Vini di Valtellina. UVAGGIO Rosso: Nebbiolo (localmente detto Chiavennasca) minimo 90%, da solo o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, non aromatiche, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 10%. SPECIFICAZIONI AGGIUNTIVE La denominazione Valtellina Rosso DOP o Rosso di Valtellina DOP può essere seguita dalla menzione Vigna con relativo toponimo. Il vino Valtellina Rosso DOP o Rosso di Valtellina DOP, anche se imbottigliato nel territorio della Confederazione elvetica, dovrà sempre riportare in etichetta la Denominazione di Origine Protetta Valtellina Rosso o Rosso di Valtellina in lingua italiana.

Consorzio Tutela Vini di Valtellina Via Piazzi, 23 23100 Sondrio Tel: +39 0342.200871 Fax: :+39 0342.358706 info@consorziovinivaltellina.com

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Valoritalia s.r.l. Via Piave, 24 00187 Roma Tel: +39 06.45437975 Fax: +39 06.45438908 info@valoritalia.it


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DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Valtellina Superiore DOP comprende la sola tipologia di vino Rosso. La Denominazione include anche numerose specificazioni geografiche. ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Valtellina Superiore DOP comprende il territorio di numerosi comuni in provincia di Sondrio, nella regione Lombardia. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Valtellina Superiore DOP Rosso si presenta di colore rosso rubino anche tendente al granato; all’olfatto sviluppa profumi di viola, rosa, ciliegia e liquirizia; in bocca è equilibrato sostenuto da una nota tannica importante che si fonde con le note fruttate e il finale di cioccolato, spezie o tabacco. Può presentare la menzione Riserva se sottoposto a un periodo di invecchiamento di almeno tre anni a decorrere dal primo dicembre successivo alla produzione delle uve. I vini Valtellina Superiore DOP possono essere immessi al consumo dopo un periodo minimo di invecchiamento e di affinamento di 24 mesi, dei quali almeno 12 in botti di legno; il periodo di invecchiamento obbligatorio decorre dal primo dicembre successivo alla vendemmia. Determinate partite di vino Valtellina Superiore DOP, previa autorizzazione degli organi competenti, possono essere esportati verso la Confederazione elvetica a condizione che non abbiano ancora subito, in tutto o in parte, il periodo di invecchiamento previsto e che l’invecchiamento venga effettuato o completato nella zona di frontiera del territorio svizzero e sotto il controllo del Consorzio di Tutela Vini di Valtellina. È consentita l’utilizzazione della dizione “Stagafassli” in aggiunta alla denominazione Valtellina Superiore DOP limitatamente al prodotto imbottigliato nel territorio della Confederazione elvetica; l’utilizzo di tale dizione esclude automaticamente la possibilità di indicare sia le specificazioni geografiche sia la menzione Riserva sia ulteriori riferimenti geografici aggiuntivi.

UVAGGIO Rosso (anche Riserva): Nebbiolo (localmente detto Chiavennasca) minimo 90%, da solo o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, non aromatiche, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 10%. SPECIFICAZIONI GEOGRAFICHE O SOTTOZONE Il Valtellina Superiore DOP può essere accompagnato da cinque sottodenominazioni geografiche: Valtellina Superiore DOP Grumello, Valtellina Superiore DOP Inferno, Valtellina Superiore DOP Sassella, Valtellina Superiore DOP Valgella e Valtellina Superiore DOP Maroggia riservate al solo vino Rosso prodotto con uve tipiche del territorio di appartenenza. SPECIFICAZIONI AGGIUNTIVE La denominazione Valtellina Superiore DOP può essere seguita dalla menzione Vigna con relativo toponimo.

Consorzio Tutela Vini di Valtellina Via Piazzi, 23 23100 Sondrio Tel: +39 0342.200871 Fax: :+39 0342.358706 info@consorziovinivaltellina.com

Valoritalia s.r.l. Via Piave, 24 00187 Roma Tel: +39 06.45437975 Fax: +39 06.45438908 info@valoritalia.it

VALTELLINA SUPERIORE DOP VALTELLINA SUPERIORE DOCG


VALTÈNESI VALTÈNESI DOC

DOP

DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Valtènesi DOP comprende le seguenti tipologie di vino: Rosso e Rosato (Chiaretto).

Per i vini Valtènesi DOP l’immissione al consumo potrà avvenire esclusivamente a partire dal primo settembre successivo alla produzione delle uve, mentre per i vini Valtènesi DOP Chiaretto l’immissione al consumo è possibile dal 14 febbraio successivo alla vendemmia.

ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Valtènesi DOP comprende l’intero territorio dei comuni di Salò, Roè Volciano, Villanuova sul Clisi, Gavardo, S.Felice del Benaco, Puegnago del Garda, Muscoline, Manerba del Garda, Polpenazze del Garda, Moniga del Garda, Soiano del Lago, Calvagese della Riviera, Padenghe sul Garda e Bedizzole in provincia di Brescia, nella regione Lombardia.

UVAGGIO Rosso, Chiaretto: Groppello (nei tipi Gentile e/o Mocasina) minimo 50%, possono concorrere alla produzione, da sole o congiuntamente, le uve dei vitigni a bacca rossa idonei alla coltivazione per la provincia di Brescia fino a un massimo del 50% con l’esclusione dei vitigni a bacca rossa Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Merlot e Syrah, che possono concorrere complessivamente fino a un massimo del 10%.

DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Valtènesi DOP ha un color rosso rubino, anche intenso, brillante con eventuali riflessi granati con l’invecchiamento; al naso è speziato con note fruttate e di sottobosco; in bocca è fresco, morbido e di buona persistenza. Il Valtènesi DOP Chiaretto si presenta con un delicato colore rosa più o meno intenso talvolta con riflessi rubino o lievemente aranciati; al naso sprigiona un intenso bouquet di rose e peonie, confettura di rose e dolci sensazioni zuccherine; in bocca è morbido con fondo neutro o leggermente amaro che ricorda la mandorla. Per la produzione del vino Valtènesi DOP Chiaretto la vinificazione deve essere eseguita con breve macerazione delle bucce.

SPECIFICAZIONI AGGIUNTIVE La denominazione Valtènesi DOP può essere seguita dalla menzione Vigna con relativo toponimo. Per la designazione del vino a Denominazione di Origine Protetta Valtènesi nella tipologia rosso non è ammesso riportare in etichetta l’indicazione “Rosso”. Il Valtènesi DOP può essere, inoltre, accompagnato dalle seguenti menzioni geografiche aggiuntive: Padenghe, Moniga, Manerba, Mocasina, Portese, Polpenazze, Picedo, Puegnago, Raffa, S.Felice e Soiano.

Consorzio Garda Classico c/o Ente Vini Bresciani Viale Bornata, 110 25123 Bresci Tel: +39 030.364755 Fax: +39 030.364775 info@entevinibresciani.com

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IMC - Istituto Mediterraneo di Certificazione Via Carlo Pisacane, 32 60019 Senigallia (AN) Tel: +39 071.7930179 Fax: +39 071.7910043 imcert@imcert.it


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DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Velletri DOP comprende le seguenti tipologie di vino: Bianco, Rosso e Spumante.

Rosso (anche Riserva, Amabile): Sangiovese 10-45%, Montepulciano 30-50%, Cesanese comune e/o d’Affile minimo 10%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 30%.

ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Velletri DOP comprende l’intero territorio dei comuni di Velletri e Lariano in provincia di Roma e parte del territorio del comune di Cisterna di Latina in provincia di Latina, nella regione Lazio. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Velletri DOP Bianco si offre con un colore giallo paglierino di buona intensità; al naso si percepisce un fresco bagaglio minerale e spiccano i profumi floreali della ginestra e quelli fruttati della susina bianca; in bocca la matrice sapida è importante, il gusto è vivace, dinamico e con ritorni di salvia. Può presentare anche le versioni Amabile e Dolce e la menzione Superiore. Il Velletri DOP Rosso è di colore rubino più o meno intenso, tendente al granato con l’invecchiamento; al naso è impreziosito dalle sfumature di prugna, violetta, eucalipto e liquirizia; in bocca tornano le percezioni olfattive in una struttura calda e leggermente tannica. Può presentare anche la versione Amabile e la menzione Riserva se sottoposto a un periodo di invecchiamento minimo di due anni a decorrere dal primo novembre dell’anno di produzione delle uve. Il Velletri DOP Spumante si presenta di colore paglierino intenso con spuma persistente, fitta e continua; al naso il bouquet floreale è pulito ed elegante con note di frutta matura, lievito e birra; al palato è secco, di buon corpo e persistenza. Il vino Velletri DOP Spumante deve essere ottenuto esclusivamente per rifermentazione naturale in bottiglia con permanenza sui lieviti per almeno sei mesi, e la durata del procedimento di elaborazione deve essere non inferiore a 12 mesi. Le operazioni di spumantizzazione debbono essere effettuate nell’ambito del territorio della regione Lazio. UVAGGIO Bianco (anche Superiore, Amabile, Dolce), Spumante: Malvasia bianca di Candia e/o Malvasia puntinata massimo 70%, Trebbiano toscano, Trebbiano verde e Trebbiano giallo minimo 30%, possono concorrere altre uve a bacca di colore analogo provenienti da vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 20%.

Consorzio Produttori Vini Velletri s.c.a.r.l. c/o Cantina Co.Pro.Vi Via Pontina Km. 55,400 04010 Campoverde di Aprilia (LT) Tel: +39 06.92900017 info@cantinecoprovi.it

CCIAA Roma Area V Certificazione di prodotti agroalimentari Via Appia Nuova, 218 00179 Roma Tel. +39 06.52082699 Fax. +39 06.52082494

VELLETRI

DOP

VELLETRI DOC


VENETO VENETO IGT

IGP

DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Veneto IGP comprende le seguenti tipologie di vino: Bianco, Rosso, Rosato, Passito Bianco, Passito Rosso e Novello. L’Indicazione include anche numerose specificazioni da vitigno. ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Veneto IGP comprende l’intero territorio delle province di Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza, nella regione Veneto. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Veneto IGP Bianco, da solo o con la specificazione da vitigno, è di colore giallo paglierino più o meno carico; al naso si esprime con sensazioni intensamente fruttate ed espresse in modo confacente ai vitigni di provenienza; in bocca è fresco, con varie intensità di fruttato, balsamico e minerale. Può presentare anche le versioni Frizzante e Passito. Il Veneto IGP Rosso, da solo o con la specificazione da vitigno, ha un colore rosso rubino più o meno intenso; i profumi riportano ai frutti di bosco, alla ciliegia, alla mora, insieme a note balsamiche; in bocca è di buona struttura, intenso e con un finale fruttato. Può presentare anche le versioni Frizzante, Passito e Novello. Il Veneto IGP Rosato, da solo o con la specificazione da vitigno, ha un colore che si esprime in varie tonalità di rosa; al naso è ricco di fiori, con frutti freschi e maturi e toni balsamici; in bocca è fresco, vivace con un lungo finale fruttato. Può presentare anche la versione Frizzante.

aziendale, per almeno l’85% dal corrispondente vitigno. Possono concorrere, da sole o congiuntamente, alla produzione dei mosti e dei vini sopra indicati, le uve dei vitigni a bacca di colore analogo, idonee alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%. Nella preparazione del vino Cabernet possono concorrere, disgiuntamente o congiuntamente, le uve dei vitigni Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Carmenère. I vini a Indicazione Geografica Protetta Veneto con la specificazione di uno o due vitigni possono essere prodotti anche nella tipologia Frizzante; i soli vini derivanti da vitigni a bacca rossa possono essere prodotti anche nella tipologia Novello. I vini Veneto IGP con la specificazione del vitigno, oltre alle caratteristiche specificate per i vini del corrispondente colore, devono presentare le caratteristiche organolettiche proprie del vitigno. SPECIFICAZIONI AGGIUNTIVE Ai vini a Indicazione Geografica Protetta Veneto è consentito utilizzare in etichetta la menzione Vivace.

UVAGGIO I vini a IGP Veneto bianchi, rossi e rosati devono essere ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale, da uno o più vitigni idonei alla coltivazione nell’area interessata. SPECIFICAZIONI DA VITIGNO La IGP Veneto con la specificazione di uno dei vitigni idonei alla coltivazione per le province di Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza, è riservata ai vini ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito 828

Regione Veneto Ass. Agricoltura e Foreste Via Torini, 10 30172 Venezia Tel: +39 041.2795525 Fax: +39 041.2795575

Valoritalia s.r.l. Via Piave, 24 00187 Roma Tel: +39 06.45437975 Fax: +39 06.45438908 info@valoritalia.it


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DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Veneto Orientale IGP comprende le seguenti tipologie di vino: Bianco, Rosso, Rosato e Novello. L’Indicazione include anche numerose specificazioni da vitigno. ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Veneto Orientale IGP comprende il territorio di numerosi comuni appartenenti alle province di Treviso e Venezia, nella regione Veneto. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Veneto Orientale IGP Bianco, da solo o con la specificazione da vitigno, è di colore giallo paglierino più o meno carico; al naso si esprime con intense sensazioni fruttate e di fiori di rovo; al gusto è fresco, morbido, intenso, con un finale fruttato dove la freschezza gioca con la trama acida arricchita dalla polpa bianca dei frutti. Può presentare anche la versione Frizzante. Il Veneto Orientale IGP Rosso, da solo o con la specificazione da vitigno, all’esame visivo rivela un colore rosso rubino più o meno intenso; al naso si propone con una gamma ampia di fruttato, dai frutti di bosco alle ciliegie, dall’erba falciata al minerale; in bocca è morbido, fresco e sapido, con un solido equilibrio e un finale di discreta persistenza. Può presentare anche le versioni Frizzante e Novello. Il Veneto Orientale IGP Rosato, da solo o con la specificazione da vitigno, è di colore rosato più o meno intenso; al naso sviluppa intense note di ciclamino, frutta fresca e venature minerali; in bocca tornano le note fruttate in un vino vivace e fresco. Può presentare anche la versione Frizzante.

dai corrispondenti vitigni. Possono concorrere, da sole o congiuntamente, alla produzione dei mosti e dei vini sopra indicati, le uve dei vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%. Nella preparazione del vino Cabernet possono concorrere, disgiuntamente o congiuntamente, le uve dei vitigni Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Carmenère. I vini a Indicazione Geografica Protetta Veneto Orientale con la specificazione di uno o due vitigni possono essere prodotti anche nella tipologia Frizzante; i soli vini derivanti da vitigni a bacca rossa possono essere prodotti anche nella tipologia Novello. I vini Veneto Orientale IGP con la specificazione del vitigno, oltre alle caratteristiche specificate per i vini del corrispondente colore, devono presentare le caratteristiche organolettiche proprie del vitigno.

UVAGGIO I vini a IGP Veneto Orientale bianchi, rossi e rosati devono essere ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale, da uno o più vitigni idonei alla coltivazione nell’area interessata. SPECIFICAZIONI DA VITIGNO La IGP Veneto Orientale con la specificazione di uno dei vitigni idonei alla coltivazione per le province di Venezia e Treviso, è riservata ai vini ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale per almeno l’85%

Regione Veneto Ass. Agricoltura e Foreste Via Torini, 10 30172 Venezia Tel: +39 041.2795525 Fax: +39 041.2795575

Valoritalia s.r.l. Via Piave, 24 00187 Roma Tel: +39 06.45437975 Fax: +39 06.45438908 info@valoritalia.it

VENETO ORIENTALE IGP

VENETO ORIENTALE IGT


VENEZIA VENEZIA DOC

DOP

@VIniVenezia

DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Venezia DOP comprende le seguenti tipologie di vino: Bianco Frizzante, Rosso, Rosato, Spumante e Spumante Rosé; Bianco (solo con indicazione da vitigno). La Denominazione include anche numerose specificazioni da vitigno. ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Venezia DOP comprende tutto il territorio delle province di Venezia e Treviso, nella regione Veneto. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Venezia DOP Bianco Frizzante si presenta di colore giallo paglierino con spuma fine ed elegante; al naso si percepiscono netti i profumi di fiori bianchi e gialli, dell’erba appena tagliata e della frutta fresca; al palato il sapore va dal secco all’amabile con un gusto persistente e armonico che richiama il ventaglio olfattivo. Il Venezia DOP Rosso è caratterizzato da un colore rosso rubino tendente al granato con l’invecchiamento; al naso emana aromi floreali e fruttati di rose, viole e ciliegie mature; in bocca è strutturato, armonico e vellutato con intense note fruttate e speziate. Il Venezia DOP Rosato o Rosé si presenta di colore rosato più o meno intenso; coinvolge il naso con i suoi profumi freschi di frutta rossa e petali di fiori; in bocca è ampio, delicato e persistente, con aromi di confettura di rose e more. Può presentare anche la versione Frizzante. Il Venezia DOP Spumante è di colore giallo paglierino più o meno intenso con spuma fine e persistente; al naso risulta delicato, ricco di percezioni saline e fruttate; in bocca è armonico e fresco con un gusto che va dal brut al demisec. Il Venezia DOP Spumante Rosé è di colore rosato più o meno tenue con spuma delicata e persistente; al naso spiccano i profumi dei lamponi e delle rose che si mescolano a un delicato sentore di lievito; al palato il sapore varia da brut al demisec risultando comunque fresco e armonico. Il Venezia DOP Bianco con menzione del vitigno ha caratteristiche organolettiche tipiche delle uve e del terroir di provenienza. La tipologia Venezia DOP Rosato o Rosé è ottenuta dalla spremitura soffice delle uve e da un breve periodo di macerazione al fine di assicurare al vino la dovuta tonalità di colore. Le operazioni di vinificazione ed elaborazione dei vini Venezia DOP nelle tipologie Spumante e Frizzante devono essere effettuate nell’ambito del territorio della regione Veneto e nel territorio delle province di Udine e Pordenone. UVAGGIO Bianco Frizzante, Spumante: Verduzzo friulano e/o Verduzzo trevigiano e/o Glera minimo 50%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, non aromatiche, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 50%. 830

Rosso: Merlot minimo 50%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, non aromatiche, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 50%. Rosato o Rosé (anche Frizzante), Spumante Rosé: Raboso Piave e/o Raboso veronese minimo 70%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, non aromatiche, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 30%. SPECIFICAZIONI DA VITIGNO Il Venezia DOP può presentare le specificazioni dei vitigni sottoindicati. Da vitigno bianco: Chardonnay, Pinot grigio ciascuno minimo 85%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, non aromatiche, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%. Da vitigno rosso: Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc ciascuno minimo 85%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, non aromatiche, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%. Le caratteristiche di colore, profumo e gusto di ciascuna specifica sono quelle tipiche del vitigno e del terroir di provenienza. SPECIFICAZIONI AGGIUNTIVE Per i vini a Denominazione di Origine Protetta Venezia nelle tipologie Rosso, Bianco Spumante e Bianco Frizzante, in etichetta deve essere omesso il riferimento del colore.

Consorzio Vini Venezia Piazza Libertà, 6 30020 Pramaggiore (VE) Tel: +39 0421.799256 Fax: +39 0421.200066 www.consorziovinivenezia.it consorzio@consorziovinivenezia.it

Valoritalia s.r.l. Via Piave, 24 00187 Roma Tel: +39 06.45437975 Fax: +39 06.45438908 info@valoritalia.it


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DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Venezia Giulia IGP comprende le seguenti tipologie di vino: Bianco, Rosso, Rosato e Novello. L’Indicazione include anche numerose specificazioni da vitigno. ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Venezia Giulia IGP comprende l’intero territorio delle province di Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine, nella regione Friuli-Venezia Giulia. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Venezia Giulia IGP Bianco si presenta di colore giallo paglierino tendente al giallo dorato, talvolta con riflessi verdolini o ramati; al naso si presenta con un ampio spettro olfattivo che va dal fiore di ginestra alla mimosa ai fiori di campo, ai frutti bianchi fino alle erbe aromatiche; in bocca è fresco, vivace, teso in una gamma che va da secco a dolce. Può presentare anche la versione Frizzante. Il Venezia Giulia IGP Rosso ha un colore rosso rubino più o meno intenso, talvolta con riflessi aranciati; al naso i ricchi profumi di frutti di bosco, maturi e complessi si uniscono a più intense profumazioni speziate; in bocca è caldo, avvolgente, con tannini presenti, nelle varie tipologie che vanno dal secco al dolce. Può presentare anche le versioni Frizzante e Novello. Il Venezia Giulia IGP Rosato è di colore rosato più o meno intenso; è avvolto da profumi floreali di viola e violetta, di frutti freschi, di ribes e mirtillo; in bocca è fresco, vivace, fruttato e sapido.

sopra indicati, le uve dei vitigni a bacca di colore analogo, non aromatici, idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%. I vini a Indicazione Geografica Protetta Venezia Giulia con la specificazione di uno dei vitigni possono essere prodotti anche nella tipologia Frizzante e, limitatamente ai vitigni a bacca rossa, alla tipologia Novello. Nella designazione e presentazione dei vini a Indicazione Geografica Protetta Venezia Giulia è consentito utilizzare il riferimento al nome di due vitigni in abbinamenti prestabiliti a condizione che il vino derivi esclusivamente da uve prodotte dai due vitigni ai quali si vuole fare riferimento, che il quantitativo di uva prodotta da uno dei due vitigni sia comunque superiore al 15% del totale e che l’indicazione dei vitigni venga riportata in etichetta in ordine decrescente rispetto all’effettivo apporto delle uve da questi ottenute. I vini Venezia Giulia IGP con la specificazione del vitigno, oltre alle caratteristiche specificate per i vini del corrispondente colore, devono presentare le caratteristiche organolettiche proprie del vitigno.

UVAGGIO I vini a IGP Venezia Giulia bianchi, rossi e rosati devono essere ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale, da uno o più vitigni idonei alla coltivazione nell’area interessata. SPECIFICAZIONI DA VITIGNO La IGP Venezia Giulia con la specificazione di uno dei vitigni idonei alla coltivazione per le province di Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine, è riservata ai vini ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale per almeno l’85% dal corrispondente vitigno per ciascuna delle province. Possono concorrere alla produzione dei mosti e dei vini

Regione Friuli Venezia Giulia Ass. Agricoltura e Foreste Via Sabbadini, 31 33100 Udine Tele: +39 0432.555308 Fax: +39 0432.555308

Ceviq Srl - Certificazione Vini Qualità Via Morpurgo, 4 33100 Udine Tel: +39 0432.510619 Fax: +39 0432.288595 info@ceviq.it

VENEZIA GIULIA IGP VENEZIA GIULIA IGT


VERDICCHIO DEI CASTELLI DI JESI VERDICCHIO DEI CASTELLI DI JESI DOC

DOP

DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Verdicchio dei Castelli di Jesi DOP comprende le seguenti tipologie di vino: Bianco, Spumante e Passito. ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Verdicchio dei Castelli di Jesi DOP comprende il territorio di numerosi comuni appartenenti alle province di Ancona e Macerata, nella regione Marche. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Verdicchio dei Castelli di Jesi DOP Bianco ha un colore giallo paglierino tenue; al naso si presenta con odore caratteristico costituito da una nota minerale persistente, sentori di fiori di campo, cedro, frutti tropicali e un leggero aroma di mandorle amare; il gusto è secco, fresco e morbido, ripropone persistenti e intense emanazioni fruttatofloreali e intensa sapidità. Può presentare le menzioni Classico e Classico Superiore. Il Verdicchio dei Castelli di Jesi DOP Spumante si presenta di colore giallo paglierino più o meno intenso con eventuali riflessi verdolini e una spuma fine e persistente; ha profumi marcatamente minerali con toni di pesca, ginestra e pane tostato; al palato è fresco e vivace con lungo finale ammandorlato. Il Verdicchio dei Castelli di Jesi DOP Passito ha un colore che vira dal giallo paglierino intenso all’ambrato; al naso si arricchisce di note di albicocca secca, mela cotogna e cenni di miele; le sensazioni olfattive rivivono in bocca accompagnate da un sapore armonico, dolce e fresco. Le uve destinate alla produzione della tipologia Verdicchio dei Castelli di Jesi DOP Passito devono essere sottoposte a un periodo di appassimento che può protrarsi fino al 30 marzo dell’anno successivo a quello della vendemmia; la vinificazione non deve essere anteriore al 15 ottobre dell’anno di produzione delle uve. L’immissione al consumo del Verdicchio dei Castelli di Jesi DOP Passito non può avvenire prima del primo dicembre dell’anno successivo a quello di produzione delle uve. 832

La tipologia Verdicchio dei Castelli di Jesi DOP Spumante può essere commercializzata nei tipi da extra brut a secco. UVAGGIO Bianco (anche Classico, Classico Superiore), Spumante, Passito: Verdicchio minimo 85%, da solo o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%. SPECIFICAZIONI AGGIUNTIVE Il Verdicchio dei Castelli di Jesi DOP può essere accompagnato dalle menzioni geografiche aggiuntive riferite ad aree, frazioni e toponimi comprese nella zona di produzione e dalle quali effettivamente provengono le uve da cui il vino è stato ottenuto.

IMT - Istituto Marchigiano di Tutela Vini Viale dell’Industria, 5 60035 Jesi (AN) Tel: +39 0731.214827 Fax: +39 0731.225727 imtdoc@imtdoc.it

Valoritalia s.r.l. Via Piave, 24 00187 Roma Tel: +39 06.45437975 Fax: +39 06.45438908 info@valoritalia.it


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DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Verdicchio di Matelica DOP comprende le seguenti tipologie di vino: Bianco, Spumante e Passito. ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Verdicchio di Matelica DOP comprende parte del territorio dei comuni di Matelica, Esanatoglia, Gagliole, Castelraimondo, Camerino e Pioraco in provincia di Macerata e parte del territorio dei comuni di Cerreto d’Esi e Fabriano, in provincia di Ancona, nella regione Marche. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Verdicchio di Matelica DOP Bianco ha un colore giallo paglierino tenue; ha un profumo di frutta non completamente matura, fiori di prato degli altipiani e di sottobosco; il gusto è secco, morbido e suadente al primo impatto, volge al fresco con delicata fragranza amara. Il Verdicchio di Matelica DOP Spumante è di colore giallo paglierino più o meno intenso con riflessi verdolini e un perlage fine e consistente; al naso le note aromatiche sprigionano profumi di frutta fresca e un bouquet floreale di margherite, gelsomino e fresie bianche; al palato è fresco e vivace con sentori di frutta, vaniglia e crosta di pane. Può essere commercializzato nei tipi da extra brut a secco. Il Verdicchio di Matelica DOP Passito si presenta di un colore che va dal giallo paglierino all’ambrato; al naso, i profumi intensi e caldi di canditi e frutta secca si intrecciano a percezioni balsamiche; al palato rivivono le note olfattive regalando un gusto dolce, armonico, vellutato, con sentori di miele e un delicato retrogusto amarognolo. Per la produzione del vino Verdicchio di Matelica DOP Passito le uve devono essere sottoposte a un periodo di appassimento che può protrarsi fino al 30 marzo dell’anno successivo a quello della vendemmia e la vinificazione non deve essere anteriore al 15 ottobre dell’anno di produzione delle uve. Tale procedimento deve assicurare, al termine del periodo di appassimento, un titolo alcolometrico naturale minimo

di 15°. L’immissione al consumo del vino a Denominazione di Origine Protetta Verdicchio di Matelica Passito non può avvenire prima del primo dicembre dell’anno successivo a quello di produzione delle uve. UVAGGIO Bianco, Spumante, Passito: Verdicchio minimo 85%, da solo o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%. SPECIFICAZIONI AGGIUNTIVE Il Verdicchio di Matelica DOP può essere accompagnato dalle menzioni geografiche aggiuntive riferite ad aree, frazioni e toponimi comprese nella zona di produzione e dalle quali effettivamente provengono le uve da cui il vino è stato ottenuto.

IMT - Istituto Marchigiano di Tutela Vini Viale dell’Industria, 5 60035 Jesi (AN) Tel: +39 0731.214827 Fax: +39 0731.225727 imtdoc@imtdoc.it

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VERDICCHIO DI MATELICA DOP VERDICCHIO DI MATELICA DOC


VERDICCHIO DI MATELICA RISERVA VERDICCHIO DI MATELICA RISERVA DOCG

DOP

DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Verdicchio di Matelica Riserva DOP comprende la sola tipologia di vino Bianco.

UVAGGIO Bianco: Verdicchio minimo 85%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%.

ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Verdicchio di Matelica Riserva DOP comprende parte del territorio dei comuni di Matelica, Esanatoglia, Gagliole, Castelraimondo, Camerino e Pioraco in provincia di Macerata e parte del territorio dei comuni di Cerreto d’Esi e Fabriano, in provincia di Ancona nella regione Marche.

SPECIFICAZIONI AGGIUNTIVE Il Verdicchio di Matelica Riserva DOP può riportare le menzioni geografiche aggiuntive riferite ad aree e frazioni comprese nella zona di produzione e dalle quali effettivamente provengono le uve da cui il vino è stato ottenuto.

DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Verdicchio di Matelica Riserva DOP si presenta di colore giallo paglierino tenue; al naso riporta sensazioni che ricordano la frutta matura e candita con note di acacia e sambuco; in bocca si presenta secco, persistente e caldo con un avvolgente retrogusto di mandorla. In relazione alla eventuale conservazione in botti il sapore del vino può rilevare lieve sentore di legno. Il vino a Denominazione di Origine Protetta Verdicchio di Matelica Riserva prima di essere immesso al consumo deve essere sottoposto a un periodo d’invecchiamento di almeno 18 mesi a decorrere dal primo dicembre dell’anno di produzione delle uve.

IMT - Istituto Marchigiano di Tutela Vini Viale dell’Industria, 5 60035 Jesi (AN) Tel: +39 0731.214827 Fax: +39 0731.225727 imtdoc@imtdoc.it

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DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Verduno Pelaverga DOP o Verduno DOP comprende la sola tipologia di vino Rosso.

ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Verduno Pelaverga DOP o Verduno DOP comprende l’intero territorio del comune di Verduno e parte del territorio dei comuni di Roddi d’Alba e di La Morra in provincia di Cuneo, nella regione Piemonte. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Verduno Pelaverga DOP o Verduno DOP ha un colore rubino, sfumato da riflessi evidenti che vanno dal violetto al cerasuolo e un’unghia porporina; al naso prevalgono le note fiorite e fruttate di violetta e ciliegia, con l’invecchiamento vanno ad accentuarsi i caratteristici aromi speziati di pepe verde e bianco non disgiunti da persistenti note fruttate; all’esame degustativo si riscontra una solida struttura alla quale si aggiunge un preciso equilibrio tra alcol e acidità, con una trama tannica estremamente corretta che contribuisce alle sensazioni fresche e balsamiche che si ritrovano in un finale di consistente persistenza. Può presentare la menzione Vigna purché il vigneto dal quale il vino viene ricavato abbia un’età d’impianto di almeno sette anni. I vini a Denominazione di Origine Protetta Verduno Pelaverga o Verduno possono essere immessi al consumo soltanto a partire dal primo marzo dell’anno successivo a quello di produzione delle uve. UVAGGIO Rosso: Pelaverga piccolo minimo 85%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, non aromatiche, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%. SPECIFICAZIONI AGGIUNTIVE I vini a Denominazione di Origine Protetta Verduno Pelaverga o Verduno possono essere seguiti dalla menzione Vigna con relativo toponimo.

Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Roero Corso Enotria, 2/c 12051 Alba (CN) Tel: +39 0173.441074 Fax: +39 0173.361380

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VERDUNO PELAVERGA DOP VERDUNO PELAVERGA DOC


VERMENTINO DI GALLURA DOP VERMENTINO DI GALLURA DOCG

DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Vermentino di Gallura DOP comprende le seguenti tipologie di vino: Bianco, Spumante, Passito e Vendemmia Tardiva. ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Vermentino di Gallura DOP ricade nel territorio della Gallura, che comprende 22 comuni della provincia di Olbia-Tempio e il solo comune di Viddalba in provincia di Sassari, nella regione Sardegna. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Vermentino di Gallura DOP Bianco ha un colore giallo paglierino con leggeri riflessi verdognoli; al naso si offre con profumi fruttati di melone e pera, seguita da nocciola fresca ed erbe aromatiche; in bocca è pieno e minerale con una leggera sensazione agrumata e un tipico finale ammandorlato. Può presentare anche la versione Frizzante e la menzione Superiore. Il Vermentino di Gallura DOP Spumante si presenta di colore giallo paglierino con spuma fine e persistente; al naso è gradevolmente fruttato con note ricche di pera e pesca e un eventuale sentore di lievito nel metodo classico; in bocca il suo gusto può variare dal secco al dolce con percezioni fruttate che si evolvono in note vanigliate nel finale. Il Vermentino di Gallura DOP Passito è di colore giallo dorato più o meno intenso; al naso i profumi che sprigiona sono eterei, intensi di frutta bianca matura e acacia; in bocca è pieno, sapido e gradevolmente aromatico. Il Vermentino di Gallura DOP Vendemmia Tardiva si presenta di colore giallo paglierino con leggeri riflessi verdognoli; al profumo si evidenziano intense note di frutta appassita al sole e frutti secchi; al gusto è morbido e pastoso, con lunghi ritorni di note agrumate e di cedro. Le uve destinate alla produzione dei vini Vermentino di Gallura DOP Passito devono essere state sottoposte a un appassimento sulla pianta e/o in idonei locali. Il Vermentino di Gallura DOP Passito può essere immesso al consumo a partire dal primo maggio successivo all’annata di produzione delle uve. I vini Vermentino di Gallura DOP, Vermentino di Gallura DOP Superiore e Vermentino di Gallura DOP Vendemmia Tardiva possono essere immessi al consumo a partire dal 15 gennaio successivo all’annata di produzione delle uve; il Vermentino di Gallura DOP Frizzante a partire dal primo 836

dicembre dell’annata di produzione delle uve. Il vino Vermentino di Gallura DOP Spumante, ottenuto con fermentazione in autoclave, si può immettere al consumo soltanto a partire dal primo dicembre dell’annata della vendemmia; quello ottenuto con il metodo classico, non può essere immesso al consumo prima della presa di spuma di almeno nove mesi, con indicazione obbligatoria in etichetta della data di prima sboccatura. UVAGGIO Bianco (anche Superiore, Frizzante), Spumante, Vendemmia Tardiva, Passito: Vermentino minimo 95%, da solo o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, non aromatiche, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 5%. SPECIFICAZIONI AGGIUNTIVE La denominazione Vermentino di Gallura DOP può essere seguita dalla menzione Vigna con relativo toponimo. Sulle etichette dei vini Vermentino di Gallura DOP, che ne possiedono le caratteristiche, deve essere riportata la dicitura Amabile. Per il Vermentino di Gallura DOP è consentito far precedere alla denominazione il nome geografico Sardegna come previsto da decreto ministeriale.

Consorzio di Tutela del vermentino di Gallura DOCG Via S. Paolo, 2 07020 Monti (OT) Tel: +39 331.1468581

CCIAA Sassari Via Roma, 74 07100 Sassari Tel: +39 079.2080274 info@camcom.ss.it


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DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Vermentino di Sardegna DOP comprende le seguenti tipologie di vino: Bianco e Spumante.

ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Vermentino di Sardegna DOP comprende l’intero territorio della regione Sardegna. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Vermentino di Sardegna DOP Bianco è di colore giallo paglierino, può presentare riflessi verdognoli; il profumo è delicato e persistente, fruttato di mela con intense note floreali e di erbe appena tagliate; al gusto ha un caratteristico sapore fruttato con leggeri sentori di fiori bianchi e un delicato retrogusto amarognolo. Può presentare anche la versione Frizzante. Il Vermentino di Sardegna DOP Spumante si presenta di colore giallo paglierino più o meno vivace e una spuma intensa, fine e persistente; al naso è gradevole, con delicati sentori di macchia mediterranea, note saline e aromatici sentori di frutta a polpa bianca; al palato può presentarsi da brut nature a demisec, il gusto è sapido, fresco e spiccano gli aromi inebrianti del mare. Le operazioni di vinificazione e di imbottigliamento dei vini Vermentino di Sardegna DOP devono essere effettuate all’interno della zona di produzione; tuttavia, in deroga alle disposizioni esistenti, le operazioni di elaborazione e imbottigliamento dei vini Vermentino di Sardegna DOP nelle tipologie Spumante e Frizzante, possono essere effettuate anche al di fuori della regione Sardegna. UVAGGIO Bianco (anche Frizzante), Spumante: Vermentino minimo 85%, da solo o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, non aromatiche, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%. SPECIFICAZIONI AGGIUNTIVE Per i vini Vermentino di Sardegna DOP e Vermentino di Sardegna DOP Frizzante è obbligatorio, qualora ne abbiano le caratteristiche, riportare l’indicazione del termine Amabile.

Consorzio di Tutela del vermentino di Gallura DOC c/o Tenuta Sella & Msca S.p.a Loc. I Piani 07041 Alghero Tel: +39 079.997700 Fax: +39 079.951279

Valoritalia s.r.l. Via Piave, 24 00187 Roma Tel: +39 06.45437975 Fax: +39 06.45438908 info@valoritalia.it

VERMENTINO DI SARDEGNA DOP VERMENTINO DI SARDEGNA DOC


VERNACCIA DI ORISTANO DOP VERNACCIA DI ORISTANO DOC

DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Vernaccia di Oristano DOP comprende le seguenti tipologie di vino: Bianco e Liquoroso.

ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Vernaccia di Oristano DOP comprende il territorio di numerosi comuni in provincia di Oristano, nella regione Sardegna. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Vernaccia di Oristano DOP Bianco ha un colore giallo ambrato quasi oro; al naso ha caratteristici profumi di albicocche secche e prugne, di erbe aromatiche, mandorle e nocciole tostate, con accenni balsamici e aromi di scorzette d’arancia e miele; al gusto è caldo e avvolgente, supportato da buona alcolicità e sostenuta freschezza con un finale di mandorla. Può presentare le menzioni Superiore e Riserva. Il Vernaccia di Oristano DOP Liquoroso è di colore giallo dorato con sfumature ambrate; al naso le sensazioni olfattive sono molteplici e vanno dall’intensità della frutta appassita alle note aromatiche del miele e della vaniglia; in bocca è deciso, dolce e ben strutturato. Nel corso del mese di marzo dell’anno successivo a quello della vendemmia il vino, previa filtrazione ed eventuale chiarificazione, viene trasferito in botti di castagno o di rovere per subirvi, a partire dalla data di trasferimento, almeno due anni di invecchiamento. Le cantine in cui viene effettuato l’invecchiamento devono essere ventilate per non risentire della temperatura esterna. Il Vernaccia di Oristano DOP, dopo il primo travaso, può essere usato per la preparazione del vino Vernaccia di Oristano DOP Liquoroso mediante la sola pratica dell’aggiunta di alcol da vino o da materie vinose o di acquavite di vino. Il prodotto così trattato deve essere trasferito in botti di castagno o di rovere per subire un invecchiamento minimo di due anni. Il vino Vernaccia di Oristano DOP Bianco che sia immesso al consumo con una gradazione alcolica minima di 15,5° e che sia stato sottoposto a un periodo di invecchiamento 838

non inferiore a tre anni, può fregiarsi della menzione Superiore. Il vino Vernaccia di Oristano DOP Bianco Superiore può inoltre essere qualificato Riserva qualora l’invecchiamento in fusti venga effettuato per un periodo non inferiore a quattro anni. UVAGGIO Bianco (anche Superiore, Riserva), Liquoroso: Vernaccia di Oristano 100%. SPECIFICAZIONI AGGIUNTIVE Per il Vernaccia di Oristano DOP è consentito far precedere alla denominazione il nome geografico “Sardegna” come previsto da decreto ministeriale.

Regione Sardegna Assessorato Agricoltura e Foreste Via Pessagno, 4 09126 Cagliari Tel: +039 070.6066284 agricoltura@regione.sardegna.it

CCIAA Nuoro www.nu.camcom.it cciaa@nu.legalmail.camcom.it CCIAA Oristano www.or.camcom.it cciaa@or.legalmail.camcom.it


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DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Vernaccia di San Gimignano DOP comprende la sola tipologia di vino Bianco.

ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Vernaccia di San Gimignano DOP comprende i terreni collinari del comune di San Gimignano in provincia di Siena, nella regione Toscana. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Vernaccia di San Gimignano DOP Bianco si presenta nel bicchiere con un vivido colore giallo paglierino più o meno intenso con riflessi dorati più accentuati con l’invecchiamento; il naso è ricco, con note nette di mela selvatica, fiori bianchi e mandorlo, pompelmo e ananas che possono evolvere, con l’affinamento, in note minerali; in bocca risulta asciutto, morbido, piacevolmente acidulo e con un persistente finale con sentori di mandorla. Può presentare la menzione Riserva se sottoposto a un periodo di invecchiamento di almeno 11 mesi a decorrere dal primo gennaio dell’anno successivo a quello di produzione delle uve. Prima dell’immissione al consumo, il vino a Denominazione di Origine Protetta Vernaccia di San Gimignano, con menzione Riserva, deve essere sottoposto a un periodo di affinamento di tre mesi in bottiglia. Le uve destinate alla vinificazione devono assicurare ai vini Vernaccia di San Gimignano DOP un titolo alcolometrico minimo naturale di 10,5° e, alla tipologia con menzione Riserva, un titolo alcolometrico minimo naturale di 12°. UVAGGIO Bianco (anche Riserva): Vernaccia di San Gimignano, da solo o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, non aromatiche, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%; non è consentito l’impiego dei vitigni Traminer, Moscato bianco, Müller Thurgau, Malvasia di Candia, Malvasia istriana, Incrocio Bruni 54. I vitigni Sauvignon e Riesling possono concorrere, in ogni caso, nella misura massima, da soli o congiuntamente, del 10%. SPECIFICAZIONI AGGIUNTIVE La denominazione Vernaccia di San Gimignano DOP può essere seguita dalla menzione Vigna con relativo toponimo.

Consorzio della Denominazione San Gimignano Via della Rocca, 1 53037 San Gimignano (SI) Tel: +39 0577.940108 Fax: +39 0577.942088 info@vernaccia.it

Valoritalia s.r.l. Via Piave, 24 00187 Roma Tel: +39 06.45437975 Fax: +39 06.45438908 info@valoritalia.it

VERNACCIA DI SAN GIMIGNANO DOP VERNACCIA DI SAN GIMIGNANO DOCG


VERNACCIA DI SERRAPETRONA VERNACCIA DI SERRAPETRONA DOCG

DOP

DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Vernaccia di Serrapetrona DOP comprende la sola tipologia di vino Spumante Rosso.

ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Vernaccia di Serrapetrona DOP comprende l’intero territorio del comune di Serrapetrona e parte del territorio dei comuni di Belforte del Chienti e di San Severino Marche in provincia di Macerata, nella regione Marche. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Vernaccia di Serrapetrona DOP Spumante Secco all’aspetto si presenta di colore granato, spesso contornato da sfumature tendenti al rosso rubino, con una spuma rossa evanescente e un perlage abbastanza sottile e persistente; i profumi sono caratterizzati da sensazioni di frutta rossa molto matura, confetture, fiori rossi appassiti e spezie; al gusto è amabile, sapido e caldo, con tannini vellutati e detergenti, corpo morbido, equilibrato e persistente, retrogusto leggermente amarognolo. Può presentare anche la versione Dolce. Nella vinificazione del Vernaccia di Serrapetrona DOP sono ammesse soltanto le pratiche enologiche locali che prevedono che non più del 60% delle uve, con l’inclusione totale

di quelle provenienti dai vitigni complementari, deve essere vinificato all’atto della vendemmia; il rimanente, non meno del 40% delle uve, costituito per la totalità da quelle provenienti dal vitigno Vernaccia nera, deve essere sottoposto ad appassimento; l’appassimento delle uve deve avvenire in locali idonei ed è consentito l’uso di impianti di ventilazione. Il mosto ottenuto dalle uve sottoposte a leggero appassimento può essere unito al prodotto derivante dalle uve fresche o fermentare prima di essere assemblato. Il vino così ottenuto verrà sottoposto a spumantizzazione mediante fermentazione naturale e non potrà essere immesso al consumo prima del 30 giugno dell’anno successivo alla raccolta delle uve. UVAGGIO Spumante: Vernaccia nera per almeno l’85%, da solo o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%.

IMT - Istituto Marchigiano di Tutela Vini Viale dell’Industria, 5 60035 Jesi (AN) Tel: +39 0731.214827 Fax: +39 0731.225727 imtdoc@imtdoc.it

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Valoritalia s.r.l. Via Piave, 24 00187 Roma Tel: +39 06.45437975 Fax: +39 06.45438908 info@valoritalia.it


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DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Verona IGP o Provincia di Verona IGP o Veronese IGP comprende le seguenti tipologie di vino: Bianco, Rosso, Rosato. L’Indicazione include anche numerose specificazioni da vitigno. ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Verona IGP o Provincia di Verona IGP o Veronese IGP comprende il territorio di vari comuni in provincia di Verona, nella regione Veneto. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Verona IGP o Provincia di Verona IGP o Veronese IGP Bianco, da solo o con la specificazione da vitigno, ha un colore che va dal giallo paglierino con riflessi verdognoli al giallo carico, a seconda del vitigno; al naso è intensamente profumato di fiori e frutti a polpa bianca; in bocca è ampio, di buona struttura accompagnata da sapidità e con un finale fresco e vivace. Può presentare anche la versione Frizzante. Il Verona IGP o Provincia di Verona IGP o Veronese IGP Rosso, da solo o con la specificazione da vitigno, ha un colore rosso rubino più o meno intenso; al naso si esprime con toni fruttati talvolta di ciliegia e rosa; al gusto è fresco, da secco o amabile e morbido, è piacevolmente tannico, talvolta con sentori amarognoli e vivace. Può presentare anche le versioni Frizzante e Novello. Il Verona IGP o Provincia di Verona IGP o Veronese IGP Rosato, da solo o con la specificazione da vitigno, si presenta di colore rosato; al naso ha intensi profumi floreali; in bocca è fresco, agile con note fruttate. Può presentare anche la versione Frizzante. UVAGGIO I vini a IGP Verona o Provincia di Verona o Veronese bianchi, rossi e rosati devono essere ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale, da uno o più vitigni idonei alla coltivazione per la provincia di Verona. SPECIFICAZIONI DA VITIGNO La IGP Verona o Provincia di Verona o Veronese con la specificazione di uno dei vitigni idonei alla coltivazione

nell’area interessata, è riservata ai vini ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale, per almeno l’85% dai corrispondenti vitigni. Possono concorrere, da sole o congiuntamente, alla produzione dei mosti e dei vini sopra indicati, le uve dei vitigni idonei alla coltivazione per la provincia di Verona fino a un massimo del 15%. Nella preparazione del vino Cabernet possono concorrere, disgiuntamente o congiuntamente, le uve dei vitigni Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Carmenère. I vini a Indicazione Geografica Protetta Verona o Provincia di Verona o Veronese con la specificazione di uno o due dei vitigni, possono essere prodotti anche nella tipologia Frizzante; i soli vini derivanti da vitigni a bacca rossa possono essere prodotti anche nella tipologia Novello. I vini Verona IGP o Provincia di Verona IGP o Veronese IGP con la specificazione del vitigno, oltre alle caratteristiche specificate per i vini del corrispondente colore, devono presentare le caratteristiche organolettiche proprie del vitigno.

Regione Veneto Ass. Agricoltura e Foreste Via Torini, 10 30172 Venezia Tel: +39 041.2795525 Fax: +39 041.2795575

Siquria SpA Via Mattielli, 11 37038 Soave (VR) Tel: +39 045.4857514 Fax: +39 045.6190646 info@siquria.it

VERONA

IGP

VERONA IGT


VESUVIO VESUVIO DOC

DOP

DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Vesuvio DOP comprende le seguenti tipologie di vino: Bianco, Rosso, Rosato, Lacryma Christi Bianco, Lacryma Christi Rosso, Lacryma Christi Rosato, Lacryma Christi Bianco Spumante e Lacryma Christi bianco Liquoroso.

rossa; al palato risulta asciutto, armonico e fruttato. Il Lacryma Christi del Vesuvio DOP Rosato si presenta di colore rosato più o meno intenso; al naso sprigiona profumi di fresie e viole che si intrecciano ai sentori fruttati di ciliegie e lamponi; in bocca le percezioni olfattive rivivono con armonia e si legano a una buona rotondità e freschezza in un vino ben equilibrato.

ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Vesuvio DOP comprende l’intero territorio dei comuni di Boscotrecase, Trecase, San Sebastiano al Vesuvio e parte del territorio dei comuni di Ottaviano, San Giuseppe Vesuviano, Terzigno, Boscoreale, Torre Annunziata, Torre del Greco, Ercolano, Portici, Cercola, Pollena Trocchia, Sant’Anastasia e Somma Vesuviana in provincia di Napoli, nella regione Campania.

UVAGGIO Bianco, Lacryma Christi Bianco, Lacryma Christi Spumante e Lacryma Christi Liquoroso: Coda di volpe (localmente detto Caprettone o Crapettone) minimo 35%, Verdeca massimo 45%, possono concorrere Greco e/o Falanghina fino a un massimo del 20%. Rosso, Rosato, Lacryma Christi Rosso, Lacryma Christi Rosato: Piedirosso (localmente detto Palombina) minimo 50%, Sciascinoso (localmente detto Olivella) massimo 30%, possono concorrere le uve del vitigno Aglianico fino a un massimo del 20%.

842

SPECIFICAZIONI AGGIUNTIVE La denominazione Vesuvio DOP può essere seguita dalla menzione Vigna con relativo toponimo.

Regione Campania Assessorato Agricoltura e Foreste Centro Direzionale Isola A/6 Via G. Porzio - 80100 Napoli Tel: +039 081.7967543 agc11@pec.regione.campania.it

IS.ME.CERT.

DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Vesuvio DOP Bianco si presenta alla vista di colore giallo paglierino tenue; i profumi sono complessi di frutta fresca a polpa bianca, mela, albicocca; morbido al palato si apprezza per l’acidità e la struttura che ricorda frutta matura e sentori di mandorla con una particolare corposità e con gusto pieno e persistente. Il Vesuvio DOP Rosso ha un colore rosso rubino più o meno intenso; al naso propone sensazioni fruttate supportate da una nota minerale e di erbe aromatiche; al gusto è intenso e di buona struttura, con tannini fini e minerale nel finale lungo e persistente. Il Vesuvio DOP Rosato si presenta di colore rosato più o meno intenso; al naso è gradevole con ricchi sentori di lamponi e more, violette e rose; in bocca risulta asciutto e fruttato con un delicato finale che regala note avvolgenti di confettura di rose. Il Lacryma Christi del Vesuvio DOP Bianco ha un colore giallo paglierino tenue; i profumi sono freschi di frutti bianchi e scorze di agrumi ananas, pesca bianca; in bocca è morbido e fresco, con sentori di frutta, fusi con le note minerali. Può presentare anche le versioni Lacryma Christi Bianco Spumante e Lacryma Christi bianco Liquoroso con analoghe caratteristiche organolettiche del vino Lacryma Christi Bianco da cui provengono. Il Lacryma Christi del Vesuvio DOP Rosso è di colore rosso rubino più o meno intenso; al naso è complesso, denso e avvolgente, con profumi di petali di rose macerate e frutta

A

Certificazione Agroalimentare

IS.ME.CERT. C.so Meridionale, 6 80143 Napoli Tel: +39 081 5636647 Fax: +39 081 5534019 www.ismecert.com info@ismecert.com


843

DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Vicenza DOP comprende le seguenti tipologie di vino: Bianco, Rosso, Rosato, Spumante, Passito e Novello. La Denominazione include anche numerose specificazioni da vitigno.

ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Vicenza DOP comprende il territorio di numerosi comuni in provincia di Vicenza, nella regione Veneto. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Vicenza DOP Bianco si presenta di colore giallo paglierino anche carico; al naso i profumi dei fiori bianchi e gialli si mescolano alla freschezza dell’erba appena tagliata e della frutta fresca; al gusto offre sapori morbidi, asciutti e freschi. Può presentare anche la versione Frizzante. Il Vicenza DOP Rosso è caratterizzato da un colore rosso rubino più o meno intenso; al naso emana aromi floreali e fruttati; al gusto la struttura è austera, con tannini intensi e finale persistente. Il Vicenza DOP Rosato è di colore rosato più o meno intenso; profumi leggeri e gradevoli di frutta si percepiscono al naso assieme a un bouquet di piccole rose rosse; in bocca risulta secco e amabile con aromi di frutta fresca. Può presentare anche la versione Frizzante. Il Vicenza DOP Spumante si presenta di colore paglierino brillante più o meno intenso con spuma sottile, grana fine e persistente; al naso è avvolgente, fresco e fruttato; al palato è fruttato e può risultare da secco a dolce. Il Vicenza DOP Passito è di colore da giallo paglierino a giallo dorato; al naso è vellutato ed elegante con spiccati sentori di acacia e vaniglia; sul palato risaltano le note di confetture di frutta bianca e avvolgente piacevolezza delle spezie dolci. Il Vicenza DOP Novello è caratterizzato da un colore rosso rubino intenso con possibili riflessi violacei; al naso è intenso ed esprime sentori marcati di lamponi e piccoli frutti rossi; in bocca il ventaglio olfattivo si ripete e si completa in un gusto morbido e sorprendente. Per la vinificazione del vino Vicenza DOP Passito le uve devono subire un leggero appassimento naturale avvalendosi anche di sistemi e/o tecnologia che comunque non aumentino la temperatura dell’appassimento rispetto al processo naturale. UVAGGIO Bianco (anche Frizzante), Spumante, Passito: Garganega minimo 50%, da solo o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, non aromatiche, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’area interessata fino a un massimo del 50%. Rosso, Rosato (anche Frizzante), Novello: Merlot minimo 50%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore

analogo, non aromatiche, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’area interessata fino a un massimo del 50%. SPECIFICAZIONI DA VITIGNO Il Vicenza DOP può presentare le specificazioni dei vitigni sottoindicati. Da vitigno bianco: Sauvignon, Pinot bianco (anche Spumante), Pinot grigio, Chardonnay (anche Spumante), Manzoni bianco, Moscato (da Moscato bianco e/o Moscato giallo - anche Spumante), Garganego (da Garganega - anche Spumante), Riesling (da Riesling renano e/o Riesling italico) minimo 85%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, non aromatiche, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%. Da vitigno rosso (anche Riserva): Merlot, Cabernet Sauvignon, Pinot nero, Raboso (da Raboso veronese), Cabernet (da Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Carmenère) minimo 85%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, non aromatiche, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%. Le caratteristiche di colore, profumo e gusto di ciascuna specifica sono quelle tipiche del vitigno e del terroir di provenienza. I vini Vicenza DOP con specificazione da vitigno rosso, designati con la menzione Riserva, devono essere sottoposti a un periodo di affinamento obbligatorio di almeno due anni, di cui almeno tre mesi in botti di legno a partire dal primo novembre dell’annata di produzione delle uve.

Consorzio Tutela Vini Colli Berici e Vicenza Piazza Garibaldi, 1 36045 Lonigo (VI) Tel: +39 0444.896598 www.bevidoc.it info@bevidoc.it

Siquria SpA Via Mattielli, 11 37038 Soave (VR) Tel: +39 045.4857514 Fax: +39 045.6190646 info@siquria.it

@bericivicenza

VICENZA

DOP

VICENZA DOC


VIGNANELLO VIGNANELLO DOC

DOP

DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Vignanello DOP comprende le seguenti tipologie di vino: Bianco, Rosso, Vendemmia Tardiva e Novello; Spumante (solo con indicazione da vitigno). La Denominazione include anche numerose specificazioni da vitigno. ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Vignanello DOP comprende l’intero territorio dei comuni di Vignanello, Vasanello, Bassano in Teverina, Corchiano e parte dei territori di Soriano nel Cimino, Fabrica di Roma e Gallese, in provincia di Viterbo, nella regione Lazio. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Vignanello DOP Bianco si mostra di colore giallo paglierino più o meno intenso con leggeri riflessi verdognoli; al naso è caratterizzato dai profumi di fiori bianchi, della pera, del fieno e da un fresco bagaglio minerale; in bocca è dinamico con ritorni di erbe e buona persistenza. Può presentare la menzione Superiore. Il Vignanello DOP Rosso si presenta con un vivace colore rosso rubino che tende al granato con l’invecchiamento; al naso è impreziosito da sfumature balsamiche e di frutti rossi e violette; il ventaglio olfattivo torna in bocca con una struttura tannica e avvolgente. Può presentare la menzione Riserva se sottoposto a un periodo di invecchiamento obbligatorio di almeno due anni, a partire dal 10 novembre dell’anno di raccolta delle uve. Può presentare anche la versione Novello con uguali caratteristiche organolettiche della tipologia Rosso. Il Vignanello DOP Vendemmia Tardiva si presenta di un colore che va dal giallo paglierino al dorato; al naso si esprime con una mistura di sapori fruttati e floreali, tra cui spiccano le note calde e intense di miele, confettura di pesche e frutta secca; al palato è avvolgente e dolce, con aromi rotondi di frutta appassita al sole. I vini Vignanello DOP con menzione del vitigno hanno caratteristiche organolettiche tipiche delle uve e del terroir di provenienza. I vini a Denominazione di Origine Protetta Vignanello Bianco, Vignanello Bianco Superiore e Vignanello Vendemmia Tardiva, se sottoposti al passaggio o conservazione in recipienti di legno, possono rilevare un sentore di legno. UVAGGIO Bianco (anche Superiore), Vendemmia Tardiva: Trebbiano giallo e/o Trebbiano toscano minimo 70%, Malvasia bianca 844

di Candia e/o Malvasia del Chianti massimo 30%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%. Rosso (anche Riserva): Sangiovese minimo 50%, Ciliegiolo massimo 40%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 20%. SPECIFICAZIONI DA VITIGNO Il Vignanello DOP può presentare le specificazioni dei vitigni sottoindicati. Da vitigno bianco (anche Spumante, Vendemmia Tardiva): Greco minimo 85%, da solo o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%. Le caratteristiche di colore, profumo e gusto di ciascuna specifica sono quelle tipiche del vitigno e del terroir di provenienza. SPECIFICAZIONI AGGIUNTIVE La Denominazione di Origine Protetta Vignanello Greco, nelle tipologie Tranquillo, Spumante e Vendemmia Tardiva, può riportare in etichetta l’indicazione del vitigno “Greco” seguito dalla specificazione “di Vignanello”.

Regione Lazio Assessorato Agricoltura e Foreste Via Rosa Raimondi Garibaldi, 7 00145 Roma Tel: +39 06.51683023 Fax: +39 06.51684244

Agroqualità S.P.A. V.le Cesare Pavese, 305 00144 Roma Tel: +39 06 54228675 Fax: +39 06 54228692 www.agroqualita.it agroqualita@agroqualita.it


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DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Vigneti della Serenissima DOP o Serenissima DOP comprende le seguenti tipologie di vino: Spumante e Spumante Rosé.

SPECIFICAZIONI AGGIUNTIVE Per i vini a Denominazione di Origine Protetta Vigneti della Serenissima o Serenissima l’indicazione dell’annata di produzione delle uve deve figurare solo sulle bottiglie dei vini designati con la menzione Millesimato e Riserva.

ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Vigneti della Serenissima DOP o Serenissima DOP comprende l’area collinare e montana delle province di Belluno, Treviso, Padova, Vicenza e Verona, nella regione Veneto. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Vigneti della Serenissima DOP o Serenissima DOP Spumante è di colore giallo paglierino più o meno intenso con eventuali riflessi verdolini o dorati e spuma consistente ed elegante; al naso è delicato, si distinguono leggeri sentori di lievito e frutta secca; in bocca è fresco, sapido e fine, con armonici sentori di frutta bianca ed erbe di campo. Può presentare le menzioni Millesimato e Riserva. Il Vigneti della Serenissima DOP o Serenissima DOP Spumante Rosé si presenta di colore rosato più o meno tenue con spuma elegante e intensa; al naso sprigiona un caratteristico sentore di lievito con persistenti note fruttate tra cui emergono i leggeri aromi di lampone e fragola; sul palato si riscontra un’ottima sapidità, buona freschezza, e gli aromi pieni di frutta rossa. I vini Vigneti della Serenissima DOP o Serenissima DOP Spumanti e Spumante Rosé devono essere elaborati con il metodo della rifermentazione in bottiglia secondo il metodo tradizionale o classico ed essere commercializzati nei tipi da brut nature a sec; i vini con menzione Millesimato da brut nature a dry, mentre quelli con menzione Riserva devono essere commercializzati nelle tipologie da brut nature a brut. Il Vigneti della Serenissima DOP o Serenissima DOP Spumante deve permanere sui lieviti di fermentazione per almeno 12 mesi, il Vigneti della Serenissima DOP o Serenissima DOP Spumante Rosé 12 mesi; mentre per i vini Vigneti della Serenissima DOP o Serenissima DOP Millesimato il tempo di permanenza sui lieviti diventa 24 mesi e 36 mesi per i vini con menzione Riserva. UVAGGIO Spumante (anche Millesimato, Riserva), Spumante Rosé: Chardonnay, Pinot bianco, Pinot nero, da soli o congiuntamente.

Regione Veneto Ass. Agricoltura e Foreste Via Torini, 10 30172 Venezia Tel: +39 041.2795525 Fax: +39 041.2795575

Valoritalia s.r.l. Via Piave, 24 00187 Roma Tel: +39 06.45437975 Fax: +39 06.45438908 info@valoritalia.it

VIGNETI DELLA SERENISSIMA DOP VIGNETI DELLA SERENISSIMA DOC


VIGNETI DELLE DOLOMITI IGP VIGNETI DELLE DOLOMITI IGT

DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Vigneti delle Dolomiti IGP (in lingua tedesca Weinberg Dolomiten) comprende le seguenti tipologie di vino: Bianco, Rosso, Rosato, Passito Bianco, Passito Rosato, Passito Rosso e Novello. L’Indicazione include anche numerose specificazioni da vitigno.

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ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Vigneti delle Dolomiti IGP o Weinberg Dolomiten IGP comprende il territorio delle province di Bolzano e Trento, nella regione Trentino-Alto Adige, e Belluno, nella regione Veneto. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Vigneti delle Dolomiti IGP o Weinberg Dolomiten IGP Bianco si presenta con un colore giallo paglierino che arriva al giallo dorato, talvolta con riflessi verdolini o ramati; al naso presenta una vasta gamma di profumi floreali e fruttati, talvolta aromatici; in bocca è fresco, morbido, sapido e con retrogusto spesso fruttato nelle tipologie da secco a dolce, con un finale di buona persistenza. Può presentare anche la versione Frizzante. Il Vigneti delle Dolomiti IGP o Weinberg Dolomiten IGP Rosso ha un colore rosso rubino più o meno intenso, talvolta con riflessi aranciati determinati dal trascorrere del tempo; al naso presenta intense sensazioni fruttate di mirtilli, ribes, frutti maturi e frutti di bosco con note balsamiche e variazioni vegetali; in bocca è caldo, armonico, con una precisa trama tannica che conduce verso un finale gradevole e persistente, talvolta leggermente amaro nelle tipologie da secco a dolce. Può presentare anche la versione Frizzante. Il Vigneti delle Dolomiti IGP o Weinberg Dolomiten IGP Rosato è di colore rosato che vira da quello tenue tipo petalo di rosa a quello più intenso, tipo corallo; al naso ha una forte impronta floreale con sensazioni di piccoli frutti a bacca rossa; in bocca è fresco, armonico e fruttato, con una buona spina acida che ne determina la freschezza e la pulizia, nelle tipologie da secco a dolce. Può presentare anche la versione Frizzante. Il Vigneti delle Dolomiti IGP o Weinberg Dolomiten IGP Passito Bianco si presenta di colore giallo dorato tendente all’ambrato; i profumi sono gradevoli con note da uva passita, fichi secchi, piccola pasticceria secca e burro; in bocca è armonico ed equilibrato, estremamente avvolgente e con un finale persistente dove si individuano note di


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tostatura. Il Vigneti delle Dolomiti IGP o Weinberg Dolomiten IGP Passito Rosso si mostra con un colore rosso granato talvolta con riflessi aranciati; le note olfattive sono quelle tipiche delle uve passite, di amarena e marasca alle quali si aggiungono speziature dolci e frutta surmatura; al palato tornano i sentori fruttati in un insieme armonico ed equilibrato in tutte le sue espressioni dal secco al dolce e con sensazioni vellutate che conducono a un finale assai lungo. Il Vigneti delle Dolomiti IGP o Weinberg Dolomiten IGP Passito Rosato è di colore rosato più o meno intenso talvolta con tonalità aranciate; al naso si riconoscono sentori di frutti maturi, miele e di uva passita, con ricordi di dolci alla marmellata; al gusto è un vino armonico nella gamma da secco a dolce. I vini Vigneti delle Dolomiti IGP o Weinberg Dolomiten IGP, qualora vinificati o invecchiati in legno, possono presentarne il tipico sentore. UVAGGIO I vini a IGP Vigneti delle Dolomiti o Weinberg Dolomiten bianchi, rossi e rosati devono essere ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale, da uno o più vitigni idonei alla coltivazione per le province di Bolzano, Trento e Belluno; con esclusione del vitigno Moscato giallo per i vini bianchi e del Moscato rosa per i vini rossi e rosati. SPECIFICAZIONI DA VITIGNO La IGP Vigneti delle Dolomiti o Weinberg Dolomiten con la specificazione di uno dei vitigni idonei alla coltivazione per l’area interessata, è riservata ai vini ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale per almeno l’85% dai corrispondenti vitigni. Possono concorrere, da sole o congiuntamente, alla produzione dei mosti e dei vini sopra indicati, le uve dei vitigni a bacca di colore analogo, non aromatici, idonei alla coltivazione per le province di Bolzano, Trento e Belluno fino a un massimo del 15%. Per i vini a Indicazione Geografica Protetta Vigneti delle Dolomiti o Weinberg Dolomiten recanti la menzione Vino Passito o Passito non è consentito il riferimento al nome del vitigno o dei vitigni dai quali il vino è stato ottenuto. Per i vini a Indicazione Geografica Protetta Vigneti delle Dolomiti o Weinberg Dolomiten, è consentito il riferimento ai nomi di due vitigni a condizione che il vino prodotto derivi al 100% dai vitigni indicati e che il vitigno che concorra in quantità minore rispetto all’altro, sia presente in percentuale superiore al 15%. I vini Vigneti delle Dolomiti IGP o Weinberg Dolomiten IGP, con la specificazione di uno o due vitigni possono essere prodotti anche nella tipologia Frizzante. I vini a Indicazione Geografica Protetta Vigneti delle Dolomiti o Weinberg Dolomiten prodotti nella tipologia Novello devono essere ottenuti da vitigni a bacca rossa idonei alla coltivazione per le corrispondenti province, con prevalenza del vitigno Lagrein, per la provincia di Bolzano, e dei vitigni Lagrein e Teroldego da soli o congiuntamente per la provincia di Trento. I vini Vigneti delle Dolomiti IGP o Weinberg Dolomiten IGP con la specificazione di uno o due vitigni, oltre alle caratteristiche specificate per i vini del corrispondente colore, devono presentare le caratteristiche organolettiche proprie del vitigno. SPECIFICAZIONI AGGIUNTIVE IGP Interregionali: il Vigneti delle Dolomiti IGP o Weinberg Dolomiten IGP viene prodotto con le stesse caratteristiche nelle province di Bolzano e Trento in Trentino-Alto Adige e Belluno, nella regione Veneto. Provincia Autonoma di Bolzano Ass. Agricola e Foreste Via Brennero, 6 39100 Bolzano Tel: +39 0471.415087 Fax: +39 0471.415199 Frutti-Viticoltura@provincia.bz.it.it

CCIAA Trento Via Calepina, 13 38122 Trento Tel: +39 0461.887111 Fax: +39 0461.887200 info@tn.camcom.it


VILLAMAGNA VILLAMAGNA DOC

DOP

DESCRIZIONE DEL PRODOTTO ll Villamagna DOP comprende la sola tipologia di vino Rosso.

ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Villamagna DOP comprende l’intero territorio del comune di Villamagna e parte del territorio dei comuni di Bucchianico e Vacri in provincia di Chieti, nella regione Abruzzo. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Villamagna DOP è un vino dal colore rosso rubino intenso, tendente al granato con l’invecchiamento; presenta al naso profumi di frutta rossa matura, amarena sotto spirito, spezie, fiori secchi e cuoio; in bocca ritornano le note di frutta e le spezie, emergono toni balsamici e un tannino importante, il finale è lungo e deciso. Può presentare la menzione Riserva in seguito a un periodo minimo di invecchiamento e affinamento che si conclude il primo novembre del secondo anno successivo alla vendemmia.

Il vino a Denominazione di Origine Protetta Villamagna Rosso deve essere sottoposto a un periodo minimo di affinamento e può essere immesso al consumo solo a partire dal primo settembre dell’anno successivo alla produzione delle uve. Tutte le operazioni di vinificazione, di invecchiamento obbligatorio, di imbottigliamento, di affinamento in bottiglia e di confezionamento devono essere effettuate all’interno della zona di produzione, è tuttavia consentito che tali operazioni siano effettuate nell’intero territorio della regione Abruzzo. UVAGGIO Rosso (anche Riserva): Montepulciano minimo 95%, da solo o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, non aromatiche, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 5%. SPECIFICAZIONI AGGIUNTIVE La denominazione Villamagna DOP può essere seguita dalla menzione Vigna con relativo toponimo.

IMT - Istituto Marchigiano di Tutela Vini Viale dell’Industria, 5 60035 Jesi (AN) Tel: +39 0731.214827 Fax: +39 0731.225727 imtdoc@imtdoc.it

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Agroqualità S.P.A. V.le Cesare Pavese, 305 00144 Roma Tel: +39 06 54228675 Fax: +39 06 54228692 www.agroqualita.it agroqualita@agroqualita.it


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DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Vin Santo del Chianti DOP comprende le seguenti tipologie di vino: Vin Santo e Vin Santo Occhio di Pernice. La Denominazione include anche numerose specificazioni geografiche. ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Vin Santo del Chianti DOP comprende il territorio di numerosi comuni appartenenti alle province di Arezzo, Firenze, Prato, Pisa, Pistoia e Siena, nella regione Toscana. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Vin Santo del Chianti DOP si presenta con un colore giallo paglierino tendente al dorato fino all’ambrato; al naso esprime aromi intensi, gradevole ed eleganti che si aprono con note di uva passa, fico secco e confettura di albicocche seguite da aromi di canditi, mandorla, smalto, scorza d’agrume e vaniglia; in bocca ha buona corrispondenza con il naso, un attacco dolce e morbido, comunque equilibrato dall’alcol, corpo pieno, sapori intensi, piacevole freschezza, il finale è persistente con ricordi di fico secco, miele, confettura d’albicocche e mandorla. Può presentare anche le versioni Abboccato, Amabile e Dolce. Può presentare, inoltre, la menzione Riserva. Il Vin Santo del Chianti DOP Occhio di Pernice è di colore rosato da tenue a intenso, con sfumature aranciate; il naso si apre a profumi avvolgenti, eterei e fruttati, che schiudono poi a un fondo floreale e speziato; il sapore è dolce morbido vellutato. Può presentare la menzione Riserva. Per la produzione dei vini Vin Santo del Chianti DOP e Vin Santo del Chianti DOP Occhio di Pernice il tradizionale metodo di vinificazione prevede che l’uva, dopo aver subito un’accurata cernita, venga sottoposta ad appassimento naturale in locali idonei con possibile disidratazione parziale con aria ventilata; le successive operazioni di invecchiamento devono avvenire in recipienti di legno (caratelli) di capacità non superiore ai 5 ettolitri per un periodo che si considera concluso al primo ottobre del terzo anno, quarto anno per i vini con menzione Riserva, successivo a quello di produzione delle uve. I vini Vin Santo del Chianti DOP e Vin Santo del Chianti DOP Occhio di Pernice non possono essere immessi al consumo prima del primo novembre del terzo anno successivo a quello di produzione delle uve; per le tipologie con menzione Riserva non può avvenire prima del primo novembre del quarto anno successivo a quello di produzione delle uve.

UVAGGIO Vin Santo (anche Riserva): Trebbiano toscano e/o Malvasia bianca lunga minimo 70%, da soli o con aggiunta di uve provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 30%. Vin Santo Occhio di Pernice (anche Riserva): Sangiovese minimo 50%, da solo o con aggiunta di uve provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 50%. SPECIFICAZIONI GEOGRAFICHE O SOTTOZONE Il Vin Santo del Chianti DOP può essere accompagnato da sette sottodenominazioni geografiche: Vin Santo del Chianti DOP Colli Aretini, Vin Santo del Chianti DOP Colli Fiorentini, Vin Santo del Chianti DOP Colli Senesi, Vin Santo del Chianti DOP Colline Pisane, Vin Santo del Chianti DOP Montalbano, Vin Santo del Chianti DOP Montespertoli e Vin Santo del Chianti DOP Rufina riservate ai vini Vin Santo e Vin Santo Occhio di Pernice prodotti con uve tipiche del territorio di appartenenza. SPECIFICAZIONI AGGIUNTIVE Per i vini Vin Santo del Chianti DOP è consentito riportare in etichetta le qualificazioni Secco, Abboccato, Amabile e Dolce.

Consorzio Vino Chianti Consorzio Chianti Rùfina

Consorzio Chianti Colli Fiorentini Consorzio Chianti Colli Senesi

TCA - Toscana Cert. Agroalimentare S.r.l. Viale Belfiore, 9 50144 Firenze Tel: +39 055.368850 Fax: +39 055.330368 www.tca-srl.org

VIN SANTO DEL CHIANTI DOP VIN SANTO DEL CHIANTI DOC


VIN SANTO DEL CHIANTI CLASSICO VIN SANTO DEL CHIANTI CLASSICO DOC

DOP

@chianticlassico

DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Vin Santo del Chianti Classico DOP comprende le seguenti tipologie di vino: Vin Santo e Vin Santo Occhio di Pernice.

quello di produzione delle uve; è obbligatoria, in etichetta, l’indicazione dell’annata di produzione delle uve. Al termine del periodo d’invecchiamento i vini Vin Santo del Chianti Classico DOP devono avere un titolo alcolometrico minimo di 16°.

ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Vin Santo del Chianti Classico DOP comprende l’intero territorio del Chianti Classico che include numerosi comuni appartenenti alle province di Siena e Firenze, nella regione Toscana.

UVAGGIO Vin Santo: Trebbiano toscano e/o Malvasia minimo 60%, da soli o con aggiunta di uve a bacca bianca e rossa, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 40%. Vin Santo Occhio di Pernice: Sangiovese minimo 80%, da solo o con aggiunta di uve a bacca bianca e rossa, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 20%.

DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Vin Santo del Chianti Classico DOP si presenta con un colore che varia dal giallo paglierino al dorato fino ad arrivare all’ambrato intenso; al naso esprime aromi avvolgenti, gradevoli ed eleganti, che si aprono con note di uva passa, fico secco e confettura di albicocche seguite da aromi di canditi, mandorla, scorza di limone, pompelmo e finale di vaniglia; in bocca ha buona corrispondenza con il naso, un attacco dolce e morbido con corpo pieno e piacevole freschezza, il finale è persistente con ricordi di fico secco, miele, confettura d’albicocche e mandorla. Il Vin Santo del Chianti Classico DOP Occhio di Pernice è di colore rosato da tenue a intenso; il naso si apre a profumi avvolgenti, eterei e fruttati, che schiudono poi a un fondo floreale e speziato; il sapore è dolce morbido vellutato. Il tradizionale metodo di produzione dei vini Vin Santo del Chianti Classico DOP prevede che l’uva, dopo aver subito un’accurata cernita, venga sottoposta ad appassimento naturale in locali idonei con possibilità di una parziale disidratazione; le successive fasi di vinificazione, conservazione e invecchiamento devono avvenire in recipienti di legno (caratelli) di capacità non superiore ai 3 ettolitri per un periodo minimo di 24 mesi a decorrere dal primo gennaio successivo all’anno di raccolta. I vini a Denominazione di Origine Protetta Vin Santo del Chianti Classico e Vin Santo del Chianti Classico Occhio di Pernice possono essere immessi al consumo solamente a partire dal primo novembre del terzo anno successivo a 850

Consorzio Vino Chianti Classico Via Sangallo, 41 loc. Sambuca Val di Pesa 50028 Tavarnelle Val di Pesa Tel: +39 055.82285 Fax: +39 055.8228173 marketing@chianticlassico.com

Valoritalia s.r.l. Via Piave, 24 00187 Roma Tel: +39 06.45437975 Fax: +39 06.45438908 info@valoritalia.it


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DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Vin Santo di Montepulciano DOP comprende le seguenti tipologie di vino: Vin Santo e Vin Santo Occhio di Pernice. ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Vin Santo di Montepulciano DOP comprende parte del territorio del comune di Montepulciano in provincia di Siena, nella regione Toscana. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Vin Santo di Montepulciano DOP si presenta con un colore che vira dal giallo dorato all’ambrato intenso; al naso si intercettano aromi che si aprono con note di uva passa, fico secco e confettura di albicocche seguite da aromi di miele, canditi, mandorla, sandalo e vaniglia; in bocca ha buona corrispondenza con il naso, un attacco dolce e morbido equilibrato dall’alcol, corpo pieno, sapori intensi, piacevole freschezza, il finale è persistente con ricordi di fico secco, miele, confettura di frutta bianca e mandorla. Può presentare la menzione Riserva. Il Vin Santo di Montepulciano DOP Occhio di Pernice ha un colore che va dall’ambrato al topazio con ampia unghia rossiccia che raggiunge i toni del marrone con l’età; al naso si offre ricco e concentrato, con profumi di canditi di frutta rossa e di confettura di amarena e di prugna; in bocca è pieno, quasi cremoso, armonico, complesso. Per la produzione dei vini Vin Santo di Montepulciano DOP le uve raccolte vengono selezionate con attenzione e messe ad appassire in locali idonei con possibilità di una parziale disidratazione con aria ventilata fino a raggiungere il contenuto zuccherino utile per la realizzazione del vino. L’uva viene poi ammostata, non prima del primo dicembre per la tipologia Vin Santo di Montepulciano DOP e non prima del primo gennaio per la tipologia con menzione Riserva e Vin Santo di Montepulciano DOP Occhio di Pernice; quindi messa a invecchiare in recipienti di legno (i caratelli) di una capacità che, in base alla tipologia, varia da un minimo di 75 litri per il Vin Santo di Montepulciano DOP Occhio di Pernice, ai 125 litri per il Vin Santo di Montepul-

ciano DOP Riserva fino a un massimo di 300 litri per il Vin Santo di Montepulciano DOP. Il periodo di invecchiamento va da un minimo di tre anni per il Vin Santo di Montepulciano DOP, passando per i cinque anni del Vin Santo di Montepulciano DOP Riserva fino ai sei anni per la tipologia Occhio di Pernice. UVAGGIO Vin Santo (anche Riserva): Malvasia bianca e/o Grechetto bianco (localmente detto Pulcinculo) e/o Trebbiano toscano minimo 70%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, non aromatiche, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 30%. Vin Santo Occhio di Pernice: Sangiovese (denominato a Montepulciano Prugnolo Gentile) minimo 50%; altri vitigni idonei alla coltivazione nella Regione Toscana da soli o congiuntamente fino ad un massimo del 50%.

Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano Piazza Grande, 7 53045 Montepulciano (SI) Tel: +39 0578.757812 Fax: +39 0578.757213 info@consorziovinonobile.it

Valoritalia s.r.l. Via Piave, 24 00187 Roma Tel: +39 06.45437975 Fax: +39 06.45438908 info@valoritalia.it

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VIN SANTO DI MONTEPULCIANO DOP VIN SANTO DI MONTEPULCIANO DOC


VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO DOCG

DOP

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DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Vino Nobile di Montepulciano DOP comprende la sola tipologia di vino Rosso.

ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Vino Nobile di Montepulciano DOP comprende alcune zone del comune di Montepulciano in provincia di Siena, nella regione Toscana. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Vino Nobile di Montepulciano DOP si offre con un colore rosso rubino tendente al granato con l’invecchiamento; al naso i profumi sono di lamponi, spezie orientali e vaniglia; in bocca è caldo, morbido, con possibile sentore di legno, polposo ma sostenuto da una buona freschezza e tannini importanti. Può presentare la menzione Riserva se sottoposto a un periodo di invecchiamento di almeno tre anni di cui sei mesi di affinamento in bottiglia a decorrere dal primo gennaio dell’anno successivo a quello di produzione delle uve. Il vino a Denominazione di Origine Protetta Vino Nobile di Montepulciano deve essere sottoposto a un periodo di maturazione di almeno due anni a partire dal primo gennaio successivo alla produzione delle uve; entro questo periodo di invecchiamento, sono lasciate alla discrezione dei produttori le scelte sulla tipologia di maturazione tra 24 mesi di maturazione in legno, 18 mesi minimo di maturazione in legno più i restanti sei mesi in altro recipiente o 12

mesi minimo in legno più sei mesi minimo in bottiglia più i restanti mesi in altro recipiente. Nei casi in cui la scelta ricada su una delle ultime due opzioni, l’inizio del periodo di maturazione in legno non potrà essere protratto oltre il 30 aprile dell’anno successivo alla vendemmia. L’immissione al consumo del Vino Nobile di Montepulciano DOP non può avvenire prima dei due anni di invecchiamento obbligatori calcolati a partire dal primo gennaio dell’anno successivo a quello di produzione delle uve. UVAGGIO Rosso (anche Riserva): Sangiovese (localmente detto a Montepulciano Prugnolo gentile) minimo 70%, da solo o con aggiunta di uve, non aromatiche (a eccezione della Malvasia bianca lunga), provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 30%, purché la percentuale dei vitigni a bacca bianca non superi il 5%. SPECIFICAZIONI AGGIUNTIVE La denominazione Vino Nobile di Montepulciano DOP può essere seguita dalla menzione Vigna con relativo toponimo.

Consorzio del Vino Nobile di Montepulcioano Piazza Grande, 7 53045 Montepulciano (SI) Tel: +39 0578.757812 Fax: +39 0578.757213 info@consorziovinonobile.it

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DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il Vittoria DOP comprende le seguenti tipologie di vino: Rosso e Novello; Bianco (solo con indicazione da vitigno). La Denominazione include anche numerose specificazioni da vitigno. ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione del Vittoria DOP comprende il territorio di numerosi comuni nelle province di Ragusa, Caltanissetta e Catania, nella regione Sicilia.

alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%. Le caratteristiche di colore, profumo e gusto di ciascuna specifica sono quelle tipiche del vitigno e del terroir di provenienza. I vini Vittoria DOP Calabrese e Vittoria DOP Nero d’Avola possono essere immessi al consumo non prima del primo giugno dell’anno successivo alla produzione delle uve.

DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Il Vittoria DOP Rosso ha un colore che va dal rosso rubino al ciliegia; al naso presenta profumi che vanno dal floreale al fruttato talvolta con sentore di frutta secca; al gusto è secco, caldo, di corpo e morbido. Il Vittoria DOP Novello si presenta di colore rosso rubino più o meno intenso talvolta con riflessi violacei; al naso si scorgono ampie note che vanno dal floreale al fruttato con note di lampone e rose; in bocca il sapore è morbido con sensazioni armoniche di piccoli frutti rossi. Il vino a Denominazione di Origine Protetta Vittoria Rosso può essere immesso al consumo non prima del 30 marzo dell’anno successivo alla produzione delle uve. Le operazioni di vinificazione dei vini Vittoria DOP devono essere effettuate nell’intero territorio della provincia di Ragusa, nei territori dei comuni di Niscemi, Gela, Riesi, Butera e Mazzarino in provincia di Caltanissetta e dei comuni di Caltagirone, Licodia Eubea e Mazzarrone in provincia di Catania. UVAGGIO Rosso: Calabrese o Nero d’Avola 50-70%, Frappato 30-50%. Novello: Calabrese o Nero d’Avola e/o Frappato minimo 80%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 20%. SPECIFICAZIONI DA VITIGNO Il Vittoria DOP può presentare le specificazioni dei vitigni sottoindicati. Da vitigno bianco: Ansonica o Inzolia o Insolia minimo 85%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%. Da vitigno rosso: Calabrese o Nero d’Avola, Frappato, minimo 85%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, non aromatiche, provenienti da altri vitigni idonei

Consorzio di Tutela del Vino Cerasuolo di Vittoria Docg Piazza Libertà - 97100 Ragusa Tel: +039 328.4580062 Fax: +039 0932.875114 info@cerasuolovittoria.eu

Istituto Regionale Vini e Oli di Sicilia Via Libertà, 66 90143 Palermo Tel: +039 091.6278111 Fax: +039 091.347870 irvv@vitevino.it

VITTORIA

DOP

VITTORIA DOC


ZAGAROLO ZAGAROLO DOC

DOP

DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Lo Zagarolo DOP comprende la sola tipologia di vino Bianco.

ZONA DI PRODUZIONE La zona di produzione dello Zagarolo DOP comprende l’intero territorio del comune di Gallicano e parte del territorio di Zagarolo in provincia di Roma, nella regione Lazio. DESCRIZIONE TIPOLOGIE DI PRODOTTO Lo Zagarolo DOP all’aspetto è giallo paglierino più o meno intenso; i profumi sono strutturati su note di fiori di campo, della frutta a polpa bianca, del minerale; all’esame degustativo risulta fresco con ritorni aromatici e di buona persistenza, con un finale leggermente amarognolo. Può presentare la menzione Superiore. Può presentare anche la versione Amabile e Superiore Amabile.

Le uve destinate alla vinificazione dei vini a Denominazione di Origine Protetta Zagarolo devono assicurare un titolo alcolometrico naturale minimo di 11° per lo Zagarolo DOP e di 12° per lo Zagarolo DOP con menzione Superiore. Le operazioni di vinificazione devono essere effettuate all’interno della zona di produzione. UVAGGIO Bianco (anche Superiore): Malvasia bianca di Candia e/o Malvasia puntinata massimo 70%, Trebbiano toscano e/o Trebbiano verde e/o Trebbiano giallo minimo 30%, possono inoltre concorrere le uve provenienti dai vitigni Bellone e Bombino fino a una percentuale massima del 10%.

Regione Lazio Assessorato Agricoltura e Foreste Via Rosa Raimondi Garibaldi, 7 00145 Roma Tel: +39 06.51683023 Fax: +39 06.51684244

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BIOLOGICO L’AGRICOLTURA BIOLOGICA E I SUOI PRODOTTI



L’AGRICOLTURA BIOLOGICA E I SUOI PRODOTTI


L’AGRICOLTURA BIOLOGICA E I SUOI PRODOTTI COS’È L’AGRICOLTURA BIOLOGICA L’agricoltura biologica è un sistema di produzione agricola che utilizza processi e metodi rispettosi dell’ambiente e degli equilibri naturali, proteggendo al contempo la salute di chi produce e del consumatore che sceglie di acquistare alimenti biologici. I prodotti ottenuti da agricoltura biologica sono il risultato di un modello globale di gestione dell’azienda agricola e di produzione agroalimentare basato su un insieme di criteri molto rigorosi, che garantiscono l’uso delle migliori pratiche ambientali, il mantenimento di un alto livello di biodiversità, la salvaguardia delle risorse naturali, il rispetto del benessere degli animali. I prodotti che vengono commercializzati come biologici devono essere stati certificati come tali ed aver superato un insieme di controlli per la verifica del rispetto di requisiti e di norme tecniche stabilite per tutte le fasi del processo produttivo. Gli operatori del settore biologico sono sottoposti ad almeno un controllo approfondito all’anno da parte di organismi di certificazione riconosciuti, al fine di dimostrare la propria conformità alle regole sull’agricoltura biologica. L’AGRICOLTURA BIOLOGICA E L’UE L’Unione europea ha fissato i principi e le norme per la produzione biologica in alcuni regolamenti ad essa specificamente dedicati, compiendo un primo importante passo con il regolamento CEE 2092 del 1991 che ha fornito standard minimi comuni per la produzione biologica di prodotti vegetali. Successivamente, sono state introdotte disposizioni per la produzione di prodotti di origine animale e per l’importazione di prodotti biologici provenienti da Paesi terzi i cui criteri di produzione e sistemi di controllo sono stati riconosciuti come equivalenti a quelli comunitari. Oggi, l’agricoltura biologica è disciplinata dal regolamento UE 834 del 2007 relativo alla produzione e all’etichettatura dei prodotti biologici, che stabilisce gli obiettivi, i principi e le norme tecniche per la produzione biologica vegetale, animale (compresi animali da acquacoltura) e per i prodotti trasformati, oltre ai criteri per il controllo e per la certificazione. Una ulteriore innovazione normativa sui metodi di produzione biologica ha riguardato il vino. Il regolamento di esecuzione UE 203 del 2012 ha infatti stabilito le norme tecniche di produzione del vino biologico, estendendole all’intero processo di vinificazione. Prima della sua approvazione, il biologico era applicabile solo alle uve utilizzate per la produzione, e dunque il vino poteva essere etichettato come “prodotto con uve biologiche”, senza indicazioni sul metodo utilizzato durante le successive fasi di produzione.

L’introduzione delle nuove norme consente invece di poter utilizzare in etichetta la dicitura “vino biologico”, poiché definisce nel dettaglio tutti i requisiti che le pratiche enologiche devono rispettare per ottenere prodotti biologici. L’AGRICOLTURA BIOLOGICA E L’AMBIENTE L’agricoltura biologica risponde all’esigenza di favorire lo sviluppo di un sistema di gestione sostenibile, che consenta di ottenere prodotti di qualità, riducendo al contempo gli impatti sull’ambiente, sulla salute umana, sulla salute dei vegetali o sulla salute e il benessere degli animali. Suoli vivi e fertili, acque senza residui di pesticidi ed un livello più basso di nitrati, biodiversità, conservazione del paesaggio, un legame più forte con il territorio ed un contributo concreto alla riduzione dei gas serra: l’agricoltura biologica si può veramente definire un’attività amica dell’ambiente e dell’uomo. Basso impatto ambientale La produzione e la trasformazione delle derrate alimentari avviene senza l’utilizzo dei prodotti chimici di sintesi, tramite la lotta biologica, le consociazioni, la rotazione delle colture, il riutilizzo delle materie organiche; mentre le malattie delle piante si prevengono utilizzando specie rustiche, locali e più resistenti. È vietato l’utilizzo di Organismi Geneticamente Modificati, l’allevamento degli animali, sempre estensivo, mai intensivo, deve avvenire in spazi aperti, nel rispetto del loro benessere anche attraverso l’uso, ove necessario, delle “medicine dolci”, omeopatia e fitoterapia. Lungo tutta la filiera i processi produttivi sono il più possibile rispettosi degli ecosistemi e delle specie animali che li popolano. Vitalità dei suoli Molti studi effettuati nel corso degli anni ed in Paesi diversi hanno dimostrato che i contenuti di materia organica nei suoli coltivati con il metodo biologico sono più elevati proprio grazie alle concimazioni organiche (reflui degli allevamenti, paglia, compost, sfalci, sovesci) ed alla rotazione delle colture. Tali pratiche sviluppano maggiormente anche l’attività biologica del suolo: i suoi organismi viventi (lombrichi, funghi, insetti di superficie) sono più numerosi, diversificati, più attivi. Protezione delle acque L’agricoltura biologica pone particolare cura nella gestione dei suoli ed effettua le concimazioni delle colture utilizzando soltanto prodotti di origine organica: ciò fa sì che la qualità delle acque di superficie e sotterranee resti elevata. Biodiversità e paesaggio La cura che gli agricoltori biologici pongono nelle loro pratiche si rispecchia molto anche nella gestione “ambientale” delle aziende. Recupero e conservazione di siepi, boschetti, piccoli specchi d’acqua, piantumazione di alberi e siepi, tutto concorre a salvaguardare quella biodiversità da cui l’agricoltore bio sa di poter trarre solo vantaggi. Difatti lo sviluppo di questo tipo di agricoltura è favorito in particolare nelle aree protette, in cui si crea anche una forte domanda da parte dei cittadini per ospitalità in ambito rurale, con ulteriori benefiche ricadute per i redditi aziendali. I PRODOTTI BIOLOGICI Sono diverse le categorie di prodotti che possono essere etichettati come biologici: prodotti agricoli vivi o non trasformati; prodotti agricoli trasformati destinati ad essere utilizzati come alimenti; mangimi; materiale di propagazione

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vegetativa e sementi per la coltivazione; prodotti dell’acquacoltura; lieviti e alghe marine. Perché un prodotto possa essere etichettato e commercializzato come “biologico”, deve essere stato ottenuto nel rispetto di requisiti e di principi generali e specifici, fra i quali: •

• • •

L’uso il più possibile efficiente delle risorse locali, attraverso la rotazione delle colture; l’utilizzo del letame come concime per il terreno o di foraggi coltivati all’interno dell’azienda agricola per l’alimentazione degli animali. Limiti ristretti all’uso di pesticidi e di fertilizzanti sintetici, di antibiotici nell’allevamento degli animali, di additivi negli alimenti e coadiuvanti, e di altri fattori produttivi. Divieto assoluto di utilizzare organismi geneticamente modificati (OGM). Scelta di specie e varietà vegetali e animali che meglio si adattano alle caratteristiche del territorio, quindi più resistenti alle malattie e che contribuiscono a preservarne la biodiversità. Uso di pratiche di allevamento appropriate per le differenti specie di bestiame, compresa la stabulazione libera e all’aperto e l’alimentazione con foraggio biologico.

Nel rispetto dei principi generali, ciascuna tipologia di prodotto da agricoltura biologica sottostà a regole precise e dettagliate in materia di allevamento (per i prodotti di origine animale), di coltivazione (per i derivati di origine vegetale) e di trasformazione (per tutte le materie prime che vengono trasformate). Latte e derivati Il latte biologico, sia commercializzato come tale sia utilizzato per produrre burro, yogurt e formaggio, deve provenire da allevamenti biologici. Bevendo un latte biologico si ha la certezza che gli animali siano allevati nel rispetto di tutti i principi del biologico, per quanto riguarda l’alimentazione, la stabulazione e le cure veterinarie. Comunemente il latte biologico oggi viene commercializzato come latte fresco, in confezioni da un litro. Non mancano casi di latte a lunga conservazione UHT, in confezioni da 0,5 o 1 litro. I latticini biologici, di cui oggi sono disponibili in commercio numerose tipologie riconoscibili dall’etichetta bio, non devono contenere né aromi artificiali né dolcificanti. Cereali e prodotti da forno In commercio vi sono una vasta gamma di prodotti da forno biologici, dolci e salati. Derivano dalle numerose ricette che vengono accreditate e riconosciute dai consumatori in ogni regione o città. Spesso si tratta di prodotti ottenuti da farine integrali e semi integrali, di diverse specie vegetali (grano tenero, farro, avena, orzo, ecc.) e che includono tantissime altre sostanze aromatizzanti. In ogni caso, devono essere utilizzati ingredienti biologici certificati (farina, lieviti, zuccheri, ecc) ed additivi e coadiuvanti autorizzati in agricoltura biologica. I cereali biologici sono utilizzati anche per produrre bibite o altri alimenti biologici trasformati, che si possono riconoscere dal logo o dall’etichetta biologica. Pasta

La pasta biologica deriva esclusivamente da grani provenienti da coltivazioni biologiche. La loro conservazione esclude l’uso di ogni prodotto disinfestante chimico di sintesi. La molitura dei grani avviene in genere con sistemi e tecniche a basse temperature e che non determinano lo schiacciamento, ciò per tutelare tutte le qualità nutrizionali ed organolettiche dei grani. Anche l’impasto, la trafilatura e l’essiccazione richiedono basse temperature, che consentono di salvaguardare le caratteristiche particolari delle materie prime. La pasta biologica più diffusa è quella di grano duro, disponibile bianca, integrale e semi integrale. Diffuse

sono anche le paste ottenute da altri grani come il farro, il kamut®, quelle che contengono grano saraceno e quelle ottenute con impasti all’uovo. Nella confezione finale viene quindi posto un prodotto ottenuto mediante coltivazione biologica, senza Organismi Geneticamente Modificati, nè antiparassitari chimici di sintesi. Carne

La carne biologica proviene esclusivamente da animali (bovini, suini, pollame, ovini etc) allevati con metodo biologico, secondo le vigenti norme di stabulazione, alimentazione e cura degli animali. Il rispetto della fisiologia e dell’anatomia degli animali, nonché l’utilizzazione di un’alimentazione esclusivamente biologica, anche attraverso il pascolamento naturale, determina conseguenti caratteristiche qualitative dei prodotti, che si aggiungono ad una particolare attenzione nell’uso di qualsiasi prodotto terapeutico o coadiuvante. Frutta e verdura La frutta e la verdura biologiche sono ottenute senza l’uso di antiparassitari e concimi chimici di sintesi e con tecniche che prevedono la rotazione pluriennale delle colture e l’uso di leguminose, compost, concimi verdi e organici per l’arricchimento del suolo. La fertilità del terreno rappresenta una componente fondamentale per la qualità e la quantità di prodotto ottenuta, per questo motivo gli agricoltori biologici prestano particolare cura al nutrimento del suolo e alla stagionalità dei prodotti: frutta e verdura vengono coltivati e consegnati al consumatore nel periodo dell’anno adeguato. Sono ammessi in post raccolta trattamenti con sostanze naturali consentite in agricoltura biologica. Bevande

L’agricoltura biologica permette anche di produrre una vasta varietà di bevande bio, come succhi di frutta, caffè, tè e birra. Indipendentemente dalla tipologia, tutte le bevande devono essere prodotte senza dolcificanti o aromi artificiali e con ingredienti prevalentemente biologici. Ciò significa, ad esempio, che i succhi di frutta devono essere ottenuti da frutta biologica, coltivata senza uso di fertilizzanti o pesticidi sintetici. Vino

La biodiversità rappresenta un elemento determinante per incrementare la salute delle viti, permettendo alle piante di acquisire una capacità superiore di difesa e di autoregolazione, nel rispetto del ciclo biologico della natura e del territorio. Tutto questo porta alla creazione di vini strettamente connessi al territorio e al vitigno di appartenenza, caratterizzati da una precisa identità e quindi lontani da qualsiasi concetto di standardizzazione e omologazione. Inoltre, alcuni processi di vinificazione, come l’uso di procedimenti fisici per l’eliminazione dell’anidride solforosa o la dealcolizzazione parziale dei vini, sono espressamente vietati, mentre sono specificati i coadiuvanti e gli additivi utilizzabili, nonché gli additivi che possono essere utilizzati solo se anch’essi provengono da agricoltura biologica (gelatina alimentare, proteine vegetali ottenute da frumento o piselli, colla di pesce, ovoalbumina, tannino). Prodotti importati Nel mercato UE sono presenti anche prodotti biologici importati da Paesi terzi la cui normativa sul biologico è stata riconosciuta dall’Unione europea come equivalente alla normativa comunitaria e che quindi rispettano gli stessi standard di produzione e controllo. Se si tratta di prodotti biologici provenienti da altri Stati con regole sull’agricoltura biologica non ancora ritenute equivalenti, la loro importazione deve essere preventivamente autorizzata dalle autorità degli Stati membri dell’UE. 859


COME RICONOSCERLI E DOVE TROVARLI Etichettatura Il termine biologico e il relativo abbreviativo “bio” possono essere utilizzati singolarmente o in abbinamento all’etichettatura e nella pubblicità dei prodotti ottenuti conformemente alle disposizioni delle specifiche norme di settore. In particolare sono etichettabili come biologici solo gli alimenti con almeno il 95% degli ingredienti agricoli ottenuti con metodo biologico e per la restante parte comunque conformi ai requisiti individuati dalla normativa. Gli alimenti che contengono meno del 95% degli ingredienti di provenienza agricola biologica possono riportare i riferimenti al metodo biologico soltanto nell’elenco degli ingredienti, con soluzioni grafiche omogenee. A partire dal 1° luglio 2010 l’uso del nuovo logo, l’eurofoglia, è divenuto obbligatorio per tutti i prodotti biologici, realizzati nel rispetto della normativa comunitaria. Il nuovo logo dell’UE per i prodotti biologici consente di rendere maggiormente riconoscibili tutti i prodotti biologici europei, migliorandone l’impatto comunicativo e rendendo evidenti le garanzie di qualità che il metodo biologico offre a tutti i consumatori europei. L’eurofoglia va riportata in etichetta congiuntamente al numero di codice dell’organismo di controllo dell’operatore che ha effettuato la produzione o la preparazione più recente e all’indicazione del luogo in cui sono state coltivate le materie prime agricole, riferita alle seguenti suddivisioni regionali: agricoltura UE, agricoltura non UE, agricoltura UE/non UE. Tale indicazione può essere sostituita o integrata dall’indicazione di un Paese specifico nel caso in cui tutte le materie prime agricole siano state coltivate in quel Paese. etichetta per alimenti biologici con almeno il 95% di ingredienti bio

Marchio e/o Nome dell’azienda

Ingredienti prodotto biologico

Riferimenti operatore 4

1

2

3

5

Organismo di controllo autorizzato dal Mipaaf IT BIO XXX 6 Agricoltura UE/non UE

7 8

1 - Nome del prodotto “biologico”, “da agricoltura biologica” o “in conversione all’agricoltura biologica”. 2 - Gli ingredienti biologici devono essere indicati da un asterisco. 3 - Denominazione e indirizzo del produttore e/o confezionatore e/o distributore. 4 - Logo comunitario. 5 - Logo organismo di controllo. 6 - IT= Italia; BIO=biologico; XXX= codice dell’organismo di controllo. 7 - Riferimento obbligatorio all’origine del prodotto. 8 - Codice identificativo univoco attribuito dall’organismo di controllo all’operatore controllato.

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• • •

SUCCO DI FRUTTA

Codice operatore n° yyyy

Dove trovarli I prodotti biologici sono ormai sempre più diffusi e facilmente reperibili, poiché sono commercializzati attraverso molteplici canali di distribuzione: vendita diretta nell’azienda agricola produttrice, nei mercati del contadino (farmer’s market), nei mercati biologici specializzati, o tramite i gruppi di acquisto solidale (GAS) vendita al dettaglio nei negozi specializzati vendita nella grande distribuzione, in cui si trovano anche supermercati che offrono linee di prodotti biologici con il proprio marchio nella ristorazione e nel catering, in cui ormai non è raro trovare nei menu piatti che utilizzano prodotti biologici come ingredienti, soprattutto in contesti come le mense scolastiche che dedicano sempre maggiore attenzione all’offerta di alimenti biologici.

I prodotti biologici devono essere comunque ben riconoscibili attraverso l’etichettatura. La collocazione nei supermercati deve essere fatta in modo da renderli facilmente individuabili e non confondibili con prodotti non biologici della stessa categoria. Ad esempio, la frutta e la verdura bio devono essere collocate in spazi ben visibili, così come le carni, che dovrebbero avere appositi comparti riservati. SINAB - Sistema d’Informazione Nazionale sull’Agricoltura Biologica. Il SINAB è il Sistema d’Informazione Nazionale sull’Agricoltura Biologica, realizzato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf) ed attuato dall’Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari, in continuità di progetto dal 1999 e, da questo anno, in collaborazione con ISMEA. Al sito web, www.sinab.it, è possibile trovare tutte le informazioni relative al biologico, dalla normativa aggiornata ai progetti di ricerca e sperimentazione, dalle informazioni sui referenti regionali, agli Organismi di Controllo, alle Associazioni e agli Istituti di ricerca. Altri servizi includono le news, gli eventi del biologico e la rassegna stampa tematica. Tra le sue principali attività, il SINAB fornisce annualmente le statistiche nazionali sull’agricoltura biologica: un’attività che risponde alle esigenze della Commissione europea, e che deriva dalle elaborazioni effettuate sui dati forniti al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali dagli Organismi di Controllo operanti in Italia.


APPENDICE IL MONDO DEI PRODOTTI DOP IGP



EVENTI, CURIOSITÀ, RICETTE E RISTORANTI


ACETO BALSAMICO DI MODENA

IGP

EVENTI Acetaie Aperte L’iniziativa cade generalmente l’ultima settimana di settembre con visite e degustazioni, un viaggio organizzato nelle acetaie aderenti al Consorzio Aceto Balsamico di Modena IGP e al Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP. L’edizione 2013 si svolgerà il 29 settembre. Una grande festa in omaggio dell’aceto balsamico, uno dei prodotti più noti e purtroppo più contraffatti all’estero. Nelle acetaie aderenti è possibile assaporare in tutta la sua pienezza il gusto di un condimento esclusivo che in Italia e all’estero conta milioni di estimatori, l’oro nero di Modena. Un’intera giornata per degustare e assaporare uno dei più preziosi tesori dell’enogastronomia italiana e scoprire - visitando il cuore delle acetaie - i segreti che permettono al mosto di diventare l’eccellente condimento tanto apprezzato nel mondo. Gli assaggi vengono arricchiti dalle visite nei locali di invecchiamento, dove si è avvolti dall’intenso profumo sprigionato dalle botti.

VI edizione del Concorso “Il cibo si tinge di nero Balsamico” I tre allievi della Scuola Alberghiera e di Ristorazione di Serramazzoni che hanno vinto nel 2013 tre borse di studio messe in palio dal Consorzio Aceto Balsamico di Modena IGP hanno abbinato l’Aceto Balsamico di Modena IGP con prodotti tipici di Grecia, Slovenia e Germania, contaminando la tradizione gastronomica di questi Paesi con quella modenese, nella VI edizione del concorso “Il cibo si tinge di nero Balsamico”, creando abbinamenti assolutamente originali. Bocconcini di dentice su crema di peperoni al profumo balsamico; uno chateau di foie-gras d’oca sfumato alla slivoviz (acquavite slovena) con insalatina leggera alle fragole e Aceto Balsamico di Modena IGP e un dessert “Il profumo della nebbia”, con ingredienti calabresi e tedeschi, come il kirsch.

INGREDIENTI -

12 cappesante 1 hg di funghi porcini 2 hg di pomodoro maturo 2 hg di rucola pulita qualche foglia di prezzemolo

- olio extravergine di oliva Brisighella DOP - 2 cucchiaini di Aceto Balsamico di Modena IGP

PREPARAZIONE

CAPPESANTE E ACETO BALSAMICO DI MODENA IGP

Pulire le cappesante, staccando le noci dal corallo e metterle in una pirofila da forno con i funghi porcini tagliati a fettine sottili e la polpa del pomodoro dadolata. Condire con un filo di olio e cuocere a 175° per 15 minuti circa. Finita la cottura estrarre le cappesante dal forno, aggiungere l’Aceto Balsamico di Modena IGP e mescolare. Sistemare sui piatti la rucola ben sgrondata e disporre in parti uguali quanto preparato nel forno, dividendo le noci delle cappesante. Aggiungere un pizzico di prezzemolo tritato finemente e servire ancora ben caldo.

INGREDIENTI - 8 fettine di fesa di maiale o vitello - 8 fettine di pancetta stesa - ½ dado di carne - Una noce di burro

- Olio extravergine di oliva Colline di Romagna DOP - 2 cucchiai di Aceto Balsamico IGP - 8 pezzi Parmigiano-Reggiano DOP - Sale e pepe q.b.

PREPARAZIONE

INVOLTINI AL BALSAMICO DI MODENA IGP 864

Preparare gli involtini mettendo sulle fettine di fesa la pancetta e un pezzetto di Parmigiano-Reggiano DOP. Arrotolare ben stretto e metterli in una padellina con il burro e l’olio. Rosolare bene, poi aggiungere qualche cucchiaio di acqua calda e il dado sbriciolato. Appena l’acqua sarà asciugata, aggiungere l’Aceto Balsamico di Modena IGP e far cuocere ancora per qualche minuto, servire ben caldi.


ASIAGO EVENTI Miglior formaggio vecchio e stravecchio di malga Torna a settembre il tradizionale “Concorso miglior formaggio vecchio e stravecchio di malga” nella città di Asiago. Asiago DOP negli Emirati Arabi Importante partecipazione a Dubai alla fiera Gul Food il 25-28 febbraio con Afidop e altri 5 consorzi di tutela italiani. Settimana dei formaggi DOP Asiago DOP presente alla “Settimana dei formaggi DOP” in Francia con i consorzi del Parmigiano-Reggiano DOP, del Gorgonzola DOP e la Mozzarella di Bufala Campana DOP. Per tutta la settimana degustazioni e presenza dell’Asiago DOP all’interno di negozi e ristoranti francesi. Si tratta di un progetto di un anno, Fromages d’Italie, realizzato in collaborazione con il Mipaaf, mirato alla presenza dei formaggi italiani sul mercato francese. www.fromagesditalieaop.com

DOP

RISTORANTI Mettere in luce l’eccellenza Ad Asiago, un nuovo grande evento nel mese di in ottobre, in sinergia fra eccellenze italiane. Asiago DOP presenta una nuova manifestazione in collaborazione con aziende di produzione del vetro di Murano per “mettere in luce l’eccellenza”.

CURIOSITÀ Asiago DOP 2.0 - Asiago cheesfida Per il primo anno Concorso AsiagoCheesfida arriva sul web, con una votazione per scegliere il miglior panino con le quattro stagionature di asiago: Asiago fresco, Asiago stagionato mezzano, Asiago stagionato vecchio, Asiago stagionato stravecchio. Sul sito la scheda di iscrizione per partecipare alla manifestazione, organizzata dal consorzio di tutela in collaborazione con l’Università del Gusto. http://www.asiagocheese.it

Vicenza Trattoria alla stazione Via Roma, 16 36022 Cassola (VI) +39 0424.533030 www.trattoriaallastazione.it Antica osteria Pedrocchi Piazzale Cadorna, 16 Romano d’Ezzelino (VI) +39 0424.36493 www.osteriapedrocchi.com info@osteriapedrocchi.com Treviso Ristorante Barbesin Via Montebelluna di Salvarosa, 41 Salvarosa di Castelfranco Veneto (TV) Tel: +39 0423.490446 www.barbesin.it info@barbesin.it Ristorante al Capitello Via San Francesco, 1 Tarzo (TV) + 39 0438.564279 tiziano.capitello@libero.it

INGREDIENTI - 100 g di Asiago DOP Fresco - 200 g di spugnole (funghi) - 100 g di pane in cassetta

- Olio extravergine di oliva Garda DOP - Sale q. b. - Timo

PREPARAZIONE

SPUGNOLE CON PANE E ASIAGO DOP

Lavate attentamente le spugnole. Scolatele bene e fatele saltare in padella. Togliete l’acqua in eccesso, poi rispadellatele facendole saltare con olio extravergine d’oliva e sale. Mettetele in un piatto sopra al pane tostato e ben caldo a cubetti ed infine aggiungete delle fettine molto sottili di Asiago Fresco DOP.

INGREDIENTI -

50 g di Asiago DOP 200 g di Riso del Delta del Po IGP 1 l di brodo di carne 50 g di ortiche 10 g di scalogno

- 10 g di sedano - 1 cucchiaino di miele di castagno - 1 noce di burro - Olio extravergine d’oliva Garda DOP - Sale q. b.

PREPARAZIONE

RISOTTO D’ORTICHE CON ASIAGO DOP E MIELE

Rosolate il sedano e lo scalogno con l’olio extravergine d’oliva. Aggiungete il riso. Quando tutto è ben tostato aggiungete il brodo di carne ben sgrassato in fasi successive in modo che il riso “non attacchi” alla pentola e le foglie di ortica. Tenete il tutto costantemente mescolato. A fine cottura mantecate con il miele di castagno, l’Asiago Fresco DOP o, se preferite, con lo Stagionato DOP, una noce di burro e un filo di olio extravergine d’oliva.

865


ASPARAGO DI BADOERE IGP EVENTI Mostra mercato dell’Asparago di Badoere IGP Fin dal 1968 ogni primo maggio la piazza di Badoere in provincia di Treviso, ospita la tradizionale Mostra Mercato dell’Asparago di Badoere IGP, un’occasione di incontro per i produttori e per le migliaia di visitatori, che possono gustare gli asparagi del territorio. Festa dell’Asparago di Badoere IGP La festa si svolge il 1° Maggio a Badoere di Morgagno.

RISTORANTI Treviso Ristorante al Garibaldino Vicolo Ongarie 23 31050 Morgagno TV algaribaldino@libero.it +39 0422 837395 www.ristorantegaribaldino.com Ristorande Al Barco Via S. Matteo 4 31036 Istrana TV info@ristorantealbarco.it +39 0422 832556 www.ristorantealbarco.it

Colori e Sapori di Primavera Mostra-mercato che si tiene ad aprile a Quinto di Treviso (TV), alla quale si accompagnano numerose iniziative.

Agriturismo Al Sile Via Cornarotta 34 31055 Quinto di Treviso TV linorossi43@libero.it +39 0422 477102 www.agriturismoalsile.com

Mostra dell’Asparago e festa di Primavera Rievocazione dei mestieri di una volta, in scena ad aprile a Zero Branco (TV). Degustazioni a base di asparago per tutta la giornata.

Ristorante Alla Pasina Via Marie 3 31030 Dosson di Casier TV +39 0422 382112 www.pasina.it pasina@pasina.it

Padova Baracca Storica Hostaria Via Ronchi, 1 35010 Trebaseleghe PD info@ristorantebaracca.it +39 049.9385126 www.ristorantebaracca.it Agriturismo Ca’ de Memi Via Roma, 4 35017 Piombino Dese PD +39 049.9366516 www.cadememi.it info@cadememi.it Ristorante Scottadito Via Sant’ambrogio, 82 Sant’Ambrogio di Trebaseleghe (PD) scotta-dito@libero.it +39 049.9378540 Venezia I Savi Via Spangaro, 6 Peseggia di Scorzè (VE) info@isavi.it www.isavi.it

Mostra dell’Asparago e delle erbe spontanee La mostra (ad Aprile) si accompagna a quella delle erbe spontanee primaverili e dei fiori. Evento organizzato dalla Pro Loco di Preganziol (TV), sede dell’evento. Festa dell’Asparago e della fragola Mostre di artisti, di artigianato e commercio locali. A scorzè (VE), è presente un ricco stand gastronomico a base di asparagi e di fragole, nonché una mostra mercato permanente di questi prodotti.

INGREDIENTI - 400 g di Riso Nano Vialone Veronese IGP - 60 g di burro o margarina - un trito di sedano carota e cipolla - 1/2 kg di Asparagi di Badoere IGP

- 200 g di pomodori pelati - un litro e mezzo circa di brodo preparato anche con dado - Parmigiano-Reggiano DOP grattugiato - sale

PREPARAZIONE

RISOTTO CON ASPARAGI DI BADOERE IGP 866

In 40 g di burro, fate rosolare il trito di verdure poi unitevi la parte tenera degli asparagi spezzettata e i pomodori pure a pezzi. Aggiungete un mestolo di brodo e lasciate cuocere per 15 minuti poi unitevi il riso e portatelo a cottura salandolo, e se necessario, versando ogni tanto del brodo. Servite iI risotto dopo avervi mescolato il rimanente burro e del parmigiano grattugiato.


CIAUSCOLO

IGP

RISTORANTI Fermo Ristorante Santarelli Via Piane 63026 Moresco (FM) +39 0734.223889 Breakfast Campiglione di Fermo Macerata Ristorante La Lucciola Loc. Serripola S.Severino Marche (MC) Ristorante Le Case C.da Mozzavinci 16 Macerata

INGREDIENTI - Cavatelli o Strozzapreti - 125 g di Ciauscolo IGP - 6 rametti di rosmarino - 100 g Fagioli Cannellini di Atina DOP sgocciolati

- 1 Limone di Rocca Imperiale IGP - Sale - Pepe - Olio extra vergine di oliva Cartoceto DOP

PREPARAZIONE

CAVATELLI CIAUSCOLO IGP E CREMA DI CANNELLINI

Mettere metà dei fagioli da parte e passare il resto al mixer con olio, sale, pepe e 5 o 6 aghi di rosmarino. Ottenre una crema omogenea e abbastanza liquida. Se necessario allungare con acqua di cottura della pasta. Condire l’altra meta’ dei fagioli con olio, sale, pepe, alcuni aghi di rosmarino e mezzo cucchiaino di scorza di limone grattuggiata. Mentre cuoce la pasta, saltare rapidamente il ciauscolo sbriciolato con l’olio. Scolare la pasta e condire con i fagioli e il Ciauscolo IGP. Impiattare mettendo la crema di cannellini sul fondo del piatto. Decoare con un rametto di rosmarino e una spolverata di scorza di limone.

CIPOLLA ROSSA DI TROPEA CALABRIA IGP INGREDIENTI - 1 kg Cipolle Rosse di Tropea Calabria IGP - 250 g di zucchero - 250 g di zucchero di canna - 4 foglie di alloro

- 4 chiodi di garofano - 2 dl di aceto di mele - 2 dl di aceto di vino

PREPARAZIONE

MARMELLATA DI CIPOLLE DI TROPEA CALABRIA IGP

Sbucciare le cipolle e riporle in un contenitore con dell’acqua. Tagliarle a fettine sottili. Aggiungere alle cipolle zucchero, aceto, alloro e chiodi di garofano. Lasciare macerare il composto per circa 5 h. Dopo la macerazione riporre il tutto in una pentola capiente e cuocere a fuoco lento per circa 1h-1h 15’. Mettere la marmellata nei vasetti, chiudere ermeticamente. Quando i vasetti si saranno raffreddati, bollirli in acqua coperti da un canovaccio sopra e sotto, per circa 20 minuti. Lasciare raffreddare, togliere i vasi dall’acqua e riporli in un luogo fresco e buio. 867


CRUDO DI CUNEO DOP RISTORANTI Cuneo Ristorante D’Andrea Via Bagnolo 37 12032 Barge (CN) +39 0175 345735 www.dandrea.info/home.htm ristorante@dandrea.info

Ristorante Les Gourmands Via Statuto 3/e 12100 Cuneo +39 0171 605664 www.lesgourmands.it ristorante@lesgourmands.it

Ristorante I Baloss di Poggio Radicati Via San Bernardino 19 12037 Saluzzo (CN) +39 0175 248292 www.balossdipoggio.it info@balossdipoggio.it

San Giovanni Hotel Resort Via San Giovanni 9/A 12037 Saluzzo (CN) +39 0175 45420 www.sangiovanniresort.it

FAGIOLO CUNEO IGP INGREDIENTI -

500 g Fagioli Cuneo IGP lessati 1 vasetto di pomodori pelati 1 bicchiere di salsa di pomodoro 4 salsicce di pollo / tacchino 2 spicchi di aglio

- 1/2 di dado vegetale - Olio extravergine di oliva Garda DOP - 1 pizzico di timo e sale - 1 pizzico rosmarino tritato - peperoncino… a volontà

PREPARAZIONE

FAGIOLI CUNEO IGP CON SALSICCIA

Riscaldare un filo d’olio con l’aglio tagliato a metà ed un po’ di peperoncino a pezzetti. Aggiungere un pizzico di timo e di rosmarino tritato. Tagliare la salsiccia in 3 pezzi. Schiacciare i pelati con una forchetta. Rosolare la salsiccia a fuoco basso, aggiungendo ancora un po’ di peperoncino. Quando la salsiccia ha preso colore aggiungere il pomodoro e un pizzico di sale. Cuocere per 15 minuti a fuoco medio-basso con il coperchio. A metà cottura aggiungere il dado vegetale. Infine unire i fagioli e proproseguire la cottura fino ad ottenere un buon assorbimento del sugo. Girare spesso i fagioli durante la cottura. Spegnere il fuoco e lasciar riposare ancora qualche minuto. Servire ben caldi.

INGREDIENTI - 300 g Fagioli Cuneo IGP già lessati - 3 uova - 150 g zucchero - 1 bicchierino di Amaretto

-

50 g uvetta 1 bustina di lievito per dolci 40 g pangrattato 20 g burro zucchero a velo

PREPARAZIONE

TORTA DI FAGIOLI CUNEO IGP 868

Passare al setaccio i fagioli e versarli in una ciotola. Mettere a bagno l’uvetta in acqua tiepida per 15 minuti, poi scolarla e asciugarla. Montare 3 tuorli con lo zucchero fino ad ottenere una crema gonfia. Unirvi l’uvetta, il liquore, il lievito e il passato di fagioli. Unire delicatamente al composto gli albumi montati a neve compatta; se risultasse troppo liquido, aggiungere anche il pangrattato. Imburrare e cospargere di pangrattato una tortiera del diametro di 24 cm, versarvi il composto e far cuocere in forno preriscaldato a 180 °C per 40 minuti. Lasciar raffreddare la torta e spolverizzare con zucchero a velo.


FORMAI DE MUT DELL’ALTA VALLE BREMBANA DOP EVENTI Erbe del Casaro Rassegna su erbe spontanee e formaggi brembani - organizzata dall’Associazione Altobrembo, dall’ultimo fine settimana di maggio ai primi due fine settimana di giugno. www.erbedelcasaro.it Fiera di S.Matteo Organizzata dall’ Associazione Fiera S.Matteo – Branzi - il penultimo fine settimana di settembre, dove viene tradizionalmente svolto il concorso caseario per la produzione di Formai de Mut dell’Alta Valle Brembana DOP d’alpeggio dell’ estate appena trascorsa. www.fierasanmatteo.it

RISTORANTI Osteria del Riccio Via Renzo del Riccio 75 20099, Sesto San Giovanni (MI) Tel. 02 26220328

Osteria di Via Solata Via Solata 8 24129 Bergamo (BG) Tel. 035 271993

Corona Via San Rocco 8 24010 Branzi (BG) Tel. 034 571042

F.lli Perletti salumeria con cucina Piazza Emancipazione, 21 24024 Gandino (BG) Tel. 035 745422

Ol Giopì e la Margì Via Borgo Palazzo 27 24125 Bergamo (BG) Tel. 035242366

La bottega di Simona Via Celadina, 21 24020 Gorle (BG) Tel. 033 42191236

L’atterraggio Via Perlupario 24030 Caprino Bergamasco (BG) Tel. 035 787311

Al Donizetti Via Gombito, 17A 24129 Bergamo Tel. 035 242661

Trattoria Visconti Via De Gasperi 12 24030 Ambivere (BG) Tel. 035908153

Da Mimmo, Città Alta Via Bartolomeo Colleoni, 17 24129 Bergamo Tel. 035 218535

Pizzo Tre Signori Via Roma, 25 24010 Valtorta (BG) Tel. 034 5/87712

Agnello d’oro Via Gombito, 22 24129 Bergamo Tel. 035 249883

Ostello di cassiglio Via Del Ponte, 1 24010 Cassiglio (BG) Tel. 034 587347

One Restaurant Via Frà Galgario, 1 24044 Dalmine (BG) Tel. 035 370914

Da Vittorio Via Cantalupa 17 24060 Brusaporto (BG) Tel. 035 681024

Posta Via Vittorio Veneto, 169 24038 Sant’Omobono Terme (BG) Tel. 35851134

Antico ristorante del Moro Viale Papa Giovanni XXIII, 12 24121 Bergamo (BG) Tel. 035 2289200

Della Torre Piazza Camillo Benso di Cavour, 28 24069 Trescore Balneario (BG) Tel. 035 941365

INGREDIENTI - N. 6 fettine di scamone (o lombata) di vitello da 150 g l’una - 300 g di Formai de Mut dell’ Alta Valle Brembana DOP - 150 g di pangrattato

- 100 g di burro - 2 uova

PREPARAZIONE

COTOLETTA AL FORMAI DE MUT DOP

Assottigliare le fettine con un batticarne e impanarle, passandole prima nell’uovo e poi nel pangrattato. Scaldare il burro in una padella e disporvi la carne cuocendola su un lato, poi girarla e coprirla con abbondanti scaglie di Formai de Mut dell’ Alta Valle Brembana DOP. Passare in forno a 200°C per alcuni minuti e servire in tavola.

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GORGONZOLA DOP EVENTI Fromages d’Italie Prosegue per tutto il 2013 la promozione in Francia del Gorgonzola DOP con i Consorzi DOP del Parmigiano-Reggiano, Mozzarella di Bufala Campana e Asiago. Si tratta di un progetto di un anno, Fromages d’Italie, realizzato in collaborazione con il Mipaaf, mirato alla presenza dei formaggi italiani sul mercato francese. www.fromagesditalieaop.com Gulfood Prima partecipazione alla fiera negli Emirati Arabi a Dubai denominata Gulfood; dal 25 al 28 febbraio 2013 nel padiglione culinario Zaabel, con alcuni tra i maggiori formaggi DOP italiani; il Gorgonzola DOP ha avuto grande riscontro tra i numerosissimi visitatori della penisola araba.

Sagra Nazionale del Gorgonzola A Settembre, la città di Gorgonzola celebra le proprie tradizioni. Torna la “Sagra Nazionale del Gorgonzola” giunta alla XV edizione, occasione per conoscere ciò che il territorio ha da offrire in tutte le sue svariate espressioni, omaggiando lo storico formaggio che prende il nome dalla città, un viaggio gastronomico e di valorizzazione culturale e di educazione nutrizionale.

CURIOSITÀ Video Realizzato il nuovo filmato istituzionale sul formaggio gorgonzola in cinque lingue. Breve documentario sulla produzione e sull´utilizzo in cucina del formaggio Gorgonzola DOP disponibile su richiesta.

Abbinamenti Il Gorgonzola DOP dolce predilige vini caratterizzati da una certa morbidezza. Fra i bianchi Orvieto Classico DOP, il Frascati DOP; fra i rosati il Chiaretto del Garda DOP. Fra i rossi Valtellina superiore DOP, Dolcetto e Barbera DOP leggermente frizzanti, Chianti Classico DOP, Teroldego DOP, Merlot del Triveneto DOP, Sangiovese di Romagna. Il Gorgonzola DOP piccante richiede un vino rosso, ben strutturato, caldo e generoso, invecchiato: Barolo DOP, Barbaresco DOP, Gattinara DOP, Chianti Classico DOP Riserva, Recioto DOP, Amarone DOP, Brunello di Montalcino DOP. L’abbinamento birra e formaggi trova il suo culmine nelle classiche birre d’abbazia belghe: Gorgonzola DOP piccante e birre trappiste oppure dolce con bionda doppio malto.

INGREDIENTI - 250 g Gorgonzola DOP piccante freddo - Farina - 2 uova sbattute - 100 g pangrattato - Pepe macinato - Olio per friggere

GORGONZOLA DOP FRITTO CON SALSA AL RIBES

- 2 cucchiai di gelatina di ribes - 150 g ribes freschi - 90 ml Kentish Ale - 3 rametti di rosmarino - 1 cucchiaino di zucchero di canna - 1 cucchiaino di scorza d’arancia

PREPARAZIONE Sciogliere la gelatina di ribes in una padella, aggiungere il ribes e stufare per 3 minuti. Aggiungere il Kentish Ale, il rosmarino, lo zucchero, la scorza d’arancia e lasciare bollire per 5 minuti. Togliere il rosmarino ancora intero. Trasferire in una ciotola e mettere in frigo. Infarinare i cibetti di Gorgonzola DOP e tuffarli nell’uovo sbattuto. Ripetere per la seconda volta ed infine passarli nel pagrattato. Riporre in frigo per 30 minuti. Scaldare l’olio a 190 ° C e friggere i cubetti fino a che non diventano dorati e croccanti. Togliere dal fuoco scolandoli con un mestolo forato. Servire con la salsa di ribes.

INGREDIENTI - 50 g di burro - 175 g Gorgonzola DOP - 200 ml di panna - 2 pizzichi di noce moscata - pepe nero

- 250 g di tagliatelle fresche - 1 porro affettato - 2 fette di Prosciutto di Parma DOP - 50 g noci tritate - 1 cucchiaio di olio d’oliva Garda DOP

PREPARAZIONE

TAGLIATELLE GORGONZOLA DOP E PROSCIUTTO 870

Sciogliere il burro in una padella antiaderente a fondo spesso, aggiungere 150 g di gorgonzola e mescolare fino a farlo fondere. Aggiungere la panna, la noce moscata e il pepe nero. Mettere da parte al caldo. Cuocere le tagliatelle in acqua bollente salata per 4-5 minuti, lasciarle al dente. Soffriggere nell’olio i porri, il Prosciutto di Parma DOP a pezzetti e le noci fino ad una leggera doratura. Scolare le tagliatelle e mescolarle con la salsa di Gorgonzola DOP, i porri, le noci. Guarnire con il Gorgonzola DOP avanzato.


GRANA PADANO DOP EVENTI Fiera dei Prati stabili 17°edizione ottobre 2013 - Goito Mantova. Le regole ferree del disciplinare di produzione del Grana Padano DOP partono dall’alimentazione dei bovini che possono essere nutriti solo con alimenti ammessi come il tipico fieno dei prati stabili, quelli che non hanno subito alcun intervento di aratura o dissodamento, e sono stati lasciati a vegetazione spontanea da un minimo di 12 mesi fino a centinaia di anni. Sono conosciuti nella Pianura Padana fin dal Medioevo, periodo delle grandi bonifiche. La diffusione della coltivazione dei prati stabili fu rapida, garantì grandi produzioni di foraggio che permisero di sviluppare l’allevamento bovino e la produzione di latte. La nomea dei prati stabili si espanse al punto che il foraggio ricavato veniva venduto dai Gonzaga alla Corona inglese per le scuderie reali. Oggi ali-

mentano le mucche da latte del Nord di Mantova, a sinistra del Mincio, dove nasce, appunto, il Grana Padano dei prati stabili. Stand, degustazioni, concerti, visite guidate e convegni, a condizione che tutto ruoti attorno al Grana Padano DOP, assoluto protagonista della festa. Festa del Nodo d’amore 20° edizione 18 giugno - Valeggio sul Mincio. Circa 600.000 tortellini fatti a mano, per i quali occorrono circa 500 kg di Grana Padano DOP, 10.000 uova e 8 quintali di farina, 3.750 bottiglie di vino Bianco di Custoza DOP che accompagnano le pietanze e 850 le bottiglie di spumante per offrire l’aperitivo che dà il via alla serata che si conclude sempre con un grandioso spettacolo di fuochi artificiali, dalle torri del Castello Scaligero.

INGREDIENTI -

800 g di spinaci freschi 200 g di patate Un porro 60 g di burro Un litro di brodo vegetale

- 100 g di panna fresca - 100 g Grana Padano DOP grattugiato - Sale, pepe.

PREPARAZIONE

ZUPPA D’ORZO E GRANA PADANO DOP

Scolate e tagliuzzate gli spinaci. Tagliate il porro a rondelle e fatelo rosolare in una casseruola con il burro. Mescolate bene e appena accenna ad appassire aggiungete gli spinaci. Mescolate bene e lasciate cuocere per circa 5 minuti a fiamma bassa. Aggiungete il brodo, le patate a pezzetti, il sale e fate cuocere per 15 minuti a fuoco basso. A cottura ultimata lasciate intiepidire la zuppa e frullatela sino ad ottenere una crema. Versate la crema in una terrina, incorporatevi la panna ed il Grana Padano DOP, mescolate in modo da amalgamare bene gli ingredienti. Servite insaporendo con pepe nero macinato al momento e crostini di pane tostati.

INGREDIENTI - 200 g di Grana Padano DOP - 200 g di ricotta - Gelatina all’Aceto Balsamico di Modena IGP - Menta fresca.

- 50 cl di sciroppo di zucchero - 1 kg di Pere dell’Emilia Romagna IGP williams - 1 bicchiere di grappa morbida - 600 ml di panna fresca - scorza di Limone di Siracusa IGP

PREPARAZIONE

MOUSSE DI GRANA PADANO DOP E SORBETTO

Cuocere le pere pelate in acqua zuccherata e scorza di un limone, scolare e unire sciroppo di zucchero e grappa. Far raffreddare il tutto. Montare a neve la panna fresca, tenendo il contenitore immerso in acqua e ghiaccio, poi amalgamare lentamente, mescolando le pere frullate e mettere nel congelatore. Fare mantecare il Grana Padano DOP grattugiato con la ricotta fresca e con l’aiuto di due cucchiai formate delle quenelles da porre al centro del piatto. Formate dei piccoli cilindri con il sorbetto alla pera e posizionateli sopra un cucchiaio di gelatina al balsamico. Guarnite con foglie di menta fresca.

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INSALATA DI LUSIA IGP INGREDIENTI -

Besciamella Due cespi di Insalata di Lusia IGP Sale Pepe Noce moscata

PREPARAZIONE

VELLUTATA DI LATTUGA

Fare un fondo bianco (besciamella molto liquida). Tagliuzzare le foglie esterne di due cespi di lattuga (cappuccina o gentile), scartando le coste dure, e metterle nel fondo bianco ancora caldo. Frullare e setacciare. Aggiustare di sale, pepe e noce moscata e servire con dadini di pane tostato.

LENTICCHIA DI CASTELLUCCIO DI NORCIA IGP RISTORANTI Negozio “La Vostra Cantina” Piazzale Monte Vettore 06046 Norcia (PG) Fraz. Castelluccio Tel. 0743 821206 Cell. 338 4571349 E-mail: info@lavostracantina.it Agriturismo Antica Cascina Brandimarte Via Libia n. 58 06046 Norcia (PG) Fraz. Castelluccio Tel. 0743 821194 Cell. 339 3690924 E-mail: info@ anticacascinacastelluccio.it

INGREDIENTI - 300 g di Lenticchie di Castelluccio di Norcia IGP - Pomodori pelati - 3 salsicce

- aglio e sedano - Olio extravergine di oliva Umbria DOP - Sale e pepe q.b.

PREPARAZIONE

LENTICCHIE CON SALSICCIA 872

Versare le Lenticchie di Castelluccio di Norcia IGP in acqua fredda con sedano e uno spicchio d’aglio, lasciar bollire per 30 minuti circa; aggiungere il sale solo a fine cottura. Preparare un sughetto di pomodori, aggiungere le salsicce e lasciar cuocere; a cottura ultimata versarvi le lenticchie già cotte e far insaporire a fuoco molto lento per pochi minuti. Importante: le lenticchie non vanno tenute a bagno. Si consiglia una scelta a dito e un accurato lavaggio prima della cottura.


MONTASIO DOP EVENTI Fancy Food A San Francisco Fancy Food, la più grande rassegna alimentare degli Stati Uniti, tutti pazzi per il Frico. La DOP Montasio è stata protagonista nell’edizione 2013, di degustazioni, nuove ricette interpretate da famosi cuochi d’oltre oceano e recensioni. Joanne Weir, star dei programmi tv dedicati alla cucina, ha dichiarato di essere impazzita per questo formaggio. Nelle pagine del gusto di giornali come l’Examiner o l’Huffington Post, il Montasio DOP è stato descritto come “peccaminosamente ricco”, “semplice ma veramente sensazionale”, “pericolosamente buono, tende a dare dipendenza”. Dietro questi risultati il significativo lavoro del Consorzio che ha punta-

RISTORANTI to sui mercati esteri grazie al progetto attivato con il contributo dell’ Unione Europea, dell’Agea e di 5 consorzi di tutela coinvolti (Parmigiano-Reggiano DOP, Grana Padano DOP, Prosciutto di San Daniele DOP, Montasio DOP e Prosciutto di Parma DOP). “Legends from Europe” è il nome dell’iniziativa che prevede nell’arco di tre anni, oltre 6000 degustazioni, centinaia di incontri con giornalisti e operatori specializzati, presenza su tv e stampa specializzata. Festa del formaggio Montasio DOP Parco del Museo della Centrale di Malnisio - 40° edizione- 14/23 giugno. Stand, degustazioni, esibizioni, convegni e incontri con protagonista indiscusso il formaggio Montasio DOP.

Ristorante Al giardinettoZoppolatti Via Matteotti, 54 +39 0481.60257 algiardinetto@yahoo.it Cormons (GO) Rstorante “ai Settenani” Via Grave di Negrisia, 37 Negrisia di Ponte di Piave (TV) facebook.com/aisettenani info@aisettenani.it Osteria al Curtif Via del Cristo, 3 Cordenons (PN) osteriaalcurtif@virgilio.it Trattoria da Toni Via Sentinis, 1 33030 Frazione Gradiscutta (UD) www.datoni.net info@datoni.net

INGREDIENTI - Patata di Bologna DOP - Montasio DOP - Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP

- Uova (a piacere) - Pancetta Piacentina DOP o Speck Alto Adige IGP

PREPARAZIONE

FRICO DI MONTASIO DOP

Il Frico, è un piatto tradizionale friulano, una sorta di frittata di formaggio originaria dei monti della Carnia, che consiste, di base, in una pietanza composta di patate e formaggio Montasio DOP fuso, tagliati a fettine e disposti a strati (formaggio, patate, formaggio) in una padella coperta da un coperchio e lasciati fondere; il frico viene rigirato da ambo i lati fino a raggiungere una bella doratura esterna. La ricetta base può essere arricchita da pancetta o speck, cipolle e uova.

INGREDIENTI -

600 g di porri 30 g di farina 5 dl di latte 200 g di formaggio Montasio DOP

- Noce moscata - 40 g di burro - Sale

PREPARAZIONE

PORRI AL GRATIN CON MONTASIO DOP

Lavare i porri, eliminando la guaina piu esterna e le radiche. Tagliarli a tronchetti di 3-4 cm, sbollentarli per circa 2 minuti in abbondante acqua salata, scolarli. Sciogliere il burro in una pentola e spolverizzarlo con la farina. Cuocere per 2 minuti. Levare dal fuoco e unire il latte a poco a poco, mescolando continuamente. Mettere di nuovo la pentola sul fuoco e portare a ebollizione senza smettere di mescolare. Cuocere per circa 4 minuti. Spegnere la fiamma, insaporire con un pizzico di sale e di noce moscata, aggiungere metà del formaggio tagliato a dadini e lasciarlo fondere. Sistemare i porri in una teglia, coprirli con la besciamella, con i cubetti di formaggio rimasti e della noce moscata. Infornare a 180° per circa 25 minuti. 873


MORTADELLA BOLOGNA IGP EVENTI Bologna Dal 10 al 13 ottobre 2013, a Bologna, si terrà la prima edizione dell’evento celebrativo dedicato alla Mortadella Bologna IGP, MORTADELLABÒ. Per celebrare al meglio la mortadella e i suoi produttori MortadellaBò conferirà alle aziende e/o agli enti che si sono contraddistinti per la promozione e la valorizzazione della Mortadella Bologna IGP in Italia e nel mondo, il primo Mortadella Bologna Award.

CURIOSITÀ La mortadella e il cinema La mortadella è un film del 1971 diretto da Mario Monicelli con Gigi Proietti e Sofia Loren. Maddalena, operaia in un’azienda di salumi, deve raggiungere il fidanzato Michele negli Stati Uniti. Ma

resta bloccata alla dogana: non vuole assolutamente separarsi dalla mortadella che le hanno regalato gli ex colleghi. È una delle prime volte che un prodotto della gastronomia italiana diventa protagonista di un film di successo.

Meno grasso, stessa energia Dal punto di vista energetico, un etto di Mortadella Bologna IGP ha meno calorie di un piatto di pasta: ha soltanto 60/70 mg di colesterolo per etto, come la carne bianca più leggera e dietetica.

INGREDIENTI - 120 g di Mortadella Bologna IGP - 300 g Robiola di Roccaverano DOP - 1 avocado - Timo

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Erba cipollina Lattughino Ravanelli Sale e pepe

PREPARAZIONE

CANNELLONI MORTADELLA BOLOGNA IGP

Mettere la robiola in una ciotola e lavorarla un po’ con un cucchiaio, aggiungendo l’avocado snocciolato, mondato, ridotto a dadini, e un trito fine di timo e erba cipollina; salare e pepare. Stendere sul tagliere le fette di Mortadella Bologna IGP, distribuirvi sopra il composto preparato poi arrotolare formando i cannoli. Sistemarli nel piatto da portata su un letto di lattughino e servirli guarniti con i ravanelli.

INGREDIENTI - 100 g di Mortadella Bologna IGP a fette sottili - 600 g di pasta da pane - 100 g di ricotta - 1/2 peperone giallo e 1/2 rosso

- 20 g Grana Padano DOP grattugiato -10 g di pinoli - Qualche oliva nera tritata - Origano, prezzemolo, sale e pepe - Olio Colline di Romagna DOP

PREPARAZIONE

TORTA CON MORTADELLA BOLOGNA IGP E RICOTTA 874

Mescolate ricotta, prezzemolo, formaggio, sale e pepe. Stendete la pasta in due dischi. Coprite il fondo di una teglia rivestita di carta forno con il primo disco, quindi versate il composto di ricotta e disponete le fette di Mortadella Bologna IGP, i peperoni affettati sottili, i pinoli, l’origano e le olive. Condite con un po’ d’olio e pepe e coprite con il secondo disco. Sulla superficie praticate dei tagli in diagonale e spennellate con un’emulsione d’olio, prezzemolo, acqua e sale. Infornate a 200° per mezz’ora.


MOZZARELLA DI BUFALA CAMPANA DOP EVENTI La Mozzarella DOP per Hearth Day Lunedì 22 aprile 2013 tutto il mondo ha festeggiato la Giornata Mondiale della terra delle Nazioni Unite. Oltre un miliardo di persone in tutti i continenti ha celebrato questo momento dedicato alla tutela dell’ambiente e alla salvaguardia del pianeta. Un evento unico coordinato in Italia da Earth Day Italia, che ha riservato un ruolo da protagonista al mondo agroalimentare nazionale sceglien-

do tra i tesori del Made in Italy agroalimentare, anche la Mozzarella di Bufala Campana DOP, prodotto amatissimo in Italia e all’estero, la cui area di produzione comprende tre Parchi Nazionali e numerosi Parchi Regionali. Un habitat dove si muovono oltre 300mila capi bufalini certificati, tra grandi distese verdi e corsi d’acqua; probabilmente uno dei consorzi più “green” tra quelli italiani.

Le strade della mozzarella, il Territorio si fa sistema. Le strade di prodotti e produttori, operatori commerciali, piattaforme logistiche e organizzative, di chef e sommelier, diventano valore economico nazionale quando scelgono consapevolmente di stare in rete e fare sistema. Un programma serrato di eventi, chef di fama internazionale, degustazioni e incontri, in scena tra il 6 e l’8 maggio. www.lestradedellamozzarella.it

INGREDIENTI - 400 g Mozzarella di Bufala Campana DOP - 240 g Pomodori S. Marzano dell’Agro - Sarnese Nocerino DOP

- Foglioline di Basilico Genovese DOP - 40 ml olio extra vergine d’oliva Riviera Ligure DOP - 1 cucchiaino di pesto, sale e pepe

PREPARAZIONE

BIANCO ROSSO E VERDE

Strizza la Mozzarella di Bufala Campana DOP in un contenitore e conservane il latticello. Taglia in piccoli pezzi la mozzarella e condisci con olio extra vergine, pochissimo sale e pepe. Monda e priva dei semi i pomodori, tagliali a cubetti e condiscili con olio extra vergine, sale e pepe. Aiutandoti con uno stampo cilindrico, posiziona alla base la mozzarella tritata, al centro i pomodori e ricopri nuovamente con uno strato di mozzarella. Decora la parte superiore con la fogliolina di basilico, un pezzettino di pomodoro e gocce di pesto. Sfila lentamente lo stampo dal piatto ed aggiungi il latticello ottenuto all’inizio della preparazione.

INGREDIENTI

PIZZA FRITTA CON MOZZARELLA DI BUFALA CAMPANA DOP SALSA DI BASILICO E BAVARESE DI POMODORI

- 80 g foglie di Basilico Genovese DOP - 100 g brodo vegetale - 1 pugno di pinoli - 60 g Patate della Sila IGP bollite - 60 g olio extra vergine d’oliva Penisola Sorrentina DOP - 500 g polpa di Pomodoro S. Marzano dell’Agro - Sarnese Nocerino DOP - 40 g di concentrato di pomodoro

- 200 g panna semimontata - 4 fogli di gelatina - 500 g farina - 250 ml acqua - 10 g lievito - 400 g Mozzarella di Bufala Campana DOP - Sale - Pepe

PREPARAZIONE Sbollenta le foglie di basilico, raffredda con acqua e ghiaccio. Frullale con il brodo, pinoli, patate nel mixer. Aggiusta di sale. Frulla circa 850 g di pomodori e fa’ riposare un giorno. Tieni solo la parte solida. Aggiustala di sale e pepe. Prelevane una parte e scioglici la gelatina ammollata facendola scaldare al microonde. Incorpora nel pomodoro insieme alla panna, metti in stampi e congela per almeno 6 ore. Condisci 4 pomodori privi di pelle con sale, zucchero a velo, pepe, timo, una grattata di limone ed uno spicchio d’aglio a fettine. Cuoci in forno a 80°C per un’ora. Dividi l’acqua e la farina a metà. Prima impasta con lievito sciolto, poi aggiungi il resto. Fa lievitare la pasta per un’ora, forma delle palline da 50 g e lascia lievitare un’altra ora. Friggi le pizze in olio di semi di arachide, asciuga, metti una fetta di mozzarella da 100 g cad., i pomodori sfornati, crema di basilico, la bavarese di pomodori, un filo di olio e sale.

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NOCCIOLA DEL PIEMONTE EVENTI Sagra della Nocciola Piemonte IGP 59° edizione - 16-25 agosto 2013 Cortemilia (CN) Alta Langa. Una intera settimana ricca di eventi enogastronomici, folkloristici e culturali che ruotano intorno alla “regina” dell’Alta Langa: la Nocciola Piemonte IGP. Da oltre mezzo secolo Cortemilia, capitale mondiale della Nocciola, rende omaggio a questo frutto, celebrandone le qualità scientifiche, organolettiche e gustative con una serie di eventi che caratterizzano l’estate langarola.

IGP

CURIOSITÀ Le origini del Gianduiotto La storia della coltivazione della nocciola nelle Langhe va di pari passo con l’evoluzione dell’industria dolciaria e con la scoperta del gianduja. La sua creazione si attribuisce ai pasticceri torinesi che, a causa del blocco economico ordinato da Napoleone per i prodotti dell’industria britannica e delle sue colonie, cominciarono a miscelare il cacao con la più economica Nocciola Tonda Gentile delle Langhe. In particolare si deve allo chocolatier Michele Prochet, che perfezionò nel 1852 l’impasto, tostando le nocciole e macinandole fine-

mente. Nel 1865divenne famoso come primo cioccolatino incartato, e prese il nome di “gianduiotto”, dalla celebre maschera Gianduia, che fu scelta per distribuirlo e promuoverlo tra la folla. Nocciole per un cuore in forma Sono queste le conclusioni dello studio condotto dai ricercatori della Mayo Clinic di Cleveland, Stati Uniti. Le nocciole sono infatti ricche di omega3, fibre, steroli vegetali e arginina. Si tratta di sostanze in grado di ridurre nel sangue il livello di colesterolo e di proteggere il rivestimento interno delle arterie.

INGREDIENTI Per 12 frollini: - 125 g Farina tipo 00 - 1 uovo intero; 45 g zucchero - 4 g lievito in polvere - 35 ml Olio extravergine di oliva Laghi Lombardi DOP

Per la crema pasticcera - 250 ml latte, 3 tuorli - 25 g farina o maizena - Mezza bacca vaniglia - 75 g zucchero - Nocciole del Pimeonte IGP tritate

PREPARAZIONE

FROLLINI ALLA NOCCIOLA DEL PIEMONTE IGP

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Preparare la pasta frolla per i biscotti unendo farina, zucchero e lievito, formare una fontana e al centro rompere le uova e aggiungere l’olio, lavorare con le mani fino a formare un impasto compatto ed elastico. Avvolgere nella pellicola e lasciare riposare l’impasto nel frigo. Dopo mezz’ora stendere la pasta sottile, ritagliare dei dischi e cuocerli in forno già caldo, a 160° per 10 minuti . Intanto si può preparare la crema pasticcera, riscaldando il latte con la metà di una bacca di vaniglia; sbattere in una ciotola, con la frusta, il tuorlo e lo zucchero quindi aggiungere la farina. Con una pinza, eliminate la bacca e versate il latte riscaldato sul composto a filo, amalgamando con la frusta. Rimettere il composto sul fuoco e mescolare continuamente fino a che la crema non si sarà addensata. Trasferire la crema pasticcera in una ciotola e farla raffreddare. Farcire un biscotto, sovrapporre un altro disco di frolla e passare i lati con la crema, nella granella di Nocciola del Piemonte IGP.


PARMIGIANO-REGGIANO DOP EVENTI PR Academy Anteprima Un incontro con i comunicatori del cibo online per vivere insieme in anteprima l’iniziativa Parmigiano-Reggiano Academy, la prima esperienza di formazione sensoriale sul web. Diversi comunicatori legati al mondo del cibo, in particolare giornalisti e food blogger, hanno partecipato all’appuntamento provando l’esperienza della degustazione guidata e assistendo affascinati alla tradizionale apertura di una forma di Parmigiano-Reggiano DOP. Parmigiano-Reggiano Academy Parmigiano-Reggiano Chef Il Consorzio continua il percorso di eventi web. Dopo il successo della Parmigiano-Reggiano night con il gusto di stare insieme e del primo appuntamento con la ParmigianoReggiano Academy, per il gusto di conoscere, il Consorzio continua il percorso di iniziative web con il lancio della Parmigiano-Reggiano Chef , per il gusto di creare, la prima competizione gastronomica on line or-

ganizzata dal Parmigiano-Reggiano. Tema scelto per ispirare le ricette della Parmigiano-Reggiano Chef è lo SmartCooking, una tendenza innovativa ispirata alle buone abitudini, per una maggiore valorizzazione del cibo, attraverso la riduzione degli sprechi, la riscoperta di ingredienti dimenticati e il riutilizzo degli avanzi. Blogger, appassionati, gastronomi e chef professionisti sono chiamati a scatenare la fantasia per creare ricette “sostenibili” seguendo i principi del “Manifesto dello SmartCooking” consultabile nell’apposita applicazione online, sul sito web e sulla pagina Facebook del Consorzio. Una volta realizzata la ricetta, il concorso prevede che venga condivisa, attraverso la app, compilando l’apposito modulo con il titolo, gli ingredienti, la preparazione e i riferimenti alla storia o all’origine della ricetta e inserendo la foto del piatto. Terminato il tempo utile per caricare le ricette, una giuria di cuochi esperti, appartenenti all’associazione Chef to Chef EmiliaRomagnaCuochi, seleziona le migliori che saranno protagoniste del

nuovissimo ricettario SmartCooking del Parmigiano-Reggiano DOP. Parmigiano-Reggiano Chef

CURIOSITÀ Energia pulita per il ParmigianoReggiano DOP Per contribuire a ridurre l’uso di fonti esauribili o inquinanti ed essere in linea con i tanti caseifici e aziende agricole associati che hanno già adottato simili sistemi, un potente impianto fotovoltaico è stato posizionato a terra nello spazio antistante la sede del Consorzio del Parmigiano-Reggiano, per la produzione di energia elettrica.

INGREDIENTI - olio extravergine di oliva Colline di Romagna DOP - Sale, pepe - 250 g di Parmigiano-Reggiano DOP

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3 uova Pangrattato 5 dl di besciamella 200 g di Emmental grattugiato

PREPARAZIONE

CROCCHETTE DI PARMIGIANOREGGIANO DOP

Preparare la besciamella, toglierla dal fuoco e aggiungere i tuorli d´uovo, lavorando il composto a caldo perché sia ben amalgamato. Unire i formaggi grattugiati e mescolare bene gli ingredienti, aggiustando di sale e di pepe. Lasciare intiepidire, incorporare delicatamente gli albumi montati a neve: il composto deve risultare morbido ma consistente. Ricavarne delle crocchette, passarle nel pangrattato e friggerle in abbondante olio bollente.

INGREDIENTI - 100 g di burro - 100 g di Parmigiano-Reggiano DOP grattugiato al momento - 100 g di farina

- 1 cucchiaio di paprica dolce in polvere - 1 cucchiaio di noce moscata grattugiata

PREPARAZIONE

BISCOTTINI AL PARMIGIANOREGGIANO DOP

Mescolare tutti gli ingredienti in un recipiente sino ad ottenere un impasto omogeneo che non si attacca ai bordi. Per facilitare l’operazione lavorare il burro conservato a temperatura ambiente. Stendere con il mattarello una sfoglia sottile ma consistente e tagliare a quadretti di 3 x 3 cm circa. Infornare a 170 gradi per 4 o 5 minuti, finché i biscotti sono dorati. 877


PECORINO TOSCANO

DOP

CURIOSITÀ Primo Pecorino Toscano DOP Halal Prodotto nel rispetto delle leggi islamiche. A conseguire la certificazione, rilasciata dall’Associazione Islamica Zayd Ibn Thabit supportata dal TUeV Italia S.r.l., è il Caseificio Sociale Manciano.

Halal, in arabo significa “lecito” e il concetto comprende la condotta morale, il modo di essere, l’abbigliamento e anche le norme alimentari. Le differenze non sono nel prodotto ma nel percorso lavorativo, come l’utilizzo di prodotti

non alcolici per la pulizia degli impianti. Il Consorzio di tutela sta coinvolgendo su questa strada altri caseifici, per aumentare le possibilità di penetrazione in un mercato importante come quello rappresentato dal mondo arabo.

INGREDIENTI Per la pasta - 500 g di farina 00 setacciata - Olio extra vergine di oliva Seggiano DOP - 25 g di lievito di birra - 10 g di sale fino - 200 g di latte intero

SCHIACCINA AL PECORINO TOSCANO DOP E RUCOLETTA

Per il ripieno - 400 g di Pecorino Toscano DOP a pasta tenera - 120 g di Pecorino Toscano DOP stagionato - 2 mazzetti di rucola

PREPARAZIONE Intiepidite li latte e impastate con il lievito. Aggiungete la farina, l’olio, il sale, e lavorate fino ad ottenere un impasto elastico. Lasciatelo lievitare in prossimità di una fonte di calore, fino a che raddoppia di volume. Dividetelo in quattro e lasciatelo a lievitare per un’ora. Stendete le parti e disponetele in apposite teglie da forno, quindi lasciatele lievitare per altri 30-35 minuti. Prima di infornare, condite con la rucola e il Pecorino Toscano DOP. La pasta deve essere alta mezzo centimetro e cotta a 220° C per 15-25 minuti.

PESCA E NETTARINA DI ROMAGNA IGP RISTORANTI

EVENTI Giro Ciclistico Pesca e Nettarina di Romagna IGP È una corsa a tappe per Under 23 che si svolge ogni anno in Romagna alla fine di maggio. Questo popolare evento sportivo nasce, nel 1996, grazie anche alla volontà di valorizzare un prodotto d’eccellenza della frutticultura romagnola: le pesche nettarine.

La gara, che si disputa in tre-quattro giornate nell’area tra Ravenna, Imola e Cesena, ha lanciato atleti del calibro di Ivan Basso e Riccardo Riccò. Al vincitore viene consegnato l’aratro d’oro, simbolo della fatica del lavoratore.

Antica Trattoria Belletti Via Lavino, 499 Montepatore Frazione Monte San Pietro (BO) www.trattoriabelletti.it info@trattoriabelletti.it

Giro ciclistico Pesca e Nettarina di Romagna - IGP

INGREDIENTI - 5 Pesche di Romagna IGP - 2 tuorli d’uovo - 70 g di zucchero di canna - 120 g di farina - 70 g di burro - 1 cucchiaio grappa alla frutta

TORTA ALLE PESCHE DI ROMAGNA IGP 878

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una bustina di lievito per dolci ½ bicchiere di latte 100 g di zucchero semolato 1 cucchiaio di cannella 1 Limone di Sorrento IGP sale

PREPARAZIONE Lavorare il burro ammorbidito con lo zucchero di canna, fino ad ottenere una spuma: incorporate la grappa, la scorza grattugiata di linone e i tuorli. Unire il lievito, la farina e un pizzico di sale; aggiungere poi il latte e mescolare. Sbucciare e tagliare le Pesche di Romagna IGP. Disporle sul fondo di una pirofila imburrata e spolverizzarle con lo zucchero e la cannella. Versare sulle pesche il composto preparato e mettere in forno, già caldo a 170°, per circa 40 minuti. Servire calda o fredda.


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