SICILIA IGP - OLIO EVO
DOCUMENTI ANALIZZATI
Disciplinare di produzione - Data di riferimento 19/09/2016
Piano dei Controlli - Data di riferimento 24/08/2023
Tariffario - Data di riferimento 01/07/2017
Statuto del Consorzio di tutela - Data di riferimento 01/06/2020
NUMERO INDICATORI
21
indicatori
Indicatori effettivi - 18 Indicatori potenziali - 3 11 indicatori
Indicatori effettivi - 9 Indicatori potenziali - 2
ANALISI GENERALE
4 indicatori Indicatori effettivi - 4 Indicatori potenziali - 0
5 indicatori Indicatori effettivi - 4 Indicatori potenziali - 1
1 indicatori
Indicatori effettivi - 1 Indicatori potenziali - 0
→ PUNTI DI FORZA
Nell’analisi dei documenti relativi al prodotto sono stati individuati una serie di elementi riconducibili a 21 indicatori della sostenibilità che qualificano la filiera, suggerendo quali siano i suoi attuali punti di forza.
I punti di forza so no “indicatori effettivi” ovvero ben coperti da documenti mappati (es. piano dei controlli e/o disciplinare) o coperti dagli indicatori che risultano peculiari del singolo prodotto a seguito dell’analisi. Per indicatore peculiare si intendono indicatori presenti solo nel prodotto analizzato o presenti al massimo nella metà dei prodotti analizzati appartenenti alla categoria merceologica. Gli indicatori potenziali (che figurano in documenti non sottoposti a verifica da parte di terzi) non sono classificati come punti di forza.
Sulla base della lettura di questi elementi, i punti di forza del prodotto sono sotto riportati.
›› Rispetto al benchmark del settore oli :
1. IND_076 Ricerca sui prodotti IG
Solo 2 dei 4 prodotti analizzati prevedono l’indicatore (come potenziale). A livello di statuto il prodotto prevede che “Il Consorzio non persegue scopo di lucro, ha i seguenti scopi che svolge a favore di tutti I soggetti inseriti nel sistema di controllo della I.G.P. SICILIA: [...] 2. Definire programmi recanti misure di carattere strutturale e di adeguamento tecnico finalizzate al miglioramento qualitativo della IGP SICILIA”.
2. IND_226 Presenza di nutrienti preziosi
Solo 2 dei 4 prodotti analizzati prevedono l’indicatore (come effettivo). Il disciplinare di produzione prevede che “Il clima mediterraneo (Cs) è il meno esteso dei climi temperati e, nel caso della Sicilia, mostra molti aspetti caratteristici che influiscono significativamente sulla composizione chimica e soprattutto organolettica dell’olio extra vergine di oliva differenziandolo molto da quello prodotto in aree geografiche vicine soprattutto per quanto riguarda il rapporto tra acidi grassi monoinsaturi e polinsaturi (MuFA/PuFA) e in particolare per la qualità dei biofenoli e dei composti aromatici volatili (Alcoli, aldeidi ed esteri)” e che “I fattori pedoclimatici sopradescritti non influenzerebbero solo il tasso di crescita (CGR) correlato all’attività fotosintetica (quantità di radiazione solare, superficie e architettura fogliare), ma anche i processi respirativi della cellula vegetale dalle cui vie metaboliche deriverebbero una vasta gamma di metaboliti vegetali: aminoacidi, lipidi e relativi composti, isoprenoidi (esempio: terpeni tra cui lo squalene, mentolo, limonene che conferiscono il caratteristico odore alle piante, fiori, frutti e i precursori biosintetici degli steroli) e porfirine (correlati alla clorofilla e alla fotosintesi)”.
3. IND_362 Varietà e razze adattate localmente
Si tratta di un indicatore effettivo, applicato da 3 dei 4 oli analizzati. Il disciplinare del prodotto prevede che “La discontinuità territoriale con il continente europeo ha creato in termini di biodiversità, un panorama varietale unico per questa specie e differenziato dalle altre aree olivicole”.
→ PUNTI DI MIGLIORAMENTO
QUALIVITA
Nell’analisi dei documenti relativi al prodotto sono stati individuati una serie di elementi riconducibili a 21 indicatori della sostenibilità che qualificano la filiera, suggerendo quali sono i suoi attuali punti di miglioramento.
I punti di miglioramento sono indicatori mancanti , non riscontrati nel prodotto analizzato, rispetto agli indicatori di riferimento individuati della categoria merceologica valutata (benchmark). L’assenza di un indicatore che per gli altri prodotti del comparto risulta essere mappato ma categorizzato come potenziale non è considerato punto di miglioramento. Inoltre, come ulteriore considerazione, per ogni prodotto, in base al disciplinare, al livello di sostenibilità raggiunto, al contesto, sono stati suggeriti alcuni spunti di implementazione della sostenibilità
›› Indicatori migliorabili rispetto al benchmark del comparto oli
• IND_021 Spese totali per ricerca e sviluppo
Si tratta di un indicatore (potenziale) applicato a livello di statuto da 3 dei 4 prodotti della categoria. A livello di statuto prevedono che “Nel quadro delle attività rientranti nel perseguimento del suo oggetto consortile, il Consorzio esercita tutte le funzioni necessarie ed opportune per la cura degli interessi generali della [...]” ed in particolare: [...] d) promuove ed attua studi ed iniziative nel campo olivicolo e oleicolo che valgano a dare incremento alla produzione ed al commercio dell’olio extravergine di oliva D.O.P.; o “Lo scopo essenziale ed oggetto principale del Consorzio consiste nel: [...] d) Promuovere ed attuare studi ed iniziative nel campo olivicolo e oleicolo che valgono a dare incremento alla produzione e al commercio dell’olio extravergine di oliva a dop”.
QUALIVITA
• IND_053 Effetti sull’economia locale
L’indicatore è previsto come effettivo solo da 1 dei 4 prodotti della categoria. Il disciplinare prevede che “È infatti grazie alla presenza degli uliveti che la zona è divenuta molto interessante per il turismo e viene chiamata, già dal 1968 “Riviera degli Ulivi”, mentre il prestigio e la tradizione della buona qualità dell’olio prodotto ha ugualmente attribuito il titolo di “Champagne dell’olio di oliva”.
• IND_056 Evoluzione della produzione di prodotti certificati
2 dei 4 prodotti della categoria prevedono questo indicatore come potenziale. A livello di statuto è previsto “Nel quadro delle attività rientranti nel perseguimento del suo oggetto consortile, il Consorzio esercita tutte le funzioni necessarie ed opportune per la cura degli interessi, generali della D.O.P. [...] ed in particolare: [...] e) accerta annualmente la produzione delle olive atte a produrre gli oli extravergini certificabili DOP, prevede la capacità produttiva futura, promuove indagini di mercato relative ai consumi, elabora i dati risultanti al fine di programmare un economico ed equilibrato sviluppo della produzione dell’olio extra vergine di oliva D.O.P.
IND_386 Consolidamento del paesaggio IG :
un solo prodotto prevede tale requisito a livello di disciplinare di produzione: “Gli oliveti sono ubicati nelle zone pedecollinari e collinari, anche su terrazzamenti, sia già esistenti che creati dall’uomo, che permettono di individuare in un modo molto originale il paesaggio, contribuendo così alla valorizzazione dell’ambiente, anche dal punto di vista turistico”.
IND_387 Tutela del paesaggio :
Un solo prodotto prevede tale requisito a livello di statuto: “Nel quadro delle attività rientranti nel perseguimento dell’oggetto consortile il Consorzio può esercitare tutte le funzioni necessarie ed opportune per la cura degli interessi generali dell’olio extra vergine di oliva [...] ed in particolare può: [...] m) Promuovere azioni di valorizzazione e di tutela del patrimonio varietale dell’olivo, nonché degli oliveti esistenti [...], anche al fine di salvaguardare l’aspetto paesaggistico ed ambientale del territorio”.
›› Indicatori potenziali ulteriormente sviluppabili
• IND_076 Ricerca sui prodotti IG
Lo statuto prevede che “Il Consorzio non persegue scopo di lucro, ha i seguenti scopi che svolge a favore di tutti i soggetti inseriti nel sistema di controllo della I.G.P. SICILIA: [...] 2. Definire programmi recanti misure di carattere strutturale e di adeguamento tecnico finalizzate al miglioramento qualitativo della IGP “SICILIA”; [...] IND_078 Visibilità del prodotto IG”.
• IND_078 Visibilità del prodotto IG
Lo statuto prevede che “Il Consorzio non persegue scopo di lucro, ha i seguenti scopi che svolge a favore di tutti i soggetti inseriti nel sistema di controllo della I.G.P. SICILIA: [...] 3. Tutelare, promuovere, valorizzare e curare gli interessi generali della IGP “SICILIA” anche attraverso l’informazione del consumatore; [...] 7. Estendere in Italia ed all’estero la conoscenza e la diffusione della IGP “SICILIA”, nonché delle sue caratteristiche di qualità svolgendo ovunque apposita promozione ed opera di informazione anche riferita alla sua filiera produttiva” “Inoltre il Consorzio nell’ambito degli scopi statutari, svolge le seguenti attività nell’interesse dei consorziati [...] 3.
Promuove intese tra i consorziati comunque atte a valorizzare la produzione della IGP “SICILIA” o ad accrescerne la rinomanza e la conoscenza; e che Svolge in Italia e all’estero, attività promozionali, di marketing e organizzare campagne pubblicitarie in favore delle denominazioni e intraprendere ogni iniziativa atta a diffondere e valorizzare l’immagine dei prodotti. Per tali scopi il Consorzio può partecipare a bandi pubblici e richiedere e ricevere sovvenzioni”.
• IND_256 Sviluppo delle capacità per aumentare la produttività agricola
Lo statuto prevede che: “Inoltre il Consorzio nell’ambito degli scopi statutari, svolge le seguenti attività nell’interesse dei consorziati: 1. Supporta i consorziati nel perfezionamento costante del risultato produttivo, dando loro informazioni, direttive e assistenza ed ausili tecnici e scientifici”.
QUALIVITA
TABELLA INDICATORI
INDICATORI
IND_004 Aggiornamento per certificazione IG
IND_010 Conservazione dei registri
IND_021 Spese totali per ricerca e sviluppo
IND_043 Approvvigionamenti locali
IND_053 Effetti sull'economia locale
QUALIVITA
IND_056 Evoluzione della produzione di prodotti certificati
IND_057 Produzione di IG
IND_060 Punti di controllo qualità
IND_066 Non conformità alle norme sulla sicurezza alimentare e sulla qualità degli alimenti
IND_074 Etichettatura del prodotto
IND_075 Sistema di tracciabilità forward
IND_076 Ricerca sui prodotti IG
IND_077 Sistema di tracciabilità degli input e della qualità
IND_078 Visibilità del prodotto IG
IND_197 Riunioni formali dei membri IG tenutesi
IND_198 Riunioni dei membri IG tenutesi
IND_219 Riduzione degli abusi e delle imitazioni
IND_221 Reclami sulla qualità dei prodotti IG
IND_226 Presenza di nutrienti preziosi
IND_227 Classificazione NOVA degli alimenti IG
IND_228 Procedure/metodi di lavorazione sensibili alla nutrizione
IND_251 Ruolo del sistema IG nel mantenimento delle tradizioni e della cultura locale
IND_256 Sviluppo delle capacità per aumentare la produttività agricola
IND_362 Varietà e razze adattate localmente
IND_386 Consolidamento del paesaggio IG
IND_387 Tutela del paesaggio
POTENZIALE
PILASTRO RESILIENZA ECONOMICA
Il pilastro della resilienza economica è sviluppato nel tool FAO-oriGIn in ben 135 indicatori. Di questi quelli maggiormente rappresentati dai prodotti del settore degli oli EVO sono 14, variamente applicati dai diversi prodotti. Taluni indicatori sono presenti nella documentazione analizzata in diversi punti per lo stesso prodotto. Gli indicatori a vario titolo rappresentati dai prodotti di tutte le categorie merceologiche valutate sono invece 23
→ TEMI SPECIFICI SICILIA IGP - OLIO EVO
• Il prodotto analizzato conta un totale di 11 indicatori (9 effettivi e 2 potenziali) sui 14 considerati relativi al pilastro della resilienza economica del comparto oli. Il prodotto si posiziona quindi sotto la media dei 12,0 indicatori caratteristici del comparto e sotto la media dei prodotti di tutte le categorie merceologiche mappate che è 12,9.
• Gli 11 indicatori applicati dal prodotto sono: –
IND_004 Aggiornamento per certificazione IG
IND_010 Conservazione dei registri
IND_043 Approvvigionamenti locali
IND_057 Produzione di IG
–
–
–
–
IND_060 Punti di controllo qualità
IND_066 Non conformità alle norme sulla sicurezza alimentare e sulla qualità degli alimenti
IND_074 Etichettatura del prodotto
IND_075 Sistema di tracciabilità forward
IND_076 Ricerca sui prodotti IG
IND_077 Sistema di tracciabilità degli input e della qualità
IND_078 Visibilità del prodotto IG
• La maggior parte degli indicatori effettivi è stata riscontrata nel piano dei controlli (gestione registri degli operatori riconosciuti, rintracciabilità, punti di controllo qualità, etc.)
• Gli indicatorI non applicati sono:
–
–
IND_021 Spese totali per ricerca e sviluppo
IND_056 Evoluzione della produzione di prodotti certificati
IND_053 Effetti sull’economia locale
• Rispetto ai 23 indicatori rappresentativi di tutti i comparti merceologici valutati, in aggiunta non si applicano gli indicatori:
–
IND_028 Redditività a lungo termine –
IND_056 Evoluzione della produzione di prodotti certificati
IND_062 Strategia di riduzione spreco della produzione IG
– IND_069 Attrezzature e locali puliti
IND_086 Presenza commerciale
– IND_104 Gestione del rischio
ANALISI PILASTRI SOSTENIBILITÀ QUALIVITA
→ SPUNTI DI IMPLEMENTAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA PER IL SETTORE OLIO
La gran parte dei prodotti analizzati non prevede in modo esplicito:
• IND_053 Effetti sull’economia locale
→ SPUNTI DI IMPLEMENTAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA PER IL SETTORE IG
• Gli indicatori considerati per tutti i comparti merceologici considerati corrispondono a 23. La media di tutti i prodotti considerati appartenenti alle diverse categorie merceologiche corrisponde a 12,9.
• La media più bassa con 11,2 indicatori è rappresentata dal settore dei vegetali trasformati mentre la media più alta con 14,4 indicatori è rappresentata dalla categoria dei prodotti a base di carne.
• Alla luce della mappatura dei prodotti campionati, per alzare il livello di applicazione degli indicatori economici occorre focalizzare l’attenzione almeno sugli indicatori relativi a:
– Investimento a lungo termine : IND_021 Spese totali per ricerca e sviluppo, IND_028 Redditività a lungo termine
Creazione del valore : IND_053 Effetti sull’economia locale, IND_056 Evoluzione della produzione di prodotti certificati
Qualità del prodotto : IND_062 Strategia di riduzione spreco della produzione IG
QUALIVITA
Sicurezza alimentare : IND_067 Consapevolezza dei protocolli e degli standard di sicurezza alimentare
Diversificazione : IND_085 Nuovi mercati geografici, IND_086 Presenza commerciale, IND_104 Gestione del rischio
• Andando oltre l’ambito dei 23 indicatori a vario titolo applicati dalle IG campionate, ci sono una serie di indicatori disattesi praticamente da tutti i prodotti che rappresentano un’ampia area di miglioramento per tutte le IG italiane rispetto agli indicatori FAO-oriGIn; fra i principali:
Costi, investimenti, reddittività : IND_001 Capitali patrimoniali per il benessere dei dipendenti, IND_002 Costi di conformità a standard o certificazioni di sostenibilità, IND_006 Costi energetici, IND_008 Costo del lavoro, IND_019 Costi di formazione, IND_020 Investimenti “green”, IND_026 Risparmio, IND_027 Efficienza degli investimenti, IND_033 Prezzo agricolo rispetto al prezzo di riferimento globale, IND_029 Produttività del territorio, IND_039 Efficienza dei costi (economica), IND_049 Valore economico direttamente generato e distribuito, IND_053 Effetti sull’economia locale.
– Gestione del rischio : IND_098 Efficacia delle strategie di mitigazione, IND_100 Strategia sul cambiamento climatico, IND_101 Informazioni sul clima/implementazione di azioni di riduzione del rischio, IND_106 Copertura del rischio associato ai ricavi.
– Stabilità di mercati, produzioni e offerta : IND_116 Appropriazione del valore nella catena del valore, IND_117 Prezzo in diversi mercati, IND_124 Resilienza del settore, IND_129 Andamento dei costi di produzione, IND_135 Volatilità del prezzo di input.
→ STRUMENTI NORMATIVI IN AMBITO VOLONTARIO PER L’IMPLEMENTAZIONE DELLA
SOSTENIBILITÀ ECONOMICA
Alcuni indicatori attualmente disattesi potrebbero essere soddisfatti adottando una strategia basata su norme tecniche riconosciute a livello internazionale. Queste norme possono essere utilizzate come metodologie per il raggiungimento di obiettivi specifici. In alcuni casi, si applicano direttamente ai prodotti, mentre in altri riguardano la gestione aziendale.
Molti di questi strumenti normativi risultano utili anche nella redazione del bilancio di sostenibilità.
• Standard in materia di sicurezza alimentare: BRC/IFS/FSSC per le attività di trasformazione e GlobalGap per la fase agricola (IND_067 Consapevolezza dei protocolli e degli standard di sicurezza alimentare).
• Standard in materia di sostenibilità : ISCC, ISO 50001, ISO 45001, ISO 14064, ISO 14067, ISO 14001; Made Green in Italy, ISO 37101, UNI PDR 125, PAS 24000 (IND_002 Costi di conformità a standard o certificazioni di sostenibilità, IND_020 Investimenti “green”, IND_006 Costi energetici, IND_062 Strategia di riduzione dello spreco della produzione IG, IND_001 Capitali patrimoniali per il benessere dei dipendenti, IND_100 Strategia sul cambiamento climatico).
• Standard in materia di economia circolare: ISO 59020 (IND_062 Strategia di riduzione dello spreco della produzione IG).
• Standard in materia di gestione dei rischi: ISO 31000, ISO 37301, ISO 37001 (IND_104 Gestione del rischio, IND_067 Consapevolezza dei protocolli e degli standard di sicurezza alimentare).
• Standard in materia di governance, compresa la componente economica: ISO 37101: 2019 (IND_039 Efficienza dei costi, IND_046 Crescita inclusiva del settore agricolo, IND_049 Valore economico direttamente generato e distribuito, IND_053 Effetti sull’economia locale, IND_124 Resilienza del settore, IND_129 Andamento dei costi di produzione).
→ CONSIDERAZIONI
Prezzo Equo : il tema dell’equità del trattamento economico riservato alla produzione primaria è di grande attualità. Le IG in generale, avendo da tempo organizzato le filiere, potrebbero avere interesse a dimostrare oggettivamente la correttezza del trattamento economico riservato agli agricoltori a riconoscimento del loro lavoro. L’adozione di una politica consortile in tal senso potrebbe essere uno strumento di comunicazione estremamente efficace.
PILASTRO BUONA GOVERNANCE
Il pilastro della resilienza economica è sviluppato nel tool FAO-oriGIn in 89 indicatori. Di questi quelli maggiormente rappresentati dai prodotti del settore degli oli EVO sono 4 , applicati da tutti i prodotti di comparto. Gli indicatori a vario titolo rappresentati dai prodotti di tutte le categorie merceologiche valutate sono invece 5 . Taluni indicatori sono presenti nella documentazione analizzata in diversi punti per lo stesso prodotto.
→ TEMI SPECIFICI SICILIA IGP - OLIO EVO
• Il prodotto analizzato conta un totale di 4 indicatori (tutti effettivi) sui 4 considerati relativi al pilastro della buona governance. Il prodotto si posiziona quindi allineato risetto la media del comparto olio (4) e sopra la media delle diverse categorie merceologiche analizzate (3,8).
• Gli indicatori applicati sono:
IND_197 Riunioni formali dei membri IG tenutesi
– IND_198 Riunioni dei membri IG tenutesi
IND_219 Riduzione degli abusi e delle imitazioni
– IND_221 Reclami sulla qualità dei prodotti IG
• Rispetto agli indicatori di tutti i comparti analizzati, il prodotto e il comparto oli non applicano: – IND_174 Piano di gestione della sostenibilità
→ SPUNTI DI IMPLEMENTAZIONE DELLA BUONA GOVERNANCE PER IL SETTORE OLIO
Tutti i prodotti del comparto oli analizzati rispettano i 4 indicatori considerati in quanto ampiamente presenti negli statuti dei Consorzi di tutela a dimostrazione che tali enti rivestono un ruolo strategico in ambito governance.
QUALIVITA
→ SPUNTI DI IMPLEMENTAZIONE DELLA BUONA GOVERNANCE PER IL SETTORE IG
• Confrontando i prodotti del settore degli oli EVO con le altre categorie merceologiche analizzate, l’unico requisito mancante è l’indicatore IND_174 Piano di gestione della sostenibilità.
• Andando oltre l’ambito i 5 indicatori a vario titolo applicati dalle IG campionate, ci sono una serie di indicatori disattesi praticamente da tutti i prodotti analizzati che rappresentano un’ampia area di miglioramento per tutte le IG italiane rispetto agli indicatori FAO-oriGIn; fra i principali:
– Audit: IND_136 Audit olistici, IND_137 Capacità di audit interno, IND_138 Procedura di audit interno, IND_139 Frequenza degli audit interni, IND_140 Disciplina di monitoraggio.
Struttura e leadership : IND_145 Le donne come decisori.
Trasparenza : IND_149 Episodi confermati di corruzione e azioni intraprese, IND_154
Comunicazione e formazione sulle politiche e procedure anticorruzione, IND_155
Operazioni valutate per rischi legati alla corruzione.
– Due diligence : IND_160 Integrazione delle informazioni di sostenibilità nel reporting, IND_161 Due diligence, IND_163 Impatti ambientali e sociali negativi nella catena di fornitura e azioni intraprese, IND_165 Pratiche di due diligence, IND_168 Standard di condotta e politica di integrità, IND_173 Governo dell’organizzazione.
Gestione della sostenibilità : IND_174 Piano di gestione della sostenibilità.
QUALIVITA
Legittimità : IND_185 Rispetto delle regole decisionali e dello statuto dell’organizzazione IG, IND_187 Partecipazione allo sviluppo delle politiche pubbliche, IND_192 Processo decisionale inclusivo.
Un aspetto importante da sottolineare è che molti degli indicatori che non risultano oggettivamente presenti nei documenti analizzati sono in realtà applicati da molti Consorzi di tutela. Pur tuttavia, ad una verifica esterna ed in assenza di audit ai Consorzi non è stato possibile ritenerli applicati in fase di analisi. L’opportunità di miglioramento consiste nella loro oggettivazione in procedure/documenti/statuti dei Consorzi oltre al rafforzamento di audit interni e di parte terza per accertarne l’applicazione.
→ STRUMENTI NORMATIVI IN AMBITO VOLONTARIO PER L’IMPLEMENTAZIONE DELLA BUONA GOVERNANCE
Alcuni indicatori attualmente disattesi potrebbero essere soddisfatti adottando una strategia basata su norme tecniche riconosciute a livello internazionale. Queste norme possono essere utilizzate come metodologie per il raggiungimento di obiettivi specifici. In alcuni casi, si applicano direttamente ai prodotti, mentre in altri riguardano la gestione aziendale.
Molti di questi strumenti normativi risultano utili anche nella redazione del bilancio di sostenibilità.
• Organizzazione: ISO 9001, PAS 24000, ISO 31000, ISO 37301 e ISO 37001: IND_174 Piano di gestione della sostenibilità, IND_136 Audit olistici, IND_137 Capacità di audit interno, IND_138 Procedura di audit interno, IND_139 Frequenza degli audit interni, IND_140 Disciplina di monitoraggio, IND_149 Episodi confermati di corruzione e azioni intraprese, IND_152 Importo delle multe pagate/da pagare a causa di accordi legati alla corruzione, IND_154 Comunicazione e formazione sulle politiche e procedure anticorruzione, IND_155 Operazioni valutate per rischi legati alla corruzione, IND_178 Procedure di reclamo, IND_179 Reclami degli stakeholder, IND_210 Percorso verso la conformità.
• Pari opportunità: UNI PDR 125: IND_145 Le donne come decisori, IND_192 Processo decisionale inclusivo, IND_213 Formazione dei dipendenti sulle politiche o procedure sui diritti umani.
PILASTRO BENESSERE SOCIALE
Il pilastro del benessere sociale è sviluppato nel tool FAO-oriGIn in ben 102 indicatori. Di questi quelli maggiormente rappresentati dai prodotti del settore degli oli EVO sono 5 , generalmente applicati dai diversi prodotti. Il numero medio di indicatori applicati è 4,5. Per i prodotti valutati appartenenti a tutte le categorie merceologiche gli indicatori applicati sono invece 9 e il valore medio è 3,5. Taluni indicatori sono presenti nella documentazione analizzata in diversi punti per lo stesso prodotto.
→ TEMI SPECIFICI SICILIA IGP - OLIO EVO
• Il prodotto analizzato conta un totale di 5 indicatori (di cui quattro effettivi ed uno potenziale) sui 5 considerati relativi al pilastro del benessere sociale. Il prodotto si posiziona quindi sopra la media dei 4,5 indicatori caratteristici del comparto e sopra la media di tutte le categorie merceologiche considerate (3,5).
• I 5 indicatori applicati sono:
IND_226 Presenza di nutrienti preziosi.
–
IND_227 Classificazione NOVA degli alimenti IG
IND_228 Procedure/metodi di lavorazione sensibili alla nutrizione
–
IND_256 Sviluppo delle capacità per aumentare la produttività agricola
• La maggior parte degli indicatori effettivi è stata riscontrata nel disciplinare.
–
–
IND_251 Ruolo del sistema IG nel mantenimento delle tradizioni e della cultura locale
• Rispetto ai 9 indicatori rappresentativi di tutti i comparti merceologici valutati, in aggiunta non si applicano gli indicatori:
IND_225 Assenza di sostanze sintetiche
IND_238 Identificazione dei pericoli e valutazione dei rischi
IND_261 Istruzione e formazione formale e non formale
IND_277 Importanza del sistema IG nella comunità
→ SPUNTI DI IMPLEMENTAZIONE DEL BENESSERE SOCIALE PER IL SETTORE OLIO
La gran parte dei prodotti del comparto olio analizzati prevede l’adozione di tutti gli indicatori mappati per questa categoria.
Unica eccezione per il IND_226 Presenza di nutrienti preziosi, applicato dal 50% dei prodotti (2 su 4).
→ SPUNTI DI IMPLEMENTAZIONE DEL BENESSERE SOCIALE PER IL SETTORE IG
• Rispetto ai 9 indicatori di benessere sociale considerati la media del campione di tutte le merceologie valutate corrisponde a 3,5. La media più bassa con 2,2 indicatori è rappresentata dal settore dei prodotti a base di carne mentre la media più alta con 4,7 indicatori è rappresentata dal settore dei formaggi, seguita dagli oli con 4,5 indicatori.
• Alla luce della mappatura dei prodotti campionati, per alzare il livello di applicazione degli indicatori economici occorre focalizzare l’attenzione almeno sugli indicatori: –
QUALIVITA
Sicurezza alimentare e nutrizionale: IND_225 Assenza di sostanze sintetiche, IND_226 Presenza di preziosi nutrienti (che risulta adottato solo in uno dei disciplinari valutati)
– Formazione : IND_256 Sviluppo delle capacità per una maggiore produttività agricola
• Andando oltre l’ambito dei 9 indicatori a vario titolo applicati dai prodotti di tutte le categorie merceologiche, ci sono una serie di indicatori disattesi praticamente da tutti i prodotti che rappresentano un’ampia area di miglioramento per tutte le IG italiane rispetto agli indicatori FAO-oriGIn; fra i principali:
–
Salute pubblica, sicurezza e salute sul lavoro: IND_231 Impatto dell’IG sulla qualità dell’aria, IND_232 Impatto dell’IG sulle fonti idriche locali, IND_233 Impatto dell’IG sullo smaltimento dei rifiuti, IND_234 Formazione sulla sicurezza e salute, IND_236 Spese per la salute
e la sicurezza dei dipendenti in percentuale dei ricavi, IND_238 Identificazione dei pericoli e valutazione dei rischi, IND_244 Sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro
– Produttività : IND_257 Implementazione di pratiche che portano ad un aumento della produttività, IND_259 Educazione allo sviluppo sostenibile, IND_261 Istruzione e formazione formale e non formale
– Qualità della vita : IND_270 Valutazione dei diritti umani, IND_288 Impatto sociale dei prodotti IG, IND_289 Nuove generazioni, IND_292 Autonomia nella produzione.
– Parità di genere : IND_293 Pratiche legate alle donne, IND_294 Donne come decisori, IND_295 Rapporto di remunerazione tra generi, IND_297 Partecipazione delle donne alle organizzazioni di produttori, IND_298 Diritti politici delle donne (capacità di rappresentare unità produttive), IND_299 Diversità dei dipendenti, IND_303 Trattamento equo per i lavoratori vulnerabili, IND_312 Formazione dei dipendenti sulle politiche o procedure sui diritti umani.
– Pratiche commerciali : IND_324 Formalizzazione della catena del valore, IND_325 Risoluzione dei conflitti riguardanti prezzi e qualità.
Molti degli indicatori succitati, non sono formalmente previsti dai documenti analizzati ma sono previsti dalle norme cogenti applicabili in Italia in materia di salute e diritti dei lavoratori. Prevedendone un richiamo nei documenti applicabili alla IG e valutando idonee modalità di accertamento della loro corretta applicazione molti di questi indicatori potrebbero essere ottemperati.
→ STRUMENTI NORMATIVI IN AMBITO VOLONTARIO PER L’IMPLEMENTAZIONE DEL BENESSERE SOCIALE
Alcuni indicatori attualmente disattesi potrebbero essere soddisfatti adottando una strategia basata su norme tecniche riconosciute a livello internazionale. Queste norme possono essere utilizzate come metodologie per il raggiungimento di obiettivi specifici. In alcuni casi, si applicano direttamente ai prodotti, mentre in altri riguardano la gestione aziendale.
Molti di questi strumenti normativi risultano utili anche nella redazione del bilancio di sostenibilità.
• Standard in materia di governance di sostenibilità: ISO 37101 (IND_263 - 289)
• Standard in materia di parità di genere, inclusione e corporate social responsibility: UNI PDR 125, PAS 24000, ISO 30415 e GlobalGap + Grasp per la fase agricola (IND_291 - 292 - 293 - 294 - 295 - 296 - 297 - 298 - 299 - 300 - 301 - 303 - 270 - 271 - 272 e dal 304 al 322)
• Standard in materia di gestione dei rischi: ISO 31000
• Sicurezza sui luoghi di lavoro: ISO 45001 e GlobalGap per la fase agricola (IND_234 - 238241 - 244 - 245 - 246 - 247).
→ CONSIDERAZIONI
QUALIVITA
• Diversità e inclusione : è un tema estremamente attenzionato anche dal dipartimento pari opportunità del ministero. Rilevante anche per le filiere agro-alimentari (ad esempio rif. Rapporto FAO 2023 «Status of Woman in agrifood system»); esistono finanziamenti ed agevolazioni per le imprese e le organizzazioni che adottino un sistema di parità di genere certificato secondo la norma UNI/PDR 125. L’adozione di una politica consortile in tal senso potrebbe aumentare il livello di applicazione degli indicatori.
• Nuove generazioni : il cambio generazionale è un elemento critico per molti comparti industriali e manifatturieri. Lo stesso vale per il settore agricolo, per il quale la Politica Agricola Comune (PAC) 2023-2027 prevede delle specifiche misure di aiuto ai giovani imprenditori agricoli. L’adozione di una politica consortile in tal senso potrebbe aumentare il livello di applicazione degli indicatori applicati.
• Sicurezza e salute sul lavoro : è un tema sempre di attualità, soprattutto in ambito agricolo. L’adozione di una politica consortile in tal senso con riferimento specifico alla fase agricola potrebbe aumentare il livello di sostenibilità.
• Diritti dei lavoratori : nel mondo agricolo è tema sempre rilevante. Si pensi al tema del caporalato che potrebbe avere impatti estremamente negativi sull’immagine delle IG qualora venisse riscontrato. Si considerino a titolo di esempio le notizie di cronaca più recenti sul tema. L’adozione di una politica consortile con riferimento specifico alla fase agricola potrebbe aumentare il livello di applicazione degli indicatori.
PILASTRO INTEGRITÀ AMBIENTALE
Il pilastro dell’integrità ambientale è sviluppato nel tool FAO-oriGIn in 116 indicatori. Di questi quelli maggiormente rappresentati dai prodotti del settore degli oli EVO sono 3 , variamente applicati dai diversi prodotti. Gli indicatori a vario titolo rappresentati dai prodotti di tutte le categorie merceologiche valutate sono invece 8 . Taluni indicatori sono presenti nella documentazione analizzata in diversi punti per lo stesso prodotto.
→ TEMI SPECIFICI
SICILIA IGP - OLIO EVO
• Il prodotto analizzato conta un totale di 1 indicatore sui 3 considerati relativi al pilastro dell’integrità ambientale. Il prodotto si posiziona sotto la media dei prodotti del settore degli oli EVO (1,3) e sotto la a media di tutti i prodotti che rappresentano i diversi settori merceologici che è 1,3.
• L’indicatore applicato è IND_382 Varietà e razze adattate localmente
• Gli indicatori non applicati sono:
IND_368 Consolidamento del paesaggio IG
– IND_387 Tutela del paesaggio.
• Rispetto agli 8 indicatori rappresentativi di tutti i comparti merceologici valutati, non applica gli indicatori:
– IND_331 Alimentazione animale (non applicabile)
–
QUALIVITA
IND_333 Pratiche umane di gestione degli animali (non applicabile)
– IND_349 Pratiche di gestione relative alle emissioni di gas serra
–
IND_389 Pratiche di conservazione e ripristino del suolo –
IND_433 Piano consumo acqua
→ SPUNTI DI IMPLEMENTAZIONE
DELL’INTEGRITÀ AMBIENTALE PER IL SETTORE OLIO
I principali indicatori da implementare per il comparto olio sono:
• IND_386 Consolidamento del paesaggio delle IG
• IND_387 Tutela del paesaggio
→ SPUNTI DI IMPLEMENTAZIONE DELL’INTEGRITÀ
AMBIENTALE PER IL SETTORE IG
• I prodotti del settore degli oli EVO con la media di 1,3 indicatori applicati sono in linea con la media dei prodotti analizzati la cui media è 1,3.
• Considerando i 116 indicatori del tool FAO-oriGIn, fra gli indicatori a vario titolo disattesi, quelli che possono rappresentare aree di miglioramento per le IG italiane sono raggruppabili nelle seguenti categorie:
– Qualità dell’aria: IND_334 Pratiche di prevenzione dell’inquinamento atmosferico, IND_335 Obiettivo di riduzione dell’inquinamento atmosferico, IND_336 Concentrazione ambientale di inquinanti atmosferici, IND_337 Odori sgradevoli, IND_338 Conflitti legati agli odori sgradevoli.
Emissioni: IND_339 Sostanze dannose per l’ozono, IND_340 Emissioni indirette di gas a effetto serra (GHG) legate all’energia (scope 2), IND_341 Emissioni animali, IND_342
Intensità delle emissioni di CO2, IND_343 Emissioni dirette di GHG (scope 1), IND_344
Emissioni totali da fertilizzanti, IND_345 Bilancio dei gas serra, IND_346 Pratiche di mitigazione dei gas serra, IND_347 Altre emissioni indirette di GHG (scope 3), IND_348
Intensità di riduzione delle emissioni di GHG.
Diversità dell’ecosistema e diversità genetica: IND_350 Tasso di perdita degli habitat naturali, IND_351 Consapevolezza dei produttori di IG sui valori della biodiversità, IND_352
Impatti significativi di attività, prodotti e servizi sulla biodiversità, IND_353 Connettività dell’ecosistema, IND_354 Pratiche di miglioramento dell’ecosistema, IND_355 Piano di conservazione e ripristino degli habitat paesaggistici, IND_357 Piano di conservazione e ripristino dell’habitat marino, IND_360 Conservazione dell’agrobiodiversità in situ.
– Gestione e uso del territorio: IND_381 Area agricola soggetta a pratiche agricole produttive e sostenibili, IND_382 Rotazione delle colture, IND_383 Eterogeneità temporale e spaziale del sistema agricolo, IND_384 Conversione dell’ecosistema naturale, IND_385 Generazione del paesaggio, IND_386 Consolidamento del paesaggio delle IG, IND_387 Conservazione del paesaggio.
Qualità del suolo: IND_388 Piano di conservazione e ripristino del suolo, IND_389 Pratiche di conservazione e riabilitazione del suolo, IND_390 Degrado del suolo, IND_391 Perdita/guadagno netto di terreno produttivo, IND_392 Salute e analisi del suolo, IND_393 Manutenzione sul campo, IND_394 Ottimizzazione dell’uso dei fertilizzanti, IND_395 Qualità biologica dei suoli, IND_396 Qualità chimica dei suoli, IND_397 Misure di conservazione del suolo e misure per migliorare l’uso dell’acqua da parte delle piante, IND_398 Struttura fisica dei suoli, IND_389 Pratiche di conservazione e ripristino del suolo.
Uso efficiente dell’energia: IND_410 Consumo energetico, IND_411 Pratiche di risparmio energetico, IND_412 Riduzione del consumo energetico, IND_413 Energie rinnovabili, IND_414 Obiettivo sull’utilizzo dell’energia rinnovabile, IND_415 Autonomia energetica.
Rifiuti: IND_416 Spreco alimentare, IND_419 Riduzione dei rifiuti, IND_420 Smaltimento dei rifiuti, IND_421 Riciclaggio e riutilizzo dei rifiuti, IND_422 Pratiche di riduzione dei rifiuti, IND_423 Obiettivo di riduzione dei rifiuti, IND_424 Riduzione dell’uso di materiali di imballaggio in plastica.
Acqua: IND_435 Prelievi totali di acque sotterranee e superficiali, IND_436 Livello di stress idrico, IND_437 Impronta idrica blu, IND_438 Impronta idrica verde, IND_439 Impronta idrica grigia, IND_440 Consumo acqua, IND_441 Riciclo e riutilizzo dell’acqua, IND_442 Efficienza nell’uso dell’acqua.
→ STRUMENTI NORMATIVI IN AMBITO VOLONTARIO PER L’IMPLEMENTAZIONE DELL’INTEGRITÀ AMBIENTALE
QUALIVITA
Alcuni indicatori attualmente disattesi potrebbero essere soddisfatti adottando una strategia basata su norme tecniche riconosciute a livello internazionale. Queste norme possono essere utilizzate come metodologie per il raggiungimento di obiettivi specifici. In alcuni casi, si applicano direttamente ai prodotti, mentre in altri riguardano la gestione aziendale. Molti di questi strumenti normativi risultano utili anche nella redazione del bilancio di sostenibilità.
• Organizzazione: ISO 37001
• Impatto ambientale: ISO 14001, LCA, ISO 14040, ISO 14044, ISO 14067, ISO 14064, Made Green in Italy, ISO 50001
• Biodiversità: Biodiversity Friend
• Buone pratiche agricole, pratiche di agricoltura rigenerativa e carbon farming: GlobalGap, Leaf Marque, SQNPI, ISCC, FSA, Biologico.
→ CONSIDERAZIONI
• Impatto ambientale : gli impatti ambientali e la loro riduzione sono elementi richiesti da numerose iniziative/strategie a livello globale ed europeo (es. Agenda 2030, Green Deal, Farm to Fork etc.) così come dalle recenti normative di rendicontazione degli asset intangibili (Environment-Social-Governance ESG) quali ad esempio la direttiva CSRD. L’adozione di una politica consortile in tal senso potrebbe aumentare il livello di applicazione degli indicatori 334 - 335 - 336 - 339 - 340 - 341 - 342 - 343 - 344 - 345 - 346 - 347 - 348 - 349 - 425 - 427 - 428 - 429 -430 - 431 - 432 - 433 - 435 - 436 - 437 - 438 - 439 - 440 - 441 - 442. Si considerino a titolo meramente esemplificativo i lavori fatti da Consorzio Grana Padano DOP, Prosciutto di Parma DOP e Asiago DOP su Made Green in Italy. Si consiglia di valutare un approccio sistemico (di comparto) anziché di singole realtà aziendali.
• Biodiversità : la strategia europea per la biodiversità 2030 e la strategia europea Farm to Fork richiamano questo tema, vi sarebbero obiettivi vincolanti anche per gli ecosistemi agrari. Sarebbe molto interessante una valutazione oggettiva della biodiversità (anche attraverso l’ausilio di standard riconosciuti) per poter rafforzare il racconto e il legame con il territorio andando a migliorare l’adozione degli indicatori da 350 a 370.
• Buone pratiche agricole, pratiche di agricoltura rigenerativa e carbon farming: la strategia europea Farm to Fork promuove la riduzione dell’uso di pesticidi e fertilizzanti e antimicrobici, l’aumento dei terreni destinati ad agricoltura BIO, il sequestro del carbonio nei suoli agricoli; per il carbon farming il riferimento è la bozza di Regolamento europeo su carbon farming COM(2022) 672 final «REGULATION OF THE EUROPEAN PARLIAMENT AND OF THE COUNCIL establishing a Union certification framework for carbon removals». L’adozione di una strategia consortile in materia potrebbe aumentare il livello di applicazione del BIO nelle aziende agricole e/o sistemi di coltivazione/allevamento a basso impatto ambientale migliorando l’adozione degli indicatori: 378 - 379 - 380 - 381 - 382 - 383 - 384 - da 388 a 398 - 405 - 409.
• Efficienza energetica: il Green Deal, prevede l’incremento dell’efficienza energetica e l’utilizzo di energia pulita; la nuova Direttiva UE 2023/1791 sull’efficienza energetica, entrata in vigore nell’ottobre 2023, aumenta gli obiettivi di efficienza energetica dell’UE. L’adozione di una strategia consortile in materia potrebbe aumentare il livello degli indicatori dal 410 al 415. A titolo meramente esemplificativo si cita la norma ISO 50001 sul sistema di gestione dell’energia che, insieme a norme tecniche come Made Green in Italy, può costituire uno strumento metodologico utile per valutare prima e ridurre poi i consumi energetici. L’approccio organico e strutturato potrebbe essere funzionale a intercettare finanziamenti pubblici.
QUALIVITA
• Gestione dei rifiuti : il Green Deal prevede due strategie: 1) strategia Farm to Fork che prevede la riduzione delle perdite e degli sprechi alimentari, 2) piano di azione per l’economia circolare che prevede anche dei punti di azione finalizzati alla riduzione della generazione dei rifiuti; da ricordare inoltre la direttiva dell’Unione Europea sui rifiuti 2008/98/ CE, con in corso una proposta di revisione che fisserebbe nuovi obiettivi di riduzione degli sprechi alimentari e dei rifiuti del tessile. Una strategia consortile sul punto consentirebbe di rispondere agli indicatori da 416 a 424.
QUALIVITA
SICILIA IGP – OLIO EVO
SICILIA IGP – OLIO EVO
ALLEGATO ANALISI DOCUMENTALE
75 frasi riscontrate nell’analisi dei documenti collegate a 21 indicatori di sostenibilità
:: 23 DISCIPLINARE DI PRODUZIONE
:: 41 PIANO DI CONTROLLO :: 8 STATUTO :: 3 ALTRI REGOLAMENTI
Resilienza economica Qualità del prodotto e informazioni Qualità del prodotto IND_057 Produzione di IG Quota (%) di prodotti che soddisfano le specifiche del prodotto IG nel volume di produzione totale
Resilienza economica Qualità del prodotto e informazioni Qualità del prodotto IND_057 Produzione
Art 5.3.2
di produzione familiare, si suggerisce che le ore dedicate dai membri della famiglia alla produzione di IG siano contabilizzate sulla base di una tariffa oraria/mensile concordata
catastali sulle quali avviene la produzione, dei produttori, dei frantoiani e dei confezionatori in appositi elenchi, gestiti da un'unica struttura di controllo, e dalla tenuta di registri di produzione e condizionamento.
Documenti aziendali, provenienza dei fornitori ddp Art 3 Zona di produzione La zona di produzione delle olive destinate alla produzione dell’Indicazione Geografica Protetta “Sicilia”, comprende l’intero territorio amministrativo della regione Sicilia. Ogni operatore riconosciuto ha la responsabilità di destinare alla IGP esclusivamente materia prima proveniente dall'area geografica definita dalla IGP da soggetti riconosciuti.
Produttore
Rapporto di controllo qualità: potenziale produttivo totale ddp Art 2 Metodo di ottenimento L’Indicazione Geografica Protetta “Sicilia”, deve essere ottenuta dalle seguenti cultivar di olive presenti, da sole o congiuntamente negli oliveti: Il produttore deve produrre l'olio con le varietà d'olive disciplinate. Il requisito si applica al 100% del prodotto destinato alla IGP
Produttore
di IG Quota (%) di prodotti che soddisfano le specifiche del prodotto IG nel volume di produzione totale
Resilienza economica Qualità del prodotto e informazioni Qualità del prodotto IND_057 Produzione di IG Quota (%) di prodotti che soddisfano le specifiche del prodotto IG nel volume di produzione totale
Resilienza economica Qualità del prodotto e informazioni Qualità del prodotto IND_057 Produzione di IG Quota (%) di prodotti che soddisfano le specifiche del prodotto IG nel volume di produzione totale
dell’Indicazione Geografica Protetta “Sicilia”, avviene direttamente dalla pianta, manualmente o
mezzi meccanici
Rapporto di controllo qualità: potenziale produttivo totale ddp Art 2 Metodo di ottenimento 2) Prima della molitura le olive devono essere sottoposte ad un processo di defogliazione e lavaggio temperatura ambiente. La permanenza della pasta di olive nella gramola varia in funzione del grado di maturazione dei frutti e la temperatura dell'acqua, nell'intercapedine esterna della gramolatrice, deve garantire che la pasta di olive in lavorazione non subisca processi di alterazione. Per l'estrazione dell'olio sono ammessi soltanto processi meccanici e fisici atti a produrre oli che presentino le caratteristiche peculiari originarie dei frutti. La resa massima delle olive in olio non può superare il 24%.
Rapporto di controllo qualità: potenziale produttivo totale ddp Art 2 Metodo di ottenimento 3) Le operazioni di oleificazione delle olive devono essere effettuate entro 48 ore dalla raccolta in impianti di molitura posti nel territorio amministrativo della regione Sicilia. 4) L’olio dovrà essere conservato in recipienti di acciaio inox o di altro materiale idoneo alla conservazione dell’olio.
deve rispettare requisiti disciplinati in termini di modalità di raccolta. Il requisito si applica per 100% del prodotto IGP
Olivicoltore
fratoiani devono rispettare le modalità di lavorazione disciplinate. Il requisito si applica al 100% del prodotto IGP frantoiano
fratoiani devono rispettare le modalità di lavorazione disciplinate. Il requisito si applica al 100% del prodotto IGP frantoiano
Rapporto di controllo qualità: potenziale produttivo totale ddp Art 5 Legame con l'ambiente La particolare posizione geografica della Sicilia, crea le condizioni naturali per ottenere una produzione di olio extra vergine di oliva con le caratteristiche chimico-fisiche e organolettiche peculiari descritte dal disciplinare di produzione La coltivazione dell'olivo nell'area prevista dal disciplinare di produzione, consentirà di ottenere un olio con caratteristiche previste dal ddp.
le specifiche del prodotto IG nel volume di produzione totale Rapporto di controllo qualità: potenziale produttivo totale ddp Art 7 Caratteristiche al consumo 1) All’atto del confezionamento l’Indicazione Geografica Protetta “Sicilia”, deve rispondere alle seguenti caratteristiche: a. Valutazione chimico-fisica Acidità (espressa in acido oleico): max 0,5%; Numero di perossidi: ≤ 12 mEq02/kg; Polifenoli totali: ≥ 100 mg/kg b. Valutazione Organolettica (Metodo COI) [] fratoiani e confezionatori devono garantire che il 100% del prodotto IGP sia conforme ai requisiti disciplinati. Frantoiano, Confezionatore
qualità
svolte dai richiedenti;
Produttori/trasformatori che utilizzano abitualmente punti di controllo e/o dispongono di strumenti per evitare il deterioramento della qualità dei prodotti
Comprensione dei difetti di qualità che derivano dal mancato controllo di fattori chiave, come l'umidità
registro telematico;[
che utilizzano abitualmente punti di controllo e/o dispongono di strumenti per evitare il deterioramento della qualità dei prodotti Comprensione dei difetti di qualità che derivano dal mancato controllo di fattori chiave, come l'umidità pdc Art 7.1 Controlli in accettazione Confezionatori – Commercianti/Intermediari Il responsabile all’accettazione deve
Produttori/trasformatori che utilizzano abitualmente punti di controllo e/o dispongono di strumenti per evitare il deterioramento della qualità dei prodotti
Resilienza economica Qualità del prodotto e informazioni Qualità del prodotto IND_060 Punti di controllo qualità Produttori/trasformatori che utilizzano abitualmente punti di controllo e/o dispongono di strumenti per evitare il deterioramento della qualità dei prodotti
Produttori/trasformatori che utilizzano abitualmente punti di controllo e/o dispongono di strumenti per evitare il deterioramento della qualità dei prodotti
Comprensione dei difetti di qualità che derivano dal mancato controllo di fattori chiave, come l'umidità pdc Art 7.2 Identificazione e rintracciabilità • Gli olivicoltori devono identificare la transazione di ogni lotto di olive, mediante la compilazione della documentazione per la consegna delle olive (DDT, apposita modulistica predisposta dall'OdC, ecc.) accertandosi, in autocontrollo, rispetto dei requisiti di conformità previsti dal disciplinare di produzione.
Comprensione dei difetti di qualità che derivano dal mancato controllo di fattori chiave, come l'umidità
Art 8.1 Richiesta d'analisi L'OdC ricevuta la richiesta, sulla base dei controlli espletati di tracciabilità e rispetto del disciplinare, effettua prelevamento di un campione per la verifica dei requisiti di conformità previsti dal disciplinare di produzione
Comprensione dei difetti di qualità che derivano dal mancato controllo di fattori chiave, come l'umidità pdc Art 8.4 Limite temporale di validità del certificato di analisi dalla data di sua emissione
il deterioramento della qualità dei prodotti Comprensione dei difetti di qualità che derivano dal mancato controllo di fattori chiave, come l'umidità
Confezionatori, Commericanti, Intermediari
Gli operatori riconosciuti, devono verificare se il fornitore è insertito nel sistema di controllo del prodotto IGP al fine di acquistare materia prima idonea alla produzione IGP
Ogni operatore riconosciuto ha la responsabilità di implementare ed applicare un piano di autocontrollo in relazione ai requisiti di conformità previsti dal disciplinare olivicoltore
L'OdC verifica requisiti di conformità previsti dal ddp attraverso un'analisi a campione OdC
Ai fini della verifica dei termini di validità del certificato di analisi, tutti gli operatori che a qualsiasi titolo detengono partite di olio già certificate effettuano almeno un monitoraggio giornaliero della temperatura di stoccaggio dell'olio certificato. Il monitoraggio
della temperatura che permette di capire per quanto tempo l'olio potrà rimanere con caratteristiche invariate
Frantoiano, Confezionatore, Commerciante, Intermediario
economica Qualità del prodotto e informazioni Sicurezza alimentare (Food safety)
IND_066 Non conformità alle norme sulla sicurezza alimentare e sulla qualità degli alimenti Numero di casi documentati di non conformità a leggi, regolamenti, codici e standard sulla sicurezza alimentare e sulla qualità degli alimenti negli ultimi tre anni
pdc Art 14 Gestione dei lotti non conformi ai requisiti disciplinati
dall’OdC e all’attività di autocontrollo fossero evidenziate situazioni di non conformità rispetto ai requisiti disciplinati, il lotto risultante non conforme, deve essere identificato ed escluso dal circuito tutelato
Gli operatori riconosciuti e l'OdC hanno la responsabilità di assicurare la conformità del 100% del prodotto identificato come IGP escludendo dal circuito tutelato eventuale prodotto non conforme olivicoltore, frantoiano, confezionatore, OdC
Nel caso in cui sia stata utilizzata la denominazione sul prodotto non conforme e lo stesso sia stato già immesso sul mercato, l’OdC è tenuto a segnalarlo all’Autorità competente (ICQRF), al Consorzio di Tutela riconosciuto dal MINISTERO COMPETENTE e a richiedere all’operatore di provvedere al richiamo del prodotto già commercializzato.
L'OdC ha la responsabilità di assicurare la conformità del 100% del prodotto identificato come IGP facendo richiamare eventuale prodotto già immesso in commercio OdC
Norme e standard di etichettatura,
del prodotto Il prodotto IG è conforme alle leggi, ai regolamenti e ai codici alimentari, nonché alle norme relative all'etichettatura degli alimenti confezionati, sia nei paesi in cui l'alimento viene prodotto, sia nei paesi in cui viene venduto
IG è conforme alle leggi, ai regolamenti e ai codici alimentari, nonché alle norme relative all'etichettatura degli alimenti confezionati, sia nei paesi in cui l'alimento
ai regolamenti e ai codici alimentari, nonché alle norme relative all'etichettatura degli alimenti confezionati, sia nei paesi in cui l'alimento viene prodotto, sia nei paesi in cui viene venduto
Norme e standard di etichettatura, audit, dichiarazioni ddp Art 8 Designazione e presentazione. 1) All’Indicazione Geografica Protetta “Sicilia”, è vietata l’aggiunta di qualsiasi qualificazione non espressamente prevista dal presente disciplinare di produzione ivi compresi gli aggettivi: “fine”, “scelto”, “selezionato”, “superiore”. Sono ammessi riferimenti veritieri e documentabili atti ad evidenziare l’operato dei singoli produttori, quali: “monovarietale” seguito dal nome della cultivar utilizzata, “raccolto a mano”, eccetera. 2) È consentito l’uso veritiero di nomi, ragioni sociali, marchi privati purché non abbiano significato laudativo e non siano tali da trarre in inganno il consumatore. [ 5) L’uso di altre indicazioni geografiche è vietato. 6) l’Indicazione Geografica Protetta “Sicilia”, deve figurare in etichetta con caratteri chiari ed indelebili in modo da poter essere distinto dal complesso delle indicazioni che compaiono su di essa. 7) La designazione deve altresì rispettare le norme di etichettatura previste dalla vigente legislazione. 10) È obbligatorio inserire in etichetta e/o nell’eventuale retro-etichetta il simbolo europeo della indicazione geografica protetta, in quadricromia o in bianco e nero.
Il confezionatore ha la responsabilità di confezionare ed etichettare 100% del prodotto in conformità alle regole disciplinate
Resilienza economica Qualità del prodotto e informazioni Informazioni sul prodotto IND_075 Sistema di tracciabilità forward Percentuale del volume di produzione che può essere tracciato e richiamato lungo la filiera alimentare attraverso un sistema di tracciabilità
Documenti aziendali, procedure e meccanismi che descrivono in dettaglio come identificare prodotti che devono essere ritirati dal mercato ed effettuare richiami
OLIVICOLTORI E Gli olivicoltori che detengono e commercializzano esclusivamente olio, allo stato sfuso e/o confezionato, ottenuto da olive provenienti dalla propria azienda, molite presso il frantoio proprio o di terzi, possono effettuare entro il 10 di ogni mese le annotazioni sul registro telematico
Gli olivicoltori registrando le informazioni sul registro telematico garantiscono la rintracciabilità delle produzioni Olivicoltore
sistema di tracciabilità
sistema di tracciabilità
del prodotto e informazioni Informazioni sul prodotto IND_075 Sistema di tracciabilità forward Percentuale del volume di produzione che può essere tracciato e richiamato lungo la filiera alimentare attraverso un sistema di tracciabilità
Sistema di tracciabilità forward Percentuale del volume di produzione che può essere tracciato e richiamato lungo la filiera alimentare attraverso un sistema di tracciabilità
Documenti aziendali, procedure e meccanismi che descrivono in dettaglio come identificare prodotti che devono essere ritirati dal mercato ed effettuare richiami
Documenti aziendali, procedure e meccanismi che descrivono in dettaglio come identificare prodotti che devono essere ritirati dal mercato ed effettuare richiami
Documenti aziendali, procedure e meccanismi che descrivono in dettaglio come identificare prodotti che devono essere ritirati dal mercato ed effettuare richiami
Documenti aziendali, procedure e meccanismi che descrivono in dettaglio come identificare prodotti che devono essere ritirati dal mercato ed effettuare richiami
di molitura e di movimentazione olive.
pdc Art 5.3.2 Obblighi specifici degli operatori CONFEZIONATORI A Annotano dati nel registro telematico entro e non oltre il sesto giorno successivo a quello dell'operazione. La tenuta dei
o confezionamento.
pdc Art 5.3.2 Obblighi specifici degli operatori COMMERCIANTI/INTERMEDIARI A Annotano dati nel registro telematico entro e non oltre il sesto giorno successivo a quello dell’operazione. La tenuta dei registri può essere delegata. B Annotano, nel rispetto dei tempi di cui al punto precedente, le operazioni previste dal registro telematico in termini di movimentazione, stoccaggio.
pdc Art 5.3.2 Obblighi specifici degli operatori Nella contabilità deve esserci corrispondenza tra quantitativi in entrata e quelli in uscita e dati devono essere giustificati dagli opportuni documenti (registrazioni telematiche e fatture/DDT/buoni di consegna).
in accettazione Le procedure e sistemi di registrazione in accettazione devono consentire ai tecnici
confezionatori registrando le informazioni sul registro telematico garantiscono la rintracciabilità delle produzioni
commercianti/ intermediari registrando le informazioni sul registro telematico garantiscono la rintracciabilità delle produzioni
Gli operatori ricnosciuti devono garantire la tracciabilità delle produzioni conservando gli opportuni documenti
Confezionatore
Commercianti,intermediari
Olivicoltori, frantoiani, confezionatori, intermediari
la filiera alimentare attraverso un sistema di tracciabilità
Documenti aziendali, procedure e meccanismi che descrivono in dettaglio come identificare prodotti che devono essere ritirati dal mercato ed effettuare richiami pdc Art 7.2 Identificazione e rintracciabilità Le procedure e sistemi di registrazione in autocontrollo attraverso il registro telematico devono garantire l'identificazione e la rintracciabilità delle olive e dell'olio durante lo stoccaggio, il processo produttivo, travasi, il confezionamento e l'eventuale cessione a qualsiasi titolo. Tali procedure e registrazioni devono consentire ai tecnici ispettori dell'OdC di risalire all'operatore, ai quantitativi conferiti e al rispetto dei requisiti disciplinati[ Ai fini della tracciabilità e identificazione dei lotti: • Tutti gli operatori devono identificare la transazione di ogni lotto di olio sfuso, mediante la compilazione del documento giustificativo (DDT). • Gli operatori devono riportare sul registro telematico dati che garantiscano l'identificazione e la rintracciabilità.
Gli operatori riconosciuti, nell'ambito dell'autocontrollo, devono produrre documentazione del rispetto del disciplinare di produzione e del piano dei controlli, anche relativi alla corretta identificazione e rintracciabilità delle produzioni IGP.
Frantoiano, Confezionatore, Commerciante, Intermediario
del rispetto del disciplinare di produzione e del piano dei controlli, anche relativi alla corretta identificazione e rintracciabilità delle produzioni IGP.
prodotti IG = l'organizzazione IG non ha sviluppato alcun progetto di ricerca per migliorare controllo, la produttività o la differenziazione, 1 = sono stati sviluppati progetti di ricerca prioritari per migliorare la produttività, 2 = sono stati identificati progetti di ricerca prioritari per migliorare rendimenti e comprendere meglio fattori e gli attributi della qualità, 3 = sono stati sviluppati progetti di ricerca prioritari per migliorare rendimenti e la produttività, comprendere meglio gli attributi di qualità e valutare l'autenticità, 4 = sono in corso progetti di ricerca prioritari per aumentare rendimenti e la produttività, 5 = sono in corso progetti di ricerca prioritari per migliorare rendimenti e comprendere gli attributi di qualità delle IG in corso, 6 = sono in corso progetti di ricerca prioritari per migliorare le rese, comprendere le caratteristiche dei prodotti IG e valutarne l'autenticità, 7 = la conoscenza risultante del prodotto viene utilizzata per
specifici degli operatori
e
[ ] D Nell'ambito del fascicolo aziendale forniscono le informazioni, per appezzamento e singola particella, riguardanti le superfici olivetate, limite altimetrico dei terreni slm, produzione massima per ettaro, sesto di impianto, il numero di piante, le varietà coltivate, nonché altre informazioni richieste dal disciplinare di produzione e pertinenti il fascicolo aziendale medesimo;
di
dell'autocontrollo, deve produrre documentazione del rispetto del
Olivicoltore
e del piano dei controlli, relative alle quantità di olive raccolte e la modalità, la data, e l'ora per garantire una corretta rintracciabilità delle materie prime
L'olivicoltore, nell'ambito dell'autocontrollo, deve produrre documentazione del rispetto del disciplinare di produzione e del piano dei controlli per garantire una corretta rintracciabilità delle materie prime
Olivicoltore
Resilienza economica Qualità del prodotto e informazioni Informazioni sul prodotto IND_077 Sistema di tracciabilità degli input della qualità Percentuale del volume di produzione per il quale gli input possono essere identificati dal fornitore e dalle specifiche di qualità per conformarsi agli standard IG
Documenti aziendali, procedure e meccanismi che descrivono in dettaglio come identificare prodotti che devono essere ritirati dal mercato ed effettuare richiami pdc Art 7.1 Controlli in accettazione Le procedure e sistemi di registrazione in accettazione devono consentire ai tecnici ispettori dell'OdC di risalire durante le verifiche ispettive: A. Presso frantoiani: al fornitore, alla data di raccolta delle olive, alla data e l'ora di ricevimento, alla data di lavorazione e ai requisiti di conformità previsti dal disciplinare di produzione; L'OdC deve verificare la corretta compilazione dei documenti che garantiscono la tracciabilità delle materie prime idonee per la IGP
sul prodotto IND_078 Visibilità del prodotto IG Esposizione in diversi canali o implementazione di strategie per la promozione e la diffusione del prodotto
procedure e meccanismi che descrivono in dettaglio come identificare prodotti che devono essere ritirati dal mercato ed effettuare richiami pdc Art 7.2 Identificazione e rintracciabilità
sta Art 4 Scopi e funzioni Il consorzio non persegue scopo di lucro, ha seguenti scopi che svolge favore di tutti soggetti inseriti nel sistema di controllo della I.G.P. SICILIA: 3. Tutelare, promuovere, valorizzare e curare gli interessi generali della IGP “SICILIA” anche attraverso l’informazione del consumatore; 7. Estendere in Italia ed all’estero la conoscenza e la diffusione della IGP “SICILIA”, nonché delle sue caratteristiche di qualità svolgendo ovunque apposita promozione ed opera di informazione anche riferita alla sua filiera produttiva
sta Art 4 Scopi e funzioni Inoltre Consorzio nell’ambito degli scopi statutari, svolge le seguenti attività nell’interesse dei consorziati 3. Promuove intese tra consorziati comunque atte a valorizzare la produzione della IGP “SICILIA” o ad accrescerne la rinomanza e la conoscenza; 4. Svolge in Italia e all’estero, attività promozionali,
il consorzio può partecipare a bandi pubblici richiedere e ricevere sovvenzioni.
del disciplinare di produzione e del piano dei controlli per garantire una corretta rintracciabilità delle materie prime
Olivicoltore
Il Consorzio ha la responsabilità anche di promuovere e valorizzare la conoscenza del Sicilia IGP Consorzio di
Il Consorzio ha la responsabilità anche di promuovere e valorizzare la conoscenza del Sicilia IGP Consorzio di tutela Buona
Partecipazione
IND_197 Riunioni formali dei membri IG tenutesi Numero totale di riunioni formali tra dirigenti e membri o rappresentanti del consiglio di amministrazione dell'IG all'anno, con ordini del giorno e verbali conservati per documentare il processo decisionale
Le riunioni formali devono avere un ordine del giorno e devono essere conservati verbali (con un elenco delle presenze). sta Art 17 CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE: CONVOCAZIONI E FUNZIONAMENTO 1) Il Consiglio di Amministrazione è convocato
e correttamente documentati
IND_219 Riduzione degli abusi e delle imitazioni Numero di abusi/pratiche di concorrenza sleale individuati e correttamente documentati
e comunicazione delle
L'operatore inserito nel sistema dei controlli deve garantire, in caso di lavorazioni che coinvolgono più processi produttivi per la realizzazione di prodotti non rientranti nel campo di applicazione della IGP Sicilia, la separazione spazio-temporale tra diversi processi. In particolare, nel caso in cui le produzioni vengano separate spazialmente, gli operatori dovranno identificare le linee di lavorazione, gli impianti, locali allo scopo utilizzati informandone l'OdC; nel caso in cui le produzioni generiche e a denominazione protetta vengano invece separate temporalmente, la corretta annotazione cronologica delle operazioni nel registro telematico SIAN, assicura la distinzione delle lavorazioni a IGP Sicilia da quelle generiche.
specifici degli operatori OLIVICOLTORI B [] In caso di produzione contemporanea di olive destinate a divenire olio IGP Sicilia e di olive da mensa dai medesimi oliveti iscritti nel circuito della denominazione, l'olivicoltore è obbligato comunicare alla struttura di controllo (tramite pec, mail, o sistema informatico predisposto ad hoc) quantitativi di olive destinate a mensa, al fine di una verifica dei quantitativi prodotti rispetto al limite di resa del disciplinare;
Ogni operatore riconosciuto ha l'obbligo identificare adottare metodiche opportune per separare le produzioni IGP dalle convenzionali.
operatore riconosciuto ha l'obbligo identificare adottare metodiche opportune per separare le produzioni IGP da altre produzioni, al fine di rispettare limiti di resa del disciplinare
IND_219 Riduzione degli abusi e delle imitazioni Numero di abusi/pratiche di concorrenza sleale individuati e correttamente documentati sta Art 4 Scopi e funzioni Il consorzio non persegue scopo di lucro, ha seguenti scopi che svolge a favore di tutti soggetti inseriti nel sistema di controllo della I.G.P. SICILIA: 5. Conseguire ed espletare l’incarico di vigilanza, in qualità di organo abilitato dalle competenti Amministrazioni dello Stato con l’esecuzione di tutte le funzioni connesse al relativo esercizio, secondo le modalità stabilite dall’ordinamento vigente; 6. Tutelare, difendere anche in sede giudiziaria, in Italia o all’Estero, e vigilare affinché, da parte di chiunque, non vengano usati indebitamente, abusivamente e illegittimamente, la dicitura IGP “SICILIA”, marchio consortile (qualora adottato), il logo della IGP “SICILIA” ed ogni altro simbolo o dicitura che la identifichi, ed affinché non vengano usati nomi, denominazioni, diciture e simboli comunque atti a trarre in inganno l’acquirente o il consumatore; Il Consorzio di tutela ha anche tra le sue funzioni anche quella di svolgere la vigilianza della denominazione.
consorzio non persegue scopo di lucro, ha seguenti scopi che svolge a favore di tutti soggetti inseriti nel sistema di controllo della I.G.P. SICILIA: 9. Collaborare nell’attività di vigilanza l’ Ispettorato centrale per la tutela della qualità e repressioni frodi dei prodotti agro-alimentari, ai sensi del D.M. del 12 ottobre del 2000, con il quale, conformemente alle previsioni dell’art. 14, comma 15, lettera d) della legge 526/1999, sono state DG PQAI PQAI 04 - Prot. Uscita N.0038523 del 23/05/2018 impartite le direttive per la collaborazione dei Consorzi di tutela delle DOP e delle IGP, nelle attività di vigilanza; Il Consorzio di tutela ha anche tra le sue funzioni anche quella di svolgere la vigilianza della denominazione.
Consorzio di tutela
Benessere sociale Sicurezza e salute della comunità Sicurezza alimentare nutrizione (Food security)
IND_226 Presenza di nutrienti preziosi Presenza di nutrienti specifici e diversi, micronutrienti o cellule viventi nel prodotto IG come risultato del collegamento all'origine (biodiversità, suoli, pascoli, pratiche di trasformazione dolce, ecc.)
IND_226
Presenza di nutrienti preziosi
Presenza di nutrienti specifici e diversi, micronutrienti o cellule viventi nel prodotto IG come risultato del collegamento all'origine (biodiversità, suoli, pascoli, pratiche di trasformazione dolce, ecc.)
Presenza di nutrienti specifici e diversi, micronutrienti o cellule viventi nel prodotto IG che hanno un impatto positivo sulla salute, come risultato del legame con l'origine (biodiversità, suoli, pascoli, pratiche di trasformazione dolce, ecc.)
ddp Art 5 Legame con l'ambiente Il clima mediterraneo (Cs) il meno esteso dei climi temperati e, nel caso della Sicilia, mostra molti aspetti caratteristici che influiscono significativamente sulla composizione chimica e soprattutto organolettica dell’olio extra vergine di oliva differenziandolo molto da quello prodotto in aree geografiche vicine soprattutto per quanto riguarda il rapporto tra acidi grassi monoinsaturi e polinsaturi (MuFA/PuFA) e in particolare per la qualità dei biofenoli e dei composti aromatici volatili (Alcoli, aldeidi ed esteri).
Presenza di nutrienti specifici e diversi, micronutrienti o cellule viventi nel prodotto IG che hanno un impatto positivo sulla salute, come risultato del legame con l'origine (biodiversità, suoli, pascoli, pratiche di trasformazione dolce, ecc.)
ddp Art 5 Legame con l'ambiente fattori pedoclimatici sopradescritti non influenzerebbero solo il tasso di crescita (CGR) correlato all’attività fotosintetica (quantità di radiazione solare, superficie e architettura fogliare), ma anche processi respirativi della cellula vegetale dalle cui vie metaboliche deriverebbero una vasta gamma di metaboliti vegetali: aminoacidi, lipidi e relativi composti, isoprenoidi (esempio: terpeni tra cui lo squalene, mentolo, limonene che conferiscono il caratteristico odore alle piante, fiori, frutti e precursori biosintetici degli steroli) e porfirine (correlati alla clorofilla e alla fotosintesi).
IND_227 Classificazione NOVA degli alimenti IG prodotti IG destinati al consumo rientrano nelle categorie NOVA 1, 2 o 3: 1 il prodotto IG è un alimento naturale o minimamente trasformato, prevalentemente di origine vegetale e preferibilmente prodotto con metodi agroecologici; 2 = prodotto IG è preparato con oli, grassi, sale e zucchero in piccole quantità per condire e cucinare; 3 = il prodotto IG raggiunge consumatori come pasto o bevanda a base di alimenti naturali o minimamente trasformati, con un numero limitato di ingredienti; 4 = il prodotto IG raggiunge consumatori come prodotto ultraprocessato prodotti IG destinati al consumo rientrano nelle categorie NOVA 1, 2 o 3: 1 = prodotto IG è un alimento naturale o minimamente trasformato, prevalentemente di origine vegetale e preferibilmente prodotto con metodi agroecologici; 2 = prodotto IG è preparato con oli, grassi, sale e zucchero in piccole quantità per condire e cucinare; 3 = prodotto IG raggiunge consumatori come pasto o bevanda a base di alimenti naturali o minimamente trasformati, con un numero limitato di ingredienti; 4 = il prodotto IG raggiunge consumatori come prodotto ultraprocessato ddp Art 1
ddp Art 2 Metodo di ottenimento sesti
lavorazione preservino la matrice alimentare e la struttura dei nutrienti evitando cracking o frazionamento Verificare se metodi di lavorazione preservano la matrice alimentare e la struttura dei nutrienti evitando rotture o frazionamenti. Un piano documentato per salvaguardare passaggi chiave del processo di lavorazione in modo che gli effetti sulla nutrizione siano preservati
siano
e
in modo che suoi effetti sulla nutrizione siano preservati e metodi di lavorazione preservino la matrice alimentare e la struttura dei nutrienti evitando cracking o frazionamento
Verificare se metodi di lavorazione preservano la matrice alimentare e la struttura dei nutrienti evitando rotture o frazionamenti. Un piano documentato per salvaguardare passaggi chiave del processo di lavorazione in modo che gli effetti sulla nutrizione siano preservati
ddp Art 2 Metodo di ottenimento È vietato l'uso di prodotti cascolanti o di abscissione. È altresì vietato l’utilizzo delle olive cadute naturalmente sul terreno e/o sulle reti di raccolta permanenti. Le olive raccolte dovranno essere trasportate con cura, in cassette, cassoni o altri contenitori rigidi che favoriscano l’aereazione. È vietato l'uso di sacchi. L'eventuale conservazione delle olive presso frantoi, deve avvenire in cassette, cassoni o altri contenitori rigidi che favoriscano l’aereazione, evitando fenomeni di surriscaldamento e/o fermentazione.
La presenza di nutrienti specifici sono il risultato anche della zona di coltivazione dell'olivo.
Olivicoltore
La presenza di nutrienti specifici sono il risultato anche della zona di coltivazione dell'olivo.
Olivicoltore
L'attenzione all'utilizzo di tecniche di raccolta e stoccaggio idonee porta ad una miglior qualità del prodotto finito olivicoltore
tecnica durante il periodo di riferimento
Tipologia di soggetti: produttori, lavoratori di imprese private; genere. Se il sostegno allo sviluppo delle capacità ha assunto la forma di sostegno finanziario, deve essere fornita la prova che è stato utilizzato in modo efficace, altrimenti non dovrebbe essere preso in considerazione. Comprendere la natura degli argomenti (generali o specifici del prodotto IG) sta Art 4 Scopi e funzioni Inoltre Consorzio nell’ambito degli scopi statutari, svolge le seguenti attività nell’interesse dei consorziati: 1. Supporta consorziati nel perfezionamento costante del risultato produttivo, dando loro informazioni, direttive e assistenza ed ausili tecnici e scientifici
Il Consorzio ha anche come scopo quello di fornire consulenza tecnica al fine di migliorare la produzione Consorzio di tutela