GARDA DOP - OLIO EVO
DOCUMENTI ANALIZZATI
Disciplinare di produzione - Data di riferimento 01/07/2023
Piano dei Controlli - Data di riferimento 01/03/2021
Tariffario - Data di riferimento 23/12/2020
Statuto del Consorzio di tutela - Data di riferimento 11/05/2010
NUMERO INDICATORI
22
indicatori
Indicatori effettivi - 19 Indicatori potenziali - 3
13 indicatori
Indicatori effettivi - 11 Indicatori potenziali - 2
ANALISI GENERALE
4 indicatori Indicatori effettivi - 4 Indicatori potenziali - 0
4 indicatori Indicatori effettivi - 3 Indicatori potenziali - 1
1 indicatori
Indicatori effettivi - 1 Indicatori potenziali - 0
→ PUNTI DI FORZA
Nell’analisi dei documenti relativi al prodotto sono stati individuati una serie di elementi riconducibili a 22 indicatori della sostenibilità che qualificano la filiera, suggerendo quali siano i suoi attuali punti di forza.
I punti di forza so no “indicatori effettivi” ovvero ben coperti da documenti mappati (es. piano dei controlli e/o disciplinare) o coperti dagli indicatori che risultano peculiari del singolo prodotto a seguito dell’analisi. Per indicatore peculiare si intendono indicatori presenti solo nel prodotto analizzato o presenti al massimo nella metà dei prodotti analizzati appartenenti alla categoria merceologica. Gli indicatori potenziali (che figurano in documenti non sottoposti a verifica da parte di terzi) non sono classificati come punti di forza.
Sulla base della lettura di questi elementi, i punti di forza del prodotto sono sotto riportati.
›› Rispetto al benchmark del settore oli :
1. Regolazione dell’offerta : pur non essendoci un piano di regolazione dell’offerta, lo statuto consortile prevede l’utilizzo di strumenti previsionali al fine di consentire una programmazione equilibrata della produzione dell’olio extra vergine di oliva DOP, tenendo conto dei quantitativi e degli aspetti economici (IND_056).
2. Economia locale : l’olio Garda DOP nel corso degli anni ha sviluppato una forte relazione tra aspetti agronomici e modellazione del paesaggio al punto tale che la zona di coltivazione di questa IG prende il nome di “Riviera degli ulivi”, che risulta essere un punto di riferimento di estrema attrattiva anche per i turisti (IND_053).
3. Paesaggio tipico : gli oliveti sono ubicati nelle zone pedecollinari e collinari, anche su terrazzamenti, ne deriva un paesaggio collegato alla DOP, contribuendo sia alla valorizzazione dell’ambiente sia punto di vista turistico (IND_386).
→ PUNTI DI MIGLIORAMENTO
Nell’analisi dei documenti relativi al prodotto sono stati individuati una serie di elementi riconducibili a 22 indicatori della sostenibilità che qualificano la filiera, suggerendo quali sono i suoi attuali punti di miglioramento.
I punti di miglioramento sono indicatori mancanti , non riscontrati nel prodotto analizzato, rispetto agli indicatori di riferimento individuati della categoria merceologica valutata (benchmark). L’assenza di un indicatore che per gli altri prodotti del comparto risulta essere mappato ma categorizzato come potenziale non è considerato punto di miglioramento. Inoltre, come ulteriore considerazione, per ogni prodotto, in base al disciplinare, al livello di sostenibilità raggiunto, al contesto, sono stati suggeriti alcuni spunti di implementazione della sostenibilità
›› Indicatori migliorabili rispetto al benchmark del comparto oli
• IND_076 Ricerca sui prodotti IG
QUALIVITA
Solo due dei prodotti analizzati prevedono requisiti in tal senso a livello di statuto “Il Consorzio non persegue scopo di lucro, ha i seguenti scopi che svolge a favore di tutti i soggetti inseriti nel sistema di controllo [...] Definire programmi recanti misure di carattere strutturale e di adeguamento tecnico finalizzate al miglioramento qualitativo della [...]” e ancora “Nel quadro delle attività rientranti nel perseguimento dell’oggetto consortile il Consorzio può esercitare tutte le funzioni necessarie ed opportune per la cura degli interessi generali dell’olio extra vergine di oliva [...] b) Definire programmi recanti misure di carattere strutturale e di adeguamento tecnico finalizzate al miglioramento qualitativo della produzione dell’olio extra vergine di oliva a denominazione [...] in termini di caratteristiche chimiche, fisiche, organolettiche e nutrizionali del prodotto commercializzato”.
• IND_226 Presenza di nutrienti preziosi
Solo due dei prodotti analizzati prevedono requisiti in tal senso a livello di disciplinare di produzione: “Altri elementi che comprovano il legame prodotto/territorio sono le varietà di olivo esclu-
sive [...], i valori di acido oleico tra i più elevati di tutta Italia strettamente correlati alla varietà e al clima e le modalità colturali (in particolare raccolta) coinfluenzati dalla orografia territoriale” e ancora “Il clima mediterraneo (Cs) è il meno esteso dei climi temperati e, nel caso [...], mostra molti aspetti caratteristici che influiscono significativamente sulla composizione chimica e soprattutto organolettica dell’olio extra vergine di oliva differenziandolo molto da quello prodotto in aree geografiche vicine soprattutto per quanto riguarda il rapporto tra acidi grassi monoinsaturi e polinsaturi (MuFA/PuFA) e in particolare per la qualità dei biofenoli e dei composti aromatici volatili (Alcoli, aldeidi ed esteri)”.
• IND_362 Varietà e razze adattate localmente
QUALIVITA
Tutti gli altri 3 prodotti della categoria prevedono tale requisito a livello di disciplinare “La discontinuità territoriale con il continente europeo ha creato in termini di biodiversità, un panorama varietale unico per questa specie e differenziato dalle altre aree olivicole”. E ancora “L’indicazione geografica protetta [...], senza alcuna menzione geografica aggiuntiva, deve essere ottenuta dalle seguenti varietà di olive presenti, da sole o congiuntamente, negli oliveti [...]”.
• IND_387 Tutela del paesaggio
Un solo prodotto prevede tale requisito a livello di statuto: “Nel quadro delle attività rientranti nel perseguimento dell’oggetto consortile il Consorzio può esercitare tutte le funzioni necessarie ed opportune per la cura degli interessi generali dell’olio extra vergine di oliva [...] ed in particolare può: [...] m) Promuovere azioni di valorizzazione e di tutela del patrimonio varietale dell’olivo, nonché degli oliveti esistenti [...], anche al fine di salvaguardare l’aspetto paesaggistico ed ambientale del territorio”.
›› Indicatori potenziali ulteriormente sviluppabili
IND_021 Spese totali per ricerca e sviluppo
Individuata una frase nello statuto del Consorzio di tutela: “Nel quadro delle attività rientranti nel perseguimento del suo oggetto consortile, il Consorzio esercita tutte le funzioni necessarie ed opportune per la cura degli interessi generali della D.O.P. “Garda” ed in particolare: [...] d) promuove ed attua studi ed iniziative nel campo olivicolo e oleicolo che valgano a dare incremento alla produzione ed al commercio dell’olio extravergine di oliva DOP”.
IND_078 Visibilità del prodotto IG
Individuate tre frasi nello statuto del Consorzio di tutela: “Il Consorzio - nel rispetto delle norme comunitarie, nazionali e regionali - ha per oggetto: [...] - la promozione, diffusione e conoscenza della DOP “Garda” e dei marchi ad essa riservati, finalizzata alla cura generale degli interessi relativi a tale denominazione; - la promozione del consumo dell’olio extra vergine di oliva “Garda” in Italia e all’estero, nonché lo sviluppo ed il sostegno di ogni e qualsiasi iniziativa, anche di natura commerciale, intese a valorizzarlo e ad accrescerne l’immagine e la notorietà, ivi compresa la partecipazione e la costituzione di società o di organizzazioni consortili; - l’informazione al consumatore riguardo il consumo dell’Olio extra vergine di oliva “Garda” D.O.P”. oppure “Nel quadro delle attività rientranti nel perseguimento del suo oggetto consortile, il Consorzio esercita tutte le funzioni necessarie ed opportune per la cura degli interessi generali della D.O.P. “Garda” ed in particolare: a) svolge tutto quanto è ritenuto necessario per la tutela e la valorizzazione dell’immagine e della qualità dell’olio extravergine di oliva D.O.P. “Garda”, anche all’estero”.
IND_256 Sviluppo delle capacità per aumentare la produttività agricola
Individuata una frase nello statuto del Consorzio di tutela: “Nel quadro delle attività rientranti nel perseguimento del suo oggetto consortile, il Consorzio esercita tutte le funzioni necessarie ed opportune per la cura degli interessi generali della D.O.P. “Garda” ed in particolare: [...] c) promuove il miglioramento della produzione dell’olio extravergine di oliva Garda D.O.P., mettendo a disposizione di tutti i produttori D.O.P. Garda un’assistenza orientativa e tecnica”
TABELLA INDICATORI
INDICATORI
IND_004 Aggiornamento per certificazione IG
IND_010 Conservazione dei registri
IND_021 Spese totali per ricerca e sviluppo
IND_043 Approvvigionamenti locali
Effetti sull'economia locale
QUALIVITA
IND_056 Evoluzione della produzione di prodotti certificati
IND_057 Produzione di IG
IND_060 Punti di controllo qualità
IND_066 Non conformità alle norme sulla sicurezza alimentare e sulla qualità degli alimenti
IND_074 Etichettatura del prodotto
IND_075 Sistema di tracciabilità forward
IND_076 Ricerca sui prodotti IG *
IND_077 Sistema di tracciabilità degli input e della qualità
IND_078 Visibilità del prodotto IG
IND_197 Riunioni formali dei membri IG tenutesi
Riunioni dei membri IG tenutesi
IND_219 Riduzione degli abusi e delle imitazioni
IND_221 Reclami sulla qualità dei prodotti IG 1X
IND_226 Presenza di nutrienti preziosi
IND_227 Classificazione NOVA degli alimenti IG
IND_228 Procedure/metodi di lavorazione sensibili alla nutrizione
IND_251 Ruolo del sistema IG nel mantenimento delle tradizioni e della cultura locale
IND_256 Sviluppo delle capacità per aumentare la produttività agricola
IND_362 Varietà e razze adattate localmente
IND_386 Consolidamento del paesaggio IG
IND_387 Tutela del paesaggio
INDICATORE EFFETTIVO INDICATORE POTENZIALE
PILASTRO RESILIENZA ECONOMICA
Il pilastro della resilienza economica è sviluppato nel tool FAO-oriGIn in ben 135 indicatori. Di questi quelli maggiormente rappresentati dai prodotti oli sono 14, variamente applicati dai diversi prodotti. Taluni indicatori sono presenti nella documentazione analizzata in diversi punti per lo stesso prodotto. Gli indicatori a vario titolo rappresentati dai prodotti di tutte le categorie merceologiche valutate sono invece 23
→ TEMI SPECIFICI GARDA DOP - OLIO EVO
• Il prodotto analizzato conta un totale di 13 indicatori (11 effettivi e 2 potenziali) sui 14 considerati relativi al pilastro della resilienza economica del comparto oli. Il prodotto si posiziona quindi sopra la media dei 12,0 indicatori caratteristici del comparto e sopra la media dei prodotti di tutte le categorie merceologiche mappate che è 12,9.
• I 13 indicatori applicati dal prodotto sono: –
IND_004 Aggiornamento per certificazione IG
IND_010 Conservazione dei registri
IND_021 Spese totali per ricerca e sviluppo
–
ANALISI PILASTRI SOSTENIBILITÀ QUALIVITA
–
–
–
IND_043 Approvvigionamenti locali
IND_053 Effetti sull’economia locale
IND_056 Evoluzione della produzione di prodotti certificati
IND_057 Produzione di IG
IND_060 Punti di controllo qualità
IND_066 Non conformità alle norme sulla sicurezza alimentare e sulla qualità degli alimenti
IND_074 Etichettatura del prodotto –
–
IND_075 Sistema di tracciabilità forward
IND_077 Sistema di tracciabilità degli input e della qualità
IND_078 Visibilità del prodotto IG
• La maggior parte degli indicatori effettivi è stata riscontrata nel piano dei controlli (gestione registri degli operatori riconosciuti, rintracciabilità, punti di controllo qualità, etc.)
• L’indicatore non applicato è IND_076 Ricerca sui prodotti IG.
• Rispetto ai 23 indicatori rappresentativi di tutti i comparti merceologici valutati, in aggiunta non si applicano gli indicatori:
–
–
IND_028 Redditività a lungo termine
IND_056 Evoluzione della produzione di prodotti certificati
IND_062 Strategia di riduzione spreco della produzione IG
IND_069 Attrezzature e locali puliti
IND_086 Presenza commerciale
IND_104 Gestione del rischio
→ SPUNTI DI IMPLEMENTAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA PER IL SETTORE OLIO
La gran parte dei prodotti analizzati non prevede in modo esplicito:
• IND_053 Effetti sull’economia locale
→ SPUNTI DI IMPLEMENTAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA PER IL SETTORE IG
• Gli indicatori considerati per tutti i comparti merceologici considerati corrispondono a 23. La media di tutti i prodotti considerati appartenenti alle diverse categorie merceologiche corrisponde a 12,9.
• La media più bassa con 11,2 indicatori è rappresentata dal settore dei vegetali trasformati mentre la media più alta con 14,4 indicatori è rappresentata dalla categoria dei prodotti a base di carne.
• Alla luce della mappatura dei prodotti campionati, per alzare il livello di applicazione degli indicatori economici occorre focalizzare l’attenzione almeno sugli indicatori relativi a:
– Investimento a lungo termine : IND_021 Spese totali per ricerca e sviluppo, IND_028 Redditività a lungo termine
– Creazione del valore : IND_053 Effetti sull’economia locale, IND_056 Evoluzione della produzione di prodotti certificati –
Qualità del prodotto : IND_062 Strategia di riduzione spreco della produzione IG
– Sicurezza alimentare : IND_067 Consapevolezza dei protocolli e degli standard di sicurezza alimentare
Diversificazione : IND_085 Nuovi mercati geografici, IND_086 Presenza commerciale, IND_104 Gestione del rischio
• Andando oltre l’ambito dei 23 indicatori a vario titolo applicati dalle IG campionate, ci sono una serie di indicatori disattesi praticamente da tutti i prodotti che rappresentano un’ampia area di miglioramento per tutte le IG italiane rispetto agli indicatori FAO-oriGIn; fra i principali:
–
Costi, investimenti, reddittività : IND_001 Capitali patrimoniali per il benessere dei dipendenti, IND_002 Costi di conformità a standard o certificazioni di sostenibilità, IND_006 Costi energetici, IND_008 Costo del lavoro, IND_019 Costi di formazione, IND_020 Investimenti “green”, IND_026 Risparmio, IND_027 Efficienza degli investimenti, IND_033 Prezzo agricolo rispetto al prezzo di riferimento globale, IND_029 Produttività del territorio, IND_039 Efficienza dei costi (economica), IND_049 Valore economico direttamente generato e distribuito, IND_053 Effetti sull’economia locale.
Gestione del rischio : IND_098 Efficacia delle strategie di mitigazione, IND_100 Strategia sul cambiamento climatico, IND_101 Informazioni sul clima/implementazione di azioni di riduzione del rischio, IND_106 Copertura del rischio associato ai ricavi.
Stabilità di mercati, produzioni e offerta : IND_116 Appropriazione del valore nella catena del valore, IND_117 Prezzo in diversi mercati, IND_124 Resilienza del settore, IND_129 Andamento dei costi di produzione, IND_135 Volatilità del prezzo di input.
→ STRUMENTI NORMATIVI IN AMBITO VOLONTARIO PER L’IMPLEMENTAZIONE
DELLA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA
Alcuni indicatori attualmente disattesi potrebbero essere soddisfatti adottando una strategia basata su norme tecniche riconosciute a livello internazionale. Queste norme possono essere utilizzate come metodologie per il raggiungimento di obiettivi specifici. In alcuni casi, si applicano direttamente ai prodotti, mentre in altri riguardano la gestione aziendale.
Molti di questi strumenti normativi risultano utili anche nella redazione del bilancio di sostenibilità.
• Standard in materia di sicurezza alimentare: BRC/IFS/FSSC per le attività di trasformazione e GlobalGap per la fase agricola (IND_067 Consapevolezza dei protocolli e degli standard di sicurezza alimentare).
QUALIVITA
• Standard in materia di sostenibilità: ISCC, ISO 50001, ISO 45001, ISO 14064, ISO 14067, ISO 14001; Made Green in Italy, ISO 37101, UNI PDR 125, PAS 24000 (IND_002 Costi di conformità a standard o certificazioni di sostenibilità, IND_020 Investimenti “green”, IND_006 Costi energetici, IND_062 Strategia di riduzione dello spreco della produzione IG, IND_001 Capitali patrimoniali per il benessere dei dipendenti, IND_100 Strategia sul cambiamento climatico).
• Standard in materia di economia circolare: ISO 59020 (IND_062 Strategia di riduzione dello spreco della produzione IG).
• Standard in materia di gestione dei rischi: ISO 31000, ISO 37301, ISO 37001 (IND_104 Gestione del rischio, IND_067 Consapevolezza dei protocolli e degli standard di sicurezza alimentare).
• Standard in materia di governance, compresa la componente economica: ISO 37101: 2019 (IND_039 Efficienza dei costi, IND_046 Crescita inclusiva del settore agricolo, IND_049 Valore economico direttamente generato e distribuito, IND_053 Effetti sull’economia locale, IND_124 Resilienza del settore, IND_129 Andamento dei costi di produzione).
→ CONSIDERAZIONI
Prezzo Equo : il tema dell’equità del trattamento economico riservato alla produzione primaria è di grande attualità. Le IG in generale, avendo da tempo organizzato le filiere, potrebbero avere interesse a dimostrare oggettivamente la correttezza del trattamento economico riservato agli agricoltori a riconoscimento del loro lavoro. L’adozione di una politica consortile in tal senso potrebbe essere uno strumento di comunicazione estremamente efficace.
PILASTRO BUONA GOVERNANCE
Il pilastro della resilienza economica è sviluppato nel tool FAO-oriGIn in 89 indicatori. Di questi quelli maggiormente rappresentati dai prodotti del settore degli oli EVO sono 4 , applicati da tutti i prodotti di comparto. Gli indicatori a vario titolo rappresentati dai prodotti di tutte le categorie merceologiche valutate sono invece 5 . Taluni indicatori sono presenti nella documentazione analizzata in diversi punti per lo stesso prodotto.
→ TEMI SPECIFICI GARDA DOP - OLIO EVO
• Il prodotto analizzato conta un totale di 4 indicatori (tutti effettivi) sui 4 considerati relativi al pilastro della buona governance. Il prodotto si posiziona quindi allineato risetto la media del comparto olio (4) e sopra la media delle diverse categorie merceologiche analizzate (3,8).
• Gli indicatori applicati sono:
–
QUALIVITA
–
IND_197 Riunioni formali dei membri IG tenutesi
IND_198 Riunioni dei membri IG tenutesi
IND_219 Riduzione degli abusi e delle imitazioni
IND_221 Reclami sulla qualità dei prodotti IG
• Rispetto ai 5 indicatori rappresentativi di tutti i comparti merceologici valutati, in aggiunta non si applicano gli indicatori:
–
IND_174 Piano di gestione della sostenibilità
→ SPUNTI DI IMPLEMENTAZIONE DELLA BUONA GOVERNANCE PER IL SETTORE OLIO
Tutti i prodotti del comparto oli analizzati rispettano i 4 indicatori considerati in quanto ampiamente presenti negli statuti dei Consorzi di tutela a dimostrazione che tali enti rivestono un ruolo strategico in ambito governance.
→ SPUNTI DI IMPLEMENTAZIONE DELLA BUONA GOVERNANCE PER IL SETTORE IG
• Confrontando i prodotti del settore degli oli EVO con le altre categorie merceologiche analizzate, l’unico requisito mancante è l’indicatore IND_174 Piano di gestione della sostenibilità.
• Andando oltre l’ambito i 5 indicatori a vario titolo applicati dalle IG campionate, ci sono una serie di indicatori disattesi praticamente da tutti i prodotti analizzati che rappresentano un’ampia area di miglioramento per tutte le IG italiane rispetto agli indicatori FAO-oriGIn; fra i principali:
– Audit: IND_136 Audit olistici, IND_137 Capacità di audit interno, IND_138 Procedura di audit interno, IND_139 Frequenza degli audit interni, IND_140 Disciplina di monitoraggio.
– Struttura e leadership : IND_145 Le donne come decisori.
– Trasparenza : IND_149 Episodi confermati di corruzione e azioni intraprese, IND_154
–
Comunicazione e formazione sulle politiche e procedure anticorruzione, IND_155 Operazioni valutate per rischi legati alla corruzione.
Due diligence : IND_160 Integrazione delle informazioni di sostenibilità nel reporting, IND_161 Due diligence, IND_163 Impatti ambientali e sociali negativi nella catena di fornitura e azioni intraprese, IND_165 Pratiche di due diligence, IND_168 Standard di condotta e politica di integrità, IND_173 Governo dell’organizzazione. –
–
Gestione della sostenibilità : IND_174 Piano di gestione della sostenibilità.
Legittimità : IND_185 Rispetto delle regole decisionali e dello statuto dell’organizzazione IG, IND_187 Partecipazione allo sviluppo delle politiche pubbliche, IND_192 Processo decisionale inclusivo.
Un aspetto importante da sottolineare è che molti degli indicatori che non risultano oggettivamente presenti nei documenti analizzati sono in realtà applicati da molti Consorzi di tutela. Pur tuttavia, ad una verifica esterna ed in assenza di audit ai Consorzi non è stato possibile ritenerli applicati in fase di analisi. L’opportunità di miglioramento consiste nella loro oggettivazione in procedure/documenti/statuti dei Consorzi oltre al rafforzamento di audit interni e di parte terza per accertarne l’applicazione.
→ STRUMENTI NORMATIVI IN AMBITO VOLONTARIO PER L’IMPLEMENTAZIONE DELLA BUONA GOVERNANCE
Alcuni indicatori attualmente disattesi potrebbero essere soddisfatti adottando una strategia basata su norme tecniche riconosciute a livello internazionale. Queste norme possono essere utilizzate come metodologie per il raggiungimento di obiettivi specifici. In alcuni casi, si applicano direttamente ai prodotti, mentre in altri riguardano la gestione aziendale. Molti di questi strumenti normativi risultano utili anche nella redazione del bilancio di sostenibilità.
• Organizzazione: ISO 9001, PAS 24000, ISO 31000, ISO 37301 e ISO 37001: IND_174 Piano di gestione della sostenibilità, IND_136 Audit olistici, IND_137 Capacità di audit interno, IND_138 Procedura di audit interno, IND_139 Frequenza degli audit interni, IND_140 Disciplina di monitoraggio, IND_149 Episodi confermati di corruzione e azioni intraprese, IND_152 Importo delle multe pagate/da pagare a causa di accordi legati alla corruzione, IND_154 Comunicazione e formazione sulle politiche e procedure anticorruzione, IND_155 Operazioni valutate per rischi legati alla corruzione, IND_178 Procedure di reclamo, IND_179 Reclami degli stakeholder, IND_210 Percorso verso la conformità.
• Pari opportunità: UNI PDR 125: IND_145 Le donne come decisori, IND_192 Processo decisionale inclusivo, IND_213 Formazione dei dipendenti sulle politiche o procedure sui diritti umani.
QUALIVITA
PILASTRO BENESSERE SOCIALE
Il pilastro del benessere sociale è sviluppato nel tool FAO-oriGIn in ben 102 indicatori. Di questi quelli maggiormente rappresentati dai prodotti del settore degli oli EVO sono 5 , generalmente applicati dai diversi prodotti. Il numero medio di indicatori applicati è 4,5. Per i prodotti valutati appartenenti a tutte le categorie merceologiche gli indicatori applicati sono invece 9 e il valore medio è 3,5. Taluni indicatori sono presenti nella documentazione analizzata in diversi punti per lo stesso prodotto.
→ TEMI SPECIFICI GARDA DOP - OLIO EVO
QUALIVITA
• Il prodotto analizzato conta un totale di 4 indicatori (di cui tre effettivi ed uno potenziale) sui 5 considerati relativi al pilastro del benessere sociale. Il prodotto si posiziona quindi sotto la media dei 4,5 indicatori caratteristici del comparto e sopra la media di tutte le categorie merceologiche considerate (3,5).
• I 4 indicatori applicati sono:
IND_227 Classificazione NOVA degli alimenti IG –
IND_228 Procedure/metodi di lavorazione sensibili alla nutrizione
IND_251 Ruolo del sistema IG nel mantenimento delle tradizioni e della cultura locale
IND_256 Sviluppo delle capacità per aumentare la produttività agricola
• La maggior parte degli indicatori effettivi è stata riscontrata nel disciplinare.
• Rispetto ai 5 indicatori di comparto il prodotto non applica l’indicatore IND_226 Presenza di nutrienti preziosi.
• Rispetto ai 9 indicatori rappresentativi di tutti i comparti merceologici valutati, in aggiunta non si applicano gli indicatori:
IND_225 Assenza di sostanze sintetiche –
IND_238 Identificazione dei pericoli e valutazione dei rischi
IND_261 Istruzione e formazione formale e non formale – IND_277 Importanza del sistema IG nella comunità
→ SPUNTI DI IMPLEMENTAZIONE DEL BENESSERE SOCIALE PER IL SETTORE OLIO
La gran parte dei prodotti del comparto olio analizzati prevede l’adozione di tutti gli indicatori mappati per questa categoria.
Unica eccezione per il IND_226 Presenza di nutrienti preziosi, applicato dal 50% dei prodotti (2 su 4).
→ SPUNTI DI IMPLEMENTAZIONE DEL BENESSERE SOCIALE PER IL SETTORE IG
• Rispetto ai 9 indicatori di benessere sociale considerati la media del campione di tutte le merceologie valutate corrisponde a 3,5. La media più bassa con 2,2 indicatori è rappresentata dal settore dei prodotti a base di carne mentre la media più alta con 4,7 indicatori è rappresentata dal settore dei formaggi, seguita dagli oli con 4,5 indicatori.
• Alla luce della mappatura dei prodotti campionati, per alzare il livello di applicazione degli indicatori economici occorre focalizzare l’attenzione almeno sugli indicatori:
Sicurezza alimentare e nutrizionale: IND_225 Assenza di sostanze sintetiche, IND_226 Presenza di preziosi nutrienti (che risulta adottato solo in uno dei disciplinari valutati)
Formazione : IND_256 Sviluppo delle capacità per una maggiore produttività agricola
• Andando oltre l’ambito dei 9 indicatori a vario titolo applicati dai prodotti di tutte le categorie merceologiche, ci sono una serie di indicatori disattesi praticamente da tutti i prodotti che rappresentano un’ampia area di miglioramento per tutte le IG italiane rispetto agli indicatori FAO-oriGIn; fra i principali:
– Salute pubblica, sicurezza e salute sul lavoro: IND_231 Impatto dell’IG sulla qualità dell’aria, IND_232 Impatto dell’IG sulle fonti idriche locali, IND_233 Impatto dell’IG sullo smalti-
mento dei rifiuti, IND_234 Formazione sulla sicurezza e salute, IND_236 Spese per la salute e la sicurezza dei dipendenti in percentuale dei ricavi, IND_238 Identificazione dei pericoli e valutazione dei rischi, IND_244 Sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro
Produttività : IND_257 Implementazione di pratiche che portano ad un aumento della produttività, IND_259 Educazione allo sviluppo sostenibile, IND_261 Istruzione e formazione formale e non formale
Qualità della vita : IND_270 Valutazione dei diritti umani, IND_288 Impatto sociale dei prodotti IG, IND_289 Nuove generazioni, IND_292 Autonomia nella produzione.
Parità di genere: IND_293 Pratiche legate alle donne, IND_294 Donne come decisori, IND_295 Rapporto di remunerazione tra generi, IND_297 Partecipazione delle donne alle organizzazioni di produttori, IND_298 Diritti politici delle donne (capacità di rappresentare unità produttive), IND_299 Diversità dei dipendenti, IND_303 Trattamento equo per i lavoratori vulnerabili, IND_312 Formazione dei dipendenti sulle politiche o procedure sui diritti umani.
Pratiche commerciali : IND_324 Formalizzazione della catena del valore, IND_325 Risoluzione dei conflitti riguardanti prezzi e qualità.
Molti degli indicatori succitati, non sono formalmente previsti dai documenti analizzati ma sono previsti dalle norme cogenti applicabili in Italia in materia di salute e diritti dei lavoratori. Prevedendone un richiamo nei documenti applicabili alla IG e valutando idonee modalità di accertamento della loro corretta applicazione molti di questi indicatori potrebbero essere ottemperati.
→ STRUMENTI NORMATIVI IN AMBITO VOLONTARIO PER L’IMPLEMENTAZIONE DEL
BENESSERE SOCIALE
Alcuni indicatori attualmente disattesi potrebbero essere soddisfatti adottando una strategia basata su norme tecniche riconosciute a livello internazionale. Queste norme possono essere utilizzate come metodologie per il raggiungimento di obiettivi specifici. In alcuni casi, si applicano direttamente ai prodotti, mentre in altri riguardano la gestione aziendale. Molti di questi strumenti normativi risultano utili anche nella redazione del bilancio di sostenibilità.
• Standard in materia di governance di sostenibilità: ISO 37101 (IND_263 - 289)
• Standard in materia di parità di genere, inclusione e corporate social responsibility: UNI PDR 125, PAS 24000, ISO 30415 e GlobalGap + Grasp per la fase agricola (IND_291 - 292 - 293 - 294 - 295 - 296 - 297 - 298 - 299 - 300 - 301 - 303 - 270 - 271 - 272 e dal 304 al 322)
• Standard in materia di gestione dei rischi: ISO 31000
• Sicurezza sui luoghi di lavoro: ISO 45001 e GlobalGap per la fase agricola (IND_234 - 238241 - 244 - 245 - 246 - 247).
→ CONSIDERAZIONI
QUALIVITA
• Diversità e inclusione : è un tema estremamente attenzionato anche dal dipartimento pari opportunità del ministero. Rilevante anche per le filiere agro-alimentari (ad esempio rif. Rapporto FAO 2023 «Status of Woman in agrifood system»); esistono finanziamenti ed agevolazioni per le imprese e le organizzazioni che adottino un sistema di parità di genere certificato secondo la norma UNI/PDR 125. L’adozione di una politica consortile in tal senso potrebbe aumentare il livello di applicazione degli indicatori.
• Nuove generazioni : il cambio generazionale è un elemento critico per molti comparti industriali e manifatturieri. Lo stesso vale per il settore agricolo, per il quale la Politica Agricola Comune (PAC) 2023-2027 prevede delle specifiche misure di aiuto ai giovani imprenditori agricoli. L’adozione di una politica consortile in tal senso potrebbe aumentare il livello di applicazione degli indicatori applicati.
• Sicurezza e salute sul lavoro : è un tema sempre di attualità, soprattutto in ambito agricolo. L’adozione di una politica consortile in tal senso con riferimento specifico alla fase agricola potrebbe aumentare il livello di sostenibilità.
• Diritti dei lavoratori : nel mondo agricolo è tema sempre rilevante. Si pensi al tema del caporalato che potrebbe avere impatti estremamente negativi sull’immagine delle IG qualora venisse riscontrato. Si considerino a titolo di esempio le notizie di cronaca più recenti sul tema. L’adozione di una politica consortile con riferimento specifico alla fase agricola potrebbe aumentare il livello di applicazione degli indicatori.
PILASTRO INTEGRITÀ AMBIENTALE
Il pilastro dell’integrità ambientale è sviluppato nel tool FAO-oriGIn in 116 indicatori. Di questi quelli maggiormente rappresentati dai prodotti del settore degli oli EVO sono 3 , variamente applicati dai diversi prodotti. Gli indicatori a vario titolo rappresentati dai prodotti di tutte le categorie merceologiche valutate sono invece 8 . Taluni indicatori sono presenti nella documentazione analizzata in diversi punti per lo stesso prodotto.
→ TEMI SPECIFICI
GARDA DOP - OLIO EVO
• Il prodotto analizzato conta un totale di 1 indicatore sui 3 considerati relativi al pilastro dell’integrità ambientale. Il prodotto si posiziona in linea con la media dei prodotti del settore degli oli EVO (1,3) e in linea con la media di tutti i prodotti che rappresentano i diversi settori merceologici che è 1,3.
• L’indicatore applicato è IND_386 Consolidamento del paesaggio IG
• Gli indicatori non applicati sono:
–
QUALIVITA
IND_362 Varietà e razze adattate localmente
IND_387 Tutela del paesaggio
• Rispetto agli 8 indicatori rappresentativi di tutti i comparti merceologici valutati, non applica gli indicatori: –
–
–
–
→
IND_331 Alimentazione animale (non applicabile)
IND_333 Pratiche umane di gestione degli animali (non applicabile)
IND_349 Pratiche di gestione relative alle emissioni di gas serra
IND_389 Pratiche di conservazione e ripristino del suolo
IND_433 Piano consumo acqua
SPUNTI DI IMPLEMENTAZIONE DELL’INTEGRITÀ AMBIENTALE PER IL SETTORE OLIO
I principali indicatori da implementare per il comparto olio sono:
• IND_386 Consolidamento del paesaggio delle IG
• IND_387 Tutela del paesaggio
→
SPUNTI DI IMPLEMENTAZIONE DELL’INTEGRITÀ AMBIENTALE PER IL SETTORE IG
• I prodotti del settore degli oli EVO con la media di 1,3 indicatori applicati sono in linea con la media complessiva dei prodotti analizzati.
• Considerando i 116 indicatori del tool FAO-oriGIn, fra gli indicatori a vario titolo disattesi, quelli che possono rappresentare aree di miglioramento per le IG italiane sono raggruppabili nelle seguenti categorie:
Qualità dell’aria: IND_334 Pratiche di prevenzione dell’inquinamento atmosferico, IND_335 Obiettivo di riduzione dell’inquinamento atmosferico, IND_336 Concentrazione ambientale di inquinanti atmosferici, IND_337 Odori sgradevoli, IND_338 Conflitti legati agli odori sgradevoli.
–
Emissioni: IND_339 Sostanze dannose per l’ozono, IND_340 Emissioni indirette di gas a effetto serra (GHG) legate all’energia (scope 2), IND_341 Emissioni animali, IND_342
Intensità delle emissioni di CO2, IND_343 Emissioni dirette di GHG (scope 1), IND_344
Emissioni totali da fertilizzanti, IND_345 Bilancio dei gas serra, IND_346 Pratiche di mitigazione dei gas serra, IND_347 Altre emissioni indirette di GHG (scope 3), IND_348
Intensità di riduzione delle emissioni di GHG.
Diversità dell’ecosistema e diversità genetica: IND_350 Tasso di perdita degli habitat naturali, IND_351 Consapevolezza dei produttori di IG sui valori della biodiversità, IND_352
Impatti significativi di attività, prodotti e servizi sulla biodiversità, IND_353 Connettività dell’ecosistema, IND_354 Pratiche di miglioramento dell’ecosistema, IND_355 Piano di conservazione e ripristino degli habitat paesaggistici, IND_357 Piano di conservazione e ripristino dell’habitat marino, IND_360 Conservazione dell’agrobiodiversità in situ.
Gestione e uso del territorio: IND_381 Area agricola soggetta a pratiche agricole produttive e sostenibili, IND_382 Rotazione delle colture, IND_383 Eterogeneità temporale e spaziale del sistema agricolo, IND_384 Conversione dell’ecosistema naturale, IND_385 Generazione del paesaggio, IND_386 Consolidamento del paesaggio delle IG, IND_387 Conservazione del paesaggio.
Qualità del suolo: IND_388 Piano di conservazione e ripristino del suolo, IND_389 Pratiche di conservazione e riabilitazione del suolo, IND_390 Degrado del suolo, IND_391 Perdita/guadagno netto di terreno produttivo, IND_392 Salute e analisi del suolo, IND_393 Manutenzione sul campo, IND_394 Ottimizzazione dell’uso dei fertilizzanti, IND_395 Qualità biologica dei suoli, IND_396 Qualità chimica dei suoli, IND_397 Misure di conservazione del suolo e misure per migliorare l’uso dell’acqua da parte delle piante, IND_398 Struttura fisica dei suoli, IND_389 Pratiche di conservazione e ripristino del suolo.
Uso efficiente dell’energia: IND_410 Consumo energetico, IND_411 Pratiche di risparmio energetico, IND_412 Riduzione del consumo energetico, IND_413 Energie rinnovabili, IND_414 Obiettivo sull’utilizzo dell’energia rinnovabile, IND_415 Autonomia energetica. – Rifiuti: IND_416 Spreco alimentare, IND_419 Riduzione dei rifiuti, IND_420 Smaltimento dei rifiuti, IND_421 Riciclaggio e riutilizzo dei rifiuti, IND_422 Pratiche di riduzione dei rifiuti, IND_423 Obiettivo di riduzione dei rifiuti, IND_424 Riduzione dell’uso di materiali di imballaggio in plastica.
–
QUALIVITA
Acqua: IND_435 Prelievi totali di acque sotterranee e superficiali, IND_436 Livello di stress idrico, IND_437 Impronta idrica blu, IND_438 Impronta idrica verde, IND_439 Impronta idrica grigia, IND_440 Consumo acqua, IND_441 Riciclo e riutilizzo dell’acqua, IND_442 Efficienza nell’uso dell’acqua.
→ STRUMENTI NORMATIVI IN AMBITO VOLONTARIO PER L’IMPLEMENTAZIONE DELL’INTEGRITÀ AMBIENTALE
Alcuni indicatori attualmente disattesi potrebbero essere soddisfatti adottando una strategia basata su norme tecniche riconosciute a livello internazionale. Queste norme possono essere utilizzate come metodologie per il raggiungimento di obiettivi specifici. In alcuni casi, si applicano direttamente ai prodotti, mentre in altri riguardano la gestione aziendale.
Molti di questi strumenti normativi risultano utili anche nella redazione del bilancio di sostenibilità.
• Organizzazione: ISO 37001
• Impatto ambientale: ISO 14001, LCA, ISO 14040, ISO 14044, ISO 14067, ISO 14064, Made Green in Italy, ISO 50001
• Biodiversità: Biodiversity Friend
• Buone pratiche agricole, pratiche di agricoltura rigenerativa e carbon farming: GlobalGap, Leaf Marque, SQNPI, ISCC, FSA, Biologico.
→ CONSIDERAZIONI
• Impatto ambientale : gli impatti ambientali e la loro riduzione sono elementi richiesti da numerose iniziative/strategie a livello globale ed europeo (es. Agenda 2030, Green Deal, Farm to Fork etc.) così come dalle recenti normative di rendicontazione degli asset intangibili (Environment-Social-Governance ESG) quali ad esempio la direttiva CSRD. L’adozione di una politica consortile in tal senso potrebbe aumentare il livello di applicazione degli indicatori 334 - 335 - 336 - 339 - 340 - 341 - 342 - 343 - 344 - 345 - 346 - 347 - 348 - 349 - 425 - 427 - 428 - 429 -430 - 431 - 432 - 433 - 435 - 436 - 437 - 438 - 439 - 440 - 441 - 442. Si considerino a titolo meramente esemplificativo i lavori fatti da Consorzio Grana Padano DOP, Prosciutto di Parma DOP e Asiago DOP su Made Green in Italy. Si consiglia di valutare un approccio sistemico (di comparto) anziché di singole realtà aziendali.
• Biodiversità : la strategia europea per la biodiversità 2030 e la strategia europea Farm to Fork richiamano questo tema, vi sarebbero obiettivi vincolanti anche per gli ecosistemi agrari. Sarebbe molto interessante una valutazione oggettiva della biodiversità (anche attraverso l’ausilio di standard riconosciuti) per poter rafforzare il racconto e il legame con il territorio andando a migliorare l’adozione degli indicatori da 350 a 370.
• Buone pratiche agricole, pratiche di agricoltura rigenerativa e carbon farming: la strategia europea Farm to Fork promuove la riduzione dell’uso di pesticidi e fertilizzanti e antimicrobici, l’aumento dei terreni destinati ad agricoltura BIO, il sequestro del carbonio nei suoli agricoli; per il carbon farming il riferimento è la bozza di Regolamento europeo su carbon farming COM(2022) 672 final «REGULATION OF THE EUROPEAN PARLIAMENT AND OF THE COUNCIL establishing a Union certification framework for carbon removals». L’adozione di una strategia consortile in materia potrebbe aumentare il livello di applicazione del BIO nelle aziende agricole e/o sistemi di coltivazione/allevamento a basso impatto ambientale migliorando l’adozione degli indicatori: 378 - 379 - 380 - 381 - 382 - 383 - 384 - da 388 a 398 - 405 - 409.
• Efficienza energetica: il Green Deal, prevede l’incremento dell’efficienza energetica e l’utilizzo di energia pulita; la nuova Direttiva UE 2023/1791 sull’efficienza energetica, entrata in vigore nell’ottobre 2023, aumenta gli obiettivi di efficienza energetica dell’UE. L’adozione di una strategia consortile in materia potrebbe aumentare il livello degli indicatori dal 410 al 415. A titolo meramente esemplificativo si cita la norma ISO 50001 sul sistema di gestione dell’energia che, insieme a norme tecniche come Made Green in Italy, può costituire uno strumento metodologico utile per valutare prima e ridurre poi i consumi energetici. L’approccio organico e strutturato potrebbe essere funzionale a intercettare finanziamenti pubblici.
QUALIVITA
• Gestione dei rifiuti : il Green Deal prevede due strategie: 1) strategia Farm to Fork che prevede la riduzione delle perdite e degli sprechi alimentari, 2) piano di azione per l’economia circolare che prevede anche dei punti di azione finalizzati alla riduzione della generazione dei rifiuti; da ricordare inoltre la direttiva dell’Unione Europea sui rifiuti 2008/98/ CE, con in corso una proposta di revisione che fisserebbe nuovi obiettivi di riduzione degli sprechi alimentari e dei rifiuti del tessile. Una strategia consortile sul punto consentirebbe di rispondere agli indicatori da 416 a 424.
GARDA DOP – OLIO EVO
GARDA DOP – OLIO EVO
ALLEGATO ANALISI DOCUMENTALE
71 frasi riscontrate nell’analisi dei documenti collegate a 22 indicatori di sostenibilità
:: 17 DISCIPLINARE DI PRODUZIONE :: 41 PIANO DI CONTROLLO :: 10 STATUTO :: 3 ALTRI REGOLAMENTI
Resilienza economica Qualità del prodotto e informazioni Qualità del prodotto
da fornitori locali (importo)/totale acquisti (importo) Fornitori locali (numero)/totale fornitori (numero)
Documenti aziendali, provenienza dei fornitori ddp Art 3 Zona di produzione a) La zona di produzione delle olive destinate alla produzione dell’olio extra vergine di oliva a denominazione di origine protetta «Garda» comprende territori olivati, atti a conseguire le produzioni con le caratteristiche qualitative previste nel presente disciplinare di produzione, situati nei territori amministrativi delle province di Brescia, Verona, Mantova e Trento corrispondenti alle successive zone b), c) e d).[
locale Numero di imprese nel territorio al di fuori del sistema IG che fanno affidamento sulla reputazione del prodotto IG (ad esempio ristoranti, rivenditori, operazioni turistiche, ecc.)
Documenti delle autorità locali/di settore sulle attività legate alle IG ddp Art 6.2 Fattori umani storici È infatti grazie alla presenza degli uliveti che la zona è divenuta molto interessante per turismo e viene chiamata, già dal 1968 “Riviera degli Ulivi”, mentre prestigio e la tradizione della buona qualità dell’olio prodotto ha ugualmente attribuito titolo di “Champagne dell’olio di oliva”.
delle attività rientranti nel perseguimento del suo oggetto consortile, il Consorzio esercita tutte le funzioni necessarie ed opportune per la cura degli interessi generali della D.O.P. "Garda" ed in particolare: e) accerta
nell'ambito dell'autocontrollo, deve produrre documentazione del rispetto del disciplinare di produzione e del piano dei controlli, relative alle quantità di olive raccolte Olivicoltore
con attività di ricerca in campo olivicolo al fine di incrementare la produzione
Produttore
Ogni operatore riconosciuto ha la responsabilità di destinare alla DOP esclusivamente materia prima proveniente dall'area geografica definita dalla DOP da soggetti riconosciuti.
La coltivazione degli olivi per laproduzione del Garda Dop ha contribuito all'interessamento della zona da parte del turismo, contribuendo allo sviluppo dell'economia locale
NA
dati risultanti al fine di programmare un economico ed equilibrato sviluppo della produzione dell'olio extra vergine di oliva D.O.P.; Il consorzio di tutela ha anche lo scopo di prevedere la capacità produttiva futura al fine di avere un equilibrato sviluppo futuro di produzione certificata
Consorzio di tutela
extra vergine di oliva a denominazione di origine protetta “Garda” deve rispondere alle seguenti caratteristiche: Valutazione organolettica (metodo COI): Intervallo di mediana Nella valutazione organolettica la mediana di difetto deve essere uguale a zero. Valutazione chimica: acidità massima totale espressa in acido oleico: max 0,5%; numero perossidi: <= 14 Meq O2/kg; Il produttore deve produrre l'olio con le caratteristiche disciplinate. Il requisito si applica al 100% del prodotto destinato alla DOP Produttore
raccolta delle olive destinate alla produzione dell’olio extra vergine di oliva a denominazione di origine protetta “Garda” deve essere effettuata entro il 15 gennaio di ogni anno. La produzione massima di olive degli oliveti destinati alla produzione dell’olio extra
protetta “Garda”, eventualmente accompagnato da una delle menzioni geografiche aggiuntive, deve avvenire direttamente dalla pianta a mano o con mezzi
che utilizzano abitualmente punti di controllo e/o dispongono di strumenti per evitare il deterioramento della qualità dei prodotti
Comprensione dei difetti di qualità che derivano dal mancato controllo
Resilienza economica Qualità del prodotto e informazioni Qualità del prodotto IND_060 Punti di controllo qualità Produttori/trasformatori che utilizzano abitualmente punti di controllo e/o dispongono di strumenti per evitare il deterioramento della qualità dei prodotti
Comprensione dei difetti di qualità che derivano dal mancato controllo di fattori chiave, come l'umidità
dare evidenza a CSQA, durante le verifiche ispettive, delle avvenute registrazioni e del rispetto dei requisiti di conformità previsti dal disciplinare di produzione Ogni operatore riconosciuto ha la responsabilità di implementare ed applicare un piano di autocontrollo in relazione ai requisiti di conformità previsti dal disciplinare
fornitore è inserito nel sistema di controllo del prodotto Garda DOP Gli operatori riconosciuti, devono verificare se il fornitore è insertito nel sistema di controllo del prodotto DOP al fine
Intermediari Resilienza economica Qualità del prodotto e informazioni Qualità del prodotto IND_060 Punti di controllo qualità Produttori/trasformatori che utilizzano abitualmente punti di controllo e/o dispongono di strumenti per evitare il deterioramento della qualità dei prodotti
Comprensione dei difetti di qualità che derivano dal mancato controllo di fattori chiave, come l'umidità pdc Art 7.1 Controlli in accettazione Confezionatori – Commercianti/Intermediari Il responsabile all’accettazione deve prendere in carico il prodotto dopo avere verificato
di strumenti per evitare il deterioramento della qualità dei prodotti Comprensione dei difetti di qualità che derivano dal mancato controllo di fattori chiave, come l'umidità
per evitare il deterioramento della qualità dei prodotti
Comprensione dei difetti di qualità che derivano dal mancato controllo di fattori chiave, come l'umidità pdc Art 8.1
devono verificare se il fornitore è insertito nel sistema di controllo del prodotto DOP al fine di acquistare materia prima idonea alla produzione DOP
Confezionatori, Commericanti, Intermediari
Ogni operatore riconosciuto ha la responsabilità di implementare ed applicare un piano di autocontrollo in relazione ai requisiti di conformità previsti dal disciplinare olivicoltore
di conformità previsti dal disciplinare di produzione L'OdC verifica requisiti di conformità previsti dal ddp attraberso un'analisi campione OdC Resilienza economica Qualità
Qualità del prodotto e informazioni Qualità del prodotto IND_060 Punti di controllo qualità
Produttori/trasformatori che utilizzano abitualmente punti di controllo e/o dispongono di strumenti per evitare il deterioramento della qualità dei prodotti
Produttori/trasformatori che utilizzano abitualmente punti di controllo e/o dispongono di strumenti per evitare il deterioramento della qualità dei prodotti
Resilienza economica Qualità del prodotto e informazioni Qualità del prodotto IND_060 Punti di controllo qualità Produttori/trasformatori che utilizzano abitualmente punti di controllo e/o dispongono di strumenti per evitare il deterioramento della qualità dei prodotti
Comprensione dei difetti di qualità che derivano dal mancato controllo di fattori chiave, come l'umidità
pdc Art 8.4 Limite temporale di validità del certificato di analisi dalla data di sua emissione Ai fini della verifica dei termini di validità del certificato di analisi, tutti gli operatori che a qualsiasi titolo detengono partite di olio già certificate effettuano almeno un monitoraggio giornaliero della temperatura di stoccaggio dell’olio certificato. Il monitoraggio della temperatura può essere effettuato sia sull’ambiente, sia sul prodotto stesso, in ragione della realtà aziendale
ddp Art 4
Prova dell'origne
Comprensione dei difetti di qualità che derivano dal mancato controllo di fattori chiave, come l'umidità
Comprensione dei difetti di qualità che derivano dal mancato controllo di fattori chiave, come l'umidità
ddp Art 8 Riferimenti relativi alle strutture
Resilienza economica Qualità del prodotto e informazioni Sicurezza alimentare (Food safety)
IND_066 Non conformità alle norme sulla sicurezza alimentare e sulla qualità degli alimenti Numero di casi documentati di non conformità a leggi, regolamenti, codici e standard sulla sicurezza alimentare e sulla qualità degli alimenti negli ultimi tre anni
Tutte le persone, fisiche o giuridiche, iscritte nei relativi elenchi sono assoggettate al controllo da parte della struttura di controllo, secondo quanto disposto dal disciplinare di produzione e dal relativo piano dei controlli.
Gli operatori riconosciuti devono garantire il monitoraggio della temperatura che permette di capire per quanto tempo l'olio potrà rimanere con caratteristiche invariate
Frantoiano, Confezionatore, Commerciante, Intermediario
soggetti produttivi della filiera devono sottostare ai controlli da parte dell'OdC che verifica il rispetto del ddp Olivicoltore, Frantoiano
requisiti disciplinati Se in seguito alle prove di conformità effettuate da CSQA e all’attività di autocontrollo fossero evidenziate situazioni di non conformità rispetto ai requisiti disciplinati, il lotto risultante non conforme deve essere identificato ed escluso dal circuito tutelato Gli operatori riconosciuti e l'OdC hanno la responsabilità di assicurare la conformità del 100% del prodotto identificato come DOP escludendo dal circuito tutelato eventuale prodotto non conforme olivicoltore, frantoiano, confezionatore, OdC
pdc Art 14 Gestione dei lotti non conformi ai requisiti disciplinati
Nel caso in cui sia stata utilizzata la denominazione sul prodotto non conforme e lo stesso sia stato già immesso sul mercato, CSQA è tenuto a segnalare il fatto all’Autorità competente (ICQRF), al Consorzio di tutela riconosciuto dal MIPAAF e a richiedere all’operatore di provvedere al richiamo del prodotto già commercializzato.
L'OdC ha la responsabilità di assicurare la conformità del 100% del prodotto identificato come DOP facendo richiamare eventuale prodotto già immesso in commercio
OdC
Informazioni sul
sul
Norme e standard di etichettatura,
alle norme relative all'etichettatura degli alimenti confezionati, sia nei paesi in cui l'alimento viene prodotto, sia nei paesi in cui viene venduto
Norme e standard di etichettatura,
nonché alle norme relative all'etichettatura degli alimenti confezionati, sia nei paesi in cui l'alimento viene prodotto, sia nei paesi in cui viene venduto
Etichettatura del prodotto Il prodotto IG è conforme alle leggi, ai regolamenti e ai codici alimentari, nonché alle norme relative all'etichettatura degli alimenti confezionati, sia nei paesi in cui l'alimento viene prodotto, sia nei paesi in cui viene venduto
a campione, durante ogni verifica ispettiva presso confezionatori, la conformità delle etichette utilizzate per la commercializzazione ai fini della DOP, valutando: ➢ la corrispondenza di tutti requisiti previsti dal disciplinare di produzione all’articolo relativo alla designazione e presentazione; ➢ il corretto uso del logo comunitario; ➢ le indicazioni rese obbligatorie dal MiPAAF. L'OdC ha la responsabilità di verificare la conformità al disciplinare delle etichette del 100% del prodotto DOP OdC
Norme e standard di etichettatura, audit, dichiarazioni ddp Art 7.4 Etichettatura e confezionamento 1. Il prodotto confezionato deve riportare in etichetta, in caratteri chiari, indelebili e di dimensioni maggiori di tutte le altre scritte, la dicitura “Garda”. 2. È permesso riportare in etichetta, l’indicazione di una delle tradizionali menzioni geografiche aggiuntive Bresciano, Orientale e Trentino qualora siano rispettati requisiti previsti all’articolo 5 e siano riportate con caratteri non superiori alla metà di quelli utilizzati per la denominazione di origine protetta “Garda”. 3. Nella designazione è vietata l’aggiunta di qualsiasi qualificazione non espressamente prevista dal presente disciplinare di produzione ivi compresi gli aggettivi: “fine”, “scelto”, “selezionato”, “superiore”. È ammessa l’indicazione “monovarietale” o “monocultivar” seguita dal nome della varietà utilizzata. 4. consentito l’uso veritiero di nomi, ragioni sociali, marchi privati purché non abbiano significato laudativo o non siano tali da trarre in inganno il consumatore. Il confezionatore ha la responsabilità di confezionare ed etichettare 100% del prodotto in conformità alle regole disciplinate Confezionatore
sul registro telematico garantiscono la rintracciabilità delle produzioni
Frantoiano
Sistema di tracciabilità forward Percentuale del volume di produzione che può essere tracciato e richiamato lungo la filiera alimentare attraverso un sistema di tracciabilità
IND_075 Sistema di tracciabilità forward Percentuale del volume di produzione che può essere tracciato e richiamato lungo la filiera alimentare attraverso un sistema di tracciabilità
Documenti aziendali, procedure e meccanismi che descrivono in dettaglio come identificare prodotti che devono essere ritirati dal mercato ed effettuare richiami
Documenti aziendali, procedure e meccanismi che descrivono in dettaglio come identificare prodotti che devono essere ritirati dal mercato ed effettuare richiami
pdc Art 5.3.2 Obblighi specifici degli operatori FRANTOIANI A Conservano la documentazione di consegna delle olive degli olivicoltori e/o documenti giustificativi; B Annotano dati, ivi compresi gli estremi dei documenti di consegna delle olive, nel registro telematico entro e non oltre il sesto giorno successivo a quello dell’operazione. La tenuta dei registri può essere delegata; C Annotano, nel rispetto dei tempi di cui al punto precedente, le operazioni previste dal registro telematico di molitura e di movimentazione olive.
specifici degli operatori
A Annotano dati nel registro telematico entro e non oltre il sesto giorno successivo a quello dell’operazione. La tenuta dei registri può essere delegata; B Annotano, nel rispetto dei tempi di cui al punto precedente, le operazioni previste dal registro telematico in termini di movimentazione, stoccaggio o confezionamento
frantoiani registrando le informazioni sul registro telematico garantiscono la rintracciabilità delle produzioni
Confezionatore
confezionatori registrando le informazioni sul registro telematico garantiscono la rintracciabilità delle produzioni
Commercianti,intermediari
delle produzioni
la tracciabilità della produzione DOP OdC Resilienza economica Qualità del prodotto e informazioni Informazioni sul prodotto IND_075 Sistema di tracciabilità forward Percentuale del volume di produzione che può essere tracciato e richiamato lungo la filiera alimentare attraverso un sistema di tracciabilità
forward
del volume di produzione che può essere tracciato e richiamato lungo la filiera alimentare attraverso un sistema di tracciabilità
Documenti aziendali, procedure e meccanismi che descrivono in dettaglio come identificare prodotti che devono essere ritirati dal mercato ed effettuare richiami pdc Art 7.1 Controlli in accettazione Confezionatori – Commercianti/Intermediari Il responsabile all’accettazione deve prendere in carico il prodotto dopo avere verificato e registrato nei tempi e modalità previsti dal SIAN: B la corretta identificazione dell’olio preso in carico, attraverso documenti (DDT, apposita modulistica predisposta da CSQA, ecc.).
Documenti aziendali, procedure e meccanismi che descrivono in dettaglio come identificare prodotti che devono essere ritirati dal mercato ed effettuare richiami
e rintracciabilità Le procedure e sistemi di registrazione in autocontrollo attraverso il registro telematico devono garantire l’identificazione e la rintracciabilità delle olive e dell’olio durante lo stoccaggio, il processo produttivo, travasi, il confezionamento e l’eventuale cessione a qualsiasi titolo. Tali procedure e registrazioni devono consentire ai tecnici ispettori di CSQA di risalire all’operatore, ai quantitativi conferiti e al rispetto dei requisiti disciplinati.[ Ai fini della tracciabilità e identificazione dei lotti: • Tutti gli operatori devono identificare la transazione di ogni lotto di olio sfuso, mediante la compilazione del documento giustificativo (DDT o documento equivalente). • Gli operatori devono riportare sul registro telematico dati che garantiscano l’identificazione e la rintracciabilità.
Gli operatori riconosciuti devono verificare che l'olio sia accompagnato da documentazione che ne garantisca la tracciabilità Confezionatori, Commericanti, Intermediari
Gli operatori riconosciuti, nell'ambito dell'autocontrollo, devono produrre documentazione del rispetto del disciplinare di produzione e del piano dei controlli, anche relativi alla corretta identificazione e rintracciabilità delle produzioni DOP.
Frantoiano, Confezionatore, Commerciante, Intermediario
Informazioni sul prodotto IND_077
economica Qualità del prodotto e informazioni Informazioni sul prodotto
agli standard IG
Sistema di tracciabilità degli input della qualità Percentuale del volume di produzione per il quale gli input possono essere identificati dal fornitore e dalle specifiche di qualità per conformarsi agli standard IG
Documenti aziendali, procedure e meccanismi che descrivono in dettaglio come identificare prodotti che devono essere ritirati dal mercato ed effettuare richiami pdc Art 7.1 Controlli in
e
Documenti aziendali, procedure e meccanismi che descrivono in dettaglio come identificare prodotti che devono essere ritirati dal mercato ed effettuare richiami
corretta compilazione dei documenti che garantiscono la tracciabilità delle materie prime idonee per la DOP
in ogni sua parte. Gli operatori riconosciuti devono verificare che la materia prima sia accompagnata da documentazione che ne garantisca la tracciabilità Frantoiano, Commercianti, Intermediari
Olivicoltore
Ai fini della tracciabilità e identificazione dei lotti: • Gli olivicoltori devono identificare la transazione di ogni lotto di olive, mediante la compilazione della documentazione per la consegna delle olive (DDT, apposita modulistica predisposta dall’OdC, ecc.) accertandosi, in autocontrollo, il rispetto dei requisiti di conformità previsti dal disciplinare di produzione.
L'olivicoltore, nell'ambito dell'autocontrollo, deve produrre documentazione del rispetto del disciplinare di produzione e del piano dei controlli per garantire una corretta rintracciabilità delle materie prime
Il Consorzio ha la responsabilità
Consorzio - nel rispetto delle norme comunitarie, nazionali e regionali ha per oggetto: [ la promozione, diffusione e conoscenza della D.O.P. "Garda" e dei marchi ad essa riservati, finalizzata alla cura generale degli interessi relativi a tale denominazione; la promozione del consumo dell'olio extra vergine di oliva "Garda" in Italia e all'estero, nonché lo sviluppo ed il sostegno di ogni qualsiasi iniziativa, anche di natura commerciale, intese a valorizzarlo e ad accrescerne l'immagine e la notorietà, ivi compresa la partecipazione la costituzione di società o di organizzazioni consortili; l'informazione al consumatore riguardo il consumo dell'Olio extra vergine di oliva "Garda" D.O.P..
Nel quadro delle attività rientranti nel perseguimento del suo oggetto consortile, il Consorzio esercita tutte le funzioni necessarie ed opportune per la cura degli interessi generali della D.O.P. "Garda" ed in particolare: a) svolge tutto quanto è ritenuto necessario per la tutela e la valorizzazione dell'immagine e della qualità dell'olio extravergine di oliva D.O.P. "Garda", anche all'estero; Il Consorzio ha la responsabilità anche di promuovere e valorizzare la conoscenza del Garda DOP Consorzio di tutela
Resilienza economica Qualità del prodotto e informazioni Informazioni sul prodotto IND_078 Visibilità del prodotto IG Esposizione in diversi canali o implementazione di strategie per la promozione e la diffusione del prodotto
Buona governance Partecipazione Dialogo con gli stakeholder IND_197 Riunioni formali dei membri IG tenutesi Numero totale di riunioni formali tra dirigenti e membri o rappresentanti del consiglio di amministrazione dell'IG all'anno, con ordini del giorno e verbali conservati per documentare il processo decisionale
di incontri formali/informali tenuti ogni anno con produttori di IG, in cui manager e membri del consiglio forniscono rapporti, informazioni attuali e spiegano le decisioni prese, consentendo l'interazione
Le riunioni formali devono avere un ordine del giorno
sta Art 5 Funzioni e scopi Nel quadro delle attività rientranti nel perseguimento del suo oggetto consortile, il Consorzio esercita tutte le funzioni necessarie ed opportune per la cura degli interessi generali della D.O.P. "Garda" ed in particolare: [ ] i) svolge in Italia ed all'estero ogni azione per la valorizzazione e la diffusione della conoscenza dell'olio extravergine di oliva D.O.P. Garda e dell'attività svolta dal Consorzio per la tutela quantitativa e qualitativa delle produzioni; o) collabora con altri Consorzi di tutela, con Enti pubblici e privati al fine di promuovere e realizzare iniziative atte alla tutela, alla valorizzazione ed al sostegno della produzione e della commercializzazione dell'olio extravergine di oliva D.O.P. Garda; Il Consorzio ha la responsabilità anche di promuovere e valorizzare la conoscenza del Garda DOP Consorzio di tutela
governance Norma di legge Conformità dei prodotti IG e prevenzione delle violazioni
IND_219 Riduzione degli abusi e delle imitazioni Numero di abusi/pratiche di concorrenza sleale individuati correttamente documentati
Gli incontri devono essere aperti a tutti produttori di IG che desiderano partecipare; viene tenuto un elenco delle presenze
sta Art 20 Convocazione dell'Assemblea L'assemblea ordinaria dei Consorziati per l'approvazione del bilancio deve essere convocata almeno una volta all'anno, entro 120 (centoventi) giorni dalla chiusura dell'esercizio sociale o entro 180 (centottanta) giorni dalla chiusura del predetto esercizio sociale quando particolari esigenze lo richiedano.
Consorzio di tutela ha la responsabilità di convocare l'assemblea ordinaria secondo le frequenze previste dallo Statuto. Consorzio di tutela
inserito nel sistema dei controlli deve garantire, in caso di lavorazioni che coinvolgono più processi produttivi per la realizzazione di prodotti non rientranti nel campo di applicazione della DOP Garda, la separazione spazio-temporale tra diversi processi. In particolare, nel caso in cui le produzioni vengano separate spazialmente, gli operatori dovranno identificare le linee di lavorazione, gli impianti, locali allo scopo utilizzati informandone CSQA; nel caso in cui le produzioni generiche e a denominazione protetta vengano invece separate temporalmente, la corretta annotazione cronologica delle operazioni nel registro telematico SIAN, assicura la distinzione delle lavorazioni destinate alla DOP Garda da quelle generiche.
Ogni operatore riconosciuto ha l'obbligo identificare a adottare metodiche opportune per separare le produzioni DOP dalle convenzionali.
Obblighi specifici degli operatori
OLIVICOLTORI [] In caso di produzione contemporanea di olive destinate a divenire olio DOP Garda e di olive da mensa dai medesimi oliveti iscritti nel circuito della denominazione, l’olivicoltore è obbligato a comunicare alla struttura di controllo (tramite mail, fax o sistema informatico predisposto ad hoc) quantitativi di olive destinate a mensa, al fine di una verifica dei quantitativi prodotti rispetto al limite di resa del disciplinare;
Ogni operatore riconosciuto ha l'obbligo identificare a adottare metodiche opportune per separare le produzioni DOP da altre produzioni, al fine di rispettare limiti di resa del disciplinare
Consorzio di tutela
Pilastro Tema Argomento COD Indicatore Indicatore Formula Requisiti Doc Art/Sez Titolo/Rif Frase Nota Responsabili Buona governance Norma di legge Conformità dei prodotti IG e prevenzione delle violazioni IND_219 Riduzione degli abusi e delle imitazioni Numero di abusi/pratiche di concorrenza sleale individuati e correttamente documentati
sta Art 4 Oggetto Il Consorzio nel rispetto delle norme comunitarie, nazionali e regionali ha per oggetto: la tutela della Denominazione di Origine Protetta (D.O.P.) dell'olio extra vergine di oliva "Garda" - riconosciuta con Reg. CE 2325/97 anche nelle traduzioni in lingue straniere, dei termini geografici e comunque in qualsiasi forma, ai sensi dell'art.13 del Regolamento CEE n. 510/2006; la vigilanza sul corretto uso del logo della denominazione nonché la tutela e la salvaguardia della D.O.P. "Garda" da abusi, atti di concorrenza sleale, contraffazioni, uso improprio della denominazione e/o comportamenti comunque vietati dalla legge in collaborazione con l'Ispettorato Centrale per il Controllo della Qualità dei prodotti agroalimentari (ICQ) e/o con altri organi di vigilanza istituzionali e secondo le direttive impartite dal competente Ministero, attualmente MIPAAF, così come previsto dalla legge; Il Consorzio di tutela ha anche tra le sue funzioni anche quella di svolgere la vigilianza della denominazione.
Oggetto Nel quadro delle attività rientranti nel perseguimento del suo oggetto consortile, il Consorzio esercita tutte le funzioni necessarie ed opportune per la cura degli interessi generali della
naturale o minimamente trasformato, prevalentemente di origine vegetale e preferibilmente prodotto con metodi agroecologici; 2 = prodotto IG è preparato con oli, grassi, sale e zucchero in piccole quantità per condire e cucinare; 3 = il prodotto IG raggiunge consumatori come pasto o bevanda a base di alimenti naturali o minimamente trasformati, con un numero limitato di ingredienti; 4 = il prodotto IG raggiunge consumatori come prodotto ultraprocessato
prodotti IG destinati al consumo rientrano nelle categorie NOVA 1, 2 o 3: 1 = prodotto IG è un alimento naturale o minimamente trasformato, prevalentemente di origine vegetale e preferibilmente prodotto con metodi agroecologici; 2 = prodotto IG è preparato con oli, grassi, sale e zucchero in piccole quantità per condire e cucinare; 3 = prodotto IG raggiunge consumatori come pasto o bevanda a base di alimenti naturali o minimamente trasformati, con un numero limitato di ingredienti; 4 = il prodotto IG raggiunge consumatori come prodotto ultraprocessato
ddp Art 1
Denominazione La denominazione di origine protetta “Garda”, facoltativamente accompagnata da una delle seguenti menzioni geografiche aggiuntive: “Bresciano”, “Orientale”, “Trentino”, è riservata all’olio extra vergine di oliva rispondente alle condizioni ed ai requisiti stabiliti nel presente disciplinare di produzione.
Il prodotto che viene immesso in commmercio non subisce trasformazioni sostanziali per cui è classificabile nella categoria NOVA 1 ovvero un alimento naturale
di lavorazione sensibili alla
fasi chiave della procedura sono prescritte in modo che suoi effetti sulla nutrizione siano preservati e metodi di lavorazione preservino la matrice alimentare e la struttura dei nutrienti evitando cracking o frazionamento
Verificare se metodi di lavorazione preservano la matrice alimentare e la struttura dei nutrienti evitando rotture o frazionamenti. Un piano documentato per salvaguardare passaggi chiave del processo di lavorazione in modo che gli effetti sulla nutrizione siano preservati
ddp Art 5.2 Caratteristiche di coltivazione Le condizioni ambientali e di coltura degli oliveti, le tecniche di gestione del suolo, sesti di impianto, le forme di allevamento ed sistemi di potatura devono essere quelli tradizionalmente usati o, comunque, atti a non modificare le caratteristiche delle olive e degli oli destinati alla denominazione di origine protetta “Garda
L'attenzione dell'uso di tecniche di coltivazione idonee porta ad una miglior qualità del prodotto finito olivicoltore
Benessere sociale Sicurezza e salute della comunità Sicurezza alimentare nutrizione (Food security)
IND_228 Procedure/metodi di lavorazione sensibili alla nutrizione Le fasi chiave della procedura sono prescritte in modo che suoi effetti sulla nutrizione siano preservati e metodi di lavorazione preservino la matrice alimentare e la struttura dei nutrienti evitando cracking o frazionamento
Benessere sociale Diversità culturale Conoscenze e tradizioni indigene IND_251 Ruolo del sistema IG nel mantenimento delle tradizioni e della cultura locale Le specifiche dei prodotti IG includono ed evidenziano metodi di produzione tradizionali coerenti con moderni standard lavorativi
IG che hanno ricevuto sostegno per migliorare la produttività agricola attraverso servizi di estensione o consulenza tecnica durante periodo di riferimento
Verificare se metodi di lavorazione preservano la matrice alimentare e la struttura dei nutrienti evitando rotture o frazionamenti. Un piano documentato per salvaguardare passaggi chiave del processo di lavorazione in modo che gli effetti sulla nutrizione siano preservati
ddp Art 5.4 Modalità di oleificazione Per l’estrazione dell’olio extra vergine a denominazione di origine protetta “Garda” sono ammessi soltanto processi meccanici e fisici atti a garantire l’ottenimento di oli senza alcuna alterazione delle caratteristiche qualitative del frutto.
L'attenzione dell'uso di tecniche di estrazione idonee porta ad una miglior qualità del prodotto finito Frantoio
Tipologia di soggetti: produttori, lavoratori di imprese private; genere. Se sostegno allo sviluppo delle capacità ha assunto la forma di sostegno finanziario, deve essere fornita la prova che è stato utilizzato in modo efficace, altrimenti non dovrebbe essere preso in considerazione. Comprendere la natura degli argomenti (generali o specifici del prodotto IG)
sta Art 5 Funzioni e scopi Nel quadro delle attività rientranti nel perseguimento del suo oggetto consortile, il Consorzio esercita tutte le funzioni necessarie ed opportune per la cura degli interessi generali della D.O.P. "Garda" ed in particolare: c) promuove il miglioramento della produzione dell'olio extravergine di oliva Garda D.O.P., mettendo a disposizione di tutti produttori D.O.P. Garda un'assistenza orientativa e tecnica
Consorzio ha anche come scopo quello di fornire consulenza tecnica al fine di migliorare