ROSSA DI TROPEA CALABRIA
IGP
DOCUMENTI ANALIZZATI
Disciplinare di produzione - Data di riferimento 26/03/2013
Piano dei Controlli - Data di riferimento 11/12/2020
Tariffario – Data di riferimento 10/12/2020
Statuto del Consorzio di tutela - Data di riferimento 07/08/2017
→ PUNTI DI FORZA
Nell’analisi dei documenti relativi al prodotto sono stati individuati una serie di elementi riconducibili a 21 indicatori della sostenibilità che qualificano la filiera, suggerendo quali siano i suoi attuali punti di forza.
I punti di forza so no “indicatori effettivi” ovvero ben coperti da documenti mappati (es. piano dei controlli e/o disciplinare) o coperti dagli indicatori che risultano peculiari del singolo prodotto a seguito dell’analisi. Per indicatore peculiare si intendono indicatori presenti solo nel prodotto analizzato o presenti al massimo nella metà dei prodotti analizzati appartenenti alla categoria merceologica. Gli indicatori potenziali (che figurano in documenti non sottoposti a verifica da parte di terzi) non sono classificati come punti di forza.
Sulla base della lettura di questi elementi, i punti di forza del prodotto sono sotto riportati.
›› Rispetto al benchmark del settore ortofrutticolo
1. Ecotipi autoctoni : il disciplinare di produzione prevede che vengano utilizzati solo bulbi di ecotipi di Allium cepa autoctoni. Questo garantisce la tutela della biodiversità riducendo l’impoverimento genetico (IND_362).
→ PUNTI DI MIGLIORAMENTO
Nell’analisi dei documenti relativi al prodotto sono stati individuati una serie di elementi riconducibili a 21 indicatori della sostenibilità che qualificano la filiera, suggerendo quali sono i suoi attuali punti di miglioramento.
I punti di miglioramento sono indicatori mancanti , non riscontrati nel prodotto analizzato, rispetto agli indicatori di riferimento individuati della categoria merceologica valutata (benchmark). L’assenza di un indicatore che per gli altri prodotti del comparto risulta essere mappato ma categorizzato come potenziale non è considerato punto di miglioramento. Inoltre, come ulteriore considerazione, per ogni prodotto, in base al disciplinare, al livello di sostenibilità raggiunto, al contesto, sono stati suggeriti alcuni spunti di implementazione della sostenibilità
›› Indicatori migliorabili rispetto al benchmark del comparto ortofrutticoli
• IND_021 Spese totali per ricerca e sviluppo
Solo due dei prodotti analizzati ottemperano a questo indicatore prevedendo “In particolare, per il raggiungimento dei propri fini istituzionali, il Consorzio può: [...] c) promuovere programmi di ricerca e sperimentazione agraria diretti al miglioramento e alla razionalizzazione produttiva delle aziende” . e “Il Consorzio fra l’altro potrà provvedere [...] d) Organizzare, promuovere, e sponsorizzare convegni, incontri e manifestazioni a carattere scientifico e divulgativo del prodotto ed altresì finanziare ricerche scientifiche nel campo”
• IND_053 Effetti sull’economia locale
QUALIVITA
Solo uno dei prodotti analizzati ottempera a questo indicatore prevedendo che “La coltura del [...] costituisce pertanto un importante filiera produttiva sia a livello interregionale (Lombardia ed Emilia Romagna) che Nazionale, non solo per il settore in sé ma anche per l’indotto che origina e per il ruolo di sostegno all’economia del territorio. Tra le attività imprenditoriali strettamente connesse vanno considerate anche quelle per la meccanizzazione delle diverse operazioni colturali e di condizionamento, l’impiantistica per l’irrigazione, i fornitori di mezzi tecnici, i servizi per la commercializzazione, il comparto del “packaging”, ed il sistema dei trasporti”
• IND_071 Rispetto delle autorizzazioni sanitarie
La maggior parte dei prodotti ortofrutticoli analizzati prevede esplicitamente nel piano dei controlli o nel disciplinare che “ogni operatore deve essere necessariamente munito di autorizzazione secondo quanto previsto dalle norme vigenti”
• IND_228 Procedure/metodi di lavorazione sensibili alla nutrizione
Quattro dei prodotti ortofrutticoli analizzati prevede esplicitamente che “Ogni operatore ha la responsabilità di trattare il prodotto in maniera tale da non aver perdite di qualità del prodotto” o “L’operazione di essiccazione deve essere eseguita in modo da evitare la contaminazione con residui di combustibile e odori estranei. In questo modo si riducono effetti sulla nutrizione negativi” o frasi similari.
• IND_238 Identificazione dei pericoli e valutazione dei rischi
Così come previsto dai piani di controllo (PDC) di altre IG del settore, si potrebbe valutare l’inserimento nel PDC di qualche requisito relativo alla sicurezza di soggetti terzi che entrano in azienda (es. per controlli).
QUALIVITA
• IND_261 Istruzione e formazione formale e non formale
Solo uno dei disciplinari valutati prevede esplicitamente a livello statutario che il Consorzio “ha anche la funzione di assistere i produttori nel miglioramento della produzione attraverso corsi di formazione”
• IND_277 Importanza del sistema IG nelle comunità
Solo uno dei prodotti ortofrutticoli analizzati ottempera a tale requisito attraverso una considerazione che figura nel disciplinare “[...] costituiscono per le valli di produzione il sostanziale fondamento economico”.
• IND_389 Pratiche di conservazione e riabilitazione del suolo
Solo due dei prodotti ortofrutticoli analizzati prevedono requisiti riferibili all’indicatore es “Le tecniche di produzione tradizionale adottate nella zona prevedono l’inerbimento del terreno tra le file per tutta la vita produttiva dell’impianto e lo sfalcio dell’erba nei mesi primaverili/ estivi. Queste pratiche rivestono particolare importanza sia per la dotazione nutrizionale del terreno, attraverso una continua restituzione naturale di elementi, sia per la sua struttura fisica e biologica, salvaguardate dal mantenimento ed arricchimento della dotazione di sostanza organica. L’apporto di elementi nutritivi sotto forma minerale viene quindi a costituire una pratica integrativa di modesta quantità” o “Per quanto riguarda l’avvicendamento colturale, è vietata la monosuccessione ed è ammesso il ritorno della patata nello stesso appezzamento di terreno dopo due anni di altre colture”.
• IND_433 Piano consumo acqua
Solo uno dei prodotti valutati ottempera a questo indicatore prevedendo “Irrigazione: la tipica piovosità autunno-primaverile e la composizione intrinseca dei terreni alluvionali della pianura bolognese s’integrano in maniera perfetta alla rete di torrenti naturali e canali artificiali, utilizzati dai produttori per fornire durante la coltivazione regolari apporti irrigui, evitando sprechi”.
›› Indicatori potenziali ulteriormente sviluppabili
• IND_067 Consapevolezza dei protocolli e degli standard di sicurezza alimentare
Individuata una frase nello statuto del Consorzio di tutela “Il Consorzio non persegue fini di lucro e si prefigge di: [...] 11) definire programmi recanti misure di carattere strutturale e di adeguamento tecnico, finalizzate all’assicurazione del mantenimento dell’elevato standard qualitativo fissato dalla disciplina di produzione in termini di sicurezza igienico sanitaria [...]”.
• IND_076 Ricerca sui prodotti IG
Individuata una frase nello statuto del Consorzio di tutela “Il Consorzio non persegue fini di lucro e si prefigge di: [...] 4) Promuovere il miglioramento delle caratteristiche qualitative che hanno accreditato la denominazione sui mercati nazionali ed esteri”
• IND_078 Visibilità del prodotto IG
Individuate queste frasi nello statuto del Consorzio di tutela “Il Consorzio non persegue fini di lucro e si prefigge di: [...] 2) tutelare, promuovere, valorizzare e curare gli interessi generali dell’I.G.P Cipolla Rossa di tropea Calabria, anche attraverso l’informazione al consumatore”, 15)
promuovere intese tra consorziati comunque atte a valorizzare la produzione IGP della Cipolla Rossa di Tropea Calabria od accrescerne rinomanza e la conoscenza; 16) assistere i produttori con consulenze adeguate, nella partecipazione a mostre, fiere, mercati e manifestazioni in Italia e all’estero, prevalentemente volte a promuovere e valorizzare l’IGP Cipolla Rossa di Tropea Calabria”. E infine “15) promuovere intese tra consorziati comunque atte a valorizzare la produzione IGP della Cipolla Rossa di Tropea Calabria od accrescerne rinomanza e la conoscenza; 16) assistere i produttori con consulenze adeguate, nella partecipazione a mostre, fiere, mercati e manifestazioni in Italia e all’estero, prevalentemente volte a promuovere e valorizzare l’IGP Cipolla Rossa di Tropea Calabria”.
• IND_256 Sviluppo delle capacità per aumentare la produttività agricola
Individuata una frase nello statuto del Consorzio di tutela “Il Consorzio non persegue fini di lucro e si prefigge di: [...] 10) supportare i consorziati nel perfezionamento costante del risultato produttivo, dando loro informazioni, direttive, assistenza ed ausili tecnici e scientifici”
›› Spunti di implementazione per la sostenibilità del prodotto
In linea generale si rileva una sproporzione tra il numero di indicatori applicati in relazione al pilastro «Resilienza economica» rispetto agli altri tre. Questo a riprova del fatto che il disciplinare di produzione e l’infrastruttura documentale della IG sono stati redatti con la finalità specifica di garantire il rispetto di requisiti qualitativi e merceologici di prodotto.
1. IND_028 Redditività a lungo termine : la redditività è un tema sostanziale riferibile alla resilienza economica importante per il mantenimento delle imprese e per le ricadute positive sul tessuto socio economico locale.
2. IND_056 Evoluzione della produzione di prodotti certificati : l’indicatore fa riferimento al pilastro della resilienza economica. Definizione di prezzo di vendita, andamento di mercato, regolazione delle produzioni hanno lo scopo di assicurare la giusta remunerazione ai produttori.
3. IND_062 Strategia di riduzione spreco della produzione IG : anche questo indicatore si riferisce al pilastro della resilienza economica con la finalità di ridurre gli scarti del prodotto; pur tuttavia ha possibili ricadute anche rispetto alle tematiche ambientali (economia circolare) e/o etico sociali.
4. IND_104 Gestione del rischio : l’indicatore è riferibile al pilastro della resilienza economica e prevede l’adozione di misure atte a gestire correttamente gravi crisi di mercato allo scopo di tutelare i produttori e mantenere la sostenibilità economica. Si tratta di un indicatore adottato solo da uno dei prodotti analizzati di tutto il paniere, di comparti diversi da quello ortofrutticolo.
5. IND_387 Tutela del paesaggio : l’indicatore è riferito al pilastro dell’integrità ambientale e si prefigge l’obiettivo di tutelare il territorio che esprime il prodotto. L’indicatore è ottemperato solo da due dei prodotti del paniere analizzato.
QUALIVITA
TABELLA INDICATORI
IND_004 Aggiornamento per certificazione IG
IND_010 Conservazione dei registri
IND_021 Spese totali per ricerca e sviluppo
IND_043 Approvvigionamenti locali
IND_053 Effetti sull'economia locale *
IND_057 Produzione di IG
IND_060 Punti di controllo qualità
IND_066 Non conformità alle norme sulla sicurezza alimentare e sulla qualità degli alimenti
IND_067 Consapevolezza dei protocolli e degli standard di sicurezza alimentare
IND_069 Attrezzature e locali puliti
IND_071 Rispetto delle autorizzazioni sanitarie *
IND_074 Etichettatura del prodotto
IND_075 Sistema di tracciabilità forward
IND_076 Ricerca sui prodotti IG
IND_077 Sistema di tracciabilità degli input e della qualità
IND_078 Visibilità del prodotto IG
IND_197 Riunioni formali dei membri IG tenutesi
IND_198 Riunioni dei membri IG tenutesi
IND_219 Riduzione degli abusi e delle imitazioni
IND_221 Reclami sulla qualità dei prodotti IG
IND_227 Classificazione NOVA degli alimenti IG
IND_228 Procedure/metodi di lavorazione sensibili alla nutrizione *
IND_238 Identificazione dei pericoli e valutazione dei rischi *
IND_251 Ruolo del sistema IG nel mantenimento delle tradizioni e della cultura locale
IND_256 Sviluppo delle capacità per aumentare la produttività agricola
IND_261 Istruzione e formazione formale e non formale
IND_277 Importanza del sistema IG nelle comunità
IND_362 Varietà e razze adattate localmente
IND_389 Pratiche di conservazione e riabilitazione del suolo *
IND_433 Piano consumo acqua *
ANALISI PILASTRI SOSTENIBILITÀ
PILASTRO RESILIENZA ECONOMICA
Il pilastro della resilienza economica è sviluppato nel tool FAO-oriGIn in ben 135 indicatori. Di questi quelli maggiormente rappresentati dai prodotti ortofrutticoli sono 16, variamente applicati dai diversi prodotti. Taluni indicatori sono presenti nella documentazione analizzata in diversi punti per lo stesso prodotto. Gli indicatori a vario titolo rappresentati dai prodotti di tutte le categorie merceologiche valutate sono invece 23
→ TEMI SPECIFICI CIPOLLA ROSSA DI TROPEA CALABRIA IGP
• Il prodotto analizzato conta un totale di 13 indicatori (10 effettivi e 3 potenziali) sui 16 considerati relativi al pilastro della resilienza economica del comparto ortofrutticolo. Il prodotto si posiziona quindi sopra la media dei 12,7 indicatori caratteristici del comparto e leggermente sopra la media dei prodotti di tutte le categorie merceologiche mappate che è 12,9.
• I 13 indicatori applicati dal prodotto sono:
IND_004 Aggiornamento per certificazione IG
IND_010 Conservazione dei registri
IND_043 Approvvigionamenti locali
IND_057 Produzione di IG
–
–
–
–
–
IND_060 Punti di controllo qualità
IND_066 Non conformità alle norme sulla sicurezza alimentare e sulla qualità degli alimenti
IND_067 Consapevolezza dei protocolli e degli standard di sicurezza alimentare
IND_069 Attrezzature e locali puliti
IND_074 Etichettatura del prodotto
IND_075 Sistema di tracciabilità forward
IND_076 Ricerca sui prodotti IG
IND_077 Sistema di tracciabilità degli input e della qualità
IND_078 Visibilità del prodotto IG
• La maggior parte degli indicatori effettivi è stata riscontrata nel piano dei controlli (gestione registri degli operatori riconosciuti, rintracciabilità, punti di controllo qualità, etc.)
• Gli indicatori non applicati sono:
–
–
IND_021 Spese totali per ricerca e sviluppo
IND_053 Effetti sull’economia locale
IND_071 Rispetto delle autorizzazioni sanitarie
• Rispetto ai 23 indicatori rappresentativi di tutti i comparti merceologici valutati, in aggiunta non applicano gli indicatori:
IND_028 Redditività a lungo termine
– IND_056 Evoluzione della produzione di prodotti certificati
IND_062 Strategia di riduzione spreco della produzione IG
– IND_085 Nuovi mercati geografici
QUALIVITA
– IND_086 Presenza commerciale
IND_104 Gestione del rischio
–
– IND_122 Stagionalità del prodotto
→ SPUNTI DI IMPLEMENTAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA PER IL SETTORE ORTOFRUTTICOLO
La gran parte dei prodotti analizzati non prevede in modo esplicito:
• IND_021 Investimenti in ricerca e sviluppo IG
• IND_053 Effetti sull’economia locale
• IND_076 Ricerca sui prodotti IG
→ SPUNTI DI IMPLEMENTAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA PER IL SETTORE IG
• Gli indicatori considerati per tutti i comparti merceologici considerati corrispondono a 23. La media di tutti i prodotti considerati appartenenti alle diverse categorie merceologiche corrisponde a 12,9.
• La media più bassa con 11,2 indicatori è rappresentata dal settore dei vegetali trasformati mentre la media più alta con 14,4 indicatori è rappresentata dalla categoria dei prodotti a base di carne.
• Alla luce della mappatura dei prodotti campionati, per alzare il livello di applicazione degli indicatori economici occorre focalizzare l’attenzione almeno sugli indicatori relativi a:
QUALIVITA
Investimento a lungo termine: IND_021 Spese totali per ricerca e sviluppo, IND_028
Redditività a lungo termine
Creazione del valore: IND_053 Effetti sull’economia locale, IND_056 Evoluzione della produzione di prodotti certificati
– Qualità del prodotto: IND_062 Strategia di riduzione spreco della produzione IG
Sicurezza alimentare: IND_067 Consapevolezza dei protocolli e degli standard di sicurezza alimentare
Diversificazione: IND_085 Nuovi mercati geografici, IND_086 Presenza commerciale, IND_104 Gestione del rischio
• Andando oltre l’ambito dei 23 indicatori a vario titolo applicati dalle IG campionate, ci sono una serie di indicatori disattesi praticamente da tutti i prodotti che rappresentano un’ampia area di miglioramento per tutte le IG italiane rispetto agli indicatori FAO-oriGIn; fra i principali:
– Costi, investimenti, reddittività: IND_001 Capitali patrimoniali per il benessere dei dipendenti, IND_002 Costi di conformità a standard o certificazioni di sostenibilità, IND_006
Costi energetici, IND_008 Costo del lavoro, IND_019 Costi di formazione, IND_020 Investimenti “green”, IND_026 Risparmio, IND_027 Efficienza degli investimenti, IND_033
Prezzo agricolo rispetto al prezzo di riferimento globale, IND_029 Produttività del territorio, IND_039 Efficienza dei costi (economica), IND_049 Valore economico direttamente generato e distribuito, IND_053 Effetti sull’economia locale.
Gestione del rischio: IND_098 Efficacia delle strategie di mitigazione, IND_100 Strategia sul cambiamento climatico, IND_101 Informazioni sul clima/implementazione di azioni di riduzione del rischio, IND_106 Copertura del rischio associato ai ricavi. – Stabilità di mercati, produzioni e offerta: IND_116 Appropriazione del valore nella catena del valore, IND_117 Prezzo in diversi mercati, IND_124 Resilienza del settore, IND_129 Andamento dei costi di produzione, IND_135 Volatilità del prezzo di input.
→ STRUMENTI NORMATIVI IN AMBITO VOLONTARIO PER L’IMPLEMENTAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA
Alcuni indicatori attualmente disattesi potrebbero essere soddisfatti adottando una strategia basata su norme tecniche riconosciute a livello internazionale. Queste norme possono essere utilizzate come metodologie per il raggiungimento di obiettivi specifici. In alcuni casi, si applicano direttamente ai prodotti, mentre in altri riguardano la gestione aziendale. Molti di questi strumenti normativi risultano utili anche nella redazione del bilancio di sostenibilità.
• Standard in materia di sicurezza alimentare: BRC/IFS/FSSC per le attività di trasformazione e GlobalGap per la fase agricola (IND_067 Consapevolezza dei protocolli e degli standard di sicurezza alimentare).
• Standard in materia di sostenibilità: ISCC, ISO 50001, ISO 45001, ISO 14064, ISO 14067, ISO 14001; Made Green in Italy, ISO 37101, UNI PDR 125, PAS 24000 (IND_002 Costi di conformità a standard o certificazioni di sostenibilità, IND_020 Investimenti “green”, IND_006 Costi energe-
tici, IND_062 Strategia di riduzione dello spreco della produzione IG, IND_001 Capitali patrimoniali per il benessere dei dipendenti, IND_100 Strategia sul cambiamento climatico).
• Standard in materia di economia circolare: ISO 59020 (IND_062 Strategia di riduzione dello spreco della produzione IG).
• Standard in materia di gestione dei rischi: ISO 31000, ISO 37301, ISO 37001 (IND_104 Gestione del rischio, IND_067 Consapevolezza dei protocolli e degli standard di sicurezza alimentare).
• Standard in materia di governance, compresa la componente economica: ISO 37101: 2019 (IND_039 Efficienza dei costi, IND_046 Crescita inclusiva del settore agricolo, IND_049 Valore economico direttamente generato e distribuito, IND_053 Effetti sull’economia locale, IND_124 Resilienza del settore, IND_129 Andamento dei costi di produzione).
→ CONSIDERAZIONI
Prezzo Equo : il tema dell’equità del trattamento economico riservato alla produzione primaria è di grande attualità. Le IG in generale, avendo da tempo organizzato le filiere, potrebbero avere interesse a dimostrare oggettivamente la correttezza del trattamento economico riservato agli agricoltori a riconoscimento del loro lavoro. L’adozione di una politica consortile in tal senso potrebbe essere uno strumento di comunicazione estremamente efficace.
PILASTRO BUONA GOVERNANCE
Il pilastro della buona governance è sviluppato nel tool FAO-oriGIn in 89 indicatori. Di questi quelli maggiormente rappresentati dai prodotti ortofrutticoli sono 4 , variamente applicati dai diversi prodotti. Gli indicatori a vario titolo rappresentati dai prodotti di tutte le categorie merceologiche valutate sono invece 5 . Taluni indicatori sono presenti nella documentazione analizzata in diversi punti per lo stesso prodotto.
→ TEMI SPECIFICI CIPOLLA ROSSA DI TROPEA CALABRIA IGP
• Il prodotto analizzato conta un totale di 4 indicatori (tutti effettivi) sui 4 considerati relativi al pilastro della buona governance. Il prodotto si posiziona quindi sopra la media del comparto ortofrutticolo (3,7) e sopra la media delle diverse categorie merceologiche analizzate (3,8).
• I succitati indicatori sono:
IND_197 Riunioni formali dei membri IG tenutesi
– IND_198 Riunioni dei membri IG tenutesi
IND_219 Riduzione degli abusi e delle imitazioni – IND_221 Reclami sulla qualità dei prodotti IG.
→ SPUNTI DI IMPLEMENTAZIONE DELLA BUONA GOVERNANCE PER IL SETTORE ORTOFRUTTA
QUALIVITA
La maggior parte dei prodotti ortofrutticoli analizzati rispettano i 4 indicatori considerati in quanto ampiamente presenti negli statuti dei Consorzi di tutela a dimostrazione che tali enti rivestono un ruolo strategico in ambito governance.
→ SPUNTI DI IMPLEMENTAZIONE DELLA BUONA GOVERNANCE PER IL SETTORE IG
• Confrontando i prodotti del settore degli ortofrutticoli con le altre categorie merceologiche analizzate, l’unico requisito mancante è l’indicatore IND_174 Piano di gestione della sostenibilità.
• Andando oltre l’ambito i 5 indicatori a vario titolo applicati dalle IG campionate, ci sono una serie di indicatori disattesi praticamente da tutti i prodotti analizzati che rappresentano
un’ampia area di miglioramento per tutte le IG italiane rispetto agli indicatori FAO-oriGIn; fra i principali:
– Audit : IND_136 Audit olistici, IND_137 Capacità di audit interno, IND_138 Procedura di audit interno, IND_139 Frequenza degli audit interni, IND_140 Disciplina di monitoraggio.
– Struttura e leadership : IND_145 Le donne come decisori.
Trasparenza : IND_149 Episodi confermati di corruzione e azioni intraprese, IND_154
Comunicazione e formazione sulle politiche e procedure anticorruzione, IND_155 Operazioni valutate per rischi legati alla corruzione.
QUALIVITA
Due diligence : IND_160 Integrazione delle informazioni di sostenibilità nel reporting, IND_161 Due diligence, IND_163 Impatti ambientali e sociali negativi nella catena di fornitura e azioni intraprese, IND_165 Pratiche di due diligence, IND_168 Standard di condotta e politica di integrità, IND_173 Governo dell’organizzazione.
– Gestione della sostenibilità : IND_174 Piano di gestione della sostenibilità.
Legittimità : IND_185 Rispetto delle regole decisionali e dello statuto dell’organizzazione IG, IND_187 Partecipazione allo sviluppo delle politiche pubbliche, IND_192 Processo decisionale inclusivo.
Un aspetto importante da sottolineare è che molti degli indicatori che non risultano oggettivamente presenti nei documenti analizzati sono in realtà applicati da molti Consorzi di tutela. Pur tuttavia, ad una verifica esterna ed in assenza di audit ai Consorzi non è stato possibile ritenerli applicati in fase di analisi. L’opportunità di miglioramento consiste nella loro oggettivazione in procedure/documenti/statuti dei Consorzi oltre al rafforzamento di audit interni e di parte terza per accertarne l’applicazione.
→ STRUMENTI NORMATIVI
IN AMBITO VOLONTARIO PER L’IMPLEMENTAZIONE DELLA BUONA GOVERNANCE
Alcuni indicatori attualmente disattesi potrebbero essere soddisfatti adottando una strategia basata su norme tecniche riconosciute a livello internazionale. Queste norme possono essere utilizzate come metodologie per il raggiungimento di obiettivi specifici. In alcuni casi, si applicano direttamente ai prodotti, mentre in altri riguardano la gestione aziendale.
Molti di questi strumenti normativi risultano utili anche nella redazione del bilancio di sostenibilità.
• Organizzazione: ISO 9001, PAS 24000, ISO 31000, ISO 37301 e ISO 37001: IND_174 Piano di gestione della sostenibilità, IND_136 Audit olistici, IND_137 Capacità di audit interno, IND_138 Procedura di audit interno, IND_139 Frequenza degli audit interni, IND_140 Disciplina di monitoraggio, IND_149 Episodi confermati di corruzione e azioni intraprese, IND_152 Importo delle multe pagate/da pagare a causa di accordi legati alla corruzione, IND_154 Comunicazione e formazione sulle politiche e procedure anticorruzione, IND_155 Operazioni valutate per rischi legati alla corruzione, IND_178 Procedure di reclamo, IND_179 Reclami degli stakeholder, IND_210 Percorso verso la conformità.
• Pari opportunità: UNI PDR 125: IND_145 Le donne come decisori, IND_192 Processo decisionale inclusivo, IND_213 Formazione dei dipendenti sulle politiche o procedure sui diritti umani.
PILASTRO BENESSERE SOCIALE
Il pilastro del benessere sociale è sviluppato nel tool FAO-oriGIn in ben 102 indicatori. Di questi quelli maggiormente rappresentati dai prodotti ortofrutticoli sono 7 , variamente applicati dai diversi prodotti. Il numero medio di indicatori applicati è 3,1. Per i prodotti valutati appartenenti a tutte le categorie merceologiche gli indicatori applicati sono invece 9 e il valore medio è 3,5.
Taluni indicatori sono presenti nella documentazione analizzata in diversi punti per lo stesso prodotto.
→ TEMI SPECIFICI CIPOLLA ROSSA DI TROPEA CALABRIA IGP
• Il prodotto analizzato conta un totale di 3 indicatori (2 effettivi e 1 potenziale) sui 7 considerati relativi al pilastro del benessere sociale. Il prodotto si posiziona quindi in linea con la media dei 3,1 indicatori caratteristici del comparto e sotto la media di tutte le categorie merceologiche considerate (3,5).
• I 3 indicatori applicati sono:
– IND_227 Classificazione NOVA degli alimenti IG
IND_251 Ruolo del sistema IG nel mantenimento delle tradizioni e della cultura locale
IND_256 Sviluppo delle capacità per aumentare la produttività agricola
• La maggior parte degli indicatori effettivi è stata riscontrata nel disciplinare.
• Rispetto ai 7 indicatori di comparto il prodotto non applica gli indicatori:
–
IND_228 Procedure/metodi di lavorazione sensibili alla nutrizione
IND_238 Identificazione dei pericoli e valutazione dei rischi
IND_261 Istruzione e formazione formale e non formale
– IND_277 Importanza del sistema IG nelle comunità
• Rispetto ai 9 indicatori rappresentativi di tutti i comparti merceologici valutati, in aggiunta non si applicano gli indicatori:
– IND_225 Assenza di sostanze sintetiche (non applicabile trattandosi di prodotto agricolo)
–
IND_226 Presenza di nutrienti preziosi (non applicabile trattandosi di prodotto agricolo)
→ SPUNTI DI IMPLEMENTAZIONE DEL BENESSERE SOCIALE PER IL SETTORE ORTOFRUTTICOLO
La gran parte dei prodotti del comparto ortofrutticolo analizzati non prevede in modo esplicito
• IND_228 Procedure/metodi di lavorazione sensibili alla nutrizione
• IND_238 Identificazione dei pericoli e valutazione dei rischi
• IND_256 Sviluppo delle capacità per aumentare la produttività agricola
• IND_261 Istruzione e formazione formale e non formale
• IND_277 Importanza del sistema IG nelle comunità
→ SPUNTI DI IMPLEMENTAZIONE DEL BENESSERE SOCIALE PER IL SETTORE IG
QUALIVITA
• Rispetto ai 9 indicatori di benessere sociale considerati la media del campione di tutte le merceologie valutate corrisponde a 3,5. La media più bassa con 2,2 indicatori è rappresentata dal settore dei prodotti a base di carne mentre la media più alta con 4,7 indicatori è rappresentata dal settore dei formaggi, seguita dagli oli con 4,5 indicatori.
• Alla luce della mappatura dei prodotti campionati, per alzare il livello di applicazione degli indicatori economici occorre focalizzare l’attenzione almeno sugli indicatori:
– Sicurezza alimentare e nutrizionale: IND_225 Assenza di sostanze sintetiche, IND_226 Presenza di preziosi nutrienti (che risulta adottato solo in uno dei disciplinari valutati)
– Formazione : IND_256 Sviluppo delle capacità per una maggiore produttività agricola
• Andando oltre l’ambito dei 9 indicatori a vario titolo applicati dai prodotti di tutte le categorie merceologiche, ci sono una serie di indicatori disattesi praticamente da tutti i pro -
dotti che rappresentano un’ampia area di miglioramento per tutte le IG italiane rispetto agli indicatori FAO-oriGIn; fra i principali:
– Salute pubblica, sicurezza e salute sul lavoro: IND_231 Impatto dell’IG sulla qualità dell’aria, IND_232 Impatto dell’IG sulle fonti idriche locali, IND_233 Impatto dell’IG sullo smaltimento dei rifiuti, IND_234 Formazione sulla sicurezza e salute, IND_236 Spese per la salute e la sicurezza dei dipendenti in percentuale dei ricavi, IND_238 Identificazione dei pericoli e valutazione dei rischi, IND_244 Sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro
– Produttività : IND_257 Implementazione di pratiche che portano ad un aumento della produttività, IND_259 Educazione allo sviluppo sostenibile, IND_261 Istruzione e formazione formale e non formale
QUALIVITA
– Qualità della vita : IND_270 Valutazione dei diritti umani, IND_288 Impatto sociale dei prodotti IG, IND_289 Nuove generazioni, IND_292 Autonomia nella produzione.
– Parità di genere : IND_293 Pratiche legate alle donne, IND_294 Donne come decisori, IND_295 Rapporto di remunerazione tra generi, IND_297 Partecipazione delle donne alle organizzazioni di produttori, IND_298 Diritti politici delle donne (capacità di rappresentare unità produttive), IND_299 Diversità dei dipendenti, IND_303 Trattamento equo per i lavoratori vulnerabili, IND_312 Formazione dei dipendenti sulle politiche o procedure sui diritti umani.
– Pratiche commerciali : IND_324 Formalizzazione della catena del valore, IND_325 Risoluzione dei conflitti riguardanti prezzi e qualità.
Molti degli indicatori succitati, non sono formalmente previsti dai documenti analizzati ma sono previsti dalle norme cogenti applicabili in Italia in materia di salute e diritti dei lavoratori. Prevedendone un richiamo nei documenti applicabili alla IG e valutando idonee modalità di accertamento della loro corretta applicazione molti di questi indicatori potrebbero essere ottemperati.
→ STRUMENTI NORMATIVI IN AMBITO VOLONTARIO PER L’IMPLEMENTAZIONE DEL BENESSERE SOCIALE
Diversi fra gli indicatori completamente disattesi potrebbero essere ottemperati attraverso una strategia che preveda l’adozione di norme tecniche riconosciute a livello internazionale che possono essere utilizzati come metodologia volta al raggiungimento di obiettivi specifici. Si tratta di norme tecniche applicabili in taluni casi direttamente al prodotto e in altri alla gestione delle imprese.
Molti di questi strumenti normativi possono essere di supporto anche nella redazione del bilancio di sostenibilità.
• Standard in materia di governance di sostenibilità: ISO 37101 (IND_263 - 289)
• Standard in materia di parità di genere, inclusione e corporate social responsibility: UNI PDR 125, PAS 24000, ISO 30415 e GlobalGap + Grasp per la fase agricola (IND_291 - 292 - 293 - 294 - 295 - 296 - 297 - 298 - 299 - 300 - 301 - 303 - 270 - 271 - 272 e dal 304 al 322)
• Standard in materia di gestione dei rischi: ISO 31000
• Sicurezza sui luoghi di lavoro: ISO 45001 e GlobalGap per la fase agricola (IND_234 - 238241 - 244 - 245 - 246 - 247).
→ CONSIDERAZIONI
• Diversità e inclusione : è un tema estremamente attenzionato anche dal dipartimento pari opportunità del ministero. Rilevante anche per le filiere agro-alimentari (ad esempio rif. Rapporto FAO 2023 «Status of Woman in agrifood system»); esistono finanziamenti ed agevolazioni per le imprese e le organizzazioni che adottino un sistema di parità di
genere certificato secondo la norma UNI/PDR 125. L’adozione di una politica consortile in tal senso potrebbe aumentare il livello di applicazione degli indicatori.
• Nuove generazioni : il cambio generazionale è un elemento critico per molti comparti industriali e manifatturieri. Lo stesso vale per il settore agricolo, per il quale la Politica Agricola Comune (PAC) 2023-2027 prevede delle specifiche misure di aiuto ai giovani imprenditori agricoli. L’adozione di una politica consortile in tal senso potrebbe aumentare il livello di applicazione degli indicatori applicati.
• Sicurezza e salute sul lavoro : è un tema sempre di attualità, soprattutto in ambito agricolo. L’adozione di una politica consortile in tal senso con riferimento specifico alla fase agricola potrebbe aumentare il livello di sostenibilità.
• Diritti dei lavoratori : nel mondo agricolo è tema sempre rilevante. Si pensi al tema del caporalato che potrebbe avere impatti estremamente negativi sull’immagine delle IG qualora venisse riscontrato. Si considerino a titolo di esempio le notizie di cronaca più recenti sul tema. L’adozione di una politica consortile con riferimento specifico alla fase agricola potrebbe aumentare il livello di applicazione degli indicatori.
PILASTRO INTEGRITÀ AMBIENTALE
Il pilastro dell’integrità ambientale è sviluppato nel tool FAO-oriGIn in 116 indicatori. Di questi quelli maggiormente rappresentati dai prodotti ortofrutticoli sono 3 , variamente applicati dai diversi prodotti. Gli indicatori a vario titolo rappresentati dai prodotti di tutte le categorie merceologiche valutate sono invece 8 . Taluni indicatori sono presenti nella documentazione analizzata in diversi punti per lo stesso prodotto.
→ TEMI SPECIFICI
CIPOLLA ROSSA DI TROPEA CALABRIA IGP
• Il prodotto analizzato conta un totale di 1 indicatori (effettivo) sui 3 considerati relativi al pilastro dell’integrità ambientale, si posiziona in linea con la media dei prodotti ortofrutticoli (la cui media è 0,9) e sotto la media di tutti i prodotti che rappresentano i diversi settori merceologici che è 1,3.
• L’indicatore applicato è IND_362 Varietà e razze adattate, localmente presente solo nel prodotto analizzato rispetto all’intero comparto ortofrutticolo valutato.
• Gli indicatori del comparto non applicati sono:
IND_333 Pratiche umane di gestione degli animali
– IND_387 Conservazione del paesaggio
• Rispetto agli 8 indicatori rappresentativi di tutti i comparti merceologici valutati, non applica gli indicatori:
– IND_331 Alimentazione animale (non applicabile)
IND_333 Pratiche umane di gestione degli animali non applicabile)
– IND_349 Pratiche di gestione relative alle emissioni di gas serra
QUALIVITA
– IND_386 Consolidamento del paesaggio delle IG
IND_387 Tutela del paesaggio
→ SPUNTI DI IMPLEMENTAZIONE DELL’INTEGRITÀ AMBIENTALE PER IL SETTORE ORTOFRUTTICOLO
I principali indicatori da implementare per il comparto ortofrutticolo sono:
• IND_362 Varietà e razze adattate localmente
• IND_389 Pratiche di conservazione e riabilitazione del suolo
• IND_433 Piano consumo acqua
→ SPUNTI DI IMPLEMENTAZIONE DELL’INTEGRITÀ AMBIENTALE PER IL SETTORE IG
• I prodotti ortofrutticoli con la media di 0,9 indicatori applicati sono leggermente sotto la media dei prodotti analizzati la cui media è 1,3.
• Considerando i 116 indicatori del tool FAO-oriGIn, fra gli indicatori a vario titolo disattesi, quelli che possono rappresentare aree di miglioramento per le IG italiane sono raggruppabili nelle seguenti categorie:
Qualità dell’aria : IND_334 Pratiche di prevenzione dell’inquinamento atmosferico, IND_335 Obiettivo di riduzione dell’inquinamento atmosferico, IND_336 Concentrazione ambientale di inquinanti atmosferici, IND_337 Odori sgradevoli, IND_338 Conflitti legati agli odori sgradevoli.
Emissioni : IND_339 Sostanze dannose per l’ozono, IND_340 Emissioni indirette di gas a effetto serra (GHG) legate all’energia (scope 2), IND_341 Emissioni animali, IND_342 Intensità delle emissioni di CO2, IND_343 Emissioni dirette di GHG (scope 1), IND_344 Emissioni totali da fertilizzanti, IND_345 Bilancio dei gas serra, IND_346 Pratiche di mitigazione dei gas serra, IND_347 Altre emissioni indirette di GHG (scope 3), IND_348 Intensità di riduzione delle emissioni di GHG.
Diversità dell’ecosistema e diversità genetica : IND_350 Tasso di perdita degli habitat naturali, IND_351 Consapevolezza dei produttori di IG sui valori della biodiversità, IND_352 Impatti significativi di attività, prodotti e servizi sulla biodiversità, IND_353 Connettività dell’ecosistema, IND_354 Pratiche di miglioramento dell’ecosistema, IND_355 Piano di conservazione e ripristino degli habitat paesaggistici, IND_357 Piano di conservazione e ripristino dell’habitat marino, IND_360 Conservazione dell’agrobiodiversità in situ.
– Gestione e uso del territorio : IND_381 Area agricola soggetta a pratiche agricole produttive e sostenibili, IND_382 Rotazione delle colture, IND_383 Eterogeneità temporale e spaziale del sistema agricolo, IND_384 Conversione dell’ecosistema naturale, IND_385 Generazione del paesaggio, IND_386 Consolidamento del paesaggio delle IG, IND_387 Conservazione del paesaggio.
Qualità del suolo : IND_388 Piano di conservazione e ripristino del suolo, IND_389 Pratiche di conservazione e riabilitazione del suolo, IND_390 Degrado del suolo, IND_391 Perdita/guadagno netto di terreno produttivo, IND_392 Salute e analisi del suolo, IND_393 Manutenzione sul campo, IND_394 Ottimizzazione dell’uso dei fertilizzanti, IND_395 Qualità biologica dei suoli, IND_396 Qualità chimica dei suoli, IND_397 Misure di conservazione del suolo e misure per migliorare l’uso dell’acqua da parte delle piante, IND_398 Struttura fisica dei suoli, IND_389 Pratiche di conservazione e ripristino del suolo. –
Uso efficiente dell’energia : IND_410 Consumo energetico, IND_411 Pratiche di risparmio energetico, IND_412 Riduzione del consumo energetico, IND_413 Energie rinnovabili, IND_414 Obiettivo sull’utilizzo dell’energia rinnovabile, IND_415 Autonomia energetica.
QUALIVITA
–
Rifiuti : IND_416 Spreco alimentare, IND_419 Riduzione dei rifiuti, IND_420 Smaltimento dei rifiuti, IND_421 Riciclaggio e riutilizzo dei rifiuti, IND_422 Pratiche di riduzione dei rifiuti, IND_423 Obiettivo di riduzione dei rifiuti, IND_424 Riduzione dell’uso di materiali di imballaggio in plastica.
Acqua : IND_435 Prelievi totali di acque sotterranee e superficiali, IND_436 Livello di stress idrico, IND_437 Impronta idrica blu, IND_438 Impronta idrica verde, IND_439 Impronta idrica grigia, IND_440 Consumo acqua, IND_441 Riciclo e riutilizzo dell’acqua, IND_442 Efficienza nell’uso dell’acqua.
→ STRUMENTI NORMATIVI IN AMBITO VOLONTARIO PER L’IMPLEMENTAZIONE
DELL’INTEGRITÀ AMBIENTALE
Alcuni indicatori attualmente disattesi potrebbero essere soddisfatti adottando una strategia basata su norme tecniche riconosciute a livello internazionale. Queste norme possono essere utilizzate come metodologie per il raggiungimento di obiettivi specifici. In alcuni casi, si applicano direttamente ai prodotti, mentre in altri riguardano la gestione aziendale.
Molti di questi strumenti normativi risultano utili anche nella redazione del bilancio di sostenibilità.
• Organizzazione: ISO 37001
• Impatto ambientale: ISO 14001, LCA, ISO 14040, ISO 14044, ISO 14067, ISO 14064, Made Green in Italy, ISO 50001
• Biodiversità: Biodiversity Friend
• Buone pratiche agricole, pratiche di agricoltura rigenerativa e carbon farming: GlobalGap, Leaf Marque, SQNPI, ISCC, FSA, Biologico.
→ CONSIDERAZIONI
• Impatto ambientale : gli impatti ambientali e la loro riduzione sono elementi richiesti da numerose iniziative/strategie a livello globale ed europeo (es. Agenda 2030, Green Deal, Farm to Fork etc.) così come dalle recenti normative di rendicontazione degli asset intangibili (Environment-Social-Governance ESG) quali ad esempio la direttiva CSRD. L’adozione di una politica consortile in tal senso potrebbe aumentare il livello di applicazione degli indicatori 334 - 335 - 336 - 339 - 340 - 341 - 342 - 343 - 344 - 345 - 346 - 347 - 348 - 349 - 425 - 427 - 428 - 429 -430 - 431 - 432 - 433 - 435 - 436 - 437 - 438 - 439 - 440 - 441 - 442. Si considerino a titolo meramente esemplificativo i lavori fatti da Consorzio Grana Padano DOP, Prosciutto di Parma DOP e Asiago DOP su Made Green in Italy. Si consiglia di valutare un approccio sistemico (di comparto) anziché di singole realtà aziendali.
• Biodiversità : la strategia europea per la biodiversità 2030 e la strategia europea Farm to Fork richiamano questo tema, vi sarebbero obiettivi vincolanti anche per gli ecosistemi agrari. Sarebbe molto interessante una valutazione oggettiva della biodiversità (anche attraverso l’ausilio di standard riconosciuti) per poter rafforzare il racconto e il legame con il territorio andando a migliorare l’adozione degli indicatori da 350 a 370.
• Buone pratiche agricole, pratiche di agricoltura rigenerativa e carbon farming : la strategia europea Farm to Fork promuove la riduzione dell’uso di pesticidi e fertilizzanti e antimicrobici, l’aumento dei terreni destinati ad agricoltura BIO, il sequestro del carbonio nei suoli agricoli; per il carbon farming il riferimento è la bozza di Regolamento europeo su carbon farming COM(2022) 672 final «REGULATION OF THE EUROPEAN PARLIAMENT AND OF THE COUNCIL establishing a Union certification framework for carbon removals». L’adozione di una strategia consortile in materia potrebbe aumentare il livello di applicazione del BIO nelle aziende agricole e/o sistemi di coltivazione/allevamento a basso impatto ambientale migliorando l’adozione degli indicatori: 378 - 379 - 380 - 381 - 382 - 383 - 384 - da 388 a 398 - 405 - 409.
QUALIVITA
• Efficienza energetica : il Green Deal, prevede l’incremento dell’efficienza energetica e l’utilizzo di energia pulita; la nuova Direttiva UE 2023/1791 sull’efficienza energetica, entrata in vigore nell’ottobre 2023, aumenta gli obiettivi di efficienza energetica dell’UE. L’adozione di una strategia consortile in materia potrebbe aumentare il livello degli indicatori dal 410 al 415. A titolo meramente esemplificativo si cita la norma ISO 50001 sul sistema di gestione dell’energia che, insieme a norme tecniche come Made Green in Italy, può costituire uno strumento metodologico utile per valutare prima e ridurre poi i consumi energetici. L’approccio organico e strutturato potrebbe essere funzionale a intercettare finanziamenti pubblici.
• Gestione dei rifiuti : il Green Deal prevede due strategie: 1) strategia Farm to Fork che prevede la riduzione delle perdite e degli sprechi alimentari, 2) piano di azione per l’economia circolare che prevede anche dei punti di azione finalizzati alla riduzione della generazione dei rifiuti; da ricordare inoltre la direttiva dell’Unione Europea sui rifiuti 2008/98/ CE, con in corso una proposta di revisione che fisserebbe nuovi obiettivi di riduzione degli sprechi alimentari e dei rifiuti del tessile. Una strategia consortile sul punto consentirebbe di rispondere agli indicatori da 416 a 424.
QUALIVITA
CIPOLLA ROSSA DI TROPEA CALABRIA IGP
QUALIVITA
CIPOLLA ROSSA DI TROPEA CALABRIA IGP
ALLEGATO ANALISI DOCUMENTALE
88 frasi riscontrate nell’analisi dei documenti collegate a 21 indicatori di sostenibilità
:: 26 DISCIPLINARE DI PRODUZIONE
:: 51 PIANO DI CONTROLLO :: 9 STATUTO :: 2 ALTRI REGOLAMENTI
il reddito generato dalla coltura focus e possono rappresentare almeno l’80% dei costi totali. Nelle unità di produzione familiare, si suggerisce che le ore dedicate dai membri della famiglia alla produzione di IG siano contabilizzate sulla base di una tariffa oraria/mensile concordata
dalla coltura focus e possono rappresentare almeno l’80% dei costi totali. Nelle unità di produzione familiare, si suggerisce che le ore dedicate dai membri della famiglia alla produzione
analitica in autocontrollo "La rispondenza alle caratteristiche
sistema è
insieme attività, in campo ed in ufficio, volte verificare la rispondenza al disciplinare della denominazione per processi produttivi e per le caratteristiche del prodotto nonché la corretta documentazione (mediante riscontri
L'OdC ha la responsabilità di controllare gli operatori riconosciuti sulle quantità totali di prodotto immesso nel circuito dell'indicazione geografica
produttori tengono traccia di tutto il reddito generato dalla coltura focus e possono rappresentare almeno l’80% dei costi totali. Nelle unità di produzione familiare, si suggerisce che le ore dedicate dai membri della famiglia alla produzione di IG siano contabilizzate sulla base di una tariffa oraria/mensile concordata pdc Art 7.3 Documentazione sistematicamente trasmessa a CSQA "I vivaisti riconosciuti sono tenuti a trasmettere a CSQA: alla fine di ogni annata produttiva comunque non oltre il 31 gennaio, opportuna denuncia annuale di produzione ]. produttori riconosciuti sono tenuti a trasmettere a CSQA: - Programma Annuale di Produzione per Cipolla rossa di Tropea Calabria IGP (MOD002) entro 31 Gennaio; ] - Dichiarazione di inizio raccolta (MOD007) da trasmettere 5 gg prima delle operazioni dichiarate.[ Denuncia finale di produzione prodotto idoneo a Cipolla rossa di Tropea Calabria IGP [ ] Gli Intermediari riconosciuti sono tenuti a trasmettere a CSQA: comunicazione annuale, da trasmettere entro 31 gennaio, anche qualora le produzioni siano nulle, delle quantità di Cipolla idonea approvvigionata da ogni soggetto riconosciuto e relativamente cedute (MOD004). confezionatori riconosciuti sono tenuti a trasmettere a CSQA: - Denuncia finale di confezionamento (entro il 31 gennaio), anche quando le produzioni siano nulle, delle quantità di Cipolla idonee approvvigionate da ogni produttore e confezionate come Cipolla rossa di Tropea Calabria IGP espresse per tipologia (in kg). (MOD 005);"
L'operatore riconosciuto (azienda agricola, confezionatore) ha la responsabilità di gestire e registrare tutte le informazioni relative alla rintracciabilità e alla qualità di prodotti in ingresso e in uscita, incluse le quantità. La valuatazione dei costi di produzione è in capo agli operatori riconsciuti come fattore economico aziendale ma non è richiestal da disciplinare.
Vivaista, produttore, intermediario, confezionatore
Investimento Costi IND_010 Conservazione dei registri Costi di tenuta dei registri (dei costi di produzione e della produzione) da parte dell'organizzazione IG e dei produttori
produttori tengono traccia di tutto il reddito generato dalla coltura focus e possono rappresentare almeno l’80% dei costi totali. Nelle unità di produzione familiare, si suggerisce che le ore dedicate dai membri della famiglia alla produzione di IG siano contabilizzate sulla base di una tariffa oraria/mensile concordata
pdc Art 13.1 Generalità "Ogni fase del processo produttivo viene monitorata documentando, per ognuna, gli input e gli output. In questo modo, e attraverso l’iscrizione in appositi elenchi, gestiti dalla struttura di controllo, dei vivaisti, produttori, intermediari e dei confezionatori, nonché attraverso la denuncia alla struttura di controllo dei quantitativi coinvolti, è garantita la tracciabilità del prodotto"
L'operatore riconosciuto (azienda agricola, confezionatore) ha la responsabilità di gestire e registrare tutte le informazioni relative alla rintracciabilità e alla qualità di prodotti in ingresso e in uscita, incluse le quantità. La valuatazione dei costi di produzione è in capo agli operatori riconsciuti come fattore economico aziendale ma non è richiestal da disciplinare.
Vivaista, produttore, intermediario, confezionatore
Vivaista
dei registri
Costi di tenuta dei registri (dei costi di produzione e della produzione) da parte dell'organizzazione IG e dei produttori
produttori tengono traccia di tutto il reddito generato dalla coltura focus e possono rappresentare almeno l’80% dei costi totali. Nelle unità di produzione familiare, si suggerisce che le ore dedicate dai membri della famiglia alla produzione di IG siano contabilizzate sulla base di una tariffa oraria/mensile concordata
pdc Art 13.2 Produzione materiale vivaistico "Il Vivaista, ai fini della tracciabilità della Indicazione “Cipolla rossa di Tropea Calabria” deve garantire e mantenere in autocontrollo registrazioni adeguate a fornire evidenza del rispetto del disciplinare di produzione e dell’identificazione del prodotto, in particolare circa: ] - le quantità delle produzioni ottenute o cedute; ]"
L'operatore riconosciuto (azienda agricola, confezionatore) ha la responsabilità di gestire e registrare tutte le informazioni relative alla rintracciabilità e alla qualità di prodotti in ingresso e in uscita, incluse le quantità. La valuatazione dei costi di produzione è in capo agli operatori riconsciuti come fattore economico aziendale ma non è richiestal da disciplinare.
Produttore
fornire evidenza del rispetto del disciplinare di produzione e dell’identificazione del prodotto, in particolare circa: ] - le quantità delle produzioni ottenute o cedute a intermediari/confezionatori
qualità di prodotti in ingresso e in uscita, incluse le quantità. La valuatazione dei costi di produzione è in capo agli operatori riconsciuti come fattore economico aziendale ma non è richiestal da disciplinare.
Intermediario
tengono traccia di tutto il reddito
dalla coltura focus e possono rappresentare almeno l’80% dei costi totali. Nelle unità di produzione familiare, si suggerisce che le ore dedicate dai membri della famiglia alla produzione di IG siano contabilizzate sulla base di una tariffa oraria/mensile concordata pdc Art 13.4
di tenuta dei registri (dei costi di produzione e della produzione) da parte dell'organizzazione IG e dei produttori produttori tengono traccia di tutto il reddito generato dalla coltura focus e possono rappresentare almeno l’80% dei costi totali. Nelle unità di produzione familiare, si suggerisce che le ore dedicate dai membri della famiglia alla produzione di IG siano contabilizzate sulla base di una tariffa oraria/mensile concordata
pdc Art 13.5
Intermediario "Ad evidenza della conformità delle operazioni, il soggetto deve registrare in autocontrollo, su documentazione specifica ed esclusiva per la I.G.P. Cipolla rossa di Tropea Calabria (es. MOD004– Registro di approvvigionamento o equivalente documentazione), le operazioni di commercializzazione della Cipolla idonea a Cipolla rossa di Tropea Calabria IGP. [ ] - le quantità di Cipolla idonea a Cipolla rossa di Tropea Calabria IGP movimentate;"
L'operatore riconosciuto (azienda agricola, confezionatore) ha la responsabilità di gestire e registrare tutte le informazioni relative alla rintracciabilità e alla qualità di prodotti in ingresso e in uscita, incluse le quantità. La valutazione dei costi di produzione è in capo agli operatori riconosciuti come fattore economico aziendale ma non è richiesta da disciplinare.
Confezionamento "Ad evidenza della conformità delle operazioni di confezionamento e delle produzioni confezionatore deve registrare in autocontrollo, su documentazione specifica ed esclusiva per la I.G.P. Cipolla rossa di Tropea Calabria (es. MOD005 – Registro di confezionamento o equivalente documentazione), le operazioni di confezionamento della denominazione Cipolla rossa di Tropea Calabria IGP. [ ] In particolare da tali registrazioni devono risultare, almeno, seguenti elementi: ] - le quantità di Cipolla rossa di Tropea Calabria IGP confezionate."
Il confezionatore ha la responsabilità di destinare all'IGP esclusivamente le cipolle provenienti dai produttori agricoli riconosciuti. Ne consegue che deve avere sempre l'elenco aggiornato degli stessi e deve aggiornare sempre quantitativi di cipolle idonee conferiti.
Confezionatore Resilienza economica Economia locale Approvvigionamen ti locali IND_043 Approvvigionamenti locali Acquisti da fornitori locali (importo)/totale acquisti (importo) Fornitori locali (numero)/totale fornitori (numero)
Documenti aziendali, provenienza dei fornitori ddp Art 3 Zona di Produzione "La zona di produzione della Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP comprende, terreni idonei ricadenti nel territorio amministrativo, tutto o in parte, dei seguenti comuni calabresi: a) provincia di Cosenza: parte dei comuni di Fiumefreddo, Longobardi, Serra d'Aiello, Belmonte, Amantea. b) provincia di Catanzaro: parte dei comuni di Nocera Terinese, Falerna, Gizzeria, Lamezia Terme, Curinga. c) provincia di Vibo Valentia: parte dei comuni di Pizzo, Vibo Valentia, Briatico, Parghelia, Zambrone, Zaccanopoli, Zungri, Drapia, Tropea, Ricadi, Spilinga, Joppolo, Nicotera ]"
Intermediario "L’intermediario deve avviare alla commercializzazione ai fini della denominazione Cipolla rossa di Tropea Calabria esclusivamente prodotto rispondente ai requisiti di conformità previsti dal disciplinare di produzione e dal presente Piano dei Controlli.
Ogni operatore riconosciuto ha la responsabilità di destinare alla IGP esclusivamente materia prima proveniente dall'area geografica definita dalla IGP da soggetti riconosciuti.
Vivaista, produttore, intermediario, confezionatore
L'intermediario ha la responsabilità di verificare che il 100% delle cipolle identificate come IGP siano conformi ai requisiti qualitativi disciplinati. Non sono ammesse deroghe
Intermediario
Resilienza
di IG Quota (%) di prodotti che soddisfano le specifiche del prodotto IG nel volume di produzione totale
Rapporto di controllo qualità: potenziale produttivo totale ddp Art 5 Metodo di ottenimento del prodotto "Successivamente alla raccolta bulbi dei cipollotti devono subire l’eliminazione della tunica esterna sporca di terra, la spuntatura delle code, con taglio variabile dai 30 ai 60 cm, e quindi essere posti in cassette disposti in fascetti. Per la cipolla da consumo fresco bulbi privati dalla tunica esterna vengono sottoposti alla spuntatura delle code, con taglio variabile dai 35 ai 60 cm, e poi riuniti in fasci di 1,5-6 kg e posti in cassoni o cassette. Per la cipolla da serbo bulbi vengono deposti in andane sul terreno coprendoli con le stesse foglie e lasciandoli un tempo variabile da 8 a 15 giorni per farli asciugare, far acquisire compattezza, resistenza ed una colorazione rosso vivo. bulbi una volta disidratati possono essere scollettati o, mantenendo le code, destinati alla produzione di trecce."
Il 100% del prodotto identificato come IGP deve essere realizzato in conformità ai parametri disciplinati Vivaista, produttore
Resilienza economica Qualità del prodotto e informazioni Qualità del prodotto IND_057 Produzione di IG Quota (%) di prodotti che soddisfano le specifiche del prodotto IG nel volume di produzione totale
Rapporto di controllo qualità: potenziale produttivo totale ddp Art 5 Metodo di ottenimento del prodotto "Per la produzione della ""Cipolla Rossa di Tropea Calabria "" sono idonei tutti terreni sabbiosi o tendenzialmente sabbiosi, di medio impasto, a tessitura franco argillosa o limosa che corrono lungo la fascia costiera o che costeggiano fiumi e torrenti, di origine alluvionale che seppur ghiaiosi non limitano lo sviluppo e l'accrescimento del bulbo. terreni costieri sono idonei alla coltura della cipolla precoce da consumo fresco, quelli di aree interne, di natura argillosa e franco-argillosa sono adatti alla tardiva da serbo"
Il 100% del prodotto identificato come IGP deve essere realizzato in conformità ai parametri disciplinati Vivaista, produttore
Resilienza economica Qualità del prodotto e informazioni Qualità del prodotto IND_060 Punti di controllo qualità
Produttori/trasformatori che utilizzano abitualmente punti di controllo e/o dispongono di strumenti per evitare deterioramento della qualità dei prodotti
abitualmente punti di controllo e/o dispongono di strumenti per evitare deterioramento della qualità dei prodotti
potenziale produttivo totale ddp Art 9 Etichettatura e caratteri commerciali del prodotto "All'atto dell'immissione al consumo bulbi con l'indicazione geografica protetta ""Cipolla Rossa
Il 100% del prodotto identificato come IGP deve essere realizzato in conformità ai parametri disciplinati
Confezionatore
comuni
devono
Rossa di Tropea Calabria” devono essere confezionati secondo le seguenti modalità: cipollotti si riuniscono in fascetti e posti in cassette di cartone, plastica o legno, pronti per la vendita; la cipolla da consumo fresco è raccolta in mazzi da 1,5 6 kg posti in cassoni e cassette. Per le cipolle da serbo, confezionamento, di peso variabile fino ad un massimo di 25 Kg, avviene in sacchetti o cassette."
Comprensione dei difetti di qualità che derivano dal mancato controllo di fattori chiave, come l'umidità pdc Art. 5 Accesso al sistema di controllo e certificazione "Tutti soggetti della filiera disciplinata, Vivaisti, Produttori, Intermediari e Confezionatori (ubicati nel territorio delimitato dal disciplinare, ad esclusione dei Vivaisti), che concorrono alla realizzazione della Indicazione Cipolla rossa di Tropea Calabria devono essere riconosciuti ed assoggettati ai controlli
Comprensione dei difetti di qualità che derivano dal mancato controllo di fattori
in tutte le sue fasi e articolazioni." soggetti produttivi della filiera devono sottostare ai controlli da parte dell'OdC che verifica il rispetto del ddp a fronte del pdc
confezionatore
e informazioni
del prodotto IND_060 Punti di controllo qualità Produttori/trasformatori che utilizzano abitualmente punti di controllo e/o dispongono di strumenti per evitare deterioramento della qualità dei prodotti
Produttori/trasformatori che utilizzano abitualmente punti di controllo e/o dispongono di strumenti per evitare deterioramento della qualità dei prodotti
Comprensione dei difetti di qualità che derivano dal mancato controllo di fattori chiave, come l'umidità pdc Art. 5 Accesso al sistema di controllo e certificazione "Con la presentazione CSQA della richiesta di accesso al sistema di controllo e certificazione soggetti notificati nella domanda accettano integralmente contenuti del Piano dei Controlli ed assumono la diretta responsabilità delle attività svolte ai fini della Indicazione Cipolla rossa di Tropea
in tutte le sue fasi e articolazioni."
Comprensione dei difetti di qualità che derivano dal mancato controllo di fattori chiave, come l'umidità pdc Art. 6 Riconoscimento dei soggetti produttivi e mantenimento nel sistema di controllo "Nel corso della verifica ispettiva di riconoscimento CSQA verifica la corrispondenza delle condizioni produttive con quanto comunicato nella domanda e la capacità del soggetto produttivo di soddisfare requisiti disciplinati, in relazione alle attività effettuate dal richiedente. Oggetto della valutazione iniziale saranno, in particolare, seguenti aspetti per vivaisti: la sostanziale coerenza con le informazioni riportate nella domanda iniziale e la capacità di soddisfare requisiti disciplinati con particolare riferimento alla ubicazione superfici ad IGP delle piante madri, estremi catastali, cartografia, tempistiche di semina; per produttori: la sostanziale coerenza con le informazioni riportate nella domanda iniziale e la capacità di soddisfare requisiti disciplinati con particolare riferimento alla ubicazione superfici ad IGP, estremi catastali, cartografia, superficie, come da disciplinare di produzione; per gli intermediari: la disponibilità di attrezzature ed impianti idonei per l’attività, l’idoneità dei sistemi di gestione previsti o approntati per l'identificazione e la rintracciabilità delle produzioni. per confezionatori: la disponibilità di attrezzature ed impianti idonei per il confezionamento, l’idoneità dei sistemi di gestione previsti o approntati per l'identificazione e la rintracciabilità delle produzioni."
soggetti produttivi della filiera devono sottostare ai controlli da parte dell'OdC che verifica il rispetto del ddp a fronte del pdc Vivaista, produttore, intermediario, confezionatore
L'ente autorizzato attua le attività di verifica del rispetto del ddp a fronte del pdc. OdC
di strumenti per evitare il deterioramento della qualità dei prodotti
Comprensione dei difetti di qualità che derivano dal mancato controllo di fattori chiave, come l'umidità
Punti di controllo qualità Produttori/trasformatori che utilizzano abitualmente punti di controllo e/o dispongono di strumenti per evitare il deterioramento della qualità dei prodotti
economica Qualità del prodotto e informazioni Qualità del prodotto IND_060 Punti di controllo qualità
Punti di controllo qualità
Produttori/trasformatori che utilizzano abitualmente punti di controllo e/o dispongono di strumenti per evitare il deterioramento della qualità dei prodotti
Produttori/trasformatori che utilizzano abitualmente punti di controllo e/o dispongono di strumenti per evitare il deterioramento della qualità dei prodotti
economica
"[ soggetti riconosciuti sono tenuti conservare tutta la documentazione derivante dall’autocontrollo aziendale ed a renderla disponibile ai controlli di conformità svolti da CSQA. soggetti della filiera produttiva disciplinata sono tenuti al rispetto dei requisiti disciplinati e degli adempimenti previsti dal Piano, in relazione alle attività effettuate ai fini della Indicazione. In particolare sono tenuti a documentare, conservare, rendere disponibili ai controlli di conformità effettuati da CSQA e trasmettere secondo quanto previsto o necessario adeguate registrazioni documentate in riferimento all’attività svolta in autocontrollo ed al rispetto dei requisiti applicabili ai fini della Indicazione protetta. soggetti della filiera devono, inoltre, fornire disponibilità ed accettare controlli di conformità, svolti con o senza preavviso, che CSQA intende effettuare presso siti produttivi. Nello schema dei controlli di cui al successivo punto 14 sono dettagliati gli adempimenti in autocontrollo a carico dei soggetti disciplinati, in relazione alle attività svolte, nonché corrispondenti controlli di conformità (in riferimento al soggetto, alle fasi di processo disciplinate ed ai requisiti applicabili) da attuarsi cura di CSQA ai fini dei riscontri di conformità al disciplinare della Indicazione Cipolla rossa di Tropea Calabria.[ ]"
Comprensione dei difetti di qualità che derivano dal mancato controllo di fattori chiave, come l'umidità pdc Art. 6.4 Procedure di sorveglianza "L’insieme complessivo dei
Comprensione dei difetti di qualità che derivano dal mancato controllo di fattori chiave, come l'umidità
soggetti produttivi della filiera hanno l'obbligo di verificare in autocontrollo la conformità analitica del prodotto finito idoneo alla IGP. Vivaista,
di autocontrollo), ]" Ogni operatore riconosciuto ha la responsabilità di implementare ed applicare un piano di autocontrollo in relazione ai requisiti di qualità e rintracciabilità previsti dal disciplinare
Vivaista, produttore, intermediario, confezionatore
6.4 Procedure di sorveglianza "[ sia dai controlli di conformità effettuati da CSQA, consistenti in verifiche ispettive sugli operatori e in riscontri sul prodotto." L'OdC ha la responsabilità di verificare il rispetto dei requisiti qualitativi secondo tempi e modalità definiti dal PdC OdC
Comprensione dei difetti di qualità che derivano dal mancato controllo di fattori chiave, come l'umidità pdc Art. 6.5.1
Qualità del prodotto e informazioni
Qualità del prodotto IND_060 Punti di controllo qualità Produttori/trasformatori che utilizzano abitualmente punti di controllo e/o dispongono di strumenti per evitare il deterioramento della qualità dei prodotti
Produttori/trasformatori che utilizzano abitualmente punti di controllo e/o dispongono di strumenti per evitare il deterioramento della qualità dei prodotti
Comprensione dei difetti di qualità che derivano dal mancato controllo di fattori chiave, come l'umidità pdc Art. 6.5.1
Comprensione dei difetti di qualità che derivano dal mancato controllo di fattori chiave, come l'umidità
Sorveglianza analitica in autocontrollo "Ogni operatore assoggettato al sistema di controllo della IGP Cipolla rossa di Tropea Calabria è responsabile del rispetto del Disciplinare di Produzione e dell’applicazione dei contenuti del presente Piano. Il soggetto che immette in commercio il prodotto con l’indicazione Cipolla rossa di Tropea Calabria si accerta,, in autocontrollo, che il prodotto finito presenti le caratteristiche in conformità alle prescrizioni del disciplinare. risultati di tale autocontrollo, con gli specifici identificativi dei lotti di prodotto/partita di conferimento esaminati, devono essere opportunamente registrati e resi disponibili ai controlli di CSQA."
analitica in autocontrollo "La rispondenza alle caratteristiche disciplinate è verificata in autocontrollo in continuo su prodotto in corso di confezionamento e documentata mediante annotazione dei quantitativi di prodotto ottenuto da attuarsi su apposita documentazione di registrazione."
"Al fine del controllo delle produzioni del circuito della denominazione “Cipolla rossa di Tropea Calabria” CSQA applica sistema di controllo evidenziato e formalizzato al successivo punto 14. Tale sistema è costituito da un insieme attività, in campo ed in ufficio, volte verificare la rispondenza al disciplinare della denominazione per processi produttivi e per le caratteristiche del prodotto nonché la corretta documentazione (mediante riscontri sulle registrazioni) dell’attività svolta ai fini della denominazione Cipolla rossa di Tropea Calabria e dei relativi flussi di prodotto immesso nel circuito tutelato."
soggetti produttivi della filiera hanno l'obbligo di verificare in autocontrollo la conformità del prodotto finito idoneo alla IGP.
Vivaista, produttore, intermediario, confezionatore
Il confezionatore ha l'obbligo di verificare in autocontrollo la conformità del prodotto finito idoneo alla IGP. Confezionatore
L'OdC ha la responsabilità di verificare il rispetto dei requisiti qualitativi secondo tempi e modalità definiti dal PdC OdC
che utilizzano abitualmente punti di controllo e/o dispongono di strumenti per evitare il deterioramento della qualità dei prodotti
Comprensione dei difetti di qualità che derivano dal mancato controllo di fattori chiave, come l'umidità pdc Art. 7.1
IND_060
Punti di controllo qualità
Resilienza economica
Documentazione dell’attività "Ogni soggetto è inoltre tenuto a produrre, conservare, rendere disponibile ai controlli di CSQA e trasmettere (secondo quanto previsto o richiesto) adeguata documentazione di autocontrollo ad evidenza del rispetto dei requisiti di conformità dei prodotti e dei processi, dell’osservanza delle disposizioni del presente Piano dei Controlli nonché della corretta identificazione e della completa tracciabilità delle produzioni ottenute e immesse nel circuito della Indicazione Cipolla rossa di Tropea Calabria (al riguardo vedasi anche paragrafo 14 )."
Ogni operatore riconosciuto ha la responsabilità di implementare ed applicare un piano di autocontrollo in relazione ai requisiti di qualità e rintracciabilità previsti dal disciplinare
Vivaista, produttore, intermediario, confezionatore
Qualità del prodotto e informazioni
Qualità del prodotto
Qualità del prodotto e informazioni Qualità del prodotto IND_060 Punti di controllo qualità
Produttori/trasformatori che utilizzano abitualmente punti di controllo e/o dispongono di strumenti per evitare il deterioramento della qualità dei prodotti
Produttori/trasformatori che utilizzano abitualmente punti di controllo e/o dispongono di strumenti per evitare il deterioramento della qualità dei prodotti
Produttori/trasformatori che utilizzano abitualmente punti di controllo e/o dispongono di strumenti per evitare il deterioramento della qualità dei prodotti
Comprensione dei difetti di qualità che derivano dal mancato controllo di fattori chiave, come l'umidità pdc Art. 7.2
Adempimenti generali osservati dagli operatori "Gli Operatori riconosciuti nel circuito della produzione tutelata della IGP, sono tenuti:mantenere le caratteristiche strutturali e organizzative, rispetto agli elementi acquisiti in sede di riconoscimento; ad eseguire e rispettare le procedure di autocontrollo, di tracciabilità, di rintracciabilità e di verifica dei requisiti prescritti dal Disciplinare; ad adempiere agli obblighi previsti ai fini della produzione tutelata mediante la registrazione, la compilazione, la gestione e l’archiviazione della documentazione prevista dal Piano dei Controlli in modo da agevolare le verifiche da parte di CSQA e delle Autorità ufficiali preposte al controllo; ]"
Comprensione dei difetti di qualità che derivano dal mancato controllo di fattori chiave, come l'umidità pdc Art. 12 Requisiti di conformità "I soggetti che intendono usufruire della Indicazione Geografica Protetta Cipolla rossa di Tropea Calabria devono assoggettarsi al controllo attuato da CSQA e operare in conformità al Disciplinare della IGP Cipolla rossa di Tropea Calabria e al piano dei Controlli approvato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali"
Comprensione dei difetti di qualità che derivano dal mancato controllo di fattori chiave, come l'umidità pdc Art. 13.1
"Tutte le persone, fisiche o giuridiche, iscritte nei relativi elenchi, sono assoggettate al controllo da parte della struttura di controllo, secondo quanto disposto dal disciplinare di produzione e dal presente Piano."
Ogni operatore riconosciuto ha la responsabilità di implementare ed applicare un piano di autocontrollo in relazione ai requisiti di qualità e rintracciabilità previsti dal disciplinare
Vivaista, produttore, intermediario, confezionatore
soggetti produttivi della filiera devono sottostare ai controlli da parte dell'OdC che verifica il rispetto del ddp a fronte del pdc Vivaista, produttore, intermediario, confezionatore
soggetti produttivi della filiera devono sottostare ai controlli da parte dell'OdC che verifica il rispetto del ddp a fronte del pdc Vivaista, produttore, intermediario, confezionatore
Resilienza economica Qualità del prodotto e informazioni Sicurezza alimentare (Food safety)
IND_066 Non conformità alle norme sulla sicurezza alimentare e sulla qualità degli alimenti Numero di casi documentati di non conformità a leggi, regolamenti, codici e standard sulla sicurezza alimentare e sulla qualità degli alimenti negli ultimi tre anni
Resilienza economica
Qualità del prodotto e informazioni
Sicurezza alimentare (Food safety)
Vivaista, produttore, intermediario, confezionatore
dei requisiti secondo tempi e modalità definiti dal PdC, assicurando la conformità del 100% del prodotto identificato come IGP escludendo dal circuito tutelato eventuale prodotto non conforme
pdc Art. 6.5.2 Sorveglianza CSQA "Qualora una unità di vendita (tra quelle prelevate) risulti non conforme ai requisiti disciplinati, si procederà alla valutazione di tutto il lotto identificato. A fine valutazione, le unità di vendita non conformi, facenti parte del medesimo lotto, dovranno essere escluse dal circuito della denominazione ed opportunamente trattate. In caso di non conformità qualitativa, qualora parte del prodotto fosse già stato immesso in commercio, CSQA richiede l’attuazione della procedura di ritiro, delle appropriate e tempestive azioni correttive e, a riscontro dell’efficacia di dette azioni, dispone per l’effettuazione di una verifica ispettiva supplementare con valutazione del prodotto."
IND_066 Non conformità alle norme sulla sicurezza alimentare e sulla qualità degli alimenti Numero di casi documentati di non conformità a leggi, regolamenti, codici e standard sulla sicurezza alimentare e sulla qualità degli alimenti negli ultimi tre anni pdc Art. 7.2 Adempimenti generali osservati dagli operatori "Gli Operatori riconosciuti nel circuito della produzione tutelata della IGP, sono tenuti: a registrare le non conformità e a fornire evidenza oggettiva che prodotto non conforme sia escluso dall’IG; [ ]"
pdc
degli alimenti Numero di casi documentati di non conformità a leggi, regolamenti, codici e standard sulla sicurezza alimentare e sulla qualità degli alimenti negli ultimi tre anni
Resilienza economica Qualità del prodotto e informazioni Sicurezza alimentare (Food safety) IND_066 Non conformità alle norme sulla sicurezza alimentare e sulla qualità degli alimenti Numero di casi documentati di non conformità a leggi, regolamenti, codici e standard sulla sicurezza alimentare e sulla qualità degli alimenti negli ultimi tre anni
Resilienza economica Qualità del prodotto e informazioni Sicurezza alimentare (Food safety)
IND_066 Non conformità alle norme sulla sicurezza alimentare e sulla qualità degli alimenti Numero di casi documentati di non conformità a leggi, regolamenti, codici e standard sulla sicurezza alimentare e sulla qualità degli alimenti negli ultimi tre anni
Resilienza economica Qualità del prodotto e informazioni Sicurezza alimentare (Food safety)
IND_067 Consapevolezza dei protocolli e degli standard di sicurezza alimentare Implementazione di attività che mirano a migliorare la consapevolezza e le capacità dei produttori di IG relative alle normative sulla sicurezza alimentare
OdC
L'OdC ha la responsabilità di verificare il rispetto dei requisiti secondo tempi e modalità definiti dal PdC, assicurando la conformità del 100% del prodotto identificato come IGP escludendo dal circuito tutelato eventuale prodotto non conforme
Ogni operatore ha la responsabilità di verificare il rispetto dei requisiti secondo tempi e modalità definiti dal PdC, assicurando la conformità del 100% del prodotto identificato come IGP escludendo dal circuito tutelato eventuale prodotto non conforme Vivaista, produttore, intermediario, confezionatore
Tutte le non conformità rilevate devono essere adeguatamente gestite allo scopo di impedire che il prodotto non rispondente alle prescrizioni sia immesso nel circuito della Indicazione. A tal fine diviene necessario prevedere ed attuare le opportune modalità di identificazione, documentazione, valutazione e risoluzione delle non conformità eventualmente riscontrate." Tutti soggetti della filiera hanno la responsabilità di assicurare la conformità del 100% del prodotto identificato come IGP escludendo dal circuito tutelato eventuale prodotto non conforme
pdc Art. 8.1 Gestione delle non conformità da parte degli operatori della filiera
"Qualora un soggetto della filiera del Cipolla rossa di Tropea Calabria rilevi in autocontrollo una situazione di non conformità, deve procedere secondo seguenti criteri: produrre registrazione della non conformità rilevata e definire modalità di gestione del prodotto non conforme al fine di riportarlo, qualora possibile, entro requisiti di conformità previsti; rendere disponibili evidenze delle non conformità rilevate ed relativi trattamenti adottati; fornire adeguata evidenza dell’esclusione del prodotto dal circuito della Indicazione Cipolla rossa di Tropea Calabria, quando impossibile ripristinare le condizioni di conformità."
pdc Art. 8.2 Gestione delle non conformità da parte di CSQA
"Le situazioni di non conformità di prodotto e/o processo, rilevate nel corso di controlli di conformità a fronte dei requisiti previsti dalla disciplina vigente e dal presente Piano dei Controlli, sono notificate ai soggetti interessati con richiesta di identificazione delle modalità di soluzione di adeguamento delle situazioni carenti. Per il prodotto giudicato definitivamente non conforme devono essere adottate appropriate misure di esclusione dal circuito IGP, con declassamento e rintracciabilità della destinazione. Per la gestione delle specifiche situazioni non conformi si rimanda ai contenuti di dettaglio evidenziati nelle colonne relative al Trattamento della non Conformità ed alle Azioni Correttive di cui al successivo paragrafo 14 del presente Piano dei Controlli. ]"
Informazioni sui programmi che affrontano le normative e processi di sicurezza alimentare durante processi di produzione delle IG sta Art 5 Scopi e facoltà "Il Consorzio non persegue fini di lucro e si prefigge di: [ ] 11) definire programmi recanti misure di carattere strutturale e di adeguamento tecnico, finalizzate all'assicurazione del mantenimento dell'elevato standard qualitativo fissato dalla disciplina di produzione in termini di sicurezza igienico sanitaria ]"
Ogni operatore ha la responsabilità di assicurare la conformità del 100% del prodotto identificato come IGP escludendo dal circuito tutelato eventuale prodotto non conforme
Vivaista, produttore, intermediario, confezionatore, OdC
Vivaista, produttore, intermediario, confezionatore
OdC
L'OdC ha la responsabilità di verificare il rispetto dei requisiti secondo tempi e modalità definiti dal PdC, assicurando la conformità del 100% del prodotto identificato come IGP escludendo dal circuito tutelato eventuale prodotto non conforme
Il consorzio di tutela ha anche lo scopo di definire programmi al fine di garantire il mantenimento degli standard qualitativi in termini di sicurezza igienico sanitaria del prodotto commercializzato
Consorzio di tutela
Durante il periodo di riferimento, produttori/trasformatori, per quanto riguarda le attrezzature, macchinari e gli spazi in cui il prodotto IG è immagazzinato/trasformato: 1 = occasionalmente puliscono/calibrano/effettuano la manutenzione delle loro attrezzature/macchinari/spazi, 2 = dispongono di un protocollo scritto al riguardo effetto eseguito occasionalmente, 3 = viene regolarmente implementato un protocollo di pulizia/calibrazione/manutenzione 4 = attrezzature/macchinari/spazi sono adeguatamente protetti dalla contaminazione, vengono implementati protocolli di pulizia/calibrazione e viene tenuto un registro delle attività
Etichettatura del prodotto Il prodotto IG è conforme alle leggi, ai regolamenti e ai codici alimentari, nonché alle norme relative all'etichettatura degli alimenti confezionati, sia nei paesi in cui l'alimento viene prodotto, sia nei paesi in cui viene venduto
produttori dispongono di un protocollo per mantenere, calibrare e/o mantenere puliti macchinari e gli spazi in cui gli alimenti vengono conservati, manipolati o lavorati, il protocollo viene rispettato
pdc Art 6 Riconoscimento dei soggetti
Resilienza economica Qualità del prodotto e informazioni
Informazioni sul prodotto IND_074
Etichettatura del prodotto Il prodotto IG è conforme alle leggi, ai regolamenti e ai codici alimentari, nonché alle norme relative all'etichettatura degli alimenti confezionati, sia nei paesi in cui l'alimento viene prodotto, sia nei paesi in cui viene venduto
Norme e standard di etichettatura, audit, dichiarazioni
"Per quanto riguarda le modalità di apposizione sull’involucro della Indicazione, del contrassegno distintivo e delle indicazioni previste in applicazione della disciplina della Indicazione, confezionatori devono attenersi esclusivamente e scrupolosamente al rispetto di quanto richiesto, previsto o ammesso dal disciplinare di produzione e dal presente Piano dei Controlli. In riferimento alle indicazioni apposte sulle confezioni, gli utilizzatori della Indicazione “Cipolla rossa di Tropea Calabria” IGP devono rispettare la normativa generale in materia di etichettatura e presentazione dei prodotti alimentari; devono inoltre attenersi al rispetto di quanto richiesto, previsto o ammesso in applicazione delle disposizioni specifiche del disciplinare di produzione (art.8) e del presente Piano dei Controlli (punto 12.1). Le etichette da utilizzare per l’immissione al consumo del Cipolla rossa di Tropea Calabria IGP dovranno essere preventivamente trasmesse al CSQA per valutazione e convalida."
Norme e standard di etichettatura, audit, dichiarazioni pdc Art. 12.1 Etichettatura "Sui contenitori devono essere indicati, in caratteri di stampa doppi rispetto a tutti gli altri, le diciture ""Cipolla Rossa di Tropea Calabria” I.G.P. accompagnata dalla specificazione della tipologia ""cipollotto"" ""cipolla da consumo fresco"" ""cipolla da serbo"" e dal marchio. Sui contenitori devono essere, altresì, riportati tutti gli elementi atti ad individuare il nome, la ragione sociale e l’indirizzo del confezionatore, il peso netto all'origine, nonché eventuali indicazioni complementari ed accessorie non aventi carattere laudativo e non idonee trarre in inganno il consumatore sulla natura e le caratteristiche del prodotto. cipollotti e le cipolle da Serbo in treccia, all'immissione sul mercato, porteranno, su adesivo o altro materiale, il logo dell’Unione ed il marchio, le cipolle da consumo fresco, invece, poste in cassoni o cassette, saranno dotate di etichetta completa, a livello di singoli fasci, comprensiva di ragione sociale della ditta, del logo dell’Unione, del marchio e della tipologia di prodotto, al fine di garantirne la tracciabilità e di renderlo perfettamente riconoscibile. E' vietata l'aggiunta di qualsiasi qualificazione non espressamente prevista dal presente disciplinare di produzione, ivi compresi gli aggettivi: dolce, croccante, tenera, non piccante, genuina, tipica."
Il confezionatore ha la responsabilità di confezionare ed etichettare il 100% del prodotto in conformità alle regole disciplinate
Confezionatore
Informazioni sul prodotto
IND_074
Etichettatura del prodotto Il prodotto IG è conforme alle leggi, ai regolamenti e ai codici alimentari, nonché alle norme relative all'etichettatura degli alimenti confezionati, sia nei paesi in cui l'alimento viene prodotto, sia nei paesi in cui viene venduto
Il prodotto IG è conforme alle leggi, ai regolamenti e ai codici alimentari, nonché alle norme relative all'etichettatura degli alimenti confezionati, sia nei paesi in cui l'alimento viene prodotto, sia nei paesi in cui viene venduto
Norme e standard di etichettatura, audit, dichiarazioni ddp Art. 9
Norme e standard di etichettatura, audit, dichiarazioni
Il prodotto IG è conforme alle leggi, ai regolamenti e ai codici alimentari, nonché alle norme relative all'etichettatura degli alimenti confezionati, sia nei paesi in cui l'alimento viene prodotto, sia nei paesi in cui viene venduto
Norme e standard di etichettatura, audit, dichiarazioni
degli alimenti confezionati, sia nei paesi in cui l'alimento viene prodotto, sia nei paesi in cui viene venduto
Etichettatura e caratteri commerciali del prodotto "Sui contenitori devono essere indicati, in caratteri di stampa doppi rispetto a tutti gli altri, le diciture ""Cipolla Rossa di Tropea Calabria” I.G.P. accompagnata dalla specificazione della tipologia ""cipollotto"" ""cipolla da consumo fresco"" ""cipolla da serbo"" e dal marchio. Sui contenitori devono essere, altresì, riportati tutti gli elementi atti ad individuare il nome, la ragione sociale e l’indirizzo del confezionatore, il peso netto all'origine, nonché eventuali indicazioni complementari ed accessorie non aventi carattere laudativo e non idonee trarre in inganno il consumatore sulla natura e le caratteristiche del prodotto."
Art. 9 Etichettatura e caratteri commerciali del prodotto "I cipollotti e le cipolle da Serbo in treccia, all'immissione sul mercato, porteranno, su adesivo o altro materiale, il logo dell’Unione ed il marchio, le cipolle da consumo fresco, invece, poste in cassoni o cassette, saranno dotate di etichetta completa, a livello di singoli fasci, comprensiva di ragione sociale della ditta, del logo dell’ Unione, del marchio e della tipologia di prodotto, al fine di garantirne la tracciabilità e di renderlo perfettamente riconoscibile. E' vietata l'aggiunta di qualsiasi qualificazione non espressamente prevista dal presente disciplinare di produzione, ivi compresi gli aggettivi: dolce, croccante, tenera, non piccante, genuina, tipica. E' tuttavia consentito l'uso di nomi, ragioni sociali, marchi privati purché non abbiano significato laudativo che possa trarre in inganno il consumatore."
Il confezionatore ha la responsabilità di confezionare ed etichettare il 100% del prodotto in conformità alle regole disciplinate
Confezionatore
cui preparazione
""Cipolla Rossa
Il confezionatore ha la responsabilità di confezionare ed etichettare il 100% del prodotto in conformità alle regole disciplinate Confezionatore
Il confezionatore ha la responsabilità di confezionare ed etichettare il 100% del prodotto in conformità alle regole disciplinate
Tropea Calabria” I.G.P., anche a seguito di processi di elaborazione e di trasformazione, possono essere immessi al consumo in confezioni recanti riferimento alla detta Indicazione Geografica senza l’apposizione del logo comunitario, condizione che: Il prodotto a Indicazione Geografica Protetta, certificato come tale, costituisca il componente esclusivo della categoria merceologica." trasformatori hanno la responsabilità di confezionare ed etichettare il 100% del prodotto in conformità alle regole disciplinate Trasformatore
"Oggetto della valutazione iniziale saranno, in particolare, seguenti aspetti: per gli intermediari: la disponibilità di attrezzature ed impianti idonei per l’attività, l’idoneità dei sistemi di gestione previsti o approntati per l'identificazione e la rintracciabilità delle produzioni. per confezionatori: la disponibilità di attrezzature ed impianti idonei per confezionamento, l’idoneità dei sistemi di gestione previsti o approntati per l'identificazione e la rintracciabilità delle produzioni."
L'OdC ha l'obbligo di verificare che gli adempimenti di rintracciabilità che assicurano l'origine delle cipolle siano rispettati. OdC
preposte al controllo;[ ]"
Documenti aziendali, procedure e meccanismi che descrivono in dettaglio come identificare prodotti che devono essere ritirati dal mercato ed effettuare richiami ddp Art. 4 Origine del prodotto "denominazione. Ne consegue la necessità di tutelare la denominazione geografica e di creare un sistema di certificazione che garantisca allo stesso tempo la tracciabilità delle varie fasi di produzione. Pertanto produttori della “ Cipolla Rossa di Tropea – Calabria” e le particelle catastali su cui si coltiva, verranno iscritti in appositi elenchi gestiti dall’organismo di controllo di cui al successivo art. 7."
Gli operatori riconosciuti hanno l'obbligo di seguire gli adempimenti di rintracciabilità che assicurano l'origine delle cipolle. Vivaista, produttore, intermediario,
Gli operatori riconosciuti hanno l'obbligo di seguire gli adempimenti di rintracciabilità che assicurano l'origine delle cipolle.
di seguire gli adempimenti di rintracciabilità che assicurano l'origine delle cipolle. Vivaista, produttore, intermediario, confezionatore
Gli operatori riconosciuti hanno l'obbligo di seguire gli adempimenti di rintracciabilità che assicurano l'origine delle cipolle. Vivaista, produttore, intermediario, confezionatore
di tracciabilità
Resilienza economica Qualità del prodotto e informazioni Informazioni sul prodotto IND_075 Sistema di tracciabilità forward Percentuale del volume di produzione che può essere tracciato e richiamato lungo la filiera alimentare attraverso un sistema di tracciabilità
Sistema di tracciabilità forward Percentuale del
di produzione che può essere tracciato e richiamato lungo la filiera alimentare attraverso un sistema di tracciabilità
Resilienza economica Qualità del prodotto e informazioni Informazioni sul prodotto IND_076 Ricerca sui prodotti IG = l'organizzazione IG non ha sviluppato alcun progetto di ricerca per migliorare il controllo, la produttività o la differenziazione, 1 = sono stati sviluppati progetti di ricerca prioritari per migliorare la produttività, 2 = sono stati identificati progetti di ricerca prioritari per migliorare rendimenti e comprendere meglio fattori gli attributi della qualità, 3 = sono stati sviluppati progetti di ricerca prioritari per migliorare rendimenti e la produttività, comprendere meglio gli attributi di qualità e valutare l'autenticità, 4 = sono in corso progetti di ricerca prioritari per aumentare rendimenti e la produttività, 5 = sono in corso progetti di ricerca prioritari per migliorare rendimenti e comprendere gli attributi di qualità delle IG in corso, 6 = sono in corso progetti di ricerca prioritari per migliorare le rese, comprendere le caratteristiche dei prodotti IG e valutarne l'autenticità, = la conoscenza risultante del prodotto viene utilizzata per
del prodotto e informazioni Informazioni sul prodotto IND_077 Sistema di tracciabilità degli input e della qualità Percentuale del volume di produzione per il quale gli input possono essere identificati dal fornitore e dalle specifiche di qualità per conformarsi agli standard IG
Documenti aziendali, procedure e meccanismi che descrivono in dettaglio come identificare prodotti che devono essere ritirati dal mercato ed effettuare richiami ddp Art. 7 Areale di condizionamento del prodotto "Tutte le operazioni di condizionamento
Documenti aziendali, procedure e meccanismi che descrivono in dettaglio come identificare prodotti che devono essere ritirati dal mercato ed effettuare richiami
ddp Art. 9 Etichettatura e caratteri commerciali del prodotto "I cipollotti e le cipolle da Serbo in treccia, all'immissione sul mercato, porteranno, su adesivo o altro materiale, il logo dell’Unione ed il marchio, le cipolle da consumo fresco, invece, poste in cassoni o cassette, saranno dotate di etichetta completa, a livello di singoli fasci, comprensiva di ragione sociale della ditta, del logo dell’ Unione, del marchio e della tipologia di prodotto, al fine di garantirne la tracciabilità e di renderlo perfettamente riconoscibile. ]"
Art 5 Scopi e
Il confezionatore ha la responsabilità di garantire la chiara identificazione del prodotto. Il 100% del prodotto identificato come IGP deve rispettare requisiti
Confezionatore
"Il Consorzio non persegue fini di lucro e si prefigge di: [ ] 4)Promuovere il miglioramento delle caratteristiche qualitative che hanno accreditato la denominazione sui mercati nazionali ed esteri
Il Consorzio di tutela ha anche la funzione di favorire il miglioramento delle caratteristiche qualitative dei prodotti IG Consorzio di tutela
Documenti aziendali, procedure e meccanismi che descrivono in dettaglio come identificare prodotti che devono essere ritirati dal mercato ed effettuare richiami
pdc Art. 6 Riconoscimento dei soggetti produttivi e mantenimento nel sistema di controllo
"Oggetto della valutazione iniziale saranno, in particolare, seguenti aspetti: - per vivaisti: la sostanziale coerenza con le informazioni riportate nella domanda iniziale e la capacità di soddisfare requisiti disciplinati con particolare riferimento alla ubicazione superfici ad IGP delle piante madri, estremi catastali, cartografia, tempistiche di semina; per produttori: la sostanziale coerenza con le informazioni riportate nella domanda iniziale e la capacità di soddisfare requisiti disciplinati con particolare riferimento alla ubicazione superfici ad IGP, estremi catastali, cartografia, superficie, come da disciplinare di produzione;"
Documenti aziendali, procedure e meccanismi che descrivono in dettaglio come identificare prodotti che devono essere ritirati dal mercato ed effettuare richiami pdc Art. 13.2 Produzione materiale vivaistico "Il Vivaista, ai fini della tracciabilità della Indicazione “Cipolla rossa di Tropea Calabria” deve garantire e mantenere in autocontrollo
Gli operatori riconosciuti hanno l'obbligo di seguire gli adempimenti di rintracciabilità
delle piante madri, estremi catastali, cartografia, tempistiche di semina; [ ]"
L'OdC ha l'obbligo di verificare che gli adempimenti di rintracciabilità che assicurano l'origine delle cipolle siano rispettati. OdC Resilienza economica Qualità del prodotto e informazioni Informazioni sul prodotto IND_077 Sistema di tracciabilità degli input e della qualità Percentuale del volume di produzione per il quale gli input possono essere identificati dal fornitore e dalle specifiche di qualità per conformarsi agli standard IG
del volume di
il quale gli input possono essere identificati dal fornitore e dalle specifiche di qualità per conformarsi agli
Documenti aziendali, procedure e meccanismi che descrivono in dettaglio come identificare prodotti che devono essere ritirati dal mercato ed effettuare richiami
di cipolla "Il produttore, ai fini della tracciabilità della Indicazione “Cipolla rossa di Tropea Calabria” deve garantire e mantenere in autocontrollo registrazioni adeguate a fornire evidenza del rispetto del disciplinare di produzione e dell’identificazione del prodotto, in particolare circa: l’identificazione delle particelle catastali ed il rispetto delle modalità di coltivazione sulle quali avviene la coltivazione, (es. MOD 002 – Scheda aziendale);"
Gli operatori riconosciuti hanno l'obbligo di seguire gli adempimenti di rintracciabilità che assicurano l'origine delle cipolle. Produttore
del
Resilienza
IG Esposizione in diversi canali o implementazione di strategie per la promozione e la diffusione del prodotto
Resilienza economica Qualità del prodotto e informazioni Informazioni sul prodotto IND_078 Visibilità del prodotto IG Esposizione in diversi canali o implementazione di strategie per la promozione e la diffusione del prodotto
di controllo di cui al successivo art. 7."
sta Art 5 Scopi e facoltà "Il Consorzio non persegue fini di lucro e si prefigge di: 2) tutelare, promuovere, valorizzare e curare gli interessi generali dell'I.G.P Cipolla Rossa di tropea Calabria, anche attraverso l'informazione al consumatore"
Gli operatori riconosciuti hanno l'obbligo di seguire gli adempimenti di rintracciabilità che assicurano l'origine delle cipolle. Vivaista
Consorzio di tutela
Il Consorzio ha anche lo scopo di promuovere la conoscenza del prodotto IG al consumatore
sta Art 5 Scopi e facoltà "Il Consorzio non persegue fini di lucro e si prefigge di: 8)estendere in Italia e all'estero la conoscenza e la diffusione dell'Igp Cipolla Rossa di Tropea Calabria, nonché delle sue caratteristiche di qualità e di pregio, svolgendo ovunque apposita propaganda ed opera di informazione anche riferita alla sua filiera produttiva; 9)favorire ed eventualmente aderire a tutte le iniziative atte a promuovere e agevolare la vendita e l'esportazione da parte dei produttori che, comunque, possano produrre vantaggi agli stessi e alla affermazione dell'igp Cipolla Rossa di Tropea Calabria;" Il Consorzio ha anche tra le sue funzioni quella di promuovere la conoscenza del prodotto e della filiera in Italia e all'estero
"Il consorzio non persegue fini di lucro e si prefigge
e
imitazioni Numero di abusi/pratiche di concorrenza sleale individuati correttamente documentati
Buona governance Norma di legge Conformità dei prodotti IG e prevenzione delle violazioni
"Il produttore, ai fini della tracciabilità della Indicazione “Cipolla rossa di Tropea Calabria” deve garantire e mantenere in autocontrollo registrazioni adeguate a fornire evidenza del rispetto del disciplinare di produzione e dell’identificazione del prodotto, in particolare circa: ] -l’identificazione del prodotto idoneo alla denominazione “Cipolla rossa di Tropea Calabria”, dalla raccolta fino al conferimento, secondo quanto necessario ad assicurare la separazione dalle produzioni generiche."
Il produttore ha l'obbligo identificare a adottare metodiche opportune per separare le produzioni IGP dalle convenzionali.
IND_219 Riduzione degli abusi e delle imitazioni Numero di abusi/pratiche di concorrenza sleale individuati correttamente documentati pdc Art. 13.6 Separazione delle produzioni IGP "Gli operatori assoggettati al controllo devono garantire la separazione del prodotto idoneo alla denominazione “Cipolla rossa di Tropea Calabria” IGP da ogni altro prodotto generico eventualmente detenuto o realizzato presso lo stesso sito, adottando criteri di separazione spaziale delle produzioni idonee a IGP e non idonee o, in alternativa, utilizzando criteri di separazione temporale delle lavorazioni mediante il differimento temporale delle stesse. Nel caso di separazione “spaziale” il produttore deve identificare le linee di lavorazione, gli impianti, locali utilizzati ai fini della IGP Cipolla rossa di Tropea Calabria. Nel caso di separazione “temporale” delle produzioni le registrazioni delle operazioni dovranno contenere gli elementi atti ad indicare date e orari di produzione distinta della IGP Cipolla rossa di Tropea Calabria. Le produzioni destinate alla IGP “Cipolla rossa di Tropea Calabria” devono essere mantenute distinte dal prodotto generico ed opportunamente identificate e registrate in modo tale da essere in ogni momento distinguibili."
Buona governance Norma di legge Conformità dei prodotti IG e prevenzione delle violazioni
IND_219 Riduzione degli abusi e delle imitazioni Numero di abusi/pratiche di concorrenza sleale individuati correttamente documentati
Buona governance Norma di legge Conformità dei prodotti IG e prevenzione delle violazioni
Buona governance Norma di legge Conformità dei prodotti IG e prevenzione delle violazioni
Benessere sociale Sicurezza e salute della comunità Sicurezza alimentare nutrizione (Food security)
IND_219 Riduzione degli abusi e delle imitazioni Numero di abusi/pratiche di concorrenza sleale individuati correttamente documentati
ddp Art. 4 Origine del prodotto "Le caratteristiche merceologiche uniche che hanno conferito notorietà al prodotto livello nazionale, e soprattutto il valore storico e culturale nell’area considerata ancora oggi vivo e presente nelle pratiche colturali, in cucina, nelle quotidiane espressioni idiomatiche e nelle manifestazioni folcloristiche, hanno reso il prodotto stesso oggetto di imitazioni e contraffazione della denominazione. Ne consegue la necessità di tutelare la denominazione geografica e di creare un sistema di certificazione che garantisca allo stesso tempo la tracciabilità delle varie fasi di produzione. Pertanto produttori della Cipolla Rossa di Tropea – Calabria” e le particelle catastali su cui si coltiva, verranno iscritti in appositi elenchi gestiti dall’organismo di controllo di cui al successivo art. 7. Lo stesso organismo, accreditato presso il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, definirà le modalità di iscrizione nei suddetti elenchi e dei controlli affinché prodotto IGP sia rispondente alle prescrizioni del disciplinare."
sta Art 5 Scopi e Facoltà "Il Consorzio non persegue fini di lucro e si prefigge di: 14) vigilare affinchè, da parte di chiunque non venga usato indebitamente o illegittimamente il marchio dell'IGP cipolla rossa di tropea Calabria, ed affinchè non vengano usati nomi, denominazioni, diciture e simboli atti trarre in inganno l'acquirente od il consumatore;"
IND_221 Reclami sulla qualità dei prodotti IG Numero di reclami ricevuti relativi al prodotto IG pdc Art. 7.2 Adempimenti generali osservati dagli operatori "Gli Operatori riconosciuti nel circuito della produzione tutelata della IGP, sono tenuti: [ a registrare reclami ricevuti, rendendoli disponibili all’OdC e le relative azioni correttive adottate;"
Il produttore ha l'obbligo identificare a adottare metodiche opportune per separare le produzioni IGP dalle convenzionali.
Produttore
Vivaista, produttore, intermediario, confezionatore
produttori, garantendo la tracciabilità nelle varie fasi di produzione, tutelano l'IGP da imitazioni e contraffazioni
Vivaista, produttore, intermediario, confezionatore
Il consorzio di tutela ha anche la funzione di tutelare la denominazione da abusi e imitazioni Consorzio di tutela
Gli operatori hanno l'obbligo di registrare reclami Vivaista, produttore, intermediario, confezionatore
IND_227 Classificazione NOVA degli alimenti IG prodotti IG destinati al consumo rientrano nelle categorie NOVA 1, 2 o 3: 1 = il prodotto IG è un alimento naturale o minimamente trasformato, prevalentemente di origine vegetale e preferibilmente prodotto con metodi agroecologici; 2 = il prodotto IG è preparato con oli, grassi, sale zucchero in piccole quantità per condire e cucinare; 3 = il prodotto IG raggiunge consumatori come pasto o bevanda a base di alimenti naturali o minimamente trasformati, con un numero limitato di ingredienti; 4 = prodotto IG raggiunge consumatori come prodotto ultraprocessato prodotti IG destinati al consumo rientrano nelle categorie NOVA 1, 2 o 3: 1 = il prodotto IG è un alimento naturale o minimamente trasformato, prevalentemente di origine vegetale e preferibilmente prodotto con metodi agroecologici; = il prodotto IG è preparato con oli, grassi, sale e zucchero in piccole quantità per condire e cucinare; = il prodotto IG raggiunge consumatori come pasto o bevanda a base di alimenti naturali o minimamente trasformati, con un numero limitato di ingredienti; 4 = prodotto IG raggiunge consumatori come prodotto ultraprocessato ddp Art.1 Denominazione "La indicazione geografica protetta I.G.P. “Cipolla Rossa di Tropea Calabria” designa bulbi di cipolla rossa nella tipologia cipollotto, cipolla da consumo fresco, cipolla da serbo ]" Il prodotto che viene immesso in commercio non subisce trasformazioni sostanziali per cui è classificabile nella categoria NOVA 1 ovvero un alimento naturale
Vivaista, produttore, intermediario, confezionatore
Varietà e razze adattate
nelle categorie NOVA 1, 2 o 3: 1 = prodotto IG è un alimento naturale o minimamente trasformato, prevalentemente di origine vegetale e preferibilmente prodotto con metodi agroecologici; 2 = prodotto IG è preparato con oli, grassi, sale e zucchero in piccole quantità per condire e cucinare; 3 = prodotto IG raggiunge consumatori come pasto o bevanda a base di alimenti naturali o minimamente trasformati, con un numero limitato di ingredienti; 4 = il prodotto IG raggiunge consumatori come prodotto ultraprocessato
Tipologia di soggetti: produttori, lavoratori di imprese private; genere. Se sostegno allo sviluppo delle capacità ha assunto la forma di sostegno finanziario, deve essere fornita la prova che è stato utilizzato in modo efficace, altrimenti non dovrebbe essere preso in considerazione. Comprendere la natura degli argomenti (generali o specifici del prodotto IG)
Quota (%) della produzione basata su varietà adattate localmente e su varietà rare e tradizionali (cimelio).
Determinare la quota di produzione (per area, peso o numero di animali) basata su varietà vegetali o razze animali adattate localmente, rare e/o tradizionali (cimelio di famiglia)
ddp Art 2 Descrizione del prodotto "La denominazione “Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP” individua bulbi della Specie Allium Cepa limitatamente ai seguenti ecotipi autoctoni, che si distinguono in base alla forma e alla precocità di bulbificazione derivante dall’influenza del fotoperiodo: “Tondo Piatta” o primaticcia; “Mezza Campana” o medio precoce; “Allungata” o tardiva"
Per ottenere la Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP possono essere usati solo bulbi di ecotipi autoctoni Vivaista