Toscano IGP EVO - ID CARD

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TOSCANO IGP - OLIO EVO

DOCUMENTI ANALIZZATI

Disciplinare di produzione - Data di riferimento 19/09/2016

Piano dei Controlli - Data di riferimento 24/08/2023

Tariffario - Data di riferimento 01/07/2017

Statuto del Consorzio di tutela - Data di riferimento 01/06/2020

IlConsorziodituteladelToscanoIGP–OlioEVOèimpegnatonellasostenibilitàattraversoilprogetto“SOFIG”, che promuove la condivisione di buone pratiche e l’accountability. La documentazione relativa a questea attivitànonrientranell’analisiriportatadiseguito.

NUMERO INDICATORI

12

4

4

→ PUNTI DI FORZA

Nell’analisi dei documenti relativi al prodotto sono stati individuati una serie di elementi riconducibili a 22 indicatori della sostenibilità che qualificano la filiera, suggerendo quali siano i suoi attuali punti di forza.

I punti di forza so no “indicatori effettivi” ovvero ben coperti da documenti mappati (es. piano dei controlli e/o disciplinare) o coperti dagli indicatori che risultano peculiari del singolo prodotto a seguito dell’analisi. Per indicatore peculiare si intendono indicatori presenti solo nel prodotto analizzato o presenti al massimo nella metà dei prodotti analizzati appartenenti alla categoria merceologica. Gli indicatori potenziali (che figurano in documenti non sottoposti a verifica da parte di terzi) non sono classificati come punti di forza.

Sulla base della lettura di questi elementi, i punti di forza del prodotto sono sotto riportati.

›› Rispetto al benchmark del settore oli :

1. Biodiversità : il disciplinare di produzione del Toscano IGP - Olio EVO, a seconda della menzione geografica aggiuntiva, prevede l’utilizzo di varietà autoctone della Toscana.

→ PUNTI DI MIGLIORAMENTO

Nell’analisi dei documenti relativi al prodotto sono stati individuati una serie di elementi riconducibili a 22 indicatori della sostenibilità che qualificano la filiera, suggerendo quali sono i suoi attuali punti di miglioramento.

I punti di miglioramento sono indicatori mancanti , non riscontrati nel prodotto analizzato, rispetto agli indicatori di riferimento individuati della categoria merceologica valutata (benchmark). L’assenza di un indicatore che per gli altri prodotti del comparto risulta essere mappato ma categorizzato come potenziale non è considerato punto di miglioramento. Inoltre, come ulteriore considerazione, per ogni prodotto, in base al disciplinare, al livello di sostenibilità raggiunto, al contesto, sono stati suggeriti alcuni spunti di implementazione della sostenibilità

›› Indicatori migliorabili rispetto al benchmark del comparto oli

• IND_053 Effetti sull’economia locale Solo un prodotto della categoria prevede l’applicazione di tale indicatore a livello del disciplinare di produzione: “È infatti grazie alla presenza degli uliveti che la zona è divenuta molto interessante per il turismo e viene chiamata, già dall’1 [...], mentre il prestigio e la tradizione della buona qualità dell’olio prodotto ha ugualmente attribuito il titolo [...]”.

• IND_056 Evoluzione della produzione di prodotti certificati

QUALIVITA

Risulta presente in due prodotti sul totale dei 4 mappati, l’applicazione di tale indicatore a livello di statuto ad esempio prevede: Lo scopo essenziale ed oggetto principale del Consorzio consiste nel [...] e) Prevedere annualmente la produzione delle olive atte a produrre gli oli extravergini certificabili dop, prevedere la capacità produttiva futura, promuovere indagini di mercato relative ai consumi, elaborare i dati risultanti al fine di programmare un economico ed equilibrato sviluppo della produzione dell’olio; e ancora: Nel quadro delle attività rientranti nel perseguimento del suo oggetto consortile, il Consorzio esercita tutte le funzioni necessarie ed opportune per la cura degli interessi generali della [...] ed in particolare: [...] e) accerta annualmente la produzione delle olive atte a produrre gli oli extravergini certificabili DOP, prevede la capacità produttiva futura, promuove indagini di mercato relative ai consumi, elabora i dati risultanti al fine di programmare un economico ed equilibrato sviluppo della produzione dell’olio extra vergine di oliva D.O.P.

• IND_226 Presenza di nutrienti preziosi

Risulta presente in due prodotti sul totale dei 4 mappati, l’applicazione di tale indicatore a livello di disciplinare di produzione ad esempio prevede: “Altri elementi che comprovano il legame

prodotto/territorio sono le varietà di olivo esclusive della [...], i valori di acido oleico tra i più elevati di tutta Italia strettamente correlati alla varietà e al clima e le modalità colturali (in particolare raccolta) coinfluenzati dalla orografia territoriale” e ancora: “Il clima mediterraneo (Cs) è il meno esteso dei climi temperati e, nel caso della [...], mostra molti aspetti caratteristici che influiscono significativamente sulla composizione chimica e soprattutto organolettica dell’olio extra vergine di oliva differenziandolo molto da quello prodotto in aree geografiche vicine soprattutto per quanto riguarda il rapporto tra acidi grassi monoinsaturi e polinsaturi (MuFA/PuFA) e in particolare per la qualità dei biofenoli e dei composti aromatici volatili (Alcoli, aldeidi ed esteri)”.

• IND_386 Consolidamento del paesaggio IG

QUALIVITA

Un solo prodotto prevede tale requisito a livello di disciplinare di produzione: “Gli oliveti sono ubicati nelle zone pedecollinari e collinari, anche su terrazzamenti, sia già esistenti che creati dall’uomo, che permettono di individuare in un modo molto originale il paesaggio, contribuendo così alla valorizzazione dell’ambiente, anche dal punto di vista turistico”.

›› Indicatori potenziali ulteriormente sviluppabili

• IND_021 Spese totali per ricerca e sviluppo

Individuate due frasi nello statuto del Consorzio di tutela: “Nel quadro delle attività rientranti nel perseguimento dell’oggetto consortile il Consorzio può esercitare tutte le funzioni necessarie ed opportune per la cura degli interessi generali dell’olio extra vergine di oliva Toscano I.G.P. ed in particolare può: [...] n) Promuovere e partecipare a studi ed iniziative atte a migliorare ed incrementare la produzione di olio extra vergine di oliva a denominazione “TOSCANO” facilitando ed incoraggiando la diffusione dell’olivicoltura, anche con sistemi eco-compatibili e promuovendo corsi per olivicoltori e tecnici del settore”. e “Nell’esercizio delle sue funzioni, il Consorzio può provvedere fra l’altro a: [...] b) Fornire ai consorziati assistenza e informazioni sul piano legale, organizzativo, tecnico e scientifico anche al fine di affermare la qualità e l’immagine dell’olio oggetto di tutela”.

• IND_076 Ricerca sui prodotti IG

Individuata una frase nello statuto del Consorzio di tutela: “Nel quadro delle attività rientranti nel perseguimento dell’oggetto consortile il Consorzio può esercitare tutte le funzioni necessarie ed opportune per la cura degli interessi generali dell’olio extra vergine di oliva Toscano I.G.P. ed in particolare può: [...] b) Definire programmi recanti misure di carattere strutturale e di adeguamento tecnico finalizzate al miglioramento qualitativo della produzione dell’olio extra vergine di oliva a denominazione “TOSCANO” in termini di caratteristiche chimiche, fisiche, organolettiche e nutrizionali del prodotto commercializzato. [...]”.

• IND_078 Visibilità del prodotto IG

Individuate tre frasi nello statuto del Consorzio di tutela: “Il Consorzio ha per oggetto, nel rispetto della normativa vigente: [...] c) la valorizzazione della produzione dell’olio extra vergine di oliva con la Denominazione Toscano; d) la promozione, diffusione e conoscenza del marchio collettivo utilizzato per l’olio extra vergine di Il Consorzio ha per oggetto, nel rispetto della normativa vigente:oliva con la Denominazione Toscano; e) la promozione del consumo dell’olio extra vergine di oliva con la Denominazione Toscano in Italia e all’estero, nonché lo sviluppo ed il sostegno di ogni e qualsiasi iniziativa, intesa a valorizzare l’olio extra vergine di oliva Toscano e ad accrescerne l’immagine e la notorietà, ivi compresa la partecipazione ad associazioni o ad organizzazioni consortili”. Oppure “Nel quadro delle attività rientranti nel perseguimento dell’oggetto consortile il Consorzio può esercitare tutte le funzioni necessarie ed opportune per la cura degli interessi generali dell’olio extra vergine di oliva Toscano I.G.P. ed in particolare può: [...] j) Promuovere direttamente come pure partecipare a iniziative promozionali a favore dell’olio extra vergine di oliva a denominazione “TOSCANO” sia pubbliche che private e partecipare a iniziative promozionali per gli oli extravergini di oliva e per altri prodotti agroalimentari di qualità. k) Promuovere la diffusione ed il consumo dell’olio extravergine d’oliva a denominazione “TOSCANO”.

• IND_256 Sviluppo delle capacità per aumentare la produttività agricola

Individuate due frasi nello statuto del Consorzio di tutela: ”Nel quadro delle attività rientranti nel perseguimento dell’oggetto consortile il Consorzio può esercitare tutte le funzioni necessarie ed opportune per la cura degli interessi generali dell’olio extra vergine di oliva Toscano I.G.P. ed in particolare può: [...] l) Fornire ai consorziati l’assistenza necessaria per agevolare il conseguimento della certificazione del proprio prodotto in tutta la fase istruttoria e attuativa delle procedure di certificazione delle produzioni tutelate” e “Nell’esercizio delle sue funzioni, il Consorzio può provvedere fra l’altro a: [...] c) Promuovere ed attuare tutte le iniziative volte al miglioramento di ogni fase della produzione, fornendo all’uopo la propria collaborazione anche attraverso la messa a disposizione di servizi tecnici;”.

• IND_387 Tutela del paesaggio

Individuata una frase nello statuto del Consorzio di tutela: “Nel quadro delle attività rientranti nel perseguimento dell’oggetto consortile il Consorzio può esercitare tutte le funzioni necessarie ed opportune per la cura degli interessi generali dell’olio extra vergine di oliva Toscano I.G.P. ed in particolare può: [...] m) Promuovere azioni di valorizzazione e di tutela del patrimonio varietale dell’olivo, nonché degli oliveti esistenti in Toscana, anche al fine di salvaguardare l’aspetto paesaggistico ed ambientale del territorio”.

›› Spunti di implementazione per la sostenibilità del prodotto

In linea generale si rileva una sproporzione tra il numero di indicatori applicati in relazione al pilastro «Resilienza economica» rispetto agli altri tre. Questo a riprova del fatto che il disciplinare di produzione e l’infrastruttura documentale della IG sono stati redatti con la finalità specifica di garantire il rispetto di requisiti qualitativi e merceologici di prodotto.

1. IND_028 Redditività a lungo termine : la redditività è un tema sostanziale riferibile alla resilienza economica importante per il mantenimento delle imprese e per le ricadute positive sul tessuto socio economico locale.

2. IND_056 Evoluzione della produzione di prodotti certificati: l’indicatore fa riferimento al pilastro della resilienza economica. Definizione di prezzo di vendita, andamento di mercato, regolazione delle produzioni hanno lo scopo di assicurare la giusta remunerazione ai produttori.

3. IND_062 Strategia di riduzione spreco della produzione IG : anche questo indicatore si riferisce al pilastro della resilienza economica con la finalità di ridurre gli scarti del prodotto; pur tuttavia ha possibili ricadute anche rispetto alle tematiche ambientali (economia circolare) e/o etico sociali.

4. IND_104 Gestione del rischio : l’indicatore è riferibile al pilastro della resilienza economica e prevede l’adozione di misure atte a gestire correttamente gravi crisi di mercato allo scopo di tutelare i produttori e mantenere la sostenibilità economica. Si tratta di un indicatore adottato solo da uno dei prodotti analizzati di tutto il paniere, di comparti diversi da quello ortofrutticolo.

5. IND_387 Tutela del paesaggio : l’indicatore è riferito al pilastro dell’integrità ambientale e si prefigge l’obiettivo di tutelare il territorio che esprime il prodotto. L’indicatore è ottemperato solo da due dei prodotti del paniere analizzato.

QUALIVITA

TABELLA INDICATORI

INDICATORI

IND_004 Aggiornamento per certificazione IG

IND_010 Conservazione dei registri

IND_021 Spese totali per ricerca e sviluppo

IND_043 Approvvigionamenti locali

IND_053 Effetti sull'economia locale

QUALIVITA

IND_056 Evoluzione della produzione di prodotti certificati

IND_057 Produzione di IG

IND_060 Punti di controllo qualità

IND_066 Non conformità alle norme sulla sicurezza alimentare e sulla qualità degli alimenti

IND_074 Etichettatura del prodotto

IND_075 Sistema di tracciabilità forward

IND_076 Ricerca sui prodotti IG

IND_077 Sistema di tracciabilità degli input e della qualità

IND_078 Visibilità del prodotto IG

IND_197 Riunioni formali dei membri IG tenutesi

IND_198 Riunioni dei membri IG tenutesi

IND_219 Riduzione degli abusi e delle imitazioni

IND_221 Reclami sulla qualità dei prodotti IG

IND_226 Presenza di nutrienti preziosi

IND_227 Classificazione NOVA degli alimenti IG

IND_228 Procedure/metodi di lavorazione sensibili alla nutrizione

IND_251 Ruolo del sistema IG nel mantenimento delle tradizioni e della cultura locale

IND_256 Sviluppo delle capacità per aumentare la produttività agricola

IND_362 Varietà e razze adattate localmente

IND_386 Consolidamento del paesaggio IG

IND_387 Tutela del paesaggio

PILASTRO RESILIENZA ECONOMICA

Il pilastro della resilienza economica è sviluppato nel tool FAO-oriGIn in ben 135 indicatori. Di questi quelli maggiormente rappresentati dai prodotti del settore degli oli EVO sono 14, variamente applicati dai diversi prodotti. Taluni indicatori sono presenti nella documentazione analizzata in diversi punti per lo stesso prodotto. Gli indicatori a vario titolo rappresentati dai prodotti di tutte le categorie merceologiche valutate sono invece 23

→ TEMI SPECIFICI TOSCANO IGP - OLIO EVO

• Il prodotto analizzato conta un totale di 12 indicatori (9 effettivi e 3 potenziali) sui 14 considerati relativi al pilastro della resilienza economica del comparto oli. Il prodotto è allineato con la media dei 12,0 indicatori caratteristici del comparto e sotto la media dei prodotti di tutte le categorie merceologiche mappate che è 12,9.

• Gli 12 indicatori applicati dal prodotto sono:

IND_004 Aggiornamento per certificazione IG

IND_010 Conservazione dei registri

IND_021 Spese totali per ricerca e sviluppo

IND_043 Approvvigionamenti locali

IND_057 Produzione di IG

IND_060 Punti di controllo qualità

IND_066 Non conformità alle norme sulla sicurezza alimentare e sulla qualità degli alimenti

IND_074 Etichettatura del prodotto

IND_075 Sistema di tracciabilità forward

IND_076 Ricerca sui prodotti IG

IND_077 Sistema di tracciabilità degli input e della qualità

IND_078 Visibilità del prodotto IG

La maggior parte degli indicatori effettivi è stata riscontrata nel piano dei controlli (gestione registri degli operatori riconosciuti, rintracciabilità, punti di controllo qualità, etc.)

• Gli indicatorI non applicati sono:

IND_056 Evoluzione della produzione di prodotti certificati

IND_053 Effetti sull’economia locale

• Rispetto ai 23 indicatori rappresentativi di tutti i comparti merceologici valutati, in aggiunta non si applicano gli indicatori:

IND_028 Redditività a lungo termine –

ANALISI PILASTRI SOSTENIBILITÀ QUALIVITA

IND_056 Evoluzione della produzione di prodotti certificati

IND_062 Strategia di riduzione spreco della produzione IG

IND_069 Attrezzature e locali puliti

IND_086 Presenza commerciale

– IND_104 Gestione del rischio

→ SPUNTI DI IMPLEMENTAZIONE

DELLA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA PER IL SETTORE OLIO

La gran parte dei prodotti analizzati non prevede in modo esplicito:

• IND_053 Effetti sull’economia locale

→ SPUNTI DI IMPLEMENTAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA

PER IL SETTORE IG

• Gli indicatori considerati per tutti i comparti merceologici considerati corrispondono a 23. La media di tutti i prodotti considerati appartenenti alle diverse categorie merceologiche corrisponde a 12,9.

• La media più bassa con 11,2 indicatori è rappresentata dal settore dei vegetali trasformati mentre la media più alta con 14,4 indicatori è rappresentata dalla categoria dei prodotti a base di carne.

• Alla luce della mappatura dei prodotti campionati, per alzare il livello di applicazione degli indicatori economici occorre focalizzare l’attenzione almeno sugli indicatori relativi a:

– Investimento a lungo termine : IND_021 Spese totali per ricerca e sviluppo, IND_028 Redditività a lungo termine

Creazione del valore : IND_053 Effetti sull’economia locale, IND_056 Evoluzione della produzione di prodotti certificati

Qualità del prodotto : IND_062 Strategia di riduzione spreco della produzione IG

QUALIVITA

Sicurezza alimentare : IND_067 Consapevolezza dei protocolli e degli standard di sicurezza alimentare

Diversificazione : IND_085 Nuovi mercati geografici, IND_086 Presenza commerciale, IND_104 Gestione del rischio

• Andando oltre l’ambito dei 23 indicatori a vario titolo applicati dalle IG campionate, ci sono una serie di indicatori disattesi praticamente da tutti i prodotti che rappresentano un’ampia area di miglioramento per tutte le IG italiane rispetto agli indicatori FAO-oriGIn; fra i principali:

Costi, investimenti, reddittività : IND_001 Capitali patrimoniali per il benessere dei dipendenti, IND_002 Costi di conformità a standard o certificazioni di sostenibilità, IND_006 Costi energetici, IND_008 Costo del lavoro, IND_019 Costi di formazione, IND_020 Investimenti “green”, IND_026 Risparmio, IND_027 Efficienza degli investimenti, IND_033 Prezzo agricolo rispetto al prezzo di riferimento globale, IND_029 Produttività del territorio, IND_039 Efficienza dei costi (economica), IND_049 Valore economico direttamente generato e distribuito, IND_053 Effetti sull’economia locale.

– Gestione del rischio : IND_098 Efficacia delle strategie di mitigazione, IND_100 Strategia sul cambiamento climatico, IND_101 Informazioni sul clima/implementazione di azioni di riduzione del rischio, IND_106 Copertura del rischio associato ai ricavi.

Stabilità di mercati, produzioni e offerta : IND_116 Appropriazione del valore nella catena del valore, IND_117 Prezzo in diversi mercati, IND_124 Resilienza del settore, IND_129 Andamento dei costi di produzione, IND_135 Volatilità del prezzo di input.

→ STRUMENTI NORMATIVI IN AMBITO VOLONTARIO PER L’IMPLEMENTAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA

Alcuni indicatori attualmente disattesi potrebbero essere soddisfatti adottando una strategia basata su norme tecniche riconosciute a livello internazionale. Queste norme possono essere utilizzate come metodologie per il raggiungimento di obiettivi specifici. In alcuni casi, si applicano direttamente ai prodotti, mentre in altri riguardano la gestione aziendale. Molti di questi strumenti normativi risultano utili anche nella redazione del bilancio di sostenibilità.

• Standard in materia di sicurezza alimentare: BRC/IFS/FSSC per le attività di trasformazione e GlobalGap per la fase agricola (IND_067 Consapevolezza dei protocolli e degli standard di sicurezza alimentare).

• Standard in materia di sostenibilità: ISCC, ISO 50001, ISO 45001, ISO 14064, ISO 14067, ISO 14001; Made Green in Italy, ISO 37101, UNI PDR 125, PAS 24000 (IND_002 Costi di conformità a standard o certificazioni di sostenibilità, IND_020 Investimenti “green”, IND_006 Costi energetici, IND_062 Strategia di riduzione dello spreco della produzione IG, IND_001 Capitali patrimoniali per il benessere dei dipendenti, IND_100 Strategia sul cambiamento climatico).

• Standard in materia di economia circolare: ISO 59020 (IND_062 Strategia di riduzione dello spreco della produzione IG).

• Standard in materia di gestione dei rischi: ISO 31000, ISO 37301, ISO 37001 (IND_104 Gestione del rischio, IND_067 Consapevolezza dei protocolli e degli standard di sicurezza alimentare).

• Standard in materia di governance, compresa la componente economica: ISO 37101: 2019 (IND_039 Efficienza dei costi, IND_046 Crescita inclusiva del settore agricolo, IND_049 Valore economico direttamente generato e distribuito, IND_053 Effetti sull’economia locale, IND_124 Resilienza del settore, IND_129 Andamento dei costi di produzione).

→ CONSIDERAZIONI

Prezzo Equo : il tema dell’equità del trattamento economico riservato alla produzione primaria è di grande attualità. Le IG in generale, avendo da tempo organizzato le filiere, potrebbero avere interesse a dimostrare oggettivamente la correttezza del trattamento economico riservato agli agricoltori a riconoscimento del loro lavoro. L’adozione di una politica consortile in tal senso potrebbe essere uno strumento di comunicazione estremamente efficace.

PILASTRO BUONA GOVERNANCE

Il pilastro della resilienza economica è sviluppato nel tool FAO-oriGIn in 89 indicatori. Di questi quelli maggiormente rappresentati dai prodotti del settore degli oli EVO sono 4 , applicati da tutti i prodotti di comparto. Gli indicatori a vario titolo rappresentati dai prodotti di tutte le categorie merceologiche valutate sono invece 5 . Taluni indicatori sono presenti nella documentazione analizzata in diversi punti per lo stesso prodotto.

→ TEMI SPECIFICI TOSCANO IGP - OLIO EVO

• Il prodotto analizzato conta un totale di 4 indicatori (tutti effettivi) sui 4 considerati relativi al pilastro della buona governance. Il prodotto si posiziona quindi allineato risetto la media del comparto olio (4) e sopra la media delle diverse categorie merceologiche analizzate (3,8).

• Gli indicatori applicati sono:

IND_197 Riunioni formali dei membri IG tenutesi

– IND_198 Riunioni dei membri IG tenutesi –

IND_219 Riduzione degli abusi e delle imitazioni

– IND_221 Reclami sulla qualità dei prodotti IG

• Rispetto agli indicatori di tutti i comparti analizzati, il prodotto e il comparto oli non applicano: –

IND_174 Piano di gestione della sostenibilità

→ SPUNTI DI IMPLEMENTAZIONE DELLA BUONA GOVERNANCE PER IL SETTORE OLIO

Tutti i prodotti del comparto oli analizzati rispettano i 4 indicatori considerati in quanto ampiamente presenti negli statuti dei Consorzi di tutela a dimostrazione che tali enti rivestono un ruolo strategico in ambito governance.

QUALIVITA

→ SPUNTI DI IMPLEMENTAZIONE DELLA BUONA GOVERNANCE PER IL SETTORE IG

• Confrontando i prodotti del settore degli oli EVO con le altre categorie merceologiche analizzate, l’unico requisito mancante è l’indicatore IND_174 Piano di gestione della sostenibilità.

• Andando oltre l’ambito i 5 indicatori a vario titolo applicati dalle IG campionate, ci sono una serie di indicatori disattesi praticamente da tutti i prodotti analizzati che rappresentano un’ampia area di miglioramento per tutte le IG italiane rispetto agli indicatori FAO-oriGIn; fra i principali:

– Audit: IND_136 Audit olistici, IND_137 Capacità di audit interno, IND_138 Procedura di audit interno, IND_139 Frequenza degli audit interni, IND_140 Disciplina di monitoraggio.

Struttura e leadership : IND_145 Le donne come decisori.

Trasparenza : IND_149 Episodi confermati di corruzione e azioni intraprese, IND_154

Comunicazione e formazione sulle politiche e procedure anticorruzione, IND_155

Operazioni valutate per rischi legati alla corruzione.

– Due diligence : IND_160 Integrazione delle informazioni di sostenibilità nel reporting, IND_161 Due diligence, IND_163 Impatti ambientali e sociali negativi nella catena di fornitura e azioni intraprese, IND_165 Pratiche di due diligence, IND_168 Standard di condotta e politica di integrità, IND_173 Governo dell’organizzazione.

Gestione della sostenibilità : IND_174 Piano di gestione della sostenibilità.

QUALIVITA

Legittimità : IND_185 Rispetto delle regole decisionali e dello statuto dell’organizzazione IG, IND_187 Partecipazione allo sviluppo delle politiche pubbliche, IND_192 Processo decisionale inclusivo.

Un aspetto importante da sottolineare è che molti degli indicatori che non risultano oggettivamente presenti nei documenti analizzati sono in realtà applicati da molti Consorzi di tutela. Pur tuttavia, ad una verifica esterna ed in assenza di audit ai Consorzi non è stato possibile ritenerli applicati in fase di analisi. L’opportunità di miglioramento consiste nella loro oggettivazione in procedure/documenti/statuti dei Consorzi oltre al rafforzamento di audit interni e di parte terza per accertarne l’applicazione.

→ STRUMENTI NORMATIVI IN AMBITO VOLONTARIO PER L’IMPLEMENTAZIONE DELLA BUONA GOVERNANCE

Alcuni indicatori attualmente disattesi potrebbero essere soddisfatti adottando una strategia basata su norme tecniche riconosciute a livello internazionale. Queste norme possono essere utilizzate come metodologie per il raggiungimento di obiettivi specifici. In alcuni casi, si applicano direttamente ai prodotti, mentre in altri riguardano la gestione aziendale.

Molti di questi strumenti normativi risultano utili anche nella redazione del bilancio di sostenibilità.

• Organizzazione : ISO 9001, PAS 24000, ISO 31000, ISO 37301 e ISO 37001: IND_174 Piano di gestione della sostenibilità, IND_136 Audit olistici, IND_137 Capacità di audit interno, IND_138 Procedura di audit interno, IND_139 Frequenza degli audit interni, IND_140 Disciplina di monitoraggio, IND_149 Episodi confermati di corruzione e azioni intraprese, IND_152 Importo delle multe pagate/da pagare a causa di accordi legati alla corruzione, IND_154 Comunicazione e formazione sulle politiche e procedure anticorruzione, IND_155 Operazioni valutate per rischi legati alla corruzione, IND_178 Procedure di reclamo, IND_179 Reclami degli stakeholder, IND_210 Percorso verso la conformità.

• Pari opportunità : UNI PDR 125: IND_145 Le donne come decisori, IND_192 Processo decisionale inclusivo, IND_213 Formazione dei dipendenti sulle politiche o procedure sui diritti umani.

PILASTRO BENESSERE SOCIALE

Il pilastro del benessere sociale è sviluppato nel tool FAO-oriGIn in ben 102 indicatori. Di questi quelli maggiormente rappresentati dai prodotti del settore degli oli EVO sono 5 , generalmente applicati dai diversi prodotti. Il numero medio di indicatori applicati è 4,5. Per i prodotti valutati appartenenti a tutte le categorie merceologiche gli indicatori applicati sono invece 9 e il valore medio è 3,5. Taluni indicatori sono presenti nella documentazione analizzata in diversi punti per lo stesso prodotto.

→ TEMI SPECIFICI TOSCANO IGP - OLIO EVO

• Il prodotto analizzato conta un totale di 4 indicatori (di cui tre effettivi ed uno potenziale) sui 5 considerati relativi al pilastro del benessere sociale. Il prodotto si posiziona quindi sotto la media dei 4,5 indicatori caratteristici del comparto e sopra la media di tutte le categorie merceologiche considerate (3,5).

• I 4 indicatori applicati sono:

IND_227 Classificazione NOVA degli alimenti IG

– IND_228 Procedure/metodi di lavorazione sensibili alla nutrizione

IND_251 Ruolo del sistema IG nel mantenimento delle tradizioni e della cultura locale

IND_256 Sviluppo delle capacità per aumentare la produttività agricola

• La maggior parte degli indicatori effettivi è stata riscontrata nel disciplinare.

• Rispetto ai 9 indicatori rappresentativi di tutti i comparti merceologici valutati, in aggiunta non si applicano gli indicatori:

IND_225 Assenza di sostanze sintetiche

IND_238 Identificazione dei pericoli e valutazione dei rischi

IND_261 Istruzione e formazione formale e non formale

IND_277 Importanza del sistema IG nella comunità

→ SPUNTI DI IMPLEMENTAZIONE DEL BENESSERE SOCIALE PER IL SETTORE OLIO

La gran parte dei prodotti del comparto olio analizzati prevede l’adozione di tutti gli indicatori mappati per questa categoria.

Unica eccezione per il IND_226 Presenza di nutrienti preziosi, applicato dal 50% dei prodotti (2 su 4).

→ SPUNTI DI IMPLEMENTAZIONE DEL BENESSERE SOCIALE PER IL SETTORE IG

• Rispetto ai 9 indicatori di benessere sociale considerati la media del campione di tutte le merceologie valutate corrisponde a 3,5. La media più bassa con 2,2 indicatori è rappresentata dal settore dei prodotti a base di carne mentre la media più alta con 4,7 indicatori è rappresentata dal settore dei formaggi, seguita dagli oli con 4,5 indicatori.

• Alla luce della mappatura dei prodotti campionati, per alzare il livello di applicazione degli indicatori economici occorre focalizzare l’attenzione almeno sugli indicatori:

QUALIVITA

Sicurezza alimentare e nutrizionale: IND_225 Assenza di sostanze sintetiche, IND_226

Presenza di preziosi nutrienti (che risulta adottato solo in uno dei disciplinari valutati)

Formazione : IND_256 Sviluppo delle capacità per una maggiore produttività agricola

• Andando oltre l’ambito dei 9 indicatori a vario titolo applicati dai prodotti di tutte le categorie merceologiche, ci sono una serie di indicatori disattesi praticamente da tutti i prodotti che rappresentano un’ampia area di miglioramento per tutte le IG italiane rispetto agli indicatori FAO-oriGIn; fra i principali:

Salute pubblica, sicurezza e salute sul lavoro : IND_231 Impatto dell’IG sulla qualità dell’aria, IND_232 Impatto dell’IG sulle fonti idriche locali, IND_233 Impatto dell’IG sullo smaltimento dei rifiuti, IND_234 Formazione sulla sicurezza e salute, IND_236 Spese per la salute e la sicurezza dei dipendenti in percentuale dei ricavi, IND_238 Identifica -

zione dei pericoli e valutazione dei rischi, IND_244 Sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro

– Produttività : IND_257 Implementazione di pratiche che portano ad un aumento della produttività, IND_259 Educazione allo sviluppo sostenibile, IND_261 Istruzione e formazione formale e non formale

– Qualità della vita : IND_270 Valutazione dei diritti umani, IND_288 Impatto sociale dei prodotti IG, IND_289 Nuove generazioni, IND_292 Autonomia nella produzione.

– Parità di genere : IND_293 Pratiche legate alle donne, IND_294 Donne come decisori, IND_295 Rapporto di remunerazione tra generi, IND_297 Partecipazione delle donne alle organizzazioni di produttori, IND_298 Diritti politici delle donne (capacità di rappresentare unità produttive), IND_299 Diversità dei dipendenti, IND_303 Trattamento equo per i lavoratori vulnerabili, IND_312 Formazione dei dipendenti sulle politiche o procedure sui diritti umani.

– Pratiche commerciali : IND_324 Formalizzazione della catena del valore, IND_325 Risoluzione dei conflitti riguardanti prezzi e qualità.

Molti degli indicatori succitati, non sono formalmente previsti dai documenti analizzati ma sono previsti dalle norme cogenti applicabili in Italia in materia di salute e diritti dei lavoratori. Prevedendone un richiamo nei documenti applicabili alla IG e valutando idonee modalità di accertamento della loro corretta applicazione molti di questi indicatori potrebbero essere ottemperati.

→ STRUMENTI NORMATIVI IN AMBITO VOLONTARIO PER L’IMPLEMENTAZIONE DEL BENESSERE SOCIALE

Alcuni indicatori attualmente disattesi potrebbero essere soddisfatti adottando una strategia basata su norme tecniche riconosciute a livello internazionale. Queste norme possono essere utilizzate come metodologie per il raggiungimento di obiettivi specifici. In alcuni casi, si applicano direttamente ai prodotti, mentre in altri riguardano la gestione aziendale. Molti di questi strumenti normativi risultano utili anche nella redazione del bilancio di sostenibilità.

• Standard in materia di governance di sostenibilità: ISO 37101 (IND_263 - 289)

• Standard in materia di parità di genere, inclusione e corporate social responsibility: UNI PDR 125, PAS 24000, ISO 30415 e GlobalGap + Grasp per la fase agricola (IND_291 - 292 - 293 - 294 - 295 - 296 - 297 - 298 - 299 - 300 - 301 - 303 - 270 - 271 - 272 e dal 304 al 322)

• Standard in materia di gestione dei rischi: ISO 31000

• Sicurezza sui luoghi di lavoro: ISO 45001 e GlobalGap per la fase agricola (IND_234 - 238241 - 244 - 245 - 246 - 247).

→ CONSIDERAZIONI

QUALIVITA

• Diversità e inclusione : è un tema estremamente attenzionato anche dal dipartimento pari opportunità del ministero. Rilevante anche per le filiere agro-alimentari (ad esempio rif. Rapporto FAO 2023 «Status of Woman in agrifood system»); esistono finanziamenti ed agevolazioni per le imprese e le organizzazioni che adottino un sistema di parità di genere certificato secondo la norma UNI/PDR 125. L’adozione di una politica consortile in tal senso potrebbe aumentare il livello di applicazione degli indicatori.

• Nuove generazioni : il cambio generazionale è un elemento critico per molti comparti industriali e manifatturieri. Lo stesso vale per il settore agricolo, per il quale la Politica Agricola Comune (PAC) 2023-2027 prevede delle specifiche misure di aiuto ai giovani imprenditori agricoli. L’adozione di una politica consortile in tal senso potrebbe aumentare il livello di applicazione degli indicatori applicati.

• Sicurezza e salute sul lavoro : è un tema sempre di attualità, soprattutto in ambito agricolo. L’adozione di una politica consortile in tal senso con riferimento specifico alla fase agricola potrebbe aumentare il livello di sostenibilità.

• Diritti dei lavoratori : nel mondo agricolo è tema sempre rilevante. Si pensi al tema del caporalato che potrebbe avere impatti estremamente negativi sull’immagine delle IG qualora venisse riscontrato. Si considerino a titolo di esempio le notizie di cronaca più recenti sul tema. L’adozione di una politica consortile con riferimento specifico alla fase agricola potrebbe aumentare il livello di applicazione degli indicatori.

PILASTRO INTEGRITÀ AMBIENTALE

Il pilastro dell’integrità ambientale è sviluppato nel tool FAO-oriGIn in 116 indicatori. Di questi quelli maggiormente rappresentati dai prodotti del settore degli oli EVO sono 3 , variamente applicati dai diversi prodotti. Gli indicatori a vario titolo rappresentati dai prodotti di tutte le categorie merceologiche valutate sono invece 8 . Taluni indicatori sono presenti nella documentazione analizzata in diversi punti per lo stesso prodotto.

→ TEMI SPECIFICI TOSCANO

IGP - OLIO EVO

• Il prodotto analizzato conta un totale di 2 indicatori (1 potenziale e 1 effettivo) sui 3 considerati relativi al pilastro dell’integrità ambientale. Il prodotto si posiziona sopra la media dei prodotti del settore degli oli EVO (1,3) e sopra la media di tutti i prodotti che rappresentano i diversi settori merceologici che è 1,3.

• Gli indicatori applicati sono:

– IND_362 Varietà e razze adattate localmente

IND_387 Tutela del paesaggio

• L’indicatore non applicato è IND_368 Consolidamento del paesaggio IG

• Rispetto agli 8 indicatori rappresentativi di tutti i comparti merceologici valutati, non applica gli indicatori:

IND_331 Alimentazione animale (non applicabile) –

QUALIVITA

IND_333 Pratiche umane di gestione degli animali (non applicabile)

IND_349 Pratiche di gestione relative alle emissioni di gas serra

– IND_389 Pratiche di conservazione e ripristino del suolo –

→ SPUNTI

IND_433 Piano consumo acqua

DI IMPLEMENTAZIONE DELL’INTEGRITÀ AMBIENTALE PER IL SETTORE OLIO

I principali indicatori da implementare per il comparto olio sono:

• IND_386 Consolidamento del paesaggio delle IG

• IND_387 Tutela del paesaggio

→ SPUNTI DI IMPLEMENTAZIONE

DELL’INTEGRITÀ AMBIENTALE PER IL SETTORE IG

• I prodotti del settore degli oli EVO con la media di 1,3 indicatori applicati sono in linea con la media dei prodotti analizzati la cui media è 1,3.

• Considerando i 116 indicatori del tool FAO-oriGIn, fra gli indicatori a vario titolo disattesi, quelli che possono rappresentare aree di miglioramento per le IG italiane sono raggruppabili nelle seguenti categorie:

– Qualità dell’aria: IND_334 Pratiche di prevenzione dell’inquinamento atmosferico, IND_335 Obiettivo di riduzione dell’inquinamento atmosferico, IND_336 Concentrazione ambientale di inquinanti atmosferici, IND_337 Odori sgradevoli, IND_338 Conflitti legati agli odori sgradevoli.

Emissioni: IND_339 Sostanze dannose per l’ozono, IND_340 Emissioni indirette di gas a effetto serra (GHG) legate all’energia (scope 2), IND_341 Emissioni animali, IND_342

Intensità delle emissioni di CO2, IND_343 Emissioni dirette di GHG (scope 1), IND_344

Emissioni totali da fertilizzanti, IND_345 Bilancio dei gas serra, IND_346 Pratiche di mitigazione dei gas serra, IND_347 Altre emissioni indirette di GHG (scope 3), IND_348

Intensità di riduzione delle emissioni di GHG.

Diversità dell’ecosistema e diversità genetica: IND_350 Tasso di perdita degli habitat naturali, IND_351 Consapevolezza dei produttori di IG sui valori della biodiversità, IND_352

Impatti significativi di attività, prodotti e servizi sulla biodiversità, IND_353 Connettività dell’ecosistema, IND_354 Pratiche di miglioramento dell’ecosistema, IND_355 Piano di conservazione e ripristino degli habitat paesaggistici, IND_357 Piano di conservazione e ripristino dell’habitat marino, IND_360 Conservazione dell’agrobiodiversità in situ.

– Gestione e uso del territorio: IND_381 Area agricola soggetta a pratiche agricole produttive e sostenibili, IND_382 Rotazione delle colture, IND_383 Eterogeneità temporale e spaziale del sistema agricolo, IND_384 Conversione dell’ecosistema naturale, IND_385 Generazione del paesaggio, IND_386 Consolidamento del paesaggio delle IG, IND_387 Conservazione del paesaggio.

Qualità del suolo: IND_388 Piano di conservazione e ripristino del suolo, IND_389 Pratiche di conservazione e riabilitazione del suolo, IND_390 Degrado del suolo, IND_391 Perdita/guadagno netto di terreno produttivo, IND_392 Salute e analisi del suolo, IND_393 Manutenzione sul campo, IND_394 Ottimizzazione dell’uso dei fertilizzanti, IND_395 Qualità biologica dei suoli, IND_396 Qualità chimica dei suoli, IND_397 Misure di conservazione del suolo e misure per migliorare l’uso dell’acqua da parte delle piante, IND_398 Struttura fisica dei suoli, IND_389 Pratiche di conservazione e ripristino del suolo.

Uso efficiente dell’energia: IND_410 Consumo energetico, IND_411 Pratiche di risparmio energetico, IND_412 Riduzione del consumo energetico, IND_413 Energie rinnovabili, IND_414 Obiettivo sull’utilizzo dell’energia rinnovabile, IND_415 Autonomia energetica.

Rifiuti: IND_416 Spreco alimentare, IND_419 Riduzione dei rifiuti, IND_420 Smaltimento dei rifiuti, IND_421 Riciclaggio e riutilizzo dei rifiuti, IND_422 Pratiche di riduzione dei rifiuti, IND_423 Obiettivo di riduzione dei rifiuti, IND_424 Riduzione dell’uso di materiali di imballaggio in plastica.

Acqua: IND_435 Prelievi totali di acque sotterranee e superficiali, IND_436 Livello di stress idrico, IND_437 Impronta idrica blu, IND_438 Impronta idrica verde, IND_439 Impronta idrica grigia, IND_440 Consumo acqua, IND_441 Riciclo e riutilizzo dell’acqua, IND_442 Efficienza nell’uso dell’acqua.

→ STRUMENTI NORMATIVI IN AMBITO VOLONTARIO PER L’IMPLEMENTAZIONE DELL’INTEGRITÀ AMBIENTALE

QUALIVITA

Alcuni indicatori attualmente disattesi potrebbero essere soddisfatti adottando una strategia basata su norme tecniche riconosciute a livello internazionale. Queste norme possono essere utilizzate come metodologie per il raggiungimento di obiettivi specifici. In alcuni casi, si applicano direttamente ai prodotti, mentre in altri riguardano la gestione aziendale. Molti di questi strumenti normativi risultano utili anche nella redazione del bilancio di sostenibilità.

• Organizzazione: ISO 37001

• Impatto ambientale: ISO 14001, LCA, ISO 14040, ISO 14044, ISO 14067, ISO 14064, Made Green in Italy, ISO 50001

• Biodiversità: Biodiversity Friend

• Buone pratiche agricole, pratiche di agricoltura rigenerativa e carbon farming: GlobalGap, Leaf Marque, SQNPI, ISCC, FSA, Biologico.

→ CONSIDERAZIONI

• Impatto ambientale : gli impatti ambientali e la loro riduzione sono elementi richiesti da numerose iniziative/strategie a livello globale ed europeo (es. Agenda 2030, Green Deal, Farm to Fork etc.) così come dalle recenti normative di rendicontazione degli asset intangibili (Environment-Social-Governance ESG) quali ad esempio la direttiva CSRD. L’adozione di una politica consortile in tal senso potrebbe aumentare il livello di applicazione degli indicatori 334 - 335 - 336 - 339 - 340 - 341 - 342 - 343 - 344 - 345 - 346 - 347 - 348 - 349 - 425 - 427 - 428 - 429 -430 - 431 - 432 - 433 - 435 - 436 - 437 - 438 - 439 - 440 - 441 - 442. Si considerino a titolo meramente esemplificativo i lavori fatti da Consorzio Grana Padano DOP, Prosciutto di Parma DOP e Asiago DOP su Made Green in Italy. Si consiglia di valutare un approccio sistemico (di comparto) anziché di singole realtà aziendali.

• Biodiversità : la strategia europea per la biodiversità 2030 e la strategia europea Farm to Fork richiamano questo tema, vi sarebbero obiettivi vincolanti anche per gli ecosistemi agrari. Sarebbe molto interessante una valutazione oggettiva della biodiversità (anche attraverso l’ausilio di standard riconosciuti)  per poter rafforzare il racconto e il legame con il territorio andando a migliorare l’adozione degli indicatori da 350 a 370.

• Buone pratiche agricole, pratiche di agricoltura rigenerativa e carbon farming: la strategia europea Farm to Fork promuove la riduzione dell’uso di pesticidi e fertilizzanti e antimicrobici, l’aumento dei terreni destinati ad agricoltura BIO, il sequestro del carbonio nei suoli agricoli; per il carbon farming il riferimento è la bozza di Regolamento europeo su carbon farming COM(2022) 672 final «REGULATION OF THE EUROPEAN PARLIAMENT AND OF THE COUNCIL establishing a Union certification framework for carbon removals». L’adozione di una strategia consortile in materia potrebbe aumentare il livello di applicazione del BIO nelle aziende agricole e/o sistemi di coltivazione/allevamento a basso impatto ambientale migliorando l’adozione degli indicatori: 378 - 379 - 380 - 381 - 382 - 383 - 384 - da 388 a 398 - 405 - 409.

• Efficienza energetica: il Green Deal, prevede l’incremento dell’efficienza energetica e l’utilizzo di energia pulita; la nuova Direttiva UE 2023/1791 sull’efficienza energetica, entrata in vigore nell’ottobre 2023, aumenta gli obiettivi di efficienza energetica dell’UE. L’adozione di una strategia consortile in materia potrebbe aumentare il livello degli indicatori dal 410 al 415. A titolo meramente esemplificativo si cita la norma ISO 50001 sul sistema di gestione dell’energia che, insieme a norme tecniche come Made Green in Italy, può costituire uno strumento metodologico utile per valutare prima e ridurre poi i consumi energetici. L’approccio organico e strutturato potrebbe essere funzionale a intercettare finanziamenti pubblici.

QUALIVITA

• Gestione dei rifiuti : il Green Deal prevede due strategie: 1) strategia Farm to Fork che prevede la riduzione delle perdite e degli sprechi alimentari, 2) piano di azione per l’economia circolare che prevede anche dei punti di azione finalizzati alla riduzione della generazione dei rifiuti; da ricordare inoltre la direttiva dell’Unione Europea sui rifiuti 2008/98/ CE, con in corso una proposta di revisione che fisserebbe nuovi obiettivi di riduzione degli sprechi alimentari e dei rifiuti del tessile.  Una strategia consortile sul punto consentirebbe di rispondere agli indicatori da 416 a 424.

QUALIVITA

TOSCANO IGP – OLIO EVO

TOSCANO IGP – OLIO EVO

ALLEGATO ANALISI DOCUMENTALE

78 frasi riscontrate nell’analisi dei documenti collegate a 22 indicatori di sostenibilità

:: 19 DISCIPLINARE DI PRODUZIONE

:: 41 PIANO DI CONTROLLO :: 14 STATUTO :: 4 ALTRI REGOLAMENTI

Tariffario Art 2 Costo per l’iscrizione al sistema

totali previste in tre anni

Aggiornamento dei processi, dei controlli, della tracciabilità. Cambiamenti negli input

nell'ambito dell'autocontrollo, deve produrre documentazione del rispetto del disciplinare di produzione e del piano dei controlli, relative alle quantità di olive raccolte.

Olivicoltore Resilienza

aziendali e contabili sta Art 3 Funzioni Nel quadro delle attività rientranti nel perseguimento dell’oggetto consortile il Consorzio può esercitare tutte le funzioni necessarie ed opportune per la cura degli interessi generali dell'olio extra vergine di oliva Toscano I.G.P. ed in particolare può: [ n) Promuovere e partecipare a studi ed iniziative atte a migliorare ed incrementare la produzione di olio extra vergine di oliva a denominazione “TOSCANO” facilitando ed incoraggiando la diffusione dell’olivicoltura, anche con sistemi eco-compatibili e promuovendo corsi per olivicoltori e tecnici del settore.

operative Nell’esercizio delle sue funzioni, il Consorzio può provvedere fra l’altro a: b) Fornire ai consorziati assistenza e informazioni sul piano legale, organizzativo, tecnico scientifico anche al fine di affermare la qualità e l'immagine dell'olio oggetto di tutela;

locali (numero)/totale fornitori (numero) Documenti aziendali, provenienza dei fornitori ddp Art 3 Zona di produzione 1) La zona di produzione delle olive destinate alla produzione dell’olio extravergine di oliva a indicazione geografica protetta “Toscano” comprende, nell’ambito del territorio amministrativo della Regione Toscana,[

Il Consorzio ha la responsabilità di supportatre consorziati con attività di ricerca in campo olivicolo al fine di incrementare la produzione

Consorzio di tutela

Il Consorzio ha la responsabilità di supportatre consorziati con attività di ricerca in campo olivicolo al fine di incrementare la produzione

Ogni operatore riconosciuto ha la responsabilità di destinare alla IGP esclusivamente materia prima proveniente dall'area geografica definita dalla IGP da soggetti riconosciuti.

Produttore Resilienza

Resilienza economica

Quota (%) di prodotti che soddisfano le specifiche del prodotto IG nel volume di produzione totale Rapporto di controllo qualità: potenziale produttivo totale ddp Art 2 Varietà di olivo 1) L’indicazione geografica protetta “Toscano”, senza alcuna menzione geografica aggiuntiva, deve essere ottenuta dalle seguenti varietà di olive presenti, da sole o congiuntamente, negli oliveti ]

Qualità del prodotto e informazioni Qualità del prodotto IND_057 Produzione di IG Quota (%) di prodotti che soddisfano le specifiche del prodotto IG nel volume di produzione totale Rapporto di controllo qualità: potenziale produttivo totale ddp Art 4 Caratteristiche di coltivazione 1) Le condizioni ambientali e di coltura degli oliveti destinati alla produzione dell’olio extra vergine di oliva a indicazione geografica protetta “Toscano” e delle menzioni geografiche aggiuntive

Resilienza economica Qualità del prodotto e informazioni Qualità del prodotto IND_057 Produzione di IG Quota (%) di prodotti che soddisfano le specifiche del prodotto IG nel volume di produzione totale

Resilienza economica Qualità del prodotto e informazioni Qualità del prodotto

Produzione di IG Quota (%) di prodotti che soddisfano le specifiche del prodotto IG nel volume di

totale ddp Art 4 Caratteristiche di coltivazione 8) Alla presentazione della denuncia di produzione delle olive e della richiesta di certificazione di idoneità del prodotto, il richiedente deve allegare la certificazione rilasciata dalle Associazioni dei produttori olivicoli comprovante che la produzione e la trasformazione delle olive sono avvenute nella zona delimitata dal disciplinare di produzione.

Il produttore deve produrre l'olio con le varietà d'olive disciplinate. Il requisito si applica al 100% del prodotto destinato alla IGP

Produttore

IGP

deve rispettare requisiti disciplinati sia in termini di data di raccolta olive, produzione massima. Il requisito si applica per il 100% del prodotto IGP Olivicoltore

Olivicoltore, Frantoiano

Olivicoltore e frantoio devono rispettare requisiti disciplinati per ottenere la certificazione. Il requisito si applica per 100% del prodotto IGP

Rapporto di controllo qualità: potenziale produttivo totale ddp Art 5 Modalità di oleificazione 1) La zona di estrazione dell’olio extravergine di oliva a indicazione geografica protetta “Toscano” comprende l’intero territorio amministrato dalla Regione Toscana produttori devono rispettare requisiti discplinati in materia di zona di estrazione dell'olio. Il requisito si applica per 100% del prodotto IGP Frantoiano

Olivicoltore, Frantoiano, Confezionatore
Resilienza

Produttori/trasformatori che utilizzano abitualmente punti di controllo e/o dispongono di strumenti per evitare deterioramento della qualità dei prodotti

Comprensione dei difetti di qualità che derivano dal mancato controllo di fattori chiave, come l'umidità

Durante la predetta visita iniziale l’ispettore incaricato anteriormente alle operazioni di raccolta/molitura/confezionamento/movimentazione per la categoria cui appartiene l’operatore: ➢ valuta la corrispondenza di quanto dichiarato nella richiesta, l’idoneità dell’operatore e la capacità di soddisfare requisiti di conformità riportati nel disciplinare di produzione per le specifiche attività svolte dal richiedente; soggetti produttivi della filiera devono sottostare ai controlli da parte dell'OdC che verifica il rispetto del ddp

dell’olivicoltore nell’elenco degli operatori controllati tramite registro telematico

Gli operatori riconosciuti, devono verificare se fornitore insertito nel sistema di controllo del prodotto IGP al fine di acquistare materia prima idonea alla produzione IGP Frantoiano, Intermediari

Confezionatori, Commericanti, Intermediari

Produttori/trasformatori che utilizzano abitualmente punti di controllo e/o dispongono di strumenti per evitare deterioramento della qualità dei prodotti

Produttori/trasformatori che utilizzano abitualmente punti di controllo e/o dispongono di strumenti per evitare deterioramento della qualità dei prodotti

Comprensione dei difetti di qualità che derivano dal mancato controllo di fattori chiave, come l'umidità pdc Art 7.1 Controlli in accettazione Confezionatori – Commercianti/Intermediari Il responsabile all’accettazione deve prendere in carico il prodotto dopo avere verificato e registrato nei tempi e modalità previsti dal SIAN: A la presenza del fornitore nell’elenco degli operatori controllati tramite registro telematico;[ Gli operatori riconosciuti, devono verificare se fornitore insertito nel sistema di controllo del prodotto IGP al fine di acquistare materia prima idonea alla produzione IGP

Comprensione dei difetti di qualità che derivano dal mancato controllo di fattori chiave, come l'umidità

abitualmente punti di controllo e/o dispongono di strumenti per evitare deterioramento della qualità dei prodotti Comprensione dei difetti di qualità che derivano dal mancato controllo di fattori

olivicoltori devono identificare la transazione di ogni lotto di olive, mediante la compilazione della documentazione per la consegna delle olive (DDT, apposita modulistica predisposta dall’OdC, ecc.) accertandosi, in autocontrollo, il rispetto dei requisiti di conformità previsti dal disciplinare di produzione Ogni operatore riconosciuto ha la responsabilità di implementare ed applicare un piano di autocontrollo in relazione ai requisiti di conformità

punti di controllo e/o dispongono di strumenti per evitare deterioramento della qualità dei prodotti Comprensione dei difetti di qualità che derivano dal mancato controllo di fattori chiave, come l'umidità pdc Art 8.4 Limite temporale di validità del certificato di analisi dalla data di sua emissione Ai fini della verifica dei termini di validità del certificato di analisi, tutti gli operatori che qualsiasi titolo detengono partite di olio già certificate effettuano almeno un monitoraggio giornaliero della temperatura di stoccaggio dell’olio certificato. Il monitoraggio

il monitoraggio della temperatura che permette di capire per quanto tempo l'olio potrà rimanere con caratteristiche invariate

Confezionatore, Commerciante, Intermediario

Confezionatore
Resilienza economica
Olivicoltore, Frantoiano, Confezionatore
Resilienza

Non conformità alle norme sulla sicurezza alimentare e sulla

del prodotto Il prodotto IG è conforme alle leggi, ai regolamenti e ai codici alimentari, nonché alle norme relative all'etichettatura degli alimenti confezionati, sia nei paesi in cui l'alimento viene prodotto, sia nei paesi in cui viene venduto

Norme e standard di etichettatura, audit, dichiarazioni

di provvedere al richiamo del prodotto già commercializzato.

pdc Art 16 Non conformità Le NC sono notificate all’operatore con il rapporto di non conformità che deve contenere la tipologia e la descrizione della non conformità, nonché il trattamento e tempi

L'OdC ha la responsabilità di assicurare la conformità del 100% del prodotto identificato come IGP facendo richiamare eventuale prodotto già immesso in commercio

del prodotto e

Informazioni sul prodotto IND_074 Etichettatura del prodotto Il prodotto IG è conforme alle leggi, ai regolamenti e ai codici alimentari, nonché alle norme relative all'etichettatura degli alimenti confezionati, sia nei paesi in cui l'alimento viene prodotto, sia nei paesi in cui viene venduto

Etichettatura del prodotto Il prodotto IG è conforme alle leggi, ai regolamenti e ai codici alimentari, nonché alle norme relative all'etichettatura degli alimenti confezionati, sia nei paesi in cui l'alimento viene prodotto, sia nei paesi in cui viene venduto

del prodotto Il prodotto IG è conforme alle leggi, ai regolamenti e ai codici alimentari, nonché alle norme relative all'etichettatura degli alimenti confezionati, sia nei paesi in cui l'alimento viene prodotto, sia nei paesi in cui viene venduto

Norme e standard di etichettatura, audit, dichiarazioni pdc Art

Norme e standard di etichettatura, audit, dichiarazioni

Norme e standard di etichettatura, audit, dichiarazioni ddp Art 7

confezionatore ha la responsabilità di confezionare ed etichettare il 100% del prodotto in conformità alle regole disciplinate

di tutela può effettuare attività di valutazione o approvazione preventiva delle etichette affinché siano conformi al disciplinare Consorzio di tutela

Approvazione etichette L’OdC verifica, presso gli imbottigliatori, durante le attività di controllo in sorveglianza per il mantenimento dei requisiti, la conformità delle etichette e tal fine valuta: ➢ la corrispondenza di tutti requisiti previsti dal disciplinare di produzione all’articolo relativo alla designazione e presentazione; ➢ il corretto uso del logo comunitario; ➢ le indicazioni rese obbligatorie dal MiPAAF. Tale controllo sarà effettuato esclusivamente sul prodotto confezionato destinato alla commercializzazione presente in azienda.

L'OdC ha la responsabilità di verificare la conformità al disciplinare delle etichette del 100% del prodotto IGP OdC

Norme e standard

nonché alle norme relative all'etichettatura degli alimenti confezionati, sia nei paesi in cui l'alimento viene prodotto, sia nei paesi in cui viene venduto

Resilienza economica Qualità del prodotto e informazioni Informazioni sul prodotto IND_075 Sistema di tracciabilità forward Percentuale del volume di produzione che può essere tracciato e richiamato lungo la filiera alimentare attraverso un sistema di tracciabilità

Documenti aziendali, procedure e meccanismi che descrivono in dettaglio come identificare prodotti che devono essere ritirati dal mercato ed effettuare richiami

pdc Art 5.3.2

Designazione e presentazione. 1) Alla indicazione geografica protetta “Toscano” è vietata l’aggiunta di qualsiasi qualificazione non espressamente prevista dal presente disciplinare di produzione ivi compresi gli aggettivi: “fine”, “scelto”, “selezionato”, “superiore”. Sono ammessi riferimenti veritieri e documentabili atti ad evidenziare l’operato dei singoli produttori, quali: “monovarietale”, “raccolto a mano”, ecc. preventivamente autorizzati dal Consorzio di tutela. 2) È consentito l’uso veritiero di nomi, ragioni sociali, marchi privati purché non abbiano significato laudativo e non siano tali da trarre in inganno il consumatore. 9) La designazione deve altresì rispettare le norme di etichettatura previste dalla vigente legislazione. [ ] 12) È obbligatorio indicare in etichetta l’annata di produzione delle olive da cui l’olio è ottenuto.

Il confezionatore ha la responsabilità di confezionare ed etichettare il 100% del prodotto in conformità alle regole disciplinate

Confezionatore

registrando le informazioni sul registro telematico garantiscono la rintracciabilità delle produzioni Olivicoltore

Obblighi specifici degli operatori

FRANTOIANI A Conservano la documentazione di consegna delle olive degli olivicoltori e/o documenti giustificativi; B Annotano dati, ivi compresi gli estremi dei documenti di consegna delle olive, nel registro telematico entro e non oltre il sesto giorno successivo a quello dell’operazione. La tenuta dei registri può essere delegata; C Annotano, nel rispetto dei tempi di cui al punto precedente, le operazioni previste dal registro telematico di molitura e di movimentazione olive. frantoiani registrando le informazioni sul registro telematico garantiscono la rintracciabilità delle produzioni

Commercianti,intermediari

come identificare prodotti che devono essere ritirati dal mercato ed effettuare richiami

sul

Resilienza economica

Sistema di tracciabilità forward Percentuale del volume di produzione che può essere tracciato e richiamato lungo la filiera alimentare attraverso un sistema di tracciabilità

Art 5.3.2 Obblighi specifici degli operatori COMMERCIANTI/INTERMEDIARI A Annotano dati nel registro telematico entro e non oltre il sesto giorno successivo a quello dell’operazione. La tenuta dei registri può essere delegata. B Annotano, nel rispetto dei tempi di cui al punto precedente, le operazioni previste dal registro telematico in termini di movimentazione, stoccaggio.

Documenti aziendali, procedure e meccanismi che descrivono in dettaglio come identificare prodotti che devono essere ritirati dal mercato ed effettuare richiami pdc Art 5.3.2 Obblighi specifici degli operatori Nella contabilità deve esserci corrispondenza tra quantitativi in entrata e quelli in uscita e dati devono essere giustificati dagli opportuni documenti (registrazioni telematiche e fatture/DDT/buoni di consegna o altro documento equivalente).

commercianti/ intermediari registrando le informazioni sul registro telematico garantiscono la rintracciabilità delle produzioni

Gli operatori ricnosciuti devono garantire la tracciabilità delle produzioni conservando gli opportuni documenti

Olivicoltori, frantoiani, confezionatori, intermediari

L'OdC deve verificare la corretta compilazione dei documenti che garantiscono la tracciabilità della produzione IGP OdC

Resilienza economica Qualità del prodotto e informazioni
alimentare (Food safety)
Olivicolotre, Frantoiano, Confezionatore
Resilienza
Resilienza economica
Resilienza economica Qualità del prodotto

sviluppato alcun progetto di ricerca per migliorare il controllo, la produttività o la differenziazione, 1 = sono stati sviluppati progetti di ricerca prioritari per migliorare la produttività, 2 = sono stati identificati progetti di ricerca prioritari per migliorare rendimenti e comprendere meglio fattori gli attributi della qualità, 3 = sono stati sviluppati progetti di ricerca prioritari per migliorare rendimenti e la produttività, comprendere meglio gli attributi di qualità e valutare l'autenticità, 4 = sono in corso progetti di ricerca prioritari per aumentare rendimenti e la produttività, 5 = sono in corso progetti di ricerca prioritari per migliorare rendimenti e comprendere gli attributi di qualità delle IG in corso, 6 = sono in corso progetti di ricerca prioritari per migliorare le rese, comprendere le caratteristiche dei prodotti IG e valutarne l'autenticità, = la conoscenza risultante del prodotto viene utilizzata per

identificati dal fornitore e dalle specifiche di qualità per conformarsi agli standard IG

Documenti aziendali, procedure e meccanismi che descrivono in dettaglio come identificare prodotti che devono essere ritirati dal mercato ed effettuare richiami

telematico devono garantire l’identificazione e la rintracciabilità delle

e dell’olio durante lo stoccaggio, il processo produttivo, travasi, il confezionamento e l’eventuale cessione a qualsiasi titolo. Tali procedure e registrazioni devono consentire ai tecnici ispettori dell’OdC di risalire all’operatore, ai quantitativi conferiti e al rispetto dei requisiti disciplinati .[ Ai fini della tracciabilità e identificazione dei lotti: -Tutti gli operatori devono identificare la transazione di ogni lotto di olio sfuso, mediante la compilazione del documento giustificativo (DDT, apposita modulistica predisposta dall’OdC, o documentazione equivalente). Gli operatori devono riportare sul registro telematico dati che garantiscano l’identificazione e la rintracciabilità. Gli operatori riconosciuti, nell'ambito dell'autocontrollo, devono produrre documentazione del rispetto del disciplinare di produzione e del piano dei controlli, anche relativi alla corretta identificazione e rintracciabilità delle produzioni IGP.

Frantoiano, Confezionatore,

Nel quadro delle attività rientranti nel perseguimento dell’oggetto consortile Consorzio può esercitare tutte le funzioni necessarie ed opportune per la cura degli interessi generali dell'olio extra vergine di oliva Toscano I.G.P. ed in particolare può: b) Definire programmi recanti misure di carattere strutturale e di adeguamento tecnico finalizzate al miglioramento qualitativo

consorzio mette in atto programmi finalizzati al miglioramento qualitativo delle produzioni. Questo rientra nel punto 2 o 3 dell'indicatore Consorzio

B Forniscono evidenza all’operatore destinatario della data, dell’ora, delle modalità e della quantità di olive raccolte secondo quanto previsto dal disciplinare di produzione L'olivicoltore, nell'ambito dell'autocontrollo, deve produrre documentazione del rispetto del disciplinare di produzione e del piano dei controlli, relative alle quantità di olive raccolte la modalità, la data, e l'ora per garantire una corretta rintracciabilità delle materie prime

Olivicoltore

forniscono le informazioni previste dal disciplinare di produzione, per appezzamento e/o singola particella, riguardanti le superfici olivetate, limite altimetrico dei terreni slm, sesto

nell'ambito dell'autocontrollo, deve produrre documentazione del rispetto del disciplinare di produzione e del piano dei controlli per garantire una corretta rintracciabilità delle materie prime

Olivicoltore

Resilienza economica Qualità del prodotto e informazioni Informazioni sul prodotto IND_077 Sistema di tracciabilità degli input e della qualità Percentuale del volume di produzione per il quale gli input possono essere identificati dal fornitore e dalle specifiche di qualità per conformarsi agli standard IG

Documenti aziendali, procedure e meccanismi che descrivono in dettaglio come identificare prodotti che devono essere ritirati dal mercato ed effettuare

dall’OdC,

in autocontrollo, il rispetto dei requisiti di conformità previsti dal disciplinare di produzione. L'olivicoltore, nell'ambito dell'autocontrollo, deve produrre documentazione del rispetto del disciplinare di produzione e del piano dei controlli per garantire una corretta rintracciabilità delle materie prime

sta Art 2 Oggetto Il Consorzio ha per oggetto, nel rispetto della normativa vigente: c) la valorizzazione della produzione dell'olio extra vergine di oliva con la Denominazione Toscano; d) la promozione, diffusione conoscenza del marchio collettivo utilizzato per l’olio extra vergine di Il Consorzio ha per oggetto, nel rispetto della normativa vigente:oliva con la Denominazione Toscano; e) la promozione del consumo dell'olio extra vergine di oliva con la Denominazione Toscano in Italia e all’estero, nonché lo sviluppo ed il sostegno di ogni e qualsiasi iniziativa, intesa a valorizzare l'olio extra vergine di oliva Toscano e ad accrescerne l’immagine e la notorietà, ivi compresa la partecipazione ad associazioni o ad organizzazioni consortili.

quadro delle attività rientranti nel perseguimento dell’oggetto consortile Consorzio può esercitare tutte le funzioni necessarie ed opportune per la cura degli interessi generali dell'olio extra vergine di oliva Toscano I.G.P. ed in particolare può: j) Promuovere direttamente come pure partecipare iniziative promozionali a favore dell'olio extra vergine di oliva a denominazione “TOSCANO” sia pubbliche che private e partecipare a iniziative promozionali per gli oli extra vergini di oliva e per altri prodotti agroalimentari di qualità. k) Promuovere la diffusione ed consumo dell'olio extravergine d'oliva a denominazione “TOSCANO”.

Il Consorzio ha la responsabilità anche di promuovere e valorizzare la conoscenza del Toscano IGP Consorzio di

Il Consorzio ha la responsabilità anche di promuovere e valorizzare la conoscenza del Toscano IGP Consorzio di tutela

Resilienza
Resilienza economica
Olivicoltore
Resilienza
Resilienza economica

Buona governance Norma di legge Conformità dei prodotti IG e prevenzione delle violazioni

IND_219 Riduzione degli abusi e delle imitazioni Numero di abusi/pratiche di concorrenza sleale individuati correttamente documentati

Buona governance Norma di legge Conformità dei prodotti IG e prevenzione delle violazioni

più processi produttivi per la realizzazione di prodotti non rientranti nel campo di applicazione della IGP Toscano, la separazione spazio-temporale tra diversi processi. In particolare, nel

Ogni operatore riconosciuto ha l'obbligo identificare a adottare metodiche opportune per separare le produzioni IGP dalle convenzionali.

nel caso in cui le produzioni generiche e a denominazione protetta vengano invece separate temporalmente, la corretta annotazione cronologica delle operazioni nel registro telematico SIAN, assicura la distinzione delle lavorazioni a IGP Toscano da quelle generiche.

operatore riconosciuto ha l'obbligo identificare a adottare metodiche opportune per separare le produzioni IGP da altre produzioni, al fine di rispettare limiti di resa del disciplinare

quantitativi prodotti rispetto al limite di resa del disciplinare;

sta Art 2 Oggetto Il Consorzio ha per oggetto, nel rispetto della normativa vigente: a) la tutela dell'olio extra vergine di oliva con la Denominazione Toscano, anche nelle traduzioni in lingue straniere, nei termini geografici in qualsiasi forma, ai sensi dell’art.13 del Regolamento (CE) n.510/2006 ed altra normativa in materia; b) la vigilanza sulla produzione e sul commercio dell'olio extra vergine di oliva con la Denominazione Toscano, in collaborazione con l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali;

IND_219 Riduzione degli abusi e delle imitazioni Numero di abusi/pratiche di concorrenza sleale individuati correttamente documentati sta Art 3 Funzioni Nel quadro delle attività rientranti nel perseguimento dell’oggetto consortile il Consorzio può esercitare tutte le funzioni necessarie ed opportune per la cura degli interessi generali dell'olio extra vergine di oliva Toscano I.G.P. ed in particolare può: [ e) Svolgere azione di tutela, vigilanza e salvaguardia della denominazione “TOSCANO” in ogni fase della filiera g) Vigilare affinchè prodotti similari con false indicazioni sull’origine, sulla specie, sulla natura, sulle qualità specifiche del prodotto non ingenerino confusione nei consumatori o non rechino danno alla denominazione “TOSCANO”;

IND_219 Riduzione degli abusi e delle imitazioni Numero di abusi/pratiche di concorrenza sleale individuati correttamente documentati

prodotti IG destinati al consumo rientrano nelle categorie NOVA 1, 2 o 3: 1 = il prodotto IG è un alimento naturale o minimamente trasformato, prevalentemente di origine vegetale e preferibilmente prodotto con metodi agroecologici; 2 = il prodotto IG è preparato con oli, grassi, sale zucchero in piccole quantità per condire e cucinare; 3 = il prodotto IG raggiunge consumatori come pasto o bevanda a base di alimenti naturali o minimamente trasformati, con un numero limitato di ingredienti; 4 = prodotto IG raggiunge consumatori come prodotto ultraprocessato

prodotti IG destinati al consumo rientrano nelle categorie NOVA 1, 2 o 3: 1 = il prodotto IG è un alimento naturale o minimamente trasformato, prevalentemente di origine vegetale e preferibilmente prodotto con metodi agroecologici; = il prodotto IG è preparato con oli, grassi, sale e zucchero in piccole quantità per condire e cucinare; = il prodotto IG raggiunge consumatori come pasto o bevanda a base di alimenti naturali o minimamente trasformati, con un numero limitato di ingredienti; 4 = prodotto IG raggiunge consumatori come prodotto ultraprocessato

sta Art 4 Finalità operative Nell’esercizio delle sue funzioni, il Consorzio può provvedere fra l’altro a: g) Esercitare, nell’ambito della vigilanza sulla produzione e sul commercio dell'olio extra vergine di oliva con la denominazione Toscano, tutte le azioni – anche giudiziarie – finalizzate alla rigorosa difesa della denominazione, dei segni distintivi, dei marchi, nonchè alla repressione di abusi ed irregolarità da chiunque posti in essere, alla prevenzione e repressione di atti illeciti o comunque lesivi degli interessi della Denominazione, del Consorzio e/o dei Consorziati, con espressa facoltà di richiedere il risarcimento degli eventuali danni subiti.

Il Consorzio di tutela ha anche tra le sue funzioni anche quella di svolgere la vigilianza della denominazione. Consorzio di tutela

Consorzio di tutela

Il Consorzio di tutela ha anche tra le sue funzioni anche quella di svolgere la vigilianza della denominazione.

Il Consorzio di tutela ha anche tra le sue funzioni anche quella di svolgere la vigilianza della denominazione.

geografica protetta

non subisce trasformazioni sostanziali per cui è classificabile nella categoria NOVA 1 ovvero un alimento naturale

Olivicoltore, Frantoiano, Confezionatore
Buona governance Norma di legge Conformità dei prodotti IG e prevenzione delle violazioni
Olivicoltore
Buona governance Norma di legge Conformità dei prodotti IG e prevenzione delle violazioni
Olivicoltore

Benessere sociale Mezzi di sussistenza dignitosi Sviluppo della capacità per una maggiore produttività del sistema IG

per migliorare la produttività agricola attraverso servizi di estensione o consulenza tecnica durante periodo di riferimento

Tipologia di soggetti: produttori, lavoratori di imprese private; genere. Se sostegno allo sviluppo delle capacità ha assunto la forma di sostegno finanziario, deve essere fornita la prova che è stato utilizzato in modo efficace, altrimenti non dovrebbe essere preso in considerazione. Comprendere la natura degli argomenti (generali o specifici del prodotto IG) sta Art 3 Funzioni Nel quadro delle attività rientranti nel perseguimento dell’oggetto consortile Consorzio può esercitare tutte le funzioni necessarie ed opportune per la cura degli interessi generali dell'olio extra vergine di oliva Toscano I.G.P. ed in particolare può: l) Fornire ai consorziati l'assistenza necessaria per agevolare conseguimento della certificazione del proprio prodotto in tutta la fase istruttoria e attuativa delle procedure di certificazione delle produzioni tutelate Il Consorzio ha anche come scopo quello di fornire consulenza tecnica al fine di migliorare la produzione Consorzio di tutela

IND_256 Sviluppo delle capacità per aumentare la produttività agricola Quota di produttori IG che hanno ricevuto sostegno per migliorare la produttività agricola attraverso servizi di estensione o consulenza tecnica durante periodo di riferimento

Tipologia di soggetti: produttori, lavoratori di imprese private; genere. Se sostegno allo sviluppo delle capacità ha assunto la forma di sostegno finanziario, deve essere fornita la prova che è stato utilizzato in modo efficace, altrimenti non dovrebbe essere preso in considerazione. Comprendere la natura degli argomenti (generali o specifici del prodotto IG)

Biodiversità Diversità genetica IND_362 Varietà e razze adattate localmente Quota (%) della produzione basata su varietà adattate localmente e su varietà rare e tradizionali (cimelio).

Determinare la quota di produzione (per area, peso o numero di animali) basata su varietà vegetali o razze animali adattate localmente, rare e/o tradizionali (cimelio di famiglia)

sta Art 4 Finalità operative Nell’esercizio delle sue funzioni, il Consorzio può provvedere fra l’altro a: ] c) Promuovere ed attuare tutte le iniziative volte al miglioramento di ogni fase della produzione, fornendo all’uopo la propria collaborazione anche attraverso la messa a disposizione di servizi tecnici;

Il Consorzio ha anche come scopo quello di fornire consulenza tecnica al fine di migliorare la produzione Consorzio di tutela

Integrità ambientale Terra e paesaggio Gestione e uso del territorio e del paesaggio

IND_387 Tutela del paesaggio Pratiche collettive volte alla preservazione dei paesaggi tipici Esiste un paesaggio tipico che risulta da ed è culturalmente associato alle tradizionali pratiche di produzione delle IG? In caso affermativo, quali incentivi vengono forniti per promuovere la generazione e la conservazione delle componenti naturali e culturali di questo tipico paesaggio?

ddp Art 2 Varietà d'olivo "1) L’indicazione geografica protetta “Toscano”, senza alcuna menzione geografica aggiuntiva, deve essere ottenuta dalle seguenti varietà di olive presenti, da sole o congiuntamente, negli oliveti ]"

sta Art 3 Funzioni Nel quadro delle attività rientranti nel perseguimento dell’oggetto consortile Consorzio può esercitare tutte le funzioni necessarie ed opportune per la cura degli interessi generali dell'olio extra vergine di oliva Toscano I.G.P. ed in particolare può: m)

Promuovere azioni di valorizzazione e di tutela del patrimonio varietale dell’olivo, nonché degli oliveti esistenti in Toscana, anche al fine di salvaguardare l’aspetto paesaggistico ed ambientale del territorio.

Il produttore deve produrre l'olio con le varietà d'olive disciplinate, che sono autoctone della Toscana Produttore

Tra gli scopi del consorzio c'è la salvaguarda dell'aspetto paesaggistico e ambientale del territorio Consorzio di tutela

Produttore
Integrità ambientale

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