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Le nuove sfide del Pest Control
Sostenibilità ambientale e riconoscimento giuridico, affinché siano identificate ufficialmente l’importanza e la funzione sociale di questo settore. Marco Benedetti, presidente di ANID, associazione che rappresenta le imprese italiane del settore, traccia gli obiettivi della categoria
Maurizio Pedrini
Giornalista di settore Direttore tecnico rivista Dimensione Pulito
La figura del pest management ha acquisito in questi ultimi due anni di pandemia un ruolo ancor più importante alla luce della richiesta di interventi mirati nel campo della sanificazione ambientale per prevenire e lottare contro la diffusione del SARS CoV 2. Alla vigilia di PestMed Expo, la fiera-evento degli operatori professionali del settore, in programma a BolognaFiere il 30 - 31 marzo e 1 aprile 2022, abbiamo incontrato Marco Benedetti, presidente di ANID, Associazione Nazionale delle Imprese di Disinfestazione, per rivolgergli alcune domande.
ANID è cresciuta parecchio per numero di associati e peso specifico nel contesto economico di riferimento: come si presenta la sua Associazione a questo importante appuntamento?
“Direi in buona salute. Abbiamo raggiunto la quota di 520 iscritti, con un costante incremento di adesioni, indice della bontà delle nostre proposte. Nel panorama nazionale, la nostra è sicuramente l’associazione maggioritaria, alla quale guardano con sempre maggiore interesse le imprese e quanti svolgono l’attività di disinfestazione e sanificazione. Da tempo abbiamo imboccato la strada strategica della sostenibilità, stringendo - tra l’altro - un solido accordo con FederBio che rappresenta il punto di riferimento per il mondo del biologico in Italia. Il tutto con l’obiettivo di porre al centro della nostra attività un percorso che sia sempre più orientato in questa direzione, attraverso un’apposita certificazione che persegua un modello di disinfestazione sostenibile, nel quale l’impiego di sostanze chimiche sia sempre meno contemplato. Del resto, questa è la strada maestra che, a nostro parere, il pest management dovrà giocoforza seguire nel prossimo futuro: un percorso che vedrà le sostanze chimiche ed i biocidi sempre meno a disposizione”.
Il disinfestatore oggi è una figura tecnica e professionale sempre più importante e riconosciuta: qual è attualmente l’identikit delle imprese associate ad ANID?
“Le nostre associate corrispondono al panorama composito delle imprese iscritte alla camera di Commercio: da quelle di piccole dimensioni alle multiservizi. Dunque, parliamo sia di ditte artigianali, sia di realtà strutturate, con diverse tipologie di Codice ATECO, in grado di operare sull’intero territorio nazionale e anche in ambito continentale, pronte perciò alla sfida in ambito
Marco Benedetti, Presidente ANID
UE. La professionalità e la preparazione dei nostri associati è aumentata di pari passo con lo sviluppo dell’associazione, grazie soprattutto agli interventi di formazione. Questo percorso ci ha permesso di abbandonare definitivamente la figura del vecchio disinfestatore - che amo definire lo spruzzatore di turno, o lanciatore di esche – il quale operava senza avere l’esatta percezione del risultato di quanto stava facendo”.
Vogliamo brevemente riassumere quali sono le caratteristiche che contraddistinguono il pest control odierno rispetto al tradizionale servizio di disinfestazione?
“È fondamentale, anzitutto, sottolineare che il pest control rappresenta un servizio di disinfestazione professionale, tramite il quale ci si affida ad un operatore esperto e competente. La sostanziale differenza tra il pest control e un tradizionale servizio di disinfestazione risiede nel metodo applicato, che si rifà ad un concetto più ampio e articolato, denominato IPM, ovvero Integrated Pest Management. Oltre a mettere in atto tutte le misure correttive idonee ad eliminare, ridurre o prevenire la presenza degli “ospiti indesiderati”, il pest control considera una serie di procedure standardizzate, che devono essere rigorosamente seguite da chi svolge il servizio. Proprio per questa ragione, il pest control si applica in modo specifico alle aziende del settore agroalimentare, che per la natura dei loro prodotti e i servizi offerti, necessitano di un monitoraggio attento ed efficiente in ciascun settore della filiera alimentare, al fine di garantire la massima salute dei consumatori”.
Una qualità professionale che oggi è particolarmente curata, qualificata e certificata?
“Certamente. Oggi l’alta formazione di questa figura rappresenta un prerequisito, collegato alle certificazioni e agli standard internazionali. Mi riferisco in particolare, come dicevo, alle imprese che operano nel settore alimentare, certificate BRCGS e IFS alle quali sono richiesti elevatissimi standard di professionalità. L’unico neo,
Tabella 1. Panorama delle imprese associate ANID
come lei ben sa, è rappresentato dal mancato riconoscimento giuridico della nostra figura professionale: un obiettivo per il quale ci stiamo battendo con grande determinazione”.
Un traguardo ancora lontano o vi sono segnali concreti di una diversa attenzione delle istituzioni nei vostri confronti?
“Le sensazioni sono positive: abbiamo da tempo avviato una fitta serie di incontri con le parti politiche affinché la figura del pest control sia riconosciuta ufficialmente, in tutta la sua importanza e funzione sociale. Stiamo spingendo anche tramite Confindustria Servizi HCFS, per raggiungere questo traguardo tramite una modifica del Decreto 7 luglio 1997 n. 274 del Ministero dell’Industria, che stabilisce i requisiti morali, finanziari e tecnici per essere iscritti nell’Albo Provinciale delle Imprese, istituito presso ogni Camera di Commercio”.
Un altro passo decisivo, su questa strada, è senz’altro l’istituzione del Patentino ANID del disinfestatore: di che si tratta?
“Il Patentino ANID del disinfestatore è stato da noi istituito in collaborazione con CEPAS, Istituto di Certificazione delle Competenze e della Formazione del Gruppo Bureau Veritas. La proposta di formazione e certificazione, su base volontaria, si rivolge a tutti gli operatori tecnici delle imprese associate ANID, in particolare alle aziende certificate secondo lo standard UNI-EN 16636 e/o la norma UNI-EN ISO 9001-2015. Il percorso formativo teorico e pratico punta decisamente alla formazione di un vero professionista del pest management, completo e aggiornato, colmando così, su base volontaria, ad una lacuna formativa in un settore nel quale è sempre più sentita la necessità di professionalità, stabilendo così una distinzione certa dagli operatori improvvisati o, peggio, dai falsi professionisti”.
A questo proposito, sappiamo che durante la pandemia avete dovuto combattere la concorrenza sleale di soggetti che si sono proposti al mercato della sanificazione senza possedere i requisiti necessari. Come è andata?
“Da parte nostra, ci siamo fermamente opposti a quanti erano privi di un qualsiasi riferimento giuridico per poter operare. In modo particolare, abbiamo contrastato le attività di vendita e servizio praticate con le cosiddette macchine per la sanificazione ad ozono, ed altri sistemi non ancora regolamentati, proposti al mercato senza averne le prerogative. Abbiamo segnalato puntualmente al ministero della Salute queste attività illecite e ci siamo messi a disposizione, collaborando attivamente con lo stesso. Va detto, tra l’altro, che siamo stati i primi ed unici a stilare un documento sulla corretta prassi igienica da seguire nel periodo del Covid 19. Dunque, non ci siamo limitati a curare l’aspetto delle buone procedure, ma siamo andati ben oltre, con una sorta di comunicazione all’intera opinione pubblica. Alla fine il nostro impegno è stato gratificato perché nei vari DPCM il governo ha dovuto mettere mano a questa grave situazione, specificando che l’ozono ha sì funzione disinfettante ma che, a tutt’oggi, non è registrato quale biocida, e non può quindi venire utilizzato come disinfettante”.
Guardando al futuro, quali sono le prospettive per ANID?
“Come le dicevo, oltre al riconoscimento giuridico della nostra professione, intendiamo portare avanti e sviluppare ulteriormente il percorso di formazione certificata attraverso il CEPAS, guardando ad una dimensione europea. Siamo consapevoli di aver svolto, ancora una volta, un ruolo da apripista agendo al di fuori dalle logiche commerciali, convinti che in questa complessa fase di cambiamento e transizione, bisognasse investire su questo terreno e su quello culturale, puntando ad una formazione del pest control di valenza ben maggiore rispetto a quella proposta da altri corsi proposti e venduti in ambito nazionale. Parallelamente, oltre ad un pieno riconoscimento dell’associazione in Italia, stiamo stringendo preziose alleanze con l’estero. Non a caso a questa edizione di PestMed Expo avremo ospiti i rappresentanti del CEPA, Confederazione delle imprese europee di disinfestazione, e una delegazione del MEFCA, la Confederazione delle imprese arabe del comparto. Presenze che per noi costituiscono motivo d’orgoglio e grande soddisfazione”.
La FIERA della disinfestazione
Apre a Bologna, dal 30 marzo al 1° aprile, PestMed Expo, la Fiera Evento dedicata al mondo del pest-management per la tutela della sicurezza e della salubrità negli ambienti pubblici, privati e lavorativi. L’evento coinvolgerà stakeholders e buyer (italiani ed esteri) con l’obiettivo di creare un forte legame “tutto italiano” anche con i Paesi acquirenti del bacino del Mediterraneo. Dopo due anni di lotta al Covid, il tema della sanificazione e della disinfestazione per la tutela della sicurezza lavorativa e privata è più forte che mai. L’appuntamento di ANID (Associazione Nazionale delle Imprese di Disinfestazione) assume oggi un ruolo centrale decidendo di spostare a BolognaFiere l’evento internazionale dedicato al settore del Pest Management. PestMed Expo sarà il punto di riferimento per la salute pubblica e del cittadino negli ambienti civili e industriali (Igiene ambientale), la sicurezza degli alimenti (Imprese della filiera agroalimentare), delle scuole, delle case, dei giardini e degli animali domestici (Igiene civile). Tre giornate fieristiche ricche di convegni, workshop ed eventi formativi su tutti i temi più importanti del settore, con importanti presenza internazionali e i principali player del settore. Normative e controllo del settore, aggiornamento professionale a livello manageriale/tecnico, innovazione, aggiornamento, formazione degli operatori (utilizzatori) e tantissimi incontri con buyer italiani ed esteri. Un’esperienza unica che coinvolgerà tutti i protagonisti impegnati nella tutela della salute e nel mantenimento salubre degli ambienti con già il patrocinio di CEPA (European Association of Professional Trained Pest Managers), FEDERCHIMICA Assocasa e l’adesione di partecipazione del MEPCA (Middle East Pest Control Association) per i Paesi del nord-Africa e Medio Oriente. PestMed è il palcoscenico che porta il sapere scientifico e professionale di disinfestatori, operatori dei Grandi Hub (Aeroportuali, Ferroviari, Portuali e di Navigazione), dell’Amministrazione Pubblica, dei Condomini e Immobili Privati, le Società di Gestione del Verde Pubblico e Privato, l’Industria in generale, l’Industria Alimentare, la Grande Distribuzione, i Distributori e Rappresentanze Italiane ed Estere, gli operatori del sistema Ho.Re.Ca., Laboratori pubblici e privati, gli operatori della Formazione e Ricerca (Scuole), della Sanità pubblica e privata, degli Imballaggi, della Catena del freddo e gli organi di stampa.