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Soluzioni profumate per la derattizzazione del futuro
Sono numerosi gli studi dei players dell’universo pest control, anche in collaborazione con prestigiose università ed enti di ricerca, per sviluppare soluzioni nuove ed innovative sia per l’attività di derattizzazione che per quella di disinfestazione
Luca Ilorini, chimico e divulgatore scientifico
La disinfestazione è un tema di grande attualità, una procedura che ha trovato, se necessario, un’ulteriore spinta e un rinnovato interesse anche in seguito alla pandemia che ha sconvolto il globo. Concetti come disinfezione e sanitizzazione abbracciano nella loro ampiezza il mondo della disinfestazione e derattizzazione, dal momento che le ultime due attività sono basilari e propedeutiche per parlare di un ambiente disinfettato e sanificato. I topi hanno un olfatto molto più acuto di quello umano; tipici sentori e profumi che i topi odiano sono cannella, aceto, olio di chiodi di garofano e pepe di caienna. In alte concentrazioni, l’olio di chiodi di garofano può
mostrare una certa repellenza. La sfida, quando si tratta di utilizzare oli essenziali come repellente, consiste nel fatto che spesso essi devono essere mantenuti a concentrazioni così elevate da risultare sgradevoli da annusare per il proprietario della casa. Alcune società hanno a lungo provato, con fortune alterne, a sviluppare nebulizzatori con oli essenziali a tale scopo. Una volta che l’odore diventa accettabile per la persona, non respinge più i roditori. In secondo luogo, un determinato roditore non sarà scoraggiato dall’odore. Una sfida che da tempo numerosi players dell’universo pest control hanno deciso di raccogliere, sviluppando soluzioni alternative: in alcuni laboratori sono infatti in corso di sviluppo soluzioni profumate che utilizzano molecole particolari. Le profumazioni sono state realizzate utilizzando fragranze progettate ad-hoc, con una selezione di sostanze in grado di legarsi ai recettori olfattivi dei roditori. La problematica legata alla maggior parte dei rodenticidi è proprio legata alla loro elevata tossicità, che li rende utilizzabili, soprattutto in ambienti come quello scolastico, solo prestando un’attenzione maniacale. Non tutte le materie prime di utilizzo nell’universo essenziero sono in grado di legarsi con pari efficacia ai recettori olfattivi del roditore: vengono selezionate le sostanze dotate di maggior affinità e si cerca di realizzare soluzioni profumate sviluppate in questo modo. Un’innovazione ancora under evaluation, ma decisamente promettente sotto numerosi punti di vista. Tra i prodotti più utilizzati per la loro efficacia, merita doverosa citazione l’olio di eucalipto. Tra le famiglie di piante con oli essenziali promettenti usati come repellenti ci sono Cymbopogon spp., Ocimum spp., Thymus spp., Eucalyptus spp. Tra gli oli essenziali, l’olio di eucalipto, in particolare, è più utile in quanto è facilmente estraibile commercialmente e possiede un’ampia gamma di proprietà desiderabili che vale la pena sfruttare per la gestione dei roditori. Questo olio è un liquido incolore, con un odore simile alla canfora e un sapore speziato e rinfrescante. Possiede un ampio spettro di attività biologiche tra cui figurano antimicrobica, fungicida, insetticida/repellente per insetti, erbicida, acaricida e nematocida. L’attività disinfestante dell’olio di eucalipto è dovuta a componenti come 1, 8-cineolo, p-cimene, eucamalolo, limonene, linalolo, α-pinene, -terpinene, α-terpineolo, alloocimene e aromadendrene. L’uso dell’olio di eucalipto come potenziale disinfestante naturale è di immenso significato in considerazione delle implicazioni ambientali e tossicologiche dell’uso importante di soluzioni sintetiche e del superamento/riduzione del problema della possibile resistenza in fase di sviluppo.
L’IMPORTANZA DI UNA DERATTIZZAZIONE SICURA
L’attività di prevenzione e il trattamento delle infestazioni di roditori richiede una combinazione di eliminazione dei punti di accesso che ratti e topi potrebbero utilizzare per entrare in casa, rimozione di fonti di cibo e riparo che attirano i roditori e utilizzo di trappole per sbarazzarsi di ratti e topi esistenti all’interno o intorno alla casa. L’utilizzo di un approccio multi tattico per gestire i roditori riduce il rischio di affrontare future infestazioni, poiché un pezzo significativo del puzzle è l’adozione di misure preventive come il blocco dell’accesso e l’eliminazione delle fonti di cibo e acqua che attirano ratti e topi. I rodenticidi consistono in diversi tipi di veleni usati per uccidere i roditori. Le esche rodenticide possono però essere letali per qualsiasi mammifero o uccello che le ingerisce e non sono velenose solo per i roditori; di conseguenza, tutte le esche rappresentano un alto rischio di avvelenamento per animali non bersaglio che potrebbero mangiare l’esca o nutrirsi di un topo che ha ingerito del veleno. L’aggiunta delle profumazioni all’interno di alcuni rodenticidi implica la necessità di adottare misure di sicurezza ulteriori, legate alla natura allergenica delle stesse e alla gestione di miscele pericolose. I principali rego-
lamenti europei sul tema derattizzazione hanno già recepito tali indicazioni e hanno apportato le modifiche del caso, ove necessario. Per esempio a livello inglese, la pietra angolare per un corretto approccio alla tematica è un codice di buone pratiche per l’uso di rodenticidi pubblicato all’inizio del 2015 e recentemente rivisitato. L’applicazione di rodenticidi secondo il codice preverrà l’esposizione non necessaria della fauna selvatica e di altri animali non bersaglio e contribuirà a raggiungere gli obiettivi del regime. L’obiettivo è garantire che tutti gli utilizzatori di esche rodenticide esclusivamente professionali rispettino il Codice di buone pratiche CRRU (Campaign for Responsible Rodenticides Use) e lavorare con schemi di garanzia per allineare gli standard con il Codice di buone pratiche CRRU del Regno Unito.
UN AIUTO AL SAPORE DI ARGILLA
Alcuni studi molto promettenti analizzano nuove possibilità future per una disinfestazione differente. La formulazione di bio-insetticidi è stata sviluppata da argille naturali del Camerun utilizzando l’olio essenziale di Ocimum gratissimum come agente attivo. La capacità di assorbimento dell’aroma è stata determinata e migliorata da modificazioni chimiche dell’argilla e dalla sua integrazione con oli essenziali profumati. Il trattamento con acetiltrimetilammonio è risultato particolarmente efficace e il fenomeno è stato spiegato con l’aumento di affinità delle molecole di adsorbato verso l’adsorbente. Sono stati condotti test insetticidi contro il punteruolo del mais (Sitophilus zeamais) che hanno dimostrato che gli effetti insetticidi delle formulazioni sono stati migliorati dopo le modifiche apportate sull’argilla. La formulazione preparata con argilla non modificata perde completamente la sua attività insetticida dopo 30 giorni, mentre la formulazione con argilla modificata ha perso circa il 60% della sua piena potenza insetticida nello stesso tempo. L’effetto residuo delle formulazioni a base di olio essenziale variava con l’adsorbente utilizzato. Le argille modificate aumentano la durata dell’effetto insetticida degli oli essenziali e possono essere utilizate per svariati utilizzi industriali.
ULTRASUONI, STUDI DI EFFICACIA E FALSI MITI
Un repellente ad ultrasuoni è un dispositivo elettronico di controllo che emette un suono acuto a una frequenza che può causare disagio, uccidere, allontanare o inabilitare i parassiti domestici. I dispositivi in genere vengono collegati a una presa elettrica. Tuttavia, alcuni dispositivi funzionano a batteria, per poter essere utilizzati in modo più semplice in campi, giardini, capannoni e altre aree che non sono cablate per l’alimentazione. Quando è accesa, la macchina emette suoni acuti o vibrazioni ad alta frequenza, che sono tipicamente impercettibili per l’orecchio umano, anche se possono essere sentite da alcuni individui con un udito più sensibile. Anche se sono disponibili numerosi dispositivi repellenti per roditori ad ultrasuoni, dal mercato emerge che nessuna di queste soluzioni è decisamente efficace. Uno dei problemi principali quando si utilizza un repellente per roditori ad ultrasuoni è il posizionamento del dispositivo. Questi repeller necessitano di prese elettriche per funzionare: se non c’è una presa vicino al luogo di attività dei roditori, il dispositivo sarà completamente inefficace. Essendo i topi creature piuttosto resistenti e adattabili, la frequenza delle onde sonore ultrasoniche necessarie per respingerli con successo sarebbe abbastanza forte da causare danni anche agli esseri umani e agli animali domestici. L’uso di un repellente per topi ad ultrasuoni può funzionare per un breve periodo di tempo: esso rappresenta una soluzione attuabile finché il topo non impara a evitare l’area interessata dalle onde sonore ultrasoniche o si adatta semplicemente al rumore di fondo. Sono in fase di sviluppo sistemi ad ultrasuoni, comprendenti devices in grado di permettere il rilascio graduale di profumazioni realizzate ad hoc contro i roditori: queste soluzioni possono favorire l’efficacia dei sistemi ad ultrasuoni, perlomeno su un periodo di tempo più lungo di quanto previsto ed abituale fino a questo momento.
Monitoraggio e CONTROLLO INFESTANTI tra innovazione e SOSTENIBILITÀ
La Divisione Vebi Tech si rivolge alle aziende e ai professionisti della disinfestazione, offrendo un’ampia gamma di prodotti e soluzioni con molteplici tipi di formulazioni e principi attivi per la lotta a roditori e insetti nocivi. Inoltre, l’assortimento si completa con diserbanti, repellenti, disinfettanti, lampade a luce U.V., attrezzature per la sanificazione e soluzioni naturali per la cura del verde. Ricerca continua, investimenti in innovazione e miglioramento costante: sono gli elementi che contraddistinguono il dipartimento Ricerca e Sviluppo di Vebi Tech. La Divisione vanta una profonda conoscenza del settore, frutto del lavoro di tecnici esperti, sperimentazione sul campo e in laboratorio, sinergie di idee in collaborazione con professionisti, enti accreditati, clienti, fornitori e Università. Vebi Tech garantisce attività di consulenza, formazione e supporto agli operatori del settore e alle aziende, attraverso corsi pensati ad hoc per soddisfare le esigenze specifiche del cliente. Infatti, l’obiettivo è affiancare i nostri clienti nell’individuazione del problema, analizzandone ogni aspetto per un intervento mirato, radicale ed efficace. Dalla collaborazione tra Vebi Tech, azienda con più di 75 anni di esperienza e Byron, leader nei servizi integrati per il pest control, nasce Spectre, tra i primi sistemi di monitoraggio e cattura degli infestanti da remoto. Il dispositivo è stato studiato appositamente per soddisfare le esigenze delle aziende di disinfestazione per garantire riduzione dei costi di intervento, risparmio di tempo nella gestione del cliente e aumento dell’efficienza. Grazie a Spectre le stazioni di avvelenamento diventano “intelligenti”: attraverso un monitoraggio costante e una comunicazione istantanea, il Sistema aiuta a prevenire le infestazioni, garantendo un sistema non cruento e a basso impatto ambientale. Il Sistema Spectre è composto da una rete di sensori ad alta tecnologia che vengono aggiunti alle stazioni di avvelenamento posizionate strategicamente nell’area di controllo. Il sensore installato rileva il passaggio o la cattura del roditore, la centralina con raggio molto esteso trasmette l’informazione al server, il quale, a sua volta, invia una notifica in tempo reale tramite SMS al cellulare, tramite e-mail al computer oppure tramite APP sia per il sistema operativo iOS sia per Android. Ciò consente all’operatore di concentrare l’attività di controllo nei punti esca in cui è stata rilevata un’attività, evitando di dover monitorare in continuazione tutta l’area. Spectre può essere associato a un numero illimitato di sensori, siano essi di monitoraggio o di cattura, e a un software gestionale che consente di gestire l’anagrafica del cliente e l’anagrafica dei cantieri. Questo innovativo Sistema opera attraverso il protocollo di trasmissione LoRa (long range), il quale garantisce una facilità di installazione e una copertura molto estesa del segnale. Questa tecnologia rispetta le norme CE in materia di occupazione banda, evitando quindi congestioni e interferenze con altri dispositivi che trasmettono nella stessa frequenza.