![](https://assets.isu.pub/document-structure/230508104914-353459702a3f45ce7ee9e20794c7713e/v1/b99f3bb3896e4337904dbc1907064f37.jpeg?width=720&quality=85%2C50)
12 minute read
PUB CRAWL A GENOVA
![](https://assets.isu.pub/document-structure/230508104914-353459702a3f45ce7ee9e20794c7713e/v1/6ad866d9a7aa16cb3de6656fe9584009.jpeg?width=720&quality=85%2C50)
Forse non sono molti quelli che indicherebbero Genova ai primi posti fra le mete birrarie nazionali o europee. In realtà la presenza di un pub, ormai riconosciuto di assoluto rilievo a livello nazionale, ha acceso i riflettori anche su questa città, proverbialmente restia a mettersi in luce e svelare al primo venuto le sue bellezze nascoste. A Genova possiamo trovare nel Centro Storico almeno sei locali dediti alla birra artigianale – tutti interessanti, alcuni eccellenti – entro un raggio di 500 metri dalla Cattedrale! Chi soggiornasse in pieno centro storico potrebbe raggiungere ciascuno di essi in meno di 10 minuti.
Un tempo la scena birraria genovese pendeva decisamente a levante, grazie al “triangolo d’oro” costituito da Irish Pub, O’ Connor e Pub del Duca. Il primo, un vero pioniere della birra di qualità (soprattutto belga) a Genova e non solo; gli altri due, ottimi nell’abbinare una scelta birraria di tutto rispetto ad una validissima proposta culinaria.
L’Irish ha chiuso da tempo i battenti (dopo l’addio della proprietaria Minou Risso e un breve periodo con una successiva gestione), l’O’ Connor dopo l’abbandono di Maurizio Viganego ha avuto momenti di difficoltà nonostante l’impegno di Roberto Parodi, e il Duca si è maggiormente orientato sull’offerta gastronomica. Anche se a est troviamo un ottimo pub come l’Old Troll, nato grazie all’iniziativa di Shari, ex-O’ Connor, il baricentro birrario si è spostato decisamente al centro.
Vista la vicinanza dei sei locali selezionati per questo articolo, non è impossibile visitarli tutti nello stesso giorno, anche se l’impresa è resa più difficile dal fatto che la maggior parte dei locali apre a partire dalle 18 e tenendo conto che ciascuno meriti una sosta non frettolosa. Il giro proposto propone comunque la visita di tutti e sei i pub, ma naturalmente lo scopo di questo articolo è soprattutto quello di illustrare ciascuno di essi; quindi, l’itinerario può essere facilmente modificato come ordine delle tappe oppure dividendo il giro in due serate. Da notare che nel corso di un evento birrario organizzato ogni anno a fine maggio, la Birralonga, vengono visitati ben 12 pub, tra i quali i sei qui proposti, ma questo è reso possibile dall’apertura straordinaria degli stessi durante un orario più esteso.
Pub crawl
Durante questa attività, in genere le mete sono più importanti del percorso per raggiungerle. Ciò non toglie che in certi casi anche il tragitto fra un locale e l’altro, oltre a permettere un doveroso break tra una bevuta e l’altra, può contribuire alla piacevolezza del giro: una passeggiata tra i parchi londinesi o i canali di Amsterdam può impreziosire il giro birrario. Questo è particolarmente vero per il pub crawl genovese: il centro storico, anche se non è fra i più conosciuti, è uno dei più estesi e interessanti d’Europa. È impossibile, infatti, elencare tutti gli edifici e monumenti storici che incontrerete. Faccio notare che il tragitto proposto da locale a locale spesso non è l’unico né il più breve, ma è stato scelto in certi casi per semplicità: facile per chi non è del posto e a volte anche per chi lo è, perdere l’orientamento nell’intrico dei caruggi del centro storico! Non ho riportato l’orario e i giorni di chiusura dei locali perché possono essere mutevoli e stagionali: conviene verificarli al momento. Al momento in cui scrivo, dal mercoledì al sabato tutti i locali sono aperti rendendo possibile l’eventuale crawl integrale.
Partenza: Zona Piazza Caricamento –Acquario. Per chi è in auto sono presenti posteggi a pagamento. Per chi usa il trasporto pubblico, la zona è capolinea di diverse linee di autobus, ed è presente una delle (rare) stazioni della Metropolitana, utilizzabile per il ritorno a tarda sera entro mezzanotte.
Attraversiamo parte del Porto Antico, l’area rinnovata nel corso delle celebrazioni del 1992, dirigendoci verso Via del Molo, l’antica via che conduce a Porta Siberia, il cui nome non si rifà alle fredde terre della Russia nordorientale ma deriva da Porta Cibaria, un tempo magazzino di derrate alimentari.
Toulì Craft Beer
Via del Molo, 17r, 16128 Genova GE Ultima, benvenuta new entry nel panorama genovese della birra artigianale, il Toulì nasce dalla passione di Andrea Marchini: già publican di un altro locale, homebrewer e appassionato e competente di BBQ. L’inizio non è stato dei più fortunati: l’inaugurazione del locale ha infatti coinciso con l’insorgere della pandemia e i relativi lockdown. Il fatto che il Toulì sia non solo sopravvissuto ma non stia deludendo le attese del fondatore è un chiaro indice della validità della proposta di questo locale. Scesi alcuni gradini, ci si ritrova nel suggestivo “fondo” con mattoni a vista e colonne, un ambiente caratteristico e accogliente, fra i più suggestivi che si possano trovare negli antichi locali genovesi. L’offerta birraria comprende 8 spine ben assortite, con la giusta quota di IPA e affini ma senza trascurare altri stili. I birrifici proposti sono prevalentemente italiani con frequenti excursus europei e non è raro trovare nuovi birrifici locali, anche di piccole dimensioni. Il menù è stringato ma valido, in particolare per i piatti da BBQ (ribs e pulled pork) dove si fa luce la competenza di Andrea. Anche se in questo giro lo proponiamo come primo aperitivo, il Toulì è quindi una valida alternativa anche per una cena. L’orario di apertura alle 17, almeno nel momento in cui scrivo, ne fa un buon punto di partenza per un crawl integrale.
Torniamo sui nostri passi lungo Via del Molo, attraversiamo Piazza Cavour, la percorriamo per pochi metri fino a imboccare un poco invitante Vico dei Mattoni Rossi che dopo 30 metri ci porta in Via San Bernardo, il vicolo dove troveremo la prossima sosta. L’intero tratto richie - de solo 5 minuti, e se ci manca il tempo per visitare l’antico complesso di Santa Maria di Castello, possiamo ben fare una piccola e rapida deviazione per ammirare la piccola chiesetta medievale dei SS Cosma e Damiano (50 metri sulla destra prima di imboccare Via San Bernardo). Tornati sui nostri passi, pochi metri prima di giungere al Kamun Lab, sulla sinistra troviamo la Drogheria Torielli, uno dei più antichi e tipici negozi genovesi: vale la pena di dare un’occhiata prima di concederci il secondo aperitivo birrario…
![](https://assets.isu.pub/document-structure/230508104914-353459702a3f45ce7ee9e20794c7713e/v1/93c1cac9944ea188ca948920fa283642.jpeg?width=720&quality=85%2C50)
Kamun Lab
Via di S. Bernardo, 53r, 16123 Genova GE Il Kamun è un microbirrificio situato “oltregiogo”, cioè in quel basso Piemonte che ha forti legami al territorio ligure. Possiamo considerarlo genovese di adozione, vista la presenza di ben due locali a Genova, e considerate le origini genovesi di Giampaolo “Gippo” Camurri, titolare e birraio del birrificio, orgoglioso di aver trovato nei caruggi del centro storico il locale adatto a offrire le sue birre. Il posto è davvero tipico e raccolto - simile un po’ al Toulì nell’evidenziare la sua originale antica struttura - e come ambiente risulta fra i locali più accoglienti nei quali trascorrere una serata. Alle spine (12-14) troviamo tutte le creazioni di Kamun, birrificio capace di spaziare su una vasta gamma di stili: birre tradizionali e beverine come Pils e Kolsh, diverse specialità speziate o con frutta, birre luppolate con un tocco di originalità, birre acide e barricate, e scure come le premiatissime Nucis e Nocturna. Inoltre, sidro, perry e, per finire, i distillati prodotti sulla base di alcune delle birre! Il locale non ha invece solitamente un’offerta culinaria di rilievo: in certi periodi, e in alcuni giorni della settimana, sono stati anche proposti alcuni piatti ben riusciti ma l’offerta non è stata proposta con continuità.
Torniamo indietro di pochi passi, imbocchiamo Via Chiabrera e in due minuti siamo già arrivati al prossimo locale: Ai Troeggi. Altri due minuti in linea retta e potremmo arrivare a Scurreria! In effetti i tre locali (Kamun, Troeggi e Scurreria) sono così vicini da rappresentare un classico “trittico”. Per il momento ci fermiamo ai Troeggi, rimandando la visita a Scurreria all’itinerario di ritorno…
Ai Troeggi
Via Chiabrera, 61r, 16123 Genova GE Un merito indiscusso dei Troeggi è quello di essere stato il primo locale in centro a Genova a dedicarsi senza esitazione alla birra artigianale di qualità, prima di tutti gli altri pub descritti in questo articolo. Il suo successo ha fatto da sprone a tutti quelli che sono seguiti, e già questo basterebbe a farne una meta imprescindibile del turismo birrario genovese. I meriti naturalmente non finiscono qui: il locale è piccolo, accogliente e come il Toulì ha lasciato quasi inalterata l’antica ambientazione originale. L’offerta birraria, inizialmente orientata su un gran numero di bottiglie e spine più limitate, col tempo si è allineata al trend di buona parte dei locali dediti alla birra artigianale: poche bottiglie ma molto selezionate, offerta alla spina ampliata nei limiti di una adeguata rotazione di fusti e dedicata interamente a birrifici italiani più validi, sempre con un occhio a quelli emergenti e alle proposte che possono soddisfare il birrofilo più navigato. La proposta gastronomica non prevede un vero e proprio menù completo e verte soprattutto sulle bruschette: vera e propria specialità del locale, ottime per varietà e qualità. Attenzione, il successo dei Troeggi fa sì che il locale sia sempre affollato, lo spazio al banco è molto limitato ed è quindi sempre consigliabile prenotare.
![](https://assets.isu.pub/document-structure/230508104914-353459702a3f45ce7ee9e20794c7713e/v1/83b29b2ec683920850878081ec54811b.jpeg?width=720&quality=85%2C50)
![](https://assets.isu.pub/document-structure/230508104914-353459702a3f45ce7ee9e20794c7713e/v1/5f08f27e7b9c16f72582a5e1e3ecd86c.jpeg?width=720&quality=85%2C50)
Usciti dal locale, dirigetevi sulla destra e svoltate subito ancora a destra per Via di Canneto il Lungo e Via di Porta Soprana (Deviazione: se è ancora presto, fate attenzione al piccolo cartello che invita a imboccare un vicoletto sulla destra per raggiungere Viganotti, laboratorio di cioccolatai antico e tradizionale e di altissima qualità). Proseguite fino a Porta Soprana, uno dei monumenti più iconici della città. Prima di svoltare a destra per proseguire l’itinerario, possiamo attraversare la Porta per ammirare il Chiostro e le torri di S. Andrea e la ricostruzione della Casa di Colombo, poi riattraversiamo la Porta imboccando a sinistra Via Ravecca. Un piccolo cartello sulla sinistra ci indicherà la svolta per raggiungere in pochi metri La Coccagna.
La Coccagna
Vico di Coccagna, 21/r, 16128 Genova GE Maltus Faber è senza dubbio il fiore all’occhiello della produzione birraria genovese ed è di assoluto livello nazionale. Un birrificio che è poco sotto i riflettori su social, concorsi e via dicendo, ma stimatissimo dagli appassionati che lo conoscono. La visita al birrificio (con relativi assaggi e acquisti e soprattutto la calorosa accoglienza di Massimo Versaci e Fausto Marenco) è sempre stata un must del turismo birrario genovese, e l’apertura di un proprio locale nel centro genovese è stata quindi una graditissima novità. Le 12 spine e due pompe della Coccagna riescono a offrire la gran parte della vasta gam- ma del birrificio, completata dalle birre disponibili in bottiglia. La vicinanza del produttore, il suo standard qualitativo e una buona rotazione dei fusti garantiscono la qualità delle birre, e anche sulla varietà non ci si può lamentare: in ogni stagione possiamo scegliere fra le specialità più leggere e dissetanti, come la classica Blonde, o la Coccagna prodotta in esclusiva per il locale, alle scure forti Brune, Extra Brune o Imperial… con tutto quello che c’è in mezzo! Il birrificio si dedica esclusivamente alle alte fermentazioni, senza aggiunte di spezie, frutta o ingredienti extra. Ma l’attrattiva della Coccagna non si limita alla birra: la proposta gastronomica è fra le più valide, e non per nulla suggeriamo di fermarsi qui per la cena o per lo meno per qualche assaggio più sostanzioso. Oltre a tipiche panisse, cuculli e acciughe e ottimi panini e taglieri viene proposto un menù con primi e secondi di ottima fattura.
Il locale è nuovo, meno tipico rispetto a Toulì, Kamun e Troeggi ma di ambientazione molto accogliente; nella bella stagione, ma anche in autunno o prima- vera, un jolly apprezzatissimo è il dehors nella tranquilla piazzetta omonima prospiciente il locale.
Torniamo sui nostri passi verso Porta Soprana per scendere sulla sinistra per Via San Lorenzo, svoltando sulla destra all’altezza della facciata dell’omonima Cattedrale, proseguendo per breve tratto lungo via di Scurreria. La Cattedrale di San Lorenzo meriterebbe una visita approfondita: se per l’ora tarda fosse chiusa, potete ammirarla dall’esterno. Osservando le sculture della facciata, se siete bravi potete notare la piccola scultura di un cagnetto: secondo la leggenda, uno degli scultori impegnati nella decorazione della facciata avrebbe smarrito il proprio cane durante la costruzione della Chiesa e lo avrebbe scolpito in sua memoria.
Scurreria Beer & Bagel
Via di Scurreria, 22r, 16123 Genova GE Fra i locali birrari da visitare a Genova, Scurreria è quello che ha meno bisogno di presentazioni: fra i top in Europa, ha vinto il premio di Slowfood come miglior pub italiano (dopo analogo rico- noscimento da parte dei collaboratori della rivista di MoBI). L’offerta birraria eccelle in tutti e tre gli aspetti che fanno felice l’appassionato: la presenza di birre e birrifici di assoluto rilievo (comprese alcune “chicche” e rarità, che comunque non monopolizzano le spine); la qualità delle stesse, garantita dalla perizia nel servizio e da una adeguata rotazione di fusti; infine un assortimento ampio il giusto (12 spine e due pompe) e molto ben bilanciato, che oltre alla quota di ordinanza di IPA e variazioni sul tema, non tralascia “basse”, stili inglesi e belgi (altrove spesso trascurati), dalle “session” alle Imperial stout più impegnative. Un occhio di riguardo è dato alla Franconia per la quale, insieme a Manuele Colonna del romano “Macche”, Alessandro e Giorgio sono all’avanguardia nella scoperta di piccoli birrifici artigianali scovati e coltivati personalmente. Il frigo propone bottiglie più impegnative, incluse rarità acide e non. Non si tratta di un ristorante, ma pur puntando soprattutto sull’offerta birraria, Scurreria è in grado di accompagnare degnamente le specialità birrarie, soprattutto con gli ottimi bagel.
![](https://assets.isu.pub/document-structure/230508104914-353459702a3f45ce7ee9e20794c7713e/v1/b7e30bbacc9b194f0d647dfe984d548d.jpeg?width=720&quality=85%2C50)
![](https://assets.isu.pub/document-structure/230508104914-353459702a3f45ce7ee9e20794c7713e/v1/75957f2b5cd9a4245447d0b8ea06de7c.jpeg?width=720&quality=85%2C50)
Raggiungiamo Piazza Campetto, in fondo alla quale imbocchiamo sulla destra Via di Soziglia, poi a sinistra per Via dietro il Coro delle Vigne, che sfocia in Via della Maddalena, da percorrere per breve distanza verso sinistra verso l’ultimo locale. Se non è tardi – ad esempio se avete cominciato il pub crawl proprio da questo locale – proprio accanto al Jalapeño c’è una delle mete birrarie più interessanti della città: un verdurierebeershop! Da anni Luca Giangaspero ha approfittato della sua passione birraria per affiancare alla frutta e verdura del suo negozio un’offerta birraria via via crescente e selezionata, tanto da fare del “Beershop della Maddalena” uno dei migliori negozi di birra a livello regionale e non solo!
![](https://assets.isu.pub/document-structure/230508104914-353459702a3f45ce7ee9e20794c7713e/v1/e51bdd9356a71973679fe67804c9ede9.jpeg?width=720&quality=85%2C50)
Jalapeño
Via della Maddalena, 52R, 16123 Genova GE Non si tratta del classico pub, da cui si distingue per ambiente e atmosfera: non ha il design di Scurreria né la tipicità di altri locali di struttura antica ma è comunque caratteristico nel suo arredamento minimale. Nato principalmente come tapas bar, ha leggermente modificato la sua offerta mantenendo la sua valida offerta culinaria di ispirazione spagnola, tanto da poter essere scelto anche per una cena di soddisfazione (attualmente il locale non è solitamente aperto in orario diurno). Un’e- voluzione decisamente positiva degli ultimi anni riguarda l’offerta birraria: le spine sono salite a otto: accanto alla Estrella (mantenuta per affezione rispetto all’ispirazione del locale) le altre birre sono tutte artigianali sia italiane che straniere, ben assortite con una selezione che tende a distinguersi da quella del momento degli altri locali genovesi, con giusta rotazione. e con alcuni birrifici che per affidabilità e gusto del proprietario sono spesso presenti e più difficili da trovare altrove (ad es. Argo e l’irlandese Blacks of Kinsale). Il Jalapeño è l’ultimo dei locali del nostro giro. Cercando di recuperare lucidità e senso della direzione, proseguiamo per Via della Maddalena sfociando in Via San Luca, da percorrere per poca distanza sulla sinistra per svoltare a destra nel breve Vico della Vena che attraverso Piazzetta Jacopo da Varagine vi permet- terà di raggiungere piazza Caricamento e il punto di partenza. Riprendere la guida a questo punto non è forse la soluzione più prudente… se siete “foresti”, decisamente meglio aver prenotato un posto per dormire in una qualsiasi zona del centro! Fino a mezzanotte la metropolitana è ancora attiva, e alcune linee di autobus sono utilizzabili fino a poco dopo l’una.
Altri locali
![](https://assets.isu.pub/document-structure/230508104914-353459702a3f45ce7ee9e20794c7713e/v1/17556162c26c918f2f689999db20d275.jpeg?width=720&quality=85%2C50)
Oltre ai pub proposti in questo giro, esistono anche altri locali meritevoli di una visita. Diversi sono in Centro Storico, con un’offerta a volte interessante, spesso mutevole e nuove aperture ancora da verificare. Al di fuori del Centro Storico, partendo da levante, il già citato O’Connor (Via S. Schiaffino, 34), riaperto di recente con nuova gestione, dedica le sue spine a prodotti artigianali, con attenzione particolare a micro irlandesi, affiancati da una sostanziosa proposta gastronomica. L’Old Troll (Via delle Casette, 21) è guidato con entusiasmo e simpatia da Shari, già del team dell’O’ Connor prima gestione. La selezione birraria è valida e frequentemente aggiornata, con spine dedicate a micro locali (spesso presente ad es. Busalla) e non solo, e una cucina che propone pietanze semplici ma soddisfacenti. Il birrificio Kamun, dopo Kamun Lab (tappa del nostro pubcrawl), ha aperto in zona centrale un secondo locale, il Kamun Live (Piazza Paolo da Novi, 47 R), che offre la stessa ampia selezione di birre del birrificio, in uno spazio più ampio (con dehors estivo). Al contrario del “gemello” è presente un menu completo per cenare e, periodicamente, ospita eventi musicali e non. L’HB (Via Gerolamo Boccardo, 5r) in posizione centralissima a pochi metri da Piazza De Ferrari non offre birra artigianali, ma l’ industriale HB è sempre in ottima forma (è l’unica birreria Hofbräuhaus ufficialmente riconosciuta in Italia) e la cucina offre ampia scelta di piatti tradizionali bavaresi. Spo- standosi a ponente, lo storico Molly Malone (Via dei Reggio, 14r) è da anni noto per la sua Guinness oltre che per la sua atmosfera.
BeerLAB Genova (Via Cialli, 21r) non è un locale ma un’associazione rivolta sia alla degustazione, con organizzazione di eventi birrari anche multidisciplinari, sia all’homebrewing, con eventi, sperimentazioni e cotte dimostrative. Cercate la loro pagina Facebook per informazioni. Lo Zena Pub Crawlers, fondato e tuttora animato da Matteo Polverini, è nato come gruppo Face- book, dedicato alla scoperta dei locali birrai genovesi. La pagina FB degli ZPC, costantemente aggiornata con eventi birrari e accurate e aggiornate tap list di ogni locale, è uno strumento indispensabile per chi voglia esplorare la scena birraria ligure. Di recente, grazie a Matteo e altri appassionati crawlers, gli ZPC, andando oltre l’attività informativa, sono passati all’organizzazione diretta di incontri ed eventi birrari (grazie anche alla collaborazione di alcuni dei locali citati) che stanno incontrando un crescente successo.★