CASA&CLIMA #98

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www.casaeclima.com N. 98 I Anno XVII I SETTEMBRE 2022 I Bimestrale Organo ufficiale Per PENSARE, PROGETTARE e COSTRUIRE SOSTENIBILE ISSN: 2038-0895 RISCALDAMENTO dellaAll’insegnaripresa MCE 2022 “dellaL’edizioneripartenza” DENTRO L’OBIETTIVO d’acciaioUn’identità CITTÀ VERTICALI La riqualificazione di edifici alti SPECIALE IGIENICO-SANITARIREQUISITI Scuole, che aria si respira? LA CASA SULLA COLLINA LO/CONV/020/2010–magazinetargetPosta–SpaItalianePoste

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Organo ufficiale di: Comitato consultivo Carla Tomasi (Finco) Angelo Artale (Finco) Giorgio Albonetti (Quine) Marco Zani (Quine) Comitato scientifico Dario Amici (Assoroccia) Antonio Arienti (Aif) Alfio Bonaventura (Aifil) Cesare Boffa (Fire) Sandro Bani (Anfus) Sergio Fabio Brivio (Finco) Fabio Francesco(Assofrigoristi)BrondolinBurrelli (Anaci) Paolo Cannavò (Fecc) Davide Castagnoli (Anacs) Innocenzo Cipolletta (Aifi) Italo Cipolloni (Anisig) Pier Luigi D’Ambrosio (Aiz)

AurelioLauraLucaAntonioGiuseppeIginioHansGabriellaFabio(Assocompositi)FrassineGasparini(Assites)Gherardi(Aises)PaulGriesser(Ancca)Lentini(Union)Lupi(Aipaa)Maisto(Assoverde)Marzola(Zenital)Michelini(Anfit)Misiti(Cnim) Fabio Montagnoli (Pile)

Redazione Giorgio Albonetti | Direttore Responsabile Silvia Martellosio | Coordinamento Editoriale s.martellosio@lswr.it - Cell. 349.1801063 Salvatore Corridore, Fondazione Promozione Acciaio, Davide Gigli, Hans Paul Griesser, Iginio S. Lentini, Maria Vittoria Marocco, Patrizia Ricci, Ugo V. Rocca, Luca Rollino, Lidia Tulipano, Urbanpromo Pubblicità Elena Genitoni | Ufficio traffico e.genitoni@lswr.it

Produzione Antonio Iovene | Procurement Specialist a.iovene@lswr.it - Cell. 349.1811231

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Daniela Dal Col (Anna) Caterina Epis (Fondazione Promozione Acciaio) Emilio Fadda (Ansag) Guido Faré (Unicmi) Nicola Antonio Fornarelli Roberto(Acmi)

IN QUESTO NUMERO 98 SETTEMBRE 2022 32 60 4 EDITORIALE 6 NOVITÀ PRODOTTI 12 20EVENTITECHPREMIO PROCLAMATIURBANISTICA,IVINCITORI a cura di Urbanpromo 22RISCALDAMENTO ALL’INSEGNA DELLA RIPRESA di Silvia Martellosio 28INTERVISTASOLUZIONI INNOVATIVE E GREEN DAL GIAPPONE ALL’ITALIA di Patrizia Ricci MCE 2022 | VISTI IN FIERA 32 L’EDIZIONE RIPARTENZA”“DELLA a cura della redazione SPECIALE REQUISITI IGIENICO43SANITARI CHE ARIA SI RESPIRA? di Patrizia Ricci DENTRO L’OBIETTIVO 54 UN’IDENTITÀ D’ACCIAIO a cura di PromozioneFondazioneAcciaio 60 LA CASA SULLA COLLINA a cura della redazione WORK IN PROGRESS 67 RIQUALIFICAZIONE E RISANAMENTO DI UN EDIFICIO ANNI ’50: FINITO, O QUASI... di Davide Gigli CITTÀ VERTICALI 72 LA RIQUALIFICAZIONE DI EDIFICI ALTI di Luca Rollino, Lidia Tulipano, Salvatore Corridore e Maria Vittoria Marocco FER E NUCLEARE 74 IN ITALIA URGE UNA NUOVA STRATEGIA ENERGETICA di Ugo V. Rocca 76ASSOCIAZIONI IL PROBLEMA DEL MANCATO RISCONTRO ALLE NOTE ASSOCIATIVE di Iginio S. Lentini 77SOTTOCONTATORI“SODDISFAZIONE PER LA NORMATIVA DISOTTOCONTATORISUIACQUAECALORE” di Hans Paul Griesser N. 98 Anno XVII SETTEMBRE 2022 BimestralePer PENSARE, PROGETTARE e COSTRUIRE SOSTENIBILE RISCALDAMENTO dellaAll’insegnaripresa MCE 2022 “dellaL’edizioneripartenza” DENTRO L’OBIETTIVO d’acciaioUn’identità CITTÀ VERTICALI La riqualificazione di edifici alti SPECIALE IGIENICO-SANITARIREQUISITI Scuole, che aria si respira? LA CASA SULLA COLLINA SERVIZIO A PAGINA 60 IN COPERTINA @CASAECLIMASUSEGUICIINSTAGRAM!

Testata associata n. 98 settembre www.casaeclima.com2022

BIMESTRALE

Francesco BrunoEleonora(Assoidroelettrica)PaoloDanieleAngeloKristianWalterGiuseppeMassimoMarcoFrontiere)(RestauratoriPaolo(Archeoimprese)Daria(Assografene)MorabitoPasiniPastorelloSenzaPatruno(Fisa)Poggio(Fias)Riello(Afidamp)Righini(Fiper)Schneider(Ari)SticchiDamiani(Aci)Succio(Anipa)TaglioliTestani(Ancsa)Ulivi(Ait)

Collaboratori

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La Presidenza del Consiglio dovrebbe attuare una rivisitazione delle anacronistiche proporzioni delle rappresentanze presenti nel Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro

n.98 www.casaeclima.com4 EDITORIALE

delRinnovoCNEL,

In ogni caso, per chi voglia assumere un ruolo di fatto paraistituzionale (e di conseguente occupazione di tutte le sedi rappresentative del mondo del lavoro e dell’impresa – si veda per esempio la non giustificabile e pressoché esclusiva presenza nei Comitati di Vigilanza di INPS e INAIL e nel citato CNEL) dovrebbe essere obbligatoria la massima trasparenza organizzativa e di bilancio. Trasparenza che non sussiste per i Sindacati, pur ricevendo essi finanziamenti di fatto pubblici attraverso i CAF, etc. La politica si è ben guardata sinora dal varare una norma che disciplinasse la personalità giuridica e la registrazione dei Sindacati, vincolandoli alla necessaria trasparenza, con la motivazione (scusa) di violarne l’autonomia organizzativa. Il 2° e 3° comma dell’articolo 39 della nostra Costituzione, sempre richiamata da taluni: “…È condizione per la registrazione che gli Statuti dei Sindacati sanciscono un ordinamento interno a base democratica. I Sindacati registrati hanno personalità giuridica…” rimangono inattuati. Per venire poi al tema della trasparenza della parte datoriale; molte imprese pubbliche sono iscritte a una confederazione

considerazionialcune

ANGELO ARTALE, Direttore Generale Finco

Questo non vuol certo dire che si debba soprassedere a situazioni irregolari, ma che l’enfasi andrebbe soprattutto posta anche, e in primis, su chi il contratto non lo ha proprio. E non dimentichiamo neanche che tuttora in Italia ci sono migliaia di aziende che, pur avendo un corretto rapporto con i propri collaboratori, non applicano alcun contratto collettivo di lavoro riconducibile alle suddette organizzazioni (piccole aziende nella maggior parte, non si pensi alla sola Stellantis, ex Fiat).

C on comunicazione pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 23 giugno scorso, il Dipartimento per il Coordinamento Amministrativo della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha avviato la procedura di rinnovo dei componenti del CNEL, in scadenza a marzo 2023. Si tratta, parlo della composizione del Consiglio, di una vicenda con ripercussioni più ampie di quanto si possa pensare. La disciplina della composizione del CNEL è dettata da una Legge dello Stato, la 936/86, ma vi è la tendenza a confermare/distribuire/revocare “patenti” di rappresentanza e di correttezza sindacale su stimolo delle stesse Associazioni e Sindacati che ne fanno parte. Il CNEL – “blindato” dalle Organizzazioni con numeri di rappresentanti anacronisticamente “prevalenti” di cui in premessa – non appare certo idoneo come sede terza in materia sindacale. L’enfasi che viene per esempio posta sui contratti supposti in “dumping” e chiamati “pirata” evidenzia come problematica assolutamente prevalente quella della scelta contrattuale che, per essere “accettabile”, si assume debba essere ricondotta sotto l’egida delle organizzazioni di cui sopra. L’enfasi andrebbe posta sulla qualità dei singoli contratti. Intendiamoci, ci deve essere un quadro di riferimento (e in proposito abbiamo nel nostro Paese anche abbondante normativa giuslavoristica, previdenziale, di sicurezza del lavoro, etc.), ma in alcune zone del nostro Paese, passare da realtà marcatamente caratterizzate da lavoro in nero a una regolamentazione da consolidata civiltà industriale e operaia non è cosa semplice e immediata.

Infine, una considerazione statistica. Dai dati Istat risultano più di un milione di imprese industriali manifatturiere e delle costruzioni. Anche considerando – oltre a quelle iscritte a Confindustria, Confimi, Confapi, etc. – le imprese industriali in quota alle Confederazioni Artigiane siamo distantissimi dal suddetto milione. Tale distanza è aumentata dal fatto, incontestabile, che molte imprese aderiscono a più di una sigla. C’è quindi una vasta area non rappresentata che non può essere artatamente attribuita alle sole Organizzazioni presenti nel CNEL, al fine di definirne la maggiore Confidiamorappresentatività.chela

Presidenza del Consiglio, cui sarà inviato questo breve editoriale, voglia fare una approfondita riflessione in merito.

Cambia la grafica, ma non www.casaeclima.coml’informazioneDAILYNEWSLETTER Tutte le importantiinformazioniperiltuo lavoro. Tutti i giorni alle 17 Perché competitivoèprofessionalel’aggiornamentounvantaggio Editore: Quine srl · Via G. Spadolini, 7 · 20141 Milano - Italia Tel. +39 02 864105 · Fax. +39 02 70057190 (Confindustria) che possiede uno Statuto che vieta l’adesione ad altre Associazioni. Ci si chiede come industrie pubbliche o in controllo pubblico e comunque alimentate dal denaro dei contribuenti, possano accettare una simile limitazione contra legem (vedi art. 3 della legge 180/2011, oltre che la Costituzione), peraltro versando cifre ingentissime come contributo associativo (parliamo di decine e decine di milioni di euro da quando si sono associate) Siamo consapevoli che alcune di queste Società, in primis Enel, esercitano un potere tale da contribuire a orientare fortemente, per esempio e per toccare un tema di estrema attualità, il mercato dell’energia nazionale? Si tratta di imprese che hanno una capacità di influenza sui Decisori incredibilmente elevata sui Dicasteri competenti. Nel caso di Enel abbiamo poi una “tempesta lobbistica perfetta”, poiché di fatto è compenetrata in Confindustria in maniera assolutamente rilevante, alla quale ha aderito e aderisce in oltre 150 casi tra Associazioni di Territorio e di Categoria e con varie ragioni sociali (Enel, Enel Energia, Enel Distribuzione, Enel Green Power, Enel X, etc.), con una lobby “da fuori e da dentro” e con i conseguenti esborsi in termini di contributi associativi.

Non sarà un caso se, contrariamente a quanto succede in altri paesi, in Italia il principale oggetto di interesse da parte dell’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato (e nel caso di Enel anche di altra Autorità) non sono i gruppi privati, ma i grandi gruppi pubblici.

Mapei lancia la nuova gamma Eco Prim T: una linea polivalente di primer acrilici pensati per un lavoro pratico e veloce. Con l’attenzione che Mapei continua a riservare nei confronti dell’ambiente, la linea Eco Prim T presenta le più basse emissioni di VOC. Tutti i nuovi primer della linea sono formulati con resine acriliche in dispersione acquosa.

Primer acrilici per lavori di posa

Eco Prim T pro. Primer acrilico multiuso per massetti, supporti assorbenti, supporti a base gesso, ceramica e pietra naturale da utilizzare prima dell’applicazione di rasature.

Sono praticamente inodori, di semplice lavorazione e offrono ottime caratteristiche di adesione, resistenza all’acqua e all’invecchiamento. Eco Prim T Easy,Pro e Plus si presentano sotto forma di lattice di colore azzurro. I tre primer, pronti all’uso e di facile applicazione tramite pennello o rullo, sono: promotori di adesione, isolanti tra gesso e cemento, fissativi della polvere, regolatori d’assorbimento del supporto, e possono essere usati a parete e a pavimento.

Eco Prim T easy. Primer acrilico pronto all’uso, da utilizzare su supporti assorbenti prima dell’applicazione di rasature o come primer prima dell’applicazione di adesivi cementizi o in dispersione.

L’innovativa tecnologia UVnano di LG, già ampiamente utilizzata in ambito residenziale, trova applicazione anche in quello commerciale. I LED, inclinati in modo da colpire direttamente il pre-filtro, emettono raggi di luce ultravioletta UV-C, che danneggiano batteri e virus, rompendone la catena del DNA e rendendone quindi impossibile la proliferazione. Infine, il componente più interno è il filtro MERV 13 che, con uno spessore di 5 cm, è classificato, secondo lo standard ISO 16890, come ePM1 65%. Questo filtro è in grado di intrappolare il 65% del PM1 presente nell’aria che lo attraversa fino a un diametro di 0,3 чm e ha un’efficacia dell’89,93% superiore quando il virus si diffonde sotto forma di goccioline. In conformità agli standard ASHRAE, garantisce il livello di filtraggio consigliato per le strutture non sanitarie per ridurre la concentrazione di particelle infettive trasmesse per via aerea. Semplice da sostituire, il filtro MERV 13 garantisce un funzionamento per 960 ore e l’utente riceve notifica per la sostituzione tramite un segnale presente sul comando a filo. www.lgbusiness.it

LG Electronics (LG) presenta UVnano Filter Box, la nuova soluzione per i canalizzabili ad alta prevalenza che può essere installata in modalità opzionale in corrispondenza della ripresa d’aria dell’unità. La soluzione è costituito da tre componenti principali: pre-filtro, LED UVnano (LED UVC) e filtro MERV 13 (filtro ePM1 65%). Il pre-filtro è la prima linea di difesa e consente di intrappolare le particelle di polvere di dimensioni maggiori. I LED UVnano permettono, invece, di eliminare i microrganismi batterici che potrebbero annidarsi sul pre-filtro grazie alla luce ultravioletta, che ha una capacità di igienizzazione certificata del 99,99%.

NOVITÀ PRODOTTI Kit di purificazione dell’aria per unità canalizzabili

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Eco Prim T plus. È un primer acrilico universale, adatto per tutti i tipi di supporti assorbenti e non assorbenti. Può essere utilizzato anche su primer impermeabilizzanti epossidici o poliuretanici qualora non sia stato effettuato lo spaglio di quarzo. www.mapei.com n.98 www.casaeclima.com

In linea con l’impegno di contribuire in maniera responsabile alla tutela del nostro pianeta, Saint-Gobain ha lanciato Gyproc DuraGyp ECO Activ’Air®: lastra a elevate prestazioni realizzata con il 35% di materiale riciclato certificato proveniente dagli scarti di cartongesso, attualmente il valore più alto sul mercato.

PRESTAZIONI Dal punto di vista delle prestazioni tecniche, la tecnologia Activ’Air® permette alla lastra di assorbire e neutralizzare fino al 70% della formaldeide presente nell’aria degli ambienti interni. Questa tecnologia sfrutta la sua capacità di metabolizzare sostanze chimiche, rendendole inerti e senza rilasciarle nuovamente nell’ambiente, garantendone effetti a lungo termine.

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La lastra può essere applicata in diverse soluzioni a parete, controparete e controsoffitto. Tra questi ne è un esempio la parete divisoria Gyproc SA 125/75 L DG ECO STD, costituita da due lastre Gyproc DuraGyp ECO Activ’Air®, due lastre in gesso rivestito Gyproc Wallboard e uno strato di materiale isolante in lana di vetro Isover AcustiPAR 4+, da inserire nell’intercapedine tecnica tra i montanti della struttura metallica. Grazie alle elevate prestazioni dei singoli elementi, la parete divisoria dotata di tecnologia Activ’Air® ha un elevato potere fonoisolante (Rw = 58 dB), una resistenza al fuoco di EI 90 (Hmax=5 m) oltre che un’ottima attrezzabilità e resistenza agli urti. Il tutto in soli 12,5 cm.

Lastra in cartongesso con il più alto contenuto di riciclato ambientali legati al proprio ciclo di vita secondo un approccio di economia circolare.

CARTONGESSO INFORMAZIONE DALLE AZIENDE

Prodotta a Casola Valsenio (RA), la lastra è una soluzione che concorre in maniera concreta a ridurre il consumo di materie prime, dal momento che oltre al riutilizzo del 35% di materiale riciclato proveniente da scarti; la lastra è, a sua volta, riciclabile al 100%, minimizzando così gli impatti

CERTIFICAZIONI Certificata Eurofins Indoor Air Comfort Gold, la lastra risulta conforme ai più severi standard europei e internazionali in termini di ridotte emissioni nell’aria di VOC (Composti Organici Volatili). Inoltre, rispetta e supera i requisiti imposti dal D.M. 11 ottobre 2017 sui Criteri Ambientali Minimi (CAM), risultando un valido alleato in campo di progettazione green Gyproc DuraGyp ECO Activ’Air® contribuisce, infatti, all’ottenimento di crediti premianti nei principali standard e protocolli di sostenibilità ambientale degli edifici (standard LEED v4.1, protocollo WELL e sistema BREEAM).

APPLICAZIONI

Fa il proprio ingresso nell’offerta del Gruppo Saint-Gobain, Gyproc DuraGyp ECO Activ’Air®, lastra in cartongesso che garantisce elevate prestazioni e un impatto ambientale minimo

NOVITÀ PRODOTTI

Per la coibentazione del cassonetto esistente Il foro finestra, compreso il cassonetto, costituisce una zona critica dell’involucro di un edificio. Su tutti, l’isolamento acustico è particolarmente sfidante per quanto riguarda gli elementi conservativi di riqualificazione del foro finestra con sostituzione del serramento e cavalletto a vista. Roverplastik presenta il kit myNova capace di contribuire notevolmente al miglioramento delle prestazioni acustiche del cassonetto esistente, senza tralasciare quelle termiche. Il kit fornisce tutto l’occorrente per riqualificare e coibentare il cassonetto esistente: pannelli isolanti NovaTherm, isolante acustico Acu-Stop, spazzolino antispiffero e barra porta spazzolino. I pannelli isolanti NovaTherm, in polietilene espanso con funzioni di tenuta all’aria fino alla Classe 4, sono forniti in lastre, nella duplice versione adesivizzata e non, e sono disponibili in tre diversi spessori (10, 20 e 30 mm) per rispettare le esigenze delle varie zone climatiche esistenti. L’isolante acustico Acu-Stop – costituito da una lamina fonoimpedente a base bituminosa ad alta densità (4 kg/m2) con entrambi i lati rivestiti con una finitura tessile in polipropilene –garantisce le prestazioni acustiche. Per migliorare la tenuta all’aria del cassonetto, il kit è stato provvisto di spazzolino di tenuta antispiffero Airstop, inserito nell’apposita barra porta spazzolino rigida Spazzo Fix in PVC: composto da una setola centrale in fibra di polipropilene morbida e resistente che si adatta alla superficie dell’avvolgibile, è disponibile in due diverse misure. Il kit rispetta tutti i requisiti energetici ed è in grado di garantire un livello acustico in linea con le direttive per le nuove costruzioni. www.roverplastik.it

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Dal all’acquaraffrescamentocalda

Arriva Multi+, la nuova soluzione Daikin con una tecnologia che crea un clima confortevole tutto l’anno, garantendo sempre un’abbondante fornitura di acqua calda. Inoltre, attingendo dall’aria esterna, Multi+ risparmia energia e mantiene bassi i costi di gestione. Con Multi+ è possibile non solo raffrescare la casa, ma anche riscaldarla in modo efficiente e ottenere acqua calda senza l’utilizzo del gas. Multi+ raffresca in classe A+++, garantendo – rispetto a un prodotto in classe A – un risparmio energetico del 70%. Inoltre, la nuova soluzione Daikin consente di ottenere comfort anche nei mesi più freddi con una riduzione dei consumi energetici. Infine, le impostazioni sono programmabili tramite app, consentendo agli utenti di pianificare il funzionamento del sistema in base al proprio stile di vita, senza compromettere il risparmio energetico o il comfort della casa. Disponibile con due taglie di serbatoio da 90 o 120 litri, Multi+ può essere collegato fino a tre condizionatori d’aria (FBA60-71 consente il collegamento a una sola unità), consentendo di ampliare il sistema in base alle diverse esigenze domestiche. È disponibile un’ampia gamma di unità interne a parete, a pavimento, pensili, cassette e canalizzate dal design esclusivo, che si adattano a ogni ambiente. Infine, il montaggio del Multi+ non prevede interventi invasivi in casa, permettendo così di ammortizzare i costi in tempo minore. www.daikin.it

Di recente il mercato della ventilazione meccanica ha visto crescere gli impianti decentralizzati (single room) soprattutto per due motivi: facilità di posa, in particolar modo nelle abitazioni esistenti, e assenza di canali da pulire. Essendo, infatti, la sanificazione dei canali di mandata una criticità degli impianti centralizzati, molti utenti vogliono evitare questa costosa incombenza. Tuttavia, l’impianto decentralizzato comporta l’installazione di diversi apparecchi per poter servire al meglio l’unità abitativa; ciò implica l’esecuzione di più fori in facciata e la gestione di più macchine con relativi costi per la sostituzione dei filtri. freeAir100 si configura come un sistema ibrido, composto da una singola unità – collocata nella parete perimetrale – capace di gestire quell’ambiente. Con il kit di estrazione opzionale per altre stanze è possibile estrarre aria da altri locali come, per esempio bagni, cucina, cabina armadio e lavanderia. La mandata resta a bordo macchina, mentre l’aria pulita si distribuisce negli ambienti vicini grazie alla differenza di pressione creata dalle estrazioni canalizzate. Le unità interne freeAirPlus, dotate di sensori VOC, modulano invece l’aria nelle camere da letto, quando è necessario, senza la necessità di canali di mandata. L’impianto – ideale per abitazioni fino a 80 mq – può essere impiegato sia nelle ristrutturazioni, sia nei nuovi edifici (anche come predisposizione) grazie alla controcassa da murare e canali ridotti al minimo. freeAir100 modula la portata (fino a 100 mc/ora) in base al fabbisogno reale tramite otto sensori, compreso quello della CO2. Il recufreeAir100 e freeAirPlus: ventilazione eccezionale

Esempio

VMC INFORMAZIONE DALLE AZIENDE L’impianto intelligente che unisce i vantaggi del centralizzato con quelli del decentralizzato, eliminando i punti deboli appartamento bilocale pero, certificato Passiv House e con Sigillo Qualità CasaClima, arriva fino al 94%. Oltre a montare filtri per pollini e particolato fino a ePM1, è dotato di bypass automatico. È possibile collegare il sistema al software freeAir Connect anche via WiFi, in cloud e con e-mail alert Da segnalare, infine, che il sistema ha vinto diversi premi, tra cui: il Passivhaus Component Award, l’Iconic Design Award e il TopStar Hotel Award. www.ventilazionecasa.it

Panasonic Heating & Ventilation Air Conditioning presenta air-e, il primo generatore indipendente di particelle nanoe™X a soffitto, disponibile a partire da ottobre 2022. Il nuovo generatore è ideale per una vasta gamma di applicazioni in cui la qualità dell’aria indoor è un elemento fondamentale. Air-e è una soluzione a basso consumo energetico (4.0 W) e un singolo dispositivo può coprire una superficie di circa 20 m2. In caso di superfici maggiori, è possibile installare più di un’unità per una copertura completa degli spazi. Design discreto e silenziosità Air-e è una soluzione a soffitto dal design discreto, che non richiede l’installazione aggiuntiva di tubazioni, ed è l’ideale per lavori di ammodernamento di ambienti con impianti di climatizzazione privi di tecnologia nanoe™X. Il suo peso di soli 1,1 kg lo rende estremamente semplice da installare, mentre il livello di pressione sonora di 25,5 db (A) ne garantisce un funzionamento discreto. Rilascia oltre 4 trilioni di radicali ossidrilici Il generatore rilascia fino a 4,8 trilioni di radicali ossidrilici (noti anche come radicali OH) al secondo. I radicali ossidrilici possono contribuire a inibire 5 tipi di inquinanti, tra cui alcuni virus, batteri e muffe, nonché a neutralizzare i cattivi odori. Gli studi condotti negli ultimi anni da Panasonic hanno inoltre dimostrato che il generatore di nanoe™X è in grado di inibire anche il nuovo Coronavirus (SARS-CoV-2) e il virus dell’influenza A sottotipo H1N1 fino al 99,9%. www.aircon.panasonic.eu

Helty presenta All Seasons, un sistema brevettato che combina i vantaggi di una climatizzazione a ciclo annuale (riscaldamento, condizionamento, deumidificazione) con il ricambio e la purificazione continua dell’aria indoor. Progettato per l’installazione sia in edifici residenziali (anche nZEB), che in uffici e immobili ad uso turistico, All Seasons è una soluzione all-in-one a ingombro zero che si mimetizza integralmente nell’involucro senza impattare sul pregio architettonico né sull’interior design della stanza. All Seasons si compone di due elementi, entrambi progettati per un inserimento a totale incasso nella sezione perimetrale dell’edificio: Da un lato, posizionata a filo muro nella parte superiore, un’unità di diffusione del comfort che consente la ventilazione e la gestione dei flussi d’aria calda e fredda con bocchette ad alta induzione; dall’altra, nella parte inferiore, un’unità trivalente per la generazione del comfort e la purificazione dell’aria. Quest’ultima include una pompa di calore di tipo ariaaria basata su tecnologia DC inverter con circuito refrigerante R32 e un sistema di VMC ad alta efficienza dotato di filtro F7 per la purificazione dell’aria e scambiatore di calore a doppio flusso incrociato controcorrente per il recupero fino al 90% dell’energia termica. Questa innovativa conformazione consente una completa integrazione edificio-impianto, con una logica decentralizzata che permette una gestione intelligente delle condizioni climatiche e della qualità dell’aria. www.heltyair.com n.98 www.casaeclima.com

Ricambio dell’aria e climatizzazione in un’unica soluzione

Migliorare la qualità dell’aria indoor

NOVITÀ PRODOTTI

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Tra i 21 sistemi messi a punto e brevettati da Progress Profiles, Proshower System è ideale per rendere la doccia un luogo di comfort assoluto. Disponibile nelle versioni linear o central, il sistema brevettato si compone di diversi elementi. La novità è la nuova canalina di raccolta con sifone orientabile a 360° e facilmente ispezionabile: Proshower Base L Pro. La nuova canalina in acciaio inox è estremamente versatile; disponibile in diverse lunghezze, viene completata da ben cinque differenti griglie in acciaio inox. La doppia pendenza interna (nel senso della lunghezza e della larghezza) garantisce il corretto deflusso dell’acqua e, insieme alla possibilità di inserire un filtro fermacapelli, assicura salubrità all’ambiente bagno. All’interno del corpo canale sono presenti due basi di appoggio con altezze diverse (quelle al livello inferiore sono 6 mm al di sotto di quelle più alte): la presenza di queste basi di supporto permette, semplicemente ruotando la griglia di 180°, di raggiungere una quota più elevata di 6 mm. Nel kit sono presenti anche piedini alettati di altezza complessiva 17,5 e 27,5 mm che consentono di alzare la griglia fino a un’altezza massima di 25 mm. L’installazione risulta, quindi, semplice e veloce, anche grazie alla membrana impermeabilizzante Profoil Pro in polietilene elasticizzato, che assicura un’elevata adesione ai rivestimenti, alla griglia di spessore ridotto e alla dima messa a disposizione dei posatori. Proshower Base L Pro è disponibile anche nella versione con la vasca per scarico a parete così da essere posizionata in modo tale da garantire il deflusso delle acque anche in questo contesto. www.progressprofiles.com www.casaeclima.com

Canalina di raccolta acqua in acciaio inox

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Edge EVO 2.0 - EXC di Clivet è la pompa di calore monoblocco aria-acqua ad alta efficienza in R32 per installazione esterna, disponibile in 11 grandezze da 4 kW a 30 kW, per riscaldamento, raffreddamento e produzione di acqua calda sanitaria. Edge EVO 2.0 – EXC si caratterizza per nuovo design e minimo ingombro: dalla 4 alla 16 kW, tutte le unità sono mono-ventilatore con dimensioni compatte. Le prestazioni migliorate garantiscono la classe A+++ e A++ in riscaldamento in Bassa Temperatura (35 °C acqua in mandata) e classe A++ e A+ in Media Temperatura (55 °C acqua in mandata). I limiti di funzionamento sono tra i più estesi sul mercato, garantendo un funzionamento affidabile in riscaldamento fino a -25 °C di aria esterna. Edge EVO 2.0-EXC permette, inoltre, di produrre acqua a 60 °C in mandata fino a -15 °C di aria esterna. La pompa di calore è disponibile anche in versione ibrida, per l’abbinamento singolo oppure in cascata con caldaie Clivet fino a 200 kW, ideali per impianti centralizzati. Nella versione ibrida è possibile avere la temperatura di mandata fino a 75 °C. Edge EVO 2.0-EXC è dotato di connessione WiFi per il collegamento con l’app dedicata ed è compatibile con ELFOControl3 EVO, il sistema di controllo avanzato di Clivet. Infine, è stata introdotta la funzione Smart-grid per la modalità di funzionamento all’interno di una Smart-Grid (segnale SG) in abbinamento di sistema fotovoltaico (segnale EVU). www.clivet.com

Pompa di monobloccocalorearia-acqua

Se disperse nell’ambiente, anziché conferite correttamente nel compost, anche le bioplastiche hanno tempi di degradazione molto lunghi, comparabili a quelli di materiali plastici non bio. Lo dimostrano i risultati di un innovativo esperimento condotto congiuntamente da Consiglio nazionale delle ricerche, Istituto dei processi chimico-fisici (Cnr-Ipcf), Istituto di scienze marine (Cnr-Ismar), Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) e Distretto ligure per le tecnologie marine (Dltm), con il supporto di Polizia di Stato – Centro Nautico e Sommozzatori La Spezia (CNeS). Lo studio, pubblicato sulla rivista open access Polymers, ha riguardato il comportamento a lungo termine di differenti tipologie di granuli di plastica vergine (resin pellet) utilizzati per realizzare oggetti di uso comune. Sono stati comparati due polimeri tra i più impiegati negli oggetti di plastica, HDPE e PP, e due polimeri di plastica biodegradabile, PLA e PBAT, verificandone il grado di invecchiamento e degradazione rispettivamente in acqua di mare e sabbia. In entrambi gli ambienti, nell’arco di sei mesi di osservazione, né i polimeri tradizionali né quelli bio hanno mostrato una degradazione significativa. L’osservazione dei campioni, unitamente all’esito di analisi chimiche, spettroscopiche e termiche condotte presso il laboratorio pisano del Cnr-Ipcf, coordinato dalla ricercatrice Simona Bronco, mostra che nell’ambiente naturale le bioplastiche hanno tempi di degradazione molto più lunghi rispetto a quelli che si verificano in condizioni di compostaggio industriale.

L’esperimento, a oggi il primo di questo tipo realizzato interamente in sito, ha utilizzato per il set up sperimentale la piattaforma multiparametrica

“Data l’altissima diffusione di questi materiali, è importante essere consapevoli dei rischi ambientali che l’utilizzo della bioplastica pone, se dispersa o non opportunamente conferita per lo smaltimento: è necessario informare correttamente”, spiega la ricercatrice Silvia Merlino del Cnr-Ismar di Lerici (La Spezia), coordinatrice del progetto.

Anche le bioplastiche, se disperse nell’ambiente, hanno lunghi tempi di degrado

MARINA LOCRITANI, ricercatrice dell’Ingv e co-coordinatrice dello studio “ “

Uno studio pubblicato sulla rivista Polymers ha mostrato che i materiali bioplastici, sottoposti a un processo di degradazione, impiegano tempi lunghi per disperdersi nell’ambiente di monitoraggio ambientale “Stazione Costiera del Lab Mare” posta a 10 metri di profondità nella Baia di Santa Teresa nel Golfo della Spezia, realizzata nell’ambito del progetto Laboratorio Mare del Distretto ligure per le tecnologie marine (cofinanziamento Regione Liguria, risorse PAR-FSC 2007-2013 “Fondo per lo sviluppo e la coesione”), alla quale collaborano anche l’Istituto Idrografico della Marina e l’Enea. Qui – grazie anche al supporto del Centro nautico e sommozzatori di La Spezia e della Cooperativa mitilicoltori spezzini – sono state alloggiate particolari “gabbie” progettate per contenere i campioni di plastica; è stata, inoltre, predisposta una vasca contenente sabbia, esposta agli agenti atmosferici per simulare la superficie di una spiaggia. L’esperimento è tuttora in corso e si concluderà nel 2023. Ulteriori esperimenti riguarderanno lo studio dei processi di degradazione in condizioni di maggiore profondità, grazie all’installazione di ulteriori gabbie contenenti plastiche e bioplastiche nella “Stazione profonda del Lab Mare” a circa 400 metri di profondità, sempre in acque liguri. Inoltre, in collaborazione con l’Istituto zooprofilattico sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta (Izto), è già in corso un ulteriore studio che prevede l’analisi comparata dello stato di degradazione dei resin pellet in mare e della presenza di sostanze chimiche (IPA, PCB, pesticidi) ivi disciolti e da essi assorbiti, nonché il confronto con i processi di ritenzione di contaminanti da parte dei mitili, storicamente ritenuti le “sentinelle” dell’inquinamento. Lo studio mette in luce l’importanza di una corretta informazione riguardo alla plastica biodegradabile, soprattutto dopo lo stop alla plastica usa e getta in vigore in Italia da gennaio 2021 in attuazione della direttiva europea ‘Single use plastic’, che ha portato alla progressiva commercializzazione di prodotti monouso in plastica biodegradabile, come i polimeri presi in esame

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TipologiaPROGETTOdi intervento: ristrutturazione Prodotti Viessmann: ■ pompa di calore split Vitocal 200-S; ■ caldaia a gasolio a condensazione Vitoladens 300-C; ■ 5 pannelli solari termici piani Vitosol 200-FM; ■ 16 pannelli fotovoltaici Vitovolt 300 e batteria LG da 10 kW. Progettista: Studio Delta di Massimo Cerquettini. Installatore impianto termico: Oscar Polo (Partner per l’Efficienza Energetica Viessmann). Installatore impianto fotovoltaico: Andrea Donei – DONEI DARIO SRL.

Una vecchia villa in completo disuso in provincia di Trento è stata ricostruita con particolare attenzione al risparmio energetico e all’utilizzo di fonti alternative per l’approvvigionamento. La costruzione è di tipo tradizionale con telaio in cemento armato e isolamento di tutte le superfici verticali e del tetto a falde, nonché tripli vetri basso emissivi e isolamento anche del pavimento dei locali interrati. Per la schermatura solare i progettisti hanno optato per l’adozione di frangisole applicati sulla parte esterna del serramento, azionabili e modulabili sia manualmente che digitalmente con sistema domotico.

Per quanto riguarda l’impianto termico, l’esigenza era quella di sfruttare al massimo le rinnovabili per provvedere a riscaldamento e raffrescamento dell’abitazione, nonché al riscaldamento dell’acqua della piscina, della rampa e dei camminamenti esterni, per evitare la formazione di gelo o l’accumulo di neve nel periodo invernale. Un impianto, quindi, indubbiamente complesso, ma anche una sfida per progettista e l’installatore. L’abitazione si sviluppa su 3 piani con una superficie complessiva di 400 mq ed è classificata in Classe A+ dal punto di vista energetico. Il progetto dell’impianto termico ha previsto l’adozione di un impianto a pavimento radiante con sistema di riscaldamento e raffrescamento a bassa temperatura per sfruttare a pieno le poten-

Per sfruttare al massimo le rinnovabili, l’impianto termico ha previsto l’adozione di un impianto a pavimento radiante con sistema di riscaldamento a bassa temperatura

Fonti rinnovabili per riqualificare la villa in Trentino RISTRUTTURAZIONE

Viessmann s.r.l.u. | Via Brennero, 56 | 37026 Pescantina (VR) | info@viessmann.it | viessmann.it

IMPIANTO TERMICO

INFORMAZIONE DALLE AZIENDE

zialità della pompa di calore aria acqua Vitocal 200-S abbinata a un impianto fotovoltaico con moduli Vitovolt 300. Sono stati posati 500 mq di impianto di riscaldamento all’interno e 400 all’esterno, per il preriscaldamento della rampa. Tale scelta ha permesso di sfruttare la produzione di energia elettrica da fotovoltaico con costi di gestione molto bassi, grazie anche all’utilizzo di sistemi di accumulo elettrico. I pannelli solari termici Vitosol 200-FM provvedono al riscaldamento estivo della piscina. La residenza utilizza inoltre la caldaia a gasolio a condensazione Vitoladens 300-C di supporto. Tutti i dispositivi sono integrati e dialogano tra loro per assicurare la massima efficienza e semplicità di utilizzo. Per il progetto di efficientamento termico dell’edificio, lo Studio Cerquettini è stato premiato tra i Menzionati del Concorso di Idee 2018 promosso da Viessmann.

“La ricerca non si conclude qui – specificano i quattro ricercatori coinvolti. La metodologia e gli strumenti sviluppati possono infatti essere facilmente utilizzati per valutare le prestazioni dei materiali per altre applicazioni di interesse nel settore dell’energia e della sostenibilità; per esempio, la cattura dell’anidride carbonica dall’atmosfera oppure il recupero di acqua dall’umidità dell’aria in zone aride”.

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ALGORITMI DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Sistemi di accumulo a lungo termine: un algoritmo per valutare i materiali migliori

Il lavoro di un gruppo di ricercatori del Politecnico di Torino dimostra come l’Intelligenza Artificiale possa rivestire un ruolo chiave per lo sviluppo di nuovi materiali nel settore dell’energia e della sostenibilità Uno dei limiti delle fonti rinnovabili è la loro disponibilità intermittente e, in tal senso, i sistemi di accumulo di energia risultano tecnologie fondamentali per la raccolta e stoccaggio dell’energia e la sua messa a disposizione indipendentemente dalla disponibilità della fonte. Per far fronte a questo problema il team di ricerca del Politecnico di Torino, composto da Giovanni Trezza, Luca Bergamasco, Matteo Fasano ed Eliodoro Chiavazzo del laboratorio SMaLL – presso il Dipartimento Energia-DENERG, ha condotto una ricerca che è stata pubblicata sulla rivista scientifica Nature npj Computational Materials

Il lavoro dei ricercatori mostra come algoritmi di Intelligenza Artificiale possono essere sfruttati attraverso tecniche conosciute come high-throughput computational screening (analisi intensiva computazionale) per generare un’enorme quantità di nuovi possibili materiali innovativi dalle inedite caratteristiche e opportunità per l’ingegneria energetica. In tal modo si sviluppano metodologie sempre più efficienti e veloci per una “selezione” mirata dei materiali più promettenti data una certa applicazione, come appunto lo stoccaggio dell’energia. Nello specifico, gli algoritmi sono stati allenati su un ampio insieme di nuovi ipotetici materiali potenzialmente adatti all’accumulo dell’energia termica. Tali materiali, denominati reticoli metallorganici (MOF), presentano una struttura cristallina – simile a una gabbia – in grado di “intrappolare” altre molecole e quindi la loro energia. La ricerca si è focalizzata sullo sviluppo di una tecnica per scegliere i migliori materiali che massimizzano il calore, quando intrappolano l’acqua. Lo studio si rivela molto importante proprio perché la scienza dei materiali si sta sempre più orientando verso l’analisi automatica di una grande mole di nuovi e “ipotetici” materiali, con nuove o migliorate proprietà rispetto a quelli già disponibili. “Scegliere il materiale ottimale per una certa applicazione è un’esigenza comune a molti ambiti ingegneristici. In questo lavoro, abbiamo considerato oltre 5000 MOF ipotetici, calcolando, per mezzo di dati parziali di letteratura e opportuni modelli sviluppati ad hoc, le prestazioni energetiche che avrebbero in esercizio – spiega Giovanni Trezza, primo autore della ricerca. Riuscire a prevedere in anticipo le prestazioni di questi composti consente di fare un primo e necessario screening su quali sarebbe interessante riprodurre in laboratorio e poi nella pratica industriale o civile. Inoltre, tramite tecniche di intelligenza artificiale, abbiamo identificato le caratteristiche chimiche più rilevanti ai fini energetici. Queste ultime possono essere impiegate per l’ottimizzazione sequenziale dei materiali. Per esempio, se si ha a disposizione un insieme di MOF da testare in laboratorio, tali tecniche permettono di dare un’indicazione su quale sia il successivo materiale da esaminare senza dover testare tutti i materiali possibili, con un sostanziale risparmio di tempo e risorse economiche; in particolare, gli algoritmi sviluppati hanno dimostrato una potenziale accelerazione del 90% nella scoperta di materiali innovativi per l’accumulo termico”. “Crediamo che l’efficientamento energetico dei sistemi di gestione dell’energia nasca da uno sforzo multidisciplinare che sappia combinare l’ingegneria con le scienze di base, al fine di sviluppare tecnologie e materiali migliori rispetto a quelli di cui disponiamo oggi – aggiunge Luca Bergamasco, co-autore della ricerca. In particolare, nel nostro studio abbiamo combinato le nostre conoscenze in ingegneria energetica, nozioni di termodinamica e scienza dei materiali, nonché utilizzato i più innovativi strumenti che la tecnologia informatica mette oggi a disposizione, ovvero l’intelligenza artificiale”.

Un parco solare di 4,5 metri con pannelli fotovoltaici di terza generazione basati su nuovi materiali, quali perovskite e grafene e altri materiali bidimensionali in sostituzione del silicio, è stato realizzato a Heraklion, sull’isola di Creta, dai ricercatori italiani dell’Università di Roma Tor Vergata, della start up BeDimensional Spa, Greatcell Solar Italia Srl Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), Istituto di Struttura della Materia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISM) e dell’Università di Siena, insieme all’Università ellenica del Mediterraneo. La ricerca è stata pubblicata su Nature Energy Il parco solare nasce nell’ambito delle attività di trasferimento tecnologico dell’iniziativa europea Graphene Flagship, volte a testare nuovi dispositivi a base di grafene e altri materiali bidimensionali in applicazioni concrete. I test eseguiti sui nuovi pannelli hanno dimostrato che i nuovi materiali sono vantaggiosi in termini di prestazioni e di impatto ambientale, rappresentando una pietra miliare verso la fase di commercializzazione di questa tecnologia fotovoltaica. La tecnologia delle celle solari a perovskite è caratterizzata da bassi costi di produzione e da un’elevata efficienza di conversione, simile alle celle solari in silicio monocristallino di ultima generazione, che possono convertire circa il 26% dell’energia solare in elettricità. I materiali bidimensionali (2D) sono elementi fondamentali di questo dispositivo in quanto migliorano l’efficienza e, soprattutto, la durata, che è la chiave per il percorso verso l’industrializzazione.

IL PARCO SOLARE Il team ha integrato nove pannelli solari per un’area totale di 4,5 metri quadrati e li ha installati a Heraklion, insieme ai necessari componenti elettronici di potenza, ai sistemi per acquisizione dati e una stazione meteorologica. I ricercatori hanno misurato le prestazioni e la stabilità del parco per 9 mesi dopo la sua installazione, dimostrando che la potenza generata è in grado di alimentare l’attrezzatura di laboratorio. Se messo in collegamento con la rete elettrica, il parco solare potrebbe iniettare nel sistema un’energia pari a 546 kWh, supportando così i consumi della popolazione in modo sostenibile. “Siamo stati in grado di dimostrare che l’uso di materiali bidimensionali come il grafene è importante per modulare le proprietà delle celle solari a perovskite non solo nei test di laboratorio ma anche su pannelli di ampia area in condizioni reali, aumentando così la maturità di questa tecnologia”, afferma Aldo di Carlo, Direttore dell’Istituto di Struttura della Materia del CNR e Deputy del Work Package “Energy Generation” della Graphene

FlagshipItestall’aperto del nuovo parco solare hanno condotto alla produzione di una potenza in uscita superiore a 250 W, che è simile a quella sviluppata da 60 celle di silicio cristallino assemblati in pannelli solari. Inoltre, poiché la temperatura influisce sulle prestazioni dei pannelli solari, i ricercatori hanno confrontato i nuovi pannelli di perovskite/grafene con le tecnologie presenti in commercio al variare della temperatura, osservando che i nuovi pannelli hanno una caduta di tensione a circuito aperto inferiore rispetto a quelli in silicio anche quando le temperature raggiungono i 70 °C. Questa è una caratteristica promettente che può consentire la realizzazione di sistemi fotovoltaici con elevata efficienza di conversione per applicazioni esterne soprattutto in vista del loro utilizzo nei paesi caldi.

È stata inoltre eseguita una valutazione del ciclo di vita (LCA) per valutare la sostenibilità dei processi di produzione, laminazione e installazione dei pannelli solari, secondo gli standard ISO 1404014044. I ricercatori hanno identificato che l’evaporazione dell’oro nell’elettrodo posteriore rappresenta la fase più critica in termini di sostenibilità della produzione di questi pannelli solari. Il modello LCA indica che la sostituzione dell’oro con il grafene associato ad altre modifiche ne riduce l’impatto ambientale: produrre 1 kWh di elettricità con questo parco solare ottimizzato ha un’impronta ambientale inferiore di circa il 50% rispetto all’utilizzo dei mix di elettricità attualmente utilizzati in Europa.

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Materiali bidimensionali per migliorare l’efficienza dei pannelli fotovoltaici Perovskite, grafene e altri materiali bidimensionali, in sostituzione del silicio, permettono di migliorare l’efficienza delle celle solari: lo dimostra un esperimento realizzato a Creta da un team di ricercatori italiani

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Da ENEA una pellicola trasparente a base di estratti di pompelmo e mela da applicare sul prodotto

Al decimo giorno, i frutti trattati con la maggiore concentrazione di olio essenziale erano ancora integri e commestibili, mentre quelli senza biorivestimento, dopo solo due giorni, erano già marci, ricoperti completamente di muffa”, spiega Loredana Tammaro, ricercatrice

ENEA del Laboratorio Nanomateriali e dispositivi del Centro Ricerche ENEA di Portici.

“I film a base di pectina pura, però, favoriscono la crescita microbica poiché sono una fonte di carbonio per funghi e batteri. Ecco, quindi, l’idea di rendere ‘attivo’ questo polimero naturale con agenti antimicrobici, come l’olio di semi di pompelmo, per ottenere materiali sostenibili, sicuri per la salute e a basso costo, adatti per il confezionamento e la conservazione degli alimenti”, aggiunge la ricercatrice ENEA. Gli oli essenziali sono sostanze naturali attive che, a parte il loro impiego come agenti aromatizzanti, hanno un’interessante attività antimicrobica nei confronti di alcuni batteri e patogeni di origine alimentare. Tra tutti gli oli essenziali, quello ottenuto dai semi di pompelmo è noto per le sue proprietà antimicotiche, antiparassitarie, antibatteriche, antiossidanti e antitumorali e mostra un’azione di inibizione della crescita microbica contro i batteri Gram-positivi e Gram-negativi. “L’impiego di pectina accoppiata all’olio di semi di pompelmo incapsulato in nanotubi di halloysite – un’argilla a base di silicato di alluminio – ha determinato un miglioramento delle prestazioni meccaniche del film biodegradabile (aumento del modulo elastico, sforzo a rottura, e deformazione alla rottura) e una riduzione dell’assorbimento all’acqua, rispetto al film di pectina pura”, sottolinea la ricercatrice ENEA. Per preservare la stabilità di queste sostanze si è dimostrata una strategia incoraggiante quella di incapsularle in nano-contenitori. Durante i test, è stato rilevato il rilascio, fino a 21 giorni, di acido linoleico, il componente principale dell’olio di semi di pompelmo. “Ciò dimostra la possibilità che abbiamo di agire sui tempi di rilascio delle molecole attive grazie all’impiego di nanotubi di halloysite, che hanno suscitato un notevole interesse perché sono materiali green e disponibili a buon mercato con migliaia di tonnellate presenti in natura”, conclude Loredana Tammaro.

Frutta e verdure fresche più a lungo

Nuovo rivestimento antimuffa a basso costo da applicare direttamente su frutta e verdura per mantenerne inalterate qualità e proprietà nutrizionali fino a dieci giorni. È quanto ha messo a punto una ricerca condotta da ENEA, insieme all’Università degli Studi di Salerno (Dipartimento di Ingegneria Industriale). Si tratta di uno speciale film protettivo trasparente, commestibile, inodore e insapore, fatto di nanocompositi naturali a base di pectina, estratta dalla buccia di mela, e di olio di semi di pompelmo, dalle proprietà antimicrobiche, che viene incapsulato in nanotubi di silicato di alluminio. Per testare il biorivestimento alimentare, il gruppo di ricerca ha scelto un frutto particolarmente deperibile, come la fragola; i risultati ottenuti in termini di conservazione del prodotto sono stati molto incoraggianti, soprattutto nel caso del film protettivo che conteneva la maggiore concentrazione di olio di semi di “Abbiamopompelmo.immersoper due minuti le fragole in tre diverse formulazioni caratterizzate da un differente contenuto di olio di semi di pompelmo. Poi, le abbiamo lasciate a temperatura ambiente per dieci giorni, con tasso di umidità del 60%.

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La pectina è un addensante naturale presente nella buccia di mele e agrumi, utilizzata nell’industria alimentare anche come rivestimento per le sue proprietà ‘filmogene’.

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■ La Città metropolitana di Bologna con “La rigenerazione territoriale per l’area metropolitana bolognese”, le proposte presentate al PINQuA e ammesse al finanziamento per circa 45 milioni, sviluppate sul territorio di tre Unioni di Comuni per un totale di 27 interventi, tra pianura e Appennino.

La premiazione dei progetti vincitori si terrà nell’ambito della 19esima edizione di Urbanpromo, “Progetti per il Paese”, che si svolgerà a Torino, a Cascina Fossata, dall’11 al 14 ottobre a cura di URBANPROMO n.98 www.casaeclima.com FIGURA 1. La rigenerazione della Necchi di Pavia

RIGENERAZIONE AMBIENTALE, ECONOMICA E SOCIALE

Proclamati i vincitori del Premio Urbanistica, concorso indetto dalla rivista scientifica dell’Istituto Nazionale di Urbanistica che dal 2006 seleziona i progetti preferiti dai visitatori di Urbanpromo, evento nazionale di riferimento per la rigenerazione urbana organizzato dall’INU e da Urbit. Tra i progetti che hanno partecipato alle edizioni 2020 e 2021, i vincitori sono stati scelti attraverso un referendum online in cui i visitatori hanno espresso oltre 630 preferenze. La premiazione dei progetti si terrà nell’ambito della 19esima edizione di Urbanpromo, “Progetti per il Paese”, che si svolgerà a Torino nel mese di ottobre.

20 EVENTI

Nella categoria “Rigenerazione ambientale, economica e sociale” i vincitori sono: ■ Supernova che ha presentato il progetto “La rigenerazione della Necchi di Pavia”, che coinvolge 11 ettari di territorio e di aree dismesse nel cuore della città storica (Fig.1).

■ Il Comune di Giovinazzo, nell’area metropolitana di Bari, con “Rinascita del litorale a ponente di Giovinazzo”, caratterizzato dalla ricucitura con la città consolidata di parti di territorio che vengono riqualificate e rese disponibili alla fruizione collettiva.

Premio Urbanistica, proclamati i vincitori

■ Supernova con “Rigenerazione urbana dell’ex Manifattura Tabacchi a Verona”, un intervento di riconversione urbanistica promosso dagli imprenditori Hager e Signoretti che crea un luogo di attrazione e di vita per la comunità, attraverso il quale la città viene connessa al quartiere fieristico, passando per la futura stazione dell’alta velocità.

INNOVAZIONI TECNOLOGICHE PER LA GESTIONE URBANA

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NUOVE MODALITÀ DELL’ABITARE E DEL PRODURRE

■ La Fondazione Compagnia di San Paolo con www. ioabitosocial.it, la piattaforma dedicata alla ricerca di soluzioni abitative temporanee che mette in relazione la domanda di persone che cercano soluzioni abitative per periodi brevi con l’offerta proposta dai gestori di “residenze temporanee”. FIGURA 2. Sistema di mobilità alternativa per il Comune di Spello FIGURA 3. Sesto Smart Village

Nella categoria “Innovazioni tecnologiche per la gestione urbana” hanno prevalso:

■ il Comune di Imola che ha presentato il progetto PINQuA “Rigenerazione del quadrante urbano nord – ferrovia porta della città di Imola”, che vede gli ambiti produttivi dismessi a cavallo della ferrovia come bacino di aree da riconvertire a quartieri residenziali, ampliando la dotazione di alloggi pubblici e potenziando il sistema del verde e della mobilità sostenibile.

■ Abitare Toscana che ha presentato “Abito in community, un modo cooperativo per fare la casa giusta”, un progetto cooperativo di welfare abitativo dinamico, sostenuto dalla Fondazione CR Firenze. I tre interventi di social housing in fase di sperimentazione nell’area metropolitana fiorentina – Pieve degli Orti, Sesto Smart Village (Fig.3), Osteria Social Club – fanno parte del Fondo Housing Toscano gestito da Investire Sgr.

■ Il Comune di Treviso con “Treviso, San Liberale: Parco Abitato” che parte dalla possibilità di operare la rigenerazione urbanistica e sociale nel quartiere di San Liberale e provvede a ricucirne il tessuto con gli spazi limitrofi e il centro storico.

Nella categoria “Nuove modalità dell’abitare e del produrre” i vincitori sono:

■ Il Comune di Spello, in provincia di Perugia, con “Un sistema di mobilità alternativa per una città storica più accogliente, attrattiva, accessibile” che prevede la realizzazione di due tratti di percorsi meccanizzati che, insieme al tratto centrale già realizzato, completano il quadro di accessibilità sostenibile al centro storico (Fig.2).

Secondo le stime di ANIMA, nel 2021 la produzione ita liana di apparecchi per riscaldamento ha registrato un incremento del +23,6%, attestandosi su un valore di circa 2.570 milioni di euro.

All’insegnaaccentuato

Il motivo di questa crescita è da ricercare, in particolar modo, negli incentivi pubblici per le ristrutturazioni e l’ef ficientamento energetico degli edifici, Superbonus 110% in primis n.98 www.casaeclima.com

22 RISCALDAMENTO | ESCLUSIVA CERVED

della ripresa

Questo studio è realizzato da Cerved Market Intelligence, la divisione Cerved che ti consente di conoscere il mercato in cui operi e far crescere il tuo business. Vuoi approfondire le evoluzioni del tuo settore di riferimento?

Dopo il calo del 2020 dovuto principalmente all’emergenza Covid-19, il settore degli apparecchi per il riscaldamento ha evidenziato nel 2021 un rimbalzo particolarmente

di SILVIA MARTELLOSIO

Scrivici a info.marketingsolutions@cerved.com

Da segnalare anche il miglioramento dell’export (+26,2%), che sale a circa 1.640 milioni di euro, mentre per il mercato interno si stima una dimen sione di 1.410 milioni di euro nel 2021 (+17,5%).

IMPORT-EXPORT

Le esportazioni sono destinate soprattutto ai mercati europei, che hanno un’incidenza di oltre il 77%, con un peso prevalente dei Paesi UE che si collocano intorno al 50-55%. In base ai dati Istat – aggiornati a luglio 2021 – per la compo nente principale delle caldaie per riscaldamento il primo paese di destinazione è la Germania, seguita da Spagna, Polonia, USA, Arabia Saudita, Cina e Francia. Per quanto riguarda le importazioni si collocano, invece, intorno ai 480 milioni di euro (+14,3%), mentre l’incidenza dell’import sul mercato interno scende al 34%. Le importazioni pro vengono principalmente da Paesi UE (circa il 75%), da altri Paesi europei per circa il 13% e da altre aree in misura molto inferiore. Per l’a +23,6% la produzione nel 2021 2.570 milioni di euro di fatturato +26,2% l’export 1.410 milioni di euro la domanda nazionale +14,3% le importazioni I NUMERI BOX 1 rea delle caldaie, i maggiori paesi acquirenti sono Spagna (in aumento) e Germania (in calo), seguite da Paesi Bassi (in lieve calo), Cina (in lieve calo), Francia (in aumento) e Regno Unito (in calo). Le attività di delocalizzazione dei gruppi maggiori in Est Europa sono rivolte in buona parte ai mercati internazionali, mentre la delocalizzazione nel Far East è destinata prevalentemente allo sviluppo dei mercati locali e all’approvvigionamento di componentistica.

ANALISI DELLA DOMANDA INTERNA Per quanto riguarda la crescita della domanda, come detto, sono i bonus a sostenerla. L’incremento in valore è dovuto in parte all’aumento dei prezzi e allo spostamento del mix verso la componente più qualificata. Le caldaie a condensazione, così come altri prodotti innovativi, sono favorite anche da altri meccanismi incentivanti, tra cui l’Ecobonus 65%, prorogato dalla Legge di Bilancio 2022 fino al 2024. Tra le soluzioni più idonee all’installazione 2022 2023

TABELLA 1. Il settore degli apparecchi per riscaldamento in Italia Dati in milioni di euro, variazioni percentuali. Previsioni 20/19Var% 21/20Var% 22/21Var% 23/22Var%2019 2020 2021

Produzione 2.180 2.080 2.570 2.800 2.940 -4,6 23,6 8,9 5,0 Export 1.400 1.300 1.640 1.765 1.840 -7,1 26,2 7,6 4,2 Import 467 420 480 515 535 -10,1 14,3 7,3 3,9 Saldo commerciale 933 880 1.160 1.250 1.305 Mercato interno 1.247 1.200 1.410 1.550 1.635 -3,8 17,5 9,9 5,5 Export/Produzione (%) 64,2 62,5 63,8 63,0 62,6 Import/Mercato (%) 37,4 35,0 34,0 33,2 32,7 Fonte: Analisi e stime Cerved su fonti qualificate TABELLA 2. Ripartizione percentuale della domanda interna per segmento, 2021 Segmenti % Caldaie murali 49,0 Sistemi radianti 17,5 Caldaie a terra 12,8 Pannelli solari termici (impianti completi) 7,8 Altri prodotti 12,9 Totale mercato Italia 100,0 Fonte: Analisi e stime Cerved su fonti qualificate www.casaeclima.com n.98 23

nelle nuove abitazioni troviamo: pannelli solari termici, soluzioni specifiche per l’abbinamento tra sistemi solari, caldaie a condensazione e/o pompe di calore con riscaldamento a pavimento.

PRODOTTI E RISPARMIO ENERGETICO BOX 2 n.98 www.casaeclima.com24 RISCALDAMENTO | ESCLUSIVA CERVED

I PLAYER PRINCIPALI Il mercato europeo e nazionale è dominato da grandi gruppi con capacità produttive molto ele vate e forte capacità di investimento in ricerca e sviluppo. In alcuni segmenti – come nella pro duzione e distribuzione di sistemi solari termici, nella produzione di caldaie e stufe a combustibili solidi e nei sistemi radianti – esiste, tuttavia, una maggiore frammentazione dell’offerta. I gruppi leader operano con marchi internazionali e con marchi nazionali specifici e la loro organizza zione è orientata al conseguimento di economie di scala e all’offerta di un assortimento completo su più marchi in un ambito internazionale, con standard orientati all’evoluzione tecnologica, a fronte di una forte attenzione al posizionamento di prezzo. L’offerta delle imprese è orientata verso prodotti a risparmio energetico, imposti dalle normative e dalle esigenze del mercato, con un conseguente adeguamento dell’organiz zazione produttiva. In Italia si valuta la presenza di circa 160 imprese, sostanzialmente stabili nell’ultimo biennio. Anche l’occupazione nel 2020-2021 risulta stabile ed è valutabile in 11.050 addetti (fonte ANIMA). Il mercato si suddivide tra grandi imprese leader e piccoli e medi produttori. Le realtà minori risen tono di un assortimento inferiore e di un’immagine meno affermata, ma competono sulla base del ser vizio e del forte radicamento territoriale, puntando a offrire prodotti di nicchia dal buon contenuto di innovazione a un prezzo competitivo. Le imprese nazionali più strutturate sono concentrate in Lom bardia, Veneto ed Emilia-Romagna.

CANALI DISTRIBUTIVI: RUOLO CHIAVE DI GROSSISTI, INSTALLATORI E PROGETTISTI Le aziende del settore vendono i prodotti, attra verso le proprie reti di agenti, principalmente a: Sul mercato interno l’area di maggior rilievo è quella delle caldaie per riscaldamento, che nel 2021 ha inciso per circa il 61,8%. Prevalgono le caldaie murali (49%), mentre quelle a terra sono una componente relativamente minore (12,8%). I sistemi radianti incidono sul totale per il 17,5%. Nelle aree delle caldaie e degli scaldabagni, l’entrata in vigore della normativa ErP per la riduzione dei consumi e delle emissioni inquinanti (settembre 2018) obbliga i produttori alla vendita della sola Classe A di efficienza energetica. In precedenza, in seguito all’applicazione della Direttiva Europea 2005/32/CE (Ecodesign), le normative avevano imposto ai produttori il passaggio a un’offerta costituita esclusivamente da caldaie a condensazione. ■ Le caldaie a condensazione rappresentano la componente centrale, incentivata soltanto per i prodotti più efficienti, con un’ampia gamma di proposte disponibili per fasce di prezzo e soluzioni tecniche idonee ai diversi contesti di installazione; sono abbinabili con pompe di calore, generatori d’aria calda o sistemi solari. Questi prodotti sono utilizzabili per sistemi di riscaldamento con radiatori tradizionali, o meglio con impianti di riscaldamento radiante, a pavimento o a soffitto; le soluzioni radianti, storicamente rivolte soprattutto alle nuove costruzioni, si stanno affermando anche nelle ristrutturazioni grazie anche allo studio di soluzioni tecniche specifiche; ■ i pannelli solari termici risentono della concorrenza di soluzioni sostitutive, in particolare pannelli fotovoltaici abbinati a pompe di calore o soluzioni analoghe; sono incentivati con il contributo del 65% se installati a integrazione di un impianto di riscaldamento preesistente, mentre possono rientrare negli incentivi del 110% solo in subordine ad altri interventi principali di rinnovo; ■ le pompe di calore, soprattutto con doppia funzione di riscaldamentoraffrescamento, continuano ad affermarsi grazie alla veloce installazione e alla facilità di gestione, aspetti che consentono di limitare gli interventi sulle strutture e di contenere i consumi per la climatizzazione, anche in abbinamento con sistemi diversi. Sono incentivate in abbinamento alle caldaie a condensazione, se il sistema è specificamente progettato dal costruttore. Questi apparecchi sono particolarmente adatti, inoltre, alle nuove installazioni in edifici privi di impianto di riscaldamento, ampiamente presenti nelle regioni del Sud Italia; ■ i sistemi radianti vedono una domanda legata sia alle ristrutturazioni sia alle nuove costruzioni. La competizione tra le imprese dell’area è molto intensa e gli incentivi rappresentano un sostegno indispensabile alla domanda, limitata tuttavia dalla maggiore facilità di installazione dei prodotti sostitutivi; ■ le caldaie a combustibili solidi (legna o pellet) costituiscono un’area di dimensione modesta, anche per limitazioni nell’utilizzo che sono recentemente emerse nelle scelte delle Amministrazioni Locali finalizzate a limitare le emissioni di CO2. Sono diffuse soprattutto nelle aree del Centro-Sud; ■ gli scaldacqua, area dal peso complessivamente modesto, nella componente più evoluta consentono il risparmio dei consumi elettrici o di gas; sono spesso installati in abbinamento con sistemi solari.

La ricerca di soluzioni tecniche adatte alle ristrut turazioni, d’altra parte, è in rapida evoluzione e costituisce un importante fattore di sostegno alla domanda di prodotti evoluti.

Fonte: Cerved www.casaeclima.com n.98 25

RIELLO GROUP SPA DI CUI: RIELLO SPA United Technologies Corp. (USA) United Technologies Corp. (USA) Caldaie, bruciatori, condizionatori Caldaie, bruciatori, pompe di calore, solare termico, climatizzazione 300.389414.398 -10,45-3,74

SIT SPA Sit Technologies Sistemi per la sicurezza, il comfort e l’alto rendimento degli apparecchi a gas e contatori per il gas con funzionalità remote 321.054 -9,13

VIESSMANN SRL Viessmann (DE) Filiale commerciale italiana del gruppo Viessmann: caldaie a condensazione e impianti a gas, cogenerazione, impianti solari termici, impianti fotovoltaici, pompe di calore, sistemi di ventilazione e di condizionamento dell’aria 176.268 3,04 FONDITAL SPA Fondital Group Radiatori in alluminio, radiatori a gas, caldaie 132.736 -3,68

CALEFFI SPA Fam. Caleffi Componentistica per impianti di riscaldamento e condizionamento 309.124 -2,44 FERROLI SPA River Caldaie domestiche e industriali, bruciatori, bollitori, radiatori, climatizzazione, pompe di calore, energie rinnovabili 301.243 -10,07 IMMERFIN SPA DI CUI: IMMERGAS SPA ImmerfinImmerfin Caldaie a gas murali tradizionali e a condensazione, caldaie a gas a basamento a condensazione, scaldabagni, pompe di calore, sistemi solari Caldaie, scaldabagni, pompe di calore, sistemi solari 208.801282.917 -2,58-0,71

TABELLA 3. I primi 10 operatori nazionali, 2020 Dati in migliaia di euro, dati consolidati dove disponibili

BAXI SPA Bdr Thermea (NL) Caldaie, scaldacqua, pompe di calore, sistemi solari, climatizzazione 261.928 -7,83

VAILLANT GROUP ITALIA SPA Vaillant Verwaltungs (D) Importazione di caldaie, scaldabagni, pompe di calore, climatizzatori, solare termico 129.931 4,07

ARISTON THERMO SPA DI CUI: ECOFLAM BRUCIATORI S.P.A. MerloniMerloni Caldaie, climatizzatori, scaldabagni, bollitori, solare termico Costruzione di elettromeccanicheapparecchiatureetermiche 1.663.97143.980 -17,94-2,70

Aziende Gruppo Attività Fatturato Var 2020/2019%

Fonte: I dati qui riportati sono tratti dal Report Start “Apparecchi per il riscaldamento”, Cerved Marketing Solutions, edizione febbraio 2022 n.98 www.casaeclima.com

Circa un terzo delle vendite delle imprese del settore si indi rizza direttamente a installatori, canale di crescente rilievo in quanto in grado di influenzare le decisioni d’acquisto dei clienti finali. I produttori e importatori di minori dimensioni basano la propria struttura distributiva soprattutto su rapporti diretti con installatori qualificati, sostenuti dal servizio e dal radicamento territoriale. Per i prodotti con maggiore conte nuto di personalizzazione, come i pannelli solari termici e i sistemi radianti, il canale privilegiato è costituito dagli instal latori di materiali termoidraulici, raggiunti soprattutto diretta mente e in misura minore attraverso grossisti.

La formazione di progettisti e installatori è un tema cruciale

per le imprese del settore, per le quali è molto importante veicolare efficacemente le nuove proposte con qualificati servizi di assistenza pre-vendita. Il servizio post-vendita di assistenza tecnica, di rilievo per tutte le tipologie di prodotto, è solitamente svolto attraverso reti di centri autorizzati e in misura marginale attraverso personale interno. L’efficienza di questi servizi è centrale nella fidelizzazione dei clienti inter medi e nel rafforzamento dell’immagine presso i clienti finali, anche in considerazione dell’obbligatorietà della manuten zione periodica dei sistemi di riscaldamento da parte degli utilizzatori. PREVISIONI Per quanto riguarda l’anno in corso – nonostante un contesto ancora soggetto a incertezze dovute all’andamento della crisi sanitaria e della guerra tra Russia e Ucraina e condizionato da difficoltà di approvvigionamento di materie prime e com ponenti – si prevede un’evoluzione positiva dell’attività setto riale. Si prevede, infatti, una crescita della produzione intorno a +8,9% con un trend leggermente meno accentuato delle esportazioni (+7,6%) e un trend più accentuato del mercato interno (+9,9%). La domanda sarà sostenuta anche dagli effetti macroeconomici dell’avvio del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per l’Italia (PNRR). A medio termine è prevedibile un progressivo assestamento su moderati tassi di crescita.

Le figure dei progettisti termotecnici – pur non facendo parte direttamente della struttura distributiva delle imprese – hanno un ruolo di rilievo nelle fasi pre-vendita per la predisposi zione di efficaci soluzioni personalizzate.

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grossisti e distributori ITS, installatori termotecnici indipen denti, GDO e negozi specializzati in articoli idrotermosanitari e imprese edili. Per le aziende di maggiori dimensioni è cen trale il rapporto diretto con i grossisti-distributori ITS che intermediano i prodotti principalmente verso installatori e imprese edili, con una lieve flessione dei flussi intermediati nel 2021. La domanda è sostenuta soprattutto dalla compo nente delle caldaie a condensazione. In generale, prevale l’orientamento a limitare la dimensione del magazzino, anche in relazione alla ridotta dimensione media dei singoli ordina tivi. Tra i servizi offerti ai distributori restano, quindi, impor tanti la rapidità e flessibilità di consegna. Da non dimenticare anche la disponibilità di soluzioni ibride concepite a monte, facilmente integrabili e personalizzabili. Le vendite di queste figure sono dirette soprattutto verso installatori, ma anche al dettaglio e a clienti privati.

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di PATRIZIA RICCI

Fondata nel 1924, Daikin vanta una posizione di leadership sul mercato grazie al costante impegno nel perseguire obiettivi di innovazione, attraverso lo sviluppo di tecnologie all’avanguardia per sostenibilità, efficienza energetica e riduzione delle emissioni di CO2. Ne parliamo con Andrea Grassi, Marketing Director di Daikin Air Conditioning Italy

Soluzioni innovative e green dal Giappone all’Italia

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Anche in questo caso, il sistema può essere allacciato diretta mente all’impianto di riscaldamento esistente, senza intervenire sui radiatori e sul sistema di distribuzione presenti.

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Protagoniste assolute dell’iniziativa saranno sei “isole” tematiche che presenteranno tutti i temi legati al presente e al futuro di Daikin. Possiamo brevemente entrare nel merito di queste tematiche? Nelle dodici tappe raccontiamo sei tematiche legate all’innova zione: dalla sostenibilità ai nuovi prodotti, dal futuro del riscal damento alle nuove strategie legate al digital marketing. Una riguarda la bellezza della sostenibilità con la presentazione di Emura, un climatizzatore di nuova generazione che unisce al design pluripremiato, un comfort senza precedenti, le migliori prestazioni della categoria con un basso impatto ambientale e la massima efficienza in classe A+++ per il raffrescamento e riscaldamento. Un altro prodotto, specifico per la produzione di acqua calda sanitaria, è Multi+ che consente l’eliminazione del vecchio scaldabagno elettrico, estremamente energivoro, mediante il collegamento all’unità esterna del climatizzatore.

Daikin ha sempre posto al centro della propria strategia l’innovazione e il riscaldamento sostenibile. In questo senso quali sono le nuove soluzioni in linea con la mission dell’azienda? Qual è il futuro del riscaldamento per Daikin?

ANDREA GRASSI, Marketing Director Daikin Air Conditioning Italy

Oggi quindi il retrofit è possibile e i risparmi in bolletta sono tangibili, arrivando al 50% in funzione della tipologia di invo lucro dell’abitazione. In linea con la mission dell’azienda, da sempre improntata all’innovazione e al riscaldamento sosteni bile, le pompe di calore ibride Daikin combinano la tecnologia per pompa di calore aria-acqua, basata su energie rinnovabili, con una caldaia a condensazione a gas di ultima generazione.

La programmazione intelligente permette di risparmiare fino al 50% di energia in più rispetto a una caldaia a condensazione tradizionale, potendo impostare la combinazione più economica e a basso consumo, sulla base dei prezzi dell’energia, delle tem perature esterne e della capacità termica interna.

Quest’anno Daikin propone una serie di iniziative in presenza. Quali sono e qual è l’obiettivo che si prefigge l’azienda?

A.G.: Per Daikin il futuro del riscaldamento è rappresentato dalla pompa di calore, una soluzione particolarmente green che risponde agli impegni che l’Italia si è prefissata di raggiun gere per soddisfare gli obiettivi e i traguardi fissati dalle Direttive Europee in termini di una progressiva riduzione della dipen denza dalle fonti fossili e dalle emissioni di gas a effetto serra fino al 2050. Parliamo di una tecnologia che Daikin, tra i primi, ha portato sui mercati mondiali. La grande expertise dell’azienda giapponese – da decenni leader nel settore della climatizzazione – ha successivamente permesso lo sviluppo di tutte le tecno logie di condizionamento idronico che oggi sono considerate degli standard, con una gamma amplia di prodotti al miglior livello di efficienza energetica, che coniugano dimensioni com patte, design raffinato, garanzie esclusive col massimo livello di comfort climatico. Il futuro di Daikin è tracciato in modo molto netto. Sulla pompa di calore oggi c’è ancora una certa inerzia del mercato, temendo che questa soluzione comporti lavori di retrofit impegnativi. In realtà, le soluzioni di Daikin garantiscono un ottimo retrofit, in quanto offrono la possibilità di cambiare un vecchio impianto di riscaldamento alimentato a combustibili fossili (gas, gasolio, gpl) con una pompa di calore mantenendo i radiatori presenti, senza dover installare un sistema di riscal damento a pavimento, intervento che, come sappiamo – per quanto finanziato e oggetto di bonus – comporta dei lavori di ristrutturazione importanti.

Dopo uno stop forzato agli eventi in presenza, quest’anno sentivamo l’esigenza di un cambio di passo nel modo in cui

raccontare Daikin e l’urgenza di ritornare a incontrare i nostri stakeholders di riferimento e di testimoniare la nostra vicinanza a clienti, progettisti e alla rete di rivenditori, che negli anni si è ampliata ed è cresciuta sempre più. Per cui abbiamo pensato a un evento itinerante – il cui claim è “getting closer”, appunto –che si sviluppa su dodici giornate nelle principali città italiane, durante le quali vengono presentate in tutto il territorio italiano le novità e le iniziative Daikin per i prossimi mesi. Lo scopo è quello di raccontare non solo le novità di prodotto, ma come l’azienda è capace di creare valore per loro e i loro clienti, lavorare con sempre più efficacia ingaggiando il digitale, cogliere insieme tutte le opportunità che il sistema paese sta pro ponendo. Il Roadshow, partito lo scorso 28 aprile da Torino, ha già toccato Milano, Padova, Bologna, Pescara, Riccione, Matera, Roma, Firenze e Palermo, per risalire a Genova, alla fine di giu gno. Si chiuderà il 18 ottobre con la tappa di Napoli. A fare da scenario alcune tra le più innovative location d’Italia, simbolo delle città che ospiteranno Daikin come, per esempio, La Nuvola Lavazza di Torino, il Kube Show & Events di Padova, fino all’Al vino 1884 di Matera e tante altre.

Da qualche mese a questa parte, la reperibilità delle materie prime, difficoltosa per molti, e il loro costo stanno creando problemi a diverse aziende. Per Daikin tutto ciò rappresenta un problema e se sì, in che termini?

Non solo: Multi+ consente persino di sostituire una caldaia a gas in una piccola abitazione.

Anche nei periodi di lockdown più severo, grazie a una forte acce lerazione dell’uso delle tecnologie digitali e della connessione da remoto, siamo riusciti a mantenere un’operatività piena che ci ha consentito di sviluppare i progetti e i cantieri che erano in corso.

Avendo una manifattura europea, una buona parte del reperi mento materiali è localizzato in Europa. Il lockdown della Cina ha certamente determinato un certo impatto perché le catene di subfornitura sono molto lunghe, ma, rispetto ad altri, la scelta di localizzare la produzione in Europa può essere d’aiuto per mitigare le possibili conseguenze. Resta il fatto che il costo delle materie prime incide sulla produzione per tutti.

La quinta isola è riservata a Leader 110, un’azienda terza par tner di Daikin, che ha creato un portale che semplifica tutte le fasi della ristrutturazione dal preventivo alla cessione del credito, relativamente alle pratiche bonus e Superbonus 110%.

Nel periodo di stop forzato causato dalla pandemia e in quello post-Covid, quali sono state le strategie e le politiche messe in atto dall’azienda, sia internamente che nei riguardi dell’utente finale?

ROADSHOW PADOVA n.98 www.casaeclima.com30 INTERVISTA

La sesta racconta un elemento di differenziazione molto impor tante per Daikin rispetto alla concorrenza, con la produzione in Europa del 95% dei prodotti commercializzati in quest’area.

Grazie a questo, l’azienda riesce a rispondere in modo tempe stivo alle fluttuazioni stagionali delle temperature, cui è legata la domanda del mercato. In queste fabbriche sono state trasferite tutte le metodologie produttive e le soluzioni ingegneristiche che caratterizzano la qualità giapponese Daikin. Buona parte di questa produzione viene effettuata in Italia, grazie a cinque sedi produttive e la recente acquisizione di Duplomatic MS, leader italiano di attrezzature idrauliche complete, attraverso la quale Daikin entra a pieno titolo nel settore oleodinamico europeo per dare un contributo ambientale nel campo dei macchinari industriali. Nello stabilimento di Cecchina, nei dintorni di Aric cia (RM), per esempio, vengono prodotti gruppi refrigeratori, di medie e grandi dimensioni, spediti in tutto il mondo, anche in Medio Oriente per il condizionamento di grandi stadi di calcio: giocare o assistere a match sarebbe impossibile viste le tempe rature di quelle zone.

Queste nuove modalità di connessione vengono utilizzate ancora adesso, affiancandole a meeting e iniziative in presenza su tutto il territorio, di cui ho parlato all’inizio, proprio per essere più vicini ai nostri clienti e testimoniare loro la nostra presenza.

Un’altra isola racconta due lanci di prodotti di piccole e medie dimensioni specifici per il riscaldamento residenziale (Altherma 3M e Altherma 3R) che fanno uso del gas R32, il refri gerante che Daikin per prima ha introdotto nelle applicazioni legate alla climatizzazione e che ha un impatto ambientale del 70% in meno rispetto ai gas usati precedentemente, secondo il GWP (Global Warming Potential). Oggi l’R32 è utilizzato da tutti, grazie alla politica di condivisione del proprio know-how scelta da Daikin nel 2015 con la cessione di ben 97 brevetti a titolo gratuito alle aziende concorrenti, per permettere a tutto il settore di intraprendere una nuova strada, più green Rimanendo in tema di sostenibilità ambientale, Daikin è l’unico player in Europa che ritira il gas vecchio (R410) dagli impianti e lo ricicla. Invece di smaltirlo come rifiuto pericoloso, grazie a una squadra di tecnici altamente specializzati, il gas viene portato in appositi centri dove viene rigenerato, restituendogli una nuova vita con livelli chimico-fisici e prestazionali del tutto analoghi al gas vergine. Gli impianti di climatizzazione alimentati con refrigerante rigenerato rientrano nel progetto Loop by Daikin, che contribuirà a rendere l’azienda carbon neutral entro il 2050 e adotta il modello economico del futuro: l’economia circolare. Nella terza isola, sempre in tema di sostenibilità, viene presentata un’ulteriore evoluzione dei sistemi VRV, macchine per la cli matizzazione di ambienti di medie e grandi dimensioni, sia resi denziali che commerciali: grazie a una tecnologia estremamente innovativa di recupero del calore e sfruttando il refrigerante R32 possono gestire caldo e freddo in simultanea all’interno dello stesso edificio, permettendo un significativo efficientamento. In un’altra isola parliamo di digitale e dell’importanza di essere connessi con i consumatori per soddisfare le loro aspettative in termini di valori di servizio e di accessibilità delle informazioni, e con i nostri partner per costruire una nuova customer base alta mente profilata che garantisca loro delle opportunità di valore con informazioni attendibili e intuitive, in un’isola dedicata al Lead Management e alla digitalizzazione dei processi aziendali.

STØNER32 La pompa di calore che non devi più nascondere 20 KwA+++ www.innovaenergie.com Selezione ADI Design Index 2022

L’edizione “della

FOCUS SULL’IDROGENO I quattro giorni sono stati ricchissimi di eventi, più dell’edi zione del 2018, con 120 appuntamenti in presenza. Dai nume rosi tavoli di confronto è emerso il ruolo centrale che avrà l’i drogeno nei prossimi anni nel percorso di decarbonizzazione e nel conseguimento dell’indipendenza energetica. Unanime la convinzione che la ricerca e lo sviluppo di tecnologie basate su questa soluzione sia essenziale nell’ottica di diversificare il mix di fonti energetiche. Dal MiTE a ENEA, l’idrogeno è considerato una soluzione potente nel sistema energetico del futuro, in quanto “stabilizzatore” delle rinnovabili e “abilita tore” di altre soluzioni che si stanno mettendo in campo.

La manifestazione si chiude con più di 1.500 espositori e oltre 90.000 visitatori, più di un terzo proveniente dall’estero MCE 2022| VISTI IN FIERA n.98 www.casaeclima.com32

AUTOR Datos

BUONA LA PRESENZA DALL’ESTERO Nonostante le condizioni sanitarie e geopolitiche, la presenza degli operatori dall’estero si è confermata ai livelli pre-pande mici, con 130 Paesi rappresentati dai visitatori. Oltre alla Tur chia, Paese ospite di questa edizione 2022, il Medio Oriente è rappresentato soprattutto dalla Penisola Araba, l’area Stan, Iraq e Iran, che assieme a India e ai paesi dell’Estremo Oriente (Cina, Giappone e Sud Corea in primis) fanno dell’Asia il con tinente più rappresentato dopo l’Europa; cresce l’Africa con Marocco, Egitto, Algeria e Tunisia, dal Maghreb, e Sud Africa e si confermano le Americhe (USA, Canada, Argentina, Cile, solo per citarne alcuni).

Secondo Massimiliano Pierini, Managing Director di Reed Exhibitions Italia, quella appena conclusa “è stata forse l’edi zione più coinvolgente. Ha assunto il valore di essere quella della ripartenza e dell’entusiasmo di tornare in presenza in eventi di questa portata. Ha visto il coinvolgimento di rela tori, istituzioni e di tutti gli operatori al fianco delle aziende, che hanno partecipato attivamente testimoniando come fosse necessario fare cultura e impresa attorno agli ambiti domestici e lavorativi, ora più che mai al centro dell’attenzione di tutti noi. Come mai prima d’ora – conclude Pierini – i protagonisti di questa edizione sono stati gli espositori, che hanno cre duto nel progetto di MCE, nel suo ruolo strategico di hub per l’intero comparto per il rilancio delle imprese, confermando la loro presenza e incrementando i momenti di discussione e confronto”. ripartenza”

SubtitularTitular a cura della REDAZIONE N onostante l’insolita calendarizzazione estiva, la 42a edizione di MCE – Mostra Convegno Expocomfort si riconferma dopo quattro anni di assenza dovuta alla pandemia come l’appuntamento di riferimento sul futuro e l’innovazione del settore della climatizzazione, dell’efficien tamento energetico, delle energie rinnovabili e idrotermosa nitario. La manifestazione ha infatti registrato 1.581 espositori e 90.735 visitatori, più di un terzo proveniente dall’estero.

PRODURRE ACS DURANTE IL RAFFRESCAMENTO

A BASSA EMISSIONE FUMI

Oltre a controllare le unità di climatizzazione canalizzate per fornire comfort e risparmiare energia, Easyzone IAQ di Airzone è in grado di neutralizzare la metà delle particelle nocive nell’aria interna grazie alla ionizzazione. La ionizzazione è un metodo di purificazione dell’aria che sfrutta l’attrazione naturale tra particelle caricate negativamente e positivamente per pulire l’aria negli spazi saturi. Easyzone IAQ disperde ioni negativi per legare e neutralizzare le particelle nocive: in questo modo trasforma le tradizionali unità di condizionamento dell’aria canalizzate aggiungendo un sistema di purificazione dell’aria. Le unità canalizzate espellono un flusso d’aria molto potente, permettendo a Easyzone di soddisfare due obiettivi: controllare la temperatura di tutte le stanze in modo indipendente e distribuire ioni negativi in tutta la stanza climatizzata per purificare l’aria. Easyzone IAQ è nascosto nel controsoffitto, come viene installato nei sistemi di condizionamento canalizzati. Oltre a purificare l’aria negli spazi chiusi, la nuova soluzione di Airzone porta efficienza energetica, comfort e connettività alle installazioni di aria condizionata canalizzata negli edifici residenziali e commerciali. L’efficienza energetica in Easyzone IAQ si ottiene grazie alla zonificazione. Il sistema agisce solo nelle stanze occupate dove un utente ha bisogno di migliorare le condizioni di comfort raggiungendo la temperatura e la qualità dell’aria desiderate. Questo significa che Easyzone IAQ rimane inattivo nelle aree non occupate ed evita lo spreco di energia. La connettività raggiunge Easyzone IAQ grazie al webserver, che permette di controllarlo tramite assistenti vocali come Amazon Alexa e Google Assistant, e dall’app mobile Airzone Cloud. Questa applicazione permette anche di integrare Airzone nei sistemi di gestione degli edifici conosciuti come BMS (Building Management Systems). Così, i sistemi di domotica come KNX o Control4 possono includere il controllo dell’Airzone, sia negli edifici terziari che residenziali.

www.airzoneitalia.it FLESSIBILE

34 MCE 2022| VISTI IN FIERA

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PURIFICARE

Con una classificazione di reazione al fuoco BL-s1, d0, Armaflex Ultima di Armacell ha stabilito un nuovo standard di sicurezza nell’isolamento tecnico, risolvendo il conflitto di obiettivi tra il raggiungimento di un’elevata resistenza al fuoco e il mantenimento di emissioni di fumo minime.

ISOLAMENTO

eMix di Argo è l’innovativa unità interna del sistema iSERIES, in grado di produrre acqua calda sanitaria (ACS) durante il raffrescamento. A differenza delle altre pompe di calore standard – progettate per fornire raffrescamento o acqua calda sanitaria non contemporaneamente – eMix abbatte questo limite grazie alla sua tecnologia e rende la sola pompa di calore capace di raffrescare e produrre ACS allo stesso tempo. Non solo, proprio durante il raffrescamento degli ambienti interni eMix è in grado di riscaldare l’acqua gratuitamente, sfruttando la tecnologia del recupero di calore. www.argoclima.com

Il materiale altamente flessibile, a celle chiuse, ha una produzione di fumi in caso di incendio estremamente bassa, che contribuisce in modo importante alla sicurezza degli edifici. Basato sulla tecnologia brevettata ArmaPrene, l’isolante è applicabile come isolamento/protezione di condotte dell’aria e serbatoi (incluse curve, adattatori, flange, etc.) di impianti per il condizionamento dell’aria, la refrigerazione e impianti industriali per la prevenzione di condensa e il risparmio energetico, oltre che per l’isolamento di tubi negli impianti sanitari e di riscaldamento.

L’ARIA CON LA IONIZZAZIONE

CALDAIA HYDROGEN-READY

Le nuove valvole Belimo per acqua potabile, costituite da valvole a sfera a 2 vie con attuatori rotativi compatti, offrono un montaggio rapido e semplice e un funzionamento esente da manutenzione. Sono certificate in tutta Europa per l’applicazione in impianti ad acqua potabile, hanno una chiusura a tenuta perfetta e sono adatte per temperature dell’acqua potabile da 5°C a 100°C. Nello sviluppo delle nuove valvole per acqua potabile Belimo ha posto particolare attenzione alla sicurezza per il futuro. Grazie all’utilizzo di materiali moderni, le valvole per acqua potabile DZR/CR sono certificate, prive di zinco e resistenti alla contaminazione e ai depositi di calcare. I collaudati attuatori Belimo motorizzano le valvole consentendo di risparmiare energia elettrica, e sono disponibili sia con che senza funzione di sicurezza. www.belimo.it

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VALVOLE MOTORIZZATE PER ACQUA POTABILE

www.atagitalia.com

Tra le novità presentate da ATAG spicca ATAG H2, la nuova caldaia alimentata a idrogeno. La versione attuale funziona con una miscela al 30% di idrogeno e al 70%, per arrivare, nel 2025, a una versione funzionante con idrogeno al 100%. Il prodotto nasce dall’evoluzione della caldaia per riscaldamento centralizzato i28CZ-H, che fa parte della serie iZone. ATAG H2 è una caldaia murale molto compatta e offre ottimi risultati in termini di efficienza e di produzione di acqua calda sanitaria, anche con accumulo separato. Il suo volume è di soli 44x70x35,5 cm ed è realizzata in acciaio INOX di elevata qualità. Può essere installata internamente o anche esternamente a incasso. Il materiale del circuito idraulico è anticorrosivo e favorisce resistenza e durata nel tempo. Anche la pompa di circolazione dell’acqua è evoluta, in quanto è modulare e in grado di regolare la velocità di erogazione, includendo un sistema di controllo e regolazione WFC che gestisce, rileva e controlla la portata dell’acqua all’interno del circuito. Se abbinata al controllo ambientale evoluto ATAG One Zone, ATAG H2 permette di raggiungere la massima efficienza energetica in Classe A+, con notevoli vantaggi e risparmio per l’utente. Il sistema di controllo e regolazione è avanzato e avviene mediante bus a due fili, proprio per estendere le possibilità di monitoraggio e telegestione dell’impianto. Per quanto riguarda la regolazione, è di tipo multizona e può gestire fino a sei differenti zone, grazie all’uso di termostati smart, app e assistente vocale. L’impianto prevede programmazione oraria settimanale, sia per il riscaldamento che per l’ACS, con la possibilità di scegliere fra differenti modalità: comfort, economy e antigelo.

NAW Hive è una pompa di calore aria-acqua full inverter, multifunzione o polivalente a recupero totale, configurabile per tutte le esigenze di impianto e in classe energetica A+++. Prodotta da Eneren, la pompa di calore – che utilizza compressori inverter BLDC digital scroll – è in grado di soddisfare i fabbisogni di riscaldamento, raffrescamento e di produzione di ACS. La pompa di calore aria-acqua opera con temperature esterne fino a -20 °C e produce acqua calda fino a 65 °C. È disponibile in tre versioni: M, per impianti a 2 tubi con acqua calda sanitaria, in recupero totale; P, per impianti a 4 tubi, per soddisfare contemporaneamente i fabbisogni di riscaldamento e di raffrescamento, in recupero totale; H, per impianti a 2 tubi con acqua calda sanitaria, in priorità. www.eneren.it n.98 www.casaeclima.com

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Infine, grazie alle sue dimensioni compatte e al sistema di anti-trascinamento contro il blocco della caldaia, il neutralizzatore Culligan CULL_NEU, è la soluzione abbinata per rimuovere l’acidità della condensa prodotta dalle caldaie e per evitare inquinamenti e corrosione dei materiali. www.culligan.it

POMPA DI CALORE ARIA-ACQUA

KIT PER IL BENESSERE DELLA CALDAIA Per il benessere della casa è particolarmente importante la cosiddetta acqua tecnologica, destinata non al consumo alimentare ma alla cura di tutta l’abitazione: dagli elettrodomestici – come caldaia, lavastoviglie, lavatrice e asciugatrice – ai sanitari. Per mantenere la caldaia in buona salute Culligan offre un kit in tre componenti: il nuovo defangatore magnetico Culligan HEAT_DEF permette di mantenere pulito lo scambiatore dagli ossidi di ferro che si possono presentare all’interno del circuito. È estremamente compatto, nonostante disponga di un’area di filtraggio maggiorata rispetto agli standard di mercato. Inoltre, grazie a una configurazione interna brevettata, garantisce sempre il passaggio di tutta l’acqua che lo attraversa all’interno dell’area del campo magnetico. Il dosatore di polifosfati Culligan HEAT_POL preserva la caldaia grazie al dosaggio proporzionale di polifosfati: si tratta di un prodotto estremamente compatto in materiale pregiato grazie alla testata in ottone cromato che garantisce la durata nel tempo e la semplicità di manutenzione per l’utilizzatore finale.

FULL INVERTER

Per affrontare la sfida ambientale e quindi la necessità di ridurre le emissioni di gas serra (GHG) a livelli più accettabili incrementando l’efficienza energetica nell’edilizia, GF Piping Systems ha sviluppato COOL-FIT, un sistema di tubazioni in plastica completamente preisolato, che include tubi preisolati, raccordi, valvole e tubi flessibili per applicazioni di raffreddamento secondario con salamoia, glicole ed etanolo, nonché acqua refrigerata in un range da -50 °C a +60 °C. Grazie ai componenti in plastica preisolati in fabbrica e alla tenuta stagna, il sistema aiuta a risparmiare almeno il 30% di energia nel circuito di raffreddamento rispetto ai tradizionali sistemi di tubazioni in metallo e grazie ai materiali non corrosivi, il sistema ha una vita utile di almeno 25 anni, permettendo un risparmio in termini di risorse per la manutenzione, le riparazioni e le sostituzioni. www.gfps.com www.casaeclima.com n.98 37

FITT Agix® è il sistema di Ventilazione Meccanica Controllata (VMC) di FITT. Certificato da Kiwa secondo la norma europea EN 17192:2019, il sistema è realizzato con tubazioni in HDPE a doppia parete, altamente flessibili e con raggi di curvatura ridotti, in grado di adattarsi facilmente al percorso di posa in cantiere, aggirare eventuali ostacoli e limitare – o persino evitare –l’utilizzo di raccordi, diminuendo così il rischio di perdite di pressione. Le unità di ventilazione sono estremamente versatili: possono essere installate sia verticalmente che orizzontalmente, a parete oppure nel controsoffitto. Sono complete di pannello touch screen con controllo WiFi e hanno la possibilità di essere comandate da smartphone, tramite app dedicata. Possono, infine, lavorare in bypass e sono dotate di motori brushless silenziosi ed efficienti. agix.fitt.com SISTEMA DI TUBAZIONI PREISOLATO

SISTEMA DI VMC SILENZIOSO ED EFFICACE

Con i suoi 60x60 cm di base e un’altezza di 200 centimetri, 4in1 è la nuova pompa di calore monoblocco aria/acqua ad alto rendimento prodotta da Innova. Concepita per rendere il più semplice possibile l’inserimento delle pompe di calore negli ambienti domestici, la pompa di calore, grazie alle sue dimensioni e alle configurazioni disponibili, facilita il passaggio all’utilizzo di energie rinnovabili da parte dell’utente finale. Nonostante integri nel corpo macchina sia l’unità esterna, sia l’accumulo dell’acqua calda sanitaria da 200 litri, il modulo ha delle dimensioni (60 x 60 cm, altezza massima 200 cm) sorprendentemente simili a quelle di un elettrodomestico ed è facile da installare (non necessita, infatti, di opere murarie). Necessitando esclusivamente di due semplici fori (da 300 x 380 mm ) per i canali telescopici di presa ed espulsione dell’aria sul muro perimetrale, la pompa di calore è stata progettata per essere installata, senza alcune difficoltà o particolari vincoli, all’interno dell’unità abitativa, mentre le aperture di presa ed espulsione dell’aria, orientabili indifferentemente sulla parte posteriore, oppure sui lati destro o sinistro, rendono facilmente possibile la sua installazione anche in esterno (es. balcone o terrazzo). Disponibile nelle potenze da 5 kW e 7 kW, 4in1 è un sistema in pompa di calore aria/ acqua (classe energetica A++) che si caratterizza per la sua elevata versatilità. Per rispondere a ogni esigenza di installazione, 4in1 si presenta in tre diverse configurazioni (S – SH – SV) tutte caratterizzate da prestazioni di riferimento in condizioni standard (EN 14511-2:2012): in riscaldamento COP 4,42 (A7/W35); in raffrescamento EER 4,23 (A35/W18). www.innovaenergie.com

38 MCE 2022| VISTI IN FIERA

POMPA DI CALORE 4 IN 1

Olimpia Splendid ha presentato in fiera un sistema compatto in pompa di calore, che introduce nuove possibilità installative per una tecnologia brevettata particolarmente efficiente. Elemento-chiave del sistema è un armadio tecnico auto-portante in acciaio zincato (o con verniciatura a polvere RAL 9016) progettato per consentire un’elevata flessibilità d’installazione: ad appoggio o a semi-incasso, all’interno così come all’esterno dell’edificio, seppur in zona protetta dalle intemperie. Nell’armadio trovano spazio: ■ una pompa di calore Sherpa Aquadue S2 E Small, disponibile in 4 taglie di potenza fino a 10 kW con gas R32; ■ un bollitore sanitario da 150 litri in acciaio inox, caratterizzato da un elevato isolamento termico (classe C); ■ un accumulo tecnico da 28 litri in acciaio inox, per garantire un funzionamento efficiente (classe C) e sicuro. In caso di installazione all’esterno, è possibile abbinare al nuovo Kit Sherpa Flex Box AS un accessorio per remotizzare il display di comando della pompa di calore (fino a 10 metri di distanza). www.olimpiasplendid.it n.98 www.casaeclima.com

SISTEMA COMPATTO PER POMPA DI CALORE

STRUMENTI DI MISURA PER PROFESSIONI HVAC+R

www.casaeclima.com n.98 39

Sauermann amplia la propria gamma di strumenti di misura per i professionisti HVAC+R con tre nuovi dispositivi che, come gli altri prodotti della gamma, sono estremamente pratici. Il termo-anemometro Si-VH3, con una tecnologia a filo caldo altamente sensibile, offre un modo alternativo per misurare le portate aria. Oltre a rilevare i valori di portata e velocità dell’aria nei condotti del sistema di ventilazione, è adatto per prove di tenuta aria, rilevando valori anche molto piccoli e, in aggiunta, attraverso le letture di temperatura, è in grado di identificare i difetti di isolamento termico. Si-VH3 si collega in modalità wireless a SiHVACR Measurement, un’applicazione per smartphone sviluppata internamente e ricca di funzionalità aggiuntive, come la possibilità di inviare tramite e-mail i rapporti di misura in formato PDF, XML o CSV. Lo strumento ha anche un supporto magnetico, che permette ai professionisti di eseguire le letture a mani libere. Il rilevatore di fughe di gas Si-CD3 è perfetto per rilevare in modo rapido e semplice anche le minime dispersioni di vari gas combustibili (metano, propano, isobutano, GPL e altri idrocarburi). Al fine di rendere la lettura completamente intuitiva, lo strumento dispone anche di uno schermo LCD con retroilluminazione regolabile. Il rilevatore perdite di refrigerante Si-RD3 individua le perdite dei gas refrigeranti più comuni con un alto grado di sensibilità, compresi tutti i refrigeranti HCFC e HFC, R1234yf, R1234ze, R290, R600a, miscele di idrogeno al 5% e azoto al 95%. (Nidron 5 e Trace-A-Gas).

www.sauermann.it

SISTEMA ANTILEGIONELLA ELETTRONICO

Watts amplia la gamma dei sistemi antilegionella con e-ULTRAMIX, una soluzione di ultima generazione progettata per la gestione efficace dell’acqua miscelata. Il sistema permette di monitorare la temperatura dell’acqua e di effettuare cicli di trattamento termico per prevenire i principali rischi derivanti dall’infezione da Legionella. I modelli del sistema e-ULTRAMIX sono dotati di unità di controllo intelligente (smart controller) in grado di programmare automaticamente i cicli di trattamento termico prevenendo con sicurezza i rischi legati alla legionella nel sistema ACS. Agendo come un “giornale di bordo elettronico”, l’unità registra e archivia i parametri relativi al processo di trattamento termico, le varie notifiche e gli allarmi, garantendo un efficace monitoraggio sanitario dell’installazione. Lo storico dei dati può essere recuperato utilizzando una micro SD card su cui sono stati precedentemente salvati oppure tramite una connessione da remoto a un sistema di Building Management System (protocollo MODBUS) che usa un’interfaccia RS485 dedicata. Il software online Configuratore e-ULTRAMIX aiuta progettisti e installatori nella scelta delle migliori soluzioni d’impianto: con un’interfaccia semplice e intuitiva è possibile generare automaticamente un progetto di massima con l’elenco dei prodotti più idonei e la relativa scheda tecnica. Inoltre, Watts e-ULTRAMIX può essere utilizzato sia in una nuova installazione sia in una già esistente dotata di valvola di miscelazione Ultramix®, aggiungendo il solo e-kit. www.wattswater.it

Con il nuovo marchio EDEN Toshiba Italia Multiclima commercializza una gamma completa di prodotti idronici abbinata alle pompe di calore Toshiba ESTIA, la linea in R32 ai vertici della categoria, per offrire all’installatore e al progettista un pacchetto completo nella realizzazione di applicazioni residenziali. Il nuovo brand verrà utilizzato da quest’anno per la commercializzazione in tutta Europa di ventilconvettori ad acqua, ESTIA boxes, serbatoi per acqua calda sanitaria e pompe di calore per acqua calda sanitaria. L’offerta comprende ventilconvettori sia per installazione a pavimento che nei controsoffitti, disponibili in 10 grandezze, con una vasta gamma di accessori ed equipaggiata anche con motori ECM, che consentono di modulare con accurata precisione la velocità del gruppo ventilante, limitando l’apporto energetico all’effettivo carico di lavoro richiesto. Anche per progetti di ristrutturazione importanti che prevedono l’utilizzo di unità interne canalizzate ad alta prevalenza l’offerta è ampia con ben 7 grandezze. Le unità sono particolarmente indicate per l’utilizzo in impianti di climatizzazione centralizzati con distribuzione dell’aria tramite una rete di canali di distribuzione. Progettato per completare il sistema ESTIA con modulo idronico a parete, ESTIA Box è completo di tutti i principali componenti dell’impianto termico e idrico-sanitario. L’offerta è composta da tre tipologie di armadi di differenti tecnologie costruttive, tutte installabili con le pompe di calore ESTIA R32 per offrire una soluzione impiantistica completa. Gli armadi sono atti a contenere oltre al modulo idronico per installazione a parete di ESTIA anche due serbatoi dedicati, uno da 200 litri per ACS, e uno per l’acqua tecnica, e tutte le tubazioni e i raccordi per un collegamento semplice all’impianto di riscaldamento favorendo così l’installazione veloce senza particolari lavori di muratura. www.toshibaclima.it

Viega Prevista è la nuova generazione di cassette di risciacquo e moduli per installazione a incasso e controparete, disponibile sia nella classica versione per pareti sottili da 8 cm, molto diffusa nel mercato italiano, che per pareti a partire da 12 cm, con altezze di installazione che vanno dal classico 110 cm fino a soluzioni estremamente ribassate a 82 cm. Il sistema è facile da installare anche senza utensili: ogni elemento su cui l’installatore deve agire è colorato in giallo in modo da essere immediatamente individuabile. Anche la manutenzione ordinaria diventa più agile e intuitiva: pochi componenti interni permettono di sveltire le operazioni e ridurre i margini di errore. Il sistema si declina in tre linee: Prevista Pure per le costruzioni in muratura; Prevista Dry e Prevista Dry Plus per l’inserimento in pareti leggere e muri a secco. Prevista Pure è pensata per sanitari con scarico a pavimento, ma dispone di un modulo per l’installazione di vasi e bidet sospesi. Entrambe le soluzioni permettono l’inserimento in muri a spessore ridotto (8 cm) e una sensibile riduzione della larghezza a 45 cm. La gamma Prevista Pure comprende soluzioni pensate per l’installazione di bidet e lavabo sospesi, oltre che soluzioni di risciacquo per pareti a spessore maggiore (12 cm). I sistemi Prevista Dry e Prevista Dry Plus, pensati per costruzioni a secco, controparete e pareti divisorie leggere, comprendono moduli di installazione lavabi, bidet, vaso, orinatoio. Il sistema componibile Prevista Dry Plus semplifica la realizzazione di pareti a secco: grazie ad una gamma completa di binari, clip angolari e altri accessori è possibile realizzare la propria installazione a secco e controparete. www.viega.it n.98 www.casaeclima.com

40 MCE 2022| VISTI IN FIERA

GAMMA DI PRODOTTI IDRONICI PER POMPE DI CALORE

CASSETTA DI RISCIACQUO MODULARE

www.beijerref.it/AirConditioning ACCUMULO ELETTRICO ALL-IN-ONE

La 4a generazione di pompe di calore aria-acqua della gamma S-THERM di Sinlclair sono state progettate per il riscaldamento e il raffrescamento di locali e ambienti domestici, oltre che per la produzione di acqua calda sanitaria. La gamma si compone di sistemi split con Hydrobox o con modulo All-in-One con serbatoio per la produzione di acqua calda sanitario integrato, di sistemi monoblocco e di scaldacqua a pompa di calore, sia in versione monoblocco che split. Tutte le unità sono collegabili con l’ampia gamma di ventilconvettori sia a marchio Sinclair che di terzi. Le pompe di calore monoblocco sono motocondensanti di facile installazione e utilizzo. Composta unicamente da un’unità esterna in cui sono racchiusi tutti i componenti idraulici, utilizza il compressore a doppio-stadio con controllo di velocità ad alta efficienza persino in presenza di basse temperature. Al variare della temperatura esterna e grazie al controllo della velocità, questa pompa di calore ricalibra il fabbisogno di potenza e mantiene costanti i parametri impostati, mantenendo sempre la temperatura richiesta e i consumi elettrici. Inoltre, è dotata di resistenza elettrica sul basamento per evitare la formazione di ghiaccio durante il funzionamento invernale. La pompa di calore è gestibile tramite il pannello di controllo touch screen e user friendly. Oltre all’impostazione della temperatura degli ambienti e dell’acqua sanitaria in base alla stagione, l’utente può impostare i parametri per la modalità di emergenza e per il riscaldamento rapido dell‘acqua, modalità vacanza, impostare il ciclo anti-legionella e lo sbrinamento manuale, oltre alla modalità risparmio energetico. La monoblocco è facilmente collegabile direttamente con impianto a riscaldamento pavimento e a un serbatoio di accumulo per l’acqua calda sanitaria. Per l’avviamento, è sufficiente eseguire il collegamento alla rete elettrica e all’impianto di riscaldamento e l’unità è pronta all’uso. Un enorme vantaggio in termini di costi rispetto alle unità con modulo idronico separato, perché in questo modo il tecnico non dovrà predisporre i collegamenti tra le due unità ( tubo gas refrigerante), ma dovrà semplicemente settare la motocondensante direttamente sull’impianto termico (tubi acqua). L’unità monta una pompa di circolazione a velocità calibrata che consente di mantenere lo scarto di temperatura richiesto fra acqua in ingresso e acqua in uscita. Altro parametro da non sottovalutare, è la capacità di operare in riscaldamento fino a una temperatura esterna di -25 °C.

RISCALDARE E RAFFRESCARE GLI AMBIENTI DOMESTICI

Per l’ambito residenziale, Viessmann ha presentato il nuovo sistema di accumulo elettrico all-in-one Vitocharge VX3: soluzione ideale per produrre energia elettrica per le utenze domestiche, diventando quasi autonomi dalla rete pubblica. Una soluzione con capacità della batteria modulare e ampliabile, per accumulare l’energia elettrica non immediatamente consumata e renderla disponibile in qualsiasi momento, anche quando non vi è irraggiamento solare. Il sistema di accumulo elettrico è composto da uno fino a tre moduli batteria al litio-ferro-fosfato impilati tra loro, ciascuno da 5 kWh, per una capacità fino a 15 kWh. Ciò permette di adeguarsi ai diversi fabbisogni energetici di case unifamiliari e bifamiliari. Dal design slim ed esteticamente gradevole, Vitocharge VX3 presenta un’elevata efficienza grazie a una tecnologia all’avanguardia. La batteria al litio-ferro-fosfato assicura un’elevata sicurezza e durata nel tempo e le celle delle batterie godono di 10 anni di garanzia prodotto. La gestione del sistema è facilitata dall’utilizzo dell’app Viessmann Vi Care e Vitoguide. www.viessmann.it www.casaeclima.com n.98 41

i protagonisti del settore si incontrano per discutere dei temi cruciali e delle principali sfide che attendono il mondo dell’edilizia. Un appuntamento fondamentale per professionisti, aziende e stakeholder, per confrontarsi sul futuro di un mercato in continua evoluzione, con la partecipazione dei massimi esperti in ambito accademico, istituzionale, associativo e del mondo imprenditoriale. Il convegno prevede l’erogazione di CFP per ingegneri e architetti www.costruirepiu.it IL PRIMO CONVEGNO DIGITALE DELLA FILIERA DELLE COSTRUZIONI 7-10 FEBBRAIO 2023 Costruire platinum sponsor con il patrocinio di Per sponsorizzazioni: dircom@quine.it

La qualità dell’aria è da sempre un tema fondamentale per tutti gli ambienti, con influenze importanti sulla produttività e la salute. Come cambieranno gli ambienti di lavoro e gli edifici scolastici nel post pandemia? Gli edifici scolastici sono dotati di strutture e sistemi impiantistici in grado di garantire un’elevata qualità dell’aria? In che modo la pandemia ha rafforzato questo trend e quali nuove esigenze sono emerse?

PATRIZIA RICCI Che aria si siCherespira?ariarespira? www.casaeclima.com n.98 43 SPECIALE Requisiti Igienico-Sanitari

Perché possano assicurare il benessere delle persone e rendere possibile lo svolgimento delle attività didattiche, gli edifici scolastici devono essere sicuri e confortevoli.

Tuttavia, alla luce del calo della popolazione studentesca, nel prossimo decennio l’attenzione dei decisori dovrà con centrarsi prevalentemente sulla ristrutturazione e riquali ficazione e, in alcuni casi, sulla ricostruzione degli edifici già esistenti, mentre costituirà un’eccezione l’edificazione di scuole completamente nuove. Proprio per questo motivo è fondamentale, anche alla luce degli input derivanti dalle pro blematiche emerse durante la pandemia, fare il punto sulle esigenze emerse e sulle specifiche che dovranno avere gli edifici scolastici e gli ambienti lavorativi del futuro, consa pevoli del fatto che la qualità e la salubrità di tali ambienti influenzano la produttività e la salute di lavoratori e studenti.

I REQUISITI DI COMFORT PER LE SCUOLE

L a pandemia da Covid-19 è stato un evento inedito e drammatico che certamente ha coinvolto diversi aspetti della vita quotidiana, sociale e lavorativa di ciascuno di noi e che, allo stesso tempo, ha permesso di riportare in primo piano l’attenzione su molti temi e problematiche italiane. Tra quelli prioritari c’è il tema della salubrità nelle scuole. In particolare, la pandemia ha messo in evidenza l’aspetto della sicurezza, oggi declinata non solo in termini di strutture, ma connessa anche con il tema della qualità dell’aria. L’insegnamento che progettisti e decisori politici hanno appreso da quanto accaduto dovrebbe indurli a pro gettare in maniera diversa i prossimi interventi normativi e gli investimenti disponibili. Purtroppo, la fotografia degli edifici scolastici del Paese certo non sembra restituire un quadro che possa rispondere alle esigenze future degli stu denti e dell’istruzione. I fabbricati, la cui età media si aggira attorno ai 52 anni, risultano in molti casi inadeguati sia dal punto di vista della sicurezza che della sostenibilità ambien tale. In Italia, il boom degli edifici scolastici risale al periodo 1958-1983, con la realizzazione di oltre 800 edifici all’anno, dei quali due su tre costruiti prima del 1976. Secondo il Rapporto sull’Edilizia Scolastica della Fondazione Agnelli (Editori Laterza) presentato nel 2019, sono 39.079 gli edifici scolastici attivi, frequentati ogni giorno da circa 8 milioni di studenti, un milione di docenti e oltre 200.000 tra ammini strativi, tecnici e ausiliari (ATA). Dall’Anagrafe dell’Edilizia Scolastica (AES) del Miur si conosce con precisione l’anno di costruzione di quasi 23.000 edifici (59%); di 14.600 (37%)

Per massimizzare l’apprendimento e la funzione educativa della scuola è necessario agire sui fattori che influenzano il benessere degli utenti, sia fisico che psicologico, interve nendo sulle condizioni climatiche che regolano il comfort ambientale, come per esempio, il microclima interno, le condizioni illuminotecniche e acustiche e la salubrità dell’a ria. La pandemia ha inoltre messo in luce l’importanza di assicurare anche la qualità dell’aria indoor negli spazi confinati. I problemi di scarsa qualità dell’aria all’interno delle scuole, tuttavia, risalgono a prima della pandemia. Già nel 2006, lo Studio europeo HESE ( Health Effects of School Environment ) evidenziava come la qualità dell’aria indoor nelle aule scolastiche fosse scadente, soprattutto per quanto riguarda le concentrazioni di polveri sottili, CO2, allergeni e muffe con effetti sulla salute respiratoria dei bambini direttamente correlabili alle sostanze inquinanti. Tra il 2006 e il 2016, il progetto SEARCH ( School Environ ment and Respiratory Health of Children ) che ha coinvolto 60 scuole in 10 diversi Paesi, aveva verificato l’associazione tra scarsa ventilazione durante le ore di lezione e l’aumento dei livelli di CO2 e formaldeide misurati nelle aule, riscon trando un aumento di casi di bronchite cronica e sintomi asmatici. Ma non è tutto. Le indagini condotte su 120 scuole

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è nota solo l’epoca storica, mentre per il 4% circa non si dispone di alcuna informazione circa l’origine dei fabbricati. Ci sono quindi circa 1.500 edifici “senza età”. Dallo stesso rapporto, sulla base dell’elaborazione dei dati AES, emerge anche che sono 3.110 gli edifici con problemi strutturali agli elementi portanti verticali, ai solai o alle coperture, mentre gli edifici scolastici che hanno adottato accorgimenti per il contenimento dei consumi di energia sono pari al 59%.

LA QUALITÀ DELL’ARIA NEGLI EDIFICI SCOLASTICI

La concentrazione degli inquinanti dell’aria esterna è solita mente inferiore rispetto a quella dei contaminanti prodotti dall’uomo all’interno degli ambienti. L’aria indoor infatti risulta da 5 fino a 20 volte più inquinata rispetto all’aria esterna, satura di sostanze nocive pericolose per la salute a fronte di esposizioni prolungate. La tossicità varia in fun zione della concentrazione e del tempo di esposizione. Il Ministero della Salute ha pubblicato un documento nel quale sono elencate le fonti interne di inquinamento. Gli inqui nanti dovuti all’edificio sono legati all’emissione da parte dei materiali da costruzione, degli arredi e delle finiture interne (pitture, tappezzerie) oppure alla presenza di VOC (compo sti organici volatili), formaldeide, amianto, radon e microrga nismi. Più in generale, gli inquinanti possono anche essere generati dall’impianto di condizionamento dell’aria, dalle apparecchiature d’ufficio, dagli elettrodomestici oppure dagli apparecchi a combustione. Tra questi ritroviamo prodotti di combustione (CO, CO2, NOx, O3, etc.), VOC, microrganismi e vapore acqueo. Accanto a questi possiamo anche annove rare inquinanti prodotti dalle persone, per effetto del loro metabolismo, i cosiddetti bioeffluenti, da animali domestici, dal fumo, dai cibi e dalla loro cottura e dai sistemi riscalda mento, quali stufe e caminetti. I parametri e gli indicatori che definiscono la qualità dell’aria negli ambienti interni sono i VOC, l’anidride carbonica, che è il principale indicatore della qualità dell’aria indoor, il monossido di carbonio, la formal deide, il radon, i particolati PM10 e PM2.5, il benzene e il tasso di ricambio dell’aria. La normativa EN 16798 definisce i criteri minimi di qualità dell’ambiente interno di un edificio sulla base di benessere termico, qualità dell’aria interna –che dipende fortemente dalla ventilazione dei locali – umi dità, illuminazione e acustica. Questa norma, parte del cosid detto “pacchetto normativo EPBD”, mira a unificare a livello internazionale le metodologie per la valutazione della pre stazione energetica degli edifici. Le norme UNI EN 16798-1 e parte 2, pubblicate nel 2019, regolano il tema della qualità dell’aria sotto il profilo progettuale e di verifica. In partico lare, la parte 1 riguarda gli edifici, con e senza ventilazione meccanica controllata, e definisce i requisiti per “i parametri di ingresso dell’ambiente interno per la progettazione e la valutazione della prestazione energetica in relazione alla qualità dell’aria interna, all’ambiente termico, all’illumina zione e all’acustica”, specificando come stabilire questi para metri per la progettazione del sistema dell’edificio e i calcoli delle prestazioni energetiche. Include criteri di progettazione per i fattori di disagio termico locale, il tiraggio, l’asimme tria della temperatura radiante, le differenze di temperatura dell’aria verticale e la temperatura della superficie del pavi mento. È applicabile quando i criteri per l’ambiente interno sono stabiliti dall’occupazione umana, la cui produzione o il processo non hanno un impatto rilevante sull’ambiente interno. Diversi studi hanno ampiamente dimostrato che la qualità dell’ambiente interno influenza sensibilmente la salute, la produttività e il comfort degli occupanti e che una buona qualità dell’ambiente interno ha un effetto positivo, migliorando complessivamente il lavoro e l’apprendimento degli occupanti. La norma europea fornisce quindi parametri di input per la progettazione dell’involucro dell’edificio, il riscaldamento e il raffreddamento, la ventilazione e l’illumi nazione, definendo i limiti dei fattori di discomfort locale entro i quali si possa avere una buona qualità dell’ambiente interno, in funzione della categoria di ambiente interno, indi cato con IEQ (Indoor Environmental Quality). I parametri di progettazione per la qualità dell’aria interna devono essere derivati utilizzando uno dei seguenti metodi: 1. metodo basato sulla qualità dell’aria percepita; 2. metodo che utilizza valori limite per la concentrazione degli inquinanti; 3. metodo basato su portate d’aria di ventilazione.

La norma definisce inoltre i limiti per alcuni parametri, quali i composti organici volatili totali (TVCO) e la formaldeide per due tipologie di ambienti, quelli a bassa e a bassissima emis sione, e aggiorna rispetto alla precedente versione (UNI EN 15251) i limiti di concentrazione della CO2. Il tema del miglio ramento dell’Indoor Air Quality (IAQ) negli edifici scolastici e della riqualificazione del parco italiano di edilizia scolastica esistente, è una delle sfide più pressanti nel post-pandemia. Tuttavia anche se spesso intervenire risulta particolarmente complesso e costoso, esistono dei casi in cui è possibile e con veniente farlo, agendo in modo mirato sugli impianti e sulle strutture per ottenere un sensibile miglioramento energetico. www.casaeclima.com n.98 45

di 25 paesi europei nell’ambito del progetto SINPHONIE ( Schools Indoor Pollution and Health: Observatory Network in Europe ) hanno inoltre rilevato che l’85% degli studenti è esposto a polveri sottili in concentrazioni superiori ai valori per metro cubo stabiliti dall’OMS come soglia di pericolo. La situazione non migliora per altri inquinanti, riscontrabili in quantità, che arrivano a sforare i parametri previsti nel 25% dei casi per il benzene e nel 50% dei casi per il radon. Come già anticipato, non è solo un problema di salute, in quanto la qualità dell’aria negli ambienti indoor ha impatti determinanti anche su attenzione e produttività. L’aria salu bre determina ripercussioni positive anche sulla capacità di concentrazione.

Requisiti Igienico-Sanitari

Per comprendere come il raggiungimento degli obiettivi di comfort potrà cambiare le scuole nella fase post-pandemica, il concetto di comfort va analizzato in tutte le sue componenti: termo-igrometrica, acustica, visiva e illuminotecnica. Il benes sere dell’utente finale è garantito solo dalla corretta interazione e integrazione di tutt’e tre gli aspetti. In questa fase, tuttavia, le condizioni di benessere nelle scuole potrebbero non coin cidere con quelle pre-pandemia perché occorrerà considerare anche il rischio biologico derivato da virus, batteri, agenti patogeni, ecc. Nel DM 18/12/75, normativa di riferimento per l’edilizia scolastica, si ritrovano riferimenti alle caratteristiche che dovrebbero avere questi luoghi per garantire il comfort interno. Al punto 5.1, infatti, in riferimento all’aspetto dell’a custica, il decreto descrive differenti fonti di rumore, parlando di rumore da calpestio, trasmissione per via aerea, valori ade guati del tempo di riverbero e precauzioni per ridurre la pro pagazione del rumore attraverso gli impianti. Nel decreto sono stati inoltre introdotti misurazioni e test, sia in laboratorio che in opera, che, se rispettati, avrebbero permesso di verificare le condizioni acustiche di un ambiente e il rispetto dei requisiti acustici previsti. Tuttavia questo aspetto della norma è stato spesso disatteso, tanto che gran parte dell’attuale patrimonio scolastico è carente da questo punto di vista. Anche nel DPCM 5/12/97 “Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici” e nel Documento dell’Organizzazione Mondiale della Sanità “Noise in Schools” si ritrovano indicazioni in tal senso. Per il comfort termico, invece, è possibile fare riferimento al D. Lgs 81/08 sulla Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro e alla UNI EN ISO 7730:2006 – Determinazione analitica e interpre tazione del benessere termico mediante il calcolo dei cosid detti indici di Fanger, PMV e PPD, e dei criteri di benessere termico locale. La normativa richiede infatti la valutazione dei parametri microclimatici che determinano l’ergonomia degli ambienti e il calcolo di appositi indicatori, come appunto il PMV (Predicted Mean Value – Voto Medio Previsto) e il PPD (Predicted Percentage Dissatisfied – Percentuale prevedibile di insoddisfazione) in relazione al PMV. Dal 1975, la normativa per gli edifici scolastici non ha subito sostanziali modifiche, a parte qualche norma di affiancamento. L’unica novità rilevante sono le “Nuove linee guida per l’edilizia scolastica” pubblicate dal MIUR nel 2013 che rinnovano i criteri per la progettazione dello spazio e delle dotazioni per la scuola del nuovo mil lennio, discostandosi dallo stile prescrittivo delle precedenti norme, risalenti al 1975. Nelle linee guida del MIUR, redatte secondo una logica di tipo “prestazionale”, i criteri di proget tazione sono adattabili alle esigenze didattiche e organizzative di una scuola in continuo mutamento. La concezione dello n.98

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NORMATIVA

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Le norme sulla qualità dell’aria indoor ■ UNI 10339:1995. Impianti aeraulici ai fini di benessere. Generalità, classificazione e requisiti. Regole per la richiesta d’offerta, l’offerta, l’ordine e la fornitura. ■ UNI EN 16798-1:2019. Prestazione energetica degli edifici – Ventilazione per gli edifici – Parte 1: Parametri di ingresso dell’ambiente interno per la progettazione e la valutazione della prestazione energetica degli edifici in relazione alla qualità dell’aria interna, all’ambiente termico, all’illuminazione e all’acustica – Modulo M1-6. ■ CEN/TR 16798-2:2019. Energy performance of buildings – Ventilation for buildings – Part 2: Interpretation of the requirements in EN 16798-1 – Indoor environmental input parameters for design and assessment of energy performance of buildings addressing indoor air quality, thermal environment, lighting and acoustics (Module M1-6).

■ UNI EN 16798-3:2018. Prestazione energetica degli edifici – Ventilazione per gli edifici – Parte 3: Per gli edifici non residenziali – Requisiti prestazionali per i sistemi di ventilazione e di condizionamento degli ambienti (Moduli M5-1, M5-4). Le norme per il benessere termoigrometrico nelle scuole Le norme che regolano la corretta progettazione del comfort termo-igrometrico sono le seguenti: ■ UNI 10339:1995 “Impianti aeraulici al fine di benessere. Generalità, classificazione e requisiti. Regole per la richiesta d’offerta, l’offerta, l’ordine e la fornitura”; ■ UNI EN ISO 7726:2002 “Ergonomia degli ambienti termici –Strumenti per la misurazione delle grandezze fisiche”; ■ ASHRAE 55-2004 “Thermal environmental conditions for human occupancy”; ■ ASHRAE 62-2004 “Ventilation for Acceptable Indoor Air Quality”; ■ EN ISO 7730:2006 “Ergonomia degli ambienti termici –Determinazione analitica e interpretazione del benessere termico mediante il calcolo degli indici PMV e PPD e dei criteri di benessere termico locale”; ■ UNI EN ISO 9920:2009 “Ergonomia degli ambienti termici. Valutazione dell’isolamento termico e della resistenza evaporativa dell’abbigliamento”. SEGUE A PAGINA 47 LA NORMATIVA PER IL COMFORT NELLE SCUOLE

BENESSERE TERMO-IGROMETRICO: CHE COSA S’INTENDE PER COMFORT? In base alla UNI ISO EN 7730, “il comfort termico è definito come condizione mentale di soddisfazione nei riguardi dell’ambiente termico”, coincidente con uno “stato di benessere termico in cui il soggetto non avverte sensazioni né di caldo né di freddo”. I prin cipali fattori fisici che influenzano gli aspetti microclimatici dei locali e il benessere termo-igrometrico sono la temperatura [°C], l’umidità relativa [%], la velocità dell’aria [m/s], la qualità dell’aria (intesa come inquinamento della stessa) e la temperatura delle superfici radianti [°C], oltre a fattori soggettivi come il vestiario [m2°C/W] o [clo] e l’attività svolta dagli occupanti [W/m2] o [met]. Negli ambienti di lavoro scolastici, come le aule, le condizioni microclimatiche di riferimento, per garantire il benessere fisico, e conseguentemente quello psicologico, degli occupanti definite per legge sono: ■ umidità dell’aria: 40 – 50% in inverno e 50 – 60% in estate; ■ portata d’aria fresca di rinnovo: almeno 25 m3/ora per occu pante; ■ temperatura dell’aria: 19-22 °C in inverno; 24-26 °C in estate; ■ velocità dell’aria: minima 0,05 m/s, massima in inverno 0,15 m/s, in estate 0,25 m/s La portata d’aria di rinnovo è direttamente connessa alla qualità dell’aria interna. A seguito della pandemia, questa ha assunto un ruolo di primaria importanza nel garantire, nel post-pandemia, la riduzione al minimo della presenza di virus nell’aria, tanto che nel settore impiantistico della ventilazione meccanica, sono state pubblicate una serie di raccomandazioni e soluzioni pratiche per limitare i rischi connessi a un possibile incremento del con tagio all’interno degli ambienti confinati. In questo senso, oltre alla riduzione del numero di persone in ambiente confinato, si rendono necessari un aumento della portata d’aria di rinnovo immessa, l’implementazione di sistemi di filtraggio adeguati, dove siano presenti di impianti di ventilazione meccanica, e un monitoraggio continuo degli inquinanti presenti nell’aria. Come abbiamo visto, i possibili inquinanti possono essere di natura chimica, fisica e biologica e possono comportare vari livelli di pericolosità in funzione della concentrazione e della tipologia. Per ridurre il rischio ambientale, le strategie di controllo devono contemplare un’accurata gestione dei ricambi d’aria. Il maggior benessere indoor viene infatti garantito dal continuo ricambio Per quanto riguarda i consumi, l’art. 9 della direttiva 2010/31/UE, la nuova EPBD (Energy Performance of Buildings Directive) introduce il concetto di “energia quasi zero” per gli edifici di nuova costruzione sia pubblici o di uso pubblico che privati (edifici NZEB), edifici ad altissima prestazione energetica che minimizzano i consumi legati al riscaldamento, raffrescamento, ventilazione, illuminazione, produzione di acqua calda sanitaria, utilizzando energia da fonti rinnovabili, elementi passivi di riscaldamento e raffrescamento, sistemi di ombreggiamento e garantendo un’idonea qualità dell’aria interna e un’adeguata illuminazione naturale in accordo con le caratteristiche architettoniche dell’edificio. Con il 1° gennaio 2021 è stato introdotto nel nostro paese l’obbligo NZEB per tutti i nuovi edifici o per gli interventi che prevedono una demolizione e una successiva ricostruzione, mentre per gli edifici pubblici la scadenza era fissata al 31 dicembre 2018. Questo obbligo dovrebbe incentivare a ridurre il fabbisogno energetico degli edifici prevedendo strategie progettuali e tecnologiche che puntino all’ottenimento di edifici 100% ecosostenibili e con consumi tendenti allo zero.

Quadro normativo di riferimento per la VMC

■ UNI CEN/TR 16798-8:2018. Prestazione energetica degli edifici – Ventilazione per gli edifici – Parte 8: Interpretazione dei requisiti nella EN 16798-7 –Metodi di calcolo per la determinazione delle portate d’aria negli edifici incluse le infiltrazioni (Modulo M5-5).

■ UNI EN 16798-7:2018. Prestazione energetica degli edifici – Ventilazione per gli edifici – Parte 7: Metodi di calcolo per la determinazione delle portate d’aria negli edifici compresa l’infiltrazione (Moduli M5-5).

Requisiti Igienico-Sanitari

spazio proposta prevede spazi modulari, facilmente configura bili e funzionali a sistemi di insegnamento e apprendimento più avanzati e non più legati alla centralità della lezione frontale, che rispondono a parametri e criteri architettonici e dell’organizza zione dello spazio del tutto nuovi.

■ UNI EN 16798-3:2018. Prestazione energetica degli edifici – Ventilazione per gli edifici – Parte 3: Per gli edifici non residenziali – Requisiti prestazionali per i sistemi di ventilazione e di condizionamento degli ambienti (Moduli M5-1, M5-4).

■ UNI 10339:1995. Lo standard è attualmente in fase di revisione e verrà suddiviso in 4 parti. www.casaeclima.com n.98 47

■ UNI CEN/TR 16798-4:2018. Prestazione energetica degli edifici – Ventilazione per gli edifici – Parte 4: Interpretazione dei requisiti nella EN 16798-3 – per gli edifici non residenziali – Requisiti di prestazione per i sistemi di ventilazione e condizionamento degli ambienti (Moduli M5-1, M5-4).

GLI INTERVENTI PER IL MIGLIORAMENTO DEL COMFORT TERMICO NEGLI EDIFICI SCOLASTICI

La pubblicazione nel 2020 della STREPIN, la Strategia per la riqualificazione energetica del parco immobiliare nazionale, all’interno della quale è descritto il parco edilizio scolastico italiano e gli interventi per riqualificarlo, ha messo in evidenza come, essendo la maggioranza degli edifici costruiti prima del 1976, in termini di efficienza energetica, essi siano in gran parte classificati come G, se si escludono quelli sui si è già intervenuti con delle riqualificazioni. Nella STREPIN si trova anche un’analisi degli interventi di efficientamento individuati in base alla metodologia cost-optimal per gli edifici tipo a uso scolastico, in base alla quale quelli prioritari sarebbero quelli relativi a isolamento termico della copertura e delle strutture disperdenti, e per quanto riguarda la parte impiantistica, il fotovoltaico e i sistemi di regolazione avanzati. Una crescente attenzione per il miglioramento della qualità dell’aria indoor negli anni post-pandemia, come conseguenza della compro vata correlazione tra la prevenzione dei contagi da Covid19 e l’aumento della ventilazione degli ambienti, è emersa anche nell’ambito del progetto Interreg QAES (Qualità dell’A ria negli Edifici Scolastici) che ha coinvolto 12 scuole dell’Alto Adige e del Ticino. Il progetto ha approfondito il tema della qualità dell’aria negli edifici scolastici e l’analisi di soluzioni

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dell’aria interna con immissione di aria esterna filtrata. Effi cace “diluizione” e adeguata filtrazione dell’aria, controllo della temperatura e dell’umidità interna, sono i fattori che contribuiscono alla riduzione degli agenti patogeni dispersi in ambiente, sia nel caso di edifici con ventilazione natu rale che con ventilazione meccanica controllata. La diffe renza tra i due sta nella modalità con cui vengono garantiti i ricambi d’aria. Mentre nel primo caso, il ricambio d’aria è strettamente dipendente dall’apertura degli infissi da parte dell’utente, con forti limiti legati a un flusso d’aria variabile e imprevedibile, e quindi una capacità di gestire il rischio molto ridotta con impossibilità di controllo sulla qualità dell’aria esterna in ingresso, compreso il livello di allergeni e inquinanti presenti, nel secondo, laddove siano presenti impianti di ventilazione meccanica, certamente più efficaci e convenienti della semplice apertura delle finestre, si ottiene un notevole miglioramento della qualità dell’aria in presenza di una filtrazione dell’aria immessa.

Il tema del comfort termico e delle condizioni microclimati che delle aule è di fondamentale importanza per il benessere di alunni e docenti. Per un comfort ottimale, temperatura e umidità dell’aria hanno dei valori di soglia stabiliti per legge, come abbiamo già visto. Questo impone che i nuovi edifici siano già realizzati secondo parametri progettuali fina lizzati al risparmio energetico e al comfort, mentre su quelli esistenti si intervenga con progetti di ristrutturazione e riqua lificazione energetica.

I principali interventi per l’isolamento termico delle scuole consistono nella realizzazione di sistemi isolanti a cappotto , la posa di isolante in copertura – all’intradosso e all’estradosso del solaio – e l’installazione di infissi performanti , che rappresentando spesso un elemento di criticità per le facciate vanno scelti in funzione delle pre stazioni termiche e acustiche garantite I parametri che governano questa tipologia di interventi sono la trasmittanza e la conducibilità termica dei materiali, che forniscono infor mazioni sulle modalità con cui si diffonde il calore. Per mas simizzare il risparmio energetico, è necessario infatti adope rare materiali con un basso valore di trasmittanza termica, e questo è vero tanto per l’involucro degli edifici, quanto per i serramenti. Nel periodo pre-pandemia, gli interventi riguar danti gli edifici scolastici erano incentrati più sul risparmio energetico che sugli obiettivi comfort termico, nonostante fosse già dimostrato che il microclima influenza la capacità di concentrazione e il rendimento degli studenti.

impiantistiche e di gestione per migliorarla, mettendo in evi denza come un ricambio d’aria correttamente progettato sia la strategia più efficace per assicurare aria più sana nelle aule scolastiche. In questo senso, i sistemi di ventilazione meccanica hanno un ruolo prioritario anche rispetto alle tec nologie di sola purificazione, dimostrando effetti apprezzabili sulla riduzione dei carichi inquinanti e della CO2, parametro misurato come marker della qualità dell’aria indoor. Questa tecnologia, inoltre, è efficace anche nei confronti del rispar mio energetico, tema sempre più attuale anche in relazione ai crescenti incrementi dei costi dell’energia.

Sono 216 le nuove scuole che saranno costruite attraverso il piano previsto dal PNRR. Un investimento innalzato dagli 800 milioni iniziali a oltre 1 miliardo di euro, stanziato per il piano di sostituzione delle scuole, a fronte delle numerose domande pervenute al Ministero alla scadenza del bando “nuove scuole”, in misura massiccia soprattutto dagli enti locali di Campania (95), Lombardia (61), Veneto (47), Emi lia-Romagna (45) e Toscana (42). Tra quelli entrati in gradua toria, restano comunque fuori dal finanziamento del bando 146 interventi, per un totale di 776,6 milioni di euro. Occorre precisare, tuttavia, che non si tratta dell’unico inter vento previsto dal PNRR sull’edilizia scolastica, perché il più corposo è rappresentato dai 3,9 miliardi destinati al piano di messa in sicurezza delle scuole. Perciò questo intervento, relativo al progetto nuove scuole, è chiamato a coprire solo una parte del fabbisogno esistente. Il piano “nuove scuole” interviene infatti su 410.000 metri quadri di patrimonio edi lizio (le 195 scuole inizialmente stimate nel PNRR), mentre quello di messa in sicurezza riguarda la ristrutturazione di 2,4 milioni di metri quadri. Il piano per la costruzione delle nuove scuole, più propriamente, il piano di sostituzione e riqualificazione energetica degli edifici scolastici, è inse rito nella missione 2 del PNRR, denominata “rivoluzione verde e transizione ecologica”, che prevede una riduzione del 50% del consumo di energia finale per le nuove scuole. Il piano per la costruzione di nuove scuole sarà probabil mente quello più innovativo tra tutti gli interventi previsti dal PNRR per l’edilizia scolastica, perché consentirà di cre are degli ambienti educativi all’avanguardia, in termini di qualità edilizia, di rispetto per l’ambiente, di presenza di spazi verdi e connettività. In tal senso, nel mese di maggio scorso, sono state presentate le linee guida per le scuole del futuro, redatte da un apposito gruppo di esperti, che saranno la base per le future progettazioni. www.casaeclima.com n.98 49

Igienico-Sanitari

LA COSTRUZIONE DI NUOVE SCUOLE

ATTRAVERSO I FONDI DEL PNRR

Requisiti

Le tipologie di sistemi VMC per aumentare la qualità dell’aria nelle scuole possono essere suddivisi in sistemi VMC centralizzati, che prevedono un impianto unico per tutti gli ambienti e la canalizzazione di tutte le mandate e riprese e il recupero di calore dell’aria, e sistemi decentrati o puntuali in ogni aula, per i quali occorre l’installazione di una macchina con recupero di calore per ogni aula che permette la personalizza zione della portata dell’aria. Gli impianti VMC decentralizzati sono più flessibili e più utilizzati sia nelle nuove costruzioni che nelle ristrutturazioni, in quanto possono essere installati senza dover effettuare opere murarie invasive, mentre una VMC centralizzata, che fa uso di condotti, richiede un mag giore investimento, a fronte tuttavia di un’efficienza superiore. Accanto alle due soluzioni principali, ci sono anche i sistemi di prelievo dell’aria dalle singole classi con immissione nei corridoi (ventilazione forzata nei corridoi), meno invasivi ma con efficienza di ricambio d’aria inferiore ai precedenti. I sistemi VMC si distinguono in ulteriori tre categorie: ■ impianti VMC a singolo flusso, che non hanno uno scambiatore di calore per cui l’aria non viene riscaldata e sono molto semplici. Vengono impiegati per immettere una determinata quantità di aria filtrata in funzione delle esigenze; ■ impianti VMC a flusso alternato, che effettuano dei cicli temporali alternati di immissione ed estrazione dell’aria. Come imposto dalla normativa EN 13141-8 – Ventilazione degli edifici, debbono essere installati in coppia, motivo per cui non sono propriamente economici; ■ impianti VMC a doppio flusso, che consentono un elevato filtraggio dell’aria unitamente a un ridotto consumo ener getico, garantendo un risparmio sui costi di riscaldamento grazie allo scambiatore di calore in dotazione. Motivo per cui sono solitamente più richiesti.

LE LINEE GUIDA PER LE SCUOLE DEL FUTURO

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COME MIGLIORARE L’IAQ NELLE SCUOLE

Una qualità ottimale dell’aria negli spazi interni e il suo effi cace ricambio sono obiettivi prioritari in ogni momento della vita scolastica, non soltanto in un’emergenza sanitaria. Occor rerà quindi valutare le caratteristiche di ogni situazione per decidere quale tipo di ventilazione – naturale o meccanica – sia, in ogni caso specifico, la più efficace ed efficiente pos sibile, valutandone i benefici in termini di salute e i costi complessivi dell’installazione e della manutenzione.

L’obiettivo che le linee guida si prefiggono è quello di deline are un orizzonte culturale entro il quale progettare le scuole –in particolare quelle che saranno oggetto dei concorsi di pro gettazione per la Missione 2 del PNRR – per costruire luoghi di apprendimento nuovi non solo nelle forme, ma concepiti come veri e propri laboratori didattici, aperti al territorio. Il senso del documento è quello di trasformare in indica zioni e suggerimenti utili ai progettisti una serie di aspetti di qualità che gli edifici scolastici di nuova costruzione, o frutto dell’intervento su strutture esistenti, dovranno avere per ospitare con efficacia le nuove esperienze didattiche. La linea tracciata potrebbe anche costituire un primo orizzonte per la necessaria, e da più parti evocata, revisione delle norme tecniche del 1975. Al punto 2 del documento, “Una scuola a basso consumo”, viene ribadita l’importanza che l’edificio sia concepito con il più basso impatto ambientale possibile e che le necessità di manutenzione, spesso costose e inva sive, siano contenute al massimo, privilegiando soluzioni low tech, che affrontino in maniera passiva le principali soluzioni legate agli impianti. In relazione alla qualità dell’aria, la pro gettazione dell’involucro deve consentire anche l’utilizzo di strategie passive per la ventilazione naturale, la regolazione della temperatura, il comfort ambientale e viene caldamente raccomandato l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili per alimentare le strategie attive.

RISTRUTTURAZIONE DI EDIFICI SCOLASTICI: VERSO L’OBIETTIVO NZEB

Requisiti Igienico-Sanitari

SISTEMA VMC DECENTRALIZZATO

LO

Gli impianti di VMC decentralizzati sono concepiti per il ricam bio d’aria di singoli ambienti, per esempio le classi, e sono realizzati da dispositivi di ventilazione stand alone che realiz zano l’immissione e/o l’estrazione puntuale senza l’impiego di canali di distribuzione o con canalizzazioni molto limitate. Per questo, non richiedendo opere murarie e lavori particolari, rispetto alla VMC centralizzata, sono più veloci da installare e, avendo un impatto modesto, vengono preferiti soprattutto nelle ristrutturazioni di edifici scolastici esistenti. Si tratta di soluzioni appositamente studiate per gli ambienti scolastici che garantiscano il rispetto dei requisiti di qualità dell’aria in funzione delle portate di progetto, calcolate in funzione delle dimensioni delle aule e del relativo affollamento. Lo schema tipico di un sistema di VMC decentralizzato a doppio flusso continuo, con flussi d’aria incrociati controcorrente è il seguente: l’aria esausta, carica di umidità e CO2, viene aspirata dall’ambiente interno e fatta confluire nello scambiatore di calore dove – senza i due flussi entrino in contatto – cede il proprio calore al flusso d’aria in entrata che simultaneamente viene immessa dall’esterno. L’aria di rinnovo, più ricca di ossi geno, viene pre-riscaldata e purificata da un filtro ad alta prestazione che arresta smog, particolato e pollini. Questa tec nologia permette un ricambio d’aria costante e bilanciato negli ambienti chiusi, assicurando prestazioni superiori in termini di efficienza energetica, depurazione dell’aria e comfort interno.

SISTEMA VMC CENTRALIZZATO

I requisiti minimi di prestazione energetica per i nuovi edi fici e gli edifici soggetti a ristrutturazione, in funzione del tipo e dell’estensione della ristrutturazione stessa, in Italia sono specificati nel D.M. del 26/06/2015 “Adeguamento linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici”, detto anche “Decreto Requisiti Minimi”, attuazione della Legge n. 90/2013 che recepisce la direttiva 2010/31/UE. Si tratta di requisiti che riguardano le prestazioni energeti che dell’edificio e l’efficienza globale dei sistemi tecnici di costruzione, determinati sulla base dei valori dei parametri termo-fisici caratteristici del fabbricato dell’edificio di riferi mento. Per un edificio pubblico a energia quasi zero i para metri sono elencati nella Tabella 1 del Decreto. Considerate le bassissime prestazioni energetiche degli edifici scolastici italiani medi, nella maggior parte dei casi, la trasformazione in nZEB richiederebbe ingenti fondi e un grande impegno. È opportuno quindi mettere a punto una procedura di diagnosi energetica dettagliata, conforme alle linee guida fornite dalla www.casaeclima.com n.98 51

Gli impianti di VMC centralizzati sono quelli più struttu rati da installare. Questi sistemi distribuiscono l’aria nei vari ambienti, nello specifico classi, laboratori, mense, ecc., attraverso una rete di condotte di mandata e di ripresa che si estende da una unità centrale. Vengono generalmente installati in edifici nuovi, in fase di costruzione, oppure nel caso di ristrutturazioni importanti, nelle quali viene completamente rivisto il concetto impiantistico. Dotati di elevata efficienza di ventilazione (efficienza di recupero di calore) devono essere integrati con strategie di regolazione e controllo avanzato che si possono basare sulle concen trazioni degli inquinanti, generalmente CO 2, e su altri para metri indoor , quali temperature, umidità, etc. I componenti non sono visibili, poiché spesso vengono posti dentro un controsoffitto e, l’immissione e il prelievo dell’aria all’in terno delle stanze, avviene mediante griglie o bocchette di aereazione. Respirare aria pulita, ricca di ossigeno e priva degli inquinanti che si accumulano e si concentrano proprio negli ambienti chiusi, è molto importante per la salute, dato che, come ribadito, l’aria indoor risulta più inquinata rispetto all’aria esterna. Su questo tema ricercatori, aziende e associazioni stanno lavorando da tempo e tantissimi risultati sono già stati raggiunti. In proposito, si segnala anche uno studio condotto dalla Fondazione David Hume in collaborazione con la Regione Marche dal quale si evince che, con la massima portata di ricambio dell’aria (6 o più ricambi-ora), gli impianti di Ventilazione Meccanica Controllata (VMC) installati in un ambiente chiuso abbattono più dell’80% il rischio di infezione da Sars CoV-2. L’indagine, svolta dal 13 settembre 2021 al 31 gennaio 2022, ha coinvolto 10.441 classi marchigiane, di cui 10.125 senza impianto e 316 con impianto VMC (al momento di inizio dello studio erano 500 le classi con impianti VMC installati). Unica in Italia, la Regione Marche, fin dal gennaio 2021, ha investito in questa tecnologia di riduzione degli elementi inquinanti nell’aria per garantire lo svolgimento dell’anno scolastico il più possibile in presenza. Nel febbraio 2021, la Regione ha finanziato con 9 milioni di euro di risorse proprie, un bando per l’acquisto e l’installazione degli impianti VMC nelle aule scolastiche e ha destinato ulteriori 3 milioni per adibire le aule con sanificatori. STUDIO PILOTA DELLA REGIONE MARCHE BOX 2

Per la parte impiantistica è necessario ricorrere allo sfruttamento delle energie rinnovabili, gra zie all’installazione di pannelli solari fotovoltaici e pannelli solari termici sulle coperture del fab bricato, e di sistemi alternativi ad alta efficienza. In risposta al Decreto 18 dicembre 1975, che impone obblighi sul numero di ricambi d’aria per gli ambienti scolastici, è preferibile preve dere sistemi di ventilazione meccanica controllata decentralizzati che assicurano prestazioni termi che elevate e la possibilità di completare i lavori di installazione in tempi rapidi e senza lavori edili onerosi. Questi sistemi, come noto, vengono posizionati all’interno dei singoli ambienti, non necessitano di canalizzazioni complesse e, inol tre, consentono non solo la ventilazione costante, ma anche la filtrazione dell’aria e il recupero del calore. Quest’ultimo, in particolar modo, è un fat tore fondamentale per non inficiare l’efficienza energetica degli edifici ed evitare la dispersione termica che farebbe aumentare i consumi. Un alto livello di integrazione di tutti i sistemi ener getici, ossia un sistema di regolazione e supervi sione in grado di integrare gli impianti meccanici e gli impianti elettrici, consente infine un totale e completo controllo di gestione e ottimizzazione dei consumi energetici.

norma UNI CEI EN 16247-2:2014 “Diagnosi energetiche - Parte 2: Edifici”, per identificare soluzioni tecniche cost-optimal, cioè basate anche sull’ot timizzazione dei costi di intervento, e realizzabili, tra le diverse misure di efficienza energetica che soddisfano i requisiti nZEB. È consigliabile differenziare la progettazione degli interventi per la parte impiantistica in funzione dei vari locali che caratterizzano un edificio scolastico – le aule, i servizi e le funzioni legate all’attività scolastica, dalla mensa frequentata, per esempio, solo in determinati orari della giornata e dalla palestra, che può richiedere un’autonomia funzionale, affinché possa essere utilizzata al di fuori degli orari scolastici. La proposta di riqualificazione deve tenere in conto non solo della riduzione dei consumi ma soprattutto del grado di benessere degli occupanti. Perché un edificio possa rientrare all’interno della categoria nZEB, occorre intervenire sull’involucro edilizio, sulle pareti perimetrali e sulle prestazioni delle strutture opache e vetrate, nonché sulla parte impiantistica, propo nendo la migliore tecnologia sul mercato per la produzione di energia in modo efficiente. È infatti agendo sull’involucro edilizio, perseguendo una sua ottimizzazione dal punto di vista delle prestazioni energetiche globali, che si può raggiungere un compromesso tra prestazioni inver nali e prestazioni estive. Le facciate in vetro, laddove presenti, possono essere realizzate con vetri a controllo solare, con trattamenti selettivi e basso emissivi, che permettono di arrivare a valori di schermatura prossimi all’80%. In alternativa, l’installazione di facciate ventilate può rappresentare un’efficace soluzione per la riqualificazione energetica di edifici scolastici già esistenti, essendo queste in grado di correggere i ponti termici e di eliminare fenomeni di condensa e muffe. Si tratta di un intervento effet tuato sull’esterno dell’edificio – quindi la sua realizzazione non comporta una riduzione della superficie calpestabile degli ambienti e non arreca eccessivi disagi agli occu panti – abbastanza oneroso che, tuttavia, con sente una riqualificazione energetica e il contem poraneo rinnovamento della facciata. Il principio alla base della tecnologia è la respirazione legata alla presenza di una camera d’aria, responsabile del miglioramento delle performance dell’edifi cio durante tutto l’anno, al disotto del rivesti mento visibile della facciata. Il sistema a facciata ventilata consente la massima salubrità degli ambienti e garantisce protezione allo strato isolante e costante ventilazione. È quindi opportuno scegliere materiali e spessori ade guati per ogni strato, a seconda delle prestazioni che si vogliono raggiungere. La sua capacità di abbattere l’onda termica estiva offre un notevole vantaggio nella stagione estiva contribuendo al raffrescamento degli edifici e aumenta la loro capacità di ridurre i suoni e i rumori provenienti dall’esterno migliorando notevolmente il comfort all’interno delle aule.

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L’Amministrazione comunale di Fontaniva ha finanziato un importante intervento per dotare tutte le classi dei tre plessi scola stici – la Scuola Primaria Battisti, la Scuola secondaria di primo grado Alberti e la Scuola Primaria Filzi – di sistemi di aerazione meccanica Helty Flow M800, in grado di ventilare i locali anche a finestre chiuse assicurando una migliore salubrità al loro interno grazie all’aria costante mente rinnovata e filtrata.

L’intervento – eseguito dall’Impresa Ranzato Impianti su progetto dell’Ing. Simone Miche letto – ha previsto l’installazione di 58 macchine decentralizzate Flow M800 dell’azienda vicen tina Helty, scelte sia per le elevate prestazioni tecniche che per la possibilità di completare i lavori di installazione in tempi rapidi e senza lavori edili onerosi. A differenza di soluzioni alternative come gli impianti centralizzati, questi sistemi, infatti, non necessitano di canalizzazioni complesse.

IL SISTEMA HELTY FLOW M800

VENTILAZIONE INFORMAZIONE

Ventilazione Helty per le scuole di Fontaniva

Progettato per servire singoli locali che richie dono un adeguato ricambio d’aria – aule sco lastiche, ma anche piccoli esercizi commerciali, uffici e spazi di comunità – Helty Flow M800 ha una portata d’aria variabile sino a 800 m3/h e integra un doppio filtro F9/G3 in entrata in grado di purificare l’aria esterna da agenti inquinanti, pollini, batteri e particolato sottile PM10 e PM2,5 prima di immetterla negli DALLE AZIENDE

Il comune in provincia di Padova ha dotato tutte le sue scuole del sistema VMC Helty FlowM800 per garantire aria salubre in classe e favorire la didattica in presenza ambienti. La presenza di uno scambiatore di calore entalpico a doppio flusso incrociato, inoltre, consente di recuperare fino all’82% del calore contenuto nell’aria in uscita, evitando così le dispersioni termiche legate all’apertura delle finestre per il ricambio d’aria manuale. Performante e silenziosa, Flow 800 può essere integrata in edifici già esi stenti senza la necessità di progettazioni complesse e lavori invasivi sull’edificio. Inoltre, in quanto sistema decentralizzato, questo modello di ventilazione minimizza le periodiche operazioni di sanificazione che sono indispensabili ma spesso trascurate nei sistemi tradizionali con distribuzione canalizzata dei flussi d’aria, le cui tubature possono diventare habitat per la proliferazione di batteri e altri inquinanti. www.heltyair.com

a cura di Fondazione Promozione ACCIAIO

Il Campus dell’Università di Anton De Kom in Suriname testimonia i vantaggi del sistema costruttivo a secco in acciaio che ha consentito la realizzazione degli studentati nonostante le avverse condizioni ambientali del sito

Un’identità d’acciaio n.98 www.casaeclima.com54 DENTRO L’OBIETTIVO

www.casaeclima.com n.98 55 SCHEDA PROGETTO NOME OPERA Alloggi per studenti – Anton De Kom University LUOGO Paramaribo, Suriname ANNO COSTRUZIONE: 2017 DURATA LAVORI STRUTTURA IN ACCIAIO 6 mesi DESTINAZIONE D’USO Residenziale – Alloggi COMMITTENTE LR Group IMPRESA ESECUTRICE Hurricane Steel Suriname PROGETTO STRUTTURALE Ufficio Tecnico Manni Green Tech srl FOTOGRAFIE © Manni Green Tech srl SUPERFICIE LORDA DI PAVIMENTO 6550 mq su 3/4 piani SISTEMA COSTRUTTIVO Light Steel Frame (LSF) e carpenteria pesante QUANTITATIVI ACCIAIO: 320.000 kg circa QUALITÀ ACCIAIO PROFILI SOTTILI: S320GD, S350GD TRATTAMENTO PROTETTIVO ACCIAIO Profili sottili formati a freddo, zincatura a caldo in continuo | Profili laminati a caldo, zincatura a caldo

Forme semplici e prestazioni energetiche idonee per climi molto caldi e umidi. Sono questi i driver che hanno accom pagnato la nascita di due edifici multipiano a uso alloggi per studenti per il Campus dell’Anton De Kom University di Paramaribo, in Suriname. Il primo edificio, più alto e snello, si sviluppa su 2.850 mq, distribuiti su quattro piani fuori terra, mentre il secondo, più largo e basso, si estende su circa 3.800 mq su tre piani fuori terra.

SISTEMA COSTRUTTIVO A SECCO IN ACCIAIO Le principali tematiche che hanno influito sulla scelta del sistema costruttivo a secco in acciaio (Light Steel Frame) sono princi palmente legate alla migliore combinazione ottenibile tra resi stenza e leggerezza. I requisiti di resistenza sono legati alle pro blematiche ambientali del sito (zona equatoriale), soprattutto alla presenza di forte vento e piogge intense, richiedendo per quest’ultimo aspetto una particolare attenzione alla progetta zione e al dimensionamento dei canali di gronda. Date, inoltre, le difficoltose condizioni del suolo, trattandosi di terreno argil loso di scarsa qualità, è stato fondamentale ricorrere a un sistema costruttivo che minimizzasse il peso in fondazione e il Light Steel Frame si è dimostrato quello più idoneo. Tale sistema ha consentito la realizzazione solamente di una platea di spessore 30 cm in calcestruzzo armato, riducendo al minimo il peso. Non potendo ricorrere a sistemi costruttivi come il cemento armato o la muratura per motivi legati all’eccessivo peso, la forte umidità ha inoltre escluso il sistema strutturale in legno quale alternativa.

LOGISTICA E ASSEMBLAGGIO

Per la maggior parte della struttura sono stati utilizzati profili sottili formati a freddo in acciaio (cold formed steel) ottenuti direttamente da coils attraverso una macchina presso-piegatrice in continuo, di spessore variabile da 1 a 1,6 mm. Particolarità di questo sistema costruttivo è l’impiego di viti al posto dei rivetti, pensati nell’ottica di agevolarne anche il disas semblaggio. I profili vengono infatti realizzati direttamente con 5 fori per dare maggiore flessibilità al progettista sulla definizione e l’ottimizzazione di ciascun collegamento.

DETTAGLIO PARETE n.98 www.casaeclima.com

56 DENTRO L’OBIETTIVO

La realizzazione delle strutture in acciaio ha richiesto circa sei mesi: non molto se si pensa alla quantità di profili in gioco.

Un ulteriore vantaggio di questo sistema costruttivo è stata la semplicità di assemblaggio, garantita anche per mezzo di semplici e pratiche istruzioni per il montaggio delle pareti in accompagnamento alla fornitura dei profili. I pannelli sono stati dunque installati a piè d’opera tipicamente in moduli 2 x 3 m.

Altra problematica da tenere in considerazione è strettamente logistica: trattandosi di una spedizione transoceanica è stato necessario ridurre al minimo i volumi di trasporto via mare per ridurre i costi. Pertanto, i profili sono stati forniti sciolti e non già preassemblati in pannelli in officina, come succede la maggior parte delle volte.

DETTAGLIO FISSAGGIO PANNELLO - STRUTTURA www.casaeclima.com n.98 57

La presenza di venti forti e la necessità di contenere al massimo il peso hanno richie sto un’ottimizzazione del sistema di contro ventamento. I controventi, realizzati in Light Steel Frame , sono stati distribuiti su ciascuna parete. In ausilio alla struttura in profili sot tili formati a freddo, è stato previsto l’uso di tipici profili tubolari soprattutto in prossimità dei vani scale. Il sistema costruttivo in profili sottili formati a freddo si adatta molto bene anche alle strutture in carpenteria tradizionale con profili laminati, per mezzo di opportuni sistemi di fissaggio mediante avvitamento. In totale, le strutture in acciaio incidono circa fra i 45 e i 55 kg/mq. Le travi di solaio sono state interamente realizzate mediante sistemi a traliccio il Light Steel Frame, facilmente fissati ai pannelli verticali. Anche le strutture a sostegno dei terrazzi, con addirittura 1,6 m di sbalzo, sono interamente rea lizzate mediante il LSF con anche l’inclinazione prevista per lo scolo delle acque. In alcuni punti lo sporto di gronda, sempre realizzato mediante il solo impiego del LSF, raggiunge anche i 2 m. Vi è stata la ricerca della massima economicità su pan nelli, facciate e copertura, impiegando pannelli sandwich avvitati direttamente alla struttura.

58 DENTRO L’OBIETTIVO

CANTIERE CON FISSAGGIO DEI PANNELLI SANDWICH

Un altro vantaggio in termini costruttivi, proprio di questo sistema, consiste nell’esigua attrezzatura necessaria in cantiere: per la costruzione di queste opere non è stato necessario alcun ponteggio. Le pareti sono state semplice mente sollevate da terra. n.98 www.casaeclima.com

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Dopo il crollo del 2020 nel 2021 ci sarà già la ripresa DIGITAL Latradizionalecerimoniainaugurale digitale interattiva presentazioni dal vivo, approfondi Interattivo, digitale e dal vivo direttamente da Pfronten interconnessi, secondo logica Industria 4.0, anche mondo della robotica sta rapidamente evolvendo verso alcune direttrici di sviluppo che coinvolgono direttamente l’interazione tra uomo e macchina.Realtà virtuale realtà aumentata, sistemidivisionetridimensionali,nuovisoftware IntelligenzaArtificialeconcorrono FEBBRAIO MECCANICA materie punto TermsofMechatronicsMechatronicsinternationaldictionary MultilingualDictionary Mechatronics international dictionary Dizionario internazionale Meccatronica Internationales Wörterbuch Mechatronik Dictionnaire international de mécatronique Diccionario internacionale de procesamiento de mecatrónica Международныйсловарьмехатроники Terms Mechatronicsofimprovewhatmovesdalsingolocomponenteaisistemiplug&play,soluzionichesemplificanolavitadelprogettista4.0 IT-1236-BRG+ECS 145x210.indd Cover_TerminiMecc_Luglio2019_Generale.indd 29/08/19 GENNAIO WWW MECCANICA FLUIDODINAMICOBIONICA SENSIBILI L’AGRICOLTURABOSCH previorestituzioneRoserio-MilanoCMP/CPOrecapito Intelligenzaartificiale, mancato previorestituzioneRoserio-Milano 232 novembre/dicembre 2020 LXXI www.meccanica-plus.it SPECIALE. Le applicazioni nell’AssemblaggioBalzo robot installati negliultimicinqueanni Macchine utensili in Italia, crollata la produzione PrincipalinovitàtecnologichepresentateinBiMu RIVISTA DI MECCANICA OGGI 2020 www.dimensionepulito.it MENSILE DI PULIZIE INDUSTRIALI,SANIFICAZIONE IGIENEAMBIENTALE pulizia sanificazionee stindustry.it MACCHINEVAPORESECCO MERCATO Lavasciugalaripresanelcambiamento CARRIERA & LAVORO Uscire dalla logica del “posto di lavoro” FORMAZIONE Pulizia sanificazioneedegliambienti ALIMENTARESpecialeIGIENE 1991 nostri2020 29 anni! Il volto delle imprese who’swwho]whocleaning inviaremancato pagaamentomittente www.elettronica-plus.it GENNAIO-FEBBRAIO 2021 componenti,elettronicastrumentazione TECH FOCUS Blockchain:puòcrearefiducianellesupplychaindell’elettronica COVER STORY Elettronicadipotenza:packagefondamentale O EMAGAZINEVERTICALPower Keysight Technologies nunciato l’introduzione primo oscilloscopiocon analogici Ghz canali simulconsente agli utilizzatonumero strumenti sul lavoro semplificare flusso lavoro prestazioni più tre più precise con singolo “Si primioscilloscopi spiegato Alexander,KeysightTechnologies che stazionisimultanee canali consentire individuazioneprogettisti alla del problema nel tempopossibile”.nuovioscilloscopi miserie MXR borazioni coneffettuateprestazioni larmente che permettono integrare un’unica soluzione differenti: analizzatore spettro real oscilloscopio, voltmetro digitale generatore forme da, diagrammi Bode, contatore,analizzatorediprotocol-analizzatorelogico.corredofornitacompletasoluzionisoftware. dell’Arizona. nuova utilizzerà processoTSMCdawafer/meseavràunacapacitàporterà creazio1.600 lavoro qualificati. L’avvio costruzione provisto l’anno prossimentre produzione inizierà La taiwanese dichiarato questo progetto 12 2021 www.elettronica-plus.it Già dell’anno una economiche avuto negati pandemiaistribuziosullefatto che accentuare questo fenomeno. combinazione questi ha determinato del dell’11,7% primo trimestre Alivello singoli loro: per come (-19,4%),(-17,7%),GranBre-regioni (-38%) stato superiore alla per come dell’Est caduta stata più (-4%). Buona 203 limitato perdite. Improntate alla cautela previsioni GeorgSteinberger,“La visibili fornitori utenti porterà alcuni indubbiosostanziale necessità sostenerepolitichesul go periodo avrà favorevoli l’industria elettronica suo complesso”. Mensile notizie commenti per l’industria elettronica 641 MAGGIO 2020 DMASS: il futuro della distribuzionewww.elettronica-plus.it Oscilloscopi MXR di Keysight: 8 strumenti in 1 nuova fabbrica negli Stati Uniti MERCATIWIRELESS:SMARTPHONEALL’IOT pagina REPORTCONTRACTMANUFACTURING:SETTOREREAGENDO pagina all’interno Q119-Q120 indubbio Mercati/AttualitàAvnetSilicaaggiungeLifudallaproprialinecardNuovodisplayMicroLEDbasatosullatecnologiaBlackCoating VII KOEpotenzia gammadi TFT VIII XIVSensorediimmagineCMOStecnologia“globalshutter”perapplicazionivisioneartificialerealtàSistemacentralizzatoperilluminazioneemergenzaLatecnologiaLiFiintegrataneicomputerportatiliruggedMonitorindustrialitecnologiamulti-touchPCAPSoluzioneprontaall’usoperapplicazioniindustriali EOLighting ILLUMINAZIONE:UN FUTURO CHE SI PREANNUNCIA DECISAMENTE BRILLANTE IN QUESTO NUMERO RAFI Srl, Piazzale Europa, 9 10044 Pianezza (TO) Tel.: +39 (011) 966.31.13 / 994.30.00 rafi@rafisrl.com www.rafisrl.com DISTRIBUZIONE COMPONENTI ELETTRONICIEOPower L’AUTONOMIA DELLA BATTERIA NEI DISPOSITIVI MOBILI DOPO LA LEGGE DI MOORE Mercati/Attualità VI VIIITracoPower:unagammasemprecompletaconvertitoricc/ccealimentatorica/ccSoluzioneBMSwirelessconabilitazionepersistemiASILModulocomunicazioneperalimentatorisuguidaDINVIIIRohmaumentalacapacitàproduttivadeidispositividipotenzaSiCNuovialimentatoriprogrammabilida1500WElettronicadipotenza:leprevisioniVicorXVAlimentazione:passato,presentefuturoXVIIITutelaresalutepubblica:assistenzapreventivaperunasocietàpiùsanaXXIL’evoluzionedellatecnologiaprogettazioneproduzionedeiconvertitoriXXIVsemiconduttoriWBGaprononuoveopportunitànelleapplicazionipotenzaL’autonomiadellabatterianeidispositivimobilidopolaLeggeMooreProtezcontrodanniprovocatidallatensione:alcuniconsigliutiliNew IN QUESTO NUMERO PixabayJoseph VIIITracoPower:unagammasemprecompletaconvertitoricc/ccealimentatorica/ccabilitazionepersistemiASILalimentatorisuguidaDINRohmaumentalacapacitàproduttivadeidispositividipotenzaSiCNuovialimentatoriprogrammabilida1500WElettronicadipotenza:leXVAlimentazione:passato,XVIIITutelaresalutepubblica:XXIL’evoluzionedellatecnologiaXXIVsemiconduttoriWBGaprono REAGENDO FEBBRAIO 2021 79 www.elettronica-plus.it LA COPERTINA di LAEMBEDDEDCOPERTINAdiEMBEDDEDAbilitareapplicazioniRealTimeconmoduliCOMExpress SPECIALE SPECIALE Progetti embedded: 8 soluzioni open source IoT: uno sguardo ai tool e ai componenti EO Medical VIIMercati/Attualitànuovi“wearable”persicurezzaThinClientAll-in-Oneprogettatomondodell’healthcareAirZing:latecnologiacheproteggeVIIFarnellconsegnediprodottiperlasicurezzal’igieneUPSapparecchiatureimagingmedicaleMODUL:un’offertacaratterizzatastandardigienicicrisiprovocatadaCOVID-19,unostimolopertalentoingegneristicoXIIICELLOFLON(A-PTFE):eccellenzainnovazionenelcampoPTFE(teflon)bracciKreongarantisconomassimaqualitàpermonitormedicaliFimisensoriotticicrearemondopost-COVIDpiùtouch-freeXXCaratteristichedeglialimentatoriperapparecchiaturedestinateall’usocampomedicaleInterfacceuomo-macchinapiùintelligentipermigliorarel’assistenzasanitariaXXVIIStrumentazionemedicale:un’armavincenteLinuxsicurezzasviluppoapparecchiaturemedicaliNews IN QUESTO NUMERO LA CRISI PROVOCATA DA COVID-19, UNO STIMOLO PER IL TALENTO INGEGNERISTICO www.quine.it RIVISTE CARTACEE RIVISTE ON LINE DIGITAL MARKETING CORSI EVENTI PERSONALIZZATI TARGET PROFILATO MEDIAKIT 2018 ∙ AREA BUILDING Tutti prezzi si intendono senza Iva YOUR INFORMATION PARTNERQuine srl Via G. 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collinaSUDDIVISIONE

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a cura della REDAZIONE Spirito internazionale e sinergia con il territorio circostante caratterizzano la nuova realizzazione firmata DAAA Haus. L’attico, realizzato a Malta, è parte di un progetto più ampio che verrà completato nel corso del 2022 U no spazio che rispecchia lo stile di vita internazionale di chi vivrà gli ambienti e che costruisce un armo nioso dialogo con l’ambiente circostante. Questa è “La casa sulla collina”, situata a Malta; un piccolo, ma complesso intervento di ristrutturazione realizzato da DAAA Haus. L’attico duplex rientra in un progetto più ampio che sarà completato nel corso del 2022, ma di cui già si possono chiaramente cogliere gli elementi distintivi.

La casa sulla

DEGLI SPAZI

Lo spazio a disposizione della famiglia è stato ampliato. Il Pianoterra è stato trasformato nella zona benessere e fit ness, in più sono stati aggiunti un secondo piano con area intrattenimento, e un terzo livello a uso abitativo. La casa in collina è perfetta espressione dello stile di DAAA Haus, che utilizza elementi della progettazione contemporanea per Credit Diana Iskander @DNA Studio n.98 www.casaeclima.com

Credit Diana Iskander @DNA Studio

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Credit Diana Iskander @DNA Studio

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combinare materiali moderni nella loro forma grezza, come il muro di cemento a vista e il legno rifinito al naturale. Lo spazio creato dal nuovo vano scala divide la zona notte da quella giorno, fungendo da sezione trasversale che collega il movimento al centro della casa e consente alla luce naturale di penetrare nell’edificio attraverso grandi vetrate. Il confine tra gli spazi interni e la terrazza della piscina è quasi totalmente offuscato da un sot tile sistema di pannelli in vetro total white high tech che consente vedute panoramiche da vari punti all’interno della casa. La piscina a sfioro, posta al centro della ter razza, dona un senso di tranquil lità. Dal ponte della piscina, un Diana Iskander @DNA Studio

Credit

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collegamento conduce a un’altra grande terrazza sul tetto, attrezzata per intrattenere gli ospiti: è dotata, infatti, di una cucina all’aperto, di un ampio tavolo da pranzo e di comodi lettini per rilassarsi. La struttura della casa è composta da un ingresso a cui si accede tramite un ascensore, il quale conduce a un percorso esterno al piano superiore. Entrando nella proprietà si incon trano l’ampio soggiorno e la sala da pranzo open space. Balza immediatamente all’attenzione la scala a doppio volume, che si estende lungo un grande muro di cemento a vista. Questo volume determina un contesto di privacy dal resto della casa, situata al piano inferiore. La grande cucina su misura, dotata delle tecnologie smart più evolute, è posta all’estremità di quest’ultimo piano, discretamente nascosta pur facendo parte dell’open space. Al centro dello spazio abitativo si trova un camino a legna. Nel livello inferiore è stata realizzata anche un’abitazione per gli ospiti attrezzata con cucina, sala tv, bagno, lavanderia e camera da letto. Pur essendo intercon nessa con il resto della casa, conserva un ingresso separato, attraverso il percorso di uscita antincendio. La cameretta dei bambini si affaccia sul cortile centrale ed è stata volutamente progettata in modo da avere uno sfogo all’aperto. I letti singoli, realizzati su misura, sono posti sopra una piattaforma contenitore e hanno una scri vania estraibile per adattarsi alle dimensioni della stanza. Una cabina armadio molto grande e articolata completa la camera da letto, oltre a un bagno privato luminoso e spazioso. L’accesso alle camere da letto è discreto, attra verso porte nascoste incorporate all’interno di una boiserie rivestita in legno.

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DAAA Haus è uno studio di architettura e design multidisciplinare, con sedi a Malta, Milano, Ragusa e Mumbai, contraddistinto da un approccio particolare alla progettazione. Fondata nel 2009 a Malta dal direttore creativo Keith Pillow, in questi anni DAAA Haus è cresciuta fino ad accogliere 30 giovani professionisti di origini diverse. È anche grazie a questa ricchezza culturale che DAAA Haus ha saputo distinguersi nel panorama internazionale unendo le capacità, i talenti e la passione dei creativi che ne fanno parte, per esprimere attraverso i loro progetti un design funzionale, innovativo e accattivante, nato dall’incontro tra diversi strumenti, materiali, tecnologie, tecniche e strategie.

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SMART FROM THE START Per questo progetto, il brief del cliente era chiaro: fare tutto il possibile per uno stile di vita sostenibile. Esaminando come vive attualmente il cliente, lo stu dio di architettura si è concentrato sulla ricerca di soluzioni per ridurre ulterior mente il consumo di energia e gli spre chi. Le aree chiave, ovviamente “smart”, individuate per apportare il cambia mento richiesto dagli utenti sono state: luci, elettrodomestici e termostati. Dopo aver capito quali tecnologie intel ligenti per la casa fossero disponibili e i costi, gli architetti hanno optato per ter mostati intelligenti in grado di aiutare a controllare il riscaldamento e il raf freddamento dell’intera abitazione. Fun zionano in modo simile a un normale termostato, ma offrono un migliore con trollo e accesso remoto a internet. Tra mite un’applicazione mobile, infatti, il cliente può spegnere il riscaldamento o l’aria condizionata quando non è a casa e può monitorare l’energia consumata. Un altro elemento smart è rappresen tato dall’illuminazione. Il semplice

DAAA HAUS

Credit Diana Iskander @DNA Studio passaggio dalle normali lampadine a incandescenza a quelle a LED aiuta a ridurre il consumo di energia. Inoltre, all’interno dell’abitazione è stato installato un dispo sitivo mobile per controllare l’illuminazione in modo che il cliente non possa mai dimenticare di spegnere le luci quando lascia una stanza. Infine, tutto l’attico è dotato di elettrodomestici intelligenti che possono essere connessi a qualsiasi dispositivo mobile.

Credit Diana Iskander @DNA Studio n.98 www.casaeclima.com

Nel volume vengono affrontati tutti i diversi aspetti degli interventi in facciata, con indicazioni molto dettagliate dall’analisi dei degradi alla proget tazione dei lavori, dalle check list per il posatore fino all’esecuzione delle opere – con tutte le illustrazioni per la cantierizzazione, comprese diverse illustrazioni che chiariscono le modalità operative delle attività da eseguire.

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DAVIDE GIGLI

Oltre che una riqualificazione estetica e funzionale, l’obiettivo generale è il recupero in termini di efficienza energetica dell’edificio. In questa puntata, comfort interno Partiamo da cosa manca. Data la congiuntura del mer cato, alcuni elementi latitano ancora. Le porte interne e alcuni piccoli dettagli legati all’impianto elettrico hanno messo in stand-by gli ultimi ritocchi del pittore e anche la fornitura di controsoffitto nel piano cantine non è ancora pervenuta. Arriveranno. Quello che vorrei sottolineare oggi è l’aspetto documentabile e documentato del comfort interno. Le foto che presentiamo www.casaeclima.com n.98

Riqualificazione e risanamento di un edificio anni ’50: finito, o quasi…

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oggi, anche se un po’ ripetitive, servono a dimostrare il con fronto tra le condizioni interne ed esterne durante i diversi momenti di questa prima metà dell’anno (Tabella 1). Va detto che il sistema di sensori non è professionale, ma è sicuramente in grado di darci una lettura di massima delle condizioni climatiche. Il sensore esterno è in un punto che non riceve irraggiamento diretto, forse solo un po’ di albedo dagli elementi circostanti. È posizionato sul balcone esposto a sud-ovest; riceve, quindi, il massimo irraggiamento solare a partire dalle ore 16 fino alle ore 20 circa. La sonda interna, invece, è posizionata nel soggiorno, sul lato sud-ovest dell’appartamento. I dati dunque, seppur grezzi, sono coerenti. Mancano, purtroppo, i dati di inizio anno, ma il trasloco è avvenuto soltanto a febbraio/marzo; cercheremo di dotarci di una strumentazione migliore in termini di qualità scientifica, in grado di raccogliere i dati in continuo. In ogni caso, questi primi dati evidenziano chiaramente come le temperature interne dell’appartamento sembrano essere molto stabili, con un andamento proporzionale al cambia mento stagionale. Al crescere delle sollecitazioni termiche esterne, la condizione interna varia in maniera molto più lenta. Senza isolamento termico è possibile ipotizzare che le due curve di andamento delle temperature – soprattutto quella della temperatura interna, dove la fluttuazione sembra essere molto limitata nel breve periodo – avrebbero un’am piezza molto diversa con un andamento (nel periodo di non riscaldamento) proporzionato a quello generale delle tempe rature esterne. L’ammettenza termica della parete lato interno, grazie al solo isolamento interno, riesce infatti a ridurre il trasferimento termico dato dall’irraggiamento solare. È, inol tre, molto probabile che uno spessore di isolamento termico esterno compreso tra i 10 e 16 cm contribuirebbe in maniera notevole a ridurre ancora di più il passaggio di calore (per conduzione) verso l’interno, riducendo in maggior misura il trasferimento termico; oltre che la dispersione verso l’esterno in condizioni invernali. Il contributo del triplo vetro è notevole, ma non sarebbe sufficiente se nelle condizioni di massimo irraggiamento non fosse supportato dall’ombreggiamento garantito dalle per siane oscuranti che, con le lamelle orientate in orizzontale, consentono il passaggio di luce indiretta, ma non di radia zione luminosa diretta che, attraversando il vetro, si trasfor merebbe in radiazione infrarossa. Almeno per il soggiorno, sottoposto in effetti a una forte componente di irraggiamento estivo, è in fase di valuta zione l’applicazione di pellicole antisolari; consapevoli del fatto che ciò può ridurre gli apporti solari invernali, che però non sembrano significativi nell’economia generale di questo progetto. n.98 www.casaeclima.com

68 WORK IN PROGRESS

Nei periodi di basso tenore di umidità esterna, la VMC ha contribuito a mantenere equilibrato il valore di di umidità interna, soprattutto nei mesi intermedi, in cui i serramenti sono stati mantenuti più chiusi rispetto al periodo attuale (giugno) in cui è stato dato molto rilievo al free-cooling. I ser ramenti sono stati mantenuti aperti nel periodo notturno, per sfruttare l’abbassamento delle tem perature e le correnti d’aria, senza verificare le con dizioni di RH. In ogni caso, il volano igrometrico, TABELLA 1. Condizioni interne ed esterne durante diversi momenti dell’anno

Data T indoor T outdoor ΔT RH indoor RH outdoor Time 28/03/2022 20,8 8,7 +12,1 50% 32% 07:46 28/03/2022 21,5 24,8 -3,3 48% 24% 15:46 18/05/2022 26,6 32,7 -6,1 49% 21% 18:15 18/05/2022

26,7 30,8 -4,1 49% 22% 19:18 18/05/2022 26,5 25,3 +1,2 46% 26% 21:39 26/05/2022 25,1 32,7 -7,6 46% 22% 16:42 06/06/2022 26,8 33,3 -6,5 47% 20% 18:43 17/06/2022 27,9 36,5 -8,6 35% 20% 19:27 22/06/2022 26,4 24,6 +1,8 55% 51% 19:27 22/06/2022 26,2 22,6 +3,6 55% 55% 22:27 23/06/2022 25,1 19,9 +5,2 56% 60% 6:47 23/06/2022 25,0 20,8 +4,2 58% 58% 7:59 27/06/2022 28.8 38.8 +10 45% 20% 17:51 TEMPERATURE RILEVATE in giorni diversi e prevalentemente in orario tardo-pomeridiano www.casaeclima.com n.98 69

VENTILAZIONE MECCANICA CONTROLLATA

In aggiunta alle analisi di cui sopra, va descritto l’u tilizzo della ventilazione meccanica controllata. Nel periodo in cui la temperatura esterna diurna è stata inferiore o uguale a quella interna, la VMC – come si evince dai primi dati di RH interna –è servita come elemento di controllo dell’umidità relativa e della qualità dell’aria, insieme all’into naco di argilla e all’isolamento interno in fibra di legno e calcio silicato, come volàno igrometrico funzionante. Nel periodo in cui la temperatura esterna è cresciuta, fino a superare quella interna, la VMC è stata usata come “estrazione”; è stata spesso impostata su volumi di ricambio maggiori rispetto alla condizione invernale.

PER IL FUTURO?

ESTETICA La dimensione estetica e architettonica, intesa in senso di bel lezza, è soggettiva: un giudizio personale è condizionato dalla storia dietro ogni scelta dimensionale e materiale. Per cui non ci addentreremo troppo in questo campo. Indubbiamente è possibile affermare che l’ambiente realizzato è molto semplice, ma caldo e accogliente nei toni; è stato volutamente evitato l’effetto “tutto bianco” che spesso viene proposto come “contem poraneo” e “attuale”, mentre – a mio avviso – riflette solo una scelta di comodo, sia compositiva che economica. La favorevole esposizione della zona giorno rende l’ambiente estremamente luminoso anche in orario serale (attualmente, metà giugno, è possibile non usare illuminazione artificiale fino alle 21 circa, ottimo in contesto urbano), mentre in orario diurno la presenza di un intonaco colorato mitiga la quasi eccessiva luminosità del soggiorno, grazie anche al ridotto fattore di trasmissione lumi nosa dato dai tripli vetri; il posizionamento di diverse piante in vaso e ricadenti cerca di rendere l’ambiente rilassante e, per quanto possibile, più naturale, anche se in realtà la scelta delle specie vegetali è più legata al concetto di comfort ambientale, in particolare la qualità dell’aria. Sono presenti piante di Potos, Hedera Helix, Dracaena Elegans e Dracaena Marginata e Sansevieria. Tutte queste piante sono note per avere particolari capacità di assorbimento di inquinanti, studiate e documentate per la prima volta negli studi di B.C. Wol verton per la Nasa negli anni ’70. La presenza di queste piante è da considerarsi come parte del meccanismo della “macchina per abitare” realizzata, dove la macchina ha pochi elementi impian tistici e lavora invece con un sistema low-tech, che funziona in passivo sfruttando le caratteristiche insite nei materiali.

Per la prossima primavera abbiamo in previsione di recupe rare il sottotetto, risanando (isolando) al contempo il manto di copertura. A ciò si aggiungerà la sostituzione dell’attuale caldaia a metano; allo studio ci sono diverse ipotesi: sistema a pompa di calore con integrazione fotovoltaica contro un sistema ibrido, sia come generatore che come pannelli (cioè pannelli a doppia funzione, fotovoltaica e solare), con la possibilità di utilizzare la predisposizione per il clima in un sistema invertibile, in grado di produrre anche raffrescamento (di cui come visto si ha una necessità limitata).

Ultimo ma non meno importante, sarà integrata una stufa ad accu mulo in pietra ollare alimentata a legna e pellet, in grado di coprire un’alta percentuale di fabbisogno di riscaldamento, limitando al massimo – in combinazione a uno dei sistemi sopra descritti – l’uti lizzo di fonti fossili. Insomma, un testo ancora tutto da scrivere… n.98

A mio avviso, il suggerimento da cogliere dentro questo pro getto è il fatto che estetica (se non decade nel narcisismo), tecnica energo-tecno-igrometrica e rispetto dei regolamenti pos sono comunque portare a ottimi risultati in termini di comfort e risparmio energetico; e lo possono fare attraverso un sistema semplice e autoregolante.

www.casaeclima.com70 WORK IN PROGRESS

nell’eventualità di limitato scambio di aria con l’esterno, è dovuto principalmente alla presenza di isolamento interno e intonaco igroscopici e traspiranti. È presente anche una predisposizione per l’impianto di climatizzazione che non è detto verrà utilizzato.

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Tra le tecnologie adottabili, identifichiamo sicuramente il sistema a cappotto, che, oltre a garantire elevate prestazioni energetiche, deve soddisfare i requisiti richiesti in materia di antincendio. Il sistema deve essere incombustibile (con idonea certificazione). L’intervento deve essere realizzato nel pieno rispetto di quanto previsto dalla legislazione antincendio (D.M. 247/87 e ss.mm.ii.); un utile riferimento è costituito dalla Guida per la determinazione dei requisiti di sicurezza antincendio delle facciate negli edifici civili, con un’attenta valutazione del rischio incendio da parte del professionista. Il sistema a cappotto, noto anche come “ETICS”, comprende sia il materiale isolante che tutti i componenti accessori quali adesivi, fissaggi, rinforzi e rivestimenti. Se correttamente realizzato, presenta durabilità e affidabilità garantite per almeno 25 anni. Gli isolanti più utilizzati per il cappotto termico sono sicuramente le lane minerali e il polistirene espanso sinterizzato. Ricordiamo che è necessaria la certificazione professionale per chi ne effettua l’applicazione, Un’analisi degli aspetti strutturali,

**COO presso LESS e Segretario Commissione Energia e Impianti Tecnologici

di LUCA ROLLINO*, TULIPANO**, MARIA VITTORIA MAROCCO****

SALVATORE CORRIDORE*** e

antincendio e di cantierizzazione La riqualificazione di edifici alti n.98 www.casaeclima.com72 CITTÀ VERTICALI

LIDIA

Il tema della riqualificazione degli edifici è particolarmente sen tito nel settore dell’edilizia a livello nazionale; il patrimonio immobiliare è costituito in larga percentuale da edifici for temente energivori, non sicuri dal punto di vista strutturale e antisismico, non dotati di idonee misure antincendio e che hanno sofferto negli anni la mancanza di interventi di manuten zione. Ma come possiamo agire in presenza di edifici alti? Quali aspetti è necessario analizzare? Sicuramente un inter vento da considerare è la riqualificazione dell’involucro dell’edi ficio, fortemente dispendente e spesso interessato da fenomeni di degrado delle finiture che in caso di distacco di materiali di facciata di edifici di grande altezza potrebbero avere effetti devastanti. Ai fini di una riqualificazione dell’involucro una pos sibile proposta riguarda l’isolamento a cappotto delle superfici disperdenti, che permette inoltre di garantire un’elevata qualità di comfort interno. L’obiettivo può essere perseguito mediante l’adozione di diverse soluzioni tecnologiche che devono essere valutate in ottica costi-benefici e devono sposarsi anche con la geometria e con le caratteristiche architettoniche dell’immobile.

***Responsabile BU Strutture presso LESS ****Ingegnere DL e Sicurezza presso LESS

*CEO presso LESS e C2R Energy Consulting

SISTEMA A CAPPOTTO

energetici,

Il presente articolo è stato pubblicato anche sul n° 4/2022 de “Il Giornale dell’Ingegnere” www.casaeclima.com n.98 73

IMPIANTI NUOVI ED ESISTENTI Altro aspetto interessante da considerare per la riqualificazione degli edifici alti riguarda l’efficientamento degli impianti pre senti e l’inserimento di impianti che utilizzano fonti energetiche rinnovabili, quali per esempio impianti fotovoltaici. Tale aspetto deve essere però correttamente valutato per la sicurezza antin cendio; gli edifici di grande altezza, infatti, si identificano come attività soggetta (All. I D.P.R. 151/2011). Pertanto, deve essere effettuata una valutazione delle modifiche delle condizioni di sicurezza preesistenti e, in funzione dell’esito, prevedere gli adempimenti disciplinati dalla legislazione. Nell’ambito di tali valutazioni il professionista potrà tener conto delle soluzioni tecniche contenute nelle note DCPREV prot. n. 1324 del 7 feb braio 2012 e n. 6334 del 4 maggio 2012 e successivi chiarimenti.

FACCIATA VENTILATA Un’altra tecnologia che ha visto negli ultimi anni una forte diffu sione è quella della facciata ventilata, per i numerosi vantaggi sia in termini di funzionamento, che sfrutta la circolazione natu rale dell’aria tra il rivestimento perimetrale e le pareti dell’edifi cio, sia di resa architettonica. Dal punto di vista costruttivo una facciata ventilata è costituita da: ■ l’isolamento termico posato a ridosso della muratura; ■ la sottostruttura, che può essere realizzata in legno o allumi nio, fissata all’edificio; ■ il rivestimento esterno, ancorato alla sottostruttura. Tale soluzione è estremamente versatile e in numerosi casi molto vantaggiosa per l’applicazione su edifici alti.

■ pianificazione delle lavorazioni sul cronoprogramma. Dovrà essere redatto in modo da evitare pericolose interfe renze in quota. Sono numerosi gli aspetti da considerare, ma la riqualificazione di edifici alti è indubbiamente una sfida interessante.

■ opere provvisionali. I progetti dei ponteggi sono più com plessi, necessitano la previsione di controventature di rin forzo e calcoli delle sollecitazioni approfonditi. Occorre inol tre adottare adeguati mezzi di sollevamento, viste le altezze;

nel rispetto della norma UNI/TR 11716. Di fondamentale impor tanza che la posa sia correttamente eseguita e che il sistema sia adeguatamente fissato al supporto; infatti, l’azione dei venti per gli edifici alti riveste un peso importante quando si interviene mediante la tecnologia sopra esposta.

■ movimentazione di carichi pesanti ad altezza elevata, da effettuare solo mediante opportune procedure;

PIANIFICAZIONE E GESTIONE DEL CANTIERE

Anche gli aspetti inerenti alla pianificazione e gestione del can tiere non sono da sottovalutare poiché, crescendo in altezza, sussistono vere e proprie criticità, per esempio: ■ organizzazione dell’area di cantiere. Tali edifici spesso insi stono su aree di dimensioni limitate, in proporzione al loro sviluppo in altezza e che quindi rendono più complessa l’or ganizzazione degli spazi, degli accessi, delle vie di fuga e dei depositi materiali. Occorrerà dunque un’attenta pianificazione della logistica interna delle materie prime con previsione di consegna in corrispondenza del loro impiego per evitare di con gestionare l’area di cantiere con ingombri e cumuli di materiale;

MESSA IN SICUREZZA Non meno importante la messa in sicurezza statica e l’ado zione di misure antisismiche applicate a edifici di grande altezza. Dal punto di vista strutturale, gli edifici in cui si eviden zia un preponderante sviluppo verticale risultano, nel territorio nazionale, principalmente costituiti da strutture del tipo a telaio in calcestruzzo armato. Questo tipo di sistema costruttivo ben si presta a interventi locali di rinforzo strutturale quali antiribalta mento delle tamponature e consolidamento dei nodi (in presenza di telaio bidirezionale). Le tamponature di edifici esistenti edificati prima dell’entrata in vigore delle NTC non hanno connessioni con il telaio strutturale. Per porre rimedio a questo meccanismo di collasso locale, ancor più pericoloso, se si pensa a edifici di grande altezza, è opportuno valutare l’esecuzione dei cosiddetti interventi “antiribaltamento”. L’intervento è eseguito attraverso l’u tilizzo di reti e matrici inorganiche, i cosiddetti “sistemi FRCM”; le reti possono essere realizzate con fili di acciaio, arammide, basalto, carbonio, PBO o vetro. In merito al consolidamento dei nodi (trave-pilastro), è possibile prevedere l’intervento dall’e sterno con tecniche di rinforzo basate sull’utilizzo di ringrossi, materiali compositi o elementi in acciaio. I tessuti FRP vanno applicati in fasce in modo da abbracciare non solo travi e pila stri in corrispondenza del nodo, ma anche in sovrapposizione nelle due direzioni sul nodo e, infine, incrociate per assorbire le azioni esercitate dalla tamponatura. Il rinforzo mediante ele menti in acciaio è ottenuto mediante sistema formato da piastra in acciaio intagliata e sagomata con adeguato profilo e spessore. Il sistema prevede l’installazione di inserti in acciaio progettati ad hoc, andando a operare direttamente sul nodo e senza interessare le parti terminali di travi e pilastri. Quest’ultimo metodo di inter vento, con l’installazione di piastre applicate solo esternamente sul nodo, ha il grande vantaggio di non interessare la rottura dei tamponamenti. Una valutazione deve essere condotta anche nei riguardi dell’eventuale presenza del piano pilotis; sotto l’azione sismica, la domanda di spostamento si concentra sui pilastri del piano terra dove l’assenza delle tamponature genera una ridu zione significativa della rigidezza. In questo caso il rinforzo strut turale può essere ottenuto attraverso l’inserimento di elementi resistenti rigidi, quali, ad esempio, controventi metallici.

n.98 www.casaeclima.com74 FER E NUCLEARE

In Italia urge una nuova Strategia Energetica

Costi di produzione bassi, riduzione della dipendenza energetica dall’estero, ma soprattutto basso impatto ambientale. Ecco perché preferire FER e nucleare ai combustibili fossili di Ing. Ugo V. Rocca, RESIT Srl il 50% circa nel settore civile. Il consumo finale di energia, dati ENEA, nel 2021 è risultato di 124 MTEP. Le perdite di sistema ammontano dunque a 167-124=43 MTEP; perdite essenzialmente connesse ai rendimenti di tra sformazione (soprattutto bruciamento dei combustibili fossili) e, in parte, alle perdite nelle fasi di trasporto e distribuzione Ildell’energia.bruciamento dei combustibili fossili per la produzione di ener gia elettrica avviene con rendimenti che variano dal 35-40% fino al 60% nel caso di ciclo duale cogenerativo. Perdite energetiche dunque del 60-40%, di rilievo e di cui spesso non si parla, che si potrebbero evitare, con forte risparmio di combustibile fossile, se la produzione elettrica avvenisse tramite ricorso alle FER. Risparmi, dunque, non solo per l’evidente sostituzione delle fonti fossili con fonti naturali rinnovabili, quanto anche dalla evitata perdita energetica connessa alla trasformazione con combu stione. In pratica, produrre un kWh elettrico tramite bruciamento da fonti fossili comporta le perdite di rendimento sopra eviden ziate (43 MTEP), mentre la produzione elettrica da idro, sole e vento viene considerata tenendo in conto i rendimenti interni dei sistemi di trasformazione. In pratica, con la produzione elet trica da FER si va a incidere direttamente sul consumo finale (per la produzione elettrica), risparmiando automaticamente il combustibile fossile sia per la produzione che per le corrispon denti perdite relative alla combustione. In sostanza, con le FER occorre far fronte direttamente alla parte elettrica dei consumi (componente elettrica dei 124 MTEP) più che fare riferimento al fabbisogno primario (componente elettrica dei 167 MTEP). Assumendo ottimisticamente che la volontà, soprattutto politica, sia realmente orientata a modificare l’attuale dipendenza energe tica dall’estero puntando decisamente sulle alternative oggi tec nicamente ed economicamente possibili, si può ipotizzare uno scenario energetico in Italia basato sulle varie fonti rinnovabili, quali sole, vento, idroelettrico, geotermia a bassa entalpia, bio masse. Un discorso a parte andrebbe affrontato per la possibile

Idati pubblicati da ENEA nel primo trimestre 2022 relativi all’anno 2021, riassumono la situazione energetica in Italia (occorre tenere presente che negli ultimi anni si sono registrate forti variazioni nel settore). Il fabbisogno di energia primaria del Paese nel 2021 è risultato di 167 MTEP di cui: petrolio 53, gas 62, carbone 6, FER 36,5, import elettricità 9,5 (in MTEP). Si può notare il forte “peso” dei fossili per 122 MTEP, cioè per il 73% del fabbisogno. Una prima considerazione è d’obbligo: l’Italia è di fatto priva di risorse energetiche fossili. Ciò comporta non solo una grande dipendenza energetica dall’estero, ma anche un sensibile esborso all’estero di valuta e un impatto notevole sull’ambiente e sugli aspetti climatici in conseguenza sia del bruciamento dei com bustibili fossili che delle perdite nel trasporto e distribuzione degli stessi. Può essere utile anche tenere presente, per le considerazioni che seguono, che grosso modo il gas viene utilizzato per il 20% nel settore industriale, per il 30% nella produzione elettrica e per

Ipotizzando una inevitabile coesistenza (per la produzione elet trica) tra i combustibili fossili e le FER per almeno 6-7 anni, basta organizzare la produzione (es. notturna) con le centrali tradizionali e ricorrere alle FER quanto più possibile compatibil mente con la loro disponibilità, superando le innegabili difficoltà gestionali della rete, come già avviene in alcuni paesi dell’Europa del Nord. In 6-7 anni si ha abbastanza tempo per prevedere dei piccoli invasi artificiali di acqua da utilizzare per il “pompaggio”, tecnica di accumulo energetico ben nota già applicata in Italia, che consentirebbe la gestione ottimale delle FER fronteggiando i momenti di carenza produttiva da sole e vento. La costruzione degli impianti FER può essere particolarmente veloce (si costrui sce in tre/quattro mesi un impianto fotovoltaico da 40-50 MW su un sito da 50-60 ettari), purché siano velocizzate le autorizzazioni e risultino disponibili i materiali. In pratica occorrerebbe, cosa possibile se si vuole veramente, costruire 9-10 GW/anno di fotovoltaico e circa 7 GW/anno di eolico per 6-7 anni, oltre a un certo numero di piccoli invasi idrici di pompaggio sparsi sul territorio, per evitare in Italia il ricorso ai combustibili fossili per la produzione elettrica. Si può fare riferimento ai piani nazionali ufficiali che prevedono la rea lizzazione di 70 GW da FER al 2030. Basterebbe un aumento a 105 GW e prevedere una accelerazione dei programmi, 7 anni anziché 10, per raggiungere l’obiettivo qui supposto, di totale sostituzione dei combustibili fossili per la produzione elettrica Azioninazionale.analoghe sono possibili e auspicabili contemporanea mente nel settore civile, con l’incremento del ricorso al teleri scaldamento, possibilmente da centrali cogenerative, e con una forte incentivazione, anche normativa, per l’utilizzo della pompa di calore (elettrica) con calore da geotermia a bassa entalpia, energia rinnovabile ampiamente diffusa dalla Sicilia alle Alpi ma praticamente non ancora utilizzata in Italia.

In pratica si potrebbe ridurre piuttosto rapidamente e drastica mente il ricorso al gas per la produzione elettrica, più lentamente forse per il settore civile e in parte per il settore industriale. Tutto tecnicamente possibile e irrinunciabile nell’interesse dei cittadini. Resta da chiedersi perché risulta latitante la volontà politica di agire concretamente. www.casaeclima.com n.98 75

A tal proposito si deve rilevare che nella Comunità Europea sono già in atto e comunque previste forti limitazioni all’uso del gas nelle abitazioni. La vendita di caldaie a combustibili fossili (gas compreso) sarà vietata in Europa entro sette anni, cioè entro il 2029. In molti Paesi già oggi il divieto è attuato per le nuove costruzioni, con necessità quindi di ricorrere al teleriscaldamento o al riscaldamento elettrico (con pompe di calore) possibilmente associato all’utilizzo di calore geotermico a bassa entalpia ampia mente disponibile. Infine, la riduzione del ricorso al petrolio è conseguibile sia tramite l’auto elettrica che con l’incremento effettivo dei mezzi di trasporto pubblico, in particolare elettrificati.

fonte energetica nucleare. Tutte le alternative citate, FER e nucle are, consentono sia di ridurre drasticamente la dipendenza ener getica dall’estero, con relativi esborsi valutari, sia di ridurre dra sticamente i rilasci nocivi nell’ambiente, come i particolati quali PM2.5 e PM10 e l’anidride carbonica, frutto della combustione dei fossili e delle perdite di gas nel trasporto e distribuzione. D’altro canto la prevedibile penetrazione dell’energia elettrica (si pensi alle pompe di calore associate alla geotermia a bassa ental pia nel settore civile, in sostituzione del gas, nei sistemi urbani e all’incremento dei trasporti elettrificati) richiederà in futuro un aumento della produzione elettrica a livello nazionale. Tutte motivazioni che spingono al cambiamento verso le FER, con la considerazione aggiuntiva che FER e nucleare non comportano di fatto spese per il combustibile (sole, vento, energia geotermica e acqua sono doni della natura e per l’energia nucleare il costo del combustibile incide solo per circa il 5% sul costo dei kWh prodotto). Il costo di produzione del kWh elettrico risulta oggi più basso del costo di produzione da fossili. Inoltre rappresenta in buona sostanza un costo di ammortamento dell’impianto foto voltaico, eolico, idroelettrico, nucleare. Questo significa trasfor mare l’attuale esborso di valuta all’estero in occasioni di lavoro in Italia per la costruzione degli impianti, considerazione di grande interesse per i cittadini e per il Governo.

COME GARANTIRE NELL’APPROVVIGIONAMENTOCONTINUITÀ

Resta da chiedersi: in quanti anni si possono costruire detti impianti (60 GW di fotovoltaico e 45 GW di eolico) e come garantire la continuità della produzione in presenza di fonti solo parzialmente programmabili?

Per produrre oltre 172 TWh/anno, solo con ricorso a nuovi impianti fotovoltaici ed eolici, occorrono circa 60 GW di foto voltaico e 45 GW di eolico (supponendo una producibilità di 1500 kWh/kWp anno per 30 GW di fotovoltaico fisso e di 1800 kWh/kWp anno per 30 GW con inseguimento a un asse, cioè circa 100 TWh/anno e 1600 ore equivalenti per eolico, cioè 72 TWh/anno) con occupazione di terreno da parte del fotovoltaico (1,3 h/MWp, dati attuali) di circa 78.000 ettari (una inezia, per intenderci, circa il 2 % del terreno agricolo definito non utiliz zabile, secondo dati ISTAT) e ipotizzando installazioni eoliche essenzialmente off-shore

I DATI TERNA SU COMBUSTIBILI FOSSILI E FER

Secondo i dati TERNA in Italia si utilizzano 288 TWh elettrici, di cui 10 TWh importati. Le FER contribuiscono per 116 TWh, di cui (in TWh) da idroelettrico circa 48, da eolico 20, da foto voltaico 25, da altre FER 23. Restano quindi ben 162 TWh da fossili, più 10 TWh di importazione, da sostituire nel tempo con FER e/o nucleare.

L’Associazione UN.I.O.N. (Unione Italiana Organismi Notificati e Abilitati), al fine di poter garantire la correttezza del proprio operato, è dotata di un Comitato di Con trollo del Codice Deontologico nel quale le Pub bliche Amministrazioni di riferimento per l’am bito operativo degli associati, tra cui il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, hanno accettato di nominare un proprio rappresentante. Tuttavia, proprio a tale riguardo, esiste un pro blema sul quale l’Associazione ha già avuto occasione di richiamare, anche se senza esito alcuno, l’attenzione del Ministero del Lavoro. Infatti, attualmente, quale rappresentante del MLPS nel predetto comitato, figura ancora l’Ing.

Michele Candreva. Sebbene non si voglia espri mere, a suo riguardo, alcuna valutazione sotto il profilo personale o professionale, risulta asso lutamente palese che il non aver provveduto alla sostituzione di persona alle cui note vicis situdini è stata data evidenza da tutti i mezzi d’informazione, non può considerarsi una scelta opportuna. Si tratta, anzi, di una misura che il Ministero avrebbe ben potuto adottare di pro pria iniziativa, senza necessità di invito della UN.I.O.N. in tal senso. Vorrei sottolineare che la perdurante quanto incomprensibile mancata nomina di un sostituto ha già comportato l’assenza, certamente non passata inosservata, di un referente del MLPS in importanti eventi come MECSPE, MADE Expo, GIS Expo (per inciso, l’unica fiera dedicata agli apparecchi da sollevamento). Pertanto, ancora una volta, ho voluto segnalare la problematica al Ministero, tenuto conto anche di ogni profilo inerente alla tutela della propria stessa immagine, perché possa designare un suo nuovo rappresentante all’interno del Comitato di Controllo del Codice Deontologico. Quanto osservato in merito agli inviti finora non raccolti, offre lo spunto per rilevare che, anche a voler prescindere da tale argomento, l’Associa zione da me rappresentata, nonostante abbia più volte indirizzato osser vazioni e proposte al Ministero del Lavoro, non ha mai avuto il piacere di riceverne risposta, diversamente da quanto avvenuto da parte di altre Taleamministrazioni.sistematica indifferenza appare di difficile comprensione, specie ove si consideri che i temi di volta in volta trattati – per esempio questioni attinenti l’emergenza sanitaria da Covid-19, oppure le tempistiche per il rinnovo delle abilitazioni concernenti le attività di cui al 71, comma 11 del D. Lgs 81/2008, nonché l’esclusione degli Organismi Abilitati dalle verifiche ventennali – erano di obiettiva rilevanza. L’Associazione, quindi, si augura che il Ministero, in coerenza con il rico noscimento del ruolo svolto dalle associazioni di categoria, dia riscontro al più presto, sia esso di condivisione o di critica, alle missive presentate.

IlASSOCIAZIONIproblema

UN.I.O.N. si rivolge al Ministero del Lavoro per la mancata nomina di un sostituto che rappresenti il MLPS nel Comitato di Controllo del Codice Deontologico di Iginio S. Lentini, Presidente UN.I.O.N.

n.98 www.casaeclima.com76

del mancato riscontro alle note associative

ANCCA soddisfatta per il recepimento della Direttiva MID, ma restano da risolvere alcuni problemi di Hans Paul Griesser, Presidente ANCCA La telenovela dei sottocontatori è finalmente arrivata al lieto fine. Parliamo dell’applicazione della direttiva MID 2014/32/ UE-MID recepita con il Decreto Legislativo 2/2/2007 n.22, delle interpretazioni contorte che ne erano state date e che il MiSE ha ora definitivamente chiarito.

Nel recepire la Direttiva sull’efficienza energetica, il decreto legi slativo 102 del 2014 nelle sue successive modifiche e integrazioni, ha finalizzato l’installazione dei sottocontatori al contenimento dei consumi energetici attraverso un utilizzo consapevole e razionale dei consumi di energia da parte dell’utilizzatore finale (utente).

Si tratta di un risultato che è stato faticosamente raggiunto anche per l’impegno dell’Associazione nazionale contabilizzazione del calore e dell’acqua (ANCCA) che ha sollevato il problema dopo una serie di iniziative delle Camere di Commercio. Il problema, in realtà, non si sarebbe mai dovuto porre vista la chiarezza del testo del Decreto legislativo di recepimento. L’art.1 al comma 2 è di una chiarezza lampante: 2. Il presente decreto legislativo definisce i requisiti cui debbono conformarsi i dispositivi e i sistemi di cui al comma 1 ai fini della loro messa a disposizione sul mercato o messa in servizio per le funzioni di misura giustificate da motivi di interesse pubblico, sanità pubblica, sicurezza pubblica, ordine pubblico, protezione dell’ambiente, tutela dei consumatori, imposizione di tasse e di diritti e lealtà delle transazioni commerciali. È dunque evidente che tutti i contatori di energia termica e acqua, che vengono immessi sul mercato libero europeo, deb bano soddisfare i requisiti della Direttiva MID.

I PROBLEMI NON RISOLTI DAL DECRETO

dell’effettivo consumo di energia e acqua, debbano garantire la bontà della misura stessa al fine di tutelare gli utenti e assicurare una “lealtà” nella valorizzazione economica. Ne consegue che le misurazioni di codesti dispositivi (contatori di calore e di acqua) ricadono necessariamente nella definizione di strumenti di misura legale in accordo al D.Lgs. 84-2016 come da recepimento direttiva 2014/32/UE – Normativa MID. Senza l’attuazione di verifiche periodiche verrebbe compro messa la correttezza della misurazione e la tutela degli interessi comuni degli utenti. Se si escludessero i sottocontatori dalle veri fiche periodiche, nessuna Autorità avente funzione di controllo potrebbe accertare che i requisiti di tali strumenti siano stati rispettati (per esempio la marchiatura MID o i limiti degli errori di misura). Esentare i sottocontatori di energia termica e acqua dai requisiti fissati dalla Direttiva MID sottraendoli alle verifiche perio diche avrebbe compromesso tutto l’impianto normativo della Direttiva sull’efficienza energetica e nessuna certezza ci sarebbe nella contabilizzazione dei consumi individuali e si legittimerebbe un clima di sfiducia reciproca tra i cittadini-utenti-consumatori.

Nell’allegato VI della Direttiva c’è un diretto riferimento all’appli cazione per uso residenziale dei contatori di energia.

Una scheda tecnica che verrà inviata alla Commissione europea inserisce anche i sottocontatori di calore e acqua tra gli stru menti di misurazione che rientrano nello spettro della Direttiva.

www.casaeclima.com n.98 77

È indubbio, dunque, che i sottocontatori, adibiti alla misura

Il tavolo tecnico del MiSE ha ben lavorato. Ma ora rimangono aperti altri problemi. Il primo riguarda le enormi difficoltà che incontrano le Camere di Commercio nella registrazione di questi strumenti che, come al solito, è oberata di inutili complicazioni burocratiche. Il secondo problema è l’attività di verifica di questi sottocontatori. Molti sono antecedenti al 2009 e non conformi alla Direttiva MID; molti altri sono ormai in uso da molto più dei termini prescritti per gli apparecchi MID che sono di 6 e 9 anni. E allora si potrebbe immaginare di adottare alcune misure: semplificare le procedure di registrazione e incentivare la sostituzione dei sottocontatori, concedendo qualche beneficio fiscale ai cittadini visto l’importante contributo di questi strumenti alla riduzione dei consumi energetici.

per la normativa sui sottocontatori di acqua e calore”

Su questi presupposti il Decreto 21 aprile 2017 n.93 ha speci ficato l’attuazione delle verifiche periodiche degli strumenti di misura sotto stretta osservanza della direttiva MID.

HANS PAUL GRIESSER, Presidente ANCCA

“SoddisfazioneSOTTOCONTATORI

Presidente: Marco Rossi Vice Presidente: Giovanni Dalfino

Presidente: Generale Potito Genova Segretario: Valerio Bellei Consiglieri: Stefano Gensini, Paolo Orabona e Werter Cacciatori

ASSOIDROELETTRICA – Bologna Associazione dei Produttori Idroelettrici Presidente: Barbara Franchi Direttore Generale: Paolo Taglioli

Presidente: Gabriele Graziani

Presidente: Franco Meroni Vice Presidente: Adriano Castagnoli ANCCA – Castelrotto (BZ) Associazione ContabilizzazioneNazionaleCalore e Acqua

ANACI – Roma Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari Presidente: Francesco Burrelli Segretario: Andrea Finizio ANACS – Milano Associazione Nazionale Aziende di Cartellonistica Stradale

Via Brenta 13 – 00198 Roma Tel. 06/8555203 – Fax 06/8559860

Presidente: Hans Paul Griesser Vice Presidente: Luca Magni Responsabile Rapporti Istituzionali: Dr.ssa Angela Marchese ANCSA – Roma Associazione Nazionale Centri Soccorso Autoveicoli Presidente: Eleonora Testani Vice Presidente: Enzo Ciabatta Direttore: Alessia Lentini ANFIT – Ferrara Associazione Nazionale per la Tutela della Finestra Made in Italy

Presidente: Moreno Fattor

ASSOROCCIA – Trento Associazione Nazionale costruttori opere di difesa dalla caduta di massi e valanghe Presidente: Dario Amici Vice Presidente: Diego Dalla Rosa Direttore Generale: Bruno Zanini

Presidente: Sandro Bani Vice Presidente: Pietro Bonello ANNA – Bolzano Associazione Nazionale Noleggio Autogru e Trasporti Eccezionali Presidente: Daniela Dal Col Vice Presidente: Simone Gramigni Past-Vice Presidente: Angelo Gino

CNIM – Roma Comitato Nazionale Italiano Manutenzione

ACMI – Roma Associazione Chiusure e Meccanismi Italia Presidente: Nicola Fornarelli Vice Presidente: Antonio Gramuglia Presidente Onorario: Vanni Tinti AFIDAMP – Milano Associazione fabbricanti e fornitori italiani attrezzature macchine prodotti e servizi per la pulizia professionale Presidente: Giuseppe Riello Vice Presidente: Gianfranco Bonotto Direttore: Stefania Verrienti AIFIL – Roma Associazione Italiana Fabbricanti Insegne luminose Presidente: Alfio Bonaventura Vice Presidente: Marisa Graziati e Cinzia Dall’Anese Segretario Nazionale: Claudio Rossi AIPAA – Bergamo Associazione Italiana per l’Anticaduta e l’Antinfortunistica Presidente: Giuseppe Lupi Direttore: Tommaso Spagnolo

ARI – Roma Associazione Restauratori d’Italia

ANIPA - FIAS – Piacenza Associazione Nazionale Imprese Pozzi per Acqua Presidente: Gino Longo ANSAG – Roma Associazione nazionale sagomatori Presidente: Emilio Fadda Vice Presidenti: Paolo Venturelli, Ezio Michielin, Dario Carniello ARCHEOIMPRESE – Bologna Associazione Italiana Imprese di Archeologia

Presidente: Roberto Frassine Direttore: Simona Tiburtini ASSOFRIGORISTI – Padova Associazione Italiana Frigoristi Presidente: Fabio Brondolin Direttore Operativo: Marco Oldrati

ASSOVERDE – Roma Associazione Italiana Costruttori del Verde

ACEPER – Torino Associazione Consumatori e Produttori Energie Rinnovabili Presidente: Veronica Pitea Vice Presidente: Simone Ruffinatto

AISES – Roma Associazione Italiana Segnaletica e Sicurezza Presidente: Gabriella Gherardi Vice Presidenti: Toni Principi e Eros Pessina

AIF – FIAS – Roma Associazione Imprese Fondazioniconsolidamenti - indagini nel sottosuolo

Presidente: Aurelio Salvatore Misiti

ANIG HP – FIAS – Roma Associazione Nazionale Impianti Geotermia –Heat Pump

Presidente: Kristian Schneider Vice Presidente: Irene Zuliani Segretario: Paola Conti ASSITES – Roma Associazione Italiana Tende, Schermature solari e Chiusure Tecniche Oscuranti Presidente: Fabio Gasparini Vice Presidenti: Loris Di Francesco, Nereo Sella ASSOBON – Roma Associazione Nazionale Imprese Bonifica Mine ed Ordigni Residui Bellici

FIAS – Roma Federazione Italiana delle Associazioni Specialistiche del Sottosuolo Presidente: Massimo Poggio Vice Presidenti: Mauro Buzio, Stefano Chiarugi

SOCI FINCO

Presidente: Cristina Anghinetti Vicepresidenti: Claudio Calastri e Matteo Tadolti Tesoriere: Francesca Guandalini

ANFUS – Brescia Associazione Nazionale Fumisti e Spazzacamini

ASSOCOMPOSITI – Milano Associazione dei materiali compositi e affini

Presidente: Rosi Sgaravatti Vice Presidente: Michele Bindi Segretario Generale: Stefania Pisanti

ASSOCIAZIONE MASTER - Roma Presidente: Stefano Bufarini Presidente Emerito: Vincenzo D’Aria Direttore: Domenico Squillacioti Vice Direttori: Santo Mineo - Sandro Pariset

HARLEY DIKKINSON CONSULTING SRL – Milano Presidente: Alessandro Ponti INTERBAU SRL – Milano Presidente: Giuseppe Cersosimo ISTITUTO ITALIANO DELLA SALDATURA – Genova Presidente: Sergio Scanavino Segretario Generale: Luca Timossi LAPI SPA - Laboratorio Prevenzione Incendi – Prato Presidente del C.d.A. e Legale Rappresentante: David Borsini

ALFA ACCIAI SPA – Brescia Legale Rappresentante: Amato Stabiumi

PASINI METALS PRODUCTIONS – Brescia Presidente: Icaro Pasini Vice Presidente: Piergiacomo Pasini PERAZZI ENGINEERING & C. SRL – Piacenza Amministratore Delegato: Italo Perazzi PRAGMATICA AMBIENTALE SRL – Ravenna Presidente: Nedo Biancani Amministratore Delegato: Alberto Guidotti Direttore: Laura Mazzavillani RESIT SRL – Roma Presidente: Ugo Vittorio Rocca Scuola Etica di Alta Formazione e Perfezionamento “Leonardo” – Città Sant’Angelo (PE) Presidente: Mauro Pallini SINERGICA SRL – Taranto Presidente: Ludovico Motolese

CONSORZIO PER L’ITALA – Palermo Presidente: Salvatore Nasci Vice Presidente: Rosalba Calandra Direttore: Nino Galante FIPER – Roma Federazione Italiana Produttori di Energia da Fonti Rinnovabili Presidente: Walter Righini Vice Presidente: Hanspeter Fuchs, Federica Galleano Direttore: Vanessa Gallo FIRE – Roma Federazione Italiana per l’Uso Razionale dell’Energia Presidente: Cesare Boffa Vice Presidente: Giuseppe Tomassetti Direttore: Dario Di Santo FISA – Roma Fire Security Association Presidente: Marco Patruno

ZANZAR S.p.A. – Grottaglie (TA) Presidente: Angelo L’Angellotti Amministratore Delegato: Sergio Fabio Brivio e Nicola Lippolis CFO Direttore Generale: Sergio Fabio Brivio

ZENITAL – Monza Area associate

ANISIG – FIAS – Roma Associazione Nazionale Imprese Specializzate in Indagini Geognostiche Presidente: Italo Cipolloni

CASEITALY SRL – Roma Presidente: Laura Michelini CSI SPA – Milano Presidente: Antonella Scaglia Vice Presidente: Alessandro Ciusani Amministratore Delegato: Vincenzo Ruocco ENI PLENITUDE S.P.A. SOCIETÀ BENEFIT – Milano

Presidente: Rita Marino Amministratore Delegato: Stefano Goberti GRAVILI SRL – Lecce Amministratore Delegato: Antonio Gravili

FONDAZIONE PROMOZIONE ACCIAIO Ente per lo sviluppo delle costruzioni in acciaio – Milano Presidente: Caterina Epis Direttore Generale: Simona Maura Martelli PILE – Varese Produttori Installatori Lattoneria Edile Presidente: Fabio Montagnoli Tesoriere: Palmiro Bartoli UNICMI – Milano Unione Nazionale delle Industrie delle Costruzioni Metalliche dell’Involucro e dei Serramenti Presidente: Guido Faré Vice Presidente delegato rapporti Finco: Mauro Furlan Direttore Generale: Pietro Gimelli UNION – Roma Unione Italiana Organismi Notificati Presidente: Iginio S. Lentini

ACI – Roma Presidente: Angelo Sticchi Damiani

ANAS SPA - Azienda Naz. Autonoma delle Strade – Roma Presidente: Claudio Andrea Gemme Amministratore Delegato: Aldo Isi ATAC SPA - Roma Amministratore Unico: Giovanni Mottura

M3S SPA – Roma Legale Rappresentante: Anna Maria Mangialomini

TRANSFORMTESSILE – Napoli Amministratore Delegato: Aniello Ciabatti

Associazione Italiana sistemi di illuminazione e ventilazione naturali, sistemi per il controllo di fumo e calore Presidente: Luca Marzola Vice Presidente: Raffaele Scognamiglio Direttore: Giuseppe Giuffrida comunicazione@fincoweb.org – finco@fincoweb.org – www.fincoweb.org COMITATO DI PRESIDENZA FINCO Walter Righini Consigliere Incaricato Filiera Rinnovabili Gabriella Gherardi Vice VicarioPresidentecondelega a Organizzazione e Filiere Daniela Dal Col Consigliere Incaricato Filiera Macchine e Attrezzature Francesco Burrelli Vice Presidente Finco Lino Setola Consigliere Incaricato della Filiera Mobilità e Sicurezza Stradale Angelo Artale Direttore Generale Fabio Gasparini Consigliere Incaricato Sviluppo Associativo Carla Tomasi Presidente Finco Per ulteriori informazioni sulle Associazioni federate potete consultare il sito Finco www.Fincoweb.org -

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