LE MIE OLIMPIADI

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Le mie Olimpiadi Liceo Scientifico A.Roiti -Indirizzo Sportivo Ministeriale – Prof.ssa Raffaella Zanella Giorgia Berveglieri 2H


Introduzione ................................................................................................................................... 3 Biografia Pierre De Coubertin ........................................................................................................ 4 Storia delle olimpiadi moderne ...................................................................................................... 6 I Atene 1896 ..................................................................................................................................... 6 II Parigi ............................................................................................................................................ 7 III Saint Louis .................................................................................................................................. 8 IV Londra......................................................................................................................................... 9 V Stoccolma.................................................................................................................................... 10 VI Berlino ........................................................................................................................................ 11 VII Anversa ...................................................................................................................................... 11 VIII Parigi 1924 ............................................................................................................................... 12 IX Amsterdam 1928 ........................................................................................................................ 13 X Los Angeles ................................................................................................................................. 14 XI Berlino 1936 ............................................................................................................................... 15 XII Tokyo 1940 ............................................................................................................................... 16 XIII Londra 1944 ............................................................................................................................. 16 XIV Londra 1948 ............................................................................................................................. 17 XV Helsinki 1952 ............................................................................................................................ 18 XVI Melbourne 1956 ...................................................................................................................... 19 XVII Roma 1960.............................................................................................................................. 21 XVIII Tokyo 1964............................................................................................................................22 XIX Città del Messico 1968 ............................................................................................................ 23 XX Monaco 1972 ............................................................................................................................ 24 XXI Montréal 1976 .........................................................................................................................25 XXII Mosca 1980............................................................................................................................ 26 XXIII Los Angeles 1984 ................................................................................................................. 28 XXIV Seoul 1988 ............................................................................................................................ 30 XXV Barcellona 1992 ...................................................................................................................... 32 XXVI Atlanta 1996 .......................................................................................................................... 33 XXVII Sydney 2000 ....................................................................................................................... 34 XXVIII Atene 2004 ........................................................................................................................ 36 XXIX Pechino 2008 ....................................................................................................................... 38 XXX Londra 2012 ........................................................................................................................... 40 XXXI Rio De Janeiro 2016 ............................................................................................................. 42 Conclusioni ................................................................................................................................... 43


Le mie Olimpiadi

Introduzione Il progetto “Le mie Olimpiadi” è partito grazie alla Professoressa Zanella che ci ha dato la grande opportunità di ripercorrere la storia dei giochi Olimpici nel corso degli anni. Il progetto è assolutamente parte integrante del nostro indirizzo scolastico. Questo progetto ci darà l’opportunità di conoscere e studiare le origini delle nostre discipline sportive che pratichiamo quotidianamente e anche in parte di scoprire il modo in cui la storia dello sport si è evoluta. Le Olimpiadi o Giochi Olimpici sono un evento sportivo quadriennale che vede i migliori atleti del mondo sfidarsi in diverse discipline. Il nome di "Giochi olimpici" è stato scelto per ricordare i giochi che si svolgevano nell'antica Grecia. Le Olimpiadi antiche prendono il nome dalla città di Olimpia, sede dei giochi, dove era edificato un santuario di Zeus, a cui vennero dedicati i giochi. Le prime Olimpiadi si svolsero a Olimpia, in Grecia, nel 776 a.C. per essere poi sospese nel IV secolo d.C. dall’imperatore Teodosio. All’inizio erano dei giochi “locali” ma con il passare del tempo poterono prendervi parte tutti i greci, purché fossero uomini liberi, che non abbiano compiuto dei reati, che parlassero la lingua greca e che potessero vantare degli antenati di origine greca. Ma soltanto una parte poteva realmente parteciparvi, poiché gli allenamenti costavano molto e non tutti potevano permettersi di sostenere un costo alto. Nelle prime olimpiadi l’unica gara era un’antica forma di corsa, la cui lunghezza era chiamata Stadium. Da qui prende il nome l’odierno stadio. Si aggiunsero altre gare, come la lotta, il pancrazio, il pugilato, il lancio del giavellotto e del disco, la corsa con i carri… fino a raggiungere un massimo di venti gare. Le Olimpiadi diventarono molto importanti tanto che i greci iniziarono a basare uno dei loro metodi di contare gli anni a partire dalla prima olimpiade svoltasi nel 776 a.C. Erano così seguite che nei tre giorni di durata dei giochi, si sospendevano tutte le guerre in corso in Grecia. Questo fenomeno è detto tregua olimpica. I giochi si svolgevano ogni quattro anni, ed è questo periodo a essere chiamato Olimpiade, anche se poi il nome fu esteso anche ai giochi. Fu solo nel 1896 che i Giochi Olimpici vennero ripristinati per volere del barone Pierre De Coubertin che, in essi, vedeva un’occasione di confronto tra i giovani delle diverse nazioni; un modo di competere sano e non violento da contrapporre alle guerre che animavano l’Europa in quel periodo (si era da poco conclusa la guerra franco-prussiana).

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Biografia Pierre De Coubertin Pierre de Frédy, barone di Coubertin nasce a Parigi, il primo gennaio del 1863. Pedagogista e storico francese, è passato alla storia per aver riproposto, in chiave moderna, i cosiddetti Giochi Olimpici. Sin dalle sue prime attività in ambito educativo è sempre stato tra i maggiori sostenitori di una corretta disciplina sportiva, da inserire all'interno di qualsivoglia programma pedagogico. Al suo nome è legata la famosissima frase "L'importante non è vincere ma partecipare". Nasce e cresce nell'alta nobiltà francese, quarto ed ultimo figlio della famiglia. Fino al 1880, anno del suo diploma, trascorre un'infanzia e una adolescenza felice, sia nella sua casa parigina, sia nel castello di proprietà familiare situato a Mirville, in Normandia. Qui il giovane Pierre si appassiona alla vita all'aria aperta, allo sport, che ama sin da piccolissimo, e anche alle arti, come la pittura e la musica. È un ottimo studente e consegue il diploma dai Gesuiti.

Alla fine del periodo scolastico, nel 1880 sceglie studi politici, anziché la carriera militare. Studia legge nella capitale francese ma, dal 1883 fino al 1890, si dedica perlopiù ad attività legate ai problemi sociali della Francia, riflettendo su una vera riforma dell'educazione in una chiave pedagogica moderna. La data di svolta è il 23 giugno del 1894, quando alla Sorbona di Parigi, annuncia per la prima volta l'idea di recuperare gli antichi Giochi Olimpici. È un vero e proprio congresso quello organizzato da de Coubertin, il quale si fa portavoce dell'istituzione del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), del quale assume il segretariato generale. Come Presidente, per legare anche dal punto di vista simbolico i nascenti giochi a quelli che furono propri del periodo ellenico antico, viene nominato il greco Demetrius Vikelas. D'altronde, una delle decisioni assunte durante il congresso è che la prima Olimpiade moderna si sarebbe svolta in Grecia, ad Atene. I primi Giochi Olimpici si tengono nel 1896. Intanto Pier de Coubertin, nel 1895, sposa Marie Rotham, che gli dà un figlio esattamente l'anno dopo. Nel 1897, ormai impegnatissimo in diversi viaggi tanto in USA che in Inghilterra, il barone francese tiene il primo vero e proprio congresso olimpico, a Le Havre, da lui presieduto. I giochi dell'anno prima sono stati un grande successo e l'idea, non solo del francese, è quella di replicarli ogni quattro anni. Un momento di svolta si ha con le Olimpiadi estive del 1906, che suscitano grande interesse. Da questo momento e fino al 1912, il nobile francese si batte in tutto il mondo per diffondere idee sportive moderne, come quella di associazioni atletiche per lavoratori. Inoltre aggiunge ai

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Giochi, particolari molto importanti dal punto di vista simbolico, come i famosi 5 cerchi e il giuramento olimpico prima dell'inizio delle attività sportive vere e proprie. A Stoccolma, sempre nel 1912, in occasione delle Olimpiadi, De Coubertin lancia la disciplina del pentathlon moderno, da lui effettivamente inventata. Nel 1915 trasferisce il Comitato Olimpico a Losanna e mantiene la presidenza fino ai Giochi del 1924 di Parigi. A succedere alla sua presidenza è il belga Henri de Baillet-Latour. Tuttavia il francese resta presidente onorario del CIO e fonda l'Unione Pedagogica Universale. Dal 1926 al 1927 trova concretizzazione un altro interesse della sua poliedrica vita: il barone francese pubblica la sua opera di storia universale, concentrata in quattro volumi. Ritiratosi a vita privata in Svizzera, dedica tutte le sue ultime energie, anche economiche, per diffondere le proprie idee sportive e pedagogiche. Durante una passeggiata, Pierre de Coubertin viene colto da un infarto e muore a Ginevra, il 2 settembre del 1937. Sepolto a Losanna, il suo cuore viene successivamente seppellito a parte, in un monumento vicino alle rovine dell'antica Olimpia, in Grecia.

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Storia delle olimpiadi moderne I - ATENE 1896 I Giochi della I Olimpiade si sono svolti ad Atene, capitale della Grecia, dal 6 al 15 aprile 1896. Furono i primi Giochi olimpici dell'era moderna, voluti dal barone Pierre de Coubertin e ufficializzati durante il primo congresso olimpico, che si tenne a Parigi il 23 giugno 1894, durante il quale nacque anche il Comitato Olimpico Internazionale. Lo stadio Panathinaiko, il primo grande impianto della storia contemporanea, ospitò le cerimonie di apertura e di chiusura della manifestazione. Alle 43 competizioni, riguardanti nove diverse discipline sportive, parteciparono 285 atleti, provenienti da tredici nazioni: Austria, Bulgaria, Cile, Danimarca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Svezia, Svizzera, Ungheria, Australia, e Stati Uniti. Il 15 aprile 1896 re Giorgio I dichiarò chiusi i giochi della prima Olimpiade. Nonostante i molti ostacoli organizzativi e lo scarso livello tecnico della manifestazione, dovuto all'esclusione degli sportivi professionisti, i Giochi della I Olimpiade furono un enorme successo. I vincitori vennero premiati con una corona d’ulivo e una medaglia d’argento, i secondi classificati ricevettero una medaglia di rame e un ramo d’alloro. Non erano previsti premi per i terzi classificati. Il primo campione olimpico fu James Connolly, che vinse nel salto triplo, gara di apertura dei Giochi: gli americani vinsero ben 11 medaglie d’oro contro le 10 della Greci. La gara più memorabile, in ogni caso, fu vinta da un greco: Spiridon Louis, pastore e portatore d’acqua, che trionfò nella maratona, la gara che prendeva il nome dalla leggendaria impresa di Fidippide. Lo stadio Panathinaiko nell'antichità ospitò i Giochi panatenaici, in onore della dea Atena, protettrice della capitale greca. Durante l'età classica, lo stadio aveva i posti a sedere in legno; venne rinnovato con il marmo nel 329 a.C. Venne restaurato nel 1895 in occasione della prima edizione dei Giochi Olimpici.

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II - PARIGI 1900 Le prime Olimpiadi moderne si erano rivelate un grande successo di pubblic o. Nonostante le richieste della Grecia, che avrebbe voluto essere designata come sede unica dei Giochi, l’edizione successiva fu assegnata a Parigi. La proposta partì da De Coubertin, attratto dalla possibilità di far coincidere le Olimpiadi con l’Expo in programma nello stesso anno ed è proprio per questo che i Giochi di Parigi del 1900 furono un fiasco totale, finendo per diventare una manifestazione di contorno nel quadro dell’Expo che si teneva in quella città nello stesso periodo. E così le Olimpiadi di Parigi ebbero luogo dal 14 maggio al 28 ottobre del 1900; inoltre non vi fu cerimonia di apertura e di chiusura, visto che i Giochi erano stati in tutto e per tutto inglobati nel più ampio contesto dell’Expo. Furono scelte modalità organizzative tali da scoraggiare tutti i partecipanti non francesi, come ad esempio la scelta di gareggiare solo di domenica (che tagliava fuori tutti gli atleti appartenenti a confessioni religiose di ispirazione protestante). A Parigi furono introdotte due importanti novità: l’ammissione delle donne alle gare e l’esclusione degli atleti dilettanti. Inoltre, nonostante tutte le difficoltà – il governo francese aveva deciso di privilegiare gli eventi legati all’Expo – le nazioni partecipanti raddoppiarono (da 14 a 28), le discipline passarono da 9 a 20 e gli atleti in gara da circa 250 a quasi 1500. Gli atleti francesi la fecero da padroni aggiudicandosi 26 medaglie d’oro e 101 totali, contro le 19 (e 47) degli Stati Uniti. A Parigi arrivarono molte prime volte: il primo titolo olimpico della storia per l’Italia, con Giangiorgio Trissino nell’equitazione, seguito poi dallo sciabolatore Antonio Conte; la prima medaglia d’oro per un atleta asiatico, l’indiano Norman Pritchard, che vinse nei 200 e 200 ostacoli; e, naturalmente, la prima campionessa olimpica, ovvero la tennista inglese Charlotte Cooper. Da questo punto di vista le Olimpiadi di Parigi rappresentarono un netto passo in avanti rispetto ad Atene. Sotto altri aspetti, invece, restava molta strada da fare: “discipline” come il tiro al piccione o il tiro alla fune, gare palesemente truccate e altre disertate per motivi religiosi (si gareggiava solo di domenica) lasciavano ancorati i Giochi in una fase di pre-modernità. In generale, i Giochi del 1900 furono considerati un fallimento. Nel complesso fu un’edizione assolutamente deludente, tanto da far dire allo stesso de Coubertin che fu «un miracolo che il movimento olimpico sopravvivesse a questa manifestazione». Le Olimpiadi di Parigi si chiusero il 28 ottobre 1900, oltre sei mesi dopo la loro apertura, avvenuta il 14 maggio, a causa del loro inserimento nel quadro delle manifestazioni dell’Expo. PAGINA 7


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III - SAINT LOUIS 1904 I Giochi della III Olimpiade sono svolti a Saint Louis, negli Stati Uniti d'America, dal 1º luglio al 23 novembre 1904. Nonostante far coincidere le Olimpiadi con l’Expo di Parigi non si fosse rivelata un’idea brillante, il CIO decise di ripetere l’esperimento, assegnando i Giochi del 1904 alla città americana di St. Louis, sede della Louisiana Purchase Exposition. E, ancora una volta, le Olimpiadi si trasformarono in un’interminabile quanto disordinata sequenza di eventi sportivi durata quasi 5 mesi. La posizione geografica di St. Louis scoraggiò molte federazioni e così furono solo 12 le nazioni rappresentate, con soli 651 atleti (meno della metà rispetto a Parigi), per giunta quasi tutti americani – a tal punto che, in molti casi, alle gare parteciparono esclusivamente atleti statunitensi, che in tutto si aggiudicarono 77 dei 95 ori in palio. Ma la pessima organizzazione non fu il lato peggiore dei Giochi di St. Louis, che passeranno tristemente alla storia per aver ospitato le cosiddette “Antropological Days”, le giornate antropologiche, ovvero competizioni in cui venivano fatte gareggiare persone di razze considerate inferiori ai bianchi, quali pigmei, Amerindi, Inuit, Mongoli e altre. Alle Giornate Antropologiche, che spesso finivano per ridicolizzare le razze dei partecipanti, assistettero migliaia di persone. Quasi tutti coloro che parteciparono a quelle "gare" erano stati in precedenza pagati dagli organizzatori. Inoltre furono organizzate gare per fenomeni da baraccone e per anziani, o almeno per coloro che erano considerati tali a quell'epoca, e cioè aventi un'età di almeno 33 anni. Senz’altro una delle pagine più vergognose dello sport in ogni luogo ed epoca. A St. Louis furono introdotte alcune importanti novità. Innanzitutto, per la prima volta vennero assegnate le medaglie d’oro, d’argento e di bronzo ai primi tre classificati. Furono quindi inseriti nel programma olimpico alcuni sport, come pugilato e pallacanestro, che da allora divennero punti fermi di tutte le future edizioni. Infine, nel nuoto ebbe la sua consacrazione il “crawl”, che si impose da lì in avanti come la migliore e in definitiva unica tecnica utilizzata nello stile libero. L'olimpiade del 1904 si concluse il 23 novembre, quasi cinque mesi dopo la sua inaugurazione. Pierre De Coubertin che, prevedendo il disastro organizzativo, non aveva assistito alle gare, volle che si voltasse subito pagina e il CIO assegnò i giochi del 1908 a Londra, scelta che segnerà il futuro successo della manifestazione.

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IV- LONDRA 1908 Dopo le delusioni di Parigi e Saint Louis, che avevano rischiato di bloccare irrimediabilmente la crescita del giovane movimento olimpico, de Coubertin puntò, per un pronto riscatto, su Roma, sede di grande suggestione storica e culturale. Ma l'Italia rinunciò, soprattutto per le sue scarse disponibilità economiche. De Coubertin si rivolse allora agli inglesi, che accettarono l'offerta con orgoglio e si adoperarono subito per realizzare nel 1908 a Londra un'Olimpiade senza precedenti per strutture ed efficienza organizzativa. Quindi i Giochi della IV Olimpiade si svolsero a Londra nel Regno Unito dal 27 aprile al 31 ottobre 1908. Le gare sportive si svolsero contemporaneamente alla Franco-British Exhibition il cui scopo era quello di rafforzare l'Entente cordiale tra Regno Unito e Francia.

Mentre a Parigi nel 1900 e a Saint Louis nel 1904 le gare sportive furono in parte oscurate dalla rilevanza dell'Esposizione Universale che si svolgeva contemporaneamente, nei giochi di Londra ebbero una visibilità maggiore: ciò in parte era dovuto alla concentrazione di gran parte delle gare nell'arco di due settimane in luglio e in un unico luogo. Fu costruito uno stadio da 100.000 posti, che racchiudeva al suo interno una pista in cemento lunga 600 m per il ciclismo, quindi una pista per l'atletica e, al centro del prato, le pedane per salti e lanci, nonché una piscina lunga 100 metri. Vicino allo stadio sorse il villaggio olimpico. A Londra si raggiunse il numero record di 2095 partecipanti (di cui 36 donne), in rappresentanza di 22 paesi. Per la prima volta l'Italia inviò una rappresentanza ufficiale, composta da 60 atleti. A parte gli inconvenienti causati dalla pioggia incessante e dagli errori dei giudici inglesi (di quelli stranieri l'organizzazione aveva fatto sdegnosamente a meno), tutto si svolse in maniera soddisfacente.

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V- STOCCOLMA 1912 I Giochi della V Olimpiade si sono svolti a Stoccolma, in Svezia, dal 5 maggio al 22 luglio 1912. I Giochi della V Olimpiade furono aperti ufficialmente il 5 maggio 1912. Durante la cerimonia d'apertura la squadra svedese entrò per ultima, ma a differenza delle altre edizioni precedenti e successive, la squadra della Grecia non entrò per prima. La cerimonia di apertura coinvolse i 2.407 atleti iscritti. Il programma olimpico venne notevolmente ridimensionato ed alcune discipline non furono ammesse, come il pugilato vietato dalle leggi svedesi. Venne però introdotta una nuova disciplina, il pentathlon moderno. L'Olimpiade si svolse in un clima di generale armonia e senza grandi contestazioni. Nelle gare di atletica vennero introdotte per la prima volta alcune novità tecniche come una primordiale forma di fotofinish, il cronometraggio elettrico, le corsie sulla pista e una rudimentale gabbia di protezione per il lancio del martello. Fu la ginnastica a fare la parte del leone con circa 1.200 atleti che gareggiarono o diedero dimostrazioni di abilità. Anche il nuoto ebbe un notevole risalto con circa 300 atleti impegnati, ed in questa edizione per la prima volta le donne vennero ammesse a gareggiare, aumentando la loro presenza fino ad allora limitata alle gare di tennis e di tiro con l'arco. Per la prima volta partecipò la Russia. Per rivederla nuovamente gareggiare si dovettero aspettare altri 40 anni, ad Helsinki nel 1952. I giochi del 1912 si conclusero il 27 luglio con grande soddisfazione di de Coubertin per la perfetta organizzazione. Il clima che si era creato in quell'edizione faceva ben sperare anche per la successiva, nel 1916 a Berlino, ma questi propositi vennero cancellati dallo scoppio della Prima guerra mondiale che ne impedì lo svolgimento.

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VI - Berlino 1916 I Giochi della VI Olimpiade si sarebbero dovuti svolgere a Berlino in Germania nel 1916, ma vennero annullati in seguito allo scoppio della Prima guerra mondiale.

VII - Anversa 1920 La tragedia della Grande Guerra portò con sé anche i Giochi della VI Olimpiade, che avrebbero dovuto tenersi a Berlino, e finì per influenzare massicciamente anche l’edizione del 1920. Ai Giochi di Anversa si decise di escludere le nazioni sconfitte - Germania, Austria, Ungheria, Bulgaria e Turchia – mentre la Russia, pur invitata, rifiutò di prendervi parte per motivi politici. Ma i Giochi del 1920 furono anche un punto di partenza: è da quell’edizione, infatti, che sui cieli della città ospite sventola la bandiera a cinque cerchi, in seguito diventata simbolo universale di fratellanza. La squadra statunitense si rivelò la migliore, collezionando 41 ori e 95 medaglie complessive, ma ottima figura fecero anche diverse nazioni del Nord Europa, come la Svezia, la Finlandia e la Norvegia. In particolar modo furono i finlandesi a imporsi come grandi rivali degli americani nell’atletica leggera, conquistando la bellezza di 9 medaglie d’oro. L’Italia, i cui atleti per la prima volta indossavano l’azzurro dei Savoia, raccolse 13 ori e 23 medaglie totali. Anche se non mancarono i problemi economici e di infrastrutture di un Belgio sulla via della ricostruzione, l'Olimpiade del 1920 riscosse un discreto successo, non tanto tra il pubblico quanto tra la critica, anche perché mai come prima i Giochi diventarono portatori di valori positivi: fu ad Anversa che per la prima volta venne recitato il Giuramento olimpico, dallo schermidore belga Victor Boin. Inoltre nacquero la Bandiera olimpica e la tradizione che vede liberare le colombe bianche durante la cerimonia d'apertura, a simboleggiare la pace. PAGINA 11


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VIII - Parigi 1924 1924 i Giochi ritornarono a Parigi per volontà del Barone De Coubertin, che intendeva vedere l’ultima Nel 1924 i Giochi ritornarono a Parigi per volontà del Barone De Coubertin, che intendeva vedere l’ultima edizione della sua presidenza (si dimise nel 1925) nella propria città, anche per consentirle di riscattare la pessima figura del 1900. Missione compiuta: nonostante le assenze di Germania e Unione Sovietica per motivi politici, l’olimpiade del 1924 fu senza dubbio un successo organizzativo e di pubblico, oltre che sportivo. Tutti i Paesi presenti ad Anversa 1920 confermano la loro presenza. Ritorna il Portogallo, la cui prima partecipazione risaliva al 1912. Tra gli stati nati dopo la prima guerra mondiale è la prima volta di Irlanda, Jugoslavia e Lettonia. È la prima partecipazione in assoluto nell'atletica leggera per: Argentina, Brasile, Bulgaria, Ecuador, Filippine, Haiti, Messico e Polonia. Grazie anche al fondamentale intervento economico del governo francese, i Giochi del 1924 seppero cancellare la brutta immagine che Parigi aveva lasciato a causa della pessima organizzazione dell'edizione del 1900, e furono caratterizzati da un buon successo di pubblico. Vennero affrontate diverse innovazioni tecniche: la distanza della maratona fu fissata a 42,195 km (26,219 miglia), dalla distanza percorsa alle Olimpiadi di Londra 1908 e questa fu la prima Olimpiade a utilizzare la piscina standard di 50 m con le corsie marcate. Per la prima volta venne utilizzato il motto "Citius, Altius, Fortius" ("Più veloce, più alto, più forte") e, al termine della cerimonia di chiusura, furono issate tre bandiere: quella olimpica, quella del paese nel quale si erano svolti i Giochi e quella del paese che li avrebbe ospitati per l'edizione successiva. Anche questa, nel corso degli anni, divenne una tradizione.

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IX - Amsterdam 1928 I Giochi della IX Olimpiade si sono svolti ad Amsterdam nei Paesi Bassi dal 28 luglio al 12 agosto 1928. La cerimonia d'apertura si tenne il 28 luglio. I giochi furono aperti ufficialmente dal principe Hendrik. Per la prima volta la passerella degli atleti fu guidata dalla rappresentativa greca per terminare con i membri della squadra del paese ospitante. Inoltre, il rito dell'accensione della torcia olimpica, già sperimentato quattro anni prima a Parigi, divenne ufficiale: una staffetta tra giovani greci portò la fiaccola da Atene ad Amsterdam nei mesi precedenti all'apertura della manifestazione. Questi giochi sono stati i primi a presentare un programma standard di circa 16 giorni, che è ancora tutt'oggi in uso. In queste olimpiadi ricordiamo Percy Williams un atleta canadese che vinse a sorpresa sia i 100 che i 200 metri, lo ricordiamo a sorpresa perché è stato Eroe canadese il cui allenatore lo allenava con molte coperte e strati di vestiti perché in questo modo non disperdeva calore corporeo. I Giochi olimpici olandesi si svolsero in un clima abbastanza tranquillo. Gli echi di guerra erano ancora lontani, la Germania, al suo ritorno ai Giochi dopo sedici anni di assenza, era ancora una democrazia e l'economia non aveva ancora conosciuto le difficoltà che sarebbero conseguite al "Martedì nero". Ancora una volta non si presentò ai blocchi di partenza la Russia. Nonostante alcuni problemi di organizzazione (la costruzione del villaggio olimpico non venne terminata in tempo, l'Italia si arrangiò alloggiando in un piroscafo), l'edizione riscosse un buon successo di critica e pubblico. La Coca-Cola diventò il primo sponsor olimpico.

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X - Los Angeles 1932 I Giochi della X Olimpiade si sono svolti a Los Angeles negli Stati Uniti d'America dal 30 luglio al 14 agosto 1932. Tenuti durante la Grande depressione che aveva colpito il mondo intero, i Giochi videro partecipare solamente 1.332 atleti, meno della metà di quelli che si erano presentati ad Amsterdam 1928; questo era dovuto alle nuove regole, che imponevano a una nazione di non poter partecipare a una singola gara con più di tre atleti, e all'impossibilità di alcuni stati di accollarsi le spese per il lungo viaggio fino al lontano Ovest. Per la prima volta tutte le competizioni si svolsero nei canonici 14 giorni, dal 30 luglio al 14 agosto, sebbene infatti anche le Olimpiadi precedenti si siano tenute ufficialmente in due settimane circa, molti tornei erano già iniziati e alcuni addirittura terminati. Tra le discipline venne escluso il calcio, che verrà riabilitato però quattro anni dopo. Furono però introdotti i 50 chilometri di marcia e il lancio del giavellotto. La qualità tecnica degli impianti raggiunse livelli a quel tempo eccezionali: i cronometri elettrici erano di nuova concezione, delle cineprese speciali erano poste sul traguardo in modo da risolvere le incertezze sugli ordini d'arrivo, che da quel tempo si ridussero notevolmente, inoltre per l'acustica vi erano ben 23 altoparlanti, un numero elevatissimo all'epoca e, inoltre, per facilitare il compito dei giudici, furono introdotti anche il fotofinish e il calcolo dei centesimi di secondo.

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XI - Berlino 1936 La Germania nazista utilizzò i Giochi Olimpici del 1936 come strumento di propaganda. I Nazisti promossero l'immagine di una Germania nuova, unita e forte, mascherando allo stesso tempo le politiche antisemite e razziste del regime, così come il suo crescente militarismo. Per la prima volta nella storia delle Olimpiadi, in Europa e negli Stati Uniti vi furono appelli al boicottaggio dei Giochi a causa delle violazioni dei diritti umani che avvenivano nel paese organizzatore. Anche se, alla fine, il movimento per il boicotaggio fallì, ebbe il merito di stabilire un precedente importante per le successive campagne, organizzate in epoche più vicine a noi, per attirare l'attenzione internazionale sull'abuso dei diritti umani in paesi organizzatori dei Giochi. Il primo agosto 1936, Adolf Hitler diede ufficialmente inizio alle Undicesime Olimpiadi. Quarantanove squadre di atleti, provenienti da tutto il mondo, presero parte alle Olimpiadi di Berlino, più che in qualunque precedente edizione. Il comitato olimpico tedesco, in conformità alle direttive naziste, impedì ai tedeschi di origine ebrea o rom di partecipare ai Giochi olimpici; l'unica ebrea tedesca a prendervi parte fu la fiorettista Helene Mayer. Questa decisione significò l'esclusione di molti dei migliori atleti del paese come Gretel Bergmann, che fu sospesa dalla squadra tedesca pochi giorni dopo aver stabilito un record di 1,60 m nel salto in alto.

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XII - Tokyo 1940 I Giochi della XII Olimpiade si sarebbero dovuti svolgere a Tokyo in Giappone nel 1940, ma vennero annullati in seguito allo scoppio della Seconda guerra mondiale.

XIII - Londra 1944 I Giochi della XIII Olimpiade si sarebbero dovuti svolgere a Londra nel Regno Unito nel 1944, ma vennero annullati in seguito allo scoppio della Seconda guerra mondiale.

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XIV - Londra 1948 I Giochi di Londra si svolgono dal 29 luglio al 14 agosto 1948. Vi prendono parte 4.099 atleti, di cui 385 donne, di 59 paesi, Il Cio decise di non ammettere ai Giochi Olimpici Germania e Giappone, le nazioni responsabili dello scoppio della seconda guerra mondiale. L’Italia venne ammessa in extremis, dopo ampia discussione all’interno del Comitato Olimpico, grazie anche all’impegno in prima persona di Winston Churchill, che riconobbe l’importanza della lotta partigiana. Unione Sovietica, Romania e Bulgaria non parteciparono volontariamente, mentre partecipa la Cina con un piccolo, ma simbolico gruppo di atleti. Non si iscrisse nemmeno il neonato stato di Israele. Gli organizzatori dovettero affrontare non poche difficoltà per nutrire gli atleti e per alloggiarli, oltre a dover sopportare le bizzarrie del cattivo tempo. Furono approntate soluzioni economiche: le gare di nuoto si svolsero nel Tamigi, le gare di ciclismo trovarono posto nell'ampio parco di Windsor. Fu ricostruita la pista di atletica nello stadio di Wembley, dove si erano svolti i precedenti Giochi del 1908. Non fu edificato nessun villaggio olimpico: gli atleti alloggiavano in collegi e capannoni militari. I più fortunati furono gli americani, che vennero riforniti di generi alimentari direttamente dal loro paese, tramite un ponte aereo. Fra le discipline introdotte spiccarono molte gare femminili, come i 200 metri piani, il salto in lungo, il getto del peso per quanto riguarda l'atletica leggera, il kayak monoposto 500 metri; in campo maschile invece vennero aggiunte alcune categorie come i pesi mosca nella lotta greco-romana, i pesi gallo nel sollevamento pesi, la classe dragoni, le classi lucciole e rondini (inserite solo in questa edizione) nella vela; rispetto a Berlino non furono presenti il polo (mai più riproposto ai giochi) e la pallamano (ripresentata nel 1972 a Monaco); fu l'ultima edizione dei "Concorsi d'arte" (architettura, letteratura, pittura, musica e scultura). Alla fine l’edizione dei XIV Giochi Olimpici fu un successo molto più roseo delle previsioni e diede nuova linfa al Cio per l’organizzazione dei Giochi successivi. Londra 1948 è stata la prima edizione dei Giochi integralmente teletrasmessa in televisione ed è stata anche la prima edizione delle Olimpiadi moderne senza il barone Pierre De Coubertin, deceduto Il 2 settembre 1937.

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XV - Helsinki 1952 I Giochi della XV Olimpiade si sono svolti a Helsinki, in Finlandia, dal 19 luglio al 3 agosto 1952. Ad Helsinki le Nazioni partecipanti furono 69, diciotto più di Berlino e dieci più di Londra; fu più nutrito del solito lo schieramento delle Nazioni dell'Asia e dell'Africa e soprattutto fu la prima volta dell'Unione Sovietica (aveva un solo precedente nel 1912 come Russia). Il Comitato organizzatore costruì ad Helsinki tre villaggi olimpici distinti tra loro: il primo era riservato agli atleti dei paesi alleati degli Stati Uniti, il secondo era per gli atleti alleati dei sovietici, e il terzo, secondo la tradizione, era riservato alle donne. Queste precauzioni si dimostrarono poi inutili, perché sia gli atleti sovietici che quelli statunitensi, quando si incontravano, a dispetto della guerra fredda incombente, ne approfittavano per fraternizzare. Le olimpiadi di Helsinki furono aperte da una cerimonia inaugurale sotto la pioggia battente. Quando Paavo Nurmi, ultimo tedoforo della staffetta olimpica, fece il suo ingresso nello stadio, sia spettatori che atleti lo salutarono con applausi e grida di felicità. I giochi della XV Olimpiade furono inaugurati in uno stato di estrema allegria e fratellanza, nonostante la pioggia e le difficili situazioni politiche di quel tempo. Tra le discipline nuove introdotte in questa rassegna rammentiamo il baseball, seppur a titolo dimostrativo, e molte specialità della ginnastica femminile come la trave, le parallele, il volteggio, il corpo libero; oltre all'inserimento della prova a squadre del pentathlon moderno e all'aggiunta di qualche specialità nei pesi e nel pugilato.

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XVI - Melbourne 1956 I Giochi Olimpici di Melbourne, i primi disputati nell'emisfero sud del mondo, si tennero dal 22 novembre all'8 dicembre 1956, in un torrido inizio di estate australe; fatto questo che certo non giovò agli atleti provenienti dall'Europa e dagli Stati Uniti, costretti prima ad affrettare i ritmi della preparazione e poi a fare i conti con il violento sbalzo di temperatura. Del resto una manifestazione di dimensioni mondiali come quella olimpica non poteva limitarsi a sedi europee o nordamericane. La crisi tra URSS e Ungheria fu alla base dell’episodio più celebre, anche se in chiave negativa, dei Giochi del ’56: la cosiddetta “Partita del sangue nell’acqua”, ovvero la gara di pallanuoto tra le nazionali dei due paesi che i giocatori in acqua, a causa dei venti di guerra, trasformarono in un’autentica tonnara. Nonostante la situazione politica (alcuni membri della squadra olimpica, per esempio i calciatori, non partirono per Melbourne), l’Ungheria si confermò tra le potenze mondiali dello sport, finendo quarta con 26 medaglie nel medagliere. In vetta, per la prima volta, chiuse l’Unione Sovietica, con 37 titoli olimpici e 98 medaglie. L’Australia padrona di casa finì terza a sorpresa dietro gli Stati Uniti, grazie soprattutto alle straordinarie performance nel nuoto (8 titoli su 13). In questa edizione delle Olimpiadi c’è stato il primo episodio di boicottaggio ma non viene considerato tale perché partecipano poche nazioni. Il momento storico sembrò poco congeniale per confermare gli entusiasmi degli sportivi, a causa delle tensioni belliche attorno al canale di Suez e dell'occupazione dell'Ungheria da parte dell'esercito sovietico. In questa edizione delle olimpiadi boicottarono: Spagna, Svizzera, Paesi Bassi, Egitto, Iraq e Libano. BOICCOTTAGGIO: Il boicottaggio è un’azione individuale che tende a isolare e escludere da una collettività l’attività di una persona o anche persona stessa. Il termine boicottaggio deriva dall’irlandese Charles Boycott (1832-1897), che era l’ amministratore di proprietà di Lord Earne il quale desiderava un uomo di origini inglesi al comando delle sue proprietà. Quando i dipendenti contadini di Boycott chiesero a quest’ultimo un aumento della paga da 7-11 sterline a settimana a quello di 9-15, rimasti inascoltati nella loro richiesta, iniziarono uno sciopero durante il periodo di raccolta del grano. Dopo un piccolo tentativo di continuare a raccogliere il grano con il solo aiuto della sua famiglia, Boycott si arrese alla richiesta degli uomini. Gli occupanti delle terre andarono da lui per chiedere una riduzione del PAGINA 19


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prezzo dell’affitto terriero del 25%, come era avvenuto l’anno prima, con la riduzione del 10%. Quando però Boycott, la seconda volta, rifiutò gli occupanti intentarono il primo boicottaggio e indussero i dipendenti della fattoria a unirsi al movimento, cosa che questi fecero in massa. Boycott era escluso dalla popolazione irlandese: venne ignorato e escluso dal resto della gente e fu così costretto a lasciare il territorio irlandese. La differenza tra embargo e boicottaggio è davvero minima l’embargo è: “Provvedimento di interruzione delle relazioni economiche con uno Stato, totale o parziale” il boicottaggio è: “Azione, più o meno concordata, tendente a isolare da un consorzio o da un mercato individui, enti o prodotti, sia a fine di lotta, sia per rappresaglia”. Quindi l’embargo è il divieto di commerciare con altri paesi invece il boicottaggio ha divieti più ampi.

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XVII - Roma 1960 I Giochi della XVII Olimpiade si sono svolti a Roma, in Italia, dal 25 agosto all'11 settembre 1960. Per la cerimonia di apertura e di chiusura e per gli eventi di Atletica si decise di utilizzare lo Stadio Olimpico, costruito a partire dal 1927 - e terminato dieci anni dopo. I monumenti di Roma venivano utilizzati da cornice alle Olimpiadi (le terme di Caracalla fecero da sfondo alle gare di ginnastica). Gli iscritti furono oltre cinquemila, per un totale di 84 nazioni. Nel complesso la XVII Olimpiade, oltre a essere tra le più affascinanti, coinvolgenti e spettacolari del 20° secolo, fu la più pacifica, giacché nessuna protesta la turbò, prima, durante e dopo il suo svolgimento. Gli organizzatori di Roma 1960, e in particolare il presidente del CONI Giulio Onesti, ebbero anche un altro merito: quello di 'vendere' i Giochi al rampante mercato televisivo. A Roma ci fu l’ultima apparizione olimpica del Sudafrica prima del 1992, anno in cui verrà riammessa per la fine dell’Aparthaid.

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XVIII - Tokyo 1964 I Giochi della XVIII Olimpiade si sono svolti a Tokyo in Giappone dal 10 al 24 ottobre 1964. La cerimonia d'apertura delle XVIII Olimpiade dell'Era moderna si tenne il 10 ottobre 1964. La cerimonia trasmessa, in mondovisione, fu a dir poco stupefacente. Quando fu acceso il braciere olimpico diecimila tamburi iniziarono a rullare, più di diecimila palloncini vennero liberati nell'aria, e ben cinque jet con le loro scie di fumo disegnarono nel cielo gli anelli olimpici, mentre in tutto lo stadio si diffuse un intenso odore di crisantemo, il fiore nazionale del Giappone. Nei primi giorni ci fu il primo scandalo: fu introdotto il judo e c’era il campione giapponese Kominaga, vinceva ogni partita facilmente fino a quando incontrò il colossale olandese Geesink. L’olandese lo sconfisse il campione giapponese e questo causò il suicidio di alcuni fan giapponesi. Ma oltre a curare la preparazione dei loro atleti, i giapponesi furono molto attenti ad ogni aspetto dei giochi. Tutte le delegazioni olimpiche si complimentarono con gli organizzatori per l’ordine e l’efficienza del villaggio olimpico e dei servizi messi a disposizione degli atleti. Ai giochi parteciparono 93 nazioni con 5.151 atleti. Tra le varie nazioni che non parteciparono ci fu il Sudafrica, che venne escluso dal CIO per le sue politiche di segregazione (il paese non partecipò più alle Olimpiadi fino al 1992). Le Olimpiadi di Tokyo furono le prime in cui la tecnologia ebbe un ruolo davvero importante. I computer vennero utilizzati per la prima volta per tenere traccia dei risultati degli atleti e delle statistiche. E sempre per la prima volta i satelliti vennero utilizzati per trasmettere i giochi in diretta negli Stati Uniti, anche se non si riuscì a fare lo stesso con l’Europa. Anche gli stadi, le piscine e gli impianti vennero costruiti con criteri moderni e avanzati e gli ingegneri e architetti che li avevano progettati furono richiesti in seguito per altri giochi olimpici.

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XIX - Città del Messico 1968 I Giochi della XIX Olimpiade si sono svolti a Città del Messico in Messico dal 12 al 27 ottobre 1968. Uno degli eventi per il quale questa Olimpiade è oggi principalmente ricordata fu la premiazione dei 200 metri piani, durante la quale il vincitore a tempo di record del mondo Tommie Smith e il suo connazionale John Carlos, terzo classificato, alzarono il pugno chiuso guantato in nero in segno di protesta contro il razzismo e in risalto delle lotte di potere nero, mentre Peter Norman, australiano, sfoggiò una spilla in favore dei diritti umani. Essi ascoltarono l'inno nazionale americano con il capo chinato come per vergogna, tenendo gli occhi fissi sulle loro medaglie come in segno di protesta. I due scelsero diversi accorgimenti simbolici per partecipare alla premiazione, avrebbero poi spiegato in seguito: ci andarono scalzi e con delle calze nere, per rappresentare la povertà degli afroamericani; Smith indossò una sciarpa nera, mentre Carlos si sbottonò la tuta per dimostrare solidarietà ai lavoratori americani; al collo portava invece una collana di perle, per simboleggiare le pietre usate nei linciaggi degli afroamericani. Carlos però quel giorno dimenticò i suoi guanti, così Smith gliene prestò uno: è per questo che alzarono braccia diverse. Il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) chiese subito l’esclusione di Smith e Carlos dal villaggio olimpico e la loro sospensione dalla squadra americana, per aver fatto una manifestazione politica alle Olimpiadi. All’inizio il Comitato Olimpico degli Stati Uniti si rifiutò, ma dovette adattarsi di fronte alle pressioni del CIO. Al loro ritorno negli Stati Uniti, Smith e Carlos subirono estese critiche, e ricevettero minacce e intimidazioni. Diventarono però degli eroi per la comunità afroamericana, e nei decenni successivi ricevettero premi e riconoscimenti per la loro protesta.

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XX - Monaco 1972 I Giochi della XX Olimpiade sono svolti a Monaco di Baviera nella Germania Ovest dal 26 agosto all'11 settembre 1972. Sono i secondi Giochi olimpici estivi che hanno avuto luogo in Germania dopo l'edizione di Berlino del 1936. L'intenzione di questi giochi era di offrire al mondo l'immagine di uno stato nuovo, democratico ed ottimista. Quest'edizione delle Olimpiadi fu segnata da un tragico episodio: l'omicidio di undici atleti israeliani da parte di un commando di terroristi palestinesi di Settembre Nero. Tale tragedia passò alla storia come il Massacro di Monaco. All'alba del 5 settembre, 8 terroristi palestinesi, aiutati inconsapevolmente da degli atleti canadesi, scavalcarono la rete di recinzione del villaggio olimpico e, senza essere neanche lontanamente visti da nessuno dei 17.000 tra poliziotti, irruppero nella palazzina numero 31, nella quale soggiornava la rappresentativa israeliana. Subito vi fu una prima vittima, l'allenatore della squadra di lotta, che passando per caso cercò di fermarli ma fu colpito a morte più volte. La seconda vittima fu un pesista che accorse in aiuto dell'allenatore pur aggrappato a una stampella e morì dissanguato; 2 atleti israeliani riuscirono a fuggire e a dare l'allarme, mentre 9 atleti rimasero in mano ai terroristi, che subito ordinarono il rilascio di ben 234 terroristi che erano detenuti a Tel Aviv . Le trattative tedesche furono lente e disordinate. Alle dieci di sera giunse finalmente un pullman che trasportò gli ostaggi e i terroristi su due elicotteri, con i quali raggiunsero l'aeroporto di Fürstenfeldbruck, a circa 20 km da Monaco, da dove sarebbero dovuti salire su un aereo diretti in Medio Oriente. Ma ad attenderli vi era la polizia tedesca. A un certo punto iniziò la sparatoria durante la quale un elicottero prese fuoco e per i suoi occupanti non vi fu scampo. La terribile strage durò otto minuti: morirono 5 degli 8 terroristi, il pilota di uno degli elicotteri, un poliziotto tedesco e tutti i 9 ostaggi israeliani. I tre terroristi rimasti vivi furono catturati. La notizia della strage non tardò a fare il giro del mondo suscitando sgomento e indignazione. Alcuni avanzarono l'ipotesi di cancellare questa edizione dei Giochi olimpici. Dopo un giorno di stop, però, i Giochi ripresero nel normale svolgimento nel programma. Nonostante tutte le tranquilizzazioni del CIO, l'atmosfera, fin qui tranquilla, non era più la stessa: si era compiuta la più grande tragedia nella storia delle Olimpiadi. PAGINA 24


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XXI - Montréal 1976 I Giochi della XXI Olimpiade si sono svolti a Montréal in Canada dal 17 luglio al 1º agosto 1976. La cerimonia di apertura della XXI edizione dei Giochi Olimpici Estivi, la prima edizione delle Olimpiadi tenutasi in Canada, si svolse sabato 17 luglio 1976 presso lo Stadio Olimpico di Montréal. La cerimonia ufficiale iniziò alle 15:00 con una fanfara di tromba e con l'arrivo della regina Elisabetta II che, come capo di Stato per il Canada, ebbe l'onore di aprire i Giochi. La sfilata degli atleti iniziò poco dopo con l'arrivo della squadra greca e si concluse con l'ingresso della squadra canadese. Tutte le altre squadre entrarono nello stadio secondo l'ordine alfabetico francese. Anche se boicottarono i Giochi nei giorni a seguire, una serie di delegazioni africane sfilò comunque nella parata. I Giochi della XXI Olimpiade furono la prima delle tre edizioni dei Giochi olimpici consecutive in cui un nutrito gruppo di stati, sempre diverso in tutte e tre le edizioni, per ragioni principalmente politiche, boicotterà la manifestazione sportiva in segno di protesta. Le Olimpiadi di Montréal 1976 furono boicottate da 27 paesi africani, uno asiatico (l'Iraq) e uno americano (la Guyana). Il motivo di tale gesto fu giustificato come un segno di protesta nei confronti della Nuova Zelanda e in particolare della sua squadra di rugby, che secondo alcune fonti si era recentemente recata in tour nel Sudafrica dell'apartheid nonostante il boicottaggio sportivo in atto, dove aveva giocato con altre squadre composte esclusivamente da bianchi. Bisogna ricordare che il rugby non era più uno sport olimpico e su questo si giustificò più volte il CIO che preferì non intervenire nella faccenda e lasciò che il problema fosse risolto al di fuori dell'organizzazione dei giochi. La situazione però non si sbloccò e il giorno dell'apertura dei Giochi i 29 Stati, come promesso, boicottarono la manifestazione.

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XXII - Mosca 1980 I Giochi della XXII Olimpiade si sono svolti a Mosca, allora capitale dell'Unione Sovietica, dal 19 luglio al 3 agosto 1980. È l'Olimpiade del boicottaggio americano per l'invasione sovietica dell'Afghanistan. L'esempio statunitense è seguito da altri Paesi (in tutto saranno 65, tra cui il Canada, la Germania Ovest, la Norvegia, il Kenya, il Giappone, la Cina e il blocco delle nazioni arabe); risultano quindi solo 80 le nazioni rappresentate (quindi per 5179 atleti). 15 paesi decisero di far partecipare i propri atleti, ma non sotto le proprie bandiere nazionali. Era il gennaio 1980, mancavano circa 7 mesi alle Olimpiadi di Mosca, l’Unione Sovietica aveva inviato le proprie truppe in Afghanistan per aiutare il governo filo-sovietico instauratosi da pochi mesi con un colpo di stato. Negli Stati Uniti intanto nell’autunno dello stesso anno si sarebbero svolte le elezioni presidenziali e il presidente democratico Jimmy Carter iniziò a promuovere un boicottaggio delle Olimpiadi di Mosca e in poco lanciò il messaggio: se l’Unione Sovietica non avesse ritirato le sue truppe dall’Afghanistan entro giugno gli Stati Uniti non avrebbero partecipato alle Olimpiadi di Mosca. La sera del 24 dicembre le forze sovietiche diedero il via all’invasione: i primi reparti della 40esima Armata attraversarono il confine lungo il fiume Amu Darya, i paracadutisti quasi senza combattere si impossessarono della base. Un’operazione militare di facile compito di traformò in una guerra che durò fino a metà febbraio del 1980. Il 9 gennaio 1980 venivano riassunti i punti fondamentali relativi alla preparazione dell’Olimpiade da parte delle autorità sovietiche e si valutava l’utilità o meno di una possibile azione da parte degli statunitensi. Prima di muoversi ufficialmente gli Stati Uniti chiamarono a raccolta i loro alleati e i primi a rispondere furono i governi di Canada e Gran Bretagna. La posizione del governo britannico non coincise con quella del Comitato Olimpico Nazionale, decide di inviare comunque i propri atleti a Mosca. Una scelta condivisa dal blocco occidentale Europeo, tra cui l’Italia che parteciparono ai Giochi Olimpici ma senza bandiera nazionale né inno. Purtroppo i più penalizzati furono gli atleti e in particolare i non pochi atleti militari, i quali non poterono partecipare ai Giochi. Il boicottaggio statunitense favorì molti altri stati, prima fra tutti la storica rivale: l'URSS nazione ospitante si aggiudicò la bellezza di ben 195 medaglie, ottenendo il primo posto nel mePAGINA 26


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dagliere e seguito dalla Germania Est con 126 medaglie. L'Italia migliorò nettamente la sua posizione quadruplicando gli ori ottenuti nella precedente edizione e passando dal 14º posto al 5º nel medagliere, miglior prestazione di un paese del blocco occidentale. L’atleta italiano più importante di questa olimpiade è state Pietro Mennea. Divenne famoso per la sua medaglia d’oro nei 200 metri, la affrontava quasi da favorito. I suoi rivali erano cubani Silvio Leonard e Osvaldo Lara, i polacchi Woronin e Dunecki, il tedesco orientale Hoff, il giamaicano Quarrie e il britannico Wells. La gara per Mennea non si era messa bene perché a metà gara era ancora sesto ma fu da lì che superò tutti fini ad arrivare all’oro.

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XXIII - Los Angeles 1984 I Giochi della XXIII Olimpiade (in inglese Games of the XXIII Olympiad) sono stati una manifestazione sportiva internazionale svoltasi a Los Angeles, negli Stati Uniti d'America, dal 28 luglio al 12 agosto 1984. Caratteristica dei giochi fu il boicottaggio, quattro anni dopo quello americano a Mosca 1980, dei paesi del Blocco sovietico (ad eccezione della Romania, la quale partecipò regolarmente a tutte le competizioni tranne il torneo di calcio, a cui rinunciò nonostante la qualificazione ottenuta sul campo). Vi parteciparono 6829 atleti in rappresentanza di 140 paesi. Il Comitato Olimpico Sovietico continuò a far allenare la squadra fino a pochi giorni prima della dichiarazione del boicottaggio, avvenuta l’8 maggio del 1984. Per “motivi di sicurezza nazionale”, imputabili alla Guerra Fredda, a due mesi dall’inizio delle gare l’Unione Sovietica decideva poi di tenere i propri atleti a casa e con la stessa motivazione i comitati olimpici di altri 14 Paesi ne seguivano l’esempio. Con sorpresa di molti al boicottaggio non aderì la Cina. A Los Angeles gareggiarono anche gli atleti della Jugoslavia, ma la presenza più sorprendente fu quella della Romania. L’atleta italiano che risulta più importante in questa olimpiade è Alberto Cova, oro nei 10000 metri. A causa del boicottaggio non partecipa il suo diretto rivale Schildhauer.

Le Olimpiadi di Los Angeles furono le prime organizzate solo con fondi privati. La decisione di affidarsi interamente agli sponsor per ottenere i fondi fu inizialmente criticata, ma alla fine produsse un profitto di 215 milioni di dollari, trasformando i Giochi del 1984 in un modello da imitare. Una delle scelte più importanti che portò a minimizzare i costi fu quella di utilizzare strutture sportive già esistenti. Los Angeles non voleva finire come Montreal, che per la costruzione dei nuovi impianti aveva dovuto chiedere un forte intervento da parte dello Stato e, di

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conseguenza, dei contribuenti con nuove tasse. Il sud della California era un’area ricca d’impianti sportivi, la sola zona di Los Angeles aveva gli spazi necessari per ospitare 21 degli sport olimpici in programma, con ben due stadi in grado di contenere oltre 90.000 spettatori. Una dopo l’altra, tutte le discipline olimpiche trovarono il luogo giusto dove essere disputate. Solo due strutture furono costruite dal nulla: il velodromo, primo di livello mondiale nell’ovest degli Stati Uniti, e la piscina della University of Southern California. Entrambi i progetti furono finanziati interamente dagli sponsor.

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XXIV - Seoul 1988 I Giochi della XXIV Olimpiade si sono svolti a Seul in Corea del Sud da sabato 17 settembre a domenica 2 ottobre 1988. Furono le prime Olimpiadi svoltesi quasi interamente in settembre. Quest'edizione ha visto la partecipazione di 159 Stati (con le sole esclusioni di Cuba, Etiopia e Corea del Nord) per un totale di circa 8500 atleti. Ha inoltre segnato l'ingresso degli atleti professionisti, grazie al ritorno del tennis nel programma olimpico. Si annovera inoltre l'inserimento del baseball e del taekwondo tra le discipline dimostrative. Per i Giochi del 1988, il Comitato Organizzatore formulò il motto “Armonia e Progresso” con l’intento di rappresentare al meglio lo spirito olimpico, la tradizione pacifista del popolo coreano e la ricerca dell’armonia e del progresso del genere umano, anche attraverso eventi come le Olimpiadi. Gli organizzatori individuarono nel tentativo di costruire un mondo pacifico uno degli obiettivi primari comuni sia al movimento olimpico che alla popolazione coreana nel corso della sua millenaria storia. Per la Corea del Sud le Olimpiadi dovevano rappresentare una festa gioiosa in cui culture differenti potevano unirsi grazie anche all’ospitalità del popolo coreano. Per realizzare l’auspicio del motto olimpico, il Comitato Organizzatore si pose una serie di obiettivi: raggiungere la più ampia partecipazione ai Giochi, offrire un servizio ottimale, realizzare le Olimpiadi senza gravare sull’economia del Paese. Grazie alla grande partecipazione, dopo le tre precedenti edizioni segnate dai boicottaggi, si può affermare che le Olimpiadi di Seul raggiunsero il loro scopo, divenendo un luogo pacifico di scambio culturale tra Oriente e Occidente. L'Unione Sovietica si classifica prima nel medagliere con 132 medaglie (55 ori), precedendo la Germania Est con 102 (37 ori) e gli Stati Uniti con 94 (36 ori). Nonostante questo progetto, questa olimpiade è una delle più famose per il caso doping. Il più importante caso doping è di Ben Johnson. È un ex velocista nato nel 1961 in Canada, è diventato famoso soprattutto per l’episodio ai Giochi olimpici di Seul del 1988 vinse la finale dei 100 metri piani stabilendo il nuovo record mondiale con il tempo di 9"79, ma tre giorni dopo i risultati dei test antidoping lo rivelarono positivo; fu quindi squalificato con il conseguente annullamento della vittoria e del record. Ben Johnson, fino al 1985, fu un semplice comprimario, dati che le sfide videro un nettissimo 8 a 1 PAGINA 30


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per Lewis. Le cose però cambiarono dalla vittoria del canadese al meeting di Zurigo del 1985. Fu un crescendo di rivalità, di quelle che appassionano media e opinione pubblica. Un punto cruciale arrivò nel 1987, quando Johnson, ai campionati mondiali di Roma, stampò non solo una vittoria sul rivale, ma anche il record del mondo. Lewis andò in televisione e disse papale papale: «Molta gente è venuta fuori dal nulla e sta correndo in modo incredibile, e io non penso che lo sta facendo senza droghe». Non solo: aggiunge Steven Pye sul Guardian che venne fuori in seguito una parte dell’intervista che era rimasta fuori dal servizio. Lewis era ancora più esplicito: «Se io prendessi droghe, farei anch’io un 9’80’’ proprio come lui».

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XXV - Barcellona 1992 I Giochi della XXV Olimpiade si sono svolti a Barcellona, in Spagna, dal 25 luglio al 9 agosto 1992. Barcellona '92 registrò un boom di partecipazioni con 9094 atleti per 172 Paesi. La cerimonia di apertura dei giochi venne realizzata dalla compagnia teatrale La Fura dels Baus. L'inno dell'Olimpiade, Barcelona, fu composto e cantato da Freddie Mercury (scomparso l'anno prima), cantante del gruppo rock dei Queen, insieme al noto soprano spagnolo Montserrat Caballé, e racchiude musica lirica e rock mescolando inglese e spagnolo. I Giochi cominciarono il 25 luglio, giorno di San Giacomo (uno dei patroni di Spagna) e l'ultimo tedoforo fu un paraplegico, l'arciere paralimpico Antonio Rebollo, che incendiò il braciere con una freccia (in realtà lo mancò per motivi di sicurezza). I giochi olimpici di Barcellona furono quelli di un mondo profondamente differente da quello che aveva sfilato quattro anni prima a Seul. Il crollo del muro di Berlino nel 1989 portò all’unificazione della Germania, la liberazione di Nelson Mandela nel 1990 tolse l’embargo al Sudafrica, e nel 1991 Unione Sovietica e Jugoslavia cessarono di essere nazioni unitarie. Fu così che alla fine in testa al medagliere non ci fu una vera e propria nazione, ma la cosiddetta Comunità degli Stati Indipendenti, che raggruppava tutte le ex nazioni sovietiche tranne le già indipendenti Estonia, Lettonia e Lituania. Fu una squadra messa insieme dal presidente del Comitato Olimpico, Juan Antonio Samaranch per evitare che i singoli nuovi stati, senza soldi in cassa per poter finanziare la spedizione olimpica, non potessero portare i fortissimi atleti dell’ex URSS. Il nome ufficiale fu Squadra Unificata, chiamata da tutti più semplicemente CSI, e alla fine ottenne più medaglie di tutti, 112, di cui ben 45 d’oro. Barcellona '92 registrò un boom di partecipazioni con 9094 atleti per 172 Paesi. I Giochi cominciarono il 25 luglio, giorno di San Giacomo (uno dei patroni di Spagna) e l'ultimo tedoforo fu un paraplegico, l'arciere paralimpico Antonio Rebollo, che incendiò il braciere con una freccia, in realtà lo mancò per motivi di sicurezza. L’italiano più noto a Barcellona è stato Pierpaolo Ferrazzi, è un ex canoista italiano, vincitore di una medaglia d'oro e una di bronzo nella canoa slalom ai Giochi olimpici.

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XXVI - Atlanta 1996 La XXVI edizione delle Olimpiadi si svolse ad Atlanta, in Georgia, città che tra le altre cose è sede della Coca Cola, storico sponsor dei Giochi. Presero parte ai Giochi 197 paesi. 12 nazioni dell'ex URSS parteciparono per la prima volta come stati inddenti: Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Georgia, Kazakistan, Kirghizistan, Moldavia, Russia, Tagikistan, Turkmenistan, Ucraina, Uzbekistan. A causa di ciò, e anche per il notevole numero di partecipanti, 14 paesi conquistarono per la prima volta una medaglia olimpica. Il medagliere premiò gli Stati Uniti, primi con 101 medaglie (44 ori), seguiti dalla Russia con 63 medaglie (26 ori). Come era successo in precedenza a Città del Messico ed a Monaco di Baviera, la manifestazione olimpica venne funestata da un attentato terroristico. Durante l’olimpiade c’è stato l’episodio della bomba. La tarda sera di venerdì 26 luglio migliaia di persone si erano riunite al parco per un concerto gratuito. Eric Robert Rudolph, prima di allontanarsi, aveva posizionato vicino a uno degli impianti di amplificazione uno zaino che conteneva una bomba artigianale con bulloni e chiodi. La presenza della bomba fu comunicata alla polizia diciotto minuti prima dell’esplosione con una telefonata anonima al 911 (il numero d’emergenza degli USA) fatta, secondo le prime dichiarazioni ufficiali della polizia, da un «uomo di razza bianca che parlava senza alcun accento particolare». Ancora prima, però, lo zaino era stato scoperto da un addetto del servizio di sicurezza privata del parco di turno quella sera, Richard Jewell: Jewell stava andando in bagno durante una pausa, e aveva notato lo zaino abbandonato perché si era fermato per riprendere un gruppo di ubriachi che stavano sporcando l’area con delle lattine di birra. Con le altre guardie aveva anche cominciato a far evacuare la zona riuscendo a far allontanare la maggior parte delle persone: dopo qualche minuto, da poco passata la mezzanotte, la bomba esplose uccidendo una donna di 44 anni, Alice Hawthorne, e ferendo altre 111 persone. Un’altra persona, il cameraman turco Melih Uzunyol, morì di infarto poco dopo l’esplosione. L’atleta italiano più famoso di quest’olimpiade è Paola Pezzo è un'ex mountain biker italiana. Professionista fino al 2005, era specialista nel cross country, disciplina nella quale fu due volte campionessa olimpica (Atlanta 1996 e Sydney 2000). PAGINA 33


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XXVII - Sydney 2000 I giochi della XXVII Olimpiade si svolsero a Sydney in Australia dal 15 settembre al 1º ottobre 2000. Furono trasmessi in tv su Rai Tre. Il primo fatto storico di questa Olimpiade sono la sfilata insieme delle due Coree, Corea del Nord e del Sud, nazioni separate dall'ideologia politica e sempre sull'orlo del conflitto, sfilarono dietro la stessa bandiera, tenendosi per mano. in occasione della cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi invernali di Pyeongchang, il 9 febbraio. Lo ha annunciato il ministero per la Riunificazione sudcoreano. L’incontro di Panmunjom tra le due delegazioni ha anche dato l’ok per la creazione di un’unica squadra di hockey femminile. La Corea del Nord invierà una delegazione di 550 membri ai Giochi, fra cui anche 230 fra tifosi e cheerleaders, 140 artisti e 30 lottatori di taekwondo. Pyongyang aveva accettato la scorsa settimana di inviare una delegazione composta da sportivi, alti responsabili e artisti all’Olimpiade invernale come conseguenza della tregua concordata fra i due paesi in vista dei Giochi. Si trattò di un successo passeggero, ma il momento fu davvero solenne, perché faceva sperare che proprio attraverso lo sport, come era già accaduto in passato per altre realtà dove non sembrava possibile trovare la pace, potessero essere abbattuti quei muri che la politica non riesce a sgretolare. L’altro fatto storico è il Timor Est senza inno né bandiera. I quattro atleti e i cinque membri della delegazione olimpica di Timor Est sono stati ricevuti ufficialmente nel villaggio olimpico di Sydney, pero', a differenza delle altre 198 nazioni che parteciperanno ai Giochi, durante la cerimonia di benvenuto non e' stata issata la bandiera ne' suonato l'inno del paese che ha scelto l'indipendenza dell'Indonesia con un referendum. Timor Est diverra' uno stato indipendente solo nel 2001 e a Sydney gli atleti gareggeranno sotto la bandiera olimpica. Il leader indipendentista di Timor Est, Jose' Ramos Horta, ha partecipato alla cerimonia di benvenuto. ''Per le prossime Olimpiadi avremo una costituzione e un parlamento, parteciperemo come un paese sovrano'', ha dichiarato il premio nobel per la pace. I quattro atleti (un pugile, un pesista e due maratoneti) hanno completato la preparazione in Australia grazie al sostegno del Comitato olimpico locale. Cathy Freeman: Catherine Astrid Salome Freeman, detta Cathy, un'ex velocista australiana, specializzata in particolare nei 400 metri piani. In carriera è stata campionessa olimpica dei 400 m piani ai Giochi di Sydney 2000 e due volte campionessa mondiale della stessa distanza. È stata scelta come atleta simbolo della sua nazione ai Giochi olimpici di PAGINA 34


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Sydney 2000. Nella cerimonia d'apertura è stata lei, come ultimo tedoforo, ad accendere il braciere con la fiamma olimpica. Il 25 settembre 2000, in uno stadio olimpico pieno di tifosi australiani, ha vinto la medaglia d'oro sui 400 metri piani, il centesimo oro olimpico per l'Australia. È stata la prima medaglia olimpica vinta da un aborigeno, ed anche l'unico caso finora di ultimo tedoforo che sia diventato campione olimpico nella stessa edizione dei Giochi. Marion Jones, il caso BALCO a Sydney 2000. Fu la regina dell’atletica delle Olimpiadi australiane, da cui portò a casa ben cinque medaglie (tre d’oro, nei 100 e 200m e nella staffetta 4x400m e due di bronzo, nel salto in lungo e nella staffetta 4x100m), ma nel 2007, dopo essere stata accusata di aver fatto uso di doping e dopo il suo coinvolgimento nelle indagini su una casa farmaceutica americana, la BALCO, fu lei stessa a dichiarare di aver assunto sostanze proibite prima, durante e dopo i Giochi Olimpici di Sydney e a restituire le medaglie vinte in quell’occasione.

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XXVIII - Atene 2004 I Giochi della XXVIII Olimpiade si svolsero ad Atene in Grecia dal 13 al 29 agosto 2004. A questa edizione hanno preso parte 10.625 atleti, 5.501 squadre e 201 paesi, e sono state assegnate medaglie in 28 sport diversi per un totale di 301, inoltre per la prima volta dai Giochi della XXVI Olimpiade hanno partecipato tutte le nazioni con un Comitato Olimpico.

Ad Atene 2004 c’era molta tensione per l’attentato che c’era stato pochi anni prima a New York l’11 settembre 2001, quindi si è provato a dare ancora più sicurezza. Le forze dell'Alleanza Atlantica avrebbero potuto "sigillare" cielo, terra, mare, per quarantacinque miglia intorno ad Atene e alle altre città olimpiche. Il governo di Costas Karamanlis è stato intransigente: «Della sicurezza, ci occupiamo noi. La Nato ci sarà, ma non avrà una presenza armata». Pattugliatori nelle acque internazionali e aerei radar Awacs nelle zone di non sorvolo. L’organizzazione di Atene 2004 è stata molto travagliata forse per la fretta o forse per altro ma c’è stata un’organizzazione pessima tanto che non si è salvato quasi nulla delle strutture che rappresentarono la stragrande maggioranza di una spesa totale di 9 miliardi di euro, una somma che ha contribuito in modo determinante a mandare lo stato ellenico in rovina. La Grecia organizzò le sue Olimpiadi tra enormi entusiasmi nazionalisti e previsioni economiche di fare incassi stratosferici e mettere in cantiere infrastrutture che l'avrebbero portata nell'era della modernità. Un paese che guardava al futuro e scommetteva sulla sua rinascita. È andata in modo molto diverso: la lezione greca insegna a prendere gli impegni simili con molta cautela. Il budget di 15 miliardi di euro per finanziare le Olimpiadi greche, poi sforato, furono l'inizio della fine per i conti di Atene, un buco contabile da cui il paese non si risollevò più. La XXVIII edizione dei Giochi olimpici venne considerata un'occasione che il Governo greco di allora guidato da Costas Karamanlis voleva utilizzare per rilanciare la destinazione sul mercato turistico mondiale. Un obiettivo che si rivelò poi una chimera. I Giochi olimpici vennero ospitati in diverse città: Atene, che fece la parte del leone, Salonicco, Volos, Patrasso e Iraklion (Creta) senza problemi di soldi né di finanziamenti. La capitale greca, e tutta l'Attica ampliò a dismisura l'offerta ricettiva mentre il 90% delle strutture ricettive venne sottoposto a ristrutturazione. PAGINA 36


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Ad Atene venne creato un centro congressi nei pressi dell'aeroporto intercontinentale. Posizione non molto strategica. Cosa resta di tutta quella costruzione faraonica? Oggi il villaggio olimpico che era il progetto più importante (240 milioni di euro investiti) resta abbandonato a se stesso, un triste monumento allo sperpero di denaro pubblico. La verità è che tra il 2003 e il 2007 l'economia ellenica era cresciuta a ritmi del 4%. Poi dal marzo 2004 il paese era stato governato da Costas Karamanlis, leader di Nuova democrazia, diventato premier grazie a una campagna elettorale in cui aveva promesso la «rifondazione dello Stato» e riforme drastiche nel campo dell'economia. Invece la Grecia si avvitò su stessa.

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XXIX - Pechino 2008 I Giochi della XXIX Olimpiade si sono svolti a Pechino in Cina dall'8 al 24 agosto 2008. Al termine dei Giochi olimpici di Pechino, Amnesty International ha accusato le autorità cinesi di aver preferito badare all’immagine rispetto alla sostanza e di aver continuato a perseguitare e punire attivisti e giornalisti durante le Olimpiadi. L’organizzazione ha inoltre criticato il Comitato internazionale olimpico (Cio) per aver macchiato l’eredità dei Giochi in tema di diritti umani, chiudendo un occhio sulle violazioni commesse. ‘Le Olimpiadi sono state uno spettacolare evento sportivo, ma si sono svolte in un contesto di violazione dei diritti umani: agli attivisti è stato impedito di esprimere le proprie idee pacifiche e molti di essi sono stati imprigionati senza aver commesso alcun reato‘, ha dichiarato la vicedirettrice del Programma Asia-Pacifico di Amnesty International. ‘Le autorità cinesi e il Cio avevano l’opportunità di mostrare che il rispetto dei diritti umani fosse migliorato ma hanno ampiamente fallito: sfratti forzati, arresti di attivisti e restrizioni ai danni dei giornalisti non dovranno caratterizzare un’altra Olimpiade‘. Nel corso dei Giochi olimpici, Amnesty International ha documentato una serie di violazioni dei diritti umani nei confronti di attivisti pacifici e giornalisti, tra cui: l’arresto e la condanna, anche alla ‘rieducazione attraverso il lavoro’, di attivisti che avevano chiesto di svolgere manifestazioni nelle ‘zone delle proteste’, istituite dal governo in alcuni parchi della capitale; la perdurante detenzione o l’arresto arbitrario di giornalisti e attivisti che avevano cercato di denunciare le violazioni dei diritti umani in corso; il divieto di manifestare pacificamente nelle ‘zone delle proteste’. L’inquinamento in Cina è sempre stato un problema perché le fabbriche cinesi sono alimentate a carbone, uno dei sistemi energetici più inquinanti al mondo. La Cina dipende al 60 per cento dal carbone e fatica a passare ad altre fonti energetiche che per ora rappresentano solo il 13 per cento delle fonti di energia. Proprio per questo problema le olimpiadi di Pechino 2008 erano in dubbio se farle o meno. Per i Giochi il comitato organizzatore ha stimato la necessità di circa 100.000 volontari. Il processo di selezione è terminato nel maggio 2008 ed è stato seguito dalle diverse attività di formazione. Sono state preparate imponenti misure di sicurezza per prevenire qualsiasi tipo di

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problema. Sono stati ingaggiati 80 cani poliziotto per controllare il sistema metropolitano e annusare la presenza di prodotti infiammabili. Un centro speciale provvederà a monitorare la sicurezza dei prodotti alimentari, che controlla il rispetto di standard tecnici. Uno dei problemi che colpiscono la città di Pechino è l'inquinamento: il livello delle sostanze inquinanti è tale da mettere a rischio la disputa di gare su lunga distanza. Per mitigare gli effetti nocivi la città ha varato diverse norme, fra cui leggi più restrittive sulle auto in vendita: ad esempio le auto diesel acquistate a Pechino dovranno soddisfare i requisiti China IV, equivalenti alle Euro4 europee. A quasi tutti i poliziotti, di ogni grado e anzianità, sono state impartite lezioni di lingue estere e di educazione. Un quaderno con frasi in sette lingue è stato distribuito a tutti i poliziotti e ai volontari. È stata organizzata una diffusa campagna mediatica nella regione di Pechino che invita la popolazione residente a dimostrarsi ospitale e collaborativa nei confronti degli stranieri in visita, fornendo informazioni e aiutando i visitatori in difficoltà. La municipalità di Pechino ha inoltre emanato una serie di norme relative al decoro urbano: in città, ad esempio è stato emesso il divieto di sputare per terra.

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XXX - Londra 2012 I Giochi della XXX Olimpiade si sono svolti a Londra nel Regno Unito, dal 27 luglio al 12 agosto 2012. Londra è la prima città ad aver ospitato per tre volte i Giochi olimpici estivi, dopo l'edizione del 1908 e quella del 1948. A Londra ci fu una particolare attenzione alla sostenibilità. A poche settimane dalla cerimonia d’inizio dell’olimpiade, i responsabili dell’evento hanno lavorato per lasciare in eredità alla città un “blueprint for change”, un progetto in grado di trasformare la capitale britannica in un modello di efficienza che sia d’ispirazione per tutte le nazioni partecipanti ai Giochi. L’ambizioso piano si fonda su cinque linee guida strategiche: cambiamento climatico, gestione degli sprechi, biodiversità, inclusione sociale e healthly living. Il lavoro che è stato fatto per integrare il concetto di sostenibilità ad alimentazione, logistica, cerimonie, tecnologia e gestione degli eventi ha evidenziato opportunità mai realizzate prima in un contesto olimpico o paralimpico”. Londra ha speso quasi 9,3 miliardi di sterline. Una cifra che in parte è servita a finanziare sistemi per la misurazione del carbonio e tecniche costruttive a basse emissioni di Co₂, ma anche tecnologie di co-generazione energetica e contatori elettrici intelligenti. Tutto questo per ridurre i costi pubblici e aumentare la diffusione delle energie rinnovabili. Così, le forniture di carburante ‘verde’ stimoleranno lo sviluppo di nuovi ed efficaci sistemi di riscaldamento e illuminazione; i sistemi ad energia eolica, solare e da biocarburanti. Architettura green: Strutture avveniristiche, firmate da alcuni tra i migliori progettisti contemporanei. Mobilità sostenibile: Per facilitare gli spostamenti dentro e fuori il villaggio olimpico, gli atleti avranno a disposizione una flotta di 5.000 mezzi ibridi; 120 punti di rifornimento saranno installati da Charge Point Service intorno allo stadio e in altre aree strategiche della città. Luce e acqua: contro gli sprechi La riduzione della domanda idrica e l’aumento dell’efficienza energetica sono elementi essenziali per produrre un cambiamento climatico virtuoso e duraturo. A Londra 2012 ci furono anche i giochi paralimpici. Questa paralimpiade fu la più ampia paralimpiade mai disputata, per numero di partecipanti provenienti da 164 paesi, di cui ben quattordici per la prima volta. Dopo la sospensione da Sydney 2000, in questa edizione vengono tenute al gare per atleti con disabilità intellettive. La spinta emotiva verso questa paralimpiade fu enfatizzata dal ritorno al luogo della nascita spirituale del movimento paralimpico. PAGINA 40


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Alex Schwazer è un ex marciatore italiano, campione olimpico della 50 km a Pechino 2008. Il 6 agosto 2012 viene annunciato che l'atleta è stato trovato positivo all'eritropoietina ricombinante in un controllo antidoping a sorpresa effettuato dall'Agenzia mondiale antidoping il 30 luglio e viene escluso dal CONI dalla squadra della 50 km di marcia dei Giochi olimpici del successivo 11 agosto, mentre il giorno seguente sempre il CONI sospende l'atleta su richiesta del Tribunale Nazionale Antidoping. “Volevo essere più forte per questa olimpiade. Ho sbagliato, la mia carriera è finita” ha detto così Alex quando ha ‘confermato’ all’Ansa la sua positività al doping. “Ho fatto tutto da solo e di testa mia – ha proseguito l’ex azzurro – e dunque mi assumo tutte le responsabilità per quello che è successo”. Poi, la conclusione, amara: “La mia vita nell’atletica è finita oggi”. Alex Schwazer avrebbe dovuto gareggiare sabato mattina nella sua specialità, che lo ha visto salire sul gradino più alto del podio ai precedenti Giochi di Pechino 2008. Per la spedizione azzurra si tratta di un grosso trauma, non solo sportivo. Da Schwazer, infatti, ci si aspettava una medaglia, non certo l’onta di un’esclusione che getta discredito su tutto il movimento italiano. Non dirmi che hai paura è un libro che ha come protagonista Samia, una ragazza di Mogadiscio. Ha il dono della corsa e il suo obbiettivo è vincere. Asoli diciassette anni partecipa alle olimpiadi di pechino nel 2008, arriva ultima ma diventa simbolo per le donne. Ma lei vuole vincere e l’appuntamento è con Londra 2012.

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XXXI - Rio de Janeiro 2016 I Giochi della XXXI Olimpiade noti anche come Rio 2016, è stata la 31ª edizione dei Giochi olimpici estivi, svoltasi a Rio de Janeiro, in Brasile, dal 5 al 21 agosto 2016. Tra le città candidate, Rio de Janeiro è stata scelta per ospitare le Olimpiadi 2016 le prime in Sudamerica. I giochi olimpici estivi e invernali più recenti sono stati i più costosi mai registrati. I giochi estivi di Londra sono costati 13,5 miliardi di euro e i giochi invernali di Sochi hanno richiesto un esborso di quasi 20 miliardi di euro. Non esistono giochi olimpici che siano costati meno del budget stimato dal 1960 ad oggi secondo lo studio. Le Olimpiadi più recenti sono stati i più costosi mai registrati. I giochi estivi di Londra sono costati 13,5 miliardi di euro e i giochi invernali di Sochi hanno richiesto un esborso di quasi 20 miliardi di euro. Non esistono giochi olimpici che siano costati meno del budget stimato dal 1960 ad oggi secondo lo studio. Alle Olimpiadi di Rio de Janeiro, per la prima volta nella storia dei Giochi, sta partecipando una squadra di rifugiati: è formata da 10 atleti scelti dal CIO di nazionalità siriana, sud-sudanese, etiope e congolese, e rappresenta i circa 60 milioni di rifugiati nel mondo, il numero più alto dalla fine della Seconda guerra mondiale. Gli atleti hanno sfilato alla cerimonia di apertura allo stadio Maracanã di Rio de Janeiro: sono stati presentati in tre lingue e hanno attraversato lo stadio dentro la bandiera olimpica, bianca con i cinque cerchi, e accolti da un lungo e intenso applauso dal pubblico presente.

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Conclusione Il lavoro che sono riuscita a portare a temine in questi giorni, mi ha appassionato ancor di più al mondo sportivo. Attraverso il percorso e l’evoluzione di ogni edizione dei giochi Olimpici, ho potuto notare grazie alle ricerche fatte, i cambiamenti delle varie edizioni. Cambiamenti dovuti alle diverse condizioni storico-politiche ed economico-sociali che l’umanità ha attraversato nel tempo. Gli avvenimenti storici più importanti, come può essere una guerra o una crisi economica, hanno avuto i loro effetti anche sulle manifestazioni sportive. Questo mi ha portato ad una riflessione sull’attuale situazione che noi tutti stiamo vivendo. L’edizione programmata per l’estate 2020 a Tokyo rinviata di un anno per l’arrivo della pandemia da Coronaviru. Gli organizzatori hanno deciso per la tutela della salute degli atleti e degli spettatori di posticipare la manifestazione sportiva. Solo la prima e seconda guerra mondiale hanno portato al rinvio dei giochi. Mi sono quindi resa conto ancor di più della realtà che in questi ultimi due mesi stiamo vivendo e soprattutto dell’importanza dello sport, sia per chi lo pratica che chi lo segue e lo sostiene.

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Fonti SITOGRAFIA: https://it.wikipedia.org https://biografieonline.it http://www.sapere.it/sapere.html http://blogger.it/ù https://www.corriere.it http://www.treccani.it https://encyclopedia.ushmm.org https://www.gazzetta.it https://www.sportface.it https://www.azzurridigloria.com https://deascuola.it https://www.rerumromanarum.com https://www.giornalettismo.com https://www.ilpost.it https://giocopulito.it https://www.ilblogdellosportivo.it https://www.eurosport.it https://www.mondo-sport.com https://it.euronews.com http://www.socialnews.it https://www.ilsole24ore.com

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