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SOMMARIO 7 RIFIUTI: OBIETTIVI EUROPEI PIÙ AMBIZIOSI 9 PRODUZIONE DI RIFIUTI IN EUROPA 13 PRODUZIONE E RACCOLTA DIFFERENZIATA RIFIUTI URBANI IN ITALIA 18 LA GESTIONE DEI RIFIUTI COSTA DI PIÙ DOVE IL SERVIZIO FUNZIONA MENO 22 LA DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE URBANE IN ITALIA 24 LO STATO DELL’ARTE DELLE ACQUE REFLUE IN EUROPA 26 L’ERA DEL BIOMETANO: VERSO L’OBIETTIVO DI DECARBONIZZAZIONE AL 2050 28 LA DOMANDA INTERNA DI MACCHINE PER COSTRUZIONI CONTINUA A CRESCERE 30 IL SISTEMA ENERGETICO ITALIANO TRA I PIÙ EFFICIENTI IN EUROPA SENZA NUCLEARE 32 I REATI CONTRO AMBIENTE E PAESAGGIO: I DATI DELLE PROCURE 34 La sostenibilità degli imballaggi metallici 36 The big big Bauma 38 Buzzi Unicem presenta la famiglia Solidur e la linea Next 40 BIVITEC e BREEZER: la soluzione intelligente per un compost di qualità! 42 Le nuove pale Case per il riciclaggio 44 Qui so o, ci sarà una discarica? 46 Inventhor, creato per il futuro 48 La copertura dei parchi minerari dell’Ilva di Taranto 50 Da risorsa a rifiuto: l’inquinamento. Da rifiuto a risorsa: le unità MB. 52 Ricerca, tecnologia e innovazione Forrec 54 Fino a 9 metri di sollevamento con i sollevatori telescopici Kramer 56 A35 Brebemi con Scania verso la prima autostrada ad impa o zero 58 La famiglia dei trituratori primari Molinari 60 Filtrazione per il riciclo del PET Guida alle Tecnologie per l’Ambiente 2019
62 La benna frantoio MB, un vero e proprio frantoio a mascelle
64 Montagna 2000 anima il territorio avviando la centrale idroele rica
66 Il nuovo sistema X-Cu er Untha XR, per una produমvità ancora più elevata!
68 Bonifiche, coste, dissesto, clima, sismica, riqualificazione, rigenerazione e industria
70 Le a rezzature Trevi Benne per il recycling 72 Durezza e tenacità dell’acciaio negli impianঞ di riciclaggio
74 Ridurre la presenza di plasঞche nei mari 76 SHARP EYE: la nuova visione TOMRA
Redazione: press@recyclind.it Pubblicità: ad@recyclind.it Edito da : Recycling Industry, Laura Veneri, Parma, Novembre 2018 P. IVA 02746090345
del riciclo
All Rights Reserved
78 Il trituratore monorotore Vecoplan per plasঞche rigide
80 I rifiuঞ tornano a nuova vita con gli impianঞ proge aঞ da Vauchè Bioma Italia
82 Nuovo impianto prove Steinert presso la Cesaro Mac Import
84 VTN punta sul riciclaggio 86 I grandi temi della green e circular economy
Note legali Iscrizione al Roc: n. 25872
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Guida alle Tecnologie per l’Ambiente 2019
NUMERI, DATI, SVILUPPI NEI MERCATI DELLA GREEN ECONOMY
Guida alle Tecnologie per l’Ambiente 2019
NUMERI, DATI, SVILUPPI NEI MERCATI DELLA GREEN ECONOMY RIFIUTI: OBIETTIVI EUROPEI PIÙ AMBIZIOSI Il nuovo pacchetto sull’economia circolare stabilisce per l’UE ambiziosi obiettivi di riciclaggio e di riduzione delle discariche. Il pacchetto stabilisce due obiettivi comuni per l’Unione europea. Il primo è il riciclo di almeno il 55% dei rifiuti urbani entro il 2025. Questa quota è destinata a salire al 60% entro il 2030 e al 65% entro il 2035. Obiettivi di riciclaggio dei rifiuti urbani Entro il 2025
Entro il 2030
Entro il 2035
55%
60%
65%
L’inasprimento delle norme per il calcolo delle percentuali di riciclaggio aiuterà inoltre a monitorare meglio i progressi realmente compiuti nella realizzazione dell’economia circolare. Il secondo obiettivo è il riciclo del 65% dei rifiuti di imballaggi entro il 2025 (70% entro il 2030) con obiettivi diversificati per materiale. Nuovi obiettivi di riciclaggio dei rifiuti d’imballaggio Materiale
Entro il 2025
Entro il 2030
Tutti i tipi di imballaggi
65%
70%
Plastica
50%
55%
Legno
25%
30%
Metalli ferrosi
70%
80%
Alluminio
50%
60%
Vetro
70%
75%
Carta e cartone
75%
85%
Le nuove regole riguardano anche le discariche e prevedono un obiettivo vincolante di riduzione dello smaltimento in discarica. Entro il 2035 al massimo il 10% del totale dei rifiuti urbani potrà essere smaltito in discarica. La nuova legislazione rafforza la gerarchia dei rifiuti, imponendo agli Stati membri l’adozione di misure specifiche che diano priorità alla prevenzione, al riutilizzo e al riciclaggio rispetto allo smaltimento in discarica e all’incenerimento, facendo così diventare realtà l’economia circolare. Guida alle Tecnologie per l’Ambiente 2019
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NUMERI, DATI, SVILUPPI NEI MERCATI DELLA GREEN ECONOMY Raccolta differenziata Le nuove norme sulla raccolta differenziata, ampliando l’obbligo esistente di differenziare carta e cartone, vetro, metalli e plastica, miglioreranno la qualità delle materie prime secondarie e ne diffonderanno ulteriormente l’uso: entro il 2022 si dovranno raccogliere separatamente i rifiuti domestici pericolosi, entro il 2023 i rifiuti organici ed entro il 2025 i tessili. Riduzione graduale dei rifiuti messi in discarica Smaltire in discarica i rifiuti non ha alcun senso in un’economia circolare, oltre a costituire un rischio d’inquinamento dell’acqua, del suolo e dell’aria. Entro il 2035 i rifiuti urbani smaltiti in discarica dovranno essere ridotti, per costituire al massimo il 10% del totale dei rifiuti urbani prodotti. Incentivi Le nuove regole prevedono un maggior ricorso agli strumenti economici e ad altre misure di provata efficacia per facilitare l’applicazione della gerarchia dei rifiuti. In questa transizione un ruolo importante è assegnato ai produttori, che saranno tenuti responsabili dei loro prodotti quando diventano rifiuti. I nuovi requisiti in materia di responsabilità estesa del produttore miglioreranno i risultati e l’amministrazione di questi regimi, che dovranno essere creati per tutti i tipi di imballaggio entro il 2024. Prevenzione La nuova legislazione dà particolare rilievo alla prevenzione e introduce obiettivi importanti per gli sprechi alimentari nell’UE e per i rifiuti marini, in modo da concorrere al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni unite. Improving waste management will not only benefit the environment, climate, and human health. The four pieces of legislation are also part of a shift in EU policy towards a circular economy, i.e. a system where the value of products, materials and resources is maintained in the economy for as long as possible. By 2025, at least 55% of municipal waste (from households and businesses) should be recycled, says the text, as agreed with Council of Ministers. The target will rise to 60% by 2030 and 65% by 2035. 65% of packaging materials will have to be recycled by 2025, and 70% by 2030. Separate targets are set for specific packaging materials, such as paper and cardboard, plastics, glass, metal and wood. Guida alle Tecnologie per l’Ambiente 2019
NUMERI, DATI, SVILUPPI NEI MERCATI DELLA GREEN ECONOMY PRODUZIONE DI RIFIUTI IN EUROPA Nel periodo 2005-2016 la quantità media totale dei rifiuti urbani pro capite nell’UE è diminuita del 7%. Tuttavia con variazioni di tendenza tra i paesi membri: in alcuni la quantità media totale dei rifiuti urbani pro capite è diminuita (Danimarca, Germania, Grecia, malta, Repubblica Ceca), mentre altri paesi hanno registrato degli aumenti (Regno Unito, Spagna, Ungheria, Romania, Paesi Bassi). In termini assoluti, la quantità media di rifiuti urbani per persona è maggiore in Danimarca, Malta, Cipro e Paesi Bassi, e minore in Romania, Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia. I paesi più ricchi generalmente producono più rifiuti e il turismo contribuisce a innalzare la quota pro capite in paesi come Cipro e Malta. Evitare completamente la produzione di rifiuti sarebbe la scelta migliore per l’ambiente, ma prima o poi ogni oggetto che utilizziamo è destinato a diventare un rifiuto da smaltire. Secondo la “gerarchia della gestione dei rifiuti” contenuta nelle regole dell’UE, le soluzioni da preferire sono prevenzione e riutilizzo: dare al prodotto una seconda vita e un nuovo utilizzo prima di che diventi un rifiuto. A seguire, il riciclo (incluso il compostaggio) e altri metodi di recupero come la combustione dei rifiuti con gli inceneritori per generare energia (metodo tuttavia controverso in alcuni paesi). Il semplice smaltimento in discarica, il metodo più economico ma anche il peggiore per l’ambiente e la salute, deve essere l’ultima opzione da prendere in considerazione.
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NUMERI, DATI, SVILUPPI NEI MERCATI DELLA GREEN ECONOMY Secondo i dati Eurostat relativi al 2016, il 47% di tutti i rifiuti urbani nell’UE viene riciclato o compostato. Tuttavia, i metodi per la gestione dei rifiuti sono molto diversi a seconda degli stati membri e numerosi paesi utilizzano ancora le discariche per smaltire gran parte dei rifiuti urbani. • Lo smaltimento in discarica è quasi inesistente nei paesi del nord-ovest dell’Europa (Belgio, Paesi Bassi, Svezia, Danimarca, Germania, Austria, Finlandia), che gestiscono i rifiuti urbani soprattutto attraverso l’utilizzo di inceneritori e metodi di riciclo. • La Germania e l’Austria sono in cima alla classifica dei paesi che riciclano di più. • Nei paesi dell’est e sud Europa l’utilizzo delle discariche rappresenta ancora il metodo principale per la gestione dei rifiuti (Malta, Cipro, Romania per l’80% o più; Ungheria, Croazia, Lettonia, Slovacchia, Bulgaria per più del 60%; Spagna, Ungheria, Repubblica Ceca, Portogallo circa per il 50%). • Altri stati membri (Estonia, Lussemburgo, Francia, Irlanda, Slovenia, Italia, Regno Unito, Lituania, Polonia) smaltiscono circa un terzo dei rifiuti nelle discariche, ma usano anche gli inceneritori e riciclano più del 40% dei rifiuti domestici (esclusa l’Estonia).Tra il 2005 e il 2016 l’uso delle discariche è diminuito notevolmente in Estonia, Finlandia, Slovenia, Regno Unito, Irlanda, Romania, Bulgaria e Ungheria.
Landfilling to become an exception The draft law also limits the share of municipal waste being landfilled to a maximum of 10% by 2035. In 2014, Austria, Belgium, Denmark, Germany, the Netherlands and Sweden sent virtually no municipal waste to landfill, whereas Cyprus, Croatia, Greece, Latvia and Malta still landfill more than three quarters of their municipal waste. Textiles and hazardous waste from households will have to be collected separately by 2025. By 2024, biodegradable waste will also have to be either collected separately or recycled at home through composting. A circular economy implies reducing waste to a minimum as well as re-using, repairing, refurbishing and recycling existing materials and products. Moving towards a more circular economy will reduce pressure on the environment, enhance security of supply of raw materials, increase competitiveness, innovation and growth, and create jobs. Guida alle Tecnologie per l’Ambiente 2019
NUMERI, DATI, SVILUPPI NEI MERCATI DELLA GREEN ECONOMY PRODUZIONE E RACCOLTA DIFFERENZIATA RIFIUTI URBANI IN ITALIA Nel 2016, la quantità di rifiuti urbani raccolti in Italia è stata pari a 496,7 kg per abitante. I maggiori quantitativi sono stati prodotti nel Nord-est (548,7 kg per abitante) e al Centro (548,0), minore è stata la produzione nel Nord-ovest (482,1 kg per abitante), nelle Isole (459,8) e al Sud (444,3). In corrispondenza del più alto livello di rifiuti urbani prodotti nel Nord-est si rileva anche la percentuale maggiore di raccolta differenziata (66,6%, dato che rispetta l’obiettivo del 65% previsto dalla normativa). Nel Nord-ovest il livello di raccolta differenziata risulta di poco inferiore (62,3%). Molto distanti dal Nord, invece, risultano il Centro, il Sud e le Isole dove la raccolta differenziata si attesta rispettivamente al 48,6%, 43,3% e 26,0%. In particolare, nell’Italia insulare si evidenzia il forte ritardo della Sicilia (15,4%), mentre in Sardegna si raggiunge il 60,2% di raccolta differenziata. Le regioni con maggiore produzione di rifiuti urbani sono state Emilia-Romagna (653,0 kg per abitante) e la Toscana (616,2), ma mentre la prima li raccoglie in modo differenziato per il 60,7% nella seconda si arriva solo al 51,1%. Molise e Basilicata ne hanno prodotti meno (rispettivamente 387,0 e 353,0 kg per abitante) con quote di raccolta differenziata altrettanto basse (rispettivamente 28,0% e 39,2%). In termini di raccolta differenziata, sono quattro le regioni più virtuose che hanno contemporaneamente superato l’obiettivo del 65% di raccolta differenziata e una produzione totale al di sotto della media. Al primo posto si ha la provincia autonoma di Trento (74,3% di raccolta differenziata rispetto al totale di rifiuti urbani prodotti, pari a 486,6 kg per abitante), al secondo il Veneto (72,9% di raccolta differenziata su 486,5 kg per abitante di rifiuti urbani prodotti). A seguire Lombardia, FriuliVenezia Giulia e la provincia autonoma di Bolzano, le cui quote di raccolta differenziata sono rispettivamente 68,1, 67,1 e 66,4%, con una produzione totale di rifiuti urbani rispettivamente pari a 477,5, 481,1 e 475,5 kg per abitante. Guida alle Tecnologie per l’Ambiente 2019
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NUMERI, DATI, SVILUPPI NEI MERCATI DELLA GREEN ECONOMY Il comportamento delle famiglie: raccolta differenziata più diffusa nel Nord È interessante confrontare, a livello regionale, la produzione di rifiuti urbani pro-capite, la percentuale di rifiuti urbani differenziati e, considerando le famiglie residenti, la percentuale di famiglie che dichiarano di effettuare sempre la raccolta differenziata per carta, vetro, alluminio e plastica (set minimo di tipi di rifiuto per cui la normativa europea prevede l’obbligo della differenziazione). Le regioni che mostrano le percentuali più basse sia di rifiuti urbani differenziati sia di famiglie che dichiarano di differenziare i rifiuti sono la Sicilia e il Molise (probabilmente per una scarsa diffusione dei servizi di raccolta differenziata tra cui anche il porta a porta). Nello stesso tempo queste regioni sono tra quelle che producono una bassa percentuale di rifiuti pro-capite. Per contro la Provincia Autonoma di Trento risulta molto attiva nella differenziazione dei rifiuti. Rispetto alla quantità di rifiuti urbani pro-capite Trento è al livello della media nazionale. Anche la Lombardia si attesta su percentuali elevate: 68,1% di rifiuti urbani differenziati sul totale dei prodotti e quasi l’81% delle famiglie che dichiara di differenziare sempre i rifiuti. Rispetto al 1998 (primo anno nel quale l’Istat comincia a rilevare il fenomeno) si stimano notevoli incrementi nella percentuale di famiglie che dichiarano di effettuare “sempre” la differenziazione di tutti i tipi di rifiuti considerati (questo per effetto sia dei provvedimenti normativi sia della crescente sensibilità ambientale in tema di rifiuti). Se si restringe l’analisi all’ultimo quinquennio, si passa dal 75,0% delle famiglie che dichiarano di differenziare i contenitori in plastica nel 2012 all’85,0% nel 2017. Anche la raccolta differenziata quotidiana dei contenitori in alluminio coinvolge una quota crescente di famiglie (dal 68,1% del 2012 al 74,6% del 2017). I contenitori in vetro erano già differenziati da una quota più elevata rispetto agli altri tipi di rifiuti: le famiglie che differenziano sono passate dal 79,9% nel 2012 all’84,1% nel 2017. La carta presenta un andamento simile a quello del vetro: differenziata con continuità nel 79,1% dei casi nel 2012, raggiunge l’84,8% nel 2017. L’analisi di altri tipi di rifiuti tra cui i rifiuti organici e i cosiddetti rifiuti “selettivi” ossia farmaci e batterie esauste mostra una crescita della differenziazione giornaliera eccetto per le batterie usate che registrano una diminuzione nel 2017. Una possibile spiegazione che emerge dal Terzo rapporto annuale del Centro Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori è legata alla tendenza delle famiglie ad un sempre maggiore consumo di batterie ricaricabili e meno di quelle usa e getta. Le famiglie residenti al Nord dichiarano di differenziare maggiormente i rifiuti rispetGuida alle Tecnologie per l’Ambiente 2019
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NUMERI, DATI, SVILUPPI NEI MERCATI DELLA GREEN ECONOMY to alle altre zone del Paese. Tale distanza si è tuttavia ridotta nel tempo. Anche in questo caso si può pensare che le differenze si siano attenuate grazie alla diffusione di politiche ambientali, come il servizio di raccolta porta a porta che continua ad
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NUMERI, DATI, SVILUPPI NEI MERCATI DELLA GREEN ECONOMY essere attivato nei comuni italiani, soprattutto nelle aree del paese rimaste indietro rispetto a questo servizio. Nel 2017 la percentuale di famiglie che differenziano costantemente la carta supera la media nazionale nelle regioni del Nord-ovest, Nord-est e Centro (rispettivamente 91,4%, 89,5% e 85,7%), mentre nel Sud raggiunge l’80,8% e nelle Isole si ferma al 64,6%. In media vi è stato un aumento di quasi 6 punti percentuali rispetto al 2012. Il vetro, da sempre uno dei rifiuti maggiormente differenziato, è raccolto costantemente dal 91,8% delle famiglie del Nord-ovest, mentre il valore minore si rileva nelle Isole (65,6% di famiglie). Analoga situazione per la raccolta dei contenitori in alluminio (81,0% nel Nord-ovest e 58,2% nelle Isole) e della plastica (rispettivamente 91,1% e 65,6%). Il 9% delle famiglie del Nord-ovest raccoglie quotidianamente i rifiuti organici mentre lo fa il 69,9% di quelle residenti nelle Isole. Per i rifiuti selettivi si evidenzia un forte aumento del numero di famiglie che li differenziava tra il 1998 e il 2012 per tutte le ripartizioni; mentre tra 2012 e 2017 si registra una lieve diminuzione per Nord-ovest e Nord-est. Il comportamento delle famiglie italiane rispetto ai 4 principali tipi di rifiuti differenziati si può analizzare a livello regionale. Emerge anche in questo caso un gradiente Nord -Sud a svantaggio delle regioni del Sud, con particolare evidenza per le famiglie residenti in Sicilia che risentono maggiormente della carenza di servizi a supporto della raccolta differenziata, non ultimo l’attivazione del servizio di raccolta dei rifiuti porta a porta. Sembra che le famiglie residenti nelle grandi città metropolitane incontrino maggiori difficoltà nel praticare la raccolta differenziata dei rifiuti. Nel 2017 le famiglie residenti nei comuni Centro dell’area metropolitana presentano percentuali più basse di differenziazione dei rifiuti rispetto a quelle dei Comuni periferia dell’area metropolitana: accade per la raccolta di carta (81,4% rispetto all’ 89,2%); per il vetro (82,1% contro l’87,5%); per la plastica (82,3% rispetto all’88,7%). Maggiori informazioni per incentivare le famiglie a differenziare di più i rifiuti Con riferimento al 2017 è possibile fornire un quadro sulle opinioni delle famiglie italiane in merito alle azioni e alle politiche che aumenterebbero il tasso di partecipazione alla raccolta differenziata dei rifiuti. Per migliorare, in termini quantitativi e qualitativi, la partecipazione alla raccolta differenziata il 93,4% delle famiglie vorrebbe maggiori informazioni su come separare i rifiuti; il 93,3% centri di riciclo e compostaggio più numerosi e efficienti; l’83,3% detrazioni e/o agevolazioni fiscali o tariffarie, già esistenti in alcune aree del Paese.
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NUMERI, DATI, SVILUPPI NEI MERCATI DELLA GREEN ECONOMY LA GESTIONE DEI RIFIUTI COSTA DI PIÙ DOVE IL SERVIZIO FUNZIONA MENO Il Green Book 2018, il rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Italia a cura della Fondazione Utilitatis in collaborazione con Cassa depositi e prestiti e realizzato per Utilitalia (la Federazione che riunisce le aziende operanti nei servizi pubblici dell’acqua, dell’ambiente, dell’energia elettrica e del gas), fornisce dati interessanti per il settore. Per quanto riguarda la riforma dell’assetto organizzativo del servizio di igiene urbana, sono oggi presenti 57 Ambiti Territoriali Ottimali (ATO), con una riduzione del 55% rispetto ai 129 ATO del 2007; prevalgono gli Ambiti regionali anche se ci sono ATO con dimensione che varia dalla scala regionale a quella sub-provinciale. Spesa per famiglia e grandi città Dall’analisi sulle tariffe per il 2017, su una popolazione complessiva di oltre 18 milioni di abitanti nei comuni capoluogo, una famiglia tipo (3 persone che vivono in 100 metri quadri) nel 2017 ha speso mediamente 227 euro in un comune sotto i 50.000 abitanti e 334 euro in un comune con popolazione superiore a 200.000 abitanti. In media sempre nel 2017 al nord la spesa è stata di 271 euro, di 353 al centro e 363 al sud. Il paradosso è nella disomogeneità del servizio nelle diverse aree del Paese (dalla raccolta differenziata alla presenza di impianti fino all’intera filiera dei ciclo): i costi che sono più alti proprio dove la qualità è peggiore. Nel 2017 si registra un valore medio del costo per abitante di 232 euro, con punte minime di 155 e massime di 366. Impianti Dalla mappatura degli operatori, sia per il servizio di raccolta che per la gestione degli impianti, emerge una situazione molto frammentata, con una larga prevalenza di aziende a partecipazione pubblica al centro-nord e una presenza residuale al sud (dove il 33% degli abitanti è servito da aziende pubbliche o miste). Quanto agli impianti e alla loro localizzazione, quelli di trattamento integrato aerobico e anaerobico sono concentrati al nord dove viene gestito il 98% della frazione organica da raccolta differenziata; gli impianti di compostaggio della stessa tipologia di rifiuti sono invece in prevalenza al sud (il 49% trattata in impianti a partecipazione pubblica e il 51% privati). Gli impianti di trattamento meccanico biologico (Tmb) sono più diffusi al sud (con il 49% del trattamento). Per lo smaltimento in discarica il Sud supera il resto del Paese: con il 62% del rifiuto Guida alle Tecnologie per l’Ambiente 2019
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NUMERI, DATI, SVILUPPI NEI MERCATI DELLA GREEN ECONOMY urbano residuo a livello nazionale smaltito in questo modo. La situazione si capovolge sugli impianti di recupero energetico: concentrati soprattutto al nord dove viene trattato il 69%, il 12% al centro e il 19% al sud. Dati economici Nel 2016, dall’analisi dei 575 gestori individuati, il settore dell’igiene urbana ha registrato oltre 12 miliardi di fatturato, occupando 90.433 addetti. Il 75% delle aziende è rappresentato da monoutility legate al settore ambiente, il restante 25% da aziende multiutility. Gli operatori di piccole dimensioni (con fatturato inferiore ai 10 milioni di euro) rappresentano il 55% del totale anche se contribuiscono a solo il 10% del fatturato nazionale. Il 37% del fatturato di settore è generato dal 3% di operatori con un volume d’affari superiore ai 100 milioni di euro. Gli operatori della categoria ‘Raccolta e Ciclo Integrato’ (cioè che gestiscono tutto il processo dalla produzione alla fine del rifiuto) rappresentano il 73% del totale, registrano il 73% del fatturato e occupano l’89% degli addetti; la categoria ‘Gestione Impianti’ comprende il restante 27% degli operatori, genera il 27% del fatturato complessivo ed impiega l’11% della forza lavoro. Dal punto di vista dell’assetto proprietario il 34% delle aziende ha natura completamente privata e il 66% risulta partecipato dal pubblico. Investimenti La stima del fabbisogno nazionale di investimenti in raccolta differenziata e nuovi impianti – in base a un’analisi su un panel di gestori a partecipazione pubblica - viene valutata in circa 4 miliardi di euro. Gli investimenti complessivamente realizzati dai gestori del campione nell’arco temporale 2012-2017 ammontano a 1,4 miliardi di euro, pari a 82,5 euro per abitante in sei anni (14 euro a testa all’anno). Il 46% degli investimenti è destinato alla raccolta e allo spazzamento, mentre il 54% agli impianti di selezione, avvio a recupero e smaltimento. Nel 2017 il trend degli investimenti in raccolta sono aumentati del 73% rispetto al 2012. Sul versante degli impianti, c’è stato un netto calo degli investimenti in impianti di incenerimento (meno 55% rispetto al 2012); in controtendenza rispetto al recupero energetico risultano gli investimenti in discarica che nel 2017 crescono rispetto al 2012 di oltre il 200%. Gli investimenti in impianti di selezione e valorizzazione delle frazioni differenziate passano da 9 milioni di euro nel 2012 a circa 18 milioni di euro nel 2017. Infine, mentre gli investimenti in compostaggio e Tmb hanno un andamento creGuida alle Tecnologie per l’Ambiente 2019
NUMERI, DATI, SVILUPPI NEI MERCATI DELLA GREEN ECONOMY scente, quelli in digestione anaerobica sono fermi fino al 2016, per l’incertezza sul meccanismo di incentivazione. Rispetto agli investimenti realizzati sulla fase impiantistica, solo il 39% ha riguardato la realizzazione di nuovi impianti; mentre la voce più importante è sugli interventi di manutenzione straordinaria e revamping (46%), seguita dall’ampliamento di impianti esistenti (15%). Dai Piani di investimento dei gestori – parte dell’analisi – emerge un incremento complessivo di circa il 60% del volume di investimenti pianificati tra il 2018 e il 2021, rispetto a quelli realizzati nei quattro anni precedenti.
Waste management In order to look after the environment, waste either needs to be avoided or treated to reduce its impact. The EU wants to promote the prevention of waste and the re-use of products as much as possible. If this is not possible it prefers recycling (including composting), followed by using waste to generate energy. The most harmful option for the environment and people’s health is simply disposing of waste, for example on landfill, although it is also one of the cheapest possibilities. According to statistics from 2016, 47% of all municipal waste in the EU is recycled or composted. However, waste management practices vary a lot between EU countries and quite a few countries are still landfilling large amounts of municipal waste. Landfilling is almost non-existent in countries such as Belgium, the Netherlands, Denmark, Sweden, Germany, Austria and Finland). Here incineration plays an important role alongside recycling. Germany and Austria are also Europe’s top recycling countries. The practice of landfilling remains popular in the eastern and southern parts of Europe. Twelve countries landfill almost half or more of their municipal waste. In Malta, Greece, Cyprus and Romania this is more than 80%; in Croatia, Latvia, Slovakia and Bulgaria more than 60%; while it is also more than half in Spain, Hungary, the Czech Republic and Portugal. Other countries also use incineration and send almost a third or less of their waste to landfill: Estonia, Luxembourg, France, Ireland, Slovenia, Italy, the UK, Lithuania and Poland. Apart from Estonia, these countries also recycled more than 40% of household waste. Between 2004 and 2014, landfilling decreased substantially in Estonia (57 percentage points), Finland (41 percentage points), Slovenia (41 percentage points) and the UK (41 percentage points). Guida alle Tecnologie per l’Ambiente 2019
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NUMERI, DATI, SVILUPPI NEI MERCATI DELLA GREEN ECONOMY LA DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE URBANE IN ITALIA Secondo i dati pubblicati dall’Istat, nel 2015 il 95,7% dei comuni italiani (7.705 nell’anno considerato) si avvale del servizio di depurazione delle acque reflue urbane, che può interessare parzialmente o totalmente il territorio comunale. I reflui urbani prodotti e convogliati nella rete fognaria pubblica confluiscono in impianti di depurazione appartenenti ai servizi idrici. In 342 comuni, in cui risiedono circa 1,4 milioni di abitanti (pari al 2,4% della popolazione totale), tale servizio è assente, ossia i reflui urbani non sono collettati in impianti pubblici in esercizio. Le situazioni di maggior criticità si registrano in Sicilia, dove i comuni senza depurazione sono 75 (12,9% della popolazione regionale), in Calabria con 57 comuni (7% della popolazione) e in Campania, con 55 comuni (3,9% della popolazione). Complessivamente quasi due terzi (62,6%) dei carichi inquinanti di origine civile e industriale (in termini di abitanti equivalenti) è sottoposto a un trattamento di depurazione attraverso servizi idrici pubblici. In tutte le ripartizioni territoriali più della metà del potenziale generato (Abitanti equivalenti totali urbani - Aetu) è depurato. La quota di origine industriale confluita negli impianti di depurazione delle acque reflue urbane rappresenta a livello nazionale circa il 18%, con punte superiori al 45% in Toscana e al 43% in Sardegna. Nelle Marche e in Puglia si riscontrano i più bassi valori di reflui industriali trattati con quelli civili, rispettivamente il 4,1% e il 2,3%. Con riferimento alle ripartizioni territoriali, il maggior tasso di depurazione si registra nel Nord-ovest, dove è trattato il 68,2% di tutto il carico potenzialmente generabile all’interno della propria ripartizione. Il meno adeguato risulta, invece, il sistema depurativo delle Isole, che garantisce un trattamento del 51,5% rispetto al potenziale generato. Più in dettaglio, provincia autonoma di Bolzano, Valle d’Aosta, Liguria, Piemonte e Molise realizzano le percentuali maggiori, rispettivamente 99,8%, 76,4%, 75,2%, 74,4% e 72,1%; mentre Sicilia e Marche, con il 48,3% e il 49,8%, presentano quelle minori. Guida alle Tecnologie per l’Ambiente 2019
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NUMERI, DATI, SVILUPPI NEI MERCATI DELLA GREEN ECONOMY LO STATO DELL’ARTE DELLE ACQUE REFLUE IN EUROPA La nuova relazione sul trattamento delle acque reflue dell’UE mostra un miglioramento significativo negli Stati membri dell’UE-13. Con il 95% delle acque reflue raccolte e l’89% trattato nel 2014, i tassi di conformità con le norme dell’UE sulle acque reflue rimangono molto elevati, sebbene leggermente inferiori rispetto all’ultimo periodo di riferimento. La ragione è che i dati di tre grandi Stati membri, le cui prestazioni sono inferiori alla media, sono stati inclusi per la prima volta nella relazione della Commissione sull’attuazione delle norme UE sul trattamento delle acque reflue. Tuttavia, le tendenze di attuazione sono generalmente positive, in particolare per i paesi dell’UE-13, dove la situazione è notevolmente migliorata negli ultimi tre periodi di riferimento. Per questo report, che copre più di 23.000 paesi e città, è stato utilizzato uno strumento open-source che consente l’elaborazione e la diffusione automatizzata e standardizzata dei dati. Ciò ha migliorato significativamente la qualità dei dati e la loro verifica. Waste Water In Europe New Report on EU Waste Water Treatment shows significant improvement in EU13 Member States. With 95 % of waste water collected and 89 % treated in 2014, compliance rates with EU waste water rules remain very high - although slightly lower than in the last reporting period. The reason for this is that data from three large Member States, whose performance is below average, are included for the first time in the Commission report on implementation of EU waste water treatment rules. Nevertheless, the implementation trends are generally positive, particularly for the EU-13 countries, where the situation has improved markedly in the last three reporting periods. For this report, which covers more than 23 000 towns and cities, an open-source web-based tool was used, which enables automated and standardised processing and dissemination of data. This has significantly improved the quality of data and their verification. Detailed information on concrete efforts required by each Member State under the concept “distance to compliance” is covered for the first time. Currently urban waste water of 11 million population equivalent is not collected and that of an additional 41 million is not properly treated1. This shows that there are still areas where infrastructure has to be built or enhanced. The 11.500 ongoing or planned projects which Member States report in their national implementation programs will go some way to reduce the compliance gap. Guida alle Tecnologie per l’Ambiente 2019
NUMERI, DATI, SVILUPPI NEI MERCATI DELLA GREEN ECONOMY Attualmente non vengono raccolte le acque reflue urbane di 11 milioni di abitanti equivalenti e quelle di ulteriori 41 milioni non vengono adeguatamente trattate. Ciò dimostra che ci sono ancora aree in cui l’infrastruttura deve essere costruita o migliorata. Gli 11.500 progetti in corso o previsti che gli Stati membri segnalano nei loro programmi nazionali di attuazione contribuiranno in qualche modo a ridurre il divario di conformità. Il finanziamento e la pianificazione rimangono una grande sfida, nonostante gli ingenti investimenti dei fondi strutturali dell’UE: circa 10 miliardi di EUR vanno alle infrastrutture per il trattamento delle acque reflue. L’industria idrica è un importante motore per la crescita economica, creando una produzione annuale e un valore aggiunto di circa 137 miliardi di EUR e oltre 600.000 posti di lavoro correlati. Il settore contribuisce anche all’economia circolare attraverso il riciclaggio dei nutrienti, i fanghi di depurazione e il riutilizzo delle acque reflue e la produzione di energie rinnovabili attraverso l’applicazione di nuove tecnologie a livello di trattamento. Financing and planning remain a big challenge, despite the substantial investment from EU Structural Funds - about 10 billion EUR goes to wastewater treatment infrastructure. The water industry is an important driver for economic growth, creating an annual production and added value of around 137 billion EUR and more than 600,000 related jobs. The sector also contributes to the circular economy through nutrients recycling, sewage sludge and waste water re-use, and production of renewable energies through the application of new technologies at treatment level. The Urban Waste Water Treatment Directive requires Member States to ensure that agglomerations (towns, cities, settlements) properly collect and treat their urban waste water. Untreated waste water can be contaminated with harmful bacteria and viruses, presenting a risk to human health. It also contains nutrients such as nitrogen and phosphorous which can damage freshwaters and the marine environment, promoting excessive algae growth that chokes other living organisms, a process known as eutrophication. Since its adoption over 25 years ago, it has played a crucial role in improving the quality of the EU’s rivers, lakes and seas and has had a beneficial impact on health and access to sanitation of citizens. The 9th Commission Report on how Member States apply the Urban Waste Water Directive and their plans for improving implementation covers a pollution amount of just over 600 million population equivalent. It covers the reporting of the implementation status as at end 2014. Guida alle Tecnologie per l’Ambiente 2019
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NUMERI, DATI, SVILUPPI NEI MERCATI DELLA GREEN ECONOMY L’ERA DEL BIOMETANO: VERSO L’OBIETTIVO DI DECARBONIZZAZIONE AL 2050 In Italia il gas ricopre un ruolo rilevante con il 34,6% di contributo al consumo interno lordo: 70.914 milioni di metri cubi distribuiti principalmente tra il settore residenziale (con il 40,7% dei consumi), industriale (20,4%) e quello dei trasporti (1,5%). Eppure la produzione di biometano – un biocombustibile che si ottiene sia dagli scarti di biomasse di origine agricola, sia dalla frazione organica dei rifiuti solidi urbani derivante dalla raccolta differenziata – nel solo settore agricolo potrebbe coprire il 12% dei consumi attuali di gas in Italia con evidenti vantaggi ambientali e economici. Il biometano è un anello fondamentale per il corretto trattamento dei rifiuti biodegradabili nell’ambito del nuovo scenario dell’economia circolare a livello nazionale, a partire dalle regioni del centro sud, ed europeo. Può avere, inoltre, un ruolo fondamentale nella strategia energetica del nostro Paese, per ridurre l’inquinamento atmosferico e nella lotta ai cambiamenti climatici. Secondo il Comitato Termotecnico Italiano, il biometano è in grado, infatti, di evitare l’immissione di gas serra di almeno il 75% rispetto a quelle dei combustibili fossili, un contributo fondamentale all’obiettivo di contenimento del surriscaldamento del pianeta entro 1,5 gradi centigradi come recentemente auspicato dal Comitato intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC). L’intero processo, oltre alla produzione di energia verde, permette inoltre di avere come risultato finale un ammendante utile a ridare fertilità ai suoli impoveriti dall’agricoltura intensiva. Senza dimenticare che il biometano “fatto bene” è una grande opportunità economica per i territori, anche in relazione alla creazione di nuovi posti di lavoro. Sono tutti temi di cui si è discusso nel corso della seconda conferenza nazionale “L’era del biometano”, promossa da Legambiente per raccontare non solo lo stato dell’arte in Italia, ma anche per rendere sempre più concrete le opportunità per aziende e territori, partendo proprio da quelle esperienze imprenditoriali già attive e di successo. Anche perché il 2018 è stato l’anno di approvazione del tanto atteso decreto per la promozione dell’uso del biometano nel settore dei trasporti. Una misura che, insieme alla definitiva approvazione del nuovo pacchetto di direttive europee sull’economia circolare, che pone tra gli altri l’obbligo della raccolta separata dell’organico a livello europeo, deve accelerare la transizione verso un modello di consumo più sostenibile. Con lo stesso decreto si aprono nuovi e importanti scenari, a partire dai 4,7 miliardi di euro messi in bilancio dallo Stato fino al 2022 per i nuovi impianti per la produzione di biometano e biocarburi da rifiuti. Un incentivo che mira a sostenere i maggiori costi nella produzione di biocarburanti, rendendoli così competitivi con quelli dei combustibili fossili nel settore dei trasporti. Guida alle Tecnologie per l’Ambiente 2019
NUMERI, DATI, SVILUPPI NEI MERCATI DELLA GREEN ECONOMY I numeri sul biometano Secondo l’European Biogas Association in Europa già oggi vengono prodotti 1,23 miliardi di m3 annui, grazie ad oltre 17mila impianti a biogas per 8.728 MWe complessivi. Con un potenziale, secondo il Consorzio Gas for Climate, di oltre 120 miliardi di m3 all’anno entro il 2050 in grado di generare risparmi di 140 miliardi di euro nello stesso periodo, rispetto ad un’alternativa tutto elettrico. In Italia, a fine 2017, si contavano 1.920 impianti operativi, di cui 1.460 nel settore agricolo e 460 nel settore rifiuti e fanghi di depurazione, per una potenza complessiva di 1.400 MWe, di cui poco meno di 1.000 nel comparto agricolo. Una potenza che colloca l’Italia al quarto posto a livello mondiale dopo Germania, Cina e Stati Uniti. Impianti quelli del biogas che, è bene ricordarlo, in passato non sempre hanno avuto un corretto inserimento ambientale e sociale. Le nuove opportunità offerte dal biometano devono tenere conto proprio di questo, attuando uno sforzo in più rispetto a quanto fatto finora. La vera sfida sta nel sfruttare le infrastrutture esistenti per la distribuzione del biometano, con la possibilità di utilizzarlo facilmente e subito nella copertura dei fabbisogni domestici e per il trasporti, piuttosto che per la produzione di energia elettrica in loco e la combustione del gas. Alcuni esempi possono chiarire meglio il contributo di alcuni settori nella produzione di biometano, come quello legato al ciclo dei rifiuti. Oggi, stando ai dati relativi al 2016 riportati nell’ultimo rapporto CIC 2018, l’organico rappresenta il 41% di tutti i rifiuti raccolti attraverso la differenziata in Italia e la frazione umida è in costante aumento, con un +10% all’anno negli ultimi 10 anni, fino ad arrivare oggi a coprire 35 milioni di cittadini con circa 6,5 milioni/tonnellate all’anno raccolte in maniera differenziata (tra “umido” e “verde”). A fronte di tutto questo gli impianti di digestione anaerobica presenti in Italia trattano oggi circa 2 milioni di tonnellate di rifiuti organici e sono localizzati quasi esclusivamente nel nord Italia. Risulta evidente quindi la necessità impiantistica delle regioni del centro sud, dove la frazione organica dei rifiuti arriva a costituire anche il 30-40% dei rifiuti urbani prodotti. Grazie a tutta la frazione organica del rifiuto solido urbano, secondo le stime di Enea, in Italia sono producibili, al 2030, da 430 milioni a 860 di metri cubi di biometano. Ovvero dallo 0,6% all’1,1% dell’attuale consumo di gas. Per quanto riguarda il settore agricolo, invece, le stime del Consorzio Italiano Biogas e Crpa, parlano di un potenziale al 2030 di 8,5 miliardi di metri cubi di biometano (considerando la disponibilità ad esempio di biomasse di scarto di origine agricola e zootecnica o biomasse vegetali e sottoprodotti,): in pratica il 12% del consumo di attuale di gas in Italia. Guida alle Tecnologie per l’Ambiente 2019
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NUMERI, DATI, SVILUPPI NEI MERCATI DELLA GREEN ECONOMY LA DOMANDA INTERNA DI MACCHINE PER COSTRUZIONI CONTINUA A CRESCERE La domanda interna di macchine per le costruzioni nel primo mese del 2018 registra un significativo incremento: il valore delle macchine importate dall’estero cresce del +72,1% rispetto al valore registrato a gennaio 2017, dato che segue l’ancora più consistente incremento registrato a dicembre 2017 pari al +86,7%. La totalizzazione per il 2017 aveva portato il valore delle importazioni a oltre 1.004 milioni di euro, poco meno di 100 milioni in più rispetto al 2016, registrando quindi un incremento del +10,9%. Sono i dati diffusi dal rapporto Cresme promosso da CantiermacchineAscomac. Nel mese di gennaio, a fronte dell’incremento della domanda interna del +72,1% su base annua che si registra per l’intero comparto macchine, solamente per le macchine stradali il valore delle importazioni diminuisce rispetto a gennaio 2017. Per questo settore la flessione che si registra in questo primo mese del 2018, pari al -13,4% rispetto a gennaio 2017, di fatto interrompe il trend positivo che perdurava da agosto e che aveva portato il valore delle importazioni effettuate nel 2017 a superare del 13,6% quello del 2016. E significativo è anche il dato delle macchine movimento terra che, con 35,8 milioni di euro di macchine importate, +24,8% rispetto a gennaio 2017, si confermano il settore più rappresentativo dell’intero comparto anche se la loro quota sul totale, a causa dell’enorme crescita delle macchine perforazioni, scende dal 63,9% nel 2017 al 46,3%. Prosegue, quindi, anche per questo settore il buon andamento delle importazioni che aveva generato già a fine 2017 un incremento del valore del +16,0%. Sono le macchine movimento terra che registrano l’incremento su base annua più alto: i 73,7 milioni di euro di macchine esportate superano del +30,8% il valore registrato a gennaio 2017. Incremento notevole che conferma il trend positivo delle esportazioni registrato nel corso del 2017, anno che si era chiuso con una crescita del valore delle macchine vendute all’estero del +11,5% rispetto al 2016. Il dato dei primi 30 paesi di destinazione dell’export, rappresentativi dell’82,8% dell’export italiano, a fronte di un incremento del +12,3% del totale, risulta in crescita +26,1% rispetto a gennaio 2017. Gli Stati Uniti con 29,3 milioni di euro di macchine acquistate in Italia, in crescita del +47,5% rispetto a gennaio 2017, si confermano anche in questo inizio d’anno il 1° paese di riferimento per l’export. E rimangono stabili, rispetto alla classifica registrata a fine 2017, anche i successivi tre posti nella classifica. La Francia, nonostante la flessione degli acquisti di macchine italiane pari al -6,7% rispetto a gennaio 2017, rimane al 2° posto, così come la Germania al 3° posto e il Regno Unito al 4°. Il Belgio, con un incremento delle importazioni di macchine italiane del +10,6%, sale al 5° posto prendendo il posto della Turchia, che scende al 6°. Guida alle Tecnologie per l’Ambiente 2019
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NUMERI, DATI, SVILUPPI NEI MERCATI DELLA GREEN ECONOMY IL SISTEMA ENERGETICO ITALIANO TRA I PIÙ EFFICIENTI IN EUROPA SENZA NUCLEARE Quello italiano è uno dei sistemi energetici più efficienti d’Europa e a minor impatto ambientale in termini di emissioni di gas serra. Un traguardo importante soprattutto se si considera che in molti paesi europei si ricorre ancora ad un forte utilizzo del nucleare. A dimostrarlo l’ISPRA con lo studio “Emissioni nazionali di gas serra: indicatori di efficienza e decarbonizzazione nei principali Paesi Europei” che mette a confronto l’evoluzione dei sistemi energetici dell’Unione prendendo in considerazione diversi fattori (andamento economico dei vari settori produttivi, composizione del mix di fonti energetiche fossili e rinnovabili insieme al loro consumo e alle emissioni di gas serra ad esso connesse). Il pedale dell’accelerazione nell’utilizzo di energia da fonti rinnovabili (idroelettrico, fotovoltaico, solare termico, geotermico, eolico, bioenergie e rifiuti rinnovabili) l’Italia lo spinge nel 2007, portando nel 2016 la quota nazionale al 17% contro la media europea di poco superiore al 13%. Non solo. Nonostante il ruolo preponderante che ancora svolgono le fonti fossili in Italia, le emissioni di gas serra per unità di consumo di questo tipo di fonti sono tra le più basse a livello europeo (3,41 tonnellate di CO2 equivalente per ogni tonnellata equivalente di petrolio contro 3,56 tCO2eq/tep degli altri Paesi UE). In generale nel periodo 2008-2016, le emissioni di origine energetica rappresentano mediamente l’82% delle emissioni totali, mentre quelle prodotte da processi industriali e dall’agricoltura rappresentano rispettivamente il 7,4% e il 6,5%. Gli assorbimenti dovuti alle attività forestali nel periodo 2008-2016 ammontano mediamente a 28,3 Mt CO2eq/anno. Ancora, gli indicatori nazionali indicano un’elevata efficienza energetica ed economica: l’intensità energetica, espressa in termini di consumo interno lordo di energia per unità di PIL, è tra le più basse nei principali paesi europei, 98,50 tep contro 118,62 tep dei Paesi dell’Unione Europea nel 2016). Inoltre, le emissioni di gas serra nazionali per unità di consumo interno lordo di energia sono in linea con la media europea (2,76 tCO2eq/tep contro i 2,62 tCO2eq/tep dei Paesi UE), nonostante l’apporto di una non trascurabile quota di energia di origine nucleare ancora presente in Europa. Emissioni e Pil in Italia non seguono lo stesso andamento: il confronto del trend delle emissioni di gas serra con quello del PIL mette in risalto il loro disaccoppiamento. Nel periodo 1990-2016, infatti, la crescita delle emissioni è stata generalmente più lenta di quella dell’economia. A giocare un ruolo fondamentale, la sostituzione di combustibili a più alto contenuto di carbonio con il gas naturale, avvenuta principalmente nel settore della produzione di energia elettrica e nell’industria, unita all’incremento della quota di energia da fonti rinnovabili. Anche l’efficienza complessiva del sistema energetico è al di sopra della media europea: nel 2016 l’energia disponibile per i consumi finali nazionali costituisce il 78% dell’energia primaria contro il 72% della media dei Paesi UE, mostrando quindi una elevata efficienza di trasformazione energetica. Guida alle Tecnologie per l’Ambiente 2019
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NUMERI, DATI, SVILUPPI NEI MERCATI DELLA GREEN ECONOMY I REATI CONTRO AMBIENTE E PAESAGGIO: I DATI DELLE PROCURE Il Testo Unico Ambientale considera come reato e punisce diverse azioni a danno dell’ambiente. Nel 2016 i procedimenti per violazioni delle regole di gestione delle acque reflue sono stati 1.636, quelli per le violazioni delle regole di gestione dei rifiuti 8.792, 170 per il trasporto non autorizzato di rifiuti e 164 per traffico organizzato di rifiuti. Per tali reati, sono diminuiti i procedimenti per cui è iniziata l’azione penale: dal 2013 per violazioni nella gestione delle acque reflue; dal 2015 per la gestione dei rifiuti (che coinvolge spesso, oltre ad attività economiche, anche singoli cittadini che non rispettano i regolamenti); dal 2014 per il traffico organizzato di rifiuti. Per questi ultimi si ha un aumento delle archiviazioni a denotare anche la difficoltà crescente, da parte degli inquirenti, nel trovare elementi di prova della violazione. Nel corso degli anni, sono state contestate soprattutto contravvenzioni nella gran parte dei procedimenti con almeno un reato contro l’ambiente (97,1% nel 2016). Le variazioni nel numero dei procedimenti sono influenzate anche da modifiche normative. Le violazioni della regolamentazione in materia di acque reflue - urbane, domestiche, industriali - hanno raggiunto il picco tra il 2010 e il 2012. Nel 2012 quasi il 56% del totale dei procedimenti per cui c’è stato l’avvio dell’azione penale è avvenuto nel Mezzogiorno. Tale percentuale, anche se in leggera diminuzione, negli anni seguenti si colloca sempre intorno al 50% (49% nel 2016) del totale italiano. Il tasso di reati più alto si è avuto in Basilicata (6,4 reati per 100mila abitanti). Hanno valori superiori a 3 reati per 100mila abitanti il Molise, il Lazio, l’Abruzzo e la Calabria. Il numero minore di violazioni si ha a Bolzano e nelle Marche (rispettivamente 0,38 e 0,71). Per fornire una dimensione territoriale del problema sono state calcolate la percentuale dei comuni interessati dal fenomeno e la percentuale della loro superficie. In regioni come la Toscana e l’Emilia Romagna, per esempio, il tasso è relativamente basso ma i comuni interessati sono numerosi e coprono una superficie superiore alla media dei comuni nella regione. In Puglia, per esempio, meno del 20% dei comuni è interessato da questo tipo di violazione ma essi coprono più di un terzo del territorio (37,2%). La scorretta gestione dei rifiuti è individuata e portata all’attenzione della magistratura in gran parte attraverso attività di controllo, per opera delle Forze di Polizia, sulle attività produttive che quei rifiuti devono gestire. Complessivamente il numero delle violazioni diminuisce dal 2014, anno di picco, dai 7.739 casi ai 4.797 nel 2016, mentre i controlli specifici delle forze dell’ordine che si riflettono sull’attività della magistratura, spiegano l’aumento notevole dei procedimenti per cui inizia l’azione penale in Sardegna nel 2015 (1.037), in Piemonte nel 2013 (1.219) e in Puglia nel 2014 (1.424). Il numero medio di “Imputati per violazioni sulla gestione dei rifiuti” è pari a 1,5 persone. Guida alle Tecnologie per l’Ambiente 2019
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La sostenibilità degli imballaggi metallici I Consorzi nazionali CIAL e Ricrea, Consorzi per il Riciclo e il Recupero degli Imballaggi, rispettivamente, in Alluminio e Acciaio, lanciano in Italia una nuova campagna per la promozione degli imballaggi metallici. L’iniziativa, coordinata da Anfima, l’Associazione aderente a Confindustria che raggruppa i Fabbricanti italiani di Imballaggi Metallici, nasce a partire dal crescente interesse dei consumatori verso la sostenibilità degli imballaggi e tra le varie attività, prevede la diffusione del logo “Metal Recycles Forever”. I dati parlano chiaro: i consumatori sono sempre più attenti al comportamento etico ed ambientale delle aziende. Secondo una recente ricerca di Ipsos, emerge che il 77% delle persone basa le sue scelte di acquisto sull’origine delle materie, sostenibilità del packaging, attenzio-
ne alla filiera. L’imballaggio metallico, sia esso d’acciaio o alluminio, soddisfa tutti gli aspetti della sostenibilità. Il prodotto in scatola assicura protezione totale dal contatto con ossigeno, gas, luce, umidità o altre contaminazioni, conservando a lungo le caratteristiche del prodotto ed evitando così gli sprechi. Un altro vantaggio del packaging di metallo è che si può riciclare infinite volte senza alcuna perdita delle sue caratteristiche. Il metallo ritorna metallo. Una lattina per bevande, ad esempio, contiene in media il 68% di alluminio (già) riciclato ed è, in assoluto, l’imballaggio per bevande più riciclato al mondo. Il 75% dell’alluminio primario, infatti, è ancora in uso ed è reperibile tramite il riciclo mentre l’80% dell’acciaio prodotto è ancora in circolazione, sotto forme diverse, confermando il concetto di materiale permanente. Secondo gli ultimi dati rilasciati da Ricrea, nel 2017 il 75,3% degli imballaggi in acciaio immessi al consumo è stato avviato a riciclo. I numeri dell’alluminio
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sono altrettanto positivi. CIAL conferma che nel 2017 il recupero totale degli imballaggi in alluminio in Italia è stato pari al 68,6% dell’immesso nel mercato, ovvero 7 imballaggi su 10. Grazie al riciclo degli imballaggi in alluminio, nel 2017, sono state evitate emissioni serra pari a 328.000 tonnellate di CO2 ed è stata risparmiata energia per oltre 141.000 tonnellate equivalenti di petrolio. Nel solo 2017, il risparmio energetico derivante dal riciclo degli imballaggi in acciaio è stato pari a 1,2 TWh di energia primaria equivalente. Metal Recycles Forever recycleforever.it
CIAL and Ricrea National Consortiums for the Recycling and Recovery of Packaging, respectively for aluminium and steel, have launched a new campaign for the promotion of metal packaging in Italy. Nowadays consumers ask for sustainable packaging, so one of the aims of the initiative coordinated by Anfima, the National Association which groups the Italian Metallic and related Packaging Manufacturers. Metal packaging, whether steel or aluminium, meets sustainability in all the aspects. Boxed products ensure total protection from contact with oxygen, gas, light, humidity or other contaminations, preserving the characteristics of the product and thus avoiding waste. Furthermore, another advantage of metal packaging is that it can be recycled endlessly without any loss of its characteristics. Metal become raw material again. In 2017, thanks to the recycling of aluminium packaging, greenhouse emissions of 328,000 tons of CO2 were avoided and energy was saved for over 141,000 tons of oil equivalent. In 2017 alone, the energy savings resulting from the recycling of steel packaging amounted to 1.2 TWh of equivalent primary energy.
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The big big Bauma “Due nuovi padiglioni e una struttura ancora più chiara: abbiamo ulteriormente ottimizzato la nostra proposta per la prossima edizione di bauma,” afferma Klaus Dittrich, Presidente e CEO di Messe München. Il prossimo appuntamento con il principale salone internazionale per l’edilizia, i materiali da costruzione, le macchine per l’industria estrattiva, i veicoli e le attrezzature per l’edilizia, si svolgerà dall’8 al 14 aprile 2019 a Monaco di Baviera. Attualmente la domanda di area espositiva è molto elevata. Con l’ampliamento a 18 padiglioni, la manifestazione offrirà una superficie espositiva coperta di 200.000 metri quadrati. L’area complessiva di bauma supererà così i 614.000 metri quadrati. Come termine di paragone, la precedente edizione nel 2016 aveva raggiunto una superficie di 605.000 metri quadrati. “Quella che è già la fiera più grande del mondo offrirà uno spazio espositivo ancora più grande,” sottolinea Dittrich.
Una nuova mappa dei padiglioni e del centro fieristico agevoleranno gli operatori che si devono orientare in questa struttura gigantesca. Grazie a una chiara divisione nei vari settori espositivi, gli espositori verranno gestiti e distribuiti in modo più mirato. Con due nuovi padiglioni, che insieme coprono un’area di 20.000 metri quadrati, bauma avrà spazio per accogliere più espositori rispetto al 2016, quando parteciparono 3.425 aziende. Un cambiamento salta subito all’occhio: il settore più grande, quello dedicato alle macchine per edilizia e alle relative attrezzature, si allarga da quattro a cinque padiglioni e comprende anche un’area esterna direttamente adiacente ai padiglioni. Anche i componenti occuperanno cinque padiglioni invece di quattro; casseforme e ponteggi
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si sposteranno nel padiglione B3 mentre le attrezzature di sollevamento saranno concentrate nel padiglione C4. La novità del padiglione C6 è il Centro Congressi Nord che ospita nuove sale per conferenze e meeting. Dal padiglione B0, che nell’edizione 2019 verrà utilizzato come area espositiva, la mostra speciale “THINK BIG!” traslocherà nell’ICM - International Congress Center Munich, dove presenterà come sempre le opportunità professionali per gli studenti nel settore delle costruzioni e delle macchine per edilizia. C’è un’altra novità in programma: la strada Paul-HenriSpaak-Straße, tradizionalmente chiusa al traffico durante il salone, verrà trasformata in una zona pedonale denominata “bauma Boulevard”, con un’offerta gastronomica internazionale per visitatori ed espositori. bauma www.bauma.de
The next edition of the world’s leading trade fair for construction machinery, building material machines, mining machines, construction vehicles and construction equipment will take place from April 8 until 14, 2019. Currently, the worldwide demand for exhibition space is extremely high. Expanded to 18 halls, the exhibition will feature an indoor space of 200,000 square meters. The total bauma area will hence span more than 614,000 square meters. For comparison: the last edition in 2016 had 605,000 square meters. Thus, the already largest trade fair in the world extends its total exhibition space even further. A new hall and fairgrounds map facilitates the orientation on the gigantic site. Thanks to the clear division into the individual exhibition sectors, visitors can be managed in a more targeted way. With the two new halls that together cover 20,000 square meters bauma will provide space for more exhibitors than in 2016, when 3,425 exhibitors took part.
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Buzzi Unicem presenta la famiglia Solidur e la linea Next Buzzi Unicem è un gruppo internazionale multi-regionale, focalizzato sulla produzione e commercializzazione di cemento, calcestruzzo preconfezionato e aggregati naturali. Si caratterizza per la forte tradizione nel settore e la visione a lungo termine dell’impresa, con un azionista di maggioranza dedicato a sua volta appoggiato da un gruppo dirigente professionale, alla continua ricerca dell’eccellenza. Il gruppo ha come obiettivo una duratura creazione di valore grazie al know-how industriale, all’efficienza operativa e all’attenta gestione dei costi.
Buzzi Unicem è presente in 12 paesi, dispone di 32 cementerie, di una capacità produttiva pari a circa 38 milioni di tonnellate di cemento e di una produzione di 14 milioni di metri cubi di calcestruzzo. Tra i prodotti di punta dell’azienda, spiccano il Solidur®, un premiscelato pronto per l’impiego, e il Next, prodotto che appartiene ad una categoria innovativa di leganti idraulici. Il Solidur®, composto da leganti minerali cementizi e componenti argillosi e bentonitici oltre ad aggiunte speciali, è fornito in polvere e il confezionamento della miscela plastica in cantiere avviene mescolandolo velocemente con acqua senza aggiunta di alcun additivo. Utilizzando mescolatori ad alta turbolenza dotati di dosatori automatici, bastano pochi minuti per ottenere una miscela stabile autoindurente pronta per l’impiego, adatta per interventi di impermeabilizzazione in ingegneria idraulica ma soprattutto per la messa in sicurezza di siti contaminati in quanto particolarmente resistente alle aggressioni chimiche. La linea Next costituisce una categoria innovativa di leganti idraulici caratterizzata da un risparmio energetico e di CO2 emessa dal ciclo produttivo pari a circa il 30% rispetto ai tradizionali cementi Portland, garantendo così una maggior tutela dell’ambiente. Infatti il loro indurimento è dovuto principalmente alla re-
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azione di idratazione del solfoalluminato di calcio (CSA), diversamente da quanto avviene nei cementi Portland e nei cementi alluminosi in cui l’indurimento si sviluppa a seguito di idratazione dei silicati di calcio e degli alluminati di calcio. I leganti Next sono indicati nei settori della premiscelazione e della prefabbricazione ove siano richieste presa rapida, veloce sviluppo delle resistenze, impiego alle basse temperature, basso ritiro, resistenza ai solfati. Buzzi Unicem Spa Tel +39 0142 416111 info@buzziunicem.it www.buzziunicem.it
Buzzi Unicem is an international multi-regional group focused on cement, ready-mix concrete and aggregates. The company is distinguished for its long history in the industry and long-term view of the business, with a majority shareholder backed by a professional management team who are dedicated to the continued pursuit of excellence. The goal of the group is to create long-lasting value through industrial know-how, operational efficiency and careful cost management. Buzzi Unicem operates in 12 countries, with 32 cement plants, a production capacity of approximately 38m tons of cement and 14m m3 of concrete. Two of the company’s top products are Solidur®, a ready-to-use premix, and Next, an innovative category of hydraulic binders. Solidur® consists of cementitious mineral binders and clay and bentonite components as well as special additives. Supplied as a powder, the plastic form is prepared at the worksite by mixing it quickly with water without any extra additives. Using high-speed mixers with automatic dispensers, it takes just a few minutes to obtain a stable, self-hardening, ready-to-use mix suitable for waterproofing applications in the hydraulic engineering sector, and for securing contaminated sites in particular because it is very resistant to chemical attack. The Next line is an innovative category of hydraulic binders whose production cycle generates approximately 30% savings in energy usage and CO2 emissions compared to traditional Portland cements, thus offering greater environmental protection. The hardening process of these products is actually due mainly to the hydration reaction of calcium sulfoaluminate (CSA), unlike Portland and aluminum cements which harden after the hydration of the calcium silicates and calcium aluminates. Next binders are used in the premix and precast sectors, where rapid setting, rapid strength development, low temperature usage, low shrinkage and resistance to sulfates properties are needed.
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BIVITEC e BREEZER: la soluzione intelligente per un compost di qualità! La combinazione del vaglio vibrante BIVITEC e del separatore ad aria BREEZER di Binder+Co offre una soluzione geniale, semplice e altamente efficiente per la lavorazione del compost. Le disposizioni più rigorose introdotte nei regolamenti sui concimi ultimamente hanno creato qualche preoccupazione in molti compostatori. Grazie a questa soluzione, Binder+Co è in grado di garantire una percentuale minima di sostanze estranee nel prodotto finale. Come funziona? Il vaglio “flip flow” BIVITEC funziona col principio della doppia oscillazione: i tappeti di vagliatura flessibili vengono alternativamente flessi e distesi grazie
al movimento creato da un motore elettrico e da un eccentrico. In questo modo vengono trasmessi al compost alti valori di accelerazione facendolo letteralmente “saltare” sui tappeti stessi. Questo movimento unito all’inclinazione del piano vagliante fa sì che il materiale scorra senza ausilio di ulteriori accorgimenti. Il moto oscillatorio inoltre, mantiene liberi i fori dei tappeti. I piani di vagliatura dinamici di BIVITEC assicurano una selezione efficiente e precisa del compost, mentre il rialzo sulle pareti laterali del vaglio (sistema “a corno di bue”) impedisce il passaggio di elementi di grandi dimensioni nella parte inferiore. In questo modo, è possibile una vagliatura fino a 4 mm aumentando in modo determinante
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la qualità del proprio prodotto. I parametri di oscillazione possono essere modificati con facilità tramite la regolazione delle masse eccentriche, così come il numero e la grammatura dei supporti di giunzione in gomma, permettendo di pianificare gli interventi di manutenzione. Per questo motivo BIVITEC rimane la macchina perfetta anche al variare delle impostazioni dei parametri di lavoro. Con il passaggio attraverso il vaglio “flip flow” BIVITEC, avviene la separazione della parte fine dal resto del materiale; la prima viene raccolta al di sotto della macchina per semplice caduta, mentre il resto del materiale cade all’interno del separatore ad aria BREEZER. Qui attraverso un sistema combinato balistico/ aeraulico vengono separate per caduta e tramite un getto d’aria tarato e calibrato le parti più pesanti (per esempio residui legnosi recuperabili) dalle parti più leggere e volatili (plastiche o altri elementi inquinanti). Un rullo di separazione orientabile, in combinazione con i getti d’aria anch’essi modulabili, permette di regolare il grado di separazione del materiale. Binder+Co ed Ecotec Solution sono in grado di fornire soluzioni personalizzate: dalla singola macchina, all’impianto
completo, finanche all’inserimento delle macchine in impianti già esistenti. Vantaggi principali: • Compost di altissima qualità • Massima flessibilità • Totale pianificazione • Facile installazione • Effetto autopulente • Interventi di pulizia minimi • Elevata disponibilità dell’impianto Ecotec Solution Srl è distributore esclusivo in Italia di Binder+Co. Ecotec Solution Srl Tel +39 0473 562437 info@ecotecsolution.com www.ecotecsolution.com
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Le nuove pale Case per il riciclaggio CASE Construction Equipment ha presentato due nuove pale gommate sviluppate per il settore del riciclaggio dei rifiuti e del compost: le nuove 821G e 921G Waste Handler. I due modelli condividono l’eccezionale comfort, la massima protezione per l’operatore e la migliore visibilità del settore che contraddistinguono la Serie G. Sono alimentati da efficienti motori diesel EU Stage IV/Tier 4 Final, sviluppati internamente, che erogano rispettivamente 230 CV e 255 CV e sono caratterizzati da soluzioni esclusive che soddisfano perfettamente le esigenze delle imprese operanti nel settore dei rifiuti e del riciclo. La cabina dei due modelli “Waste Handler” offre la migliore visibilità del settore grazie al rivoluzionario parabrezza ricurvo monoblocco. Gli operatori potranno godere di un comfort eccezio-
nale grazie ai comandi montati sul sedile, al sedile premium e alla disposizione intuitiva dei comandi, nonché al basso livello di rumorosità e vibrazioni della cabina montata su quattro sospensioni viscostatiche. L’efficace pressurizzazione assicura che tutta l’aria che entra nella cabina venga pulita e purificata attraverso un sistema di filtri a carboni attivi a due stadi. La disposizione del motore, montato posteriormente, esclusiva delle pale gommate CASE, si traduce in una migliore distribuzione del peso che consente un maggiore carico utile alla benna. Questo approccio ha anche il vantaggio di consentire l’accesso ai principali punti di servizio direttamente da terra, per una maggiore sicurezza durante le operazioni di manutenzione. I nuovi modelli sono dotati dell’esclusiva tecnologia Hi-eSCR CASE EU Stage
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IV/Tier 4 Final, che non richiede il filtro antiparticolato diesel (DPF) o il ricircolo dei gas di scarico (EGR). Ciò significa che con la soluzione Hi-eSCR l’operatore ha a disposizione tutta la potenza del motore. Inoltre, questa tecnologia estingue le scintille nei gas di scarico, in modo da rendere sicura la manipolazione di materiali infiammabili e il funzionamento negli impianti di riciclaggio dei rifiuti. La trasmissione Proshift a 5 marce e il blocco del convertitore di coppia consentono all’operatore di sfruttare appieno l’eccezionale coppia, risparmiando carburante e determinando cicli più veloci. I due modelli sono dotati del “Cooling Cube” heavy-duty di CASE. Questo esclusivo modulo di raffreddamento è caratterizzato da una disposizione dei radiatori a cubo, che consente di ottenere le massime prestazioni di raffreddamento (i radiatori ricevono aria pulita dai lati e dall’alto) e riduce la necessità di pulizia. Inoltre, quando si opera con materiali appiccicosi, è possibile utilizzare radiatori con superfici ampie per evitare ostruzioni. Questo sistema di raffreddamento è progettato per funzionare 24 ore su 24, offrendo le massime prestazioni nelle condizioni estreme degli impianti di riciclaggio.
CASE Construction Equipment www.casece.com/emea/it-it
The G-Series Waste Handler wheel loader range now includes four models: the existing 621G and 721G, and the new 821G and 921G – all in Waste Handler version. The two models share the outstanding operator comfort, best-in-class visibility and operator protection that are the hallmark of the G-Series. They are powered by efficient EU Stage IV/Tier 4 Final diesel engines, developed in-house, that deliver 230hp and 255 hp respectively, and feature exclusive solutions that perfectly match the requirements of companies operating in the waste and recycling sector. The cab of the two Waste Handler models delivers best-in-class visibility with the revolutionary one-piece curved screen. Operators will enjoy outstanding comfort with the seat-mounted controls, premium seat and user-friendly controls layout, as well as the low noise and vibrations of the cab mounted on four viscostatic suspensions. The effective pressurisation ensures that all the air entering the cab is cleaned and purified through a twostage filter system with active carbon. The new models feature CASE’s unique EU Stage IV/Tier 4 Final Hi-eSCR technology, which does not require Diesel Particulate Filter (DPF) or Exhaust Gas Recirculation (EGR). This means that with the Hi-eSCR solution, the full power of the engine is available to the operator. In addition, this technology kills the sparks in the exhaust, so that operation in waste or recycling facilities, handling flammable materials, is safer.
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Qui sotto, ci sarà una discarica? Le tecniche non-distruttive permettono di studiare il terreno senza scavi né prelievi. Tra gli strumenti più efficaci:
Magnetometro Photo Credit: INGV
i Magnetometri individuano discariche ‘tombate’, rifiuti interrati, fusti metallici sepolti, visualizzandoli nello spazio. Facili da usare e veloci nel rilevare, analizzano grandi estensioni in poco tempo: un ettaro viene rilevato in un’ora. I punti di forza dei Magnetometri Geometrics sono la precisione del dato, l’affidabilità e la robustezza. Perciò sono stati scelti da: Carabinieri (Corpo Forestale dello Stato) e INGV.
gli Elettro-magnetometri non necessitano di contatto con il terreno. Misurano in rapidità la conducibilità elettrica dei terreni, rivelando la presenza nel sottosuolo di infiltrazioni d’acqua, di corpi solidi e di sostanze inquinanti. Senza ricorrere a prelievi e analisi chimiche. Vengono anche usati per delimitare le aree inquinate, su cui tornare e concentrare indagini più specifiche. I CMD della GF Instruments sono particolarmente apprezzati nelle condizioni più impegnative (terreno secco e ghiacciato). Sono stati scelti da CRS4 (Ricerca Sardegna). i Georesistivimetri misurano la resistività elettrica del terreno, che varia a seconda dalla porosità, dalla permeabilità, dei fluidi contenuti, delle fratturazioni… permettono quindi di ricostruire la stratigrafia del sottosuolo, anche in 3D. ARES II è il sistema multicanale GF Instruments compatto e robusto. Molto versatile, perché usa cavi passivi o attivi, elettrodi classici o non polarizzabili; per acquisizioni in remoto, in assetto marino o terrestre. Scelto da ARPA Calabria.
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Georesistivimetro dinamico Photo Credit: CNR di Bari
il Georesistivimetro dinamico è molto particolare: misura la resistività senza picchetti metallici, dunque anche in ambiente urbano e su roccia. Semplicemente trascinato sul terreno, acquisisce rapidamente e permette di ottenere sezioni ad alta risoluzione sino a 10-20 metri di profondità, anche in strutture geo-logiche complesse. OhmMapper di Geometrics individua cavità e discariche, caratterizza suoli e aree agricole. È scelto da INGV, Centro di GeoTecnologie di Siena, Università di Benevento e CNR di Bari. Parliamone e scegli il più adatto alla tua applicazione. Codevintec Italiana Srl Tel +39 02 48302175 info@codevintec.it www.codevintec.it
Trenchless Technologies allow to survey and study subsoil with no digs nor samples. The most efficients are: Magnetometers – such as Geometrics G-858 – are easy to use to discover buried waste, barrels, dumps. Built to last under the most extreme climates and survey conditions. Electromagnetic Conductivity Meters – such as GF Instruments CMD – for a very fast assessment of environmental monitoring, groundwater protection, metal detection. Resistivity and IP imaging systems – such as GF Instruments ARES II - are applied for large 2D and 3D surveys, groundwater exploration, geotechnical investigation, monitoring of dams and dikes, environmental studies, geological survey, even marine. Capacitively coupled resistivity meter – such as Geometrics OhmMapper - measures the electrical properties of rock and soil without cumbersome ground stakes. It’s easily and quickly pulled along the ground, even frozen ground, ice, concrete.
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Inventhor, creato per il futuro L’Inventhor Type 9 è la prima macchina di una nuova generazione di trituratori a rotazione lenta Doppstadt. Tutto, dalla guida all’alloggiamento e agli strumenti di cambio rapido è stato progettato con uno sguardo al futuro. La nuova macchina è dotata di caratteristiche che la rendono più prestante, quali le poche interruzioni della produzione nel lavoro accompagnate da una elevata produzione oraria, oppure la possibilità di essere impiegata nella triturazione di varie frazioni e i bassi costi d’esercizio. Una macchina silenziosissima dotata di una robusta struttura. Il nuovo sistema di trasmissione si chiama Vario Direct Drive e permette appunto l’inversione del rullo durante il funzionamento, la regolazione del numero di giri del rullo indipendentemente dai giri del motore Diesel, l’av-
vio e l’arresto del rullo sotto carico (con la tramoggia piena), compresa l’inversione sotto carico. La manutenzione e la sostituzione dei componenti soggetti ad usura sono quanto mai rapide grazie all’apertura laterale del portellone del pettine, tipico dei trituratori fissi della serie DW di Doppstadt, come il Ceron 306. Il nastro, può essere lungo fino lungo 12 metri per raggiungere un’altezza di scarico di quasi 7 metri. Una delle più importanti peculiarità di Doppstadt è la riduzione delle emissioni di gas di scarico e di rumore: il tipo INVENTHOR 9 soddisfa i requisiti Euromot
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Stage IIIA e IV sulle emissioni di scarico e, se aggiornato, soddisferà anche lo Stadio V. Per permettere al cliente di scegliere, sono state mantenute le due versioni: gommata e cingolata. Forte e innovativo: il nome dice tutto. Nella scelta del nome del nuovo trituratore Doppstadt ha fuso il termine “inventore”, che rappresenta l’ingegno, con “Thor” il dio nordico del tuono che ha nel martello la sua arma magica. Doppstadt è commercializzato in Italia da Cesaro Mac Import Srl. Cesaro Mac Import Srl Tel +39 0421 231101 cesaro@cesaromacimport.com www.cesaromacimport.com
The INVENTHOR Type 9 is the first machine in an entirely new generation of Doppstadt shredders. Everything, from the drive to the housing and the quickchange tools has been designed with an eye to the future. The new VarioDirect Drive demonstrates its quality right from the start. It handles even the toughest shredding tasks without any loss of performance, giving it scope for future development and job-specific programmes. From shut-down to running at maximum power, the shredding roller gets to work immediately, even under a full load. One of Doppstadt’s highest priorities is to reduce exhaust and noise emissions: The INVENTHOR Type 9 meets the Euromot Stage IIIA and IV exhaust emission requirements and will also meet Stage V, when updated. It also performs all its tasks with very little noise. This shredder also features a new range of solutions when it comes to accessibility. The shredding comb provides generous access to the shredding space, meaning tools can be ex-changed quickly and ergonomically. Large new glass fibre doors make daily maintenance tasks easier. Strong and innovative: the name says it all. Doppstadt fused “inventor”, representing ingenuity, with “Thor” the Norse god, for strength, when naming the machine. Here, “Thor” stands for Thor’s ham-mer, his magical weapon.
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La copertura dei parchi minerari dell’Ilva di Taranto La copertura del parco minerale e del parco fossile dell’ILVA di Taranto vedrà la realizzazione di due enormi capannoni lunghi 700 metri e larghi 250. La copertura modulare sarà suddivisa in due fasi che prevedono rispettivamente la copertura delle aree del Parco Minerale in 24 mesi a partire dal 1° febbraio 2018 e la copertura delle aree del Parco Fossile in 24 mesi a partire da giugno 2018, con la rimozione del materiale polverulento dalle aree non utilizzate. Le prime zone dei parchi che verranno coperte saranno quelle più vicine al quartiere Tamburi per poi proseguire lungo il resto dell’area prevista. Per realizzare l’opera saranno utilizzate 60.000 tonnellate di acciaio e 200.000 m3 di calcestruzzo. Ogni giorno lavorano per questa im-
mensa opera circa 200 operai. La misura chiesta da anni dalla popolazione tarantina è stata inserita nell’AIA Ilva ed è parte integrante del piano ambientale. L’investimento complessivo per la realizzazione dell’opera è di circa 300 milioni di euro, con oneri che saranno interamente a carico dell’investitore AM Investco, come previsto nel contratto sottoscritto con i Commissari Straordinari. Cimolai ha svolto un ruolo fondamentale anche nella realizzazione del New Safe Confinement (NSC), il sarcofago di Chernobyl che ha previsto la realizzazione di un’enorme volta metallica di altezza pari a 109 m, larghezza 256 m e lunghezza di 150 m formata da 16 archi sollevati in 6 fasi principali. L’intera struttura, una volta completata, è stata fatta scorrere,
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per circa 300 m, sopra il vecchio reattore mediante l’utilizzo di apposite slitte. L’enorme arco posizionato a fine Novembre 2016, dopo anni di lavori, impedisce il rilascio di materiale contaminato e allo stesso tempo protegge la struttura da impatti esterni come le condizioni meteorologiche estreme. Inoltre la protezione consente lo smantellamento della struttura collassata con l’esplosione del reattore e la gestione dei rifiuti radioattivi all’interno di essa. Cimolai Spa info@cimolai.com www.cimolai.com
Work to cover the raw materials yards at ILVA’s Taranto facility began on 1 February 2018. One of the most complex civil engineering projects in the world today, the work will be done by Cimolai S.p.A. by the end of 2020 and will solve the dust problem. The two areas to be covered are the mineral and fossil fuel yards, each of which will consist, on completion, of a structure 700 metres long and 254 metres wide, with a surface area of nearly 178,000 m2 (the size of 28 football pitches). The modular covering will be carried out in two phases: the mineral yard, in 24 months starting on 1 February, and the fossil fuel yard, in 24 months starting in June 2018. Dusty materials in areas not in use will be removed. The first parts of the yards to be covered are those closest to the Tamburi quarter, to be followed by the rest of the area concerned. The overall investment for these works is around euro 300 million, with financial charges to be covered in their entirety by the investor AM Investco, as provided for in the contract entered with the Extraordinary Commissioners.
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Da risorsa a rifiuto: l’inquinamento. Da rifiuto a risorsa: le unità MB.
La gestione dei rifiuti: prima di parlare di smaltimento o di riciclo si deve riconoscere il fatto che i cosiddetti “rifiuti” non sono materiali di scarto, ma sono la settima risorsa, la più importante del mondo. Sono l’opportunità di soddisfare i bisogni senza chiedere nulla alla Natura. Il riciclo quindi è molto più di un’opportunità. Oggi è sempre di più una soluzione: per le persone, per l’ambiente, per le aziende. Dal 2001 MB Crusher produce macchinari da utilizzare nelle varie fasi di riciclo: unità pratiche e innovative, che lavorano sfruttando l’impianto idraulico della macchina operatrice dove sono installate. Escavatori, mini, terne, pale, telescopici, insomma, per far lavorare le attrezzature di MB Crusher basta un semplice impianto idraulico e si può su-
bito iniziare a riciclare. La gamma MB Crusher include la benna vagliante, ideata per la selezione del materiale naturale (fondo di fiume, residuo cava, sabbia e terra asciutta) nella fase pre e post frantumazione e in grado di abbattere fino al 60% dei tempi di frantumazione. In realtà le benne vaglianti MB sono utilizzate anche in altri settori: nella pulizia delle spiagge, nel recupero di scarti ferrosi, nel lavaggio del carbone delle centrali elettriche, nel giardinaggio per la manutenzione del verde. È la loro versatilità che le distingue. E la necessità di riciclare con praticità ad averle ideate. Disponibili in 7 i modelli, hanno cesti formati da pannelli intercambiabili in modo da consentire non solo di lavorare in loco, ma anche di cambiare la dimensione del cesto richiesto per le varie tipologie di lavorazione in poco tempo. Altro prodotto della gamma MB Crusher è la serie di pinze dotate di movimento di 360° e un il sistema di aggancio
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inclinato che consente maggior raggio d’azione. Sono usate per la selezione e movimentazione di materiali di qualsiasi tipo in modo affidabile, costante e in totale sicurezza. I 4 modelli di pinze MB sono così sensibili che consentono di effettuare una selezione davvero precisa dei vari materiali; la progressività con cui si possono gestire le forze di chiusura consente di movimentare materiali riciclabili come legno, metallo, separandoli da quelli destinati alla discarica e, al tempo stesso, di eseguire demolizioni controllate di murature ed edifici in zone urbane. MB Spa Tel +39 0445 308148 info@mbcrusher.com www.mbcrusher.com
Waste management: before discussing disposal or recycling, we need to acknowledge that so-called ‘’waste’’ is in fact no rubbish but should be considered the seventh resource, the most important in the world. It need to be seen as opportunity to exploit to satisfy needs, without asking anything from Mother Nature. Although recycling is much more than an opportunity. Today it is more and more a solution: for people, for the environment, for corporates. Since 2001 MB manufacture attachments widely used in recycling phases, they are valuable and innovative units that work by the hydraulic system of the machine that install them. Excavators, mini-excavators, backhoes and skid loaders, telehandlers, they all can work with a MB bucket, simply plug-in and begin recycling. MB range includes the screening bucket: designed for the selection of natural material (pebbles, slag heap, sand and soil) in pre and post- crushing phase (reduce of 60% crushing time). Applications then proven to have a wider range: beach cleaning, in the recovery of ferrous waste, washing coal in power stations and groundskeeping. Distinguished by versatility and conceived by the need to recycle with ease. The models are 7, the baskets are made of interchangeable panels to allow on-site changes to satisfy any type of processing. MB grapples have a 360° rotation and a tilted coupler for a greater range of movement. Used for the selection and handling of any type of material in total safety and full reliability. All 4 models are so responsive that enable really precise selection, the closing graduation allows the handling of recyclable materials such wood, metal, separating portions destined for landfill or even controlled demolitions of masonry and urban areas buildings.
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Ricerca, tecnologia e innovazione Forrec
Nel panorama internazionale, e nello specifico nel trattamento dei rifiuti solidi urbani e industriali, Forrec si presenta come un’azienda in grado di trovare una soluzione efficace alle richieste dei propri interlocutori; l’esperienza nel settore e la preparazione tecnica offerta dall’ufficio di ricerca e sviluppo garantiscono una risposta sempre attenta e risolutiva. Ma Forrec è anche di più, 60 differenti modelli di macchine e impianti chiaviin-mano per qualsiasi tipo di rifiuto solido urbano e industriale e un’azienda coadiuvata dalla presenza di squadre di assistenza presso il cliente, call center, assistenza remota e magazzino ricambi fornito per manutenzioni programmate ed emergenze. Molti gli orizzonti esplorati e moltissimi i traguardi raggiunti, in modo particolare negli ultimi due anni, tempo in cui l’azienda ha realizzato
alcuni progetti ambizioni e importanti come quelli che riguardano il trattamento del MSW (municipal solid waste o rifiuto solido urbano). Il rifiuto solido urbano si è dimostrato un prodotto che richiede una gestione particolare per la successiva selezione o preparazione alla combustione. Forrec ha progettato una linea in grado di ridurre i passaggi nella preparazione del materiale, garantendo un output di qualità con un trituratore primario (multilaceratore FR) e un vaglio, evitando la macinazione secondaria causa di alti costi di gestione e manutenzioni continue date dalle caratteristiche usuranti del prodotto. Oltre al trattamento del rifiuto urbano, il 2018 è stato un anno di grandi traguardi e conferme anche nel settore del rifiuto elettrico ed elettronico: due importanti aziende francesi hanno scelto la tecnologia e l’esperienza Forrec applica-
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ta al trattamento dei frigoriferi per la realizzazione dei loro impianti che sono i più grandi al mondo per capacità in ingresso: 120 frigoriferi/ora. Parallelamente alla progettazione di linee complete, l’azienda si focalizza anche sulla realizzazione di macchine singole che rimangono il fulcro della produzione. La gamma di prodotti è sempre in evoluzione e da qualche anno Forrec ha aggiunto il mulino a martelli alle proprie tecnologie, inserendolo con successo all’interno degli impianti di trattamento Raee (R4), dei motori elettrici e dei metalli ferrosi e non, questa macchina sarà presentata alla fiera Ecomondo nell’edizione di quest’anno. Ricerca e sviluppo sempre attivi e nuovi progetti in fase di definizione, team preparato e attento alle richieste del mercato e appuntamenti immancabili in Europa e nel mondo, questo e molto di più all’orizzonte di un’azienda giovane e dinamica sempre pronta alle nuove sfide. Forrec Srl Tel +39 049 0990015 info@forrec.it www.forrec.it
On the international scene, and specifically in the treatment of Municipal Solid and Industrial waste, Forrec is a company able to find an effective solution to the requests of its clients; the experience in the sector and the technical preparation offered by the research and development office guarantee an always careful and decisive answer. But Forrec is even more than that, 60 different machines models and turn-key systems for any type of solid Municipal and industrial waste and a company supported by the presence of assistance teams at the client’s premises, call centers, remote assistance and spare parts warehouse provided for scheduled maintenance and emergencies. Many horizons have been explored and many goals have been achieved, especially in the last two years, mainly those concerning the treatment of MSW (municipal solid waste) for the following selection or preparation for combustion. In addition, 2018 was a year of outstandings achievements and consolidations even in the electric and electronic waste sector: two major French companies chose Forrec’s refrigerators processing technology which, in term of intake capacity (120 refrigerators / hour), are the world’s largest.Forrec is a skilled and careful team for the different market demands all over the world.
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Fino a 9 metri di sollevamento con i sollevatori telescopici Kramer Kramer-Werke GmbH propone i suoi modelli già noti di sollevatori telescopici (3007, 3507, 4407, 5007, 5507 e 5509) con tante novità. La serie dei sollevatori telescopici è stata rinnovata anche grazie al feedback dei clienti, sempre mantenendo la qualità Kramer. Oltre ad adeguarli alle nuove normative, per il 2018 i sei modelli (3007, 3507, 4407, 5007, 5507 e 5509) sono stati integrati con una nuova concezione. Il joystick All-In-One precomandato elettronicamente, sperimentato e funzionale e il nuovissimo elemento di comando Jog Dial permettono il comando intuitivo di tutte le funzioni. Tra le altre cose, in tal modo è possibile impostare la sensibilità dell’idraulica di lavoro su tre livelli di velocità. Tutti i dati del veicolo e le impostazioni si possono visualizzare sul nuovo display da 7 pollici. Le immagini della telecamera di retro-
marcia, disponibile come optional, sono integrate nel display e non sono necessari schermi aggiuntivi. Per aumentare il comfort alla guida un supporto per cellulari e uno specchietto interno sono disponibili come pacchetto di allestimento optional. Questi sono inseriti all’interno del montante “A” in modo da lasciare all’operatore una visuale ottimale, senza compromettere il campo visivo nell’area di lavoro dell’impianto di caricamento. La speciale innovazione dei modelli 5007 (optional), 5507 e 5509 è rappresentata dalla nuova trasmissione idrostatica ad ampio angolo “ecospeedPRO” con cilindrata da 370 cc per una maggiore forza di trazione e dinamica di marcia. Il cambio rapido idrostatico a variazione continua con un angolo di brandeggio di 45° del motore idraulico è stato svilup-
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pato da Kramer. Oltre alle note positive caratteristiche dei trasmissioni idraulici, quali per esempio la facilità nelle operazioni d’inversione, un buon grado di controllabilità e di inching, il grande campo applicativo delle tecnologie a 45° consente di passare da un intervallo di velocità totale senza commutazione e, quindi, senza perdita delle forze di spinta e di trazione. Nei tipici contesti lavorativi, quali le operazioni di movimentazione nel ciclo “Y”, vi è una grandissima richiesta di macchine dotate di forza di spinta e di trazione costante a basse velocità di marcia. Il cambio ecospeedPRO soddisfa esattamente tali esigenze e, allo stesso tempo, garantisce maggiori prestazioni rispetto ai modelli precedenti. Nella trazione ecospeed, ormai sperimentata, nonché nella trazione ecospeedPRO è integrato di serie l’intelligente sistema di riduzione del numero di giri del motore “Smart Driving”. A una velocità costante, questo sistema adatta in modo ottimale il numero di giri del motore alle esigenze di guida. Al raggiungimento della velocità massima, ciò assicura una riduzione delle emissioni acustiche, un minore consumo di carburante e una ridotta sollecitazione dei singoli componenti. Alla massima velocità, con ecospeedPRO è possibile una riduzione del numero di giri del motore fino a 1.550 giri/min. Kramer-Werke GmbH www.kramer.de
The Kramer brand stands for all-wheel steer loaders, telehandlers and telescopic loaders with extreme manoeuvrability, all-terrain mobility and high efficiency. Kramer offers its customers a wide range of products: 18 wheel and telescopic wheel loaders as well as 10 telehandlers are now available. The machines are true all-rounders thanks to the large selection of front and rear attachments. The flexibility and versatility of the machines is also reflected in their possible application areas: Everything is possible, from road construction and civil engineering, gardening and landscaping or municipalities for application in an industrial or recycling company. All these application areas are also covered by Kramer 7 - 9 metre class telehandlers. In addition to the implementation of the new normative regulations, a new operating concept was integrated in the six models (3007, 3507, 4407, 5007, 5507 and 5509) for the 2018 model year. The proven and functional electronically piloted All-In-One joystick and the innovative Jog Dial control element enable intuitive operation of all functions. For example, the sensitivity of the work hydraulics can be adjusted with three speed levels. All relevant vehicle data and settings are displayed on the new 7-inch display. The image from the optional rear view camera is also integrated in this display and therefore no separate output screen is required. To increase driving comfort, a mobile phone holder and an interior mirror are optionally available in an equipment package. The installation takes place in the A-pillar in the optimum field of vision of the driver, but without impairing the field of vision in the working area of the loading system.
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A35 Brebemi con Scania verso la prima autostrada ad impatto zero L’Italia è pronta ad ospitare la sua prima autostrada elettrificata: l’A35 Brebemi si candida infatti a diventare la prima autostrada elettrica del nostro Paese. L’idea è quella di dotare l’autostrada, in entrambe le direzioni, di una linea elettrica sospesa che consenta l’alimentazione degli autocarri Scania in circolazione. I veicoli utilizzati per questo progetto, infatti, sono dotati di catena cinematica ibrida con motore elettrico alimentato attraverso un pantografo. Al di fuori di questa corsia, ad esempio se il mezzo deve effettuare un sorpasso o abbandonare l’autostrada per raggiungere la sua destinazione, il veicolo può circolare tramite motore elettrico, grazie alle batterie di cui dispone, o tramite il motore a combustione interna. Il tratto inizialmente coinvolto è quello tra i caselli di Romano di Lombardia e Calcio: è qui che verran-
no installate delle linee di corrente per l’alimentazione dei veicoli. Il passo successivo sarà un’autostrada ad economia circolare con la produzione di energia elettrica attraverso pannelli fotovoltaici. “Siamo pronti a collaborare con A35 Brebemi per dare vita alla prima autostrada elettrificata in Italia, un progetto estremamente rivoluzionario destinato a cambiare per sempre la concezione del trasporto su gomma”, ha evidenziato Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore Delegato di Italscania. “La collaborazione di Scania con A35 Brebemi, Siemens e tutti gli interlocutori coinvolti in questo progetto dimostra come solo attraverso la cooperazione con partner strategici riusciremo ad accelerare il processo di cambiamento verso un sistema di trasporto sostenibile”. Nel guidare il cambiamento verso un si-
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stema di trasporto sostenibile, Scania sta lavorando a diversi progetti con l’obiettivo di accelerare il processo di elettrificazione sia per il trasporto in ambito urbano che nel lungo raggio. In particolare, nel giugno del 2016, l’azienda svedese ha inaugurato i primi due chilometri di strada elettrica costruiti sull’autostrada E16 vicino alla città di Gävle, in Svezia. Ad inizio 2018, inoltre, è stato annunciato il progetto “Trucks for German eHighways” che prevede la costruzione, nel corso del 2019 e 2020, di tre nuove autostrade elettrificate in Germania. Per quanto riguarda la A35 Brebemi, autostrada tra le più moderne d’Europa e ideale per una proiezione verso il futuro, il progetto a cui si sta lavorando prevede una prima fase di “studio pilota” in cui l’elettrificazione abbia una estensione massima utile a mettere a regime e tarare il sistema, nella tratta centrale della A35. In seguito a questo, una volta verificate efficienza, efficacia e sostenibilità economica della soluzione in oggetto nonché stabilita una chiara programmazione sovra-nazionale che vada nella direzione della soluzione medesima, si potrà procedere ad una seconda fase che prevede l’elettrificazione della A35, congiuntamente alla commercializzazione dei veicoli e dei relativi dispositivi per l’utilizzo della linea elettrificata. Italscania italscania@scania.it www.scania.it
The project, “Trucks for German eHighways”, aims to reduce carbon emissions from long-haul heavy-duty commercial vehicles. During 2019 and 2020 electricallypowered trucks are to be tested on three new German eHighways. The project is cofinanced by the German Government through BMUB, the Federal Ministry of the Environment, Nature Conservation and Nuclear Safety. One test road will be built in SchleswigHolstein on the A1 Autobahn close to Lübeck, one in Hessen on the A5 Autobahn south of Frankfurt, and a third in Baden-Württemberg on the B462 federal highway. “For long-haulage transport, Scania sees electric roads as one promising technology for a sustainable transport future. Vehicle electrification is developing quickly and with its environmental, social and cost benefits, it will play an important role in the shift to a fossil-free transport system,” says Claes Erixon, Executive Vice President Research and Development, at Scania. The research project is being managed by Volkswagen Group Research, that will contribute with resources and knowledge regarding vehicle electrification for passenger cars, and investigate research synergies for the electrification of heavy commercial vehicles. In the first phase of the project, Scania will supply two electric hybrid long-haulage prototype trucks with different powertrains: one will have a single battery with a 15 kWh capacity, the other will have several batteries for greater capacity. Similar to Scania’s ongoing trials of electric hybrid trucks on an electric road in Sweden, the world’s first public road test of this technology, the German tests will see Scania trucks equipped with a pantograph power collector developed by Siemens mounted on the frame behind the cab.
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La famiglia dei trituratori primari Molinari L’azienda guidata da Giovanni Gervasoni torna alla fiera Ecomondo con la sua ampia gamma di soluzioni personalizzate al servizio del recycling e del waste-to-energy: “Sono otto anni che non manchiamo a Rimini, un’importante vetrina internazionale per esporre in anteprima assoluta - sottolinea Gervasoni -. Quest’anno ci siamo concentrati ancora sulla triturazione primaria ed esporremo la macchina più piccola della gamma, la TP1200, e la versione più grande, la TP3500. La prima è pensata per le aziende che hanno necessità di triturare piccoli quantitativi o manufatti poco ingombranti senza rinunciare però alla robustezza, elemento fondante del
know-how Molinari. La seconda macchina è stata progettata per una centrale a biomasse in Costa d’Avorio che dovrà trattare rami di palma lunghi fino a 3 metri. Per ovviare alle difficoltà di carico del materiale, in collaborazione con il cliente abbiamo allungato i rotori di un metro, portandoli fino a 3500 mm”. “In Francia abbiamo venduto 4 macchine in un settore molto esigente come quello della triturazione degli pneumatici fuori uso destinati a diventare combustibile alternativo per i cementifici. La Francia è un mercato molto difficile, regolamentato dal consorzio Aliapur che ha creato uno standard per le dimensioni della ciabatta, del pneumatico tritura-
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to e della quantità di ferro che fuoriesce”. Entrare sul mercato francese ha rappresentato un’opportunità per Molinari non solo in termini commerciali: “È stata una sfida perché le nostre macchine non erano mai state testate - conferma Gervasoni -. Abbiamo infatti siglato una partnership con un’azienda locale che ha applicato il sistema Aliapur sulla nostra macchina per renderla performante secondo gli standard richiesti. I risultati sono stati ottimi: i test hanno riguardato un trituratore destinato solo agli pneumatici di camion, contenenti molto acciaio. La sfida era arrivare a 1800-2000 tonnellate senza dover affilare le lame. Noi siamo arrivati a più di 4 mila tonnellate: una prova di resistenza e affidabilità che tradotta in termini economici vuol dire ridurre della metà i costi di manutenzione ed evitare i fermi macchina”. Molinari Srl Tel +39 0345 317801 info@molinari-recycling.com www.molinari-recycling.com
In the last few years, Molinari, a company situated in the province of Bergamo, has developed a lot of new machines, having the possibility to enter new markets. “In France -says Gervasoni, the ownerwe sold 4 machines in a very demanding sector, the one of the shredding of end life tires destined to become alternative fuel for cement factories. France is a very difficult market, regulated by the Aliapur consortium which has created standard dimensions for chips, for shredded tires and for the amount of iron that comes out”. Entering the French market represented an opportunity for Molinari not only in commercial terms: “It was a challenge because our machines had never been tested before - confirms Gervasoni -. We have in fact signed a partnership with a local company that applied the Aliapur system to our machine to make it perform according to the required standards. The results were excellent: the tests concerned a shredder intended only for truck tires, containing a lot of steel. The challenge was to reach 18002000 tons without having to sharpen the blades. We reached more than 4 thousand tons: a test of resistance and reliability that translated in economic terms means reducing maintenance costs by half and avoiding downtime”.
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Filtrazione per il riciclo del PET Ettlinger, un’azienda del gruppo Maag, presenta le proprie soluzioni d’avanguardia nel settore della filtrazione delle materie plastiche, con la grande novità della filtrazione a 60 µm per il settore del PET. Tra le soluzioni, merita rilievo il modello ECO, che trova impiego in particolare per la filtrazione di alluminio, carta, silicone o particelle di PVC di rigenerati di bottiglie nel settore del PET. A fronte del forte incremento nell’utilizzo di scaglie di bottiglie di PET rispetto all’uso del PET vergine, è più che mai essenziale disporre di sistemi all’avanguardia che garantiscano la massima qualità dei prodotti finali. La novità presentata da Ettlinger di un cesto forato al laser da 60 µm risponde quindi proprio a tali necessità e offrirà all’azienda nuove interessanti opportunità. I filtri ECO di Ettlinger, insieme ai modelli ERF, dedicati in particolare al settore delle poliolefine e dei polistiroli e che
sono in grado di gestire livelli di inquinamento estremamente alti, vanno a completare l’ampia gamma di prodotti del gruppo Maag, tra cui figurano anche pompe a ingranaggi, sistemi di granulazione a taglio immerso e a spaghetto e polverizzatori. Il filtro ECO è in grado di gestire livelli di inquinamento fino all’1,5%, e raggiunge portate massime da 1000 kg/h a 3000 kg/h a seconda del modello. Le applicazioni tipiche, oltre a quelle già citate, sono il film e la lastra di PET, le linee per reggette, la produzione di fibra e, sempre più importante, il riciclo di bottiglie in PET. Proprio in questo campo il nuovo cesto di filtrazione a 60 µm forato al laser costituisce un enorme valore aggiunto verso il riciclo bottle-to-bottle, caratterizzato da requisiti di qualità estremamente elevati. ECO consente anche di riciclare i cosiddetti fini di PET, che si generano in grandi quantità come prodotto secondario nel riciclo delle bottiglie, e la cui filtrazione rappresenta un processo molto redditizio per i riciclatori. I filtri continui ECO possono essere integrati direttamente in impianti di termoformatura e, grazie al loro funzionamento automatico e ininterrotto, permettono di migliorare la disponibilità della macchina e di ottimizzarne i costi. Entrambi i modelli di filtri
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continui di Ettlinger ECO e ERF si basano concettualmente sullo stesso principio di funzionamento: l’elemento centrale è costituito da un tamburo cilindrico e da un cesto di filtrazione, dotato di innumerevoli fori conici, e azionato da un servomotore. Durante la rotazione del filtro il materiale penetra dall’esterno verso l’interno, mentre un raschiatore asporta ad ogni rotazione le impurità che si depositano sulla superficie del cesto. In questo processo il filtro è in grado di eliminare i gel o gli agglomerati che si creano anche nel materiale vergine e i cosiddetti “black specks” o puntinature, che possono formarsi durante l’estrusione. A differenza dell’ECO, dedicato in particolar modo ai materiali come il PET e il PA, il modello ERF è impiegato soprattutto nel settore della rigenerazione di poliolefine e polistirolo, di copolimeri stirolici, di TPE e TPU con livello di contaminazione fino al 18%. Applicazioni tipiche sono la rigenerazione di materiali postconsumo, il riciclaggio di componenti di automobili, di frigoriferi e di rifiuti elettronici. I filtri ERF sono disponibili in tre grandezze con portate fino a 6.000 kg/h. Nel 2017 è stato presentato il nuovo ERF 350, il modello intermedio della famiglia, che rappresenta l’evoluzione del modello precedente e al contempo il primo modello di una nuova generazione di filtri, che grazie ad alcune modifiche costruttive, offriranno prestazioni ancora più evolute. Ettlinger info@ettlinger.com www.ettlinger.com
Ettlinger, a Maag Group company presents high performance solutions in the field of melt filtration involving different levels of contamination. Ettlinger’s ECO filter systems were originally developed for compounding and filtering gels and agglomerates, among other things, but are meanwhile very popular in PET applications for removing aluminum, paper, silicone or PVC from bottle regrind. 100% PET bottle flake is increasingly preferred to virgin material – creating a need for ultrafine filtration if the end products are transparent. To meet this demand, ECO melt filters are now available with a 60µm screen size. Together with the ERF filter series – the version for higher contaminant levels – this product family enhances the Maag Group’s broad portfolio, which also includes pumps, strand and underwater pelletizing systems and pulverizers. The melt filters in Ettlinger’s ECO series are mainly designed for very easy-flowing materials such as PET or PA containing up to 1.5% contaminants but are also suitable for polyolefins and polystyrenes. Depending on the size, they achieve a maximum throughput of 1000 kg/h or 3000 kg/h. Their typical applications include the manufacture of PET packaging tape, films and sheets as well as fiber production and the rapidly expanding PET bottle recycling sector. The new, extra-fine 60 µm screen size, which will be released to coincide with Fakuma, is even better adapted to the exceptionally high quality requirements of bottle-to-bottle recycling – as the new industry benchmark for laser screening. It is also a financially attractive option when it comes to filtering the small fines that are created in significant quantities as the second fraction in addition to the actual flake when PET bottles are recycled.
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La benna frantoio MB, un vero e proprio frantoio a mascelle Il pezzo forte con cui MB iniziò nel 2001 è la benna frantoio. Un vero e proprio frantoio a mascelle versatile come una benna da scavo, disponibile per escavatori, mini, pale, minipale e terne. Queste unità hanno diffuso in tutto il mondo l’idea che valorizzare il materiale inerte è la vera ricchezza di ogni cantiere. Hanno dato un nuovo modo di operare, pratico ed efficace: frantumare per riciclare, investire per risparmiare. La benna frantoio di MB Crusher frantuma, infatti, ogni materiale inerte nello stesso cantiere che le ha prodotte. Così un’azienda riduce i viaggi di spostamento del materiale dal cantiere alla discarica; rispetta le limitazioni ai passaggi dei suoi autocarri che sempre più Comuni impongono sul loro territorio. E rispetta l’ambiente perché non lo inquina e non ne sfrutta le risorse. Un deferrizzatore viene installato sulla benna per separare l’inerte dal ferro. E durante l’operazione il nebulizzatore riduce le polveri della frantumazione.
Entrambi i kit si azionano direttamente dalla cabina della macchina operatrice. Ed è proprio grazie a questi kit che i prodotti MB possono lavorare senza problemi in ambienti chiusi, come ad esempio all’interno di capannoni e gallerie, e nei centri urbani e storici. Oggi gli scarti delle costruzioni e delle demolizioni sono circa un terzo di tutto il rifiuto prodotto nel mondo. Grazie alla benna frantoio uno scarto di demolizione diventa una risorsa produttiva in cantiere: per riempire le fondamenta della nuova costruzione, gli scavi delle tubature, il fondo stradale, i giardini come elementi di decorazione. E se non trova opportunità di utilizzo in cantiere, diventa una risorsa commerciale: può essere venduta ad altre aziende. La manutenzione di benne frantoio e vaglianti e pinze movimentatrici è molto semplice: le unità sono ideate con punti di ingrassaggio molto ben individuati e pratici, e anche questa operazione avvie-
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ne direttamente in cantiere. Riducendo così i tempi di fermo produzione. L’intera gamma, con il Triple R System, il sistema che riduce, riusa e ricicla il materiale inerte in loco, comprende benne frantoio e vaglianti per escavatori dalle 2.6 ad oltre 70 tons, benne frantoio e vaglianti per pale, minipale e terne dalle 2.8 ad oltre 6 tons; pinze movimentatrici rotanti per escavatori dalle 6 alle 25 tons. Prodotti, quindi, che possono essere considerati sinonimo perfetto del riciclaggio. Scegliere una benna frantoio e vagliante MB Crusher nel proprio cantiere permette di ridurre, riusare e riciclare tutto il materiale. Il riciclo crea la settima risorsa e ferma il progressivo impoverimento del pianeta. Il riciclo è molto più di un’opportunità. Oggi è sempre di più una soluzione: per le persone, per l’ambiente, per le aziende. MB Spa Tel +39 0445 308148 info@mbcrusher.com www.mbcrusher.com
MB Spa started in 2001 with the crusher bucket. A versatile jaw crusher. These units have spread throughout the world the idea that valorising inert material is a job site wealth. A new way to operate was provided, practical and effective: reduce to recycle, invest in order to save money. MB Crusher bucket crushes debris and excavation materials in the same construction site that produced them.Thus, a company avoids moving the material from the site to the landfill. It can easily respect the trucks passage limitations imposed by Municipalities. And also it respects the environment because it does not pollute or exploit its resources. Brick, cement, mortar, tuff, marble. The MB Crusher bucket transforms the stones into different sizes, depending on what the site requires. Glass, ceramic, light poles, sleepers and reinforced concrete. Even these material can be easily reduced with MB crusher bucket and start the reclaiming path. An iron separator installed on the bucket crusher separates the iron portion. And during the operation a nebulizer reduces the dust from the crushing. Both kits are operated directly from the cab. And it is thanks to these kits that MB products can work without problems in closed environments (for example inside sheds and galleries) and in urban and historical centers. This is how demolition waste becomes a productive resource on site: to fill new foundations, trenching excavations, road surfacing, or in gardens as decoration elements. And if it does not find opportunities to be used on the same site, it is a commercial asset: it can be sold to other companies.
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Montagna 2000 anima il territorio avviando la centrale idroelettrica Montagna 2000 Spa, gestore del servizio idrico integrato nelle valli del Taro e del Ceno, ha inaugurato la Centrale Idroelettrica Nola-Frasso, un’opera attesa da anni che garantirà energia pulita e rinnovabile. La centrale, inserita in un contesto territoriale di pregio ambientale, ha una potenza nominale di 99,9 kW e sfrutta l’energia prodotta dall’acqua nel suo scorrere all’interno dei tubi dell’acquedotto. Nello specifico utilizza l’energia di tipo meccanico sviluppata dall’acqua che, nell’abbassarsi di quota dalla sorgente di Lavaccini al serbatoio Frasso, attiva e mette in moto la turbina. La turbina (di tipo Pelton) è collegata ad un alternatore che permette la trasformazione del moto
di rotazione in energia elettrica. Energia elettrica pulita e ottenuta da una sorgente totalmente rinnovabile che permette anche la riduzione dell’emissioni in atmosfera di CO2 altrimenti prodotte da energie non rinnovabili. I calcoli effettuati da Montagna 2000 Spa stimano la produzione di energia annua dell’impianto in circa 788.700,00 kW (a titolo di esempio coprirebbe il consumo di energia elettrica – comprensiva di elettrodomestici e apparecchi elettrici – di circa 220 nuclei familiari composti da 4 persone per un anno). La centrale Nola Frasso si affianca alle altre opere per la produzione di energia rinnovabile messe in campo dalla società quali l’inserimento
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di pannelli fotovoltaici sopra gli impianti di depurazione, lo studio dell’utilizzo delle biomasse e lo sfruttamento della crescita algale nei fanghi di depurazione. Durante la presentazione, sono stati esposti al pubblico gli ultimi automezzi della società dotati di defibrillatore portatile (DAE). Montagna 2000 Spa ha equipaggiato 5 nuove autovetture da poco in dotazione di altrettanti defibrillatori ma l’intento è di dotare anche altre vetture dei dispositivi di primo soccorso utili in caso di arresto cardiaco. Gli operatori di Montagna 2000 Spa hanno seguito un corso specifico di primo soccorso per imparare a utilizzare gli apparecchi sanitari. Un’iniziativa di grande valore e di utilità sociale per un territorio molto vasto in cui operano i mezzi di Montagna 2000. È risaputo che in caso di arresto cardiaco la prontezza d’intervento è fondamentale per garantire la sopravvivenza del paziente: per questa ragione la disponibilità diffusa di strumenti per la defibrillazione è una fondamentale misura di prevenzione. Le autovetture di Montagna 2000 che viaggiano sul territorio potrebbero diventare importanti punti di riferimento per salvare vite umane. Le
vetture dotate di defibrillatore semiautomatico sono contraddistinte da un cartello verde con un cuore e una croce bianchi e la scritta DAE. Montagna 2000 Spa www.montagna2000.com
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Il nuovo sistema X-Cutter Untha XR, per una produttività ancora più elevata! Elevate prestazioni, massima flessibilità e ancora maggiore affidabilità nella triturazione di diversi materiali: questo è il risultato del costante sviluppo della classe XR. Grazie a numerose innovazioni, la macchina ora può essere adattata ancora meglio alle diverse esigenze dei clienti. Una delle caratteristiche più rilevanti è il nuovo sistema di taglio X-Cutter, progettato per portate ancora più elevate, in particolare per trattamento in un unico passaggio di rifiuti e di CSS. Con il sistema X-Cutter è possibile ottenere una pezzatura da 80 mm a 30 mm. La pezzatura esatta viene definita tramite una griglia forata. Uno spintore interno spinge il materiale contro il rotore dotato di coltelli a strisce ad uso quadruplo. Il rotore è protetto contro l’usura grazie alle piastre in Hardox saldate, che lo rendono molto resistente. Grazie ai vari sistemi di taglio, potenze di azionamento superiori e diversi rapporti di trasmissione, la classe XR è ideale per il trattamento di molti flussi di materiale. Sono possibili pezzature da 30 mm a 400 mm con portate da 10t/h a 70t/h. Inoltre, la lavorazione di materiale non trattato
e intriturabile non è un problema per la robusta classe XR. Un sistema di evacuazione intriturabili consente un rapido prelievo dei corpi estranei e quindi di ridurre al minimo i tempi di fermo del trituratore. Sistema d’azionamento economico L’esclusivo sistema di azionamento “Untha Eco Drive” garantisce un consumo energetico particolarmente basso e prestazioni superiori rispetto ai sistemi d’azionamento tradizionali. L’azionamento diretto esente da usura riduce i costi di manutenzione in quanto non richiede l’utilizzo di cinghie o mozzi rotore. I motori raffreddati ad acqua non necessitano di raffreddamento ad aria e non sono soggetti a guasti termici. Elevata disponibilità L’elevata manutenibilità e facilità di servizio consente al personale operativo di lavorare in modo confortevole, rapido e sicuro in posizione eretta. Le barre di taglio regolabili esternamente e il sistema di cambio griglie rapido rendono la classe XR pronta all’uso in breve tempo. “Con l‘ultimo sviluppo in casa Untha, con
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il nuovo sistema X-Cutter per la serie Untha XR, riusciamo ad offrire un‘innovativa soluzione per la triturazione fino a 30 mm di pezzatura di materiali pretrattati. Rispetto ai classici raffinatori per la produzione di CSS, riusciamo a sfruttare tutti i vantaggi di un trituratore a rotazione lenta e ad offrire così il massimo della produzione con il minimo dei costi di gestione. Dopo i successi degli ultimi anni nella vendita dei trituratori Untha XR ai migliori gestori di rifiuti in Italia, adesso possiamo offrire una soluzione ancora più performante per la produzione di CDR/CSS.” Spiegano i titolari della Ecotec Solution, Martin Mairhofer e Alex Raich. Campi d’applicazione La serie XR è adatta alla lavorazione di rifiuti industriali e commerciali, RSU, rifiuti ingombranti, legname di scarto, trecce di pulper, scarti di produzione, balle di materia plastica e molte altre applicazioni.
Caratteristiche di qualità • Elevate prestazioni • Concetti di taglio efficaci • Barre di taglio regolabili • Pezzatura definita • Sistema spintore interno • Sistema di evacuazione intriturabili efficiente • Risparmio energetico Untha Eco Drive • Elevata manutenibilità e facilità di servizio I trituratori Untha sono commercializzati in esclusiva in Italia da Ecotec Solution Srl. Ecotec Solution Srl Tel +39 0473 562437 info@ecotecsolution.com www.ecotecsolution.com
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Bonifiche, coste, dissesto, clima, sismica, riqualificazione, rigenerazione e industria Una veste rinnovata ed ampliata, nove segmenti tematici di cui tre inediti, un’articolata esposizione di servizi qualificati, una sessione di conferenze di alto profilo tecnico e scientifico, un’intensa attività di networking nazionale e internazionale, scuole, academy, hub internazionali e poli di innovazione, è stata questa la rappresentazione che è andata in scena a Ferrara. Durante la tre giorni sono intervenuti, il Sottosegretario Salvatore Micillo, il Commissario di Governo, Giuseppe Vadalà e il Direttore Generale dell’Ispra, Alessandro Bratti. Non sono mancati nemmeno volti noti del palinsesto nazionale e internazionale tra i quali Francois Grether, urbanista francese precursore della mo-
derna rigenerazione urbana, il Colonnello Mario Giuliacci, Andrea Giuliacci del Centro Epson Meteo, e Fabiano Ventura, promotore del progetto “On the trail of the glaciers” con National Geographics, ripresi anche dalle telecamere attente di Rainews24. Tra le novità di questa edizione, hanno meritato un posto di primo piano, l’introduzione di tre nuovi segmenti tematici, l’istituzione dei quattro tavoli di confronto pubblico privati permanenti promossi da Snpa e RemTech Expo, l’avvio di RemBook, strumento innovativo di studio del mercato e degli impatti delle bonifiche sull’economia, la realizzazione di live Demonstrations, e gli Awards, Smart Port, Smart river, Gestione Emergenze, Geomatica, Innovation, Laurea e Dottorato. RemTech Expo non si è
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fermato nemmeno “di notte” :nella prestigiosa sede di Casa Stella la qualificata comunità si è ritrovata nel centro storico della città di Ferrara per la “Meet in Remtech by Night Renaissence” un momento di networking a tema “medievale”. La “tre-giorni”, diventata ormai una tradizione imperdibile, ha richiamato oltre 6.000 visitatori, provenienti da tutto il territorio nazionale e internazionale, che hanno animato i padiglioni espositivi rappresentato da 300 profili qualificati, con una fitta agenda di appuntamenti, incontri e attività di matching colto e di alto profilo. Ferrara Fiere Congressi Tel+39 0532 909495 www.remtechexpo.com
A new and expanded look, nine thematic segments including three unpublished works, an articulated exhibition of qualified services, a conference session with a high technical and scientific profile, an intense national and international networking activity, schools, academies, international hubs and poles of innovation, this was the representation that was staged in Ferrara. During the three days intervened, the Vice Minister, Salvatore Micillo, the Government Commissioner, Giuseppe Vadalà and the Ispra General Director, Alessandro Bratti but also even known faces of the national and international palimpsest including Francois Grether, French urban planner forerunner of modern urban regeneration, Colonel Mario Giuliacci, Andrea Giuliacci of the Epson Weather Center, and Fabiano Ventura, promoter of the project “On the trail of the glaciers “with National Geographics, recorded by the cameras of Rainews24. Among the novelties of this edition, a prominent place have been deserved to the introduction of three new thematic segments, the establishment of four permanent comparison tables promoted by Snpa and RemTech Expo, the launch of RemBook, innovative tool for the study of impact of reclamation market on the economy, the realization of live Demonstrations, and the Awards, Smart Port, Smart River, Emergencies Management, Geomatics, Innovation, Degree and Doctorate. The “three-day”, which has now become a must-see tradition, attracted over 6,000 visitors from all over the country and internationally, who animated the exhibition pavilions represented by 300 qualified profiles, with a dense agenda of appointments, meetings, activities and high profile matching.
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Le attrezzature Trevi Benne per il recycling Sono quattro i settori per cui prendono vita i prodotti Trevi Benne: demolizione, movimento terra, riciclaggio e forestale. Attrezzature sicure, performanti e affidabili. L’azienda vicentina opera dal 1992 incessantemente alla ricerca della qualità dei prodotti nel segno dell’innovazione realizzando frantumatori, pinze, multi kit, cesoie per ferro, benne vagliatrici, benne frantoio, benne da scavo e carico, attacchi rapidi ed applicazioni speciali per escavatori e pale caricatrici. Nel settore specifico del riciclaggio sono varie le tecnologie che propone. Le cesoie Marilyn Serie CS ad esempio sono ideali per le aziende che si occupano di recupero di rottame. Sono destinate prevalentemente alle imprese di decommissioning che devono affrontare cantieri di demolizione industriale che richiedono di forze di taglio rilevanti ad altezze considerevoli e ai professionisti del riciclaggio dei rottami e materiali di
Cesoia per rottame Marilyn Serie CS Marilyn Scrap Shear CS Series
natura ferrosa. La gamma di cesoie Serie CS vanta 14 modelli, dalla più piccola del peso di 300 kg alla imponente CS 200RS di 19.160 kg. Oltre alle dotazioni standard – rotazione idraulica a 360°, valvola moltiplicatrice di velocità, lame reversibili e regolabili mediante spessori – le caratteristiche tecniche delle cesoie CS di ultima generazione sono: - profilo aggressivo per avere maggiore penetrazione, - sistema di regolazione pattino reggispinta rinforzato, - lavorazione protezione lama, - piastra di protezione antiusura per salvaguardare il sistema di taglio, - protezione totale flangia. Anche le benne ad alto ribaltamento per pale caricatrici sono attrezzature indispensabili nelle aziende che si occupano di raccolta e riciclaggio rifiuti per il carico e la movimentazione di materiale a basso peso specifico come compost, materiali leggeri e truciolati. Ideali per le aziende che operano nel settore industriale e del legno, nei rifiuti e nei consorzi agricoli, nell’ambiente ecologico, nelle discariche e
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Benna Alto Ribaltamento High Tilting Bucket
nei centri di riciclaggio. La benna ad alto ribaltamento prevede l’impiego di due cilindri idraulici e di una struttura specifica posta sul retro benna che permette di scaricare il prodotto ad un’altezza superiore dello standard consentito. La versione con i cilindri laterali è il modello maggiormente richiesto poiché garantisce due enormi vantaggi: a) il materiale caricato non si incastra tra fianco e sede cilindro; b) rendono la struttura della benna più resistente alle sollecitazioni e urti laterali. Disponibile anche la benna ad alto ribaltamento con griglia di chiusura grazie alla quale si ha la possibilità di caricare e contenere una notevole quantità di materiali organici senza dispersione. Trevi Benne Spa esporrà alla fiera Eima 2018: Pad 25 bis – Stand A51. Trevi Benne Spa Tel +39 0444 760773 info@trevibenne.it www.trevibenne.it
Trevi Benne does not just mean equipment and technology for the demolition field. Sensitive to issues of environmental protection and valorisation Trevi Benne has decided to diversify and enrich the already wide range of equipment offered to the user. Not only therefore crushers and pulverizers for demolition but also buckets for selection, loading and sorting of different types of materials reusable in different future applications. Let’s discover two products of the Vicenza Company: The Marilyn hydraulic shears CS Series is recommended to be used in modern industrial demolition sites where relevant cutting force at considerable heights are required, as for use in professional scrap and steel recycling sites. Several arrangements and technical improvements made to the new version: a more aggressive profile, the insertion of plates and wear parts to preserve the cutting system and therefore guarantee greater penetration and efficacy. The high tilting bucket for loader is essential for loading and handling material with a low specific weight, such as grains, compost and shavings of various kinds. Ideal for companies that operate in the industrial and wood sector, solid waste and the agricultural consortia, the ecological environment, landfills and recycling centers. Includes two hydraulic cylinders and a specific structure on the back of the bucket, that allows to offload the product at a greater height than is normally possible. The sidewall cylinders is the model most often required because it provides two enormous advantages: a) the loaded material does not stuck between the side and the cylinder housing; b) make the bucket more resistant to stress and side impact.
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Durezza e tenacità dell’acciaio negli impianti di riciclaggio L’ambiente operativo del riciclaggio è uno dei più ardui per i componenti di attrezzature e macchinari. In un settore industriale dove la produttività è tutto, l’acciaio utilizzato per la fabbricazione delle apparecchiature esige una maggiore attenzione. Anzi, le proprietà dell’acciaio, combinate alla scelta del tipo di acciaio in base all’applicazione o al processo, possono letteralmente determinare il successo o il fallimento dell’attrezzatura. Che cosa sono la tenacità e la durezza dell’acciaio? L’acciaio Hardox® esiste in una vasta gamma di qualità, larghezze e spessori. Indipendentemente dalla qualità o dallo spessore, il giusto equilibrio tra durezza, tenacità e lavorabilità è fondamentale per consentire una progettazione ottimale di apparecchiature e attrezzature,
come pure per il raggiungimento di prestazioni elevate in ambienti aggressivi. Durezza e tenacità sono termini descrivono le proprietà del materiale. Ecco alcune definizioni importanti: Durezza: resistenza dell’acciaio alla penetrazione e alla deformazione permanente (in forma di rientro, graffio, abrasione, taglio, ecc.) quando l’attrito viene applicato sulla superficie. Più duro è l’acciaio, minore è la penetrazione. I bordi di materiale abrasivo hanno difficoltà a tagliare una superficie dura, quindi l’usura si riduce al minimo. La tempra al cuore è il trattamento termico in cui l’acciaio viene esposto prima al riscaldamento ad alta temperatura e poi a un raffreddamento controllato. Questo processo migliora la durezza non solo dello strato esterno, ma anche del nucleo dell’acciaio. La durezza al cuore si traduce in prestazioni migliori rispetto alla durezza solo in superficie. Tenacità: capacità dell’acciaio di assorbire energia e di resistere alla rottura. Richiede duttilità e resistenza per far sì che, se sottoposto a stress fisico, possa deformarsi invece che frantumarsi. Un materiale tenace è vantaggioso perché è in grado di resistere alle cricche se sottoposto a deformazione plastica. Uno sguardo più attento all’acciaio Hardox® nelle attrezzature di riciclaggio Con una combinazione unica di durezza e tenacità, l’acciaio Hardox® possiede proprietà strutturali che lo distinguono
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dal tradizionale acciaio resistente all’abrasione, che è incline alla rottura e all’usura e richiede una sostituzione frequente. Normalmente, con l’aumentare della durezza, diminuisce la formabilità e la saldabilità dell’acciaio. La durezza della lamiera antiusura Hardox®, invece, permette di utilizzarla come acciaio strutturale: ne deriva che i fabbricatori possono piegarla, formarla e saldarla senza perderne le proprietà. Con la sua forza ad alto rendimento si possono realizzare progetti più razionali, utilizzando meno acciaio e mantenendo al contempo la resistenza del prodotto, e migliorando le prestazioni. SSAB Swedish Steel Spa Tel +39 030 9058811 www.ssab.it
Hardox® steel comes in a wide range of grades, widths and thicknesses. But regardless of grade or thickness, the right balance between hardness, toughness and workability is crucial for enabling the optimal design of equipment and attachments and for achieving high performance in aggressive environments. Hardness and toughness aren’t just marketing buzzwords; they’re mechanical engineering terms that describe material properties. Here are some important definitions. Hardness: The steel’s resistance to penetration and permanent deformation (in the form of indentation, scratching, abrasion, cutting, etc.) when friction is applied to its surface. The harder the steel, the less the penetration. Benefit: Edges of abrasive material have difficulty cutting into a hard surface, so wear is minimized. Through hardening: A heat treatment in which the steel is exposed to hightemperature heating followed by controlled cooling. This improves the hardness not just of the outer layer but of the core of the steel. Benefit: All-through hardness results in better performance than surface hardness only. Toughness: The steel’s ability to absorb energy and resist breaking. It requires both strength and ductility so that it can deform under physical stress instead of fracturing. Benefit: A tough material yields, so it can resist cracks if subjected to plastic deformation.
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Ridurre la presenza di plastiche nei mari Il progetto LifeGate PlasticLess è un’iniziativa concreta per la salvaguardia dei mari italiani, nei quali vengono scaricate ogni giorno decine di tonnellate di rifiuti plastici. Sempre più diffuse e pericolose sono le microplastiche inferiori ai 5 millimetri che aderiscono alle alghe e vengono ingerite dai pesci, entrando in questo modo nella catena alimentare che arriva fino a noi. Grazie alla collaborazione di Volvo Car Italia con i partner LifeGate e Seabin Project, nei porti italiani di Marina di Cattolica (RN), Marina di Varazze (SV) e il Venezia Certosa Marina (VE) verranno installati gli innovativi dispositivi Seabin
V5, in grado di catturare dalla superficie dell’acqua circa 1,5 chilogrammi di detriti al giorno, ovvero oltre mezza tonnellata di rifiuti all’anno, comprese le microplastiche fino a 2 millimetri di diametro e le microfibre fino a 0,3 mm. Dispositivo di raccolta dei rifiuti galleggianti, ideato da due australiani e già utilizzato in diversi porti negli Stati Uniti e in Europa, il “cestino del mare” può funzionare 24 ore al giorno ed è particolarmente efficace in aree come i porti, all’interno dei quali convergono i rifiuti in mare grazie all’azione dei venti e delle correnti. A rendere adeguata allo scopo la tecnologia Seabin, la sua capacità di intercettare e raccogliere le microplastiche fino a 2 millimetri e le microfibre fino a 0,3 mm di diametro, che sono sempre più diffuse e pericolose. Le microplastiche, minuscole particelle di plastica presenti in grande concentrazione nei nostri mari, venendo ingerite dai pesci, entrano di conseguenza nella nostra catena alimentare. Tra le principali cause del rilascio in mare delle microplastiche il lavaggio dei vestiti sintetici e l’abrasione degli pneumatici. La diffusione globale della tecnologia Seabin è già
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una realtà, come spiega Pete Ceglinski, CEO e cofondatore di Seabin Project: “Siamo già presenti in 20 nazioni, è una grande sfida per noi fornire i nostri dispositivi in tutto il mondo. Siamo davvero felici che grazie a questi partner i nostri Seabin arrivino anche in Italia. Speriamo che il resto del mondo segua questo esempio.” Volvo Car Italia #PlasticLess
In the last decade we have realized that microfibers are a growing issue of concern for the health of our oceans and the planet. Microfibers are a type of microplastic particle primarily composed of polyester, acrylic, polypropylene, polyethylene and polyamide fibers that contaminate shorelines and our oceans on a global scale. Microfibers entry into our oceans are from many sources but the shedding of textiles during wear, tear and washing is one of the main source of how microfibers makes it way into our environment. Because of its minute size, traditional sampling methods were unable to capture them and went ignored and unnoticed until only recently. The Seabin technology is very simple, it is able to catch all surrounding debris, including micro plastics and micro fibers with a small adaptation to the standard Seabin filter. Seabin Project has conducted a scientific study in order to understand to which extent the Seabins could be used as a solution to collect micro plastics and as a scientific tool for monitoring the Seabins capturing debris. This study has enabled us to establish that the Seabin alone was efficiently able to remove a substantial fraction of the micro plastics found in the water (between 2 and 5 mm). Removing the larger micro plastic particles prevent them from splitting and creating more micro plastics in the water body.
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SHARP EYE: la nuova visione TOMRA del riciclo AUTOSORT è una delle macchine selezionatrici di TOMRA più vendute al mondo. Oggi, è disponibile con un nuovo sensore: SHARP EYE, un’innovazione ottenuta grazie al potenziamento dell’esclusivo scanner a infrarossi FLYING BEAM® del marchio norvegese. Focalizzandosi sull’area del nastro sottoposta a scansione, FLYING BEAM distingue anche le più sottili differenze molecolari dei materiali. Oggi, grazie alla maggiore intensità luminosa del nuovo sensore ottico SHARP EYE, è possibile individuare anche le caratteristiche dei materiali più difficili da distinguere. Diverse le applicazioni e i pacchetti di utilizzo di AUTOSORT con SHARP EYE: le più rivoluzionarie sono l’ultimissima applicazione di disinchiostrazione e la differenziazione tra vaschette in PET monouso e bottiglie in PET.
la cernita dei materiali adatti alla disinchiostrazione. TOMRA ha la soluzione: la combinazione della selezionatrice AUTOSORT con la tecnologia SHARP EYE, calibrata per identificare i materiali adatti alla disinchiostrazione. Grazie al nuovo sensore, nei casi in cui prima era necessario un processo in due fasi per ottenere un recupero di carta riciclabile superiore al 90%, ora è possibile raggiungere tassi fino al 96% con un solo passaggio. Per scoprire come funziona SHARP EYE nell’applicazione relativa alla disinchiostrazione, TOMRA ha recentemente pubblicato online un E-book scaricabile gratuitamente. Perfetta selezione del PET Differenze minime ma critiche nelle proprietà chimiche delle vaschette alimentari e delle bottiglie in PET fanno sì che
Ripensare la disinchiostrazione La domanda di carta disinchiostrata è in continua crescita. Ovunque vi è la necessità e il potenziale per migliorare i tassi di riciclo della carta. A questo scopo, occorre migliorare le tecniche di rimozione dell’inchiostro dai prodotti cartacei e
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i due materiali debbano essere separati prima di essere riciclati. AUTOSORT di TOMRA abbina lo scanner FLYING BEAM®, con il nuovo sensore SHARP EYE con lente maggiorata ad intensità luminosa superiore. Questo consente ad AUTOSORT di individuare anche le più sottili differenze molecolari dei materiali in modo da differenziare le vaschette in PET monostrato dalle bottiglie in PET. AUTOSORT funziona come un sistema combinato, che rileva materiale e colore assieme alla granulometria per ottenere un’efficienza di selezione uguale o superiore al 95%. TOMRA Sorting Recycling Tel +39 0521 681082 www.tomra.com/recycling
A new application of TOMRA’s sorting technology, TOMRA SHARP EYE, has made it possible to separate singlelayer PET trays from PET bottles. This breakthrough, which enhances the previous capability of TOMRA’s AUTOSORT machine to separate multilayer trays, is important: small but critical differences in the chemical properties of PET food trays and PET bottles mean that they have to be separated for equivalent-product recycling. The key to this innovation is an enhancement of TOMRA’s FLYING BEAM®, which was already the best sensor technology available. As the first near-infrared (NIR) scan system with point-scanning (and no need for external lamps), this focuses only on the area of the conveyor belt being scanned.
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Il trituratore monorotore Vecoplan per plastiche rigide Grazie alla stretta collaborazione con i clienti, Vecoplan ha potenziato il VAZ 1600 XL e ora ha lanciando un trituratore monorotore per plastiche tecniche. Il trituratore Vecoplan Heavy Duty (VHD 1600 T) processa con facilità plastiche rigide, indipendentemente dalla dimensione e dal peso. Dotato di azionamento HiTorc ad elevato risparmio energetico, il trituratore accelera rapidamente e sviluppa un elevato momento torcente per ottenere una portata elevata. Funzionamento stabile e affidabile La base della nuova realizzazione è il potente VAZ 1600 XL il cui vantaggio principale è la sua idoneità al trattamento di pezzi plastica difficili. Per assicurare un funzionamento duraturo e indistruttibile, i progettisti di Vecoplan hanno rielaborato e ridisegnato quasi tutti i componenti per renderli più robusti e rinforzati. La cassa macchina è ora dotata di pareti
spesse e saldate, pareti laterali rinforzate e un basamento macchina più robusto per assicurare un funzionamento potente e senza guasti, garantendo la massima durata. Nel basamento macchina, la piastra di base e le pareti laterali sono state rinforzate. Gli ingegneri Vecoplan hanno aumentato il basamento e conferito una forma angolare alla piastra di base per minimizzare la forza d’impatto del materiale in ingresso. Nella zona rotore e nel vano griglia, è stata aumentata la distanza tra la superficie del rotore e la parete laterale. Questo previene che fili e nastri si aggroviglino attorno all’albero rotore. Anche il passaggio libero di materiali verso il basso diminuisce l’usura tra il rotore e la parete laterale. Inoltre, la rielaborazione sia dell’accoppiamento tra albero di azionamento e cuscinetti rotore, sia degli elementi di fissaggio a bassa usura e sostituibili sul rotore e sulle pareti laterali, aiutano a prevenire l’ingresso di materiali e il loro successivo deposito nella zona dei cuscinetti. Questo aumenta la durata di funzionamento e migliora le operazioni di manutenzione.
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Azionamento dinamico, robusto e affidabile In base alle esigenze, Vecoplan installa un motore HiTorc da 111, 134 o 155 kW per i rotori. Questo funziona in modo dinamico, accelera rapidamente e sviluppa un elevato momento torcente. L’azionamento è allestito totalmente senza elementi meccanici come riduttori, cinghie, giunti o centraline idrauliche. Contrariamente a macchine dotate di azionamento a trasmissione, scuotimenti e vibrazioni estreme, che si presentano durante la triturazione di materiali difficili, non rappresentano una particolare sfida per l’azionamento HiTorc. Inoltre, l’usura e la manutenzione sono minime rispetto agli azionamenti meccanici e idraulici. Grazie al fissaggio diretto del motore all’albero rotore, non si manifesta alcuna perdita di potenza nel sistema di trazione e, di conseguenza, l’HiTorc raggiunge una elevata efficienza energetica. Vecoplan AG Tel +49 2661 62670 welcome@vecoplan.de www.vecoplan.com
In close collaboration with users, Vecoplan has enhanced the VAZ 1600 XL and is now launching a robust singleshaft shredder for technical plastics. The Vecoplan Heavy Duty (VHD 1600 T) effortlessly processes hard plastics, almost regardless of size and weight. Equipped with the energy-efficient HiTorc drive, the machine accelerates rapidly and develops impressive torque, it is remarkably efficient and achieves a high throughput. The basis of the new development is the powerful VAZ 1600 XL, which, among other things, is suitable for demanding plastic parts. In order to ensure unbreakable and durable operation, the Vecoplan designers have reengineered almost all components and redesigned them to be more robust or reinforced. A thick-walled, ribbed machine housing, reinforced side walls and stronger machine base ensure powerful, fault-free operation with maximum service life. In the machine stand, the base plate and the side walls have been reinforced. The engineers have raised the machine base and angled the base plate in order to minimise the impact force of the input material. In the rotor area and screen chamber, the distance between the rotor face and side wall has been increased.
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I rifiuti tornano a nuova vita con gli impianti progettati da Vauchè Bioma Italia Progettisti e costruttori di impianti dedicati alla selezione dei rifiuti per vocazione: Vauché Bioma Italia presente sul mercato italiano dal 1996 rappresenta la Vauché s.a., azienda familiare che vanta oltre 150 anni di storia. Vauché Bioma Italia progetta e realizza chiavi in mano impianti per la selezione, il trattamento e il riciclaggio dei rifiuti. Plastica, carta, imballaggi, rifiuti da raccolta differenziata e di derivazione industriale potranno essere valorizzati per tornare a nuova vita grazie agli impianti progettati dall’azienda.
Gli impianti progettati dalla Vauché Bioma Italia sono presenti su tutto il territorio nazionale e anche all’estero. L’esperienza e la conoscenza dei diversi tipi di rifiuti permettono la realizzazione di impianti in spazi anche di piccole dimensioni, senza dover trascurare la qualità del prodotto finito. Vauché Bioma Italia è inoltre in grado di ideare impianti modulari che a seguito di piccoli accorgimenti possono modificare il tipo di rifiuto in ingresso, qualora le esigenze del cliente lo richiedano. La competenza acquisita in molti anni di
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lavoro sul campo, permette di trovare le migliori soluzioni impiantistiche alle diverse richieste dei clienti. Vauché Bioma Italia fornisce anche singoli macchinari da inserire in impianti già operativi per innovarli e renderli ancora più performanti. Vauché Bioma Italia Srl Tel +39 0173 366533 info@vauche.it www.vauche.com
The VAUCHÉ company is located at SEDAN in the Ardennes. It was foun ded in 1860. Its main activity at that time related to the boiler making sector, oriented toward the manufacture of boilers, burners and other articles for the brewing industry which was abundant in our county in the XIXth century. Since then the company has signifi cantly changed its sector of activity and for more than 20 years has been specialized in the manufacture of sorting centres and all kinds of waste processing. The mainly activity of Vauché is the design and realization of complete turn key units for the treatment, recycling and reuse of waste. The company is also specia lists in modernization / renovation of sorting plants, with several installations for customers with whom they have been working more than 35 years.
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Nuovo impianto prove Steinert presso la Cesaro Mac Import
È passato un anno dalla presentazione della nuova collaborazione Cesaro Mac Import / Steinert e l’inserimento nel mercato italiano della gestione dei Rifiuti di queste nuove macchine ha richiesto tutta l’esperienza Cesaro nel settore. Vista la complessità e le numerose variabili in campo nell’approccio a questa tecnologia la Cesaro Mac Import ha risposto con la predisposizione di un centro prove per i suoi clienti dove poter verificare con mano l’applicazione delle tecnologie Steinert con le diverse tipologie di matrici di rifiuto. È un’opportunità che viene data ai clienti Cesaro Mac Import di poter testare con i propri prodotti l’effettiva capacità di separazione delle macchine Steinert nelle diverse composizioni di tipologie. La caratteristica degli impianti di Selezio-
ne Steinert applicati al settore del Rifiuto infatti è la necessità di integrare diverse tecnologie di separazione all’interno della stessa linea. (Ottica, Magnetica, Elettromagnetica, Colorimetrica etc..) Solo l’esperienza nel settore della Cesaro Mac Import può infatti guidare il cliente verso la scelta dell’impianto più adatto alle sue esigenze potendo inoltre essere integrato dalle fasi di pre e post trattamento. Nel nuovo Impianto Prove della Cesaro Mac Import verranno installate le macchine della Steinert sia di tecnologia NES che UNISORT in composizioni differenti in funzione del materiale trattato, le prove saranno assistite dai tecnici Cesaro specializzati e dal settore tecnico della casa madre. Macchine Installate: Impianto NES: • NES 150 220 E50095C -> NR. DI SERIE: 17006207001 (Separatore di metalli non ferrosi); • UME 95 130 C -> NR. DI SERIE: 17006203001 (Separatore elettromagnetico);
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• UMP 90 140 WG -> NR. DI SERIE: 17006201001 (Separatore magnetico permanente). • ACX 150 120 -> NR. DI SERIE: 17006208101 (Tramoggia di scarico materiale); • ZOR-145-165-6P50H (Tramoggia vibrante di carico). Impianto UNISORT: • PCM2000RF -> NR. DI SERIE: 17006101001 -> NR. DI PROGETTO: A1170061 (Sistema di smistamento automatico); La macchina si compone di: - CTRL UNISORT “P2000 RF” -> NR. DI SERIE: 17006102001 (Ponte a sensore *RedEye*); - BMG 200 500 (Nastro trasportatore *Larghezza 2000 mm*);
- METAL SENSOR COMPLETE “MESEP” -> NR. DI SERIE: 17006102101 (Metal detector integrato su nastro trasportatore); - MATERIAL CATCHER HOOD “200 U” (cuffia di raccolta a getti d’aria con ugelli fini *12,5mm*); - RMG 200 220 6P50 (Tramoggia vibrante di carico). Steinert è commercializzato in Italia da Cesaro Mac Import Srl. Cesaro Mac Import Srl Tel +39 0421 231101 cesaro@cesaromacimport.com www.cesaromacimport.com
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VTN punta sul riciclaggio Quando si dice Ecomondo è come aprire un libro interamente dedicato al riciclaggio. Quando si parla di riciclaggio non si può non entrare nell’universo VTN, e proiettarsi tra i suoi modelli di attrezzature specificatamente dedicate alla lavorazione ed al recupero dei materiali. All’importante appuntamento Riminese l’azienda Vicentina, condotta dagli eredi del suo fondatore Nerio Vaccaro, esporrà al grande pubblico la nuova cesoia CI 10000 R. Con un peso di circa 10 ton la CI 10000 R è impiegabile al posto benna su escavatori da almeno 85 ton, e posto braccio su escavatori da 55-60 ton. Fa parte della serie R di recente realizzazione, per ora composta da 12 modelli. R come “REVOLUTION”, a testimoniare
che l’obiettivo di migliorare e perfezionare il prodotto, anche quando lo stesso è comunque già molto apprezzato dal mercato, per VTN resta una peculiarità. E come sempre si tratta di una sfida, una delle tante, da affrontare con la determinazione di sempre per vincerla e per lasciare un’altra indelebile traccia sul mercato di quella che è l’attività del team di specialisti della ricerca e sviluppo VTN. E per restare in tema di novità, non meno importante e quindi altrettanto degno di menzione è l’ingresso di VTN nel mondo del “forestale”, per ora con due linee di prodotti caratterizzati da grande versatilità per il disboscamento, la manutenzione e la bonifica di aree verdi. Allo stand verrà esposto il modello della pinza taglia tronchi W 1100 per escavatori da 13 a 35 ton.
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Evolvere il prodotto non solo nel design, ma soprattutto nella sua struttura, realizzarlo con i migliori acciai altoresistenziali dell’ultima generazione, pensare, progettare e costruire nuove attrezzature dalle prestazioni sempre più performanti, ma nello stesso tempo anche più affidabili, per noi di VTN rimane la priorità. VTN sarà presente alla fiera Ecomondo 2018 presso il Padiglione C3, stand 149. VTN Europe Spa Tel +39 0444 864211 vtn@vtngroup.com www.vtneurope.com
Since 1973 the work-quality improvement and the research for innovative solutions are the guidelines of VTN Europe, manufacturing its products. The story of VTN Europe is that of a family and its company that can speak with pride and passion of a path of constant growth by now for 45 years. Today VTN Europe can be considered a leader company as well as a benchmark in the European and world market. Create excellent products, based on quality and innovation, using the best technology and a forty-year experience. VTN Europe relies on a solid highlevel know-how, starting from the concept to the final quality testing. During the design and the production phases every idea is enriched with functional details that make the product useful and unique, according to the Italian style that distinguishes this great tradition. “A Different Way” is the motto that this year accompanies the company and that clearly expresses the desire to stand out for quality and value of the product range. But also, and above all, for the way of being and doing business. At the plant in Poiana Maggiore there is a machining workshop equipped with highproductivity CNC lines and a large material warehouse, where large quantities of sheet metal and steel are stored, mainly Hardox (the best raw material for working in extreme wear conditions) In this way VTN can ensure elasticity and flexibility in the production of its products. Over the years, the customized models have been added to the standard series models, which allow VTN to show the care and attention to detail, the search for quality materials and technological solutions that are constantly in line with the times. In VTN the word completeness does not sound out of place, nor denotes unjustified presumption: The areas of demolition, handling, quarry and mine, recycling, earth moving are all sectors in which the undisputed quality of VTN products continue to be appreciated.
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I grandi temi della green e circular economy a Ecomondo
La Strategia Europea sulla plastica e i suoi sviluppi; le esperienze più avanzate della bioeconomia circolare nei Paesi Ocse e l’industria 4.0 applicata alla gestione e utilizzo dei rifiuti; la tutela, recupero e riuso della risorsa idrica. Sono solo alcuni dei temi al centro degli eventi faro della ventiduesima edizione di Ecomondo. Un altro tema importante è quello del biometano: il decreto interministeriale dello scorso 2 marzo (il cosiddetto decreto bis, 4,7 milioni di incentivi sul piatto) ha posto le basi per favorire l’utilizzo delle fonti rinnovabili (biocarburanti) nel settore dei trasporti, ulte-
riore step di una transizione energetica dai combustibili fossili ormai inarrestabile. Quella che va ad aprirsi è una nuova fase di investimenti che si calcola porterà, grazie al potenziale di gas rinnovabile producibile al 2030, ad un giro di affari complessivo di circa 85,8 mld di euro e 21mila nuovi posti di lavoro (Fonte Althesys). Ecomondo, grazie a partner strategici come CIC (Consorzio Italiano Compostatori) e CIB (Consorzio Italiano Biometano) presenta le best practices e le principali innovazioni tecnologiche disponibili in Italia (terza nazione al mondo per la produzione di biometano). Si affronterà anche l’argomento dell’e-
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co-design (progettare e utilizzare beni di largo consumo facilmente riparabili, rigenerabili, costituiti di materiale riciclato e a basso consumo). Avenia (Gruppo Terna) stima su scala europea in circa 55 miliardi di euro le entrate supplementari l’anno per industria, commercio all’ingrosso e al dettaglio, oltre a risparmi annui di energia primaria di 175 Mtep entro il 2020. Significa contribuire fino alla metà dell’obiettivo dell’Unione in materia di risparmio energetico fissato per quella data. La relazione della Commissione Europea sull’impatto contabile della progettazione ecocompatibile prevede che con un attento e consapevole utilizzo di elettrodomestici e, in generale, di prodotti a basso impatto, entro il 2020 i consumatori dell’Unione Europea risparmieranno complessivamente fino a 112 miliardi di euro. Ecomondo www.ecomondo.com
Ecomondo and Key Energy, held simultaneously, will occupy 129,000 square metres of exhibit space ready to host over 1,300 companies, with a participation that last year rose to 116,000 attendees and over 90,000 qualified buyers. Further to the expo proposal, there will also be more than 200 events, all thanks to the support of very high profile scientific committees, chaired by Professor Fabio Fava (Ecomondo) and engineer Gianni Silvestrini (Key Energy), the two top experts in their respective disciplines. Italy is banking on biomethane and Ecomondo, Europe’s leading event for the circular economy organized by Italian Exhibition Group promises to be the ideal platform from which to embark on the new challenges of a market with great development potential. The interministerial decree of 2nd March (the so-called bis decree, with 4.7 million euros of incentives available) laid the foundations for favouring the use of renewable sources (biofuels) in the transport sector, a further step in the energy crossover from fossil fuels, which is now unstoppable. A new phase of investments is about to begin which, thanks to the potential of renewable gas producible by 2030, it is calculated will lead to an overall turnover of approximately 85.8 billion euros and 21,000 new jobs (Source: Althesys). At Ecomondo, thanks to strategic partners such as the CIC (Italian Composting and Biogas Association) and CIB (Italian Biogas Consortium), there will be presentations of the best practices and major technological innovations available in Italy (the third country in the world for biomethane production).
Montagna 2000 è la società in house che gestisce il servizio idrico integrato di un ampio territorio che comprende le valli del Taro e del Ceno in provincia di Parma. Il positivo impatto delle proprie attività sul territorio è testimoniato da scelte imprenditoriali, quali l’utilizzo di energia verde, l’installazione di impianti fotovoltaici e progetti di riqualificazione energetica e ambientale.
www.montagna2000.it
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DIRECTORY DELLE AZIENDE DEL SETTORE ANFIMA Sito web: ww.anfima.it Prodotti: associazione nazionale, aderente a Confindustria, che raggruppa i Fabbricanti di Imballaggi Metallici e affini italiani.
BAUMA Sito web: www.bauma.de Prodotti: bauma è il principale salone internazionale di macchine per edilizia, macchine per materiali da costruzione, macchine per l’industria estrattiva, veicoli e attrezzature per l’edilizia e, con una superficie espositiva totale di 614.000 metri quadrati, è la fiera più grande del mondo.
BINDER+CO Sito web: www.binder-co.it Prodotti: Sistemi singoli e impianti di trattamento completi per l’industria del riciclaggio. Distribuito in Italia da Ecotec Solution
BRIGADE ELETTRONICA SRL Corso Trapani, 16 - 10139 Torino - Tel +39 011 014 2105 e-mail: info-italia@brigade-electronics.com Sito web: www.brigade-elettronica.it Prodotti: Sistemi di sicurezza per veicoli, in grado di offrire soluzioni idonee per tutti i veicoli commerciali e le macchine operatrici.
BUZZI UNICEM SPA Via Luigi Buzzi, 6 - 15033 Casale Monferrato (AL) Tel +39 0142 416111 e-mail: info@buzziunicem.it - Sito web: www.buzziunicem.it Prodotti: Premiscelati pronti all’uso per miscele plastiche autoindurenti per diaframmi plastici e messe in sicurezza a tempo di record.
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CASE CONSTRUCTION EQUIPMENT Sito web: www.casece.com/emea/it-it Prodotti: Costruttore di macchine movimento terra su scala globale.
CESARO MAC IMPORT SRL Via delle Industrie 28 e 29 - 30020 Eraclea (VE) Tel +39 0421 231101 e-mail: cesaro@cesaromacimport.com Sito web: www.cesaromacimport.com Prodotti: Attrezzature e impianti per il TMB, biotrituratori, compostaggio, digestione anaerobica dei rifiuti, mescolatori miscelatori, trattamento meccanico e selezione, trituratori e frantumatori, vagli. CIAL CONSORZIO IMBALLAGGI ALLUMINIO Via Pompeo Litta 5, 20122 Milano Tel +39 02 540291 - Sito web: www.cial.it Prodotti: CiAl è il Consorzio nazionale no profit che si occupa di avviare al recupero e al riciclo gli imballaggi in alluminio raccolti sul territorio italiano dai Comuni, o dalle Società da questi delegate, tramite raccolta differenziata. CIMOLAI SPA Corso Lino Zanussi, 26 – 33080 Porcia (PN) Tel +39 0434 5581 - Sito web: www.cimolai.com Prodotti: Progettazione, fornitura e montaggio di strutture complesse in acciaio nei campi dell’ingegneria Industriale, Civile, Militare, Navale e dell’Oil & Gas. CODEVINTEC ITALIANA SRL Via G. Labus, 13 - 20147 Milano Tel +39 02 48302175 - Fax (+39) 02 48302169 e-mail: info@codevintec.it - Sito web: www.codevintec.it Prodotti: Tecnologie per le Scienze della Terra e del Mare: Strumenti per Geofisica marina e terrestre, Sistemi per rilievi dei fondali e delle coste, Vulcanologia e Monitoraggio sismico, Studio del sottosuolo, Navigazione, Posizionamento e misura di assetto, anche sott’acqua DOPPSTADT Sito web: www.doppstadt.de Prodotti: Impianti e macchine per rifiuti urbani e speciali, produzione di cdr, legno, frazione organica da rifiuto, verde da potatura, biomassa, macerie e rifiuti da cantiere, ghiaia, sabbia, terra contaminata, fanghi. Distribuito in Italia da Cesaro Mac Import
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ECOMONDO Via Emilia, 155, 47921 Rimini (RN) Tel +39 0541 744111 Sito web: www.ecomondo.it Prodotti: Piattaforma tecnologica per la Green e Circular Economy nell’area Euro-Mediterranea. ECOTEC SOLUTION SRL Via Bolzano 2 -39011 Lana (BZ) Tel +39 0473 562437 e-mail: info@ecotecsolution.com - Sito web: www.ettlinger.com Prodotti: Macchine per la raccolta, il trattamento ed il recycling dei rifiuti. Vagli, trituratori, raffinatori, separatori, frantumatori, imballatrici, dosatori, contenitori, compattatori, selettori. ETTLINGER GMBH Sito web: www.ettlinger.com Prodotti: Produzione di filtri continui e di macchine per stampaggio a iniezione. Dal 2018 Ettlinger fa parte del gruppo Maag.
FORREC SRL Viale dell’Artigianato, 24 - 35010 Santa Giustina in Colle -(PD) Tel +39 049 0990015 e-mail: info@forrec.it - Sito web: www.forrec.it Prodotti: Progetta e realizza impianti industriali per il riciclaggio e lo smaltimento di qualsiasi tipologia di rifiuto solido. La divisione per la costruzione di nastri trasportatori si affianca alla consolidata progettazione e realizzazione di un’ampia gamma di trituratori e macinatori disponibili a catalogo. IPAF Tel +39 02 677 390 15 e-mail: italia@ipaf.org - Sito web: www.ipaf.org/it Prodotti: Promuove l’uso sicuro ed efficace dei mezzi mobili di accesso aereo nel senso più ampio del termine, mettendo a disposizione consigli e informazioni di natura tecnica, influenzando e interpretando la legislazione e gli standard, organizzando iniziative sulla sicurezza e offrendo programmi di formazione. KRAMER-WERKE GMBH Wacker Neuson Str. 1 - 88630 Pfullendorf - Germania Sito web: www.kramer.de Prodotti: Pale gommate, pale gommate telescopiche e sollevatori telescopici per il settore edile, il giardinaggio e la paesaggistica, le aziende di riciclaggio.
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MB SPA Via Astico, 30/A - 36030 Fara Vicentino (VI) Tel +39 0445 308148 e-mail: info@mbcrusher.com - Sito: www.mbcrusher.com Prodotti: Attrezzature, macchinari ed accessori per i settori movimento terra, demolizioni e riciclaggio applicabili a qualunque tipo di escavatore. METAL RECYCLES FOREVER #recyclesforever Prodotti: Campagna per promuovere la riciclabilità infinita degli imballaggi in metallo.
MOLINARI SRL Via dell’Industria, 4 - 24100 Lenna (Bergamo) Tel +39 0345 317801 - e-mail: info@molinari-recycling.com Sito web: www.molinari-recycling.com Prodotti: Macchinari di utilità industriale a basso impatto ambientale. Granulatori, trituratori, impianti di macinazione completi per tutte le tipologie di rifiuti. MONTAGNA 2000 SPA Via F. Corridoni , 6 43043 Borgo Val di Taro (PR) Tel +39 0525 922211 Sito web: www.montagna2000.it Prodotti: Multiutility a totale proprietà pubblica per la gestione del servizio idrico integrato e dei rifiuti nei Comuni del Taro e del Ceno.
PRONAR Sito web: www.pronar.pl Prodotti: Vagli a tamburo mobili e cingolati per effettuare la separazione dimensionale di materiali. Hanno compatte dimensioni di trasporto e sono progettati come rimorchio dotato di omologazione europea. Distribuito in Italia da Ecotec Solution RECYCLING INDUSTRY Versione italiana: www.recyclind.it English language: www.recyclind.com e-mail: press@recyclind.it Prodotti: giornale online di informazione su rifiuti e riciclaggio industriale, recupero materia ed energia, green economy, dissesto idrogeologico. In sinergia con le riviste: Guida alle Tecnologie per l’Ambiente e Guida alle Tecnologie contro il Dissesto Idrogeologico.
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REMTECH EXPO Via della Fiera, 11 - 44124 Ferrara Tel +39 0532 909495 - e-mail: info@remtechexpo.com Sito web: www.remtechexpo.com Prodotti: Evento specializzato sulle bonifiche dei siti contaminati, la protezione, il dissesto idrogeologico e la riqualificazione del territorio. RICREA Tel +39 02 3980081 - e-mail: info@consorzioricrea.org Sito web: www.consorzioricrea.org Prodotti: RICREA, Consorzio Nazionale per il Riciclo e il Recupero degli Imballaggi in Acciaio, svolge la propria funzione assicurando il riciclo degli imballaggi in acciaio provenienti dalla raccolta differenziata. SCANIA Via di Spini 21, 38121 - Trento (TN) Tel +39 0461 996111 - e-mail: italscania@scania.it Sito web: www.scania.it Prodotti: Produzione di veicoli industriali, autobus e servizi in 100 paesi. SENNEBOGEN Sito web: www.sennebogen.com Prodotti: Macchine per la movimentazione e il sollevamento di materiali. Movimentatori telescopici, caricatori gommati, cingolati o fissi. Distribuito in Italia da Cesaro Mac Import SSAB SWEDISH STEEL SPA Via G. Di Vittorio, 6, 25016 - Ghedi (BS) Tel +39 030 905 8811 Sito web: www.ssab.it Prodotti: Produzione di acciai altoresistenziali ed antiusura.
STEINERT Sito web: www.steinertglobal.com Prodotti: Separatori per il settore recycling. Separatori magnetici, separatori ad induzione, separatori NIR, separatori balistici, separatori, a raggi X, ecc. Distribuito in Italia da Cesaro Mac Import
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TOMRA SORTING RECYCLING Tel +39 0521 681082 Sito web: www.tomra.com/recycling Prodotti: Progettazione e realizzazione di tecnologie per la selezione basate su sensori per il settore del riciclaggio e della gestione dei rifiuti. TREVI BENNE SPA Via Bergoncino, 18 - 36025 Noventa Vicentina (VI) Tel +39 0444 760773 e-mail: info@trevibenne.it - Sito web: www.trevibenne.it Prodotti: Sviluppo, produzione e commercializzazione di tecnologie ed attrezzature per macchine movimento terra per i settori demolizione, movimentazione e riciclaggio, scavo e carico, forestale. UNTHA SHREDDING TECHNOLOGY Sito web: www.untha.com Prodotti: Sviluppo e produzione di trituratori monoalbero, bialbero e quadrialbero per rifiuti e riciclaggio. Distribuito in Italia da Ecotec Solution VAUCHE BIOMA ITALIA SRL Tel +39 0173 366 533 e-mail: info@vauche.com - Sito web: www.vauche.com Prodotti: Attrezzature e impianti per il trattamento meccanicobiologico, impianti per la selezione differenziata, nastri trasportatori, trattamento meccanico e selezione, vagli. VECOPLAN AG Tel +49 2661 62670 e-mail: welcome@vecoplan.de - Sito web: www.vecoplan.com Prodotti: Produzione di macchine e sistemi per l’industria delle risorse e del riciclaggio: triturazione, trasporto, rilavorazione di legno, biomasse, plastica, carta e altri materiali riciclabili quali rifiuti domestici e industriali. VTN EUROPE SPA Via dell’Artigianato, 41/43 - 36026 Cagnano di Poiana Maggiore (VI) Tel +39 0444 864211 e-mail: vtn@vtngroup.com - Sito web: www.vtneurope.com Prodotti: Sviluppo, produzione e commercializzazione di tecnologie e attrezzature per la demolizione, la frantumazione, il riciclaggio e il movimento terra.
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