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SOMMARIO 9 | RIFIUTI URBANI IN EUROPA 10 | IL FLUSSO DEI RIFIUTI IN EUROPA 14 | IMPORT ED EXPORT DI RIFIUTI IN ITALIA 16 | PRODUZIONE E RACCOLTA DIFFERENZIATA RIFIUTI URBANI IN ITALIA 18 | LA SPESA PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI 21 | I POSTI DI LAVORO GENERATI DALL’ECONOMIA CIRCOLARE IN ITALIA E IN EUROPA
22 | LA RISORSA ACQUA 23 | IL CONSUMO DI SUOLO HA UN COSTO 24 | I NUMERI DEL DISSESTO IDROGEOLOGICO IN ITALIA 26 | Butti: tecnologia e innovazione al servizio del recycling 28 | Solidur: premiscelato pronto all’uso per miscele plastiche autoindurenti 30 | Camoter International a pieno titolo nel settore della frantumazione edile 32 | Le pale gommate XPower® di Liebherr 34 | Ecomondo: the green technologies expo 36 | Ecotec Solution annuncia la distribuzione in esclusiva di Pronar 38 | La fitodepurazione per la depurazione delle acque reflue 40 | Inaugurato il primo impianto solare termodinamico STEM® al mondo 42 | Mater_SOS 44 | Il legno qui, la plastica là... 46 | Montagna 2000 e lo sviluppo del distretto green Guida alle Tecnologie per l’Ambiente 2017
48 | Remtech Expo 2016, la migliore edizione di sempre
50 | SaMoTer 2017, il cuore delle macchine per costruzioni batte in Italia
52 | 60 anni nel movimento terra 54 | Un Sennebogen 835 elettrico fisso per la Redazione: press@recyclind.it
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58 | Dai rifiuti di lana a fertilizzanti organici
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60 | Il pellet prodotto dal riciclo dei fondi di caffè 62 | TOMRA Sorting Recycling, vent’anni di
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64 | Inarrestabile Trevi Benne 66 | Untha XR mobil-e, innovazione nella
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68 | Vauché Bioma Italia: soluzioni per l’ambiente 71 | Directory delle aziende del settore
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NUMERI, DATI, SVILUPPI NEI MERCATI DELLA GREEN ECONOMY
Guida alle Tecnologie per l’Ambiente 2017
NUMERI, DATI, SVILUPPI NEI MERCATI DELLA GREEN ECONOMY RIFIUTI URBANI IN EUROPA Quanti dei nostri rifiuti urbani ricicliamo? Gran parte dei rifiuti che gettiamo via possono essere riciclati. Il riciclaggio giova all’ambiente allontanando i rifiuti dalle discariche e fornendo materie prime per la realizzazione di nuovi prodotti. Inoltre, può favorire l’innovazione e creare posti di lavoro. In Europa nel 2012 la media europea è stata solo del 32%. L’Italia si attesta al 38%, mentre lo stato europeo che ricicla maggiormente è la Germania con il 64%.
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NUMERI, DATI, SVILUPPI NEI MERCATI DELLA GREEN ECONOMY IL FLUSSO DEI RIFIUTI IN EUROPA Complessivamente, circa 2500 milioni di tonnellate di rifiuti sono stati prodotti nell’UE-28 e in Norvegia nel 2010. Il flusso di rifiuti in maggiore crescita è quello legato alla produzione di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), che si pensa supereranno nel 2020 le 12 milioni di tonnellate all’anno.
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Nell’Unione europea, la quantità di rifiuti urbani prodotti a persona nel 2014 è stata pari a 475 kg, con un calo del 10% rispetto al suo picco di 527 kg per persona nel 2002. Dal 2007, quindi, la produzione di rifiuti urbani a persona è costantemente diminuita, arrivando ad un livello medio pari alla metà degli anni ‘90. Dei 475 kg di rifiuti urbani prodotti a persona nella Unione Europea nel 2014, 465 kg a persona sono stati avviati a trattamento. Questo trattamento ha seguito diversi metodi: il 28% è stato riciclato, un altro 28% smaltito in discarica, il 27% incenerito e il 16% compostato. La quota di rifiuti urbani riciclati o compostati nell’UE è costantemente aumentata nel periodo di tempo, dal 17% nel 1995 al 44% nel 2014. Danimarca, Cipro, Germania e Lussemburgo sono le nazioni che producono più rifiuti pro capite La quantità di rifiuti urbani generati varia in modo significativo in tutti gli Stati membri dell’UE. Con meno di 300 kg per persona, la Romania (sulla base dei dati 2013), la Polonia e la Lettonia presentano i valori più bassi di rifiuti prodotti nel 2014, seguite dalla Repubblica Ceca e Slovacchia (entrambi poco più di 300 kg a persona). All’estremità opposta della scala, la Danimarca (759 kg per persona) ha la più alta quantità di rifiuti prodotti nel 2014, seguita da Cipro, Germania e Lussemburgo con importi inferiori, ma superiori a 600 kg per persona, e Malta, Irlanda (dati 2013), Austria, Paesi Bassi, Francia e Grecia, con valori compresi tra 500 e 600 kg per persona. Va notato che differenti modalità di raccolta dei rifiuti urbani spiegano parte delle differenze tra Stati membri. Quasi due terzi dei rifiuti urbani sono riciclati o compostati in Germania I metodi di trattamento dei rifiuti differiscono in modo sostanziale tra gli Stati membri. Nel 2014, quasi la metà dei rifiuti urbani trattati è stata riciclata in Slovenia (49%) e Germania (47%). Il compostaggio è più diffuso in Austria (32%), seguita dai Paesi Bassi (27%) e dal Belgio (21%). Riciclaggio e compostaggio sommati insieme arrivano a quasi i due terzi (64%) di trattamento dei rifiuti in Germania, seguita dalla Slovenia (61%), l’Austria (58%), il Belgio (55%) e i Paesi Bassi (51%). Almeno la metà dei rifiuti urbani trattati nel 2014 è stato incenerito in Estonia (56%), Danimarca (54%), Finlandia e Svezia (entrambe 50%), mentre le quote più elevate di rifiuti urbani in discarica sono state registrate in Lettonia (92%) , Malta (88%), Croazia (83%), Romania (82% nel 2013), Grecia (81% nel 2013), Slovacchia (76%), Cipro (75%) e Bulgaria (74%). Guida alle Tecnologie per l’Ambiente 2017
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NUMERI, DATI, SVILUPPI NEI MERCATI DELLA GREEN ECONOMY IMPORT ED EXPORT DI RIFIUTI IN ITALIA I rifiuti urbani e speciali scambiati dall’Italia con l’estero nel 2014 sono pari a 5,9 Mt per l’import e 3,8 Mt per l’export. Entrambi i flussi sono in crescita rispetto agli anni precedenti. Il quadro emerge dai dati presentati nel 2015 da imprese ed enti tramite il Modello Unico di Dichiarazione ambientale (MUD) ed elaborati nello studio “L’Italia del Riciclo”, promosso da FISE UNIRE e dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile. Si tratta prevalentemente di rifiuti di tipo non pericoloso (98% nell’ambito dell’import e 77% dell’export). I flussi in entrata dall’estero sono costituiti soprattutto da metalli: la dinamica dell’import va letta quindi come la crescita consistente, in un periodo di crisi economica, di materie prime derivate dai rifiuti come fonte di approvvigionamento dell’industria italiana. D’altro canto il graduale aumento delle esportazioni, dovute soprattutto ad attività di trattamento di rifiuti e processi termici, riflette la mancanza di interventi a favore dell’efficientamento della gestione dei rifiuti prodotti in Italia, che mostrano peraltro una sostanziale stabilità negli ultimi anni.
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NUMERI, DATI, SVILUPPI NEI MERCATI DELLA GREEN ECONOMY Mentre l’import riguarda essenzialmente il Nord-Italia (96% del totale in entrata dall’estero nel 2014), l’export è invece un fenomeno che interessa anche il Centro-Sud (37% del totale in uscita). Guardando poi alle aree geografiche estere di provenienza, i Paesi europei risultano predominanti in entrambi i tipi di scambio, ma per l’import arrivano a coprire la quasi totalità dei rifiuti in entrata in Italia (99% nel 2014), mentre per l’export si attestano al 77% delle quantità in uscita. Import rifiuti Il 51% dei rifiuti importati in Italia è destinato al Nord-Ovest e il 45% al Nord-Est, mentre al Centro-Sud è indirizzato solo il restante 4% del totale in entrata dall’estero: l’importazione di rifiuti è quindi un fenomeno che riguarda, principalmente, imprese ed enti del Nord Italia. Con riferimento ai metalli, per quelli di tipo ferroso l’import è diretto soprattutto al Nord-Est (61% del totale importato) e Nord-Ovest (39%), dove è localizzata la maggior parte dei siti di produzione siderurgica del Paese; per i metalli non ferrosi, invece, il flusso in entrata dall’estero avviene fondamentalmente in direzione Nord-Ovest (81% del totale importato), macro-area notoriamente caratterizzata da una forte concentrazione dell’industria metalmeccanica. Tra le Regioni, la Lombardia si posiziona al primo posto, importando quasi la metà di tutti i rifiuti in entrata nel Paese, segue il Friuli Venezia Giulia, che riceve oltre il 30% del totale importato. La provenienza dei rifiuti che arrivano in Italia dall’estero è per il 99% europea. Il primo Paese per quantità importata è la Germania, che pesa il 20% sul totale dei rifiuti che entrano in Italia dall’estero; seguono Francia e Svizzera con quote pari rispettivamente al 17% e 14%. Nel complesso da questi primi 3 Paesi proviene una parte rilevante del totale importato, il 52%, che denota comunque una concentrazione territoriale minore rispetto a quella dei punti di arrivo in Italia. Export rifiuti Le esportazioni di rifiuti dall’Italia verso l’estero si attestano a 3,8 Mt. nel 2014: le quantità in uscita più alte sono relative ai rifiuti derivanti dal trattamento di altri rifiuti e a quelli da processi termici, che complessivamente costituiscono il 74% del totale spedito oltreconfine. La plastica rappresenta la quota più rilevante (14% del totale) dei rifiuti in uscita dal Paese, seguita dalla carta (10%) e dai metalli ferrosi e non (5%). Tra i rifiuti maggiormente esportati figurano le ceneri di carbone per quasi 680.000 t., i rifiuti da desolforazione di fumi (225.000 t.) e rifiuti pericolosi stabilizzati (circa 200.000 t.). Tra gli altri rifiuti con quantità esportata superiore a 100.000 t., si trovano inoltre rifiuti non pericolosi da trattamento meccanico di rifiuti, materiali di costruzione contenenti amianto e miscugli contenenti almeno un rifiuto pericoloso. Guida alle Tecnologie per l’Ambiente 2017
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NUMERI, DATI, SVILUPPI NEI MERCATI DELLA GREEN ECONOMY PRODUZIONE E RACCOLTA DIFFERENZIATA RIFIUTI URBANI IN ITALIA Nel 2014, la produzione nazionale dei rifiuti urbani si è attestata a circa 29,7 milioni di tonnellate, facendo rilevare una crescita minima di 83 mila tonnellate rispetto al 2013 (+0,3%) [Fonte Ispra, Rapporto Rifiuti 2015]. La percentuale di raccolta differenziata raggiunta nello stesso anno si è attestata al 45,2% della produzione nazionale, con un aumento di quasi 3 punti rispetto al 2013 (42,3%). Con sei anni di ritardo viene, pertanto, conseguito l’obiettivo fissato dalla normativa europea per il 2008 (45%). La percentuale di raccolta differenziata si può così suddividere: 56,7% al Nord, 40,8% al Centro e 31,3% al Sud. A livello regionale la più alta percentuale di raccolta è conseguita dal Veneto, con il 67,6%, seguita dal Trentino Alto Adige con il 67%. La provincia di Treviso supera l’80% di raccolta differenziata e Pordenone raggiunge quasi il 77%. La frazione merceologica maggiormente raccolta è quella organica (5,7 milioni di tonnellate) seguita dai rifiuti cellulosici (3,2 milioni di tonnellate).
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NUMERI, DATI, SVILUPPI NEI MERCATI DELLA GREEN ECONOMY L’analisi dei dati evidenzia che lo smaltimento in discarica interessa ancora il 31% dei rifiuti urbani prodotti. Tuttavia, il riciclaggio delle diverse frazioni provenienti dalla raccolta differenziata o dagli impianti di trattamento meccanico biologico dei rifiuti urbani raggiunge, nel suo insieme il 42% della produzione: più del 16% è costituito dal recupero di materia della frazione organica da RD (umido+verde) e oltre il 25% dal recupero delle altre frazioni merceologiche. Il 17% dei rifiuti urbani prodotti è incenerito, mentre circa il 2% viene inviato ad impianti produttivi, quali i cementifici, per essere utilizzato come combustibile per produrre energia; l’1% viene utilizzato, dopo adeguato trattamento, per la ricopertura delle discariche, il 2%, costituito da rifiuti derivanti dagli impianti TMB, viene inviato a ulteriori trattamenti quali la raffinazione per la produzione di CSS o la biostabilizzazione, e l’1% è esportato. La gestione dei rifiuti in Europa Secondo il rapporto “L’ambiente in Europa – Stato e prospettive nel 2015” (SOER2015), ovvero la relazione che l’Agenzia Europea dell’Ambiente predispone ogni 5 anni su stato, tendenze e prospettive per l’ambiente in Europa, la gestione dei rifiuti in Europa è migliorata negli ultimi anni, con un calo di produzione e conferimento in discarica. I Paesi membri e i Paesi che cooperano con l’Agenzia (AEA33), hanno raggiunto un tasso medio di riciclaggio del 29% nel 2012, rispetto al 22% del 2004, ma la situazione è molto variabile. Nel 2012 Germania, Austria, Belgio e Svizzera riciclano più della metà dei rifiuti urbani, mentre Islanda, Regno Unito, Italia, Slovenia, Lituania, Cipro e Repubblica Ceca sono gli Stati che hanno registrato il maggior incremento dei tassi di riciclaggio nel periodo considerato. Secondo le informazioni più aggiornate, nel 2013 nell’UE28 si sono prodotte circa 243,2 milioni di tonnellate di rifiuti urbani, l’1,2% in meno rispetto all’anno precedente. The large differences in recycling rates across Europe indicate that there are significant opportunities for increased recycling in many countries. Better recycling technologies, infrastructure, and collection rates could further reduce environmental pressures and European reliance on resource imports, including some critical materials (EEA, 2011a). On the other hand, overcapacity in incineration plants in some countries presents a competitive challenge for recycling, making it harder to shift waste management up the waste hierarchy. Despite recent progress in waste prevention and management, EU waste generation remains substantial, and performance relative to policy targets is mixed. The EU appears to be progressing towards its 2020 objective of achieving a decline in waste generated per capita. But waste management will need to change radically in order to phase out completely the landfilling of recyclable or recoverable waste. Similarly, many EU Member States will need to make an extraordinary effort in order to achieve the target of 50% recycling of some municipal waste streams by 2020. Guida alle Tecnologie per l’Ambiente 2017
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NUMERI, DATI, SVILUPPI NEI MERCATI DELLA GREEN ECONOMY LA SPESA PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI Lo smaltimento dei rifiuti è costato ai Comuni italiani ben 21,2 miliardi di euro dal 2014 ai primi 7 mesi del 2016. Incassi dalla tassa rifiuti pari a circa 760 euro per ciascuna famiglia. I Comuni italiani hanno sostenuto spese per oltre 21 miliardi di euro in trenta mesi. A Roma boom di spese per il contratto di servizio: 1,5 miliardi di euro con ben 800 milioni di euro, nel solo 2015, e con un incremento del 34,4% rispetto all’anno precedente. Venezia, Napoli e Bari in cima agli “esborsi” per nucleo familiare. Per garantire l’erogazione direttamente ai cittadini, inoltre, il gettito derivante dalla tassa sui rifiuti (TARI/TARES), quale pagamento del servizio di raccolta e di smaltimento dei rifiuti ha raggiunto, nello stesso periodo, la soglia dei 20 miliardi di euro, pari a 760 per nucleo familiare. A livello regionale, i cittadini più “vessati” risultano residenti in Toscana, Liguria e Umbria. È quanto emerge dalla Nota scientifica “L’economia dei rifiuti nei comuni italiani” realizzata dall’Istituto Demoskopika. Smaltimento: pagamenti per 700 milioni di euro al mese. Per onorare i contratti di servizio per lo smaltimento dei rifiuti, gli enti comunali italiani hanno drenato dalle casse comunali ben 21.170 milioni di euro dal 2014 ad oggi, con un incremento dello 0,8% nel 2015 rispetto ai dodici mesi precedenti. I pagamenti più rilevanti, in valore assoluto, sono stati effettuati dalle amministrazioni comunali in Lombardia con 2.742 milioni di euro, nel Lazio con 2.653 milioni di euro, in Campania con 2.461 milioni di euro i cui “esborsi” rappresentano poco meno del 40% del castelletto complessivo delle spese in Italia. A seguire i Comuni in Toscana (1.768 milioni di euro), Emilia Romagna (1.723 milioni di euro), Sicilia (1.679 milioni di euro), Puglia (1.581 milioni di euro), Piemonte (1.549 milioni di euro), Veneto (1.132 milioni di euro). A di sotto del miliardo di euro di pagamenti, i governi locali in Liguria (807 milioni di euro), Sardegna (632 milioni di euro), Marche (514 milioni di euro), Abruzzo (473 milioni di euro), Calabria (459 milioni di euro), Umbria (345 milioni di euro) e Friuli Venezia Giulia (332 milioni di euro). Meno significativi, si fa per dire, i pagamenti effettuati dai Comuni in Basilicata (172 milioni di euro), Trentino Alto Adige (69 milioni di euro), Molise (58 milioni di euro), e, infine, Valle d’Aosta (19 milioni di euro). Tributi locali: gettito tassa rifiuti per 760 euro a famiglia. Per garantire il servizio di raccolta e di smaltimento dei rifiuti, ai Comuni serve una più che rilevante copertura finanziaria. Analizzando le entrate dei Comuni italiani emerge che il gettito prodotto, dal 2014 ai primi 7 mesi del 2016, prima dal tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (Tares) e, successivamente, dalla tassa sui rifiuti (Tari), è stato pari a 19.619 milioni di Guida alle Tecnologie per l’Ambiente 2017
NUMERI, DATI, SVILUPPI NEI MERCATI DELLA GREEN ECONOMY euro, circa 760 euro per ciascuna famiglia e con un incremento dell’11,8% nel 2015 rispetto al 2014. A livello regionale, analizzando gli incassi medi per ogni nucleo familiare, il quadro che scaturisce pone in testa alla classifica dei cittadini più “vessati” i residenti nei Comuni della Toscana con 992 euro procapite che hanno generato un gettito pari a 1.631 milioni di euro, della Liguria con 966 euro pro-capite (747 milioni di euro), dell’Umbria con 941 euro pro capite (361 milioni di euro), della Puglia con 939 euro pro-capite (1.494 milioni di euro) e della Campania con 911 euro pro-capite (1.968 milioni di euro). Seguono, con un incasso medio per famiglia residente al di sopra della media italiana, l’Emilia Romagna con 881 euro pro-capite e un gettito rilevato pari a 1.757 milioni di euro, l’Abruzzo con 855 euro pro-capite (475 milioni di euro), le Marche con 825 euro pro-capite (532 milioni di euro), la Sardegna con 792 euro pro-capite (570 milioni di euro), la Sicilia con 777 euro pro-capite (1.575 milioni di euro), il Piemonte con 770 euro pro-capite (1.548 milioni di euro) e la Basilicata con 763 euro (177 milioni di euro). A posizionarsi al di sotto della soglia media italiana dei 760 euro per ciascun nucleo familiare, il Lazio con 738 euro pro-capite e con un castelletto di incassi pari a 1.942 milioni di euro, la Valle d’Aosta con 714 euro procapite (44 milioni di euro), la Lombardia con 628 euro pro-capite (2.776 milioni di euro), la Calabria con 590 euro (473 milioni di euro). E, ancora, i Comuni del Friuli Venezia Giulia che hanno incassato dalla tassa sui rifiuti circa 586 euro per ciascun nucleo familiare pari a 328 milioni di euro, il Molise con 575 euro pro-capite (76 milioni di euro), il Veneto con 531 euro pro-capite (1.094 milioni di euro) e, infine, il Trentino Alto Adige con un prelievo di appena 111 euro (50 milioni di euro). Territorio: Venezia, Napoli e Bari risultano le tre città italiane con la maggiore spesa media sostenuta da ciascuna famiglia per il servizio di smaltimento dei rifiuti. Un dato ottenuto rapportando i pagamenti effettuati dal 2014 al luglio 2016, rilevati dal sistema Siope, sul totale delle famiglie residenti in ciascuno dei 15 comuni più popolosi d’Italia. In particolare, su 237 milioni di euro di pagamenti, effettuati dal governo comunale di Venezia per garantire il contratto di servizio di smaltimento rifiuti, circa 1.839 euro possono essere considerate mediamente a carico di ciascun nucleo familiare residente. Alla stregua delle famiglie residenti a Napoli che si ritrovano un “carico finanziario” pro-capite pari a 1.628 euro con una spesa pari a 608 milioni di euro, a Bari con una spesa pro-capite di 1.197 euro pari a 163 milioni di euro, a Palermo con una spesa pro-capite di 1.161 euro pari a 302 milioni di euro. A Roma, la spesa sostenuta per garantire il contratto di servizio per lo smaltimento dei rifiuti raggiunge un ammontare complessivo di ben 1.521 milioni di euro, pari a 1.121 euro per nucleo familiare, e con un incremento dei costi, nel 2015, del 34,4% rispetto all’anno precedente. Seguono Milano con una spesa pro-capite pari a 1.110 euro (805 milioni di euro), Genova con una spesa pro-capite pari a 1.104 euro (325 milioni di euro), Torino con una spesa pro-capite pari a 1.089 euro (478 milioni di Guida alle Tecnologie per l’Ambiente 2017
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NUMERI, DATI, SVILUPPI NEI MERCATI DELLA GREEN ECONOMY euro), Messina con una spesa pro-capite pari a 1.088 euro (109 milioni di euro), Padova con una spesa pro-capite pari a 1.064 euro (107 milioni di euro), Firenze con una spesa pro-capite pari a 941 euro (178 milioni di euro). In coda si posizionano le cittĂ di Bologna con una spesa pro-capite pari a 886 euro (182 milioni di euro), Verona con una spesa pro-capite pari a 818 euro (100 milioni di euro), Trieste con una spesa pro-capite pari a 783 euro (83 milioni di euro) e, infine, Catania con una spesa pro-capite pari a 638 euro (87 milioni di euro).
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NUMERI, DATI, SVILUPPI NEI MERCATI DELLA GREEN ECONOMY I POSTI DI LAVORO GENERATI DALL’ECONOMIA CIRCOLARE IN ITALIA E IN EUROPA Sarebbero 199mila, secondo una stima prudenziale, i nuovi posti di lavoro creati in Italia dall’economia circolare, al netto dei posti persi a causa del superamento del modello produttivo precedente. L’Italia potrebbe far leva soprattutto su riciclo e rigenerazione, sulla bioeconomia, sull’innovazione nell’industria alimentare, chimica, farmaceutica, dei prodotti confezionati di largo consumo e nell’industria biotecnologica (Fonte: Legambiente 2016). Ma l’Italia ha anche un settore agricolo molto sviluppato che produce annualmente 9milioni di tonnellate di rifiuti e 20milioni di tonnellate di residui agricoli che potrebbero trovare un riutilizzo vantaggioso nel compostaggio, la digestione anaerobica e la bioraffinazione, mentre un ulteriore sviluppo occupazionale ed economico potrebbe venire dal settore attualmente in crescita delle bioplastiche. Altre stime parlano di 400mila nuovi posti di lavoro in Europa, che si creerebbero grazie all’applicazione rigorosa dell’attuale legislazione sui rifiuti e altri 180mila verrebbero dall’applicazione del pacchetto sull’economia circolare del luglio 2014 (Valutazione d’impatto della Commissione Europea al 2030), mentre per lo stesso orizzonte temporale, uno studio del settembre 2015 dell’Ong britannica Wrap, ipotizzerebbe addirittura 3 milioni di nuovi posti di lavoro tra diretti e indotto. Ciò che è certo, è che una economia più attenta all’uso delle risorse genererebbe benefici sostanziali non solo in termini economici ma anche occupazionali e ambientali. L’uso efficiente delle risorse è uno dei principali fattori di competitività delle imprese, considerato che il 40% dei costi che il settore manifatturiero europeo mediamente sostiene è attribuibile alle materie prime, una quota che con i costi dell’acqua e dell’energia arriva fino al 50% del costo di fabbricazione, rispetto al 20% attribuibile al costo del lavoro. Per questa ragione, è indispensabile aumentare almeno del 30% entro il 2030 la produttività delle risorse, misurata in base al rapporto tra PIL e consumo di materie prime. La prevenzione dei rifiuti, la rigenerazione, la riparazione e il riciclaggio possono generare risparmi netti per le imprese europee pari a 600 miliardi di euro, ossia l’8% del fatturato annuo, riducendo nel contempo l’emissione di gas serra del 2-4% (Valutazione d’impatto della Commissione del luglio 2014). On the current development path, by 2030 expansion in circular economy in Europe could create an extra 1.2 million jobs and reduce structural unemployment by around 250,000. However, a transformational expansion in circular economy in Europe, by 2030 has the potential to create an extra 3 million jobs and reduce structural unemployment by around 520,000. Guida alle Tecnologie per l’Ambiente 2017
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NUMERI, DATI, SVILUPPI NEI MERCATI DELLA GREEN ECONOMY LA RISORSA ACQUA Nel settore acqua l’Italia appare arretrata rispetto al resto dell’Europa e con molte disuguaglianze tra nord e sud: le perdite nelle reti sono stimate tra il 30-40%, gli acquedotti e le reti fognarie soffrono di vecchiaia, il 24% delle condotte e il 27% della rete fognaria ha più di 50 anni, ed ancora esiste un 8% di condotte in cemento amianto, meno della metà degli impianti di depurazione (45%) assicura un trattamento dei reflui almeno secondario e sul fronte qualità, il 2,2% dei campioni è risultato fuori norma con un 9% sulle isole (Fonte: Consiglio Nazionale della Green Economy). Per quanto riguarda gli investimenti necessari per “aggiornare” le infrastrutture idriche nazionali, che sono stati stimati in oltre 5 miliardi di euro l’anno, l’Authority nella sua ultima relazione sottolinea che nel periodo 2014-2017 gli investimenti pianificati sono stati pari a circa 5,8 miliardi, più della metà concentrati in 3 Regioni, Lombardia, Lazio e Toscana. Eppure investire nel settore dell’acqua potrebbe non solo fare bene all’ambiente, ma anche servire da volano per l’occupazione, secondo l’Onu infatti la forza lavoro impegnata nel settore idrico in Europa è di ben 600.000 unità e negli Usa ciascun posto di lavoro creato a livello locale nel settore idrico comporta la creazione di 3,68 posti di lavoro indiretti nell’economia nazionale. Le Nazioni Unite sostengono che da qui al 2030 il pianeta dovrà far fronte a un deficit di approvvigionamento idrico del 40%, salvo che non venga fortemente migliorata la gestione di questa preziosa risorsa. Da qui al 2050 l’agricoltura, settore con i più elevati consumi di acqua, dovrà produrre a livello globale il 60% in più di alimenti – il 100% in più nei paesi in via di sviluppo. La domanda di prodotti industriali è anch’essa in aumento, ciò che a sua volta comporta un’ulteriore pressione sulle risorse idriche. Secondo le previsioni, tra il 2000 e il 2050 la domanda di acqua da parte dell’industria aumenterà del 400%. Tuttavia, al di là dell’impennata della domanda di acqua, con un incremento previsto pari al 55% entro il 2050, e malgrado il sovrasfruttamento che riguarda il 20% delle fonti globali di acque sotterranee, il cuore del problema sta nelle modalità non sostenibili di gestione della risorsa.
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NUMERI, DATI, SVILUPPI NEI MERCATI DELLA GREEN ECONOMY IL CONSUMO DI SUOLO HA UN COSTO Sfiora il miliardo di euro (oltre 800 milioni) il prezzo massimo annuale che gli italiani potrebbero pagare dal 2016 in poi per fronteggiare le conseguenze del consumo di suolo degli ultimi 3 anni (2012-2015), un consumo che, sebbene viaggi oggi alla velocità più ridotta di 4 metri quadrati al secondo, continua inesorabilmente ad avanzare ricoprendo in soli due anni altri 250 km2 di territorio, circa 35 ettari al giorno. I costi occulti, quelli cioè non sempre immediatamente percepiti, prevedono una spesa media che può arrivare anche a 55 mila euro all’anno per ogni ettaro di terreno consumato e cambiano a seconda del servizio ecosistemico che il suolo non può più fornire per via della trasformazione subita: si va dalla produzione agricola (oltre 400 milioni di ero), allo stoccaggio del carbonio (circa 150 milioni), dalla protezione dell’erosione (oltre 120 milioni), ai danni provocati dalla mancata infiltrazione dell’acqua (quasi 100 milioni) e dall’assenza di impollinatori (quasi 3 milioni). Solo per la regolazione del microclima urbano (ad un aumento di 20 ettari per km2 di suolo consumato corrisponde un aumento di 0.6 °C della temperatura superficiale) è stato stimato un costo che si aggira intorno ai 10 milioni all’anno. Sono queste le stime preliminari dei costi nazionali “nascosti” provocati dalla trasformazione forzata del territorio avvenuta tra il 2012 e il 2015 e pubblicati nel rapporto ISPRA sul “Consumo di suolo in Italia 2016”. Nonostante la crisi, l’Italia perde ancora terreno: dal 2012 al 2015 il territorio sigillato è aumentato dello 0,7%, invadendo fiumi e laghi (+0,5%), coste (+0,3%) ed aree protette (+0,3%), avanzando anche in zone a pericolosità sismica (+0,8%), da frana (+0,3%) e idraulica (+0,6%). Ancora, la maggior parte del suolo consumato è di buona qualità: lo studio condotto in Abruzzo e in Veneto, ha dimostrato che i suoli modificati sono quelli con maggiore potenzialità produttiva. Inoltre la copertura artificiale non deteriora solo il terreno direttamente coinvolto, ma produce impatti notevoli anche su quello circostante. Gli effetti, le perdita di parte delle funzioni fondamentali, si ripercuotono sul suolo fino a 100 metri di distanza. In altri termini, oltre la metà del territorio nazionale (56%) risulta compromesso. Nell’anno appena trascorso, 3 regioni superano il 10% di suolo consumato, con il valore percentuale più elevato in Lombardia, Veneto e Campania. In Emilia Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Puglia, Piemonte, Toscana, Marche troviamo valori compresi tra il 7 e il 10%. La regione più virtuosa è la Valle d’Aosta (3%). Nel triennio 2012-2015 l’Italia si è divisa nettamente in due: il consumo avvenuto nella metà dei Comuni italiani (51%) coincide con l’incremento della popolazione, mentre l’altra metà (49%) ha consumato ‘a perdere’, ovvero nonostante la popolazione non crescesse. I piccoli Comuni (con meno di 5.000 abitanti) sono i più inefficienti, avendo i valori più alti di consumo marginale di suolo: per ogni nuovo abitante divorano Guida alle Tecnologie per l’Ambiente 2017
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NUMERI, DATI, SVILUPPI NEI MERCATI DELLA GREEN ECONOMY mediamente tra i 500 e i 700 m2 di suolo contro i 100 m2 dei Comuni con più di 50.000 abitanti. Le stime confermano la perdita prevalente di aree agricole coltivate (60%), urbane (22%) e di terre naturali vegetali e non (19%). Stiamo cementificando anche alcuni tra i terreni più produttivi al mondo, come la Pianura Padana, dove il consumo è salito al 12%. Le strade rimangono una delle principali causa di degrado del suolo, rappresentando nel 2013 circa il 40% del totale del territorio consumato (strade in aree agricole il 22,9%, urbane 10,6%, il 6,5% in aree ad alta valenza ambientale). L’ISPRA ha anche effettuato una prima stima della variazione dello stock di carbonio, dovuta al consumo di suolo. In 5 anni (2008-2013), sono state emesse 5 milioni di tonnellate di carbonio, un rilascio pari allo 0,22% dell’intero stock immagazzinato nel suolo e nella biomassa vegetale nel 2008. Senza considerare gli effetti della dispersione insediativa, che provoca un ulteriore aumento delle emissioni di carbonio (sotto forma di CO2), dovuto all’inevitabile dipendenza dai mezzi di trasporto, in particolare dalle autovetture. I numeri del dissesto idrogeologico in Italia Supera i 7 milioni il numero degli abitanti residenti in aree a rischio frane e alluvioni (12% del totale), dei quali oltre 1 milione vive in aree a pericolosità da frana elevata e molto elevata (P3 e P4), mappate nei Piani di Assetto Idrogeologico (PAI) e quasi 6 milioni vivono in zone alluvionabili classificate a pericolosità idraulica media P2 con un tempo di ritorno fra 100 e 200 anni (perimetrate nell’ambito della Direttiva Alluvioni). Campania, Toscana, Liguria ed Emilia-Romagna, sono le regioni con i valori più alti di popolazione a elevato rischio frana, mentre i numeri più rilevanti di popolazione a rischio alluvione, nello scenario di pericolosità idraulica media P2, si riscontrano in Emilia-Romagna, Toscana, Veneto, Lombardia e Liguria. A livello comunale, è a rischio l’88,3% dei Comuni italiani. In totale, sono 7.145 (esattamente l’88,3%), i Comuni a rischio frane e/o alluvioni: di questi, 1.640 hanno nel loro territorio solo aree ad elevata propensione a fenomeni franosi, 1.607 solo quelle a pericolosità idraulica, mentre in 3.898 coesistono entrambi i fenomeni. Sette le Regioni con il 100% dei Comuni a rischio idrogeologico: Valle D’Aosta, Liguria, Emilia - Romagna, Toscana, Marche, Molise e Basilicata. A queste, si aggiungono Calabria, Provincia di Trento, Abruzzo, Piemonte, Sicilia, Campania e Puglia con una percentuale di Comuni interessati maggiore del 90%. Sono, invece, 51 le Province con il 100% dei Comuni a rischio per frane e inondazioni. I livelli elevati di pericolosità da frana e quelli medi per la pericolosità idraulica, riguardano il 15,8% del territorio nazionale, per una superficie complessiva di 47.747 km2. In Italia, quasi 80.000 unità locali di imprese (circa l’1,7%) si trovano in aree a pericolosità da frana elevata e molto elevata per un totale di oltre 200.000 addetti a rischio. Le Regioni con il numero più alto di unità locali a rischio sono Campania, Toscana, Emilia-Romagna e Piemonte. Guida alle Tecnologie per l’Ambiente 2017
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Montagna 2000 è la società in house che gestisce il servizio idrico integrato di un ampio territorio che comprende le valli del Taro e del Ceno in provincia di Parma. Il positivo impatto delle proprie attività sul territorio è testimoniato da scelte imprenditoriali, quali l’utilizzo di energia verde, l’installazione di impianti fotovoltaici e progetti di riqualificazione energetica e ambientale.
www.montagna2000.it Guida alle Tecnologie per l’Ambiente 2017
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Butti: tecnologia ed innovazione al servizio del Recycling
La Butti S.r.l. è una solida realtà aziendale innovativa che produce attrezzature per l’industria con un occhio di riguardo alle continue esigenze che il settore Recycling richiede. Grazie all’affidabilità, alla competenza ed all’alta qualità dei prodotti a marchio Butti e delle materie prime utilizzate l’azienda si è affermata negli anni come leader sul mercato italiano ed estero. Un esempio concreto di tale successo sono le “Scope Industrial” dal design accattivante, progettate graficamente per mezzo di render 3D dall’efficiente ufficio tecnico interno all’azienda e realizzate con una doppia struttura di rinforzo per soddisfare le richieste dei commercianti di rottami ferrosi che hanno la necessità di mantenere sempre in ordine e puliti i propri piazzali e magazzini. Le “Scope Industrial” Butti hanno resistenti spazzole in acciaio armonico C53 che le rendono il miglior prodotto sul mercato per la pulizia forte di scarti metallici, rifiuti industriali, plastica, carta, vetro e legno.
Il sistema di funzionamento è semplice ed efficace, la scopa può essere inforcata e movimentata con qualsiasi carrello elevatore o per mezzo di una pala gommata; il doppio inforcamento le rende durevoli nel tempo e con bassi costi di manutenzione. Il meglio per voi per una pulizia rapida di grandi spazi!! Compact, Classic, Large ed Extralarge questi sono i quattro modelli standard sempre disponibili a magazzino con una larghezza variabile dai 2 ai 3 metri tutti caratterizzati da una struttura robusta e di facile maneggevolezza. E, per una scopa “sempre nuova”, l’immancabile Kit di ricambio composto da spazzole (costruite con oltre 30.000 fili) e porta spazzole in acciaio facili da sostituire e montare dall’operatore. Altro prodotto a marchio Butti indispensabile nel settore Recycling é il Contenitore Ribaltabile “Pertutto” disponibile nelle varie versioni e capacità con o senza ruote. Realizzato di serie con apposito filtro in lamiera per la separazione di sostanze liquide e solide, vasca di decantazione a tenuta stagna, tappo di scarico a vite per i liquidi, ruote antirumore rivestite in poliuretano ed ammortizzatori in gomma che prolungano e migliorano la durata e le prestazioni nel tempo.
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Completo di robusta mezzaluna in acciaio che consente la chiusura del contenitore salvaguardandone le ruote. Ed é proprio dalla continua ricerca per la sicurezza negli ambienti di lavoro che l’Azienda Butti S.r.l. ha creato il Cilindro Idraulico chiamato “SECURE SYSTEM” da applicare ai suoi contenitori “Pertutto” in massima sicurezza senza contraccolpi garantendo lunga vita ai montanti del carrello elevatore ed al contenitore stesso.
A fronte di un trend globale che vede l’avvicinamento del mondo Idustriale a quello Ecologico, la Butti S.r.l. condivide e traduce tale pensiero nella continua innovazione dei suoi prodotti da oltre 35 anni. Butti Srl Tel +39 035 787300 butti@butti.it www.butti.it
Butti S.r.l. is a firm and innovative company which produces articles for industry by following everyday the needs of the Recycling field. Thanks to the reliability, the knowledge and the high quality both of Butti’s products and of the raw materials used to produce them allow the company to become during the years a leader on the italian and foreign market. An example of this success are the “Industrial Brooms” with an attractive design and graphically designed by our efficient technical department through render 3D; they are produced with a double structure to reinforce the broom and to satisfy the need of scrap companies to clean their warehouses and service areas. Butti “Industrial Brooms”, thanks to their strong brushes made up of armonic steel C53, are the best product on the market to clean metal scraps, industrial wastes, plastic, paper, glass and wood. The system of work is easy and efficient: the broom can be forked and moved with all types of forklifts or wheel loaders; the double pitchforking system make the brooms durables and with low maintenance costs. The best for you to clean big spaces!! Another Butti’s product necessary for the Recycling field is the Pertutto tipping skip: it’s available in different sizes and capacities, with or without wheels. It has also a sheet metal filter to separate liquids from fluids substances, watertight settling tank, a drain plug screw on the settling tank, noiseless wheels covered in polyurethane and rubber dampers which extend the life and improve the performances of the tipping skip.
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Solidur: premiscelato pronto all’uso per miscele plastiche autoindurenti
Buzzi Unicem è azienda leader del mercato italiano per la produzione di cementi (conformi alla norma europea EN 197/1), dedicati ad applicazioni specifiche (manufatti resistenti ad ambienti aggressivi, calcestruzzi a sviluppo controllato di calore), diversi per tipologia e classe di resistenza, in funzione delle richieste di mercato, sempre più orientato verso soluzioni costruttive avanzate e di altissimo livello qualitativo. La flessibilità delle strutture produttive, la capacità di gestire al meglio le risorse disponibili, il continuo impegno verso soluzioni innovative e gli investimenti in Ricerca & Sviluppo, elementi distintivi di una crescita sostenibile e di un vantaggio competitivo, assicurano a Buzzi Unicem la leadership nella formulazione e nella commercializzazione di leganti speciali e premiscelati, pronti all’uso. Solidur® è un prodotto premiscelato,
pronto per l’impiego, composto da leganti minerali cementizi e componenti argillosi e bentonitici oltre ad aggiunte speciali. Nella sua formulazione viene utilizzata solo bentonite di alta qualità escludendo l’utilizzo di additivi chimici. Solidur® è costituito esclusivamente da componenti minerali e viene confezionato in cementeria con specifica tecnologia di produzione. Solidur® viene fornito in polvere e in cantiere il confezionamento della miscela plastica viene effettuato mescolandolo velocemente con acqua senza aggiunta di alcun additivo in appositi mescolatori ad alta turbolenza dotati di dosatori automatici. In pochi minuti si ottiene una miscela stabile autoindurente pronta per l’impiego. La sospensione rimane lavorabile per un sufficiente periodo di tempo che varia a seconda dell’applicazione e può venire pompata anche a distanze che superano il chilometro. Il fango plastico, dopo l’indurimento, acquisirà le caratteristiche di impermeabilità e resistenza richieste dall’opera. Con Solidur® i benefici che si hanno sulla gestione economica del cantiere sono considerevoli, in quanto: • Non necessita di vasche di maturazione per la bentonite come prevede il sistema tradizionale, con conseguente risparmio di spazi e di tempi • Riduce la manodopera • Semplifica l’impianto di cantiere con l’occupazione di spazi limitati • Riduce le prove di controllo grazie alla
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costanza delle caratteristiche del prodotto. Solidur® dispone di una vasta gamma di ricette collaudate e certificate sia sotto il profilo idraulico “permeabilità” che in quello chimico-fisico ambientale “resistenza alle aggressioni chimiche, erosioni”. Le “famiglie” del prodotto si suddividono in Solidur® 274, Solidur® 274 Speciale e Solidur® 273 che si distinguono in funzione della densità della miscela plastica e delle caratteristiche prestazionali del materiale indurito, Solidur® 270 studiato appositamente per opere di ingegneria idraulica, Solidur® Erdbeton utilizzato per il confezionamento di calcestruzzi plastici. Buzzi Unicem Spa Tel +39 0142 416111 info@buzziunicem.it www.buzziunicem.it
Buzzi Unicem is a leading company in the Italian market for the production of cements (complying with European standard EN 197/1) that have been designed for specific applications (products that are resistant to aggressive environments, controlled heat development concretes), with a variety of types and strength classes depending upon market requirements, and which are increasingly oriented towards advanced construction solutions and of the highest quality. The flexibility of our production facilities, our ability to optimize the management of available resources, our ongoing commitment to finding innovative solutions and investing in R&D, combined with our unique distinction of sustainable growth and competitive advantage, ensure that Buzzi Unicem maintains its leadership in the formulation and marketing of special and ready-to-use premixed binders. Solidur® is a ready-to-use premixed product composed of cementitious mineral binders and clay and bentonite components as well as special additives. Its formulation uses only high quality bentonite, excluding the use of chemical additives. Solidur® consists solely of mineral components and is prepared at the cement plant using special production technology. Solidur® is supplied in powder form and the plastic mixture is prepared at the construction site by mixing it quickly with water and without other additives in special high turbulence mixers equipped with automatic dosing units. In just a few minutes, a stable, self-hardening mixture ready for use is obtained. The suspension remains workable for a sufficient period of time that varies depending upon the application and can be pumped from distances of over one kilometer. After hardening, the plastic slurry will acquire the waterresistant and strength characteristics required by the job. Solidur® offers considerable financial benefits with respect to managing the construction site due to the following: • Does not require curing tanks for the bentonite as opposed to the traditional system, with the consequent savings of space and time • Requires less manpower • Simplifies the construction site by occupying less space • Reduces the number of control tests required due to the consistency of the product characteristics Solidur® has a wide range of proven and certified recipes in terms of both its “permeability” hydraulic profile and its “resistance to chemical attack and erosion” chemical-physical environmental profile. The product “families” consist of Solidur® 274, Solidur® 274 Special and Solidur® 273 – each of which differs according to the density of the plastic mixture and the performance characteristics of the hardened material – Solidur® 270, which has been specifically designed for hydraulic engineering projects, and Solidur® Erdbeton used for the preparation of plastic concretes.
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Camoter International a pieno titolo nel settore della frantumazione edile Sono centinaia i clienti nel mondo che hanno già avuto modo di testare e preferire la tecnologia Arjes per la triturazione e la vagliatura industriale. Nati dall’invenzione del Sig. Norbert Hammel, i trituratori Arjes sono in grado di ridurre e vagliare volumetricamente quasi ogni tipo di materiale: rifiuti, legno, metalli, compost, plastiche, inerti e demolizioni e molto altro ancora. La tradizionale gamma di trituratori Arjes prevede i modelli VZ750, VZ850 e VZ950. Accanto ai modelli tradizionali, Arjes ha presentato ad Ifat 2016 i nuovi modelli di frantumatori, Impaktor 250 e 800. In questo modo, Arjes entra a pieno titolo anche nel mercato delle demolizioni garantendo la riduzione volumetrica dei più difficili materiali edili quali macerie, calcestruzzo, asfalto e pietra naturale.
I frantumatori Arjes sono caratterizzati da una speciale geometria di taglio, dall’azionamento asimmetrico degli utensili di lavoro e dal sistema di doppia mascella abbinato alla barra di frantumazione; tutto ad assicurare una dimensione di output uniforme e sempre alte produzioni. I motori presentano livelli di emissione EU IV/Tier 4 Final, limitati consumi e basso impatto ambientale. Al pro-
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cesso di triturazione sono poi abbinati sistemi di pre e post vagliatura grazie ai quali è assicurata l’ottimizzazione della lavorazione. Le dimensioni compatte e il limitato peso dei macchinari, a partire da sole 14 ton sono sorprendenti e facilitano, economizzandole, le necessità di trasporto. Il modello IMPAKTOR 800 presenta un processo di frantumazione a due stadi che garantisce la lavorazione di importanti quantità di materiale, grazie a rotori con 2.500 mm di lunghezza utile, i quali consentono di lavorare anche materiali particolarmente voluminosi. Le macchine Arjes, messe al confronto pratico con le esigenze di lavorazione, sono di sicura soddisfazione del cliente. Camoter International Srl distribuisce i macchinari Arjes in esclusiva per l’Italia, in diverse aree degli USA e nel Medio Oriente. Camoter International Srl Tel +39 02 96751344 ufficio.commerciale@camoter.com www.camoter.com
The ARJES Impaktor 800 is ideal for companies which generate large amounts of demolition and dismantling work. Thetrailer-based machine crushes a variety of the hardest materials such as rubble, concrete, asphalt, natural stones etc. The high capacity hopper, the special shaft geometry, the asynchronous drive and the double jaw breaker system with the breaker bars ensure a uniform final product size at high throughput rates. Features at a glance: -2-stage crushing process with special shaft geometry, secondary double jaw breaker and breaker bars -Asynchronous drive with alternating adjustment of the shaft speed for smooth pulling of the heavy material -Powerful Volvo Penta diesel engine with current emission level EU IV / Tier 4 Final – low consumption, environmentally friendly and efficient -Automatic reversing function protects against fracture of the cutting tools -Large-sized shredding unit with tool shafts of 2.500 mm in length for easy intake of bulky material -Low wear and maintenance costs and maintenance friendly modular design.
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Le pale gommate XPower® di Liebherr
Le nuove pale gommate di grandi dimensioni XPower®, conformi al livello IV/ Tier 4f, segnano una pietra miliare nella storia della tecnica delle pale gommate Liebherr. Grazie alla vastità delle innovazioni apportate, tra le altre l'efficiente trasmissione di serie, Liebherr ha scelto di testare le nuove pale gommate in prove durissime ed in modo copioso e complessivo, come mai prima d'ora. Soprattutto i componenti principali, l'innovativa trasmissione XPower® e i grandi assali, hanno dimostrato ampiamente in test della durata di ben oltre 70.000 ore la loro robustezza. Dal classico lavoro di carico fino ad applicazioni di lavoro speciali e specifiche di alcuni clienti, le pale
gommate sono state testate nelle applicazioni di lavoro più disparate. In un impianto per il riciclaggio di rifiuti da costruzione e demolizione una L 566 XPower® ha caricato giornalmente circa 1.500 tonnellate di materiale. Sulla grande area a disposizione la pala gommata fa fronte prevalentemente a lunghi tratti di percorrenza. La pala gommata consuma tra i 14 e i 18 litri di carburante all'ora. Gli operatori apprezzano in particolar modo le elevate prestazioni e il comfort: “la forza di spinta e l'accelerazione della L 566 XPower® sono incredibili! La macchina è molto brillante, pur offrendo al contempo una guida estremamente tranquilla. Particolarmente confortevole è la grande cabina” ha commentato un operatore dell’impianto. In uno stabilimento per il riciclaggio della carta è stata impiegata una L 556 XPower® con cinematismo industriale e una benna per materiali leggeri di 6,0 m³ con sottolama. Per il test in questa fabbrica, Liebherr ha montato molti optionals, tra cui un radiatore a maglie larghe e un vaglio per radiatore, per ridurre l'imbratta-
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mento con le particelle di polvere. I test mostrano come la nuova tecnologia SCR aumenta la sicurezza nel lavoro. Questo sistema estremamente efficace per la riduzione delle emissioni non necessita più di rigenerazione. Si evitano così le elevate temperature dei gas di scarico, con conseguente minimizzazione di rischio di incendi. Fattore di sicurezza importantissimo per tutte le applicazioni in ambienti molto polverosi, come nei capannoni della fabbrica di carta. Un'altra L 556 XPower® con un robusto cinematismo industriale ha prestato servizio nel riciclaggio di rottami di alluminio lavorando per 3.500 ore di test. Grazie alla costruzione compatta della pala gommata XPower® gli operatori sono riusciti a manovrare la pala in modo efficiente e sicuro e a raggiungere elevate prestazioni di movimentazione. Un’altra L 556 XPower® ha lavorato nello smaltimento delle scorie di rifiuti. Per questo materiale così pesante il cliente ha utilizzato una benna HD di 4,0 m³ con sottolama. La robusta pala gommata ha caricato il materiale e formato mucchi per un totale di 5.000 ore di lavoro in due turni.
Liebherr-EMtec Italia S.p.A Tel +39 035 69691-00 info.lei@liebherr.com www.liebherr.com
The latest XPower® large wheel loaders with emission Stage IV / Tier 4f represent a milestone in the technological history of Liebherr wheel loaders. Due to the wide range of innovations, such as the power-split driveline installed as standard, Liebherr has subjected its new wheel loader generation to much tougher, more thorough and more extensive testing than ever before. Important main components, such as the innovative XPower® driveline and the larger axles, were found to be particularly durable in testing over 70,000 operating hours. The load programme in the test phases included traditional back loading as well as customer-specific special operations. Liebherr deployed the XPower® test wheel loaders in various quarries, recycling businesses and sawmills. The machines have also been involved in loading slag in a steel plant and coal in a harbour. The positive test results demonstrate that the efforts made by Liebherr to combine fuel efficiency, high performance, durability and comfort in a single wheel loader have achieved their goal over the long term. Liebherr-Werk Bischofshofen GmbH tested the new wheel loader generation in various industrial applications including working in a paper factory. Here the test machine was an L 556 XPower® with industrial lift arm, 6.0 m³ light material bucket with undercut blade and numerous Liebherr factory-fitted options, including a coarse meshed cooler net and a lint filter to reduce contamination of the cooling system with dust particles.
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Ecomondo: the green technologies expo Circular economy e climate change sono i due driver dell’edizione 2016 di Ecomondo. L’appuntamento leader per il mondo della sostenibilità si presenterà come la grande piattaforma in cui è evoluta la fiera. Una piattaforma delle green technologies nella quale Ecomondo e Key Energy taglieranno il nastro delle venti edizioni, sviluppando la propria offerta espositiva all’insegna di tante altre novità, fra le quali spiccano le nuove sezioni Material Handling, Lifting Solutions & Logistics e Monitoring & Control. E poi, focus sull’efficienza energetica in termini industriali, con White Evolution, e soluzioni applicative urbane all’interno dell’area Città Sostenibile, che diverrà una sorta di hub dove saranno toccabili con mano i percorsi avviati sotto i vari
profili dell’efficienza: da quella energetica a quella in edilizia. In contemporanea ad Ecomondo, Key Energy, il salone dedicato alle soluzioni industriali e applicazioni anche urbane di efficienza energetica, energie rinnovabili, mobilità e città sostenibile, ossia a tutto lo sfaccettato mondo della sostenibilità. Recentemente Rimini Fiera ha firmato un accordo triennale di collaborazione con ENEA nell’ambito di Key Energy, per la realizzazione di ‘8 round per l’efficienza’, ovvero di otto workshop gratuiti che daranno diritto a crediti formativi, nei quali verranno affrontati temi quali la formazione, le strategie competitive, l’innovazione e la finanziabilità. ENEA, inoltre, fornirà contenuti scientifici per incontri, dibattiti e momenti di confronto fra istituzioni, aziende e operatori. L’offerta espositiva sarà poi arricchita e completata da altri, importanti appuntamenti verticali di filiera: Key Wind, l’evento italiano di riferimento per le aziende del settore eolico; H2R Mobility for Sustainability, coi grandi marchi automobilistici e i loro modelli all´avanguardia: macchine alimentate a metano, GPL, elettriche, ibride o plug-in; Città Sostenibile, la via italiana alle Smart Cities
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e Condominio Eco, l’evento nazionale del mondo condominio. E poi non va dimenticata Ecomondo Brasil a San Paolo. Combinando l’esperienza italiana di Rimini Fiera e quella di FIMAI, la prima edizione di Ecomondo Brasil nel 2015 ha rappresentato una eccellente piattaforma di business nel settore delle tecnologie ambientali a livello internazionale. Obiettivi dell’appuntamento brasiliano per l’edizione 2016 sono quelli di presentare al mercato globale attrezzature e soluzioni sempre più innovative per lo sviluppo sostenibile, con focus nei settori Acqua, Rifiuti ed Energie Rinnovabili, e di favorire i contatti tra gli investitori della green economy in Brasile e potenziali partner commerciali esteri. www.ecomondo.com
A great platform with two main lines and a single objective: guiding Italian enterprises towards the ´green´ revolution. ECOMONDO and KEY ENERGY (at Rimini Fiera from 8th to 11th November) will raise the curtain on its twentieth edition, expanding the expo showcase under the banner of two key points: climate change and circular economy. To further strengthen a common identity with an increasingly high profile, this year the two expos will also have a single coordinated image.. It is in fact based on the ´green circular economy´ Ecomondo´s new pay off, which highlights the mission of the expos and the companies taking part in them: a setup that promotes the economic paradigm connected with regeneration, instead of the end-of-life concept, by means of the use of renewable energies. The aim is thus to eliminate the use of harmful toxic substances, therefore waste, which is in turn a possible resource. The organization mechanism of the huge Rimini event therefore takes off again from the great success achieved in 2015, when no less than 103,514 trade visitors attended. This figure also contains the planned rise of the foreign component, with almost 11,000 industry/trade members and 500 buyers from all over the world.
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Ecotec Solution annuncia la distribuzione in esclusiva di Pronar Separare rifiuti in modo che possano intraprendere la via del riutilizzo ormai da anni fa parte della nostra quotidianità. Ecotec Solution Srl dispone delle soluzioni con cui i rifiuti possono essere trasformati in modo affidabile ed economico in materiale riciclabile. Da maggio 2016 la famiglia dei macchinari distribuiti da Ecotec si è allargata. Con la firma del contratto con l’azienda polacca Pronar, Ecotec Solution ha acquisito la distribuzione esclusiva per l’Italia della linea di riciclaggio. I vagli a tamburo mobili Pronar hanno vinto la medaglia d’oro del premio più prestigioso e apprezzato sul mercato polacco. Grazie a un solido design e un semplice principio di funzionamento, i vagli sono perfettamente adatti per lavorare diversi materiali come: terra e terreni contaminati, compost e torba, rifiuti solidi urbani, macerie da costruzione e scavi, sfridi legnosi, cippato e corteccia, inerti (sabbia, ghiaia, ghiaino), e materiale spiaggiato. I tamburi intercambiabili possono essere fabbricati secondo le esigenze del cliente per dimensioni del foro, per spessore e per forma del foro tonda o quadrata. Grazie alla spazzola di pulizia tamburo i fori rimangono liberi e in questo modo si sfrutta tutta l’area di setaccio anche con materiali difficilmente vagliabili. I vagli a tamburo mobili Pronar hanno compatte dimensioni di trasporto, sono
progettati come rimorchio dotato di omologazione europea e possono viaggiare senza permessi speciali su strade pubbliche. Il motore e l’impianto idraulico sono montati su un telaio estraibile che garantisce un facile accesso per la manutenzione. Tutti i vagli mobili Pronar vengono forniti con motore Diesel Caterpillar o Deutz o a scelta con motore elettrico a zero emissioni. La gamma può essere configurata con un’ampia serie di optionals come per esempio, separatore ad aria per la rimozione carta e parti leggere di plastica, griglia sassi azionata tramite telecomando, rulli magnetici per la rimozione di parti ferrose e metalliche che possono essere montati sia sopra che sotto i nastri di scarico. L’ ultima innovazione per i vagli mobili a tamburo Pronar è la versione cingolata. Un autotelaio completamente autonomo permette di lavorare senza disturbi e ulteriori macchine a traino. Il vaglio mobile si può spostare comodamente con un telecomando. Due velocità di cingoli garantiscono un’alta effettività. “Siamo molto contenti di poter introdurre nel mercato italiano la gamma di vagli Pronar, macchinari che si differenziano per l’elevatissima qualità e l’ottimo rapporto qualità prezzo, possibile soltanto grazie al fatto che la maggior parte delle componenti vengono prodotte direttamente negli stabilimenti di produzione
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Pronar, con tecnologie all’avanguardia ed economie di scala derivanti dalla produzione elevata per altri segmenti. Per dimostrare la valenza dei macchinari mettiamo a disposizione macchine dimostrative da provare negli impianti e applichiamo una garanzia per 24 mesi� - affermano Martin Mairhofer e Alex Raich, titolari della Ecotec Solution.
Ecotec Solution Srl è distributore esclusivo in Italia dei vagli Pronar. Ecotec Solution Srl Tel +39 0473 562437 info@ecotecsolution.com www.ecotecsolution.com
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La fitodepurazione per la depurazione delle acque reflue Idrobussetti è uno studio geologico ambientale il cui core business principale è il trattamento e la depurazione delle acque reflue. La specializzazione dell’azienda è la fitodepurazione. La fitodepurazione è uno scavo dimensionato in base agli abitanti equivalenti, impermeabilizzato con un telo armato in geomembrana, riempito di inerti e poi piantumato con delle piante di tipo acquatico, che assorbono gli inquinanti: le specie più adatte a questo tipo di trattamento sono quelle palustri. Gli impianti di fitodepurazione per funzionare necessitano di un adeguato pretrattamento che trattenga i solidi, i grassi ed i detergenti ed abbassi la funzione dei tensioattivi. Il degrassatore ha la funzione di trattenere i grassi della cucina ed i fosfati provenienti dai detergenti, le cosiddette acque grigie. La fossa Imhoff sedimenta e digerisce la parte
solida delle acque nere. Fossa Imhoff e Degrassatore costituiscono il trattamento primario, mentre la fitodepurazione rappresenta il secondario. Qual è il compito principale del trattamento secondario? Abbattere l’azoto tramite un processo di nitrificazione e denitrificazione. La missione di Idrobussetti è quella di consigliare il cliente nel trovare la migliore soluzione depurativa possibile unendo qualità ed economicità. Altri sistemi sono i filtri percolatori che si dividono in anaerobici ed aerobici. Il filtro percolatore anaerobico, un manufatto riempito di palline in polipropilene, lavora in condizioni di anaerobiosi e non necessita di corrente elettrica per farlo funzionare, sopporta la discontinuità di carico e non necessita di molto spazio. Il filtro percolatore aerobico, invece, lavora sfruttando un flusso verticale, sempre attraverso le palline in polipropilene, con la componente aerobica: risulta idoneo nelle situazioni collinari e montagnose. Gli impianti a fanghi attivi ed ossidazione totale lavorano con l’aiuto di una pompa soffiante che insuffla ossigeno
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tramite un timer, per permettere una completa nitrificazione e denitrificazione: sono impianti che depurano in modo ottimale, ma necessitano sempre di un carico organico costante e di corrente elettrica con una gestione più complessa rispetto ad altre soluzioni. Lo studio progetta e dimensiona impianti per il trattamento delle acque di prima pioggia. Un’altra tecnologia che sta a cuore a Idrobussetti è il recupero delle acque piovane, che rappresenta un modo semplice ed ecologico per utilizzare le acque piovane ad uso irriguo e dei wc. In Italia si utilizza acqua potabile per gli sciacquoni dei bagni e per irrigare e, questo, rappresenta un inutile spreco, proprio perché l’acqua è un bene primario molto importante. La geologia è la passione dello studio, che è in grado di fare studi per la costruzione e la ristrutturazione delle abitazioni, in accordo con le norme tecniche costruttive, sia per la regimazione delle acque piovane in situazioni di criticità idrogeologiche (frane e dissesti). Lo studio collabora anche per gli aggiornamenti dei piani di protezione civile e dei PSC comunali. Lo studio non offre prodotti ma soluzioni adatte alle situazioni personali ed individuali dei clienti. Idrobussetti fabio.bussetti@idrobussetti.it www.idrobussetti.it
Idrobussetti is a geological environment company whose main core business is the treatment and purification of waste water. It specializes in phytoremediation: a technology that comes from ancient Egypt, from the Romans to the present day. It is an excavation dimensioned according to the inhabitants equivalents, waterproofed with a cloth reinforced geomembrane, filled with inert and then planted with aquatic plant type, which absorb the pollutants: the species most suitable for this type of treatment are those marsh. The ancient Romans were addressing the waters of the sewers to the marshes of Ostia just to purify. The mission of Idrobussetti is to advise the customer in finding the best possible solution purifying combining quality and affordability. Other systems are trickling filters that are divided into aerobic and anaerobic. The study does not offer products but solutions tailored to personal and individual customer.
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Inaugurato il primo impianto solare termodinamico STEM® al mondo
L’impianto utilizza la sabbia come mezzo di accumulo dell’energia termica generata dalla radiazione solare con la tecnologia dei letti fluidi. L’innovativa struttura per la produzione di energia rinnovabile avviata in Sicilia a giugno 2016 è il frutto della collaborazione tra A2A, la multiutility italiana e il Gruppo Magaldi. Il nuovo impianto è installato in un complesso, il Polo Energetico Integrato del gruppo A2A, che ospiterà una gradua-
le trasformazione verso produzioni energetiche alternative e moderne. STEM® è un’innovativa tecnologia di solare termodinamico brevettata e prodotta dal Gruppo Magaldi. Elemento qualificante del sistema all’avanguardia è l’utilizzo della sabbia, quale mezzo di accumulo dell’energia termica generata dalla radiazione solare, con la tecnologia dei letti fluidi; la stessa garantisce il funzionamento continuo dell’impianto in assenza di irraggiamento, di notte o in presenza di cielo nuvoloso secondo la curva di carico richiesta. La costruzione dell’impianto STEM®, presso il Polo Energetico Integrato di San Filippo del Mela, è stata avviata nel 2015 ed ha visto l’entrata in funzione a giugno 2016. Il modulo, della capacità di 2 MW termici di energia, prevede l’utilizzo di 786 eliostati e si estende su una superficie totale di 2,25 ettari, generando una produzione giornaliera di vapore pari a 20,5 tonnellate. L’innovativa tecnologia STEM® si caratterizza per l’ecocompatibilità dei materiali impiegati quali vetro per gli specchi, acciaio per le strutture e sabbia e non prevede l’impiego di olii diatermici o sali fusi. A San Filippo del Mela, A2A ha programmato sviluppi progettuali ed investimenti che sono finalizzati alla continuità produttiva del sito industriale. Il Polo Energetico integrato prevede, oltre allo
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STEM®, un impianto fotovoltaico, uno di digestione anaerobica con produzione di biometano, e un impianto per la produzione di energia da combustibile solido secondario (CSS) per il quale è stato avviato l’iter autorizzativo presso gli enti competenti. Strutture efficienti, progettate con tecnologie innovative, che consentono di produrre energia da fonti rinnovabili, con risultati positivi anche sulla qualità della vita della comunità. Magaldi Industrie Srl industrie@magaldi.com www.magaldi.com A2A Spa info@a2a.eu www.a2a.eu
STEM® concentrates solar radiation in a module containing fluidized sand at high temperature, which can be used at a later time to generate thermal energy with continuity. STEM® technology is based on modular units, rated 2MWt each, that can be combined together to produce the steam flow rate needed for the production of electricity or heat, in case of cogeneration. Qualified elements of the new system are: • an innovative optical system for concentrating the solar radiation; • the use of silica sand as solar energy storage medium; • the modular configuration, which determines a high overall dependability, the possibility to create customized plants producing the electrical power required by the connected utilities as well as engineering and manufacturing cost optimization; • zero environmental impact: constituent materials are steel, glass and sand, without synthetic oils and molten salts. Solar radiation captured by heliostats is concentrated on a secondary reflector and subsequently focused in a receiver positioned at ground level. The heat absorbed by the receiver is stored in the sand and from there exchanged to produce steam. In absence of sun, at night or on cloudy days, STEM® keeps on generating steam thanks to the thermal storage provided by the sand. The module can be configured to operate continuously according to the requested load. One unit can produce high preassure steam at 600°C, according to the dedicated thermodynamic cycle. One unit allows a thermal storage of up to 6 hours at nominal load. Storage hours increase accordingly if less power is required.
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Mater_SOS Il progetto MATER_SOS (Materiali sostenibili per il ripristino e la realizzazione di nuovi edifici) ha l’obiettivo di abbassare l’impatto ambientale di materiali che si utilizzano tradizionalmente in edilizia quali calcestruzzi, malte, adesivi per piastrelle, ceramiche per rivestimenti interni ed esterni, innovando le formulazioni dei materiali tradizionali con una percentuale di riciclo di oltre il 60% e abbattendo il consumo energetico dei processi produttivi. Dopo aver realizzato una mappatura nella regione Emilia Romagna dei rifiuti idonei ad essere recuperati nel ciclo produttivo dei materiali da costruzione, verranno sviluppati materiali realizzati a partire da matrici geopolimeriche con i
quali si ottiene una consistente riduzione delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera rispetto al cemento Portland ordinario, alleggeriti con aggregati provenienti da scarti di produzione e di adeguate proprietà (ad esempio, provenienti dalla demolizione di edifici). Sarà formulata una nuova generazione di calcestruzzi e betoncini, anche fibrorinforzati, per applicazioni strutturali e malte con elevate prestazioni termo-igrometriche per l’impiego in intonaci. Saranno realizzati prototipi di piastrelle ad alto contenuto di materiale riciclato, isolanti o conduttive a seconda della destinazione d’uso, smaltate con smalti apiombici e piastrelle funzionalizzate mediante deposizione di rivestimenti fotocatalitici, autopulenti e ad elevata riflettanza solare. Il Progetto è stato ammes-
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so a finanziamento nel quadro del PORFESR 2014-2020 – Bando per progetti di ricerca industriale strategica rivolti agli ambiti prioritari della Strategia di Specializzazione Intelligente (DGR n. 774/2015)774/2015). MATER_SOS è promosso e coordinato dal Centro Ceramico insieme a CIRI EC (Centro Interdipartimentale per la ricerca industriale – Edilizia e Costruzioni - dell’Università di Bologna), CNR-ISTEC (Istituto di Scienza e Tecnologia dei materiali ceramici), CertiMaC (Organismo di Ricerca e Certificazione dei Materiali da Costruzione) e il Consorzio RI.COS (Ricerca e trasferimento tecnologico nelle costruzioni), appartenenti alla Rete Alta Tecnologia dell’Emilia-Romagna. Le aziende che partecipano al progetto per il trasferimento tecnologico delle fasi sperimentali alla scala industriale sono Marazzi Group Srl (piastrelle di ceramica), Consorzio Cave Bologna Soc. Coop (aggregati e calcestruzzi) e Fili & Forme Srl (estrusione di monofili sintetici).
MATER_SOS Project (Sustainable materials for renovation and new buildings construction) aims at reducing the environmental impact of materials that are traditionally used in construction such as concrete, mortar, tile adhesives, ceramics for interior and exterior coatings and enamels. This goal will be accomplished by innovative formulations starting from traditional materials with a recycling rate of over 60% and reducing energy consumption of the production process. The project was funded by the European Regional Development Fund - ERDF; the Operational Programme 2014-2020 is focused on priority areas of the Regional strategy for smart specialization of Emilia-Romagna (DGR n. 774/2015)774/2015). MATER_SOS Project is promoted by Ceramic Centre (CC) with the InterDepartment Research Center for Construction (CIRI EC) of the University of Bologna, The Institute of Science and Technology for Ceramics (ISTEC-CNR) of Faenza (Ravenna), the Certification of Materials for Construction (CERTIMAC) of Faenza (Ravenna), and the Consortium for Research and Technology Transfer in Construction (RI.COS) of Bologna. All the above mentioned research centers involved in the project belong to the High Technology Network of the Emilia-Romagna Region. The technology transfer from the experimental phase to the industrial scale will be achieved thanks to the collaboration with Marazzi Group srl a socio unico (ceramic tiles), Consorzio Cave Bologna Soc. Coop (aggregates and concrete) and Fili & Forme s.r.l. (production of synthetic filaments).
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Il legno qui, la plastica là…
Riqualificazione, ristrutturazione, riuso urbano; queste sono le tipologie di intervento che stanno aiutando moltissime imprese di costruzione, in assenza quasi totale di nuovo costruito sia nel settore pubblico sia in quello privato. Si tratta in genere di interventi di ridotte dimensioni che si adattano al tessuto produttivo delle nostre imprese di costruzioni, la maggior parte delle quali si è specializzata per lavorare proprio su cantieri di ristrutturazione; molti di questi interventi prevedono la rimozione totale degli edifici obsoleti, quindi, richiedono l’intervento di imprese dotate di attrezzature in grado di realizzare in totale sicurezza le demolizioni. Per ridurre al minimo l’impatto sulla demolizione, sia in fatto di rumore sia dal punto di vista delle polveri è possibile optare per una tecnica di demolizione selettiva montando sull’escavatore una pinza selezionatrice MB-G 900. La pinza MB-G900, è un’attrezzatura
da 780 kg, progettata da MB Crusher di Fara Vicentino per essere montata su escavatori con peso operativo compreso fra 12 e 18 tonnellate. Ha una capacità di 0,43 metri cubi a chele chiuse e abbina una notevole agilità operativa a una forza di chiusura che consente senza problemi di effettuare opere di demolizione su muratura; la pressione di chiusura, a seconda dei settaggi, può andare da 200 a 400 bar (con una portata d’olio di 30 litri al minuto), mentre la portata di rotazione arriva fino a 20 litri al minuto, da un valore minimo di otto. È estremamente sensibile e consente di effettuare una selezione davvero precisa dei vari materiali, già in fase di demolizione; la progressività con cui si possono gestire le forze di chiusura consente di movimentare materiali riciclabili come legno, metallo, separandoli da quelli destinati alla discarica e, al tempo stesso, di demolire le parti in muratura che poi verranno trasformate in materia prima secondaria. La MB-G900 ha una lunga serie di accorgimenti progettuali che ne aumentano il valore operativo; si va dalla piastra d’attacco inclinata che consente un incremento notevole del raggio di azione della pinza, al movimento continuo a 360° che permette all’operatore di avere sempre la massima versatilità di lavoro compiendo con facilità lavorazioni che con altre attrezzature è semplicemente impossibile eseguire. Particolarmente robusta (costruita in Hardox), la MB-
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G900 ha supporti laterali per le chele che non lesinano sull’acciaio; la forma delle chele molto ben studiata che consente di movimentare tanto materiale grazie all’ampia luce a chela aperta che arriva a 540 mm. Ha chele intercambiabili, valvola di sicurezza (che tiene chiusa la benna in caso di perdita sul circuito dell’olio), il silent block che elimina completamente il classico (e fastidioso) tonfo metallico quando la pinza si apre completamente. La manutenzione, infine è molto semplice, con i punti di ingrassaggio molto ben individuati. Robustezza e manutenzione consentono a MB di corredare la MB-G900 con una garanzia opzionale di 24 mesi. La MB-G è disponibile in quattro modelli adatti ad escavatori a partire da 6, fino a 25 tonnellate. MB S.p.A. Tel +39 0445 308148 info@mbcrusher.com www.mbcrusher.com
Redevelopment, renovation, urban reuse; these types of interventions are helping many construction companies in public and private sector whilst in almost total absence of new built. These are usually small activities which are ideally suited for construction companies specialized on restructuring and refurbishment sites; in many occasions the total removal of obsolete buildings requires the involvement of firms with means and equipment that can safely carry out the demolition. To minimize the demolition impact, in terms of noise and dust it is possible to opt for a selective demolition technique by mounting on the excavator a MBG900 grapple. The MB-G900 weights 780 kg and it is designed by MB Crusher, to be mounted on excavators between 12 and 18 tons. The MB-G900 has a capacity of 0.43 cubic meters with closed claws and combines remarkable agility and strong clamping force which allows to easily carry out masonry demolitions; the closing pressure, depending on the settings, can go from 200 to 400 bar, while the rotation flow is up to 20 liters per minute. The MB-G900 is extremely responsive and allows a precise selection of materials, while undergoing demolition. MBG900 grapple has many design features that enhance performance; the inclined plate connection that considerable increase its range of action, the continuous movement at 360 ° allowing the operator to have the maximum working versatility to do jobs that with other equipment would be simply impossible. Particularly sturdy (built of Hardox), the MB-G900 claws side supports is heavily reinforced as well as a winning claw shape that allows you to move a lot of material, thanks to the wide claw opening that reaches up to 540 mm.
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Montagna 2000 e lo sviluppo del distretto green Montagna 2000 è la società che gestisce il servizio idrico integrato di un ampio territorio che comprende le valli del Taro e del Ceno in Provincia di Parma. Si occupa della captazione, potabilizzazione e della distribuzione di acqua potabile, oltre che della fognatura e della depurazione delle acque nei Comuni soci. È una “società in house” che svolge servizi per il territorio in cui opera e contribuisce a promuovere opportunità di lavoro e salvaguardia delle risorse naturali. Opera nell’appennino emiliano, in un territorio
Nella fotografia: Emilio Guidetti, direttore di Montagna 2000 Spa
ricco di risorse idriche, energetiche ed agro forestali impiegabili per lo sviluppo di energia elettrica e termica. Grazie a questa ricchezza di risorse rinnovabili e a una nuova visione manageriale, la società intende favorire la crescita green dell’intero distretto. Emilio Guidetti, direttore di Montagna 2000 e promotore di questo cambiamento, sostiene che le fonti rinnovabili come l’acqua, il vento e le biomasse debbano essere valutati come fonte di investimenti e come sviluppo di business per incoraggiare lo sviluppo locale. La società a tal fine intende realizzare una piccola centrale idroelettrica su un tratto del proprio acquedotto per produrre energia rinnovabile e sta lavorando anche sullo sfruttamento delle biomasse nonché su piccoli impianti fotovoltaici che riducano la spesa energetica e producano energia verde. Tutti gli impianti dell’azienda sono alimentati da energia elettrica proveniente da fonti energetiche rinnovabili certificate. La scelta di orientarsi verso fonti alternative di energia si inserisce nella volontà di cogliere le disposizioni delineate nella Legge 221/15 (ex collegato ambientale) che promuove un nuovo modello di sviluppo basato sui principi di sostenibilità ambientale anche attraverso misure di semplificazione e incentivi diretti a premiare comportamenti virtuosi. I contributi maggiori da parte del siste-
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ma montano alla green economy possono derivare da progetti di distretto territoriale, individuando macro aree che vadano al di fuori del semplice territorio comunale, scrivendo progetti all’interno dei quali ogni Comune segua un aspetto specifico e nell’insieme il distretto diventa di fatto una green community di pregio attrattiva per un turismo verde qualificato tipico del Nord Europa ma in fase di sviluppo anche in Italia. La società inoltre sta cogliendo l’opportunità di partecipare ad un progetto europeo LIFE per l’assegnazione di fondi da utilizzare nel territorio. Attraverso un programma di valorizzazione della risorsa acqua si intende realizzare un distretto territoriale green. Il progetto è sviluppato per ottimizzare l’esercizio di gestione del servizio idrico integrato nei territori montani a bassa densità di popolazione attraverso la promozione di una cultura di uso sostenibile della risorsa acqua e degli aspetti energetici ad essa correlati. Un ulteriore progetto cui la società sta lavorando è l’Academy, una scuola di formazione sui temi dell’acqua e del riciclaggio dei rifiuti.
Montagna 2000 Spa www.montagna2000.com
Montagna 2000 is the company that manages the integrated water service to a large area that includes the valleys of the Taro and Ceno in the Province of Parma. The area is rich in water resources, energy and agro forestry employable for the development of electrical and heat energy. All farm facilities are powered by electricity from certified renewable energy sources. Renewable resources such as water, wind and biomass are a source of investment and business development to encourage local development.
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Remtech Expo 2016, la migliore edizione di sempre 5.500 visitatori e 230 espositori da Europa, America e Asia; delegazioni moldave, rumene, turche e cinesi; amministrazioni pubbliche di 15 nazioni europee; 400 tra i massimi esperti mondiali di tutela del territorio, bonifiche sostenibili e protezione delle coste; 100 sessioni sulla remediation, l’industria, l’innovazione, il dissesto idrogeologico, i porti e i sedimenti, le opere green, i materiali da scavo, gli ecoreati, l’economia circolare, la comunicazione delle emergenze. Il bilancio della X edizione di RemTech Expo, la manifestazione organizzata da Ferrara Fiere (partner, la Regione EmiliaRomagna), è il migliore di sempre e ne consolida il respiro internazionale, come dimostra la RemTech Europe Conference, avviata con la Commissione Europea e il JRC (Joint Research Center) per stimolare ogni anno le amministrazioni e le impre-
se europee a condividere conoscenze ed esperienze in materia di bonifiche, e a dare impulso a relazioni commerciali. All’incremento delle componenti tecnologica e di innovazione (droni, robot, software, impianti, strumenti altamente specializzati e all’avanguardia) si è accompagnata un’intensa interazione tra produttori e utilizzatori, con tavoli di lavoro operativi e nuovi progetti. Malgrado l’impegno nelle zone terremotate, la Protezione Civile si è resa protagonista di una giornata di lavori sulle tecnologie per lo studio e la gestione delle emergenze, e ha esposto alcune attrezzature di ultima generazione. A terremoti, frane e alluvioni è stato dedicato un focus con #italiasicura, che ha promosso un confronto sul Piano Nazionale
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2015-2020 contro il dissesto e sugli indirizzi per gli interventi di riduzione del rischio. Assoporti e le Autorità Portuali hanno dato un apporto fondamentale sui dragaggi e i sedimenti, mentre Confindustria ha presentato il Position Paper sulle bonifiche, cui RemTech ha fornito il proprio contributo tecnico-scientifico. Tra gli interlocutori chiave, il Ministero dell’Ambiente, con il Tavolo Nazionale sull’Erosione Costiera, e la Regione Emilia-Romagna, partner unico del progetto di internazionalizzazione. Inoltre, in occasione degli Stati Generali delle bonifiche, il Commissario Straordinario per la bonifica e la riqualificazione dell’Area Vasta di Taranto, Vera Corbelli, ha illustrato il laboratorio in scala 1:1, per sperimentare sul campo le tecnologie innovative, in cui si concretizzerà la collaborazione con RemTech. Appuntamento a RemTech Expo 2017 dal 20 al 22 settembre, con due importanti novità: la trattazione scientifica dei terremoti e della chimica verde. Ferrara Fiere Congressi www.remtechexpo.com
Remtech Expo 2016, the best edition ever. See you on 20-22 september 2017! 5,500 visitors and 230 exhibitors from Europe, America and Asia; Moldovan, Romanian, Turkish and Chinese delegations; public administrations representing 15 European nations; 400 among the world’s leading experts in territory protection, sustainable remediation and coastal defence, including the major general contractors and contracting authorities; 100 sessions on remediation, industry, innovation, hydrogeological instability, ports and sediments, green works, excavated materials, environmental crimes, circular economy, emergency communication. The balance of the 10th edition of RemTech Expo, organized by Ferrara Fiere (partner, the Emilia-Romagna Region), is the best ever and strengthens its international standing, as shown by the RemTech Europe Conference, launched with the European Commission and the JRC (Joint Research Center). The appointment for the next RemTech Expo’s edition is from 20 to 22 September 2017, with two important new features: the scientific focuses on earthquakes and green chemistry.
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SaMoTer 2017, il cuore delle macchine per costruzioni batte in Italia
Dal 22 al 25 febbraio 2017 presso il Quartiere espositivo di Veronafiere a Verona. SaMoTer, Salone Internazionale delle Macchine Movimento Terra, da Cantiere e per l’Edilizia è l’unica manifestazione in Italia ad abbracciare tutti i settori del mondo delle costruzioni e, a livello europeo, rappresenta il principale punto di riferimento per il comparto nel 2017. La manifestazione è inserita nel ciclo delle fiere europee patrocinate dal CECE, il Comitato europeo che raggruppa le associazioni dei costruttori di macchine movimento terra e per costruzioni. SaMoTer si appresta a raggiungere il prestigioso traguardo della 30^ edizione e, con oltre cin-
quant’anni di storia, rappresenta una vetrina importante e l’appuntamento irrinunciabile per tutti i professionisti che, a vario titolo, operano nel mondo delle costruzioni. Dal 2014 si svolge in concomitanza con Asphaltica (macchine e impianti per il settore stradale e del bitume promossa da e con Siteb, l’Associazione Italiana Bitume Asfalto Strade). Inoltre, grazie ad una collaborazione tra Veronafiere e Fiera Milano, nel 2017 anche Transpotec Logitec, rassegna internazionale dedicata a trasporti e logistica, si svolgerà nel quartiere fieristico veronese in contemporanea a SaMoTer. L’ampia offerta espositiva è tradizionalmente arricchita da una grande area dinamica esterna, dove gli operatori professionali possono assistere a dimostrazioni, test e prove di abilità delle macchine in movimento, nonché da un ricco programma di convegni di respiro internazionale e di appuntamenti tecni-
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co-formativi volti a promuovere e sviluppare un costruttivo dibattito tra decision maker e operatori del settore, associazioni, enti, anche grazie al coinvolgimento di tutti gli attori di rilievo nell’ambito della pubblica amministrazione (Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Esercito etc.). Il focus di SaMoTer 2017 - Gestione del territorio: l’uomo e la macchina SaMoTer è un evento radicato nella tradizione italiana e internazionale delle macchine da costruzioni, capace di catturare l’attenzione e di coinvolgere tutti gli attori del settore. Non solo una vetrina espositiva, ma luogo privilegiato per le opportunità di business, lo scambio di contenuti, approfondimenti, momenti formativi, per dare spazio alla ricerca e coinvolgere le istituzioni. Per ogni edizione viene stabilito un tema portante attorno al quale sono costruiti contenuti e approfondimenti di respiro internazionale. Focus di questa 30^ edizione del Salone è la prevenzione del dissesto idrogeologico, la salvaguardia e manutenzione del territorio e le soluzioni per le emergenze ambientali, con particolare riferimento al contributo che macchine e tecnologie nel campo del movimento terra possono portare agli operatori che intervengono in contesti ambientali a rischio. SaMoTer-Veronafiere Tel +39 045 8298 317 www.samoter.it
SaMoTer, International Earth-Moving and Building Machinery Exhibition is the only event in Italy covering all construction machinery sectors and represents the main landmark for the building equipment industry in Europe in 2017. The Exhibition is a partner event in the cycle of European trade fairs sharing the patronage of CECE, the Committee for European Construction Equipment, which brings together earth moving and building machinery manufacturers associations. SaMoTer is about to reach the prestigious milestone of the 30th edition, and with more than fifty years of history, is an important showcase and a not-to-be-missed appointment for all the players and professionals in the construction equipment value chain. The focus topic of SaMoTer 2017 - Land management: man and machine SaMoTer boasts strong roots in Italian and international construction machinery traditions and as such catalyses the attention and involvement of all the main players in the sector value chain. It is not merely a showcase but a preferential venue for business opportunities, sharing content, analysis and training, as well as for promoting research and involving institutions. Each edition is organised around a central topic as the focus for developing content and analysis on an international scale. The main focus of the 30th SaMoTer is the prevention of hydrogeological instability, protection and maintenance of local areas and solutions for environmental emergencies, with special emphasis on the contribution that earth-moving machinery and technologies can offer operators involved in environmental contexts at risk.
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60 anni nel movimento terra L’azienda Sani Rino nasce nel 1954 a Felino, in provincia di Parma, per volontà del Sig. Rino Sani. Il movimento terra fu l’attività iniziale a cui, poco alla volta, se ne affiancarono altre grazie all’acquisto di nuovi macchinari sempre più specifici per l’edilizia. Nel 1976 inizia la produzione di calcestruzzo preconfezionato e l’azienda allarga i propri orizzonti occupandosi di opere stradali e di urbanizza-
zione. Dal 1994 compie anche demolizioni industriali e civili con attrezzature e mezzi all’avanguardia. Oggi l’azienda è guidata dai figli Alfredo, Franca ed Enrico che la portano avanti con lo stesso impegno e passione che fu del padre Rino. L’azienda ha celebrato oltre sessanta anni di attività: anni colmi di ricordi, di cambiamenti, di passione per il proprio lavoro e di competenza. Negli ultimi anni, l’azienda si è distinta sul territorio per gli importanti cantieri di demolizione svolti che hanno contribuito al rinnovamento urbanistico di aree dismesse o degradate. Le attività di demolizione sono svolte secondo le moderne tecniche di demolizione selettiva che permettono di recuperare tutti i materiali presenti nel cantiere avviandoli a nuova vita. Contribuire a ridurre la quantità dei rifiuti indifferenziati è una costante di questa azienda storica della Provincia di Parma. Sani Rino inoltre concorre allo sviluppo di una economia circolare nel territorio, permettendo il recupero di tutti i rifiuti da costruzione e demolizione prodotti nei cantieri di competenza. L’azienda, inoltre, è in possesso di un centro di riciclaggio inerti di proprietà. Il centro di riciclaggio di Felino è situato vicino all’argine del torrente Baganza. L’area, che è divisa in due zone comuni-
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canti, è occupata dal centro di riciclaggio e dall’impianto per la produzione del calcestruzzo. L’azienda possiede un impianto computerizzato, che ha ottenuto una certificazione di controllo della produzione di calcestruzzo preconfezionato (CPF 0925 NPC C a n. 43/2009), ed un treno completo per la stabilizzazione dei terreni a calce. L’impresa ha inoltre conseguito le certificazioni SOA per le categorie OG 3 classe V, OG 6 classe III, OS23 classe II, fornendo così un ventaglio completo di servizi e soluzioni a diverse tipologie di clientela sia pubblica che privata. Sani Rino Srl Tel +39 0521 831189 info@sanirino.it www.sanirino.it
The company Sani Rino was created in 1954 in Felino, in the province of Parma, by Mr Rino Sani. Earthmoving was the initial activity to which, little by little, he joined by others through the purchase of new machinery more and more specific construction. In 1976 the production of ready-mixed concrete and the company broadens its horizons dealing with road works and urbanization. Since 1994 also makes industrial demolitions and civilian equipment with cuttingedge media. Today the company is led by the children Alfredo, Franca and Enrico who carry on the family business with the same commitment and passion that was his father Rino. The company has celebrated over fifty years of activity: year full of memories, of changes, of passion for their work and expertise. In recent years, the company has distinguished itself for major scrap yards that contributed to the redevelopment of brownfield sites or degraded. The demolition activities are carried out in accordance with modern techniques that allow selective demolition to recover all the materials at this site starting them to new life.
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Un Sennebogen 835 elettrico fisso per la Centrofer La Centrofer di Roma è un’azienda che si occupa di rottami, rifiuti, riciclaggio, metalli, smaltimento, cavi elettrici e taglio a fiamma. Si è da poco dotata di un Sennebogen 835 Elettrico Fisso e Fabio Paniconi, amministratore delegato, descrive le ragioni che lo hanno portato all’acquisto della macchina. “A dire il vero è la storia della Sennebogen e la presenza di un dealer solido in Italia come la Cesaro che mi hanno indirizzato verso la scelta. La Sennebogen è un riferimento nel settore della produzione di macchine per la movimentazione. L’azienda ha sempre dedicato attenzione e cura nel mantenere corrispondenza fra progettazione e ciclo di produzione con le reali esigenze della clientela”. È facile riscontrare la differenza fra Sennebogen e gli altri competitor dando una
semplice occhiata ad un catalogo. Sennebogen offre caricatori che partono da uno sbraccio di 9 metri sino a 42 per le installazioni fisse. Nonostante la gamma prodotti sia così ampia, per ogni caricatore è possibile apportare ulteriori modifiche in base alle proprie esigenze e per tutti i modelli c’è la possibilità di installare una motorizzazione elettrica o diesel. “A dire il vero” – continua Paniconi - “nonostante le nostre esigenze fossero specifiche e normalmente fuori standard per gli altri costruttori, siamo riusciti ad allestire la macchina con allestimenti standard. Chiaramente siamo partiti dal presupposto che il caricatore dovesse essere elettrico ed a postazione fissa. Definito il raggio di azione necessario ed i cicli/ora richiesti per la movimentazione, si è individuato il modello. Per il nostro Sennebogen 835 con sbraccio da 20m, abbiamo scelto come allestimento un pilone su basamento in acciaio con la portCab all’interno della quale abbiamo installato anche i comandi della pressa cesoia”. Nella scelta della macchina ideale, la Centrofer è stata affiancata dalla
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Cesaro Mac Import, dealer Sennebogen in Italia. “Credo che il supporto tecnico che ci ha fornito Cesaro sia stato fondamentale” – prosegue Paniconi. “Si vede che Cesaro è un’azienda di lungo corso e conosce molto bene il settore. In verità mi sono trovato a mio agio con Cesaro perché la struttura dell’azienda è molto simile alla maggior parte delle aziende italiane che, come Centrofer, amano la loro attività e che vedono il lavoro come parte integrante della loro vita. Lavorando con Cesaro ho avuto da subito la sensazione che volessero darmi la macchina giusta perché erano sicuri che avrei potuto lavorare esattamente come avevo bisogno di lavorare. E così è stato. E poi, vi consiglio di farci un salto di persona per vedere come lavorano”. L’acquisto di una macchina elettrica fissa migliora notevolmente il ciclo di lavoro. “Questa installazione è stata molto importante per Centrofer; ha segnato un punto di svolta che proietta l’azienda in un ambiente di lavoro ancora più sicuro e piacevole per i nostri dipendenti, che ottimizza al massimo la movimentazione del
materiale e che, dopo tutto, dà anche un segnale positivo per dire che noi imprenditori ce la mettiamo tutta e che siamo i primi a credere in questo paese nonostante le difficoltà siano tante. Il futuro per noi è già adesso, ci basta continuare a lavorare ed investire come sempre abbiamo fatto; e la buona riuscita di questa installazione non può che dispormi positivamente verso Cesaro e Sennebogen” – conclude Paniconi. Sennebogen è commercializzata in Italia da Cesaro Mac Import Spa. Cesaro Mac Import Spa Tel +39 0421 231101 cesaro@cesaromacimport.com www.cesaromacimport.com
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UniSort BlackEye per la separazione delle plastiche nere Nel settore del recycling, selezionare e smistare con efficacia le plastiche nere è un compito gravoso, che mette in difficoltà la maggior parte dei separatori ottici ma non Steinert. Con UniSort BlackEye è possibile separare le plastiche nere frantumate, garantendo un granulato puro e di conseguenza più pregiato. Tecnologia HSI Il cuore di ogni separatore è l’unità di detezione, sistemata sopra il nastro, che adotta la tecnologia Hyper Spectral Imaging (HSI). Vediamone il funzionamento: una fonte di luce illumina le scaglie di plastica, dette ‘flakes’. Un sistema a telecamera analizza la luce riflessa, nel cui spettro mancano le frequenze caratteristiche della rispettiva specie di materia plastica. Ogni materia plastica ha, per così dire, una propria impronta digitale. Il software di analisi, studiato dal Gruppo
Steinert, riconosce poi in base agli spettri di riferimento archiviati se si tratta di materia plastica, legno, vetro, carta o un oggetto scuro. La particolare affidabilità di tale analisi si spiega anche con il fatto che la telecamera non scansiona il nastro punto per punto, bensì simultaneamente su 320 punti d’immagine sull’intera larghezza del nastro. In tal modo è possibile rilevare anche le minime nuance nello spettro NIR. Una tonnellata di scaglie l’ora Come fare se l’utente ad esempio vuole separare le Poliolefine come il Polietilene (PE) e Polipropilene (PP)? Oppure scartarne delle altre dal misto, ad esempio il Polivinilcloruro (PVC), Polistirene (PS) e i polimeri? In tali casi, il software trasmette i dati di posizione corrispondenti al sistema di aria compressa installato alla fine del nastro trasportatore. In una frazione di secondo si apre la valvola high speed appropriata, in modo da scartare il materiale mirato investendolo con un
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getto d’aria compressa. La velocità con cui lavora UniSort BlackEye è sufficiente a scansionare il nastro anche a velocità di 4 m/s e circa 35 milioni di punti di rilevamento ovvero fino a 5.000 oggetti al secondo. Tutto ciò garantisce un efficiente impiego industriale nell’ambito delle materie plastiche frantumate, con pezzatura tra 10 e 30 millimetri. In media UniSort BlackEye produce un flusso di flakes pari a una tonnellata l’ora. I separatori Steinert per il settore recycling sono commercializzati in Italia da Cesaro Mac Import Spa. Cesaro Mac Import Spa Tel +39 0421 231101 cesaro@cesaromacimport.com www.cesaromacimport.com
Although the pure separation of black plastics is one of the main recycling tasks, most optical sorting machines are unable to handle it. To tackle this challenge, the Steinert Group, has launched the UniSort BlackEye on the market. This new optical sorting system enables recycling companies to produce purer granules that are so valuable that the investment in the device quickly pays off. At the heart of all sorting systems is the detection unit, which is located above the conveyor belt and equipped with hyper spectral imaging (HSI) technology. The system works as follows: A source of light illuminates the plastic flakes on the conveyor belt, while a camera system analyses the reflected light. The spectrum of this reflected light is missing certain frequencies that are characteristic of the different types of plastic. This means that each type of plastic has more or less its own ‘fingerprint’. Using stored reference spectra, analysis software that was developed by the Steinert Group then recognizes whether an item is made of plastic, wood, glass, or paper, and whether it is a dark object. One of the reasons why this analysis is especially reliable is due to the fact that the camera doesn’t scan the conveyor belt pixel by pixel. Instead, it simultaneously scans 320 pixels across the entire belt width, enabling even tiny variations in the NIR spectrum to be detected.
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Da rifiuti di lana a fertilizzanti organici azotati con l’idrolisi verde "Conversione con idrolisi verde di rifiuti di lana in fertilizzanti azotati organici" è un progetto LIFE + sostenuto dall'Unione Europea nell'ambito del programma LIFE + Politica ambientale e governance, 2012, cui partecipano la Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Torino, OBEM S.p.A., ISMAC- BI del CNR. L'obiettivo principale del progetto Life+GreenWoolF è quello di dimostrare che l'idrolisi verde con acqua surriscaldata è un modo efficace e redditizio per convertire i rifiuti di lana in fertilizzanti organici azotati con buone proprietà di modifica del suolo. Le fibre di lana assorbono e trattengono l'umidità in modo molto efficace; questa proprietà può essere un vantaggio per i terreni in quanto può ridurre il deflusso di contaminanti come i pesticidi, e può
aiutare nella conservazione dell'acqua. La lana contiene elementi come carbonio (50%), azoto (16-17%) e zolfo (3-4%), che svolgono un ruolo essenziale nella nutrizione vegetale. L'azoto organico è la principale fonte di nutrimento delle piante e deriva dalla decomposizione di animali e piante nel suolo. La prima fase di questo processo è l'idrolisi delle proteine in parti più piccole (peptidi) e nei loro costituenti primari, gli amminoacidi. La sostanza organica del suolo o 'humus', materiale di base del ciclo del carbonio e dei nutrienti nella biosfera, è la principale fonte di nutrienti per la crescita delle piante (dopo la decomposizione microbica) e contribuisce alla qualità del suolo (struttura del suolo e resistenza all'erosione). I processi di idrolisi possono essere effettuati in differenti condizioni di processo con diversi agenti chimici. L'idrolisi con acqua surriscaldata, in condizioni di processo controllate, con lo scopo di adattare l'estensione della lunghezza delle catene peptidiche, è molto interessante poiché si possono produrre residui poco idrolizzati che agiscono come un fertilizzante a lenta cessione di azoto. In questo processo i rifiuti di lana vengono trattati direttamente con acqua surriscaldata, senza operazioni di pulitura preliminari costose e inquinanti, in quanto allo stato grezzo contengono materiali come sali di potassio, lipidi, carboidrati che arricchiscono il prodotto finale. L'idrolisi viene adattata in modo
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da ottenere differenti proporzioni di nutrienti a rilascio lento/veloce: aminoacidi (rilascio veloce) e residui di fibre parzialmente idrolizzate (rilascio lento) e porzioni di fibre degradate che vengono assorbite in un tempo più lungo. Questo, insieme con la capacità della lana di trattenere acqua, e di agire come uno scambiatore di ioni assorbendone l'eccesso, riduce il deflusso di nutrienti nei corsi d'acqua. Per testare il processo OBEM ha progettato, costruito un impianto di idrolisi dimostrativo trasportabile composto essenzialmente da: • generatore di vapore autonomo per la produzione del vapore necessario al processo; • reattore per idrolizzare la lana ad alta temperatura; • sistema di raffreddamento per il reattore di idrolisi; • vasca di raccolta per il prodotto idrolizzato; • vasca di accumulo dell’acqua necessaria all’alimentazione della caldaia e al raffreddamento finale del sistema con pompa autonoma di pressurizzazione; • addolcitore per il trattamento dell’acqua di alimentazione della caldaia; • vasca di recupero dell’acqua utilizzata per il raffreddamento. Obem Spa www.obem.com
“Green hydrolysis conversion of wool wastes into organic nitrogen fertilisers” is a LIFE+ project supported by the European Union under the LIFE + Environment Policy and Governance 2012 program, coordinated by the Insitute for Macromolecular Studies of the Italian National Research Council. The project proposal combines competencies of the Public University (Faculty of Engineering of the POLITO), a private Company (OBEM S.p.A.) and a Public Research Institution (ISMAC- BI) of the National Research Council (CNR). The main objective of the Life+GreenWoolF project is to demonstrate that green hydrolysis with superheated water is an effective and profitable way to convert wool wastes into organic nitrogen fertilisers with good soil amendment properties. This process converts unserviceable grease wool into an effective soil conditioner with tailored release speed of nutrients, bio-stimulants and water storage capacity. Wool contains elements such as carbon (50 %), nitrogen (16-17 %) and sulphur (3-4 %) which play an essential role in plant nutrition. Controlled treatment with superheated water converts wool keratin (the wool protein) into simpler compounds, and allows tailoring the release speed of nutrients to plants.
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Il pellet prodotto dal riciclo dei fondi di caffè Il caffè è al secondo posto tra le materie prime commercializzate a livello mondiale dopo il petrolio, seconda bevanda più bevuta al mondo dopo l’acqua e settore di fondamentale importanza per l’industria delle beAvete mai gustato una tazza di buon caffè coccolati dal confortevole calore di una stufa a pellet? Da oggi le due esperienze potranno essere legate non solo dal piacere che regalano, ma anche dal materiale che utilizzano! È nata infatti Oltrecafé, startup innovativa che ha deciso di partire proprio dalla bevanda “nazionale” per dare vita al primo pellet italiano al caffè: un potere calorifico maggiore del classico pellet di legno, un’anima 100% green e un aroma… inconfondibile!
vande italiane. Ma quanti rifiuti produce? Circa 360.000 ton di fondi di caffè e 1miliardo di capsule che prendono la via dell’indifferenziato ogni anno solo in Italia. Con Oltrecafé Comuni e soggetti aderenti potranno ottimizzare la gestione dei propri rifiuti e diminuire la quantità di indifferenziato, a partire proprio dal riciclo dei fondi del caffè e delle capsule come “buona pratica” di economia circo-
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lare, ottenendo pellet innovativi per il mercato italiano che importa l’85% del pellet che consuma. Questo significa riscoprire materiali e materie prime seconde reperibili “a km zero” che possono sostituire materie importate da paesi lontani e rilanciare l’economia green locale. Mentre la richiesta di pellet aumenta, la sua sola produzione infatti ha una ricaduta occupazionale pari a 8,3 unità lavorative per milione di euro fatturato, contro 0,5 per i derivati dalla raffinazione del petrolio ( Dati coordinamento Free (fonti rinnovabili ed efficienza energetica) ed Aiel anno 2014. La scommessa è partire dall’ambiente per creare valore e trasferirlo alle comunità. Oltrecafé è il primo progetto che va in questa direzione, proponendo il servizio di ritiro e riciclo di questa frazione di rifiuto e la fornitura di un pellet unico nel suo genere, dalla profonda anima green. C’è molto altro oltre la tazzina di caffè… Oltrecafé ask@oltrecafe.com www.oltrecafe.com
Have you ever tasted a cup of good coffee pampered by the comfortable warmth of a pellet stove? From today the two experiences can be linked by the same “fuel”: coffee! Oltrecafé is an innovative startup that has departed from its own “national” drink to create the first Italian coffee pellet: a heating value higher than the classic wood pellet, a 100% green soul and a unique aroma! Do you know that every year, only in Italy, about 360.000ton of coffee grounds and 1 billion of capsules go to landfill/incinerator? With Oltrecafé municipalities and companies can optimize the management of their waste, whilst people can get innovative pellets for their stoves: today in fact Italy imports the 85% of the total pellet consumed. The bet is to start from the environment to create value and transfer it to the community. Oltrecafé propose the recycling service for coffee grounds and the sales of a distinctive coffee pellet with a deep green soul. There is much more beyond a cup of coffee ...
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TOMRA Sorting Recycling, vent’anni di leadership nella selezione dei rifiuti
Recuperare e selezionare materiali preziosi dalle frazioni riciclabili è indispensabile per la gestione responsabile e sostenibile delle risorse del pianeta. Servono grandi competenze ed aziende altamente specializzate, per operare con successo in un settore estremamente delicato e complesso. Tra le migliori imprese, un posto di indiscussa preminenza spetta alla norvegese TOMRA Sorting Recycling, leader tecnologico nel settore della progettazione, sviluppo e realizzazione di innovative soluzioni di selezione basate su sensori per l’industria del riciclaggio dei rifiuti e dei metalli. Le svariate applicazioni di TOMRA Sorting Recycling comprendono il packaging, la carta, i rifiuti solidi urbani, la plastica, i rifiuti elettronici, l’alluminio e i veicoli a fine vita. I sistemi TOMRA operano fino a 640.000 punti di scansione al secon-
do: una performance che li rende sia estremamente veloci sia accurati, aumentando il flusso dei rifiuti e fornendo un prodotto di qualità costante. Oggi oltre 4.500 macchine TOMRA Sorting Recycling sono al lavoro in più di 50 paesi. Nel 2016 la divisione Riciclaggio dell’impresa norvegese TOMRA festeggia due decenni di attività. Nata nel 1996 come TITECH Autosort, l’impresa è il frutto di un progetto di Ricerca e sviluppo iniziato nel 1993 dal Gruppo TOMRA Sorting, leader nel settore della selezione a sensori per l’industria alimentare e mineraria, con oltre 110 anni di esperienza e più di
Tom Eng, Direttore Generale della Divisione Riciclaggio di TOMRA
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10.500 unità installate in oltre 80 paesi. Ideatrice del primo sensore al mondo che utilizza lunghezze d’onda nel “vicino infrarosso” per le applicazioni di riciclaggio rifiuti, TOMRA Sorting Recycling ha accesso a 15 test centers diffusi nei vari continenti, un dipartimento ricerca e sviluppo dedicato e una rete di assistenza capillare che assicura ai clienti i benefici di una continua innovazione e attenzione costante. Grazie alla continua innovazione, la tecnologia di cernita automatica ha fatto un salto qualitativo straordinario negli ultimi due decenni, raggiungendo decisivi miglioramenti nella risoluzione dei sensori. Al momento, sofisticate fonti di luce facilitano la selezione dei materiali con un grado di precisione ed efficienza prima inimmaginabili, naturalmente con consumi di energia molto ridotti. Attualmente questi importanti progressi tecnologici permettono l’individuazione di frazioni ultrasottili fino a 0,5 mm di diametro con alcuni materiali e tecnologie, mentre gli oggetti più grandi si possono scansionare con una precisione maggiore. TOMRA Sorting Recycling orionsrl1@virgilio.it www.tomra.com/recycling
TOMRA Sorting Recycling designs and manufactures sensor-based sorting technologies for the global recycling and waste management industry. Over 4,400 systems have been installed in 50 countries worldwide. Responsible for developing the world’s first near infrared (NIR) sensor for waste sorting applications, TOMRA Sorting Recycling remains an industry pioneer with a dedication to extracting high purity fractions from waste streams that maximize both yield and profits. TOMRA Sorting Recycling is part of TOMRA Sorting Solutions which also develops sensor-based systems for sorting, peeling and process analytics for the food, mining and other industries. TOMRA Sorting is owned by Norwegian company TOMRA Systems ASA, which is listed on the Oslo Stock Exchange. Founded in 1972, TOMRA Systems ASA has a turnover around €650m and employs over 2,600 people.
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Inarrestabile Trevi Benne Trevi Benne viene fondata nel 1992 e in meno di 25 anni è divenuta un’azienda leader nella produzione di attrezzature da demolizione, riciclaggio, movimento terra e industria forestale. Opera in 45 paesi con una rete di concessionari professionale realizzando prodotti su misura con prestazioni di indiscusso valore e durata nel tempo. La filosofia dell’azienda abbraccia quattro principi fondamentali, validi per ogni reparto produttivo, commerciale e amministrativo e per ogni situazione lavorativa quotidiana: Ricerca, Sviluppo, Qualità e Servizio. Questi valori sono alla base di ogni nuovo progetto, di ogni iniziativa rivolta alla soddisfazione e al miglioramento delle condizioni lavorative del cliente. Una delle più importanti novità tecnologiche sviluppate recentemente è l’Impact Booster, una valvola idraulica installata sul cilindro che moltiplica la pressione di esercizio tre volte rispetto a quella in ingresso. Con questa innovazione le prestazioni di lavoro aumentano
mediamente di un 20% grazie alla maggior forza di frantumazione sviluppata dal booster. Non solo quindi più potente per definizione, ma decisamente più veloce nel ciclo apri/chiudi, che si traduce in maggior produzione giornaliera. L’adozione di un cilindro idraulico di minor alesaggio riduce il flusso d’olio fornito all’attrezzatura fino al 30%, con la conseguente riduzione di consumo di carburante (le attrezzature dotate di questa soluzione si potrebbero definire anche “eco-friend” per il minor impatto ambientale procurato). Questa nuova tecnologia è stata applicata a tutte le principali serie di attrezzature per la demolizione nei modelli da 1,5 a 3,5 ton e quindi alla serie Multi Kit MK, alla Pinza Primaria HC, al Frantumatore Fisso F e al Frantumatore Girevole FR. Per il settore “RECYCLING” l’azienda ha ampliato la serie Marilyn CS aggiungendo due modelli: la cesoia CS 50RS del peso di 4.750 kg. e il modello CS 160RS, un vero e proprio colosso con un peso di 15.500 kg., un’altezza di oltre 5 metri, un’apertura di 1.100 mm. che sprigiona alle lame una forza superiore a 1.300 ton. Per rispondere alle esigenze specifiche del segmento “SCRAP” è stata ampliata la gamma sviluppando una cesoia per il taglio e riciclaggio dei binari ferroviari particolarmente richiesto nei paesi nord europei chiamata serie RC. Rimanendo sempre nel settore del recupero del materiale ferroso è stata progettata una pinza estrattrice serie CD ideale per i
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professionisti nel commercio dei rottami e gli auto-demolitori che operano sul recupero di veicoli rottamati. Migliorie, accorgimenti tecnici, restyling sono aspetti fondamentali che caratterizzano la creazione e distribuzione delle attrezzature Trevi Benne. Innovazione e qualità/affidabilità del prodotto sono profondamente legati e indispensabili per poter crescere sul profilo tecnologico e in termini di gradimento all’utilizzatore. We are demolition Video
Trevi Benne S.p.A. Tel +39 0444 760773 info@trevibenne.it www.trevibenne.it
Trevi Benne was founded in 1992 and in less than 25 years has become a leading manufacturer of demolition, recycling, earthmoving and forestry industry equipment. It operates in 45 countries with a network of professional dealers who provide customized products with performance of undisputed value and durability. Research, Development, Quality and Service are the values and basis of any new project and initiative aimed at the satisfaction and the improvement of customer’s working conditions. One of the most important technological innovations developed recently is the IMPACT BOOSTER, a hydraulic valve installed on the cylinder which triples operating pressure compared to input pressure. Thanks to this innovation, performance increases on average by 20% due to higher crushing force developed by the BOOSTER. Not only therefore, is it more powerful by definition, but also much faster in the open/close cycle, which translates to increased daily output. This new technology has been applied to all major series of demolition equipment in models ranging from 1.5 to 3.5 tons. For the “RECYCLING” sector, we have expanded the MARILYN CS series by adding two models: the CS 50RS shear, weighing 4,750 kg, and the CS 160RS model, a real giant, weighing 15,500 kg, with an opening of 1.100 mm that provides the blades with a force greater than 1,300 tons. To meet the specific needs of the “SCRAP” sector, we expanded the range by developing a shear for the cutting and recycling of train tracks called RC series, which is particularly popular in northern European countries. Still within the field of ferrous material recovery, we have designed the CD series, an extraction crusher ideal for professionals who trade in scrap and car demolishers who recover scrapped vehicles.
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Untha XR mobil-e, innovazione nella triturazione mobile dei rifiuti Dopo un’ampia serie di test in tutta Europa, Untha, azienda specializzata nella produzione di trituratori, rinomata a livello mondiale, ha introdotto sul mercato il primo trituratore mobile elettromeccanico. Il nuovo XR3000 mobil-e rappresenta un concetto di macchina rivoluzionario nella triturazione mobile dei rifiuti in quanto sfrutta i tanti vantaggi dell‘azionamento elettromeccanico, senza dover rinunciare alla flessibilità di una macchina mobile. Come tutti i prodotti XR, anche il XR mobil-e è dotato del sistema Untha Eco Drive ad alta efficienza energetica che garantisce che i costi di gestione siano minimizzati mentre le potenzialità e la qualità del materiale massimizzati. Al contrario di macchine mobili convenzionali inquinanti, rumorose e con elevati consumi energetici, XR mo-
bil-e è azionato in modo ecosostenibile ed economico. Per muoversi XR mobil-e viene manovrato tramite un telecomando in modo comodo e in piena sicurezza. Attraverso l’ampia selezione di diverse griglie forate e strumenti di taglio, la configurazione della macchina può essere adattata in modo da ottenere una determinata pezzatura del materiale in uscita sulla base delle diverse esigenze dei clienti. XR mobil-e tritura con facilità rifiuti ingombranti, solidi urbani, industriali, da demolizioni edili e rifiuto legnoso di ogni genere per produrre un CSS omogeneo idoneo per inceneritori, cementifici e impianti di gassificazione o biomassa. Sono disponibili due diversi sistemi di taglio in base al materiale e alla pezzatura che si vuole ottenere: il sistema lacerante RIPPER e il sistema tagliante CUTTER con spintore interno. Con entrambi i sistemi di taglio si possono ottenere pezzature da 400 mm fino a 30 mm. La potenzialità variabile in funzione della qualità del materiale in ingresso e del diametro delle griglie forate va dalle 10 t/h fino a 70t/h. Martin Mairhofer, Managing Director
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Ecotec Solution dichiara: “Durante i test del macchinario ed il roadshow dimostrativo in tutta Europa, vicino ai vantaggi e ottimi risultati di performance, abbiamo ricevuto un fantastico feedback per il funzionamento silenzioso del trituratore Untha XR mobil-e. Con livelli di rumorosità al di sotto di 80 dB(A), vengono protetti gli operatori e salvaguardati eventuali vicini da disturbi indesiderati. Questo facilita orari di lavoro estesi e permette produttività incrementata e profittabilità dell’ impianto.” “Siamo contenti di avere nel nostro parco macchine un nuovo Untha XR mobil-e che mettiamo a disposizione per prove e noleggi presso i nostri clienti. Durante queste attività i clienti interessati hanno la possibilità di vedere all’opera il trituratore con il loro materiale sul loro impianto. Invitiamo tutti coloro che sono interessati all’acquisto di un trituratore, a contattarci per organizzare una dimostrazione dal vivo!” Dichiarano i titolari di Ecotec Solution, distributore esclusivo Untha per l’Italia, Martin Mairhofer e Alex Raich. I trituratori Untha sono commercializzati in Italia da Ecotec Solution Srl. Ecotec Solution Srl Tel +39 0473 562437 info@ecotecsolution.com www.ecotecsolution.com
Globally renowned engineering specialist UNTHA has launched the world’s first electrically-driven mobile shredder following extensive successful trials across Europe. The ‘XR mobil-e’ is the latest innovation from the Austrian-headquartered alternative fuel production experts. With the same design features as the internationally acclaimed static XR, this mobile solution provides customers with identical benefits – high throughputs, low operating costs, energy efficiency, low noise, foreign object protection and ease of maintenance. Yet it is the first machine of its kind to shred with a low power electric drive and, thanks to its onboard auxiliary power pack, it can be easily moved around a production facility and plugged back in. Designed to provide customers with maximum flexibility, the XR mobil-e can also process a variety of materials including MSW, C&I, C&D, wood and other bulky wastes, to produce a wide number of high quality fuels for the WtE, cement, gasifier and biomass markets. A series of interchangeable screens and cutters enable the shredder to be configured according to the output specification, with homogenous particles of 30-400mm achievable. The XR mobil-e is supplied on tracks with an adjustable exit conveyor and ferrous magnet to ensure the extraction of valuable metals. With low fines production, it creates minimal dust and combustible material during the shredding process. This combined with the slow-speed shredding concept and electro-mechanic – rather than diesel-hydraulic – drive, considerably reduces the fire risk and hence insurance premiums.
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Vauché Bioma Italia: soluzioni per l’ambiente Parte del Gruppo Vauché Europa, Vauché Bioma Italia progetta e realizza impianti per la selezione e il trattamento dei rifiuti. Il Gruppo Vauché è l’unico gruppo europeo a conduzione familiare nel settore dell’ecologia che vanta oltre 150 anni di storia. In Italia il Gruppo Vauché è rappresentato da Vauché Bioma Italia. Presente sul mercato dal 1996, Vauché Bioma Italia è in grado di concepire e fornire impianti chiavi in mano per la selezione, il trattamento e il riciclaggio dei rifiuti urbani e industriali. Plastica, carta, imballaggi, rifiuti da raccolta differenziata e di derivazione industriale vengono valorizzati per tornare a nuova vita grazie agli impianti progettati dall’azienda. Gli impianti realizzati da Vauché Bioma Italia sono presenti su
tutto il territorio nazionale e anche all’estero. L’esperienza e la conoscenza dei diversi tipi di rifiuti permettono la realizzazione di impianti in spazi anche di piccole dimensioni senza dover trascurare la qualità del prodotto finito. Vauché Bioma Italia è inoltre in grado di ideare impianti modulari che a seguito di
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piccoli accorgimenti possono modificare il tipo di rifiuto in ingresso qualora le esigenze del cliente lo richiedano. La competenza acquisita in molti anni di lavoro sul campo, permette di trovare le migliori soluzioni impiantistiche alle diverse richieste dei clienti. Vauché Bioma Italia fornisce anche singoli macchinari, quali lacerasacchi, selettori ottici, vagli, separatori balistici o ad aria, nastri trasportatori, ecc da inserire in impianti già operativi per renderli ancora più performanti. L’azienda offre inoltre un servizio di assistenza per affiancare il cliente finale.
Vauche Bioma Italia S.r.l. Tel +39 0173 36 65 33 info@vauche.it www.vauche.com
The Environmental Group Vauché offers innovating solutions for waste sorting and valorization. EGV puts its clients at the heart of its approach, by supporting them from the birth of their project until the complete implementation of their unit and its industrial start up. The Environmental Group Vauché is using its experience to design and manufacture turnkey projects. As both designer and manufacturer, Group Vauché design processes and manufacture complete turnkey sorting and waste recovery plants: - Household waste (bio-mechanical sorting); - Selective collection; - Industrial waste (sludge and clinkers treatment); - Organical waste (composting, biogas, air treatment).
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DIRECTORY DELLE AZIENDE DEL SETTORE A2A Via Lamarmora 230 -25124 Brescia Tel +39 030 35531 e-mail: info@a2a.eu - Sito: www.a2a.eu Prodotti: produttore italiano di energia elettrica, operatore nelle reti di distribuzione di energia elettrica, tra i primi operatori nel ciclo idrico integrato e nello sviluppo di progetti di Smart City. BUTTI SRL Via Simone Mayer, 13 (Bisone) - 24034 Cisano Bergamasco (BG) Tel +39 035 787300 e-mail: butti@butti.it - Sito: www.butti.it Prodotti: attrezzature e prodotti per la pulizia e l’igiene ambientale, la movimentazione e lo stoccaggio dei rifiuti, spazzatrici. BUZZI UNICEM SPA Via Luigi Buzzi, 6 - 15033 Casale Monferrato (AL) Tel +39 0142 416111 e-mail: info@buzziunicem.it - Sito: www.buzziunicem.it Prodotti: premiscelati prontI all’uso per miscele plastiche autoindurenti per diaframmi plastici e messe in sicurezza a tempo di record. CAMOTER INTERNATIONAL SRL Corso Europa 27/29 - 20020 Lainate (MI) Tel +39 02 96751344-5 e-mail: ufficio.commerciale@camoter.com - Sito: www.camoter.com Prodotti: macchine e impianti per il riciclaggio industriale e servizi di assistenza tecnica, manutenzione e vendita ricambi. CENTRO CERAMICO Via Martelli, 26 - 40138 Bologna Tel +39 051 534015 Sito: www.cencerbo.it Prodotti: centro di ricerca e prove sui materiali ceramici, funzionale all’obiettivo di rafforzare la collaborazione tra Imprese, Territorio e Università.
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CERTIMAC Via Martelli, 26 - 40138 Bologna Tel +39 0546 678511 Sito: www.certimac.it Prodotti: ente tecnico all’avanguardia nel testing di prodotto, certificazione e ricerca per tutti i materiali dell’involucro edilizio, opera in partnership con ENEA e CNR. CESARO MAC IMPORT SRL Via delle Industrie 28 e 29 - 30020 Eraclea (VE) Tel +39 0421 231101 e-mail: cesaro@cesaromacimport.com Sito: www.cesaromacimport.com Prodotti: attrezzature e impianti per il TMB, biotrituratori, compostaggio, digestione anaerobica dei rifiuti, mescolatori miscelatori, trattamento meccanico e selezione, trituratori e frantumatori, vagli. CIRI EDILIZIA E COSTRUZIONI Sito: www.edilizia-costruzioni.unibo.it Prodotti: supporta dal punto di vista tecnico-scientifico le aziende e gli operatori del settore delle Costruzioni, acquisendo strumenti e procedure per incentivarne l’innovazione, anche in collaborazione con i tecnici delle imprese. CONCAVE Via Lame, 108 – 40013 Castel Maggiore (BO) Tel +39 051 70 93 511 e-mail: info@concave.it - Sito: www.concave.it Prodotti: attività estrattive e produzione di inerti lavorati e conglomerati cementizi. DOPPSTADT www.doppstadt.de Prodotti: impianti e macchine per rifiuti urbani e speciali, produzione di cdr, legno, frazione organica da rifiuto, verde da potatura, biomassa, macerie e rifiuti da cantiere, ghiaia, sabbia, terra contaminata, fanghi. Distribuito in Italia da Cesaro Mac Import
ECOMONDO Rimini Fiera Via Emilia, 155, 47921 Rimini (RN) Tel +39 0541 744111 Sito: www.ecomondo.it Prodotti: piattaforma tecnologica per la Green e Circular Economy nell’area Euro-Mediterranea.
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ECOTEC SOLUTION SRL Via Bolzano 2 -39011 Lana (BZ) Tel +39 0473 562437 e-mail: info@ecotecsolution.com - Sito: www.ecotecsolution.com Prodotti: macchine per la raccolta, il trattamento ed il recycling dei rifiuti. Vagli, trituratori, raffinatori, separatori, frantumatori, imballatrici, dosatori, contenitori, compattatori. FILI&FORME Via del Lavoro, 10 - San Cesario sul Panaro (MO) Tel +39 059 921462 e-mail: info@filieforme.com - Sito: www.filieforme.com Prodotti: monofili sintetici per scope, spazzole, articoli ornamentali e spazzoleria tecnica in PVC e PP. IDROBUSSETTI Via Giovanni Guareschi 8 - 43123 Parma Tel +39 338 2411837 e-mail: fabio.bussetti@idrobussetti.it - Sito: www.idrobussetti.it Prodotti: fitodepurazione, trattamento acque e depurazione, dissesto idrogeologico, relazioni geologiche e prove geognostiche. ISTEC CNR Via Granarolo, 64 - 48018 Faenza (RA) Tel + 39 0546 699711 Sito: www. istec.cnr.it Prodotti: promuove, diffonde, trasferisce e valorizza attività di ricerca nei principali settori di sviluppo delle conoscenze e delle loro applicazioni per lo sviluppo scientifico, tecnologico, economico e sociale del Paese. LIEBHERR-EMTEC ITALIA SPA Via dell’Industria 8-12 - 24040 Lallio (BG) Tel +39 035 69691-00 e-mail: info.lei@liebherr.com - Sito: www.liebherr.com Prodotti: costruttore full-liner di macchine movimento terra su scala globale. MB SPA Via Astico, 30/A - 36030 Fara Vicentino (VI) Tel +39 0445 308148 e-mail: info@mbcrusher.com - Sito: www.mbcrusher.com Prodotti: attrezzature, macchinari ed accessori per i settori movimento terra, demolizioni e riciclaggio applicabili a qualunque tipo di escavatore.
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MAGALDI POWER SPA Via Irno, 219 - 84135 Salerno Tel +39 089 489111 Sito: www.magaldi.com Prodotti: ricerca e produzione di soluzioni innovative nel campo dell’energia solare e di impianti industriali per la movimentazione di materiali ad alta temperatura. MARAZZI GROUP S.R.L Viale Regina Pacis 39 - 41049 Sassuolo (MO) Tel +39 0536 860800 Sito: www.marazzi.it Prodotti: piastrelle in ceramica e gres porcellanato per il pavimento e il rivestimento di interni ed esterni.
MONTAGNA 2000 SPA Via F. Corridoni , 6 43043 Borgo Val di Taro (PR) Tel +39 0525 922211 Sito: www.montagna2000.it Prodotti: gestione servizio idrico integrato.
OBEM SPA Via alla Brignana, 21 - 13900 Biella Tel +39 015 33843 e-mail: sales@obem.com - Sito: www.bem.com Prodotti: macchine per tintura per bobine, matasse, filati e autoclavi per vuoto e sotto pressione per il vaporizzo di filati e filamenti. OLTRECAFÈ e-mail: ask@oltrecafe.com - Sito: www.oltrecafe.com Prodotti: pellet al caffè 100% sostenibile, riciclato e riciclabile, con un processo produttivo a catena corta, basso impatto ambientale e senza scarti. È il primo pellet italiano da fondi di caffè per stufe e caldaie a biomassa in grado di rendere energeticamente indipendenti aziende e privati che hanno scelto un riscaldamento green. PRONAR www.pronar.pl Prodotti: Vagli a tamburo mobili e cingolati per effettuare la separazione dimensionale di materiali. Hanno compatte dimensioni di trasporto e sono progettati come rimorchio dotato di omologazione europea e possono viaggiare senza permessi speciali. Distribuito in Italia da Ecotec Solution Guida alle Tecnologie per l’Ambiente 2017
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REMTECH EXPO Via della Fiera, 11 - 44124 Ferrara Tel +39 0532 909495 e-mail: info@remtechexpo.com - Sito: www.remtechexpo.com Prodotti: evento italiano specializzato sulle bonifiche dei siti contaminati, la protezione e la riqualificazione del territorio. RECYCLING INDUSTRY Versione italiana: www.recyclind.it English language: www.recyclind.com e-mail: press@recyclind.it Prodotti: giornale online di informazione su rifiuti e riciclaggio industriale, recupero materia ed energia, green economy, dissesto idrogeologico. In sinergia con le riviste cartacee: Guida alle Tecnologie per l’Ambiente e Guida alle Tecnologie contro il Dissesto Idrogeologico. CONSORZIO RICOS Sito: www.larcoicos.it Prodotti: ricerca, trasferimento tecnologico, divulgazione della conoscenza per favorire l’innovazione della filiera nelle costruzioni dell’Emilia-Romagna.
SAMOTER Veronafiere, Viale del Lavoro, 8 - 37135 Verona Tel +39 045 8298 111 e-mail: info@samoter.com - Sito: www.samoter.it Prodotti: Salone Internazionale Triennale delle Macchine Movimento Terra, da Cantiere e per l’Edilizia, è la principale manifestazione italiana dedicata al settore delle costruzioni in Italia. SANI RINO Via Aldo Moro, 13/B - 43035 Felino (PR) Tel +39 0521 831189 e-mail: info@sanirino.it - Sito: www.sanirino.it Prodotti: produzione di calcestruzzo, scavi, demolizioni e recupero di rifiuti edili.
SENNEBOGEN www.sennebogen.com Prodotti: Macchine per la movimentazione e il sollevamento di materiali. Movimentatori telescopici, caricatori gommati, cingolati o fissi. Distribuito in Italia da Cesaro Mac Import
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STEINERT www.steinertglobal.com Prodotti: Separatori per il settore recycling. Separatori magnetici, separatori ad induzione, separatori NIR, separatori balistici, separatori, a raggi X, ecc. Distribuito in Italia da Cesaro Mac Import TREVI BENNE SPA Via Bergoncino, 18 - 36025 Noventa Vicentina (VI) Tel +39 0444 760773 e-mail: info@trevibenne.it - Sito: www.trevibenne.it Prodotti: produzione e commercializzazione tecnologie ed attrezzature per macchine movimento terra per i settori demolizione, movimentazione e riciclaggio, scavo e carico, forestale. TREVISAN DESIGN e-mail: info@trevisandesign.com Sito: www.trevisandesign.com Prodotti: Industrial design ed engineering. Concept design, rendering, animazioni, progettazione meccanica, modellazione 2D/3D per soddisfare molteplici esigenze in settori diversi. TOMRA SORTING RECYCLING Via A. May 24 - 24100 Bergamo Tel +39 348 761 30 39 e-mail: orionsrl1@virgilio.it - Sito: www.tomra.com/recycling Prodotti: progettazione e realizzazione di tecnologie per la selezione basate su sensori per il settore del riciclaggio e della gestione dei rifiuti. UNTHA SHREDDING TECHNOLOGY www.untha.com Prodotti: sviluppo e produzione di trituratori monoalbero, bialbero e quadrialbero per rifiuti e riciclaggio. Distribuito in Italia da Ecotec Solution VAUCHE BIOMA ITALIA SRL Tel +39 0173 366 533 e-mail: info@vauche.com - Sito: www.vauche.com Prodotti: attrezzature e impianti per il trattamento meccanicobiologico, impianti per la selezione differenziata, nastri trasportatori, trattamento meccanico e selezione, vagli.
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