Vivere maggio-giugno 2013 (159)

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maggio/giugno 2013 n. 159

gratis

a tempo pieno CONCORSO

Vinci 5’000 franchi!

Bellezza Piedi: quali scarpe?

Alimentazione Dieta velocissima

Varie

Cani e gatti vs pulci

MEDICINA

Abbronzatura: i solari


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EDITORIALE — Le malattie evolvono e le cure… pure!

Care lettrici, cari lettori, Se i progressi delle vaccinazioni, la scoperta degli antibiotici, il miglioramento dell’igiene pubblica e un’alimentazione più sana hanno fatto regredire la maggior parte delle grandi infezioni fino alla prima metà del ventesimo secolo, da alcuni decenni gli agenti patogeni contrattaccano. 335 nuove malattie infettive sono infatti state scoperte fra il 1940 e il 2004. Quasi i due terzi di queste nuove malattie sono delle zoonosi (malattie parassitarie trasmesse dagli animali all’uomo), soprattutto dovute alla fauna selvaggia (AIDS, Ebola, chikungunya, monkeypox, orthopovirus, filovirus, …). Le zone d’emergenza si situano principalmente nell’America del Sud, in Africa centrale e nel sud-est asiatico, ma nei paesi del Nord l’incidenza delle nuove malattie, in questi ultimi 15 anni, è aumentata dal 10% al 20%. La mondializzazione degli scambi, l’aumento della popolazione e il riscaldamento climatico sono alcuni dei fattori di propagazione. Però, parimenti all’evoluzione epidemiologica, anche la medicina sta mettendo a punto metodi di cura nuovi e più efficaci. Ad esempio, ancora fino a poco tempo fa, il virus dell’AIDS sembrava incontrollabile. Nel corso dell’ultima conferenza internazionale che gli è stata dedicata, molti ricercatori hanno dichiarato che una vera guarigione dell’AIDS — e non solamente il suo controllo terapeutico — sarà presto possibile. Allora diamo fiducia ai ricercatori, restiamo ottimisti e sosteniamo nel miglior modo possibile i pazienti e i loro congiunti. Tenersi regolarmente informati sullo stato di evoluzione della medicina è uno dei migliori metodi per farlo. Il farmacista ®è la persona indicata a cui chiederlo.

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NOVITÀ


n. 159 maggio/giugno 2013

SOMMARIO MEDICINA

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Abbronzatura

Cosa contengono i solari?

Gambe pesanti

Cosa fare?

SALUTE 12 14 16

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Farmacie di turno

Come funzionano i servizi?

Grande concorso

Smetti di fumare e vinci 5’000 franchi!

Punture di insetti

Reazioni allergiche e trattamento

BELLEZZA 18

Piedi

Quali scarpe?

ALIMENTAZIONE 20

Dieta velocissima

Per gambe bellissime per l’estate

ODONTOIATRIA 22

20

Infortuni

Incidenti ai denti

VARIE 24

Animali domestici

Le pulci sono anche in casa

PASSATEMPO

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HIGHLIGHTS 27 Finalmente online!

News, farmacie di turno, offerte di lavoro e molto altro!

In farmacia

La vetrina: maggio-giugno Find us on

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SIGLA EDITORIALE

COMITATO DI REDAZIONE

REDAZIONE

SOCIETÀ VIVA SA INDIRIZZO Casella postale 5539, CH — 6901 Lugano TELEFONO +41 (0)91 922 68 66 FAX +41 (0)91 923 39 09 E-MAIL vivere@bluewin.ch

Mario Tanzi Presidente OFCT Dott. Giorgio Antognini già Presidente PharmaSuisse Ennio Balmelli Portavoce OFCT

M. SC. COM. VALENTINA TANZI Responsabile CRISTINA GEROSA Segretaria

Gli articoli impegnano soltanto la responsabilità degli autori.

TIPOGRAFIA NEWPRINT SA


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ABBRONZATURA: COSA CONTENGONO I SOLARI? I prodotti solari moderni devono essere dotati di un fattore di protezione elevato e di un fil‑ tro fotostabile sicuro, sia per quanto riguarda i raggi UVA che quelli UVB.

Prodotti solari

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e in passato la pelle chiara era segno di una condizione sociale elevata — in con‑ trapposizione a quella più scura, carat‑ teristica di una vita di lavoro duro nei campi — oggi l’abbronzatura è sinonimo di salu‑ te, gioventù e bellezza, ed evoca immagini di vacan‑ za, rilassamento e benessere. Nel contempo, grazie al diffondersi di informazioni sui possibili danni cau‑ sati dall’esposizione al sole, il pubblico è sempre più consapevole dell’importanza che i prodotti so‑ lari assumono nel proteggere la cute dai danni in‑ dotti dagli ultravioletti e nel favorire un’abbronzatura

Per prodotto solare si intende “qualsiasi preparato, quale crema, olio, gel, spray…, destinato ad esse‑ re posto in contatto con la pelle, al fine esclusivo o principale di proteggerla dai raggi UV, assorbendoli, disperdendoli o mediante rifrazione”. Un buon solare deve: • essere facile da spalmare sulla cute; • avere una “texture” (consistenza) il più gradevole possibile — Per incentivare il con‑ sumatore ad una generosa e frequente applica‑ zione. • Veicolare efficacemente i filtri sulla pelle — Consentendone un’omogenea distribuzione sul‑ la cute senza però favorirne l’assorbimento.

Tipologie di formulazione

• Oli solari — Derivano dagli oli naturali, per e‑ sempio ottenuti dal mallo di noce o dall’ulivo, e sono i veicoli cosmetici più antichi. Permettono un’ottima dispersione dei filtri solari (quasi tutti liposolubili) e non richiedono la pre‑ senza di conservanti. Non garantiscono tuttavia elevate protezioni per la loro estrema spalmabi‑ lità e la formazione di un film trasparente, idrore‑ sistente, ma sottile. Sono idonei per i fototipi più scuri e per chi è già abbronzato. Costituiscono il veicolo ideale per la protezione dei capelli dai

danni fotoindotti (secchezza, indebolimento, per‑ dita del colore). • Stick, lipogel o gel anidri — Sono simili agli oli, ma hanno forma solida, spesso ricchi di va‑ selina o di oli minerali. La loro applicazione è limitata a zone cutanee ristrette perché possono risultare appiccicosi e untuosi. Sono indicati per piccole aree sensibili, quali il viso, per coprire le iperpigmentazioni so‑ lari già esistenti ed evitarne il peggioramento o per proteggere cicatrici chirurgiche e recenti. • Idrogel — Gelatine a base acquosa, o meglio i‑ droalcolica (con alcol etilico). Belli da vedere, determinano un’immediata sen‑ sazione di freschezza. Tuttavia formano un film trasparente, non abbastanza omogeneo e ga‑ rantiscono bassa protezione. Inoltre, la presenza di alcol è da sconsigliare ai bambini ed a chi ha un tipo di pelle sensibile, arida o senescente. La forma gel è invece ottima sui capelli (effetto lucidante e fissante) o come prodotto doposole (in questo caso l’alcol non è presente) ad azione riparatrice sui danni solari, rinfrescante, lenitiva e idratante, con forti percentuali di fitoderivati e sostanze attive. • Emulsioni o/w-w/o (oil in water/water in oil) — Sono sistemi bifasici che contengono sia una fase acquosa che una componente lipofila (sostanze grasse come oli, cere, ecc.). Permetto‑ no di utilizzare un’elevata quantità di sostanze protettive, sia fisiche che chimiche, di modulare

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la formazione di un film (spessore protettivo) sul‑ la superficie cutanea, di garantire la resistenza alla rimozione da lavaggio e al sudore. Per la loro maggior resistenza, sono da preferire le emulsioni a fase continua lipofila (w-o) o le re‑ centi acqua in silicone, a elevata gradevolezza applicativa. Le più diffuse e leggere emulsioni a fase continua acquosa (o-w) sono gradevoli, ma resistono meno a bagni e sudore e richiedono la presenza di maggiori quantità di conservanti per evitare contaminazioni microbiche. Consigliate a chi desidera una forte componente cosmetica, le emulsioni uniscono alla protezio‑ ne solare numerose funzionalità, tra cui l’idrata‑ zione, la protezione dai radicali liberi, l’azione antirughe. Da evitare le microemulsioni (all’a‑ spetto trasparenti) per la loro elevata capacità di assorbimento cutaneo. • Paste e creme dense — Indicate per i bambi‑ ni, sono ottime le emulsioni ipoidriche (acqua in olio) a base prevalente di sostanze protettive di tipo fisico, con azione cutanea di superficie. Sono povere di conservanti e additivi, senza pro‑ fumo e rigorosamente controllate sotto il profilo della fotostabilità. • Acque solari — Liquidi in spray rinfrescanti e profumati, a basso/bassissimo livello di prote‑ zione solare. Contengono miscele di acqua, filtri chimici, es‑ senze profumate e alcol. Da evitare in presenza di pelle chiara o sensibile. Rispondono più a una moda che a un reale biso‑

gno di protezione dai raggi solari.

I FILTRI SOLARI UV

I prodotti solari contengono sostanze in grado di di‑ fendere la pelle dalle radiazioni elettromagnetiche prodotte dal sole. Nel regolamento CE n.1223/2009 del 30 novembre 2009 sui prodotti cosmetici, i filtri UV vengono definiti come “sostanze destinate esclu‑ sivamente o prevalentemente a proteggere la pelle da determinate radiazioni UV attraverso l’assorbi‑ mento, la riflessione o la diffusione delle radiazioni UV” (articolo 2). L’abbronzatura è la difesa che la pelle mette in atto per proteggersi da queste radiazioni: infatti la mela‑ nina che viene prodotta, e che provoca la pigmenta‑ zione cutanea, è in grado di assorbirne buona parte. La maggior parte dei sistemi naturali di fotoprote‑ zione diviene tuttavia insufficiente dopo esposizio‑ ne intensa e prolungata. I metodi di protezione sono perciò diretti a potenziare i sistemi presenti nella cu‑ te, mediante l’applicazione di sostanze o per via si‑ stemica. I filtri solari devono avere un buon profilo tossicolo‑ gico, essere il più possibile fotostabili e garantire u‑ na protezione ad ampio spettro. Le molecole autorizzate come filtri differiscono da Paese a Paese e vengono divise in 2 grandi catego‑ rie: • minerali (fisici), • organici (chimici). In Svizzera, il loro utilizzo è disciplinato giuridica‑ mente. Per coprire la più larga fascia possibile di

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raggi UV (UVA e UVB), in una protezione solare sono utilizzati in modo combinato numerosi filtri.

Filtri fisici

Sono dei pigmenti opachi alla radiazione luminosa e riflettono e/o diffondono la luce ultravioletta e la ra‑ diazione visibile, proteggendo in tal modo la pelle. I filtri ammessi in Svizzera sono il biossido di titanio (TiO2) e l’ossido di zinco (ZnO) microfine. I filtri fisici sono fotostabili, non reagiscono con quel‑ li organici e vengono spesso usati in associazione a questi, anche ad elevate concentrazioni, determi‑ nando un effetto sinergico che permette di raggiun‑ gere valori molto elevati di SPF (v. Vivere 147, pag. 15, articolo “Protezione solare: una scottatura è sempre di troppo” o vai su rivista-vivere.ch/ archivio). In passato, avendo una notevole consistenza solida, erano totalmente riflettenti e presentavano il pro‑ blema di creare un effetto bianco all’atto dell’appli‑ cazione. Oggigiorno, invece, sono presenti sul mer‑ cato forme micronizzate di biossido di titanio e os‑ sido di zinco le quali, riducendo le dimensioni del‑ le particelle all’ordine di grandezza dei nanometri, consentono di schermare radiazioni a bassa lun‑ ghezza d’onda quali gli UV ma non la luce visibile, e‑ vitando così qualsiasi effetto bianco. L’ossido di zinco può essere impiegato nei cosme‑ tici solo nella forma microfine, mentre il biossido di titanio non ha questa limitazione della dimensione delle particelle. L’assunzione di biossido di titanio attraverso la pelle è stata sufficientemente esami‑

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nata e appurata. Dai risultati del progetto UE “Na‑ noderm” emerge che una pelle sana costituisce un’adeguata barriera contro le nanoparticelle e che queste ultime si depositano solo sull’epidermide e negli strati più superficiali cutanei, senza penetrare. L’assunzione è ulteriormente ostacolata dal conti‑ nuo rigenerarsi della pelle. Infine, non sono state os‑ servate reazioni cutanee acute alle nanoparticelle. Ciononostante, delle minuscole gocce possono es‑ sere inalate durante l’uso di aerosol (spray). Secon‑ do una presa di posizione dell’Association suisse des cosmétiques et des détergents (SKW), attual‑ mente nei prodotti commercializzati in Svizzera il biossido di titanio in nanoscala non viene impiegato negli aerosol. Per principio, i nanomateriali vanno valutati alla stregua delle altre sostanze impiegate nei cosmeti‑ ci e sottostanno alla medesima legislazione vigente. Rientra quindi nella responsabilità dei fabbricanti o dei fornitori garantire la sicurezza dei loro prodotti.

Filtri chimici

I filtri chimici, invece, ricalcano il meccanismo della melanina, quindi assorbono i raggi UV trasforman‑ doli in calore. Ogni filtro ha una sua funzione protet‑ tiva in una determinata fascia di lunghezza d’onda. Secondo la legislazione svizzera ne sono ammessi 28 organici. Determinati filtri sperimentati hanno evidenziato de‑ gli effetti ormonoattivi. Tuttavia, secondo le stime ef‑ fettuate le dosi impiegate erano nettamente supe‑ riori alla quantità assunta. Di conseguenza, le pre‑

scrizioni di legge prevedono quantità massime nei prodotti, tenendo pure conto del fatto che, una volta spalmato il prodotto, i filtri rimangono perlopiù nel‑ la e sulla pelle, con una penetrazione minima, com‑ provata dalla loro presenza in sangue, urina e lat‑ te materno. Allo stato attuale delle conoscenze, le quantità che si stima siano assorbite sono così e‑ sigue da rendere praticamente inverosimile un pe‑ ricolo per la salute. Pertanto i filtri ammessi vanno considerati sicuri: lo stesso dicasi per l’esposizione del nascituro nel ventre materno e del neonato du‑ rante il periodo di allattamento.

Altre sostanze funzionali

Nelle varie formulazioni dei prodotti solari non sono presenti soltanto filtri chimici o fisici, ma anche so‑ stanze funzionali che aiutano i filtri a proteggere la cute. Tra queste, ricordiamo: • le vitamine — Le più impiegate sono la A, i carotenoidi, la E con tocoferoli e tocotrienoli, e la C. Interessante anche il licopene, un carotenoi‑ de abbondante nel pomodoro rosso maturo do‑ tato di una forte attività antiossidante. • I lipidi — Molti sono i lipidi, sia oli che burri, in grado di assorbire radiazioni solari comprese nel range degli UV. Per esempio, il burro di Karitè agisce in sinergia con i filtri UVB, visto che rie‑ sce ad assorbire lunghezze d’onda comprese tra 250 e 300 nm. Altri lipidi impiegati sono l’olio d’avocado, la fra‑ zione sterolica ricavata dall’olio di semi di melo‑ grano, l’olio di annatto ecc.

• Gli estratti vegetali — Sono soprattutto so‑ stanze ricche di antiossidanti, come calendula, carota, aloe, pomodoro e cardo mariano, idratan‑ ti, protettive e preventive del foto-aging. Gli estratti ricchi in polifenoli, in virtù della loro funzionalità antiradicalica, sono in grado di pro‑ teggere dall’immunosoppressione e dai danni al DNA indotti dalle radiazioni ultraviolette. Ana‑ loghi effetti sono stati riconosciuti ad estratti di tè verde veicolati in formulazioni solari e appli‑ cati sulla cute. • Le molecole di sintesi o purificate — Ricor‑ diamo la trimetilglicina, il β-glucano, il γ-oriza‑ nolo e l’ectoina. La trimetilglicina ed il β-gluca‑ no sono dei potenti stabilizzanti delle membra‑ ne, mentre il γ-orizanolo e l’ectoina sono filtri solari in grado di prevenire il fotoinvecchiamen‑ to delle cellule (Sunburn Cells). • Gli SPF-Booster — Materie prime che, con meccanismi d’azione differenti, sono in grado di potenziare l’SPF di una formulazione solare e di consentire così la riduzione della concentrazio‑ ne dei filtri. Alcune aziende utilizzano degli emol‑ lienti, ad esempio esteri come l’ottildodecilneo‑ pentanoato o il C12-C15 alchilbenzoato), in gra‑ do di favorire la dispersione dei filtri, quindi au‑ mentarne l’efficacia o, in alternativa, copolimeri con proprietà filmogene e riflettenti le radiazioni ultraviolette, come il politetrafluoroetilene o Tri‑ contanyl PVP. • Il profumo — Se inserito, è preferibile non con‑ tenga sostanze allergizzanti.

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GAMBE PESANTI: COSA FARE? In estate è facile che le gambe diventino gonfie, stanche e indolenzite. Si tratta di un proble‑ ma circolatorio, che interessa soprattutto le donne. La redazione

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a gambe sono protagoniste dell’estate, ma il caldo che spinge a sco‑ prirle può essere una delle cause che ne appannano il fascino. Inoltre, le temperature elevate tipiche dell’estate non aiutano di certo nemme‑ no chi occasionalmente abbia le gambe pesanti o addirittura soffra di vene varicose e insufficienza venosa cronica. Sole e caldo promuovono infatti la dilatazione dei vasi sanguigni. Vediamo come soccorrere con l’alimentazione e alcune giuste accortezze le gambe gonfie, pesanti, con formicolii o capillari evidenti.

REGOLA 1

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Evitare di restare fermi, in piedi o seduti, per periodi troppo lunghi. Fa‑  cendo 20 passi, o sollevandosi 20 volte sulle punte dei piedi, si mette in azione la “pompa plantare” che scarica le vene delle gambe. La circolazione del sangue venoso negli arti inferiori è mantenuta da una serie di “pompe”, oltre che dalla presenza di valvole che impediscono al sangue di tor‑ nare indietro. Una delle pompe più importanti è la cosiddetta “pompa plantare”, costituita dal fitto reticolo di piccole vene poste nella pianta del piede: è come una vera e propria spugna che ad ogni nostro passo viene spremuta e spinge il sangue dal piede verso la gamba.

QUANDO LO STOMACO TI METTE IN GINOCCHIO

Sedentarietà: cosa fare? – Stare rannicchiati + Muoversi, camminare

– Stare seduti

REGOLA 2

Se si è costretti a letto per qualche motivo, muovere spesso le gambe:  il miglior esercizio è quello di “pedalare” 20 volte a gambe all’aria, co‑  me se si fosse in bicicletta, mettendo così in azione la “pompa musco‑  lare”. Un’altra pompa molto importante è la “pompa muscolare”. Quando si sta fermi, le vene tendono a riempirsi per la stasi del sangue: ogni movimento delle gam‑ be, dal semplice sollevamento al camminare, al salire una scala, mette in azio‑ ne i muscoli, soprattutto quelli del polpaccio, che “spremono” le vene, spingen‑ do il sangue in alto verso le cosce ed oltre. Normalmente il movimento del san‑ gue negli arti procede dalle vene superficiali alle vene profonde fino a raggiun‑ gere il cuore.

Cosa fare quando ho le gambe stanche?

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REGOLA 3

Evitare l’esposizione diretta e prolungata delle gambe a fonti di calo‑  re (stufe, radiatori, …). Rinunciare anche a fare bagni in acqua troppo calda. Il calore eccessivo tende a dilatare la parete delle vene e va evitato soprattutto in presenza di vene varicose. Il bagno ideale va fatto in acqua a temperatura di 34-36°C dopo aver messo nella vasca 1 kg di sale da cucina o 100 gr di allu‑ me. Una norma utilissima, soprattutto dopo una giornata faticosa, è quella di fare una doccia fresca sulle gambe alla sera prima di coricarsi.

Fonti di calore: cosa fare? – Bagno bollente regola la digestione · attenua le irritazioni · protegge le mucose

Vivere maggio/giugno 2013 Leggere il foglietto illustrativo.

+ Camminare

+ Docciature con acqua tiepida

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+ Appoggiare le gambe al muro + Pediluvio in acqua salata


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REGOLA 4

Durante i lavori domestici o, comunque, quando ci si muove, fare attenzione a non urtare con le gambe oggetti contundenti, soprattutto in  presenza di vene varicose. È una norma molto importante soprattutto in presenza di varici che, a seguito degli urti, potrebbero rompersi provocando emorragie. Una vena diventa varico‑ sa quando il suo sistema valvolare risulta insufficiente: infatti, se le valvole ce‑ dono, il sangue anziché essere sospinto verso l’alto ristagna e refluisce verso il basso. Ne consegue che le vene si dilatano e diventano tortuose, risultando vi‑ sibili ad occhio nudo.

Urti accidentali: cosa fare?

– Mettere lacci emostatici alla coscia + Sollevare l’arto e tamponare con un batuffolo di cotone

REGOLA 5

Ridurre o, meglio ancora, eliminare il fumo, che risulta essere uno dei grandi nemici sia delle vene che delle arterie. Due meccanismi che facilitano il ritorno del sangue venoso al cuore sono la pompa cardiaca e l’espansione del torace, che agisce da vera e propria pompa aspirante sul circolo venoso. Il fumo, arrecando danno a cuore e polmoni, osta‑ cola questi meccanismi e danneggia la parete delle vene e delle arterie.

Il fumo?

– Continuare a fumare

= Ridurre

+ Eliminare il fumo

REGOLA 6

Mantenere continuamente sotto controllo il peso: il sovrappeso arreca danno anche alle gambe. Il sovrappeso, oltre che da un punto di vista generale, risulta dannoso anche al‑ le gambe per diversi motivi: • rende meno efficiente il ritorno venoso per un deficit della citata pompa re‑

spiratoria aspirante; • favorisce il crollo della volta del piede, annullando così i vantaggi della pom‑ pa plantare; • rende più faticoso il cammino ed ogni esercizio muscolare, fino a favorire la vita sedentaria.

Sovrappeso: cosa fare?

– Ridurre rapidamente il peso corporeo = Diete autoprescritte + Consultare il medico per una dieta

REGOLA 7

Mangiare spesso frutta e verdure “colorate”. Soprattutto in presenza di vene varicose, ridurre o evitare i cibi piccanti, gli alcolici e il caffè. Una dieta ricca di vegetali ad alto contenuto di fibre contribuisce a tenere rego‑ lato l’intestino ed a evitare la stitichezza con le conseguenze negative che com‑ porta sul circolo venoso. Molto importante, per la parete dei vasi, risulta anche l’apporto vitaminico della frutta, in particolare gli agrumi perché contengono molte sostanze utili alla cura delle flebopatie. La riduzione dei cibi piccanti, de‑ gli alcolici e del caffè tende infine ad eliminare l’insorgenza di vasodilatazione, crampi e prurito, avvertito soprattutto in presenza di emorroidi.

Dieta ricca di:

– Cibi piccanti, alcolici, caffè + Carne, pesce, latte, formaggio, uova (zolfo) + Latte, frutta, cereali, pomodori, patate (potassio) + Agrumi, pomodori (vitamina C)

REGOLA 8

Tenere regolato al meglio l’intestino: la stitichezza può causare ostacoli alla circolazione venosa e arrecare danno alle gambe. La stitichezza, o comunque un irregolare svuotamento dell’intestino, comporta

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un maggiore sforzo durante la defecazione: ciò provoca un ostacolo al ritorno del sangue verso il cuore, che si trasmette negativamente su tutto il circolo ve‑ noso degli arti inferiori.

Stitichezza: cosa fare? + Dieta regolata

+ Dieta ricca di fibre

REGOLA 9

Dormire sempre con gli arti inferiori posti ad un livello più alto rispetto al cuore: basta mettere un cuscino sotto il materasso, in corrispondenza dei piedi, in modo da alzarlo di circa 15-20 cm. Posizionare le gambe ad un livello più alto di quello del cuore significa annullare gli effetti della gravità e favorire il ritorno del sangue venoso. Ciò costituisce un grande vantaggio non solo per chi soffre di vene varicose, ma anche per chi sof‑ fre di insufficienza venosa cronica nelle sue varie forme.

Come riposare le gambe?

– Dormendo semiseduti – Dormendo sul ventre + Dormendo con le gambe sollevate

REGOLA 10

Evitare indumenti che stringano eccessivamente le gambe o le cosce, come, ad esempio, jeans troppo aderenti, giarrettiere, elastici. Indumenti troppo stretti possono ostacolare un normale ritorno venoso del san‑ gue verso il cuore. Per quanto riguarda gli arti inferiori, sono spesso chiamati in causa guaine inadeguate, elastici e, soprattutto, jeans troppo attillati a livello di cosce e gambe, ma anche, ad esempio, stivali troppo stretti a livello dei polpac‑ ci: oltre che costituire un ostacolo meccanico alla circolazione, impediscono l’attivazione della pompa muscolare.

Quale abbigliamento, specialmente in casa?

– Body non sgambati, giarrettiere = Abiti attillati, aderenti

+ Abiti comodi

REGOLA 11

Se necessario, usare delle calze elastiche: per la scelta del tipo più a‑  datto, consultare sempre il medico. Le calze elastiche aiutano ad attivare la circolazione venosa: perché ciò accada, devono naturalmente rispettare precise caratteristiche e pertanto essere pre‑ scritte dal medico o da uno specialista. Affinché possano svolgere una comple‑ ta funzione preventiva e in alcuni casi curativa è consigliabile metterle fin dal mattino, indossandole a letto il più presto possibile.

Quali calze?

= Quelle elastiche + Quelle consigliate dal medico/specialista

REGOLA 12

Evitare i tacchi alti o troppo bassi: l’altezza ideale è di 3-5 cm. Inoltre correggere, con dei plantari, eventuali difetti dei piedi e dell’andatura. Tacchi troppo alti o troppo bassi possono creare difficoltà ad una corretta anda‑ tura e impedire un buon funzionamento della pompa plantare: questa può es‑ sere ostacolata anche da difetti o malformazioni del piede, come, ad esempio, il piede piatto, il piede cavo. In presenza di tali situazioni, che vengono eviden‑ ziate da un consumo irregolare della suola delle scarpe o da callosità sulla pian‑ ta del piede, è opportuno consultare un ortopedico per la prescrizione di planta‑ ri correttivi.

Come scegliere le calzature?

- Tacchi molto alti, punte strette, stivali troppo aderenti = Plantare prefabbricato + Plantare su misura nei difetti del piede

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Al mare, d’estate, evitare di tenere le gambe troppo esposte al sole.

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Fare bagni frequenti, o docce fredde. Non fare le sabbiature. L’esposizione diretta delle gambe al sole, soprattutto d’estate, provoca la dila‑ tazione della parete delle vene, con tutte le conseguenze negative, soprattutto in presenza di vene varicose. Al mare risulta allora molto utile raffreddare fre‑ quentemente le gambe con immersioni in acqua o con docce fredde, che han‑ no anche un effetto tonificante sulla parete delle vene.

Al mare: cosa fare?

– Sabbiature, lunghe esposizioni al sole = Rinfrescare spesso le gambe + Immersioni frequenti delle gambe

REGOLA 14

Durante le vacanze al mare, fare lunghe passeggiate in acqua con l’ac‑  cortezza di stare a bagno almeno fino alla vita. Le lunghe passeggiate in acqua durante le vacanze estive arrecano numerosi vantaggi alle gambe: la temperatura fresca e la pressione stessa dell’acqua e‑ sercitano un effetto benefico sulle vene dilatate. Inoltre il movimento degli arti inferiori, immersi totalmente in acqua e sottoposti ad un massaggio continuo, facilita il ritorno venoso, attivando sia la pompa plantare che quella muscolare.

Al mare, quali accorgimenti?

– Stare seduti su sedie o sdrai con le gambe al sole = Passeggiate sulla battigia + Passeggiate con le gambe immerse nell’acqua

REGOLA 15

Quando si è costretti a lunghi viaggi in auto, fare ogni tanto una sosta per brevi passeggiate: risulterà salutare non solo per le gambe. I viaggi in auto, soprattutto se prolungati, provocano facilmente stasi venosa agli arti inferiori, facilitata anche dalla posizione seduta. Fare ogni tanto una sosta per “sgranchirsi” le gambe all’aria aperta aiuta a riattivare la circolazione venosa e ad evitare pericolosi assopimenti se si deve guidare.

Viaggi lunghi in auto: cosa fare?

– Rimanere nel veicolo durante le soste + Prevenzione (a cura del medico) + Brevi soste per passeggiare

REGOLA 16

Se si viaggia in aereo o in treno, alzarsi spesso e fare almeno 20 pas‑  si. Se si è costretti a sedere (pullman, metrò, ecc.), alzare alternativamente tacco e punta di piedi (20 volte ogni tanto). Viaggiando in aereo, treno, pullman, ma anche utilizzando la metropolitana, può capitare di essere costretti per la ressa a restare seduti a lungo. In questi casi è sufficiente alzare alternativamente tacco e punta dei piedi ogni tanto, per atti‑ vare la circolazione degli arti inferiori. In caso di lunghi viaggi in aereo, può ri‑ sultare utile l’uso di calze elastiche, sempre dietro consiglio del medico.

Viaggi lunghi in aereo/treno: cosa fare?

– Orientare per lungo tempo il riscaldamento sulle gambe – Incrociare, accavallare le gambe + Alzarsi e camminare (treno, aereo)

+ Movimento tacco-punta (auto, pullman)

REGOLA 17

Se possibile praticare il nuoto, lo sport ideale per le gambe, sia per il movimento, sia per il contatto benefico con l’acqua fredda. Fra le attività sportive, il nuoto è la più utile e completa per diversi motivi: • la posizione orizzontale e la spinta dell’acqua verso l’alto annullano l’influs‑ so della forza di gravità, facilitando il ritorno venoso; • la temperatura dell’acqua, più bassa di quella corporea, sviluppa un effetto tonificante sulla parete delle vene; • l’azione positiva dei muscoli delle gambe è aiutata ed aumentata dal mas‑ saggio stesso dell’acqua.

Sport per le gambe? + Nuoto

+ Acquagym

REGOLA 18

Se possibile, praticare il jogging o, in alternativa, fare lunghe passeggiate, meglio se a passo svelto. Curare anche la scelta delle scarpe più  idonee. Queste 2 attività fisiche si rivelano ideali per attivare tutti i muscoli della gamba e favoriscono il ritorno venoso, anche perché determinano un miglioramento del tono muscolare. Come accennato, è importante anche scegliere le scarpe giu‑ ste — eventualmente chiedendo consiglio ad uno specialista — e, se possibile, preferire un fondo morbido: correre su un tappeto erboso risulta più vantaggio‑ so che correre sull’asfalto.

Sport per le gambe? – Tennis

+ Jogging + Passeggiate, cicloturismo

REGOLA 19

Un’attività “sportiva” alla portata di chiunque è quella di fare le scale a piedi. Usare, di conseguenza, l’ascensore il meno possibile. Per diversi motivi, si potrebbe trovare difficoltà a praticare un’attività sportiva vera e propria, all’aperto o in palestra. Salire un certo numero di gradini attiva sia la pompa plantare che quella muscolare.

Attività quotidiane: cosa fare? – Ascensore

+ Fare le scale a piedi

+ Camminare

REGOLA 20

La gravidanza rappresenta una fase assai delicata per la salute delle gambe. Molte delle regole fin qui esposte potranno essere seguite con grande profitto: ma sarà quanto mai opportuno il parere del proprio medico di fiducia. Fin dai primi mesi di gravidanza, ma soprattutto negli ultimi, le gambe potranno evidenziare sintomi di insufficienza venosa (pesantezza, tensione, ecc.). Tali di‑ sturbi possono attenuarsi o scomparire con l’uso di sostanze flebotoniche (tipo diosmina) per le quali non sono mai state descritte conseguenze sul feto. È co‑ munque opportuno iniziare il trattamento solo dopo il 3° mese di gravidanza. In caso di varici, o per prevenirne l’insorgenza, può risultare utile il ricorso ad ade‑ guate calze elastiche.

Lesioni sportive? Reumatismi? Pomata Dr. Andres consolida originale. ad azione antidolorifica ed antinfiammatoria, in caso di contusioni, strappi, distorsioni, dolori reumatici ed artrosi. È un prodotto a base di radice fresca di consolida da coltivazione biologica. Nella vostra farmacia o drogheria vi aspetta un campione omaggio. Leggete il foglietto illustrativo. Dr. Andres Apotheke Stadelhofen


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SALUTE — Farmacie di turno

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S/SALUTE d e l n o s tr o s it o s u ll a s a lu te .

FARMACIE DI TURNO: COME FUNZIONANO I SERVIZI? Il servizio festivo, serale e notturno nelle farmacie ticinesi viene organizzato dai Circoli far‑ maceutici in 5 regioni distinte (Mendrisio-Chiasso, Lugano, Bellinzona, Locarno, Faido-Bia‑ sca) e non gode di alcun sussidio comunale o cantonale. Ennio Balmelli, Portavoce dell'Ordine dei Farmacisti del Cantone Ticino

Vivere maggio/giugno 2013

canto a lui in attesa che si addormenti. E mi addor‑ mento con lui.

su 24.

Un servizio alla popolazione

La lista dei turni di servizio delle varie regioni è in‑ viata a tutte le farmacie di quella zona, ai quotidiani, al servizio telefonico di informazione e ai “pronto soccorso” dei vari ospedali. Fuori da ogni farmacia si trova un cartello indicante chi è di servizio quel giorno o quella notte; una verifica è però sempre auspicabile. Magari anche visitando il sito dell’Ordi‑ ne dei Farmacisti del Cantone Ticino www.ofct.ch. Insomma, stiamo tutti un po’ più tranquilli. Qualcu‑ no, anche di notte, veglia sulla nostra salute.

Il servizio festivo, serale e notturno nelle farmacie ti‑ cinesi viene organizzato dai Circoli farmaceutici in 5 regioni distinte (Mendrisio-Chiasso, Lugano, Bellin‑ zona, Locarno, Biasca e valli), è gratuito per l’utenza (ad eccezione di una soprattassa notturna rimbor‑ sata dalle casse malati) e non gode di alcun sussi‑ dio comunale o cantonale. Ciò significa che il far‑ macista mette a disposizione della popolazione le sue conoscenze e la sua disponibilità, rinuncia ad un adeguato ritorno finanziario ma è sicuro di a‑ dempiere ad un preciso bisogno sociale. L’accessibilità al pubblico delle farmacie durante il turno di servizio si differenzia da regione a regione (secondo lo schema riportato nel riquadro): fuori dagli orari di apertura il farmacista non ha l’obbligo di restare in farmacia ma deve comunque essere raggiungibile (solitamente su un telefonino messo a disposizione del circolo stesso). Sfatiamo quindi un mito che ha già creato numerosi malintesi: la far‑ macia di turno non è aperta 24 ore su 24! Comun‑ que il servizio — per casi urgenti con ricetta medi‑ ca appena rilasciata — è garantito proprio 24 ore

Quale farmacia di turno?

MORE INFOS WWW.OFCT.ch Sito dell'Ordine dei Farmacisti del Cantone Ticino www.rivista-vivere.ch/farmacia-di-turno

La pagina del nostro sito dedicata alle farmacie di turno

© Diego Cervo / 123RF

S

ono le due di notte. Da un’ora il mio bam‑ bino piange disperatamente e si contor‑ ce nel letto tenendosi l’orecchio sinistro. Scotta. Gli ho somministrato una suppo‑ sta di Tylenol ma non succede ancora niente. Che faccio? Decido di chiamare il numero 144 e mi faccio dare i dati del medico di servizio. Lo chiamo e, nel gi‑ ro di una ventina di minuti, è da me. Diagnosi: otite acuta con perforazione del timpano. Il dottore estrae dalla sua borsa un flaconcino di gocce analgesiche e ne diluisce alcune in poca acqua. Occorrono però gli antibiotici, è urgente! Il medico, da casa mia, telefo‑ na al farmacista di servizio e gli fornisce precise in‑ dicazioni sulla terapia, quindi scrive una ricetta e me la porge. Prendo il tesserino della cassa malati di mio figlio e parto in direzione della farmacia di turno. Ar‑ rivo contemporaneamente al farmacista, che — pur essendo stato svegliato nel cuore della notte — gentilmente mi fa entrare, prende l’antibiotico, lo “prepara” (come dice lui), scrive l’etichetta del mo‑ do d’uso, prende i dati di cassa malati dal tesserino e mi congeda augurandomi “buona notte”. Ma ormai la notte è in sostanza persa. A casa la situazione è migliorata : il mio bambino non piange più. Le goc‑ ce hanno fatto effetto. Lo guardo, si vede che è di‑ strutto. Gli somministro l’antibiotico e mi sdraio ac‑


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FARMACIE DI TURNO: IL PROMEMORIA DA RITAGLIARE ORARI DI APERTURA • FESTIVI — 09.00-12.00 e 14.30-20.00 • FERIALI — SERA FINO ALLE 20.00 • A Lugano la farmacia di turno è aperta ogni sera fino alle 22.00 e alla domenica ininterrottamente dalle 8.00 alle 22.00. (Al di fuori di questi orari v. il prossimo paragrafo)

COME TELEFONARE • La farmacia risponde al proprio numero di telefono durante gli orari di apertura citati sopra. • A battenti chiusi (cioè al di fuori degli orari summenzionati) e solo con ricetta medica urgente occorre telefonare al 1811 (Swisscom) che fornirà un numero telefonico per contattare la farmacia di picchetto.

COME TROVARLE • Davanti o sulla porta d’entrata di ogni farmacia c’è un cartello con il nome e le indicazioni della farmacia di turno. • Sui quotidiani e i giornali ticinesi. • Nel teletext della Radiotelevisione svizzera RSI a pag. 592. • Nel sito dell’Ordine dei farmacisti www.ofct.ch sotto turni di servizio. • Telefonando al 1811 (a pagamento). • Nella sala d’aspetto dei Pronto soccorso.

LE TASSE Nei giorni festivi e nei giorni feriali al di fuori degli orari canonici viene applicata una tassa fuori orario per la dispensazione di medicinali sotto ricetta medica (Fr. 17.30, IVA del 2,4% compresa). Le Casse Malati riconoscono la rimunerazione di questi atti farmaceutici. Vivere maggio/giugno 2013


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SALUTE — Grande concorso

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S/SALUTE d e l n o s tr o s it o s u ll a s a lu te .

SMETTI DI FUMARE E VINCI 5’000.- FRANCHI! Smettere di fumare influisce positivamente già dopo poco tempo: il fiato ha un odore più gra‑ devole, i denti ingialliti diventano più bianchi, sparisce il colore giallastro da dita e unghie. Una buona opportunità per smettere è il Concorso per smettere di fumare 2013. La redazione

LA LINEA STOP TABACCO Per avere successo smettendo di fumare è importante scegliere un metodo adatto a lei. Chiamare la Linea stop tabacco l’aiuta a trovare la scelta giusta. Infatti le/i consulenti conoscono molto bene i diversi metodi per smettere. Inoltre mentre lei smette può farsi accompagnare dalla Linea stop tabacco con diverse chiamate telefoniche gratuite. Al numero 0848 000 181 la Linea stop tabacco offre consulenza in tedesco, francese e italiano (dal lunedì al venerdì, dalle 11.00 alle 19.00, a 8 centesimi al minuto da rete fissa, di più da cellulare). Per le linee telefoniche nelle altre lingue, trova i numeri su www.at-svizzera.ch oppure nella cartolina di iscrizione al concorso.

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on importa se lei fuma già da tanto tem‑ po o ha iniziato da poco. Smettere di fu‑ mare vale la pena in ogni caso. Indipen‑ dentemente dalla sua età, fa una cosa gradita alla sua salute se scrive la parola fine sotto le sue abitudini di fumatore. Un mese dopo l’altro si sentirà meglio. Tosse da fumatore e affanno diminuiscono. Le ciglia vibratili dei polmoni ricominciano a riprendersi e riescono di nuovo a espellere meglio dai polmoni catarro e sporcizia, abbassando così il rischio di infezioni. Do‑ po un anno il rischio di malattie cardiache che lei corre è diventato la metà di quello che correrebbe se avesse continuato a fumare.

Si iscriva già oggi al concorso

Al concorso per smettere di fumare possono parte‑ cipare tutti i fumatori. Sono in palio un premio di 5’000 franchi e 10 premi di 500.-. Se desidera par‑ tecipare, si conceda una pausa col fumo dal 3 giu‑ gno al 2 luglio. Si può iscrivere online in www.at-svizzera.ch op‑ pure può richiedere una cartolina di iscrizione tele‑ fonando al numero 031 599 10 20. Oltre che in te‑ desco, francese e italiano, è possibile iscriversi an‑ che in albanese, portoghese, serbo/croato/bosnia‑

Vivere maggio/giugno 2013

co, spagnolo e turco. Durante il periodo del concor‑ so riceverà 4 volte una newsletter con informazioni riguardanti smettere di fumare.

Le condizioni di partecipazione

• Non consumi tabacchi dal 3 giugno al 1° luglio 2013; potrà iscriversi anche se ha  smesso di fumare dopo il 1° marzo 2013; • deve avere un domicilio fisso in Svizzera o  Liechtenstein; potrà partecipare anche se è frontaliero con posto di lavoro fisso in Svizzera o nel Liechtenstein; • al momento dell’iscrizione dovrà indicare inoltre il nome e l’indirizzo di una persona  che dovrà garantire che lei ha smesso di fumare fra il 3 giugno e il 1° luglio 2013; • entro il 5 luglio 2013 dovrà confermare di aver resistito fino all’ultimo con la sua pau‑  sa col fumo; per farlo riceverà per tempo una cartolina o una e-mail; • dovrà inoltre accettare di partecipare, 6 mesi dopo la conclusione del concorso, ad un’indagine sui risultati della sua astensio‑  ne dal fumo; • con l’iscrizione lei accetta le condizioni di  partecipazione al concorso. È escluso il ri‑

corso alle vie legali.

Il sorteggio

Entro il 5 luglio 2013 bisogna confermare la pausa col fumo. Per questo le verrà prima inviata una car‑ tolina o una e-mail. Dopo si svolgerà un pre-sorteggio. Se lei entrerà nel gruppo selezionato, sarà consenziente a che, con un semplice test, si verifichi l’effettivo abbandono del fumo. Si tratterrà o di un test della saliva o di u‑ na misurazione del fiato che lei espira. Contempora‑ neamente verranno interrogati i testimoni. Se il test e l’interrogazione dei testimoni risulteranno positivi sarà ammesso all’estrazione finale. A metà luglio ci sarà l’estrazione finale. I nomi dei vincitori verranno pubblicati su www.at-svizzera.ch. Tutti i partecipanti al concorso verranno informati personalmente dei risultati dell’estrazione. Questo concorso è un’iniziativa del Programma na‑ zionale per smettere di fumare che viene sostenuto insieme dalla Lega svizzera contro il cancro, dalla Fondazione Svizzera di Cardiologia, dall’Associazio‑ ne svizzera per la prevenzione del tabagismo e ha l’appoggio finanziario del Fondo di prevenzione del tabagismo.


tutto per abitare e vivere la Tua casa

news e consigli


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SALUTE — Allergia

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S/SALUTE d e l n o s tr o s it o s u ll a s a lu te .

PUNTURE DI INSETTI: REAZIONI ALLERGICHE E TRATTAMENTO Oltre ad arrossamenti e a gonfiori cutanei, le punture di api e vespe possono provocare an‑ che reazioni allergiche di una certa gravità. La redazione

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olitamente, sono le punture delle api e delle vespe a scatenare rea‑ zioni allergiche. Anche nelle persone non allergiche, una puntura in bocca o in gola può provocare gonfiori pericolosi. A livello svizzero si contano 3-4 decessi all’anno dovuti agli insetti. Questa allergia non è ereditaria e le persone allergiche al veleno delle api pos‑ sono mangiare tranquillamente il miele. A partire da 100 punture nell’adulto e 50 nel bambino si manifestano reazioni da avvelenamento.

CAUSE E FATTORI SCATENANTI

La maggior parte delle punture di api ha luogo in primavera ed estate, mentre quelle delle vespe nella tarda estate e in autunno. Le api perdono il pungiglione dopo aver punto. Il potenziale di aggressione va‑ ria secondo la specie di ape e bombo: questi ultimi sono insetti pacifici, le loro punture rare e, per la maggior parte delle persone, innocue. Al contrario delle api, le vespe non perdono il pungiglione dopo aver punto e possono quindi pungere più volte. Anche i calabroni, più grandi, appartengono al genere delle vespe.

SINTOMI

Contro il bruciore di stomaco

AL GUSTO DI FRUTTA

Reazioni locali gravi

Solitamente, dove si è stati punti appaiono un arrossamento doloroso e un gon‑ fiore: quest’ultimo, in alcune persone, può superare i 10 cm di diametro e per‑ sistere per più di 24 ore. I gonfiori possono estendersi a tutto il braccio o a tutta la gamba ed essere ac‑ compagnati da tumefazione delle ghiandole linfatiche o febbre. Nonostante il coinvolgimento di meccanismi allergici locali, queste reazioni in parte bizzarre non sono considerate una vera e propria allergia. Quando si sviluppano gonfiori grotteschi che perdurano per più giorni e che possono essere molto dolorosi, i pazienti spesso si preoccupano. Più pericolosa, persino letale, può essere inve‑ ce una reazione locale a una puntura in bocca o in gola. Non è comunque necessario procedere a un trattamento antibiotico, dato che l’effetto antibatterico del veleno previene un’eventuale infezione. In genere si tratta di un’allergia del tipo immediato in cui gli anticorpi (IgE, diret‑ ti specificamente contro le proteine del veleno) hanno un ruolo preponderante. I primi sintomi si manifestano di regola subito o pochi minuti dopo la puntura e possono comportare: • manifestazioni cutanee (prurito generalizzato, arrossamento, orti‑  caria), • gonfiori locali e agli occhi e alle labbra, • nausea e vomito, • dolori addominali e affanno, • vertigine forte, • mancanza di forze, • tachicardia, • calo della pressione, • shock e perdita dei sensi, In casi eccezionali, nel quadro di una reazione allergica grave con calo di pres‑ sione, può svilupparsi una complicanza come un arresto respiratorio e conse‑

• Agisce rapidamente e a lungo contro i bruciori di stomaco

Vivere maggio/giugno 2013 Melisana AG, 8004 Zurigo, www.melisana.ch

© Sajjad Fazel / wikipedia.org

Reazioni generalizzate

• Lega e neutralizza gli acidi gastrici in eccesso

Si prega di consultare il foglietto illustrativo.

In caso di reazione allergica, i sintomi si manifestano nel giro di pochi minuti, al massimo dopo un’ora.


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guente collasso cardiocircolatorio (anafilassi)/cerebrale con fenomeni di para‑ lisi. Simili danni o il decesso in seguito alla puntura di un insetto si riscontrano per lo più nelle persone anziane con malattie cardiopolmonari già esistenti.

LA DIAGNOSI

• Portare sempre con sé i farmaci per le emergenze — In presenza di gravi reazioni locali, può essere utile raffreddare e tenere in alto l’area punta (per esempio il braccio o la gamba). Se il gonfiore è importante, far ricorso anche ai farmaci d’emergenza. • In caso di gravi reazioni generalizzate, sottoporsi all’immunoterapia specifica con veleno d’api/di vespe — È l’unica terapia causale effica‑ ce. Il trattamento dura 3–5 anni e nell’80-85% dei pazienti (il 95% per gli al‑ lergici al veleno delle vespe) porta a una protezione totale.

Un’allergia alimentare può presentare sintomi uguali o simili a quelli provocati da una puntura d’ape/vespa. Una prima diagnosi viene fatta sulla scorta di: • un’anamnesi completa — “Quali sintomi ha avuto e con che velocità si so‑ no manifestati? Ha visto l’insetto? Il pungiglione è rimasto nella pelle? Che co‑ sa stava facendo quando è stato punto? Come ha reagito in passato alle pun‑ ture d’insetti?” • Test cutanei ed ematici — A conferma della diagnosi ed eventualmente per identificare l’insetto, il medico può ricorrere a test cutanei e alla deter‑ minazione degli anticorpi specifici. I test cutanei, se eseguiti da personale qualificato, non comportano alcun pe‑ ricolo. Nella pelle viene iniettato a piccole dosi il veleno fortemente diluito. Se nel punto del test si sviluppa un gonfiore (pomfo), circondato da un arrossa‑ mento, il risultato è considerato positivo. I test andrebbero eseguiti al più presto 4-6 settimane dopo la puntura, se possibile nel primo anno dopo un evento allergico. Questo tipo di analisi è adatto a tutti: a questo proposito, per i bambini in e‑ tà prescolastica si procede individualmente su accordo con i genitori.

Tutti i pazienti con una reazione allergica generalizzata a una puntura d’ape/ve‑ spa vengono muniti — nell’eventualità di una futura puntura — di farmaci per l’autotrattamento: • antistaminico ad azione rapida da prendere per bocca, • corticosteroidi da prendere per bocca, • siringa autoiniettante per l’adrenalina — È il farmaco per le emergenze più importante, ha effetto rapido ed è valido per tutti i sintomi della reazione. L’iniezione è semplice da praticare e va effettuata non appena si presenta‑ no i sintomi di una reazione generalizzata. Verificare regolarmente la capacità d’uso e la scadenza. I farmaci per via orale non hanno un effetto immediato: per questo motivo vanno assunti subito dopo la puntura se si sa di essere allergici, senza aspettare un’e‑ ventuale reazione allergica generalizzata.

Misure e regole di comportamento

Farmaci e interazioni

Le persone con alle spalle un evento allergico andrebbero informate sul perico‑ lo insito in ogni ulteriore puntura e dovrebbero adottare le seguenti misure: • evitare di essere nuovamente punti — I pazienti dovrebbero essere in‑ formati su come evitare il più possibile le punture e come comportarsi se do‑ vesse succedere. Nei casi a maggiore rischio, come gli apicoltori, i pompieri o in presenza di un alveare nei pressi dell’abitazione, occorre definire misu‑ re individuali.

Farmaci per le emergenze

Determinati farmaci come, ad esempio, quelli per il cuore, i betabloccanti o gli inibitori dell’ACE, possono rafforzare una reazione allergica o compromettere un intervento d’emergenza. Questi medicamenti andrebbero sostituiti con altri o‑ gniqualvolta possibile e previa consultazione del medico. Naturalmente ci sono seri motivi per cui questi farmaci devono essere assunti, per cui è importante te‑ nere sotto particolare osservazione questi pazienti all’inizio dell’immunoterapia e durante tutto il trattamento.

Che bello

sentirti.

del nd all’insegna -e k e e w 5 o li a In p musica. piacere della dell’udito

13 per un test o l’8 giugno 20 London Si registri entr biglietti per la e à vincere du ltur- und Ku L KK il gratuito e potr rchestra presso O y on ph m tamento ot Sy Concert n cena e pern m di Lucerna co ru ifon.ch nt pl ze m ss .a re w ng w Ko un hotel 4*. w in a) us cl in (colazione

Mélanie Tschanz, partecipante allo studio

Ora mi gusto anche la conversazione. Grazie ai miei apparecchi acustici. È quello che è successo al 73 % dei partecipanti allo studio nazionale sull’udito di Amplifon e Phonak. Ulteriori interessanti informazioni a proposito del nostro studio sull’udito sono disponibili sul sito www.amplifon.ch. Anche lei potrà godere di un’autentica esperienza uditiva – si registri ora per un test dell’udito e una prova gratuiti: numero verde 0800 800 881.


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BELLEZZA — Piedi

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S/BELLEZ d e l n o s tr ZA o s it o s u ll a b e ll e z za.

PIEDI: QUALI SCARPE? Quando scegliete un paio di scarpe nuove pensate solo all’estetica? La scelta sbagliata può provocare fastidi che possono ripercuotersi, oltre che sui piedi, anche su altre parti del corpo. Pensate ad esempio al mal di schiena o ai problemi di circolazione che possono essere pro‑ curati da una scarpa non proprio adatta! La redazione

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Le dimensioni

La calzatura che ospita il piede deve essere confortevole non solo in lunghezza, ma anche in larghezza ed in altezza. In questo modo si: • evitano callosità nella parte superiore e laterale; • favorisce la mobilità di deambulazione del piede; • ritarda l’invecchiamento articolare e muscolare. Provare una paio di scarpe alla sera è sicuramente meglio, infatti il piede è più gonfio e questo consentirà di fare la scelta migliore.

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© Maaike Boot / Shutterstock.com

piedi sono spesso molto trascurati. Quando scegliamo una scarpa, il più delle volte ci limitiamo a farlo in base alla linea e dimenticando che po‑ trebbero essere la causa di una serie di problemi. Inoltre dedichiamo alla cura dei piedi pochissimo tempo, trascurando il fatto che essi, oltre ad es‑ sere una parte del corpo che può avere il suo fascino, possono essere fonte di estremo relax.


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Evitare comunque di acquistare un paio che calzi alla perfezione: la scarpa do‑ vrebbe avere al massimo 5 mm di spazio con l’estremità del dito più lungo. Infine, non è necessario comprare scarpe più lunghe solo perché si hanno dei piedi larghi: esistono infatti dei modelli comodi a pianta larga con tomaia cede‑ vole specifici per piedi larghi! Controllare: quando si tolgono le scarpe non ci dovrebbero essere zone arros‑ sate.

I MATERIALI

È buona norma che i materiali siano naturali: sono consigliate le pelli e le fibre per la tomaia e il cuoio per la suola, soprattutto se si sta molto in piedi. La pelle lascia passare l’ossigeno attraverso il “fiore” e cede l’umidità. Se i pie‑ di sudano, utilizzare opportune sostanze assorbenti in polvere o crema. Controllare: se si ha senso di bruciore, se la sudorazione è aumentata, se i piedi sono freddi e maleodoranti.

I tacchi

Il fondo e il tacco delle calzature sono d’importanza capitale poiché riflettono e condizionano la postura. Il peso del corpo dovrebbe essere distribuito uniforme‑ mente su tutto il piede: di conseguenza, se troppo alto/basso, il tacco può nuo‑ cere, così come anche la suola se troppo rigida/flessibile. Evitare di portare troppo spesso e a lungo tacchi molto sottili, i quali rendono si‑ curamente le gambe più slanciate ma obbligano i piedi e la schiena a tensioni che non sono per nulla salutari. Il tacco ideale per una calzatura femminile è di 3-4 centimetri. Controllare: dolore ai talloni, alle caviglie, sotto la pianta del piede ma anche alle gambe e alla colonna vertebrale.

I PLANTARI E Le solette

Il piede dovrebbe preferibilmente essere supportato da un appoggio morbido o semirigido (plantare) che ne accompagni l’andatura, piuttosto che appoggiare su una superficie piatta e dura: in questo modo si migliora il ritorno venoso e si stimola la sensibilità dei piedi. Esistono in commercio vari tipi di plantari/solette che si possono scegliere in base alle proprie esigenze: • in gommapiuma — Ideali per chi pratica dello sport. Aiutano la traspira‑ zione e donano freschezza. • In lana — In inverno aiutano ad avere i piedi più caldi, inoltre rendono la scarpa più comoda e piacevole da portare. • In fibra di carbone — Se si ha il problema di un’eccessiva traspirazione, queste solette aiutano a mantenere i piedi più asciutti. • In rame — Ideali per fare lunghe camminate perché annullano le cariche elettrostatiche. Controllare: se si ha callosità sotto la pianta e gambe gonfie a fine giornata.

L’UTILIZZo

Le scarpe hanno bisogno di essere calzate per diventare veramente proprie: giorno dopo giorno si adattano al piede e si ammorbidiscono. Si consiglia di non cambiarle troppo spesso, perché i piedi ne risulterebbero stressati. Ma non esagerare nel senso opposto: una scarpa troppo usata perde la sua funzione “contenitiva” o può far assumere al piede posizioni scorrette.

CONSIGLI UTILI • È buona norma fare quotidianamente un pediluvio serale. • Alla sera, quando si tolgono le calzature, eseguire una co‑ stante ginnastica al piede per conservare una buona mobi‑ lità, soprattutto per chi svolge un lavoro sedentario. • Servirsi periodicamente di un bravo specialista per la puli‑ zia e il controllo delle unghie. • È buona abitudine calzare 2 paia di scarpe al giorno, riser‑ vando al pomeriggio quelle con maggior calzata. Così i pie‑ di si mantengono più freschi e la traspirazione migliora.

Vivere maggio/giugno 2013

OGNI SCARPA UN CALLO • Scarpe a pianta stretta — Favoriscono la formazione dei calli fra il 4° e il 5° dito. • Scarpe con tacchi alti — Se eccessivamente alti costringono il piede a scaricare il peso del corpo sulle ossa dell’avampiede e nei punti di maggior appoggio, solitamente ai lati del piede, dove tendono a formarsi i calli. • Scarpe a punta — Costringono le dita schiacciate l’uno contro l’altro, causando “l’occhio di pernice”, un tipo di callo particolare dalla forma tonda, bianco e con un punto nero al centro, che si forma nella parte alta delle dita dove si toccano.

Le forme

• Tonde — Sicuramente la forma più comoda. Inoltre si adatta ad ogni piede. • A punta — Cercare di portarle raramente e per poco tempo. • A spillo — Costringono il piede a strani equilibrismi poco salutari. Indos‑ sarle solo nelle occasioni dove si vuole essere particolarmente affascinanti. • A ballerina — Senza tacco, tende a distribuire il peso troppo dietro. • A zeppa — Impedisce il movimento naturale del piede e una corretta cir‑ colazione sanguigna. • Décolleté — Altissime e sinuose, sembrano formare una esse. • D’Orsay — È una variante della décolleté, ma lascia molto aperto il fianco del piede. • Chanel — Arriva ai classici 12 cm e oggi viene utilizzata in ogni occasione. Esiste anche la variante aperta in punta. • Sandalo chiuso — È diventato di gran moda in questi ultimi anni per il suo cinturino alla caviglia che gli dà un’aria un po’ retrò.


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ALIMENTAZIONE — Dieta

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.CH/NEWS L a s e zi o /ALIMENT ne del no AZIONE s tr o s it o s u ll ’a li m e n ta zi o n e.

DIETA VELOCISSIMA: PER GAMBE BELLISSIME PER L’ESTATE! La dieta ideale per chi vuole avere delle gambe snelle e toniche, mangiare con gusto, ma sen‑ za stare molto ai fornelli La redazione

IL MENÙ Colazione

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utte le donne fanno un po’ di concorren‑ za a supereroi come Superman, perché o‑ gnuna ha tante vite, che deve conciliare, senza però rinunciare alla cura di sé stes‑ sa. Cominciando, ad esempio, da una dieta sempli‑ ficata: se la segue per 2 settimane potrà perdere fi‑ no a 3 chili, mangiando piatti buonissimi, pronti in 10 minuti. Inoltre questa dieta, grazie agli alimenti anticelluli‑ te, aiuta a sconfiggere la pelle a buccia d’arancia e a ritrovare le forme perfette. Quindi, proteine e a‑ 92x65_shcidi grassi 17.5.2005 12:54 a gogo se si vuol eliminarePagina il gonfiore e 1 salvaguardare l’elasticità delle cellule, dato che le membrane cellulari sono costituite proprio da tali sostanze: se la loro composizione non è in equili‑ brio, i liquidi contenuti nelle cellule possono fuoriu‑ scire provocando l’effetto “buccia d’arancia”. Se in‑ vece le membrane sono elastiche, contengono be‑

• Giorni 1, 3, 5 e 7 ––1 caffè d’orzo con ½ cucchiaino (cc) di zuc‑ chero [10 cal] ––2 fette biscottate (20 g) con 20 g di marmella‑ ta [129 cal] • Giorni 2, 4 e 6 ––1 tè verde con 1 cc di zucchero [20 cal] ––25 g di muesli [91 cal] ––1 bicchiere di latte parz. scremato [46 cal]

Spuntini

• Mattutino — 1 bicchierone di spremuta di a‑ rance, pompelmi o mix (150 ml) [39 cal] • Pomeridiano — 1 mela (150 g) [64 cal]

Condimenti giornalieri

Si può contare su 4 cc di olio d’oliva (20 g, 180 cal) e 2 di parmigiano grattugiato (10 g, 39 cal). Se spe‑ cificato, l’uso di olio o di parmigiano vanno sottratti dal totale.

Giorno 1

• Pranzo ––Fesa di tacchino (160 g) ai ferri con erbe aro‑ matiche e succo di limone [160 cal) ––Insalata di lattuga con finocchi e carote (300 g) [55 cal]

CELLULITE: QUALI ALIMENTI? Stop alla cellulite con 5 alimenti a effetto diuretico, elasticizzante, riequilibrante, ideali contro la ritenzione idrica. Inserendoli nel‑ la propria dieta, direte addio al gonfiore: • acqua — Per eliminare i liquidi in eccesso bisogna drenare i tessuti e urinare molto. Bere quindi almeno 2 litri e mezzo d’acqua tutti i giorni e mangiare cibi che ne sono ricchi, come la frutta e la verdura. • Pesce — Molto ricco di proteine nobili (completo di tutti gli aminoacidi essenzia‑ li) e in più contiene gli acidi grassi polinsa‑ turi omega-3, necessari per garantire l’e‑ lasticità delle membrane cellulari. • Cipolle — Sono composte per il 92,1% da acqua e contengono 140 mg/100 g di potassio, utile per riequilibrare il contenuto di sodio e prevenire la ritenzione idrica. • Lattuga — Ha lo stesso effetto diuretico della cipolla. Contiene il 94,3% d’acqua e 240 mg/100 g di potassio. • Fagioli — Come tutti i legumi, sono ottime fonti di proteine e fibre, che aiutano a “e‑ mulsionare” i grassi, rendendoli più facili da eliminare. In questo modo favoriscono la circolazione sanguigna e quella linfatica.

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ne i liquidi e la pelle risulta tesa. Infine l’apporto di prodotti animali, ricchi di protei‑ ne e lipidi, deve essere ben calibrato: se si esagera, i troppi grassi compromettono la circolazione, peg‑ giorando la cellulite; se non se ne mangia abba‑ stanza, le membrane perdono elasticità.


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––Ananas (200 g) [80 cal] • Cena ––Linguine (100 g) con le sarde (4) e verza (100 g), 1 spicchio d’aglio, 1 bustina di zafferano e 1 cc d’olio [335 cal] ––Insalata di finocchi (200 g) [18 cal] ––Ciliegie (200 g) [76 cal]

Giorno 2

• Pranzo ––Insalata di rucola e cipolla (200 g) [35 cal] ––Hamburger in padella (150 g) [150 cal] ––1 arancia (150 g) [51 cal] • Cena ––Fusilli (50 g) ai peperoni (200 g di caponata di peperoni, magari già pronta) con 1 filetto d’acciuga, 1 cc di pinoli e 1 di olio d’oliva [290 cal] ––Insalata di carote e songino (250 g) [95 cal] ––Macedonia di fragole e mele (200 g) [70 cal]

Giorno 3

• Pranzo ––Penne (60 g) al tonno (50 g sott’olio sgoccio‑ lato) con pelati (70 g) e cipolla (50 g) [343 cal] ––1 albicocca (100 g) [28 cal] • Cena ––Risotto (50 g, a cottura rapida) alle zucchine (100 g a julienne) con cipolla (50 g) [204 cal] ––Insalata di fagioli di Spagna (90 g precotti) con 1 cipolla di Tropea, pomodorini (100 g), rucola (20 g), ½ bicchiere di aceto di vino rosso, 1 cc

di olio d’oliva [121 cal]

Giorno 4

• Pranzo ––Insalata di riso (40 g a cottura rapida) e con‑ dimento di verdura (60 g) [220 cal] ––Prosciutto cotto alla griglia (60 g) [92 cal] ––Insalata di lattuga (200 g) [35 cal] • Cena ––Cuscus (60 g precotto) alle verdure con po‑ modorini (100 g), sedano (50 g), carote (50 g), cetrioli (50 g), olive verdi denocciolate (10 g), 1 cipollotto, 1 cucchiaio di menta (Cc), 1 di prezzemolo, il succo di un limone e 1 cc d’o‑ lio d’oliva [240 cal] ––Sogliola ai ferri (150 g) con erbe aromatiche e succo di limone [124 cal] ––1 kiwi piccolo (60 g) [26 cal]

Giorno 5

• Pranzo ––Minestrone di verdure (150 g surgelato) con crostini integrali (10 g) [97 cal] ––2 tomini (60 g) in salsa verde con prezzemo‑ lo, aglio, peperoncino e 1 cc d’olio [198 cal] ––Ciliegie (100 g) [38 cal] • Cena ––Risotto (50 g a cottura rapida) con zafferano (1 bustina) e cipolla (50 g) [218 cal] ––Carpaccio di pesce spada affumicato (60 g), insalata riccia (50 g), 1 cc di aceto balsamico, 1 di aceto di vino bianco, 1 d’olio, il succo di un

limone e qualche foglia di timo fresco [120 cal] ––Spinaci (200 g surgelati) saltati in padella [62 cal]

Giorno 6

• Pranzo ––Farfalle (60 g) ai gamberetti (50 g surgelati) con zucchine (100 g), 1 cipollotto, 1 ciuffo di prezzemolo e 1 cc d’olio [276 cal] ––Insalata di pomodoro e lattuga (200 g) [40 cal] ––2 albicocche (200 g) [56 cal] • Cena ––Pinzimonio di verdure primaverili con carote (100 g), finocchi (200 g) e sedano (100 g) [64 cal] ––Trancio di pizza margherita (90 g) [243 cal] ––Fragole al limone (200 g) [54 cal]

Giorno 7

• Pranzo ––Gnocchi (300 g di patate) al ragù di verdure con 1 carota, ½ cipolla, 1 pomodoro pelato, 1 cc di olio, sale, prezzemolo e rosmarino [315 cal] ––1 bistecca ai ferri (150 g) [153 cal] ––Insalata verde (200 g) [35 cal] • Cena ––Melanzane (4 fette grandi grigliate, anche se surgelate) al forno con 1 pomodoro, mozza‑ rella (60 g), 1 presa di origano, 1 cc d’olio [204 cal] ––1 kiwi piccolo (60 g) [26 cal]

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ODONTOIATRIA — Infortuni WWW.RIV

INCIDENTI

ISTA-VIVE

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.CH/NEWS L a s e z io /ODONTO ne del no IATRIA s tr o s it o s u ll ’o d o n to ia tr ia .

AI DENTI

È davvero lo spauracchio di tante persone; siano esse giovani genitori o maturi e sperimenta‑ ti nonni, l’infortunio ai denti, quando capita ad un figlio o a un nipotino, crea sempre un certo scompiglio. Non che questo tipo di infortunio sia l’appannaggio dei giovani, ma sicuramente in questo ambito esiste una casistica molto ampia. Med. dent. Danilo Avolio, membro SSO Ticino — STMD Per la Commissione di Informazione della Svizzera Italiana (CISI)

I

n questo breve articolo mi prefiggo di redigere una lista dei tipi di infortu‑ nio che possono toccare i denti, sia quelli da latte che quelli permanenti, e di consigliare il giusto atteggiamento da adottare.

Quando si può parlare di infortunio ai denti?

Di sicuro quando, dopo un incidente, ci si ritrova in mano un pezzo, se non addi‑ rittura tutto il dente. Attenzione però a non sottovalutare quei colpi che possono aver toccato la bocca in maniera diretta o indiretta. Nel primo caso, ad esempio, si può ricevere una gomitata sulla bocca, senza pensare che anche i denti sia‑ no stati toccati; nel secondo si potrebbe aver ricevuto un colpo altrove, che però potrebbe aver fatto battere la mandibola superiore contro quella inferiore, infe‑ rendo un colpo su tutta la dentatura.

LE TIPOLOGIE

Ma vediamo assieme i vari tipi di lesioni che possono colpire un elemento den‑ tale: • Piccole fratture dello smalto/dentina — Ovvero un pezzetto di dente caduto. • Sublussazione — Il dente si muove un pochino. • Estrusione — Il dente è fuoriuscito un po’ dal suo alveolo (dente più lungo e mobile). L’alveolo dentale è la cavità ossea, situata nella mascella o nella mandibola, nella quale risiede normalmente un dente. • Intrusione — Il dente è rientrato nel suo alveolo (dente più corto). • Lussazione laterale — Il dente è sempre attaccato ma in posizione labio/ linguo/versato rispetto al normale (sia verso l’esterno che verso l’interno). • Lussazione totale — Fuoriuscita totale del dente dal suo alveolo. Ad ogni tipo di infortunio corrisponde un grado di urgenza differente. Natural‑ mente, visto che a volte è difficile definire esattamente di quale tipo di lesione si tratti, il consiglio è quello di chiamare al più presto il medico dentista curante, o di picchetto, che potrà interrogare per decidere se l’intervento dovrà essere effettuato rapidamente o no.

COSA FARE SE…? Caso urgente: rottura o perdita di un dente

Come potremmo dedurre da quanto sopra, il caso sicuramente più impressio‑ nante è quello della perdita dell’intero dente, fuoriuscito dal suo alveolo in se‑ guito ad un colpo. Qui vale la pena di soffermarsi un attimo e di capire bene quanto segue: un den‑ te fuoriuscito dal suo alveolo potrà essere reimpiantato, ma a certe condizioni. Per cui si consiglia di cercare il dente, se possibile immergerlo in acqua o latte, se no, se l’età e lo stato dell’infortunato lo permettono, tenerlo nella bocca del malcapitato. Nelle farmacie o negli studi dentistici si può acquistare il “dentosa‑ fe”, l’apposito contenitore contenente una solu­zione per conservare i denti lus‑ sati o i loro frammenti. Attenzione: i denti usciti dall’osso non vanno né puliti, né

COME COMPORTARSI? • Mantenere la calma e agire in maniera oculata. • In caso di emorragia importante, comprimere la ferita con una garza o un fazzoletto di stoffa e, esternamente, appli‑ care degli impacchi di ghiaccio. • Dopo qualsiasi infortunio ai denti, andare immediatamente dal dentista — La probabilità di salvare un dente permanen‑ te che ha subito un infortunio è maggiore se si interviene in maniera corretta e al più presto (al massimo un paio d’ore dopo l’infortunio).

Vivere maggio/giugno 2013


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Casi meno urgenti

• Piccola mobilità del dente (lussazione) — Lasciarlo nella posizione in cui si trova e andare immediatamente dal dentista o nella clinica dentaria più vicina. • Piccolo angolo rotto non doloroso — Conservare nel dentosafe o nell’ac‑ qua il pezzo che si è stac­cato e andare immediatamente dal dentista/clinica dentaria più vicina. • Colpo leggero senza spostamento del dente — Tenere in osservazio‑ ne.

non dimenticarsi di avvertire l’assicurazione

Fascicoletto SSO che è stato distribuito tra le società sportive, nell’intento di sensibilizzare al massimo i monitori che si occupano dei nostri giovani, in attività soggette ad infortuni che toccano bocca e denti. afferrati dalla parte della radice, bensì conservati appunto in un liquido! Chiamare al più presto un medico dentista e cercare di recarsi nel suo studio entro 2 ore dall’infortunio. Solamente in questo caso, dopo aver pulito il dente fuoriuscito, quest’ultimo potrà essere reimpiantato nel suo alveolo. Una nota si impone a proposito dell’alveolo rimanente: in questi casi c’è spesso un forte sanguinamento, per questo motivo non dimentichiamoci di tamponare facendo un nodo su di un fazzoletto o un altro pezzo di stoffa se possibile pulito e farlo stringere tra i denti in contatto con l’alveolo sanguinante. Ciò aiuterà ad arre‑ stare l’emorragia. Non sempre il reimpianto funziona, ma esistono buone probabilità di riuscita.

Bisogna sapere che spesso i danni di un piccolo incidente, apparentemente senza conseguenze immediate, potrebbero rivelarsi ben più gravi a distanza di anni. Per questa ragione, meglio avvertire l’assicurazione dell’accaduto (il repar‑ to infortuni della cassa malati e l’assicurazione complementare per gli infortu‑ ni), anche se immediatamente le spese saranno contenute. Un esempio tipico è l’infortunio avvenuto ad un bimbo con i denti da latte, che in seguito ad un’in‑ trusione ha rovinato la corona naturale del dente permanente sottostante. Le cure da effettuare si potranno decidere solo dopo la perdita del dente da latte e l’eruzione di quello permanente, e i costi potrebbero elevarsi ad alcune mi‑ gliaia di franchi. Mi auguro che con questi consigli si potrà evitare qualche perdita prematura di elementi dentari.

Costipazione?

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VARIE — Animali domestici

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TA-VIVER L a s e zi o n E.CH/NEW e del nos S/VARIE tr o s it o d e d ic a ta a ll e n o ti zi e p iù va ri e.

CANI E GATTI: LE PULCI SONO ANCHE IN CASA! Questi piccoli, quasi invisibili insetti possono rendere la vita infelice al vostro amico a 4 zam‑ pe e disturbare la vostra casa, oltre ad essere portatori di alcune pericolose malattie come la dermatite allergica omonima. La redazione

LE PATOLOGIE TRASMESSE

O

ltre a far ricorso ai prodotti antipulci, sarà necessario occuparsi scrupolosa‑ mente della pulizia della cuccia del ca‑ ne/gatto e dei luoghi della casa a lui ri‑ servati, in modo da evitare un’eccessiva propaga‑ zione dei parassiti. Se bisognerà ricorrere a medici‑ nali, seguire scrupolosamente le istruzioni fornite dal veterinario e conservarli lontano dalla portata dei bambini.

IDENTIKIT DELLA PULCE

È scura, con un guscio duro e ricoperto di peli, senza occhi e ali, ha un apparato boccale adatto a perfora‑ re la pelle e a succhiare il sangue direttamente dai vasi anche per 4-5 ore al giorno, secernendo nello stesso tempo una sostanza che ostacola la coagula‑ zione. Le pulci sono agilissime e, rispetto alle loro dimen‑ sioni, capaci di spiccare balzi enormi, fino a 100 volte la loro altezza (un paio di millimetri). Si insedianoPUBB in tutto4 ilCOL corpo,190x45 ma di preferenza sulla NEWPRINT 23-08-2005 linea mediana dorsale, nelle ascelle e alla base del‑

Le pulci della specie Ctenocephalides felis felis, le più comuni negli animali domestici, sono sempre molto fastidiose in quanto le loro punture causano un forte prurito, determinando ferite e croste in tut‑ to il corpo. Le pulci possono indurre le seguenti affezioni: • dermatite allergica da pulci (DAP), • anemia, • rickettsiosi, • peste, • tenie, • malattia da graffio di gatto. Nel 45% dei casi i proprietari ignorano che le pulci possono infestare anche la casa: abitualmente l’in‑ festazione si localizza sul pavimento, nella moquet‑ te, sulle coperte, oltre che nei sedili dell’automobi‑ le. Inoltre, il 48% degli animali domestici non dor‑ me nella propria cuccia ma su divani, letti, poltrone, tappeti e cuscini. Infine, il 40% degli animali domestici non regolarmente protetti con antipa‑  rassitari specifici ha le pulci.

TRATTAMENTI

È dunque consigliabile proteggere l’animale, rego‑ larmente e mensilmente, durante tutto l’anno: il surriscaldamento climatico e il riscaldamento del‑ le case, che consente la sopravvivenza delle pulci nell’ambiente domestico, favoriscono le infestazio‑ ni, le quali non sono più tipiche della primavera e dell’autunno. Secondo 8:28 Pagina 1 un’indagine condotta in Ita‑ lia, a gennaio-febbraio almeno un cane su 7 è già

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infestato. Devono essere trattati con un apposito prodotto an‑ che gli altri animali a contatto con il cane/gatto, per‑ ché possono costituire una fonte di infestazione.

Gli spot-on

Sono i trattamenti più utilizzati, soprattutto per la loro comodità: consistono in gocce da applicare su tutta la lunghezza del corpo, che creano come uno scudo protettivo idrorepellente. Contengono un’associazione di principi attivi: • un adulticida per eliminare le pulci adulte; • un IGR per eliminare le uova e le larve, in modo da intervenire su tutti i fronti. Particolare attenzione va prestata alla regolarità dei trattamenti (ogni 30 giorni) e alla modalità d’appli‑ cazione, evitando che l’animale si bagni subito do‑ po. Rimedio naturale — Applicare su tutto il pelo, fri‑ zionando, il succo di un’arancia o di un limone. Ri‑ cordarsi però di ripetere l’applicazione più volte, so‑ prattutto se l’animale si bagna.

Farmaci per via orale

Se i trattamenti localizzati non si rivelano sufficien‑ ti, il veterinario potrà indicarvi la possibilità di som‑ ministrare delle pillole a scadenza mensile, a scopo preventivo o in grado di controllare le infestazioni. La somministrazione di pillole è adatta in particola‑ re ai proprietari che hanno dei bambini piccoli, per‑ ché eviterà a questi ultimi di entrare in contatto con gli antipulci potenzialmente tossici applicati sul pe‑ lo. È bene affidarsi a medicinali il più possibile privi di effetti collaterali. Rimedio naturale — Un’alternativa sono le com‑ presse a base di aglio, noto per le sue proprietà di‑ sinfettanti, nonostante sia efficace solo per inter‑ rompere il ciclo delle larve, ma non per le pulci già adulte.

Un bel bagnetto

La migliore difesa è quella di lavare l’animale con

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© CDC/Janice Haney Carr / wikipedia.org

la coda. L’intero ciclo biologico può durare da 21 giorni a un massimo di 4-6 mesi, a seconda delle condizioni ambientali. Dei 4 stadi (uovo, larva, pupa, adulto), la fase adulta occupa solo il 5% dell’intera vita della pulce. Se si potesse contare il numero delle pulci, tra quelle sull’animale e quelle disperse nell’am‑ biente, per ogni 5 pulci vi sarebbero 50 uova, 35 lar‑ ve e 10 pupe.


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appositi shampoo igienizzanti antipulci. Questo pro‑ dotto non garantisce una protezione a lungo termi‑ ne, per cui, soprattutto durante la stagione critica, ripetere il lavaggio anche 2 volte al mese. Rimedi naturali — Esistono in commercio degli shampoo antipulci completamente naturali, a base di estratti vegetali e contenenti sostanze atossiche come l’aloe vera o la citronella, in grado di proteg‑ gere il cane e di mantenere lucido ed idratato il pe‑ lo. L’applicazione consigliata è ogni 2 settimane.

Collari

Sono un’alternativa allo spot-on. Purtroppo posso‑ no contenere sostanze chimiche tossiche cancero‑ gene e nell’immediato provocare anche forti derma‑ titi e conseguente prurito che si aggiungerebbero a quelli già purtroppo provocati dalle pulci. Dunque la prima cosa da fare prima dell’acquisto è leggere attentamente le istruzioni per l’uso. Rimedio naturale — Applicare direttamente sul collare, o su di un laccio o un fazzoletto di stoffa che verrà in seguito arrotolato su se stesso, 10 gocce di olio essenziale di eucalipto e altrettante di lavanda. Altri oli essenziali repellenti sono quelli di citronella, rosmarino, geranio rosa, menta, cedro e neem. L’ap‑ plicazione va ripetuta ogni 2 settimane.

Polveri repellenti

Vanno applicate frequentemente su tutto il corpo delle polveri repellenti. Possono essere sparse an‑ che all’interno della cuccia o dove solitamente dor‑ me il nostro amico a 4 zampe. Se inalate dal cane

possono causare dei problemi respiratori. Applicare quindi il prodotto in quantità non eccessiva, avendo l’accortezza di proteggere la bocca e gli occhi. Rimedi naturali — Esistono dei prodotti inodori ed innocui per l’animale, che possono essere applicati sia sul suo pelo che nella cuccia.

Spray

Un discorso analogo vale per gli spray antipulci co‑ muni, che dovranno essere utilizzati con attenzione, soprattutto in presenza di bambini piccoli. Essendo meno efficace degli spot-on, lo spray deve essere applicato settimanalmente e soprattutto do‑ po ogni bagno. Va spruzzato accuratamente sul pe‑ lo, comprese le gambe, facendo attenzione a non spruzzarlo negli occhi. Rimedi naturali — A base di oli essenziali e che non contengano pesticidi pericolosi. Possono essere precedentemente applicati su di un panno da pas‑ sare delicatamente sul pelo.

Pulire la casa in profondità

Se si pensa che il nostro amico abbia preso le pul‑ ci, nonostante lo abbiate protetto, per evitare che l’attacco si propaghi anche in casa, oltre a lavarlo a fondo e trattarlo, è importante pulire e disinfettare anche gli ambienti, la cuccia o il pouf dove solita‑ mente riposa. Per tutti questi luoghi si consiglia il ri‑ corso all’aspirapolvere, così come per tutte le zone da lui molto frequentate, come tappeti, divani e au‑ tomobile. Ciò permette di rimuovere il maggior nu‑ mero possibile di forme immature.

Non dimenticare di lavare periodicamente con ac‑ qua calda e sapone naturale/aceto i suoi giocattoli.

Spray per ambienti

Dopo aver pulito e disinfettato la casa, nebulizzate degli spray antipulci/parassiti appositi per gli am‑ bienti che uccidono sia le pulci che le larve. Questi prodotti possono essere tossici, quindi dovete fare molto attenzione quando li usate, allontanando gli animali domestici e i bambini.

Costruire una Flea-Trap casalinga (trappola per le pulci)

Se non la si vuole comprare in negozi di ferramenta, basta procurarsi una scodella di alluminio e riem‑ pirla di acqua saponata. Posarla a terra nelle vici‑ nanze dei luoghi maggiormente interessati. Per gli esterni, preferibilmente vicino ad una fonte di luce, come ad esempio una lampada del giardino che ri‑ mane accesa anche durante la notte. Il calore della luce attirerà le pulci che salteranno e rimarranno in‑ trappolate nella ciotola. Nel caso di ambienti interni, è possibile sostituire la luce solare con quella di u‑ na lampada da puntare in direzione della ciotola.

Il giardino non è una giungla

Tagliando il prato regolarmente, potando i cespugli, le piante e gli alberi quando ne hanno bisogno e rac‑ cogliendo le foglie e i rami tagliati si può preveni‑ re un’invasione di pulci all’esterno ed evitare così un’urgente disinfestazione in giardino con tratta‑ menti chimici, tossici per voi e i vostri animali.

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IL NOME DELLA “FARROW”

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BACINI LACUSTRI

C’È MA NON SI VEDE

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MOBILETTI PREGIATI

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DOTTRINALI

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IL NOME DI “TURNER”

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CONDIZIONI DI PARTECIPAZIONE

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MITIGATO, PLACATO

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“WOODY”, IL REGISTA

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IL NOME DELLA “MESSARI”

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TOSAR SPIRITI CELESTI

§ FREDDO GLACIALE

REGNO

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TERMINARE

COPRE LA CASA

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ORIENTE

PITTORE FRANCESE

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FURORI VI SOSTA LA CAROVANA

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SOLUZIONE N. 158 Dove il sole non ci va presto il medico verrà

a) Cartolina postale da spedire a: 'VIVERE a tempo pieno', C.P. 5539, 6901 Lugano. b) E-mail da inviare a: vivere@bluewin.ch. Se non specificato, si autorizza VIVA SA ad utilizzare l’indirizzo e-mail per le proprie attività di marketing. Fra tutti coloro che avranno indovinato la soluzione verrà sorteggiato il fortunato lettore. Sono esclusi dalla partecipazione tutti i collaboratori di VIVA SA. Non verrà tenuta alcuna corrispondenza. Nessun pagamento in contanti. Si escludono le vie legali. Il vincitore sarà avvisato personalmente. Il termine di spedizione è il 19 GIUGNO 2013.

Vivere maggio/giugno 2013


In farmacia — HIGHLIGHTS

LA VETRINA: MAGGIO E GIUGNO

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L a s e z io ne

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RE.C

H/HIGHLIG d e l n o s tr HTS o s it o d e d ic a ta a i n u o v i p ro d o tt i.

Ialuna® — Naturale e senza ormoni

Ialuna® è un ovulo vaginale senza ormoni per il trattamento della secchezza vaginale. Per garantire un’ottima tollerabilità, non contiene parabeni e altri conservanti. La vitamina E, la camomilla e la Centella asiatica esplicano un’azione calmante sui tessuti e agiscono efficace‑ mente sulle manifestazioni infiammatorie. L’acido ialuronico, invece, assicura un’idratazione duratura della mu‑ cosa vaginale, stimolando contemporaneamente la guarigione di eventuali lesioni dei tessuti.

IBSA Institut Biochimique SA, 6915 Pambio-Noranco www.ibsa.ch

OXYPLASTINE® — Per un sederino roseo e morbido

La pomata cicatrizzante OXYPLASTINE® protegge la pelle sensibile del bambino dall’umidità del pannolino (der‑ matite da pannolino). La combinazione con le salviettine umidificate OXYPLASTINE® Baby Care offre la cura perfetta per il vostro bam‑ bino. La pomata cicatrizzante OXYPLASTINE® è un medicamento, legga attentamente il foglietto illustrativo.

Dr. Wild & Co. AG, 4132 Muttenz www.wild-pharma.com

Antistax® Gel — Un aiuto rapido quando fa caldo!

Avete in mente le serate calde, quando la cosa che desiderate di più è immergere le gambe in un secchio d’ac‑ qua fredda? Adesso c’è una soluzione: Antistax® FreshGel. Il gel rinfresca e tonifica le gambe dopo una giornata calda. Viziate le vostre gambe al termine di una lunga giornata regalando loro un leggero massaggio con il gel rin‑ frescante. Il nostro consiglio: conservate il gel in frigorifero. Adatto anche durante la gravidanza. Il FreshGel contiene un estratto di foglie di vite rossa e ha un gradevole profumo di limone. Penetra completamen‑ te nella pelle e la cura con sostanze liporestitutive. Soprattutto dopo una lunga giornata, sentite subito quanto fa bene un lieve massaggio con Antistax® FreshGel. Per favore, leggete il foglietto illustrativo e fatevi consigliare.

Boehringer Ingelheim Schweiz GmbH, 4002 Basilea www.antistax.ch

Carbamid Forte 18% Urea CREMA ANTI-CALLOSITÀ Riduce efficacemente le callosità

Carbamid Forte 18% Urea crema anti-callosità con acido di frutta e argento riduce efficacemente le callosità e attenua i punti di pressione. Usandola regolarmente, si previene la formazione di nuove ed eccessive callosità. La crema penetra rapidamente, protegge e cura i piedi apportando un’idratazione intensa e non lascia tracce grasse sulla pelle. Carbamid Forte 18% Urea crema anti-callosità è disponibile senza sostanze profumanti. Uso: applica‑ re e massaggiare delicatamente la crema piedi Carbamid Forte 18% Urea crema anti-callosità una o due volte al giorno sulle aree cutanee da trattare. Si prega di leggere il foglietto illustrativo. Louis Widmer AG, 8952 Schlieren www.louis-widmer.ch

Il vostro ponte aereo verso casa. Diventate sostenitori: 0844 834 844 o www.rega.ch


Ialuna® Naturale e senza ormoni contro la secchezza vaginale.

Se n far za ric ma cie etta n e d elle rog he rie .

Ovuli con acido ialuronico e vitamina E. www.secchezzavaginale.ch

Senza parabeni e altri conservanti. - Idrata efficacemente e a lungo. - Favorisce la cicatrizzazione. - Diminuisce il rischio di nuove infezioni. - Riduce l‘infiammazione.

Questo è un dispositivo medico. Chieda consiglio ad uno specialista e legga le instruzioni per l’uso

IBSA Institut Biochimique SA, Headquarters and Marketing Operations, Via del Piano 29, CH-6915 Pambio-Noranco, www.ibsa.ch

Muove la gente.


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