Vivere a tempo pieno 218 (Marzo-Aprile 2023)

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ivere marzo-aprilen.2023 218 V ODONTOIATRIA Denti vs caffè MEDICINA Allergie e immunoglobuline E rivista-vivere.ch Lo sfregamento delle cosce MOVIMENTO

Cara lettrice, caro lettore

Lo scorso anno in Svizzera ben 570 persone hanno subito un trapianto che, nella maggior parte dei casi, ha salvato loro la vita. 116 di queste hanno ricevuto un organo da donatori viventi. Tuttavia continua ad esserci una carenza di organi.

Il 15 maggio 2022 il popolo ha votato a favore del modello del consenso presunto per la donazione di organi e i relativi lavori legislativi sono stati avviati, ciononostante, la data precisa del passaggio al nuovo modello non è ancora stata resa nota e fino ad allora rimarrà in vigore il consenso in senso lato, secondo cui il prelievo di organi e tessuti dopo la morte è ammesso soltanto previo consenso. Durante la fase transitoria (2022–2024) e fino all'introduzione del nuovo disciplinamento, l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) informa regolarmente la popolazione sul tema mediante la campagna "Non rimandare: occupati ora della donazione di organi".

Lo scorso anno il numero di donatori è rimasto praticamente stabile: 164 persone decedute hanno donato uno o più organi, nonostante i tre anni difficili a causa della pandemia di COVID-19. In totale sono stati donati 469 organi da persone decedute e 116 da persone viventi. Anche il numero di coloro che sono in lista d'attesa è stabile: a fine 2022, 1'442 persone aspettavano almeno un organo (nel 2021 erano 1434). Per circa la metà di queste un trapianto non era possibile per motivi di salute.

Attualmente la sfida principale è che spesso non vi è alcuna dichiarazione di volontà della persona coinvolta e i congiunti devono prendere una decisione senza alcun punto di riferimento. Perciò la campagna lanciata a fine anno dall'UFSP e da Swisstransplant intende motivare le persone a documentare la propria volontà, per esempio in una tessera di donatore, nelle direttive del paziente o nella propria cartella informatizzata. Sul sito della campagna vivere-condividere.ch sono disponibili numerose informazioni sul tema della donazione di organi e sulla dichiarazione della propria volontà. Con un nuovo documentario che illustra il punto di vista di una giovane ricevente, la campagna mostra l'importanza di una donazione per il ricevente: infatti, per le persone sane è difficile comprenderne appieno l'importanza. Il valore cruciale emerge chiaramente dal documentario di 20 minuti intitolato "Cosa può insegnarci un'adolescente sulla vita". A prima vista, la diciottenne Carina potrebbe sembrare una ragazza come tutte le altre. Al secondo sguardo invece risulta chiaro che la sua vita è diversa: a 10 anni ha infatti ricevuto un cuore artificiale, a 11 un trapianto di cuore. Il documentario la accompagna durante un viaggio pianificato da tempo: un roadtrip in motorino sul Gottardo e dimostra come, nonostante la situazione difficile che ha affrontato, ora vive la sua vita intensamente e con sorprendente tranquillità.

Valentina Tanzi

Responsabile

4

MEDICINA

4 Allergie

Le immunoglobuline E SALUTE

6 Anziani

I disturbi deambulatori

ALIMENTAZIONE

9 Vitamina B12

Ne assumi a sufficienza?

ODONTOIATRIA

10 Denti vs caffè

Hai un sorriso ingiallito?

MOVIMENTO

12 Sfregamento delle cosce

Come evitare l'irritazione?

PASSATEMPO

14 Cruciverba

Gioca e vinci un pesos d'oro!

NEWS

15 La vetrina

Marzo e aprile

Impressum

SIGLA EDITORIALE VIVA SA

Via al Forte, CH — 6901 Lugano

Tel +41 (0)91 922 68 66

Fax +41 (0)91 923 39 09

E-mail redazione.vivere@gmail.com

rivista-vivere.ch

COMITATO DI REDAZIONE

Mario Tanzi (presidente onorario OFCT)

Federico Tamò (portavoce OFCT)

REDAZIONE

M. SC. COM. Valentina Tanzi (resp.)

Cristina Gerosa

TIPOGRAFIA Fontanaprint SA

SOMMARIO
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© IKO-studio / Shutterstock.com (Copertina) Aubord Dulac / Shutterstock.com Maridav / Shutterstock.com (Indice) Via Giovanni Maraini 23 T +41 91 941 38 21 info@fontana.ch CH-6963 Pregassona F +41 91 941 38 25 www.fontana.ch

ALLERGIE: LE IMMUNOGLOBULINE E

NELLA PRATICA MEDICA IL MAGGIOR IMPATTO DELLE IMMUNOGLOBULINE DI CLASSE E È NELLE ALLERGIE, MA IL LORO RUOLO NON È LIMITATO SOLO A QUESTO TIPO DI REAZIONE.

Le immunoglobuline di classe E (IgE) sono proteine globulari ad attività anticorpale, molto importanti per il corretto funzionamento del sistema immunitario e quindi anche per quanto riguarda le allergie.

Le immunoglobuline (Ig) sono anticorpi che hanno la funzione di legare e neutralizzare uno specifico antigene, cioè una "sostanza" estranea, potenzialmente dannosa per l'organismo. Vengono prodotte da un sottotipo di linfociti B in risposta ad uno stimolo antigenico esterno e/o interno: in pratica, le Ig si comportano in modo simile a sentinelle, pronte ad allertare i linfociti attivati

(plasmacellule) a produrre un numero molto elevato di anticorpi (fino a 2'000 al secondo), una volta entrate a contatto con l'aggressore. Esistono cinque classi di immunoglobuline (IgA, IgD, IgE, IgG e IgM) e ciascuna presenta struttura e funzioni tali da renderle implicate in specifiche reazioni immuni: in altre parole, il modo in cui un anticorpo provvede a rimuovere un antigene dipende dalla classe a cui appartiene. Nell'ambito del sistema immunitario le lg costituiscono la componente principale dell'immunità umorale, riconoscendo ogni determinante antigenico come un bersaglio e lo neu

tralizzano o lo rendono facilmente identificabile dai fagociti e dalle cellule citotossiche. Tutte le lg possono mediare le forme più semplici di attacco antigenico (neutralizzazione e agglutinazione), mentre le classi particolari si specializzano nell'opsonizzazione dell'antigene, nell'attivazione del sistema del complemento e nella stimolazione dei linfociti natural killer.

L'IMMUNOGLOBULINA E

La classe E (IgE) è l'ultima ad essere stata identificata (1966) e studiata: da allora ha stimolato grandi quantità di ricerche volte a caratterizzarne il ruolo nei processi patologici. Le IgE sono presenti nella circolazione a concentrazioni molto basse, circa 300 volte inferiori a quelle delle IgG.

La classe IgE risulta altamente specializzata nell'attivazione dei mastociti presenti nei tessuti epiteliali, ai quali si legano strettamente, stimolando potenti reazioni infiammatorie in presen-

za di specifici antigeni. Le IgE si trovano soprattutto nei tessuti epiteliali degli apparati respiratorio ed intestinale: organizzate in questo modo, costituiscono una sorta di "seconda barriera" alle infezioni, dopo le IgA.

FUNZIONI

Non solo le IgE hanno una struttura unica, ma modulano anche una serie di funzioni fisiologiche peculiari tra cui:

• reazioni di ipersensibilità di tipo I — Quella che volgarmente è chiamata "allergia", in realtà è un insieme di meccanismi, le cui più comuni manifestazioni sono la rinite allergica, la sinusite, la reazione avversa al cibo, agli animali o alle punture di insetto, l'orticaria cronica e la dermatite atopica.

• Infezioni parassitarie — In un individuo sano giocano un ruolo-cardine nella difesa dai parassiti, impedendo l'ingresso soprattutto a quelli che passano dall'apparato respiratorio ed intestinale (Schistosoma man-

soni, Trichinella spiralis, Fasciola hepatica e Plasmodium falciparum, l'agente eziologico della malaria).

• processi autoimmuni.

Il ruolo delle IgE è centrale nella sensibilizzazione allergica e nei disturbi atopici come:

• rinite allergica,

• asma,

• dermatite atopica.

IgE ALTE?

Elevate concentrazioni di IgE sono generalmente considerate nel contesto delle allergie, specialmente nelle pollinosi. Inoltre, l'incremento delle immunoglobuline di classe E può contribuire alla diagnosi di atopia nel neonato.

Ciononostante, aumenti della quantità di IgE sieriche totali circolanti possono essere riscontrati anche in varie altre malattie, comprese immunodeficienze primarie, infezioni, malattie infiammatorie e neoplasie, a condizione che siano soddisfatti altri criteri clinici e di laboratorio.

4 MEDICINA — Allergie
© Serhiy
Kobyakov / Shutterstock.com
axapharm ag, 6340 Baar È un medicamento omologato. Leggere il foglietto illustrativo. In caso di raffreddore da fieno e disturbi d’allergia Stufo del raffreddore da fieno? 5 © 2023 MEDA Pharma GmbH (a Viatris Company), Hegnaustrasse 60, 8602 Wangen-Brüttisellen ALL-2022-0371_IT_080822 Allevia il raffreddore da fieno in 15 minuti. IL RAFFREDDORE DA FIENO È UN VERO TORMENTO? Sono dei medicamenti omologati. Leggere il foglietto illustrativo. IN CASO DI RAFFREDDORE DA FIENO, ALLERGODIL® SAISONAL DÀ SOLLIEVO. AFFIDABILE E VELOCE.

ANZIANI: I DISTURBI DEAMBULATORI

PER GLI ANZIANI LA CAPACITÀ DI DEAMBULARE, ALZARSI DA UNA SEDIA, GIRARSI ED ABBASSARSI È FONDAMENTALE PER RIMANERE AUTONOMI E AVERE UNA BUONA QUALITÀ DI VITA.

denza più lenta; al contrario, gli individui bassi fanno passi più corti con una cadenza più veloce.

Il "tempo di stazione doppia"

La "double stance time", ossia il tempo con entrambi i piedi appoggiati a terra durante la deambulazione, cioè la posizione più stabile per spostare il centro di massa in avanti, aumenta con l'età. La percentuale di tempo in stazione doppia va dal 18% nei giovani adulti a ≥ 26% nei soggetti sani anziani.

La deambulazione senza aiuti richiede molta attenzione ed un'adeguata forza muscolare, oltre ad un buon controllo motorio, essenziale per coordinare gli input sensoriali e la contrazione muscolare.

COME CAMBIA LA DEAMBULAZIONE?

Alcuni aspetti dell'andatura generalmente cambiano con l'invecchiamento, altri no.

La velocità di marcia

Rimane stabile fino ai 70 anni, successivamente si riduce di circa il 15%/decennio per quanto riguarda l'andatura normale e del 20%/decennio quella veloce.

La velocità è un potente predittore della mortalità, tanto quanto il numero di condizioni mediche croniche e di ricoveri di una persona anziana. A 75 anni, coloro che camminano lentamente muoiono ≥ 6 anni pri-

Vivere marzo/aprile 2023

ma di coloro che hanno un'andatura normale e ≥ 10 anni prima rispetto a quelli che sono veloci. La velocità si riduce perché l'anziano fa passi più corti con lo stesso ritmo (cadenza). La ragione più probabile della ridotta lunghezza del passo, cioè la distanza da un tallone all'altro, è la debolezza dei muscoli del polpaccio, che spingono il corpo in avanti: infatti, la forza muscolare del polpaccio risulta sostanzialmente diminuita negli anziani. Tuttavia, gli anziani, rispetto ai giovani, sembrano compensare questa diminuita potenza usando i muscoli flessori ed estensori dell'anca.

La cadenza

Calcolata come passi al minuto, non cambia con l'età. Ogni individuo ha una cadenza preferita, legata alla lunghezza della gamba, che in genere rappresenta il ritmo a minor dispendio energetico. Gli individui alti fanno passi più lunghi con una ca-

L'aumento del tempo in stazione doppia riduce quello di oscillazione della gamba per avanzare ed accorcia la lunghezza del passo. Gli anziani possono aumentare il tempo in doppio appoggio ancora di più quando:

• camminano su superfici irregolari o scivolose;

• ci sono alterazioni dell'equilibrio;

• hanno paura di cadere.

La postura

Cambia solo leggermente con l'invecchiamento: gli anziani camminano infatti in posizione eretta, senza inclinazione in avanti. Tuttavia, presentano una rotazione pelvica più spostata in avanti (verso il basso) e una maggiore lordosi lombare. Questo cambiamento di posizione è in genere causato:

• da un insieme di debolezza dei muscoli addominali e di quelli flessori dell'anca;

• dall'aumento del grasso addominale.

Gli anziani inoltre camminano con le gambe ruotate all'esterno (deviazione esterna dell'alluce), di circa 5°, probabilmente per la perdita della rotazione interna dell'anca oppure per

ACD lavora per consentire la permanenza a domicilio alle persone che si trovano in difficoltà a causa della anzianità, della malattia, di una convalescenza post-operatoria, di un handicap, di un disagio sociale o una maternità.

6 SALUTE — Anziani
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aumentare la stabilità laterale. Infine, l'elevazione del piede nell'oscillazione rimane invariata.

La mobilità articolare Si modifica leggermente con il passare degli anni. La flessione plantare della caviglia si riduce durante la fase tardiva della stazione, cioè subito prima che il piede posteriore si sollevi. La mobilità globale del ginocchio rimane sempre la stessa così come la flessione e l'estensione dell'anca rimangono pure invariate. L'adduzione invece aumenta e iI movimento pelvico è ridotto in tutti i piani.

CAMBIAMENTI PATOLOGICI

Molte malattie possono contribuire ad un andatura non funzionale o insicura. In particolare:

• disturbi neurologici — Comprendono forme di demenza, patologie del movimento e del cervelletto e neuropatie sensitive o motorie. Uno studio ha confrontato la fluidità della deambulazione negli anziani con e senza deficit cognitivi e ha rilevato che, oltre ai cambiamenti noti della velocità della deambulazione e della lunghezza del passo, gli anziani con deficit cognitivo precoce hanno maggiori probabilità di avere importanti riduzioni della fluidità nella deambulazione.

• Problemi muscoloscheletrici come, ad esempio, la stenosi spinale.

VALUTAZIONE DEI DISTURBI

L'obiettivo è stabilire il maggior numero possibile di fattori concausali al disturbo di deambulazione. Uno strumento di valutazione basato sulla performance può essere utile, come anche altri test come, ad esempio, l'esame cognitivo di screening per pazienti con disturbi di deambulazione dovuti a sindromi del lobo frontale. La valutazione si affronta in quattro tempi:

• discutere i problemi, le paure e gli obiettivi collegati alla mobilità del paziente;

• osservare l'andatura con e senza assistenza, se è sicura;

• verificare tutte le componenti della marcia;

• osservare una seconda volta le componenti note della marcia del paziente.

TRATTAMENTO

Sebbene sia importante determinare la causa di un'andatura anormale, non è sempre indicato prescrivere interventi per modificare tale andatura: un passo lento, anche se esteticamente anomalo, potrebbe permettere all'anziano di camminare con sicurezza e senza assistenza. Tuttavia, alcuni interventi possono portare ad un miglioramento. Essi comprendono:

• allenamento della forza;

• esercizi di equilibrio;

• nordic walking — È un esercizio di camminata per tutto il corpo che incorpora dei bastoncini da passeggio regolabili. Il movimento della deambulazione interessa i muscoli dei cingoli scapolari (pettorali, gran dorsale) e dei muscoli tricipiti e richiede una maggiore rotazione pelvica rispetto alla deambulazione tradizionale, che si traduce in un passo leggermente più lungo e maggiore velocità.

• Dispositivi di assistenza (bastone, girello) — Possono aiutare a mantenere la mobilità e una discreta qualità di vita. I fisioterapisti devono essere coinvolti nella loro scelta e nella formazione del paziente.

Il bastone

È particolarmente utile per i pazienti con dolore causato da artrosi dell'anca o del ginocchio o con neuropatia periferica dei piedi, perchè trasmette le informazioni sul tipo di superficie o pavimento alla canna porta-mano. Un bastone a quattro basi può stabilizzare il paziente, ma in genere ne rallenta la marcia.

I bastoni sono di solito impiegati sul lato opposto alla gamba dolente o debole. Per il supporto massimo la lunghezza del bastone deve essere tale che i pazienti abbiano il loro gomito flesso 20-30° quando lo tengono.

Il girello

ticolazione artrosica più del bastone, in presenza di un'adeguata forza del braccio e della spalla.

I girelli forniscono una buona stabilità laterale e una moderata protezione dalle cadute in avanti, ma sono poco o per nulla utili a prevenire le cadute all'indietro nei pazienti con problemi di equilibrio.

Quando si prescrive un girello, il fisioterapista deve considerare le necessità talvolta contrastanti della stabilità e della massima efficienza energetica della deambulazione.

I girelli a quattro ruote, dotati di freni, aumentano l'efficienza della marcia ma forniscono meno stabilità laterale. Ciononostante, hanno l'ulteriore vantaggio di un piccolo sedile su cui il paziente può appoggiarsi se si affatica.

PREVENZIONE

È stato dimostrato che alti livelli di attività fisica aiutano a mantenere la mobilità, anche nei pazienti con patologie: infatti, la World Health Organization, l'American College of Sports Medicine e l'American Heart Association raccomandano fortemente attività multimodali regolari per gli anziani per mantenere la salute e la mobilità.

Camminare regolarmente o mantenere uno stile di vita fisicamente attivo è la raccomandazione più importante: un programma di marcia regolare di 30 minuti al giorno è la singola attività più efficace per il mantenimento della mobilità; tuttavia, camminare non aumenta la forza in una persona debole. È importante consigliare un percorso di marcia senza ostacoli, ma inserire tratti collinari può aiutare a mantenere la forza nelle gambe. L'uso di bastoncini da passeggio regolabili o bastoni può dare fiducia e sicurezza agli anziani.

Infine, la prevenzione comprende anche esercizi per la resistenza e per l'equilibrio: da non dimenticare che gli effetti di uno stile di vita attivo sull'umore e la fiducia sono probabilmente tanto importanti quanto le loro conseguenze sulla fisiologia.

VITAMINA B12: NE ASSUMI A SUFFICIENZA?

LA VITAMINA B12, O COBALAMINA, È IDROSOLUBILE E VIENE ACCUMULATA SOLO IN PARTE NELL'ORGANISMO E QUINDI DEVE ESSERE REGOLARMENTE ASSUNTA ATTRAVERSO L'ALIMENTAZIONE.

Chi segue o vorrebbe iniziare una dieta vegana o vegetariana potrebbe aver già sentito parlare di questa vitamina, in quanto spesso questi regimi alimentari potrebbero richiederne un integratore.

La vitamina B12 è coinvolta in diversi ruoli, fondamentali per garantire all'organismo il perfetto funzionamento. In particolare è necessaria al metabolismo degli aminoacidi, degli acidi nucleici e degli acidi grassi. È altresì fondamentale nella produzione dei globuli rossi e nella formazione del midollo osseo. Inoltre favori-

sce la trasformazione dei nutrienti in energia e riduce lo stress, aumentando il buonumore.

B12 ED ALIMENTAZIONE

È presente negli alimenti di origine animale (carne, pesce, fegato, latte e uova). dove si trova in forma coenzimatica, legata quindi alle proteine, ed è resa disponibile grazie ad alcuni enzimi gastrici.

Alcune alghe, il lievito di birra e un paio di alimenti di origine orientale come il tempeh e la kombucha, la contengono ma in proporzioni infinitesimali, dunque inutili per il fabbisogno umano, dal momento che non

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risultano assimilabili dall'organismo. La quantità assorbita rispetto a quella effettivamente presente negli alimenti è del:

• 60% per la carne ed il latte;

• 30-40% per i prodotti della pesca;

• meno del 10% per le uova. Inoltre, con la cottura se ne perde circa un terzo.

Il fabbisogno giornaliero per gli adulti è di circa 2-2,4 mcg, quantità in genere assunta seguendo una normale dieta variata ed quilibrata. Le donne in gravidanza o durante l'allattamento devono però assumerne di più, così da fornire il giusto apporto al feto.

Vitamin B12 Boost, ad alto dosaggio, è utile in caso di intenso stress fisico e mentale e di uno stile di vita vegano in quanto la vitamina B12 è presente soprattutto negli alimenti di origine animale. La vitamina B12 contribuisce alla riduzione della stanchezza e dell’affaticamento.

8 SALUTE — Anziani
Vitamine — ALIMENTAZIONE 9
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Vivere marzo/aprile 2023

DENTI VS CAFFÈ: HAI UN SORRISO INGIALLITO?

BERE UNA TAZZA DI CAFFÈ È UN MODO COMUNE PER INIZIARE LA GIORNATA, MA UNA

DELLE BEVANDE PIÙ DIFFUSE AL MONDO È PURE TRISTEMENTE NOTA PER ESSERE UNA

DELLE CAUSE DELLE MACCHIE SUI DENTI.

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✔ senza fluoro, coloranti e conservanti

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Ci sono potenziali benefici per la salute nel bere caffè - moderatamente -, tra cui un minor rischio di patologie cardiache, ictus, diabete, morbo di Alzheimer. Ma se si assume troppo caffè, e non si osservano alcune pratiche regole di igiene orale, si corre il rischio di macchiare i denti ed avere quindi un sorriso ingiallito. Il caffè, anche decaffeinato, può causare macchie ai denti, dato che contiene il tannino, un composto chimico naturale che si trova anche nel vino e nel tè, altre due bevande ad alto potere colorante. I tannini, infatti, si attaccano allo smalto, lo strato protettivo esterno dei denti.

PREVENZIONE

• Limitare l'assunzione di caffè — Gli esperti consigliano non più di due tazze al giorno.

• Usare la cannuccia — Bere direttamente dalla tazzina aumenta il numero di volte in cui il caffè viene a contatto con i denti. Non è un'abitudine comune, ma può limitare i danni, almeno a casa.

• Aggiungere il latte, vegetale o vaccino, nel caffè — Si diluiscono così le proprietà coloranti acide del caffè, rendendolo meno aggressivo.

• Bere dell'acqua subito dopo caffè, tè, tisana e vino;

• lavare i denti due volte al giorno per due minuti — È consigliato attendere 30 minuti dopo aver bevuto perchè il caffè, essendo acido, può consumare lo smalto. La saliva agirà per tempo, ricoprendolo e proteggendo i denti dall'attacco degli acidi, aiutando a rimuovere le macchie scure prima che attecchiscano.

• Utilizzare uno spazzolino elettrico — È più efficace per aiutare a mantenere i denti bianchi e rimuovere le macchie. L'oscillazione e il movimento delle setole in senso rotatorio, simulano quello praticato durante una seduta di igiene dentale in fase di lucidatura. I modelli elettrici sono maggiormente in grado di rimuovere le macchie superficiali e la placca tra i denti.

• Passare il filo interdentale ogni giorno — Impedisce che cibo e bevande macchino lo smalto e rimuove

la placca che si accumula tra i denti, che sono le potenziali aree soggette a macchie.

Praticare una buona igiene orale, in sintesi, è la migliore regola per evitare macchie da caffè sui denti. Gli esperti, infine, consigliano di eseguire una pulizia dentale professionale e un controllo almeno due volte all'anno.

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SFREGAMENTO DELLE COSCE: COME EVITARE L'IRRITAZIONE?

L'IRRITAZIONE DA SFREGAMENTO DELLE COSCE È UN COMUNE DISTURBO DI CUI SOFFRONO SPESSO GLI AMANTI DELLA CORSA E DELLA CAMMINATA.

to fastidiosa, specie in chi vuole dare continuità ai propri allenamenti di corsa o alla camminata regolare sulle medie-lunghe distanze.

Prima di tutto è importante evitare di indossare vestiti aderenti a livello delle cosce, mentre è auspicabile l'uso di prodotti di cotone che coprano l'area sofferente e ne evitino l'ulteriore irritazione.

In secondo luogo è fortemente consigliato l'utilizzo di creme e prodotti idratanti, quali:

• Vaselina per uso esterno — È un valido alleato contro gli arrossamenti e rientra tra le contromisure utili a prevenire questo sfregamento. A raccomandare il suo impiego è anche l'American Academy of Dermatology.

mai piacevole e, in casi estremi, dover limitare o addirittura sospendere l'allenamento.

Durante la corsa o la camminata, accorgimenti e precauzioni utili a prevenire questa irritazione sono:

• evitare di indossare vestiti eccessivamente attillati e realizzati con tessuti sintetici non traspiranti — Questo vestiario favorisce l'accumulo di sudore ed impedisce l'evaporazione dell'umidità associata, andando a promuovere il fenomeno "carta vetrata" di cui si parlava in precedenza.

• Evitare indumenti in cotone — Se in altre circostanze i tessuti in cotone sono fortemente indicati, in questo caso non lo sono affatto, in quanto trattengono il sudore e l'umidità.

• Indossare indumenti realizzati con materiale tecnico — Hanno proprietà traspiranti ed altre caratteristiche che riducono l'accumulo di sudore e mantengono le aree di interesse sempre asciutte.

• Preferire indumenti privi di cu-

citure ed etichette nei punti critici — Questi dettagli possono irritare la cute, specie in presenza di altri fattori di rischio.

• Indossare capi della giusta misura — È importante che il vestiario, oltre ad essere realizzato con materiale tecnico, sia della misura corretta. Se troppo largo o stretto, infatti, favorisce l'effetto sfregamento.

• Optare per della biancheria in cotone o realizzata con altre fibre naturali.

• Usare fasce antisfregamento — Esistono in commercio delle bande elastiche da applicare a livello delle cosce, che servono proprio ad evitare la frizione "pelle-pelle".

È consigliabile munirsi della versione sportiva. Queste bandellette sono autoreggenti e vanno posizionate esattamente in corrispondenza della zona dello sfregamento.

• Applicare gel, creme, spray o stick antisfregamento — Sono prodotti appositamente realizzati per ridurre l'attrito cutaneo. Queste for-

mulazioni garantiscono, al contempo, un effetto barriera di lunga durata, che previene ulteriori danni a carico della pelle. A tal proposito, un altro modo per prevenire lo sfregamento dello cosce è fornire alla pelle uno strato aggiuntivo di protezione con l'aiuto di una crema-barriera. Nelle aree soggette ad irritazione questa può contribuire a far scivolare la cute piuttosto che predisporre all'attrito.

• Idratarsi in modo adeguato — Una corretta idratazione permette di eliminare al meglio i sali, così da ridurre il già citato effetto "carta vetrata".

• Idratare la pelle con prodotti specifici — Una cute ben idratata è infatti meno soggetta ad irritazioni.

• Spogliarsi dei vestiti umidi una volta concluso l'allenamento — Dopo una corsa o una camminata durante la quale si è sudato parecchio, è bene spogliarsi e cambiarsi il prima possibile, se non addirittura lavarsi, se c'è questa possibilità.

Si tratta di un fenomeno tipicamente dovuto alla continua frizione della pelle con gli indumenti che ricoprono le cosce o con la cute stessa delle cosce.

L'irritazione da sfregamento delle cosce si presenta con una sorta di eruzione cutanea, i cui sintomi più comuni sono:

• dolore locale,

• arrossamento,

• bruciore, • prurito.

Se la problematica è particolarmente importante, il quadro sintomatologico può comprendere anche gonfiore e formazione di croste.

CHI È PIÙ A RISCHIO?

Questa irritazione colpisce soprattutto i runners e coloro che praticano il walking, specialmente durante la bella stagione, quando le temperature si alzano ed è più facile sudare abbondantemente, a causa di una combinazione di fattori:

• corsa, camminata ed in generale tutti gli sport di endurance come, ad esempio, il ciclismo, prevedono un movimento ripetitivo, nel caso specifico degli arti inferiori.

• Si tratta di attività che, specie in estate quando fa caldo, inducono una forte sudorazione — Essa rende la pelle ancora più sensibile allo sfregamento. Il sudore, infatti, contiene sali che agiscono come i granelli della carta vetrata. Quanto detto spiega per quale motivo runners e chi si dedica regolarmente alla camminata sperimentano l'irritazione da sfregamento delle cosce soprattutto durante la bella stagione, in estate, quando le temperature si alzano ed è più facile sudare abbondantemente.

RIMEDI

Di norma l'irritazione da sfregamento delle cosce è un disturbo banale, che guarisce spontaneamente in 1-2 settimane. Ciò non toglie che sia mol-

• Gel a base di aloe vera — Questo prodotto rinfresca e idrata la pelle e può favorire la guarigione delle ferite.

• Olio di cocco — Spicca per le sue proprietà antinfiammatorie e lenitive nei confronti della cute irritata. Va applicato spesso perchè, dopo un utilizzo, tende a non rimanere a lungo sulla pelle.

• Olio di argan — Favorisce l'elasticità della pelle e la sua idratazione. Infine, l'ultimo aspetto da considerare è la doccia: gli esperti consigliano di preferirla con acqua tiepida, piuttosto che calda, in quanto quest'ultima irriterebbe ulteriormente la pelle già sofferente.

PREVENZIONE

Il detto "meglio prevenire che curare" è un prezioso suggerimento anche quando si parla di irritazione da sfregamento delle cosce. Del resto, se si conosce il modo di evitarla, si sfugge anche a varie seccature, tra cui sperimentare dolore, che non è

12 MOVIMENTO — Cosce
© lzf / Shutterstock.com
13 Vivere marzo/aprile 2023
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CRUCIVERBA: VINCI UN PESOS D'ORO!

ORIZZONTALI

1) Non zuccherate 5) Nome maschile

11) Guai, fastidi 12) Il Valentino pilota

13) Va al contrario 14) La Yoko di John

Lennon 15) La via che parte da Stade in Germania e arriva in centro Italia

16) Prefisso dopo il bi 17) Iniz. della Streep 18) Allegro, gaio 20) Opposto a off

21) Il Force One del presidente americano

23) Organizzazione degli Stati Americani

24) Lo zio degli spagnoli 26) Il re shakespeariano 27) Ferri da muro 30) Ripetuto è una drastica alternativa 31) L'11

meneghino 32) Customer Relationship Management 34) Il ritornello 36) Il santo di un famoso stadio 38) Dieta povera

di… consonanti 39) Messaggio in breve 41) Automatic Identification System

42) Sono doppie nei colletti 44) Tutt'altro che immaginario 45) Le consonanti in teca

46) Budget Advisory Board 47) Hanno l'aureola 48) Esprime perplessità 49) Sta tra do e des 50) Partita senza vincitori né vinti 51) Un battibecco 52) Formano l'equipaggio della nave 53) Blasfema, sacrilega.

Cruciverba #19

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1) Diversa dal solito 2) Appellativo di rispetto in uso in Francia 3) Educava figli dei signori 4) Negli scacchi impazzisce 5) Quelli stagni sono a tenuta d'acqua 6) Un lago 7) Rappresentanza Sindacale Aziendale 8) La metà di IV 9) Molto costoso 10) Lo è la pecora 12) Il grande amore di Cirano 15) Piccolo corso d'acqua, ruscello 19) Un Pomodoro scultore 22) Ci sono quelli di interesse 24) Gigante della strada 25) Parte della libbra 28) Ragionata, meditata 29) Inaspriti, incolleriti 31) Un peccato capitale 33) A Istanbul c'è quella Blu 35) Dopo Gen 37) Raccoglitore per foto 40) Articolo per uomini 43) Bambinaia 44) Una quota del pagamento 47) Parolina che si ripete spesso nel calendario 48) Dopo di esso lasci un messaggio nella segreteria telefonica 50) Due di picche 51) La fine del film!

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SOLUZIONE:

1. Diversa dal solito - 2. Appellativo di rispetto in uso in Francia - 3. Educava i figli dei signori - 4. Negli scacchi impazzisce - 5. Quelli stagni sono a tenuta d’acqua - 6. Un lago - 7. Rappresentanza Sindacale Aziendale - 8. La metà di IV - 9. Molto costoso - 10. Lo è la pecora - 12. Il grande amore di Cirano - 15. Piccolo corso d'acqua, ruscello - 19. Un Pomodoro scultore - 22. Ci sono quelli di interesse - 24. Gigante della strada - 25. Parte della libbra - 28. Ragionata, meditata - 29. Inaspriti, incolleriti - 31. Un peccato capitale - 33. A Istanbul c'è quella Blu - 35. Dopo Gen - 37. Raccoglitore per foto - 40. Articolo per uomini - 43. Bambinaia - 44. Una quota del

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