Vivere a tempo pieno 172 (Luglio-Agosto 2015) by VIVA SA

ivere V

luglio/agosto 2015 n. 172

gratis

a tempo pieno Medicina Coenzima Q10

Tempo libero

Concorso 125 anni Funicolare S. Salvatore

Alimentazione Dieta paleolitica

Varie

Geocaching

BELLEZZA

Viso: hair contouring

EDITORIALE — Il punto sulle patologie sessualmente trasmissibili

Care lettrici, cari lettori, L'anno scorso in Svizzera sono state poste 519 nuove diagnosi di HIV, con 57 casi in meno (-10%), rispetto al 2013 (576 casi). In tal modo si conferma la tendenza alla diminuzione iniziata nel 2008 e interrotta solamente per un breve periodo dai dati rilevati per il 2012. L'ulteriore contrazione è dovuta principalmente al minor numero di dichiarazioni provenienti dagli eterosessuali. Negli ultimi anni, invece, il numero di diagnosi tra gli uomini omosessuali (MSM) è rimasto stabile. Inoltre, i dati del 2014 confermano che le donne contraggono l'HIV nel quadro di relazioni fisse mentre gli uomini piuttosto in rapporti occasionali o anonimi. Per quanto riguarda la sifilide si nota una chiara tendenza alla diminuzione dei casi. Il gruppo maggiormente colpito è nuovamente quello degli MSM. Per la prima volta dopo la reintroduzione nel 2006 dell'obbligo di dichiarazione, l'anno scorso non è stato segnalato un aumento dei casi di gonorrea, che diversamente colpisce molto più nettamente gli eterosessuali. Tuttavia, tra gli MSM il numero dei casi continua ad aumentare, mentre invece è diminuito tra gli eterosessuali. A destare preoccupazione è l'aspetto terapeutico, poiché gli agenti patogeni tendono a diventare più resistenti ai trattamenti antibiotici. Infine, i casi di clamidia aumentano costantemente e sono diagnosticati soprattutto tra le giovani donne. Il numero di casi delle patologie sessualmente trasmissibili lascia intendere che la situazione nell'insieme della popolazione è meno grave. Ciò grazie alla campagna LOVE LIFE la terza regola del safer sex è stata accettata, e d'altro canto, ad una maggiore sensibilizzazione dei medici. Tuttavia il trend mostra chiaramente che gli MSM sono il gruppo maggiormente colpito: pertanto, nell'attuazione successiva del Programma nazionale HIV e altre infezioni sessualmente trasmissibili 2011-2017 (PNHI) questo gruppo target rimane al centro dell'attenzione.

Valentina Tanzi

Responsabile della redazione di Vivere

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n. 172 luglio/agosto 2015

SOMMARIO MEDICINA

Coenzima Q10

Energia per le nostre cellule

BELLEZZA 6

Hair contouring

Quando i capelli aiutano il viso

TEMPO LIBERO 7

Funicolare S. Salvatore Su e giù da 125 anni

ALIMENTAZIONE 8

Dieta paleolitica

Alimentarsi come i Flintstones

ODONTOIATRIA 10

Gerontoiatria

La salute orale degli anziani

VARIE

Geocaching

La nuova caccia al tesoro

PASSATEMPO 14

Vivere

a tempo pieno

Cruciverbone

Gioca e vinci un pesos d’oro!

HIGHLIGHTS 15 Finalmente online!

News, farmacie di turno, offerte di lavoro e molto altro!

In farmacia e non solo

La vetrina: luglio-agosto Find us on

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SIGLA EDITORIALE

COMITATO DI REDAZIONE

REDAZIONE

SOCIETÀ VIVA SA INDIRIZZO Casella postale 5539, CH — 6901 Lugano TELEFONO +41 (0)91 922 68 66 FAX +41 (0)91 923 39 09 E-MAIL vivere@bluewin.ch

Mario Tanzi Presidente OFCT Dott. Giorgio Antognini già Presidente PharmaSuisse Ennio Balmelli Portavoce OFCT

M. SC. COM. VALENTINA TANZI Responsabile CRISTINA GEROSA Segretaria

Gli articoli impegnano soltanto la responsabilità degli autori.

TIPOGRAFIA NEWPRINT SA

MEDICINA — Coenzima Q10

COENZIMA Q10: ENERGIA PER LE NOSTRE CELLULE Il coenzima Q10, altresì detto "ubichinone", è un composto che si trova naturalmente in tutte le cellule del corpo umano. Il nome ubichinone infatti significa che è “ubiquo”, cioè che si trova dappertutto. Prof. Ivo Bianchi

elle cellule il coenzima Q10 serve per la produzione di energia: infatti è indispensabile per il funzionamento dei mitocondri, organelli considerati delle vere e proprie “centraline energetiche”. Adeguate quantità di coenzima Q10 sono necessarie per la respirazione cellulare e per la produzione di energia sotto forma di ATP, la forma di energia “pronta per l’uso”. Il coenzima Q10 inoltre agisce da antiossidante intercellulare. La normale produzione di coenzima Q10 all’interno dell’organismo diminuisce inoltre con l’aumentare dell’età, particolarmente dopo i 35 anni. Il coenzima Q10 interessa la funzione di tutte le cellule del corpo, ma più la cellula necessita di energia, maggiore è il suo fabbisogno di coenzima Q10. Le cellule di • cuore, • muscoli • e cervello hanno un maggiore fabbisogno di coenzima Q10. Sono infatti state rilevate carenze di coenzima Q10 in diverse alterazioni cardiovascolari e neuromuscolari, in caso di ipertensione, disturbi neurodegenerativi, ma anche affezioni periodontali e gengiviti. Bassi livelli di coenzima Q10 sono poi stati riscontrati nei soggetti che soffrono d’asma e in caso di infertilità maschile.

Vivere luglio/agosto 2015

Anche l’assunzione di farmaci che abbassano i livelli del colesterolo (statine) può ridurre la produzione endogena di coenzima Q10, il cui deficit contribuisce allo sviluppo di dolori muscolari e aumenta il rischio di danni muscolari. Per questo motivo, durante l’assunzione di tali farmaci è consigliabile utilizzare contemporaneamente il coenzima Q10. Il coenzima Q10 è presente in piccole quantità in alcuni alimenti quali: • carne, • pesce, • uova, • broccoli, • spinaci, • arachidi, • soia e cereali integrali. Il coenzima Q10 non è considerato una vitamina perché l’organismo può produrlo partendo da sostanze contenute nel cibo. Tuttavia spesso il corpo non riesce a sintetizzarne quantità adeguate per le necessità energetiche. I livelli ematici di coenzima Q10 sono più elevati tra i vegetariani, e si è calcolato che il suo consumo giornaliero sia di 5 mg al giorno. L’aggiunta di coenzima Q10 alla dieta nella quantità di almeno 30 mg al giorno può essere appropriata per: • tutti gli individui sopra i 35 anni, • persone che presentano disturbi

• cardiovascolari, • neurodegenerativi, • affezioni periodontali, • agli sportivi, • e tutti coloro che assumono abitualmente farmaci per abbassare il tasso del colesterolo. L’assunzione di coenzima Q10 dev’essere valutata con attenzione dal medico nel caso di persone in trattamento con farmaci a base di warfarina perché può ridurne l’azione anticoagulante. La spiegazione sta nel fatto che il coenzima Q10 è strutturalmente simile alla vitamina K2 dell'uomo e ciò suggerisce una potenziale interazione farmacodinamica. Il coenzima Q10, essendo un nutriente liposolubile, viene assorbito a livello digestivo per la stessa via fisiologica di altri grassi alimentari, cioè viene emulsionato grazie all’azione degli acidi biliari presenti nella bile ottenendo delle micelle solubili. Tali micelle vengono poi aggredite dagli enzimi digestivi e il coenzima viene poi assorbito a livello del piccolo intestino, passa nel sistema linfatico e infine nel sangue e nei tessuti. È possibile assumerlo grazie a opportuni integratori alimentari. L’assorbimento del coenzima Q10 varia molto a seconda del tipo di integratore utilizzato. I preparati tradizionali contengono coenzima Q10 in polvere (in capsule o compresse) o sotto forma di sospensione oleosa in perle. Queste forme tradizionali sono scarsamente biodisponibili perché forniscono coenzima Q10 in una forma di “dimensioni molto grosse”. Tuttavia esistono integratori più innovativi che contengono una forma di coenzima Q10 brevettata che favorisce un miglior assorbimento di tale sostanza.

CHI È IL PROF. IVO BIANCHI Medico Chirurgo specializzato in Medicina Interna, da sempre impegnato nella ricerca Fitoterapica e Nutrizionale. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche, attualmente è Professore a Contratto presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Milano.

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CoQ10Tech e MITO COENZYM Q10 Il coenzima Q10 è una sostanza fisiologicamente prodotta dall'organismo umano, e rappresenta un elemento fisiologico importante per il corretto funzionamento del mitocondrio, “la centralina energetica” della cellula. I mitocondri sono presenti in tutti i tessuti e si trovano in numero maggiore nelle cellule di cuore, muscoli e cervello.

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Gli integratori non devono essere utilizzati in sostituzione di un’alimentazione variata

BELLEZZA — Capelli

HAIR CONTOURING: QUANDO I CAPELLI AIUTANO IL VISO L'hair contouring è il modo in cui lasci cadere i capelli attorno al viso, per scolpire l'ovale e mimetizzare le imperfezioni. Se lo fai bene rivoluzionerai "otticamente" il volto: è molto meglio di una passata di fard. Provare per credere! La redazione

Riflettere sui punti luce

A prescindere dalla forma del viso, il colore dell'incarnato svolge un ruolo fondamentale. Così come il colore dei capelli, anche quello di pelle e occhi vanno a comporre la profondità e il segreto è sempre quello di bilanciare i toni caldi con quelli freddi. Questo discorso vale anche viceversa: se si vuole illuminare l'incarnato il colore dei capelli potrebbe essere un'arma segreta. In generale se si ha la pelle molto chiara meglio puntare su un castano intenso, tendente al cioccolato. Hot anche il biondo cenere e il castano ramato. Se invece l'incarnato è olivastro provare il castano chiaro, il biondo miele e il rosso.

'hair contouring districa tutti i dubbi su capelli, taglio e forma del viso. Ma chiamatelo pure ottimizzazione: perché in verità di questo si tratta, ovvero dell'utilizzo sensato dei mezzi che la natura ci ha messo a disposizione per esaltarli o camuffarli, a seconda di un'ottica generale e migliore. Il fine: minimizzare i difetti del viso. Il mezzo: i capelli, ovvero il taglio, la piega, il ciuffo, le sfumature di colore, cioè tutti quei dettagli che riguardano chioma e sostanza. Il diktat: aspirare a un upgrade salva-umore, oltre che puramente estetico, quello che condurrà ad un'agognata consapevolezza: capire il taglio di capelli perfetto per noi.

CHE COS'È

È uno dei segreti del mestiere lanciato per la prima volta da Marc Trinder, Art Director di un noto brand londinese di prodotti per capelli. In verità è un piacevole trick, facilmente riproducibile a casa, per arrivare dal parrucchiere con le idee più chiare. O, semplicemente, capire come valorizzare il proprio viso in base a tratti somatici ed esigenze del momento. Più adatto per capelli lisci o mossi, l'hair contouring non è invece molto indicato per i capelli ricci, sui quali non risalterebbe abbastanza.

Identificare correttamente la forma del viso

Tirare indietro i capelli e metterli dietro le orecchie. Poi guardare dritto verso lo specchio e chiedere a qualcuno di disegnare la forma del viso, esattamente

Vivere luglio/agosto 2015

LA FORMA DEL VISO Viso ovale

• Il segreto: siccome "è come la figura a clessidra" è la più versatile e anche la più "desiderata" perché si adatta a quasi tutti i tagli e acconciature. • Per ottimizzare: il consiglio è quello di consultare il parrucchiere per ottimizzare ancora di più i tratti somatici grazie al colore giusto, che possa aggiungere profondità, consistenza e luminosità. • Il colore: visto che questo viso sta bene con tutto – taglio come colore – l'unico obiettivo potrebbe essere quello di enfatizzare maggiormente questa fisionomia. Come? Puntando su nuance e haircut pieni, e soprattutto molta brillantezza. • La riga: divertitevi con qualsiasi taglio e riga.

Viso tondo

• Il segreto: si pensa che sia una delle figure peggiori, invece basta pensare sempre di creare luminosità in alto e aggiungere profondità in basso per aggiungere punti al viso. • Per ottimizzare: toni di colore più leggero dovrebbero essere applicati intorno alla linea sottile, mentre toni scuri o più ricchi sono applicati ai capelli sotto le orecchie e le estremità inferiori dei capelli intorno al viso. • Il colore: chi ha questa fisionomia di solito ha una struttura molto solida per cui, per renderla più dolce, il consiglio è di puntare su tonalità chiare intorno all'attaccatura, fino alle orecchie. Poi, da questo punto in giù, puntare su nuance

più scure. Così si allunga la parte alta del viso e si dà più carattere a quella inferiore. • La riga: la riga in mezzo è un'ottima alleata per "allungare" il viso e definirlo.

Viso allungato

• Il segreto: creare l'illusione di tagliare sottilmente il viso e accorciare la sua forma. • Per ottimizzare: bisogna applicare toni di colore più profondi alle radici, lungo la separazione delle ciocche, e unirli in ciocche leggere da sopra le orecchie fino alle estremità dei capelli. • Il colore: perché il volto risulti più pieno e proporzionato, concentrate le tonalità scure lungo l'attaccatura e aggiungete dei micro colpi di luce che da sopra le orecchie fino alle punte. • La riga: meglio portare la riga da una parte (al limite puntate su capelli tutti all'indietro).

Viso quadrato

• Il segreto: ammorbidire le linee dure. • Per ottimizzare: è necessario lavorare bene sulle sfumature e fare in modo che i livelli multitonalità di luce e buio vengano applicati a tutti gli angoli del viso, intorno alla mascella e alle tempie. • Il colore: essendo una delle forme più larghe (dal momento in cui, per capirci, la fronte è ampia quanto la mandibola) l'ideale è puntare su colpi di sole multi-tono chiari e scuri da distribuire intorno alla mascella e all'altezza delle tempie in modo tale da alleggerire e creare profondità. • La riga: va benissimo quella in mezzo; l'importante è che i capelli siano lasciati sciolti e non portati dietro le orecchie. Un'altra buona soluzione è costituita dai tagli scalati e dalla frangia, in versione XXL.

Viso a cuore

• Il segreto: ammorbidire la parte inferiore. • Per ottimizzare: bisogna prendere delle ciocche leggere e posizionarle intorno alla mascella e alle orecchie e in più usare toni chiari con profondità alle radici. • Il colore: la fronte è ampia, il mento è molto aguzzo (triangolo invertito). Per arrotondare un po' il consiglio è di concentrare le ciocche intorno alla mandibola e alle orecchie per alleggerire (“ammorbidire”) la parte inferiore. • La riga: da una parte molto decisa. Crea maggiore equilibrio e “riduce” la fronte.

come la vede. Se le orecchie creano un'illusione di maggiore larghezza, coprirle con le mani e concentrarsi sul viso.

Funicolare S. Salvatore — TEMPO LIBERO

SU E GIÙ DA 125 ANNI: UN'EMOZIONE INFINITA Per oltre un secolo il tracciato della funicolare ha visto le “rosse del San Salvatore” fare su e giù ininterrottamente, trasportando in 125 anni di esercizio quasi 18 milioni di persone, che hanno raggiunto la vetta che caratterizza la destinazione turistica simbolo di Lugano per antonomasia.

a oltre un secolo la Funicolare San Salvatore fa vivere emozioni indelebili ai suoi ospiti provenienti da tutto il mondo e di tutte le età. In questi 125 anni l’offerta che l’ospite trova in vetta ha subito delle forti trasformazioni e oggigiorno in cima al “Pan di Zucchero della Svizzera” troviamo una destinazione accogliente, ambita da famiglie, scolaresche, associazioni, imprese ma anche da singoli visitatori. Ogni ospite infatti trova sul “Top of Lugano” un’attività adatta alle sue aspettative. Molto apprezzato è il Museo San Salvatore, vecchio ospizio del 1700 che ospita nei suoi diversi spazi la storia del monte sotto i suoi aspetti più caratteristici. Il tetto della chiesa è un belvedere che offre una panoramica a 360°. Particolare anche la mostra

a cielo aperto del manifesto turistico d’epoca, un’esposizione che dalla stazione di arrivo si snoda sul percorso che conduce alla cima del monte ed espone 32 riproduzioni di manifesti originali, accomunati quest’anno dal tema “Edelweiss”, fiore simbolo del turismo svizzero. Al Ristorante Vetta San Salvatore aziende, associazioni e privati possono trovare un ottimo partner per l’organizzazione di assemblee, riunioni e banchetti fino a 100/150 persone. Dotata di due sale multiuso, con capienza da 6 a 100 persone, la struttura si presenta come un’ottima opportunità per unire l’utile al dilettevole e abbinare il meeting piuttosto che il workshop a una giornata di piacere e relax a pochi passi dalla città. Molto apprezzate sono le offerte risalita – seminari, disponibili per una mezza

giornata, una giornata intera o più giorni, che combinano l’uso delle sale riunioni, tecnologicamente all’avanguardia, ad un pranzo di lavoro. Il tutto condito con la magnifica vista che si apprezza dalla veranda panoramica. La struttura si presta inoltre molto bene anche per l’organizzazione di banchetti. La destinazione del San Salvatore è anche apprezzata per la possibilità di godere della stuzzicante offerta “risalita e piatto del giorno” a mezzogiorno durante tutta la stagione, di cenare durante i mesi estivi, come pure allestire occasioni di incontro grazie ad aperture serali speciali. Indipendentemente dalla scelta l’ospite trova un servizio al tavolo curato e un’atmosfera cordiale (prenotazioni 091 993 26 70). La Funicolare San Salvatore festeggia quest’anno i 125 anni di esistenza con diversi eventi proposti sull’arco di tutta la stagione. I prossimi appuntamenti riguardano l’inizio delle aperture serali estive, con la possibilità di cenare a lume di candela fino alle 23.00. Il prossimo sabato 5 settembre verrà proposta sull’arco della giornata una “Festa per tutti” in collaborazione con Swisscom e possibilità di visita del centro di trasmissione in vetta. Nell’ambito delle iniziative permanenti degne di nota c’è la realizzazione del nuovo terrazzino panoramico “Capodoro”, spettacolare piattaforma mozzafiato situata nell’area circostante il ristorante e dotata di istruttivi pannelli geografici e tavole sinottiche. Inoltre è in fase di allestimento “L’angolo delle curiosità”, nuovo spazio espositivo situato alla stazione di arrivo in vetta, che raccoglie una esclusiva mostra di oggetti, reperti, stampati, fotografie, regali e materiale diversi raccolti negli anni. Si tratta di un concentrato di curiosità che, declinate in svariati modi, sono tangibili testimoni dell’evoluzione storica del Monte San Salvatore e della sua funicolare. Per maggiori informazioni: www.montesansalvatore.ch.

GRANDE CONCORSO — In palio 30 biglietti a/r della Funicolare del San Salvatore! 1) Quando è stata inaugurata la funicolare del Monte S. Salvatore? 2) Quante persone ha già trasportato dalla sua messa in esercizio? CONDIZIONI DI PARTECIPAZIONE

a) Cartolina postale da spedire a: 'VIVERE a tempo pieno', C.P. 5539, 6901 Lugano. b) E-mail da inviare a: vivere@bluewin.ch. Fra tutti coloro che avranno indovinato la soluzione verranno sorteggiati i fortunati lettori. Sono esclusi dalla partecipazione tutti i collaboratori di VIVA SA. Non verrà tenuta alcuna corrispondenza. Nessun pagamento in contanti. Si escludono le vie legali. I vincitori saranno avvisati personalmente. Il termine di spedizione è il 3 AGOSTO 2015.

ALIMENTAZIONE — Dieta

DIETA PALEOLITICA: ALIMENTARSI COME I FLINTSTONES Conosciuta anche come la dieta del cavernicolo, questa dieta considera soltanto gli alimenti presenti in natura che possono essere cacciati e pescati, come la carne e i frutti di mare, e quelli che possono essere raccolti, come uova, noci, semi, frutta, verdura, erbe aromatiche e spezie. La redazione

Vantaggi

un regime alimentare basato sulle presunte abitudini alimentari dei nostri antenati cacciatori-raccoglitori durante l'era paleolitica, prima dello sviluppo dell'agricoltura circa 10.000 anni fa. Ciò significa che cereali come il grano, latticini, zucchero raffinato, patate e sale sono rigorosamente fuori dal menù. Non c'è una "dieta paleo" ufficiale, ma in genere si prevedono pochi carboidrati e molte proteine, con alcune variazioni sull'assunzione di carboidrati e di carne. I sostenitori dicono che la dieta Paleo è a lungo termine, è sana e può aiutare a perdere peso oltre a ridurre il rischio di diabete, malattie cardiache, can-

• Incoraggia a mangiare cibi meno elaborati e più frutta e verdura - Riduce il consumo di cibi ad alto contenuto calorico riducendo l'apporto di calorie e aiutando a perdere peso. • È semplice e non comporta il conteggio delle calorie - Alcuni programmi partono dalla regola "80/20", per cui, ad esempio, si otterrà il 99% dei benefici se si riesce a seguirla per l'80% del tempo. Questa flessibilità può rendere la dieta più facile da affrontare, avendo così maggiori probabilità di successo.

Svantaggi

• Non esistono documentazioni accurate del regime alimentare seguito dai nostri antenati dell'età della pietra - Quindi la dieta è basata su ipotesi e le sue indicazioni sulla salute sono prive di prove scientifiche. • La maggior parte delle versioni incoraggiano il consumo di grandi quantità di carne - Ciò è in contrasto con le attuali evidenze

ALIMENTI CONSIGLIATI • Verdure • Frutta - Moderate quantità e preferibilmente solo a colazione o comunque nella prima parte della giornata • Carne rossa magra • Carne bianca • Frattaglie • Pesce • Semi e frutta secca lipidica - Mandorle, lino, pistacchi, anacardi, semi di girasole e di zucca, sesamo, noci. Evitare le nocciole se possibile. • Olio extravergine di oliva, di lino o di noci • Spezie ed aromi • Uova • Tè verde, guaranà e matè • Stevia

Un potente fattore di protezione cardiovascolare La vitamina E è di moda e la sua fama è assolutamente giustificata. Questa vitamina riduce durevolmente il rischio di arteriosclerosi e stimola la circolazione sanguigna. Inoltre, rinforza i tessuti muscolari e connettivi, combatte efficacemente le patologie reumatiche di natura infiammatoria e i dolori muscolari, oltre a contrastare i radicali liberi. Scegliete una vitamina E naturale, ricavata dagli oli vegetali: BIORGANIC CAPSULE VITAMINA E-200/E-400 GISAND. Leggete il foglietto esplicativo. Gisand AG, Schläflistrasse 14, 3013 Bern

cro e altri problemi di salute. La maggior parte delle ricerche sulla dieta Paleo non sono di grandi dimensioni, e per dimostrare l'efficacia che alcuni sostengono sono necessari approfondimenti. Uno studio del Karolinska Institute di Stoccolma, pubblicato su European Journal of Clinical Nutrition, ha suggerito che la dieta Paleo "potrebbe contribuire a ridurre il rischio di malattie cardiache". Tuttavia si tratta di uno studio limitato, che non consente di affermare se la dieta paleo è più efficace di altre diete ipocaloriche.

che lo sconsigliano. • Molte versioni vietano latticini e cereali integrali, che invece fanno parte di una dieta sana ed equilibrata. • Come tutte le diete ad alto contenuto proteico, può essere costosa - A seconda della vostra scelta di tagli di carne. • È impossibile fare la dieta senza mangiare carne, pesce o uova, quindi non è per i vegetariani. • La dieta è priva di varietà, per cui vi è un rischio di noia e di rinuncia - Se si desidera emulare i nostri antenati paleolitici, è meglio prendere come modello i loro livelli di attività fisica piuttosto che la loro presunta dieta.

ESEMPIO DI DIETA PALEO Primo giorno

• Colazione: uova e verdure, fritti in olio di cocco . Un frutto. • Pranzo: insalata di pollo, con olio d'oliva. Una manciata di noci. • Cena: hamburger (senza panino), fritti nel burro, con verdure (è concessa una salsa).

Secondo giorno

• Colazione: bacon e uova, un frutto. • Pranzo: hamburger rimasti dalla sera prima. • Cena: salmone fritto nel burro e verdure.

Terzo giorno

prima). • Pranzo: panino con una foglia di lattuga, con carne e verdure fresche. • Cena: manzo con verdure. Un frutto o alcune bacche.

Quarto giorno

• Colazione: uova e un frutto • Pranzo: manzo con verdure (avanzi della sera prima). Una manciata di noci. • Cena: fritto di maiale con verdure.

Quinto giorno

• Colazione: uova fritte in olio di cocco e verdure. • Pranzo: insalata di pollo con olio di oliva. Una manciata di noci. • Cena: bistecca con verdure e patate.

Sesto giorno

• Colazione: pancetta e uova, con un frutto. • Pranzo: bistecca e verdure dalla sera prima. • Cena: salmone al forno con verdure e avocado.

Settimo giorno

• Colazione: carne con verdure (avanzi della sera prima). • Pranzo: panino in una foglia di lattuga, con carne e verdure fresche. • Cena: ali di pollo alla griglia con verdure e salsa.

ALIMENTI VIETATI • Latte e tutti i suoi derivati • Cereali e farinacei (pasta, pane, biscotti, prodotti da forno, prodotti lievitati…) • Zucchero e prodotti con zuccheri aggiunti • Legumi • Prodotti lavorati ed industriali • Alcool • Verdure e frutta troppo amidacea, come ad esempio le patate • Sale aggiunto • Non va consumato nessun alimento che deve subire un processo tecnologico per essere assunto: gli alimenti che di base non possono essere mangiati crudi non sono adatti alla nutrizione umana.

• Colazione: carne con verdure (avanzi della sera

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ODONTOIATRIA — Gerontoiatria

GERONTOIATRIA

LA SALUTE ORALE DEGLI ANZIANI Nel nostro paese, come nella maggior parte dei paesi industrializzati, ci troviamo di fronte ad un invecchiamento demografico, che è rappresentato dall’incremento della proporzione di persone anziane sulla popolazione complessiva. Med. dent. Danilo Avolio, membro SSO Ticino — STMD Per la Commissione di Informazione della Svizzera Italiana (CISI)

previene infiammazioni gengive sane contro l’alito cattivo sapore fresco contro la raucedine da 100 anni contro le afte altamente efficace ricaricabile

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Quali cambiamenti intervengono nelle persone anziane?

Dopo i 65 anni d’età, oltre alla già citata diminuzione delle capacità visive e sensoriali e dell’abilità manuale, aumentano le probabilità di essere affetti da malattie croniche e appaiono in misura sempre maggiore sindromi demenziali e depressive. Quando l’isolamento sociale, le malattie croniche, le limitazioni della mobilità condizionano il ritmo della vita di tutti i giorni, la motivazione per la cura della bocca diminuisce. Viene data priorità a fattori ritenuti più importanti. La plurimorbidità è accompagnata dall’assunzione regolare di medicamenti (ad es. antidepressivi, medicamenti contro l’ipertensione, antiistaminici, miorilassanti), che causano spesso una riduzione della salivazione, con conseguente aumento della carie (viene a mancare l’effetto protettivo della saliva che consiste nella rimineralizzazione dello smalto), difficoltà di deglutizione, alitosi, aumento del rischio di infezioni batteriche o micotiche. Nella bocca della persona anziana, a causa della retrazione della gengiva, si trovano frequentemente delle radici scoperte, che sono più facilmente soggette a carie. La presenza di dentature incomplete, dovute alla perdita di uno

Vivere luglio/agosto 2015

il meglio

econdo l’Ufficio federale di statistica, in Svizzera le persone di 65 o più anni passeranno dal 17% del 2010 a più del 26% nel 2035. Il crescente raggiungimento di un’età avanzata conduce sempre più spesso ad una perdita dell’indipendenza e ad un bisogno di cure, prodigate a casa o in istituti. Per mantenere sani i nostri denti bastano un’igiene approfondita e regolare, un’alimentazione sana e un controllo annuale dal dentista: ciò può sembrare semplice per la maggioranza della gente ma, quando la capacità visiva diminuisce e l’abilità manuale regredisce, anche un’azione semplice come lo spazzolare i denti può diventare fonte di difficoltà. Quando non si è più autosufficienti, la responsabilità di questo compito deve essere delegata ad altre persone. Il problema non è quindi rappresentato dalle persone anziane, siano esse di 65, 75 o 85 anni, ma dagli individui fragili, quelli cioè che dipendono dalle cure prodigate da altre persone. Così come nella medicina generale, ciò vale in campo odontoiatrico.

o più denti, rende la pulizia della dentatura residua più difficoltosa. Grazie alla crescente presa di coscienza sul tema dei denti e alle maggiori possibilità di cura, alle moderne misure di profilassi, ai dentifrici e ai colluttori sempre migliori, sviluppati in base alle recenti scoperte scientifiche, oggi ci sono sempre più persone anziane con denti propri, ricostruzioni fisse o impianti: questa situazione complica il mantenimento di un’adeguata igiene orale, in modo particolare quando la pulizia dei denti deve essere eseguita da una terza persona e quando l’anziano stesso non è più collaborativo. Anche la diminuita sensibilità dei recettori tattili fa sì che la persona anziana non si accorga della presenza di resti di cibo nella bocca, della formazione di placca e di tartaro sui propri denti e sui denti artificiali, fissi o amovibili. Questo comporta una sensibile proliferazione della flora batterica nella cavità orale. Il rischio di carie, gengivite, parodontite e di altre infezioni aumenta drasticamente; inoltre nei casi di pazienti costretti a letto si crea il pericolo dell’insorgere di polmoniti, anche letali. Queste infezioni rendono spesso difficile il controllo della glicemia nei casi di diabete e vengono associate anche ad un aumentato rischio di malattie cardiovascolari.

Cosa possiamo fare

Per il medico dentista che ha in cura una persona anziana l’obiettivo più importante è cercare di mantenere una masticazione sufficiente, eliminando ogni causa di dolore, e limitare al minimo il rischio di infezioni. Bisogna curare o eliminare denti fratturati, cariati, mobili, gengiviti dolorose e stomatiti, modificare

o sostituire ricostruzioni protesiche insufficienti: tutti questi fattori causano una diminuzione della forza e dell’efficacia della masticazione, con perdita del piacere del mangiare e conseguente malnutrizione. C’è poi l’aspetto sociale da non sottovalutare: le difficoltà a mangiare, a parlare, a sorridere possono portare la persona anziana ad autoisolarsi, perdendo così l’importante momento sociale del pasto con la presenza di familiari o altri commensali, e conseguente forte impatto sulla qualità di vita. Una bocca sana rappresenta quindi un aspetto determinante per la qualità della vita e per la salute generale delle persone anziane. Per questo motivo è importante che l’igiene orale degli anziani che vivono in strutture protette, che statisticamente presentano una salute orale più scarsa rispetto al resto della popolazione, sia considerata una priorità: purtroppo, per mancanza di tempo o per formazione insufficiente del personale curante, essa viene spesso trascurata. Bisogna quindi favorire programmi di prevenzione e di cura per gli anziani che faticano a spostarsi e devono perciò essere assistiti al loro domicilio o nell’istituto in cui sono ospitati. Data la presenza di diverse malattie è utile un approccio multidisciplinare che coinvolga i diversi operatori sanitari, formati e sensibilizzati alla problematica: il personale dei servizi di cure a domicilio, il personale curante e la direzione delle case per anziani, i medici curanti, i medici dentisti e le igieniste dentali. Sarebbe anche auspicabile un esame dentistico d’entrata per gli ospiti delle case per anziani.

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VARIE — Geocaching

GEOCACHING: LA NUOVA CACCIA AL TESORO Il geocaching è una caccia al tesoro tecnologica giocata all’aperto nel mondo reale. I giocatori cercano di trovare dei contenitori nascosti (geocache), utilizzando il GPS e condividendo le proprie esperienze online. La redazione

LA LISTA DEI CACHE

Usare la funzione di ricerca del sito per trovare una lista di cache vicino a sé. I geocache vengono nascosti ovunque: in qualunque posto in cui siete, sicuramente ce ne sarà qualcuno da trovare.

LA SCELTA DEL CACHE

Scegliere un cache d'interesse. Annotare gli eventuali dettagli o indizi su un quaderno o stampando la pagina. Accertarsi di verificare il livello di difficoltà: se si è alle prime armi, magari ci si scoraggia selezionando un cache troppo complicato.

l geocaching è un'attività sempre più popolare, apprezzata, divertente, sana e adatta a tutte le età. Può essere svolta da soli o in compagnia, partecipando in team con i propri famigliari, amici, compagni di classe o altri gruppi. Lo sport combina tecnologia e avventura, un mix che veniva ritenuto impossibile da molti. Il gioco, essenzialmente, consiste nell'usare un ricevitore GPS per giungere a destinazione. Nel punto di arrivo, i partecipanti troveranno un contenitore (o cache) nascosto. Una volta individuato, la visita viene annotata in un registro. In maniera facoltativa, si può scambiare uno degli oggetti contenuti nel cache con un articolo personale.

IL RICEVITORE GPS

Procurarsi un ricevitore GPS (o uno smartphone con funzioni di GPS). Certi modelli presentano la funzione di “geocaching virtuale”.

L'INSERIMENTO DELLE COORDINATE

Sull'unità GPS, creare un waypoint per trovare il cache: usare le coordinate della latitudine e della longitudine indicate dal sito. Potreste anche essere in grado di trasferire le coordinate del cache al GPS usando il cavo di connessione, ammesso che si abbia il software corretto.

LA SCELTA DELL'OGGETTO

Portarsi dietro un piccolo articolo da scambiare con uno contenuto nel cache. Dovrebbe essere un oggetto che si è disposti a dare via, ma interessante e di valore per un'altra persona. Alcuni cache si basano su certi temi, dunque assicuratevi di portarvi dietro qualcosa di relazionato da scambiare. Non inserire oggetti come cibo, esplosivi, coltelli, droghe o alcool: il contenuto dovrebbe essere adatto alle famiglie.

L'ISCRIZIONE LA FUNZIONE DI NAVIGAZIONE AD UN SITO DI GEOCACHE funzione di NEWPRINT PUBB 4 COL 190x45 23-08-2005 Usare 8:28la Pagina 1 navigazione (o equivalente) Creare un account su un sito che pubblica liste di

dell'unità di GPS per generare una freccia sullo

Professionalità e tecnologia per la stampa di qualità

schermo, che indicherà il waypoint che si è appena creato.

LA DEFINIZIONE DEL PERCORSO

Usando la freccia come guida, stabilire il proprio percorso verso il cache.

IL NASCONDIGLIO DEL CACHE

Una volta trovato il cache, prendere nota di come è stato nascosto: bisogna riposizionarlo nello stesso modo. Un geocache non dovrebbe mai essere sepolto o posto in una posizione che potrebbe destare inutile preoccupazione. Rispettate le leggi locali e obbedite alla segnaletica.

IL CONTENUTO DEL CACHE

Apri il cache e passa in rassegna gli articoli che contiene. Considera se ti piacerebbe scambiare il tuo oggetto con uno che si trova nel contenitore. Dovresti sempre offrire un elemento di valore uguale o superiore affinché lo sport sia leale e onesto. Non sei obbligato a effettuare uno scambio se non vuoi. In alternativa, puoi aiutare a riempire un cache quasi vuoto lasciando il tuo articolo e non prendendo niente.

IL LOGBOOK

Trova il logbook, o registro, nel cache. Immortala il tuo passaggio annotando la data e lo username del sito di caching sul logbook.

NASCONDERE IL CACHE

Chiudi bene il cache e rinascondilo nel posto esatto e nella maniera esatta in cui lo hai trovato per i seeker che lo cercheranno dopo di te.

REGISTRARE IL PASSAGGIO

Torna a casa e registra il tuo passaggio sul sito web di caching scelto. Ritrova il cache selezionato e usa la funzione “Registra la tua visita” (o equivalente) per appuntare il ritrovamento.

NEWPRINT SA ARTI GRAFICHE via Zuccoli 5 cas. postale 536 6902 Lugano tel. 091 985 69 80 fax 091 985 69 89 newprint@bluewin.ch www.e-newprint.ch

cache. Alcune pagine offrono un accesso completamente gratuito ai dati di caching e a tutte le caratteristiche dei siti dei cache. Altre, invece, richiedono uno status di membro premium per accedere a certe informazioni.

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