ivere V
marzo/aprile 2018 n. 188
MEDICINA
Antibioticoresistenza
BELLEZZA
Mercato beauty
DIETA
SensibilitĂ al glutine
LAVORO
Ufficio: quanti dolori!
n. 188 marzo/aprile 2018
SOMMARIO
Care lettrici, cari lettori,
Valentina Tanzi
Responsabile della redazione di Vivere
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Più grave del previsto!
BELLEZZA 4 Acqua micellare Pratica e versatile
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Mercato beauty Quali sono i trend?
DIETA 8 Sensibilità al glutine Quando non è celiachia
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11 Acidi grassi Gli omega 3 e 6
15 Vegan
Consigli per la transizione
23 Etichette
I termini ingannevoli
ODONTOIATRIA 12 Dentotar Il nuovo tariffario
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LAVORO 16 Ufficio
Quanti dolori!
PASSATEMPO 20 Cruciverbone
Gioca e vinci un pesos d’oro!
© Mihalovna / Shutterstock.com (Copertina) Sofia Zhuravetc / Shutterstock.com — kuvona / Shutterstock.com puhhha / Shutterstock.com
Durante il loro ricovero in un ospedale svizzero molte persone contraggono un'infezione. Con una quota del 5.9%, la Svizzera si situa nella media europea delle infezioni nosocomiali (infezioni associate all'assistenza sanitaria). Infatti l'ultimo rilevamento europeo del 2011-2012 ha fatto registrare un valore pari al 6%. In questi rilevamenti della prevalenza puntuale i dati devono essere rilevati e registrati nel medesimo giorno, per ogni singola struttura/reparto. Negli ospedali svizzeri di grandi dimensioni si osserva un maggior numero di infezioni rispetto a quelli piccoli o medi, poiché i pazienti ricoverati nelle grandi strutture di regola sono affetti da malattie più gravi. Inoltre gli ospedali più grandi eseguono interventi maggiormente a rischio. Come già rilevato in altre indagini, le infezioni postoperatorie di ferite (29% del totale) risultano le più frequenti, seguite da quelle delle vie respiratorie inferiori (18%), delle vie urinarie (15%) e del flusso sanguigno (13%). Le infezioni colpiscono soprattutto i pazienti più anziani e quelli della medicina intensiva. Alla misurazione hanno preso parte 96 ospedali che ogni volta, in un solo giorno, tra aprile e giugno 2017, hanno rilevato dati relativi a infezioni associate all'assistenza sanitaria su 13'000 pazienti. Nei prossimi anni si prevede di ripetere questo genere di rilevamento, per documentare i progressi nella lotta contro le infezioni evitabili. Il rilevamento in Svizzera da parte del gruppo di esperti di Swissnoso è stato effettuato per la prima volta secondo standard internazionali, parallelamente al rilevamento dello European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) in tutti gli Stati dell'UE. A conclusione di quest'ultimo, nel corso del 2018, i risultati saranno confrontabili con quelli attuali ottenuti in Svizzera. Dai risultati del rilevamento della prevalenza puntuale 2017 emerge un quadro delle infezioni nosocomiali e dell'impiego di antimicrobici su scala nazionale. Questi dati permettono agli ospedali di analizzare i propri risultati e di agire laddove necessario. Dei 96 ospedali, hanno partecipato al rilevamento più della metà di quelli acuti. Nei prossimi studi questo numero dovrebbe ancora crescere. Con la Strategia nazionale per la sorveglianza, la prevenzione e la lotta contro le infezioni nosocomiali (Strategia NOSO), l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), in collaborazione con i Cantoni, gli ospedali, le case di cura e altri importanti attori a livello nazionale, intende rafforzare l'applicazione degli standard d'igiene, la sorveglianza e la prevenzione, nonché sviluppare la formazione e la ricerca.
MEDICINA 5 Antibioticoresistenza
Vivere
HIGHLIGHTS 22 In farmacia
La vetrina: marzo-aprile
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a tempo pieno
SIGLA EDITORIALE
COMITATO DI REDAZIONE
REDAZIONE
SOCIETÀ VIVA SA INDIRIZZO Casella postale 5539, CH — 6901 Lugano
MARIO TANZI Presidente OFCT
M. SC. COM. VALENTINA TANZI Responsabile
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Gli articoli impegnano soltanto la responsabilità degli autori.
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BELLEZZA — Prodotti
Antibiotici
ACQUA MICELLARE: PRATICA E VERSATILE
Dalla E.coli allo stafilococco aureo, è boom di persone colpite da infezioni resistenti agli antibiotici: nel mondo se ne contano almeno mezzo milione. Il nuovo dato arriva dal primo rapporto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sulla sorveglianza dell'antibioticoresistenza, ma la stima è molto inferiore ai dati reali.
La redazione
A COSA SERVE?
L'acqua micellare è un prodotto di bellezza molto pratico che si può utilizzare per pulire il viso prima e dopo il trucco: infatti funziona bene sia al posto del latte idratante che del tonico. La consistenza è ovviamente liquida e il colore chiaro, il nome deriva dalla presenza al suo interno di micelle, ovvero piccole particelle in grado di legarsi alle impurità della pelle attirandole come dei magneti e favorendone così la rimozione. L'ingrediente di base nella formulazione del prodotto è ovviamente l'acqua. L'acqua micellare serve dunque per: • pulire in profondità i pori della pelle rimuovendo tutti i residui; • idratare la pelle ma allo stesso tempo struccare; • agire da tonico. La sua formula non è aggressiva in Vivere marzo/aprile 2018
La redazione
L'acqua micellare si presta dunque a diversi utilizzi, può servire ad esempio: • per pulire la pelle appena svegli; • durante la giornata per eliminare il grasso, la sporcizia o l'inquinamento che si sono depositati sulla pelle; • per rimuovere il trucco; • per idratare o rinfrescare la pelle. Per utilizzarla al meglio basta semplicemente versarne un po' su un batuffolo di cotone e passarla sulla pelle. C'è poi chi preferisce sciacquarla e chi no, a voi la scelta anche se un po' di acqua non fa mai male e può contribuire ad una maggiore pulizia. Bisogna infine asciugare il viso tamponandolo con un asciugamano pulito. Per quanto riguarda la zona degli occhi c'è chi consiglia di lasciare il dischetto imbevuto di acqua micellare sulle palpebre chiuse per alcuni minuti. In questo modo il prodotto può esplicare meglio le sue funzioni anche su trucchi "waterproof". Naturalmente l'acqua micellare va utilizzata da sola e non mischiata ad altri prodotti di bellezza, con i quali potrebbe interferire creando più inconvenienti che altro.
N
uovo allarme lanciato dall'OMS: in 22 Paesi è stata riscontrata resistenza agli antibiotici in 500'000 persone colpite da infezioni batteriche. In altre parole, su mezzo milione di persone gli antibiotici utilizzati non hanno sortito l'effetto sperato.
DATI SULLA RESISTENZA
PRODUCILA IN CASA
L'acqua micellare si può realizzare in casa in maniera molto semplice. Gli ingredienti che occorrono sono: • 90 ml di acqua di rose, • 3 ml di olio di ricino, • 20 gocce di vitamina E, • 5 ml di olio essenziale di rosa canina (facoltativo). Mescolare tutti gli ingredienti. Conservare la miscela in frigorifero per 30 giorni al massimo, in un flacone di vetro da 150 ml.
© Luciano Cosmo / Shutterstock.com
È
dagli anni '80 che l'acqua micellare si è affacciata sul mercato e da allora ha guadagnato una grande reputazione in tutto il mondo, soprattutto per la praticità nell'utilizzo e per il fatto che si tratta di un prodotto molto versatile.
L'acqua micellare offre diversi benefici alla nostra pelle: • pulisce, • tonifica, • idrata, • bilancia il pH naturale. È in grado di incorporare 2 caratteristiche utili a chi deve struccare il viso: • pulisce come farebbe un latte detergente; • ha proprietà astringenti e lenitive come il tonico. Si tratta dunque di un prodotto "2 in 1". Per quanto riguarda il suo effetto struccante, però, questo prodotto è indubbiamente efficace su un trucco leggero ma, se occorre togliere un make up più forte, a volte potrebbe essere necessario utilizzare un prodotto specifico. Indubbiamente il vantaggio principale dell'acqua micellare sta nel fatto che si usa un prodotto solo e del tutto naturale per ottenere più benefici. Tra l'altro, per essere sicuri della totale sicurezza degli ingredienti con cui è realizzata, si può anche scegliere di prepararla da soli in casa. C'è da sottolineare infine che non lascia quella fastidiosa sensazione di appiccicoso tipica di alcuni prodotti detergenti o struccanti e per questo c'è chi, dopo averla passata sulla pelle, non risciacqua neppure.
COME SI USA
© Syda Productions / Shutterstock.com
I BENEFICI
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ANTIBIOTICORESISTENZA: PIÙ GRAVE DEL PREVISTO!
Un prodotto che la maggior parte delle donne conosce in quanto particolarmente comodo e utile per prendersi cura della pelle del viso prima e dopo il trucco.
quanto non dovrebbe contenere alcol o agenti chimici come parabeni e conservanti; generalmente quindi è ben tollerata e può essere utilizzata su tutti i tipi di pelle. Anzi solitamente è consigliata proprio alle persone che hanno una pelle particolarmente sensibile. Naturalmente quando la acquistate controllate che si tratti di un prodotto di qualità e davvero naturale analizzando l'INCI.
— MEDICINA
Sulla base del sistema di sorveglianza Glass (Global Antimicrobial Surveillance System) lanciato a ottobre 2015 per far fronte ad un'emergenza crescente, quella di superbatteri che non rispondono agli antimicrobici normalmente utilizzati per debellarli, i nuovi dati hanno rivelato alti livelli di resistenza ad una serie di gravi infezioni sia nei Paesi ad alto reddito che in quelli più poveri. Il sistema di sorveglianza globale rivela dunque una diffusa insorgenza di resistenza agli antibiotici. I batteri più resistenti sono stati: • Escherichia coli, • Klebsiella pneumoniae,
• Staphylococcus aureus, • Streptococcus pneumoniae, • Salmonella spp. Il sistema non include dati sulla resistenza di Mycobacterium tuberculosis, che provoca la tubercolosi (TBC), dal momento che l'OMS fornisce aggiornamenti annuali in un rapporto specifico. Secondo quest'ultimo, nel 2016 sono stati almeno 490'000 i casi di TBC multiresistente, da aggiungere quindi al computo totale. Tra i pazienti con sospetta infezione resistente, la percentuale di quelli con batteri resistenti ad almeno uno degli antibiotici più comunemente utilizzati variava enormemente tra i diversi Paesi, da zero all'82%. La resistenza alla penicillina, la medicina usata per decenni in tutto il mondo per trattare la polmonite, variava da zero al 51% tra i Paesi segnalanti. Ad esempio, la resistenza alla penicillina – il principio attivo usato per decenni per trattare la polmonite – variava da 0 al 51% tra i Paesi segnalanti e tra l'8% e il 65% l'efficacia di antibiotici come la ciprofloxacina per combattere l'E. coli nelle infezioni urinarie. "Il rapporto conferma la grave situazione di resistenza agli antibiotici in tutto il mondo", afferma il dott. Marc Sprenger, direttore del Segretariato della resistenza antimicrobica dell'OMS. "Alcune delle infezioni più comuni del mondo – e potenzialmente più pericolose – si stanno dimostrando resistenti ai farmaci. A preoccupare sono soprattutto gli agenti patogeni che non rispettano i confini nazionali.
I VARI APPROCCI
Ad oggi 52 Paesi – 25 ad alto reddito, 20 a medio reddito e 7 a basso
reddito – sono iscritti al Glass. Per il primo rapporto, solo 40 hanno fornito informazioni sui loro sistemi di sorveglianza nazionali e solo 22, fra i quali anche la Svizzera, hanno anche fornito dati sui livelli di resistenza. I dati presentati in questo primo rapporto variano da Stato a Stato. Alcuni Paesi stanno cercando di affrontare il problema attraverso sistemi di sorveglianza nazionali, ad esempio: • il Kenya ha potenziato lo sviluppo del suo sistema nazionale di resistenza antimicrobica; • la Tunisia inizia ad aggregare i dati sulla resistenza antimicrobica; • la Repubblica di Corea sta rivedendo la metodologia GLASS, fornendo dati di altissima qualità e completezza; • paesi come l'Afghanistan e la Cambogia stanno rafforzando le loro capacità di sorveglianza. "Il rapporto è un primo passo fondamentale per migliorare la nostra comprensione dell'entità della resistenza antimicrobica. La sorveglianza è agli inizi, ma è fondamentale svilupparla se vogliamo anticipare e affrontare una delle più grandi minacce alla salute pubblica globale", afferma Carmen Pessoa-Silva, che coordina il nuovo sistema di sorveglianza. L'obiettivo è sensibilizzare i pazienti a un uso più consapevole degli antibiotici, ma anche puntare sullo sviluppo di nuovi farmaci. Fra i problemi c'è il fatto che nel tempo è stata fatta poca ricerca per sviluppare nuovi antibiotici. Per anni non sono stati prodotti nuovi medicinali di questo tipo. Serve un investimento forte in questa direzione. Vivere marzo/aprile 2018
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BELLEZZA — Trend
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MERCATO BEAUTY: QUALI SONO I TREND? La redazione
E
il 2018? Prevede una cura della pelle non solo "green" ma sempre più "clean", una crescente attenzione per i prodotti antiinquinamento e un maquillage sempre più inclusivo. Con 430 miliardi di mercato globale entro il 2022, secondo "World Cosmetics Market Opportunities and Forecasts 2014-2022", il mondo della bellezza è proiettato verso un futuro decisamente roseo. Lo skincare è la categoria "premium" al mondo, la più venduta e la più richiesta: rappresenta circa il 36% del mercato globale, seguita dai prodotti per capelli (23%) e
dal make up (circa il 18%). Le compagnie di forecast più influenti parlano chiaro: la cura della pelle rimarrà la categoria di prodotto più redditizia. Il quadro più originale dei beauty trend del 2017 appena concluso arriva da Pinterest: come ogni anno, la classifica “Pinterest 100" ha svelato quali sono state le tendenze con il maggior numero di ricerche e condivisioni. Ecco le parole chiave che riassumono, in termini beauty, lo scorso anno: • Gli oli detergenti (+550%) — Pratici e veloci, efficaci per eliminare trucco e impurità, hanno conquistato milioni di donne per l’azione delicata sul-
© 2M media / Shutterstock.com
Nel 2017 è stato lo skincare a dominare il mercato beauty mondiale. Fondotinta e rossetti, invece, i più venduti nella fascia makeup.
le pelli più o meno sensibili, idratante sulle più secche e purificante e riequilibrante sulle tipologie miste e grasse. • Lip tint (+414%) — Rossetti sì, ma le tinte liquide per le labbra hanno fatto il boom. Questa grande famiglia di rossetti, soprattutto mat oppure all’opposto extra shine e metallizzati, conquista pin e like per la resa che combina alta saturazione di colore, extra tenuta ed un'ampia gamma di nuances sempre più inedite. • Il fondotinta inclusivo (+378%) — Il 2017 sarà ricordato per aver offerto la più ampia varietà di nuances per tutte le tonalità di pelle. Pronte all'uso o perfino creabili su misura con servizi tech. Un'esigenza che nel 2018 diventerà scontata, preannunciano i forecast. • Il rullo facciale (+345%) — Strano, ma la famiglia dei microrulli da massaggio facciale batte i pennelli. Top seller, quelli in giada che decongestionano borse occhiaie e rossori e i dermaroller dotati di microaghi dall’effetto stimolante anti-age. • I capelli ricci (+166%) — Nell'anno che ha rispolverato gli anni '80 nel
fashion, la tendenza mosso torna alla ribalta, con maxi onde ma anche teste afro. • Ciglia (+152%) — Maxi, a ciuffetti come negli anni '60, le ciglia sono state un focus di bellezza che proseguirà anche quest'anno. E i mascara restano al secondo posto fra i prodotti beauty più venduti al mondo. • Kit all-in-one (+147%) — Polveri viso, ma anche rossetti compatti e ombretti. Il 2017 ha puntato sulle palette con tutto il necessario per un trucco completo. • Pixie crops e capelli extralong (+130%) — Da un lato Cara Delevingne, Katy Perry, Kate Hudson, rasate a zero. Dall'altro, Kim Kardashian con le sue lunghezze stile Cher anni '70. I capelli non hanno visto vie di mezzo. • Nail art geometriche (+83%) — Tratti in trasparenza, motivi regolari e geometrici. Il minimalismo ha accantonato french manicure e colori sgargianti. E rispolverato l'intramontabile nude che piace tanto anche a Meghan Markle. • Bright eyeshadow (+63%) — Om-
bretti metallizzati, extra brillanti, perfino cangianti e olografici. Brillare è stata la ricerca chiave per il makeup occhi dell'anno scorso. Presumibilmente, questi macro temi continueranno ad attirare click (e acquisti) anche nei prossimi mesi. Ma cosa ci si aspetta davvero, oltre i numeri, nel 2018? Altro grande tema le formule che da "green" dovranno diventare "clean", sempre più essenziali e attive. Non solo ingredienti naturali, quindi, ma il futuro punta all'eliminazione effettiva di sostanze chimiche nocive, parabeni, solfati, siliconi, conservanti, coloranti e minerali. A esigerlo, secondo l'ultimo WWD Digital Beauty Forum 2017, sono nientemeno che le Millennials, quella fascia di 20/30 enni che gestisce oltre il 40% del mercato mondiale della bellezza e che preferisce, al 73%, prodotti naturali e attivi, di cui controlla attentamente le formule. In aggiunta, la casistica di pelli sensibili, sensibilizzate e intolleranti ha raggiunto quota 80% solo in Italia. "Less is more" è quanto mai un'esigenza, e non una moda in tema di formulazioni.
Labbre secca e screpolata?
Addio cistite!
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DIETA — Glutine
9 Quindi, benché i sintomi siano simili, un soggetto con IBS non può essere considerato celiaco, proprio perché tale condizione dev'essere esclusa a priori ancor prima che si possa parlare di IBS. Le teorie sulle cause della sindrome dell'intestino irritabile sono diverse ed esiste un certo consenso nel considerarla un disturbo multifattoriale; significa che a determinarne l'insorgenza concorrerebbero diverse cause, di natura genetica e ambientale. Tra queste vi sarebbe anche l'ipersensibilità a determinate sostanze introdotte con gli alimenti, comunemente responsabili di intolleranze alimentari (glutine, lattosio, salicilati ecc.). La conferma di tale ipotesi deriva dal fatto che molte persone con IBS traggono notevoli benefici da una dieta di esclusione, priva cioé delle sostanze sopra menzionate. Sulla base di tali considerazioni, confermate anche da evidenze sperimentali, è plausibile che una certa percentuale di persone con IBS (attorno al 25-35%) sia affetta da sensibilità al glutine non celiaca. Tale condizione può
SENSIBILITÀ AL GLUTINE: QUANDO NON È CELIACHIA
La sensibilità al glutine non celiaca è un disturbo di recente introduzione nel vocabolario medico, utilizzato per identificare tutti quei casi in cui un paziente manifesta sintomi caratteristici della celiachia, e trae beneficio da una dieta priva di glutine, nonostante che dagli esami sia possibile escludere la patologia. La redazione
LA CELIACHIA
La celiachia è una malattia cronica su base autoimmune dell'intestino tenue, che interessa soggetti geneticamente predisposti di tutte le fasce di età. Nei pazienti celiaci, l'ingestione di alimenti glutinati (contenenti glutine) scatena una risposta immunitaria a livello intestinale, che danneggia la mucosa dell'intestino tenue. Da tale danno scaturiscono i sintomi tipici della malattia celiaca, che includono dolori addominali, diarrea e/o stitichezza cronica, ritardo nella crescita (nei bambini), anemia e stanchezza psicofisica. Oggi abbiamo a disposizione diversi esami non invasivi per la diagnosi di celiachia, che permettono di valutare la presenza o meno della tipica risposta autoimmune al glutine; tali esami stanno via via sostituendo il test tradiVivere marzo/aprile 2018
L'ALLERGIA AL GRANO
L'allergia al grano è una reazione allergica alle proteine del frumento. Le differenze rispetto alla celiachia risiedono nel tipo di anticorpi coinvolti (oltre che nella gravità dei sintomi associati): mentre nella celiachia sono coinvolti autoanticorpi specifici contro la transglutaminasi tissutale 2 (anti-TG2), nell'allergia al frumento sono coinvolti anticorpi IgE specifici per alcune sue proteine. Come accennato, esistono differenze anche a livello sintomatologico, dato
che l'allergia al grano è caratterizzata soprattutto da disturbi a carico dell'apparato respiratorio (asma del fornaio), talvolta con manifestazioni piuttosto violente (anafilassi indotta dall'esercizio fisico). La diagnosi di allergia al grano si avvale soprattutto dei prick test e dei RAST specifici.
SINTOMI
La NCGS è caratterizzata da sintomi intestinali ed extra-intestinali, correlati all'ingestione di alimenti contenenti glutine. Tali sintomi possono comprendere: • dolori e gonfiori addominali; • alterazioni dell'alvo (diarrea o stipsi); • dermatite (eczema ed eruzioni cutanee con arrossamenti e prurito); • mal di testa e mente annebbiata; • affatticamento, con o senza dolori muscolo-articolari. Tutti questi sintomi scompaiono tipicamente con l'eliminazione del glutine dalla dieta, salvo poi ricomparire dopo la sua reintroduzione, solitamente entro ore o pochi giorni.
Trattandosi di un disturbo di recente definizione, permangono diversi punti interrogativi sulle cause della sensibilità al glutine non celiaca. Secondo alcuni autori sarebbe la "semplice" espressione di disturbi gastrointestinali (difficoltà digestive di diversa natura e/o disbiosi) e/o di disordini alimentari. Se qualcosa non funziona perfettamente nella digestione degli alimenti e/o nell'assorbimento dei principi nutritivi, le sostanze non assorbite vengono fermentate dalla flora microbica intestinale, con produzione di gas, acidi grassi e altre sostanze che possono scatenare i sintomi tipici di IBS e NCGS. In caso di pasti troppo abbondanti e variegati, disordini intestinali, surplus calorici cronici rispetto ai fabbisogni dell'organismo, la quota di nutrienti non assorbita aumenta in maniera importante, generando i sintomi sopraelencati. Allo stesso tempo, a causa di una perdita di selettività della mucosa intestinale, potrebbe esservi anche un assorbimento di
DIAGNOSI
Nel corso dell'articolo abbiamo visto come nei soggetti con sensibilità al glutine non sia possibile dimostrare la presenza né di anticorpi specifici per la celiachia (o per l'allergia al grano) né delle classiche lesioni della mucosa intestinale con atrofia dei villi (eventualmente presenti in forma estremamente lieve). Attualmente non esistono test scientificamente ricono-
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L'intestino irritabile
L'IBS – meglio conosciuta come sindrome dell'intestino (o colon) irritabile – è un disturbo gastrointestinale di origine funzionale (NON patologico). Per arrivare a diagnosticare la sua presenza occorre quindi escludere anzitutto qualsiasi malattia potenzialmente responsabile dei sintomi tipici dell'IBS, che includono diarrea e/o stitichezza cronica, dolori e crampi addominali, meteorismo e flatulenza.
CAUSE
sostanze potenzialmente sensibilizzanti, che in condizioni normali verrebbero espulse con le feci. Tutto questo per dire che un soggetto considerato sensibile al glutine potrebbe essere semplicemente una persona che da troppo tempo mangia "troppo e male". Studi di caratterizzazione molecolare, sempre più numerosi, stanno cercando di individuare dei marcatori del disturbo, che tuttavia non sempre sono riscontrabili. Le evidenze preliminari in questo ambito sembrano dipingere la sensibilità al glutine come una particolare reazione immunitaria congenita al glutine, naturalmente differente da quella che dà origine alla celiachia.
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© 123object / Shutterstock.com
L
a sensibilità al glutine non celiaca è nota anche come NCGS (dall'inglese Non-celiac gluten sensitivity).
zionalmente considerato più affidabile, ovvero la biopsia intestinale (tramite un "sondino" introdotto nella bocca e guidato da una telecamera fino all'intestino tenue, il medico preleva dei campioni di mucosa intestinale). Per poter parlare di celiachia, quindi, NON basta la presenza di sintomi fortemente suggestivi, ma occorre, sempre e comunque, dimostrarne l'esistenza tramite specifici test. Si tratta di un aspetto molto importante, anche perché talvolta i sintomi della celiachia sono assenti o si manifestano in modo atipico. Possiamo quindi avere dei soggetti celiaci che non manifestano disordini intestinali. Nella sensibilità al glutine non celiaca, invece, accade esattamente il contrario, ovvero abbiamo la presenza di sintomi suggestivi di celiachia nonostante – in seguito agli esami appena visti – sia possibile escludere la presenza della malattia (nessuna traccia di "anticorpi anti-glutine" e nessuna traccia di lesioni della mucosa intestinale). In genere, la sensibilità al glutine è un disturbo meno severo rispetto alla malattia celiaca.
essere presente isolatamente o in un quadro di intolleranze multiple.
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DIETA — Glutine
sciuti a livello internazionale specifici per la diagnosi di NCGS. Come per l'IBS, quindi, la diagnosi di sensibilità al glutine non celiaca è una diagnosi di esclusione, a cui si arriva dopo che i test per allergia al grano e celiachia hanno dato esito negativo. Ricordiamo, inoltre, che per poter parlare di NCGS occorre che i sintomi associati scompaiano in seguito all'adozione di una dieta aglutinata e che ricompaiano in seguito alla reintroduzione del glutine nella dieta. Sarebbe anche preferibile che tale reintroduzione avvenisse senza che il paziente ne sia a conoscenza, in modo da escludere un possibile effetto placebo.
TRATTAMENTO
Si basa sull'adozione di una dieta priva di glutine per un determinato periodo, quindi dello stesso intervento riservato in presenza di celiachia, con la differenza che nella NCGS la sospensione di diete glutinate potrebbe essere solo temporanea. Chiaramente, oltre a questo aspetto, occorre rivalutare, con l'aiuto di un professionista, l'alimentazione nella sua interezza, dalle combinazioni alimentari ad eventuali intolleranze o ipersensibilità, dall'apporto di fibre a quello di zuccheri semplici, dal consumo di alimenti ricchi di additivi all'apporto di acqua. Altrettanto importante è la valutazione di determinati elementi psicologici e comportamentali, come il livello di attività fisica, eventuali stressor a livello familiare o lavorativo e l'eventuale assunzione di farmaci (in particolare i lassativi), alcool e droghe.
Le 10 regole
www.bio-strath.com Disponibile nelle farmacie e nei negozi di prodotti naturali e dietetici. Gli integratori non vanno intesi quali sostituti di una dieta variata, equilibrata e di un sano stile di vita.
Aiuteranno a rendere più semplice la scelta degli alimenti senza glutine: • Leggere attentamente le etichette alimentari — Consultare l'elenco degli ingredienti e cercare la "spiga barrata". Se un cereale contenente glutine è stato usato, sarà menzionato nella lista degli ingredienti; perciò attenzione alla menzione di frumento, segale, orzo, avena, farro, kamut ecc. • Utilizzare sostituti senza glutine — Pasta, pane e cracker tradizionali contengono glutine; pertanto, senza dover sopportare alcuna rinuncia, è possibile scegliere le alternative senza glutine che si trovano anche nella maggior parte dei supermercati. I ceVivere marzo/aprile 2018
Acidi grassi liaci ufficialmente diagnosticati possono godere di una prescrizione medica. • La maggior parte degli alimenti è naturalmente priva di glutine — Frutta e verdura fresche, carne, pollame, pesce, formaggio e uova sono naturalmente privi di glutine. Utilizzate questi cibi come ingredienti fondamentali, evitando i prodotti già "elaborati", in modo da poter scegliere autonomamente il tipo di cereale/farina/derivato da impiegare nella ricetta. • Utilizzare i cereali e le farine senza glutine — Non significa escludere tutti i semi, le farine e i cereali. Quinoa, teff, amaranto, mais e polenta, grano saraceno, riso, miglio e tapioca sono solo alcuni dei grani naturalmente privi di glutine. Basta controllare le etichette per assicurarsi che i prodotti non siano contaminati. Scambiate il pangrattato tradizionale con le briciole di polenta, optate per il grano saraceno come ingrediente per la pasta e provate i nuovissimi pseudocereali (amaranto, quinoa ecc). • Gli alcolici privi e contenenti glutine — Sono senza glutine: sidro, vino, sherry, liquori e porto. Contengono glutine: birre lager, stout e ales; superalcolici a base di frumento (vodka, whiskey ecc). Le birre senza glutine sono ormai diffuse, ma assicuratevi di bere solo quelle con la "spiga barrata". • Non rinunciare alla convivialità — Una dieta senza glutine non significa rinunciare a mangiare fuori; è sufficiente prestare molta attenzione. • La contaminazione crociata — Poco glutine è sufficiente a causare sintomi per il celiaco; pertanto, assicurarsi di minimizzare il rischio di contaminazione crociata lavando le superfici della cucina prima dell'uso, utilizzando recipienti e strumenti separati, limitando lo spargimento di briciole e farina con glutine, e considerando i cibi per celiaci monodose. • Il glutine occulto — Un sacco di prodotti, soprattutto le salse, contengono farina di frumento come addensante. Leggere l'etichetta ed escludere qualsiasi prodotto "sospetto". • Sperimentare nuove ricette — Trovare il giusto sostituto senza glutine per i soliti ingredienti contenenti glutine, in modo da poterli rimpiazzare sistematicamente e velocemente. • I pasti senza glutine possono essere altrettanto sani e gradevoli.
— DIETA
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ACIDI GRASSI: GLI OMEGA 3 E 6
Coinvolti in molti processi metabolici, gli acidi grassi polinsaturi sono vitali per il nostro organismo. La redazione
D
ue gruppi meritano particolare attenzione: gli acidi grassi omega-3 e gli omega-6. A questi ultimi appartiene, ad esempio, l'acido linoleico, presente soprattutto nell'olio di semi di girasole, soia, cardo e di noce. Un altro omega-6 è l'acido arachidonico, contenuto principalmente in carne, salumi, uova e derivati del latte. Il nostro organismo può sintetizzare i 2 acidi grassi omega-3 più importanti (DHA e EPA) solo a partire dall’acido alfa-linolenico, che è un acido grasso essenziale, tuttavia il tasso di conversione è molto basso. Per questo
N OV IT À in for ma liq uid a, al gu sto di ara nci a
motivo è necessario assumerne quantità sufficienti direttamente dall'alimentazione. Con le abitudini alimentari odierne se ne è perso il rapporto ottimale, che dovrebbe essere inferiore a 5:1, invece oggi è spesso di 20:1.
tratta di trarre giovamento nel lungo termine dalla loro azione positiva per: • regolare i valori dei lipidi e del metabolismo del colesterolo, • intervenire positivamente sulla pressione arteriosa.
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IL PREDILETTO DAL CERVELLO
Gli acidi grassi omega-3 EPA e DHA contribuiscono alla normale funzione cardiaca. Si osserva un'azione positiva già da 250 mg di EPA e DHA al giorno. Nelle persone che mangiano pesce grasso meno di 1-2 volte alla settimana, gli integratori alimentari possono offrire un buon supporto. Si
Negli adulti, un apporto sufficiente di omega-3 DHA contribuisce alla conservazione della funzione cerebrale normale. Ne beneficiano le persone impegnate in professioni e attività che richiedono un'elevata concentrazione, così come studenti, sportivi e anziani.
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ODONTOIATRIA — Tariffe
DENTOTAR: IL NUOVO TARIFFARIO
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In caso di debolezza fisica e mentale, di mancanza di concentrazione e di sovraffaticamento intellettuale (preparazione di esami)
Dal 1° gennaio di quest'anno è entrato in vigore il nuovo tariffario per i medici dentisti, denominato Dentotar, sottoscritto dopo oltre 10 anni di trattative dagli assicuratori sociali e dalla Società svizzera odontoiatri (SSO). Dr. Med. dent. Tazio Gada, SSO/SSO-Ticino Per la Commissione di Informazione della Svizzera Italiana (CISI)
TONOGLUTAL®N è un medicamento omologato. Leggere il foglietto. Dr. Wild & Co. AG, 4132 Muttenz | www.wild-pharma.com
tariffaria corrispondente. Ciò rende la fatturazione più trasparente e comprensibile, sia per i pazienti che per gli assicuratori. Diverse posizioni, ormai cadute in disuso, come ad esempio l'uso di paste devitalizzanti, i trattamenti endodontici senza endometria, sono state stralciate. Si è dato risalto all'ottenimento di una struttura tariffale che miri ad una neutralità dei costi per i pazienti, mentre per gli assicuratori aumenteranno, a causa della compensazione del caro vita intervenuto. Il tariffario in uso finora, calcolato sulla base dell'indice nazionale dei prezzi al consumo del 1992, è entrato in vigore nel 1994 e il suo valore del punto per casi assicurativi non è mai stato adeguato. La nuova tariffa con il valore del punto di un franco corrisponde al vecchio tariffario SUVA con il valore del punto a 3.10 CHF, aumentato del caro vita intercorso, ragione per la quale, e in concomitanza con l'accresciuta produttività insita nel nuovo tariffario, per le assicurazioni infortuni,
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l nuovo tariffario, che sostituisce quello attuale della SUVA, in realtà non è nuovo, ma una revisione approfondita del precedente, che era in vigore dal 1994. I motivi principali che hanno reso necessaria questa revisione sono due: • dopo oltre 20 anni, non rispecchiava più l’evoluzione dell'odontoiatria moderna, in quanto i nuovi metodi non erano contemplati — La revisione ha permesso di poter disporre di un tariffario aggiornato e moderno con un elenco delle prestazioni adeguato. • Il modello di calcolo su cui si basa ha dovuto essere adeguato alla realtà economico-aziendale dello studio medico dentistico, che presenta una struttura dei costi aziendali molto diversa. Per quanto riguarda l'elenco delle prestazioni, nuovi metodi di cura e tecniche sono stati integrati. Prestazioni che venivano fatturate per analogia, non esistendo la posizione
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ODONTOIATRIA — Tariffe
Veganesimo
— DIETA
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VEGAN: CONSIGLI PER LA TRANSIZIONE La dieta vegana non ha solo le sue regole, ma anche le sue possibili zone d’ombra. Per chi si avvicinasse per la prima volta a questa scelta alimentare esistono però alcuni consigli che potrebbero rendere il cammino più semplice. La redazione
CHI PUÒ UTILIZZARE IL NUOVO TARIFFARIO?
Il Dentotar è un marchio protetto e proprietà intellettuale della SSO e degli assicuratori LAInf, AM e AI. Comprende un elenco di circa 500 posizioni tariffali, con la descrizione della prestazione ed il relativo numero di punti. In campo assicurativo e sociale il numero dei punti è fisso, men-
C
tre per i pazienti può variare all'interno di un intervallo predefinito. I medici dentisti membri della SSO, che esercitano la professione sotto propria responsabilità, hanno il diritto di usare il tariffario nel loro studio ed emettere le fatture calcolate in base ad esso. Possono anche qualificarsi come Partner Dentotar ed indicarlo sui documenti professionali. I medici dentisti non membri possono utilizzare il Dentotar solo dopo espressa concessione da parte della SSO. L'obbligo di autorizzazione vuole impedire una diffusione incontrollata del tariffario e proteggere i pazienti da un suo abuso. Gli utilizzatori del Dentotar non possono apportargli nessuna modifica. Ricordo inoltre che il diritto all'utilizzo del tariffario è legato ad un obbligo di perfezionamento professionale.
LE QUANTITÀ
Non equivale a perdere peso: molti dimagriscono grazie alla salubrità dei cibi, al benessere riconquistato dall'eliminazione della carne, non perché le porzioni/calorie siano state ridotte.
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Ringrazio il Dr. Renato Broggini, membro della Commissione economica della SSO, per la collaborazione. Vivere marzo/aprile 2018
corpo la immagazzina a lungo, quindi chi ha appena intrapreso la transizione non dovrà rendersi facile vittima di ansie. Sebbene contenuta principalmente in latte e uova, la troviamo anche in moltissimi cereali o in appositi integratori biologici. La B12 è essenziale per lo sviluppo e il mantenimento del sistema neurologico; sarebbe quindi meglio non privarsene.
CIBO IN SCATOLA
Essere vegani non significa solamente 13:51 nutrirsi di vegetali, ma di quelli sani. In-
31.01.18
fatti, i prodotti industriali spesso presentano concentrazioni troppo elevate di grassi e sodio, ma anche additivi.
VOGLIE
È assolutamente normale che il corpo e la mente, nei primi tempi, continuino a "chiedere" pietanze vietate. Un po' come per il fumatore, la forza di volontà è imprescindibile: qualsiasi voglia col tempo svanirà. Non bisogna mai cedervi perché, più si alimenta il desiderio, più sono elevate le possibilità che si riproponga.
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A CHI SI APPLICA IL NUOVO TARIFFARIO?
La revisione del tariffario è stata sottoscritta dagli assicuratori infortuni (AINF), dall'assicurazione militare (AM) e dall'assicurazione invalidità (AI). Questi casi rappresentano solo il 5-6% dei costi totali annuali per l'odontoiatria. Nel Canton Ticino, come in altri cantoni, l'Ufficio prestazioni complementari AVS e AI e l'Ufficio del sostegno sociale applicheranno il tariffario revisionato: ciò comporterà per loro un aumento dei costi del 15–18 % circa. Per i trattamenti a carico delle casse malati rimane invece in vigore il tariffario attuale. Per i pazienti, che costituiscono la maggior parte del fatturato di uno studio medico dentistico, si potrà utilizzare il nuovo tariffario. Qui non dovrebbero verificarsi aumenti sensibili dei costi, in quanto i medici dentisti hanno già potuto adeguare le loro tariffe nel corso degli anni, aumentando il valore del punto tariffale. Per concludere voglio ricordare che, secondo i calcoli dell'Ufficio federale di statistica, negli ultimi anni i costi pro capite per le cure dentarie sono aumentate in misura nettamente inferiore rispetto ai costi generali della salute.
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Un argomento caldo: innanzitutto, il
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quella militare e quella dell'invalidità, il nuovo valore corrisponde a circa 3.65 CHF del vecchio tariffario. Essa compensa, solo parzialmente, l'aumento dei costi intervenuto: in considerazione di ciò si può affermare che non causa alcun reale aumento dei prezzi.
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LAVORO — Ufficio
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Siete anche voi tra quelli che siedono gobbi alla scrivania o trascorrono tutto il tempo nella stessa posizione senza mai muoversi? Attenzione ai disturbi che queste abitudini scorrette possono comportare.
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ppena svegli preparate il caffè e non appena pensate alla lunga e pesante giornata di lavoro che vi aspetta sono dolori? Potrebbe essere una sensazione che non siete gli unici a provare, anzi. Secondo una ricerca Loudhouse presentata al Ministero della Salute della vicina Italia, nell'ambito del convegno "Salute in ufficio", 8 persone su 10 hanno sofferto, negli ultimi 3 anni, di disturbi correlati al proprio lavoro. Parliamo di veri e autentici dolori fisici, come il mal di schiena e il mal di testa. Sì, perché sono proprio questi i "mali" che affliggono la maggior parte degli intervistati. Un po' di numeri? Eccoli qua: • il 61% degli intervistati soffre di mal di schiena, • il 55% ha frequenti mal di testa, • il 49% tensione o dolore alle spalle, • il 49% ha problemi agli occhi, • il 47% segnala dolore al collo, • il 31% ha problemi al polso o al braccio.
Vivere marzo/aprile 2018
CAUSE
Dipende anche dalle abitudini scorrette assunte in ufficio: • il 97% dei lavoratori oggetto di studio resta seduto senza mai sgranchirsi, • il 90% siede con una postura ingobbita, • l'85% ha costantemente le gambe incrociate. La salute non è solo uno stato fisico ma un benessere con se stessi e nel proprio ambiente di lavoro. Il tema della salute nelle città è stato inserito nel contesto più ampio del G7 sull'impatto dei cambiamenti climatici. Siamo in un processo di trasformazione enorme, che impatta sulla vita delle persone, e che è dovuto ai cambiamenti climatici, all'inquinamento e ai modi di vivere. Rendere salubre il luogo dove viviamo vuol dire renderci sani e rendere migliore la nostra vita. Sono le piccole scelte a portare le grandi trasformazioni, che si tradurrebbero anche in vantaggi economici se si pensa, per esempio, all'assenteismo legato ai suddetti disturbi.
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CONSIGLI DI POSIZIONE
Come si sta seduti ma anche come si posiziona il computer è importante per proteggere collo e spalle da tensioni e torcicollo. Certamente la giusta distanza, posizione e altezza dello schermo del PC rispetto agli occhi sono aspetti molto importanti al fine di evitare e prevenire il torcicollo quando si sta a lungo seduti alla scrivania. Oltre a questi, anche la tastiera può essere la causa di quel dolore al collo che alcuni chiamano cervicale e altri torcicollo ma che provoca in entrambi i casi:
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La redazione
Anche in caso di distorsioni, contusioni e strappi muscolari.
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LAVORO — Ufficio
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• tensione muscolare a collo e spalla, • mal di testa, • rigidità al movimento, • difficoltà di concentrazione, • dolore. Infatti, chi lavora a lungo seduto alla scrivania e al computer utilizzando una tastiera esterna dovrebbe posizionarla in modo che sia parallela al bordo del tavolo e a una distanza non inferiore ai 20 cm, così che sia sempre possibile appoggiare gli avambracci al di sopra della scrivania. Digitare sulla tastiera appoggiando gli avambracci stabilmente alla scrivania permette di non sovraccaricare la zona dei muscoli del trapezio e del collo e mantenere in posizione rilassata le braccia. Stesso discorso anche per i computer portatili e tablet che, avendo la tastiera incorporata al computer, non sarebbero adatti a prolungati tempi di lavoro: in questo caso, utilizzare "vassoi" porta computer dalla forma a mezzaluna con gli appositi sostegni per gli avambracci quando si sta seduti in poltrona oppure appoggiare il computer portatile su una superficie piana, un tavolo per esempio, che permetta di mantenere gli avambracci rilassati e non sospesi durante i ripetitivi movimenti sulla tastiera, aiuta ad evitare il torcicollo. Questo, insieme a periodici intervalli di stretching durante il lavoro alla scrivania, aiuta a prevenire ed evitare il dolore al collo.
Collo: esercizi di stretching
COLLO A POSTO IN 10 MOSSE
Spalle
In ufficio o a casa, ecco 10 esercizi, ognuno di 2-3 minuti al massimo, ripetibili uno dopo l'altro in diversi momenti della giornata, mentre si è seduti alla scrivania per distendere collo e spalle spesso contratti a causa delle posizioni errate in ufficio o durante lo studio. Prima di effettuare tutti gli esercizi, assicurarsi di essere seduti alla scrivania in posizione eretta seguendo un’immaginaria linea verticale dalla testa alla schiena. Un minimo di tensione durante l'esercizio è normale e può essere alleviato riducendo la tensione della trazione. In caso di dolore eccessivo è invece consigliabile smettere il movimento e rivolgersi a uno specialista per la valutazione del problema. Vivere marzo/aprile 2018
La posizione di ogni esercizio va mantenuta per la durata di 5 respiri e ripetuta 2-3 volte per tipologia di movimento. • Posizionare entrambe le mani dietro la testa, chinare in avanti la testa e far “pesare” le braccia piegate in avanti mantenendo la posizione. • Inclinare la testa sul lato destro, posizionare la mano destra sopra l’orecchio e “tirare” verso la spalla destra, facendo pesare il capo verso il lato destro. Mantenere la posizione. Ripetere sul lato sinistro. • Rivolgere il viso verso la spalla destra, piegare la testa verso il basso guardando l’anca, posizionare la mano destra dietro la nuca e spingere dolcemente verso il basso. Mantenere la posizione. Ripetere dall'altro lato.
Collo: esercizi di movimento
Effettuare almeno 5 ripetizioni per lato per ogni tipo di esercizio. • Ruotare il viso a destra fino a dove si riesce. Mantenere la posizione per qualche respiro e tornare indietro. Ripetere sul lato sinistro. • Proiettare il viso e il collo in avanti verso lo schermo del computer e tornare in posizione. Ripetere. La fase di ritorno permette di prendere consapevolezza della propria posizione eretta. Effettuare almeno 5 ripetizioni per lato per ogni tipo di esercizio • Posizione eretta e allineata — Lasciar penzolare le braccia lungo la sedia. Inspirare e sollevare le spalle verso le orecchie; espirare e tornare con le braccia penzoloni. Ripetere il movimento. • Mani alle spalle — Eseguire rotazioni con i gomiti in senso orario e antiorario. Serve a sciogliere i muscoli di collo e spalle. • Mani dietro la nuca — Espirare mentre si chiudono i gomiti, avvicinandoli alla nuca, e inspirare mentre li si apre. • Mani sui fianchi — Portare indietro i gomiti più che si può, aprendo il petto. In questo modo si coinvolge anche la schiena. • Mani sui braccioli o sulla sedu-
duta — Tentare di sollevarsi e raddrizzarsi senza portare in avanti le spalle, ma senza sollevarsi veramente. Rinforza la muscolatura delle braccia, fa lavorare i muscoli di spalle, schiena e addominali, migliorando la postura.
RIMEDI NATURALI
Come abbiamo visto, il dolore articolare che interessa la zona cervicale è quindi un fastidio sempre più diffuso, perché alla sua origine c'è anche una cattiva postura, spesso assunta durante le ore di lavoro trascorse seduti alla propria scrivania, e non soltanto colpi d'aria, umidità, malesseri invernali, stress o movimenti. Utilizzando dei rimedi naturali si può ottenere un valido aiuto per la cura di questo malessere, oltre a svolgere alcuni esercizi.
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Molto apprezzata per vari motivi, efficace contro la placca dentale, la pressione bassa e come disinfettante del tratto digestivo, la liquirizia risulta un potente alleato contro le infiammazioni muscoloscheletriche che causano
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dolore. Masticarne una radice è un modo piacevole di contribuire a risolvere il problema, tenendo sempre a mente che la sua attività di innalzamento della pressione rappresenta in alcuni casi una controindicazione da non sottovalutare.
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Nelle affezioni dolorose che interessano le articolazioni uno dei rimedi naturali più consigliati è l'artiglio del diavolo, una pianta consigliata anche per artrosi e reumatismi. Il suo olio essenziale deve essere applicato sotto forma di impacco caldo, da lasciar raffreddare una volta posto sul collo. Porre già freddo qualora si tratti di processo infiammatorio.
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In caso di infiammazione è opportuno invece utilizzare il Ribes nigrum, dalle proprietà calmanti in caso di allergie, ma anche valida alternativa ai farmaci contenenti cortisone. Pur richiedendo tempi più lunghi per assicurare la sua azione, ad esso vengono riconosciute capacità analgesiche, antiossidan-
ti e antireumatiche.
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Un'altra possibile opzione è rappresentata dall’olio essenziale di rosmarino. Aggiungere 15 gocce di quest'ultimo a 50 ml di olio vegetale per un benefico massaggio rilassante.
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Un altro rimedio utile per il rilassamento della muscolatura che interessa la zona del collo e tra le spalle: da utilizzare per un benefico massaggio, sotto forma di tintura madre in soluzione al 10-20%.
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Utile contro i dolori articolari, è disponibile sotto forma di polvere. Aggiungere un quantitativo d'acqua sufficiente a renderne la consistenza fangosa e applicare direttamente sul collo con un impacco caldo, freddo se il problema è di natura infiammatoria. Altre possibili soluzioni sono infine la boswellia, il sambuco e il salice bianco.
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Se le lavò Pilato
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L'amico di Charlie Brown
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Grosso camion
Anelati Il nome di Polo
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Superficie
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Appesa Alexandre, ad scrittore asciugare
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Topo ginevrino
Ogni auto ha la sua
Non acerba
Pullover
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Solcare il terreno
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Il nome della Callas
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Soffrire
«E D’UN TRATTO FECI UNA BRUTTA CADUTA CON LA BICI.»
È famosa per le sue lame
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Pesce prelibato
8 Regno animale
Corrono sui binari
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Espatrio forzato
Resca
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§ Nome di donna Il bassotto della RSI
Dei Trovare nordici
8
§
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Né voi, né loro
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8 Un'incognita
8
5
Antenata
8
§
§
Piagnucolare
8
In nessun tempo
§
Saluto fra amici
Adesso
§
Cibo quotidiano
§
8
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FRASE CHIAVE
Thailandia, Svezia e Norvegia
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Disp. in arnie
In coppia con Ric
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Balzo
Permeati
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(A numero uguale corrisponde lettera uguale)
§
§ Rapace diurno
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In stazione
§
§
§
6
Il nome di Fleming
§
Il nome della Venier
§
Alta mortalità
Mezza armata
§
§
Malata per il poeta
Delle linee
Ricolmi Mogio, triste
§
Arti pennuti
Erba marina
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§
Velivolo
Cifra imprecisata
8
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Oleosa
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8
Passo delle Alpi Retiche
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Stramba, originale
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§
La regione Cantone con svizzero il Lago Onega
Arte latina
Un combustibile
§
§
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SOLUZIONE N. 187 Anno nevoso, anno fruttuoso.
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Vivere marzo/aprile 2018
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HIGHLIGHTS — In farmacia
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ETICHETTE: I TERMINI INGANNEVOLI
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— DIETA
I TERMINI INGANNEVOLI Naturale
Chi non si sente rassicurato quando vede su una confezione la scritta "naturale"? È abbastanza scorretto utilizzare questo termine ad esempio in alimenti in cui compaiono anche sostanze chimiche o che comunque so-
Anche al supermercato possiamo trovare prodotti che riportano la scritta "produzione/prodotto artigianale". È una dicitura che evoca nel nostro immaginario il pensiero di un prodotto fatto in casa in maniera genuina. In realtà dietro si può nascondere comunque una produzione di tipo industriale con ingredienti che nell'autoproduzione non si utilizzano: coloranti, additivi ecc.
A base di carne
Fa riferimento al fatto che quello che si sta acquistando non è solo carne, anzi con molta probabilità la sua percentuale è assai bassa! Sono stati infatti inseriti altri ingredienti nella preparazione: acqua, conservanti, coloranti e altri additivi.
Preparato di…
Seguito da pollo, tacchino, altra carne, ecc. non promette una grande qualità. Si tratta anche in questo caso di prodotti che contengono al loro interno molti altri ingredienti oltre a quello originario da cui dovrebbero essere formati.
Marinato
Si pensa ad una preparazione sofisticata: in realtà questi prodotti sono spesso sottoposti solamente ad un'aggiunta di acqua che compare generalmente al secondo posto nell'elenco degli ingredienti. Nella maggior parte dei casi, poi, sono presenti additivi e altri ingredienti che aiutano a conservare il prodotto e alcuni elementi come spezie e aromi per dare sapore.
Al sapore di…
L'etichetta di uno yogurt, un dessert, ecc. in cui compare questa dicitura ci deve far sospettare che di quell'ingrediente il prodotto abbia solo il sapore. Possiamo trovare ad esempio lo yogurt aromatizzato alla fragola con percentuale di frutta davvero bassissima.
Nettare
Suona molto bene e fa immaginare qualcosa di gustosissimo. Con grande probabilità ci troviamo di fronte ad un succo diluito con acqua, addizionato di zuccheri/dolcificanti e aromi per renderlo più buono.
100% di carne di…
Espressione rassicurante, spesso però si tratta di un "trucco" e la carne contenuta è in realtà in una percentuale minore. Si fa infatti riferimento al fatto che tutta la carne contenuta nel prodotto è (ad esempio) di tacchino ma non che tutto il prodotto sia tacchino (che magari è l'80% a cui sono stati poi aggiunti altri ingredienti). In sostanza quell'80% di carne è esclusivamente di tacchino, ovvero è tacchino al 100%.
Tradizionale
Altra parola che ci suona familiare e rassicurante è tradizionale. Molto spesso, però, le ricette tradizionali delle nostre nonne poco hanno a che fare con quelle dei prodotti industriali. Anche in questo caso si tratta di una dicitura volta a fidelizzare il consumatore.
Svizzero
Piace acquistare indigeno ma bisogna fare distinzione tra ingredienti effettivamente coltivati o allevati in Svizzera e altri prodotti in cui invece è avvenuta solo la trasformazione o il confezionamento. Vivere marzo/aprile 2018
PER NON ESSERE PUNTI SUL VIVO
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