COME STAI? Riccardo Ruggeri dott.rruggeri@gmail.com www.studimedicivercelli.com www.grappiolo.fondazione.it
LA PROTESI D’ANCA Come affrontare al meglio questa esperienza
C
aratteristica innata dell’uomo è l’attitudine a “guardare al di là della siepe” per scoprire e sperimentare il mondo esterno, quando invece si rivolge a se stesso vince il principio conservazione ovvero l’ignoto che ci spaventa non lo vogliamo nemmeno immaginare e lo evitiamo. Così il paziente facilmente si trova spaventato e disperso nell’affrontare il percorso di ricovero-cura e con riluttanza accetta l’intervento chirurgico pur sapendo che la nuova articolazione dell’anca o del ginocchio gli darà nuova autonomia e libertà dal dolore. I pazienti, che si affidano alla cure del Gruppo Grappiolo, di cui faccio parte, vengo accompagnati in questa esperienza fin dalle primissime fasi ovvero il “prericovero” e la “prehabilitation”. Il prericovero comprende visite ed esami finalizzati a verificare l’idoneità all’intervento. La prehabilitation è il processo di potenziamento della capacità funzionale dell’individuo che gli consentirà di sopportare lo stress associato a una procedura ortopedica e la (seppure breve) inabilità. È noto che un’alta percentuale di pazienti al pre-ricovero presenta uno o più fattori di rischio “non modificabili” (età, sesso, familiarità
per patologie) e altri “modificabili” (da individuare e se possibile correggere per giungere all’intervento nella migliore condizione possibile). I più frequenti sono: obesità, abitudine al fumo, malnutrizione, disturbi emotivi, assunzione di molti farmaci, anemia, diabete scarsamente controllato, scarsa attività fisica. Vediamo quindi come poter affrontare alcune variabili: • obesità e abitudine al fumo: l’obesità porta ad un aumento dei giorni di degenza, aumento del rischio di infezione, aumento del rischio di riammissione in ospedale. È fondamentale per il paziente obeso iniziare una dieta/terapia dimagrante come preparazione all’intervento chirurgico. Tutti gli studi scientifici sono concordi che l’abitudine al fumo aumenta il rischio generico di complicanze post-operatorie, il rischio di infezione. Smettere di fumare può diminuire questi rischi in modo significativo; • anemia preoperatoria: il tasso di anemia preoperatoria nei pazienti candidati a protesi totale d’anca può essere sorprendentemente alto. In uno studio scientifico su 5165 pazienti candidati ad intervento di protesi totale d’anca il tasso di anemia pre-operatoria era 12.8%. È interessante osservare come la mag-
gior parte dei pazienti presentano una semplice anemia, che ben risponde alla supplementazione di ferro per os o endovena; • diabete scarsamente controllato: la presenza di comorbidità collegate al diabete tipo 1 e 2 può influire negativamente sul percorso fasttrack, fondamentale tenersi controllati nei mesi precedenti per portare l’emoglobina glicata nei valori normali. Da recenti studi risulta importante il ruolo della fisioterapia pre-operatoria nel percorso della prehabilitation. Noi del Gruppo Grappiolo, siamo particolarmente attenti a queste piccole variabili perché il paziente per noi non è un malato ma una persona che vuole riconquistare le propria autonomia. 24oreNews
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