PERSONAGGIO
«S
iamo arrivati al quinto anno… Un lustro. E di nuovo in onda in prima serata su Rai Uno, nel primo giorno dell’anno. Quasi istituzionale». Roberto Bolle parla del suo trionfale show televisivo “Danza con me”, condotto assieme a Serena Rossi e Lillo, che ha aperto ufficialmente il 2022. Un appuntamento entrato ormai nelle abitudini degli italiani e che potrebbe fare il paio con l’immancabile discorso del Presidente della Repubblica o con il Concerto di Capodanno dalla maestosa sala del Musikverein di Vienna. Ho intervistato Roberto Bolle all’indomani del successo televisivo: una chiacchierata a cuore aperto e senza peli sulla lingua, polemica e tagliente, come è nel suo carattere.
“Danza con me”, il sogno continua. Mi vien da dire: grazie al cielo, finalmente, ce l’abbiamo fatta! Dopo gli ultimi due anni, con la pandemia, le chiusure dei teatri e le disdette dei concerti, è parso quasi un sogno ritrovarsi sopra un palco, davanti al pubblico. Per fortuna la gente che ama la musica e la danza ci ha dato ragione. “Danza con me” ha raccolto davanti al televisore milioni di spettatori. Un successo che ci appaga. Soprattutto, ha fatto da cassa di risonanza la sua audizione prima di Natale davanti al Parlamento per chiedere la riapertura dei teatri e la salvaguardia dei valori artistici e storici della musica e della 6
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«LA DANZA È UN’ARTE. LE SI DEVE GRANDE RISPETTO!»
ROBERTO BOLLE
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Roberto Bolle parla del suo trionfale show televisivo “Danza con me”, condotto assieme a Serena Rossi e Lillo, che ha aperto ufficialmente il 2022
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Intervista a cura di RANUCCIO BASTONI
ROBERTO BOLLE CON ORNELLA VANONI. «DIRE ORNELLA È COME DIRE MILANO. LE SUE CANZONI, LA SUA VITA, PARLANO TUTTE DI QUESTA STRAORDINARIA CITTÀ CHE AMIAMO»
danza italiane… un j’accuse nei confronti della malagestione della danza. Era il momento che qualcuno alzasse la voce e dicesse tutta la verità. Senza paure e tentennamenti. La danza è un’arte nata e codificata in Italia e poi esportata in
Francia e in Russia nel ‘700. Le si deve grande rispetto! Allora vogliamo pubblicizzare i grandi numeri legati alla passione della danza in Italia dove gli iscritti alle scuole superano di oltre un terzo quelli delle scuole di calcio? Non è paradossale tutto questo? Oggi