UNA PERLA NEL SUD DELLA FRANCIA 42
LES BAUX DE PROVENCE A cura di JACQUES CRUASIER
L
a stagione primaverile è il momento ideale per conoscere o riscoprire la Provenza, una regione ricca di paesaggi baciati dal sole, cieli azzurri e colori a profusione ma soprattutto di arte, cultura, storia, natura. Tra le colline ricoperte di ulivi del magico paesaggio provenzale del sud della Francia svettano le rovine del Castello di Les Baux de Provence, un bellissimo e suggestivo villaggio arroccato su una cima delle Alpilles. Lo sperone roccioso in un paesaggio desertico, poche case e i resti del castello, fanno di questo luogo una delle mete più affascinanti anche se poco conosciute della Provenza. «Le origini sono antiche come la vicina Arles, un porto greco trasformato in città romana», ci spiega la nota archeologa Claude Albore Livadie (Dir. Emerito di Ricerca presso Camille Jullian CNRS). A guardarlo adesso
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non si crede che questo piccolo villaggio decaduto abbia per secoli rivaleggiato con la potenza di Barcellona e dominato su circa 80 altri villaggi provenzali. La sua decadenza comincia nel 1632 quando il cardinale Richelieu ne ordina lo smantellamento: verrà distrutto nel 1633 per volere del re Luigi XIII e lo stesso Richelieu. Nonostante l’esistenza travagliata che ebbe il castello, esso fu culla dell’arte dei menestrelli e dei trovatori, che narravano storie d’amore dedicandole alle dame del castello. Da allora Les Baux è rimasta così come oggi la vediamo. Attraente meta turistica, è diventata un gigantesco museo all’aperto, con esposizione di armi da guerra d’epoca e ricostruzione di scenari medioevali. Dopo la Rivoluzione francese, Les Baux non si riprese mai del tutto e conobbe una lunga fase di declino. Solo molto dopo - quando il geologo francese Pierre Berthier scoprì
nei pressi di Les Baux una roccia rossa ricca di alluminio - il villaggio tornò a vivere giorni più prosperi. Era il 1821: Berthier battezzò la roccia “bauxite” e l’estrazione del minerale continuò per quasi tutto il ’900. Insieme alla nostra amica archeologa ci raggiunge anche l’artista Michal Korman, per suggerirci cosa non perdere durante una visita a Les Baux de Provence. Il castello, risalente all’XI secolo, è senza dubbio l’attrazione più famosa del bor-