COME STAI? Dr. Cristiano Messina Studi Medici Vercelli www.studimedicivercelli.it
SPEGNERE LA PAURA DEL “FUOCO”
I
n tempi in cui si parla tanto di vaccini per il Covid-19 è uscito un altro vaccino studiato per la prevenzione dell’Herpes zoster, comunemente chiamato anche fuoco di Sant’Antonio, infezione virale abbastanza comune caratterizzata dalla formazione di papule cutanee simili a quelle della varicella, di cui è una riattivazione. Una riattivazione più frequente nelle persone anziane o immunodepresse: la severità e le sue complicazioni aumentano nelle persone oltre i 50 anni. Chiunque abbia già avuto la varicella può sviluppare un Herpes zoster. Si stima che una persona su quattro, nel corso della sua vita, avrà almeno un episodio di fuoco di Sant’Antonio. L’infezione spesso lascia come sequela delle infiammazioni dei nervi (nevralgia) corrispondenti al territorio di manifestazione delle lesioni cutanee: l’espressione “fuoco di Sant’Antonio” deriva proprio dalla sensazione di pelle che prende fuoco che la patologia può dare. Il vaccino contiene una forma attenuata del virus stesso ed è in grado di inibire la riattivazione del virus latente nell’organismo. La corte di pazienti a cui è raccomandato, e in Italia viene passato dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN), include chi ha più di 50 anni, chi
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ne ha più di 18 ed è portatore di malattie croniche tipo diabete o cardiovascolare, e chi dovrà iniziare un trattamento immunosoppressivo. Sono tutti considerati soggetti fragili e non importa se si è già entrati o meno in contatto con il virus della varicella, per cui non è necessario fare la titolazione di questa infezione virale. Il vaccino si effettua con un’unica somministrazione sottocutanea o intramuscolo nel braccio (muscolo deltoide). I più comuni effetti collaterali sono febbre, rossore in sede di inoculazione, prurito, mal di testa e dolore alle estremità. I principali effetti positivi del vaccino sono prevenire la riattivazione del virus della varicella, evitare quindi in un primo tempo la com-
parsa delle lesioni papulose molto fastidiose ma soprattutto prevenire la comparsa e poi la permanenza anche per periodi di anni della nevralgia post herpetica fastidiosissima. Per essa spesso non esistono terapie efficaci portando in molti casi a un drammatico peggioramento della qualità di vita dei pazienti spesso anziani e già in parte compromessi. Per questa ragione questo vaccino che previene una patologia non così pericolosa come quella del Coronavirus, va però considerato come estremamente importante nel permettere di mantenere buone condizioni di vita nella terza età che ormai rappresenta una delle principali mission della medicina moderna.