IoArch 10 - Sep 2007

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settembre 2007

Vivere la città

Progetto del mese

Under 40

Cultural planning

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Il cohousing motore di welfare attivo

30 ettari di masterplan nel centro di Milano

Dubai: l’antico comfort delle torri del vento

Il Festival dell’architettura alla Manifattura Tabacchi

ANNO 2 numero 10 euro 2,50 Pubblicità Font srl via Siusi 20/a 20132 Milano tel. 02 2847274 fax 02 45474060 pubblicita@fontcom.it

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Sped. in abb. postale 45% D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004 n.46) art. 1, comma 1, DCB Milano

TRA URBANISTICA E MERCATO, LA CITTÀ CHE CAMBIA

Quartieri, città, mondo a nascita del computer è emblematica della nostra epoca: per la prima volta nella storia un’invenzione non ha uno scopo preciso: un render non ha nulla a che fare con i calcoli strutturali eppure entrambi vengono generati con la stessa macchina. È l’immaginazione al potere? Forse, accompagnata però all’incertezza. Le nuove domande poste dalla globalizzazione, dall’emergenza ambientale, dalla genetica non trovano una risposta ma cento e nessuna; dopo il Pil quali saranno i nuovi indicatori del benessere? Anche le città sono in cerca di risposte. Luoghi e funzioni che trovano la loro ragione nella spontaneità del “mercato” insieme non fanno una città. Ma intanto le infrastrutture sono quelle di cent’anni fa e gli acquedotti oggi sono meno efficienti di quelli dell’Impero Romano. Il mondo ha un grande bisogno di idee, anche se non lo dà a vedere. Hegel formalizzò la separazione dialettica tra etica e estetica ma ormai la sua sintesi non è più adeguata. Etica e estetica andavano insieme nel mondo greco e insieme generavano l’armonia. Ecco un grande progetto: ritrovare l’armonia. Con questo numero Giovanna Franco Repellini lascia la direzione, assorbita dai mille impegni della sua professione. Desideriamo ringraziarla per il suo fondamentale contributo alla nascita e all’impostazione di IoArchitetto. Sonia Politi

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ARCHIURBAN /

nuova stagione per l’architettura italiana? Una

MANFREDI CATELLA Amministratore delegato di Hines Italia, gruppo che opera a livello internazionale nello sviluppo immobiliare. Ha precedentemente ricoperto il ruolo di direttore per la Flemings, con la responsabilità per l’attività di asset management in Italia, dopo aver operato nell’ambito della gestione di fondi per conto di Heitman a Chicago e della Cassa centrale delle banche Popolari a Parigi. È autore di numerosi scritti sul risparmio gestito e sulla finanza immobiliare.

L’INTERVISTA

Al centro

la qualità

dell’abitare In primo piano il MODAM (Nicolin Studio Architettura); sullo sfondo il centro espositivo progettato da Grimshaw Architects

Superati gli anni bui dell’edilizia, sta crescendo una committenza illuminata e competente. In grado di immaginare la città futura. Ne parliamo con Manfredi Catella, promotore del progetto Milano Porta Nuova

na laurea in Cattolica con una tesi in economia urbanistica e un master in pianificazione territoriale: Manfredi Catella, 39 anni appena compiuti, un po’ livornese un po’ siciliano, è il golden boy dello sviluppo immobiliare in Italia. Di lui i media si occupano a livello internazionale perchè è riuscito a mettere a segno un goal da fuoriclasse annunciando l’inizio dei lavori per Milano Porta Nuova, il progetto che non coinvolge solo un’area di

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arch. pier vittorio aureli

Riscoprire le

Non sono un amante dei grattacieli, ma non sono nemmeno contrario. A volte è meglio concentrare volumetrie dove ci sono più infrastrutture e servizi. Basta non dimenticare che la bellezza è altrettanto indispensabile

città capitali n anni recenti architetti e urbanisti si sono interessati poco ai luoghi fisici della città. Come nell’economia ormai sostituita dalle forme fluttuanti della finanza, il mondo delle transazioni immateriali sembra aver preso il sopravvento su ciò che invece ancora costituisce un aspetto importante dell’esperienza quotidiana della città: la sua forma fisica e simbolica. Negli ultimi vent’anni l’ascesa del modello economico e politico dell’Impero globalizzante e i suoi effetti di crescente

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mobilità di cose e persone hanno imposto un’idea di città come rete diffusa anziché come luogo politico, sociale e culturale che sottopone il territorio abitato a una dialettica fra centro e periferia. Eppure, malgrado tutto, oggi assistiamo a un ritorno forte dell’idea di centro urbano. Questa idea è riemersa prepotentemente a seguito di eventi simbolici di grande impatto come le manifestazioni di protesta che da qualche anno sono continua a pag. 3 >>>

290mila metri quadrati nel centro della città, ma scalda gli animi dei milanesi che si dividono in due squadre, anche all’interno della stessa famiglia ci sono i Favorevoli e i Contrari. Lui procede senza farsi distrarre, smuove interessi enormi, capitali da capogiro, convince i vertici politici e amministrativi di una città poco portata alla modernizzazione in ambito urbanistico. È garbato e rispettoso anche con la contestazio-

Dall’analisi delle esigenze alla consegna delle abitazioni, complete di manuale d’uso e di marchio che certifica il livello di bioarchitettura applicato all’immobile na cooperativa di costruzioni è un’associazione autonoma di persone che si uniscono per rispondere insieme alla necessità di costruire abitazioni. Fondata nel 1963 e ricca della realiz-

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Dispositivi di potere e grandi teatri politici e simbolici, le città capitali sfidano ancora la mediocrità e gli scenari immateriali della globalizzazione


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