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AUDREY IRMAS PAVILION, LOS ANGELES Identità geometriche | SHOHEI SHIGEMATSU, OMA NEW YORK
IL NUOVO SPAZIO MULTICULTURALE PROGETTATO DA OMA COMPLETA LA BUILDING LIVES CAMPAIGN CHE A PARTIRE DALLA STORICA SINAGOGA DI WILSHIRE BOULEVARD HA SVILUPPATO UN INTERO CAMPUS AL SERVIZIO DELLA COMUNITÀ AUDREY IRMAS PAVILION, LOS ANGELES IDENTITÀ GEOMETRICHE
Mentre ne ha rallentato il completamento, la pandemia Covid-19 ha fatto crescere le esigenze di incontro alle quali fin dal suo concepimento, nel 2015, il centro di aggregazione della sinagoga di Wilshire Boulevard intendeva dare risposta. Primo progetto di spazio culturale prodotto dallo studio internazionale di Rem Koolhaas in California, l’Audrey Irmas Pavilion (dal nome di colei che ne ha promosso la costruzione avviando la raccolta fondi con una donazione personale di 30 milioni di dollari) è un centro civico e culturale aperto alla comunità che integra tradizioni storiche e esigenze contemporanee e fa parte di un più ampio campus urbano che oltre alla sinagoga ristrutturata include un asilo-nido e una scuola elementare, un complesso sportivo, un centro di servizi sociali gratuito plurilingue (inglese, spagnolo e coreano), un centro anziani gestito dalla Annenberg Foundation e un parcheggio.
Il prospetto sud del nuovo spazio multiculturale, accanto alla sinagoga costruita a metà Ottocento (courtesy OMA). Nella pagina di sinistra, il padiglione nel contesto urbano. Sopra e accanto, l’ingresso nord al grande spazio vuoto multifunzionale al piano terra (ph. courtesy OMA New York, ©Jason O’Rear).
La grande apertura trapezoidale al secondo livello, con la sala della preghiera e la terrazza coperta rivolta verso la sinagoga. Insieme, i due spazi hanno una capacità di 400 persone (ph. courtesy OMA New York, ©Jason O’Rear).
CREDITI
Località Los Angeles Progetto architettonico OMA Partner-in-charge Shohei Shigematsu Associate-in-Charge Jake Forster Team Jesse Catalano, David Chacon, Caroline Corbett, Nils Sanderson, Andrea Zalewski, Natasha Trice, Marie Claude Fares, Wesley LeForce, Sandy Yum, Jade Kwong, Shary Tawil, Joanne Chen Architetto esecutivo Gruen Associates Progetto strutture, facciate e impianti Arup Progetto del paesaggio Studio-MLA Progetto illuminotecnico L’Observatoire International Grafica e wayfinding Space Agency General contractor Matt Construction Sedute Lamm Superficie complessiva 5.070 mq Cronologia 2015-2022
Shohei Shigematsu, OMA New York Shohei Shigematsu (Giappone, 1973) è il partner di OMA alla guida dell’ufficio newyorchese e da un decennio segue i numerosi progetti dello studio nelle Americhe, tra cui Milstein Hall, ampliamento del College of Architecture, Art and Planning della Cornell University, il Faena Forum di Miami Beach e un nuovo museo nel Québec. Tra i progetti attualmente in corso l’ampliamento del New Museum di New York e della Albright Knox Gallery di Buffalo, un nuovo polo delle arti per l’università dell’Illinois a Chicago e il parco di sculture sottomarine per la ReefLine di Miami Beach, mentre in Giappone sta lavorando a un nuovo business center a Fukuoka e al primo grattacielo di OMA a Tokyo. www.oma.com
Viste esterne del centro. A destra, la corte che si apre tra il nuovo edificio e la sinagoga (ph. courtesy OMA New York, ©Jason O’Rear).
Modellato dal contesto circostante, protendendosi a sud verso il corridoio urbano di Wilshire Boulevard il generico contenitore tipico degli spazi multifunzionali nell’Audrey Irmas Pavilion diventa un parallelogramma che stabilisce una nuova presenza urbana e crea un enigmatico contrappunto all’edificio classico della sinagoga, a ovest, dalla quale lo separa una corte aperta. Contrappunto sottolineato dalla pelle ventilata della facciata, formata da 1.230 pannelli esagonali in Gfrc a cui sono fissate, parte trasparenti e parte in vetro grigio, 500 finestre rettangolari. Entro questo volume astratto sono scavate alcune grandi aperture, a partire dall’arco dell’ingresso che conduce a un vasto spazio voltato interno, lungo 35 metri e largo 18, che attraversa tutto l’edificio e che, capace di contenere 650/700 persone sedute o 13mila in piedi, si presta a molteplici funzioni, dalle conferenze ai banchetti alle convention. Al centro vi cade dall’alto la luce, che proveniente dalla sommità attraversa perpendicolarmente tutti i livelli anche grazie a pavimenti in quel punto trasparenti. Altre grandi aperture si ritrovano al livello superiore e creano i vuoti trapezoidali delle terrazze esterne coperte della cappella, a ovest, rivolta verso il tempio, e a est, in corrispondenza di un altro spazio destinato a incontri, feste, celebrazioni o conferenze. Il terzo vuoto dell’edificio infine è il giardino pensile che con un diametro di 13 metri si sviluppa intorno al vuoto centrale e dal quale una scala conduce alla terrazza della copertura (raggiungibile anche in ascensore direttamente da terra), pavimentata con lastre rettangolari per colori e forma in sintonia con il resto dell’architettura e attrezzata con alberi, arbusti e elementi di arredo urbano. Qui concerti e b’nai e b’not mitzvah potranno svolgersi all’aperto, con viste sulla città e sulle colline di Hollywood. Numerosi gli elementi che si richiamano alle tradizioni dell’ebraismo, incluse le mezuzah della devozione per i telai delle porte di ingresso, che Rem Koolhaas ha realizzato in schiuma di alluminio colata in resina colorata.
Sopra, il grande spazio voltato polivalente che attraversa per intero il piano terra, l’ingresso del centro e il mezzanino che corre lungo la parete obliqua. A sinistra e a destra, una sala per riunioni al secondo livello (ph. courtesy OMA New York, ©Jason O’Rear).
LAMM
Per l’Audrey Irmas Pavilion in Wilshire Boulevard Lamm ha fornito 600 sedie Hit (design Davide Bonuccelli) comprensive di kit ganci di allineamento. La scocca di Hit, con una doppia verniciatura superficiale di colore nero realizzata in stampo, è in poliuretano integrale ad alta densità con schienale flessibile. Un inserto strutturale interno alla scocca – senza viti a vista – in acciaio scatolato e in acciaio microfuso è corredato, nella parte dello schienale, di elementi flessibili in acciaio armonico che conferiscono il corretto comfort e sostegno. Le sedie sono impilabili: fino a 25 pezzi su carrello e fino a 15 a terra. www.lamm.it