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Antiche tecniche | DORTE MANDRUP

Dorte Mandrup Con una formazione poco convenzionale nel campo della scultura, della ceramica e della medicina Dorte Mandrup ha sviluppato un approccio all’architettura molto operativo basato su un’intensa ricerca formale e con la creazione di spazi coinvolgenti e fortemente riferiti al contesto. Laureata alla Aarhus School of Architecture nel 1991, fonda il suo studio, di cui è direttore creativo, otto anni dopo a Copenaghen. Nel 2018 è stata tra i protagonisti della mostra internazionale della Biennale di Venezia. Dorte Mandrup è membro della Sezione di Architettura dell’Akademie der Künste di Berlino, vice presidente del Louisiana Museum of Modern Art, professore a contratto presso The Royal Danish Academy of Fine Arts. È stata visiting professor nel 2018 alla Cornell University e dal 2021 presso l’Accademia di Architettura di Mendrisio. www.dortemandrup.dk

In alto: seguendo una tecnica di costruzione pressochè invariata dall’epoca vichinga, nel Wadden Sea Center di Dorte Mandrup le canne raccolte localmente vengono lavorate secondo lunghi tagli orizzontali creando sporgenze, coperture a sbalzo e geometrie all’incontro tra superfici diagonali e verticali. A destra, una consapevole neutralità è ciò che caratterizza gli ambienti interni. (ph. ©Adam Mørk).

NORTH FACADE

ANTICHE TECNICHE

UN’ANTICA TECNICA COSTRUTTIVA APPLICATA A UN’ARCHITETTURA DEL TUTTO CONTEMPORANEA NEL WADDEN SEA CENTER DI DORTE MANDRUP

di Carlo Ezechieli

Il Wadden Sea Center è un edificio dalle linee slanciate che emerge dalla piatta palude della costa di Vester Vedsted, in Danimarca. L’edificio nasce da un paesaggio caratterizzato da linee orizzontali, da case coloniche isolate e dall’implacabile vento del Mare del Nord. Nella forma e nella materialità, il Wadden Sea Center è sia una continuazione che un’interpretazione del luogo e delle tradizionali case di paglia dell’area: un adattamento scultoreo del sistema costruttivo con canne di palude che da secoli lo contraddistingue. Il corpo di fabbrica viene letteralmente stirato verso l’orizzonte, attirando il visitatore verso SOUTH FACADE l’ingresso e raccontando la storia dei milioni di uccelli migratori che si fermano ogni anno a Wadden, un’importante area umida sotto tutela Unesco, prima di avventurarsi in un lungo viaggio verso Sud. Il Wadden Sea Center è un intervento di parziale trasformazione e ampliamento, dove il nuovo corpo di fabbrica abbraccia l’esistente e integra l’intero complesso edilizio nel paesaggio. La transizione tra nuovo e vecchio è dichiarata dalle forme scultoree e dai cambiamenti nei materiali. Le canne raccolte localmente vengono lavorate secondo lunghi tagli orizzontali creando sporgenze, coperture a sbalzo e geometrie all’incontro tra superfici diagonali e verticali. Quella dell’uso delle canne di palude per le coperture è una tecnica di costruzione rimasta pressoché invariata fin dall’età vichinga, che nel Wadden Sea Centre viene reinterpretata e resa attuale. Una qualità materica esterna che si contrappone dichiaratamente all’astrazione

NORTH FACADE

Il prospetto e le viste sull’ingresso al Wadden Sea Center (ph. ©Adam Mørk).

SOUTH FACADE

dello spazio espositivo interno. Un utilizzo espressivo dei materiali, di un’antica tecnica e di lavorazioni a bassissimo impatto ambientale. Le canne che ricoprono le superfici dell’edificio sono infatti tra i pochi materiali da costruzione che possono essere utilizzati direttamente, senza alcuna lavorazione diversa dall’essiccamento. Sono naturalmente impregnate di sale e il vento le mantiene asciutte e prive di funghi e di agenti che ne potrebbero causare il deterioramento. L’edificio esistente è stato rivestito con legno di robinia, che nel tempo diventa grigio e si fonde con le sfumature del paesaggio e del canneto: un materiale molto resistente, uno dei pochissimi legnami presenti ovunque in Europa e caratterizzato da un’altissima classe di resistenza sia fisico-meccanica che al deterioramento ■

Cliente Comune di Esbjerg Progettazione architettonica Dorte Mandrup Ingegneria strutturale Steensen & Varming e Anders Christensen ApS Architetto paesaggista Marianne Levinsen Landskab Progetto espositivo JAC Studios + Jason Bruges Studio & No Parking Progetto illuminotecnico Fortheloveoflight Dimensioni 2800 mq Completato 2017 (fase 1), 2021 (fase 2)

Wadden Sea Center. Il paesaggio circostante, le canne di palude e il legno: un dialogo tra luogo, forma e materia (ph. ©Adam Mørk).

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