PUBBLICAZIONE PERIODICA TRIMESTRALE ANNO 1 - N. 01 - Italy only � 10,00 - Prezzo per l’estero € 20,00
FALL WINTER 2012-2013
€ 10,00
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E RENDEZ-VOUS DE LA MODE
OLTRE LE COLONNE D’ERCOLE DELL’ALTA MODA
Nell’antichità, stando alla leggenda, le Colonne d’Ercole erano il confine del mondo allora conosciuto. Collocate in corrispondenza della Rocca di Gibilterra, erano considerate l’estremo limite non plus ultra (lett. “non più avanti”) del mondo occidentale. Al di là di esse, Platone vi collocava Atlantide, mitica isola ricca di argento e di metalli che, dopo aver fallito l’invasione di Atene, sprofondò negli abissi in un giorno e una notte. A distanza di tanto tempo, più che un luogo geografico, le Colonne d’Ercole sono un luogo dell’anima e la loro leggenda sopravvive ancora dentro di noi. Cosa significa superare oggi le nostre Colonne d’Ercole personali? Ci vuole coraggio, determinazione e tanta volontà per spingersi laddove nessuno ha mai tentato. È proprio questo che si propone di fare questo primo numero di Rendez Vous de la Mode versione Haute Couture. Una sfida inaspettata in un mercato già saturo di fashion magazine che, però, non hanno mai saputo spingersi oltre queste fatidiche Colonne, stazionando in acque tranquille, senza mai raccogliere la sfida di un’alta moda che è molto più di pura estetica. Quante storie si celano dietro ogni collezione, quanti aneddoti, sacrifici, sogni e desideri. La moda è fatta dagli uomini per gli uomini ed è proprio questo lato umano ad essere spesso quasi ignorato dagli altri magazine quando, invece, costituisce quel “fattore x”, così imprevedibile e meraviglioso, che fa sì che ogni collezione sveli un frammento in più dell’anima dello stilista che ogni volta, con estremo coraggio e passione, mette in gioco tutto se stesso. In Rendez Vous de la Mode, oltre ad incantevoli ritratti di designer e delle loro sublimi creazioni, ispirandoci a Platone vi faremo riscoprire l’Atlantide perduta di un giornalismo di moda che sia davvero specchio dei costumi del nostro tempo e non certo di tendenze pre-confezionate a uso e consumo di generazioni di clienti disabituate ormai al bello e al su misura. La nostra mission sarà proprio quella di liberare le donne dai lacci della moda con la “m” minuscola, vista come un insieme di trend che cambiano ogni sei mesi, come fuochi fatui che, spinti dal marketing, bruciano con il doppio della loro forza e altrettanto velocemente si consumano. Secondo noi, la Bellezza non ha un tempo di scadenza. Tanti abiti sono fatti per durare nel tempo e siamo convinti che, a distanza di qualche anno, sfogliando questo primo numero di Rendez Vous de la Mode dedicato all’Alta Moda, vi renderete conto di quanto siano ancora attuali i modelli che abbiamo selezionato per voi. Speriamo che il nostro nuovissimo fashion magazine incontri il vostro favore perché la moda per noi è poesia, emozione, espressione del lato più intimo di noi: attraverso lei emergono ricordi di infanzia, suggestioni perdute e ritrovate, memoires di un amore, sogni, desideri… È qualcosa di più del nostro lavoro. È la nostra vita Ci piacerebbe concludere questo editoriale ricordando la meravigliosa decana delle giornaliste di moda, l’eccentrica e straordinariamente colta Anna Piaggi, che ha dedicato una vita intera alla moda, “occupandosi di superfici, senza mai essere superficiale”. In questa splendida filosofia di vita, Rendez Vous de la Mode si riconosce pienamente e il nostro invito, attraverso splendide immagini dense di atmosfere e suggestioni, sarà proprio quello di invitarvi a guardare un abito non come rispondente o meno a presunte tendenze, ma come strumento di rivelazione tout court, libero dallo spazio e dal tempo, da scegliere con un moto emozionale perchè assomiglia incredibilmente a quella parte inconscia di noi che mai sveleremmo altrimenti al mondo. Per questo motivo Rendez Vous de la Mode è profondamente onorata di dedicare questo primo numero couture alla grande Anna Piaggi, icona di libertà, di stile e di pensiero.
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In ancient times, according to legend, the Pillars of Hercules were the boundaries of the then known world. Located in correspondence to the Rock of Gibraltar, they were considered the extreme limit non plus ultra (lit. “no further”) of the western world. Beyond them, there placed Plato, Atlantis, the mythical island rich in silver and metals that, after the failed invasion of Athens, sank to the depths in a day and night. After the passing of many years, more than a geographic location, the Pillars of Hercules are a place with soul with their legend living on within us. What does it mean today to go beyond our own personal Pillars of Hercules? It takes courage, determination and a great desire to go where no one has ever attempted. This is precisely what we aim to do with the first edition of Rendez Vous de la Mode, edition Haute Couture. An unexpected challenge in a market already saturated with fashion magazines that, however, have never known how to go beyond these fateful columns, wading in calm waters, without ever meeting the challenge of a Haute Couture that is much more than pure aesthetics. How many stories lie behind every collection, how many anecdotes, sacrifices, dreams and desires. Fashion is made by mankind for mankind and it is exactly this human side that is almost often ignored by other magazines, which instead, constitutes that “X factor”, so unpredictable and marvellous, that makes every collection reveal another fragment of the soul of the designer who each time, with extreme courage and passion, brings into play all himself. In Rendez Vous de la Mode, in addition to enchanting portraits of designers and their sublime creations, taking inspiration from Plato we will rediscover the Atlantis lost in fashion journalism which is truly the mirror of the customs of our times and certainly not pre package trends for use and consumption for a generation of clients by now unaccustomed to beauty and “tailor-made”. Our mission will precisely be to liberate women from the ties of fashion with “f ” lowercase, seen as a set of trends that change every six months, like fatuous flames that, driven by marketing, burn with twice their strength and consume themselves just as quickly. In our opinion, Beauty does not have an expiry date. Many outfits are made to stand the test of time and we are convinced that, in the matter of a short period, leafing through this first issue of Rendez Vous de la Mode dedicated to Hate Couture, you will realize how many styles that are still relevant in which we have chosen for you. We hope that our brand new fashion magazine meets with your favour because fashion for us is poetry, emotions, expressions of our most intimate side: through fashion emerges childhood memories, lost and found impressions, memoirs of love, dreams, desires... It is something more than just our work. It is our lives. We would like to conclude this editorial remembering the marvellous doyenne of fashion journalists, the eccentric and extraordinarily cultivated Anna Piaggi, who devoted a lifetime to fashion, “attending to appearance, without ever being superficial”. In this splendid philosophy of life, Rendez Vous de la Mode gives full recognition and invitation to you, through splendid images dense with atmosphere and charm, to look at an outfit not as a respondent to supposed trends, but as an instrument of outright revelation, free from space and time, to adopt it with emotional motions because it has incredible resemblance to the unconscious part of us that would otherwise never be revealed to the world. For this reason Rendez Vous de la Mode is deeply honoured to dedicate the first Haute Couture issue to the great Anna Piaggi, icon of liberty in style and thought. EDITORIAL
S.C.
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MADONNA
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EVA CONTRO EVA IN VERSIONE FASHION
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a qualche anno ormai si trascina una guerra combattuta a suon di musica, performance in pubblico e in tv, hit in classifica, tour mondiali e, soprattutto, look sempre più stravaganti ed eccessivi. È una gara su chi calamita di più l’attenzione della stampa e dell’opinione pubblica ed entrambe, Madonna e Lady Gaga, bisogna ammetterlo, sanno come farsi pubblicità. La grande esperta del “purchè se ne parli” è sempre lei, Miss Ciccone che, con trent’anni di carriera alle spalle, è la vera Regina del pop e c’è voluto molto coraggio da parte di Miss Germanotta per provare a sfidare un’icona del genere, adorata e imitata da milioni di fan come mai nessuna artista prima di lei. Ogni grande stilista della terra ha sognato di poter vestire un giorno la dissacrante, provocatoria e bellissima Madonna, in un suo videoclip o addirittura in una tournée, e la cantante ha avuto il privilegio di indossare creazioni meravigliose, pensate appositamente per lei, alcune delle quali, come il famoso body dorato con coppe a cono di Jean Paul Gaultier passeranno alla storia della moda così come il libro “Sex”, di cui è autore il geniale fotografo Steven Meisel. Memore di questa lezione Lady Gaga, non certo affascinante come Madonna, ha puntato subito tutto sull’immagine scegliendo look eccentrici e bizzarri per i suoi esordi nei club e poi per la sua consacrazione come star quando iniziava a raccogliere i primi consensi e aveva come stylist personale addirittura Nicola Formichetti, poi diventato direttore creativo della maison Mugler. Innumerevoli talenti emergenti e designer dal gusto borderline hanno creato per Lady Gaga mise iperboliche in ogni materiale possibile - compresa la carne cruda! -perché la bellezza non è tutto, conta il talento e la determinazione, come lei insegna ai suoi fan, i famosi “little monsters”. C’è chi accusa Lady Gaga di essere solo un clone più giovane di Madonna e quest’ultima di non volersi arrendere al tempo che passa entrando in feroce competizione, anche fashion, con una ragazza che ha quasi trent’anni meno di lei. Ma le si può capire entrambe. Difficile crescere negli anni Ottanta senza sentire l’influenza di una star così magnetica come Madonna che ha cambiato per sempre l’iconografia pop grazie a concerti con costumi di scena elaborati, effetti speciali e importanti numeri di danza diventati veri e propri protagonisti dei suoi show, come, o addirittura più, delle canzoni stesse. D’altro canto, è anche difficile non opporsi a chi vuole una super star sul viale del tramonto quando sente di avere ancora molto da dire. Il fatto che nel firmamento della musica si sia acceso un nuovo astro non significa che gli altri debbano spegnersi: il cielo è più luminoso con tante stelle ed è meglio così perché qualcuna spesso si rivela una semplice meteora e solo il tempo potrà dirci quale astro esaurirà per primo la sua luce. Intanto, godiamoci questa moderna sfida di Eva contro Eva versione pop perché in questi giorni le due star sono entrambe in tour con i loro incredibili look. Madonna per “MDNA” ha scelto abiti di Jeremy Scott, Alexander Wang, Jean-Paul Gaultier (con una re-edition del famoso corsetto), sexy lingerie sia di Agent Provocateur (in cui canta la hit “Like a Virgin”) che della sua linea di moda “Truth or Dare by Madonna”, un abito in metallo e swarovski stile Giovanna d’Arco e uno da majorette anni Quaranta disegnato dalla sua stylist Arianne Phillips, mentre per i suoi ballerini scarpe di Prada e Miu Miu, bandoliere hard e maschere d’ariete dall’allure dark di Fausto Puglisi e abiti di Dolce & Gabbana per i coristi e la band. Lady Gaga, invece, per il suo “Born this Way Ball Tour” ha scelto abiti sicuramente molto più eccessivi e avantgarde rispetto a Madonna, collaborando con, tra i tanti, Atelier Versace, Moschino e Giorgio Armani che per lei ha creato mise da eroina galattica.
LADY GAGA
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For some years now a war has been dragged out to the sound of music, public and televised performances, hits on charts, world tours and, above all, looks that are ever more extravagant and excessive. One of the competitions that has garnered the most attention from the press and public opinion has been that of Madonna and Lady Gaga, admittedly, two that know the meaning of publicity. The top expert on “keep them talking” has always been her, Miss Ciccone who, with thirty years of career behind her, is the true Queen of Pop. It has taken great courage on the part of Miss Germanotta in trying to challenge such an icon of the genre, adored and imitated by millions of fans like no other artist before her. Every major designer in the world has dreamed of one day being able to dress the desecrating, provocative and beautiful Madonna, in one of her videos or even a world tour. The signer has had the privilege of wearing marvellous creations, designed especially for her, some in which, like the famous golden bodysuit with cone shaped bra cups, have passed into the history of fashion, as did the book “Sex” authored by the genious photographer Steven Meisel. Mindful of this lesson Lady Gaga, by no means as fascinating as Madonna, immediately focused on her image choosing looks that were eccentric and bizarre for her debut in clubs and then for her consecration as a star when the first acclamations started coming in, with the help of her personal stylist Nicola Formichetti, who has gone on to become the Creative Director of the House of Mugler. Countless designers and emerging talents with borderline taste have created for Lady Gaga hyperbolic outfits in every material possible – including raw meat – because beauty is not everything, talent and determination counts, as she preaches to her fans, the famous “little monsters”. There are those that accuse Lady Gaga of being non other than a younger clone of Madonna, the latter not willing to surrender to the passing of time entering into fierce competition, also in regards to fashion, with a girl that is almost thirty years younger than her. But it is understandable. It would be difficult to grow up in the 80’s without feeling the influence of a star so magnetic like Madonna that has changed forever the iconography of pop thanks to concerts with elaborate costumes, special effects and important dance numbers that have become the focus of her shows, like, or even more, the songs themselves. On the other hand, it is hard to oppose those who want their own star on Sunset Boulevard when you feel that they still have much more to say. The fact is that in the firmament of music when a new star is launched it does not mean that the others must burn out; the sky is always brighter with many stars and it is better this way as some stars are one hit meteorites and only time can tell which star will exhaust their first light. In the meantime, let us enjoy this modern Eve vs. Eve pop challenge as in these days the two stars are both on tour with their incredible looks. Madonna, for “MDNA” has chosen outfits by Jeremy Scott, Alexander Wang, Jean-Paul Gaultier (with a re-edition of the famous corset), sexy lingerie from Agent Provocateur (in which she wears for the song “Like a Virgin”), and from her own fashion line “Truth or Dare by Madonna”, an outfit in metal and Swarovski crystals in the style of Joan of Arc, as well as a majorette from the 40’s outfit designed by her stylist Arianne Phillips, while her dancers wear shoes from Prada and Miu Miu, hard bandoliers and ram masks of dark allure by Fausto Puglisi, and for the band and back up signers, outfits by Dolce & Gabbana. Lady Gaga, instead, for her “Born This Way Ball Tour” has chosen outfits, certainly more excessive and avant-garde compared to Madonna’s, collaborating with, among the many, Atelier Versace, Moschino and Giorgio Armani, who created a selection of outfits for a galactic heroine.
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RV PROMOTION
Una panoplia di pietre preziose reincarnate in sete, pizzi e paillettes per abiti aderenti. / An array of precious stones reincarnated in silk, lace and sequins for fitted dresses.
RENDEZ-VOUS DE LA MODE
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uando si guarda lo scorrere delle ore su un cielo terso – e questo dall'alba a notte fonda – per riprenderne i colori e trasporli su un tessuto pronto a catturarli, si crea Lumières d'un jour, una collezione, quella di Armani Privé, che riflette infatti la luce d'ogni istante della vita di ciascuno di noi. Giorgio Armani, come sempre, fa centro e poi si rinnova. Stavolta con due punti cardine: i pantaloni – «Questa volta le gonne si contano sulle dita», come afferma infatti lo stesso stilista milanese – e i tacchi bassi – «Per un incedere meno virago e più contrastato», dice ancora Armani – il tutto poi reso più misterioso da velette in tulle-mantiglia seminate di perle e cristalli lucenti. Le linee spesso a geometria trapezoidale si sposano con gli ampi e morbidi pantaloni appunto in velluto di seta e le giacche o giacchette dalle spalle riprese e che, chi sa perché, ricordano linee direttamente arrivate dal lontano Giappone. Le paillettes rifrangenti illuminano la notte e le sue preziose mise che avviluppano con una sensualità mozzafiato le forme di chi le indossa.
When you watch the hours pass by of a clear sky – from dawn to late night – to take the colors and translate them onto fabrics ready to capture you, the Lumières d'un jour is created, a collection, that of Armani Privé, reflecting the light of every moment of our lives. Giorgio Armani, as always, is at the heart and then is renewed. This time with two key points: pants “This time skirts can be counted on your fingers”, as the Milanese designer confrims himself, and low heels, “For a walk that is less shrew and more varied”, says again Armani. All becomes more mesterious with veils in tulle and mantillas dotted with pearls and glittering crystals. The lines are often of trapazoidal geometry combining large and soft pants in silk velevet with jackets or blazers with lepels that have been retouched, which for some reason, gives the idea of lines that come directly from a far off Japan. The reflective sequins light up the night, his prescious display that envelops the shape of the weare with sensuality.
ARMANI PRIVE FW 2012/2013 PARIS CATWALKS
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CHANEL
CHANEL
Armature organiche dove la rafia diventa un lichene arrampicato su un albero e la maglia si fa corteccia / Organic armour where raffia becomes a lichen climbing a tree and knits transform into bark.
CLARISSE-HIERAIX.COM
RENDEZ-VOUS DE LA MODE
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affaella Curiel è una leggenda della moda italiana grazie a uno stile e a un design estremamente ricercato. Soprannominata l' “intellettuale della moda italiana” per la sua verve, cultura e sensibilità, ha dedicato la sua ultima collezione di alta moda alla neve e ai cedri del Libano d’inverno come simbolo di pace, infiniti silenzi e serenità. Abiti, capispalla e tailleur, dalla costruzione sartoriale perfetta, trasmettono un senso di armonia che passa anche attraverso la sperimentazione tout court. Per la stilista l’alta moda è il lavoro di bottega che non conosce limite di tempo o di spesa e sa osare, innovando volumi, tagli e combinazioni non solo di colori, ma anche di tessuti. Come il trench stampato pitone double face color aragosta abbinato a una blusa di chiffon e una gonna di camoscio intrecciato e decorato con piccole borchie. L’effetto è sempre molto elegante, ma soprattutto, eclettico, vivace e talmente pieno di dettagli e particolari da risultare un vero e proprio omaggio alla grande tradizione della più alta artigianalità Made in Italy. L’innovazione si combina così a un’allure bon chic bon genre come nei completi abito e mantello in flanella grigia o nei dettagli di breitschwanz sopra abiti in raso stampato effetto trompe l’oeil. Per la sera non possono mancare i famosi “curiellini” in crêpe e georgette con delicate trasparenze e in velluto con applicazioni di pizzo macramé.
CURIEL COUTURE
FW 2012/2013
Raffaella Curiel is a legend in Italian fashion thanks to her style and an extreme sophistication. Nicknamed “the intellect of fashion” for her verve, culture and sensitivity, she has dedicated her latest Haute Couture collection to snow and the winter cedars of Lebanon as a symbol of peace, infinite silences and serenity. Dresses, jackets and suits, perfectly tailored, transmit a sense of harmony as well as that of experimentation. For the designer Haute Couture is the work of a boutique that knows no limits on time and expense yet knows how to be daring, innovating volumes, cuts and combinations not only of color, but of fabrics as well. Like the python print trench with the double face color of lobster combined with a chiffon blouse and a woven suede skirt decorated with small studs. The effect is always very elegant, but above all, eclectic, vibrant and completely full of details and particulars resulting in a true tribute to the grand tradition of the highest craftsmanship, Made in Italy. With the combination of innovation, the allure of bon chic, bon genre is apparent in outfits of dress and coat in grey flannel or broad tail details over dresses in satin printed with the trompe l’oeil effect. For evening, we can not forget the famous “curiellini” in crepe and georgette with delicate transparency and in velvet with applications of lace macramé.
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Coloratissimi e armoniosamente contrastati i gioielli disegnati da Victoire de Castellane / Colorful and harmoniously contrasted jewelry designed by Victoire de Castellane.
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RENDEZ-VOUS DE LA MODE
DIOR HAUTE COUTURE FW 2012/2013 BY RAF SIMONS «Volevo che la haute couture fosse dinamica»: parola di Raf Simons il nuovo couturier della maison Dior. E per lui, che si è cimentato per la prima volta con l'alta moda, è stato un battesimo applaudito, che ha convinto tutti quanti. Le gonne a corolla, i bustier realizzati con metri e metri di seta pesante, le celebri giacche Bar che avviluppano la taglia, gli abiti pantalone-gonna rispondono con entusiasmo all'attesa del post-Galliano. «Oggi non vuol dire più nulla raggiugere la perfezione con un satin duchesse o una seta – spiega ancora lo schivo Simons – Bisogna andare oltre, andare al di là immaginando nuove tecniche di fabbricazione e, di conseguenza, una nuova sartoria. Ovviamente alta». Gli archivi della casa sono stati studiati, certo, i fiori tanto amati da Monsieur Christian sono onnipresenti – stampati o ricamati – le linee architettoniche che hanno reso la casa celebre in tutto il mondo sono là. Ma la zampata fresca ed energica, ipercolorata e sempre leggera che ha fatto, negli anni, la fama di Raf è assolutamente evidente. “I wanted Haute Couture to be dynamic” words from Raf Simons the new couturier of the House of Dior. And for him, being that it was his first venture into high fashion, it was a baptism met with applause, convincing everyone. The flared skirts, the bustiers made with yards and yards of heavy silk, the famous Bar jacket which wraps around the shape, the skirts over trousers responded with enthusiasm to the awaited post-Galliano. "Today it says nothing to reach perfection with a duchess satin or silk - explains the still reserved Simons – you have to go beyond, to the imagining of new manufacturing techniques and, consequently, a new sartoria. Obviously high. "The archives of the house were studied, of course, the flowers much loved by Monsieur Christian are omnipresent printed or embroidered - the architectural lines that have made the house celebrated throughout the world are there. But with the fresh and energetic, highly colored and always light approach that he has showed over the years, the renown of Raf is absolutely evident.
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n un gioco di contrasti dove tutto è messo all'opera nel nome della seduzione, il libanese Georges Chakra ha voluto sottolineare con ogni sua creazione le armi dello charme femminile. Una sensualità abbagliante sembra aver cucito tutte le sue mise dai volumi diversi e che spaziano da corti abiti ballerina da giorno a sinuose sirene per la notte. Effetti mantello, corsetti e tubini a volte un po' Anni 50 come se a indossarli fosse una delle dive dei film di Alfred Hitchcock, pizzi e luce. Ecco, tanta, tantissima luce sui cuoi-vernice, sul tulle brillante, sul broccato elettrico e metallizzato. Ma non solo: ecco il lamé e le paillettes a specchio, le piume scintillanti, le patine a metallo e le scaglie di rhodoid in un susseguirsi di silhouette come tante armature di raffinata poesia. Accenti cristallini si ritrovano quindi sul granato, sul violetto, sul blu imperiale e sul nero e sul bianco per abiti inframmezzati da affascinanti arabeschi.
In a play of contrasts where all worked is in the name of seduction, the Lebanese designer Georges Chakra sought to emphasize each of his creations with the weapons of feminine charm. A dazzling sensuality appears to have been the force behind the sewing of his collection of different volumes ranging from short ballerina dresses for day to curvy sirens for the evening. Cape like effects corsets and shift dresses at times a bit 50’s as if worn by one of the divas in the films of Alfred Hitchcock, lace and light. And so, lots and lots of light with patent-leather, shining tulle, and electric and metallic brocades. But not only, there is lamé and mirrored sequins, gleaming feathers, metallic patinas and scales of Rhodoid in a succession of silhouettes like the armatures of fine poetry. Crystal accents are found on garnet red, on purples, on imperial blue, on black and on white for dresses that are interspersed with charming arabesques.
GEORGES CHAKRA HAUTE COUTURE FW 2012/2013 PARIS CATWALKS
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IRIS VAN HERPEN
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MAISON MARTIN MARGIELA MAISON MAR
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M FW2012/2013 S
embrano giochi da bambini, di quelli nei quali la fantasia si sprigiona senza che mai alcuna sovrastruttura la blocchi. L’anonimo direttore artistico della Maison Martin Margiela – anche se si dice essere l’ex assistente di Raf Simons – ha fatto del riciclaggio la sua parola d’ordine. Ed ecco allora maniglie di porte in cristallo trasformarsi in alamari, una vela da windsurf diventa un cappotto, dei vecchi guanti da base-ball rinascono in una giacca, degli abiti fine ottocento dal sapore Liberty frantumati, restaurati e rimodellati danno forma a un nuovo vestito. E come file-rouge della collezione intera, oltre alle maschere da schermidore in vetri lucenti, pantaloni in pizzo per tutte le taglie. It appears to be child’s play, one in which the fantasy has run wild meeting with no obstructions or constraints to block it. The anonymous artistic director of the Maison Martin Margiela – though it is said to be the former assistant of Raf Simons – has made recycling his motto. So then, crystal doorknobs are transformed into fasteners, a windsurf sail becomes a coat, old baseball gloves are reborn in a jacket, late nineteenth century dress in the Liberty style that has been torn apart, restored and remodelled into the form of a new piece of clothing. This is the common thread of the entire collection, in addition to fencing masks in shining glass and lace pants in all sizes.
MAISON MARTIN MARGIELA
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na collezione mozzafiato. In notturna, sullo spettacolare Ponte della Musica, sfilano abiti ispirati a un’eclissi lunare. Pura poesia di colori, tagli e volumi che sembrano fluttuare al vento, sotto le stelle dell’estate romana. Carlo Alberto Terranova ha realizzato abiti scultorei eppur eterei, leggerissimi, con silhouette che ben descrivono l’anima appassionata di una donna innamorata della bellezza della vita. Per lei il couturier crea abiti che giocano con i contrasti tra lucido e opaco, luci e ombre, come le tute di satin, i pantaloni dalla linea ad uovo e bluse geometriche costruite sartorialmente in maniera magistrale. Una lezione di stile e di eleganza dall’allure glam-rock. Tra tessuti realizzati interamente con filo d’argento puro, omaggio al più romantico degli astri celesti, la sera di Sarli passa da abiti da cocktail con cinture gioiello e ricami preziosi, come i prismi iridescenti che catturano e scompongono la luce in una molteplicità di riflessi, ai long dress blu cobalto, rosso intenso e viola indaco con frange di vetro nero. È la celebrazione del mistero ancestrale dell’eclisse che ha sempre affascinato l’uomo dalla notte dei tempi finché, nel gran finale, torna la luce sotto forma di un abito da sposa sfolgorante con enormi ventagli di organza che ondeggiano lungo il corpo. Un autentico capolavoro.
SARLI
BY ALBERTO TERRANOVA
FW 2012/2013
A breathtaking collection. At night, on the spectacular Ponte della Musica, dresses inspired by a lunar eclipse are paraded. Pure poetry of colors, cuts and volumes that appear to float in the wind, under the stars of a Roman summer. Carlo Alberto Terranova has created dresses that are sculpted yet ethereal and light with silhouettes that well describe the passionate soul of a woman that is in love with the beauty of life. For her, the couturier creates dresses that play on contrasts between shiny and the opaque, lights and shadow, such as satin suits, pants with an egg shaped line, and geometric blouses that have been tailored in a masterly manner. A lesson in the style and elegance of the allure of glamrock. From fabrics made entirely of pure silver thread, an homage to the most romantic of the celestial bodies, the nights of Sarli pass from cocktail dresses with jewelled belts and precious embroideries, like iridescent prisms that capture the light given off a multitude of reflections, to long dresses in cobalt blue, deep reds and indigo purple with fringes of black glass. It is the celebration of the ancestral mystery of the eclipse that has always fascinated man since the dawn of time, and in the grand finale, the light returns in the form of a wedding gown blazing with enormous fans of organza that sway long the length of the body. A true masterpiece.
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ROME CATWALKS
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FW 2012/2013 The eclectic Lebanese designer, exponent of a couture that is sensual and romantic, of strong and decisive appeal, but always very feminine, dresses his woman for this next winter with a play on shades that stylishly enhances the delicate and ethereal silhouette, very sophisticated and up to date. The elegance and refinement that Tony Ward always manages to express in is Haute Couture collections find their apex in dresses and suits that with great charm emphasize the feminine form through splendid asymmetrical cuts, volumetric solutions particularly successful, in a kaleidoscope of colors that fade into one another as in a giant fresco of a sunset were a thousand colors combine to give us a rush of emotion. So is the Haute Couture of Tony Ward, with his precious fabrics made enchanting by their gradient nuances that change and transform from dark blue to silver, from red to black and from pink to purple, always without sudden interruption, always in a very natural way. But not only colors, Tony Ward in his latest collection also pays tribute to modern architecture taking inspiration from Renzo Piano and Santiago Calatrava to construct new experimental volumes in his cocktail dresses, short and tailored jackets and evening dresses in silk and gazar printed with details in chantilly lace and macramĂŠ.
RENDEZ-VOUS DE LA MODE
TONY WARD L
’eclettico stilista libanese, esponente di una couture sensuale e romantica, dall’appeal strong e deciso, ma sempre molto femminile, veste la sua donna per il prossimo inverno con giochi di sfumature che esaltano con stile silhouette delicate ed eteree, molto sofisticate e up to date. L’eleganza e la raffinatezza che Tony Ward riesce sempre ad esprimere nelle sue collezioni di alta moda trovano il loro apice in abiti e tailleur che con grande charme valorizzano le forme femminili grazie a splendidi tagli asimmetrici, soluzioni volumetriche particolarmente riuscite, in un caleidoscopio di colori che sfumano l’uno nell’altro come in un gigantesco affresco di un tramonto in cui mille colori si combinano tra loro per regalarci un’emozione. Così è la haute couture di Tony Ward con i suoi tessuti preziosi resi incantevoli dalle loro nuance dégrade che mutano e si trasformano dal blu notte all’argento, dal rosso al nero e dal rosa al lilla, senza mai stacchi improvvisi, sempre in modo molto naturale. Ma non solo colore. Tony Ward nella sua ultima collezione omaggia anche l’architettura moderna prendendo spunto da Renzo Piano e Santiago Calatrava per costruire con volumi inediti e sperimentali i suoi abiti da cocktail, le giacche corte e sartoriali e gli abiti da gran sera in seta e gazar stampato con dettagli in pizzo chantilly e macramè.
ROME CATWALKS
215
Cilindro e Veletta: Federica Moretti Coprispalle pelliccia: Cristiano Burani Abito: Alessandro Caccamo
250
Abito chiffon: Dilek Hanif Abito piume di struzzo con Swarovsky: Alessandro Caccamo
PH. Daniele Cipriani Stylist: Giuseppe Dicecca Make up and Hair: Cristina Isaac Mikaela@greenappleitaly.com Model ANI@flashmodelmang. Assistants: Leo, Pax, Filippo + Chiara