ALTA MODA F/W 2014-15
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278 RENDEZ-VOUS DE LA MODE HAUTE COUTURE FW 2014-15
Si chiama “Camélia Galbé” la nuova collezione di haute joaillerie di Chanel, perfetta per il giorno più bello grazie al design e alla raffinatezza delle sue proposte. Tra curve di oro bianco e diamanti taglio brillanti si insinua sinuosa la ceramica, sia bianca che nera, pura e assoluta per orecchini e pendenti dedicati al fiore portafortuna e più amato da Mademoiselle Coco perché regalatole dal suo amore di un tempo, Boy Chapel. La camelia, simbolo di amore, è quindi, nella sua versione più preziosa firmata Chanel, il gioiello più romantico che una sposa possa indossare nel giorno del Sì. / The new Chanel’s high jewelry collection is called “Camélia Galbé”. Thanks to its design and refinement, it is perfect for the most important day in one’s life. Between the curves in white gold and brilliant cut diamonds, ceramic creeps in, either black or white, but absolutely pure for earrings and pendants that pay homage to the camellia. This good luck charm was a very dear flower to Mademoiselle Coco, for her old time love, Boy Chapel, often used to give it to her as a present. Therefore the camellia here stands for love and in its very precious Chanel version becomes the most romantic jewel a bride could ever wear at her wedding.
CHANEL Haute Joaillerie
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CHANEL HAUTE COUTURE
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280 RENDEZ-VOUS DE LA MODE HAUTE COUTURE FW 2014-15
IL VELO: IL VELO: IL MISTERO E LA SEDUZIONE DI UN ACCESSORIO SENZA TEMPO The veil: mystery and seduction behind a timeless accessory di GINA SCARANO
Oggigiorno il velo ha un valore quasi solo estetico di accessorio di completamento del proprio abito da sposa. Il velo ha, però, un’origine antichissima e non certa legata al sentirsi ancora più bella nel giorno del proprio matrimonio. Nell’antichità, infatti, quando i matrimoni erano combinati, si usava nascondere la sposa sotto un velo, non sempre bianco, per coprire il suo volto, stratagemma valido soprattutto se ella non era particolarmente bella. Lo sposo poteva alzare il velo solo alla fine della cerimonia, quando ormai erano ufficialmente marito e moglie. Un astuto mezzo di occultamento, quindi, ma, non è sempre stato così, anzi, andando ancora più indietro nel tempo, scopriamo che nell’antica Roma il velo era indossato dalla sposa come simbolo di buon augurio e che, durante la cerimonia, veniva posto sul capo anche dello sposo. Col passare dei secoli, il velo acquista quel valore estetico che tuttora lo caratterizza. Nel Novecento era venduto con l’abito a cui era abbinato anche nella nuance e, soprattutto, nel tessuto che, più era prezioso più mostrava l’agiatezza della sposa e, di conseguenza, dello sposo con cui si sarebbe maritata. Col tempo, però, soprattutto nel Novecento, iniziano a prevalere i gusti personali della sposa. Così, se negli Anni Venti il velo è un lungo strascico, arricchito da preziosi ricami, negli Anni Trenta è più corto e impreziosito da favolosi diademi. Negli anni Sessanta non è solo il velo ad accorciarsi fino, a volte, a scomparire, ma lo stesso abito grazie all’avvento della minigonna. Come non citare l’abito a tunica, corto sopra il ginocchio, indossato dall’attrice Audrey Hepburn per sposare l’aristocratico medico italiano Andrea Dotti? Il suo velo non era che un ampio foulard legato sotto il mento. Gli Anni Ottanta sono gli anni dei wedding dress molto lavorati, con ampie gonne a corolla e maniche a palloncino e veli molto importanti, da portare davanti al volto fino all’ingresso in chiesa o da fissare sul retro di elaboratissime acconciature. Oggi il velo resta un accessorio dalla bellezza inscalfibile dal tempo. Ogni sposa decide se indossarlo o meno, sostituendolo magari con tiare, coroncine o gioielli headdresses di importanti griffe, ma non c’è abito da sposa realmente haute couture che prescinda dalla sensualità del vedo-non vedo di questo accessorio da indossare una volta sola nella vita. Quindi, perché rinunciarvi visto, anche, che è qualcosa che si utilizza in tutto il mondo? Se in Giappone il significato del velo da sposa è quello di nascondere la gelosia della sposa, in Cina le donne indossano un sontuoso copricapo a forma di corona che discende, direttamente da quello indossato, proprio come nel Medioevo europeo, per far scendere sul viso un velo rosso che serviva a celare il volto della sposa sia agli occhi dello sposo che a quelli dei convenuti alla cerimonia. Lo sposo avrebbe scoperto il volto della futura moglie non solo dopo averla sposata, ma addirittura solo durante la prima notte di nozze, quando finalmente, dopo i festeggiamenti di rito, rimasti soli, avrebbe scostato dal volto della sua donna quel velo misterioso.
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The veil is nowadays simply an aesthetic accessory that is used to complement a bridal dress. It has however ancient origins, which have nothing to do with feeling beautiful on a wedding day. In antiquity, when marriage was arranged, the veil was used to hide the bride’s face. It was a handy stratagy in case she was not so good looking. The groom could lift the veil only at the end of the ceremony, when the couple were officially husband and wife. It could be described as an clever concealing tool, but it was not always so. If we go even fur ther back in time, we may discover that in ancient Rome it was worn as a symbol of luck. During the ceremony it used to be laid on the groom’s head too. Throughout the centuries, the veil acquired its aesthetic status, which still today characterises it. In the 1900s its nuance and fabric were matched with those of the dress. The more precious these were, the more they showed the bride’s social status, and consequently that of the groom she was about to marry. In time, especially in the 1900s, the bride’s personal wishes star ted to prevail. In the 1920s the veil had a long train and was embellished by precious embroidery. In the 30s it got shor ter but enriched by a wonderful tiara. In the 60s, with the advent of the miniskir t, it was not the veil that got shor ter, but the dress itself. How unforgettable was the shor t and above the knee tunic dress that Audrey Hepburn wore to marry the aristocratic Italian doctor Andrea Dotti! Her veil was a simple wide scarf which she tied under her chin. The 80s were the years of the highly decorated wedding dress. It featured a wide corolla skir t, balloon sleeves and a very impor tant veil, which would either cover the bride’s face on her way to the church or be arranged on her hairdo. Today the veil remains a timeless accessory of undeniable beauty. Some brides may decide not to wear it and prefer to substitute it with a tiara, a small crown or some other impor tant brand’s headdress jewel. The truth is that no high fashion wedding dress can overlook the sensuality of this ‘now I see now I don’t’ accessory. So, why renounce it when the whole world happens to be so keen on it? In Japan the veil is supposed to hide the bride’s jealousy. Chinese women wear a sumptuous crown shaped red headdress that, like in the European Middle Ages, is supposed to hide the bride’s face from the groom and the guests. In the ancient times, the groom would discover the bride’s face not simply after the ritual, but rather during the first night, when, after the celebration had ended and the guests gone, the couple would finally be alone.
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MARCHESA F/W 2014-15
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TIFFANY & CO. Haute Joaillerie Da “Colazione da Tiffany” in poi non c’è fashionista sulla terra che non abbia sognato di indossare un giorno questi autentici capolavori di alta gioielleria. Le Tiare di Tiffany, scelte per il loro giorno più bello dai più importanti nomi dell’aristocrazia mondiale, rappresentano quell’incoronazione d’amore che ogni donna desidera ricevere quando, scegliendo il proprio abito da sposa, vuole sentirsi la più bella tra le belle, una vera principessa. E da Tiffany non c’è che l’imbarazzo della scelta per abbinare al proprio wedding dress la tiara più adatta a rendere l’ensemble ancora più unico e speciale. / From “Breakfast at Tiffany’s” onwards, there has been no fashionista on earth who did not wish to wear these authentic high jewelry masterpieces. Chosen for their most beautiful day by the world’s most important aristocratic names, Tiffany’s tiaras stand for a love coronation. Every woman wants to be crowned so, when in her bridal dress, she longs to feel the most beautiful amongst the beautiful and a princess. At Tyffany’s there is no shortage of choice when trying to combine one’s wedding dress with a tiara that will make the whole experience unique and special.
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BOKJA DESIGN www.bokjadesign.com
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ATELIER AIMÉE UNA STORIA D’AMORE E ALTA MODA A high fashion love story Abiti con vaporose e lussureggianti gonne a corolla, dai bustier ricamati e realizzati nei tessuti più preziosi che segnano con grande eleganza e femminilità il punto vita, sono la chiave di volta di questa collezione pensata per una vera principessa, innamorata del vero amore e dell’alta moda. A questi sontuosi abiti dall’allure classico e bon ton si alternano, per le spose più moderne e anticonformiste abiti in tante nuance diverse, finemente decorati e definiti da una linea e tagli fascianti che mettono ben in evidenza la silhouette. Atelier Aimée riesce così a far sentire bellissima ogni sposa che sa di poter trovare qui l’abito dei suoi sogni e per la prossima stagione lancia anche una serie di maxi orecchini décor dalle forme e dai colori più svariati. I più romantici? Quelli a forma di fiori cascanti: iperfemminili e glamour. Outfits made up of voluminous and luxurious corolla skirts and embroidered precious bustiers that highlight the very feminine waist with elegance are the keystone of a collection created for a princess in love with true love and high fashion. Such luxuriously classic and more conservative garments alternate with others of various nuances that focus on shape and thus are tight fitting, but also more richly decorated. These clearly address the needs of less conventional and perhaps more modern brides. Atelier Aimée makes every bride feel gorgeous and therefore aware that here she can find her dream wedding dress. For the next season Atelier Aimée are also launching a series of maxi décor earrings of various shapes and colours. Which are the most romantic? Undoubtedly, the ‘cascading flower’ set looks and feels very feminine and glamorous.
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JENNY PACKHAM Fanno parte della collezione Bridal 2015 della stilista inglese Jenny Packham, la designer preferita di Kate Middleton, la Duchessa di Cambridge e moglie del Principe William d’Inghilterra, questi splendidi abiti, regali nella loro semplicità e purezza. Abiti per vere principesse, intarsiati e illuminati da splendidi cristalli Swarovski. Dal taglio rigoroso e femminile, non necessitano di alcun velo. Jenny Packham è famosa, infatti, per i suoi headdress, sublimi accessori per capelli che, ricoperti di cristalli, esaltano il volto della sposa, senza bisogno di nessun altro accessorio.
For her “Bridal 2015”, English designer Jenny Packham showcases a series of splendid dresses, which are regal in their simplicity and purity. After all, Jenny Packham is the favourite designer of Kate Middleton, Duchess of Cambridge and wife of Prince William, heir to the British throne. Inlaid and enlivened by fabulous Swarovski crystals, Packham’s are outfits for a real princess. Rigorous and feminine at the same time, her dresses do not need a veil. Jenny Packham is famous for her sublime headdress accessories, which covered in crystals, highlight a bride’s face without any need for further accessories.
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DRESS CRISTINA PACINI HEADPIECE DAVIDE ZINGARELLI
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Croisette Calling! PH. DANIELE CIPRIANI STYLING LABABY LATTUADA MAKE-UP AND HAIR CORRADO FERRARELLI MODEL NONIKO@THE1MODELS
special thanks to LAURA E ALBERTO GARBELLI FOR SUPPORTING IN CANNES
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DRESS DIVE & DAME HEADPIECE FLAVIA CAVALCANTI BRACELET AND NECKLACE BY I GARBELLI SFORZI
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DRESS GIANNI MOLARO JEWELS BY I GARBELLI SFORZI HEADPIECE MINT MILANO
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DRESS SIGNORE MAISON HEADPIECE MINT MILANO GLOVES SERMONETA MILANO
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DRESS JOSEPHINE BONAIR, PARURE BY L.F. CODECASA GIOIELLI, SHOES CORI AMENTA
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Couture masterpiece PHOTOGRAPHER KAREL LOSENICKY CONCEPT&STYLE CORI AMENTA MAKE-UP ALESSANDRA CASONI FREELANCER ARTIST AGENCY HAIR GG MAKE-UP ART&DIGITAL WORK ALESSANDRA DISTASO MODEL PAVLINA DROZD FASHION MODEL MANAGEMENT
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DRESS GEMELLE DONATO, JEWELRY CHRISTIAN DIOR VINTAGE
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DRESS IAN STUART, PARURE BY L.F. CODECASA GIOIELLI, SHOES CORI AMENTA
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348 RENDEZ-VOUS DE LA MODE HAUTE COUTURE FW 2014-15
FOUR SEASONS RESORT
HUALALAI AL HISTORIC KA’UPULEHU Four Seasons Resort Hualalai al Historic Ka’upulehu, a Kailua-Kona, nelle isole delle Hawaii è, secondo il magazine Forbes, il resort più esclusivo al mondo. Al primo posto della sua speciale classifica annuale, questo paradiso è molto famoso per la sua eleganza minimalista e per il servizio impeccabile che riserva alle coppie che decidono di trascorrere qui la loro luna di miele. Oltre alla natura incontaminata, al mare color smeraldo e alle 5 piscine a disposizione degli ospiti, il personale rinfresca i suoi clienti con salviette refrigerate, getti rinfrescanti di acqua Evian sulla spiaggia e pulizia degli occhiali da sole. / According to Forbes Magazine, the Four Seasons Resort Hualalai al Historic Ka’upulehu of Kailua-Kona, in the Hawaiian Islands, is the most exclusive resort in the world. First in this special yearly chart, this paradise is well famous for its minimalist elegance, as well as the impeccable service they offer to honeymoon couples who chose it as their destination. Uncontaminated nature, emerald quality sea and 5 swimming pools are just some of this resort’s attractions. Here, customers service includes staff dedicated to cooling guests down with special tissues, on the beach Evian water shower facilities and personal sunglass wiping service.
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Adorate immergervi e fare snorkeling? Sognate una luna di miele fuori dal comune? The “Manta Underwater Room” vi aspetta al “Manta Resort di Zanzibar” per farvi vivere notti da sogno. Dedicata a chi sogna di addormentarsi nell’oceano, è un casetta capovolta dove si dorme sott’acqua, mentre il salotto è al piano di sopra e sul tetto c’è un elegante solarium. Per raggiungere la camera immersa nell’oceano basta aprire un portellone nel soggiorno e scendere di sotto, nella camera impermeabilizzata e trasparente dove ammirare coralli, polipi, calamari e persino delfini. A disposizione anche un kayak, tutto l’occorrente per lo snorkeling e un telefono cellulare per chiamare l’hotel in caso di necessità, mentre cena e colazione vengono servite all’ora che si desidera. / Do you love diving and snorkelling? Do you dream of an unconventional honey moon? The “Manta Underwater Room” is waiting for you at the Zanzibar’s “Manta Resort” so that you may experience what a dream night really is. It is dedicated to those who would love to sleep in an ocean and conceived as a small upside down house, where one can sleep underwater. The sitting room is upstairs and underneath a roof that hosts a solarium. In the sitting room, a cabin-like door gives access to a lower floor, with its waterproof and transparent underwater room. Here, one can admire coral features, octopodes, squids and even dolphins. Avaialble to customers are also a kayak, everything you need for snorkelling and a mobile phone for emergency calls to the hotel. Dinner and breakfast are served as and when required.
THE MANTA UNDERWATER ROOM
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