Rendez-Vous de la Mode Pret-à-Couture 172

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B €24,00 E €21,00 F €30,00 D €28,00 NL €19,00 P € 17,50 CH Fs35,00 / ITALY ONLY €16,00 Pubblicazione periodica trimestrale N° 172 | €30,00 RD

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Iris van Herpen PARIS F/W 2015-16

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Elio Frasca eliofrasca@rendezvousdelamode.com

Direttore Responsabile

Stefano Cislaghi s.cislaghi@rendezvousdelamode.com

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GIAMBA

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IN COPERTINA

Dress Antonio Marras

FALL/WINTER

by Federico Garibaldi

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B €24,00 E €21,00 F €30,00 D €28,00 NL €19,00 P € 17,50 CH Fs35,00 / ITALY ONLY €16,00 Pubblicazione periodica trimestrale N° 172 | €30,00 RD

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19 EDITORIAL 20 GLOBAL FASHION CAPITALS 26 LO SGUARDO OSTINATO That obstinate look 32 AMERICAN HIGH STYLE

Earrings De Liguoro

100 VALENTINO VIRTUAL MUSEUM 102 CHINA: THROUGH THE LOOKING GLASS 103 ANTON CORBIJN 104 DAVID LACHAPELLE

34 DÉBOUTONNER LA MODE! 106 PIERRE CARDIN 36 YVES SAINT LAURENT

108 MISSONI ART AND COLOUR

42 LA MODA DIALOGA CON IL CORPO E SFIDA LA TECNOLOGIA / Fashion talks to the body and challenges technology

112 MAISON MARGIELA

46 SHOPPING MALL E BOUTIQUES

118 FASHION STAGE

50 CONTAMINAZIONI DI COLORE / Colour contamination

122 TWIST IN MY SOBRIETY BY FEDERICO GARIBALDI

114 FYODOR GOLAN 116 SIMONE ROCHA

120 MALAYSIA

54 DIOR JEWELLERY

146 SALONE DEL MOBILE 2015

56 PIAGET JEWELLERY

162 RELAIS & CHATEAUX ROSA ALPINA

59 CARTIER JEWELLERY 64 ALEXIS MABILLE

163 HOTEL HERMITAGE MONTECARLO

72 LAURA BIAGIOTTI PROFILE

164 ROYAL CARIBBEAN

74 GIAMBATTISTA VALLI PROFILE

172 ACCESSORIES

76 GARETH PUGH PROFILE 80 MARC JACOBS PROFILE 88 GIVENCHY BEAUTY 94 CHRISTOPHER KANE 96 ALEXANDER WANG 98 ELIE SAAB

186 TREND BLACK&WHITE 188 TREND ALMOST BLUE 190 TREND NEUTRALITY 192 TREND OVER THE TOP 194 TREND VENUS IN FUR 196 TREND LADY IN RED 198 TREND GREEN_CODE

200 TREND ADDICTED TO GREY 202 TREND PURPLE RAIN 204 205 206 207 208 209 210 212 213 214 215 216 217 218 220 221 222 224 225 226 227 228 229 230 231 232

AIGNER MILAN FASHION WEEK ALBERTA FERRETTI BYBLOS BLUGIRL BLUMARINE DOLCE&GABBANA EMPORIO ARMANI ERMANNO SCERVINO ETRO FENDI GUCCI GENNY GIORGIO ARMANI JOHN RICHMOND JUST CAVALLI LAURA BIAGIOTTI LES COPAINS LUISA BECCARIA PRADA ROBERTO CAVALLI ROCCO BAROCCO TRUSSARDI EMILIO PUCCI SALVATORE FERRAGAMO VERSACE

233 234 235 236 238 240 242 244 246 248 249 250 252 253 254 255 256

PARIS FASHION WEEK ALEXANDER MCQUEEN BALMAIN BALENCIAGA CHANEL DIOR ELIE SAAB GIAMBATTISTA VALLI GIVENCHY GUY LAROCHE LOUIS VUITTON LANVIN ROCHAS RICK OWENS STELLA MCCARTNEY ATSURO TAYAMA VALENTINO

261 262 264 265 266 267 268 269 270 271 272 273 274

EMILIO DE LA MORENA GILES GARETH PUGH ISSA JULIEN MACDONALD MATTHEW WILLIAMSON MARY KATRANTZOU OSMAN PREEN BY THORNTON BREGAZZI PAUL COSTELLOE ROKSANDA SASS&BIDE ALTUZARRA

275 276 277 278 279 280 281 282 283 284 286 288 289 290 291 292 293 294 295 296 297

NEW YORK FASHION WEEK BADGLEY MISCHKA CAROLINA HERRERA DENNIS BASSO DIANE VON FÜRSTENBERG DONNA KARAN JENNY PACKHAM JASON WU HERVE LEGER MARC JACOBS MARCHESA MICHAEL KORS NAEEM KHAN OSCAR DE LA RENTA RALPH LAUREN CALVIN KLEIN REEM ACRA TADASHI SHOJI ANGEL SANCHEZ VIVIENNE TAM ZAC POSEN

298 FASHION DETAILS 318 INDIRIZZI/DISTRIBUZIONE Addresses /Distribution 320 ABBONAMENTI Subscriptions

258 ANTONIO BERARDI 259 LONDON FASHION WEEK 260 ERDEM

PROSSIMA USCITA RENDEZ-VOUS DE LA MODE HAUTE COUTURE PARIGI-ROME IN VENDITA DA SETTEMBRE 2015 NEXT ISSUE RENDEZ-VOUS DE LA MODE HAUTE COUTURE PARIS-ROME ON SALE IN SEPTEMBER 2015

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The beauty of diversity

LA BELLEZZA DELLA DIVERSITÀ / THE BEAUTY OF DIVERSITY di SANDRA RONDINI Bisogna somigliarsi un po’ per comprendersi, ma bisogna essere un po’ differenti per amarsi. (Paul Géraldy). We must resemble each other a little in order to understand each other, but we must be a little different to love each other (Paul Geraldy). Il grande sipario sull’Expo Milano 2015, l’Esposizione Universale che l’Italia ospita dal 1 maggio al 31 ottobre 2015, si è alzato, dopo aver tenuto il mondo intero col fiato sospeso per lunghi mesi. I numeri, d’altronde, sono da capogiro: l’area espositiva sarà di 1,1 milioni di metri quadri, parteciperanno più di 140 Paesi e Organizzazioni internazionali e sono attesi ben oltre 20 milioni di visitatori. Expo Milano 2015 offrirà la possibilità di conoscere e assaggiare i migliori piatti del mondo e scoprire le eccellenze della tradizione agroalimentare e gastronomica di ogni Paese. Inoltre, per tutta la durata della manifestazione, Milano sarà teatro di straordinari eventi oltre che di arte, musica, convegni, soprattutto di moda, come nel caso dei fashion show, molto attesi, di Giorgio Armani e della Cina. Perchè Milano è e resta la Capitale mondiale della moda, ma, in questa occasione in cui è il food il vero grande protagonista, vestirà un “dress code” molto serio e impegnato. Bando alle frivolezze: in sei mesi di questa eccezionale vetrina mondiale i Paesi partecipanti saranno impegnati a mostrare il meglio delle proprie tecnologie per dare una risposta concreta a un’esigenza vitale: riuscire a garantire cibo sano, sicuro e sufficiente per tutti i popoli, nel rispetto dell’ambiente. Milioni di visitatori invaderanno pacificamente il nostro Paese in occasione dell’evento internazionale più importante mai tenutosi in Italia, un evento che ci si augura sia una straordinaria occasione e piattaforma di confronto di idee e soluzioni sul tema dell’alimentazione per promuovere tutte le innovazioni possibili per un futuro autenticamente sostenibile. Per chi? Più che per i visitatori, paradossalmente, l’Expo 2015 è per chi non ci sarà nonostante ne sia il protagonista. Per chi arriverà in Italia non su jet e mezzi convenzionali di trasporto, ma trascinati dalle onde del mare, su barconi, in viaggi della speranza, per dare a se stessi e alla propria famiglia un futuro migliore. L’Expo Milano 2015 è per loro. È arte, moda e cultura messa a disposizione di chi non ha che se stesso su cui contare. Di chi va via con la morte nel cuore dal proprio Paese alla ricerca di un po’ di fortuna e chi se non noi italiani, “popolo di santi, poeti, navigatori ed emigranti” può capire la disperazione mista a speranza di questa povera gente? La cultura di cui noi siamo portatori indiscussi, anche grazie alle tantissime invasioni di popoli che nei secoli hanno conquistato le nostre terre, dai saraceni agli aragonesi ai turchi, longobardi, unni, normanni, franchi... la cui cultura si è innestata sulla nostra, generandone, proprio come l’innesto negli alberi, nuovi frutti, creando, grazie all’alterità e alla bellezza della diversità, valore universale da difendere a tutti i costi dalla globalizzazione imperante, nuovi modus vivendi e forme e movimenti culturali sempre più arditi e unici che hanno cambiato la storia dell’arte di tutto il mondo. Lo stesso Karl Lagerfeld, d’altronde, ripete spesso che “non mi piace la bellezza di serie, non c’è bellezza senza qualche stranezza e diversità”. Per questo l’Expo Milano 2015, che si tiene nella Capitale del Prêt-à-Porter, ma anche nella città di Leonardo Da Vinci, Alessandro Manzoni e di quel grande illuminista che fu Cesare Beccaria, autore del celebre “Dei Delitti e delle pene”, primo saggio mondiale in assoluto contro la pena di morte, noi Paese che per prima l’abbiamo abolita. Ricordiamo anche che il 70% del patrimonio artistico mondiale si trova in Italia. Un dato che sarebbe bene tenere sempre presente anche perché è il frutto della nostra capacità di integrare culture diverse creando, grazie a queste sinergie, un sapere e una bellezza del tutto nuova. Perché come giustamente sosteneva Pablo Picasso, non si può giudicare sbagliato ciò che non si conosce perché si perde un’occasione d’oro per spalancare le porte su un nuovo magico Stargate, una porta sulle stelle, su una galassia meravigliosa a noi sconosciuta. Non esiste, dunque, città migliore per ospitare questo straordinario evento perché la moda stessa della Milano da bere è espressione della bellezza della diversità, con tutte quelle collezioni disegnate da tantissimi stilisti stranieri, qui liberissimi di esprimere come credono la loro cultura perché nessun Paese meglio dell’Italia sa bene quanto essere etnocentrici sia l’eutanasia di un popolo. La vera intelligenza è trovare il simile nel dissimile perché un essere umano è una creatura estetica oltre che etica e la saggezza italiana è sempre stata quella di saper stare con la differenza senza volerla eliminare. Anzi, considerandola sempre nuova linfa. Come scriveva Marcel Proust “il vero viaggio di scoperta non consiste nel trovare nuovi territori, ma nel possedere altri occhi, vedere l’universo attraverso gli occhi di un altro, di centinaia d’altri: di osservare il centinaio di universi che ciascuno di loro osserva, che ciascuno di loro è”. Viva dunque la diversità, viva l’accoglienza dell’alterità e viva Milano con il suo straordinario Expo 2015.

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After forcing the world to hold its breath for many months, the curtains of Expo Milano 2015 have been lifted so that this Italian exhibition can finally take place between the 1st May and the 31st October 2015. After all, its numbers are staggering: the exhibition area will be 1.1 million square metres, more than 140 countries and International Organisations will take part and predictions mention over 20 million visitors. Expo Milano 2015 will offer the possibility to try and taste the world’s best dishes and find out about the farm foods and culinary traditions from every country. In addition, throughout the length of this exhibition, Milan will be hosting some other extraordinary events in arts, music, current issues and above all fashion. Amongst the most awaited shows are Giorgio Armani’s and those from China. Milan is and will remain the world fashion capital and in this particular occasion, when food is the true protagonist, it will have a more serious and reserved dress code. Frills are banned: in this exceptional six months long world platform, all participating countries will be keen to show their best technological advancements and propose some tangible solutions to a very important issue. Healthy and sufficient food supplies must be guaranteed to all peoples in a context of respect for the planet. Millions of visitors will peacefully invade our country to attend the most important international event to ever take place in Italy. One can hope that this will be an extraordinary chance and a platform where people with solutions and ideas on nutrition can confront each other and new proposals on a more sustainable future can be put forward. Whom for? Paradoxically, Expo 2015 is not about its visitors, because its real protagonists will not be there. It is not about those who will jet to Italy or even come via more traditional means of transport. Expo 2015 is dedicated to those who are desperate but hopeful and decide to risk it all on some miserable boat and sail on a rough sea to give themselves and their family a better future. Expo Milano 2015 is for them. It is all about fashion and culture in the service of those who can only count on themselves. These are the people who leave their own country with death in their hearts, because they are looking for some kind of luck. Who better than the Italians, a community of saints, poets, sailors and migrants, can understand the mixture of desperation and hope that afflicts these poor people? Because of the many historical invasions our land suffered, we are the best examples of what the combination of different cultures leads to. Throughout the centuries, the people from Arabia, Aragon, Turkey, Longobardia, Siberia and Gallia conquered our land. Their culture impregnated ours and just like in a plant graft, it generated new fruits, as well as contrast but also beauty in diversity. The values of new ways of living, as well as those of different and increasingly courageous cultural movements must be defended from the threat of globalisation, for they are historically responsible for new artistic developments throughout the world. Karl Lagerfeld himself has often stated “I don’t like serial beauty. There is no beauty without eccentricity and diversity”. This is why Expo Milano 2015 takes place in the Prêt-à-Porter capital, which is also the city of Leonardo Da Vinci, Alessandro Manzoni and of Cesare Beccaria, one of the greatest exponents of the Enlightenment movement, as well as author of “On Crimes and Punishments”. This was the first essay in the world to take a stand against the death penalty, which our country was also first in abolishing. It is important to remember that 70% of the world artistic heritage is located in Italy. This demonstrates how our capacity to integrate different cultures was also the cause behind the advent of brand new knowledge and innovative beauty. As Pablo Picasso said, one cannot judge as erroneous that which one does not know, because it would jeopardise a marvellous opportunity to open a portal to a new and magical Stargate and a marvellous galaxy that is yet unknown to us. Ultimately, there is no better place for hosting this extraordinary event, because the fashion of ‘Cocktail-crowd Milan’ is itself an expression of beauty in diversity. For a moment, let’s just think of the many foreign fashion designers who here are extremely free to express their own culture in their own way. No other country knows better than Italy that ethnocentrism can only bring about the euthanasia of peoples. True intelligence finds common grounds in diversity because humans are not simply ethical but also aesthetic beings. Italian wisdom was always able to co-exist with diversity without attempting to destroy it. On the contrary, it always saw it as some kind of new lymph. As Marcel Proust wrote “The only true voyage of discovery, the only fountain of Eternal Youth, would be not to visit strange lands but to possess other eyes, to behold the universe through the eyes of another, of a hundred others, to behold the hundred universes that each of them beholds, that each of them is”. Long live diversity then, as well as the acceptance of that which is different, and long live Milan and its extraordinary Expo 2015.

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Cristóbal Balenciaga, robe de grand soir en dentelle de Dognin, 1951_ Griffe BALENCIAGA (Paris) © Henry Clarke/Corbis

Manteau et robe de cocktail en dentelle de Marescot, mannequin Tania, 1963_Photo de dépôt de modèle avec échantillon © Photo et modèle conservés dans les Archives Balenciaga, Paris

Manteau et robe de cocktail en dentelle Chantilly, 1953_Photo de dépôt de modèle © Photo et modèle conservés dans les Archives Balenciaga, Paris Robe et manteau de cocktail en dentelle noire, ceinture corselet rose, 1951 © Henry Clarke-Corbis_Modèle conservé à la Cité de la dentelle et de la mode, Calais

Robe du soir à taille basculée et étole-tube en shantung et dentelle, 1958 © Manuel Outumuro_Modèle conservé à la Fundación Cristóbal Balenciaga Fundazioa, Guetaria, Espagne Dans sa maison de couture à Paris, 1959 © Gyenes - Fonds Gyenes - Biblioteca Nacional de España

Cristóbal Balenciaga, robe du soir, 1967_Photographie de dépôt de modèle avec échantillon © Photo et modèle conservés dans les Archives Balenciaga, Paris

Boléro du soir brodé par Lesage, 1959 © Manuel Outumuro_Modèle conservé à la Fundación Cristóbal Balenciaga Fundazioa, Guetaria, Espagne

•EXHIBITIONS•

La Cité de la dentelle et de la mode di Calais dedica al grande genio della moda Cristòbal Balenciaga una meravigliosa retrospettiva dal titolo “Balenciaga, magicien de la dentelle” in calendario dal 18 aprile al prossimo 31 agosto 2015. Particolarità della mostra è il focus sull’uso del pizzo che lo stilista tanto amò e usò per creare abiti da favola. E non è un caso che la mostra si tenga proprio a Calais che è una delle capitali mondiali della produzione di questo incantevole tessuto così amato da Balenciaga al punto da riuscire a scolpirlo e a renderlo il grande protagonista di abiti dall’allure senza tempo. Pura classe e charme. Tagli perfetti, gusto teatrale per un design sempre iperbolico e aereo, che sembrava, ieri come oggi, sempre sfidare la legge di gravità. In mostra sontuose creazioni ottenute mixando l’amato pizzo anche con seta, taffetà e tulle. Nel 1937 la sua prima collezione è dedicata al Rinascimento spagnolo e, quindi, non può che essere il pizzo il tessuto dominante per rendere bene il mood della collezione. Da allora è stato amore assoluto tra i due, fino alla fine. Un amore appassionato che ha conquistato fashion icon internazionali del calibro di Marlene Dietrich, Ingrid Bergman, Grace Kelly, Lauren Bacall, Jackie Kennedy, Ava Gardner ed Helena Rubinstein. / Calais, the city of fashion and lace dedicates a wonderful retrospective to the great fashion genius Cristòbal Balenciaga. Called “Balenciaga, the magician of lace”, the exhibition will be opened from the 18th April to the 31st August 2015. It is mainly focussed on the use of lace, a fabric that this designer loved so much and employed to make many fairy tale outfits. It is not a case that this exhibition is taking place exactly in Calais, because this city is one of the biggest producers of this charming fabric, which Balenciaga loved so much that he managed to work it into the main protagonist of most of his timeless magnetic creations, with both class and charm. His outfits were perfectly cut and had such a theatrical, hyperbolic and airy nature, that today as yesterday, they can still be said to challenge the law of gravity. On display in Calais are many sumptuous creations which were obtained by mixing this beloved lace with silk, taffeta and tulle. In 1937, his first collection was dedicated to the Spanish Renaissance and nothing else but lace could have better delivered it in its rightful mood. From then on, it was love at first sight between the two. This passionate love story conquered many international fashion icons, like Marlene Dietrich, Ingrid Bergman, Grace Kelly, Lauren Bacall, Jackie Kennedy, Ava Gardner and Helena Rubinstein. 30

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DIOR Haute Joaillerie

In una scala cromatica da sogno che parte dal bianco, accarezza i tenui accenni di rosa, declina verso il fucsia ed esplode in un pirotecnico magenta, la nuova collezione Dior Haute Joaillerie gioca con questo delicato arcobaleno per creare broche e orecchini di incredibile charme, perfetti per illuminare look sia da giorno che da sera con un tocco di romantica poesia e charme très chic, très parisienne. In a dreamlike chromatic scale that starts with white, continues with tenuous notes of pink, ebbs towards fuchsia to burst into an explosion of magenta, the new Dior Haute Joaillerie collection plays with a delicate rainbow of colours to create some extremely charming brooches and earrings that are perfect to brighten up any day or evening look with a very classy touch of romantic poetry. This is all very Parisian.

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Lei e la figlia Lavinia costituiscono da sempre una delle coppie più belle e riuscite del fashion system internazionale. Quando escono in passerella, alla fine della sfilata della maison, come accade anche con Raffaella e Gigliola Curiel, emozionano sempre pubblico e addetti ai lavori, perché sorridono calorosamente, guardandosi negli occhi con tenerezza e grande affiatamento e, da che mondo è mondo, non esiste immagine più bella. Non solo sono madre e figlia, ma anche un eccezionale emblema del Made in Italy al femminile nel mondo. Di questo ed altro ancora siamo grati alla bravissima stilista romana in grado di regalare in passerella non solo la bellezza delle sue creazioni senza tempo, ma anche l’immagine di una famiglia stronger than life, grande esempio di come la moda, nelle grandi famiglie italiane, come anche i Missoni, sia davvero una vocazione e una passione profonda, non solo business. E di collezione in collezione tutto questo calore che traspare dalle sue creazioni non si è mai affievolito, nonostante Laura Biagiotti vanti una delle carriere più lunghe, brillanti e costellate di successi che il sistema moda italiano possa vantare. Unica e inimitabile nel suo materiale preferito, il cachemire, e nel suo colore d’elezione, il bianco, Laura Biagiotti ha iniziato a lavorare molto presto nel mondo della moda, firmando giovanissima la sua collezione di Prêt-à-porter per Schuberth nel 1966. Successivamente ha collaborato con altri famosissimi creatori di moda come Rocco Barocco e il leggendario Roberto Capucci, finché nel 1972, preso il coraggio a due mani, ha lanciato, a Firenze, la sua prima collezione firmata con il suo nome, imponendosi ben presto all’attenzione della stampa e dei buyer, nonché della clientela internazionale, per il suo stile easy chic di grande impatto visivo. Comfy, morbido, moderno, perfetto per la donna contemporanea impostasi dagli anni Ottanta in poi, proprio come Laura Biagiotti, lavoratrice, moglie e madre. Una donna e una designer completa.

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I

Laura Biagiotti and her daughter are one of the most beautiful and successful couples in International fashion. Like Raffaella and Gigliola Curiel, at the end of the maison’s show, the Biagiottis come onto the catwalk and the audience and the insiders always become very emotional. The women always offer a warm smile whilst looking in each other’s eyes with tenderness and understanding. Ever since the world began, no image was thought to be more beautiful than this. They are not just mother and daughter, but also symbols of Italian female entrepreneurship. For this and more, we are very grateful to this exceptional Roman designer. She is not only capable of gifting the catwalk with some timeless creations, but also stands tall as a role model in the panorama of Italian families in the fashion industry. Like the Missonis, the Biagiottis are about vocation and passion and not just simply business. From collection to collection, the warmth of her creations never weakened. Never mind that Laura Biagiotti’s is one of the longest, more brilliant and successful careers that the Italian fashion world ever witnessed. With her unique and inimitable passion for cashmere and predilection for white, Laura Biagiotti started working in the fashion world very early. She was very young when she created her 1966 Prêt-à-porter collection for Schuberth. Later, she partnered with many more fashion designers, including Rocco Barocco and the legendary Roberto Capucci. But in 1972 she plucked up her courage and launched her very first collection in Florence. Thanks to an easychic style of great visual impact, she soon came to the attention of the press, the buyers and the international clientele. Her creations are comfy, modern and perfect for the type of contemporary woman that, just like herself, stood out from the 80s onwards as a worker, a wife, a mother, and in Laura Biagiotti’s case, a complete designer.

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14 when he star ted to work a weasst only e n h h w 4 1 a y r l sac t ed to wo was on ostu rk as me a co 14 when he star ted to y l n des o s s t a u w w e n h m h w o e 4 s ign 1 t r a y r l k t e n h n e h w e e star ted taos a d to wo de 14o er f wocroksat rk assign was onwlyas or usmaec a ceor the doesstum sftourme “En ignee d the de glis r foesig “Esign hN r thner ngl er f e “ for ish or t at En theNa he glis “Eti “En h N ng g ati lish lish N Na ati ti

e ften Hten He ould oould of h he w he w e whic which naturnature ten He uld of key sigey sig o k is own own h he w ome h me his e whic ten He natur ld becld beco uld of key sig he wo He is own which e ome h ten natur uld of ld bec key sig he wo is own which ome h nature ld bec ey sig own k e e his s e es e ecom n n c e r, h , h of cme of m ate ater any samny s e a m ons. L ns. L l o l l l b a o a o l l l b a s e n ce o r, h f ma Late es n . y s s m n o a l o l l l e b a n ce o r, h fm na ate L n c . y e o small balloons f m is b any s mall balloons. Later, h

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prising and daring fashion desig tile, sur ners, a s r e in st v d d a n r o a i n g g n i f a s i s r m hion de 2003 p e, sur il the signe this t a t s r s e rs, inBr ong ost v m 20iti0sh m d d a n r a i n g g n e i f A a s i s r h p h r i o . t u n 3 itcho s , ” d t e e il s s t e i a g g r s n ins B ers, ver at on t e s m i n o h m 200 grraitdisuh T .A e ” d d a n h r a i n g g d d a n n t r i a i f e n a s g g i 3 n s r i tu h f a s h p i t ionsdheiosn de this atiecon atr tile, suilre, surpr ngs ignesrigne Yo Brit d a gr mo ost veorsstaversat s, in rs, in The al A n ish s adu h . t m 2 ” m 2 0 io e u e 0 03 03 ico trgst th st the a t la Yo t h e n g ated h g is B is B h n rad ritis riti on uth. TAmo. Amon ” ” ua h ic sh i ted c laeaYtore eatre o n g on g nh Th T o r r a h a du du ut uth ate at l Yo al Yo a d ed on on

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GARETH PUGH

Dopo aver iniziato a lavorare a soli 14 anni come costumista per l’“English National Youth Theatre”, il fashion designer britannico, tra i più eclettici, sorprendenti e trasgressivi della scena fashion mondiale, si è diplomato nel 2003 come disegnatore di moda alla prestigiosa Central Saint Martins, fucina di tanti talenti, come Stella McCartney. Per il suo final work all’accademia di moda londinese utilizzò dei palloncini per evidenziare il design balloon delle sue creazioni (una tecnica che diventerà la sua cifra stilistica, al punto da averla spesso riutilizzata in questi anni di carriera). La trovata attirò l’attenzione del famoso magazine “Dazed & Confused” che utilizzò i suoi modelli per una copertina. Una pubblicità davvero grandiosa e il suo primo colpo andato a segno, anche se il suo vero debutto risale alla “Alternative Fashion Week” nel club londinese Kashpoint. Anche qui la dea fortuna non fu cieca nei suoi confronti e fu notato dai talent scout di Fashion East che lo invitarono nel 2005 a partecipare ad una loro sfilata collettiva dove fu lui solo ad emergere. Infatti, questo defilè si rivelò un grosso successo personale per Gareth Pugh perché gli aprì molte porte, permettendogli, grazie alla sua fama in continua ascesa, dapprima nel mondo underground e poi in quello più patinato dei grandi magazine sempre a caccia di new talents, di sfilare per la prima volta da solo a Londra nel 2006 durante la London fashion week, dove, ormai, è di casa. Le sue sfilate, sono “show” più che “fashion show”, nel senso letterale del termine, ossia autentici spettacoli in cui una notevole artigianalità combinata a una eccelsa sartorialità si combinano, oltre che all’inventiva e al genio ad un pizzico di sana follia che rende il tutto sempre molto teatrale e sopra le righe. Drammatico, tribale, eccessivo, primordiale e primitivo. Ogni suo capo racconta una storia a sé ed è unico nel suo genere perché è lo stesso designer ad essere unico, essendosi creato una nicchia stilistica che è sua e sua sola.

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GIVENCHY BeautySpecial

Nessuna come la super top model Mariacarla Boscono poteva interpretare meglio lo spirito della linea beauty della griffe parisienne Givenchy. Iconica musa nonché amica fraterna da sempre del direttore creativo della maison, l’italiano Riccardo Tisci, è il volto simbolo di una bellezza unconventional, resa da prodotti d’eccellenza pensati per una donna eterea dal fascino misterioso, magneticamente charmant. / Nobody but the super top model Mariacarla Boscono could have represented better the spirit of beauty of the Parisian brand Givenchy. She is an iconic muse and a long term friend of the maison’s Italian creative director Riccardo Tisci. She is also a symbol of unconventional beauty and how this can be enhanced by some excellent beauty products that suit a mysteriously ethereal beauty and a magnetic charmer.

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newsRV

David L

Cathedral, 2007 Chromogenic Print ©David LaChapelle •EXHIBITIONS•

Job, 2007 Chromogenic Print ©David LaChapelle

Il Palazzo delle Esposizioni di Roma presenta fino al 13 settembre 2015 la mostra “David LaChapelle, dopo il Diluvio” a cura di Gianni Mercurio. La rassegna è una delle più vaste retrospettive dedicata al grande artista e fotografo americano. Saranno esposte oltre 100 opere di cui alcune totalmente inedite, altre presentate per la prima volta in un museo e molte di grande formato (anche di sette metri per due). La mostra è concentrata sui lavori realizzati dall’artista dal 2006, anno di produzione della monumentale serie intitolata “The Deluge”, che segna un punto di svolta per l’artista. Con la realizzazione di “The Deluge” infatti, ispirato al grande affresco michelangiolesco della Cappella Sistina, LaChapelle torna a concepire un lavoro con l’unico scopo di esporlo in una galleria d’arte o in un museo, opere non commissionate e non destinate alle pagine di una rivista di moda o a una campagna pubblicitaria. Per permettere al pubblico di conoscere le “origini” del lavoro di LaChapelle degli anni precedenti a “The Deluge”, verranno esposte anche delle opere tra le più conosciute e amate dal pubblico, quelle che lo hanno reso famoso in tutto il mondo, prodotte nel decennio a cavallo tra il 1995 e il 2005, con ritratti surrealisti di celebrità del mondo della musica, della moda e del cinema.

Berlin Stories, 2009 Chromogenic Print ©David LaChapelle

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Ruth, 2007 Chromogenic Print ©David LaChapelle

Museum, 2007 Chromogenic Print ©David LaChapelle

LACHAPELLE Rape of Africa, 2009 Chromogenic Print ©David LaChapelle

DOPO IL DILUVIO. AFTER THE DELUGE.

From April 30th until September 13th Palazzo delle Esposizioni in Rome will host the exhibition “David LaChapelle, After the Deluge” curated by Gianni Mercurio. The exhibition is one of the most important retrospective dedicated to the great American artist and photographer. On display there will be more than 100 works of which some are presented for the first time in a museum and other are big size works. The exhibition will focus on the works realized by the artist starting from 2006, when he produces the monumental series titled “The Deluge”, which leads to a meaningful turning point in the artistic path of David LaChapelle. Through the realization of “The Deluge”, modeled after Michelangelo’s impressive fresco in the Sistine Chapel, the artist returns to conceiving works with the unique purpose to exhibit in art galleries and in museums. To allow the public to know the “origins” of LaChapelle work before “The Deluge”, the exhibition will also include a selection of some of the most renowned and loved photos that made him famous, realized during the decade between 1995 and 2005. A complete retrospective that will gather all the surrealistic portraits of celebrities, from music to fashion and movies. 105

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Oversized wool check coat by Stella Jean; cool wool turtleneck sweater by La Perla; applique skirt by Elisabetta Franchi; leather ankle boots by Massimo Rebecchi, nylons by Wolford.

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y m N i T S i TW y T E i R b O S

Photographer Federico Garibaldi Fashion Editor Giovanni de Ruvo Make up and hair Giuseppe Lorusso Model Axel Borowska @ Why Not Ph. Assistant Andreea Ioachim, Catia Mango

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SALONE

MOBILE del

2015

DORIANA & MASSIMILIANO FUKSAS Minah

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di MARGHERITA NANNUZZI

Oltre 300.000 i visitatori registrati quest’anno al Salone del Mobile, giunto alla sua 54esima edizione. La manifestazione milanese ha portato in alto il nome dell’artigianato Made in Italy, attirando compratori anche dal Medio Oriente. La storia d’amore tra arte e design si consolida nella realizzazione di pezzi esteticamente perfetti ma allo stesso tempo funzionali. Le aziende leader nell’arredamento hanno interpretato il loro concetto di abitare con proposte diversificate ma legate tuttavia da un unico trait d’union: il rimando a diverse epoche del Novecento e l’influenza della cultura asiatica e africana. Grande protagonista di questa edizione è stata anche l’illuminazione. In occasione del 2015, l’Anno Internazionale della Luce, sono stati presentati sfavillanti impianti led che, senza rinunciare ad uno straordinario effetto scenografico, riducono drasticamente i costi. Immancabili le Home collection dei grandi nomi della moda italiani.

The number of recorded visitors at this year’s 54th Salone del Mobile is over 300,000. This Milan Furniture Trade Show raised the profile of Italian craftsmanship and attracted buyers from as far as the Middle East. The love history between art and design was strengthened through the making of aesthetically perfect objects that at the same time are also functional. The leading furniture making company have interpreted the concept of habitat with many different proposals that are however linked through some common features: references to various historical moments from the 20th century and the influence of Asian and African culture. This year’s additional great protagonist was the lighting. To celebrate 2015 as the International Year of Light, a number of brilliant LED systems were showcased to show that cost reduction does not necessarily involve the lack of extraordinary stage effects. The Home Collections by great italian fashion brands.

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MUGLER

EMILIO PUCCI

LEITMOTIV

VALENTINO LAURA BIAGIOTTI

Da sempre il bianco e il nero, mixati insieme in stampe e fantasie bicolor di notevole impatto visivo, costituisce nella moda l’accoppiata cromatica più chic che mai si possa ottenere combinando insieme due colori. Il colore più chiaro e quello più scuro, i due poli opposti della scala cromatica concepita dall’uomo, simboli atavici di luce e buio, bene e male. Si dice, in genere, che gli opposti si attraggono. Nelle stampe fantasia in bianco e nero si verifica molto più di una semplice attrazione: è puro magnetismo, se non quasi destino che il giorno e la notte si uniscano per dare vita a qualcosa di insuperabile. Charmant e versatile, ladylike e young: la loro combinazione è perfetta in ogni ora del giorno./ When combined through some visually noteworthy prints and bi-colour patterns, black and white constitute the most elegant of all colour matches. The lightest and darkest colours of all, the primordial symbols of good and evil It is said that opposites attract each other. Yet black and white patterned fabrics create something more than simple attraction: it is pure magnetism and more or less, a matter of destiny, when day and night combine to give birth to something unequalled. Charming, versatile, ladylike and young, this combination is perfect all day long.

CHANEL

HUISHAN ZHANG

ALICE OLIVA

ISABEL MARANT

HUGO BOSS

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W H I T E

STILL

BLACK &

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MARIO DICE

THOMAS TAIT

LAURA BIAGIOTTI

LOUIS VUITTON

CHANEL

V MONCLER

VIONNET

EMANUEL UNGARO

ALBERTA FERRETTI

VALENTINO

GENNY

JIL SANDER

MARIO DICE

DOLCE & GABBANA

HAIDER ACKERMANN

ANTEPRIMA

ELISABETTA FRANCHI

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RALPH LAUREN

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Venus in Fur Multicolor o monocromatiche, eccentriche o dall’allure aristocratica: il prossimo inverno la pelliccia sarà il grande must have di stagione. Imperativo possederne una e sfoggiarla all day long perchè questo capo cult, che regala subito un mood da diva bohemienne a chiunque la indossi, è perfetta ad ogni ora del giorno, anche se naturalmente, come per ogni capo d’abbigliamento, esiste sempre la versione super couture da sera, intarsiata, ricamata e remixata con altri materiali altrettanto pregiati. Basta anche solo un dettaglio, come una manica importante, una spallina o una bella stola per sentirsi delle favolose “Venus in Fur”, come cantavano i Velvet Underground, omaggiando il glam di una donna musa in grado di indossare persino il cincillà e il visone più lussuoso con grande nonchalance. Perchè il segreto è tutto qui quando si indossa un capo così importante: non dargli alcun peso in modo da essere noi le vere protagoniste del nostro look e non ciò che indossiamo. Perfetti per le Venus in fur anche gli accessori, sempre in pelliccia, proposti dagli stilisti, tutti superglam per rendere top anche il più minimal dei look. / Multicolour or monochromatic, eccentric or with an aristocratic allure, fur is going to be next winter’s seasonal must-have. It is imperative to own some fur to wear and flaunt all day long, because its cult status can give anyone an immediate bohemian diva effect. Fur is perfect for every moment of the day, even if, like for every other clothing item, there are different versions of it. There is a super couture evening type, an inlaid one, an embroidered one or one that is mixed with other equally precious materials. A small detail in fur, like the sleeves, the shoulder straps or a whole stole, is enough to make a woman feel like a fabulous “Venus in Fur”. Or at least, this is what the Velvet Underground sang in their tribute to their muse who could wear chinchilla or the most sumptuous mink with nonchalance. Indeed, this is the best way to wear such a powerful fashion item: to wear it with detachment so that the true protagonist is the person and not what she is wearing. For the Venuses in fur, all the major designers have created just as many accessories. They are all super glam and capable of turning the most minimalist of looks into something exceptional.

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AIGNER

J. JS LEE

CHLOE

TRUSSARDI

HUSSEIN CHALAYAN

LANVIN

JEAN PIERRE BRAGANZA

BCBG

BARBARA BUI

VALENTINO

DIOR

CELINE

E

ARIN

BLUM

CHRISTIAN SIRIANO

JASUN WU

LOUIS VUITTON

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GIAMBA

ALLUDE

MARNI DOLCE & GABBANA

AIGNER


MILAN FW/2015-16

AiGNER Collezione très chic e sofisticata ricca di interessanti spunti sartoriali per un inverno accattivante, fresco e originale che dinamicamente alterna look romantici, con corpetti illuminati da dècor ton sur ton e silhouette asciutte ed eteree con sensuali trasparenze in pizzo ad outfit decisamente esplosivi nei colori e nel design, come gli abiti in pelliccia multicolor e quelli in pelle laser cut o realizzati in allegre stampe Seventy. La pelliccia è presente sia in abiti e capispalla che nei divertenti accessori dai manici a pon pon. / This is a very classy and sophisticated collection with plenty of interesting sartorial ideas. It looks ahead to a captivating, original and fresh winter and puts forward some romantic solutions like a tone on tone decorated bustier and a lean and ethereal silhouette with lace see through effects. It also features some brilliantly designed and colourful outfits in fur, laser cut leather or very lively 70s style print fabric. Fur is omnipresent and can be seen not only in the dresses, but in the outerwear, as well as in some accessories like the amusing pom-pom sleeves.

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PRÊT-À-PORTER MILAN

Fall Winter 2015-16 Milano si conferma la grande capitale mondiale del Prêt-à-Porter e, a dispetto delle altre tre sue più illustri concorrenti, ossia Parigi, Londra e New York, è l’unica davvero in grado non solo di lanciare una tendenza, ma di confermarla e imporla sul mercato. Perché un conto è, come fa New York, provare a lanciare un trend, che spesso torna indietro ai designer che vi hanno creduto proprio come farebbe un boomerang, con conseguente calo delle vendite, e un altro conto è individuare ciò che effettivamente il mercato desidererà indossare da qui a sei mesi. Poteri di chiaroveggenza? No, semplicemente tantissimi e accuratissimi studi di settore, cool hunter agguerriti sguinzagliati come segugi alla ricerca di ciò che la gente davvero ama o amerebbe indossare in un prossimo futuro e un marketing capillare che a 360 gradi monitora il fashion system, mostrando che la Milano da Bere non solo non ha perso nulla in autorevolezza, ma si dimostra di stagione in stagione una autentica macchina da guerra. / Milan is still the greatest Prêt-à-Porter world capital and in spite of its more illustrious competition from Paris, London and New York, still remains the only one that is not only able to set a trend, but also reinforce it and impose it on the market. The truth is that, one thing is to try and set a trend, that like a boomerang, later goes back to the designers who believed in it, with a subsequent fall in sales, and another is to identify what the demand will be in six months. Is this clairvoyance? No, it is all about the amount and quality of research and aggressive cool hunting for what customers love or would love to wear in the near future. In short, it is all due to the 360 degree widespread marketing techniques that painstakingly monitor the fashion market. The aim is to show that the so called ‘Cocktail-crowd Milan’ never lost its fashion authority and that one season after the other, it is still acting like a war machine.

AIGNER LUISA BECCARIA LAURA BIAGIOTTI BLUGIRL BLUMARINE BYBLOS DOLCE&GABBANA EMPORIO ARMANI ETRO FENDI SALVATORE FERRAGAMO ALBERTA FERRETTI GENNY GIORGIO ARMANI GUCCI JUST CAVALLI LES COPAINS PRADA EMILIO PUCCI JOHN RICHMOND ROBERTO CAVALLI ROCCOBAROCCO ERMANNO SCERVINO TRUSSARDI VERSACE 205

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MILAN FW/2015-16

VERSACE Donatella Versace omaggia il fratello con una collezione glam rock, fresca e decisamente avvincente dal punto di vista visivo, che rievoca e rielabora il classico motivo della greca, cosÏ cara alla maison, in abitini leggeri e scanzonati, mentre la sera si accende sia di glamour, con long dress scolpiti attorno alla silhouette, che di contrasti cromatici con lunghi abiti neri in cui si inseriscono come folgori dei flash di colore fluo e pop, con colori vivacissimi che ritornano sia nei minicoat che negli accessori, come i maxi occhiali e i lunghissimi e audaci cuissard. / Donatella Versace pays tribute to her brother with a fresh and visually captivating glam rock collection. Whilst reminiscing the maison’s classic Greek theme, she re-elaborates her light and easy-going outfits, but for the evening, she brings to the centre stage some glamorous long dresses that are etched around the silhouette, as well as colour contrast, with her long black dresses with blinding flashes of fluorescent and pop details. This extremely bubbly colour statement also affects the mini coats, the accessories, the maxi sunglasses and the very high and bold thigh boots.

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PRÊT-À-PORTER PARIS

Fall Winter 2015-16

Parigi, l’ultima fashion week in calendario tra quelle più famose al mondo, rappresenta le Colonne d’Ercole oltre il quale il fashion system non può più andare con i suoi trend di stagione, le proposte innovative o ripescate in toto dagli archivi delle storiche maison che qui, più che altrove, hanno sede, prosperano e dominano con il fascino della loro storia gran parte della moda mondiale. Dopo Parigi il diluvio? Sicuramente, dato che ormai i giochi sono fatti e le macro tendenze globali sono già state delineate da Milano, Londra e New York. Il prestigio di essere l’ultima fashion week che sfila, nonché la più attraente per il suo innegabile charme e i grandi nomi in calendario, viene un po’ smorzato dal fatto che ormai i giochi sono fatti e i trend ben definiti, a meno di non tirare fuori dal cilindro qualcosa di strepitoso, come farebbe un mago. E, ammettiamolo, il bello di questa fashion week è proprio che questo può sempre accadere e, alla fine, Parigi val sempre bene una messa.... / Paris is the last fashion week in the calendar of the most famous catwalks in the world. It stands tall as the Pillars of Hercules, beyond which the fashion world cannot go with its seasonal trends and its innovative or historical maison’s recycled proposals. More than anywhere else, it is here that these historical fashion archives abide and prosper. It is from here that they rule world fashion with their fascinating history. After Paris, is it going to be checkmate? Absolutely yes, considering that games are by then over, because the worldwide trends have been already established by Milan, London and New York. The prestige of being the last fashion week, as well as the most alluring for its charm and its great names, is then somehow damped down by the fact that by then all has been said and all trends have been established. Yet, like a magician, someone may still pick a trick from their sleeve and reveal some exciting news. We must admit that the beauty of this fashion week is in the knowledge that anything can happen. Ultimately, Paris is always well worth a mass...

BALENCIAGA BALMAIN CHANEL DIOR ELIE SAAB GIVENCHY GUY LAROCHE LANVIN STELLA MCCARTNEY ALEXANDER MCQUEEN RICK OWENS ROCHAS ATSURO TAYAMA VALENTINO GIAMBATTISTA VALLI LOUIS VUITTON

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Il talentuoso talento britannico di origini italiane conferma la sua verve smart & easy di una freschezza disarmante con una serie di capi che abbagliano grazie a stampe sia couture che ipnotiche dall’allure militar chic. Strong, potente e visionario, Antonio Berardi è più di una promessa della new wave della moda inglese e regala alle sue tante ammiratrici, tra cui star hollywoodiane del calibro di Gwyneth Paltrow, abiti che sono la promessa di una femminilità nuova e intensa come il sontuoso cappotto blu asimmetrico, straordinaria, pura e autentica cascata di luce. / This much talented British designer of Italian origins confirms his smart, easy and charmingly fresh verve with a dazzling collection that is rich with couture and classy military style print art. A strong and powerful visionary, Antonio Berardi is more than a British fashion new wave promise. Amongst his admirers, one can count many Hollywood stars, including the likes of Gwyneth Paltrow. For them, he creates some newly and intensely feminine fashion items, like the sumptuous asymmetric blue coat, which is a good example of fashion as an extraordinarily pure and original cascade of light.

ANTONiO BERARDi

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PRÊT-À-PORTER LONDON

Fall Winter 2015-16

Le collezioni della London fashion week di quest’anno, forse esagerando un po’, sono davvero uscite fuori dai soliti canoni dello stile e dell’eleganza imponendo una tendenza bon ton che ammalia e seduce, dopo tanta trasgressione, suscitando stupore per la raffinata singolarità di applicazioni e dècor di colori diversi, mai ton sur ton, per creare contrasti vibranti, anche con patterns diverse dallo spessore macro e micro, mai scontato. Tutto ciò che è fatto industrialmente, come con sempre più moderni telai e macchinari, hanno spinto i più eclettici fashion designer ad andare verso un nuovo effettivamente definibile tale, dando un forte scossone allo stile british che, pur rimanendo di tendenza, ha saputo staccarsi dalla sua classica cifra stilistica. In passerella sono stati proposti i classici colori dell’inverno 2015-16 che incalza e che trovano in tantissime nuance di grigio il loro simbolo top, sia in tinta unita che proposto en combine con diversi inserti di contrasto, soprattutto in pelle. Notevoli anche, sempre per quanto riguarda la palette di colori, il rosa, l’arancio, il giallo, il verde e una variante di deep blue che talvolta declina nel più luminoso turchese. Queste le grandi tendenze della London Fashion Week, prevalenti in quasi tutti i fashion show presentati, un comune denominatore per il prossimo inverno. Altra tendenza non trascurabile è il ritorno a un certo stile gotico ed elisabettiano mixato con grande stile con l’austerity del vittorianesimo e a un neoclassicismo romantico, il che rende la moda di questa fashion week quasi estrapolata dai libri di storia, sebbene tutto sia assolutamente moderno e cutting edge, oltre che portabile e comfy. / This year’s collections at London Fashion Week have maybe gone a little too far and undoubtedly proposed something unusual in terms of style and elegance. After much transgression, the new approach is one that aims at charming and seducing, as well as surprising with some very fine and original applique and decor effects of various colours. Thanks to the use of a varied range of both macro and micro patterns, these create some unusually vibrant contrasts. The increasing use of industrial machine-woven fabrics obviously motivated the most versatile fashion designers to experiment with novelty. For once this can be defined seriously original and brand new. So the British style has definitely been shaken and although it may remain trendy, it clearly moved out of its traditional schemes. For the forthcoming winter season 2015-16, the runway’s proposals centred on the colour gray in a variety of different nuances. Whether solid or combined with contrasting inserts that were mostly made in leather, gray is the season’s favourite solution. Also included in the choice of colours was some outstanding pink, as well as orange, yellow, green and a variant of deep blue that at times morphs into the brightest turquoise. These London Fashion Week’s trends were more or less shared by all featured shows and are the common denominator for the next winter. Yet another significant trend is surely the return of some styles from the past, like the interesting mixture of Gothic and Elizabethan fashion. Mixed with Victorian prudishness and romantic Neoclassicism, it all turned this week into some kind of History show. Nevertheless, everything was at the same time modern and cutting edge, as well as easy-to-wear and comfy.

ANTONIO BERARDI PAUL COSTELLOE EMILIO DE LA MORENA ERDEM GILES ISSA MARY KATRANTZOU JULIEN MACDONALD OSMAN PREEN BY BREGAZZI GARETH PUGH ROKSANDA SASS&BIDE MATTHEW WILLIAMSON

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Virtualmente minimal chic per via delle linee semplici e rigorose che nulla concedono alla modellistica più ardita, la collezione del famoso designer di origine parigina Joseph Altuzarra vive del potere dei dettagli che, si sa, fanno sempre la differenza. Con questo stratagemma stilistico, ogni suo outfit, è reso particolare e impreziosito da sontuosi colli di pelliccia, degni di una diva della Hollywood dell’âge d’or, ma non solo. Particolarmente vezzosi sono i colli in organza simili a gorgere, leggeri e delicati, a incorniciare il volto della sua donna dal glam easy chic. / This is virtually a classy minimalist collection with simple and rigorous lines that allow nothing to daring fashion. The collection of the famous Paris born designer Joseph Altuzarra lives on details, which, as we know, always make a difference. Thanks to this style subterfuge, each one of his outfits turns particular and precious by adding some luxury neck fur that are worth a golden age Hollywood diva, but not only. The ruff-like organza collars are particularly pretty, light and delicate and wonderfully frame his glam easy chic woman’s neck.

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AltuzArrA

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PRÊT-À-PORTER NEW YORK

Fall Winter 2015-16 Sfilando per prima, New York ha la bellezza di essere quasi una tabula rasa per il fashion system e gli addetti ai lavori curiosi di scoprire le prime tendenze della stagione che verrà. In effetti è qui che, a livello embrionale, prima che parta la fashion week di Londra e, poi, a seguire, quelle di Milano e Parigi, si notano quali saranno le macro tendenze mondiali che saranno poi riprese dalle altre settimane della moda. Come prescindere il prossimo inverno dal trend della pelliccia e dei colori vivaci? Qui è dove sorge il sole della moda che sarà, è l’Orior, mentre Parigi, che sfila per ultima, è laddove il sole tramonta, l’Occido. Tra l’alba e il tramonto, naturalmente, vi è poi di mezzo tutta una giornata di cui sicuramente Milano rappresenta il Mezzogiorno. Molti trend newyorkesi troveranno conferma globale nelle altre fashion week, altri, invece, resteranno legati all’hic et nunc del momento, al mood di una nazione che in quel momento desidera quei tagli e quei colori perché appartengono al loro patrimonio culturale e non li baratterebbero con nessuna tendenza. / First in showcasing, New York has the gift of being some sort of a blank canvas in the fashion system and insiders are always curious to find out what the new trends will be. Before London, Milan and Paris Fashion Weeks, it is actually here that one can see the worldwide trends in their early stages and before the subsequent fashion shows could possibly elaborate on them. How to exclude the colourful and furry trend from next winter’s proposals? This is the Orior or where the sun of the fashion-to-be rises, whilst Paris, which models last, is the Occido or where the sun sets. Between dawn and dusk, of course, there is a whole day in the middle. Of this day, Milan undoubtedly represents Midday. Many trends from New York will be confirmed in the following fashion events. Others will remain temporary. These belong to the passing mood of a nation that in that particular moment wants those shapes and colours, for they belong to its cultural heritage and would not exchange them for any alternative.

REEM ACRA ALTUZARRA BADGLEY MISCHKA CALVIN KLEIN DENNIS BASSO DONNA KARAN DIANE VON FÜRSTENBERG CAROLINA HERRERA HERVE LEGER JASON WU NAEEM KHAN MICHAEL KORS MARC JACOBS MARCHESA OSCAR DE LA RENTA JENNY PACKHAM RALPH LAUREN TADASHI SHOJI ANGEL SANCHEZ VIVIENNE TAM ZAC POSEN

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fashion details

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ROBERTO CAVALLI F/W 2015-16

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1) Gilet stampa animalier e jabot nello stesso tessuto dell’abito Animalier waistcoat and jabot in the same fabric of the dress 2) Polsini origami a corolla multipla / Many-petaled origami cuffs 3) Spacco centrale con bordo a contrasto / Frontal slit with contrasting hems

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