Icity 48 Estate 2017

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COVER

NATALIA KITSUL

LIFE

EMILIANO FITTIPALDI

POLITICS

UN NOBEL DA OPPORRE A PUTIN

FASHION

CHIARA DI DONNA ALINA MONTI FLORINDA D’ABUNDO SVITLANA TKACHENKO

EVENT

VAGNITIELLO, E’ QUI LA FESTA ISCHIA PONTE REVOLUTION anno 13 - N°48 estate_ 2017 ischiacity.it

euro 5,00



MARIO D’ISCHIA B O U T I Q U E

C.so A. Rizzoli, 214 - Lacco Ameno - Info. 081 900248


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corso Vittoria Colonna, 178 Info 081 991111 Ottica Cinzia Pipolo





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48 i

S U M M A R Y

CREDITS L IF E S TY L E IN F L U E N C E R

editorinchiefcreativedirector riccardosepevisconti executivedirector silviabuchner marketingdirector ceciliad’ambrosio artdirectorstyle riccardofioretti editors gianlucacastagna_art pasqualeraicaldo_politics eduardococciardo_art ceciliad’ambrosio_food

COVER_ Natalia Kitsul AD & PHOTO_ Riccardo Sepe Visconti HAIR_ Marco Aiello per Marilyn Hair and Beauty MAKE UP_ Nancy Tortora per Aglaia DRESS_ Anthea Boutique JEWELRY_ Bottiglieri Gioielli

PHOTO riccardosepevisconti T. 347 61 97 874 dayanachiocca

34

71

CONTRIBUTING models alinamonti svitlanatkachenko chiaradidonna florindad’abundo nataliakitsul makeupartist nancytortora ileanadiraffaele hairdresser marcoaiello raffaellatortora cristiansirabella

43

50

Per la pubblicità: direttore marketing Cecilia D’Ambrosio 334. 2931628 marketing@ischiacity.it

114 FASHION 43 Svitlana Tkachenko 55 Alina Monti 71 Chiara Di Donna 94 Florinda D’Abundo

COVER

24 Natalia Kitsul

LIFE

34 Peccare di Lussuria

POLITICS

40 Un nobel da opporre a Putin

WELLNESS

66 La sintonia ritrovata

ARCHITECTURE

102 Il Castello si rifà il trucco

WINE

126 Pietra Martone

131 PEOPLE

20 Freddy Scalfati 50 Le donne di Giorgio

ART

52 Vivere di parole 80 Interelazioni d’arte 85 L’immaginazione è potere

FOOD

108 Uno su tutti 112 Mezzatorre Resort & Spa 114 Rossopomodoro Veg 118 Gardenia Sea Club 122 Bagno Teresa Ristorante 124 Bagno Ricciulillo

EVENT

131 Vagnitiello, è qui la festa 136 Revolution D’Orta

editore officinaischitana delleartigrafiche s.r.l. via A. De Luca, 42 80077 ischia - italy redazione@ischiacity.it

ischiacity.it

retefissa +39.081.5074161 retemobile 347.6197874 direttoreresponsabile riccardosepevisconti

N°48, anno 2017 registrazione tribunale di napoli, n°5 del 5 febbraio 2005 stampa tipografia microprint, napoli


P E O P L E

i

FREDDY SCALFATI Text_ Riccardo Sepe Visconti

F

reddy è stato un uomo raffinato. Mol-

bar Epomeo per chiacchierare di Libertà…

percorso bellissimo e tragico. Freddy, dagli

to. Intelligente, colto, sensibile, idea-

Ma quell’incontro con giovani che avrebbero

occhi profondi e consapevoli, una carezza e

lista. Fu uomo di potere, Socialista di

voluto ascoltarlo, sconvolse la sua emotività

addio.

potere, Craxiano quando esserlo era un valo-

al punto tale che si versò un maledettissimo

re autentico. Regalava libri di poesie, beveva

bicchiere di whisky… l’avevo visto tante volte

- purtroppo - molto. E questo - il bere non il

rigirarsi tra le mani ossute e lunghe quel bic-

regalare poesie - fu la sua rovina. Una rovina

chiere fin dalla dalle prime ore di intermina-

voluta, non subita, poiché in fondo Freddy

bili mattinate trascorse a Napoli in piazza dei

sapeva fottersene perdutamente della sua

Martiri di fronte al palazzo Calabritto, seduto

stessa disgrazia. Custodiva e alimentava il

ai tavolini de La Caffetteria. Era il suo “uffi-

mito di Panagulis come suo personalissimo

cio” quando riceveva ogni giorno, decine e

eroe da condividere con l’umanità intera. La

decine di persone semplici che venivano - ne-

sua idealità di socialismo lo portava a cre-

gli anni del potere - ad invocare un suo inte-

dere che Napoli potesse essere una città in

ressamento, una sua intercessione. Lo ripeto,

grado di cambiare. Che io sappia ebbe amori

Freddy fu molto potente e sempre molto,

travolgenti: amò e fu riamato. Ma su tutto

davvero molto, disponibile e generoso. Provò

amò la Libertà che per lui significava Sociali-

ad esserlo anche al bar Epomeo con il gruppo

smo. Un giorno (di non troppo tempo fa) per

dei miei studenti: l’emozione lo tradì, bevve

insegnare a degli studenti cosa significasse

e non riuscì più a raccontare, a raccontarsi…

fare Politica decisi di presentare loro Fred-

Capii quel giorno che il sipario si era chiuso,

dy Scalfati. Era sempre stato estremamente

anche sui ricordi, anche su quella garbata ed

magro, ma la pancreatite - era appena uscito

ormai fragile gentilezza che aveva sempre ac-

da una grave crisi provocata dalla malattia -

compagnato la mente affilata e lucidissima di

l’aveva ulteriormente scavato: ci sedemmo al

quell’uomo oramai giunto al termine di un


D I R E C T O R

i

SIAMO TROPPO VULNERABILI

Ischia prospera, tuttavia… Cedo il mio spazio ad un’immagine, per affermare un solo concetto: siamo troppo vulnerabili.

Photo_ Riccardo Sepe Visconti

RICCARDO SEPE VISCONTI



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C O V E R

i


27 NATALIA KITSUL



In apertura, Jeans e top Anthea Boutique; gioielli tutto Maman et Sophie. In queste pag., abito Anthea Boutique, sandali Marc Ellis da Andy Calzature, occhiali Andy Wolf, gioielli con pietre naturali Bronze Allure.

AD & PHOTO_ Riccardo Sepe Visconti MODEL_ Natalia Kitsul MAKE UP_ Nancy Tortora per Aglaia - Ischia HAIR_ Marco Aiello per Marilyn Hair and Beauty - Lacco Ameno - S. Angelo DRESS & ACCESSORIES_ Anthea Boutique, Lacco Ameno - Forio

SHOES_ Andy Calzature, Lacco Ameno - S. Angelo JEWELRY_ Bottiglieri Gioielli - Ischia GLASS_ Ottica Cinzia Pipolo - Ischia ASSISTANT_ Raffaela Mendella LOCATION_ Coquille Lounge bar - Ischia


30




Nelle pag. precedenti, a sinistra e sopra, abito, sandali gioiello, borsa e gioielli, tutto Anthea Boutique, occhiali The Taylor Komono.

Sotto, abito Anthea Boutique, sandali AzurĂŠe da Andy Calzature, gioielli Rebecca, orologio Michael Kors.

Nella pag. seguente, abito Anthea Boutique, sandali Marc Ellis da Andy Calzature; orologio Bering, gioielli Bronze Allure.


34

Anthea Boutique C.so A. Rizzoli 144, Lacco Ameno e C.so F. Regine 20 - Forio Info. 081. 988029 Anthea Boutique Ischia



L I F E

i

PECCARE DI LUSSURIA Interview_ Riccardo Sepe Visconti Photo_ Ischiacity


L’

Espresso è un coraggioso e assai serio settimanale, fra i pochissimi in Italia a svolgere autorevoli inchieste giornalistiche, spesso a costo di gravi rischi per gli stessi giornalisti che ne compongono la redazione. A questa storica testata si devono, infatti, alcune delle più gravi ed incisive indagini giornalistiche che, nate nelle pagine dell’Espresso, sono passate poi nelle mani dei magistrati per diventare casi giudiziari nazionali che hanno toccato

ambiti come la politica, la criminalità, perfino retroscena che investono il Vaticano, quando non tutti e tre insieme. Tra i molti, eccellenti investigatori di cronaca che firmano le inchieste, Emiliano Fittipaldi rappresenta una delle penne di maggior spessore. Di recente, senza tregua, si è interessato (anche) degli scandali sessuali che hanno coinvolto alti prelati della Curia, ferendo in modo assai profondo la credibilità di un’istituzione mondiale che è un punto di riferimento etico come la Chiesa cattolica e, per certi aspetti, la credibilità dello stesso pontificato di papa Francesco.

Sei credente?

cimo di quello che la propaganda ha detto, in

un nostro competitor, ma noi non possiamo

Sono un agnostico.

questo aiutata, come ho accennato, dai gior-

adeguarci a ciò che fa il web perché i suoi tan-

Pensi che papa Bergoglio sia un ipocrita?

nali latini in maniera secondo me inaccettabi-

ti canali sono fortissimi, se ti butti sul gattino,

No, affatto. Ma penso che la comunicazio-

le. Ciò accade perché questa stampa è molto

ci sarà sempre You Tube che è imbattibile su

ne vaticana, che non è Bergoglio, la stampa

vicina al potere, nello specifico quello eccle-

questi temi.

dell’America latina, e quella italiana ancora di

siastico, e quindi non riesce a guardare con

Quale soluzione proponi?

più, raccontano questo pontificato in maniera

la necessaria obiettività alle cose, e sceglie di

Dobbiamo continuare a fare informazione

ipocrita. E cioè senza badare a un aspetto che

dare piuttosto spazio alle emozioni.

di qualità, guardando a testate come il New

è fondamentale per un giornalista, cioè verifi-

Siamo sicuri che far passare questo tipo

York Times, il Washington Post che si rivolgo-

care la distanza fra le promesse che vengono

di informazioni sul papa non mira ad ac-

no a un pubblico a sua volta di qualità, mol-

dal potere - Bergoglio è uno degli uomini più

contentare i lettori più ancora che i po-

to ristretto nei numeri ma molto esigente. Se

potenti del pianeta, è una guida etica e spi-

tenti? Lo dico perché è evidente come

con libri come Avarizia e Lussuria ho vendu-

rituale per un miliardo e rotti di cattolici - e

le homepage delle testate giornalistiche

to 250mila copie, e si tratta di pubblicazioni

i fatti. In questo senso, individuo un vulnus,

siano invase di immagini strappalacrime

dal tono secco, puntuale, che riportano po-

ma la stampa non lo dice. Stampa che si è fat-

di gattini, orsacchiotti, storie leggere,

che opinioni, fanno pochi peana, scegliendo

ta affascinare da un papa definito “rivoluzio-

anzi leggerissime, e l’onore della prima

di concentrarsi sui fatti, significa che la gente

nario” prima ancora che iniziasse il suo corso sul soglio petrino, mettendo un’etichetta di positività a qualsiasi sua azione - da subito. E questa la giudichi una svista da parte dei media

Francesco dice che i pedofili sono come le messe nere. Ma poi in questo delicato ambito non si assiste a un reale cambio di passo, continua a non esserci trasparenza.

o si tratta di un bluff?

pagina lo si dà all’ulti-

da noi vuole informazione credibile. Per so-

mo abito di Kate d’In-

pravvivere, il giornalismo professionale deve

ghilterra o di Melania

rimanere tale, e quindi dare al lettore notizie

Trump.

mi

che non avrà se non leggendo testate come

chiedo se anche le no-

la nostra - che sia su carta oppure online non

tizie sul papa che fan-

è importante. E pagherà per ricevere appro-

no leva esclusivamen-

fondimenti, inchieste che il resto del mondo

te sull’emotività non

dei media, in tutte le loro forme, non riesce

siano frutto di questa

a dare. Ci vuole qualità, qualità, qualità; la-

Ebbene,

Penso che Francesco sia rivoluzionario sotto

tendenza dilagante.

sciare spazio ai gattini pensando che possano

molti punti di vista, che non sono però quelli

Questa è la domanda chiave se si vuole af-

salvarci loro, secondo me è un errore esiziale.

che vengono raccontati. Le ragioni per cui è

frontare il problema della crisi del giornalismo.

Le inchieste sulle vicende del Vaticano ti

stato eletto sono tre, riavvicinare la Chiesa ai

Quest’ultimo sta andando sempre più verso il

hanno fatto incrociare spesso con il col-

fedeli, riformare il Vaticano dal punto di vi-

basso per poter intercettare un lettore a sua

lega giornalista Gianluigi Nuzzi. Che rap-

sta economico e finanziario dopo gli enormi

volta di livello basso, che da quando ci sono i

scandali che ci sono stati durante il governo

social non legge neppure più l’homepage dei

del cardinale Tarcisio Bertone (fino al 2013), e

siti dei giornali, perché alle notizie ci arriva di-

portare trasparenza sulla questione pedofilia,

rettamente attraverso FB (e in misura minore

che ha devastato gli ultimi tre anni del ponti-

Twitter), ma non è più abituato a confrontarsi

ficato di Benedetto XVI.

con testi complessi. Dopo sette righe si stanca

E quali sono stati i risultati?

e quindi i siti di informazione per assicurarsi

La prima missione l’ha assolta benissimo, at-

le visite propongono in primo piano i gattini.

traverso una comunicazione straordinaria, con

E questo orientamento può spiegare la scel-

un carisma di pastore che gli ha consentito,

ta di dare solo notizie emozionali sul papa?

come faceva già a Buenos Aires, di arrivare al

Può darsi… Ma è un errore mostrare solo una

cuore dei cattolici, ma è riuscito anche a far-

parte della verità perché alla fine la combina-

si amare da moltissimi laici, alcuni addirittura

zione fra la comunicazione minoritaria, attra-

mangiapreti e lo ha fatto spostando la Chiesa

verso il cartaceo, e quella predominante via

a sinistra, rispetto a una fase più conservatrice

web, porta un segno meno - fatta eccezione

coincisa con il pontificato di Ratzinger.

per testate virtuose come la nostra, L’Espres-

E gli altri punti, invece?

so, che però non a caso subisce una pazzesca

Sul piano delle riforme in quattro anni ha con-

restrizione di lettori e quindi di inserzionisti

cluso poco o nulla. E’ stato sì rappresentato

pubblicitari. Peraltro, la rincorsa verso il basso

come il papa che ha cambiato il Vaticano, ma

nell’informazione non risolve le cose, neppure

se si guardano i fatti è stato realizzato un de-

dal punto di vista commerciale: i social sono


piano all’interno del governo della Chiesa? Semplicemente ha sbagliato: aveva bisogno di un uomo capace nel campo finanziario, il suo nome gli è stato suggerito, i due non si conoscevano e Bergoglio lo ha presentato come colui che doveva moralizzare la corrotta Curia romana. In passato, Pell aveva già cercato di venire a Roma, ma proprio il cardinal Bertone lo aveva bloccato per accuse di pedofilia. E poi il paradosso: proprio un papa come Francesco lo nomina Prefetto della Segreteria dell’economia! Come ha reagito la stampa a questa notizia? Quella anglosassone affronta anche le spine di questo pontificato; in Italia, invece, hanno dedicato pochissimo spazio all’incriminazione di Pell, una nomina diretta del papa per un incarico di primo piano a una persona che si porto c’è fra di voi, di collaborazione?

denunce giornalistiche hanno contribuito

deve difendere da accuse di pedofilia, arrivata

No! Lui ha iniziato su questo tema prima di

a far luce su vicende di tale serietà.

quando tutto già si sapeva, un errore gigan-

me, con un taglio diverso, lo considero un

L’episodio che ricordi ha come protagonista

tesco di Francesco, quindi. Non a caso testate

competitor. Certo, abbiamo condiviso l’espe-

proprio il braccio destro di Francesco, il cardi-

come New York Times, Washington Post, The

rienza assurda di Vatileaks 2 e il processo e

nale australiano George Pell, il quale ha gesti-

Guardian mi hanno chiesto un commento,

questo ci ha reso amici. Detto ciò, le nostre

to in maniera assolutamente discutibile i rap-

mentre non lo hanno fatto i giornali italiani,

fonti di informazione era-

porti con la famiglia delle

con pochissime eccezioni. Su papa Francesco

no simili, e quindi c’è sta-

due vittime. Questo è uno

la stampa italiana vuole continuare a raccon-

dei motivi per cui mentre

tare una favola che non c’è. Parlare del papa

ero sotto processo in Vati-

che è andato a comprarsi le scarpe da solo

cano e scoprivo storie del

non è una notizia, è propaganda, si può fare

genere, che sono pubbli-

ogni tanto, ma se è l’unico racconto che pas-

che in Australia ma di cui

sa, allora si diventa il cantore del potente di

da noi non si parla, ho

turno. Eppure, i fatti mi hanno dato ragione:

capito che era necessario

Pell è stato incriminato sei mesi dopo l’uscita

dare spazio, oltre che al

del libro Lussuria, che a lui e alle vicende che

fallimento della riforma

lo vedono coinvolto è dedicato.

finanziaria del papa, an-

Il papa poteva non sapere? Non avere un

spendendo secondo me anche una certa som-

che al fallimento di quella riforma in direzione

dossier su questo personaggio? Sembra

ma, per non farmi uscire da solo! Con Lus-

della trasparenza che doveva essere uno dei

incredibile…

suria è stato diverso; l’ho scritto in un anno

punti salienti della sua missione.

Quando ho fatto questa domanda a persone

durante il processo, invece Nuzzi di pedofilia

Come ti sei spiegato la scelta del Papa di

interne al Vaticano, per difendere Francesco

non si è mai occupato. Quindi sono uscito in

dare al cardinale Pell un incarico di primo

mi hanno detto che non sapeva - peraltro io

ta una gara a chi andava prima in libreria, alla fine ci siamo arrivati insieme, senza alcun tipo di accordo. Anzi in realtà ero riuscito a fregarlo, ma quando lui ha saputo la data di uscita di Avarizia 5 novembre 2015 - ha an-

A Bergoglio interessa essere pastore della gente e l’avvicinamento alle persone che lo amano c’è stato, come il dialogo con le altre religioni, è un grande capo di Stato nei rapporti con gli altri Paesi, ma le riforme interne al Vaticano non procedono.

ticipato di una settimana,

beata solitudine, su un tema difficilissimo, se ne è parlato molto meno rispetto alla precedente pubblicazione, anche se Lussuria è un libro molto più importante. Ho letto i tuoi articoli sul tema ne L’Espresso: hai fatto denunce precise, in un certo senso violente perché violenta è la realtà che hai rappresentato. Ma è possibile che passi inosservato un libro dedicato alle vicende di alti prelati che commettono reati gravissimi e si coprono a vicenda, e a storie davvero terribili - come quella di una famiglia con due bambine abusate da un religioso preside della loro scuola, che si vede offrire 30mila euro di risarcimento (una cifra ridicola), con la minaccia, se non avesse accettato, di non ricevere neppure quello? Immagino che anche le


della commissione e poi andati via sbattendo la porta, dicendo che il Papa si muove come uno che fa solo pubbliche relazioni, che non ha alcun potere e che molti bambini venivano violentati dai preti cattolici senza che loro potessero fare praticamente nulla. Tutto ciò lascia l’amaro in bocca… Pensi sia vero che “il Papa ha poco potere”? Può darsi, ma se fosse così dovrebbe dirlo. Certo la Chiesa è un organismo molto complesso, il papa non può decidere tutto da solo, ma può denunciare chi cerca di fermarlo. Se davvero lo bloccano deve intervenire pubblicamente, dicendo, per esempio, che non gli consentono di aprire gli archivi della Congregazione per la dottrina della fede. Ma questo è quello che ha già fatto Ratzinger, quando si è dimesso perché stesso e altri cronisti abbiamo raccontato le

accuse di pedofilia; Francesco invece fa dichia-

gli impedivano di compiere certi cambia-

vicende che coinvolgono Pell. Sono convinto

razioni pubbliche molto forti, afferma che i pe-

menti dentro la Chiesa.

che ciò conferma che il tema della pedofilia

dofili sono come le messe nere. Qualcuno dice

E’ vero, Benedetto XVI si è dimesso ma non

per lui non è prioritario. Lo dimostra il fatto

che la Curia gli impedisce

che viene promosso Pell, ma anche il cardinale

di agire, qualcun altro che

di Santiago del Cile Errazuriz, che è stato mes-

non è appunto una sua

so nel C9 (gruppo di cardinali che deve gestire

priorità: non lo so, ciò che

la Chiesa universale), e che, per anni, ha na-

interessa a me come gior-

scosto cinque denunce inoltrategli da ragazzi-

nalista è di non assistere

ni contro un pedofilo seriale, padre Karadima,

a un reale cambio di pas-

peraltro maestro di Errazuriz. E Francesco non

so. Sì, il cardinale Mueller

poteva non sapere, lui era a Buenos Aires e il

è stato cacciato dal suo

caso Karadima è stato sui giornali cileni per

incarico di Prefetto per

anni e anni, eppure se ne è fregato e lo ha no-

la Congregazione della

minato lo stesso… E ancora, il cardinale Oscar

dottrina della Fede, ma

Maradiaga, uno degli uomini più vicini al

sembra per questioni dot-

papa, coordinatore del C9, agli inizi del 2000

trinarie, non perché non

ha difeso in tutti i modi il cardinale Bernard

ha fatto nulla in materia

ha mai detto realmente

Se davvero la Curia impedisce al papa di agire, lui deve intervenire pubblicamente dicendo, per esempio, che non gli consentono di aprire gli archivi della Congregazione per la dottrina della fede per conoscere i nomi dei religiosi pedofili.

perché ha compiuto questa scelta. Io penso fosse davvero stanco e non più in grado di continuare a combattere. Peraltro, lui sia nelle questioni finanziarie che in quelle legate alla pedofilia ha fatto più di Francesco, per esempio ha introdotto il reato di pedofilia nello Stato Vaticano (certo lì i bambini sono pochi ed è difficile che venga com-

Law ai tempi del terribile scandalo Spotlight,

di pedofilia. La Pontificia Commissione per la

messo un crimine del genere, ma dal punto

dicendo che i cronisti del Boston Globe erano

tutela dei minori che Mueller ha promosso è

di vista formale è stata una decisione forte),

“servi di Israele” e, addirittura, nel 2004 ha

una manovra pubblicitaria, non lo dico io ma

ha allungato i termini di prescrizione del rea-

ospitato nella sua diocesi un sacerdote pedo-

i sopravvissuti agli abusi, come Marie Collins

to di pedofilia a dieci anni oltre la maggiore

filo latitante del Costarica, inseguito dalla po-

e Peter Saunders, chiamati come componenti

età della vittima, che quindi ha tempo fino ai

lizia di mezzo mondo. Comunque, è l’aspetto strutturale della cosa che più conta, nel senso che Francesco non ha fatto nulla dal punto di vista normativo, non ha aperto gli archivi della Congregazione per la dottrina della fede, le mille denunce che c’erano durante il suo pontificato sono raddoppiate, ciò può essere letto positivamente, ma mancano i provvedimenti. L’ONU nel 2014 ha chiesto di avere i nomi degli orchi che loro stanno processando - sono migliaia - e il Vaticano ha detto di no… Qual è la chiave di lettura di una scelta del genere? Dimostra che non è in atto nessuna riforma, nessuna rivoluzione in questo ambito. Francesco si sta comportando esattamente come 30 anni fa: Giovanni Paolo II addirittura li difendeva in maniera sistematica, non credeva alle


l’incontro a Cuba con il patriarca della Chie-

Come ha reagito la base della Chiesa alle

sa Ortodossa russa Kirill rimane nella storia.

tue inchieste e ai tuoi libri, l’hai sentita

Questo interessa a Francesco, essere pastore

vicina o distante?

della gente e l’avvicinamento alle persone che

Soprattutto dopo il primo libro mi hanno mol-

lo amano c’è stato, come il dialogo con le al-

to appoggiato, ho ricevuto tantissimi mes-

tre religioni. E’ un grande capo di Stato nei

saggi dai parroci che mi dicevano “Fai bene

rapporti con gli altri Paesi, ma non se si guar-

a raccontare delle gigantesche ricchezze dei

da alle riforme interne al Vaticano. Non lo cri-

cardinali, ma sappi che noi preti facciamo un

tico da destra come fanno molti - per esempio

lavoro enorme con poco”. Ed è vero, tuttavia, che la Chiesa gode di

giornalisti come Giuliano Ferrara e Antonio Socci,

Su papa Francesco la stampa italiana vuole continuare a raccontare una favola che non c’è. Parlare del papa che è andato a comprarsi le scarpe da solo non è una notizia, è propaganda, si può fare ogni tanto, ma se è l’unico racconto che passa, allora si diventa il cantore del potente di turno.

ottima stampa in questo

28 anni per denunciare. I termini dovrebbero

che lo considerano colui

essere allungati ulteriormente, perché gli abu-

che distruggerà la Chiesa

sati impiegano spesso tempi lunghissimi per

- ma da sinistra. E’ un ge-

ammettere, in primo luogo con se stessi e poi

suita bravissimo nella co-

con la famiglia e le autorità, le violenze subite.

municazione che si muo-

Mentre Francesco ha annunciato un tribunale

ve in maniera decisa, per

per giudicare i vescovi insabbiatori, ma non lo

quanto un po’ scomposta

ha creato e ha addirittura restituito la tonaca

su alcune cose, e alla fine

a preti pedofili seriali che erano stati spretati

questa volontà di man-

da Ratzinger come don Mauro Inzoli, salvo poi

tenere tutto insieme, di

togliergliela di nuovo pochi giorni fa, dopo

combattere contro la Cu-

l’uscita del mio libro e lo scandalo che ne è

ria ma senza fare strappi

seguito. Tutto ciò racconta di riforme falli-

fino in fondo, non porta a

mentari, qualsiasi sia la ragione per cui è così.

riforme né dottrinali (il Sinodo sulla famiglia è

sco, mi sembra un modo di rigirare la frittata

Ci sono a tuo parere aspetti positivi di

stato un fallimento, e aperture su temi come

sempre e comunque. Lo fanno molti giornali-

questo pontificato?

la comunione ai divorziati e gli omosessuali

sti italiani, anche se non tutti…

Ci sono sicuramente. Penso alla capacità di

sono state bloccate), né all’interno della San-

Massimo Franco era a Porta a porta, il talk

comunicare di Bergoglio, al suo ecumenismo,

ta Sede.

show di Bruno Vespa, l’unica volta in cui ero

Spotlight. Il cardinale Bernard Law per diciannove anni guidò l’arcidiocesi di Boston, fra il 1984 e il 2002, quando dovette lasciare travolto dal più grande scandalo legato alla pedofilia negli Usa. Grazie alla brillante indagine di un gruppo di giornalisti del Boston Globe, che si chiamava Spotlight (vinsero il premio Pulitzer e a questa vicenda è stato dedicato anche un film, Oscar come migliore pellicola nel 2016), si rivelò l’opera di copertura e insabbiamento sistematico di migliaia di casi di pedofilia compiuta da Law che aveva protetto i preti che se ne erano resi colpevoli. Giovanni Paolo II accettò le dimissioni del cardinale dal suo incarico e fu la prima volta che un alto prelato veniva colpito in modo clamoroso da uno scandalo legato ad abusi su minori all’interno della Chiesa, ma il papa non lo punì, affidandogli l’incarico onorifico di arciprete della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore. Oggi, 84enne, Law vive ancora a Roma.

George Pell. Cardinale australiano, fino a qualche settimana fa è stato Prefetto per la Segreteria dell’economia (il dicastero che gestisce tutti gli enti economici della Santa Sede), incarico che ha coperto dal 2014 e membro del C9. Come arcivescovo di Melbourne e Sidney ha difeso sacerdoti pedofili e gestito male i rapporti con le famiglie delle vittime; recentissima la sua incriminazione diretta per gravi reati sessuali che avrebbe commesso diversi decenni fa, per cui il Papa gli ha concesso “un congedo” (avendo 76 anni è evidente che verrà pensionato) ed il prelato è tornato in Australia a difendersi, il processo contro di lui inizia, infatti, in questi giorni.

C9. Nel 2013, un mese dopo la sua elezione, papa Francesco ha creato questo organismo costituito oggi da 9 cardinali che dovrebbero consigliarlo nel governo della Chiesa universale e studiare un progetto di revisione della costituzione apostolica Pastor Bonus, promulgata da Giovanni Paolo II per riorganizzare la Curia romana.

Paese, e io con il mio giornalismo di inchiesta devo concentrarmi sui problemi, piuttosto che su ciò che funziona. Di recente, su Facebook, hai attaccato il collega giornalista Massimo Franco a proposito del cardinale Pell. Lui ha definito l’incriminazione di Pell un’opportunità per papa France-


ospite anche io. In quell’occasione disse che

scoop più grande nella storia del giornalismo

sempre meno, perché il potere se vuole par-

mi ero fatto strumentalizzare dalle mie fonti.

americano. Qui invece, dopo aver fatto uno

lare alla massa non ha bisogno necessaria-

E un giornalista che afferma una cosa del ge-

scoop come quello mio e di Nuzzi, finito su

mente dei giornali, può farlo direttamente.

nere deve cambiare mestiere, perché le fonti

tutti i giornali del mondo, devi sentirti Massi-

usano il giornalista, nel senso che quasi sem-

mo Franco che ti accusa di chissà quali com-

pre passano le informazioni per motivi priva-

plotti e di esserti “fatto usare dalle fonti”,

tistici, per vendetta, per sostituire un gruppo

non vinci nessun premio e finisci addirittura

di potere con un altro. Il giornalista conosce anche le ragioni per cui la sua fonte decide di parlare, ma non deve interessargli. La cosa importante è capire se è attendibile: se la notizia è vera, se è di interesse pubblico, ha il dovere, oltre che il diritto, di pubblicarla; anzi se la tiene in un cassetto rischia di diventare un ricattatore. Fatte le debite differenze, la fonte dei due giornalisti del caso

a processo in Vaticano:

Bisogna continuare a fare inchiesta, senza guardare in faccia a nessuno, cercando di avere molte fonti, per avvicinarsi il più possibile alla verità. Credo che sia un servizio che si fa alla democrazia, che ha bisogno di questo tipo di giornalismo, non di retroscena e di veline che il potente ti passa e tu impagini, e questo vale anche per i colleghi vaticanisti.

Watergate era il numero

questa è la distanza fra il giornalismo italiano e quello anglosassone! Ma bisogna continuare a fare giornalismo di inchiesta, senza guardare in faccia a nessuno, ammettendo gli errori quando ci sono e chiedendo scusa, bisogna cercare di avere sempre molte fonti, per avvicinarsi il più possibile alla verità. Credo che sia un servizio che si fa al giornalismo ma anche alla democrazia. Perché

due dell’FBI, colui che, in teoria, avrebbe do-

la democrazia ha bisogno di questo tipo di

vuto difendere il presidente Nixon. Ebbene,

giornalismo, non di retroscena e di veline

Woodward e Bernstein non si chiesero per-

che il potente ti passa e tu impagini e questo

ché avesse dato loro notizie riservate; sem-

vale anche per i colleghi vaticanisti. Peraltro,

plicemente le presero e le usarono facendo lo

quest’ultimo è un modo di fare che paga

Gianluigi Nuzzi (qui al Premio Ischia con il presidente del Premio Benedetto Valentino e il faccendiere Luigi Bisignani). Cronista e oggi volto popolare della TV, segue da oltre vent’anni le più importanti inchieste giudiziarie italiane che coinvolgono la politica e l’economia. I suoi scoop giornalistici hanno fatto rumore, un esempio su tutti, la pubblicazione delle intercettazioni delle telefonate fra Piero Fassino e Giovanni Consorte (“Allora Gianni siamo padroni di una banca?” disse Fassino, in quel momento segretario dei DS al patron di Unipol-BNL Consorte, e fu scandalo). Ha dedicato diversi libri alla Chiesa contemporanea e ai suoi meccanismi: Vaticano Spa è stato un caso editoriale, il più recente è Via Crucis, che indaga la situazione economico-finanziaria del Vaticano in rapporto ai tentativi di riforma dell’attuale pontefice e gli è valso un processo da imputato, il Vatileaks 2, insieme a Emiliano Fittipaldi.

Massimo Franco (qui ultimo a destra, insieme ad altri premiati, al Premio Ischia di giornalismo 2012). Notista, commentatore e inviato politico del Corriere della Sera, si è spesso occupato di vicende vaticane. A proposito dell’allontanamento del cardinale Pell ha scritto che “segna un cambio di passo sulla questione della pedofilia”. E aggiunge: “Si conferma la debolezza della Chiesa di fronte a una storia di molestie affrontata sempre in ritardo, e mai con una strategia preventiva. Il risultato è che continua a essere costretta a difendersi e a inseguire le accuse, senza mai riuscire a imporre un’analisi convincente del fenomeno, delle sue responsabilità e delle eventuali strumentalizzazioni. Da questo punto di vista, il caso Pell è l’ultimo frutto avvelenato di una «cultura del segreto» che rende questi scandali senza fine. Ma va registrato un cambio dei tempi rispetto a quelli in cui a Boston scoppiò il caso del cardinale Bernard Law. Allora, Law venne in Italia e fu protetto dal Vaticano. Ora, la Santa Sede difende Pell ma chiede che la giustizia faccia il suo corso. E il cardinale torna in Australia a difendersi in tribunale” (Corriere della Sera 29 giugno 2017).

41 Processo Vatileaks 2. Nel 2016 i giornalisti Fittipaldi e Nuzzi sono stati processati, insieme a monsignor Vallejo Balda e a F. Immacolata Chaouqui, per appropriazione e divulgazione illecita di documenti riservati, che Balda e Chaouqui come membri della commissione Cosea sulle finanze della Santa Sede, avrebbero passato ai due giornalisti. Che, a loro volta, li avrebbero adoperati nei libri dedicati appunto alle finanze vaticane, rispettivamente Avarizia e Via Crucis. Dopo otto mesi di udienze, durante le quali è emerso fra l’altro con evidenza che i due giornalisti non hanno fatto alcuna pressione su chi ha dato loro spontaneamente i documenti, il Tribunale ha assolto il prelato e la signora Chaouqui dall’accusa di associazione a delinquere, mentre li ha condannati per la divulgazione di documenti; per quanto riguarda i giornalisti ha dichiarato il proprio “difetto di giurisdizione”, in quanto i fatti contestati sono avvenuti fuori dallo Stato Vaticano. Riferendosi a Nuzzi e Fittipaldi, il Tribunale ha ricordato anche che il diritto divino garantisce la manifestazione del pensiero e la libertà di stampa nell’ordinamento giuridico vaticano.


P O L I T I C S

i

UN NOBEL DA OPPORRE A PUTIN Text_ Pasquale Raicaldo Photo_ Dayana Chiocca Luigi Irace

I

soldati in Afghanistan, i sopravvissuti di Chernobyl, le donne che combatterono durante la Seconda Guerra Mondiale e i milioni di persone che sotto i loro occhi hanno visto disfarsi la superpotenza sovietica e sulle rovine di quella nascere la nuova Russia, e da questo cambiamento epocale sono stati travolti, sono i protagonisti dei libri del Nobel per la Letteratura 2015, Svjatlana Aleksievic, al Premio Ischia Internazionale di Giornalismo per ricevere

il riconoscimento per i Diritti Umani. La sua vita è raccontare la storia recente e l’oggi di un grandissimo paese e lo fa attraverso migliaia di interviste (lei lo definisce “romanzo di voci”) a quanti da quella storia, che in parte è cronaca, sono stati (e continuano a esserlo) drammaticamente segnati. Passeggia tra i reperti del Museo di Pithekoussai, sgranando gli occhi

parlare i testimoni. Protagonisti di romanzi sorprendentemente veri,

davanti alla coppa di Nestore. La accompagnano Cecilia Prota, assesso-

che spesso sconfinano nel reportage. E a Ischia, dove è arrivata con la

re alla Cultura del comune di Lacco Ameno, e l’archeologa Mariangela

semplicità dei grandi, senza tradire alcuna velleità da star internaziona-

Catuogno. Anastasia restituisce in bielorusso le suggestioni di una visi-

le - e facendo anzi irruzione nella libreria “Imagaenaria” e al “Focola-

ta straordinaria che il premio Nobel per la letteratura nel 2015, Svjatla-

re”, luoghi simbolo di cultura e culture isolane - ha parlato della grande

na Aleksievic, dimostra di gradire, eccome.

sfida di chi oggi scrive. In libertà. “Mi considero una persona felice.

E’ una serata di parole, soprattutto di parole sulla libertà quella ospita-

Posso fare quello che voglio nella mia vita. E di questi tempi, è un vero

ta a fine giugno a Villa Arbusto: un’occasione unica per sentire il rac-

lusso. Quanto alla libertà, noi tutti dipendiamo da molte cose. Ecco, la

conto di questa elegante e profonda testimone, premiata per i Diritti

libertà è spesso un sogno”.

Umani dalla giuria del Premio Ischia Internazionale di giornalismo, or-

In un’edizione del premio Ischia che vede anche la presenza di un al-

ganizzato da Benedetto ed Elio Valentino. Al centro della sua indagine

tro testimone di tragedie e contraddizioni della nostra contemporanei-

di giornalista e scrittrice gli eventi che hanno segnato la storia dell’ex

tà, l’inviato di guerra Anthony Loyd (a lui il premio internazionale di

Unione Sovietica e della galassia di Stati che è uscita dal suo disfaci-

giornalismo), Svjatlana Aleksievic ha conquistato per lucidità di analisi:

mento. Dalla guerra in Afghanistan alle ferite di Chernobyl, dai suicidi

“Stalin ha commesso il più grave dei crimini possibili, uccidere la pro-

per lo scioglimento dell’Urss alla grande illusione della democrazia, con

pria gente. Con Putin siamo tornati indietro nel tempo, dopo il cam-

Gorbaciov, passando per il fenomeno Putin. Lei, la Aleksievic, ha fatto

mino di Gorbaciov verso la democrazia. Oggi basta guardare un tele-


giornale russo per qualche giorno: carrarmati e guerra, non sembra di

invece, non ha anticorpi per uno come Putin. Quello per la libertà è un

essere nel ventunesimo secolo ma negli anni più cruenti del ventesimo.

percorso ancora lungo”.

Ho madre ucraina e padre bielorusso, dovrebbero essere uno contro

Quando le annunciarono il Nobel stava stirando. Certe telefonate cam-

l’altro. Non è certo una cosa normale”.

biano per davvero la vita: “Fu un’emozione meravigliosa”. La racconta

E ancora, un affondo sulla democrazia (“Non siamo riusciti ad arrivare

a Ischia, nel cuore di una notte di mezza estate, accennando ai suoi

a un modello di democrazia. Pensavamo, forse in modo romantico, che

libri, affreschi fedeli di tempi complessi: Preghiera per Chernobyl, Ra-

con la fine del comunismo ci sarebbe stata la svolta. Che quella era la

gazzi di zinco, Incantati dalla morte, Tempo di seconda mano, La guer-

strada giusta. E che fosse spianata. Ma non è stato così, purtroppo”)

ra non ha un volto di donna, Gli ultimi testimoni. Testimoni, già. Come

e un barlume di speranza per il futuro della “sua” Russia (“Non basta

lei, un Nobel di passaggio a Ischia. “Ma tornerò presto”, promette.

una generazione per liberarci dei germi del totalitarismo. Ci vorranno molti anni. Almeno altre due generazioni di giovani che guardino il mondo, comprendendo veri modelli di democrazia. Ecco, forse mia nipote, che oggi ha 12 anni, vivrà in una Russia diversa. Migliore”). Le chiedono di Donald Trump, lei non si tira indietro: “L’America ha gli anticorpi per uno come lui: le sue iniziative anche apparentemente antidemocratiche vengono bilanciate dagli organi costituzionali. La Russia,

Sopra, una manifestazione di protesta dopo l’uccisione dell’oppositore politico Boris Nemtsov; sotto alcuni momenti della partecipazione di Svjatlana Aleksievic al Premio Ischia Internazionale di Giornalismo.



F A S H I O N

i

SVITLANA TKACHENKO


46

In apertura e a sinistra, bikini con culotte e crop top Pin Up Stars, borsa Good Mood, occhiali Foreyever da Vogue Beachwear; gioielli Bulli e Pupe, orologio Michael Kors. A destra, kimono e bikini District Margherita Mazzei; sandali con zeppa Voglia d’estate da Andy Calzature; orecchini e collana Ayala Bar, anelli Sence, orologio Ops, occhiali Ottica Cinzia Pipolo.



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Abito in maglia metallica Pin Up Stars, gioielli Sence, occhiali Ottica Cinzia Pipolo.


50

In alto, abito Pin Up Stars, sandali con zeppa Liu Jo da Andy Calzature, occhiali Ottica Cinzia Pipolo, gioielli Rebecca, orologio D. Wellington. A lato, abito Miss Bikini, orecchini Ayala Bar, bracciale I Balocchi, anello Viv. Vogue Fashion Beachwear Forio Citara, Forio Centro, Lacco Ameno (parco Negombo) Info. 081. 908020 e 081. 989492

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P E O P L E

i

LE DONNE DI GIORGIO Text_ Gianluca Castagna Photo_ Dayana Chiocca

D

urante una delle sue frequenti visite

ra, la bellezza, il palcoscenico.

naggi drammatici, spettacoli riusciti e sbagliati,

nell’isola d’Ischia, trovandosi a Forio alla

Imperatore del teatro italiano (non solo perché

provocazioni e affermazioni apodittiche che rive-

Colombaia, la villa che fu di Luchino Vi-

ne interpretò uno, Adriano, per più di 20 anni),

lavano una vitalità indomita, oltre che una saluta-

sconti (e che egli amò molto) fu chiesto a Gior-

voce di insuperabile morbidezza e duttilità, divo

re allergia alle convenzioni e ai tic dei colleghi più

gio Albertazzi cos’era rimasto, tra quelle mura e

sin da subito a dispetto del pedigree controverso.

blasonati o riveriti.

quei giardini, della personalità del Maestro che lo

Eh sì, perché Giorgio Albertazzi aveva combattu-

Albertazzi è stato forse l’artista, di una certa gran-

fece debuttare a teatro nel ’59 in “Troilo e Cres-

to a Salò, e nell’Italia politicizzata del dopoguerra,

dezza, che - più di ogni altro - si è esibito nell’i-

sida” di Shakespeare. «Nulla», rispose Albertazzi.

è sempre stato considerato una figura legata alla

sola, anche in palcoscenici inconsueti. A Serrara

Disincantato, ma franco fino al midollo com’era

destra. In realtà, era un uomo, prima ancora che

Fontana, ad esempio, nel 2006, in una serata di

sempre stato nella vita e nell’arte. Seguendo il suo

un artista, profondamente libero. Capace anche

fine estate insolitamente fredda che affrontò con

sogno fino in fondo e amando la poesia, la cultu-

di perdersi in progetti impossibili, grandi perso-

la tempra di un giovanotto. O a Villa Arbusto a


In apertura e a ds., Albertazzi durante una delle sue visite a Ischia, alla villa La Colombaia con il pubblico e in compagnia di Franco Iacono. Sotto, alcuni momenti dell’incontro in suo ricordo: nella foto di gruppo da sin. Mimmo Maglionico, Fiorella Ceccacci Rubino, Anna Iacono, Federico Fiorenza, Pia de’ Tolomei, Mariangela D’Abbraccio, Franco Iacono. Nella foto a ds, Luisa Corna con Ceccacci Rubino e D’Abbraccio.

Lacco Ameno. Reading, monologhi, happening

mano Albertazzi avvertiva la fine della bellezza

silenzio udibile». «Giorgio è un provocatore. E

sotto le stelle. Riflessioni d’altra natura, talvolta

che si consuma, la nostalgia per la classicità che si

io, agli esordi della mia carriera, cercavo proprio

più dense e sganciate dagli ormeggi letterari di

univa al suo vitalismo mai esausto, al suo spiritac-

qualcuno che mi chiedesse di tirare fuori dal mio

partenza. Sempre nel segno di una spiccata ge-

cio fiorentino, al suo essere attore sino in fondo

intimo sentimenti che nemmeno sapevo di ave-

nerosità, dote che gli riconoscono tutti. Gli impre-

tanto da salire su quel palcoscenico che riusciva

re. Il primo ruolo che ho recitato con lui, prima

sari, le attrici che scoprì e lanciò, gli amici con cui

a dominare malgrado l’inevitabile appanno mo-

che tra noi nascesse una relazione, fu quello di un

condivise ricordi ed entusiasmi nei suoi anni più

torio dovuto all’età. Così era attore anche nella

transessuale. Rimasi stupita: perché scelse proprio

maturi. Come Franco Iacono, che a un anno cir-

sua vita, seduttore di qualsiasi tipo di pubblico, in

me? Tutto pensavo fuorché di poter interpretare

ca dalla sua scomparsa, avvenuta in Toscana il 28

scena e fuori.

un trans». A dirlo è l’attrice Mariangela D’Abbrac-

maggio 2016, ha voluto ricordarlo in due giornate

Il musicista Mimmo Maglionico ricorda «la mera-

cio, legata ad Albertazzi da un periodo di vita e

di studio e testimonianze. Coinvolgendo alcuni

viglia di lavorare con Giorgio in un luogo bellissi-

di arte. «Mi ha insegnato a capire cosa significava

dei suoi collaboratori più fidati, interpreti che han-

mo come Villa Adriana. Da musicista, mi colpiva,

stare in scena. Non abbiamo lavorato tanto insie-

no condiviso pezzi di un cammino artistico longe-

la semplicità e la scorrevolezza che acquistava un

me, ma sono state stagioni cruciali. “Dannunzia-

vo e ricchissimo, e le scuole isolane, a cui è stato

testo per niente facile. Ascoltandolo da Giorgio,

na”, ad esempio, è uno spettacolo costruito su

mostrato un documentario

arrivava con una chiarezza

di me, sul mio corpo e la mia sensualità. Venivo

sulla storia del teatro curato

unica, ricordo ancora lo stu-

dal teatro dei De Filippo, la compagnia teatrale

pore di fronte a tanta bra-

più importante d’Italia. Se Eduardo mi ha bene-

vura, a tanta naturalezza».

detta, è stato Giorgio a lanciarmi. Scegliendo le

La cantante e presentatrice

cose giuste per me. Era un attore modernissimo

Luisa Corna collaborò con

per la sua generazione, ha fatto quello che anni

lui nello spettacolo “Mami

dopo avrebbero fatto Brando, De Niro e Al Pa-

pappi e sirene in Magna

cino». Una modernità che in fondo si è espres-

Grecia”. «L’ho incontrato a

sa soprattutto sul palcoscenico e nelle questioni

Firenze, durante un concer-

che hanno sempre animato il suo teatro, anche

to. Qualche giorno dopo mi

quello più classico: preservare la tradizione vuole

chiamò per chiedermi se vo-

dire davvero portare avanti una prassi polverosa

mance” al Belvedere di Serrara, a Villa Arbusto,

levo fare i Canti delle Sirene. Poi mi propose Circe.

e distante? Come si può mantenere una dimen-

all’Antica Libreria Mattera, a Villa Napoleone. Gli

Non mi sentivo all’altezza: un conto è studiare

sione recitativa ‘alta’ senza per questo rinunciare

“dovevo” questo omaggio, anche per la persona-

teatro, altro è farlo confrontandosi con interpreti

all’autenticità?

le amicizia di cui Giorgio mi ha onorato».

di grande mestiere. Trovammo un compromesso:

Al termine dell’omaggio una proposta di Franco

Al Regina Isabella di Lacco Ameno, tempo e spa-

avrei studiato la parte, sostenuto un provino a

Iacono all’amministrazione di Lacco Ameno: in-

zio per i ricordi, le immagini, gli incontri, le sug-

patto che fosse sincero. Alla fine funzionò. ».

titolare ad Albertazzi l’arena (attualmente assai

gestioni di un’intera carriera. Come quelle, cen-

Fiorella Ceccacci Rubino ha lavorato con Albertaz-

malmessa, in verità) di Villa Arbusto. Invito affatto

trali, dedicate alle periodiche riprese di «Memorie

zi per più di dieci anni. “Frugando nella valigia di

temerario, dato l’amore che una delle figure più

di Adriano», lo spettacolo tratto dal romanzo di

Flaiano”, “La governante” (da Vitaliano Brancati),

emblematiche del palcoscenico italiano ha sem-

Marguerite Yourcenar con regia di Maurizio Sca-

“Harem”, “Il mercante di Venezia”, “Memorie di

pre dimostrato per la cultura della Magna Grecia

parro, lavoro simbolo della sua maturità d’attore.

Adriano”: «Ogni sera creava una magia, entra-

e per una terra che ne è diventata primo avampo-

Nelle riflessioni immaginarie dell’imperatore ro-

va in scena ed era un fatto. Il teatro, diceva, è il

sto in Occidente.

dallo stesso Albertazzi insieme a Dario Fo. «L’Associazione

Terra

ha

voluto questo omaggio per celebrare l’Arte di Giorgio Albertazzi e per ricordare il suo particolare rapporto con l’Isola d’Ischia» ha spiegato Franco Iacono. «Penso

Era un uomo, prima ancora che un artista, profondamente libero. Capace anche di perdersi in progetti impossibili, grandi personaggi drammatici, spettacoli riusciti e sbagliati, provocazioni e affermazioni apodittiche.

alle sue stupende “perfor-


A R T

i

EDUARDO COCCIARDO: VIVERE DI PAROLE IL REGISTA, ATTORE, AUTORE TEATRALE E SCRITTORE, CHE SI È APPENA ESIBITO A FORIO CON IL SUO ULTIMO LAVORO, SI RACCONTA. Text_ Eduardo Cocciardo Photo_ Dayana Chiocca

E’

stato un anno molto importante per me. Diviso fra la prepara-

debuttato il 19 maggio al Nuovo Teatro Sancarluccio, l’8 luglio è andato

zione di Un giorno all’improvviso - un amore contemporaneo

in scena sul molo borbonico a Forio, e sta per iniziare una tournée che

(Ugualos Produzioni, con l’attrice napoletana Francesca Stizzo),

lo porterà ad Avellino, Benevento, al Museo Archeologico di Napoli, a

il Laboratorio di comicità intelligente Pensacomico, ideato da Bruno Ta-

Roma e in Toscana), con i due ex amanti, Sara e Luca, che si ritrovano

bacchini e da me diretto al Nuovo Teatro Sancarluccio, la realizzazione

in un non-luogo ed un non-tempo (forse si stanno incontrando proprio

dell’Orlando Furioso, con gli allievi di Recitazione della Tca (The Creative

in sogno) a discutere di una storia finita male, improvvisamente, così

Arts Teresa Coppa) di Forio, e la promozione del mio ultimo romanzo Gli

come all’improvviso aveva magicamente preso inizio. In un’epoca che

Alfabeti della Morte (Edizioni Arpeggio Libero). Comun denominatore

non sembra riconoscere più dei valori accertati, ci si chiede se valga an-

è e sarà sempre lo stesso: la scrittura. A trecentosessanta gradi. Perché

cora la pena amare davvero, se abbia un senso crederci ancora. Due soli

prima ancora della regia e della recitazione, è la scrittura a catturarmi

personaggi in scena. Un dialogo-monologo fiume. Una sorta di seduta

davvero. Anzi, ho sempre ritenuto che l’interpretazione e la direzione

di psicoterapia, alla ricerca di una risposta, di una verità, di un senso, di

di uno spettacolo (o di un film), altro non siano che proiezioni perfezio-

un giro di boa che ti porti realmente da qualche parte. Temi analoghi,

nanti della pagina scritta. Non semplicemente attuazioni di ciò che per

per quanto sviluppati con uno stile e modalità espressive completamen-

sua natura vive sul piano virtuale e simbolico, ma occasioni per spingersi

te diverse, anche nell’Orlando Furioso, col famoso conte-guerriero visto

verso una “nuova scrittura”, un ponte ideale fra la pagina già scritta (il

come un bambino impelagato in un dolorosissimo percorso formativo

passato), e le pagine da ri-scrivere (il futuro), cosicché il presente, il mo-

che, dagli ideali più puri, lo porta a precipitare nella realtà indistinta e

mento dell’essere in scena, finirà per scorrere nella memoria del pubblico

cinica dell’essere uomo e attraverso il viaggio nella follia ad una nuova

come un sogno che non si è certi di aver vissuto. E questo è anche un po’

coscienza, potenzialmente superiore, di un essere impuro e superumano

il tema di Un giorno all’improvviso - un amore contemporaneo (che ha

allo stesso tempo, capace adesso di vedere le follie del mondo con uno


sguardo analitico, decostruttivo e dominante. Anche il Laboratorio Pen-

una coltre di filtri virtuali, palesemente utilizzati per presentare una certa

sacomico, per quanto rivolto esclusivamente alla comicità, si propone di

immagine di sé al mondo, ed, allo stesso tempo, leggibili in profondità,

riportare tutto al pensiero, al ritrovamento di un senso, sulla scia della

dietro la maschera, dove invece si spalancano bisogni, impulsi, squilibri,

grande tradizione comica napoletana e nazionale.

istinti spesso spaventosi. Provo insomma a riportare il teatro a ciò che

Il mio teatro e la mia scrittura, insomma, fortemente incentrati sul piace-

dovrebbe essere per sua natura: crocevia di verità e menzogne, e luogo

re della parola (codice scritto, corpo e voce allo stesso tempo) provano e

deputato per cercare una nuova chiave di volta.

proveranno a viaggiare sempre in questa direzione (sto lavorando già ad uno nuovo spettacolo che ritengo una sorta di capitolo successivo di Un giorno all’improvviso). In una società che ha fatto dell’ambiguità e della falsità le sue uniche “verità assolute” (con i social che ne sono le un po’ magnifiche e luminescenti cattedrali), provo a stringere il cerchio su ciò che l’uomo contemporaneo cerca testardamente di evitare: il dialogo, il confronto con l’altro, la ricerca di risposte, il coraggio di gettare uno sguardo all’abisso che si nasconde dietro le nostre maschere. Pirandello docet. Ma provo anche a spingermi verso un’analisi tutta contemporanea: ciò che chiamiamo progresso e tecnologia non solo ha ispessito il cuoio delle nostre maschere, ma ci sta rendendo, man mano, sempre più bestiali. Bestie però molto particolari: non completamente istintive e sincere, come animali, ma capaci di nascondere la loro bestialità sotto

55



F A S H I O N

ALINA MONTI

i



In apertura, abito Frida Querida, cappello Le Sciantose, gioielli in ebano e foglia d’oro e collana con elementi in osso Isidoro. Qui, camicia e shorts Aeronautica Militare, bikini Frida Querida, cappello e borsa Ibeliv, bracciali Isidoro, pendente Le Sciantose, espadrillas Manebi.


60

Qui, costume intero Frida Querida, camicia Slam, collana e bracciale in osso Isidoro, occhiali DadĂ .




63

A lato, abito Gas, anelli Nature, occhiali Catuma. Nella pag. seguente, costume intero Frida Querida, camicia Saint Barth MC2, collana e bracciale in osso Isidoro, borsa Saint Barth.

AD & PHOTO_ Riccardo Sepe Visconti MODEL_ Alina Monti MAKE UP_ Ileana Di Raffaele per Aglaia - Ischia HAIR_ Cristian Sirabella per Picasso Hair & Beauty - Ischia DRESS & ACCESSORIES_ Micki Boutique S. Angelo ASSISTANT_ Raffaela Mendella LOCATION_ Forio Lungomare

Micki Boutique via Chiaia di rose, 16 - S. Angelo Info. 081. 999777 Micki Boutique




W E L L N E S S

i

IL FUTURO DEL BENESSERE SI CHIAMA IXYA Text_ Plants & Nature ALINA MONTI IXYA PARTE DALL’ACQUA TERMALE DI ISCHIA E DALLA PREZIOSA ALGA SPIRULINA PER COSTRUIRE L’INTEGRAZIONE NUTRIZIONALE E LA COSMETICA DEL FUTURO.

O

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ggi, quando si parla di superfood, ali-

delle microalghe fresche, la spirulina è, infatti, un

prima viene estratta dalla microscopica Haemato-

menti ricchi di nutrienti efficacissimi

vero e proprio ingrediente cosmetico ad attività

coccus pluvialis, un’alga unicellulare d’acqua dol-

per la salute, non si può non parlare di

multipla, in grado di esercitare sulla pelle un’ef-

ce, qualificata come il più potente antiossidante

microalghe. Plants&Nature che da sempre va-

ficace azione idratante, rigenerante, tonificante,

al mondo scoperto in natura, la seconda come

lorizza le proprietà dell’acqua termale ischitana,

elasticizzante e antiossidante per un approccio

straordinaria fonte di proteine dall’altissimo pote-

già da diversi anni è entrata nel settore, avviando

globale alla bellezza di viso e corpo. La sua com-

re rinvigorente e detox. E’ nato così ti.nutre rin-

una coltivazione di spirulina nelle acque iper-

posizione proteica, infatti, possiede aminoacidi

forza plus, un integratore in forma di capsule,

termali del Castiglione a Casamicciola Terme in

essenziali in forma altamente biodisponibile e ciò

efficace antiossidante, detossinante e ricostituen-

collaborazione con l’Università Federico II di Na-

permette di stimolare la produzione endogena

te grazie all’alta concentrazione di alghe superfo-

poli, accendendo così i riflettori sulla microalga

di collagene e di tutte le proteine alla base del

od, che ha già avuto ampio successo tra i cultori

verde-azzurra made in Ischia. L’abbinamento

processo di idratazione della cute, i suoi attivi

del benessere naturale.

non è casuale, la spirulina, infatti, è conosciuta in

sono inoltre altamente biodisponibili e ciò mas-

tutto il mondo per il suo potente valore nutrizio-

simizza la loro utilizzazione da parte delle cellule.

nale, fonte eccezionale di proteine dall’alto valore

Al Parco Termale Castiglione si può fruire di

biologico, vitamine del gruppo A, D, K e B, sali

trattamenti a base di spirulina e visitare il primo

minerali, aminoacidi e carotenoidi. Già Aztechi e

Ixya Concept Store in Italia. Qui le Ixya beau-

Maya la tenevano in grande considerazione per

ty consultant applicano i trattamenti termali a

le sue capacità curative, ma anche come prezioso

base di spirulina, li affiancano a specifici proto-

alimento, al punto da definirla “cibo degli Dei”

colli di bellezza studiati ad hoc e informano sulle

e, oggi, negli USA è riconosciuta come fonte di

tante proprietà di spirulina e microalghe. Infatti,

PROFUMI DI ZAGARE a Casamicciola Terme, Via Duchessa di Genova, 2 I SAPORI DELL’ISOLA D’ISCHIA

antiossidanti e per la sua capacità di innalzare le

Plants&Nature forte del successo raggiunto dal-

a Ischia Ponte, Via Luigi Mazzella, 150

difese immunitarie. La spirulina coltivata a Ischia

la coltivazione e dall’impiego nutraceutico della

è stata battezzata Ixya (dalla fusione di Ischia

spirulina, ha avviato studi per valorizzare altre mi-

e Maya) e viene utilizzata con grande successo

croalghe, per esempio astaxantina e chlorella

a Sant’Angelo d’Ischia, Via Chiaia delle Rose, 10

in trattamenti estetici che sfruttano le proprietà

da utilizzare singolarmente ed in associazione. La

www.ischiabenessere.eu www.ixya.it

I prodotti della linea Ixya si possono trovare nei punti vendita: ISCHIA BENESSERE di Forio, Corso Francesco Regine, 43

ISCHIA BENESSERE di Ischia Porto inVia Roma 48/a

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ROSE GARDEN



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W E L L N E S S

TERME MANZI HOTEL & SPA: LA SINTONIA RITROVATA Text_ Silvia Buchner Photo_ Riccardo Sepe Visconti Terme Manzi Hotel & Spa piazza Bagni, 4 Casamicciola Terme Tel. 081 994722 - Fax 081 900311 Terme Manzi Hotel & SPA termemanzihotel.com

RIGENERARSI VUOL DIRE RECUPERARE EQUILIBRIO, FORZA, RICONQUISTARE L’ARMONIA PERDUTA. DEDICANDOSI DEL TEMPO. DA TRASCORRERE IN UN LUOGO CHE È ESSO STESSO FONTE DI BENESSERE.

T

utto comincia dall’acqua, quella del Gurgi-

matori), sodio e fosfati di calcio (rimineralizzanti)

e con l’applicazione le cede al corpo, esercitando,

tiello, uno dei più importanti bacini termali

e si riscaldano, fino a raggiungere i 55° circa. Un

oltre ad un’azione rilassante ed antinfiammatoria,

ischitani, su cui il Terme Manzi è stato costru-

prodotto della natura vulcanica dell’isola che nella

un profondo stimolo rigenerativo delle funzioni

ito, storico stabilimento dedicato alle cure nell’800,

Privilege Spa, 1600 metri quadri avvolti dal calore

interne dell’organismo, stomaco, intestino, vie re-

magnifico cinque stelle oggi, dedicato al piacere

che si sprigiona dalla sorgente, è al centro di una

spiratorie, ed un’azione detossinante e rafforzante

di sentirsi bene. Grazie alle acque caldissime che,

serie di percorsi di wellness, terapeutici, di piacere,

del sistema immunitario. Segue il bagno in acqua

lungo il percorso che compiono nelle profondità

in primo luogo i fanghi, e poi un’articolata serie di

termale e il massaggio circolatorio che ridistribuisce

della terra, attraversano rocce da cui captano so-

massaggi e trattamenti estetici, che la possibilità di

i liquidi movimentati dal trattamento e insieme po-

stanze minerali in grado di stimolare positivamen-

fruire anche dell’acqua termale rende ancora più

tenzia gli effetti dei fanghi. Accanto a questa che

te l’intero organismo, in particolare bicarbonati

efficaci. Il fango matura nell’acqua per sei mesi du-

è l’essenza dell’esclusività della Spa al Terme Manzi

(dall’azione antiacida), solfati alcalini (antinfiam-

rante i quali si carica delle sostanze in essa disciolte

Hotel & Spa, massaggi e trattamenti da abbinare in


pacchetti da concordare insieme allo staff tecnico e medico della struttura, professionale e attento a ogni esigenza degli ospiti. Particolarmente interessanti il Neuromuscolare, massaggio che stimola la circolazione con manovre che agiscono sulla muscolatura profonda e ha un effetto drenante e il Resonance che riunisce addirittura 5 tecniche di massaggio. Linfodrenaggio per le gambe, riflessologia plantare, che interviene su specifici punti del piede collegati a determinati organi, ripristinando l’equilibrio energetico negli organi stessi e nel sistema endocrino, massaggio ayurvedico per l’intestino e, ancora, rilassante per il viso e decontratturante alla schiena. In un ambiente dedicato, con le pareti rivestite in fieno e un futon a terra, si eseguono i trattamenti di Thai Shiatsu, antica pratica thailandese che si basa su digitopressioni, manipolazioni e stretching passivo, che sciolgono le tensioni e riequilibrano il sistema neuro-psico-energetico. Dona una grande sensazione di rilassamento lo Shirodhara, antica pratica indiana che consiste in

una colata, lenta e costante, di olio caldo medica-

Per chi cerca, invece, un’immersione nella natura,

to sulla fronte, che stimola il “terzo occhio”, con

oltre che un periodo di rigenerazione, è perfetto il

effetti simili a quelli che si ottengono con la me-

programma Slim & Detox di 7 giorni, che compren-

ditazione. E’ possibile provare anche il massaggio

de colloquio con il nutrizionista e dieta personaliz-

Ayurvedico: eseguito adoperando specifici oli, ini-

zata, incontro con lo chef per apprendere tecniche

ziando dalla parte inferiore del corpo, si arriva alla

salutari di cucina, fanghi, massaggi, consulenza fit-

testa e al cuoio capelluto, attraverso le gambe su

ness, ma anche momenti da trascorrere in giro per

cui ha un’azione drenante, lavorando anche il co-

l’isola, in bicicletta oppure facendo escursioni, o a

lon. Come tutti i trattamenti olistici, il massaggio

mare con il kayak. Inoltre, è possibile seguire corsi

Ayurvedico guarda al complesso della persona e

di yoga e pilates. E a chi è convinto che benessere

lavora per migliorare il funzionamento degli orga-

sia sinonimo di fitness, la Privilege Spa del Terme

ni, rigenerare i tessuti e quindi riportare mente e

Manzi Hotel & Spa offre la possibilità di fruire di

corpo, per la medicina indiana indissolubilmente

una luminosa e attrezzata palestra, che come la

legati, in equilibrio.

Spa è aperta anche a ospiti esterni all’Hotel, dove

Sono dedicati alle coppie i confortevoli, lussuosi

farsi seguire da un personal trainer e frequentare

spazi della Spa Suite, in cui godersi tre ore di benes-

lezioni di Pilates, Functional, Yoga, Cross Training,

sere insieme, due operatori eseguiranno il massag-

Power Yoga, Tango Argentino, Zumba, Spinning.

gio “di coppia” in contemporanea e sono a dispo-

Un tempio dello star bene, insomma, dedicato a

sizione il bagno turco e una vasca in pietra riempita

tutti, dove tutti possono costruirsi i loro persona-

di acqua termale con oli essenziali per un bagno

lissimi itinerari per riconquistare (o conservare) il

rilassante, accompagnato da cocktail e finger food.

piacere di essere in sintonia con se stessi.


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F A S H I O N

CHIARA DI DONNA

i


In apertura, abito con scollatura bustier e gonna a ruota in tulle, corpino in pizzo rebrodè impreziosito con cristalli, vita sottolineata da una cinturina ricamata con cristalli e paillettes Chic Events Camello Creations; orecchini Recarlo, pendente Chimento, tutto in oro bianco e diamanti.

In queste pag., abito dalla linea a sirena in pizzo rebrodè su tulle, ricamato con cristalli e paillettes Chic Events Camello Creations; fede Nardelli, gioielli in oro e brillanti I Gioielli del Sole.

Nelle pag. seguenti, abito in tulle con drappeggio asimmetrico, lavorato con inserti di pizzo chantilly impreziosito con micropaillettes, su décolleté e spalle ricamo effetto tatoo Chic Events Camello Creations; orecchini in oro e brillanti Chimento.




77




80

AD & PHOTO_ Riccardo Sepe Visconti MODEL_ Chiara Di Donna MAKE UP_ Ileana Di Raffaele per Aglaia, Ischia HAIR_ Raffaella Tortora per Aglaia, Ischia

DRESS_ Chic Events Camello Creations, Ischia SHOES_ Andy Calzature Lacco Ameno, S. Angelo JEWELRY_ Bottiglieri Gioielli Ischia

GLASS_ Ottica Cinzia Pipolo - Ischia ASSISTANT_ Raffaela Mendella LOCATION_ Centro di Ischia SPECIAL THANKS_ Salvatore Trentola


Nella pag. pecedente, abito e borsa Chic Events Camello Creations, sandali Marc Ellis da Andy Calzature, occhiali Ottica Cinzia Pipolo, gioielli Rebecca, orologio Michael Kors.

Qui, abito e borsa Chic Events Camello Creations, occhiali Ottica Cinzia Pipolo, gioielli Rebecca, sandali Liu Jo da Andy Calzature.

Chic Events Camello Creations Via Leonardo Mazzella, 88 - Ischia info 340 8238960 Chic Events Camello Creations


A R T

82

i


IACONO - CORTESE: INTERELAZIONI D’ARTE Text_ Pasquale Raicaldo

LA GALLERIA IELASI AD ISCHIA PONTE HA OSPITATO LE OPERE A QUATTRO MANI IN CUI L’ARCHITETTO E FOTOGRAFO MARCO CORTESE E IL PITTORE RAFFAELE IACONO HANNO MESSO INSIEME LE LORO ARTI PER RACCONTARE VOLTI ED ESISTENZE.

L

a bellezza salverà il mondo. Le relazioni, anche. Intrecci tra gli individui, relazioni con il proprio “io”. Un equilibrio com-

plesso tra la nostra interiorità e ciò che ci circonda. Siamo il frutto di incontri quotidiani, il risultato di uno straordinario percorso chiamato vita. “InTeRelazioni” è un progetto che comprende, custodendolo già nel nome, l’obiettivo di fondo, perseguito attraverso l’arte, nelle sue molteplici formi: le relazioni sono tra noi stessi, tra le mille anime che ci compongono, ma anche con gli altri. Siamo animali sociali, e la nostra socialità ci condiziona al punto da diventare parte di noi stessi. Raccontarci e raccontare è, dunque, un’operazione difficile. Vuol dire scegliere, tra le mille sfumature che ci compongono, quelle più evidenti e caratterizzanti. La fotografia e la pittura, per esempio, sono fortemente condizionate dalla soggettività di chi scatta o ritrae. Lasciandosi ispirare dai particolari dominanti. E tralasciandone altri. “InTeRelazioni” penetra nell’io profondo dei soggetti. Diventa il loro specchio, fedelissimo. Hanno accettato non solo di lasciarsi ritrarre ma, soprattutto, di aprirsi. Mostrandosi nudi nel rapporto con se stessi e con ciò che li circonda. Sorrisi e smorfie. Tic e sguardi. La prossemica: distanze che comunicano, il nostro modo di occupare gli spazi fa parte di noi. Ci esprime. “InTeRelazioni” è l’incontro di due discipline: la pittura e fotografia. Il ritratto diventa non già la somma di due arti, ma la loro perfetta integrazione. All’hic et nunc dello scatto, che cattura un attimo di realtà rendendolo immortale e irripetibile, si aggiunge l’intervento pittorico dell’artista, che interpreta e sottolinea,


evidenzia ed esaspera. Due filtri soggettivi per

campione statistico della popolazione isola-

restituire esistenze, più che persone. Immagi-

na. Sono, viceversa, in connessione stretta,

ni che rappresentano, distinguendosi dunque

si direbbe anche intima, con i due artisti. Né

dal “mare magnum” delle immagini che pre-

potrebbe essere altrimenti. Il ritratto è esso

sentano e ci presentano, un caleidoscopio di

stesso una forma di comunicazione. La pri-

scatti industriali che finiscono fagocitati dai

ma “InTeRelazione”. La più importante. Così,

social network, vittima della logica dei “like”.

l’intensa galleria di opere che compone il pro-

“InTeRelazioni” è altro. Raffaele Iacono e

getto è un viaggio immaginifico attraverso

Marco Cortese hanno scelto di andare a fon-

le persone e i loro caratteri. Caratteri, intesi

do nell’io dei soggetti rappresentati. Il loro

come “il complesso delle doti individuali e

non ha l’ambizione di essere un progetto fi-

delle disposizioni psichiche che distinguono

nalizzato a ritrarre, come una gigantesca en-

una personalità umana dall’altra, e che si ma-

ciclopedia, i “tipi” dell’isola d’Ischia. Non ci

nifesta soprattutto nel comportamento so-

sono mestieri, i sedici soggetti non sono un

ciale, nella disposizione affettiva dominante,


85

nell’umore abituale”. Caratteri, intesi come

didascalia che è soprattutto una suggestione.

“segni tracciati, impressi o incisi, cui si attri-

Massimo e Luca, Karin e Nicola, Cristina e

buisca un significato”. L’ambiguità della lin-

Lucia, Marco e Annamaria, Daniele e Silvana,

gua sintetizza un’altra delle chiavi di lettura

Gilberto e Michele, Marco, Luciana e Carmela.

di “InTeRelazioni”: i sedici soggetti rivelano e

Alcuni si relazionano tra loro. Parenti, amici,

si rivelano anche grazie ai segni di cui sono

conoscenti. Alcuni sono vicinissimi agli artisti.

portatori, volontari o involontari. Ivi compresi

Ma un legame ancor più viscerale è quello che

gli interventi del pittore, Raffaele Iacono, il cui

si instaura con l’arte. Un legame destinato,

processo creativo non si rivela che un tassel-

per antonomasia, a sopravviverci. E a salvare il

lo del composito mosaico con cui si ricercano

mondo, proprio come la bellezza.

identità e bellezza. La bellezza, anzi, è proprio nell’identità. I volti sono privi di maschere. Era la “conditio sine qua non”, sottolineata dalle frasi con cui i soggetti si raccontano, una



A R T

i

MIRO IACONO

L’IMMAGINAZIONE E’ POTERE

Text_ Gianluca Castagna Photoretouching & Special Effects_ Miro Iacono

U

n’invasione di dinosauri nel porto di Ischia; blatte preistoriche e incendiarie che mettono a ferro e fuoco il Castello Aragonese; sigari d’argento e corazzate stellari di ogni forma e colore

volteggiano sui paesaggi dell’isola Verde. Non temete, sono solo foto. Immagini meticce, fotogrammi bastardi, scatti che scivolano in rete facendo surfing sulle onde scivolose delle nostre fantasie, dei nostri timori o dei nostri desideri. Anche quelli più apocalittici. Miro Iacono è un nome ben noto nel campo dell’editor fotografico ‘fai da te’: a lui si devono bizzarre e talvolta geniali invenzioni come distese di ghiaccio artico nelle baie più belle dell’isola, divi e divine intrappolati nel turismo di massa come nella più minacciosa delle sit-com, battaglie furiose a metà strada tra Tolkien e Star Wars, pupazzi extralarge in versione horror scaraventati nel presepe buono delle feste natalizie. Fotomontaggi, chiaro, ma soprattutto transfert surreali meravigliosamente



in bilico tra creatività e tecnologia. Frame fortemente narrativi perché in

profezia perfetta, esercizio acuto d’attenzione e sensibilità (pre)veggenti.

una sola immagine concentrano e suggeriscono una o più storie possi-

Gli alieni non scendono dal cielo solo per conquistare il pianeta e fol-

bili. Non sempre allarmanti. Qualche volta prende il sopravvento l’Eden

gorarci con armi ultragalattiche, ma anche per ammonirci dei rischi che

d’altre latitudini, anche solo per lasciare indietro la paura generata dal

corriamo a causa della nostra stupidità. O del caos creato nell’ambiente

mondo così com’è oggi e cercare rifugio in una realtà parallela e riap-

dall’intervento distruttore dell’uomo (altro che lucertoloni giganti). Per

pacificata.

esempio, la voragine ciclopica nell’area della Siena, all’ingresso di Ischia

«Il senso di tutto è che la realtà non mi basta» ammette Iacono. «Ogni

Ponte, oggetto di trasformazione in parcheggio interrato o la cicatrice

cosa che vedo in giro non è mai abbastanza, vorrei un mondo più fanta-

arrugginita con cui è stata sfregiata Cava dell’Isola, a Forio, una delle no-

stico, un surplus di creatività che, grazie ai miei trucchi, compensi il calo

stre spiagge più belle e amate. Di fronte a queste forzature, Miro Iacono

di immaginazione generale. In giro c’è poca vivacità». Davanti all’homo

rifiuta la narratività del reale per rifarsi a uno scenario completamente

videns, Miro si diverte a far coincidere (e scontrare) il già visto e il mai

reinventato in chiave immaginifica. Collirio rinfrescante per i nostri poveri

visto. Una collisione tra l’immaginario, accumulato sulle retine di spetta-

occhi offesi da un bombardamento urticante di soluzioni, anche urbani-

tori onnivori quali siamo diventati, e l’inimmaginabile del reale, situazioni della vita (politica, sociale, turistica) che nemmeno il visionario più spregiudicato potrebbe concepire e che non

stiche, irrimediabilmente nonsense. Che i capisaldi dei monster movies invadano pure i gloriosi lidi! Le foto rapinose, paradossali di Miro si riprendono, in un solo colpo,

vorremmo mai vedere. Ma ciò che spesso è il fuoco d’arti-

la piazza reale, virtuale e mediatica. Le immagini che

ficio di una retorica spinta all’eccesso diventa d’un tratto

il Potere pretende di dare di sé, forse generate in


un War Cabinet assai simile a un Castello kafkiano, vengono neutraliz-

sospensione dell’incredulità particolarmente impegnativa: sono le ton-

zate dalla magnifica libertà dell’immaginazione. Come dire: ora siamo

nellate di immondizia la vera presenza aliena (altro che l’extraterrestre

pari. Certi fotogrammi, pur suggestivi, poco si adattano ad allungare le

doc). La prossima sfida? «Passare a qualcosa di più dinamico. I video, ad

file questuanti dei commercialisti dell’immagine. Anche quelli più lirici e

esempio. Mi piace evolvermi e tentare cose nuove. Lavorare sul suono,

notturni che cantano alla luna. C’è sempre qualche dettaglio insolito a

ad esempio. E misurare la mia fantasia sull’immagine in movimento». Un

suggerire lo sberleffo («mai volgare o aggressivo», precisa Miro Iacono

nuovo dispositivo di svelamento della realtà e dell’apparenza. Coming

quasi rammaricandosene).

soon.

Le odissee dei pendolari (o dei vacanzieri) sui galeoni del Seicento? Lo sguardo attonito di una geisha alla ricerca di un giardino zen nelle epifanie del cemento? Creature mitologiche o provenienti dall’oscuro spazio profondo pronte a colonizzarci? E che sarà mai? Non c’è bisogno di una

90


E V E N T

HAPPY BIRTHDAY CLAUDIA!

i



L

ei si definisce eterna Peter Pan… In realtà, è una affermata imprenditrice che guida, insieme al padre Vito, una importante

azienda leader nel settore dell’ingrosso alimentare. Per festeggiare con l’allegria contagiosa che le appartiene il fatidico passaggio dei 40 anni, Claudia Iacono ha riunito in una sfavillante serata di fine giugno la sua bella famiglia, il marito Salvatore Varriale con i figli Armando e Maria Vittoria, e tantissimi amici nella piacevole cornice del Gardenia Mare, affacciato sull’incantevole baia di Cartaromana e perfettamente allestito per l’occasione da Mauro Brandi. Tema della festa i mitici anni ’60 e non sono mancate le caramelle di ogni foggia e misura, passione della festeggiata. Naturalmente, si è ballato a lungo sulle note di Maurizio Filisdeo con la voce di Barbara Dimini, trascinati dalla joie de vivre di Claudia e, poi, fuochi d’artificio e brindisi allo champagne per il gran finale.


Abiti_ Chic & Kitsch Boutique Occhiali_ Ottica Cinzia Pipolo Gioielli_ Bottiglieri Gioielli Ischia


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F A S H I O N

i


FLORINDA D’ABUNDO

MARIO D’ISCHIA B O U T I Q U E


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AD & PHOTO_ Riccardo Sepe Visconti MODEL_ Florinda D’Abundo MAKE UP_ Ileana Di Raffaele per Aglaia - Ischia HAIR_ Marco Aiello per Marilyn Hair and Beauty

Lacco Ameno - S. Angelo DRESS_ Mario d’Ischia Boutique, Lacco Ameno SHOES_ Andy Calzature, Lacco Ameno - S. Angelo, Mario d’Ischia Boutique,

Lacco Ameno JEWELRY_ Bottiglieri Gioielli - Ischia GLASS_ Ottica Cinzia Pipolo - Ischia ASSISTANT_ Raffaela Mendella LOCATION_ Borgo di S. Angelo

In apertura e in questa pag., pantaloni I Blues, bolerino Anna Rachele; sandali Liu Jo e borsa Marc Ellis da Andy Calzature; anelli Spadarella, orecchino Cangiano, Collana Bulli e Pupe, occhiali Balenciaga. A lato, pantaloni e pull Le Tricot Perugia, espadrillas Toni Ponce da Mario d’Ischia; gioielli tutto Rebecca.




MARIO D’ISCHIA B O U T I Q U E


Nelle pag. precedenti, abito lungo Anna Rachele; occhiali Andy Wolf, choker Rebecca, gioielli Sence; abito e borsetta Anna Rachele, sandali Azurée da Andy Calzature; occhiali Andy Wolf, orologio Michael Kors, bracciale Cangiano, anello e orecchini Rebecca. Qui, abito I Blues, sandali Azurée da Andy Calzature; gioielli tutto Lucos, orologio Think Positive. Mario d’Ischia Boutique C.so A. Rizzoli, 214 - Lacco Ameno Info. 081. 900248


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A R C H I T E C T U R E

i

IL CASTELLO SI RIFA’ IL TRUCCO Text_ Pasquale Raicaldo Photo_ Marco Albanelli


S

ono trascorsi 150mila anni da quando è emerso dal mare, in seguito a gigantesche eruzioni vulcaniche; poi natura e uomini

lo hanno fatto com’è ora, intreccio di rocce, vegetazione, edifici aggiuntisi gli uni agli altri, ha resistito ai secoli e alle dominazioni, cambiando forma e funzioni e continuando a dominare la baia di Cartaromana. Per il Castello Aragonese, incontrastata icona dell’isola d’Ischia nel mondo, è arrivato, però il momento di farsi il maquillage. O meglio: qualcosa in più. Un restauro in piena regola, con tanto di consolidamento e pulizia dei costoni. D’altronde qui il tempo passa e lascia qualche segno. Inevitabile. Se, infatti, è solo leggenda che il suo primo signore in epoca greca sia stato Ierone di Siracusa, potentissimo tiranno siciliano, è storia che almeno negli ultimi 1200 anni circa abbia offerto riparo alla popolazione contro saccheggi e incursioni dei pirati

suo genere: dall’Ischia Film Festival al Festival

una vegetazione minore che ripopolerà i costoni

e sia stato la roccaforte che tutti i dominatori

internazionale di filosofia, passando per il Wor-

senza metterli in pericolo”. C’è poi un intervento

dell’isola hanno eletto a loro dimora, dagli An-

kshop mondiale di urban sketching.

al primo bastione difensivo, realizzato in epoca

gioini agli Aragonesi alla famiglia d’Avalos. Da-

Il restauro in corso, durante il quale il Castel-

aragonese: si tratta del punto inziale della cinta

gli inizi del Novecento il Castello è gestito dai

lo è rimasto sempre visitabile, come quelli che

muraria voluta da Alfonso d’Aragona nella fase

privati. Ed è la famiglia Mattera, oggi, a sal-

lo hanno preceduto è interamente promosso

di fortificazione e ampliamento della precedente

vaguardarne ogni angolo, con una cura

e finanziato dai proprietari grazie ai proven-

struttura angioina. “Il suo restauro segue quello

meticolosa e un’attenzione divenuta

ti derivanti dall’attività di visita del Castello e

del secondo e terzo bastione già realizzato al-

proverbiale, che si traduce anche in

senza alcun contributo pubblico. “L’intervento

cuni anni fa. E’ prevista l’eliminazione di piante

una attenta selezio-

- spiega Nicola Mattera - incide su varie aree e

e arbusti e la reintegrazione della parte muraria

ne degli eventi

ha scopi diversi. Come in tutti gli altri restauri

laddove danneggiata”. E infine: la Cattedrale

legati a una

realizzati qui la linea guida è quella della ‘mano

diroccata dell’Assunta, fatta di ruderi silenziosi

location

leggera’, che consiste nell’aggiungere e mo-

e stucchi sopravvissuti, è più suggestiva delle

unica

dificare il meno possibile per garantire la con-

chiese integre. Testimonianza preziosissima di

nel

servazione delle patine secolari che ne hanno

epoca trecentesca, in parte compromessa dal

caratterizzato l’immagine fino a noi”. Insomma,

famigerato bombardamento inglese del 1809 e

il celeberrimo volto del Castello aragonese, im-

da crolli successivi, il suo campanile presentava

mortalato tutti i giorni da migliaia di fotografie,

una muratura disconnessa e bisognosa di lavori

resterà naturalmente immutato. E allora in cosa

di ripristino dei giunti. Detto, fatto. Così il Ca-

consiste il restauro? “La facciata centrale ha ri-

stello continuerà a resistere ai secoli. Con la sua

chiesto l’eliminazione di piante e arbusti che nel

straordinaria bellezza.

corso degli anni si erano ingranditi al punto da mettere in pericolo la sicurezza dei costoni. Alla prima opera di ‘pulizia’ è seguito un intervento di apposizione di reti e di legature con cavi in acciaio che garantiscano la tenuta della facciata. La tecnica utilizzata consentirà, nel prossimo futuro, lo sviluppo di


E V E N T

i

A ISCHIA LO STAGE NAZIONALE DI DIRITTO DELL’UE “ANDREA CAFIERO” Text_ Redazione Ischiacity

L’ISOLA HA OSPITATO 288 AVVOCATI PER UNA TRE GIORNI DEDICATA AI PIÙ IMPORTANTI TEMI DEL DIRITTO EUROPEO.


“L

’isola d’Ischia per la sua posizione

dell’hotel Continental Terme, avvocati profes-

so Nazionale dell’Ordine degli Avvocati, che

al centro del Tirreno e del Me-

sionisti, praticanti e studenti universitari han-

attualmente si tiene a Rimini. Sono certo, in-

diterraneo ci è sembrato fosse il

no potuto seguire conferenze e lezioni tenute

fatti, che abbiamo tutte le carte in regola per

luogo ideale per ospitare la XVesima edizio-

da illustri relatori provenienti dal mondo acca-

ospitarlo con successo”.

ne dello Stage di Diritto dell’Unione Europea

demico, giudiziario e istituzionale europeo e

intitolato ad Andrea Cafiero, brillante avvo-

da esponenti della classe forense, ma hanno

cato del foro partenopeo scomparso prema-

anche potuto sperimentare l’ospitalità attenta

turamente e che di diritto internazionale e

dell’isola e delle sue strutture e ammirare la

soprattutto dell’UE era studioso appassiona-

sua bellezza. “Sono molto soddisfatto anche

to” - sottolinea Armando Rossi, presidente

per la partecipazione dei colleghi dell’isola

dell’Ordine degli avvocati di Napoli e Provin-

che hanno compreso l’importanza dell’occa-

cia. Al centro di questa iniziativa ormai conso-

sione e spero di poter riconfermare Ischia nei

lidata - organizzata dall’Ordine degli Avvocati

prossimi anni come sede per questo stage di

di Napoli e dalla commissione di diritto dell’U-

caratura internazionale. Aggiungo che il mio

nione Europea e Internazionale - tematiche

sogno è riuscire a portare nell’isola il congres-

più che mai di grande attualità che ruotano intorno al ruolo e alla funzione dell’avvocato europeo, con sessioni di lavoro dedicate alle novità normative e giurisprudenziali dell’Unione Europea, con specifico riferimento alla libera circolazione dei dati, al diritto della concorrenza, ai fondi europei, al diritto penale, al diritto sportivo nell’UE, al futuro dell’Unione politica Europea, in occasione del sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma. “Sono arrivati 288 avvocati da tutta Italia con le loro famiglie – aggiunge l’avvocato Francesco Cellammare, presidente dell’Associazione Forense Isola d’Ischia, che ha coordinato la preparazione dell’evento con la capacità organizzativa che lo contraddistingue - ed erano presenti i presidenti dell’Ordine di città importanti come Roma, Verona, Messina, Lametia Terme, Lecce, ecc.”. Nel weekend 16-18 giugno scorso, quindi, negli spazi attrezzati

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#coltellirosa


i

F O O D

in collaborazione con

#coltellirosa

UNO SU TUTTI

IL PIATTO CHE MI HA SEDOTTO “PARMIGIANA DI ZUCCHINE E PESCESPADA” LA NOSTRA FOODINFLUENCER CECILIA È SEMPRE IN GIRO ALLA RICERCA DI NUOVI SAPORI, DI ABBINAMENTI INSOLITI E DI CHEF CHE CATTURINO LA SUA ATTENZIONE (E IL SUO PALATO). E QUANDO PUNTA IL COLTELLO, È PERCHÉ HA SCELTO DI AFFONDARLO NEL PIATTO GIUSTO, QUELLO CHE SU TUTTI REPUTA ECCELLENTE E… ASSOLUTAMENTE DA PROVARE!

Text_ Cecilia D’Ambrosio Photo_ Riccardo Sepe Visconti

L

OBBLIGO O VERITA’?

a parmigiana, questa geniale combinazione a strati alternati di ortag-

VERITA’: il cibo buono non si mangia, si divora, quindi non sbocconcellatelo,

gi e latticini, è uno dei più riusciti figli dell’inventiva culinaria italica.

sbranatelo piuttosto, semmai accompagnandolo con una crosticina di pane

Pochi ingredienti, quelli giusti, vanno a comporre un piatto che è una

fra le dita e con un bicchiere di Frassitelli D’Ambra, i suoi dolci profumi di gine-

golosità unica. Eppure, è possibile realizzarne varianti davvero gustose, ed

stra, erbe aromatiche, susina, miele millefiori che si uniscono a nette note di

è il caso della parmigiana di zucchine e pescespada, proposta dal ristorante

salgemma, e la sua mineralità si sposano bene con i sapori del piatto.

Bagno Teresa, sulla spiaggia di Citara, a Forio. Il sapore erbaceo, delicato delle zucchine, semplicemente (e perfettamente) fritte, è valorizzato dall’accostamento con la provola affumicata e con il formaggio grana, e poi arriva, inatteso, il pescespada, che accresce la complessità del piatto. Infine, il tocco, fondamentale, del basilico, che ripulisce la bocca. Tutti gli ingredienti - dalle zucchine al pesce - sono freschi e lavorati in giornata: “nel piatto si deve sentire la terra e il mare” mi spiega Flavio Leo che insieme alla cugina Valentina Frassetto dirige il ristorante. Il grande fascino di questa bianca terrazza sul mare mi ha catturata, qui la musica è quella delle onde che si infrangono sulla riva, l’arredamento elegante, ma allo stesso tempo informale, unito ai rossi tramonti che inondano il cielo della baia hanno reso speciale la mia serata al Bagno Teresa. Ristorante Bagno Teresa - Baia di Citara, via G. Mazzella - Forio Info 081 908517081 - 334 3494409


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F O O D

i


CHANDELIER O SCIUE SCIUE’...

LA TUA CENA E’ AL MEZZATORRE! CHEF GIUSEPPE D’ABUNDO

L

Text_ Riccardo Sepe Visconti

’Albergo Mezzatorre, nel comune di Fo-

direttore Giovanni Sirabella che da molti anni

rio, ma a pochissimi passi dalla baia di San

dirige con premura e attenzione l’organizzazio-

Montano a Lacco Ameno, è situato in un

ne dei reparti e del personale e lo chef Giusep-

posto incantevole: il panorama è fiabesco, con

pe D’Abundo che - ne parleremo tra pochissi-

secondo del momento dell’anno, ci sono i pesci

tramonti dolcissimi e struggenti. Ci si arriva per-

mo - ha la diretta responsabilità delle cucine di

di scoglio, come coccio e scorfano, poi frutti di

correndo lo stesso viale che in passato condu-

ambedue i ristoranti.

mare, gamberi, seppie che lavora con tre tecni-

ceva Luchino Visconti alla sua amata dimora La

Il nostro chef è un fenomeno, la cui storia ricor-

che diverse, scottati, nell’olio a bassa tempera-

Colombaia, che di fatto divide il fresco (e profu-

da quella raccontata ne “La leggenda del piani-

tura (confit) e in forno. Il tutto accompagnato

mato di resine silvestri) boschetto di Zaro pro-

sta sull’oceano” di Giuseppe Tornatore. Come

con una salsa realizzata con le parti del coccio.

prio con il Mezzatorre che gli è confinante. Nel-

Danny Boodman/T.D. Lemon Novecento, nato

Il baccalà mantecato con salsa di acciughe e

la bella e raffinata struttura sono due i ristoranti

su una nave, ebbe modo di sviluppare il suo in-

capperi fritti è costruito sul contrasto dolce e

che accolgono gli ospiti, assai diversi tra loro:

credibile talento di musicista senza mai mettere

salato con un’ottima materia prima, baccalà di

lo Chandelier, di assoluto charme, è arredato

piede sulla terraferma, così Giuseppe D’Abundo

grandissima qualità che si manteca con burro

- lo dice il nome - con monumentali candela-

“nasce” professionalmente al Mezzatorre e, at-

e latte e viene servito su una salsa d’acciughe

bri d’argento che di sera creano un’atmosfera

traverso un coerente percorso, supera tutti gli

e crema di zucca, con capperi fritti e chips di

molto chill. A ridosso, invece, della piccola baia

step che separano il ruolo di commis da quello

ravanello. L’insalatina d’astice con emulsione al

privata alle pendici dello sperone roccioso sul

attuale di chef executive, e quindi di responsa-

suo corallo rivisita la famosa ricetta dell’astice

quale poggia la Torre principale (che dà il nome

bile della ristorazione al Mezzatorre Resort &

alla catalana. Lo serve cotto brevemente e poi

al complesso alberghiero), si trova lo Sciué

Spa. Non è semplice accontentare le esigenze

insaporito nel suo brodetto, su un letto di pa-

Sciué, una fresca terrazza rilassante perfetta

di una clientela internazionale, ed è per que-

tate, cipolline, pomodori e crostini; con la parte

per i pranzi estivi a bordo piscina e soprattutto

sto che lo chef ha scelto di dare spazio nei suoi

interna del crostaceo, il corallo, prepara una sal-

per le cene romantiche. L’armoniosa gestione

menù a piatti che guardano anche al “benesse-

sa che si versa davanti al cliente. Il cotto e crudo

del settore ristorazione è frutto dell’incontro e

re”, oltre che al gusto. Adopera molto, quindi,

di spigola agli agrumi ischitani è uno dei piat-

della perfetta sintonia fra tre persone, la bella

i semi (finocchio, lino, papavero, girasole, ecc.)

ti che lo chef D’Abundo predilige, omaggio ai

Alessandra De Lorenzo, la padrona di casa, al

ricchi di sostanze antiossidanti, come nel cre-

tanti agrumeti che costellano gli orti isolani. La

cui gusto molto raffinato si deve l’impostazio-

moso di formaggio, dove li accosta alle erbette

spigola viene servita sia scottata che in forma di

ne della filosofia del posto e soprattutto la sua

profumate, e ha sviluppato piatti vegani, per

tartare, profumata con zenzero e lime, su una

morbida ed avvolgente eleganza, lo scrupoloso

esempio il cotto e crudo di verdure, un antipa-

riduzione di arance e miele, che bilancia l’acidità

e

sto che cambia con la stagione perché realiz-

dell’agrume, e accompagnata con marmellata

zato con creme colorate a base di vegetali

di mandarini, zeste candita, arance a vivo. Ab-

(zucca, pomodoro) e verdure cotte come

biamo però parlato di soli piatti di pesce e, per

gli asparagi, scarola cotta e cruda,

quanto sia rimasto poco spazio a disposizione,

cetrioli, ravanelli, finocchi e com-

accenneremo in finale ad un primo composto

pletato con semi e una cialdi-

di ravioli ai formaggi campani. La pasta fresca

na di riso. Sempre presente

viene farcita con provolone del monaco, cacio

il pescato locale. Nella

bianco e affumicato, condita con una fresca

zuppetta di mare in

salsa ai pomodori siciliani e di Sorrento e guar-

3 cotture, gli ingre-

nita con pomodorini gialli confit profumati con

dienti cambiano a

maggiorana, timo, basilico… Bon appétit!

assai garbato

Mezzatorre Resort & Spa via Mezzatorre, 23 - Forio Info 081. 986111 www.mezzatorre.it Mezzatorre Resort & Spa - Ischia Island


F O O D

i

SAPORI VEG DA

ROSSOPOMODORO Text_ Cecilia D’Ambrosio Photo_ Riccardo Sepe Visconti

LA FAMOSA CATENA DI RISTORAZIONE NEL SUO LOCALE AL CENTRO DI ISCHIA PRESENTA UN’AMPIA SCELTA DI PIZZE CHE FARANNO LA GIOIA DI CHI HA SCELTO DI MANGIARE VEGANO.

I

mpasto lievitato 24 ore, cottura in 90 se-

a inserire novità che riflettono l’evoluzione

in una location di per sé davvero speciale,

condi nel forno a legna: l’autentica pizza

dei gusti. Come le pizze vegane che fanno la

una ex serra e vivaio per piante. Oggi, ben

vuole i suoi tempi e, lunghi o brevi, sono

loro apparizione nel ristorante e pizzeria del-

ristrutturata, è un posto che si mangia con gli

quelli giusti per un piatto che è un’icona. E

la celebre catena presente in tutto il mondo

occhi prima ancora di esplorare il variegato

a pensarci bene, gestire un simbolo non è

(da New York a Chicago e Boston, a Copen-

menù, che da questa estate dedica un ampio

semplice, ma Rossopomodoro ci riesce con

hagen e Reykjavik, a Jedda in Arabia Saudita

spazio a chi ha abbracciato il veganesimo e

successo, da quasi trent’anni, perseguendo

e a Riad in Marocco…) che ha aperto anche

di conseguenza ha abolito i cibi di derivazio-

l’ortodossia culinaria partenopea ma pronto

nel cuore di Ischia al corso Vittoria Colonna,

ne animale e spesso ha difficoltà a trovare


al ristorante una sele-

per l’alternativa vegetale di Morta-

zione sufficientemente am-

com -

della e panzarotto. E i vegani non dovran-

pia di piatti. Le pizze veg di Rossopomodoro

pleta con una spolverizzata di mandorle. La

no rinunciare neanche al calzone fritto, al-

sono una decina e sono adatte anche a chi

Pomodorosa - una delle più amate, in 4 gusti

tro must di Rossopomodoro, golosa tasca di

è intollerante al lattosio (mentre per i celiaci

- in versione vegana contempla pomodorino

pasta farcita all’interno con ricotta ricavata

c’è una carta dedicata). Vengono preparate

del piennolo, mozzarella veg sia con salsa di

dagli anacardi, salame di lupini, mozzarella

con farina di grano ma possono essere richie-

pomodorini gialli di Battipaglia che con filetti

di mais, basilico, pomodoro. E per i dolci, è

ste (tranne quella fritta) anche con impasto

di pomodori antichi di Napoli (frutto di una

possibile scegliere fra le Calde calde, piccole

ai cereali o di farina integrale. Spazio per la

ricerca per recuperare l’autentico S. Marza-

graffe con panna di soia e nutella veg e la ca-

farcitura a mopur, seitan, mozzarella di mais,

no) e corbarini con grana di mandorle. Mor-

prese con farina integrale, mandorle e cacao

ricotta di anacardi, ecc. che sostituiscono i

bide patate con salume di lupini e mozzarella

- molto apprezzata anche dai non vegani.

corrispondenti a base di carne e latte per po-

vegana

ter gustare liberamente, per esempio, la Bresaola, rucola e limone, in cui la bresaola di mopur si aggiunge all’uscita dal forno, insieme alla rughetta e si

Rossopomodoro corso Vittoria Colonna 90 Ischia Porto Info e prenotazioni 344 0195062 www.rossopomodoro.it Rossopomodoro Ischia




i

F O O D

GARDENIA

SEA CLUB & RESTAURANT Text_ Cecilia D’Ambrosio Photo_ Riccardo Sepe Visconti

IL MARE DELLA BAIA DI CARTAROMANA, LA PIU’ BELLA DELL’ISOLA, LA CUCINA FRESCA, CREATIVA AL PUNTO GIUSTO, SOLO CON PESCATO LOCALE E DI STAGIONE: PER UNA SERATA SLOW CHE NON SI DIMENTICA.

L

’incanto

di

per le temperate notti ischitane in quest’angolo

tutti i giorni, il Gardenia regala un’esperienza

Cartaromana, con gli scogli di S. Anna e

è

quello

della

baia

di paradiso il patron Mauro Brandi vi proporrà

speciale: solo su prenotazione è possibile

il Castello Aragonese, scenario unico che

una carta che guarda insieme alla tradizione

mangiare avendo di fronte il Castello avvolto

si gode dal Gardenia Sea Club and Restaurant,

e alla creatività. Mauro, che guida da diversi

dalla morbida luce notturna, per una cena che

raccolto ed esclusivo stabilimento, ideale per

anni questa azienda che da sempre è della sua

lascia fuori la confusione e dà spazio al piacere

chi cerca un ambiente selezionato, tranquillità,

famiglia, ha scelto di dare un’impostazione ben

del buon cibo. A cominciare dagli antipasti, il

servizi. L’arredamento è curato, allegro, lineare

chiara al menù, dedicato al pescato, di territorio,

Gran Crudo, con ostriche, scampo, gamberone,

ma elegante: è possibile scegliere il lettino sulla

stagionale, freschissimo, completandolo con

tartare di pescato profumata con pepe rosa,

spiaggetta o sul fresco prato, con una puntata

alcuni piatti che ormai si identificano con il

oppure mela verde, arancia o scorzetta di limone;

a mare dove sono ancorate “spiaggine”

Gardenia e sono sempre richiesti. E se per il

in alternativa la tartare di gamberi accostata a

galleggianti per prendere il sole stando in acqua.

lunch in riva al mare vanno moltissimo i fiori di

due sapori in contrasto, il deciso gorgonzola e

Per chi vuole esplorare la magnifica costa, si

zucca con farcitura di ricotta, la parmigiana, le

la dolce e acidula arancia. Ma come non farsi

possono noleggiare canoe e, in collaborazione

fritture di pesce, l’antipasto misto di mare, con

tentare dalle sfiziose polpettine di melanzane,

con la cooperativa barche, il gommone per

assaggi di diversi tipi di pesce cotti e marinati, gli

ricetta segreta gelosamente custodita, servite

gite più lunghe. Per non parlare di chi ama

scialatielli al cartoccio, pasta fresca condita con

su salsa alla provola, o dalle saporite alici farcite

la buona cucina, sono in tanti e al Gardenia

un sughetto a base di cozze vongole, scampi

con provola, impanate e fritte su un letto di

trovano proposte diverse attraverso l’intera

e gamberi, la sera ci sono tanti altri piatti da

scarola alla napoletana, con olive nere, pinoli,

scoprire. Infatti, nel fine settimana da venerdì

uvetta. I primi sono di solida tradizione come i

giornata, con uno snack bar sempre aperto e il ristorante che offre una proposta espressamente pensata per il pranzo quindi più leggera e rapida - e, invece,

a domenica fino a ottobre, e nel mese di agosto

paccheri con cozze, pecorino e scorzetta di limone o con gambero rosso in un intingolo di pomodorini appena rosato. Il


pescato è protagonista nei secondi: in questo periodo palamito, alletterato, pesce bandiera, alici, appunto, più in là ricciole locali, lampuga, calamaretti di paranza. Il filetto di pezzogna, orata o spigola viene avvolto con patate prima grattugiate e marinate nel limone e poi infornato, ma si può scegliere anche la cottura su pietra di sale e foglie di agrumi: il calore passa delicatamente attraverso il sale e le foglie, profumando le carni del pesce. La preparazione dei dolci è sempre propria e giornaliera: sia a pranzo che a cena si può gustare la torta Caprese di nonna Pina, con cioccolato e mandorle, adatta anche ai celiaci; e poi semifreddi al pistacchio, all’amaretto di Saronno o al torroncino, golosi e soffici come un parfait. E tanti scelgono anche il menù degustazione al buio, per farsi guidare dallo chef nel mare del gusto, accompagnati da una selezione di vini ragionata, con etichette locali, campane e nazionali.

121 via Nuova Cartaromana, 66 Scogli di sant’Anna - Ischia Prenotazioni 081 991107 Gardenia Mare www.gardeniamare.it


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F O O D

i

BAGNO TERESA

RISTORANTE E SPIAGGIA Text_ Cecilia D’Ambrosio Photo_ Riccardo Sepe Visconti Dayana Chiocca

UN SALOTTO IN RIVA AL MARE PER HAPPY HOUR AL TRAMONTO INDIMENTICABILI E UN’OTTIMA CUCINA FANTASIOSA ED EQUILIBRATA

“P

ortami il tramonto in una tazza”…

punto di riferimento per le sue eccellenze, la

musica (le selezioni fanno scuola) e gustando un

La

Dickinson

cucina, l’intrattenimento, le novità che porta:

drink… Fino al saluto al sole che “va a dormire”,

avrebbe potuto scriverlo assistendo

poetessa

Emily

nel giro di pochissimo tempo, infatti, è diventato

mentre la festa prosegue. Un format di

allo spettacolo che si ripete ogni giorno al Bagno

un appuntamento irrinunciabile il loro aperitivo

successo, al punto che quest’anno verrà portato

Teresa. In un angolo della baia di Citara, da

domenicale. Nel pomeriggio della domenica la

a Procida, Capri e in terraferma. La sera si

una parte la parete verde di punta Imperatore,

terrazza diventa il set dove si esibiscono dj e

rinnova poi il piacere del ben mangiare, immersi

dall’altra il mare libero dove la sfera di fuoco

barman, un richiamo irresistibile per i ragazzi ma

nell’atmosfera romantica della baia, si va alla

si tuffa tutte le sere, questo stabilimento e

anche per giovani famiglie che amano

ristorante di Forio regala un posto in prima fila

trascorrere qualche ora

per godersi uno dei momenti più magici della

ascoltando ottima

giornata. I divanetti all’interno e, soprattutto, la terrazza con la spiaggia sottostante costituiscono un luogo privilegiato, dove fermarsi e rilassarsi: gli arredi bianchi, i tocchi di blu sapientemente sparsi qua e là, le candele che si accendono quando scende la notte ne fanno un vero salotto in riva al mare. Se, infatti, si tratta di un lido storico a Citara, guidato dalla famiglia Leo, e in particolare da Antonio, adesso sono i giovani che ne hanno preso le redini, dando un’impostazione trendy, dinamica, fresca. Flavio con la cugina Valentina Frassetto cura il ristorante e la terrazza, mentre Giovanni Leo con nonna Maria si occupa della spiaggia attrezzata e dei suoi servizi. Il Bagno Teresa oggi è un

scoperta

di un


menù fantasioso ma attento a conservare sempre l’equilibrio. Come nello Sfizio di mare, composto da più elementi, ciascuno con un ben preciso accordo di sapori: tonno in agrodolce, marinato in aceto con cipolle caramellate, gamberoni in crosta di sesamo su ricotta spumosa, parmigiana di zucchine bianca con provola e pescespada, polpo grigliato, frittura di totanelle con verdure in tempura. Fra i primi, vi segnaliamo i paccheri con totani e peperoncini verdi dolci appena “saltati”, che conferiscono al piatto profumo e croccantezza. Unicamente ottimo pesce fresco, che varia a secondo del pescato locale, nella zuppetta senza spine che riflette la ricchezza del nostro mare, in questa stagione ricciola, pezzogna, polpo, cozze, vongole, calamari e gamberoni; in alternativa, irresistibili le fritture di gamberi e totani o di pesce di paranza. Ma per l’estate è da provare

Bagno Teresa Ristorante Bar Spiaggia Baia di Citara, via G. Mazzella - Forio Info 081 908517 Bagno Teresa Aperto a pranzo tutti i giorni, a cena da martedì a sabato

125

sicuramente anche l’insalata fredda di baccalà

chantilly e fragole alla mousse aromatizzata al

con patate, olive, capperi, arance che danno

rum con croccantino di mandorle. Da gustare

una nota fresca e profumata e il tocco sfizioso

sotto un avvolgente cielo di stelle…

del porro fritto. Il momento dolce è affidato alle preparazioni tutte realizzate da loro, si va dal tiramisù al cestino di pasta fillo con crema


F O O D

i

BAGNO - RISTORANTE

RICCIULILLO

IL PANORAMA MAGNIFICO SI COMBINA CON UNA CUCINA CREATIVA IN QUESTO BAGNO STILE ANNI ‘60 DA VIVERE ANCHE LA SERA. Text_ Cecilia D’Ambrosio Photo_ Ischiacity

I

l bagno Ricciulillo, gestito da più genera-

ti. Inevitabile decidere di fermarsi a mangiare,

condi, sono originali, profumate e si accostano

zioni dalla famiglia Mattera, nel cuore del

nel fine settimana è aperto anche per la cena,

benissimo ai nostri piatti tipici del Sud. Come

comune di Ischia a due passi dalla centra-

complice il magnifico sfondo del castello Ara-

nella ricca insalata estiva, con lattuga, radic-

lissima piazzetta S. Girolamo, è probabilmente

gonese, e soprattutto la cucina di Monica. Da

chio, avocado, pomodori, cetrioli, saporitissimi

uno degli stabilimenti più piacevoli dell’isola.

cui escono piatti ogni anno sempre nuovi, dai

gamberi, condita con vinaigrette aromatizzata

Merito dell’azzurro vivo del mare, della brezza

toni un po’ fusion, che uniscono con succes-

da spezie, miele, senape e pepe rosa. Sapori

fresca, dell’allestimento in bianco e blu, e poi

so sapori e ingredienti di provenienze anche

esotici e freschi nel sushi scomposto con tarta-

ci sono la cortesia di Giovangiuseppe Mattera

molto diverse, che lei combina con risultati

re di tonno e una classica guacamole, il famo-

e Monica Split e delle loro figlie Joelle e Nadine

davvero piacevoli. Particolarmente sfiziose le

so condimento messicano a base di avocado,

Mattera che seguono con attenzione gli ospi-

salse che crea per accompagnare insalate e se-

completata con un mix piccante di maionese


e chili. E’ molto mediterraneo, invece, lo spa-

I secondi sono soprattutto a base di pescato,

co da abbinare ai crostacei ed etichette nazio-

ghetto su salsa di pomodoro crudo: la pasta

come il calamaro imbottito con melanzane e

nali anche di nicchia, soprattutto bianchi, per

bollente si appoggia su un intingolo di pomo-

olive nere, la zuppa di pesce con gamberoni,

quanto non manchino i rossi che, refrigerati,

dori preparato a freddo e completato da cozze

cozze, vongole e calamari, il pesce spada “ar-

accompagnano bene per esempio la zuppa di

e una chips al parmigliano. Sempre richiesto lo

reganato”, profumato con aceto di vino bianco

pesce. Gli spazi all’aperto del Ricciulillo sono

Scarpariello di Monica, pasta di Gragnano con

e origano o ancora i gamberi in crosta di birra

anche la location ideale per festeggiare con gli

pomodorino fresco, tanto basilico e grana, e

con wasabi e soja. Bella scelta di dolci, come

amici, per un compleanno o un battesimo o

le linguine alla puttanesca con olive, capperi e

la lemon tart perfetta dopo un pasto a base

per ambientarvi un ricevimento di nozze: ele-

gamberi. Si mangiano una dietro l’altra le perle

di pesce, e poi cheesecake, torta cioccolato e

gante nella sua informalità, sarà un evento che

di merluzzo, polpettine di pesce freschissimo,

mandorle con mousse al mascarpone, sfoglia

ricorderanno tutti con piacere, e lo staff è a

avvolte in una panatura molto croccante e frit-

con crema pasticcera e frutti di bosco. Joelle

disposizione sia per l’organizzazione della sola

te, servite con una salsa al cetriolo e wasabi.

cura la cantina: tante bollicine metodo classi-

location che per seguire il catering. Ricciulillo Spiaggia, Wine Bar e Ristorante Lungomare C. Colombo (loc. Punta Molino) Info 081 18515910 - 338 1446355 www.ricciulillo.it Bagno Ricciulillo Aperto tutti i giorni a pranzo, a cena venerdì e sabato


PIETRA MARTONE: DIMMI COSA BEVI E TI DIRO’... Text_ Pasquale Raicaldo Photo_ Angela Patalano

A

i Frassitelli, Casa D’Ambra “battezza” il Pietra Martone, un bianco fine ed elegante, frutto della vendemmia del 2015. 3700 bottiglie, accurata selezione di uve, un cru nel cru. La festa si celebra sotto

una gigantesca pietra di tufo verde, meravigliosa testimone di tempi lontani, eppure vicinissimi. Sembra quasi una cattedrale, a guardarla bene. Qui, su un pendio dell’Epomeo a 600 metri sul livello del mare, il tramonto è realmente una suggestione. Affinato per circa 18 mesi sui lieviti - recita la scheda tecnica - a testimonianza della straordinaria longevità del Biancolella, il Pietra Martone si caratterizza per un bouquet di notevole finezza, con delicati sentori floreali di acacia e ginestra che si aprono su sfondo di erbe aromatiche e mela annurca. Ma questa è anche la storia di un’identità che si rinnova, in un lungo pomeriggio di suggestioni che poi diventa sera, e quindi notte. Accorrono sindaci e cantanti, sommelier ed esperti, giornalisti e imprenditori. Inquadrano con gli smartphone assetati di bellezza il sole che cala a picco sul mare, assaggiano le prelibatezze dello chef stellato Nino Di Costanzo e della famosa pizzeria napoletana La Masardona, e poi si lasciano affascinare da una storia che sembra una favola, mentre è decisamente reale. Il protagonista si chiama Michele Mattera, ma da queste parti - nel cuore dell’isola contadina - i soprannomi valgono assai più dei nomi. Il suo era Candelora. “La tenuta Frassitelli - raccontava con malcelato orgoglio - la feci comprare io ai D’Ambra, pezzo dopo pezzo, dai vari con-


tadini. Ho impiegato un paio d’anni per sistemare, con queste mie mani, i muri a secco, le parracine. Poi iniziammo a piantare, ho messo a dimora una ad una le barbatelle”. Oggi è un piccolo Paradiso. I filari assecondano le asprezze di un territorio brusco, il microclima è sorprendente. Anche in una serata mite. “Frassitelli è un’anomalia dell’isola, piove la metà che altrove, in inverno c’è la neve e in estate non si va mai oltre i 25°C e il vento soffia tanto da scolpire fantasmi nel tufo. Qui la biancolella produce poco, ma i grappoli sono perfetti, sani, forti e maturano tardi”. Andrea D’Ambra ha seguito il suggerimento di uno dei maggiori esperti nazionali, Luigi Veronelli, di lavorare separatamente le uve biancolella della tenuta. “Nel 1985 ne vinificai 50 quintali in purezza, di nascosto da zio Mario (Ndr. Protagonista, con Michele e Salvatore D’Ambra, della storia di questa casa vinicola). Lui lo provò. E ne fu conquistato”. E il 15 giugno, per questa bella festa del vino e della memoria, ci sono il sindaco di Serrara Fontana, Rosario Caruso e l’assessore Irene Iacono, l’avvocato Benedetto Migliaccio, patron della Vigna dei Mille Anni, Maurizio Casagrande, il critico Antonio Fiore, Lucia Moraschi, il critico Alessandra Di Tommaso, Andrea Ferraioli delle Cantine Marisa Cuomo, Alessandra Vinciguerra, Giorgio Brandi, Anastasia Fimiani, Enzo Rando, Massimo e Roberto Ielasi, Marco Starace, Luigi Lombardi. Marina e Sara D’Ambra sono eleganti e raffinate: l’una ha creato l’etichetta del nuovo vino, e accoglie col sorriso gli ospiti, l’altra - enologa - gira il mondo acquisendo know-how, e naturalmente facendosi ambasciatrice dell’isola. Note profumate e delicate, note rock come quelle dei musicisti di “The Groove Street Mania”, che accompagnano la serata con il loro ormai celebre risciò. Non manca nessuno, sotto la grande pietra-monumento, simbolo di questi luoghi e delle persone che li hanno vissuti. Rendendoli immortali.


W E L L N E S S

i

‘O VAGNITIELLO: UN PARADISO A DUE PASSI

L

Text_ Cecilia D’Ambrosio Photo_ Dayana Chiocca

sciuta dal ‘600 per le sue proprietà terapeutiche, quando le illustrò il me-

MACCHIA MEDITERRANEA, BENEFICHE ACQUE CALDE, COMODI MATERASSINI A MARE: QUESTO STABILIMENTO IDROTERAPICO HA TUTTE LE CARATTERISTICHE PER TRASCORRERVI MAGNIFICHE GIORNATE DI RELAX E DIVERTIMENTO.

a baia del Bagnitiello, a due passi dal centro di Casamicciola Terme, è un luogo in cui la natura ha voluto essere generosa: una serie di balze che si tuffano nel mare, un boschetto, la rigogliosa macchia

mediterranea e una sorgente naturale di acqua calda mineralizzata conodico termalista Giulio Jasolino, nel suo famoso libro dedicato alle acque curative dell’isola. Un mito antico ne racconta l’origine: il giovane Acmeno, figlio di una ninfa, abitava nell’isola d’Ischia. Un giorno, cadde in mare e, invano, chiese aiuto. Si affidò quindi alla preghiera, Giove ascoltò la sua disperata richiesta e lo trasformò in sorgente. Le membra del fanciullo si sciolsero, come le braccia e i nervi, che si tramutarono in acque correnti: e proprio perché la fonte è viva l’acqua è calda e ricca di principi attivi. Ed è qui, in un ambiente incontaminato, che sorge ‘O Vagnitiello, parco idrote-

via Vicinale Bagnitiello, 5 Casamicciola Terme - Isola d’Ischia Info 081 996164 info@vagnitiello.it - www.vagnitiello.it O’Vagnitiello

130


rapico gestito da Luisa, Luciano e Roberta Schiano e dalla loro famiglia da

tellitare, cassaforte, frigo bar e aria condizionata) e accesso gratuito ai

tre generazioni. Una scoperta per i cinque sensi, se si desidera fermare il

servizi del parco: si può scendere a mare a qualsiasi ora del giorno, per

tempo per qualche ora: le terrazze-giardino su diversi livelli sono arredate

non parlare del totale relax che si raggiunge distendendosi sui lettini gal-

con lettini, ombrelloni in paglia, tavolini, sedie a sdraio per rilassarsi lonta-

leggianti ancorati nella baia per prendere il sole e insieme stare al fresco.

no dal caos, tuffandosi di tanto in tanto in mare o in una delle sette pisci-

Tra i fiori all’occhiello del Vagnitiello, la cucina, che propone il pescato

ne, poste a diversa altezza, in modo da potersi riservare anche tranquilli

del giorno, sempre scelto da

angoli di piacere e distensione. Le acque della sorgente del Bagnitiello

per il pranzo,

Luciano con estrema cura, e piatti veloci come fresche impepate di cozze e sautè

sono marine e risalgono dalle profondità del sottosuolo c a l d e

di vongole e primi preparati al momen-

e benefiche e oltre che nelle piscine a differenti tempe-

to. A cena il ristorante è aperto su preno-

rature, è possibile goderne nella sauna naturale affaccia-

tazione, e allora si assapora appieno il

ta direttamente sulla baia. ‘O Vagnitiello è anche un

fascino che ‘O Vagnitiello sprigiona sot-

piccolo albergo per pochi selezionati ospiti, composto

to le stelle, magari facendo anche un

da otto deliziose stanze, con ogni comfort (tv sa-

bagno nella piscina più calda.


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E V E N T

i

VAGNITIELLO, E’ QUI LA FESTA! Photo_Dayana Chiocca


G

li Amici del Global Film Festival, ca-

ed elegante ma soprattutto divertente - dove

pitanati da Pascal Vicedomini, hanno

si respirava l’armonia degli anni ‘60, come ha

scelto il parco ‘O Vagnitiello, piccolo

sottolineato lo stesso Vicedomini, ideatore del

paradiso immerso nel verde lungo la costa di

Global Fest. Luciano con Luisa e Roberta Schia-

Casamicciola Terme, per suggellare con una

no sono stati gli squisiti padroni di casa, che

serata indimenticabile l’edizione 2017, den-

hanno reso una location già di per sé fascinosa,

sa di presenze importanti e di appuntamenti.

qual è la baia del Vagnitiello, il luogo ideale per

Grazie, infatti, alla collaborazione con Ischiaci-

vivere la festa, fra buon cibo, ottimo vino ischi-

ty si è potuto organizzare una festa - piacevole

tano, tanta musica, e la bellissima sintonia che


si è creata. Grazie, fra i tanti, a Nastassja Kinski, Tony Renis, Armand Assante, Marc Canton, Darina Pavlova, Nicole Slak Jones, Andrea Griminelli, Valerio Caprara, Alice Peneaca, Antonella Salvucci, Alberto Mannelli, Giovanni De Vivo, Andrea Centrella, Aldo e Rosa Imer, Francesco e Antonella Floro Flores, Claudia Iacono, Angela e Marco Bottiglieri, Stani Senese e Marina D’Ambra, Gerardo Sorrentino e Anna Di Scala…


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E V E N T

i

REVOLUTION D’ORTA: IL BORGO FESTEGGIA Text_ Riccardo Sepe Visconti Photo_ Dayana Chiocca

P

rima che arrivasse lui - Lucio D’Orta -

za ad una comunità e ad una storia comune,

scuno occupa una postazione ed intrattiene

Ischia Ponte era un mortorio. Una fra-

valorizzare le attività commerciali senza fare

(piacevolmente - e gratuitamente!) il pubbli-

zione marginalizzata, ancorché bellis-

preferenze, inciuci, doppiopesismi… Insieme

co. Allo stesso tempo - l’idea è semplice ma

sima, del comune di Ischia. Fine della storia.

ad un gruppo di amici (Luciano Iacono, Fran-

assai azzeccata - il centro viene interamente

Ha voglia di cincischiare e borbottare il vec-

cesco Iacono, Raffaele Cannovo, Sebastiano

interdetto al traffico veicolare e (ed è que-

chio presidente del Borgo di Celsa… la verità

Balestrieri) che fin dal primo momento han-

sta la novità!) disseminato lungo le strade di

è che nessuno prima di Lucio era riuscito a

no attribuito valore e fiducia alle idee di Lu-

tavolini e sedie per accogliere il grande pub-

far emergere le potenzialità di questo bor-

cio, è stata costituita un’associazione con lo

blico a cena (hanno calcolato circa 5mila per-

go caratteristico che si affaccia sulla baia di

scopo di animare la vita di Ischia Ponte et…

sone ogni venerdì). Pian piano dal bar Cocò,

Sant’Anna e sul Castello. E ci è riuscito con

voilà, il gioco è fatto: tutti i venerdì, dal pri-

presso il piazzale delle Alghe, a tutti i localini

una formula facile facile: risvegliare l’orgoglio

mo all’ultimo metro di estensione territoriale

lungo lo Stradone (che fino a poco tempo fa

della gente del posto, il senso di appartenen-

la zona si anima di artisti e performer, cia-

vivacchiavano), a quelli in largo “Boccia” e in



via Giovanni da Procida e, ancora, dietro le

personalità ed uno spessore dal punto di vi-

loro. Poi pensa anche al futuro prossimo e

Chiazze, per non dire di quanti si trovano lun-

sta economico assai più importante rispetto

immagina di esportare questo format in tutta

go la via principale (via Seminario e via Maz-

al recentissimo passato.

l’isola: basterebbe (!!!) creare una connessio-

zella), insomma tutti hanno compreso che

Adesso, migliaia di turisti, ma anche di iso-

ne tra i 6 municipi locali per assicurarsi che

Ponte può diventare uno straordinario luogo

lani, decidono di andare “al Ponte” per tra-

anche altri territori di gran fascino possano

di accoglienza non solo per passeggiarvi ma

scorrervi del tempo e fermarsi a cena. Pasti

seguire l’esempio di Borgo in festa. Fino ad

anche, e soprattutto, per degustare cibo in

semplici e caratteristici, che tuttavia aprono

oggi, ad Ischia, nessuno ci è riuscito, stai a

una cornice piena di allegria, coinvolgente e,

le porte a nuovi dinamismi economici e com-

vedere che Lucio ce la fa!...

al tempo stesso, molto ben organizzata (da

merciali che non potranno che fare un gran

sottolineare, per esempio, l’efficiente servi-

bene a tutta la zona. Ma naturalmente Lucio

zio di navette gratuite dal parcheggio perife-

D’Orta (che ha le idee chiarissime) non pensa

rico di Fondobosso, che consente di portare

affatto di fermarsi qui: nei suoi progetti, par-

tanta gente a Ponte senza creare ingorghi).

tendo dal prossimo Natale - che intelligente-

E questo aspetto modifica, anche in profon-

mente vuole programmare già oggi! - c’è il

dità, la destinazione commerciale del Borgo

coinvolgimento (finalmente!) degli alberghi:

e la sua funzionalità: infatti, declinandola in

già, perché se Ischia Ponte fungerà da attrat-

chiave di ristorazione, lo si trasforma in gran-

tore turistico anche nei periodi di bassa sta-

de attrattore di pubblico, conferendogli una

gione i primi a giovarsene saranno proprio

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GIGANTESCO SEBON INAUGURA A ISCHIA Photo_ Dayana Chiocca Il più grande ed attrezzato supermercato di tutta l’isola ha aperto a Barano d’Ischia, in località Molara: 1600 metri quadri di superficie in cui accanto al tradizionale assortimento per la cucina e la casa (oltre 7000 referenze complessive), sono dedicati ampi spazi all’ortofrutta, al banco freschi, alla gastronomia, ai piatti pronti, per poter consumare un pasto leggero e gustoso anche se non si ha tempo di cucinare, alla pescheria con arrivi giornalieri, e ancora macelleria, congelato sfuso, panetteria e una ricca selezione di prodotti che soddisfano i nuovi stili di vita, vegani, bio, per celiaci. Inoltre, una fornita enoteca. Tutto questo è SEBON Supermercati, una struttura modernissima, che annovera anche quattro casse automatiche per rendere più veloci i pagamenti, apertura no stop tutti i giorni (domenica solo la mattina) e un funzionale parcheggio, servizi che trasformano la spesa quotidiana in un momento di svago.



foto a cura di Dayana Chiocca

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FOTOPITTURA ALLA GALLERIA IELASI Hanno lavorato insieme per svelare personalità e caratteri, per andare alla ricerca del mondo di dentro di 16 diverse persone, che sono a loro vicine, che conoscono bene, a cui vogliono bene, Marco Cortese e Raffaele Iacono, architetto, fotografo, innamorato dell’arte e sempre curioso verso nuovi modi di espressione l’uno, uno dei più sensibili artisti ischitani l’altro. Il risultato del loro incontro sono le tele e le foto che sono state esposte negli spazi della galleria di Massimo Ielasi, a Ischia Ponte, e a cui Ischiacity dedica uno spazio in questo numero del magazine.


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IL CASTELLO DI ANDREA

Si chiama Castello l’ultima creazione di Andrea D’Ambra, enologo, proprietario della più grande e antica casa vinicola dell’isola d’Ischia, che trent’anni fa ha piantato il piccolo vigneto “nascosto” fra le antiche mura del Castello Aragonese, esclusivamente con vitigno biancolella. E’ stato vinificato artigianalmente fino al 2016, quando i proprietari, la famiglia Mattera, ha deciso di affidarne la lavorazione a Casa

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ROMANZO FANTASY PER FABIO CANINO AL COQUILLE Fabio Canino, conosciuto personaggio televisivo (è uno dei giudici “storici” del programma Ballando con le stel-

D’Ambra. Il risultato è un biancolella DOC, espressione piena del territorio, con le sue rocce vulcaniche che gli conferiscono la giusta mineralità e acidità, è un vino che rispecchia l’isola. Prodotto in sole 600 bottiglie, è stato presentato al Castello, dove sarà possibile trovarlo nella carta dei vini del ristorante.

le), attore, conduttore radiofonico, scrittore ha presentato negli eleganti spazi del Coquille Lounge Bar e Relais Corte degli Aragonesi a Ischia, su invito di Milena Di Pierri, il suo libro Rainbow Republic - Romanzo distopico gay, un genere questo del romanzo distopico, mix tra fantasy e lavoro di riflessione dedicato a tematiche su cui la nostra società non può evitare di interrogarsi, che attrae molti autori. Un inno all’amore ed una satira pungente

del mondo omosessuale quella di Canino: il racconto si svolge, infatti, in una Grecia ridotta in ginocchio dal default economico, che si rialza dopo essere stata occupata dalla comunità omosessuale globale, che trasforma quella che un tempo fu la culla della cultura classica in una repubblica gay, attraverso istituzioni e leggi in linea con le esigenze di chi è abituato a guardare al mondo con occhi inclusivi e sensibilità per il bello.


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GROSSA AFFERMAZIONE PER DIONIGI GAUDIOSO, NUOVO SINDACO DI BARANO D’ISCHIA Dionigi Gaudioso rinnova la tradizione di famiglia, iniziata con il mitico padre, il professor Giosi Gaudioso - che è stato uno storico e potentissimo sindaco di Barano negli anni passati - e raccoglie il testimone dal sindaco

uscente il dottor Paolino Buono, che ha guidato il paese per due mandati. Grandi festeggiamenti insieme ai moltissimi che hanno collaborato al suo successo… per poi mettersi subito al lavoro.


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A LACCO AMENO APRE LA CANTINA DEL MARE ENOTECA WINE CLUB Lacco Ameno si arricchisce di un nuovo presidio del buon bere, ha aperto infatti a due passi dal centro, in via Rosario (civico 11), l’Enoteca Wine Club, costola de La Cantina del Mare, ristorante dedicato al pesce freschissimo e ai piatti preparati sul momento dal proprietario e chef l’istrionico Pierpaolo Iovinelli. Che accanto a quella della cucina coltiva da sempre la passione per il vino. In questo piccolo locale, infatti, si organizzano degustazioni per andare alla scoperta delle migliori etichette della Campania in particolare, ma non solo… Potete seguirli su FB La Cantina del Mare, per conoscere le date dei prossimi appuntamenti.

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LA FORTUNA DIVENTA DESIGN, ALLA GIOIELLERIA MASSIMO BOTTIGLIERI Teresa Bottiglieri porta nella sua luminosa gioielleria in piazzetta S. Girolamo, nel cuore di Ischia, uno degli elementi fondanti della napoletanità, la scaramanzia, e lo fa dedicando un corner ad oggetti di design che raccontano il rapporto intimo, viscerale fra la città (e la cultura) partenopea e la necessità di propiziarsi la buona sorte. Sono firmati Scaramanzia, li ha ideati l’architetto Massimiliano Santangelo, che ha anche uno show-room a Napoli in via Poerio, e li hanno realizzati designer e artigiani. L’architetto Santangelo durante l’inaugurazione ha raccontato il significato delle sue creazioni ai tanti amici presenti, fra cui l’attrice Lucianna De Falco. Non aspettatevi solamente corni (che pure ci sono), perché i simboli della scaramanzia si celano anche dietro elementi apparentemente non riconducibili a tale culto. Infatti, i soggetti possono essere sinuose sirene, particolari di pesci, teste di lupi (ricordate l’augurio “in bocca al lupo”?), “vesuvi” e frecce dorate, l’inconfondibile silhouette del santo più venerato ed esili ampolle a richiamare il sangue, che poi è la vita, e diventano monili da indossare (bellissimi gli orecchini in vetro con il cornetto rosso fuoco) o a oggetti da usare per arredare gli ambienti che amate di più, realizzati usando ogni tipo di materiale, vetro, ceramica, lucente metallo con un tocco di contemporaneità…



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DALL’ORTO ALLA PIAZZA: KM ZERO A SUCCHIVO

La piazza di Succhivo, graziosa frazione del comune di Serrara Fontana, poco prima di S. Angelo, che sempre più spesso è al centro di belle iniziative, ha ospitato la prima tappa del mercato a chilometro zero nell’isola d’Ischia - organizzato dal comune di Serrara Fontana con la collaborazione di Coldiretti e Campagna Amica. Verdura, frutta, miele, formaggi, conserve esposti e in vendita, erano tutti provenienti da orti e terreni isolani o preparati con prodotti locali. Serrara Fontana ha messo a dispo-

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BUON COMPLEANNO STEPHEN!

sizione un luogo dove la domanda e l’offerta possono incontrarsi, che è però più di un semplice mercato, diventa, infatti, occasione di confronto e condivisione di esperienze fra produttori, “orto lovers” e semplici curiosi, fondamentale per far crescere e maturare un interesse per il cibo di qualità che è sempre più presente. Insieme agli agricoltori del posto esponevano anche produttori rappresentativi di eccellenze regionali non isolane, con lo scopo di creare sinergie tra gli agricoltori campani.

Durante una magica serata sotto le stelle al bagno Ricciulillo della famiglia Mattera, Stephen Church, suddito della corona britannica innamorato dell’isola d’Ischia dove ormai trascorre molti mesi all’anno, ha festeggiato il suo sessantacinquesimo compleanno insieme ad alcuni dei tantissimi amici ischitani, c’erano infatti fra gli altri Clementina Petroni, Mar-

co e Angela Bottiglieri, Cecilia, Ilaria e Alessia del team dell’hotel Capizzo, Silvana Mattera, Anna Di Scala con Gerardo Sorrentino, Gianni Mattera…


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WHEN THE SUN GOES DOWN… LO SPETTACOLO COMINCIA AL BAGNO TERESA Photo_ Angela Patalano

L’appuntamento è per la domenica pomeriggio, quando la luce diventa più morbida e al lido Bagno Teresa a Forio, sulla spiaggia di Citara, la console si accende e i barman si scatenano: è l’appuntamento dell’estate con la buona musica, in particolare chill out e ambient fino a sonorità house e deep, con i cocktail di tendenza, con finger food e stuzzichini preparati da loro, quello organizzato da Flavio Leo e Valentina Frassetto con tutto lo staff del Bagno Teresa. E poi c’è il tramonto, ogni sera uno spettacolo diverso con il sole che si tuffa nel mare, e si balla fino a quando il cielo non è pieno di stelle!


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DA ROSSOPOMODORO LE STAR DELLA PIZZA

Conoscere i segreti dei migliori pizzaioli, apprendere come realizzare la pizza a casa, imparare quali errori non si devono assolutamente fare quando si maneggiano lievito e farina, impastare in prima persona la propria pizza e gustarla appena sfornata. Naturalmente, insieme alle invenzioni dei maestri… Tutto questo è possibile ogni settimana nei mesi di luglio e agosto al ristorante pizzeria Rossopomodoro nel centro di Ischia al corso Vittoria Colonna, a due passi dalla piazzetta S. Girolamo, durante la masterclass Pizza d’aMare. Appuntamento, quindi, con star dell’arte bianca come Teresa Iorio, Diego Vitagliano, Salvatore Lioniello, Attilio Albachiara, Diego Viola. I primi due incontri hanno dato l’occasione al pubblico di appassionati italiani e stranieri della pizza di prendere

lezione da Gino Sorbillo e Davide Civitiello. Il primo ha preparato la sua pizza speciale Come un Tonno, con lo strepitoso tonno di scottona marchigiana, pomodori gialli, colatura di alici di Cetara, mozzarella di bufala campana DOP e olio extravergine di oliva. Civitiello, invece, ha presentato la sua creazione che accosta la bufala a polpa di riccio, alga spirulina, scorza di limone di Sorrento, per una farcitura che si richiama decisamente al mare estivo.




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BAROCCO INAUGURA A S. ANGELO IL SUO TEMPIO GOURMET IL ROC BAR CAFE’ RESTAURANT LOUNGE La magia di una serata al profumo di mare, sotto il magnifico cielo del borgo di S. Angelo, al Roc Bar Cafè nuova apertura firmata dallo stilista Rocco Barocco, un legame forte con l’isola il suo che si rinnova con questa realtà che accresce il glamour del borgo più fashion dell’isola d’Ischia. Il direttore di Ischiacity Riccardo

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DIVIN MANGIARE A SANT’ANGELO

Photo_ Simone De Sanctis E’ uno spazio attento alla buona ristorazione, guidato con passione dai “divini” Giu Iacono e Lisa Castaldi, il Divina a S. Angelo, dove l’atmosfera sognante del borgo si combina con una cucina sempre alla ricerca di proposte nuove, che si tratti delle serate CucinArt, in cui stanno dietro ai fornelli chef ospiti, come dello chef resident, Enzo David. Poco meno di trent’anni, napoletano, esperienze con

Sepe Visconti e la responsabile del settore marketing Cecilia D’Ambrosio hanno cenato in ottima compagnia, con Pascal Vicedomini, ideatore e patron del Global Film & Music Fest, Gianni Bulgari, il gioielliere più famoso al mondo con la compagna Maria Grazia Fantàsia e naturalmente il padrone di casa Rocco Barocco.

gli stellati Libera Iovine e Gaetano Trovato ma anche per 4 anni al lounge bar Coquille di Ischia, si esprime attraverso squisite preparazioni realizzate con cotture brevi ed ingredienti freschi, legate alla tradizione ma aperte a richiami del mondo orientale e alle sue tecniche di lavorazione. “Un piatto che mi rappresenta? La tempura di gamberi con finta salsa di soia. La preparazione della tempura è quella classica, ma la servo, invece che con la soia, con polvere di alga wakame e con un brodo ristretto di polpo, che si rifà a un antico street food napoletano. Il polpo viene bollito e il brodo che se ne ricava è saporito, ci si sente il mare, lo iodio, e inzuppandoci il gambero si crea un magnifico contrasto dolce-salato”. Altra grande passione dello chef David i dolci, ama mangiarli e prepararli: al Divina potrete gustare, fra i tanti, L’isola d’Ischia, crema di ricotta di bufala dolce aromatizzata al basilico, crumble di mandorle, crema al limoncello e zeste di limone, ancora una volta un accostamento che non si dimentica.


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LA FAVOLA DI AMORE E PSICHE IN UN AUDIOLIBRO Attore di teatro, specializzato nel doppiaggio e nella post produzione audio, Domenico D’Agostino - ischitano con un’ampia esperienza professionale fuori dall’isola - ha scelto di realizzare nell’isola il suo primo prodotto audio, un audiolibro che superasse gli standard della comune lettura ad alta voce, pur non avvalendosi degli studi di registrazione della capitale. Molti degli audiolibri attualmente in commercio, infatti, risultano noiosi soprattutto perché vengono letti dagli stessi autori, che non sono attori di professione. Domenico, invece, per realizzare una nuova edizione integrale della Favola di Amore e Psiche di Apuleio, ha riunito diciotto interpreti, fra cui naturalmente lui stesso, affinché l’ascolto sia coinvolgente e diversificato. La voce narrante lascia spazio ad ogni personaggio, ciascuno interpretato da un diverso attore o attrice, per offrire un’esperienza audio strutturata in maniera cinematografica. Il racconto, che fa parte di uno dei pochissimi romanzi del

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GUSTO, PROFUMI & GOURMET AL TERME MANZI

mondo latino arrivati fino a noi, le Metamorfosi, è la storia, ricca di avventure, di un amore contrastato (con lieto fine) fra una mortale e una divinità che contiene tutti gli elementi che troveremo nei secoli a venire nelle fiabe (da Biancaneve a Cenerentola a Barbablù), ma perché no anche nella loro versione contemporanea, le telenovelas. L’audiolibro si può acquistare sul sito goodmood.it.

Giovanni De Vivo, l’executive chef stellato Michelin del ristorante gourmet Il Mosaico, all’hotel Terme Manzi di Casamicciola, ha proposto, insieme al pizzaiolo Ivano Veccia, una serata di degustazione a quattro mani, creando un riuscito menù in cui si sono alternate le preparazioni dello chef De Vivo, imperniate sui sapori del mare nostrani con tocchi etnici, alle pizze con farciture tipiche della stagione accostate fra loro con perizia.





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