Il Volto delle Guerriere_di Riccardo Sepe Visconti

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IL VOLTO DELLE GUERRIERE Siamo in debito con donne come loro

di Riccardo Sepe Visconti con il patrocinio di


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uesto romanzo fotografico è nato osservando l’immenso lavoro svolto nell’ambito della Sanità Campana sotto la precisa guida del Presidente Vincenzo De Luca, ed è stato reso possibile perché, in particolare, alcune persone mi hanno aperto le porte degli ospedali campani, esse sono: l’avv. Bruno Cesario, capo Ufficio di Rappresentanza Istituzionale e Relazioni Esterne del Presidente della Giunta Regionale Campana, che per primo mi ha accordato fiducia e garantito piena agibilità; il dr. Antonio d’Amore, direttore Generale dell’ASL NA 2 Nord, che mi ha permesso di accedere in ogni presidio sanitario sotto il suo controllo e il dr. Pietro Rinaldi, dirigente ASL NA2 Nord, esperto in comunicazione, che mi ha accreditato nei luoghi più ostici ed impenetrabili di tutti gli ospedali; la mia riconoscenza va ovviamente a tutti gli altri Dirigenti di Aziende Sanitarie Campane e Direttori Sanitari dei diversi Ospedali che mi hanno accolto senza esitazione, anche in quei momenti dove era davvero difficile trovare la concentrazione per coordinare l’emergenza. Infine ringrazio Cecilia D’Ambrosio, compagna di vita, che mi ha seguito e supportato in questo lavoro e mi ha aiutato a superare le sue molte complessità. Napoli, febbraio 2022

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uesta raccolta di immagini non è dedicata alle Donne ma è ispirata da esse; non è una celebrazione ma una documentazione, dunque non è un tributo, né un omaggio ma un semplice atto di lealtà.

Ho chiesto a Silvia Buchner (che mi assiste in tutti i lavori che pubblico) di riassumere con alcuni aggettivi il senso al femminile del carattere delle donne impegnate in questa battaglia, eccoli: professionali, creative, caparbie, amorevoli, intuitive, empatiche, gentili, risolute, instancabili... Personalmente ho provato a fare del mio meglio per fissare in una serie di scatti ciò che sono le Guerriere del Covid.

gennaio 2022 - Riccardo Sepe Visconti

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e frasi che accompagnano questa raccolta di immagini realizzate nei reparti COVID della Campania tra il marzo 2020 e il novembre 2021 sono tratte da scritti e dichiarazioni di Francesca Mannocchi, giornalista che

vive la malattia, e dal taccuino di fotoreporter di Riccardo Sepe Visconti che la malattia la osserva. Tra queste e quelle è stata inserita una sola frase che fa eccezione: quella del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ed è stata scelta perché in questo periodo è particolarmente bella e soprattutto perché è vera.

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iamo nati tutelati, siamo nati fortunati. A volte lo dimentichiamo. Fino a pochi mesi fa sottovalutavamo la fortuna di vivere in un Paese dove chiunque, in linea di principio, può vivere sereno pensando che lo Stato –

cioè l’unione dello sforzo di tutti noi – provveda alla sua salute in caso di bisogno. Un diritto perdibile, però, di cui con superficialità rischiamo di liberarci. Oggi, con il Covid, ce ne siamo accorti tutti.

(febbraio 2021, Francesca Mannocchi)

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on dobbiamo mai perdere la misura delle cose. Non dobbiamo mai perdere l’umiltà, non dobbiamo mai dimenticare che noi veniamo dalla terra, dalla povera gente.

Mai perdere la testa. Vincenzo De Luca

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a vita inizia in sala parto, ed è appunto dai reparti di Ginecologia - Ostetricia e da quello di Neonatologia che parte il mio racconto fotografico. Purtroppo in questi stessi reparti arrivano anche donne che, convinte di proteggere il

nascituro, non si sono vaccinate, e così hanno contratto il Covid, ed è terribile... La vita delle partorienti o delle giovani madri può essere esposta a pericoli molto seri, e lo stesso accade al nascituro: in alcuni casi le madri sono costrette a partorire anche con molto anticipo, per poi essere ricoverate nei reparti di rianimazione. Con tutto ciò che questa tragedia comporta…

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23 marzo 2020, Ospedale Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli: tutto il Pronto Soccorso è stato trasformato velocemente, disperatamente, in reparto Covid...

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eri sono entrato nel Pronto Soccorso dell’ospedale di Pozzuoli, trasformato in poche ore in reparto di rianimazione e di terapia intensiva e sub intensiva Sars CoV - 2, ed ho assistito al muto e lento spettacolo della morte che lotta per

divorare la vita. Dapprima ho attraversato il reparto sub-intensiva ed ho guardato negli occhi quegli uomini e quelle donne sui letti: una di loro mi ha sorriso e mi ha chiesto di fotografarla così, sorridente... per la figlia; perché se le cose le andassero male voleva lasciare un’immagine di sé forte! Ma io non conosco il suo nome (sono così tanti i pazienti quaggiù ed in questo ambiente nessuno può toccare nulla, non ho alcuna possibilità di procurarmi carta e penna per scrivere appunti, né posso prendere il cellulare perché si contaminerebbe) e se mai le succedesse qualcosa come potrei spedire il suo ritratto alla figlia?... Mioddio come avremmo mai potuto immaginare di vivere questa vita precipitata in tale abisso?... Come potevamo anche solo pensare di finire in questo inferno? Un inferno popolato da demoni, coloro che ancora rubano, speculano sul dolore, sulla fragilità, quelli che si arrampicano sui cadaveri per qualche pacchetto di banconote (dio, come li odio!); ma anche popolato da patrioti, quelli che non dicono mai no, quelli che ci sono, sempre. Quelli che nell’uragano del dolore trovano la forza di sorridere agli altri o di mandare un sorriso alla figlia... attraverso un fotografo di passaggio nella tormenta... (RSV)

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essuno ci ha insegnato a cadere; nessuno ci ha insegnato a dire: “ho perso”; in pochi ci hanno insegnato a dire: “ho paura”.

(FM)

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scoltare il ritmo algido e mortifero dei bip dei monitor, nel silenzio orribilmente ovattato delle sale di rianimazione; respirare l’odore dei disinfettanti ma anche i dolciastri umori olfattivi della morte; assistere

(invertendo il rapporto tra arte e realtà) alla spietata trasposizione della Deposizione del Caravaggio o degli incubi onirici di Francisco Goja che si incarna nei corpi disarticolati e inermi dei pazienti imbrigliati in un reticolo di cannule e sensori... E ciò che accompagna queste scene - sempre e dovunque! - è l’assoluta impermeabilità ad ogni inutile cedimento emozionale del personale che - come se si trovasse in uno stato di ipnotica dissociazione dal contesto terrestre - agisce in questi luoghi. Alle dottoresse, alle infermiere, alle OSS, non si chiede pietà (quella è lasciata alle gente che ha tempo a disposizione...) ma efficienza, lucidità, perizia, consapevolezza, fermezza assoluta. (RSV)

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i è stato chiaro che la morte è un affare di chi resta. Sono i vivi che vogliono essere ingannati, sono i vivi che hanno paura. I malati, no. I malati lo sanno, che stanno morendo, anche quando

fingono per non far soffrire chi resta. (FM)

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rovare un criterio per superare la morte delle persone amate è la fatica quotidiana del dopo... Il dopo è addestramento all’oblio.

(FM)

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o ti sento”... non c’è alcuna possibilità di dirlo ai pazienti in stato di incoscienza. Il solo modo che hai di far sentire empaticamente la tua vicinanza è... passargli una lieve carezza sulla fronte. Non è molto, ma in

certi casi è tutto... Osservo la perizia dei movimenti di coloro che si prendono, senza alcuna sosta, cura dei pazienti: quelli che hanno avuto necessità d’essere intubati per ricevere l’ossigeno direttamente nei polmoni, naturalmente, vengono sedati (alcuni più profondamente, altri in modo più superficiale). Da quel momento gli ammalati perdono qualsiasi autonomia ed è necessario sottoporli ad un controllo costante. Ogni volta che un’addetta al reparto (sempre protetta da tuta, occhiali, casco, calzari, maschera e diversi strati di guanti l’uno sull’altro) tocca i pazienti deve necessariamente sfilare i guanti più in superficie (ne calzano tre paia uno sull’altro), sanificare quelli al livello inferiore e infilare nuovamente guanti puliti. Questa operazione viene compiuta in continuazione... Un turno di assistenza dura in media tra le 4 e le 6 ore durante le quali le operatrici non possono mai toccarsi il viso, né alcuna parte viva del proprio corpo. Dunque non è possibile fare cose naturali come aggiustarsi gli occhiali o la mascherina - che dopo le prime ore cominciano a recare fastidio - grattarsi dall’inevitabile prurito, bere, andare in bagno per le necessità fisiologiche, etc. Il compito del personale sanitario prevede di restare sigillati all’interno delle tute impermeabili con i caschi ben calati sul capo; bisogna provare questa sensazione, costringendosi a viverla sulla propria pelle, per capire cosa significhi alla lunga... (RSV)

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desso siamo fragili, imbarazzati, disarmati. La nostra forza, la forza che pensavamo di avere, è sbriciolata su un tavolo, dove c’è (in frantumi) la vita che avevamo prima e che non tornerà… più.

Ci guardiamo e pensiamo: perché? E poi ci guardiamo allo specchio e pensiamo: perché a noi? È una frase ingiusta, è una frase crudele; a volte le cose umane possono essere crudeli; a volte le cose umane possono essere feroci; a volte la malattia può essere feroce. Perché la malattia è sempre fare un patto con la rabbia. Ma oggi questo “perché proprio a me”? è diventato un “perché proprio a noi”? E non ha risposte convincenti, o forse ne ha una per ognuno, perché l’epidemia è una malattia che non colpisce un singolo, ci colpisce tutti. E l’unico singolo che colpisce è la collettività. Colpisce i sani, i malati; quelli che malati lo erano già prima e ci costringe ad isolarci per riscoprirci comunità. (FM)

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nvece no, non ce l’hanno insegnato che anche la medicina è incerta e che dobbiamo saper accettare un “non so” come risposta. (FM)

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iccole storie marginali... dal campo di battaglia. Ieri ho vissuto - toccandola con mano - la divisione in due dell’Italia: da un lato quelli che stanno bene (e non capiscono cosa ci sia dall’altra parte),

dall’altro quelli che stanno male (e sanno tutto!...). Ho visto un infermiere di 60 anni, terrorizzato. Non dal virus ma dalla claustrofobia: restare chiuso sigillato per ore ed ore in una tuta-scafandro, con maschere strette al volto e casco che ti asfissiano... per lui era impossibile!... Con gli occhi lucidi, terminato il turno, ha chiamato la caposala e le ha detto: “non riesco... non ce la faccio”!... La caposala gli ha sorriso e gli ha risposto di non preoccuparsi, lo capiva… (lo avrebbe spostato in un altro settore). La caposala ha una figlia... che si sta specializzando... a Bergamo, la “Città martire”... Io sospetto che la caposala sia forte con gli altri (perché ve lo assicuro è una donna che infonde sicurezza) perché questo è l’unico modo che ha di proteggere anche la figlia... a Bergamo! La protegge attraverso la sua forza d’animo, in questi casi diventa la tua più grande risorsa. (RSV)

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23 ottobre 2020, una piccola storia, eccola:

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er raccogliere testimonianze sulla lotta alla pandemia a giugno andai a far visita al dr. Fabio Numis, primario di Medicina d’Urgenza al Pronto Soccorso dell’Ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli.

Fabio mi accolse nel suo minuscolo ufficio al fondo di un corridoio. Iniziammo l’intervista ed io misi in funzione il registratore... dopo circa due minuti alcune urla, provenienti dal corridoio, si fecero sentire nettissime e poiché erano incessanti, selvagge, disperate e molto ma molto acute, a poco a poco resero impossibile continuare la nostra conversazione. A quel punto chiesi al primario: - perché non chiami degli assistenti e non li mandi a controllare il paziente per capire cosa stia succedendo?... - lui mi rispose: - Riccardo, queste grida non sono di un paziente, sono di uno dei nostri!... La pandemia produce molti effetti collaterali devastanti. Uno di essi è la sindrome da burnout: crollo psicologico, rottura degli equilibri, panico, depressione, alterità, dissociazione, smarrimento, follia!... La mente umana è delicata, non sempre riesce ad assorbire gli urti, a gestire situazioni così impattanti e compromettenti. E quando un recipiente, nato per contenere, va in frantumi... si perde tutto il contenuto. Il Covid è anche questo!... (RSV)

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“Amorevolmente”...

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i spiegano infermiere ed OSS, che sono coloro che hanno maggior rapporti di intimità con i malati, che per sopravvivere nei reparti COVID è necessario non “portarsi i malati in casa”, ovvero, pur mantenendo

atteggiamenti premurosi, evitare di trasformare in affetto il flusso di emozioni verso le persone in cura. Con Daniela tutto questo non è stato possibile. Appena entrai in corsia un’infermiera mi disse: “voglio farti conoscere una paziente eccezionale”. Daniela mi fu descritta come una giovane donna, estremamente determinata e forte e… anche un po’ vanitosa. Mi dissero. “lei ci tiene molto a raccontarsi, le piace che le persone si interessino alla sua storia”. Fu così che la conobbi, le parlai, raccolsi il suo dolce sorriso… Siamo abituarti a vedere le persone affette dalla sindrome di Down come fragili, Daniela, al contrario, era fortissima. Ma il Covid lo è stato di più. Pochi giorni dopo la mia visita le sue condizioni sono precipitate e lei è morta. In stanza con lei era ricoverata anche la madre che mi ha insegnato il valore di una parola desueta dicendomi con voce emozionata: “queste persone (si riferiva a tutto il personale del reparto) con noi sono Amorevoli”. Sì, amorevole, che bella parola dimenticata... e ritrovata nella corsia di un ospedale. (RSV)

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iamo tutti uguali, qui, signora. Il tempo non ci appartiene più, ho detto, mettendo via l’intransigenza… (FM)

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uesta immagine l’ho realizzata quando l’epidemia era nel pieno della sua devastante virulenza e negli ambienti Covid si viveva una tensione molto, molto, palpabile...

Stesa su una barella di Pronto Soccorso, in attesa di essere visitata, una donna anziane - sola - mi appariva smarrita: il suo modo per orientarsi e cercare un punto d’equilibrio era quello di stringere tra le mani una minuscola collanina (appena visibile) da sgranare al fine di mantenere il conto per la recita del rosario. Ancorché non sia credente, il rapporto tra la malattia e la fede è un aspetto della vita che mi cattura e mi appassiona. I protocolli di allontanamento da tutto e da tutti - imposti dal contagio - rafforzano il rapporto tra il credente ed il suo mondo spirituale. Questa reazione mistica produce senz’altro un conforto e perfino un ricovero a chi rischia di lasciare - completamente nudo! - la propria esistenza: una sorta di condanna terribile, e senza possibile appello, che puoi affrontare solo se affidi le tue aspettative a qualcosa di soprannaturale, che trascende le miserie umane... Credo che in casi come questi l’idea di Dio ti possa avvicinare all’idea stessa di ritrovare una casa pronta per accoglierti... E questo aspetto, forse, può concederti un po’ di pace. (RSV)

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piaggia d’Ischia, anni ‘70: una fetta di dolce anguria di quel bel colore rossorosso (la cui brillantezza puoi distinguerla così bene al sole dell’estate), da mordere mentre il succo ti cola tra le mani... per me da ragazzino

significava libertà, allegria, felicità... Questa mattina, all’Ospedale Giovanni da Procida di Salerno stavo visitando il reparto Covid in compagnia dello pneumologo Benedetto Polverino e siamo entrati in una stanza dove è ricoverata una delle pazienti (le cui cure per contrastare l’infezione stanno dando ottimi risultati)... ma nel farvi ingresso l’abbiamo trovata vuota, al che il dottore ha incaricato immediatamente gli infermieri di cercare la paziente, preoccupato che si fosse potuta sentire poco bene nel bagno... nel bussare alla porta del gabinetto la signora non rispondeva e la tensione è immediatamente salita. L’ho trovata io, un paio di stanze più in là: la signora si era andata a sedere al fianco di una luminosa finestra ed aveva scelto quel luogo per rivolgersi a Dio. Stringeva tra le mani un semplice rosario di plastica fluorescente e guardando al di là delle lastre di vetro per osservare l’arrivo della Primavera, si era isolata in una preghiera silenziosa. Il volto sereno ed il corpo protetto da una vestaglia di un magnifico rosso-rosso anguria! Vedendo questa scena, pur non essendo credente, capisco che anche nel tumulto è possibile trovare una propria pace. (RSV)

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uando stavo per andare, ero già sull’uscio, F. mi disse: “Non devi aver paura del tuo corpo, non ti è nemico, è strumento di comprensione, usalo per conoscere il mondo e le persone, usalo anche per farti

conoscere dagli altri”. (FM)

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ei reparti di isolamento degli ospedali il solo contatto umano che i pazienti possono avere è con il personale sanitario. Chi non ha la fortuna di avere con sé un cellulare deve chiederlo in prestito agli infermieri perché le

brevi conversazioni telefoniche sono l’unico modo possibile per comunicare con i propri affetti. Per tutto il resto esistono solo il letto, il respiratore, le mura della stanza e il rapporto con medici, infermieri e OSS. È in questo groviglio di paura di morire, ansia per il domani, smarrimento per l’oggi, rimpianto per il passato, che nascono rapporti affettivi cementati, da un lato, dal senso di riconoscenza del paziente che a queste persone affida la vita... e dall’altro, dal desiderio caparbio di vincere sulla malattia che anima il personale. Il tutto percorso - da entrambe le parti - da forti scosse di emozione! Io ho il privilegio di raccogliere... alcune scintille. (RSV)

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omando a matita sul taccuino: perché ho così tanta paura di dimenticare? Rispondo a matita sul taccuino: perché la memoria è la mia storia è il mio passato, il mio passato è origine e destinazione.

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o assistito ad una scena intrisa di “filosofico spirito partenopeo”: nel reparto accettazione del Pronto Soccorso di Pozzuoli, in piena pandemia - sebbene in un momento di minore tensione - si è presentata una

paziente (o candidata tale) con una maschera da sub sul volto(!!!): la signora lamentava un certo “malessere ad un dito”!... Al che l’infermiera preposta all’accettazione (una donna simpatica ed energica, dal forte sense of humour) le ha detto: “Signò, ma site passata addò Decathlon pe’ v’accattà a mascherina primm’ e vennì add’nuje?!... (RSV)

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ro abbastanza grande per scegliere, non abbastanza per sapere perché lo stessi scegliendo. (FM)

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uando all’inizio dell’estate del ‘20 andai a Benevento al San Pio ad intervistare la dr.ssa di Giovanna Di Salvio, mi confessò: ”Durante i giorni di massima emergenza, ero preoccupatissima, ho sostenuto

turni, anche doppi, con l’idea di non esporre troppo il personale in giro nelle sale di contagio. Ho avuto paura, certo, ma la paura è un sentimento sano e umano. Anche con la paura ognuno ha fatto il suo dovere. Sempre. Fino in fondo. E forse anche molto di più”. Poi la dottoressa mi aggiunse una postilla che mi lasciò perplesso: “Ho fatto tutto quello che andava fatto, ma se dopo l’estate dovesse ritornare una seconda ondata saranno altri a dover entrare in quelle stanze perché io non ci ritorno”. … Poi è arrivata la seconda ondata, e… Naturalmente Giovanna è stata la prima a rientrare in quelle stanze. Perché? Perché i nostri medici sono fatti così. (RSV)

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rova ad immaginare cosa significa entrare cosciente in un ospedale e da un certo momento in avanti restare separato in modo assoluto dal mondo: non poter più incontrare i tuoi affetti più cari, non poter più

tornare a casa, alla tua quotidianità, non essere più proprietario della tua esistenza ma restare soltanto inquilino del tuo solo corpo - che è, insieme, tutto ciò che ti resta, ma anche la tua prigione… Pensa che, da ammalato di COVID 19, non potrai più vedere il volto di nessuno, non potrai distinguere le persone che ti si avvicineranno e non potrai mai sapere se da un momento all’altro qualcuno ti dirà: “per il suo bene, per aiutarla a respirare, per farla guarire... dobbiamo addormentarla perché le dobbiamo mettere un respiratore artificiale in gola”... E tu sai... che le tue possibilità di risvegliarti da questo incubo sono poche, molto poche... chissà… troppo poche, se tu avessi ancora voglia di vivere, dopo tutto questo… Pensa a tutto ciò e... capirai (bene) quanto sia importante, che valore abbia, per un paziente isolato e smarrito la carezza dolce di una mano affettuosa che ti assicura: avrò cura di te! Le Donne sanno essere forti perché si esprimono anche attraverso piccolissimi gesti… (RSV)

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Ospedale Santa Maria di Loreto Nuovo, Napoli Osp. Anna Rizzoli, Ischia Napoli di notte Gabbiano nel cielo di Mergellina Rep. Rianimazione Covid II Policlinico, Napoli Rep. Rianimazione Covid II Policlinico, Napoli Rep. Rianimazione Covid II Policlinico, Napoli Rep. Rianimazione Covid II Policlinico, Napoli Rep. Rianimazione Covid II Policlinico, Napoli Rep. Rianimazione Covid II Policlinico, Napoli Rep. Ginecologia Covid II Policlinico, Napoli Rep. Neonatologia II Policlinico, Napoli Direzione sanitaria II Policlinico, Napoli Rep. Terapia Int. II Policlinico - Rep Ginecologia, II Polic. - Rep. Terapia Int. II Policlinico Rep. Neonatologia II Policlinico, Napoli Corsia Pronto Soccorso Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli Rep. Rianimazione, Osp. San Pio, Benevento Ospedale Santa Maria di Loreto Nuovo, Napoli Rianimazione, Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli Reparto Rianimazione, Osp. San Giovanni di Dio, Frattamaggiore Office Caposala Pronto Soccorso, Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli Corsia Pronto Soccorso Osp. Santa Maria delle grazie, Pozzuoli Rep. Rianimazione Osp. San Pio, Benevento Pronto Soccorso, Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli Pronto Soccorso, Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli Rep. Rianimazione, Osp. San Pio, Benevento Rep. Rianimazione, Osp. San Pio, Benevento Rep. Chirurgia, Osp. Anna Rizzoli, Ischia Pronto Soccorso, Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli Ospedale San Pio, Benevento Rep. Rianimazione, Osp. San Giuliano, Giugliano Pronto Soccorso area Covid, Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli Rep. Rianimazione, Osp. San Pio, Benevento Nuovo reparto Terapia sub Intensiva Covid, Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli Rep. Rianimazione, Osp. San Giuliano, Giugliano Rep. Rianimazione, Osp. San Giuliano, Giugliano Rep. Rianimazione, II Policlinico, Napoli Rep. Terapia Intensiva S. Anna e S.S. Madonna della Neve, Boscotrecase Rep. Rianimazione, Osp. San Giovanni di Dio, Frattamaggiore Rep. Rianimazione Covid, Osp. Cardarelli, Napoli Nuovo reparto Terapia Intensiva Covid, Osp. San Giovanni di Dio, Frattamaggiore

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Sala chirurgica Osp. S. Anna e S.S. Madonna della Neve, Boscotrecase Ospedale Santa Maria di Loreto Nuovo, Napoli Rep. Rianimazione, Osp. San Giuliano, Giugliano Office Rianimazione, Osp. San Giuliano, Giugliano Rep. Rianimazione, Osp. San Pio, Benevento Rep. Rianimazione, Osp. San Pio, Benevento Pronto Soccorso, Osp. San Giovanni di Dio, Frattamaggiore Sala chirurgica Osp. S. Anna e S.S. Madonna della Neve, Boscotrecase Rep. Rianimazione Covid, Osp. Cardarelli, Napoli Rep. Rianimazione Covid, Osp. Cardarelli, Napoli Rep. Autopsie Anatomia Patologica, Osp. San Giuliano, Giugliano Rep. Autopsie Anatomia Patologica, Osp. San Giuliano, Giugliano Facciata ingresso Pronto Soccorso Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli Stanza infermieri, Osp. San Giovanni di Dio, Frattamaggiore Parcheggio ambulanze, Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli Sala operativa 118, Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli Ingresso Pronto Soccorso, Osp. San Giovanni di Dio, Frattamaggiore Ospedale malattie infettive Cotugno, Napoli Rep. Terapia Intensiva, Osp. San Pio, Benevento Inaugurazione Nuovo reparto Terapia sub Intensiva Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli Rep. Terapia Intensiva Covid, Ospedale del Mare, Ponticelli Nuovo reparto Rianimazione Osp. S. Anna e S.S. Madonna della Neve, Boscotrecase Sala operatoria reparto Chirurgia Generale, Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli Sala operatoria reparto chirurgia urologica, Osp. Santobono, Napoli Rep. Rianimazione Covid, Osp. Cardarelli, Napoli Rep. Rianimazione Covid, Osp. Cardarelli, Napoli Rep. Terapia Intensiva, Ospedale malattie infettive Cotugno, Napoli Rep. Terapia Intensiva, Ospedale malattie infettive Cotugno, Napoli Rep. Terapia Intensiva, Ospedale malattie infettive Cotugno, Napoli Rep. Terapia Intensiva, Ospedale malattie infettive Cotugno, Napoli Rep. Terapia Intensiva, Ospedale malattie infettive Cotugno, Napoli Rep. Terapia Intensiva, Ospedale malattie infettive Cotugno, Napoli Ingresso Pronto Soccorso, Osp. Anna Rizzoli, Ischia Covid Hospital, Maddaloni Casello tamponi, Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli Rep. Rianimazione, Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli Osp. San Pio - Osp. Cotugno - Osp. Rizzoli - Truck vaccinale ASL NA1 Centro Reparto Pneumologia, Ospedale Giovanni da Procida, Salerno Clinica Santobono Pausilipon - Osp. pediatrico Santobono - Osp. SMdg - Osp Cotugno Osp. S. Maria di Loreto Nuovo - Osp. S. Giuliano – Osp. Ruggi d’Aragona Rep. Terapia Intensiva Covid, Ospedale del Mare, Ponticelli Stanza degli abbracci, Osp. S. Anna e S.S. Madonna della Neve, Boscotrecase Osp. Rizzoli - Osp. Santa Maria delle Grazie - Lab. Analisi Osp. S. Giuliano Sala operatoria reparto Chirurgia Generale, Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli

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pag.113 pag.114 pag.115 pag.117 pag.118 pag.119 pag.120 pag.121 pag.123 pag.124 pag.125 pag.126 pag.127 pag.128 pag.129 pag.130 pag.131 pag.132 pag.133 pag.134 pag.135 pag.136 pag.137 pag.138 pag.139 pag.141 pag.142 pag.144 pag.146 pag.147 pag.148 pag.149 pag.150 pag.152 pag.153 pag.154 pag.155 pag.156 pag.157 pag.158 pag.159 pag.160 pag.161 pag.162

Nuovo rep. Terapia Sub Intensiva Covid, Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli Nuovo rep. Terapia Sub Intensiva Covid, Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli Nuovo rep. Terapia Sub Intensiva Covid, Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli Rep. Terapia Intensiva Covid, Osp. del Mare, Ponticelli Rep. Terapia Intensiva Covid, Osp. S. Anna e S.S. Madonna della Neve, Boscotrecase Rep. Terapia Intensiva Covid, Osp. S. Anna e S.S. Madonna della Neve, Boscotrecase Direz. Sanitaria Osp. San Giovanni di Dio, Frattamaggiore Osp. Santa Maria di Loreto Nuovo, Napoli Corsia Pronto Soccorso Osp. San Giovanni di Dio, Frattamaggiore (tutte le foto) Rep. Pronto Soccorso Osp. Santa Maria delle grazie, Pozzuoli Osp. S. Anna e S.S. Madonna della Neve - Osp. SMdG - Comunità S. Egidio - Osp. SMdG Rep. Terapia Intensiva, Ospedale malattie infettive Cotugno, Napoli Cortile di ingresso Ospedale pediatrico Santobono, Na (tutte le foto) Rep. Pronto Soccorso Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli Nuovo rep. Terapia Sub Intensiva Covid, Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli Covid Hospital, Maddaloni Ospedale Santa Maria di Loreto Nuovo, Napoli Banchina Redentore, distribuzione mascherine della Protezione Civile, Ischia Rep. Chirurgia ortopedica, Ospedale Cardarelli, Napoli Rep. Terapia Intensiva, Ospedale malattie infettive Cotugno, Napoli Ospedale Santa Maria di Loreto Nuovo, Napoli Hub Vaccinale AliTech, Capodichino, Na Hub Vaccinale Stazione Marittima, Molo Beverello, Na Osp. Santa Maria delle Grazie - Osp. Cotugno - Osp. Del Mare - Osp. SanGiuliano Osp. San Giovanni di Dio, Frattamaggiore Rep. Pneumologia Osp. Giovanni da Procida, Salerno Rep. Terapia Intensiva, Ospedale malattie infettive Cotugno, Napoli Ospedale Santa Maria di Loreto Nuovo, Napoli Rep. Terapia Intensiva Ospedale Santa Maria di Loreto Nuovo, Napoli Rep. Chirurgia Generale, Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli Nuovo rep. Terapia Sub Intensiva Covid, Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli Ospedale Santa Maria di Loreto Nuovo, Napoli Rep. Rianimazione Osp. San Giuliano, Giugliano Rep. Oncologia Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli Rep. Oncologia Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli Rep. Emodinamica Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli (tutte le foto) Rep. Chirurgia Generale, Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli (tutte le foto) Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli Osp. SMdG - Osp. pediatrico Santobono - Osp. SMdG - Osp. SMdG Rep. Emodinamica Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli Sala operatoria Neurochirurgia Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli (tutte le foto) Rep. Emodinamica Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli (tutte le foto) Rep. Emodinamica Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli Osp. SMdg – Osp. SGdD – Neonatologia, II Policlinico - Clinica S. GiovanGiuseppe, Ischia

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pag.163 pag.164 pag.165 pag.166 pag.167 pag.168 pag.169 pag.170 pag.171 pag.172 pag.173 pag.174 pag.175 pag.176 pag.178 pag.179 pag.180 pag.182 pag.183 pag.184 pag.185 pag.186 pag.187 pag.188 pag.189 pag.190 pag.191 pag.192 pag.193 pag.194 pag.196 pag.197 pag.198 pag.200 pag.201 pag.202 pag.203 pag.204 pag.206 pag.207 pag.208 pag.209 pag.211 pag.212

Sala operatoria Neurochirurgia Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli Osp. SMdG - Osp. SMdG – Osp. SGdD – Osp. SGdD Sala operatoria, rep. Chirurgia Generale Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli (tutte le foto) Rep. Oncologia Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli Rep. Oncologia Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli Sala operatoria, rep. Chirurgia Generale Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli Sala operatoria, rep. Chirurgia Generale Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli (tutte le foto) Rep. Oncologia Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli Rep. Oncologia Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli Rep. Chirurgia Generale Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli Rep. Emodinamica Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli (tutte le foto) Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli (tutte le foto) Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli Rep. Chirurgia Generale Osp. Santa Maria delle grazie, Pozzuoli Osp. SMdG - Osp. San Pio - Osp. SMdG - Osp. SMdG Osp. Del Mare - Osp. Del Mare - Osp. Cotugno - Osp. SMdG Sala operatoria reparto chirurgia urologica, Osp. Santobono, Napoli Covid residence Asl Na1 Centro, Ponticelli Covid residence Asl Na1 Centro, Ponticelli Ospedale pediatrico Santobono, Napoli Ospedale pediatrico Santobono, Napoli AORN Santobono Pausilipon, Napoli Rep. Oncologico pediatrico AORN Santobono Pausilipon, Napoli Ospedale pediatrico Santobono, Napoli Pronto Soccorso Ospedale pediatrico Santobono, Napoli Ospedale Ruggi d’Aragona, Salerno Dipartimento Salute Mentale, ASL NA2 Nord, Arzano Rep. Ginecologia e Ostetricia Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli Rep. Ginecologia e Ostetricia Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli Rep. Ginecologia e Ostetricia Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli Rep. Pediatria Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli Centro ASI, Carinaro - Osp. San Pio - Osp. Ruggi d’Aragona - Direz. ASL Na1 Rep. Pediatria Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli Centro addestramento tecniche di Pronto Soccorso, ASL NA3, Torre Annunziata (tutte le foto) Centro addestramento tecniche di P.S., ASL NA3, Torre Annunziata Ospedale del Mare, Ponticelli Ospedale del Mare, Ponticelli Ospedale del Mare, Ponticelli Ospedale A. Rizzoli, Ischia Reparto Terapia sub Intensiva Ospedale del Mare, Ponticelli Osp. S. Giovanni di Dio - Osp. S. Giovanni di Dio - Ospedale Santa Maria di Loreto Nuovo Osp. Cotugno - Osp. Cotugno - Osp. S. Giovanni di Dio Accettazione Pronto Soccorso Osp. Santa Maria delle grazie, Pozzuoli Osp. SMdG - Osp. SMdG - Osp. S. Giuliano - Osp. SMdG

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Osp. S. Giuliano - Osp. S. Giuliano - Osp. S. Giuliano - Osp. Cardarelli Nuovo rep. Terapia Sub Intensiva Covid, Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli Osp. SMdG - Osp Cotugno - Osp. Frangipane - Osp. San Pio (tutte le foto) Rep. Chirurgia Generale Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli Ospedale malattie infettive Cotugno, Napoli Sala operativa Protezione Civile, Centro Direzionale, Napoli Sala operativa Protezione Civile, Centro Direzionale, Napoli Hub Vaccinale Capodichino - Hub Vac. Staz. Marittima - Hub Vac. Staz. Marittima Sede operativa Protezione Civile, Centro Direzionale, Napoli Rep. Radiologia, Ospedale Anna Rizzoli, Ischia Office caposala Pronto Soccorso Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli Osp. SGdD - Direz. ASL NA2 Nord, Frattamaggiore; Direz. ASL NA2 Nord, Frattamaggiore Osp. San Pio - Osp. S. Giuliano - Osp. S. Anna e S.S. Madonna della Neve - Osp. SMdG Sala operatoria Neurochirurgia Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli Hub Vac. Mostra d’Oltremare - Osp. A. Rizzoli - Osp Cotugno - Osp. S. Giuliano Rep. Emodinamica, Osp. Santa Maria delle grazie, Pozzuoli Rep. Ginecologia e Ostetricia Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli (tutte le foto) rep. Neonatologia II Policlinico, Napoli (tutte le foto) rep. Neonatologia II Policlinico, Napoli Rep. Medicina Generale, Osp. San Giovanni di Dio, Frattamaggiore Ospedale Ruggi d’Aragona, Salerno Nuovo rep. Terapia Sub Intensiva Covid, Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli Ospedale San Giuliano, Giugliano Ospedale San Pio, Benevento Casello tamponi, Ospedale San Giuliano, Giugliano Ospedale San Giovanni di Dio, Frattamaggiore Ospedale San Giovanni di Dio, Frattamaggiore Ospedale San Pio, Benevento Ospedale Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli (tutte le foto) Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli Ospedale San Giovanni di Dio, Frattamaggiore Osp. A. Rizzoli - Hub Vac. Capodichino - Osp. SMdg - Osp. San Giovanni di Dio Accettazione Pronto Soccorso Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli Osp. SMdG - Osp. SGdD - Osp. Del Mare - Disione 118 Asl Na2 Nord, Frattamaggiore Covid Hospital, Boscotrecase - Osp. Del Mare - Osp. S. M. di Loreto Nuovo - Osp SMdG Sala operativa Protezione Civile, Centro Direzionale, Napoli Osp. S. Giuliano - Osp. San Giuliano - Osp. A. Rizzoli - Osp. S. Giovanni di Dio Osp. S. M. di Loreto Nuovo; Osp. A. Rizzoli - Osp. Santobono - Osp. San Giovanni di Dio Osp. A. Rizzoli - Osp. San Giuliano - Osp Giovanni da Procida - Osp. Frangipane Hub Vaccinale Mostra d’Oltremare, Napoli Magazzino DPI Osp. S. Anna e S.S. Madonna della Neve, Boscotrecase Laboratorio Analisi Cliniche Ospedale San Pio, Benevento Studio medico Tommasielli, Pianura

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Osp. SMdG - Osp. SMdG - Osp. SMdG – Laboratorio Analisi tamponi ASL Benevento (tutte le foto) Centro Salute Mentale, ASL Na2 Nord, Arzano Hub Vac. Capodichino; Hub Vac. Capodichino; Hub Vac. Beverello; Hub Vac. Capodichino; Rep. Vac. Osp. SGdD - Rep. Vac. Osp. SGdD - Punto Vac. Rione Sanità - Hub. Vac. Madre Punto Vac. P.za del Carmine - Truck Vac. ASL NA1 - Hub Vac. Mostra d’Oltremare Punto Vac. Piazza del Carmine, Napoli Punto Vac. Piazza del Carmine, Napoli Punto Vac. Rione Sanità - Punto Vac. Rione Sanità – Rep. Vac. SMdG - Hub Vac. Beverello Rep. Terapia sub Intensiva, Ospedale malattie infettive Cotugno, Napoli Ospedale Ruggi d’Aragona, Salerno Osp. SMdG – Osp. San Pio – Casello Tamponi Osp. S. Giuliano – Osp. San Pio Casello tamponi Osp. Santa Maria delle grazie, Pozzuoli P.S. Osp. A. Rizzoli – P.S. Osp. S. Giuliano - Farmacia Osp. S. Giuliano - P.S. Osp. S. Giuliano Camper Vac. ASL NA2 – Dip. Prevenz. ASL NA2 – Casello tamp. SMdG - Truck Vac. ASL NA1 Ospedale pediatrico Santobono, Napoli Ospedale del Mare, Ponticelli Osp. San Giovanni di Dio, Frattamaggiore Osp. Santa Maria di Loreto Nuovo, Napoli Centro ASI ASL Na2, Carinaro Nuovo Rep. Terapia Sub Intensiva Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli Osp. SGdD – Neonatologia II Policlinico - Osp. San Giovanni di Dio Centro Salute Mentale ASL Na2, Qualiano - UTIC Cardiologia Osp. S. Giuliano, Giugliano Rep. Vaccinale Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli Stanza colloqui con psicologi, rep. Rianimazione Osp. Moscati, AV Stanza degli abbracci, Osp. S. Anna e S.S. Madonna della Neve, Boscotrecase (tutte le foto) Osp. San Giovanni di Dio, Frattamaggiore Osp. San Giovanni di Dio, Frattamaggiore Rep. Chirurgia Generale Osp. Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli Rep. Terapia sub Intensiva Osp. S. Anna e S.S. Madonna della Neve, Boscotrecase Rep. Rianimazione Covid, Struttura modulare esterna, Osp. Del Mare, Ponticelli Hub Vac. Beverello – Direz. Covid Hospital, Maddaloni - Hub Vac. Beverello – Osp. SGdD (tutte le foto) Ospedale del Mare, Ponticelli Osp. Del Mare – Osp. SGdD – Casello SMdG – Osp. Santa Maria di Loreto Nuovo Casello tamponi Ospedale Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli Stanza dr. Paolo Ascierto Osp. Pascale, Napoli Osp. Pascale – Hub Vaccinale Reggia di Capodimonte – Pneumologia Osp. Cardarelli Ospedale Del Mare, Ponticelli Hub. Vac. Mos. d’Oltremare – Covid H. Boscotrecase - Hub. Vac. Mos. d’Oltremare – SMdG Covid Hospital Boscotrecase – Covid Hospital Boscotrecase – Osp. A. Rizzoli – Osp. SMdG Hub Vac. Capodichino – Osp. A. Rizzoli - Osp. Frangipane – Osp Frangipane Rep. Rianimazione Ospedale San Pio, Benevento Hub Vac. Capodimonte – Osp. San Giuliano - Osp. San Giuliano – Osp. A. Rizzoli Osp. SMdG – Osp. Santa Maria di Loreto Nuovo – Osp SGdD - Osp SMdG (tutte le foto) Osp. San Giovanni di Dio, Frattamaggiore

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Osp. A. Rizzoli – Osp. Giovanni da Procida – Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli (tutte le foto) Dipartimento Prevenzione ASL NA2 Nord Dip. Prevenz. ASL NA2 - Dip. Prevenz. ASL NA2 – Osp. San Giovanni di Dio Hub Vaccinale Museo Capodimonte Direzione Ospedale Frangipane, Avellino (tutte le foto) Ospedale del mare, Ponticelli Rotonda Diaz, riunione Nuclei Operativi NeuroPsichiatria Infantile ASL NA1 Rotonda Diaz, riunione Nuclei Operativi NeuroPsichiatria Infantile ASL NA1 Rep. Pneumologia Ospedale Giovanni da Procida, Salerno Rep. Terapia Sub Intensiva Covid, Ospedale del Mare, Ponticelli Rep. Terapia Sub Intensiva Covid, Ospedale del Mare, Ponticelli Nuovo rep. Terapia Sub Intensiva Covid, Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli Rep. Rianimazione, Ospedale San Pio, Benevento Direzione Sanitaria Ospedale Ruggi d’Aragona, Salerno Ospedale Ruggi d’Aragona, Salerno Hub. Vac. Mos. d’Oltremare – Osp. Ruggi d’Aragona – Osp. Frangipane – Ruggi d’Aragona Osp. Giov. da Procida – Osp. Ruggi d’Aragona – Osp. del Mare – Osp. Santobono Osp. Santa Maria di Loreto Nuovo, Napoli Rep. Emodinamica, Osp. Santa Maria delle grazie, Pozzuoli Palazzo Santa Lucia, sala Giunta, convegno Osp. Santobono Osp. Frangipane – Osp SMdG – Covid Hospital Maddaloni – Osp. Ruggi d’Aragona Inaugurazione reparto Terapia Sub Intensiva Santa Maria delle Grazie, Pozzuoli Reparto Terapia Intensiva Covid, Ospedale del Mare, Ponticelli Stabilimento produzione dispositivi DPI – Nuova ErrePlast, Marcianise (tutte le foto) Stabilimento produzione dispositivi DPI – Nuova ErrePlast, Marcianise (tutte le foto) Stabilimento produzione dispositivi DPI – Nuova ErrePlast, Marcianise

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i chiamo Riccardo Sepe Visconti, sono un giornalista/fotoreporter napoletano, nato nel 1962 e da molti anni racconto la vita scattando foto.

Per documentare il lavoro di tutte le donne descritte nei profili di questo “romanzo fotografico” ho visitato la maggior parte delle rianimazioni degli ospedali campani, cominciando a raccogliere immagini fin dai primi giorni dell’inizio della pandemia, quando la tensione era altissima ed altrettanta la paura. Ho visto morire molte persone, ma soprattutto ho assistito al vivere di tante altre. In poco meno di due anni sono entrato 86 volte in sale di rianimazione infette, vi ho trascorso molte e molte ore, ho scattato oltre 300mila istantanee. In questi mesi ho avuto il privilegio di poter osservare episodi di grande coraggio e immensa bellezza e per ciò sono davvero grato a tutte le donne che mi hanno permesso di testimoniare la loro lucida caparbietà e potente determinazione.

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