Ischiacity 45 special wedding autunno 2016

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LIFEST YLE INFLUEN CER

Speciale

W E DDING COVER

CHIARA DI DONNA

FASHION WEDDING

FLORINDA D’ABUNDO MARIA DELLA CONFUSIONE

ART

MARIOLINO CAPUANO

MOVIE THE YOUNG POPE

WEDDING STORY

SPOSARSI A STELLE E STRISCE anno 12 - N°45 speciale wedding_2016 ischiacity.it

euro 5,00


foto_Riccardo Sepe Visconti

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45 S U M M A R Y

CREDITS LI F E S T YLE I NF LUE NCE R

i

Speciale

WE DDI N G

editorinchiefcreativedirector riccardosepevisconti executivedirector silviabuchner marketingdirector ceciliad’ambrosio artdirectorstyle riccardofioretti editors gianlucacastagna_art pasqualeraicaldo_politics emmasanto_people salvatoreronga_movie lellomontuori_movie valeriogalasso_wedding ceciliad’ambrosio_food

COVER_ Chiara Di Donna AD & PHOTO_ Riccardo Sepe Visconti HAIR_ Raffaella Tortora per Aglaia MAKE UP_ Nancy Tortora per Aglaia DRESS_ Atelier Glamour Spose JEWELRY_ Bottiglieri Gioielli

PHOTO riccardosepevisconti T. 347 61 97 874 dayanachiocca enzorando

36

CONTRIBUTING

22

75 44

FOOD

14 Ischia bella 12 mesi all’anno

124 L’Altra Mezzanotte

ART

SPECIAL WEDDING

16 Mariolino Capuano 25 L’isola in punta di matita

PEOPLE

22 L’isola di Gaetano Altieri 32 E sto nel mondo a dar battaglia

NATURE

30 Quel lungo viaggio verso casa

COMICS

34 Ferrandino, antidivo immaginifico

MOVIE

36 The Young Pope

ARCHITECTURE

109 Astra Outdoor Solutions

makeupartist nancytortora ileanadiraffaele hairdresser cristiansirabella stefanocastaldi raffaellatortora

95 16 POLITICS

models florindad’abundo mariadellaconfusione francescamigliaccio raffaelemarchesiello giuliarj valentinobarile valeriyatroyatska chiaradidonna

44 Atelier Glamour Spose 54 Park Hotel & Terme Romantica 56 Aglaia Centro Estetico 61 Hotel Regina Palace & Hotel Hermitage 72 Angelo La Pasticceria 75 Camello Creations 82 Buono Pasticceria 86 Hotel Continental Terme 88 Cantine Tommasone 92 Ischia Matrimoni 95 Chic&Kitsch Boutique 102 Sposarsi a stelle e strisce 106 Matrimonio non ti temo...

Per la pubblicità: direttore marketing Cecilia D’Ambrosio 334. 2931628 mail:marketing@ischiacity.it editore officinaischitana delleartigrafiche s.r.l. via A. De Luca, 42 80077 ischia - italy redazione@ischiacity.it

ischiacity.it

retefissa +39.081.5074161 retemobile 347.6197874 direttoreresponsabile riccardosepevisconti N°45, anno 2016 registrazione tribunale di napoli, n°5 del 5 febbraio 2005 stampa tipografia microprint, napoli


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Photo_ Riccardo Sepe Visconti

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D I R E C T O R

i

L’ISOLA SQUISITA

RICCARDO SEPE VISCONTI

Ischiacity è un osservatorio - assai privilegiato - di tutti i fenomeni socia-

riferimento per tutto ciò che riguarda il mondo del gusto che caratte-

li ed economici di quest’Isola: registriamo (intuibilmente, con un certo

rizza Ischia. Ma - desidero dirlo con chiarezza - la nostra non è una

anticipo) i progressi e le svolte che l’accompagnano nell’aderire ai cam-

semplice iniziativa editoriale a sfondo commerciale, quella di Ischiacity

biamenti che la modernità impone. Non sempre i nostri interlocutori si

è una proposta di carattere politico: proviamo a mettere in primo piano

dimostrano sufficientemente attenti o sensibili da saper cogliere, con

l’attenzione ai temi della ristorazione, poiché crediamo fermamente che

utile rapidità, gli spunti che offriamo attraverso i nostri racconti. Per que-

questo sia il volano di grande rilancio dell’immagine dell’ospitalità che

sta ragione utilizzo (spesso) lo spazio dell’editoriale per condividere con i

deve rappresentare Ischia. Non era mai successo prima che l’Isola cu-

lettori - e soprattutto con i miei tanti amici imprenditori isolani - le novità

mulasse così tanti attestati internazionali di altissimo prestigio, eppure

che dalle nostre parti “fanno la differenza”. Eccole. Il 2016 si chiude con

da sempre qui operano taluni complessi alberghieri di grande charme

un bilancio positivo e di crescita in termini di presenze turistiche regi-

e notevole prestigio che hanno scelto di investire nella ristorazione di

strate, ma si chiude anche con un importante riconoscimento che - se

altissimo livello e un tessuto di ristoratori che già da diversi anni ricerca la

sfruttato opportunamente - porterà vantaggio a tutta l’Isola: la Guida

qualità, purtuttavia, fino al 2016, l’isola non aveva mai raggiunto punte

Michelin ha riconfermato 2 stelle allo chef Nino Di Costanzo (Danì

di tale - riconosciuta - eccellenza. E questa caratteristica - che oggi ci

Maison), ha riconfermato 1 stella allo chef Pasquale Palamaro (In-

distingue vistosamente - va ulteriormente messa a frutto e resa pubblica,

daco de L’Albergo della Regina Isabella) e ne ha aggiudicata una anche

possibilmente verso la più ampia platea possibile. Infatti, non esiste viag-

allo chef Giovanni De Vivo (Il Mosaico del Terme Manzi). Se aggiun-

giatore che, lontano dalla sua casa, si rechi in un luogo e non voglia, ivi,

giamo a questi riconoscimenti quelli altrettanto prestigiosi che riguarda-

mangiare bene! Garantire cibo ed accoglienza eccellenti deve diventare

no altri due chef isolani che lavorano in terraferma - 2 stelle ad Andrea

il nostro mantra per gli anni a venire.

Migliaccio ed 1 stella ad Emanuele

Poiché crediamo fermamente che

Mazzella - si completa il quadro

questo - e solo questo - sia il grande

dell’assoluta eccellenza nella risto-

valore aggiunto che può permette-

razione “made in Ischia”. Tutto ciò

re a tutta l’isola di rivelarsi competi-

ci dice che l’isola è matura per il

tiva con le altre stazioni turistiche,

grande salto di qualità in termini

abbiamo deciso di inaugurare un

di comunicazione: da oggi Ischia

percorso editoriale che permet-

diventa “L’ISOLA SQUISITA”! Questo fenomeno di grandissima dinamicità del territorio isolano legato al mondo

terà a tutti gli appassionati della materia (il mangiar bene) di avvicinarsi alle più dinamiche realtà che operano sul territorio.

d e l l ’e n o g a s t r o n o m i a ,

Penso che Ischiacity stia indican-

Ischiacity lo racconterà

do, ancora una volta, con lucido

in una prossima Edizio-

anticipo la strada da seguire per

ne Speciale interamente

consolidare un’immagine di suc-

dedicata al Food, che

cesso, ora tocca ad imprenditori

pubblicheremo tra po-

ed amministratori raccogliere la

chi giorni, con il pre-

sfida (e con essa le molte oppor-

ciso scopo di diventare

tunità) e costruire intorno ad essa

un autorevole punto di

il mito de “L’ISOLA SQUISITA”.



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P O L I T I C S

16

i

Carmen Criscuolo

“ISCHIA BELLA 12 MESI ALL’ANNO”. Interview_ Pasquale Raicaldo Photo_ Riccardo Sepe Visconti Festività di fine anno: un periodo lungo ed intenso su cui negli ultimi anni Ischia sta investendo idee ed energie. Sulla falsariga delle ultime edizioni delle festività ‘made in Ischia’, l’Amministrazione ha in serbo un cartellone di eventi ampio, in grado di offrire a turisti e residenti un ventaglio di offerte che abbraccia tradizione e cultura, enogastronomia e spettacoli. “L’idea - spiega l’assessore alla Cultura del Comune di Ischia, Carmen Criscuolo - è che l’isola debba, in un’ottica di destagionalizzazione, pensare in grande per il periodo delle festività di Natale. Le esperienze degli ultimi anni, del resto, hanno mostrato inequivocabilmente come, innescando un circolo virtuoso, si sia creato un brand natalizio. E oggi sono sempre di più coloro che, complici le temperature relativamente miti, decidono di trascorrere qui le Feste. Per loro, e per i nostri cittadini, abbiamo pensato a un cartellone variegato ed interessante”. Assessore, partiamo dai bilanci. Il segno dell’ultima stagione turisti-

In che modo?

ca è positivo?

Credo occorra lavorare sulla comunicazione: raccontare al turista quello che

Sì, largamente. E’ aumentato il turismo di qualità e lo abbiamo riscontrato

Ischia può dare a chi la sceglie in autunno e in inverno, che non è poco. Non

anche dall’interesse manifestato dai turisti per le manifestazioni di carattere

occorre inventarci nulla, ma ‘vendere’ il nostro prodotto in modo adeguato.

culturale che si sono svolte nel nostro territorio. E l’affluenza, che naturalmen-

La comunicazione è spesso stata una nostra pecca. E’ invece essenziale fare si-

te è stata massiccia in estate, ha continuato ad essere significativa in autunno,

stema come isola e lanciare un messaggio comune. Ho apprezzato molto che

fino ad inizio novembre, con il Ponte di Ognissanti che ha registrato strutture

alcune amministrazioni abbiamo compreso l’importanza di essere in sinergia:

piene e turisti in giro per le strade e persino in spiaggia. Adesso, una delle

stiamo organizzando gli eventi in modo tale da offrire, senza accavallarsi, una

nuove sfide è colmare il vuoto tra inizio novembre e inizio dicembre.

vacanza completa sull’intera isola a chi deciderà di trascorrere qui il Natale.


Naturalmente, stiamo lavorando anche per gli isolani. Sono loro i primi che

cominciare dall’8 dicembre, spettacoli di musica, artisti di strada e giocolieri,

devono avere il piacere di rimanere a Ischia con i loro cari senza rinunciare a

esposizioni di quadri e sculture, oltre a presentazioni di libri che abbracceran-

svago e divertimento.

no le tre location cruciali del Comune capoluogo: la Riva Destra, alla quale

Crede che Ischia sia davvero in grado di allargare la stagionalità

garantiremo la massima attenzione; corso Vittoria Colonna, il borgo di Ischia

del suo turismo?

Ponte, che sta vivendo un vero e proprio Rinascimento. L’idea, insomma, è

Assolutamente. Ci sono le terme, che di per sé suggerirebbero di tenere aper-

che il centro pulluli di vita e di luci, come si conviene a un Natale che si rispetti.

ta una finestra invernale, laddove destinazioni concorrenziali non fanno fatica

Altri appuntamenti immancabili?

a proporre pacchetti incentrati su Spa e resort anche nei mesi di dicembre,

Il presepe vivente di Campagnano, in programma il 29 dicembre, è un rito

gennaio e febbraio. Dalla nostra, abbiamo un clima particolarmente favore-

di assoluta suggestione, che potrebbe da solo fungere da grande attrattore

vole. Certo, molte strutture alberghiere hanno costi di gestione elevati e non

per i turisti per la sua capacità, perfezionata in anni di esperienza attorno alla

è semplice allungare il periodo d’apertura. Ma credo che dando un segnale

passione di Giuseppe Di Meglio, di intrecciare la fede alla tradizione locale, con

chiaro, per esempio investendo nella proposta del Natale a Ischia, l’ammini-

le cantine e i prodotti enogastronomici del piccolo borgo di Campagnano,

strazione comunale offra un assist agli imprenditori che non mancheranno di

una vera perla. Come amministrazione comunale, abbiamo teso volentieri una

mostrare un pizzico di coraggio in più.

mano all’associazione Villa di Campagnano e crediamo fermamente nel suc-

Prima di passare al cartellone del Natale, non possiamo non chie-

cesso di un’iniziativa che arricchisce un cartellone intenso che abbraccia anche

derle una proiezione sul futuro politico del Comune di Ischia, con

un percorso suggestivo di luci d’artista, con il Bosco Incantato che quest’anno

le elezioni in programma a maggio prossimo.

si trasferirà nella pineta Nenzi Bozzi. E ancora: le degustazioni della vigilia, lo

Questo è il mio primo Natale come assessore. Con le elezioni alle porte non

sport al Palazzetto Taglialatela, l’itinerario presepistico al borgo di Ischia Ponte,

posso che augurarmi che ce ne saranno tanti altri, ma al di là del discorso

che ospiterà anche la mostra fotografica degli Instagramers, con guide che

strettamente personale credo che ci sia davvero bisogno di una certa continu-

accompagneranno i visitatori. E naturalmente non mancherà la suggestione

ità. Sin da settembre abbiamo iniziato a ragionare seriamente sulla program-

dell’arrivo dei Re Magi via mare alla Mandra.

mazione culturale per la prossima stagione turistica, come dovrebbe essere

Fede, tradizione, ma anche storia.

nella norma: la pianificazione è essenziale, tanto più per una realtà turistica,

Proprio così. Il 27 dicembre Ischia ricorderà il giorno delle nozze tra Vittoria

abituata a presentarsi agli appuntamenti fieristici con largo anticipo sulla sta-

Colonna e Ferrante d’Avalos, avvenute nel 1509 nella cattedrale del Castello

gione. E lo è anche la collaborazione con tutte le realtà interessate, albergatori

Aragonese, alla presenza di parenti, letterati, artisti, e nobili dell’epoca. Con

e commercianti in primo luogo: hanno il polso della situazione e sono inter-

l’associazione Tifeo, rievocheremo quell’evento con costumi d’epoca e un lun-

locutori essenziali per l’azione amministrativa. E non ho dubbi sul fatto che il

go corteo che da piazza Antica Reggia approderà al Castello. E ancora: dal 28

lavoro serio, mio e dell’intera Amministrazione di Ischia, paghi: in termini di

dicembre al 6 gennaio il Palazzo Reale ospiterà una mostra sul costume dalla

riscontro sul territorio, di appeal turistico e culturale e di apprezzamento da

Grecia antica all’Ottocento. Insomma: io credo, senza essere eccessivamente

parte della collettività.

sciovinista, che il Natale a Ischia sia altamente competitivo, da un punto di

Veniamo al cartellone. Cosa può anticipare?

vista di appeal turistico, con quello di località che negli anni hanno saputo

Anzitutto, è stato pensato e creato di concerto con le associazioni attive sul

notevolmente rafforzare il loro brand, a cominciare dalla vicina Sorrento.

territorio, dalle quali arriva sempre un contributo determinante in termini di

Può essere, dunque, la volta buona affinché Ischia persegua la

idee e di realizzazione pratica. Credo che fare rete sia, oggi più che mai, fonda-

strada della destagionalizzazione?

mentale, le amministrazioni pubbliche non possono prescindere dall’apporto

Il punto è che abbiamo tutte le carte in regola per fare turismo anche in bas-

di Federalberghi, Confcommercio e dalle realtà più propositive del territorio. In

sa stagione: ho già parlato delle terme, ma che dire dei percorsi di trekking,

questo a Ischia siamo favoriti perché il panorama delle associazioni è partico-

dell’enogastronomia con i tour nelle cantine e della cultura, con il Museo di

larmente nutrito. Quanto al cartellone, rispetto agli ultimi anni, particolarmen-

Pithekoussai a Villa Arbusto e con l’attività sempre più intensa nella baia di

te fortunati, abbiamo aggiunto una serie di novità gustose.

Cartaromana, dove è venuto alla luce un antico porto romano sommerso? Le

Per esempio?

festività di Natale, anche grazie al nostro cartellone di eventi, possono aiutarci

Sulla scia di Ischia Art, la performance di artisti di strada che ha riscosso note-

a comprendere che il modello della stagionalità classica è superato: l’impor-

vole successo lo scorso agosto ad Ischia Ponte, proporremo, tutti i giovedì a

tante è crederci.


A R T

i

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MARIOLINO NEL PAESE DEI BALOCCHI Text_ Gianluca Castagna Photo_ Riccardo Sepe Visconti Dayana Chiocca Mariolino Capuano è un artista e un artigiano. Un animatore resiliente che realizza le sue opere in solitudine, lentamente, in totale indipendenza. Senza paura dei silenzi o degli spazi vuoti pieni di senso. I suoi quadri parlano il linguaggio dell’uomo, il suo smarrimento e le sue inquietudini, spingendo chi osserva all’esercizio del dubbio di fronte all’illusione del reale. Nascono da un lavoro minuzioso e difficile, idealmente legato alle sue origini e al luogo in cui è nato, Forio, nel 1943. La terra dove ha deciso di vivere dopo una breve ma intensa parentesi per mare.

Mariolino Capuano lascia parlare i corpi, le storie, le frustrazioni, gli inganni, le incertezze, la mistificazione della verità. Probabilmente perché è lui per primo a dubitare su cosa effettivamente sottenda la realtà mostrata. E su come questa realtà vada raccontata. Magari un po’ da illusi(onisti), per far apparire qualcosa dove non c’è niente, avendo il gioco, o la bugia - che è cosa ben diversa dall’inganno - come unica arma da opporre alla brutalità del mondo e all’artiglio subdolo della demagogia. Il meglio arriva negli improvvisi squarci di una velocità di pensiero che nemmeno la malattia degli ultimi tempi sembra aver fiaccato. In certi raccordi della memoria, nei mille legami sottili e inafferrabili che rappresentano quella dimensione, complessa e contraddittoria, dell’animo umano che cerca di raccontare da sempre nella sua pittura. Un percorso da autodidatta dove le difficoltà vanno affrontate infischiandosene. «Ho cominciato da bambino, in modo molto naturale, istintivo. Sedotto dalla policromia delle stoffe, utilizzando prima i pastelli, poi, negli anni, le tecniche che mi si presentavano: l’olio, l’acquerello, la tempera, l’inchiostro di china, i colori acrilici, tutto. Mi son dato da fare per non avere maestri, a debita distanza da ogni influenza esterna. Non volevo disciplinare troppo l’intuito. Fino ai 21 anni ho dipinto molto, poi mi sono imbarcato e ho sostanzialmente smesso per quattro o cinque anni. La mia vita era in mare». Le piaceva? «Moltissimo. Navi da carico di compagnie italiane. Giravo l’Europa, i Caraibi, Panama, Sudamerica fino a Punta Arenas, nella Terra del Fuoco. Lì ho com-


preso la visione errata che abbiamo noi del Sudamerica, abituati come siamo

molto presuntuoso, mentre Moravia era un gran tirchio, litigava sempre con

a politicizzare tutto secondo le convenienze della demagogia. L’amerindio è

il salumiere sul prezzo della mortadella o del formaggio. Bargheer, o “don

un fetente, traditore per niente. Le rivoluzioni? Violenza su violenza. A Fidel Castro è riuscita perché più fetente degli altri». Nel 1965 il ritorno a Forio. La rinuncia al lungo corso, il matrimonio, la paternità, l’inizio del commercio. «Ho fatto il putecaro, vendevo mutande. Non ero tagliato, ma sono stato allevato da una zia che non aveva figli e una bottega da mandare avanti. In pieno centro a Forio, davanti al Bar Internazionale

Eduardo” come lo chiamavano i pescatori di Forio, era

I suoi quadri parlano il linguaggio dell’uomo, il suo smarrimento e le sue inquietudini, spingendo chi osserva all’esercizio del dubbio di fronte all’illusione del reale.

di Maria Senese. Sempre pieno di artisti. Mi incurio-

un simpaticone ma un po’ falso. Tutti al bar di Maria, lei sì una bravissima putecara, la facilità con cui si confrontava con questa gente era qualcosa fuori dal comune». Degli artisti foriani che ne pensa? «Bolivar visse una parte della sua vita in America, faceva quadri astratti, dopo diventò un grande impressionista. Giravano sempre tanti aneddoti su di lui, io ricordo la sua compagna, Maddalena. Litigavano sempre. Lei cercava di mettere

sivano e affascinavano, da ragazzino mi eccitava guardarli dipingere senza

bocca mentre lavorava. Aggiungi un po’ di rosso qui, togli là, lui s’infuriava e

farmene influenzare, anche se a 15 anni ho partecipato a una collettiva con

la zittiva. Maltese è stato un grosso personaggio di Forio, sia come scultore

Aldo Pagliacci e compagni. Conservo ancora il catalogo». Tutti simpatici?

che come poeta, anche se trovo certe sue composizioni in dialetto troppo

«Aldo Pagliacci era straordinario quando non si ubriacava. Enrico d’Assia

napoletanizzate. Gino Coppa mi piace molto, è un grandissimo artista».


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gia. Al punto tale che l’atto del mentire trova un’immediata corrispondenza morfologica: il naso si allunga. «Non è il Pinocchio che mi interessa. Io ho sempre raccontato l’uomo. Pinocchio non è quel discolo a cui cresce il naso quando dice una bugia. E’ un essere buono, cattivo, santo e mariuolo. Il legno in cui è intagliato Pinocchio, come sosteneva Benedetto Croce, è l’umanità». Del resto, un’intesa sulla bugia è a fondamento di ogni arte. Eccola, la creatura di Collodi, spuntare/rinascere tra le fauci di uno squalo («si badi, non dalla balena»); Pinocchio posto di fronte a una donna gravida e lontano Pinocchio è il motivo ricorrente nell’arte di Mariolino Capuano. Bambino e

da ogni ricatto emotivo; incarnatosi nell’uomo vitruviano di Leonardo o nel

burattino. Moltiplicato in cento, mille esemplari, d’ogni foggia, materiale e

Don Chisciotte di Cervantes schiacciato dalle immagini di Capa sugli inter-

colori, tutti custoditi nell’atelier del Maestro, in pieno centro a Forio. Mario-

nati dei lager nazisti. Pinocchio circondato da foto, nastri adesivi, ritagli di

nette, certo, ma soprattutto torrette d’osservazione sul tessuto connettivo

giornale, la cornice stessa della tela. Elementi sempre discordanti tra loro,

della nostra vita adulta. Dove le ambiguità e le contraddizioni non sono solo

riprodotti da Mariolino con tale precisione da sembrare veri. L’uomo è un

dimensioni proficue di dubbio e disincanto, ma tentativi di dare un senso,

animale simbolico che ha un rapporto con la realtà, e con se stesso, sempre

in fondo risaputo, al mistero che ci riguarda. Pinocchio simbolo della bu-

mediato da parole, immagini, discorsi e racconti. Un linguaggio ormai trop-


po complesso per non mentire. Non ce ne saranno forse un po’ troppe, di

dubbi; dall’altra, l’illusione per modificare concretamente la realtà, sognarne

bugie, in giro? «Macché, la bugia è l’uomo, la trama sottile dell’agire sociale,

una nuova che non oscuri totalmente la speranza. Un tempo regina di tutti

della vita quotidiana come rappresentazione. Ben diversa dall’inganno, che è

i dissensi. Ma oggi? «L’artista c’è sempre, il sentimento attraversa il tempo,

subdolo, costruito dalla malafede. Io non mi sono mai pentito di una bugia

basterebbe metterlo in evidenza. D’altro canto il conflitto con il mercato è

detta. Di qualche azione sì, delle bugie no». I bugiardi più bravi? «Quando

una costante. Io l’ho evitato, non volevo impegni. Nessuna seccatura, né

serve, diventiamo tutti bravissimi. I peggiori sono invece quelli che non si

scadenze tra me e i miei dubbi, la noia dell’esecuzione, le continue esitazioni.

scoprono mai, anche se in realtà siamo noi a non volerli scoprire. La bugia ci fa comodo perfino nelle grandi narrazioni. La demagogia, ad esempio, è il primo partito d’Italia». Madornali bugie sono state rifilate durante tutte le campagne elettorali di questo paese. Richieste in fondo dagli stessi elettori, che al politico domandano di mentire per permettere loro di sognare. «Credo nella sinistra come sentimento. O ce l’hai o non ce l’hai. Questo non vuol dire votare a sinistra. Venivo dalla parrocchia e mi iscrissi alla Fgci. Solo che il prete mi impo-

Dipingo quando voglio e cosa voglio. Il panorama, ad

“Non è Pinocchio che mi interessa. Io ho sempre raccontato l’uomo. Pinocchio non è quel discolo a cui cresce il naso quando dice una bugia. E’ un essere buono, cattivo, santo e mariuolo. Il legno in cui è intagliato è l’umanità”.

neva un dogma, il partito qualche altro insegnamento.

esempio, non mi ha mai interessato». E quel grande quadro in soggiorno con l’altipiano del Machu Picchu? «Mi interessa nella misura in cui racconta qualcos’altro. L’ho realizzato una ventina di anni fa, ripensando a una visita in quel sito archeologico di tanto tempo prima. Mi ci portarono alcuni amici peruviani negli anni Sessanta. Travolto dall’emozione, mi misi a cantare. Poi svenni, effetto dell’altitudine. Lo guardi bene. Non c’è solo un paesaggio, ma Forio antica e una lavagnetta vuota. Il futuro da scrivere». Come? «Ho tante idee, ma

Tante chiacchiere, tanta demagogia. Al momento opportuno, ognuno ha

mi manca la forza di tornare a dipingere. Reduce da un’operazione sbagliata,

fatto i comodi suoi. Rimpiangere il passato? Per carità, bisogna guardare

finito due volte in coma, sono vivo per miracolo. Vorrei preparare anche una

avanti. I politici di ieri erano ancora più fetenti». Quelli di oggi? «Non mi piace

mostra, mi avevano chiesto di esporre a Collodi, nel Parco di Pinocchio, ho

nessuno. Forse Berlusconi. Vede, io ho sempre avuto paura dei vergini, dei

detto no: troppo kitch». Mariolino Capuano non teme il tempo della clessi-

bigotti. Lui non lo è, né finge di esserlo». Ancora l’arte («la mia salvezza, ha

dra («Mi dispiace morire, quello sì, ma soprattutto soffrire») e la cosa di cui va

permesso di esprimere me stesso in un altro modo»). Da una parte appro-

più fiero è il suo ultimo quadro. Qualunque esso sia. E la sera, prima di andare

do giocoso di uno sguardo sul reale che si congeda senza smaltire i propri

a dormire? «Non penso. Prendo sonno e basta».



P E O P L E

i

“Evviva il Global!”. “Evviva la Colombaia!”. “Evviva il jazz”. Ma soprattutto: “Evviva Ischia!”. Era il suo

L’ISOLA DI GAETANO ALTIERI

slogan prediletto, un inno alla vita e agli spettacoli, ma soprattutto alla sua isola d’adozione. Quella per la quale Gaetano Altieri, per tutti il “barone” (non già per un titolo nobiliare acquisito, quanto per l’eleganza naturale con la quale amava muoversi tra eventi e feste) si spendeva giorno e notte,

Text_ Pasquale Raicaldo Photo_ Archivio Ischiacity Famiglia Altieri

d’inverno e d’estate. Mecenate o anfitrione, amante della musica, sponsor e amico di artisti di spessore e di giovani talenti. Più unico che raro. E in fondo se n’è andato con il garbo con il quale ha vissuto, da imprenditore il-

SCHERZI AL PIANO DI G.A.

luminato

nel settore tessile e da misurato “viveur” amante di una Dolce Vita in

salsa ischitana che ha saputo creare, senza artifizi, nella sua splendida villa mediterranea di Forio, in via Calosirto. Ischia lo piange dal 19 ottobre, quando Altieri si è spento a ottantadue anni nella Clinica Mediterranea di Napoli, non distante dalla sua dimora con vista sul Golfo. Perché in fondo Gaetano è sempre stato un profondo cultore della bellezza: Posillipo e Ischia, il jazz e la melodia napoletana d’autore. L’amicizia, nel senso più nobile del termine. Tra i fondatori del Cis di Nola, Altieri aveva - sin dall’infanzia - una passione per la musica e il pianoforte, che negli ultimi anni era diventata il leitmotiv di una vita vissuta sempre da energico protagonista, persino quando il male sembrava poterne fiaccare l’indole. Ed è anche e soprattutto in ragione del suo contagioso buonumore, che si è sempre intrecciato con la ricercata passione per l’arte in senso lato, che attorno al barone si era sviluppata, nel corso dei decenni, una fitta rete di amicizie importanti, da Roberto Murolo a Stefano Bollani, da Mara Venier a Sabrina Ferilli, da Renzo Arbore a Peppino di Capri, passando per Beppe Grillo, che ha voluto essere presente all’ultimo saluto, nella gremitissima chiesa di Santa Maria del Buonconsiglio, a Posillipo. “Gaetano è stato un vero amico - è il ricordo dell’attore Gino Rivieccio - un’icona della generosità spassionata, un mecenate e un anfitrione. Aperto a tutti, inclusivo, disposto a darti una mano, sempre. Mi ha legato a lui un sentimento fortissimo. Le estati ischitane, che vivevano


dell’atmosfera unica che si respirava a casa sua, non saranno più le stesse: arrivavano ospiti da ogni latitudine, c’era chi pernottava da Gaetano, chi trascorreva lunghe giornate da lui. E’ che non era mai arrabbiato, sempre ospitale e perennemente col sorriso sulle labbra. Quanto alla sua sensibilità artistica, c’è poco da dire: da spettatore attento e qualificato, nel privato si trasformava in protagonista assoluto. L’ultima volta, in mia presenza, era il 31 agosto, con Gino Paoli e Danilo Rea. Fuori, una giornata uggiosa: non certo l’ideale per il mare. E allora Gaetano si esibì in una jam session con Rea: in casa, ci sono due pianoforti a L. Due ore senza pausa, io con le mie battute a condire il tutto. Lui competente e improvvisatore: quando non conosceva un pezzo, assecondava e accompagnava. Uno spettacolo, davvero”. Poi, il tono di Gino Rivieccio si fa d’improvviso grave: “Mi mancherà. Mi mancherà la sua amicizia, il suo affetto. Mi mancheranno i suoi regali di Natale. Mi mancherà arrivare al Negombo e non trovarlo. Al Regina Isabella, e non vederlo. Mancherà a me, ad Adriana, ai figli. Al cane Max, fedelissimo: lo seguiva come un’ombra, persino il giorno della sepoltura era lì, mogio. Quasi piangeva, avendo intuito la scomparsa dell’adorato padrone. Ma credo - conclude - che Gaetano Altieri mancherà soprattutto alla Napoli del by night, che aveva reso meno monotona con la sua allegra presenza: non mancava mai agli eventi che contano, non perdeva una prima all’Augusteo, aveva amici ovunque. E mancherà a Ischia, naturalmente”. Da Rivieccio a Peppino Di Capri: amici, confidenti, quasi fratelli. “Nella sua villa di Forio ero l’invitato numero uno - ricorda il cantante - e lui insisteva perché facessi qualche classico napoletano. Poi, naturalmente, mi affiancava in lunghe e divertenti performance in chiave jazz, tutt’intorno ospiti estasiati. Aveva creato, Gaetano, un piccolo microcosmo all’insegna della musica e dell’amicizia, dove ciascuno si sentiva a suo agio in virtù della sua grande ospitalità. Il barone non chiedeva nulla in cambio: magari, un cappello. Proprio così: ne aveva una nutrita collezione, che A sin. dall’alto, Altieri con Carla Fracci e con la moglie Adriana. In questa pag., in alto con Massimo Bottiglieri; sotto a sin. foto di gruppo durante un’edizione di Piano & Jazz: da sin Antonio Onorato, Peppino Brandi, Altieri, Peppino di Capri, Renzo Arbore, Davide Conte e Carlo Pagnotta. A ds. in compagnia di alcuni familiari.

esponeva nel salone della sua villa. E se li faceva firmare da chi glieli regalava. Ma se devo indicare una caratteristica che, più di tutte, contraddistingueva Altieri era il suo sconfinato ottimismo, l’entusiasmo con il quale incoraggiava e sosteneva i talenti. Se gli prospettavi un progetto, era il primo a crederci”. Variegato il suo entourage: un caleidoscopio di volti e professionalità, accomunati dalla passio-


Sotto: Con Stefano Bollani e Giancarlo Carriero. Al Gran Ballo del Gattopardo con Lina Sastri; Gino Rivieccio con Francesco Caccavale, patron del teatro Augusteo. Ultima a ds., da sin. la signora Anna Colucci, Sandro Petti, Altieri, una coppia di amici e la signora Adriana.

ne per la buona musica. “Abbiamo perso una persona fantastica”, sottolinea Vanni Fondi del “Corriere del Mezzogiorno”. “Gaetano - racconta - era un amico di tutti, ma non certo perché fosse una persona semplice e superficiale. Aveva un sincero affetto per la gente, era signorile nel modo di porsi. Cercava l’arte e la bellezza, si circondava di persone importanti e di talento. Il mio rapporto con lui? Era nato a metà degli anni Novanta, all’esordio del mio giornale, per il quale approfondii il legame di Ischia con gli spettacoli. Ebbene, compresi quasi subito - imbattendomi sempre prima in Gaetano che nei personaggi dello spettacolo - che il vero protagonista, ancorché dietro le quinte, fosse lui. Aveva un passo diverso dagli altri, quando c’era qualcosa di bello e straordinario, il barone non mancava. E non mancava mai nei miei blitz a Ischia: lui e Salvatore Pica, personalità di grande spessore”. Poi, Vanni Fondi riannoda il filo dei ricordi: “Aneddoti? Quando decidemmo per la prima volta di dedicare a Ischia una sezione del Corriere del Mezzogiorno, fu la prima persona a cui pensai per una rubrica. Ebbene, il personaggio dello spettacolo si riscoprì, con la penna, tenero e romantico: parlava molto della famiglia, e in fondo nella sua vita si sono sempre idealmente intrecciate l’arte e la famiglia, a Napoli come a Ischia. Nella sua villa, Arbore e De Crescenzo, Gragnaniello e Boldi - un ‘mare magnum’ di personalità disparate, senza preclusioni di sorta - finivano con l’apprezzare la pasta e patate di Adriana a fine serata e, sorseggiando un bicchiere di vino, tutti insieme applaudivano le performance ai pianoforti e coi tamburelli, qualcuno declamava poesie, qualchedun altro cantava. Uno spettacolo. Ecco - conclude Fondi - personaggi così sono unici, non ne nascono più. E ricordo un’altra cifra del barone. La generosità: si dedicava anima e corpo ai talenti che orbitavano intorno a lui, non importa se fossero di alto profilo o emergenti. Lui ci credeva e si spendeva, talvolta anche economicamente. Perché era fatto così. E se eri suo amico, ti dava tutto se stesso”. E di amici ischitani il barone ne aveva, eccome. A cominciare da Giancarlo Carriero, patron del Regina Isabella. Ma Altieri era anche molto legato al gioielliere Massimo Bottiglieri, per un periodo presidente del consiglio direttivo della Colombaia di Luchino Visconti. “A Gaetano mi ha unito un’amicizia ventennale, nata con un semplice invito a una festa nella sua villa. Con lui ho trascorso tanti momenti piacevoli: aveva davvero una marcia in più. Le serate foriane nella sua casa erano divertenti ed eleganti, Altieri era un vero ambasciatore della bellezza di Ischia e della sua vocazione per lo spettacolo, contrapposta al ruolo per certi versi egemone di Capri. Ma il barone era anche e soprattutto una persona in grado di creare una rete di contatti, mettendo a disposizione le sue conoscenze per il bene dell’isola. Alla Colombaia un giorno portò Carla Fracci, non posso dimenticarlo: lei ci parlò dell’amicizia con Visconti, fu un pomeriggio di racconti e di bellezza. Altieri credeva fortemente nella villa di Luchino e nel suo potenziale: mi vedeva sfiduciato e provava a trasmettermi entusiasmo, come del resto faceva con tutti. Ischia perde una colonna portante, un anello di congiunzione tra i grandi artisti e l’imprenditoria isolana, la persona più generosa che abbia mai conosciuto. Lo ricordo così, sorridente ed elegante, durante il ballo del Gattopardo alla Colombaia, nell’estate del 2011”. Evviva. Evviva il barone.


A R T

i

URBAN SKETCHERS: ISCHIA IN PUNTA DI MATITA Text_ Pasquale Raicaldo Photo_ Enzo Rando

“MOSTRIAMO IL MONDO, UN DISEGNO ALLA VOLTA”: SUI LORO TACCUINI, FINESTRE PRIVILEGIATE SULLA BELLEZZA DI ISCHIA. CHE VIVE, NERO SU BIANCO, NEI BLOCK-NOTES PIENI D’APPUNTI. E DI SUGGESTIONE, NATURALMENTE. Osservano con cura, guardando tutto ciò che li circonda. Ascoltano, anche: dialoghi, curiosità, aneddoti. Perché i loro reportage da taccuino restituiranno il mondo un disegno alla volta, come si legge nel manifesto degli Urban Sketchers, gli illustratori di tutto il mondo che si sono ritrovati a Ischia per catturarne la bellezza e le storie, immortalandole su quaderni e block-notes, secondo i canoni di una corrente artistica che fa sempre più proseliti. Dal 29 settembre al 2 ottobre l’isola verde ha ospitato la quinta edizione del Workshop internazionale di Urban Sketching, per la seconda volta consecutiva. Quartier generale il Castello aragonese: è


da qui che Agustin e Joerg, Mary e Tanya, Teri e Mariella e gli altri partecipanti all’evento - una variegata Babele, accomunata da una lingua universale, quella dell’arte e del disegno - sono partiti per cogliere le mille sfumature ischitane, conoscere luoghi e personaggi, apprendere gli intrecci. E, naturalmente, tradurle in disegni. Differenti stili e approcci, comune l’obiettivo: raccontare il viaggio attraverso suggestioni. Così, guidati dall’infaticabile Simo Capecchi, urban sketcher di spessore e di stanza a Napoli (“Il mio primo disegno dal vero, per strada, è stata la chiesa del Baraccano a Bologna, avevo otto anni: è piaciuto alla maestra, così ho con-


29

tinuato”) e da Franco Lancio e con la parteci-

ne, di formazione architetto Ch’ng è un arti-

pazione della frizzante Caroline Peyron, i tren-

sta malese con migliaia di followers in tutto il

ta disegnatori - provenienti da Australia, Stati

mondo, parte attiva dell’organizzazione mon-

Uniti, Inghilterra, Danimarca, Spagna, Germa-

dale degli Urban Sketchers. E’ considerato un

nia, Inghilterra, Malta e Italia - si sono messi

fenomeno planetario. Era la sua prima volta

all’opera: dalla spiaggia della Mandra alla Torre

in Italia, Napoli (dove è stato protagonista di

di Guevara, dalla città sommersa di Aenaria

una sessione di disegno nella Certosa di San

(dove hanno assistito dal vivo a una seduta di

Martino) e Ischia lo hanno letteralmente con-

archeologia subacquea, osservando l’archeo-

quistato. “Luoghi meravigliosi, carichi di storia

loga Alessandra Benini all’opera) alle mirabilie

e suggestione”, ha commentato, esponendo

dell’orto del Castello aragonese, ha preso for-

nella Chiesa dell’Immacolata - sul Castello Ara-

ma un suggestivo reportage collettivo.

gonese - i suoi capolavori ad inchiostro e ba-

Guest star del workshop, Ch’ng Kiah Kiean.

stoncino secco, una originalissima reinterpre-

Occhi curiosi e spiccato spirito d’osservazio-

tazione dell’antica tecnica della pittura cinese


(il suo sito ufficiale, www.kiahkiean.com, è un

durre sui loro taccuini di viaggio le nostre bel-

prietaria del Castello Aragonese, offre il pro-

universo che non vi deluderà). Una tecnica at-

lezze, i nostri panorami, le nostre storie. Che

prio disinteressato contributo per la crescita

traverso la quale Kiah Kiean ha, naturalmen-

diffonderanno ovunque, grazie a Internet, alle

turistica e culturale della nostra isola, la cui bel-

te, riprodotto sul suo prezioso taccuino anche

loro mostre, durante i loro futuri viaggi. Così,

lezza da oggi è immortalata anche nei taccuini

alcuni degli scorci classici di Ischia, dal borgo

mentre gli urban sketchers rinnovano un filo

degli urban sketchers”. “La nostra filosofia - ha

di Ischia Ponte alla baia di San Montano, altra

rosso che ha da sempre legato i grandi arti-

spiegato Simo Capecchi a Ischiacity - è quella

tappa fondamentale dell’intenso workshop.

sti all’isola, per noi questa è stata una nuova

di disegnare sul posto, all’aperto o al chiuso,

Che si è concluso domenica 3 ottobre nella sala

occasione per comprendere l’importanza del

catturando ciò che vediamo con la diretta os-

conferenze dell’antico maniero con la mostra

turismo culturale, attraverso un filone per cer-

servazione. Utilizziamo ogni genere di stru-

finale di disegni e acquerelli, un caleidoscopio

ti versi inedito: chi viene a Ischia per cercare

mento e preserviamo il nostro stile individuale,

di visioni e suggestioni, racconti e didascalie. Ai

bellezza e identità, e decide di riprodurla. Con

ci sosteniamo a vicenda e disegniamo insieme.

quali ha applaudito anche l’assessore alla Cul-

pennelli e matite, non solo con la macchina fo-

Poi condividiamo online i lavori. Che racconta-

tura del Comune di Ischia, Carmen Criscuolo:

tografica. Con Simo Capecchi, che è il cuore

no la storia di ciò che ci circonda, dei luoghi in

“C’è di che essere orgogliosi se illustratori di

pulsante della manifestazione, ringrazio anche

cui viviamo e di quelli dove viaggiamo: sono,

tutto il mondo hanno scelto Ischia per ripro-

chi, a cominciare dalla famiglia Mattera pro-

in questo senso, una registrazione del tempo e


dello spazio”. Con matite e pennelli, pastelli e bastoncini. Gli strumenti dell’arte, che stavolta rispondono al desiderio non già di esprimere la propria soggettività, ma di dare traccia dei propri viaggi. Dei luoghi che si toccano, si sperimentano, si osservano. E Ischia si è rivelata terreno fecondo di storie e volti. Quelli dei pescatori che affollano il pontile di Ischia Ponte, quelli dei giovani della cooperativa Marina di Sant’Anna - che portano alla luce i reperti della città sommersa - e quelli dei ‘castellani’, Nicola e Cristina Mattera, mecenati convinti di un’operazione che è soprattutto un modo efficace per preservare e diffondere la bellezza.


N A T U R E

i

QUEL LUNGO VIAGGIO VERSO CASA DIECI TARTARUGHE MARINE RACCOLTE FERITE E CURATE PRESSO LA STAZIONE ZOOLOGICA DOHRN DI NAPOLI, DI NUOVO LIBERE NEL MARE DI SAN MONTANO. Text_ Gianluca Castagna Photo_ Oceanomare Delphis Onlus Per la tartaruga marina il tempo è fatto di secoli. Millenni. I suoi antenati videro i continenti prendere forma più di 200 milioni di anni fa. Sopravvissero ai grandi cataclismi e alle ere glaciali. La spuntarono perfino sui loro antichi nemici: i dinosauri. Quando arrivarono, le tartarughe fuggirono verso il mare e divennero creature delle maree e degli abissi. Ma la terra non voleva lasciarle andare e reclamò la sua maternità. Per questo, lungo le invisibili strade del mare, fatte di correnti calde, vortici, acque stagnanti o tempeste, insidie impreviste - gli artigli dell’uomo sono sempre più implacabili - la tartaruga marina nasce dalla terra e qui ritorna, una volta adulta, per depositare il suo patrimonio di vita. Nell’avventura di una Caretta caretta, così come viene comunemente chiamata, gli incidenti mortali sono sempre più frequenti. L’animale che ha visto così tante creature del nostro pianeta andare e venire, rischia di essere a un passo dall’estinzione. Ecco perché è stata una giornata davvero speciale quella vissuta sulla spiaggia di San Montano a Lacco Ameno in una mattinata uggiosa di ottobre. Dieci esemplari di tartarughe marine sono stati liberati in mare dopo un lungo periodo di degenza presso il centro di recupero della Stazione Zoologica ‘Anton Dohrn’ di Napoli. L’operazione di rilascio è diventata l’occasione per conoscere qualcosa di più sulla storia naturale di questi animali nel Mediterraneo, sui loro straordinari adattamenti alla vita marina,

Ruolo fondamentale nella decisione di rendere area di protezione

sui molti misteri che ancora circondano la loro vita, su tutte le novità che ri-

speciale il canyon di Cuma (che si spera le tartarughe liberate a S.

guardano la ricerca scientifica e la sopravvivenza di questa specie. Ma anche

Montano raggiungano) l’hanno avuto gli studi sulla popolazione

su quanto ognuno di noi può fare nel quotidiano per la tutela dell’habitat

di cetacei che abita stabilmente le acque fra l’isola d’Ischia e il

marino in cui vivono, anch’esso a rischio. Per l’occasione sono stati esposti e

continente, realizzati dall’associazione Oceanomare Delphis On-

illustrati, anche attraverso la proiezione di filmati, i materiali più comuni che

lus. Coordinati dalla cetologa Barbara Mussi i ricercatori a bordo

feriscono le tartarughe o che esse possono ingerire: ami, oggetti in plasti-

del veliero laboratorio Jean Gab compiono da 25 anni regolari

ca, cicche di sigaretta, lenze e altri elementi, spesso fatali, che determinano

campagne di monitoraggio, identificazione e studio di capodogli,

gravi danni al mare e alla vita dei suoi abitanti. Grazie alla collaborazione del

balenottere e delfini e operano per promuovere e diffondere il

Parco Idrotermale “Negombo” che ha ospitato l’evento “Un tuffo nel blu”,

rispetto e la tutela di questi magnifici animali e del loro ambiente.

più di cento giovanissimi studenti delle scuole elementari di Lacco Ameno e

Per conoscere le loro tante attività: oceanomaredelphis.org

Casamicciola hanno partecipato con entusiasmo e curiosità a una giornata di


33

divulgazione scientifica e a un evento che ha coinvolto tanti cittadini e turisti

quinamento e ai pericoli a cui questi splendidi animali sono esposti, e che

accorsi sulla spiaggia di San Montano per vedere ritornare nel loro habitat

sono esponenzialmente accresciuti dalle attività dell’uomo. E i numeri reali

naturale alcuni tra gli abitanti del mare più teneri, simpatici e amati. Caprella,

potrebbero essere perfino più alti di quelli stimati. La baia di San Montano, a

Agatha Christie, Annunziata Stone, Gran Finale, Pietro, Eliseo, Arianna, Carla,

Lacco Ameno, non è stata una scelta a caso. «E’ allineata con le due testate

Paolo e ADM: questi i nomi dei dieci esemplari che nei mesi passati sono stati

del Canyon di Cuma», ha spiegato Maria Cristina Gambi, Coordinatrice del

condotti in salvo alla Stazione Zoologica Anton Dohrn dove hanno ricevuto

Laboratorio Ecologia Bentos nella sede di Ischia della Stazione A. Dohrn. «E’

tutte le cure mediche necessarie per guarire. Portate in spiaggia attraverso

una zona speciale che non hanno tutte le aree marine protette. Qui vige il

delle grandi vasche, le Caretta caretta sono state lasciate sulla battigia. Due

protocollo internazionale di protezione di cetacei. Quindi niente passaggio di

esemplari erano equipaggiati di trasmittente GPS/GSM, strumento in grado

grandi navi, moderata velocità di navigazione (sotto i 12 nodi), interdizione

di registrare dati rilevanti da un punto di vista scientifico e di monitorare le im-

della pesca pelagica in modo da non prelevare risorse indispensabili per ceta-

mersioni e la posizione degli animali una volta liberi in acqua, tramite un sms.

cei e tartarughe. Per la sua particolare conformazione, il canyon contribuisce a

La prima ha esitato un po’ prima di tuffarsi, le altre non hanno perso tempo e

concentrare i sedimenti, incrementando la circolazione delle acque, favorendo

hanno affrontato il mare sotto l’occhio vigile dei ricercatori, degli studenti delle

la risalita dei nutrienti dal fondo grazie a correnti ascensionali e consolidando

scuole, degli uomini della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza. Presidii

la catena alimentare al cui vertice si trovano proprio i cetacei e le tartarughe».

importantissimi, questi ultimi, per opporre un deciso contrasto alle svariate

La baia di San Montano, dunque, rappresenta il punto di partenza ideale per

attività illecite che in Campania vengono perpetrate a danno dell’ecosistema

raggiungere questo habitat: in un miglio e mezzo dalla costa, le tartarughe

marino. Ogni anno 133mila tartarughe marine della specie Caretta caretta

troveranno le condizioni idrografiche e probabilmente trofiche per poter con-

finiscono accidentalmente nelle reti dei pescatori o non sopravvivono all’in-

tinuare a vivere. L’odissea marina continua.


P E O P L E

i

E STO NEL MONDO A DAR BATTAGLIA EGIDIO FERRANTE, SPIRITO RIBELLE, SGUARDO SEMPRE PRONTO A COGLIERE IL BELLO E IL GIOCO DELLA VITA. IL CORAGGIO DELLE IDEE DI UN CALABRESE SBARCATO AD ISCHIA, CON LA VOGLIA DI RIDARE VOCE A CHI L’HA PERDUTA E DI LOTTARE CONTRO LE INGIUSTIZIE E L’ILLEGALITA’. Text_ Emma Santo Photo_ Dayana Chiocca


35

to dell’isola, perché per vent’anni siamo stati il fiore all’occhiello dell’ASL Napoli 2 Nord, per i nostri progetti all’avanguardia che si basavano sull’integrazione e l’autonomia». Per lavorare con i matti, c’è bisogno di tanta forza, di spirito e di fisico. Ma anche «pazienza, predisposizione al gioco, a cogliere la sensibilità delle persone. E ogni giorno è uno scambio, spesso silenzioso. I malati di mente alternano momenti di serenità a momenti di delirio e Quando chiedi ad Egidio “come stai?”, la pri-

inquietudine, ma le loro sono storie umane.

agosto 2009, è stato presentato ufficialmente

ma risposta che ti dà è “si battaglia”. E quel-

Quelle che mi affascinano di più, che vado a

il 5 febbraio di quest’anno all’IPS “Vincenzo Te-

la risposta è anche la chiave d’accesso al suo

scovare cercando di valorizzare. I regali che mi

lese”, che ha aderito all’iniziativa isolana insie-

mondo, costellato di anime disarmate di cui si

fanno sono tanti, primo fra tutti la completa

me all’Istituto Comprensivo “Anna Baldino” di

fa portavoce e cantastorie.

fiducia che ripongono in te. In qualche modo

Barano e all’ITG “Mattei” di Casamicciola, oltre

Egidio viene da Joggi, un piccolo borgo cala-

percepiscono che tutto quello che fai, lo fai per

ad un folto gruppo di cittadini ed associazioni.

brese in provincia di Cosenza, immerso nei ca-

loro. Ma è un continuo dare e avere. Ad esem-

Per Egidio, un’altra esperienza incredibile.

stagni e con un cuore folk. Ad Ischia approda

pio, mi hanno insegnato alcune canzoni degli

«Nelle scuole dell’isola sono arrivati i familiari

nel 1990, dopo la laurea in Agraria conseguita

anni ‘50, ‘60, ‘70, che ascoltavano nei mani-

delle vittime della camorra, per raccontare le

a Portici ed un’importante parentesi bologne-

comi. Altre le ricordavo dall’infanzia, e siamo

loro storie. Il primo giorno di primavera, abbia-

se lunga due lustri. Nel suo bagaglio, valori in-

andate a ripescarle insieme».

mo accompagnato a Napoli gli studenti delle

corruttibili “che fanno fatica a stare chiusi in

In un mondo in corsa che facilmente perde

medie e quelli del Telese, che hanno parte-

gabbia”. Quelli che gli ha trasmesso suo padre,

per strada gli attimi, i suoi ‘pulcini sperduti’ ri-

cipato con i loro striscioni alla Giornata della

“operaio, contadino e pacatamente di sinistra”,

escono ancora a riconoscere la grandezza nei

Memoria e dell’Impegno. A Barano, grazie ad

che ha da poco compiuto 91 anni. «L’accoglien-

piccoli gesti: un caffè, un sorriso, una carezza.

un progetto voluto dalla dirigente del Baldino,

za, il rispetto degli altri, l’onestà di pensiero,

«Quelli che non hanno voce mi hanno sempre

Maria Rosaria Mazzella, siamo persino riusciti

la lealtà, la conoscenza. Tra i suoi vitigni rossi

appassionato. Perché per me la bellezza è an-

ad integrare le due realtà, del presidio e della

parlava a noi quattro figli del mondo e della

che nello sguardo di una persona silenziosa che

salute mentale».

musica, ci insegnava la bellezza delle parole».

ha sofferto tanto e non riesce ad esprimerlo».

Il 26 maggio, Libera ha finalmente inaugurato

Principi sani e sacri, corroborati dagli anni bolo-

Ma non ci sono solo i matti, nel cuore batta-

la sua sede a Lacco Ameno, a pochi passi dal-

gnesi che lo prepareranno a scendere in campo

gliero di Egidio. Che è in prima linea anche

la chiesa di Santa Restituta. Tra gli obiettivi c’è

per difendere i diritti degli ultimi.

nella lotta all’illegalità e alle mafie. «Io vengo

anche la lotta al gioco d’azzardo, cominciata

Educatore professionale in ambito psichiatrico,

dalla terra di ‘ndrangheta. Nel mio paesino non

già con lo Slotmob Fest, e alla corruzione del

i suoi ‘ultimi’ sono i malati di mente. Quattro

l’abbiamo mai vissuta direttamente, però per-

sistema sanitario, la volontà di creare un centro

anni dopo aver messo piede sull’isola, sarebbe

cepivi l’atteggiamento di predominio ed arro-

di documentazione e memoria ed organizzare

stata completata la chiusura effettiva di tutti

ganza. Dopo due anni di incontri con i familiari

progetti sportivi, coinvolgendo le realtà napo-

i manicomi italiani, cominciata nel ‘78 con la

delle vittime della camorra e della criminalità

letane. E poi c’è il progetto “Libera Terra”, per

Legge Basaglia. Molti dei pazienti ischitani sa-

napoletana siamo riusciti ad aprire, finalmente,

il recupero sociale e produttivo dei beni liberati

rebbero stati trasferiti dagli ospedali psichiatri-

il presidio “Libera” ad Ischia, che non vive la

dalle mafie, a cui aderisce la Bottega Vino e Olii

ci di Napoli ed Aversa nella residenza di Villa

trincea del dolore, delle uccisioni».

di Michele D’Ambra, a Ischia Ponte.

Orizzonte, che verrà aperta a Barano nel ‘97.

Fondata da Don Luigi Ciotti nel 1995, “Libera”

Dal dire al fare è questione di “forza dell’indi-

«Quando si sparse la voce del loro arrivo, tutta

è attualmente un coordinamento di oltre 1500

gnazione”, che ad Egidio scorre senza tregua

la comunità era in subbuglio – racconta Egidio.

associazioni, gruppi, scuole che si battono per

nelle vene.

Raccoglievano firme perché non ci volevano.

l’uso sociale dei beni confiscati alle mafie, l’e-

«Io mi porto dietro quest’animo ribelle, in sen-

Ma dopo pochi mesi ci hanno conosciuto e ci

ducazione alla legalità democratica, l’impegno

so positivo. Ancora credo che un altro mondo

hanno supportato in questa grande battaglia

contro la corruzione, i progetti sul lavoro e lo

sia possibile, sempre nel rispetto degli altri. Bi-

di civiltà per difendere i diritti dei nostri utenti.

sviluppo, le attività anti-usura.

sogna avere il coraggio delle proprie idee, cer-

Tanto che, a giugno di due anni fa, ci siamo

Ad Ischia, il presidio, intitolato alla memoria di

care di costruire attorno all’ingiustizia, perché

ritrovati al nostro fianco tutta la popolazione,

Gaetano Montanino, ucciso dalla camorra il 4

le cose possono cambiare. Anche perché io

scesa in piazza per proteggere i nostri ‘mat-

sono papà di un ragazzo di 24 anni, e penso

tacchioni’». Purtroppo, però, le proteste e le

che oggi più che mai i giovani abbiano bisogno

fiaccolate della comunità e della Diocesi non

di esempi positivi».

sono bastate. Ad oggi, Ischia non ha più la sua

E poi ci sono tante altre passioni, a cui aggrap-

Struttura Intermedia Residenziale (SIR). «Ades-

parsi quando si vuole staccare per fare il pie-

so, chi ha bisogno è costretto a trasferirsi sulla

no di energia: lavorare l’argilla, suonare con la

terraferma, con l’aggravio economico e tutti

Scuola del Folklore di Buonopane, scattare fo-

i disagi che ne conseguono, a cominciare da

tografie, scrivere canzoni. «Mi piace lo sguardo

quello della traversata in mare. La chiusura di

dallo scoglio che apre all’orizzonte. Fotografo,

Villa Orizzonte ha significato un impoverimen-

rifletto, scrivo. E sto nel mondo».


C O M I C S

i

GIUSEPPE FERRANDINO, L’ANTIDIVO IMMAGINIFICO Interview_ Pasquale Raicaldo Photo_ Dayana Chiocca La sveglia suona presto, prestissimo. All’alba è già tempo di passeggiare: serve

canto mio, sono rimasto in disparte. Dedicandomi ad altro e affidando tutto al

a schiarirsi le idee, i primi raggi del sole portano l’ispirazione. Poi, Giuseppe

mio agente». Parla poco. Misura le parole, che nel suo caso hanno sempre un

Ferrandino torna a casa e scrive. Scrive, senza soluzione di continuità. Pagine

peso specifico. E in fondo si distingue anche per questo, nell’affollato chiac-

e pagine. Non si chiede neanche perché, e che fine facciano sceneggiature e

chiericcio che lo circonda e dal quale, spesso, sembra scappare. Classe 1958,

romanzi, interi scaffali di storie che potranno trovare un editore, un giorno. O

scrittore ma soprattutto fumettista. Perché Ferrandino nasce come sceneggia-

forse no. «Perché io lo faccio soprattutto per liberarmi. Ecco, scrivere è una ca-

tore di fumetti. E certi amori non sfioriscono mai. «I due generi, naturalmente,

tarsi». Si guarda intorno, sorseggiando il suo caffè rigorosamente decaffeina-

si intrecciano. La differenza è semplice: nella sceneggiatura hai un mediatore,

to, e lo ribadisce con enfasi: «Non potrei non farlo. Non potrei non scrivere».

il disegnatore. Nella scrittura da romanzo, invece, arrivi direttamente al lettore.

Con “Pericle il Nero”, in realtà, gli sarebbe anche andata benissimo: pubblicato

Il mio cuore è legato ai fumetti, nessun dubbio».

dapprima nel 1993 con lo pseudonimo Nicola Calata, poi riedito - in seguito al clamoroso successo in Francia - da Adelphi, ha ispirato il film omonimo di

Ecco, com’è sbocciato l’amore?

Stefano Mordini con Riccardo Scamarcio. Giuseppe l’ha visto, eccome. «Mi

Da bambino abitavo coi nonni, ero curioso. Scoprii che nello stanzino in

divertiva immaginare la resa cinematografica del mio romanzo, che è una

cui si lavavano i panni, in cima a una scala, c’era una scatola. La aprii, non

storia di camorra e delinquenza. Se sono rimasto deluso? Diciamo che hanno

potevo resistere alla tentazione: era piena di giornalini. Una vera e propria

trasformato la storia, e può starci. Direi anche che hanno banalizzato la storia.

miniera, Monello e Intrepido, soprattutto. Avevo cinque anni, mi si aprì un

E poi non mi hanno mai contattato, però, né invitato alla prima del film. Io, dal

mondo.


E si è messo in gioco.

Risale ai primi anni Novanta. Era il naturale sbocco di una storia a fumetti,

Iniziai a sperimentare. Merito anche di Lancio Story, il cui direttore sugge-

“Storie di cani”, in cui iniziai a trattare l’argomento camorra. Tempi d’oro,

riva di trasformare un fumetto in soggetto, per poi sceneggiarlo per conto

per il fumetto. Il romanzo fu pubblicato da Luigi Bernardi con Metrolibri,

proprio. Iniziai con “Incubo”, un episodio del Tex di Gianluigi Bonelli, che

nessun altro lo avrebbe fatto. Adelphi lo ha ripubblicato cinque anni dopo,

di lì a qualche anno avrei conosciuto in un incontro che porto ancora nel

speravo che il film funzionasse di più.

cuore. Capii che scrivere sceneggiature era una cosa che mi affascinava. Ma

C’è però una nuova opera, questa sì di prossima pubblicazione.

non sapevo dove mi avrebbe portato.

Si chiamerà “Onorato”, edita da Bompiani. E’ l’autobiografia scherzosa,

Di qui, l’esigenza di virare sui romanzi?

scritta in prima persona, di Honoré de Balzac. Uno che ne passò di guai.

Ne scrissi uno e lo sottoposi all’esame di un giornalista. Che ne rimase entu-

Un personaggio che adoro, e che scoprii da ragazzino grazie alla biblioteca

siasta, ma tagliò corto: “Levati dalla testa di riuscire a vivere di letteratura”.

di mia zia e in particolare a “Casa di scapoli”, uno dei più bei romanzi di

Provai, allora, con i fumetti erotici: andò male. E iniziai a scrivere per Lancio

tutti i tempi. Io sono cresciuto in un’epoca in cui a Ischia si respirava ancora

Story. Anni Ottanta, la prima storia che mi pubblicarono fu “Messaggio

aria di Ottocento. Così, mi ci sono tuffato. E ne è venuto fuori questo libro.

per il presidente”. Studiavo Medicina, ero nella sede del Partito comunista

E’ un personaggio ancora attuale?

a Napoli: ‘scroccai’ (testuale, n.d.r.) la telefonata, il direttore mi annunciò

E’ un personaggio che prescinde dalla categoria temporale. E’ come Pla-

che avevano accettato la sceneggiatura. Fu una gioia immensa. Uno dei

tone. Per comprenderlo, per studiarlo, mi sono trasferito a Parigi diversi

momenti più estatici della mia vita.

mesi, attingendo alla biblioteca Mitterrand e ispirandomi a materiali inediti,

E il suo primo romanzo, quello che conquistò il giornalista?

che ho letto con il mio francese basico, appreso neanche a dirlo grazie ai

Mai pubblicato. L’ho rivisto recentemente: funziona. Un poliziesco, il pro-

fumetti. Che, come vede, tornano sempre.

tagonista si chiama Zampino. Anni dopo sarebbe diventato il protagonista

All’ultimo incontro alla biblioteca Antoniana ha detto: la sceneg-

anche di una serie che scrissi per la rivista Orient Express, al cui direttore,

giatura di fumetti può essere un genere letterario autonomo. Per-

Bernardi, dobbiamo tutti moltissimo, nel mondo del fumetto. Prima di lui in

ché?

Italia, non esisteva letteratura legata al fumetto: lui spinse perché si creasse

Dal 2002 a oggi ho scritto circa 30mila pagine. Pubblicando pochissimo.

un fumetto d’avventura per adulti. In precedenza esistevano due generi

Ero molto preso dalla scrittura: per me era un’urgenza diarroica, quella di

prevalenti: per adulti, ampolloso e intellettualoide e quello per ragazzi.

scrivere. E credo di essere riuscito a far assurgere la sceneggiatura a genere

Continua a scrivere, diceva.

letterario. Anche se non tocca a me dirlo.

Ho fatto tantissime sceneggiature per fumetti. Il mercato però è in mano

Che legame ha con Ischia?

a Bonelli, con il quale non ho molti rapporti. I miei lavori così restano nel

La adoro. Ma la trovo troppo degradata. Ci vorrebbe un po’ più d’amore

cassetto. Ma continuo a occuparmene.

per questa terra meravigliosa, che in un modo o nell’altro è presente in

E ce n’è una che la esalta più di tutte?

tutti i miei romanzi. Io la chiamo Coda, e finisce anche in “Pericle il nero”.

Una saga su Garibaldi alla quale tengo tantissimo. Ho scritto già 26 volumi.

La storia di “Rosmunda l’inglese”, per esempio, è interamente ambientata

E c’è anche un episodio legato all’isola d’Ischia, per il quale mi sono ispirato

a Ischia, un’isola che diventa penisola all’occorrenza e che traduce le sug-

alle ricerche di Nino D’Ambra.

gestioni di Ischia, e che riflette naturalmente il mio legame viscerale con

Il fumetto è davvero in crisi in Italia?

questa terra.

Altroché. Non ci sono più gli editori coraggiosi di una volta. Bonelli è riu-

Dica la verità: si sente sottovalutato?

scito a fare un po’ di grana con Dylan Dog, mentre per Tex non ci sono più

Non ci penso proprio. Le rispondo con un esempio in grande, senza pre-

gli sceneggiatori di un tempo. Gli altri editori sono scomparsi. E il fumetto

sunzione. Perché in fondo, diceva Platone, in grande si possono vedere

è un genere che ha bisogno di rinnovarsi: internet non c’entra, con questo

le cose piccole. Andai a Tours, in Francia, per il bicentenario della nascita

‘de profundis’.

di Honoré De Balzac. Mi aspettavo grandi celebrazioni, non trovai nulla.

“Pericle il Nero” l’ha portata alla ribalta nazionale.

Com’è quella storia del ‘nemo propheta in patria’?


M O V I E

i

CORRENDO IN EQUILIBRIO SULL’ABISSO Text_ Riccardo Sepe Visconti Non ha importanza se credi o non credi, se sei

le contraddizioni della fede e la infinita debolezza

avendo scopi che vadano oltre la procreazione

ateo (come lo stesso Sorrentino) o agnostico, ciò

dell’intima coscienza. Poiché in fondo il giovane

senza sentirci in colpa.

che ci accomuna è - che lo si voglia o no - la no-

Papa nel rivolgersi al (suo) Dio si rivolge al suo

Di divorziare.

stra “matrice cristiana”.

“altro di sé”…

Di lasciare che le suore dicano messa.

Siamo tutti figli di un’Italia costruita su un preciso

Di fare figli in tuti i modi che la scienza ha fino

e fondante principio: “Libera Chiesa (cattolica) in

Tutto ha inizio con l’immaginifico discorso Urbi

ad oggi scoperto e continuerà ancora a scoprire.

Libero Stato”. Due (idee di) Libertà che si fron-

et Orbi:

Miei carissimi figli. Non solo ci siamo dimenticati

teggiano ma non si affrontano. Ecco quindi che

“Ciao Roma. Ciao Mondo!

di giocare ma anche di essere felici.

la - per sua stessa ammissione iperbolica - rap-

Cosa ci siamo dimenticati?... Cosa… Ci siamo…

E c’è una sola strada che conduce alla felicità. E

presentazione del Giovane Papa, assume dalle

dimenticati?!...

quella strada si chiama libertà”.

nostre parti, e credo nel mondo intero, cristiano

Ci siamo dimenticati di voi.

e non, un valore dirompente, straordinario, come

Voglio essere molto chiaro. Io sono qui per una

L’avventura del Giovane Papa si scioglie in una

- forse - nessuna fiction era mai riuscita a fare pri-

ragione molto semplice: per non dimenticare

serie di domande le cui risposte, in fondo, sono

ma. E quello che più m’intriga è che il regista/sce-

nessuno di voi.

alla base dei più profondi conflitti che ciascuno di

neggiatore Paolo Sorrentino non abbia utilizzato

Io non lascerò mai indietro nessuno.

noi porta con sé, al cospetto di un Dio che, se esi-

il suo “pulpito” (è il caso di dirlo!) per dettare

E’ questo che mi ha detto Dio quando ho deciso

ste… “non si concede, non si fa vedere, Dio non

neo-eticismi e (meno-che-mai) sermoni ipocrito/

di seguirlo, ed è quello che dico a voi adesso. Io

grida, Dio non bisbiglia, Dio non scrive, Dio non

condivisibili, nossignore, Sorrentino ha utilizzato

servo Dio. Io servo voi.

sente, Dio non chiacchiera, Dio non ci conforta.

il suo (ancora una volta costruito ad Arte) “Po-

Ci siamo dimenticati delle donne e dei bambini

Dio sorride:

tere” per creare dubbi, domande (molto legitti-

che cambieranno questo mondo con il loro amo-

“Siamo morti o siamo vivi?

me), quindi riflessioni. Queste, sì, tutte “sante”!

re e la loro gentilezza e con la loro meravigliosa

Siamo stanchi o siamo energici?

Sostituendosi alla figura di maggior rilievo nella

divina inclinazione al gioco.

Siamo sani o siamo malati?

nostra coscienza (ed incoscienza) di occidentali,

Il gioco è la sola risorsa che abbiamo per poterci

Siamo buoni o siamo malvagi?

“spirituale/etica/drammatica/tradizionale” - il

sentire in totale armonia con la vita.

Abbiamo ancora tempo o il tempo è scaduto?

Papa - appunto, il regista inocula nella nostra

Non abbiamo altra scelta: noi dobbiamo essere in

Siamo giovani o siamo vecchi?

ragione riflessioni necessarie, e lo fa utilizzando

armonia con Dio.

Siamo puliti o siamo sporchi?

il più potente personaggio che ha a sua (totale)

E di cosa altro ci siamo dimenticati?

Siamo stupidi o siamo in gamba?

disposizione (e, cinematograficamente parlando,

Ci siamo dimenticati di masturbarci.

Siamo veri o siamo falsi?

obbedienza), il capo della cristianità.

Di usare contraccettivi.

Siamo ricchi o siamo poveri?

Ecco, allora, che la serie televisiva si apre con

E di abortire.

Siamo re o siamo servitori?

un’allocuzione (monologo) che rende plausibi-

Di celebrare i matrimoni tra gay.

Siamo bravi o siamo belli?

le il senso del racconto tormentato che si svol-

Di lasciare che i sacerdoti si amino tra loro e che

Siamo caldi o siamo freddi?

ge attraverso le 10 puntate che danno vita alla

si sposino magari.

Siamo contenti o siamo ciechi?

serie, e si chiude con una successiva allocuzione

Ci siamo dimenticati che la morte è una nostra

Siamo delusi o siamo gioiosi?

(monologo) che serra il senso del faticoso quanto

scelta quando detestiamo vivere.

Ci siamo persi o ci siamo trovati?

straordinario viaggio percorso tra gli ostacoli del-

Ci siamo dimenticati di avere rapporti sessuali

Siamo uomini o siamo donne”?...


MIO DIO, MIO DIO PERCHE’ MI HAI ABBANDONATO? Text_ Gianluca Castagna

Il mondo verrà. Come un’ipotesi in attesa del giudizio, tra quello che si rivela e quello che si nasconde, ciò che produce senso e ciò che lo ottunde. E’ stato il regista stesso Paolo Sorrentino, nel fuoco incrociato di spasmodiche attese e fucilate pregiudiziali, a rivelare di cosa parla “The Young Pope”, esordio del filmaker napoletano nel formato seriale per la tv. I segni evidenti dell’esistenza di Dio e i segni evidenti dell’assenza di Dio. Come si cerca la fede e come si perde la fede.
Quando si combattono le tentazioni e quando non si può fare altro che cedervi.
Il duello interiore tra le alte responsabilità del capo della Chiesa cattolica e le miserie


del semplice uomo che la mano di Dio ha voluto

che li reclama. Quel senso di abbandono diventa

concepite per appiattire ogni complessità stori-

Pontefice.
Infine, come si gestisce e si manipola

pensiero ossessivo anche per il giovane Papa. Eli,

ca ed emotiva, in ossequio ad un rispetto totale

quotidianamente il potere in uno Stato che ha/

Eli, lama sabactani? Il grido sulla croce si addice

ed assoluto nei confronti della Chiesa cattolica, il

dovrebbe avere come imperativi morali la rinun-

agli orfani. Pio XIII è tutto e il contrario di tutto.

volto sensuale e bellissimo di Jude Law impiega

cia al potere stesso e l’amore disinteressato ver-

Tabagista convinto, pretende rigore prussiano

due secondi a trasformarsi nel profilo di un ado-

so il prossimo.
“The Young Pope” è la storia di

dagli avvoltoi-clone in rosso porpora; moderno

lescente dispotico e irritabile dentro cui brucia lo

un uomo diviso tra se stesso e la sua rappresen-

nei modi, ma conservatore negli schemi men-

spirito antico e vendicativo della Chiesa. Mentre

tazione, tra due finzioni delle quali è difficile dire

tali; bisognoso di affetto e allo stesso tempo

oggi l’immagine di Papa Bergoglio gioca con i

quale sia la più reale o la più fantasiosa. Pio XIII,

gelido nei rapporti interpersonali. Al pari di un

media per creare l’esempio di un pastore vicino,

giovane pontefice americano di soli 47 anni, è

consumato acrobata, volteggia da un’asserzione

vicinissimo al proprio gregge, il papa yankee di

l’immagine pubblica di Lenny Belardo. L’appa-

al suo esatto opposto disorientando l’amore di

Sorrentino compie una scelta dirompente in di-

gamento allucinatorio della sua infanzia dicken-

chi lo desidera, l’affetto di chi lo protegge, il cal-

rezione ostinata e contraria: si barrica all’inter-

siana. Chi ha perduto i propri genitori in tenera

colo di chi intende manovrarlo. Contraddittorio.

no delle proprie rigidità, lasciandosi alle spalle

età, o è stato da loro abbandonato, trascorre

Come Dio (uno e trino), la Madonna (vergine

il mondo. Come Salinger, Mina e i Daft Punk.

tutta la vita trascinando quell’assenza come un

e madre), l’uomo (buono e cattivo). Nella pa-

Sottrarsi alle proprie paure e scoprire l’ignoto (la

fardello sulle spalle. Un’assenza che è presenza,

lude stagnante delle produzioni televisive made

fede?) dentro di sé. Reagisce così, Pio XIII, all’av-

perché nel cuore resta sempre uno spazio vuoto

in Italy, sempre così agiografiche e fatalmente

venuta sparizione del metafisico dall’orizzonte della Chiesa contemporanea, ormai trasformata in mastodontica macchina simbolica che veicola soltanto se stessa e la sua immagine, non più il mistero o la verità della fede. Reagisce gelando l’umorismo irresistibile del segretario di Stato Voiello (Silvio Orlando), barattando la porpora cardinalizia con il segreto del confessionale, umiliando un gruppo di francescani scalzi che minacciano lo scisma, lanciando saette contro sacerdotesse viziose nell’Africa nera. Supera il lutto per la morte del Papa Re ricattando il Primo Ministro italiano, baldanzoso e spaccone (a chi sarà mai ispirato?), grazie all’enorme potere derivante dal terrore primitivo che l’uomo nutre nei confronti dell’ignoto. Pio XIII chiede aiuto al suo amico d’infanzia Dussolier, diventato anch’egli cardinale, che pagherà con la vita la scissione


tra l’estasi dello spirito e la dannazione del sesso.

di immagini, segni, corpi, stravaganze, aforismi,

le finestre e agita i tendaggi. Inutile chiedergli di

Non può che amare (e quindi odiare) suor Mary

acrobazie, allusioni, vezzi, musiche insolite e

spostarsi. Converrebbe nemmeno andarli a ve-

(Diane Keaton) e il cardinale Spencer (James

raffinate, citazioni geniali e irresistibili. A partire

dere, i suoi film, se fin dal principio non si ha la

Cromwell), surrogati materno e paterno, la cui

dalla sigla di testa, dove il monito di Dylan, All

curiosità o la voglia di stare al gioco. Se di fronte

colpa più grande è quella di non essere i genitori

along the watchtower (riletto nervosamente dal

alle possibili rivelazioni del reale, o all’ultimatum

che lo hanno inspiegabilmente rifiutato. Soprat-

rapper Devlin), accompagna la traiettoria della

divino-terreno ribadito dal Giovane Papa fino

tutto Pio XIII azzanna con spietata veemenza

Cristianità dritto alla provocazione prêt-à-porter

all’ultimo fotogramma, si risponde con la più pi-

ogni

terrena.

di Cattelan. Insomma,

gra reattività a disposizione. Tuttavia, se è vero

Quella vulnerabilità che il

debolezza

c’è tutto l’arsenale im-

che spiegare le epifanie equivale a ucciderle,

giovane Papa vuole estirpare

piegato con surplus visi-

solo guardandole con attenzione si può apprez-

da se stesso e da tutti i cre-

vo maniacale che ormai

zare la ricchezza cangiante delle nebulose che

denti. Chi ama Dio non deve

appartiene al tessuto

esse evocano. O tentare di scoprire

pretendere che Dio lo ami.

linguistico di questo ci-

la verità dietro

Perché non c’è niente al di

neasta. Gli episodi di

i trucchi che le

fuori dell’obbedienza, eccet-

“The Young Pope” sono

simulano.

to l’Inferno. Cosa ha davve-

organismi che sembra-

ro in mente il Giovane Papa?

no sempre gonfiarsi a

Dove porteranno quelle de-

dismisura e a mostrare

cisioni che paiono compiere

evidenti i segnali di una

un enorme passo indietro

potenza espressiva che

sull’evoluzione della Chiesa

diventa

cattolica e apostolica? Ri-

puro

cinema, puro

uscirà ad emanciparsi dalla condizione di Figlio

gesto di dissipazione, pura manifesta-

e diventare finalmente Padre? Lenny Belardo è

zione (esibizione?) di talento e gusto di un

un santo o demonio? Quali che siano le risposte

potere affabulatorio che, al pari dei sontuosi

oltre le consuete massime messianiche previste

paramenti sacri, se ne infischia di ogni aderenza

dall’unica lettura consentita dall’enfant terrible

al reale. Senza per questo tacere sul reale, o fare

sul soglio di Pietro (ossia quella “fondamenta-

sconti a una società (tra)passata (d)ai raggi X.

lista”) prima dell’apertura finale (ma la svolta

Tra picchi lirici e cadute nel kitsch, Sorrentino è

moderata non intacca la natura monarchica), un

sempre davanti al suo film, dietro le sue immagi-

dato è certo: ogni racconto di Paolo Sorrentino è

ni, sopra e sotto il suo mondo, dentro le regole

destinato a eludere le griglie della razionalità ed

religiose del suo cinema. E’ il canguro che appa-

esondare dal perimetro del film come un recinto

re nei giardini del Vaticano, la Beata Juanita da

che non riesce ad arrestare la marea montante

terre lontane, il vento onnipresente che spalanca


42 THE YOUNG POPE SENZA CRISTO Text_ Salvatore Ronga

E’ un Papa giovane e bello che esibisce, an-

è un santo - ma tutti i cattolici lo sono, ben-

Dio è un cielo stellato, bello e misterioso, un

che se protetto dalle mura vaticane, l’atleti-

ché peccatori - e usa la preghiera per chiedere

cielo che ci sovrasta e ci sgomenta, potrebbe

smo di un corpo sano in piena forma. Viene

grazie e castighi. Il miracolo, parolona verso la

essere il Cielo del Corano e quello di Israele,

da un paese straniero. Non è Karol Wojtyla,

quale la Chiesa di oggi, in accordo con i suoi

o solo quello di Roma visto dalla terrazza del

è Lenny Belardo, che però condivide con Jo-

simpatizzanti laici, manifesta un pacifico scet-

colonnato berniniano.

seph Ratzinger il vizio delle sigarette, e prega

ticismo, appartiene all’esperienza religiosa e

Alla fine della serie il percorso personale di

aprendo le braccia al cielo con la stessa teatra-

non desta scandalo.

Lenny e quello di Pio XIII si intrecciano, si so-

lità ostentata da Eugenio Pacelli. Poiché è un

Intransigenza e rispetto della Verità rivelata,

vrappongono, e certe maturazioni personali di

personaggio di fantasia, è del tutto legittimo

questi i tratti del pontificato di Pio XIII, di con-

Lenny, almeno così si lascia intuire, influisco-

che, nel costruirne la fisionomia narrativa, gli

seguenza impossibilità di ogni progetto ecu-

no sul suo magistero di Papa. L’incontro con

sceneggiatori si siano ispirati a diversi pontefi-

menico e dialogo interreligioso.

i fedeli a Venezia gli è fatale, e non potrebbe

ci, ma ancora più significativo è che non ci si-

L’orizzontalità delle relazioni appartiene alla

essere altrimenti. Diavolo di un Sorrentino!

ano gesti, benché minimi, o pensieri che siano

sfera esclusivamente privata, ed è qui che

vagamente riconducibili alle figure di Roncalli

Lenny, senza dismettere mai completamente

o di Luciani. Il Pio XIII di Paolo Sorrentino è

i panni del pontefice, vive le sue contraddizio-

dichiaratamente un Papa conservatore.

ni, contraddizioni che lo rendono un perso-

La sua sconcertante rivoluzione è la professio-

naggio vero, interessante, con cui addirittura

ne della Parola in un mondo ormai secolariz-

identificarsi. In questa sfera si può vivere l’e-

zato che nella Parola cerca solo conforto, che

rotismo e sublimarlo in lettere appassionate.

nella Parola cerca solo risposte. Ma qual è la

Perché in quest’avventura mistica c’è anche la

Parola di Lenny Belardo? Fin dal primo discor-

donna, c’è soprattutto la donna: la madre che

so “pubblico” emerge la predilezione per una

lo ha abbandonato, Suor Maria, la fidanzata

dimensione tutta trascendente dell’esperien-

incontrata prima di entrare in seminario, la

za religiosa, una dimensione verticale uomo

giovane Ester che non può avere figli, l’escort

- Dio, che sembra escludere la necessità della

di lusso nell’albergo notturno.

fratellanza e della condivisione, del consesso

Di tutto si può accusare Lenny, ma non di

umano quale premessa per interrogarsi sul di-

misoginia, sempre restando nel privato. E in

vino. Anche la preghiera, in questo contesto,

questa considerazione per la donna, si po-

non è mai comunitaria, ma sempre singolare,

trebbe ravvisare uno dei pochi elementi che

non è veicolo di voci che, insieme, si levano

rimandano all’esperienza di Gesù. Perché

verso l’alto, ma strumento di un dialogo tra

Gesù, in the Young Pope, è il grande assen-

il fedele, che è solo, e Dio. Per inciso, Lenny

te. Senza la mediazione dell’umanità di Cristo,


ECCE SORRENTINO Text_ Lello Montuori Come “Habemus Papam” dell’altrettanto famoso super Nanni, non ho particolarmente apprezzato “The young pope” del premio Oscar Sorrentino. Sgombro subito il campo da un equivoco. Non c’entra nulla l’essere cattolico. L’arte è libera. Per me il papa, qualunque papa, può essere rappresentato anche come un diavolo. Non mi scandalizzo. Un film è un film.

Un’intuizione questa davvero formidabile. Recuperare il senso del mi-

È solo che quando ci si occupa della Chiesa, dei sacri palazzi, dei riti

stero.

millenari che circondano la persona del Pontefice, bisognerebbe almeno

Peccato che poi quel senso del mistero si perda nel sensazionalismo dei

un po’ conoscerne il contesto, affinché la rappresentazione non appaia

miracoli.

inverosimile, a tratti ridicola.

Ridicoli non perché miracoli.

Che poi, per carità, ci può stare anche il ridicolo.

Ma per l’idea che il regista ha dei miracoli. Quasi uguali alle visioni di

È solo che a me il ridicolo non piace.

Tonino Pettola (Ndr. Personaggio della serie, un sedicente mistico che

Non mi appassiona il genere.

afferma di vedere la Madonna nelle pecore).

Jude Law è un attore assolutamente straordinario e straordinaria è stata

Cos’altro dire? È strano che uno studio rigoroso sui paramenti preconci-

la sua interpretazione di Pio XIII. Così sofferta, carica di emotività repres-

liari non abbia avuto alcun seguito su quello del cerimoniale che circonda

sa, combattuta e fiera.

da almeno mille anni la persona del pontefice, le sue udienze, i suoi

Il problema era e resta il regista.

colloqui, le sue visite.

I dialoghi assurdi.

La psicologia dei personaggi purtroppo è quella a buon mercato distri-

L’assenza di una trama.

buita a poco prezzo dai periodici alla Riza.

Anzi direi proprio l’assenza.

Almeno Nanni aveva nobilitato la depressione del suo Papa col deficit

Di senso.

di accudimento e aveva scoperto la depressione persino nella Bibbia. Il

Come in quasi tutti i film di Sorrentino.

Papa di Sorrentino è figlio di due hippies ridicoli che lo abbandonano in

Personaggi ridicoli inseriti in un contesto ridicolo per approssimazione

una casa che somiglia più alla casa di Pony di Candy Candy che ad un

dei ruoli e delle cariche.

orfanotrofio americano degli anni ‘60.

Per fare cosa?

Persino la suora di Young Pope ricorda Suor Maria di Candy Candy.

Per contrappasso ad altre assenze. Quella dell’immagine della sua per-

Restano le immagini. Forti, evocative, potenti.

sona che Pio XIII decide di riservare a se stesso, sottraendosi ai fedeli.

Di fronte alle quali inchinarsi e tacere.



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la femminilità, e c’è un grande ritorno del piz-

Angela Mingolla, la sua vulcanica, coinvolgen-

il marito Gianni Trani, la decisione di stabilirsi

zo, macramè, chantilly, ricamato, è prezioso,

te ideatrice, ha portato a Ischia tante proposte

nell’isola, e nel 2006 il primo negozio. Oggi

romantico, ma mi piace variare il modo in cui

innovative, sempre uniche ed esclusive, dedi-

nella sede di via Michele Mazzella disegna mol-

lo propongo, per esempio adoperandolo sotto

cate al giorno del sì. La sposa vive il sogno che

tissimi degli abiti che propone, per la sposa, la

forma di inserti, anche arricchiti con applicazio-

si porta dentro fin da bambina, al di là delle

cerimonia femminile, i paggetti e le damigelle

ni di perline o paillettes. Ugualmente, mi piace

mode, e al tempo stesso è una donna con-

che possono essere anche coordinati con la

disegnare abiti lineari, resi estremamente ele-

temporanea, e questo Angela, lei stessa gio-

sposa. E’ disponibile, inoltre, una selezione di

ganti dai tessuti e dai tagli particolari” spiega

vane donna, moglie e madre di Alice, lo sa e

abiti per lo sposo e la cerimonia maschile in

Angela Mingolla. Nella cerimonia, invece, tan-

riesce a trasferirlo negli abiti che realizza. Di-

collaborazione con un atelier specializzato, che

to colore, vivo o pastello e stampati soprattut-

segnatrice e stilista di moda, prima di arrivare

consente di personalizzare e realizzare su mi-

to su chiffon, georgette, seta indiana.

a Ischia, ha lavorato a lungo a Roma presso

sura il vestito, se necessario. La filosofia di Ate-

Il giorno del matrimonio Angela consegnerà

firme dell’alta moda come Gattinoni, Urbano

lier Glamour Spose è sempre di far emergere

l’abito, seguendo personalmente la prepara-

della Scala, Valentino. Poi la lunga collabora-

la personalità della donna che indossa l’abito,

zione che precede la cerimonia e la festa. E

zione con Paola D’Onofrio, atelier specializzato

guardandola si deve dire “Che bella sposa!”.

per festeggiare il bellissimo rapporto con le

in abiti da sposa e cerimonia di alta moda per

“Stabiliamo la linea del vestito, e poi lo costru-

sue spose Glamour ha dedicato loro un rega-

il quale oltre che stilista è stata responsabile

iamo insieme anche in base al tema del matri-

lo: le coppie che acquistano un abito da sposa

delle

negozi

monio, è un rapporto che dura mesi quello con

ricevono in omaggio l’automobile con condu-

con-

la futura sposa. Oggi è molto

cente per il giorno delle nozze, un maggiolone

richiesto il bustino

Volkswagen decappottabile che li accompa-

vendite

presso

che esalta

gnerà alla cerimonia e poi al ricevimento.


C O V E R

CHIARA DI DONNA

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Abito a bustier interamente in pizzo ricamato, con scollatura a cuore; un cinturino gioiello di swarovski esalta il punto vita e l’ampia gonna dalla linea romantica. Collier, orecchini e solitario in oro bianco e brillanti I Gioielli del Sole, fede Nardelli.


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Abito a bustier con scollo a cuore e ampio strascico in tulle di seta e pizzo ricamato. La sottile fascia in vita che enfatizza la gonna è arricchita sul davanti da un dettaglio diamond e dietro da un lungo fiocco in satin. Collier e orecchini in oro bianco e brillanti I Gioielli del Sole.


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53


Essenziale l’abito di raso satin accostato al corpo, che rivela la sua ricchezza nella parte posteriore, dove è impreziosito da ricami gioiello lungo la profonda scollatura e da piccoli bottoncini che sottolineano l’ampio strascico. Solitario in oro bianco e brillanti I Gioielli del Sole, fede Nardelli.


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W E D D I N G

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UN PUNTO DI RIFERIMENTO NELL’OSPITALITA’ A DUE PASSI DAL FASCINO DI S. ANGELO Text_ Redazione Ischiacity Photo_ Riccardo Sepe Visconti Dayana Chiocca Romantica Wedding è una combinazione di bel-

fino a 300 persone, la possibilità di distribuirsi in

E’ possibile, inoltre, aggiungere un goloso buffet

lezza e atmosfera, professionalità e cura dei par-

modo equilibrato. Durante la bella stagione, inve-

di dolci e un angolo dedicato ai formaggi, con

ticolari, varietà di servizi offerti, attenzione alle

ce, si può optare per un ricevimento che, inizian-

confetture e miele. Nel giorno della festa Ro-

esigenze degli sposi e dei loro ospiti e autentico

do al tramonto, si allunghi nella notte tiepida e

mantica Park Hotel & Terme mette a disposizione

piacere di regalare indimenticabili emozioni. Tutti

profumata, scegliendo di ambientarlo alla piscina

ogni servizio necessario a far sì che sia piacevole

questi elementi hanno fatto della Romantica Park

Etna, circondata dal verde, intorno a cui verran-

e divertente per tutti gli ospiti, di ogni età: ci sarà

Hotel & Terme una realtà amatissima da tante

no disposti i tavoli. Lungo tutta la progettazione

l’animazione per i bambini, un ampio e como-

coppie, quelle che in oltre dieci anni hanno scelto

dell’evento la wedding planner della Romantica

do parcheggio, e la coppia riceverà in omaggio

la sala Belvedere e le terrazze che affacciano sul

segue la coppia, lavorando per trasformare in

la junior suite per la prima notte di nozze e, per

mare di S. Angelo, o ancora gli spazi all’aperto

una bellissima realtà le idee e proposte dei futuri

il giorno successivo, la possibilità di trascorrere la

intorno alla piscina termale, per festeggiare il loro

sposi, sviluppando insieme a loro il tema indivi-

giornata nel parco termale dell’hotel. E costan-

giorno più bello.

duato. Gli sposi scelgono fra tovagliati e mise en

temente lo staff che cura l’organizzazione del

I panorami sono, infatti, quelli unici che regala S.

place in stili differenti. quelli che preferiscono,

ricevimento sarà presente con la sua esperienza

Angelo: incastonata fra le colline e con il borgo

sono comprese, inoltre, nel pacchetto, la perso-

e competenza e la disponibilità a risolvere ogni

più bello dell’isola ai suoi piedi, la struttura della

nalizzazione grafica e la stampa di menù, tableau

inconveniente, per far sì che tutto sia perfetto e

Romantica offre spazi dalle caratteristiche diffe-

mariage, segnaposti e guestbook. Curatissimo il

indimenticabile. Un vero Romantico Staff, insom-

renti, così che esigenze diverse di ambientazione

menù, che gli sposi stabiliscono grazie alla prova

ma, cui affidarsi a occhi chiusi…

e di stile del matrimonio possano essere soddi-

d’assaggio, e che offre anche alternative per ogni

sfatte. Le ariose terrazze esterne dove si svolge

esigenza specifica con menu personalizzati per

l’aperitivo sono ideali per accogliere e far sentire

gli ospiti con regimi alimentari particolari. Si inizia

a loro agio anche numerosi ospiti. L’elegante, lu-

con l’aperitivo e gli antipasti, un sontuoso buffet

minosa sala Belvedere è perfetta per il banchet-

preparato al momento, che comprende marinati,

to. Grandi finestre si aprono sul mare e sull’armo-

fritti, latticini, verdure e salumi; segue il banchet-

nia della natura ischitana, mentre i tavoli trovano

to vero e proprio, infine la torta creata dal pastic-

negli ampi spazi, che accolgono agevolmente

ciere in base ai gusti degli sposi e la confettata.

Sant’Angelo - Serrara Fontana - Isola d’Ischia Tel. 081999216 Fb: Romantica Wedding & Banqueting www.hotelromantica.it



W E D D I N G

i

SPECIALISTI DELLA BELLEZZA Text_ Redazione Ischiacity Photo_ Simone De Sanctis

info@aglaiaestetica.com

Via Fondobosso, 56 - Ischia Tel. 081 991250 www.aglaiaestetica.com Aglaia Istituto di Bellezza

Nel giorno del matrimonio il trucco della sposa

I pacchetti per il giorno del sì sono modulati,

valuta, insieme alle truccatrici, tutte professio-

è un elemento fondamentale: insieme all’abito,

quindi, con un percorso che soddisfa ogni ne-

niste, il maquillage in rapporto ai capelli e alla

all’acconciatura, ai gioielli definisce il suo stile,

cessità della sposa (ma anche del futuro marito

sua fisicità, all’abito, al tema del matrimonio. Si

deve quindi essere un make up che ne esalti le

e dei familiari) e possono comprendere solu-

passa, quindi, alla parte più tecnica partendo

caratteristiche somatiche, piacevole da vedere

zioni per qualsiasi esigenza legata all’estetica e

dall’architettura del volto, poi si esamina la gra-

e d’effetto in foto, e soprattutto in sintonia con

al benessere, adoperando in ogni ambito solo

na della pelle per scegliere i pigmenti più adat-

la sua personalità, perché il trucco si indossa,

prodotti di grande qualità. Essi comprendono,

ti; seguono i chiaroscuri sulla struttura, quindi

esattamente come un vestito. Per tutte queste

infatti:

gli occhi e le labbra. Tutto viene annotato per

ragioni il centro estetico Aglaia, di Ischia, dedi-

- qualsiasi sia il pacchetto scelto, ci sarà una

essere riprodotto nel giorno delle nozze.

ca al maquillage uno spazio molto importante.

prova trucco, durante la quale la futura sposa

- Il trucco viene studiato per avere un’ottimale



resa in fotografia e le truccatrici daranno con-

applicando fard e rossetto: in questo modo le

dal centro: manicure e pedicure con ricostru-

sigli su come gestire il make up, sia durante gli

polveri hanno avuto il tempo di stabilizzarsi e

zione dell’unghia, copertura in gel o smalto

scatti che nei diversi momenti della cerimonia

durerà molto a lungo.

semipermanente, extension delle ciglia, tratta-

e del ricevimento.

- Tutti i pacchetti Sposa di Aglaia comprendo-

menti per il viso estetici ed antietà, epilazione

- La sposa riceve anche un tutorial personaliz-

no anche un altro trucco (o due, a secondo del

definitiva, LPG e ossigenoterapia (per viso e

zato per imparare a valorizzare le qualità del

pacchetto scelto) oltre a quello della sposa, di

corpo), un’ampia varietà di massaggi e tratta-

suo volto con un trucco che potrà ripetere quo-

cui possono usufruire familiari o testimoni.

menti per il corpo.

tidianamente.

- Inoltre ci sono: scrub, massaggio antistress,

- Aglaia ha un’area parrucchiere dove è possi-

- Nel giorno stabilito, la truccatrice di Aglaia

pulizia viso, manicure e pedicure, epilazione

bile ideare l’acconciatura per la sposa e provare

verrà a casa della sposa per eseguire il trucco

e in quello dedicato alla coppia i trattamenti

trattamenti e prodotti dedicati al benessere del

prima che lavori il parrucchiere; quindi dopo

sono anche per lo sposo. Al pacchetto si pos-

capello.

che l’acconciatura è terminata si completa,

sono aggiungere altri servizi fra i tanti proposti


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W E D D I N G

i

63 IL FASCINO DI UNA VILLA SIGNORILE, I PANORAMI PIU’ BELLI E OTTIMA PROFESSIONALITA’ PER SPOSARSI NEL CUORE DI ISCHIA Text_ redazione Ischiacity Photo_ archivio FABA Hotels Due le figure di “problem solving” che lavorano h/24 alla perfetta riuscita di qualsiasi evento - matrimonio, festa, anniversario, congresso, tavola rotonda - che si svolga all’interno degli alberghi del Gruppo FABA Hotels: Gilberto Bazzoli jr ed Eduardo Borrelli. È a loro che ci si può affidare per rendere perfetta in ogni dettaglio l’organizzazione del proprio evento speciale, Gilberto sovrintende, in particolare, all’operatività dell’hotel Regina Palace Terme, nel cuore di Ischia, mentre Eduardo ha la responsabilità dell’hotel Hermitage & Park Terme, poco lontano dal centro. In tandem guidano un affiatatissimo gruppo di persone esperte nell’arte dell’accoglienza. Già, perché il Gruppo Bazzoli, giunto alla quarta generazione di albergatori, è una delle famiglie storiche che ha fatto dell’ospitalità il fiore all’occhiello dell’isola d’Ischia. Fu il nonno Alberto Bazzoli che nel 1954 giunse ad Ischia per dirigere l’albergo Parco Aurora e nel ’58 vi si stabilì anche il figlio Gilberto, che

Cinzia Bazzoli e Eduardo Borrelli

Gilberto Bazzoli

nel 1968 progettò e costruì, insieme alla moglie Anna, l’Hermitage,

Elizabeth Taylor, Burt Lancaster. Quindi, la nobile dimora ritornò in pos-

il primo di una fortunata catena di hotel che pian piano andranno a

sesso della famiglia Pilato e fu in questo periodo che il grande regista

comporre la costellazione dell’ospitalità firmata Bazzoli. Intanto entra

Luchino Visconti prese a frequentarla, finendo per innamorarsi di Ischia

a tutti gli effetti alla guida delle strutture la terza generazione, con Lu-

a tal punto da volerla eleggere come luogo di residenza per trascorrervi

ciano, e nel 1987 si creò l’occasione di acquisire il Regina Palace che in

lunghi periodi della sua vita. Il Maestro, infatti, in seguito decise di ac-

precedenza era stato proprietà della famiglia Pilato. Antica villa padro-

quistare la bella villa La Colombaia in località Zaro a Forio e vi si trasferì.

nale, aveva alle spalle un passato denso e a tratti rocambolesco: requi-

Con questa premessa abbiamo voluto raccontare, sia pur sinteticamen-

sito durante la II Guerra Mondiale dagli inglesi per essere trasformato

te, la grande esperienza maturata dal Gruppo FABA Hotels nel gestire

in ospedale, nel ’54 divenne base logistica della Warner Bros durante

le esigenze dei propri ospiti e di quanti si affidano alla loro competente

la realizzazione dei colossal (Cleopatra, Il Pirata dell’Isola Verde, etc.)

esperienza per gestire eventi speciali come il giorno delle nozze. Aven-

girati ad Ischia, cui parteciparono divi del calibro di Richard Burton,

do il piacere di scegliere fra due differenti ambientazioni, nel cuore di


Ischia a brevissima distanza dal mare come dal Castello Aragonese e

vuole abbracciare le più recenti tendenze del gusto in chiave fusion,

dalle strade più eleganti, certi che sarà sempre un successo. Grazie al

tra gourmet e solida tradizione, è ideale per un ricevimento con circa

lavoro di Gilberto ed Eduardo sono a disposizione, infatti, due strutture

200 invitati. E’ a disposizione la sala coperta Palace, davanti alla quale

perfettamente attrezzate ad organizzare eventi in grado di accogliere

si apre lo spazio con la piscina e le aree verdi in cui allestire il buffet e

oltre 200 ospiti, anche con il solo breve preavviso di 40 giorni. Inoltre,

altri momenti importanti del ricevimento. Al centro della piscina, infat-

è possibile prenotare il soggiorno in concomitanza con il ricevimento

ti, viene montato un palco su cui gli sposi saranno protagonisti, sotto

anche per parecchie persone, cosa indispensabile soprattutto quando

gli occhi di tutti gli invitati, di uno dei momenti più simbolici, il taglio

gli sposi e i loro invitati provengono da fuori.

della torta.

L’atmosfera rilassata dell’hotel Regina Palace, circondato da un bel giar-

L’hotel Hermitage, poco distante dal primo, sorge in un lussureggiante

dino e vicinissimo alla piazzetta S. Girolamo, nel salotto di Ischia, con

parco: un po’ più ampio del Regina Palace, ha oltre 100 camere, spa,

le attuali 63 stanze, l’area wellness (appena rinnovata), e il ristorante

diverse piscine, e offre più location per l’evento in modo da differen-

Visconti, che proprio nel 2017 si riproporrà al pubblico con una formu-

ziarne i diversi momenti: l’aperitivo può essere servito sulla terrazza

la totalmente rimodulata, nel segno di una moderna dinamicità che

con vista sul Castello Aragonese, o intorno alla piscina immersa nel-


la macchia mediterranea, perfetta anche di sera, per ballare, stare in

in volta, all’occorrenza seguiti da efficientissime wedding planner, in

compagnia, ascoltare musica dal vivo. Per il banchetto ci si sposta nella

modo da rendere esclusiva ed irripetibile ciascuna cerimonia. A sug-

sala interna Panorama dove potranno essere allestiti tavoli anche per

gellare la scena finale ci saranno, immancabili, i fuochi pirotecnici che

230 persone.

rappresentano per tradizione un momento molto emozionante del ri-

In entrambi i casi, il personale, altamente specializzato e dalla squisita

cevimento. Non resta allora che scegliere la data e correre alla FABA

cortesia, garantisce l’esecutività puntuale di tutti i desideri dei futu-

Hotel per dirsi di Sì!

ri sposi e la perfetta armonia del servizio in sala. Il banchetto viene creato interamente dagli chef delle due strutture, concordandolo nei particolari, ed è disponibile un menù adatto ai bambini. La torta può essere confezionata dagli stessi chef pasticcieri che cucinano per FABA Hotels oppure può essere scelta da un ampio catalogo di pasticcerie che collaborano con gli Alberghi. Gli allestimenti, che rappresentano la personalizzazione di ciascun evento, possono essere studiati di volta

65

Hotel Hermitage & Park Terme Via Leonardo Mazzella, 80 hermitageischia.it - Info. 081. 984242 Hotel Regina Palace Terme Via Edgardo Cortese, 20 reginapalaceischia.it - Info. 081. 991344


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g n i s d t n d e e v e W shion thdays Fa

Relais Corte degli Aragonesi Corso Vittoria Colonna, 108 - Ischia Tel. 081 4972254 www.relaiscortedegliaragonesi.it info@cortedegliaragonesi.it Relais Corte degli Aragonesi

Bir



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lamour Spose

Abiti Atelier G

Photo_ Riccardo Sepe Visconti


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SCOPRI LA PASTICCERIA ANGELO!


W E D D I N G

i

ANGELO LA PASTICCERIA L’ESPERIENZA DI UN MAESTRO PASTICCIERE E IL GIUSTO TOCCO DI FANTASIA NEI CAPOLAVORI DI DOLCEZZA DI ANGELO TRANI. Text_ Cecilia D’Ambrosio Photo_ Riccardo Sepe Visconti

Candida,

fiorita,

colorata,

alta,

altissima,

recandosi al negozio pasticceria e gelateria di via

sempre in uno strato molto sottile per rendere il

scenografica, romantica (sempre!), naturalmente

Michele Mazzella a Ischia, a due passi da piazza

dolce più equilibrato al palato e realizza a mano

squisita. Momento atteso del ricevimento,

degli Eroi, potranno individuare - anche grazie

ogni singola decorazione - fiori, ghirlande,

ogni torta nuziale è come un abito di sartoria,

ad una prova d’assaggio - la giusta soluzione che

nastri, e qualsiasi soggetto attinente al tema

personalizzata sui gusti degli sposi, sullo stile del

armonizzi le loro esigenze con quelle di un dolce

prescelto, per esempio in estate va molto lo stile

matrimonio, cambia addirittura a secondo della

bello e goloso. Le possibilità sono davvero tante:

marinaro con nodi, coralli, conchiglie. Ottima

stagione. Angelo Trani, maestro pasticciere con

sempre molto richiesta la torta con rivestimento

alternativa alla pasta di zucchero il cioccolato

oltre 25 anni di attività alle spalle, lo sa bene, e

in pasta di zucchero, che è un must e consente

plastico: la resa estetica sarà identica a quella del

ogni wedding cake che esce dal suo laboratorio

al pasticciere di esprimere tutta la propria abilità

cake design tradizionale ma il gusto e il profumo

risponde a queste caratteristiche. I futuri sposi,

e Angelo, esperto in cake design, la stende

saranno quelli dell’amatissimo cioccolato. Per


75

Via Michele Mazzella, 31 (200 mt. da Piazza degli Eroi) Ischia - Info. 081. 18941268 angelolapasticceria.it Angelo La Pasticceria

di sapori e colori,

l’interno si può

decorati con zucchero

scegliere il tradizionale gateau mariage - pan di spagna o millefoglie

piani. Ma

l’ultima

al velo, fiori, frutta. Una vera prova per il

farcito con crema chantilly, fragoline, gocce

tendenza, soprattutto per chi desidera un

pasticciere che deve calibrare bene consistenze

di cioccolato - ma piace molto la Red Velvet,

matrimonio in stile shabby chic, quindi con

e peso dei diversi livelli. Naturalmente, tutte

con i frutti di bosco o la squisita ricotta e pera,

accessori vintage, romantico e ispirato alla

queste tipologie di torte possono essere

mentre d’estate è perfetta la freschezza della

vecchia Inghilterra, è la naked cake, ossia la torta

realizzate per dare il giusto tocco di dolcezza,

delizia al limone, più delicata, che può essere

“nuda”: via ogni rivestimento esterno (pasta di

allegria e bellezza anche ad altri eventi e

proposta anche in forma di monoporzioni,

zucchero o panna), il dolce presenta i diversi

ricorrenze, quali battesimi e comunioni, lauree,

montate insieme per ottenere un effetto su più

strati di farcitura a vista, con la loro alternanza

feste per i 18 anni, anniversari…


Abito da sposa Chic Events Camello Creations

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MARIA DELLA CONFUSIONE

i


AD & PHOTO_ Riccardo Sepe Visconti MODEL_ Maria Della Confusione MAKE UP_ Nancy Tortora per Aglaia, Ischia HAIR_ Stefano Castaldi per Fascino & Stile, Testaccio - Barano DRESS_ Chic Events Camello Creations, Ischia SHOES_ Ersy Calzature, Panza - Forio JEWELRY_ Bottiglieri Gioielli, Ischia e Chic Events Camello Creations, Ischia LOCATION_ Terme Manzi Hotel & SPA, Casamicciola Terme FLOWERS_ La Primula Cose Belle Fiori e Oggettistica, Lacco Ameno

Abito con bustino steccato ricamato in pizzo con applicazioni di paillettes, canottiglie e cristallini e ampia gonna in tulle con ramages di pizzo. Collier con brillanti I Gioielli del Sole.


79

Abito in seta, con inserto sulla schiena in pizzo e tulle elasticizzato che crea un effetto tattoo. Corpino drappeggiato, con applicazioni di pizzo e swarovski. La stola in seta con applicazione centrale si può indossare come bandana nell’acconciatura, come collier o come stola. Fede Nardelli.


Abito in seta stile impero con bustino finemente drappeggiato e applicazioni di swarovski, canottiglie e roselline in raso, create a mano, su tutta la lunghezza. Collier con brillanti I Gioielli del Sole, fede Nardelli.



Abito bustier in vaporosa organza di seta con stampa floreale. Corpetto impreziosito da applicazioni di paillettes, pietre e swarovski. Gioielli Pierre Lang e clutch entrambi da Chic Events.


Chic Events Camello Creations Showroom via Leonardo Mazzella, 88 - Ischia Info 340. 8238960 Chic Events Camello Creations Abito ispirato alle linee anni ’50, bustino steccato che cinge la vita e si allarga in un ampio gonnellone asimmetrico. Il mikado di seta gli conferisce sontuosità, mentre la stampa maxi flower nei toni del rosso e del nero lo carica di sensualità. Collana e orecchini in oro bianco e brillanti I Gioielli del Sole, anello FA Gioielli.


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i

BUONO!

GELATERIA PASTICCERIA CAFFETTERIA E’ IL GIOVANE, DINAMICO ROBERTO CHE CURA IL SETTORE DEL WEDDING CAKE DEL LABORATORIO E PASTICCERIA BUONO, PUNTO DI RIFERIMENTO NEL MONDO DEL DESSERT A ISCHIA. Text_ Cecilia D’Ambrosio Photo_ Riccardo Sepe Visconti

Specialmente per noi gente del Sud, che ab-

con pasta di zucchero. Addirittura - spiega Ro-

con crema tipo cheesecake, frutti di bosco e

biamo alle spalle una millenaria tradizione di

berto Buono - c’è chi preferisce far realizzare

biscotti croccanti che arricchiscono il dolce di

grande pasticceria (struffoli e cassata, babà e

una ‘finta’ torta con il cake design destinata

consistenza, sempre alternata a strati di pan di

cannoli, e poi zeppole, sfogliate frolle e ricce,

solo alle fotografie, e poi servirne al ricevimen-

spagna. O il delizioso composto che di solito

pastiera sono stati tutti creati in quello che

to una tradizionale, morbida e senza rivesti-

riempie i cannoli siciliani, con ricotta, ciocco-

fu il Regno delle due Sicilie), la torta nuziale

menti esterni.

lata e cannolo a pezzetti, o ancora la crema al

è un momento irrinunciabile e nessuna coppia

Se si amano, invece, la versatilità e la libertà

cioccolato bianco, la cui dolcezza è bilanciata

di sposi si sognerebbe di concludere la festa

creativa che dà la pasta di zucchero, l’ideale

dai lamponi. Per il rivestimento, la preferenza

senza questo dolce suggello. La tendenza dice

per la parte interna è la diplomatica, dove croc-

va a una torta dalle linee pulite, eleganti, con

che preparazioni intramontabili come la Saint

canti strati di pasta sfoglia e di morbido pan

tanto colore: bianco e nero, blu scuro e bian-

Honoré, la millefoglie o la charlotte rivestita di

di spagna si alternano alla crema chantilly, che

co, verde tiffany, magari accostato al blu. Oggi

panna tornano ad essere richieste, dopo anni

si può profumare al limone, con fragoline (e

spesso si sceglie come motivo del ricevimento il

in cui ha dominato la wedding cake ricoperta

cioccolato). Molto richiesta anche la farcitura

cioccolato: che quindi sarà presente nelle bom-


85

Via Antonio Sogliuzzo, 32 - Ischia (poco prima di Ischia Ponte) Info. 081. 983521 Pasticceria Buono

boniere, al posto della confettata (abbinato a whisky e sigari) e la torta sarà in tema. In questo caso, l’ideale è la farcitura con la classica crema chantilly, mentre il rivestimento sarà realizzato in cioccolato plastico e le decorazioni, come i nastri, in pasta di zucchero, ma possono essere anche vere, magari scegliendo il medesimo nastro delle bomboniere. E per chi vuole una torta che non si dimentichi, può farla realizzare alta fino a 8 piani, anche alternando superfici quadrate e rotonde; oppure scegliere la wonky cake, idea importata dagli Stati Uniti: i piani vengono sovrapposti con differenti inclinazioni, con un risultato ottico dinamico e molto giovane, e poi spazio alle mille possibilità di decorazione del cake design.


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i

88 UN GRANDE GRUPPO ALBERGHIERO PER IL GIORNO PIU’ BELLO Text_ Silvia Buchner Photo_ Archivio Hotel Continental Terme Un parco rigoglioso di verde, prati curatissimi,

facilmente raggiungibile anche se si hanno molti

versatili spazi interni ed esterni in cui allestire il

ospiti che arrivano da fuori, per far sì che il giorno

ricevimento, in una comodissima posizione e con

del matrimonio sia pura festa. E poi assistenza at-

una logistica funzionale, che rende la location

tenta su ogni necessità e richiesta perché sia tutto


davvero perfetto: tutto questo è un evento firma-

sia che gli si voglia conferire uno stile elegante, sia

giochi a disposizione dei più piccoli e un parcheg-

to Continental Terme. A completa disposizione

che si preferisca l’informalità. Il classico aperitivo

gio davvero ampio. Inoltre, la grandezza dell’ho-

dei futuri sposi c’è, infatti, l’organizzazione Leo

può essere servito nella sala Primavera e nel ga-

tel rende agevole anche prenotare, se occorre, il

Hotels, sinonimo di professionalità e qualità nel

zebo che affacciano sulla bella piscina Olimpica

soggiorno per gli ospiti. Il banchetto verrà con-

settore dell’accoglienza. Si tratta, infatti, di uno

per poi spostarsi nella zona del parco riservata ai

cordato, in base alle esigenze degli sposi, a cura

dei primi gruppi alberghieri dell’isola d’Ischia: in

matrimoni: l’ampiezza e il fatto che sia apparta-

dello chef del Continental Terme, attento a ogni

particolare, la struttura del Continental Terme

ta rispetto all’hotel, la rendono ideale anche per

tipo di richiesta. E, naturalmente, la struttura è a

vanta una lunghissima esperienza nel settore del-

cerimonie molto grandi; è possibile organizzare

disposizione ugualmente di chi voglia festeggiare

la congressistica e dei meeting, grazie alle sale di

con la propria wedding planner le decorazioni in

battesimi, anniversari ed ogni tipo di cerimonia.

differenti dimensioni, alle attrezzature in dotazio-

base al tema prescelto, o affidarsi all’assistenza

Insomma, flessibilità, ottima organizzazione ed

ne, ai servizi collegati. Questa specializzazione ne

dello staff del Continental Terme, guidato dallo

esperienza insieme alla piacevolezza dei luoghi

ha fatto un punto di riferimento per la capacità

stesso proprietario dell’hotel, Mario Leonessa,

fanno del Continental Terme una scelta perfet-

di offrire confort e un alto livello di ospitalità a

che segue personalmente la complessa struttura.

ta per chi vuole mettere il proprio matrimonio in

tante persone contemporaneamente. Requisiti

I tavoli dove verrà servito il banchetto di nozze,

mani esperte. Per pensare solo ad essere felici…

essenziali per un ricevimento indimenticabile, in

dai piacevoli rivestimenti, si possono distribuire

particolare quando si combina con un contesto

nel grande spazio coperto o sul prato: intorno il

di misurata bellezza, a poca distanza dal centro di

sontuoso buffet, lo spazio per il gruppo musica-

Ischia ma immerso nella tranquillità, che consente

le, per chiudere la serata ballando sotto le stelle,

di ambientare con successo il banchetto di nozze

il bar a vista, e ci sono anche un piccolo parco

Via M. Mazzella, 70 - Ischia tel. +39 0813336111 www.hotelcontinentalischia.it


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i

QUANDO IL VINO E’ DA SPOSARE COLORE, PROFUMO, IDENTITA’ RENDONO IL ROSAMONTI, ROSÈ DELLE CANTINE TOMMASONE, IDEALE COME DONO DI NOZZE PER GLI SPOSI O COME ORIGINALE RICORDO PER GLI INVITATI. Text_ Silvia Buchner Photo_ Riccardo Sepe Visconti Dayana Chiocca


una delle case vinicole più attive fra quelle pre-

in Italia, dove però si sta assistendo a un’inver-

senti sul territorio ischitano, frutto di un grande,

sione di tendenza a favore di questo prodotto,

costante lavoro. La prima vendemmia firmata

che combina alcune peculiarità del bianco con

cantine Tommasone è del 2004: oggi sono do-

certe caratteristiche dei rossi. E’ molto diffuso

dici gli ettari coltivati a vite sparsi in tutta l’iso-

in Germania e negli USA, ma non a caso anche

la (Forio, S. Angelo, Serrara) con una media di

in Francia, dove esistono importanti produttori

Scegliere come dono un vino significa regalare

100mila bottiglie prodotte per undici etichette.

di questo tipo di vino. Il Rosamonti proviene da

un pezzetto dell’identità di un luogo (quello in

L’obiettivo di Lucia Monti, enologa e proprie-

Aglianico al 100%, con uve vendemmiate nelle

cui nasce) e, insieme, è un modo per farsi ricor-

taria, insieme alla sua famiglia, è accrescere

vigne di Lacco Ameno, nelle prime due settima-

dare da chi lo riceverà, ogni volta che una bot-

i vigneti e le etichette, pensate con intelligen-

ne di settembre, quando l’acidità è ancora un

tiglia verrà stappata e il contenuto sarà bevuto,

za, seguendo con attenzione le tendenze del

po’ alta, simile a quella del bianco e il grado zuc-

magari in compagnia e accostato ai piatti giu-

mercato. Come si vede dalla scelta di produrre

cherino più basso, per mantenere la gradazione

sti… Soprattutto se si tratta dei vini prodotti da

anche un rosato, vino in genere meno bevuto

alcolica intorno ai 12°. In generale, il rosato va


trattato come se fosse un bianco. “Lo racco-

settimane viene sfinato ed effettua una serie di

cidete di scegliere il Rosamonti (come una delle

gliamo, diraspiamo, pigiamo e va subito nella

batonage, cioè rimontaggi in vasca con i lieviti

altre tipologie di vino Tommasone) per un dono

pressa, quindi non facciamo la macerazione

fini per renderlo più strutturato. Quello che vo-

di nozze, o come inedite “bomboniere” per gli

sulle bucce tipica del rosso. Anche la pressatura

levo ottenere è un vino che ha la freschezza del

invitati, è possibile personalizzare le bottiglie ac-

è soffice e veloce, perché vogliamo conferire al

bianco e i sentori del rosso, come fragoline di

cordandosi con la casa vinicola, che si occuperà

vino solo una venatura rosa, in questo mi sono

bosco e ciliegia” - spiega l’enologa. Versatile ne-

di applicare le etichette fatte realizzare a parte.

ispirata ai francesi che hanno creato alcuni dei

gli abbinamenti, si accosta bene alla mozzarella

migliori rosé fermi e con le bollicine del mondo.

di bufala e al carpaccio di pesce e gamberoni,

Il mosto, poi, decanta in vasca per 24 ore a fred-

ma pure a sushi, risotto alla pescatora, lingui-

do, metodo che usiamo anche per i bianchi. Si

ne ai frutti di mare e la sua freschezza lo rende

travasa quindi in un’altra vasca, si aggiungono i

ottimo con la pizza, migliore dei bianchi e dei

lieviti e fermenta sempre a freddo, per consenti-

rossi. Insomma, un vino appagante, anche per

re di sviluppare meglio gli aromi. Trascorse due

la vista, che merita di essere gustato. E se de-

92

Cantine Tommasone Via Provinciale Lacco, 98 (loc. Fango) Lacco Ameno Tel. 081. 3330330 - www.tommasonevini.it Cantina Tommasone Si può visitare la Casa Vinicola e fare degustazioni


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ISCHIA MATRIMONI: LE MIGLIORI PROFESSIONALITÀ DELL’ISOLA D’ISCHIA AL SERVIZIO DEI VOSTRI SOGNI Text_ Silvia Buchner Photo_ Riccardo Sepe Visconti Dayana Chiocca

Cilindro Viaggi e Rogama Event Design, uno dei primi tour operator dell’isola e una wedding planner dal gusto ricercato, si uniscono per creare una rete di servizi specializzati nell’organizzazione di matrimoni e viaggi di nozze. Il loro payoff è Dream Together, perché i sogni delle coppie che si rivolgono a Ischia Matrimoni diventano i loro sogni. Tutti da realizzare. Un matrimonio proprio come lo si era sognato.

Viaggi, e la wedding planner Rosaria Russolillo,

hanno del territorio isolano, ma anche della re-

La luna di miele perfetta, quella che si ricorderà

fondatrice di Rogama Event Design, hanno uni-

altà italiana, grazie alla rete di professionisti con

per sempre: la combinazione ideale che cerca

to le loro approfondite conoscenze in questi set-

cui sono in rapporto, per offrire le soluzioni e gli

ogni coppia di sposi. Ma per realizzare questo

tori e creato Ischia Matrimoni. Cos’è Ischia Ma-

operatori migliori per soddisfare ogni necessità.

sogno è necessario essere concreti, farsi affian-

trimoni? In poche parole, la possibilità di avere

Ischia Matrimoni si rivolge sia a sposi ischitani

care da persone competenti che seguano la

a disposizione le migliori professionalità presenti

che a quanti vogliano sposarsi a Ischia venendo

coppia in tutta la complessa organizzazione che

sull’isola nell’ambito della progettazione del

da fuori: Francesca Annunziata e Rosaria Rus-

sta dietro il matrimonio, che sappiano ascoltar-

matrimonio e della luna di miele. Che metto-

solillo grazie ad anni di attività nel settore del

la, per guidarla e consigliarla. Oggi a Ischia c’è

no a servizio dei futuri sposi e dei loro invitati il

wedding a 360° conoscono bene le differenze

una realtà nuova, ideata da due professioniste,

supporto di una struttura che li seguirà in ogni

di organizzazione che si pongono, le esigenze,

che offre tutto questo. Francesca Annunziata,

momento, nei mesi di preparazione, durante il

i problemi logistici e sapranno indirizzare nel

esperta in destination tourism e proprietaria

giorno del sì e durante il viaggio di nozze, con la

modo migliore chi vive già nell’isola come chi

dell’agenzia di viaggio e tour operator Cilindro

loro organizzazione e la grande conoscenza che

la sceglie come wedding destination. Sia che si


tratti di organizzare cerimonia, ricevimento e

Svizzera, Nord Europa… Gli sposi sono alla ri-

gli ospiti, provvederà a itinerari turistici nell’isola

luna di miele, sia che si richieda assistenza per

cerca di un’esperienza unica, e così sarà anche

e in terraferma per chi desidera fermarsi qualche

uno solo di questi ambiti.

per i loro invitati, che si spostano molto lontano

giorno dopo l’evento e naturalmente, può occu-

La wedding planner Rosaria Russolillo lavora per

da casa per festeggiarli e, quindi, ogni aspetto

parsi del viaggio di nozze, in Italia e all’estero.

costruire l’evento insieme agli sposi, stabilendo

dell’evento deve essere perfetto. Il supporto di

Insomma, il matrimonio perfetto inizia a realiz-

insieme le priorità, in base allo stile del matri-

Ischia Matrimoni in questo caso è davvero stra-

zarsi su ischiamatrimoni.it, è sufficiente un click.

monio e al budget, che può anche gestire diret-

tegico per avere sul posto una struttura organiz-

tamente (cosa che consente spesso di generare

zata, efficiente, che conosca l’offerta del terri-

dei risparmi, grazie alla perfetta conoscenza che

torio e i migliori fornitori di servizi (dal catering

ha del settore), e segue ogni aspetto dell’even-

alla individuazione ed organizzazione completa

to. E sono davvero tanti. Dall’invito al cadeau

della location al pasticciere, dal fotografo al fio-

che gli ospiti porteranno con sé, dalle bombo-

raio, dal parrucchiere alla truccatrice al noleggio

niere all’individuazione ed organizzazione della

auto, ma c’è anche chi ha voluto acquistare di-

location, dalla suite grafica agli allestimenti, che

rettamente a Ischia anche l’abito per la cerimo-

progetta di persona (eseguendo se necessario

nia). Ischia Matrimoni seguirà le pratiche civili e

schizzi delle scenografie da mostrare alla cop-

religiose necessarie, supporterà l’individuazione

pia), ma che si possono anche noleggiare, e

della Chiesa come della sede del ricevimento,

ancora segue il flower design e il cake design.

proponendo quella più giusta in base al tipo di

Grazie alla sinergia con Cilindro Viaggi sarà pos-

cerimonia che si desidera. Ischia regala, infatti,

sibile individuare e prenotare gli hotel e i servizi

una grande varietà di situazioni, dalle ville pri-

per gli ospiti che raggiungono l’isola da fuori,

vate al matrimonio in riva al mare sulla spiaggia,

gli spostamenti e i transfert. Per la luna di miele,

dall’atmosfera country di un vigneto allo scena-

la filosofia di Cilindro è lasciare gli sposi assolu-

rio incomparabile del castello Aragonese e della

tamente liberi di scegliere, perché il viaggio di

baia di Cartaromana. Ancora, organizzerà i tran-

nozze è perfetto nella misura in cui realizza i de-

sfert e il soggiorno, assisterà quando necessario

sideri di chi lo fa: i dieci anni di attività in questo settore complesso ed affascinante consentono a Francesca Annunziata ed ai suoi collaboratori di organizzare qualsiasi tipo di vacanza, in qualsiasi parte del mondo, da quella extralusso a quella per chi privilegia l’avventura. Lei lo costruirà su misura, tappa per tappa, studiando i gusti della coppia, che durante la vacanza avrà sempre a disposizione - come del resto tutti i viaggiatori che scelgono Cilindro Viaggi - un numero telefonico attivo 24 h su 24 per essere supportati a far fronte a qualsiasi imprevisto. Oltre a ricevere una ricca serie di bonus. Grazie alla facile raggiungibilità dalla terraferma, a una vasta offerta di ospitalità alberghiera che può soddisfare ogni tipo di richiesta e alla grande varietà di location, Ischia si sta affermando anche come wedding destination: sono sempre di più, infatti, le coppie che vogliono gli scenari dell’isola d’Ischia per ambientare il loro sì. E spesso vengono da molto lontano, Stati Uniti,

95 Per informazioni: www.ischiamatrimoni.it

Ischia Matrimoni | Cilindro Viaggi Via Prov.le Lacco 465 Forio Via S. Antonio Abate, 9 – Forio Centro Storico cilindroviaggi.it viaggidinozze@cilindroviaggi.it Info 081. 18702332 - 3899410648 - 3200505904 Rogama Event Design Corso V. Colonna, 85 – Ischia Info 3315855335 - 081. 19143102 rogamaeventdesign.com



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W E D D I N G

i

SPOSARSI A STELLE E STRISCE “CHALLENGE IS WHAT WE HANDLE BEST”, LE SFIDE SONO CIÒ CHE CI RIESCE MEGLIO. IN QUESTA FRASE SI SINTETIZZA LO SPIRITO CHE HA ANIMATO L’AVVENTURA UMANA E IMPRENDITORIALE DELLA FAMIGLIA SCOTTO. PARTITA NEL 1961 DA MONTE DI PROCIDA PER GLI STATI UNITI. OGGI SONO GRANDI IMPRENDITORI NELLO SFAVILLANTE MONDO DEL WEDDING E DELL’OSPITALITÀ DI PRESTIGIO: QUESTA È LA LORO STORIA. Text_ Silvia Buchner Photo_ Riccardo Sepe Visconti Archivio Scotto Brothers

Per informazioni: www.scottobrothers.com -

Scotto Brothers

Se decidete di pronunciare il vostro “I do”, “Sì, lo voglio”, a Long Island, l’isola

nista (“mi piaceva moltissimo ed ero bravo, avendo già fatto quel lavoro a

di fronte a Manhattan, una delle località più belle ed esclusive degli Stati Uniti,

casa”), poi nel settore edile, il padre e il fratello aiutano lo zio nel suo ristoran-

incontrerete sicuramente gli Scotto Brothers, che lì hanno creato un impero

te. La svolta per la famiglia Scotto arriva nel 1966, quando ricevono la propo-

dedicato al favoloso universo del wedding. Partendo da Monte di Procida.

sta di acquistare un ristorante a Long Island, sul mare. “Non sapevamo nep-

Ischiacity ha incontrato colui che lo ha fondato, insieme ai fratelli Anthony e

pure dove fosse, ci portarono con la macchina, ed era distante da Brooklyn,

Vincent e al padre Luigi, Vittorio Scotto, oggi per tutti Victor. Victor ha aperto

dove abitavamo. Volevano 20mila dollari e non li avevamo tutti: mio fratello

il forziere dei ricordi durante la sua vacanza estiva a Ischia all’Albergo della

poteva metterne 5000, ma il resto? Io allora facevo due lavori, tutto ciò che

Regina Isabella, insieme alla bellissima moglie Brooke Jamieson. Si sono conosciuti in occasione di uno stage che lei ha fatto in una delle strutture degli Scotto e stanno insieme da 25 anni, affiatati e molto legati l’uno all’altra, tanto che Brooke conosce benissimo la sua storia di emigrante di successo: un matrimonio decisamente ben riuscito, insomma, per un imprenditore di successo che ha fatto del mondo delle nozze la sua vita. Un racconto affascinante il suo - a tratti divertente, grazie alla comunicativa tutta italiana di Victor - che tratteggia con efficacia quel melting pot unico costituito dagli Sta-

guadagnavo nell’edilizia lo consegnavo a mia madre Ro-

“Non volevo lasciare il mio lavoro nel settore dell’edilizia, ma mia madre disse che avrebbe dato i 7mila dollari risparmiati dalle paghe che le passavo ogni settimana solo a condizione che entrassi anche io in società. Accettai e comprammo la prima pizzeria a Long Island”.

ti Uniti. Una terra costruita da gente alla ricerca di una

saria; in quel momento non ci pensavo proprio a lasciare per entrare nel settore della ristorazione, e dissi che la cosa non mi interessava. Tuttavia, i miei familiari andarono avanti: chiesero inutilmente un prestito allo zio che era benestante, poi riuscirono a far scendere il prezzo a 10mila dollari. A quel punto il colpo di scena! Intervenne nostra madre, dicendoci che ne aveva 7mila! Eravamo meravigliati… Come li aveva messi insieme? La paga che le consegnavo era di 117 dollari settimanali. Lei disse ‘Sono di Vittorio’, aggiungendo ‘I soldi che mi dà ogni settimana non li ho spesi tutti’. E concluse: ‘Ve li posso

vita migliore, proveniente dai paesi più diversi, e che lì portava, e porta ancora,

dare, se Vittorio diventa socio!’. Io ero recalcitrante, preferivo il mio mestiere,

il suo bagaglio di cultura, tradizioni, usanze, idee, insieme alla determinazione

ma lei la pose come condizione. Perciò accettai. All’inizio fu tutto molto diffi-

a lavorare per costruire il proprio futuro. Tutto inizia nel 1961, quando il ven-

cile. Cominciammo ad aggiustare il locale, e presto il denaro finì: era poco e si

tenne Vittorio sbarca a New York, grazie a un ‘atto di richiamo’ promosso da

dovevano comprare il cibo e il necessario per aprire. Ci aiutò un signore di

uno zio, che consentiva di far arrivare familiari dall’estero. Con lui i genitori e i

Monte di Procida e finalmente fummo pronti: era il 7 gennaio 1967 e c’era un

fratelli. Mentre Victor inizia subito a lavorare prima come carpentiere ed eba-

metro di neve, non esattamente l’ideale per andare a mangiare al ristorante!”.


Dopo un paio di settimane, bisognava acquistare derrate alimentari, ma non

dosi a capofitto nella nuova avventura con determinazione, audacia, lungimi-

eravamo conosciuti e, quindi, nessuno ci faceva credito. L’unico che accettò,

ranza. “Fu più facile della prima volta con la pizzeria, ma ci volevano molti

consegnò merce di pessima qualità, che rimandammo tutta indietro! Fu solo

soldi. Affittammo per 10 anni la sede prescelta, sempre a Long Island, con

grazie all’intervento del padre della fidanzata di mio fratello, un compaesano

l’opzione di acquistarla. E cercammo il miglior esperto di wedding, vennero

anche lui, che finalmente avemmo pasta, pomodoro, latticini, i prodotti per la

fuori i nomi di un italiano e di un ebreo. A entrambi abbiamo fatto un’ottima

pizzeria. Nacque così Scotto’s Pizzeria and Restaurant. Tuttavia, i problemi non

offerta economica per portarli a lavorare con noi, e ci hanno insegnato mol-

erano mica finiti qui… La gente del quartiere non veniva, e non ci spiegavamo

to”. Un tema questo, dell’imparare dagli altri, da chi ne sa di più per migliorar-

il perché, finché il ragazzo che lavorava nella bottega di barbiere accanto, un

si costantemente, che ricorre spesso nel racconto di Victor Scotto, una bella

napoletano, non ci raccontò che le famiglie evitavano quel posto perché in

lezione di umiltà, tanto più valida perché viene da un uomo che ha tantissimo

passato vi spacciavano droga. Naturalmente, nessuno ci aveva detto niente…

da insegnare a sua volta. “L’italiano lavora ancora con me, da 37 anni, l’ebreo

Iniziammo a lavorare fra mille impedimenti, tenendo i ragazzini lontani dal

se n’è andato solo perché si è trasferito in Florida. Allora i nostri clienti erano

locale, in modo che le famiglie con bambini potessero avere tranquillità e final-

soprattutto italoamericani, ebrei, qualche irlandese… Lavoravamo giorno e

mente d’estate le cose andarono meglio, eravamo vicini al mare e la gente ri-

notte, Natale, Pasqua, Capodanno non esistevano. E quando in pochissimi

empiva il locale: io mi occupavo della sala, un mio fratello era pizzaiolo, l’altro

anni, siamo arrivati al terzo locale per matrimoni, creando fra l’altro il bellissimo

stava in cucina insieme ad un cugino e avevamo dei dipendenti”. L’America

complesso del Fox Hollow - dai magnifici spazi aperti con giardini e giochi

degli anni ’60 correva veloce, e anche la famiglia Scotto: è del 1969 la seconda

d’acqua e raffinati ambienti interni - abbiamo venduto il ristorante per concen-

pizzeria, cui in breve se ne aggiunsero altre due. Al tempo stesso, però, gli

trarci esclusivamente sui ricevimenti, con l’obiettivo di acquisire tutte le strut-

Scotto sentivano il bisogno di ampliare i loro orizzonti, di far crescere le com-

ture che ci ospitavano. Poi ci siamo dedicati a renderle famose, a farci un

petenze. “Un cugino che era un bravo chef ci insegnò molto, e decidemmo di

nome: siamo cresciuti fino a 6000 mtq, abbiamo ridisegnato le sale con arre-

vendere le pizzerie per passare a ristoranti più completi, che proponessero

di e decorazioni sempre in linea con il gusto della gente, aggiunto servizi come

carne e pesce. Io continuavo a fare anche il carpentiere: mi occupavo dei lavo-

lo studio fotografico e spazi per celebrare le cerimonie”. Alla fine degli anni

ri nei diversi ristoranti, che disegnavo e realizzavo interamente. Ero molto cre-

’90, la decisione di aprirsi anche al settore dell’ospitalità, aprendo una catena

ativo e ancora adesso seguo di persona le ristrutturazioni che periodicamente

di hotel: il primo, di 145 stanze, ebbe un successo fulminante. A Long Island le

facciamo nelle nostre strutture”. Il nuovo ristorante fu battezzato Chateau

strutture di questo tipo allora erano poche e gli ospiti dei ricevimenti di nozze

Briand, nome che porta ancora adesso uno dei complessi per sposalizi ed

che venivano da lontano e avevano bisogno di alloggiare, tanti, per cui erano

eventi firmati Scotto: è in quel periodo, infatti, che un amico suggerisce a

sempre pieni. “Ci avevano pronosticato 4 milioni di dollari di guadagno, in

Victor di entrare nel settore dei matrimoni. E lui non ci pensa due volte, tuffan-

realtà già nel primo anno ne fece 5 e mezzo, poi 6, adesso 9-10. Quindi, ne


realizzammo subito un altro di 110 stanze nel New Jersey, che pure andò

però che “le donne guardano troppo la televisione e si fanno suggestionare…

molto bene”. Il matrimonio, i suoi rituali e i festeggiamenti collegati a questo

In TV è molto seguito il reality show del famoso wedding planner David Tute-

momento molto importante che appartiene all’immaginario dell’intera comu-

ra che mette in scena matrimoni di vip, trasformando interi castelli in location

nità, riunisce in sé il forte legame con le tradizioni (tanto più quando si è lon-

da favola. E le future spose vorrebbero lo stesso, benché il budget sia diverso!

tani dal paese di origine), e una dose massiccia di mode, tendenze, manie che

Mentre un tempo trovavano perfetti i saloni che noi mettiamo a disposizione,

inevitabilmente influenzano le scelte degli sposi. Dal suo osservatorio di im-

adesso sempre più spesso vogliono modificarli, caricandosi di spese che pos-

prenditore nel settore dei ricevimenti, Victor Scotto tratteggia un quadro molto vivido di come in questi circa 50 anni dall’inizio dell’attività, la società americana sia cambiata. “Una volta, c’era un protocollo che tutti seguivano, per esempio gli italiani chiedevano sempre lo stesso cibo, mentre adesso la gente è più esigente… I nostri connazionali non vengono più negli Stati Uniti, sostituiti da messicani, colombiani, honduregni. Arrivano poverissimi, ma nel giro di due, tre generazioni i loro figli si laureano, giocano a baseball e, naturalmente, vogliono sfavillanti sposalizi. E poi indiani, cinesi, russi: e noi per

sono essere anche superiori al costo dell’evento in sé”.

“Negli anni ’70 a New York c’erano 19 location per matrimoni, oggi siamo in 90! Non solo, sono entrati in questo settore anche indiani, spagnoli, egiziani. Tuttavia, siamo pronti ad affrontare la concorrenza e rimaniamo i migliori, mentre tanti altri hanno dovuto chiudere”.

essere competitivi ci siamo dovuti adeguare alle loro ri-

La sposa può arrivare a cambiare abito anche quattro volte, e - cosa questa che accomuna ogni paese - è d’obbligo servire tantissime portate al banchetto di nozze. La prima tappa sono gli assaggini che restano a disposizione degli ospiti per circa un’ora, poi seguono gli antipasti, e ancora una zuppa o la pasta (adesso la scelta può arrivare a otto primi, mentre un tempo era fra tre), e poi carne e pesce di pregio, ma anche pollo e un piatto vegetariano. Insomma, il lavoro diventa sempre più impegnativo per chi organizza il ricevimento, e la competizione è sempre più forte. “Negli anni ’70 a New

chieste e usanze in tema di matrimonio, dal mangiare all’organizzazione

York c’erano 19 location per matrimoni, oggi siamo in 90! Non solo, sono

dell’evento. La cucina messicana ormai la conosciamo bene, è entrata diffusa-

entrati in questo settore anche indiani, spagnoli, egiziani. Tuttavia, siamo

mente nella cultura americana. Per i russi abbiamo uno chef dedicato, molto

pronti ad affrontare la concorrenza e rimaniamo i migliori, mentre tanti altri

complicati sono i gusti degli indiani, che esigono la loro cucina e quindi dob-

hanno dovuto chiudere”. Un matrimonio dura minimo 5 ore: pochissimo se

biamo rivolgerci all’esterno, a chef indiani”. E quando gli chiediamo di spiegar-

confrontato con l’usanza italiana, per la quale sembra quasi che quel giorno

ci come ci si sposa in America oggi, dopo aver premesso che “in questo me-

l’orologio non esista. I tempi serrati e la puntualità di tutti i protagonisti con-

stiere il NO non esiste, perché a una sposa non si può mai dire no”, aggiunge

sentono di celebrare in una giornata fino a 6 sposalizi all’interno di un’unica


sede di Scotto Brothers, due per ciascuna delle tre sale da ricevimento. Per

moni, i sontuosi e versatili saloni e spazi esterni dello Chateu Briand e del Fox

esempio il primo matrimonio inizia a mezzogiorno e termina alle cinque del

Hollow, con i loro set per il servizio fotografico arredati in stile, suggestive

pomeriggio in modo che, dopo aver pulito, si terrà il secondo ricevimento. I

possibilità di illuminazione, catering di qualità, accolgono anche tante feste

costi dipendono molto dal mese e dal giorno prescelti: “suggeriamo a chi non

aziendali, eventi e anniversari, e sono a disposizione per altri momenti impor-

può pagare 130-150 dollari a persona - quanto costa sposarsi con Scotti Bro-

tanti che scandiscono la vita delle persone: uno di questi è Sweet Sixteen, che

thers nei periodi più richiesti, fra aprile e luglio e a settembre-ottobre - di scegliere i periodi di bassa stagione come il mese di marzo, quando il costo scende a 85 dollari. Così riusciamo a essere in attività tutto l’anno, cosa fondamentale per conservare l’occupazione: più di 100 dei miei dipendenti lavorano con gli Scotto da oltre 25 anni, un paio di anni fa si è ritirata un’impiegata che è stata con noi per 39 anni. Per me il legame con loro è fondamentale: sono professionisti che sanno già tutto ciò che si deve fare, conoscono la cucina meglio di me,

festeggia il compimento dei sedici anni. Una festa molto

“Oggi le spose sono molto influenzate dalle trasmissioni televisive dedicate ai matrimoni, desiderano che il loro sia uguale a quello dei vip, che però hanno budget decisamente diversi. E spesso decidono di modificare l’arredamento delle sale, caricandosi di spese altissime”.

e sono un elemento essenziale del successo degli eventi

popolare, qualcosa di simile alla nostra maggiore età: i colombiani lo chiamano Quinceanera, gli ebrei lo celebrano ai tredici anni, è il Bar Mitzvah per i maschi e Bat Mitzvah per le ragazze e le famiglie sono disposte a spendere molto per questo tipo di eventi. Intanto, una nuova generazione di Scotto è entrata in azienda: i figli di Victor, infatti, Victoria e Victor jr sono rispettivamente wedding planner e general manager, dopo aver frequentato un’ottima scuola alberghiera e master in hotel e restaurant management. In comune con il padre la

creati da noi, e se non garantissi l’occupazione tutto l’anno, finirei per perder-

stessa passione per il bello e l’ospitalità, la stessa determinazione a continuare

li”. E fra il business del wedding, i ristoranti, con cui sono presenti anche a Las

il sogno americano della famiglia iniziato oltre 50 anni fa.

Vegas, e gli hotel, i dipendenti sono più di 1000. Per realizzare tutto questo Scotto Brothers collabora con partners che realizzano scenografie, addobbi, video, foto e che sono a disposizione per dare corpo ai desideri delle spose e trasformare in realtà tantissimi spunti creativi per il ricevimento, gli inviti, gli allestimenti, l’intrattenimento degli ospiti. Durante tutto l’anno, oltre ai matri-

Per informazioni: Vicki Colacicco Marketing and Business Development Manager 7755 Jericho Turnpike Woodbury, NY 11797 E-Mail: vickic@scottobrothers.com Office: 516 224 8184


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i

MATRIMONIO NON TI TEMO… RECUPERARE I CHILI, FATICOSAMENTE PERSI, È LA PAURA DI TUTTI COLORO CHE SEGUONO UN REGIME ALIMENTARE MIRATO ALLA PERDITA DI PESO. IL TERRORE MAGGIORE SI PALESA QUANDO CI TROVIAMO INVITATI AD UN FESTEGGIAMENTO, UN MATRIMONIO, UN BATTESIMO, UN COMPLEANNO, DOVE DINANZI AI NOSTRI OCCHI SFILA TUTTO CIÒ CHE ABBIAMO EVITATO… FINO A QUEL MOMENTO. DI SEGUITO VI RIPORTERÒ QUALCHE CONSIGLIO SU COME COMPORTARVI PER EVITARE CHE I SENSI DI COLPA VI ROVININO LA GIORNATA. Text_ Dr. Valerio Galasso Biologo Nutrizionista de L’Albergo della Regina Isabella

Premessa: chiunque sia ben seguito da un professionista dell’alimentazione, dovrebbe avere una conoscenza di base di alcuni alimenti e sicuramente avrà avuto indicazioni personalizzate su come gestire un piccolo ‘fuoripista’ dalla

dieta; inoltre, se si sta seguendo un programma

spesso molto caldi) e prolungare il più possibile la

alimentare bilanciato e la perdita di peso risulta

sensazione di sazietà data dalle verdure e dai car-

graduale, non sarà sicuramente un pasto con qual-

boidrati integrali, per non arrivare all’aperitivo con

che eccesso a far recuperare i chili persi.

il famoso ‘buco allo stomaco’.

Immaginiamo di essere invitati ad un matrimonio,

L’aperitivo è il momento più delicato, la maggior

solitamente è prevista una funzione, un aperitivo

parte dei commensali, ‘provata’ dalla funzione,

e degli antipasti in piedi, un primo piatto (o primi)

dall’attesa degli sposi e dalla fame, assalta il buf-

e secondo (o secondi) a tavola, dolci e alcolici in

fet ingurgitando qualunque cosa, incurante delle

piedi. Questa successione prevede un impegno di

associazioni alimentari. Noi invece, che non pro-

circa 8 ore, durante le quali si consuma cibo per

veremo la medesima sensazione di fame grazie

più della metà del tempo. Questo eccesso, se non

allo spuntino consumato precedentemente, sce-

controllato, creerà uno stress al nostro organismo,

glieremo con cura come approcciare il buffet. Se il

che ne risentirà per giorni.

matrimonio è celebrato a Ischia, sicuramente non

Vediamo insieme quali potrebbero essere alcuni

mancherà il pesce sia all’antipasto che e a tavola,

consigli alimentari da seguire prima, durante e

se puntiamo su quello è bene non mangiare altri

dopo una giornata di festeggiamenti.

tipi di carne per non aggravare i processi metabo-

Durante la preparazione a casa, sia che la funzione

lici. Consiglio di iniziare con un piattino di pesce

si celebri di mattina, sia che si tenga di pomeriggio,

crudo, il pesce dovrà essere possibilmente di pic-

è buona norma consumare uno spuntino costitu-

cola dimensione come le sardine, eccezionali per

ito da verdure. Consiglio spesso di preparare una

l’ottimo rapporto di acidi grassi essenziali Omega 3

bella scodella di finocchi e sedano crudi accompa-

e Omega 6, accompagnate da uno spruzzo di suc-

gnati da una fettina di pane integrale da spiluccare

co di limone, in modo da facilitare l’assorbimento

fino ad un minuto prima di uscire di casa, in modo

del ferro attraverso la vitamina C dell’agrume. Un

da garantire una discreta idratazione durante la

paio di fritture? Perché no? Magari fiori di zucca,

funzione (gli spazi in cui si tengono diventano

solo se fino a quel giorno siamo riusciti ad evitare i


fritti per almeno 15-20 giorni.

Per quanto riguarda i dolci, bisogna ricordare che

saltare i pasti, è importante stimolare l’organismo

Passiamo a tavola, e dopo un’attenta occhiata al

sono costituiti da zuccheri semplici. Consumarli

consumando molta frutta e verdure crude, soprat-

menù opteremo per un primo ed un secondo,

dopo un pasto come questo, provoca un accumu-

tutto per contrastare la ritenzione idrica. Un “menù

se presente, a base di pesce. Solitamente il menù

lo di carboidrati che il nostro organismo reputerà

del giorno dopo” potrebbe essere così organizza-

prevede un primo costituito da pasta ed un altro

in eccesso e che trasformerà in riserva, quindi tes-

to: iniziare la giornata con uno yogurt ed un paio

da risotto, quale dei due scegliere? Molti di voi

suto adiposo. Se proprio avete voglia di qualcosa

di cucchiaini di crusca, consumare due spuntini,

conoscono già la risposta, la pasta ovviamente. Il

di dolce è meglio scegliere un po’ di frutta, come il

uno a metà mattinata ed uno a metà pomeriggio,

risotto ha un alto indice glicemico, il che vuol dire

melone invernale o una fettina di anguria oppure

caratterizzati da un frutto come un pompelmo o

che tenderà a far alzare la glicemia rapidamen-

qualche spicchio di pesca.

un arancia, a pranzo un piatto di verdure crude,

te, rischiando di mandare il nostro organismo in

E l’alcol? I brindisi sono concessi? Certo! All’aperiti-

un po’ di pane integrale o una piccola porzione

ipoglicemia dopo un’ora e farci provare, quindi, di

vo salutare gli sposi con un bicchiere di prosecco è

di miglio decorticato con verdure; infine per cena

nuovo fame! Inoltre, prevede nella sua prepara-

quasi d’obbligo, mentre a tavola un buon bicchiere

insalata condita con limone e qualche noce tritata

zione l’utilizzo di burro, un lipide costituito da una

di vino sarà ben gradito, possibilmente rosso per-

da accompagnare ad un pesce grigliato o meglio

grande percentuale di grassi saturi, che sarebbe

ché contiene più antiossidanti.

al vapore. Questi sono solo alcuni dei consigli che

meglio tenere sotto controllo. La pasta sarà la scel-

Dopo cena concedersi due salti sulla pista da ballo

potreste seguire per godervi a pieno un ricevimen-

ta migliore, dunque, soprattutto se condita con

può andare bene, ma fate attenzione a non scate-

to di nozze e mantenere la linea.

del pomodorino fresco e/o del pesce. Il secondo

narvi troppo: subito dopo mangiato esagerare con

piatto prevede spesso due possibilità, una a base

il moto causa un richiamo di sangue ai muscoli,

di carne, bianca o rossa, ed una a base di pesce.

sangue utile alla digestione, che potrebbe quindi

Se scegliessimo la carne sottoporremo il nostro

risultare compromessa.

organismo ad uno stress ulteriore, derivante dalla

Rientrati a casa, l’ideale sarebbe gustare una tisana

digestione di un tipo di proteine diverso rispetto

di rooibos, o tè rosso africano, coadiuvante della

a quelle del pesce, consumato all’aperitivo, e an-

digestione, oppure un infuso di finocchio per con-

dremo ad accumulare grassi saturi naturalmente

trastare il gonfiore. Il giorno successivo attenzione

contenuti nella carne.

a non commettere il grave errore di digiunare o



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degli ospiti. In tutti questi casi, però, è neces-

ombreggianti, tende tecniche e complementi.

la terrazza del bar che nell’area ristorante del

sario individuare le giuste soluzioni in termini di

Già parecchie strutture prestigiose (oltre a tanti

parco termale Negombo a Lacco Ameno. Per-

bellezza e funzionalità. Soluzioni che abbiano

privati) dell’isola, come il Miramare e Castello

gotenda è un sistema brevettato di copertura

la capacità di adattarsi anche a situazioni pree-

con il ristorante La Lampara, il ristorante Sole,

scorrevole ad impacchettamento che coniuga

sistenti, che siano esteticamente piacevoli, s’in-

l’Hotel Tritone, il parco termale Negombo,

materiali innovativi, tecnologie d’avanguardia e

tegrino architettonicamente in modo armonico

l’Hotel della Baia, locali notturni come Drinkt

design ricercato. In alluminio, come nelle foto,

e al tempo stesso siano di facile gestione nella

‘n Drankt, hanno scelto di affidarsi a Corradi e

o in legno, ancorata a parete o autoportante, in

quotidianità. Nell’isola d’Ischia Astra Outdoor

ad Astra. Il cui obiettivo è soddisfare ogni esi-

piano o inclinata, aperta sul perimetro o chiusa

Solutions lavora da vent’anni per realizzare tut-

genza, mettendo a disposizione competenza e

ai lati con il sistema Ermetika, come in questo

to questo: l’azienda di Francesco Agnese, in-

professionalità, con soluzioni personalizzate e

caso, o con vetrate scorrevoli, con convoglia-


112 Astra Outdoor Solutions Via Pio Monte Della Misericordia, 17 Casamicciola Terme, T +39 081 996887 F +39 081 5072065 www.astraoutdoor.com - info@astraoutdoor.com

mento dell’acqua piovana: sono numerose le opzioni disponibili. Sistemi di motorizzazione, con apertura e chiusura comandati a distanza, illuminazione a led inglobata la rendono versatile e facile da gestire a secondo delle esigenze che si presentano. Quando è chiusa, la copertura è perfettamente resistente alla pioggia e l’acqua viene eliminata attraverso gronde integrate nei pilastri, soluzione brevettata da Corradi che garantisce un’alta resa estetica e assicura che l’area sottostante resti asciutta. Il risultato è uno spazio da godere appieno, elegante e piacevolmente inserito nel paesaggio del parco Negombo e insieme di ottima fruibilità.




B E A U T Y

i

I prodotti della linea Ixya si possono trovare nei punti vendita: ISCHIA BENESSERE di Forio, Corso Francesco Regine, 43

ISCHIA BENESSERE di Ischia Porto inVia Roma 48/a

PROFUMI DI ZAGARE a Casamicciola Terme, Via Duchessa di Genova, 2 I SAPORI DELL’ISOLA D’ISCHIA a Ischia Ponte, Via Luigi Mazzella, 150

NU POCO E ISCHIA a Lacco ameno, Corso A. Rizzoli, 88

ROSE GARDEN a Sant’Angelo d’Ischia, Via Chiaia delle Rose, 10 www.ischiabenessere.eu www.ixya.it

IXYA: LA NUOVA FRONTIERA DELLA BELLEZZA Le proprietà uniche dell’alga spirulina in sinergia con le portentose acque termali ischitane danno vita a una linea di cosmetici ideale per rigenerare ed energizzare la pelle di viso e corpo, prevenire e combattere l’invecchiamento, regalarci momenti di straordinario benessere. La spirulina è un’alga particolarmente ricca di

di nutrizionisti, per massimizzare i risultati in

distensivo, antirughe e rigenerante del tessuto,

proteine, glicogeno, vitamine, oligoelementi,

termini di dimagrimento e benessere. Forte di

donando pelle fresca, compatta e giovane. La

minerali e sostanze antiossidanti, conosciuta

queste competenze, Plants & Nature ha elabo-

linea cosmetica di alto profilo per viso e corpo

già dalle popolazioni Maya che la considerava-

rato insieme al Centro Interdipartimentale di

Ixya ha conquistato i professionisti del settore

no “cibo degli dei”. Oggi è utilizzata come inte-

Ricerche per la gestione delle risorse idrobiolo-

e dato nuova linfa alle ricerca sull’integrazione

gratore dietetico e come potente antiossidante,

giche e per l’acqua-coltura dell’Università degli

delle alghe nell’alimentazione e nella cosmetica

in grado di contrastare l’invecchiamento cuta-

studi di Napoli “Federico” la linea di cosmetici

vegetale, grazie a una gamma davvero comple-

neo. Non è un caso perciò che questa straor-

innovativi Ixya, rafforzando il suo legame con

ta dedicata all’epidermide del viso con creme e

dinaria alga verde-azzurra abbia trovato nell’i-

l’isola d’Ischia. Presso la sorgente termale del

sieri specifici antietà, lenitivi, normalizzanti, per

sola d’Ischia, dove bellezza, salute e star bene

Castiglione, a Casamicciola Terme, partico-

andare incontro ad ogni esigenza e dare a tutti

sono al centro dell’attenzione da secoli grazie

larmente calda e ricca di sali, è attiva, infatti,

i tipi di pelle la possibilità di giovarsi delle enor-

alle sue innumerevoli fonti di acqua termale, il

la coltivazione di Ixya, la spirulina ischitana,

mi potenzialità della sinergia spirulina-acqua

luogo ideale per essere coltivata e valorizzata

che combinata con l’acqua termale, crea una

termale. La linea corpo con le sue proprietà

insieme alla famosa acqua termale. E’ questo

straordinaria sinergia. In particolare l’elevato

anticellulite, rassodanti e nutrienti dei tessuti,

l’obiettivo raggiunto con Ixya, la spirulina ischi-

contenuto proteico e la composizione amino-

è divenuta uno strumento fondamentale per le

tana, di Plants & Nature, azienda di cosmetici e

acidica dell’alga stimolano la produzione en-

strategie di modellanti dei percorsi di dimagri-

integratori naturali. L’Azienda, guidata dal Ceo

dogena di collagene e di tutte le proteine che

mento. Oltre a Ixya, dallo strettissimo rapporto

Fabio Polcaro, ha conseguito un’ampia espe-

sono alla base della regolazione del processo

fra Plants and Nature e l’Isola Verde, è nato il

rienza nel settore della fitoterapia e dell’utilizzo

di idratazione della cute, mentre i pigmenti

marchio Ischia Benessere che firma una linea

delle piante officinali che l’ha portata a creare

vegetali hanno proprietà antiossidanti, con-

prodotti votata all’equilibrio tra natura e be-

il Metodo di dimagrimento specializzato P & N

trastano, cioè, l’attività dei radicali liberi e pre-

nessere, unendo l’acqua termale agli estratti di

che agisce attraverso tisane e prodotti cosme-

vengono quindi l’invecchiamento cellulare. Di

piante realizzati con le migliori tecnologie della

tici, macchinari d’avanguardia e la consulenza

conseguenza, i prodotti Ixya hanno un effetto

cosmetica vegetale e della fitoterapia.


foto a cura di Dayana Chiocca

DOMENICO E SALVATORE, ISCHIA HA LA SUA PRIMA UNIONE CIVILE

8 ottobre 2016, a Ischia è una data storica: in Municipio viene celebrata la prima unione civile tra omosessuali nella storia dell’isola. Domenico Nardiello e Salvatore Carino si dicono “sì” alla presenza del sindaco Giosi Ferrandino. Viene così inaugurato, a distanza di diversi mesi dalla sua istituzione, il registro delle unioni civili: i protagonisti sono uno psicologo e il vice presidente di una cooperativa sociale, l’isola è lo sfondo della loro storia d’amore, iniziata più di vent’anni fa. E nel cuore della sobria cerimonia, i due pronunciano parole

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intense: “Vogliamo dedicare simbolicamente la nostra unione civile a quanti sono stati meno fortunati di noi. Agli uomini e alle donne omosessuali che sono stati insultati, picchiati, confinati, incarcerati, reclusi in campi di concentramento, torturati e uccisi. Soltanto per aver amato”. La notizia finisce sui titoli dei giornali nazionali, soddisfazione viene espressa dal sindaco Ferrandino e dal consigliere Luigi Di Vaia, tra i principali promotori dell’istituzione del registro delle unioni civili nel Comune capoluogo.

IL CAPITALE AMBIENTALE, RICCHEZZA DA VALORIZZARE

A Ischia, dal 28 al 30 ottobre, tre giornate di studio e confronto dedicate alle aree di pregio del nostro Paese. Perché il capitale ambientale è parte integrante della ricchezza nazionale. Spesso frainteso e non adeguatamente valorizzato, come insegna la vicenda tribolatissima della nostra area marina protetta, il Regno di Nettuno, oggi commissariata. Nuove prospettive nel Piano Strategico del Turismo sono state discusse da ricercatori, enti gestori di parchi e Amp, rappresentanti degli Enti locali, guide ambientalistiche e associazioni del territorio nel Seminario nazionale “La gestione del capitale naturale tra terra e mare”. L’attuale situazione in cui versa il Mediterraneo richiede l’avvio d’iniziative solide e autenticamente innovative che, identificando chiaramente gli hot spots della biodiversità, consentano la creazione, ma soprattutto il consolidamento di un sistema di aree protette che aiutino a proteggere l’ambiente. Il presidente nazionale Aigae Stefano Spinetti ha, inoltre, lanciato un allarme per il turismo escursionistico italiano: «La British tourist authority (Bta), l’Autorità Britannica per il Turismo, nell’ultima graduatoria ha messo fuori l’Italia dai maggiori mercati di riferimento di Walking Tourism. Al primo posto, per gli inglesi, ci sono Irlanda, Francia, Spagna, Scandinavia, Nepal, India, Sud America, Canada. E l’Italia? Si salvano solo le Alpi ma del resto del Belpaese non c’è traccia».


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PIZZICA LA CAMORRA, CANTI E MUSICHE CONTRO LE MAFIE

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TANTISSIMI AUGURI LUCIA! Lucia Di Meglio, cofondatrice del più importante gruppo alberghiero dell’isola d’Ischia, DIM HOTELS, ha festeggiato i suoi 70 anni in splendida forma insieme al marito Salvatore e ai tantissimi nipoti. Buon Compleanno!

Pizziche, tamorre, tarante e tammurriate. Musiche che raccontano storie, tradizioni, dolori e rivolte. L’arte si unisce all’impegno civile contro le mafie alle quali non ci si deve abituare e rassegnare. “Pizzica la camorra” è lo spettacolo della Scuola del Folklore di Buonopane messo in scena sulle terrazze di Villa Arbusto a Lacco Ameno lo scorso 22 ottobre, fra gli artisti che si sono esibiti Egidio Ferrante. Canti, suoni e danze popolari del Mediterraneo per ricordare le vittime innocenti della criminalità organizzata nella Giornata della Legalità. Uomini e donne che hanno lasciato questa terra insanguinata sono stati ricordati da Libera, coordinamento di oltre 1500 associazioni, gruppi, scuole, realtà sociali impegnate per costruire sinergie politiche, culturali e organizzative in grado di diffondere la cultura della legalità. La legge sull’uso sociale dei beni confiscati alle mafie, la battaglia contro la corruzione, i campi di formazione antimafia, i progetti sul lavoro e lo sviluppo. Il presidio di Libera a Ischia e Procida, che ha in Egidio Ferrante uno dei suoi animatori, ha ora una sede in via Guglielmo Sanfelice, a pochi passi dalla chiesa di S. Restituta e porta il nome di Gaetano Montanino, guardia giurata uccisa a Napoli dalla camorra a soli 45 anni, la notte del 4 agosto 2009. All’inaugurazione della sede era presente la vedova, Luciana Di Mauro.


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I PAESAGGI TERRAZZATI: PATRIMONIO E RISORSA

Photo_ Lucia De Luise

Terreni difficili da coltivare ma che possono dare grandi soddisfazioni in termini di colture di qualità, turismo ecosostenibile, sicurezza ambientale, posti di lavoro. Se qualcuno pensa si tratti di un argomento di nicchia, sbaglia. Quella dei paesaggi terrazzati è una realtà antica, diffusa su tutto il pianeta e dai risvolti assai poliedrici. Dal 13 al 15 ottobre l’isola d’Ischia ha ospitato una delle dieci tappe del 3° Meeting Mondiale sui Paesaggi Terrazzati, posto sotto l’egida di Unesco, Fao ed altre istituzioni nazionali e internazionali. Tre giorni di laboratori e incontri tematici in cui la folta delegazione di esperti provenienti da tutto il mondo ha visitato il territorio ischitano, riscoprendo un aspetto della nostra identità troppo spesso ignorato e qualche volta finito in malora. Dalla questione agricola a quella


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LE BOMBONIERE DI CHIC EVENTS CAMELLO CREATIONS

idrogeologica, dalla ruralità dei territori al ruolo dell’economia circolare, dalla “resilienza” nei paesaggi vitivinicoli alla questione dell’abbandono dei terreni: questi i temi discussi per ridisegnare, se possibile, il senso e l’interpretazione stessa del paesaggio isolano. Risorsa e non solo patrimonio. Anche in chiave di consapevolezza e comunicazione.

L’atelier di Piero Camello, affermatissimo stilista e couturier ischitano specializzato nella sartoria da cerimonia e nella creazione di abiti da sposa, amplia le sue proposte. Dall’unione della creatività di Piero con la passione per il wedding di Annamaria Camello, infatti, nasce Chic Events Camello Creations: nello showroom di Ischia insieme agli abiti da cerimonia, da sera e da sposa, troverete una selezione di accessori e gioielli fashion di Pierre Lang per la sposa e di bomboniere. Oltre al ricco catalogo in cui è possibile scegliere i modelli preferiti, per matrimoni, ma anche per battesimi, comunioni, anniversari, Annamaria ha selezionato due laboratori artigianali di ceramiche, uno di Vietri, che produce una linea di bomboniere in esclusiva per Chic Events ed uno umbro. Chic Events è anche esclusivista per l’isola d’Ischia dei confetti Maxtris. Inoltre, Annamaria Camello cura un servizio di wedding & events planner, organizzando la location e gli allestimenti, compresi quelli della chiesa, la grafica personalizzata, il tableau mariage, il guest book, i segnaposti, la confettata, l’angolo della torta.


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E GUARDANDO IL CIELO, POSSO NUOTARE! Da oggi più di mille ragazzi di tutta l’isola potranno nuotare in una piscina calda e protetta e, di giorno, farlo con la luce naturale. Grazie ai fondi del finanziamento POR FESR per l’efficientamento energetico, infatti, l’Amministrazione di Ischia (nella foto Ottorino Mattera consigliere responsabile per lo sport con il vicesindaco Enzo Ferrandino) è intervenuta sulle strutture della piscina comunale e del palazzetto dello sport F. Taglialatela. In particolare, alla piscina è stato realizzata una nuova copertura: il settore centrale del tetto adesso è a vetri, in modo che di giorno la struttura sia illuminata con luce naturale, inoltre è stata installata una macchina per il trattamento dell’aria e il riscaldamento in inverno e pannelli fotovoltaici che producono energia, adoperata per la gestione dell’impianto; inoltre è stato realizzato un cappotto termico. Sono sei le società sportive che tengono nell’unica piscina dell’isola corsi ed allenamenti e da quest’anno potranno usufruirne di mattina anche gli studenti delle scuole del comune di Ischia.

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TIEMPE BELLE ‘E ‘NA VOT’: TANTO DIVERTIMENTO CON LA MUSICA DANCE

Grazie al duo Tony Spignese – Genny Pilato tornano a Ischia i “tiempe belle ‘e ‘na vot”. Il Revival Show è una formula vincente per offrire un’occasione di divertimento piacevole e liberatorio ai tanti “ragazzi” degli anni ’70 e ’80 che non vogliono rinunciare a trascorrere il sabato sera in compagnia di amici a ballare una buona selezione di musica disco degli anni d’oro. Tony e Genny riescono con questo riuscito spettacolo - vincente d’inverno e addirittura esplosivo d’estate - a coinvolgere più di 400 persone a serata. Il format può essere realizzato ovunque e nell’inverno 2017 sarà ospite del New Charly dei fratelli Bondavalli. Per info. 366 8767537 e 3473722750 e FB.


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ISCHIA PONTE, IL MEETING DEGLI INSTAGRAMERS

SCARICABILE SUL WEB “DAVANTI A ME”, IL NUOVO INEDITO DEL CANTANTE DIEGO IACONO

E’ il social che stuzzica più di tutti la fantasia di fotografi e fotoamatori. Con milioni di scatti condivisi ogni giorno, accompagnati dagli hashtag e dalla geolocalizzazione. Instagram non poteva certo restare insensibile di fronte al fascino di Ischia: così, sabato 29 ottobre ha preso forma un Instameet a Ischia Ponte, dove sono stati chiamati a raccolta gli igers (così vengono chiamati gli utenti del social) più influenti della Campania. Per raccontare con i loro clic gli angoli più suggestivi dell’antico Borgo di Celsa, un microcosmo ricchissimo: dalla Corteglia alla chiesetta di Sant’Anna, dalla casa del celeberrimo Topolino al maestoso Castello Aragonese. Organizzato da Elena Mazzella, Sebastiano Balestriere e Maria De Santo, l’evento “Ischia Art Igers Day” ha registrato un profluvio di scatti, accompagnati da #borgoischiaponteinarte, esportando - attraverso un reportage collettivo condiviso - la bellezza dei luoghi.

Da pochi giorni una novità musicale realizzata da un giovane ischitano è su tutte le piattaforme digitali. Si può quindi scaricare “Davanti a me” il secondo inedito di Diego Iacono, scritto e prodotto da Damiano Innocenti. Il cantante venticinquenne ha stretto un’ottima intesa con l’autore e produttore, che ha curato un arrangiamento che valorizzasse le sue doti di interprete. Per un brano melodico dedicato a una storia d’amore che giunge al capolinea, decisamente nelle corde di Diego, che ama in particolare la musica pop italiana.


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GRANDE FESTA DI COMPLEANNO PER LORENZO CREA Serata di divertimento e musica in tema metal-chic il 31 ottobre scorso, negli spazi dell’Arena Flegrea, per i 30 anni di Lorenzo Crea, organizzata con l’affettuosa complicità dell’affascinante mamma (e senatrice) Graziella Pagano, che festeggiava anche lei il compleanno in parallelo, e la direzione artistica dello stilista Alessio Visone. Oltre 500 gli amici accorsi a festeggiarlo. Lorenzo, affermato giornalista, curatore di programmi TV di successo e assiduo frequentatore dell’isola d’Ischia, dirige la rete televisiva ReteNews24 ed è fra gli astri nascenti del centrosinistra napoletano.


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I SOGNI SON DESIDERI... DI FELICITA’ Compleanno a tema per la dolce Rita Di Maio che festeggia i suoi 7 anni indossando l’abito della Principessa Cenerentola. Una festa magica, con divertenti giochi e tanti amici anche loro in abiti da principi e principessine. Tantissimi auguri da mamma Cecilia: non smettere mai di sognare, piccola mia, che ogni tuo desiderio possa diventare realtà!


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F O O D

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RISTORANTE L’ALTRA MEZZANOTTE INDOVINATA LA SCELTA DI CARATTERIZZARE IL MENÙ CON PRODOTTI TIPICI DELLA STAGIONE, E L’AUTUNNO È RICCO DI VERDURE E FRUTTA DAL SAPORE INTENSO E DI TIPOLOGIE DI PESCATO CHE ESPRIMONO IL LORO MASSIMO QUANDO LA TEMPERATURA DEL MARE CALA. Text_ Cecilia D’Ambrosio Photo_ Riccardo Sepe Visconti


E’ grazie al sodalizio fra tre giovani appassionati di cucina e ristorazione, Valentina e Mariano Amitrano con lo chef Nunzio Calise, che la Riva Destra di Ischia si è arricchita di questo locale condotto con gusto, dove ciascun piatto è frutto di un accurato lavoro, obiettivi l’equilibrio negli accostamenti e la valorizzazione delle materie prime. Dall’antipasto al dessert. Le lavorazioni sono sempre attente, pulite, con cotture brevi e pochi grassi. Il risultato sono piatti come il risotto alla zucca, pinoli e scampi. La zucca, profumata con il pepe rosa, viene ridotta in crema e si accompagna nel risotto al gusto morbido dei pinoli, in modo da far emergere la freschezza dello scampo crudo. La seppia, ottima in questo periodo, è protagonista semplicemente scottata alla piastra e servita su un’essenziale crema di piselli, in modo che tutto il sapore e la consistenza inconfondibile della sua carne sia

chiesti quelli che ormai sono dei classici come

valorizzato. Interessanti gli accostamenti - e i

la cheese cake, profumata con vaniglia, ottima

contrasti - proposti dal tortello farcito con ri-

già da sola, e la panna cotta da accompagna-

cotta di bufala in zuppetta di pesce. La sfoglia

re con composta di frutta, caramello, salsa al

di pasta fresca, preparata da loro, viene farci-

cioccolato, a scelta; questa come la caprese al

ta con ricotta di bufala di fuscella, vale a dire

limone sono perfette anche per i celiaci. D’in-

quella prodotta con la parte migliore del latte.

verno da assaggiare la crostata con composta

A parte si prepara una piccola zuppa di pesce,

di arance locali, aromatizzate alla cannella e

con triglie, piccoli pesci di scoglio, polipetti,

accompagnata con una morbida ganache di

frutti di mare, su cui i delicati tortelli vengono

cioccolato fondente profumata al rhum o lo

adagiati: mare e latticini, dolce e sapido in un

zuccotto con ricotta e copertura al cioccolato.

equilibrio da provare. Guarda alla tradizione cui all’Altra Mezzanotte, a dispetto della loro giovane età non si rinuncia mai - l’involtino di pesce bandiera farcito di scarola stufata con olive nere, capperi, acciughe, insomma il ripieno della pizza di scarola napoletana, e infornato. A tavola arriva su una colatura di provola di Agerola, la più morbida e ricca di siero, che viene disidratata per ricavarne la parte liquida e, quindi, il suo inconfondibile aroma. Sempre ricca la carta dei dessert a L’Altra Mezzanotte, rigorosamente di preparazione propria. Molto ri-

127 via Porto, 71 (Riva Destra) Ischia info 081. 981711 L’Altra Mezzanotte


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