Giornallindo #8

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giornal LINDO

G I O R N A L I N O s e m e s t ral e p e r s c oia t t oli - n ° 8 - M A R Z O 2 0 1 6

Rivista semestrale edita dalla Federazione Trentina della Cooperazione - Direttore responsabile: Walter Liber; Art Director: Gabriele Dallacosta; Grafica: Archimede; Testi: Mauro Neri , Silvia Vernaccini; Illustrazioni: Fulber; Stampa: Litografica Editrice Saturnia; Coordinamento editoriale: Silvia Vernaccini - Testata registrata presso il Roc - n. 17967

GHIANDA giochi

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FIABE FiabiSSime a pag. 6

Arrivano le FOTO GELLINDOSE Cari piccoli amici, le vostre mamme e i vostri papà, quand’erano bambini o ragazzi, partivano per una bella gita portandosi nello zaino o in tasca un quadernetto e una penna per prendere appunti. I più bravi usavano anche una matita per lo schizzo di un bel castello o di uno stupendo panorama. Alcuni, i più fortunati, avevano anche una macchina fotografica per scattare alcune foto ricordo.

Oggi molti bambini e ragazzi che partono con la famiglia o in campeggio per una bella gita hanno nello zaino o in tasca una piccola macchina fotografica digitale con cui è possibile scattare dieci, cento, duecento foto a colori per potersi ricordare, poi, di quel bel castello o di quello stupendo panorama. La fotografia digitale, insomma, ha sostituito il vecchio notes per gli appunti.

L’ORTO CHE VERRà a pag. 8

I consigli di GRANDANGOLO pag. 9, 10 e 11

Niente di male, anzi: Gellindo Ghiandedoro non parte per una gita in Trentino senza avere con sé la sua macchinetta digitale. Ma sempre Gellindo sa bene che solo una fotografia è troppo poco per saperne di più di quel bel castello (quando è stato costruito, chi ci ha abitato, ci sono leggende che sono nate al di là dei suoi merli?) o per capire bene quello stupendo panorama. E ha pensato di...

pOOSTA Continua a pag. 4

Caro Gellindo, mi hanno detto che i bambini che seguono Risparmiolandi ...

Matilde, Trento Gellindo carissimo, leggo ogni settimana le tue fiabe: mi piacciono soprattutto quelle in cui ci sono nuovi spaventapasseri. A Natale la zia mi ha regalato...

Mattia, Storo

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Rispettiamo il Bosco delle Venti Querce, usiamo carta Cocoon riciclata al 100%


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eDITOtorialE

...regalare ai suoi piccoli amici le “sue” fotografie con qualcosa di più! Il nostro scoiattolino risparmioso è quindi corso a frugare nei suoi cassetti e nel suo computer. Ne ha tirato fuori una serie di bellissime immagini che, settimana dopo settimana a partire da questa Primavera, troverete sul sito www. risparmiolandia.it/it/i-tuoidisegni/ accompagnate da una breve ma esauriente descrizione

del castello, del panorama, dei rifugi di alta montagna, delle chiesette, dei fiori, degli animali che arricchiscono il nostro Trentino. Ma non basta: tutti voi siete invitati a spedire a Gellindo Ghiandedoro (www. risparmiolandia.it/it/scrivi-agellindo/) una o più foto delle vostre gite, naturalmente facendovi aiutare dai vostri genitori. Gellindo sceglierà le più curiose, aggiungerà tutto quel che sa sul soggetto

che voi avete fotografato e pubblicherà foto e descrizione sul sito. Alle pagine 9 e 11 potrete vedere due esempi di FOTO GELLINDOSE!

l'app di RISPARMIOLANDIA Per averla fate così: 1. chiedete gentilmente a mamma e papà di andare con il cellulare sull’Apple Store o su Google Play di Android 2. cercate RISPARMIOLANDIA 3. scaricate l’APPlicazione GRATIS 4. apritela e scopritela tutta! L’APP di Risparmiolandia è quello che fa per voi! Disponibil e su

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Per scrivere a Gellindo!!! Gentile Redazione del GIORNALLINDO DI RISPARMIOLANDIA Cassa Centrale Ufficio Marketing Via Segantini, 5 - 38122 TRENTO Oppure mandatemi una ghianda-email a: info@risparmiolandia.it

Aspettiamo i vostri pensierini, i vostri disegni, i vostri giochi: i più simpatici e i più strani, che saranno di sicuro anche i più belli, li pubblicheremo sul sito, così tutti li potranno leggere!

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GHIANDAgiochi am color

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Caro Gellindo, mi hanno detto che i bambini che seguono Risparmiolandia ricevono molti regali. Come posso fare per averli anch’io?

Matilde, Trento Cara Matilde, è vero, ti hanno detto bene: l’Operazione Risparmiolandia non è solo fiabe divertenti e istruttive e itinerari per andare alla scoperta del nostro Trentino. I miei amici delle Casse Rurali Trentine hanno predisposto anche una serie di regali e regalini con cui premiare la fedeltà dei moltissimi miei fans. Matite colorate, portachiavi, cartine geomagiche, perfino libri di fiabe (come ad esempio “L’Economia raccontata ai bambini”) e tantissimi sconti in molti negozi trentini... Per ricevere questi regali basta che i tuoi genitori ti accompagnino nella filiale della Cassa Rurale di cui sono soci e ti iscrivano all’Operazione Risparmiolandia aprendo a nome tuo uno speciale Libretto di Risparmio. E già in quell’occasione riceverai i primi regali. Poi seguimi sul sito www.risparmiolandia.it e sarai informata per tempo

pOOSTA sui miei incontri con i bambini di Risparmiolandia: vieni anche tu, ci conosceremo e, in cambio della tua amicizia, regalerò proprio a te un bellissimo gadget. D’accordo? Un abbraccio gellindoso...

Ci penserà però il sottoscritto a risolvere tutti i problemi del simpatico Grandangolo... come? Corri a leggere la fiaba su www.risparmiolandia.it!

Gellindo carissimo, leggo ogni settimana le tue fiabe: mi piacciono soprattutto quelle in cui ci sono nuovi spaventapasseri. A Natale la zia mi ha regalato una macchina fotografica digitale e ho cercato se, nelle fiabe che ho letto fin qui e che la mia mamma mi ha sempre stampato, c’era uno spaventapasseri fotografo. Non l’ho trovato. Potresti inventarlo per me?

Mattia, Storo Caro Mattia, sembra quasi che ci siamo messi d’accordo! Infatti, se hai già letto fin qui questo Giornallindo, saprai che da questa Primavera il mondo allegro degli spauracchi del Villaggio di Risparmiolandia sarà animato da una nuova presenza: lo spaventapasseri GRANDANGOLO, fotografo di professione, che però fin dall’inizio presenta alcuni problemi... Le sue foto sono sfocate, sono in bianco e nero anche quando lui le vorrebbe colorate, sono tutte storte con l’orizzonte che pencola verso destra... Insomma, un vero disastro!

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Ciao Gellindo. Ho una barzelletta per te! La mamma dice alla sua bambina: “Ma perché metti tutti i libri nel frigorifero?” E la bimba risponde: “La maestra mi ha detto che devo dare una rinfrescatina alle materie!” Ti è piaciuta?

Enrico, Caldonazzo Ah Ah Ah! Ne aspetto altre, Enrico. Ciao!


L’ORTO CHE VERRÀ

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DI SICURO SARA' IL TUO

Il tutto parte dal “miracolo” di un Per il momento non possiamo Attenzione piccoli fans di minuscolo seme che, piantato dirvi di più, visto che Gellindo è Gellindo Ghiandedoro! Dopo la fortunata raccolta di nella terra giusta, annaffiato con in giro per i campi a raccogliere figurine che nell’autunno del amore e seguito con attenzione e semi e semini per voi. Ma nelle prossime settimane seguiteci sul 2015 ha coinvolto migliaia costanza si trasforma in una bella sito “www.risparmiolandia.it” e di bambine e bambini che pianta o in un fiore. Nella “tua” hanno partecipato all’iniziativa pianta, nel “tuo” fiore”... ne saprete di più. Perché L’ORTO CHE VERRA’, “Esplorando il corpo umano: Bene: dal 18 aprile 2016 la sarà di sicuro il TUO!!! l’alimentazione”, lanciata dalla Cooperazione di Consumo A TAVOLA GELLINDO GHIANDEDORO e leCON Casse Rurali Trentine Cooperazione di Consumo con In collaborazione con: lanceranno l’operazione “Chi il supporto delle Casse Rurali Trentine, il nostro impareggiabile semina bene, raccoglie bene’”, scoiattolino risparmioso sta per che offrirà a tutti, grandi e tornare in campo con una nuova piccini, l’opportunità di provare a proposta. diventare ortolani...

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FIABE FIABISSIME Passion di Fiaba

anche in questo numero ha deciso di raccontarci una bella storia, ma per scoprire il finale dovrete andare sul sito www.risparmiolandia.it e cercare la fiaba nella sezione Fiabe Fiabissime!

Gellindo Ghiandedoro e il fotografo Grandangolo Lo spaventapasseri Grandangolo era arrivato al Villaggio di Rispamiolandia alla chetichella, senza quasi farsi notare. Aveva traslocato nel pieno della notte, ammassando tutta la sua attrezzatura – macchine fotografiche d’ogni tipo e misura, treppiedi, lampade, ombrelli, fondali e tendine – nei due locali della sua bottega, e il mattino dopo ecco la sorpresa di una grande insegna che campeggiava sulla casa del nuovo arrivato: FOTO GRANDANGOLO tutto ciò che vi serve per una bella fotografia! – Vorrei una bella foto da incorniciare e da appendere nel mio salotto – chiese Chiomadoro, la prima cliente del fotografo Grandangolo. – Non c’è problema... accomodati qui, su questa poltroncina, sistemati quei bei boccoli biondi... guarda da questa parte... sorridi... e Click! Click! Click! Click! Click! Click! Click! Click! Click! Una volta Chiomadoro avrebbe dovuto aspettare due o tre giorni, prima di vedere la sua bella fotografia stampata, ma con le macchine digitali... – Ecco qua – esclamò Grandangolo mostrando alla bella spauracchia lo schermo di un computer con le venti immagini appena scattate, – adesso scegliamo la più bel... DISASTRO! ORRORE!! CATACLISMA!!! – Ehi – esclamò Chiomadoro con gli occhi sbarrati, – ma le mie foto sono tutte... SFOCATE! Il povero fotografo avvicinò il naso allo schermo e vide solo una nuvola indistinta di forme e di colori. Non c’era una foto che si salvava! Erano tutte proprio sfocate!! Provò e riprovò, Grandangolo, usando tutte le macchine fotografiche che aveva nello studio, ma non ci fu verso di ottenere alla fine anche una sola, piccola, minuscola immagine che potesse essere stampata, incorniciata e appesa alla parete principale del salotto di Chiomadoro. E la spauracchietta se ne andò sbattendo la porta del negozio. La voce che qualcosa non funzionava nella nuova bottega del fotografo fece ben presto il giro del Villaggio. Un’ora dopo entrò nel negozio Tisana la Dolce vestita a festa: indossava una camicia verde a fiorellini gialli,

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una gonna azzurra a strisce rosse e un grembiule azzurro ricamato con foglie color lillà e fiori color argento. Era un trionfo di colori, insomma. – Potresti farmi una bella foto a colori, ché voglio spedirla a una mia amica che abita lontano? – Come no – esclamò Grandangolo col cuore in gola, già pensando alla foto sfocata che ne sarebbe venuta. Tisana si mise in piedi davanti a un fondale che ritraeva un bel giardino pieno di fiori d’ogni colore, con un arcobaleno che attraversava il cielo azzurro... – Bene così... spostati un po’ più a sinistra... alza un attimo il braccio destro... sorridi... sta’ ferma... e... Click! Click! Click! Click! Click! Click! Click! Click! Click! Con mano tremante Grandangolo estrasse dalla macchina fotografica la schedina con le foto appena scattate, la inserì o nel computer e accese lo schermo... SPAVENTO! CALAMITÀ!! TERRORE!!! Le venti nuove foto erano tutte sfocate e per di più... – Ehi, – strillò Tisana la Dolce, – ma ti sei sbagliato: avevo chiesto una bella foto a colori, e invece le hai scattate tutte in BIANCO E NERO! – Ma non è possibile – piagnucolò il povero fotografo mettendosi le mani nei capelli di paglia, – la macchina fotografica è impostata sulle foto a colori e... dai, facciamone delle altre con una macchina nuova, magari questa si è solo inceppata. Però fu tutto inutile: di macchine nuove Grandangolo ne provò a decine, ma tutte tutte tutte scattavano foto sfocate e in bianco e nero! E Tisana la Dolce se ne andò delusa. Due ore dopo toccò a Fra’ Vesuvio presentarsi alla bottega di Grandangolo: – Potresti scattarmi una foto a colori, ché la devo spedire a mio cugino che abita a Napoli? Sono anni che non ci vediamo... – Va bene... vediamo che cosa riesco a fare – balbettò il povero fotografo, che per l’occasione adoperò una macchina digitale nuova di zecca, ancora chiusa nella sua confezione. Fra’ Vesuvio, che era vestito di tutto punto con tanto di camicia, cravatta e giacca elegante, si mise davanti a un fondale che ritraeva un bellissimo tramonto sul lago. – Un po’ più indietro – consigliò Grandangolo, – girati verso sinistra... no, forse è meglio verso destra... sistemati i capelli... aspetta che raddrizzo il nodo della cravatta... ecco, siamo pronti e... Click! Click! Click! Click! Click! Click! Click! Click! Click! – E adesso... vediamo come sono venute – mormorò il fotografo col cuore in gola. Accese il computer e... DISGRAZIA! MALEDIZIONE!! ACCIDENTI!!! Le nuove foto erano sfocate, in bianco e nero e TUTTE STORTE, con il lago sullo sfondo piegato pericolosamente verso destra che quasi l’acqua usciva tutta! Non ce n’era una in cui l’orizzonte fosse perfettamente diritto! – Avevo sentito dire che farsi fare una foto nella tua bottega è alquanto problematico – disse a quel punto Fra’ Vesuvio, – ma io non ci credevo! Invece avevano proprio ragione: non sai scattare una foto che sia decente! Ci rimase molto male, il povero Grandangolo, che si chiuse nel retrobottega per tre giorni e tre notti: smontò una a una tutte le macchine digitali che possedeva e le rimontò dopo aver pulito con cura ogni più piccolo pezzo. Dopo di che si mise al collo tre macchine fotografiche (una piccolissima che ci sarebbe stata nel taschino della giacca, una media e l’altra bella grossa, con tanto di teleobiettivo e flash) e uscì. – Mi sai dire dove abita lo scoiattolo Gellindo Ghiandedoro? – chiese allo spauracchio Abbecedario, il primo che incontrò sulla piazza del Villaggio. Seguì le indicazioni del maestro e in meno di mezz’ora fu ai piedi dell’albero più grosso del Bosco delle Venti Querce. Ci volle tutta la sua pazienza e tutto il fiato che aveva in corpo... – GELLINDOOO! GELLINDO GHIANDEDOROOO!! SVEGLIATIII!!!! APRIMI LA PORTAAAA!... – e solo dopo un bel po’ lo scoiattolo risparmioso venne ad aprire con gli occhietti ancora chiusi per il gran sonno. – Ma non lo sai che il letargo termina quando finisce l’inverno? – si lamentò Gellindo stropicciandosi gli occhi.

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– E infatti oggi è il 21 di marzo, il primo giorno di primavera, e sono qui perché tu dovresti risolvere il mio problema. A quel punto Gellindo Ghiandedoro si svegliò del tutto: quando c’era un problema da risolvere, lui era tutto orecchi. Quella volta, però, dopo aver ascoltato le disgrazie del fotografo Grandangolo, fece una smorfia dubbiosa: – Certo che il tuo è un problema difficile da risolvere, caro mio! Io non mi intendo di macchine digitali e non saprei come aiutarti per tornare a scattare foto normali, a fuoco, a colori e diritte... Quando però Gellindo vide una lacrimuccia spuntare sul ciglio degli occhi del povero fotografo, il cuore gli s’intenerì. – Comunque sai cosa facciamo? Siccome tu hai non uno, bensì tre problemi (scatti foto sfocate, foto in bianco e nero e foto storte), affrontiamoli uno alla volta, questi problemi. Cominciamo col primo: le tue foto sono sfocate? So dove trovare il rimedio che fa per te! GLING GLONG! La campanella della FARMACIA di Quantobasta richiamò lo spauracchio farmacista dietro al bancone. – Ehilà Gellindo, già al lavoro il primo giorno di primavera? – Come no – rispose lo scoiattolo, – e comunque il mio amico qui, il fotografo Grandangolo, ha bisogno di te. Potresti fargli provare uno dei tuoi occhiali? Il fotografo ne inforcò almeno trentacinque, di occhiali, ma alla fine trovò quello che faceva per lui: – Adesso sì che ci vedo bene! – esclamò felice e... CLICK! CLICK! CLICK! CLICK! CLICK! CLICK! CLICK! CLICK! CLICK! ...scattò una serie di venti foto tutte perfettamente a fuoco! – Le tue foto sono tutte senza colori? – disse a quel punto lo scoiattolo. – Andiamo dallo spaventapasseri Pintacchio, il pittore del villaggio: lui di sicuro potrà aiutarci. – Vedi, Grandangolo, – disse Pintacchio dopo aver ascoltato il problema, – per poter scattare foto a colori, è necessario conoscere bene innanzitutto i colori primari: il GIALLO, il ROSSO, l’AZZURRO, a cui si aggiungono il BIANCO e il NERO... Se poi noi prendiamo questi colori e li mescoliamo tra di loro in quantità diverse, otteniamo milioni e milioni di sfumature, una più bella dell’altra, e solo a quel punto sapremo scattare foto a colori meravigliose! Dai che proviamo! E prova e riprova, dopo un po’ di esercizi con il celeste, il lillà, il marrone, il rosso purpureo e il nero-blu-notte... CLICK! CLICK! CLICK! CLICK! CLICK! CLICK! CLICK! CLICK! CLICK! ...

Se vuoi sapere come prosegue questa fiaba corri su www.risparmiolandia.it www.risparmiolandia.it


I consigli del GRANDANGOLO

Per questa prima “lezione”, immaginiamo di usare una macchina fotografica digitale in formato “automatico” (dove, cioè, la macchina fa praticamente tutto da sola). Anche in questo caso, comunque, è necessario avere alcune precauzioni. - Impara a tenere la macchina fotografica correttamente, facendo attenzione a non avere un dito o più dita sull’obiettivo. - Ricordati di non lasciare accesa la macchina fotografica quando non scatti foto: consumi la batteria per niente, quindi è meglio spegnerla e riaccenderla quando ce n’è bisogno. - Sapere, un po’ alla volta, dove ci sono i comandi principali sulla macchina: il pulsante per scattare la

foto, la rotellina per usare lo zoom (è la possibilità di avvicinarsi o di allontanarsi con l’obiettivo dal soggetto che vogliamo fotografare), la levetta per rivedere le foto scattate, il bottoncino per aprire lo sportello della batteria, ecc. - Se non c’è l’urgenza di scattare una foto immediatamente, prenditi un po’ di tempo per inquadrare correttamente il soggetto che vuoi fotografare. Il soggetto principale di solito sta al centro della foto; non “tagliare” la testa degli amici, i tetti delle case o le punte degli alberi; attento che la macchina sia orizzontale, altrimenti il mare o i monti che fotografi penzoleranno verso destra o verso sinistra... - Impara a scartare fin da subito le foto che non interessano: recuperi spazio nella memoria della tua macchina digitale. - Fa’ attenzione alla luce: le foto in controluce (e cioè col sole in faccia) sono suggestive ma difficili, bisogna provare e riprovare per scattarne di belle; se invece il sole lo hai alle spalle, la foto di sicuro viene meglio, ma fa’ attenzione a non fotografare anche la

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tua ombra (specie se sei al tramonto, quando le ombre si allungano).

- Attento alle foto mosse, specie quando c’è poca luce: quando sei pronto per scattare, attento a non muoverti. Se proprio sei in difficoltà ed è troppo buio, accendi il flash, ma in questo caso puoi fotografare soggetti abbastanza vicini a te. Quando fotografi con lo zoom al massimo, è più difficile fare foto ferme; se puoi, appoggia la macchina su una superficie piana. Ma abbiamo solo cominciato, ragazzi. Seguitemi su “www.risparmiolandia.it/it/ consigli-degli-spaventapasseri/” e consiglio dopo consiglio diventerete dei fotografi ancor più bravi del vostro affezionato Grandangolo!


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foto GELLINDOSE

L'Ultima Cena dipinta nella chiesa di San Udalrico a Corte Inferiore di Rumo L’acqua e il vino, il pane nelle forme tonde della pagnotta, l’agnello e i pesci, ma anche frutta – uva, ciliegie, fichi… – e soprattutto gamberetti: questa è la tavola imbandita dell’Ultima Cena dipinta dentro la chiesa di San Udalrico nel piccolo paese di Corte Inferiore di Rumo, in Alta Val di Non. Gli autori sono i fratelli Giovanni e Battista Baschenis, artisti provenienti da Averara, un paese vicino a Bergamo che la dipinsero nel 1471. Anche il loro papà era un pittore, e così alcuni zii e cugini… tutti avevano scelto le valli trentine per esprimere la propria arte. Un’arte comunque “povera”, in quanto i colori erano fatti polverizzando pietre, terra e mescolandovi estratti dalle piante, per poi essere applicati sui muri e non sulle tele dei quadri: ma che belli comunque…. Non vi pare? La loro era dunque un’arte popolare, rivolta cioè al popolo e facile da comprendere perché la gente comune non era istruita, non possedeva tanti libri, e allora era più semplice comunicare con le immagini…. Un po’ come quando voi eravate piccoli e vi divertivate a sogliare libri con tante illustrazioni! E ancora come voi, bambini, utilizzavano anche degli stampini per ripetere più velocemente ed esattamente alcuni disegni come, in questo affresco, la decorazione dei vestiti.

Con molti sacrifici un paese raccoglieva i soldi per abbellire la propria chiesa e i Baschenis, che venivano ospitati dalla comunità mentre dipingevano, ricambiavano offrendo pitture che oggi forse appaiono un po’ troppo semplici, ma non certo allora! Ecco dunque che Gesù, con i suoi Apostoli, è seduto a una tavola apparecchiata così come poteva essere secoli fa (un tempo, in Trentino, nei torrenti nuotavano anche i gamberetti d’acqua dolce!). Ma dov’è Gesù, chiederete voi… fatevi accompagnare dai vostri genitori a vedere questa bella chiesetta e potrete così scoprirlo nel dipinto dell’Ultima Cena assieme ad altre raffigurazioni di santi.

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La ciminiera della Val d'Algone Cosa ci fa questo alto camino in mezzo al bosco? Pensate, è la ciminiera della fabbrica di vetro della Ditta Tremontani e Compagni, poi passata all’imprenditore Garuti, costruita nel 1843 in Val d’Algone, nelle Giudicarie, e attiva fino al 1877. E non era la sola vetreria nella zona perché, fino a qualche anno prima, funzionava poco distante anche la Vetreria Bormioli (1793). Ma non è finita: nell’Ottocento era in funzione anche la Vetreria Venini a Tione, alla confluenza del Torrente Arnò con il Sarca, e la Vetreria Pernici a Carisolo, paese nella poco distante Val Rendena, che resistette fino al 1888; quest’ultima oggi la potete visitare, perché è stata trasformata in Museo del vetro/Fondazione “Maria Pernici” Antica Vetreria (tel. 0465 501170; Pro Loco Carisolo: tel. 0465 501392). Come mai tutte queste vetrerie in mezzo alle montagne del Brenta? Una spiegazione sta nella composizione delle rocce dolomitiche che qui si alternano a rocce cristalline, in particolare il quarzo – presente in Val Rendena in diverse cave – che è una delle materie prime per realizzare il vetro. Poi c’è la gran quantità di legname dai boschi, che serviva per fondere i minerali nei forni che avevano camini alti come questo. Le lastre di vetro grezze venivano poi trasportate a dorso di mulo fino a Riva del Garda dove venivano vendute e, al ritorno, i muli venivano

caricati con minerali e componenti indispensabili per realizzare il vetro (terre refrattarie, sali di soda, manganese). Tornando alla nostra Val d’Algone, la potete raggiungere in automobile dal paese di Stenico fino al Rifugio Ghedina (tel. 0465 321808; aperto in estate) e da qui a piedi, immersi nella bellezza del Parco naturale Adamello Brenta.

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Yuppi! Ecco a voi la mia APP! Fiabe sonore da ascoltare e

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foto GELLINDOSE scrivete a gellindo info@risparmiolandia.it


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