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«Troppo vento, non si vola!»
L’addestramento dei piloti americani a Foggia (1917-1918) di Gregory Alegi1
L’
In memoria dell’amico, collega e mentore Jack B. Hilliard
Introduzione
addestramento di circa 500 allievi piloti statunitensi a Foggia nel 1917-18 è un episodio importante nello sviluppo dell’arma aerea statunitense, tanto quanto forza armata quanto come visione del suo ruolo nella decisione dei conflitti.2 Sebbene oggi ricordati soprattutto per la presenza del futuro sindaco di New York Fiorello La Guardia,3 alla cui reputazione 1 Docente alla Luiss e all’Accademia Aeronautica. 2 Per un inquadramento generale sulla dottrina del potere aereo e del bombardamento strategico negli Stati Uniti cfr. tra gli altri Lee Kennett, A History of Strategic Bombing. From the first hot-air balloons to Hiroshima and Nagasaki, New York, Scribner’s, 1982; Michael S. Sherry, The Rise of American Air Power. The Creation of Armageddon, New Haven, Yale U. P., 1987; Phillip S. Meilinger (Ed.), The Paths of Heaven. The Evolution of Airpower Theory, Maxwell AFB, Air U. P., 1997. 3 Fiorello La Guardia (1882-1947) nacque a New York in una famiglia al tempo stesso italiana e cosmopolita: il padre era di Cerignola e la madre di Trieste. Benché l’uno fosse cattolico e l’altra ebrea, Fiorello si riconosceva nella chiesa presbiteriana (cioè anglicana d’America). Dopo gli studi alla New York University, La Guardia mise a frutto la conoscenza di italiano, tedesco, inglese e slavo lavorando alcuni anni nei consolati statunitensi in Austria-Ungheria. Fu poi interprete con gli emigranti italiani a Ellis Island. Laureatosi in legge nel 1910, cinque anni dopo fu vice procuratore di New York e nel 1916 divenne il primo italo-americano eletto al Congresso. Salvo una breve parentesi, vi rimase fino al 1932 prima come repubblicano e poi come progressista. Come sindaco di New York (1934-1945) La Guardia si distinse per la lotta alla corruzione e le opere pubbliche, in particolare il completamento della metropolitana e la costruzione dell’aeroporto, che gli fu intitolato nel 1953. È ancor oggi ricordato come uno dei più grandi sindaci americani di tutti i tempi. L’impegno per lavoratori e immigrati e l’avversione al nazismo si tradussero in un forte rapporto con il democratico Franklin D. Roosevelt, i cui tre mandati presidenziali coincisero esattamente con quelli sindacali. Pur paragonandolo a Churchill, Roosevelt non gli diede ruoli di rilievo nella propria amministrazione e durante la Seconda guerra mondiale rifiutò di nominarlo generale. Il suo ultimo incarico fu quello di direttore generale dell’UNRRA, l’agenzia delle Nazioni Unite per gli interventi umanitari. Cfr. Lowell M. Limpus e Burr W. Leyson, This Man LaGuardia, New York, Dutton, 1938, pp. 52-54;