Il sardo è tiepido sull’ipotesi di una federazione che leghi, allo stato embrionale, le formazioni politiche del futuro: «Ai partiti di domani ci penserà il domani e non “G.L.” — taglia corto —. Noi non possiamo sperare di accontentare l’universo, i marxisti, federalisti, liberali, anarchici e persino comunisti. […] Non si tratta di federare ma di creare»114. È l’«intuizione palingenetica dell’antifascismo»115 che ha sottolineato Emilio Gentile: come Carlo Rosselli, Lussu intende superare le antiche sigle, sbaragliate in patria. Non mira ai cartelli elettorali, ma a riscrivere il Dna politico della propria generazione per debellare, assieme al regime, le innervazioni nella società e nell’inconscio degli italiani. Una «rigenerazione della politica»116 all’estero è il presupposto per salvare il Paese. GL dovrà essere allora «movimento unitario di massa», «il grande partito socialista di domani in formazione — riassume Lussu —: repubblicano, prevalentemente non-marxista, federalista»117. Brigaglia scorge in queste righe l’intenzione di sfrangiare la dimensione borghese del movimento, per innescarne compiutamente una svolta a sinistra118. Il taglio, conciso e perentorio, dell’articolo testimonia l’insofferenza di Lussu alle speculazioni teoriche, le contese intellettuali dei giellisti. È allergico alla patina accademica dei «Quaderni» e lo scrive a Rosselli: «Per me la rivista deve essere una guida, un indice teso, non una palestra […]. Insomma, bisogna lavorare per creare fanatismi»119. E di propositi incendiari trasuderà, di lì a poco, la prosa lussiana.
1.6 Orientamenti e la fine della Concentrazione antifascista Lussu sverna ad Auch, dove rimane fino al 21 febbraio 1934120. Dalla Guascogna ha spedito alla redazione dei «Quaderni» la bozza di uno dei saggi cardinali dell’esilio, forse il maggiore della sua pubblicistica. Quel dattiloscritto condensa implacabilmente il nocciolo critico della Marcia: nel libro ha prevalso l’afflato cronachistico, qui Lussu risolve gli accenni politici in una scarica di paragrafi che 114
Ivi, pp. 229-230, in corsivo nell’originale. GENTILE E., Fascismo e antifascismo. I partiti italiani fra le due guerre, Le Monnier, Firenze, 2000, p. 276. 116 Ibidem. 117 LUSSU E., «Pro o contro il partito», cit., p. 230. 118 Cfr. BRIGAGLIA M., Emilio Lussu e Giustizia e Libertà, cit., p. 93. 119 Osservazioni sul Quaderno n. 9, lettera da Auch del dicembre 1933, cit., p. 126. 120 Cfr. FIORI G., Il cavaliere dei Rossomori, cit., p. 351. 115
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