L'ARTIGLIERIA STORIA, ARALDICA, UNIFORMI DISTINTIVI E MEDAGLIE

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I tipici distintivi di specializzazione per l'Artiglieria comprendono, soprattutto dal dopoguerra, anche quelli relativi alla guida di mezzi corazzati e semoventi. Essi tuttavia sono già stati sufficientemente trattati in un precedente volume della collana, dedicato ai Carristi e quindi rimandiamo il lettore a quella trattazione. In questa sede analizzeremo altri distintivi che, generalmente, erano collegati al tipo di specializzazione militare dell'Arma. Per tutti gli altri distintivi generici rimandiamo invece al volume più generale "Fregi, scudetti mostrine e distintivi dell'Esercito Italiano 1946-2016". La prima normativa del dopoguerra in materia fu la circolare del Giornale Militare Ufficiale n. 230 del 30/05/1949, con la quale venivano adottati nuovi distintivi di carica e di specializzazione. Essi, ricamati in filato di raion su panno kaki, dovevano essere applicati sulla manica sinistra del giubbetto, del cappotto e della camicia dell'uniforme estiva. Con quest'ultima uniforme erano quasi sempre portati su un'apposita fascetta portadistintivi , detta "volantino", applicata alla spallina della manica sinistra della camicia e penden-

te sulla manica. La forma e sagoma di questi distintivi risultava dalle dettagliate descrizioni riportate sulla circolare e dalle tavole a colori allegate alla stessa. I distintivi legati a specializzazioni e incarichi tipici dell'Artiglieria erano soprattutto il puntatore scelto e lo specializzato per il tiro, oltre all'operaio, quest'ultimo riferito all'operaio di artiglieria come ad altri tipi di operai specializzati (aggiustatore, motorista meccanico di automezzi , magnetista ed elettricista montatore). Questi distintivi erano rappresentati da disegni (una bocca da fuoco, una stella ad otto punte , una lettera O) in colore giallo-oro. Circa le tipologie di fattura dei distintivi, questa serie era, come già anticipato, ricamata a macchina in filato di raion su panno kaki ed era fornita dai Magazzini di Commissariato; successivamente, verso la fine degli anni Cinquanta venne distribuito un nuovo modello del tutto nuovo per l'epoca, in plastica morbida stampata a caldo su panno kaki. Questi distintivi, che mantenevano lo stesso disegno, erano molto piacevoli e senz'altro più pratici ,

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I principali distintivi di carica e specializzazione, relativi all'Arma di Artiglieria, adottati con circ. n. 230 del 30/05/1949, nei modelli in filato di raion ricamato a macchina su panno kaki (colonna a), in plastica stampata a caldo su panno kaki (colonna b), distribuita dal 1959 circa, ed infine in canutiglia dorata (colonna c), disponibile dai primi anni '50. Essi erano: 1. Puntatore; 2. Specializzato per il tiro.

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