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o scopo che questa serie di volumi sull'Esercito Italiano del dopoguerra si propone è quello di 1 approfondire, dal punto di vista storico e ordinativo, la storia delle Armi e Specialità in un periodo che ormai supera i settanta anni e che è stato sempre poco trattato, anche se interessantissimo per il fatto di aver attraversato fasi cruciali come il riarmo post-bellico sotto l'egida della NATO, la contrapposizione Est-Ovest, la contrazione delle forze a seguito degli eventi storico-politici della caduta del muro di Berlino, il dislocamento dei reparti ed il loro sviluppo organico e tecnologico, purtroppo spesso condizionato dalla crisi finanziaria che da più di trent'anni affligge l'economia dell'Italia. Agli aspetti storici si aggiungono poi quelli prettamente uniformologici e collezionistici , che stanno sempre più attirando l'attenzione degli appassionati e studiosi della materia, sempre legati alle tradizioni storicomilitari dei reparti, e che hanno originato, a suo tempo, la pubblicazione del volume, intitolato « Fregi, scudetti, mostrine e distintivi de/l'Esercito Italiano, 1946-2016», che si può considerare come libro "madre" della collana. Nell'ambito dei volumi dedicati a particolari Armi e Specialità dell'Esercito Italiano, sono già state trattate le Truppe Corazzate (con singoli libri dedicati a Carristi, Bersaglieri e Cavalleria}; l'anno scorso è stato pubblicato un volume più generale sulle mostrine, antico e tradizionale simbolo d'arma e di specialità ed è ora in uscita l'opera sull'Artiglieria, l'«Arma dotta» che da sempre affianca gli altri Corpi militari sul campo di battaglia e che ha saputo brillantemente svilupparsi al passo con i progressi tecnologici. L'evoluzione dell'Arma di Artiglieria nel dopoguerra, dal punto di vista organico, -è abbastanza corposa, complessa e articolata, per la nascita di moltissimi reparti che sono poi stati disciolti o variamente trasformati; per questo è stato necessario escludere dallo studio due specialità d'Arma, l'artiglieria da montagna e quella paracadutista, che saranno trattate in volumi di prossima uscita, dedicati rispettivamente alle truppe alpine ed a quelle paracadutiste. Oltre alla cronologia della costituzione dei reparti ed alle vicende storiche delle singole Unità, nel volume abbiamo raccolto tutta l'araldica repubblicana dell'Artiglieria, nonché una ricca ed esauriente panoramica dei fregi da copricapo, delle mostreggiature, degli scudetti omerali e dei distintivi di specializzazione e incarico dell'uniforme in dotazione dal 1946 fino ad oggi. Sono stati anche trattati alcuni argomenti specifici, legati al le tradizioni storico-uniformologiche dell'Arma. Seguono altri capitoli che hanno un valore affettivo per chi ha militato nell'Artiglieria ed un valore collezionistico per chi ama raccogliere cimeli e ricordi militari. Si tratta di una esauriente rassegna di distintivi metallici da taschino di Reparti e Scuole, di distintivi omerali in panno o plastica e di medaglie ricordo cosiddette "reggimentali". Le minuziose ricerche, effettuate anche grazie al contributo di numerosi collezionisti e veterani , hanno consentito di fornire un quadro molto ricco circa le produzioni di questi oggetti da parte delle singole Unità, una tradizione questa che è presente in tutte le Armi e Specialità dell'Esercito Italiano da oltre un secolo. Siamo comunque consapevoli che i pezzi illustrati non possono essere considerati come un catalogo definitivo di tali tematiche, ma un repertorio abbastanza completo. Questo libro esamina più a fondo sia le tematiche del libro "madre" sia quegli aspetti specifici della storia e dei distintivi di Corpo che non potevano essere tutti compresi nel primo lavoro. La collana, come già sopra anticipato, si focalizzerà prossimamente su altri Corpi e Specialità dell'Esercito Italiano. Dedichiamo questo lavoro quale tributo a tutti coloro che a livello professionale o di leva hanno operato ed operano nelle nostre Forze Armate, con l' intento parallelo di conservare e tramandare vari aspetti delle nostre tradizioni militari.
gli Autori
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