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RIVISTA DI E FISIOLOGIA

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RIVISTACHIRUBGICA

RIVISTACHIRUBGICA

Normale E Patologica

Dell'origine del neopluml in generale, e del ca n oro la pattloolare . - A. WASSlLIEf'F. - (P rogrés médical, N. i2 al 22 del 1894).

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In questo int.erressante ed elaborato studio, l'autore esamina la questione dell'origine dei neoplasmi nell'organismo animale, e particolarmente nell'uomo, valendosi di copioso materiale:di osse rvazioni proprie ed altrui, convenienteme nte scelto ed adatto a co mprovare la propria tesi che l'1.utore s te1-;so accenna a riassumere in un certo numero di punti principali:

1° Una leoge gene rale dellr.t r iproduzione di qualsiasi materia oioente, che l'autore dichiara di essere il primo ad enunciare in modo netto e formale, e che sarebbe questa: La materia oivenle si r iproduce tanto più. per ?Uanto piti essa mater ia è infer iore cioè a di re meno complicata di composizione e di struttura.

2• Una teoria generale dell'origine dei neoplasmi ce ri o .falsi : teoria che si riassume in questi termini : Un neoplasma compa r isce, sotto l'influe nza di r.<n'a.ione locale coadiucante, sopra un tessuto i cui elementi sono rlirentati inferio r i; ciò clte è ca r atte r iz::ato d alla presenza in eccesso nei suoi elementi, di una speciale a ciascuna specie.

Questa teoria presenterebbe, sola finora, il vantaglliO di dare una base ve rilì cabile e verificat-a e di aprire all'esperimentazione una nuova via nettament.e tracciata e ben definita, e di dare una spiegazione razionale a molti fatti rimasti finora inesrlicabili.

Rl\'ISTA DI AX.HOMIA. E FISlOLOGIA. 138H

La stessa teoria permette di dire non solo che l'applica::ione del metodo sper-imentale é poisibile; ma benanche clte la a questa forma patologica, la compar·sa di neoplasmi, sembra docer essere r i co nosciuta ed ammessa ' che la ce rapeuliea che li r igua r da ha oramai uno scopo nettamente determinato; che infine anche per questa mala llia la p ro fillssi pare reali:;zabile. · A. C.

Influenza della. luce sul corpo anlmale.- H. (Pjli),ger's Arch. e Cen.tral/J. fu r med. WissP.nsch., N. 36,

Il Quincke ha osservato che per influenza della luce sola re è uumen tata la ossidazrone nelle cell ule animali. Se ne hn la prova nella alterazione di colore che subiscono il sangue o il sollonilrato di bismuto a contatto specialmente delle cel· lu le purule nte. Il pus di ascessi da ooco vuotati o di essudati pleurici fu me;,colalo eon sangue defibl'inato e con una sospens io ne acquosa di soltonitrato di bismuto a 1/ , fino a '/1• del loro volume scuotendoli bene insieme. I miscugl i posti in vetri da reagenti o fra due vetri d'orologio, ambed ue i ,·etri con la convessità in basso, o in forma di prepa r ati microscopici, era no esposti alla luce; un preparato di con fronto era tenuto nella oscurità. Cosi facendo si osserva che i miscugli contenenti sangue, es posti alla luce, in pochi m inuti assumono colore venoso e la str ia dell'ossiemoglobina spar isce; anche nella oscurità q uesta blle razione an·ìene ma m ollo più lentamente. Ugualment.e procede lo sperimento col sottonitra to di bismuto, anz i ann e r isce solo la prova esposta alla luce, non quella mantenuta nella oscGrilà. La luce diretta del sole agisce molto più lentamente che la luce diffusa del giorno.

Si domanda se anche in altre cellule del corpo animale, oltre che nei· leueocili è aumen tata la ossidazione sotto la influ en za della luc-e. Gli sperimenti con o r gani di animali appena morti hanno dimostrato che per la magg-ior parte 'degli organi esaminati il consumo dell' ossigeno é aumentato

11390 RIVISTA DI E J:o'JSIOLOGU

dalla illuminazione. Gli organi cotti reagiscono molto lenta. mente alla luce del sole, molto più lentamente e incomple. tamente che allo stato fresco. Il fegato indurito nell'alcole inattivo al sole pel soltonitrato di bismuto. Il siero dell'idrocele, il siero del sangue, il siero della suppurazione non anneriscono il bismuto nel s angue. La forte riduzione che mostrano il tuorlo dell'uovo e gli organi con tenenti bile sembra dipendere dalla nucleina. Gli sperimenti sulla nucleina del lievito non ebbero risultati costanti, tuttavia fu osservata la riduzione del sale di bismuto che va nella oscurita.

Rivista Delle Malattie Veneree E Della Pelle

FULLER. - Scoli uretrali perslatenU. - (Journ of. Cutant:ous-and-genito-urin. Diseases, giugno e 189i).

Fuller riferisce 22 casi di seolo uretrale persisten te. Dallo studio di questi casi conchiude che la spermalocislite è la causa più frequente degli scoli uretrali cronici e che molte volte l'mfìammazione delle vescichette seminati è di natu ra tubercolare. Egli dice che mollo importante distinguere i casi d'infiammazione semplice da <Jilelli di natura tubercolare a causa della diversa prognosi e del dhers o tra ttam e nto. Nei casi infiammatori genuini la prognosi è favorevole a meno che il paziente non sia in età avanzata. Il trattamento consigliato da questi consiste nello spr emer e le vescichette seminali mediante l'indice introdotto nel retto. Ciò deve eseguirsi ogni cinque o selle giorni: maggior intervallo tra una seduta e l'altra deve concedersi n_el caso in cui insorgano segni di riacutizzazione del processo dovuto alle manipolazioni. La durala del t rattam ento varia da un mese a sei

RIVISTA DELLE MUATTIB E DELLA PELlE 139 J settimane nei casi subaculi e .parecchi mesi ed anche un anno nei casi molto cronici. All'inizio del trattamento le parti sono or·dinariemente mollo sensibili, indurite, Se la cura è favorevole questi sintomi diminuiseono man mano e scompaiono del lutto quando si è ottenuta la risoluzione del processo. Lo scolo uretrale per lo più cessa prima che le vescichelte siano ritornate nelle condizioni normali. Kei casi tubercolari, la sensibilita delle vescichette erl il loro indurimento non è maggiore nè minore che nei casi semplici. Se la tubercolosi non è a principio diagnosticata gli efteLti del trattamento la svelano subito, poichè esso auil dolore, l' indurimento delle parti e lo scolo uretrale. Molli casi di natura tubercolare diventano quiescenti in seguito a trattamento interno e a misure igieniche.

G. G.

Rivista Di Terapeutica

MEYER. - D ta.nntgeuo. - (B t"it Med. Journ., t• sette mbre 189i e Deut. med. Woch., 2 agosto 1894).

Il Merer ha cercato di ottenere un defivato dall'acido tannico il quale non fosse aU.accato dallo stomaco. 'X el tannigeno sono presenti due gruppi dell'acetile e tre dell'idrossile. Esso si presenta solto forma di polvere grigio- giallastra solubile in acq:.ta senza sapore nè odore. E anche prontamente incorporata dal fosfato sodico, dal borace, dalla calce, ecc. Negli animali non pr oduce per dita dell'appetito. Una certa quantità passa nelle feci, anche se preso in piccole dosi.' Può a nche usarsi per via ipodermica (5 p. cento in soluzione di borace).

Miiller l'ha sperimentato nelle diarree. Nel più dei casi 2 a 5 dcg., tre volle al di, bastarono, ma le dosi

1392 RIVISTA anche ùi 3 a 4 gr. oon hanno tl'isti effetli. Nella diarrea nica produsse subito miglioramento: un po' di lentezza sua azione si notò solo in qualche tisico. Può darsi per timane intere sanza a ccidente alcuno e senza produrre abi. tudine. Nelle diarree a cute sembra meno efficace, cosi pur.e in quella dei bambini, ma ciò non deve recar meraviglia poiché in questi la diarrea non va trattata cogli as tringenti. Può sperimentarsi nei casi subacuti. Fu usato anche n elle c roniche infiammazioni del naso c della gola.

Dr-:uscHLE. - Il t rl onale. - (Brit. M ed. Joum., 189i e 'Cnlumbus Med. Journ., marzo 1894).

11 Deuscble ha usato rr.olto estesamente il \rionale nella sua clinica e ha notato ch e esso agisce molto me glio e con minori inconvenienti di ogni altro ipnotico. Riferisce ca;::i d'insonnia in malattie mentali ·ecc. in cui ha i m con buoni effetti il trionale alla dose di '15 a 20 grani. Le 25 a 30 grani pr·oducono ordinariamente obesità al capo: inconveniente si osservò anche una volta con una dose di grani. L'uso del trionale alla dose di 15 grani, tre volte giorno, fu seguito da buoni risultati in casi di ma nia e di lamento maniaco mentre altri calmanti erano stati

Il Deuschle non ha notato. dopo l'uso rlel trionale, alcun bo nella digestione, nella circolazione o nella.. respirazione. sua maggior solubili'tà rende la sua azione più rapida quella del sulfonale: il suo effetto si avverava in 10 a minuti. Come il sulfonal e esso è insapo re e può esser in zuppe calde, nel caffè, ecc. ma è da preferirsi ad un po' di whisky o di vino cui deve aggiun gersi acqua calda quanta è necessaria alla perfetl& soluzione.

KoaERT. -Valore aUment&re del ferro . - (B r it

Journ., 25 agosto 1894 e Deut. med . Woeh., 12 lu glio

II Kobert comincia col determinar e la qua ntità di eliminato giornalmente da un adulto: essa ammonta ad 1 per 3 kg. del peso del cor po. Egli stima che il bisogno naliero ascende a 50 mg. Dà io seguito la d i ferro contenuta nei vari alimenti : 1) Aliment1 vegetali ; questi possono bastare ai bisogni dell'indi,·iduo sano: è molto improbabile che n elle malattie del sangue. la emoglobina possa formarsi coi vegetali cosi rapidamente come cogli alimenti d'origine animale. 2) Al imenti d'or1gi ne aninwle: i più impo rtanti ne sono il latte, le uova, il fegato, il sangue. Quanto al latte, é dimostrato che gh albuminoidi contenenti ferro sono difficilmente intaccati dai succtoi digerenti. I l latte può raramente supplire alla mancanza di fe rro in caso di malattie. La combinazione di ferro contenuta nel tuorlo delruovo è sen za dubbio la sorgente dell'emoglobina del pulcino. Si é dimostrato che il consumo anche di 39 uova non ha fatto aumentare la quantità di ferro co nten uta nella urina. Il parenchima epatico, privo di sangue, contiene ferro sotto forma di una combinazion e mollo stabi le della epatina. stima che il petrolio guarisce la malattia sia distruggendo i bacilli, sia dissolvendo le pseudo membr ane. Quest'ultim a sua proprietà é molto mar cata poichè fin da lla i" a p-

11 Kobert tratta in seguito dell'uso delle combinazioni ferriche del sangue nelle malattie di questo. Parla delremogallolo e dell'emolo, due sostanze ottenute dal sangue mediante l'azione di agenti riduttori. Questi sono gli unici preparati di questa specie utili in pratica poichè sono assorbiti ; 3) Alimenti artifkiali: questi sono stati preparati con zucchero, mannite, destrina, albumina ecc. F ra le com· binazioni albuminoideetrova si la ferratina di Marfori eSchmiedeberg. L'autore ritiene che essa può essere dallo stomaco e che sia differente dall'epatina.

GoTTLlEB. - Petrolio e ploota.ntna nell& difterite.Med. Journ ., 1• settembr e 189-l e Wrateh., X 23, 1894) .

Gotllieb leva a cielo le statistiche di Kostenko relative ai brillanti effetti del cherosene nella difterite. Egll rifer·isce cinque casi nei quali i vari altri metodi spel'imentali avevano dalo un completo insuccesso. Le pennellazioni di petrolio fatte quattro volte al giorno prodlJs<>ero rapida guarigione.

1394- RIYISTA plicazione iì pennello si riveste di depositi sangu di membrane disgregate. Nulla di tutto ciò ha ..tiÀ in seguito alle pennellazioni falle con una soluzione all' l •1 di pioctanina, anzi gli sembrò che esse a::tg ravarono in caso la lesione locale, rendendo più spesse e confluenti le pseudo membrane. Le pennellazioni si fecero tre o quattro volte al di per i primi tre o quattro giorni della malattia.

F. H. BARENOT. - Il g allonolo nella p•orlall. - 1Brit. Med. Journ., 15 settembre 189i e Lioerpoo l Med. Chir. Journ., luglio 189i).

Barendt i suoi esperimenti fatti col gallonl)lo nel trattamento della psùriasi. Gli ammalaH fu rono o ba mbini 0 giovani ed in tutti la malattia e ra di media cioè 1e efflÒrescenze non confluenti ma del tipo guttato quantunque occupassero tutta la superficie del corpo. I n niuno dei casi si ebbero effetti spiacevoli sia generali sia locali . or norma egli usò come eccipiente la sugna benzoata e vi fece sciogliere a caldo il medicamento prima nella proporzione del 2 p. 100 e poi del12 1/, p. 100. singole placche ,\ meglio far uso della traumaticioa della farmacopea tannica: il c loroformio si e vapora e rimane una pe li di guttaperca contenente il gallonolo a contatto dell'er uzione. La durata media del trattamento fu di sei settimane ed esso non fu coadiuvato da alcun medicamento UMto internamenle.

Il procedimento seguito da Barendt è il seguente: sapone verde la notte in sostanza: se l'eruzione é al capo o alla faccia con Io spirito saponato alcalino di Hebra col quale s i str ofinauo le par ti per cinque minuti mediante un pezzo di flanella: queste veugono in seguito lavate cou acqua calda ed asciugate. Se le squame sono mollo spesse, si usa la potassa ca ustica all'ora della visita e pe r la notte s i o r dinll il sapone verde . Il gio r no seguente si dà un bagno caldo e dopo due tre notti d1 uuzioni di sapone e due o tr e bagni caldi le squame o1·dinariamente cadono. Ciò avvenuto, le eftlorescenze sono unte ogni notte colla pomata al gallonolo: ogni quarto giorno si prescr ivè un , bagno ca ldo. Se

Di Terapeutjca

t'ammalato accusa molestie, il che raramente avviene, le arti vengono spolverate con -talco, ossido di zinco e amido parti eguali. Scomparsa l'eruzione si sospende gallonolo e si fa usare invece una pomata al 2. 0/o d1 alicilico e di r.naftolo a causa delle loro proprtetà anllsets . tiche ed antiparassitarie. A questo punto si ordma l'arsenico per le su e note virtù e lo si fa continuare per un certo tempo.

RlVIST.\ Dl E SERVllW MEDICO MILITARE

E. FoRGUE. - Sull' antlaepsl ohlrurglca nelle formazioni sanitarie dell' avvenire - (Archioes de Médecine et de Pharmacie mililaires), )(. 5, 189-i).

In o-uerra nor. è possibile di le regole esatte della chirurgica antisettica. Molto diver sa è la chirurgia del campo di battaglia da q•tella calma e tranquilla delle cliniche univet·sital·ie e degli ospedali. Ai medici militari occorrerà spesso di provvedere alle difficili ed imprevidibili circostanze della lotta, non solo con risolutezza e fermezza, ma anche con intelligente iniziativa d' improvvisazione. Sebbene non sia possibile aE<segnare norme direttive per tutte le circostanze di guerra, pure gioverà accennarle e riunirle in forma di guida.

1. Servizio di reggimento. - i' Dalla linea di battaglia al posto di soccorso.

§ 1. Il ferito deoe esse r e al più presto raccolto e trasportato: il trasporto preetda la medicatura. - Auree sono espressioni del P ercy '' Non si mai abba stanza: 1! c primo soccorso e la prima consolazione che deve r icevere c un ferito è di essere sollevato prontamente e comoda-

• mente. • Spetta ai portaferiti in generale il compito raccogliere i feriti, ai medici quello di medicarli o di dirigerne la medicazione.

La prima medicatura de termina la sorte del malato e decide del decorso della ferila (Volkm&nn). Ammesso pure che sul campo di battaglia possa giungere materiale da me . dicazione antisettico, mancherà l'altr'a indicazione maggiore: l'ase psi delle mani. I portaferiti riusciranno difficilmente ad avere mani antisettiche e se anche vi riuscissero non potrèbbero conservarle tali sul campo di battaglia, ove non è possibile disi nfettarle per mancanza di acqua e di tempo.

Le gravi lesioni d'arma da fuoco, come fratture comminute, ferile per iscoppio di grossi pròiettili, lesioni del ventre o del torace, possono essere inquinate o peggiorate dai portaferili. Questi devono limitarsi a trasportare ràpidamente i feriti ai posti di medicazione, fermando all'occorrenza le membra con mezzi semplici e ricuoprendo le ferite con compresse al s11blimato, senza palpamenti od esplorazioni di sorta.

§ II. Condotta da tenere in easi di emorragia graoe .l proiettili moderni di piccolo calibro e di grande velocita cagionano con le ferite frequenti P.morragie. E' necessario quindi insegnare ai porta feriti di frenare le emorragie senza inquinare le ferHe. Compilo arduo, che richiede grande esercizio, specialmente per la necessita di ottenere l' emostasia con mezzi e con istrumenti sterilizzati direttamente sul campo, se dovranno essere in contatto delle ferile.

\:i III. Ferile leggere e medicature semplici. - Il portaferito potrebbe riusci re a medicare bene ferite semplici, come -quelle a setone delle parti molli, colpi di sciabola superficiali, ferite se nza gravità di armi bianche, ma così facendo perJerebbe un tempo pr ezioso· a danno certo dei feriti gravi.

§ I V. Casi in cui il traspo r to immedicto è impossibileLe grandi manovre non ci danno neppure una pallida idea di quello che avverra in guerra, ove spesso ai portaferiti non sara possibile di continuare il trasporto dei feriti, perché piti o meno esposti al fuoco nemico. I n queste circostanze,

E Seiiyizio Medico Militare 1397

cercalo un riparo, potranno i porlaferiti con l'aiuto di acqua boll en te, che è facile avere, eseguire la prima medicatura con materiale sterile od antisettico.

2• A l posto di soccorso - § L Dispcsizioni gene rali.- Secondo il regolamento francese i posti di soccorso devono essere a circa 1000 mdri dalla linea di fuoco, a 2200 metri circa delrartiglieria nemica. Questi posti di soccorso non devono essere mollo mobili, né scelti con precipitazione per non perder tempo prezioso e perchè la mobilità non è compatibile con la medicatura antisettica. principio sarà più prudente usare il pacchetto d1 med1caz10ne del soldato ea il materiale dei portaferiti, anziché il materiale proprio del posto di soccorso.

Di capitale importanza é un a!tro precetto, cioè che il medico capo abbia la direzione suprema del personale e del materiale del reggimento.

§ 11. FuMionamento del posto di soccorso. - Scelto il posto di soccorso a distanza regolamentare ed a riparo dal fuoco diretto dal nemico, il medico capo ordina che sia posto in ordine il materiale e provvede che l'acqua non faccia ·difetto. A tal uopo, oltre quella .che porta seco, invia militare idoneo in esplorOZIOne per altre provviste successive di essa.

a) Allescimento di un fornello di campagna; sua utilità pe1• l'asepsi del materiale. - Di grande necessità è l'acqua calda, per ottenere la qu11le, i militari costruiranno tre o quattro fornelli da campagna e porteranno in ciascuna vettura di battaglione una piccola provvista òi legna e di rami secchi. L'acqua ri scaldata sino alla eb ollizione in una o in due grandi marmitte, se1·virà: l" al nettamento delle mani e della regione intorno alla ferita; alla prepara.zione dei tamponi; 3• alla preparaz ione dei liquidi antisettici; 4• all a irrigazione delle ferite inquinate. Con raggiunta di un pugno di sale per litro, dopo un quarto d'ora di ebollizione, l'acqua diventa sterile, mentre con l'acqua comune occor1·e mezz'ora per ottenere lo stesso risultato. In u u'altra marmitta si faranno bollire una ventina di grandi compresse di tela, che serviranno per vari usi chi1·urgici:

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Una gamella da campo servira per far bollire i tar di ovatta, che occorrono in gran numero, i fili da sutur i tubi da fogn atura. Un coperchio di marmitta da 8 servirà pet· isterilizzare gl' istrumenti metallici nella sol zione sodica. u- b) Necessita di un esatto riparto delle _ Ogni individuo deve essere addetto ad un servizio speciale_ sono necessari inoltre il silenzio e la calma. Con tali norm • l'allestimento sarA simultaneo. senza confusione e sen e perdita di tempo. za

C Presse e tamponi - Il materiale antisettico al sul>liil' . rnato potrà essere adoperato senza altra sler JzzaziOne, mentre le compr esse di tela, l'ovatta comune saranno rese asettiche. . . .

_ c) I mp r ocoisazione di una taoolu. di 0 pe,. ehi r u r gia u rgente. - Se esiste un fosso, si collocherà la barella sui due margini, o sopra uno di essi e discendendt> l'operatore nella escavazione eseguirà più comodamente la medicatura dei feriti. Oppure si fara pr eparare sopra uo rilievo di terr eno, con pochi colpi di zappa e di altri utensili una specie di tavolo improvvisato per adattarvi una barella in modo, che questa con le estremità anteriori lroYi appoggio nei gradini incavati nella pa rte del terreo() tagliola perpendicolarmente e con le estremità posteriori escavazione di due rami a forcella, conficcati in parte suolo. Sarà anche più utile di unire alla vettura reggimen-. tale un adatto sostegno metallico per tenere sollevata la barelltt. d) del materiale. - Sopra una fra ceste, saranno o r dinatame nte disposti gli utensll1 con gh occorrenti matel'iali ed i liquidi da medicazione.

I l I. - Asepsi del chi r urgo e dei suoi aiuti . - Recipienti semplici, ad esempio gamelle grandi da campo servivano !J e r contener e acqua e Uquidi antisettici pel nelta menlt> delle mani e per la disinfezi one di esse; secondo le regole chirurgiche Ba sterà solo in questa circostanza l'insaponata caldtt con successive lavature con acqua pu ra e con soluzioni ei sublimato o meglio di acido fenico l!'ili'UI »enti.- In casi urgenti sa ranno sterthzzatJ con la fiamma ad alcool. Se il tempo lo si sottopongono al'istrumenti all'ebollizione nell'acqua alcahzzata con 1 per 100 rli carbonato di sodio. . . se gl'istrumenti hanno manico di legno, · le lame tenute nettissime con compresse 1mbevute d1 cta re ' . . . . soluzione fo rte di acido fenico e ncuopr1re 1l m amco con aarza asettica. . a) Fe r ile legge,•e. P otranno disimpegnal'e .il serv1z10 :eIativo inrermieri e musiCAnti in una, due ed m Circostanze ir. tre squadre. b) Fratture sen-:a complicazione.- Una o due .squadre , d'cheranno con occlusione antisettica queste fer1te solto .ne 1 • d. T la direzione di un medico ausiliario o di un 1 sa m a. Rare sa1·anno le lavature antisettiche, per ché 1l dell'emorragia costituisce la difesa dell'orgamsmo. medicatura asci utta co n iodoformio e mater1ale asetllco corrisponderà meglio di ogni altra. . . . c) Ope r azioni uraenti. - Per le operaz:on t occorrera un medict1 tre aiuti e un portAferili. Bisogna però tener pres ente :he questa chirurgia di prima linea deve ave_re per :::copo principale di po rre in rf"ndo i fe r iti di ragawngere l" ambulan za. Le lesioni più comuni per gruppo saranno le fr atture com minu te gra vi grandt rerite od emorraghl. P osstbilmente le emorrag1e saranno r1·enate con lega ture a r egola d'arte e, se.ci<' non pos"'ibile si farà ricN'SO alle compressioni temporanee d1retle ;J indi rette. Cauti devono essere i riscontri di in cavità importanti. Alle amputazioni primarie si-rinunziera, a meno che non lo imponga la natura della lesione. .

§ I\'. Asepsi del materiale. - Con l'acqua fatta bollireconlemporanemente in alcuni recipienti da campo io marmitte e gamelle, si disinfettera nno i var i mate r iali ed i vsri oggetti di medicazione.

"'§ v. F ttnzionamento chirur(Jico del posto.calma ed esatta ripartizione del lavoro sono le cond!Ztom neces!"arie pe r egolare funzionamento del posto. . .

P er medicatura convie ne quella asciutla e quando sa rà llir!STA DJ TECXICA possib1le e necessario, si netlera e disinfetterà con sol uz· . t tt" h l . IOUt an 1se rc e a 1er•ta. Medicature a"ciulte · medicature . ' rar e II. All'ambulanza - I. generali L' · · b · s m- ulanza presenta condizioni faYorevoli per un' ant· . tseps1 regolttre e completa e per operazioni chirurgiche di una certa La sede regolamentare dell"ambula!lza è

18_00. crr:ca dalla linea del fuoco e a 3000 metri dall arltglterta nemtcs, ma in dale circostanze può anche es se re posta molto più innanzi.

§ _II. dell'ambulanza. - Possono presentarsi due Circostanze le quali trovano riscontr o i due disuguali comodita di organizzazione. n a) Utilizza:;ione dei .focolari esistenti od improvcisa zione i fornelli. Prima ipotesi. - Se può disporsi di tJna casa m allora il compilo del chirurgo (asepsi completa per òP.!. materiale chirurgico ecc.), diverra più semplice e p1u facile. Seconda ipotesi. - Se invece l'a mbulanza si dovrà portare in prima linea, allora le condiz io ni dell'ambulanza saranno poco diverse da quelle dei posti di soccorso, ad accezione del materiale, che sa r a in m aggiore abbonda nza. b) Provvista di acqua E necessario di po ssibili p1·ovviste abbondanti sul luogo, perchè racqua è necessaria per vari usi. c) Tavoli da oper a;;ioni e da medicature. - Per tavolo d'operazione set·vira qudlo regolamentare; tanto per operazioni che per medicazioni serviranno bene tavole comu ni di legno e in mancanza di queste, barelle sorrette con m ezzi improvvisati. d) Forma;ion.e di gruppi e riparti;;ione del - Il medico capo dividerà il suo personale tecnico in t re gruppi. Il primo si occuperà del ricevimento, della scelta di feriti e delle me,iicature semplici; il secondo, delle operazioni chirurgiche d'urgenza immediata; il terzo, di m ed icatu r e complicate con l'applicazione dei necessari apparecchi d'im · mobilitazione. AntiSe!Ji. completa sa r a scrupolosa mente messa in pratica per le mani, pel materiale chirurgico di ogni specie , per tutti gli oggetti e i mezzi di medicaz ione.

E SEI\VIZlO ){EDICO MILITARE

§ III. Asepsi del chirur!JO e dei suoi aiuti Vesti complete od incomplete nettissime, asepsi delle mani dei chirurgi sono condizioni assolute pel buon andamento del lavoro.

§ IV. Asepsi del materiale. - a) Recipienti. - Tutti i recipienti saranno sterilizzati in modo semplice e sicuro con fiamma ad alcool.

b) !strumenti. - Se sono forbiti, è facilo di rendèrli asettici.

Importanza clel loro netiamento meccanico. - Senza nettezza massimadegristrumenti chirurgici non é possibile alcuna sicura asepsi. Alla nettezza succeJera la lavatura co::l. alcool e 1 il bagno per alcuni minuti nella soluzione sodica.

Fiamma. - Per rose di poca importanza gl' islrumenli potranno essere sterilizzati direttamente con la fiamma ad alcool per pochi i:>tanti, avenJo cura che l'acciaio non per da il suo splendore.

Bollitura nelle liscioie alcaline. - Con l'ebollizione degli istrumenti chirut·gici nelle soluzioni di carbonato di sodio a ll't periOO per dieci minuti si ottiene una sterilizzazione completa. Invece del carbonato di sodio si potrà anche usar e il borato di S(>dio, od il liquido di liscivia di <!eoere di legna.

c) Comp re8se-spugne. - Le compresse di g a rza di varia forma, volume e grandezza sono da preferire alle spugne di assai difficile sterilizzazione. Le compresse divengono facendole bollir e nell"acqua per mezz'ora où un"ora.

d) Tamponi di ovatta. - L'ovatta chiusa entro una com· p1·essa a forma di tampone, sarà resa asettica con la ebol · lizione.

e) Comp r esse di tela. - Le compresse di t ela di diversa grandezza, saranno pu r e rese asettiche con la e!lollizione. Pet' la stel'ilizzazione degl'istr umenti chi r urgici e del mate· riale di medicazione serve bene per le ambulanze e per gli ospedali da campo !'apparecchio di S chimmelb usch modifiC3to dall'autore.

f) Fili di seta. - I fili di seta, avvolli in un naspo, diverranno ster ili dopo trenta minuli di ebollizione e si svolgeranno dal naspo di mano in mano che seniranno.

RIVISTA 0 1 TECXICA g) Crini e fili metallici. - Tanto i crini, quanto di argento saranno resi sterili con le ebollizione. h) Catgut. - È difficile di oltenerne l'asepsi in guerra ed è meglio perciò sostitui rlo coi crini e fili met.a.Uici. i) Tubi -a fognatw·a, sonde e fa çre per l'emostasia. _ Si renderanno st.erili con la ebollizi one, ma le sonde di gom ma si guasta no presto con la ebollizione. j) Soslan::e anlisèttiche. - Iodoformio, acido fenico e subl imato sono i tre antisettici, che bastan o per la c hirurgia di guerra. b) 1\1edicatu r e semplici. - Come ai posti di soccorl'o, occlusione semplice con medicatura ovatt3ta al iodoformio. c) Nettamento della r egione fe r ita. - La lavatura e la disinfezione delle regioni vicine a quella ferita p•)trà ese-o g uirsì con le stesse norme delle cliniche chirurgiche, avendo pure cura di cuoprire la ferita con una adatta compressa sterile d) Regolari.ua..ione antisettica de' focolai di frattura.

§ V. chirurgico d ell'ambulan:.a. -a) Sw. o rganizza:.ione. - È necP.ssa rio che tanto le prime operazioni, assolutamente necessarie all'ambulanza, quanto quelle sieno esegui te con ordine e saggia circospezione senza inquinamenti di sorta. L'intervento operatorio è congiunto all'esame: gli sbrigliameoti, le asportazioni di schegge costituiscono già un intervento e sa rebbe dannoso interrompere il la v oro per farlo continuare da un altro . Ciò aumenterebbe le sorgen ti d'infezione (Demmler). L'auto re è invece di avviso che la divisione del lavoro sia guarentigia del buon esegui mento.

- Qui saranno indicati gli assenn Jti sbriglia menti per espio· rarè esattamente una frattura comminuta pe r una regolarizzazione antisettica dei fo colai di frattura, per togliere le anfrattuosità, per ridurre framm enti. Non si es trarranno in generale che i framm enti del tutto privi di pe r·ioslio. Le feri le pro fond e saran no costantemente esplorate e lavate con soluzioni antisettiche. ?\elle fratture comminute, ben medicate e disinfettate, il processo di riparazione sara .generlirmente atlivo e pote nte.

E SERVIZIO MEDICO M.IU'I'AHE · 1

e) Antisepsi dt:lle ferite articolari. - Le ferite articolari. esplorate e medicate cautamente, saranno molto bene influenzale dall"antisepsi primaria e dalla successiv:: fasciatura ocdusiva. · f) Emostasia. - L e emostasie tempora-nee del posto di so:corso s ara:-:no possibilmente cangiale in definitive operando di rettamente sui \'asi sanguigni.

Traclteotomia . - Nelle ferite della laringe la tracheotomi a sa rà un'operazi one saggiamente preventiva, talora urgente. La tra;heotomia di preoiden:.a nei feriti da trasportare, ·soprattutto quando manifesta no dispnea pr ogressiva, ha gr ande valore.

· h) Altre ope!azioni urgenti. - P otrà E:s ser·e sotto rantisepsi, introdurre una sonda nella vescica per evitare l'infiltrazione rli urina in casi di ferila ur etrale; di cu<'ire una ferila dell a vescica: di chiudere una feril a del ventre. e di cucire un'ansa intestinale; di regularizzare una ferita del cranio con schegge, di sollevare un frammen t o infossato, di fr ena r e un·emorragia dell"a rte r ia meningea meJiu ecc. Le operazioni :lelfa testa e del ,·entre non possono essere ese guite all'ambulanza.

I Il. Ospedale da campo - § I. Organizza;ione dell"ar.tisepsi . -Si esegui rà rantisepsi cvme a ll'ambula nza. II s ervizio !'arà organizzato pure come all'ambulanza per tutto ciò che si r ife risce Alle medi ca ture, all'asepsi e all'antisepsi.

§· Il. F umionamento chi r u r gico deltospedale da campo . - Giunto un convoglio di ferili, si fa tosto una scelta di essi, secondo rur gel.za e il moJo di soccorso che reclamano.

Le squad1•e addette alle medicature r innovano gli appar ecchi attraver«at i dal sangue, quelli che peocurano sofferenze o che sembrano troppo stretti, quelli c!Je si sono spostati e che non chiudono più completamente la ferila. Le ferite i nfette o sospette saranno disinfdta te e medicate secondo le varie indicazioni chi rurgiche che presenteranno. Qui potranno trovare a pplicazione continua . il bagno caldo antisettico, la nebulizzaz ione continua per- le disinfezio ni di alcune ferile, specialm e nte del perineo, del collo e della lesta.

l.i.Oi RIVISTA DI E SERVIZIO MEDICO MILITARE

Saranno riveduti ed occorr endo sostituiti gli apparecchi d' immobilizzazione posti all'ambulanza. Saranno all'occorrenza eseguite sequeslrotomie secondarie, operazioni economiche, resezioni parziali, disinfezioni prolungate di fratture diafisarie e articolari. L'antisepsi, che ritarJa, attenua e sopprime spesso le complicazioni· inferiori) gio verà a con. servare feriti e ferite, per più lungo tempo che finora nel periodo di aspettazione.

si può dare norma esatta sulla chirargia del cranio e ,lei viscer·i all'ospedale da campo. Ciò dipenderà dalle circostauze e dagli uomini.

Variet

AN DRE. W \VrLso:-r. - La c au sa determinante del se1110.

- (The L ancel}.

rn una pubblicazione precedente l'A. aveva annunziato la sua teoria della determinazione del sesso secondo la maturazione dell'uovo al momento del concepimento, stabilendo che l'uo vo fecondaLo premestrualmente , essendo più valido e vitale, dà sviluppo al sesso maschile. mentre quello fecondato . ùo po. la mestruazione , a vendo perduto alquanto della sua vitalità dà origine alla femina.

Questa teoria tr ova riscontro nel fatto che mentre negl'invertebrati e nei vertebrati d'infimo ordine la femina è più forte, nei mammiferi é più grosso il quindi occorre un uovo più vigoroso al quadrupede per il concepimento di un maschio che per· quello di una femina.

Variet H05

Noi non conosciamo la pa r te che compie l'elemento maschile nella fecondazione, solo sappiamo che esso è tanto nece!>snrio qmmto ruovo stesso; ma ciò che si può sostenere con l'appoggio dei falli, è che data la fecondazion e, quella che decide il sesso del risulta nte embrione é la nutrizione e la vitalità da parte dell' uovo. l due sessi si svolgono da un tipo comune, l'embr ione segue il suo sviluppo per un certo tempo, quindi devia verso il sesso maschile o femminile . L'i mpulso a questa devia zione é dalo, secondo l'autore, fin dall'inizio dell'esiste nza allo stadio d'uovo fecondulo. P iù rita1·da il compimento dopo rl distacco dell'uovo dall'ovaio, più facilmente lo sviluppo di ques t'uovo devia veJ'SO il -sesso femminile e viceversa. L'erma fr oditismo sarebbe il prodotto d'una fe co ndazione che si avvera in un'epoca di mezzo fra il periodo premestruale ed il postmestrua !e, quand o l'uovo t rovandosi in uno stato di equilibrio, tende a sviluppars i ve rso il tipo comune o doppi o dell'o r·ganismo.

George Abbot riferisce nel Record del febbraio 1893 d"avere assistito al- parlo d'una donna maritata appena da nove mesi, subito dopo il peiiodo mestruale; questa donna partorì una bambina. U n anno dopo ta signora del dottor Abbot alle nozze di una sign orina ch e era uscita appena dal per iodo mestrual e, e dopo nove me si ne nacque una bambina. I n 40 anni di pratica lo stesso dotto re ha potuto rilevare molti fatti, se non cosi distinti, ìndicanti però la facilità d'una concezione maschile nel perioJo premestruale.

Nello stesso giornale dell'agosto 1893 il dottor Carney scrive che esami nando una ragazza, a pprese essere appena cessato in essa il periodo mestruale. La ragazza andò sposa il giorno seguente, e nove mesi dopo partorì una bambina.

Il D. Kov v ha raccolto ed inviato all 'auto re una memoria comprendente diciotto casi , nei quali dopo matrimoni solen· nizzati in per iodi premestruali venne a ll a luce un maschio, e viceverss , e l'autore ai pratici la soluzione di questo difticile argomento non privo di valore nella questione sociale, potendo solo la clinica osservazione fa re accogliere o rigettare la sua teoria.

Variet

OU atudl medlci in China. - (B r it Vfed. Joarn , 15 tembra 1894).

Ora che la guerra t ra la Ch ina e il Giappone ba richiamato l'attenzi one di tutto il mondo su tulti gli ord inamenti di 4ueste nazioni, le seguenti notizie sugl i sforzi del governo cinese per intro lurre la medicina cut·opea non sara nno 1•ri"e d' iuteresse.

Tra le prove che il vice r é Li Hung Chang ha dato del spirito illuminato e veramente liberale, non piccola è slata l'erezione di un coi.Jegio medico a Tieutsin. Il vicer é stesso è il presidente del collegio e i vicepres identi ne sono Sheog

T aola i, Lin Taolai, Loh Feng Luh Teotai e Mr. A. Irwin. membro della soc. chir. d'I rlanda. Gli ultimi due sono anche i di retto r i del collegio. coa diuva ti dal dott. Li Leun Fai, dire ttor e a ssistente.

Scopo del collegio è di propugnat·e nell'impero cinese le C<'gnizioui della medicina e chirurgi a occidentale nel miglior modo possibile, il quale secondo le persone più competenti nell'istruire al.'eur opea dei giovani cinesi. Per questo scopo il chirurgo capitano F. S. Heuston F. R. C. S. I. dell'esercito inglese é stato nominato quest'anno professo rf': é coadiuvato da tre istruttori chinesi dott. Kin, dolL. Chow e Mr. Li. '

Uno studente prima di entrare n el collegio deve subire un esame di cultu ra general e. Il cor.so medico dura quattro anni eù ogni anno si subiscono gli esami delle mater1e insegnate. Ogni anno di studio comprende due sessioni - au· tunno e primavera.

Gli studenti sono obbligati ad assistere almeno ai due terzi dell e lezioni che si da nno. Nel 1° ann o si studia anatomia pratica, chimica teor ica, fis iologia e botanica. Nel 2" anno lo studente é obbligato a frequentare un ospedtt!e e a stu<liar e nel collegio anatom ia, fisio logia, istologi a, materia me-dica, chimica pra tica e chi r urgia 3° a nno r..ontinua la frequenza dell'ospedale come pure lo studio dell'anatomita, fisiologia e chirurgia; vi si aggiunge quello della medidna e dell'arte di ricattare. Nel 4• anno la frequen za dell' ospe-

VA!UITÀ 1407

dale obbliga all'osservazione quotidiana di ammalati d i morbi infettivi ed allo sluJio del trattamento delle malattie occhi e dell'orecchio, sulle quali si fanno delle lezioui sistematiche nel coll egio. L' ostetricia, le malattie delle e dei ba m bini e l'igiene formano oggetto di speciale studio. Si continuano nel 4• Anno le lezioni di medicina e di ch irurgia.

I locali destmati Al collegio son o corrispondenti allo scopo. Attualmente esso accoglie venti studenti, scelti tra i giovani di Shanghai, i quali hanno per qualche tempo studiato r inglese.

Rivista Biblioghafica

Do R::-<BLÙTi t' - Compendio eU patologia. apeola.le medloa. e terapia.. - Napoli, V . Pasquale editore. L. 10.

:\essun lusso di erudizione, nessuno sciupio di parole, di digressioni e di teorie, ma l'atti molti e chiaramente esposti sono i pregi pl'incipali d i q uesto compendio, in cui trovasi condensato qua nto di semejotica, di pa tologia e terapia speciale medica è strettamente necessario nell a pratica.

Non si potr e bbe co nsigliare allo student-3 g uida più utile e più sicu ra per. orizzontarsi nel mare magnum delle scienze mediche e per fissare le cognizioni r ichieste negli esami, ed il professionista vi troverà ancora, con l'isparrnio di studi e fatiche, una sintesi limpidissima delle nozioni fondamentali indispe nsabili per r iconoscere e curare ogni singola malattia.

Accu rata la traduzione e nitida la stampa, come del res to non poteva essere differen temente visto che la pubblicazione viene da una Casa Editr ice di incontestabile notori età. R.

H08 Rivista 81bl10graf1ca

Tuberklllose 11Jld marine. - Von Dr FELICE SANTINI. Vienna i894, (estratto dal Militiirar.;t, n. 18-20, 1894).

È un riassunto della comunicazione presentata dall'autore al Congresso medico internazionale di Roma (XIV Sezione).

L'autore si occupa prima dei mezzi con cui si può e si deve impedire ai tubercolosi di entrare nelle fire dei marinai a contaminare i sani e ad aggravare essi stessi il loro stato. Dà all'uopo consigli pratici circa le · cautele da adoperarsi nel reclutamento dei marinai e nell'esame rigoroso, fatto a frE-quenti periodi, di tutta la truppa gtà solto le armi, affine di scuoprire coloro che dessero il menomo sospetto di malattia tubercolar e, per quindi, a seconda dei casi, solloporli tosto all'opportuna cura ovvero eliminarli al più presto dal· l'ambiente marinaresco. Nella seconda parte tratta delle cautele igieniche necessarie nei luoghi di cura Per impedire la propagazione della tubercolosi . Entra re in dettagli ci sarebbe im possibile io questo cenno, essendo l'opuscolo stesa& efficacemente stringato. Siamo lieti di aver veduto l'impor. tante lavoro os9itato in un autorevole giornale estero.

DELIRIO AlCOOliCO E DI SETTICOEMJA

Lettura ratta alla conferenza seieotiOca del 4 apnle t89• nello spedale militare di Padova dal dott. Calot-e Giovanni, tenente medico lJn tenente del 7° reggimento alpini, di per Padova , ricoverava all'ospedale in una serata fredda di -novembre ·1893 e precisamente il 17, alle ore ·19, condotto in carrozza da un cameriere d'albergo, perchè in due giorni di permanenza avea f11tto capi re anche ai profani esse re squilibrate le sue facoltà mentali.

Il Dire ttore ll Collaboratore per la R .• Marina

Dolt . REGIS colonn ello med ico ispettore.

D.• T EoooRICo RosATI

JlldWJ di ta cla&u u Redat-t.ore

FEDERICO, Gerente.

Bel giovane, aitante della persona, di statura al ta, in lodevole stato di nutrizione, sviluppava una parlantina inesauribile nella narraz10ne dei suoi mali, confusa, incerta, con idee aberranti, male potendosi scevernre in questo caotico racconto quanto era da attribuirsi alla forma morbosa che e quanto a quel fondo di nevrosismo acquisito . che più tardi potemmo con sicurezza rilevare.

CapilatlO ...ueo.

Premettiamo J"ananmesi che un interesse altissimo e che sarà la guida migliore per le postume considerazioni.

Individuo forte, robustissimo, ben nutrito, d'anni 36 senza precedenti gentilizi, contrasse a 22 anni la silìlide; d'allora cominciò una lunga serie di sofferenze estrinsecatesi con adeniti cervicali, ascessi endoboccali, bubboni suppurati agli inguini dall '84 all'87. giugno scorso gli furono praticate due incisioni per bubbone suppurato all'inguine destro, da allora mai completamente cicatrizzata. In q uesti giorni l'adenite inguioale destra, per l'uso violento e continuato di locomozione io bicicletta, ri acutizzò così, da portare dolori acuti al paziente e dar luogo a copiosa essuàazione purulenla.

A suo dire, non fece una cura ordinata e regolare dell'infezione celtica.

Fu per 6 volte a Salsomaggiore per la cura termale dall'85 al 93.

Condusse vita lahoriosissima e disordinata, essendo ufficiale nel corpo alpi no dall'85.

Beve del vino in quantità giornaliera superiore ai dae litri quasi abitualmente qualche bicchierino di forti liquori.

Dal giomo 15 del corrente mese avvertì malessere generale , brividi, anoressia , cefiilea gravativa frontale, stipsi...

Esame obbiettivo: Ai lati del collo e nelle regio ni sottomascellari cicatri ci da op erate enucleazioni ghiandolari ; pupille regolari bene reagenti alla luce, congiuntive :niettate. Ila temperatura fehbrile (39) polsi freq uenti ed irregolari compressibili e sfuggevoli (100 al minuto), respirazione regolare a tipo prevalentemente addom inale, subdelirio, loquacità esuberante con facile sc<1mbio di idee e proteiformità di eloquio; lingua paniosa, arida, mucose labiali asciutte; negativo l'esame agli organi del torace e dell'addome, il f6gato non .,iieborda, la milza è normale e sebbene accusi qualche borborigmi> il ventre è indolen te e trattabile; orine scarse e torbide. Constatiamo

DI DELIRIO ALCOOUCO E DI SETTICOEMIA 4-i i all' inguH1e ·destro un tumore ghiandola r e della grossezza di un pugno, duro, dolente, non. spostabtl.e due soluzioni sulla cute, della lnnghe7.za dt du e centtmetn ·a·cunn pus fetido.

Cl ' o

La sera dell a sua accettazione nell'ospedal e respin ge la Jl)edicaz io ne, il mattino successivo si lava, si disinfetta il earo ascessua le e si medica opportu namente.

Nel pomeriggio del 18 ha avuto ripetuti conati di vo mito e vomituraziooe di sosta nze mucose e saliva , vomiti preannunziati da salivazione amara. Temperatura: manina 38,9, sera 38,2.

Diario dèl 19: Le pupille r eagi scono pigramente alla luce, pols i deboli e frequ enti. Persiste ano:essia, anzi avversione al cibo . Temperatura: mattma 38 ,o, sera 38. La medicazi on e non è e non puzza.

Giorno 20: inquieta e delirio continuo; si è stra ppata la medicazione all'i ngui ne; la secrezi one è felentissima, il paziente ha delle allucinazioJ1i, vede immagini sacre , strani, le persone gli paiono colòrate in giallo, OO'O i tanto scorrre derrli animali scende re dal soffilto della 0 n o stanza e li sente cor rere pel letto, vaniloqnio e delirio du· rante la visita maLti na ie. Temperatura 38,9 . Energica disinfezione della ca vità ascessuale con cloruro di zinco, medicazione al sublimato. del paziente continua durante il giorno e si accentua nel pomeriggio. Temperatura: 39. Due piantoni lo sorvegliano. notte del20 in preda al delirio, che si va caratterizzando come alcoolico, urlando e gesticolando co ntro nemici immaginari, strappa la medicazio ne e balzato da l letto, tenta gettarsi dalla finestra ripetute volte. Nella lotta che comballe coi pia ntoni, i quali cercano trallenerlo rompe un vetro, un bicch iere ed altri oggetti; si ferisce afla fronte, alla testa, per- cotendo violentemente il capo contro il muro; al costale sinistro con una lesione di continuo lunga q centimetri e profonda due, ferita questa infertasi con pezzo di vetro. valse poi a dissuaderci dal ritenerlo tale abitudine all"ubbriachezza; informazione questa mente assunta.

L' intervento del medico di guardia pone fine alla tumul· tu osa scem1; gli viene applicata la camicia di forza.

Il mattino del 21 è portato in sala d' opérazioni in preda a collasso.

Ora è sulla natura di questo delirio che si è .. la doppia esistenza di una setticemia grave e dell'alcoolisme che correHno par-allelamente.

Se nQi consultiamo le classiche lezioni di Bilroth tolo della settir.o- pioemia, egli accenna all_e forme del" ma non parla mai di allucinazioni nè tampoco di peri odi violenti di eccitazione consecutivi; è un del irio tifoso, stato di torpore . fisico ed intellettuale che distin)(ue gli malati preda di un processo batte rico ptomainico, fa eccezione il Bilroth per la peritonite set e la difterite che possono accompagnarsi ad esagi od accessi maniaci.

Se d'altra parte rammentiamo dalla nevropato logia l'ab· bozzo del delirium tremens, come lo ddscrive il non incontreremo difficoltà ad amm ellere che il delirium scoppia violentemente nel decorso di altre malattie intercorrenti o di ferite.

Dice il }1obius: gli ammalati sono a[atto; fuor i di sè e non conoscono nè il luogo, nè le persone: hnn no numerose ìliusioni dei sensi (numerosi animali grandi e piccoli, ragni e insetli sulla cute, fuoco, nemici (:he incal zano, minaccia di morte) con predominio di visioni.

DI DEI..IRIO ALCOOLICO E Dl SETTICOEMIA 14:13

Al cuni giacciono tranquilli sognando e agitando silenzio· ente le mani tcarpologia); altri sono straordinariamente snro · · · · t. ad ·tali anrrosciati da spaventose allucmaz10m e sp10 1 agl : n atti di difesa pericolosi.

Dopo in media una settimana gli ammalati, fino insonni, cadono in sonno profondo e si S\'egliano po1 passabilmente lucidi.

L'assunzione quotid iana di forti di vino come s' usa nelle fredde Alpi. aHalorata da <•Itri al- f•JSO,, olici rrià ri cordati nella storia porta direttamente nll alco o ., coolismo; non c'è nessun clinico però ch e neghi bastar·e 1 olo vino per tras ci nare a que.;ta forma morbosa. s . l manca di questo quadro tanto breve, ma cos1 e oqoente nel nostro ammalato, e notisi cbe questa esplosione di furibondo delirio originava prec1samerte dal fatto di volere difendersi da nemici immaginari che cercavano rincorrerlo. Il nostro eoncetlo diagnostico si compendia dunque così: setticemia da adenite gaogrenosa in e sifilitico.

Fissata preventivam e nte la diagnosi, il procedimento looico che ne scaturiva era semplice: sopprimere il focolaio d'infezione e curare la profilassi degli accidenti. si usa cloroformio, non permettendolo lo stato del paziente .

Si procede all"alto operativo:

In cisione lunga dodici centimetri all'inguine a strati, secondo ·l'asse dei corpo; en ucleazione delle masse oanorenose, delle ghiandole degenerate aderenti ai muscoli dell;addome - raschiamento profondo di tulli i tessuti fi no ad arrivare sul sano - sì mette così allo scoperto il piccolo obliquo dell'addome, ed il ponte di Poparzio; fezione con cloruro di zinco all'8 p. l 00 - tamponagg10

Hl..{. SOPRA CASO con garza asettica. Sutura con seta della ferita al costale s)nistro - medicazione delle contusioni multiple terzo medio della gamba sinistra, alla regione parieto-tem porale sinistra, al gomito destro - sollocutanea di un milligrammo di stricnina.

Se quel delirio costituiva l'indice d'una sett icoemia era da aspettarsi che tolta la causa, sparisse l'effetto e che col migliorare di questa dovesse parimenti attenuarsi: invece il delirio ha continuato incessantemente , violento, seguito sempre da tentativi di lesioni personali, di offese agli astanti - fu giocoforza sottrarre il paziente e le persone di servizio al pericolo applicando a permanenza la camicia eli forza e le balze ai piedi.

Il riord inarsi delle facoltà mentali è proceduto e quantunque il tenente già fin dal 29 novembre si servasse costantem ente apiretico, nullostanle nelle ore turne persisteva immutata l'idea delirante, tanto che fermiere di gua!'dia era costretto spessissimo a il letto che egli scomponeva per immaginarii pel'icolj, cando di all ontanare con grida ed atti le figure mi che lo circondavano, evocate dal malato pensiero.

Turbinavano in quel cervello le memorie delle Alpi care, i fortilizi mercè sua eretti, i suoi soldati, i suoi amici; sognava auacchi, vittorie, sconfitte e tutto questo allo stato di dormiveglia. Tali condizioni mitigantisi progressivamente dorarono fino alla fine di dicembre .

Noi sappiamo che ad un a malattia infeuiva possono seguire delle follie acute. non però alle infeziOni seuiehe, ed in soggetto afebbrile non sehuita mai ..{anto tempo tale subdelirio in cui dominavano il campo le illu.;ioni Jei sensi.

Da queste considerazioni brevemente e che noi facemmo a noi stessi, si potè trarre la ragionata con-

Dl DELIRIO ALCOOLICO E DI SETTICOEYIA v seguenza che il paziente era un alcoolista, e che la cronica intossicazione saldam ente stabilitasi esplose con un accesso di delirio acuto, in occasione della insorta setticemia; co nvinzione in noi radicata e che ci fu di guida nel trattamento igienico dell'ammalato. Al quadro fenomenologico citato non mancal'ono il vomito, nè le diarree colliquative con perdita involontaria di orine e feci - le urine albuminose e cariche di urati.

Seguitiamo il resoconto clinico:

Dopo tre giorni :-i medica e si riconosce che la ferita al torace s'è fatta gangrenosa con ampio scollamento e sfacelo di tessuti molli, tale da mettere allo scoperto il costato nello strato muscolare: pareva un'accurata preparazione anatomica, ch e permetteva di osservare le digitazioni dell'obliquo dell'addome, del gran dentato, gli intercostali ; scoper'lura dell'inserzione costale delle false costole con una chiazza di necrosi ampia quanto una moneta da cinque centesimi; la punta della 108 c_ostola era interamente staccata dal bordo. Aperture, contraperture, drenaggi, disinfezioni al cloruro di zinco.. si succedono a giorni alterni : finalmente, doma l'infezione, possiamo con fiducia guardare all'an'enire.

La cicat!'izzazione procede regolare, il paziente si nutre, ed il 17 l'ampia cavità dell'inguine che ospitava un pugno è riparata con solida cicatri ce non presentante aderenze profonde, nè. ostacolante in modo alcun o i movimenti dell'arto.

L'este;;issima piaga del torace con notevole perdita di sostanza richiede naturalmente un tempo più lungo per la riparazione; è necessario anche asportare col cucchiaio i focolai necrotici : solo al principio di marzo trovasi sanato anche il torace.

Con la stessa intensità ma con estensione minore il pro... cesso si ripete alla gamba sinistra ed al gomi to destro . alla gamba bastò l'ordinario trattamento coud iuvato da nerosa con troap ertu ra e fognatura di garza; e la lesione cicatrizzò il .20 di gennaio.

Un lento ascesso s'è poi formato alla testa, che si estendeva fin sotto il temporale scollato in parte; provò disturbi nella masticazione e nel meccanismo di chiusura delle palpebre. Anche questo pericoloso ascesso guarì in ge nnaio .

L'arto superiore destro notevolmente atrofizzato nelle masse muscolari e deformato al gomito, presentava in detta regione posteriormente un piaga fungosa, della su perficie d'una moneta da cinque lire, con un focolaio di necrosi ossea nella porzio ne olecranica per l'ampiezza d'un unghia, ribelle a tutte le cure ; è d'uopo pensare ad un r adicale trallamento . Si decise, con il consenso del paziente, di cedere a quell'allo operativo che la necessita avesse in di calo durante l'esplorazione, non potuta praticare in cedenza per la squisita dolenzia ne i movimenti, che erano pressocbò interamente aboliti.

Il 23 gennaio 189i nelle ore antimeri diane, previa profonda clorona.-cosi. si pratica l'incisione alla Langenbeck e si mette allo scoperto l'intero focolaio necrotico: co nstatato non interessare che delle lamelle superficiali dell' olecrano, si scolla perifericamente il periostio, si dista.ccano collo sca lpello delle lamelle ossee lìno al tess uto sano, si raschia no i tessuti molli, le granulazioni fungose vegetanti perifericamente. si recentano i margini della piaga origi naria, si sutura la incisione atlraYersante lt"piaga, meno il ptccolo tratto della perdita di s-os tanza. Otten:amo gua· r igione per p rimam, andamento regolare perfettamente asettico del focolaio osseo.

DI DELIRIO ALCOOUCO E DI SETTJCOE){ IA 1417

:Xella prima metà di cica trizzazione completa e solida. Massaggio dell'articolazi on e e dei muscoli, ipotrofici per il lungo non uso . E'sce il 24- dello stesso mese con ridonata com pleta la funzionalità del braccio .

La cicatrice raggiata al torace è aderente in un punto solo al l•ordo costale, nè ostacola menomamente i movimenti respirato r i.

Quando fu licenziato ottime erano le condizioni generali , era uen nutrito, riposava tranquillo la notte, aveva memoria lucida, percezione vivace e pronta. La restilutio ad integrum della funzione mentale s'è ottenuta lentamente, sottoponendo il paziente esclusivamente ad igienico trattamento; le cure farmaceutiche furono solo di giovamento nel combattere l'insonnia, che ha durato lungameute.

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