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E L'A..'HISEPSI
rese pose la questione dell'asepsi e dell'antisepsi io guerra, proponendo non soltanto nlle Società della Croce Rossa, ma altresì alle amministrazioni militari l'adozione del processo di sterilizzazione e l'esclusione dei processo d'impregnazione chimica del materiale da medicatura, e la applicazione anche ai posti di soccorso di 4" linea.
Il delegato del governo francese dottor Lemardeley, opponendosi a siffatla proposta, concluse che sarebbe una gran de imprudenza rigettare l'u so dei processi antisettici, i soli atilizzabili in tante circostanze e segnatamente ai posti di primo soccorso. (4)
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Questo giudizio raccolse la maggioranza dei voti.
La discussione però si è fatta sempre più viva, specie fra medici militari, ed ha motirato la pubblicazi,>ne di mollipregevoli lavori: I o devo !imitarmi ad un semplice cenno di alcuni di essi.
Il medico militare belga Gy.selynck, in un accurato sulla medicatura antisettica ed asettica, dopo avere rati i vantaggi dell'asepsi, si domanda se sia utile ab bandonare intieramente la medicazione antisettica nelle ferit e che non sono asettiche sin da principio, e conclude che l'azi one permanente degli agenti baclericidi in contatto colla ferita presenta ancora seri vantaggi; occorre però, egli S•>ggionge, che il materiale nntisettico, per ofi'rire garanzie reali, sia preparato con stoffe sterilizzate (2).
11 Bemmler ed il Forgue, entrambi medici mil itari fra nces i, hanno pure esaminata di recente la questione, concludendo
(l) Cinqu.ième con{érence àes sociétù de la C1·oix Rouge, tenue à RorM du. 21 au 27 avril 1892.
(t) GTSBLTXCK. - Du pai&Stmentl anliseptiqUU d tUtptlquu.- ( J rclliv. M. JJelges, aolit !891).
CHIRURGIA DI GUERRA f4.27
il primo decisamente per un 'energica antisepsi nelle formazioni sanitarie avanzate (4 ), e l'altro per un metodo misto, in cui accanto all'acqua bollita ed agli sterilizzati estemporaneamente, figurano le soluzioni di sublimato e di acido fenico, l'iodoformio ed il materiale antisettico già preparato. (2).
Un lavoro molto notevole è quello del Wagner, il quale folle anche raccogliere il parere di molti fra i più eminenti chirurgi. Dalle risposte avute - per la più gran parte favorevoli all'antisepsi nella 4" linea ed all'asepsi negli ospedali di campagna e di riserva- nonchè dai dati desunti dalle più recenti pubblicazioni, egli viene alla concl usione che sulla tioea di combattimento ed ai primi luoghi di cura la medi· cazione asellica non è praticabile; ivi dO\Tanno essere adoperati oggetti impregnati di sostanze antisettiche. Atale uopo si potranno pure utilizzare, specie sul campo di i pacchelli da medicazione dei soldati, purchè preparati anti.setttcamente e rinchiu si in involucri impermeabili . ospeòali di campagna invece può essere attuata la medicazione asettica. {3) relazione inviata al congresso medico internazionnle di Roma intorno al tema proposta dal Comitato ordinator&,
Ma colui che ha studiata veramente a fondo la questione e ton quella vastilà di dottrina e larghezza di vedute dt cui aveva gia dato prova nei suoi precedenti lavori, è stato I'Ilabart.
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