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RIVISTA DI TERA PEUTICA
B. W. RrCHARosoN.- Proprietà del vero anttptr ti (8rit. Med. Journ., 22 settembre 189i). e oo. -
Il Richardson dice che una sostanza che de bb w a assare la temperatura deve soddisfare alle a · d't· . 1) d COil·
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. ' Jon:: eve essere antisettica ; 2) dev'essere volatile .
• dev essere non troppo solubile nel sangue. se 0 · è . • tti h , . on snhse ca a un auone negativa· se non é volat1'Je e · l ' , ssa SI accumu a nel sangue e nei tessuti agisce qu.ind'·
1 come corpo estraneo toss1co e produce effetti secondari che so · .1. . . . . no muli 1 e pass1v1 Irritando importanti organi d'elim 1·naz·o . . . 1 ne come 1 rem.; se e molto. solubile nel sangue e nei liquidi parenchimll_h, non nel .corpo il tempo necessa,•io perchè po-;sa. ag1re. - L possiede tutte e tre proprietà, é splend•do antisettico, è volatile, ma è fin troppo solublle ed è un solvente troppo efficace. Data · d · ftì 10 OSI su c•enl! ad a bbassar la temperatura d' ol · 1 . . , , •ss ve 1 g obuh ross1, previene l'assorbimento dell'ossigeno e colla sua presenza nel sangue pre\·iene l'ossidazione dei te .: Il cio '"' · ssuu. ro.;_ ormw e uno spl e ndido antisettico, è volatile e poco solu.b!le n.el non produce alcnn determinato sintomo ne d1sturba gli organi eliminatori a meno che non a dosi anestetiche. L'autore !o ha usato come antipJret•co per pi u di quaranta anni e con molt-a sua
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1509 zione, ma le dirtìcoltà d'amministrarlo a dovere glielo hanno quasi fatto abbandonare. L'idrato di clo ral io è più manegg evole. È antisettico: si trasforma nel sangue in cloroformio e formiato di soda e quindi è volatile e di provata eliminazione e non è velenoso dato a dosi convenienti. Nelle sue prime osservazioni fatte su di esso immediatamente dopo la scoperta delle sue proprietà ipnotiche, Richardson ne fece notare la potente azione antipiritica e fece osservare che esso cagiona la morte per notevole abbassamento di temperatura. Da allora egli lo impiega r egolarmente come antipiretico e i risultati che ne ha ottenuti Rorpassano tutti gli altri . R. così conchiude il suo articolo: esso è, adoperato convenientemente, un eccellente rimed io contro la febbre e nell'ileotifo é il migliore di tutti .
G. G.
- 11 pa!'aolorfenolo - (Brit. Med. Journ., 25 agosto 1894 e Gazeta lekarska. N. 12,
Lo Szmurlo ha sperimentato il paraclorrenolo in 26 casi ùi malattie ùel naso, della gola, 10 di ipertroflu dei turbinati, 2 di rinosclet·oma, 4 di faringite cronica granulosa, 1 di epitelioma della corda vocale sini::ìtra e 5 di tubercolosi laringea (ulcere con infiltrazioni). ammalati di tubercolosi le parti furono pennellate con una soluzione al25-50 p. 100 mentre in tutti gli altri il me iicamento fu impiegato puro. l risultati ottenuti dallo S. differiscono grandemente da quelli riferiti da N . P . Simanowsky di P ietroburgo. Essi sono i seguenti: 1) Il pa raclorfP.n olo non possiede le proprietà analgesiche del fenol{), mentre il suo odore e il suo sapore disgustosi costituiscono un inconveniente alle applicazioni locali nei morbi faringo-laringei; 2) le pennellazioni distr uggono il rivestimento epiteliale e producono una violenta reazione locale, quale è spesso seguita da suppurazione e qulllche volta da retrazione dei tessut-i con tutte le sue conseguenze. In somma il nelle affezioni non tubercolari è di gran lunga inferiore all'ac. cromico, tacendo della gal vano 3) nella tubercolosi laringea esso
RIVISTA Dl TBRAPEUTJCA
prvduce_ locale ed un acuto persistente d l ostante la cocainizzazione· gli am"'"'al t· d o or e noa . • ..... a 1 per ono l'a . e diventano deboli ed irritati In s m·tli . . PPeblo · <'ast qumdi es non del tutto inutile, é molto all'se 1 tr 8 0 • 8e nolo ed a! mentolo. · a tco, al re-
G. G
HuGEL. -Il DJamboe. - (B ,.it. M ed. Jou r n. e Munch Woch., 17 luglio 189i). · med.
Hugel descrive l'impiego di quesla p ianta (corteccia e glie) quantunque le piccole dosi (0 30 gram ) ro1 ' . sono dfìcaci pu_re. e grandi (0,50 gram.) non presentano per icoli. S ' .. ,. prmclpalmente nella diarrea dei bambini I n pa h·. r na. a· . . . recc I e cenI la l cast dl gastro-enterite il vomito e la a·a . r . ' 1 rre a rnJg IOrar ono rapidamente. In cinque casi di erra t· .l . . . " ve gas tro-enrJ e m adultl con vomito, diarrea abbas s a men to a· l ratur a e crampi sacrali, piccole di calom ela n l d l d. b o seguJte a Jam oe produsse r o un raJ.>ido mig]ioràmento In . 95 . a· d" , . CI.I"C& - l Jarrea nei tisici fu usato con benefici effetti. In ùue cast dt natura, essa r imase inattiva e in due a lt . • solo uruto all'oppio. L'infuso di djamboe é p'ù aga ne· b b' . l conveDJente I .am Iru, mentre l'estrallo fluido s'addic& m e gl io adult1. &o O&
G. G. l
Rivista
Eserottaztont speoiall 4i •erv1z1o •anltarto.
liiLITAR[
RIVISTA Dl E SERVIZIO MEDICO HILITARE
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verno militare di Parigi, che hanno avuto luogo quest'anno a e nelle vicinanze all' 8 al 12 ottobre.
Le manovre si fecero sotto l'olta direz:one del generale comandante la 3" brigata d'artiglieria, e sotto la direzione tec11ica del diretto1·e di sanità del 3• corpo d' armati\. Ecco intanto, l'or dine del progr amma.
LuNEDì 8 OTTOBRE. - Al mattino : dimosh·azione del materi ale tecnico e delle pr ovviste che erotrano nella composi· zone delle diverse formazioni sanitarit>, c ioè del materiale presso i corpi, dell'ambulanza divisionble, dell'ambulanza di cavaller·ia, dell'ospedale da campo, dell'ospedale di sgombro e dei treni sanitari irnprovv1sati.
La coufeNnza fù fatta da un medico per il materiale tecnico e da un ufficiale del treno per ciò che riguarda il car reggio.
A lla sera : conferenza sul funzionamento delle fo r mazioni sanitarie avanzate.
MARTEDi 9 OTTOBRE. - Al mattino: conferenza fatta da un ufficiale superiore d'l:trtiglieria circa gli ordini di movimento, l'esecuzioue delle marcie, r installazione degli accantonamenti e dei bivacchi, le regole tattiche di un combattimento - con applicazione di questi dati al servizio sanita r iO.
Alla s e r a: conferenza sulla mobiliLazione; misure da preQ· dersi dai medici capi dàl loro arrivo sul luogo della mobilitazione tino alla loro partenza
M ERCOLEDÌ 10 OTTOBRE. -:- Manoora. Il tema ebbe per oggetto la mar·cia di una divisione di fanteria da Versailles s u Par·igi. Spiegarnento della divisione. Combattimento contro nemico figura lo. Ritirata su Versailles.
Durante la manowa si ebbe: marcia di formazioni sanitarie, funzionamento di post i di soccorso e dell' a mbulanza divisionale che fu poi r ilevata dall'ospedele da campo.
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R iassu mia mo dalla· Reoue du Cerete m ·l·t · ·1 r t ar re 1 seguente progr a m ma de lle ese r citazioni di servizio s anitario de l go-
GIOVEDÌ 11 OTTO.BRE.- Al mattino: evacuazione dei malati dell'ospedale da campo sull'ospedale di sgombero instal· lato in una staz1one e funzionamento di que::sto ospedale.
Alla se r a: fo r maz ione di un treno sanitario improvvisato;
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applicazione deglt apparecchi per la sospensione delle barelle.
VENERDì 12 OTTOBRE. - Riassunto critico delle operazioni compiute, fatto dal medico incaricato della direz.ione tecnica di questi esercizi speciali .
Come negli anni precedenti i medici di riserva e della milizia territoriale dom;ciliati sul territorio del governo militare di Parigi, furono ammessi, in divisa, a seguire tutte le parti di questo programma.
Rivista Di Statistica Medica
Carta della malaria In Italia, pubblicata dalla. direzione generale della Statistica del Regno, Roma, J89.t
Abbiamo ricevuto questa splendida carta, che serve a far conoscere in un solo colpo d'occhio il grado di in fezione malarica di qualunque paese d'llalie, essa i ndica con 10 Jiole i di mortalità per infezione malari ca, secondo le osserva zioni raccolte dalla statistica dell e cause di m or te pe r i tre anni 1890, 1891 e 1892, in tutti i Comuni del Regno. l morti per febbri da malaria e cAchessia palustre furono net l! e anni presi insi eme, 49,407, corrispondenti in media a 54 all'anno per 100,000 &bitanti. Ma questo rapporto alla popolazione varia fr a limiti molto estesi. Nei Comuni contt·assegnati nella carla con tinta più carica la media a nnuale dei morti per infezione malarica a rriva ad 8 per mille.
RlVISTA DI STAilSTfC \ MEDlCA 1513
Siccome la car-ta fu costruita sulla statistica dei morti per febbri da malaria, senza riguardo ai casi di malattia non seguiti da morte , ne avviene che le regioni nelle quali le febbri sono hensi frequenti, ma non assumono che raramente una intensità cosi grande da causare la morte, sono indicate con tinte chiare. In 'lueste condizioni si trovano molti comuni della parte bassa della vallata del Po, fatta eccezione del territorio Veronese e del Cremasco.
Per la stessa ragione avviene che ta.lun comune notoriamsnte affatto immune da malaria, appare nella carta come leggermente infetto sol perché vi fu qualche morto per febbre malarica contratta altrove. Così molti paesi dell'aptoscano sono per esempio coloriti nello stesso grado delle parti basse del e del Fe r ra1·ese, in grazia dell'emigrazione temporanea ve1•so la maremma.
Mal g r ado questo le linee generali sussistono indiscusst>. la sponda del Mediter raneo si osservano di endemia. malarica intensa nel Grossetano, nell'Agro P ontmo, nel Salernitano, attorno a Pesto.
Nella città di Roma i casi di morte per malaria sono venuti rapidamente scemando di numero dal 1880 in poi. Nel 1881, si ebbero in Roma 650 morti per febbri da malaria; nel 1882, 505; e nel 1892 s oltanto 139; nel 1893, 189. Più in..) la malaria nell'Agro Romano. Sul versante Adriatico troviamo una zona fortem e nte colpita, che comincia di . sopra al promontorio del Gar gano e scende per il la Capilana t,a e la Basilicata fino all'Ionio. Anche maggiOrmente grave è l'endemia nelle isole di Sicilia e Gli effetti della malaria sulla mortalità della popolaziOne si sono mantenu ti presso a poco costanti nella cifra di 15 a 1.6 mila morti per anno. dal 1888 ·al 1893.