6 minute read

SUL TIFO A MASSAUA

Next Article
CONGRESSI

CONGRESSI

cosi nolevole da Lrasformare tutto l'aspetto della relativa colonia.

In quanto alle colonie superficiali, quelle dei bacilli I,, e 3 sono in grandezza circa una volta e mezzo le profonde, rotondeggianti come queste, di colorito un po' più chiaro, granulose sì, ma omogenee, vale a dire senza distinzione di zone.

Advertisement

Invece le colonie superficiali del bacilli 4 verso il 4° 0 0° giorno acquislano un aspetto tutl'a lfatto particolare. Le colonie figlie del contorno si slargano sulla superficie della gelatina, e formano come una larga merlettatura d'un colorito giallo chiaro, le altre, d'un co lorito brunaslro, resta no assiepate e strette nel mezzo. come gli organi riproduttori di un fiore di composita, e di fallo tutta la colonia acquista l'aspetto d'un fiore di artemisia o di arnica montana.

Tutti fJ uesti caratteri per altro vanno so;getti a lievi variazioni. dovute a condizioni peculiari di clensità, di grado di rusibilità e di temperatura della gelatina, con cui si lavora, ond'essi non possono avere un valore assoluto.

e. f, h.) Culture in gelatina. sii agar e in brodo. - ln questi diversi mezzi di cultura, salvo il più rapido e rigoglioso ·viluppo, già innanzi notato, e piccole differenze di tinta, per verità non sempre apprezzabili, lutti questi bacilli non si dilTer;scono gran fatto dal tifo !l.

g) Culture sii patate. - Tulti ques1i bacilli hanno su patate uno sviluppo molto evidente e rapido, onde qui non è possibile alcuna confusione col bacillo del tifo. Già dopo 2! ore alla temper.1 1ura ambiente media di 25° i bacilli 1 e 4 formano una palina giallo-hrunaslra, umida, non molto rilevata, il bacillus .2 la sLesc;a palina d' un colorito giallo più abbondante e il bacilhts 3 una patina meno abbondante, meno umida, hianca, lef(germente gialla, come burro.

Sul Tifo A Massaua

i) formazione di spore. - In nessuno ho potuto actare una vera formazione di spore. cer j) S vilup po di gas. - Sono tutti saprogeni, più di lutti il bacillus ,t, che in pi;1stre di gelatina tramanda un odore mollo arre di pesce guasto. .

k) Rtazione dell'indolo. -· Le culture in brodo, ~rallate secondo le indicazioni del KITASATO ("6), hanno nsposto tutte positi\'amente, assumendo una bella linta rosso -violacea, più intensa col bacilhis 4 meno ~ol _uaci~lus J.

l) Bi sogno di O (Potere di rtduzwne). - Iuoegtando questi diversi baci lli in agar glicerinato, preparato,_coll' 1. . · 1000 d'indaco, solforato di sodio, e conservando gl mnestt p o d d . . . alla temperatura di 32° a 37 C., opo ue ~1oro1 s1 osserva che tutti si sono sviluppati sia lungo il canale d'infissione, che alla superficie; senonchè il bacillus 3 ha determinato u~ lievissimo scolorame nto (che va ~radatamente sperdendosi dal basso ver~o la superficie) dell'ogar; il bacillus 1 lo stesso fatto, ma meno pronunziato; il bacillus .2 uno scoloramento mollo più note'l'ole , massimamente in sotto della superficie, dove l'agar ha preso un colorito brunastro; il uacilltts 4 infine ha determinato uno scoloramento, non completo, di tutto l'agar, che presenta ora ~na tint~ azzurre~ chiara. ad eccezione di uno strato su perficrnle dell altezza d1 1 cm. rimasto inalterato.

Jn se11uito questi falli divengono molto più pronunziati ed n , eslesi; però, dopo 15 a 20 :,dorni. so lo col B. 2 e col B. 4 s, ha un completo scoloramento dell'agar, che, senza nulla perdere della saa trasparenzn, assume una tinta brunastra, mentre, anche dopo 25 giorni, col bacilhis3 l'agar conserva ancora un piccolo alone turchino superficiale, e col bacill?ts I solo un piccolo strato del fondo del tubo si scolora comple1amente.

m) Colorazio_ne. - Tutti

si scolorano col liquido di GRrn La colorazione delle ciglia è stata da me tentata inna~zi tutto con lo stesso liquido maceratore, che mi è servito pe1 bacilli del tifo, cioè alcalinizzato con 22 gocce di Na all'1 P· 100, e poi anche con un liquido maceratore alca! inizzalo con 5 gocce della stessa soluzione. l.\'è con l'uno, nè con l'_altro di questi liquidi mi è riuscito ottenere alcuna colorazt0_n~. di ciglia ~ei bacilli 1 e 3. Il baciltus 2 per Jo più è unicil,ato, provvisto cioè di un lunghissim11 ciglio ondulato, posto lateralmente ad uno degli estremi , .~ome il bacillus coli mobili~.. descrillo dal MESSEA (24); si osservano però nei prepara.t~ parecchie altre simi li ciglia staccate. Infine Je ciglia del bacilhts 4, che si colorano egregiamente mediante un liquido maceratore alcalinizzato con 5 gocce di Na all'1 p. 100, s_ono flessuose ed inserite su tutta la periferia come quelle del tifo, però, relativamente a queste, sono meno numerose, grosse q~asi più del doppio, più corte e più salde. I migliori preparati sono quelli che ho ottenuti da culture su ::igar.

§ 9. (;o n e lu a l o nl .

1° Fra le /'ebbri, che si verificano n Massaua, resta ormai provato,. che sono da annoverarsi anche le tifoidee, dalle più lievi alle più gravi. La forma clinica può non essere abbastanza chiara, ma il reperto anatomo-patologico è caratteristico, l'indagine batteriologica non lascia alcun dubbio.

2° Il bacillo del tifo può, col metodo delle piastre, es• sere dimostrato anche nel sangue del polpastrello di un dito, ~urchè preso in notevole quantità ( 10 gocce almeno). Tal fallo potrebbe essere di molto aiuto alla clinica, stante le dif-

SUL TIFO A MASSAUA 925 ficoltà e le incertezze, che tuttora offre la ricerr.a dei bacilli del tifo nelle feci (').

3° Fra le malattie, che possono determinare veri attacchi epilettici, come quelli che caratterizzano il cosiddetto gran male, bisogna annoverare anche il tifo, e viceversa fra i fenomeni nervosi, che accompagnano l'acme della malattia nelle forme gravi di tifo, bisogna notare anche gli attacchi epilettici , i quali sono da mettersi in rapporto con l'azione irritante del virus tifico sui centri nervosi.

4° La presenza dei bacilli del tifo anche nel muscolo cardiaco può essere un importante contributo alla patogenesi del tanto temuto marasma cardiaco; inquant.ochè questo , se non può melter,i in rapporto con la degenerazione parenchimatosa o adiposa del miocardio (STRii.'1PELL), potrebbe benissimo spiegarsi per l'azione immediata diretta delle tifotoxine elaborate dai bacilli in questo muscolo.

5° Giusta l'osservazione già fatta dal BABKS (6), sono da ammettersi alcune varietà di bacilli tifogeni: per lo meno ne risultano due dalle mie osservazioni, il tifo e1 e il tifo~; l'uno perfettameme identico alla descrizione, che si dà del bacillo del tifo, l'altro che, sebbene per alcuni caratteri secondari (cultura in agar all'indaco-solforato di sodio, cultura in tubo di gelatina e aspello delle piastre) si allontani alquanto da questo , pure deve ritenersene identico, sia perchè con esso ha comune i caratteri più salienti, sia perchè è stato isolato in cultura pu,ra dal sangue io vita e da quasi tulli gli organi di

(' ) La dimostrazione dei bacilli del tifo nel sangue del vivente era stata gia falla, ma o in quello estratto dalla milza (SctAllllA, MA RAGLIANO, HB1N), ovvero in quel lo ottenuto dalle macchie della roseola tiflc"(l\1weAuss): quest'ultima, come nel caso nostro, può mancare; la puntura della milza non è un mezzo di cui la clinica abbia creduto giovarsi.

916 i-UL TIFO A MASSAUA un tifoso. È possibile che il ti/o a corrisponda al bacillo n. I e il tifo {3 al hacilln n. 2 del BABIJ' S. sebbene non tutli i caratteri coi ncidano esattamente.

6° Queste due varietà di bacilli tifogeni sono es,:,enzialmente dovute ad un diverso potere riducente dei medesimi. E~li è probahile che, come accennano CORNJL e BADES (6), esse stiano in rapporto con un diverso grado di virulenza dei medesimi, ma ciò non è ancora sufficientemente provato.

7° Una parLicolarit.ù morfolo~ica dei bacilli del tifo, la quale risulta chiaramenle dalle mie preparazioni, è la presenza di ciglia anche ai poli. co n cui verrebbe ad essere spiegalo quel movimento dì rotazione molto attivo intorno ad un asse trasversale, che parecchi individui spe~so mostrano. qu ando si ossbrvano preparati in gocce pendenti.

8° La colorazione delle ciglia. almeno per ora. non può fornire un criterio sufficiente e sicuro per la diagnosi di bacilli del tifo, essendovi nitri bacilli a questi rassomiglianti, come il mio 4, cbe presentano presso a poco la stessa disposizione di ciglia.

9° Stante l'inco ~Lanza della caratteristica cultura su palate, un ca rattere differenziafEl prezio sissimo per distinguere il bacillo del tifo da tutti i tifo-simili conosciuti. è la r1::azione dell'indolo (K1TASATO), ::issolutamente negativa pel tifo, sempre positwa pt:r gli altri. Tale reazione negativa, quando concordino tulli gli altri caratteri, è decisiva per la diagnosi.

I 0° f po$sibile che le ptilmoniti atipiche. per lo più secondarie al tifo, nonchè ad altre malattie infettive (inµuenza, atrofi a gialla acuta del fegato, dissenteria, morbillo, scarlattina, difterite, ecc.) siano dovute ali' azione combinata di vari streptococchi (forse ancl1e del pneumococco del FaAE'.'\KKL), i quali tulli trovino nell'alterata resistenza organica del Les - le P er p11rte di un'infezione generale (tifo, ecc.), Pu\roona , ·1 suto . . f vorevole alla loro vita ed al loro svi uppo. cond1z1ooe a t una he il micrococco tetragono resta estraneo a tut o Forse oeanc questo lavorio.

Massaua, 15 aprile 1891.

This article is from: