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RIVISTA D'IGIENE

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lnilaenza del fumo di legna sulla vita del batterli.Doltori A. S!:RAFlNI e G. UNGARO. - (Giornale inierna.iionale delle scien.ie mediche, fascicolo 10°, anno 1891).

Nell'istituto d'igiene sperimentale della R universita di Roma, diretto dal prof. Celli, gli autori completarono una ser ie di diligenti ricerche nell 'intento di constatare quale e quanta sia l'azione antiputrida e quindi antiparassitaria del fumo, sotto il quale punto di vista l'osservazione empirica non è stata finora convalidala dall'osservazione scientifica.

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Da questo studio sperimentale risulta che il fumo di legna possiede un'efficace azione microbicida, la quale però non giunge a spiegare efficacemente anche nella conservazione e disinfezione delle carni; e che tale azione, che al più tardi s i spiega dopo ore 2 1 11 sul bacillo del carbonchio e su lo stafilococco piogene aureo, 3 1/ 1 sul bacillo sottile , 18 sulle spore del carbonchio, è dovu la in special modo ai suoi prodoUi ca tramosi complessi coadiuvati dall'acido carbonico, che, nelle condizioni di quantità e di miscuglio con l'aria nelle quali si trova nel fumo, esercita solo un'azione pa ralizzante sulla vita dei balterii.

Il fumo per se stesso non esercita per la conservazione e disinfezione delle cbrni la s ua efficace azione microbicida; ma esso giova da una parte perché impedisce ai microrganismi di invadere la carnP, specialmente all'inizio della conservazione di essa; dall'altra perché, impedendo appunto che le ca rni si guastino nei primi giorni, contribu isce, sp~cialmenle col sale, a fare ad esse raggiungere quello s tat0 di disseccamento col quale è incompatibile lo sviluppo se non la vita dei micr·organismi.

P e r queste ra~ioni non si può avere ne ssuna fiducia di r endere sterili con l'affumicamento le sostanze alimentari che già conlengono mic r or ganismi, ed é giustis simo quindi che sia assolutamente vietalo di conser vare così le carni di animali morti per malaltie infettive, specialmente se trasmissibili a ll'uomo, la qual cosa pur troppo - per ignoranza e rorse anche per speculazione - si suole talvolta in alcuni luoghi ancora praticare.

RIVISTA DI STA TISTlCA MEDICA

n anloldlo negli eaeroltl europel - Lo:-.G U ET. - (Reoue seien tijìque, 12 settembre 189 1).

li dott. Longuel, medico militare, ha fallo al Cone;resso ioternttzionale d'igiene un'interessante comunicazione statistica sul suicidio negli eserciti europei.

li suicidio è assai frequente negli eserciti europei. L'Austria vien e in testa con 122 suicidi per 100,000 uomini d'effeUi vo, dal 1875 al 1877. li mMs1mo ò stato osser valo nel 1886 con 149 per 100,000 ed il minimo nel 1878 con 97. Per essere completi, si dovrebbe aggiungere a questa pro porzione di 122 per 100,000 una media di 40 per 100,000 di tentativi di suicidi non r iesciti.

Viene in seguito l'esercito tedesco con 67 per 100,000 dal 1878 al 1888: fa d'uopo aggiungere ancora 10 tentativi di suicidio per 100,000.

Nell'esercito italiaM si ebbero 40 suicidi per 100,000 dal 1874 al 1889.

Nell'esercito francese (interno) si ebbero, dal 1872 al 1889, 29 suicidi per 100,000. In Algeria i-esercito francese conta due volte più di suicidi che all'interno, 63 per 100,000 dal 1872 al 1879.

Nell'esercito del Belgio non si ebbero che 24 suicidi per 100,000 dal 1875 al 1888.

Nell'es e rcito inglese, la proporzione è di 23 per 100,000 nelle guaruigioni d' Inghilterra e di 48 nell'e~ercito ddle I ndie.

L·esercito russo dà una mortalità di 20 suicidi per 100,000 dal 1873 al 1889 e l'esercito spagnuolo per 100,000 i i suicidi n el 1886.

Rivista Di Statistica Medica

Il suicidio é in diminuzione notevole nell'esercito francese mentre negli altri paesi tenderebbe ad aumentare graduai~ mente.

Nei vecchi eserciti, recluta li soprattutto per arruolamento vol~nlari_o erano i soldati anziani c he si suicida vano di più. Cosi avviene an cora presentemente . nell'esercito inglese. In Francia, in Italia, in Ge rmania, in Austria, sono i giovani soldati che s i uccidono, specialmente nei primi mesi di servizio.

Il suicidio é assai più frequente nei :::ottuffìciali che nella truppa ed é ancora più fr equente negli ufficiali.

Il modo di suicidio più frequentemente adoperato è il colpo di fuoco; vengono in s eguito l'impiccamento e l'annegamento. In Inghilterra ed anche in Germania si osservano casi di s uicidio coll'art throat (go!a tagliata).

Quanto alle cause, nell'esercito austriaco il terzo dei suicidi é attribuito alla ripugnanza al mestiere militare: questa cam,a si nota molto meno frequentemente negli altri eserciti . IL timore di una punizione interviene per 1/ in Austria ed in Germania, per 1 / 5 in Francia e per 1/ 7 in Italia. Il suicidio passionale é molto più freqnent.e in Francia (1/5) ed in Italia (1/,).

L"elemento etnico esercita un'azione superiore a quella delle istituzioni e fors'anco delle religioni. Vi sono meno suicidi nelle isole italiane che nell'Italia continentale meno suicidi in Corsica, in Provenza, in Guascogna eh~ nel resto de!Ja Francia .

L'aggravamento del suicidio durante le stagione calda é tanto manifesto per l'esercito quanto per la popolazione. Il massimo della mortalità suicida corrisponde sii' estate il minimo all'inverno. '

L'imitazione , o se si vuole il eontagio, ha un'azione evidente .

L'alcoolismo non ha che un'azione secondaria. Pare che in Ilalia la mortalità suicida militare sia tre volte più elevata della mortalita suicida civile.

In Francia la differenza, che ha raggiunto altre volte questa stessa proporzione, è ora molto piccola.

Variet

DenomiDaztone di malattie dal nome proprio dello scopritore, ecc. - (Dal Giorna le di medicina di Parigi).

Addison (malattia dell') = Morbo bronzino.

Albert (malattia dell') = ·Micosi fu11goide.

Aran-Ducb é ne (malattia = Atrofia muscolare progressiva. dell') ·

Astley-Cooper(er-nia de ll') = Ernia crurale, varietà a sacco moltilobulare.

Argil-Roberlon (sintoma = Mancanza dei fosfeni. del!')

Basedow (malattia del) = Gozzo esoflalmico.

Bazin (malattia delì = P s oriasi boccale.

Béclard (malattia del) = Ernia dall"orificio della safena.

Beli (paralisi di)

Baudin (legge di) = Paralisi del 7° paio. = Antagonismo tra la tubercolosi ed il paludismo.

Boye1· (cisti di) = Cisti ioidea.

Bright (malattia di) - Nefrite albuminosa.

Brown-Séquard (sindro- = Emiparaplegia con emianestesia me di) del lato opposto.

Cazenave (lupus del) = Lupo eritematoso.

Cltarcot (malalt.ia del ) = Artropatia degli atassici e sclerusi amiotrofica.

Cbeyne-Stokes (respira- = Respirazione degli uremici. zione del}

Cloquet (ernia de l}

Culles (legge di)

Cooper (ernia di)

= Ernia perineale. = Non infezione della madre pel figlio sifilitico. = Ernia pudenda.

1g7g Variet

Corrigan malatt,a di) = Insufficienza aortica.

Corvisarl 1facies del/ = Facies asistolica.

Cruveilhier (malaltia di) = Ulcera semplice dello stomaco.

Dalton (malattia dii = Acromatopsia.

Donders (~laucoma di) = Glaucoma semplice a trofico.

Dressler (mt1lt1 Uia di) = Emiglobinuria parossistica.

Dubini (malattia del) = Corea elettrica.

Id. (elmintiasi del) = An chi lostomiasi duodenale.

Duchenne !!)a rafo•i cii) = Atassia locomotr ice.

Duhring (malattia di ) = Dermatite erpetiforme .

Dupuytren (idrocele del) = Idrocele.

Id. malattia del) = Retrazione dell'aponevrosi palmare.

Eichstedt (malattia di) = Pitiriasi , ·ersicolore.

Erb 1paralisi di) = Paralisi del plesso brachiale.

Erb-Cbar<'At(malaLlia di) = Taùe dorsale spasmodica.

Fouchard (malattia di) == Periostite alveolo-dentale.

Friedre1ch 1malallia di) = Atassia locomotrice ereditaria.

Garengeot 'ernia di = Ernia dello s tomaco .

Gerier (malattia di, = Vertigine paralitica.

Gibert (malattia di) = Pitiriasi rosata.

Gibhon ,idrocele di) = Idrocele ed ernia.

Gibbon dela Tourette (ma- = IncoorJinazione motrice. lallia di )

Goyrand (ernia di)

Gruves (malattia di)

De Graefe 1<>egno di)

= Ernia inguino-interstiziale. = Gozzo esotfalmico. = Dissociazione dei movimenti del globo oculare e della palpebra superiore.

Henoch {porpora del!')

Hesel bach (ernia dell")

Hodgkio 1mal11ttia di)

Hogùson (malattia di)

Hugnier (malaltia di)

VAltlEIÀ 16ìi

= Porpora con sintomi addominali. = ErniA crurale a sacco moltilobato. = Adenite.

= Ateromasia dell"aorta. = Fibro-mioma uterino.

Hutchinson {malattia di) = Scavatura semilunare del mar- lù. gine libero dei denti, sifilitica. (triaùe di) = Sintomi sifllilici ereùitari (sca,•atura dentale, cheratitP, inter- stiziale, otite).

Ippocrate ((acies di)

Jacob (malattia di)

Jackson (malattia di)

Kapo,:i (malattia di)

Kopp (malaitia d1 )

Kronlein (ernia di )

Laennec (malattia di)

Landry (ma lattia di)

Laugier 1ernia del)

Leber (malattia di)

Levert (legge di)

Liltré (ernia del)

Ludwig (angina di)

Malassez (malallia di)

Menièr (malattia di)

Millar (asma del)

Facies degli agonizzanti.

= Ulcera cancroidale.

= E pilessia parziale.

= Xeroderm ia pigmento~a.

= Asma timico, spasmo della glottide.

= Ernia inguino-peritoneale.

= Cirrosi atrofi ca.

= Paralisi ascendente acuta.

= Ernia del ligameoto del Gimbflrnal.

= Atrofia ottica eredita ria.

= InsPrzione marginale del cordone con placenta corta.

= Ernia diverlicolare.

= Flemmone l'Otloioideo infettivo.

= Cisti del testicolo.

= Verlif!"ine labirintica.

= Larin g-i te stridula. - Asma della glottide.

Guyuu 1aegno di1

H1H·by (malattia d1 )

Heberden (malattia di)

Ballottamento del rene. = Emoglobinuria parossistica.

-: Reumatismo nodoso delle piccole articolazioni.

Hebra (malattia dell') = Eritema polimorfo.

Id. (pitiriasi del!') == Pitiriasi rossa cronica.

Id. (prurigo dell') = Prurigine vera idiopatics.

Hebra e Kaposi (induri- = Rinoscleroma. mento delr)

~l orrand (piede del)

Morvan (malattia di)

Paget (malattia di)

Id. ( id. )

= Piede con o tto dita.

= Paralisi analgesica delle eslremita..

= Eczema· precanceroso del peUo.

= Osteite deformante ipertrofica.

Papin (ernia del) = Ernia ischiatica.

Parrot (malalli& del) = P seudo-paralisi sifilitica.

Parkinson (malattia del) = Paralisi agitante.

Parry (malatlia del) = Gozzo esofLalmico.

Pavy (malattia di)

Petit (ernia di)

Poll (aneurisma di)

Id. (frattura di) ld. (male di)

Raynaud (malattia diJ

Reclus (malattia di)

Richter (ernia di)

Rivolta (malattia del)

Romberg (segno di)

Rosembach (segno di)

Salaam (tic del)

Scarpa (ernia dello)

Soemich (ulcera di)

Storch (blenorrea di)

Slockes (legge di)

VARIETÀ llrlulta renascentur.

= Albuminuria intermittente .

= Ernia lombare.

= Aneurisma per anastomosi.

= Frattura del perone per divulsione.

= Osteile vertebrale.

= Asfissia simmetrica delle estremita.

= Cisti mammillari.

= Enterocelei parietale.

= AcLinomicosi.

= Vacillare degli atassici nella oscurità.

= Abolizione dei riilessi addominali.

= Salutare convulsivo.

= Varietà d'ernia ischiatica.

= Ulcera infettiva della cornea.

= Blenorrea delle vie respiratorie.

= Paralisi dei muscoli sottoiacenli alle sierose e mucose infiammate.

Sydenham (corea di)

T~omson (malattia di)

Tornwald (malattia di)

Velpeau (ernia di)

Volkman (deformita di)

Wandrop (malaltia di)

Weil (malattia di)

W erlhof (malaUia di)

Westphal (segno di)

Willad (lupo di)

Winckel (malattia di)

Wilson E. (malattia di)

= Corea volgar·e.

= Spasmo muscolare all'inizio dei movimenti volontari.

Infiammazione della ghiandola faringea di Luchka.

= Ernia crurale all'innanzi dei vasi.

= Lussazione congenita tibiotarsea.

= Onixia maligna.

= Tifo abortivo con ittero.

= Porpora emorragica.

·= Abolizione del riflesso rotuleo.

= Lupo tubercoloso.

= Cianosi dei neonati . Dermatite esfogliatrice generalizzata.

I microbi non erano la preoccupazione degli igienisti dei passati tempi; ma l' esperienza aveva loro suggeriti dei mezzi, dei quali senza rendersi ragione avevano constatala I'utilita. Vedemmo ritornato ancbe ai nostri dì in onore il latte di calce come mezzo disinfettivo dei locali; oggi pei lavori esallissimi del Montefusco e rlel Cavo, attuati nel laboratorio dell'ufficio municipale rli igiene in Napoli, diretto dall'Armanni, vediamo riconfermato il potere disinfettante della liscivia. Essi anzitullo asHodarono che la liscivia adoperata come comunemente la si adopera, cio è per la durata di dodici ore, tanto alla temperatura· dell'ebollizione quanto a freddo, distrugge lutti i microrganismi, perfino i più resistenti, come le spnre del carbonchio. Intesero poi a veri• ficare l'azione della temperatura, giusta i lavori dello Slefanucci -Ala, Di Mattei, Scala e Pace, anche in relazione agli strati dei panni. F inalmente studiarono il tempo minimo necessario pella distruzione delle spore carbonchiose. Riescirono a stabilire .... 5 ore a 50·, 6 ore a 23• gradi soltanto, l'azione della liscivia è completa. L'azione della liscivia è ancora proporzionale allfl sua alcalinita..... La liscivia è quindi per la d isinfezione delle biancherie ed indumenti liscioiabili efficace, ed anzi preferibile all'uso di qualunque altro antisellico, specialmente nelle famiglie nei casi di malattie infettive. B.

Il baclllo della febbre tifoide.

Eberth, Gaffky, Chantemesse. Widal, attribuirono ad un bacillo specifico l'ufficio patogenico nella febbre tifoidea. Da qualche tempo (circa due anni) però fu messa in dubbio la specificità di esso bacillo e messo innanzi il dubbio che a vece esso non fosse che un abituale abitatore dell'intestino e delle acque lordale dalle materie fecali (Rodet, Gabriel Roux, Vallet, Malvoz) sarebbe non altro che il bacterium coli comune, diventato virulento e modificato nelle sue colture in seguito a date modificazioni del suo mezzo abituale. La

VARIETÀ 1681 febbre tifoidea quindi sar ebbe in qualche maniera spontanea, giacchè le influenze delle modificazioni dell'organismo basterebbero a realizzare la malatlia..... E l'opinione era ben a<'celta ai medici, in quanto spesso avevano dovuto constatare questa predominante influenza del mezzo organico sulla origine della febbre tifoide . Inoltre i batteriologi non erano che imperfettissi mamente finora riesciti a ben distinguere il bacillo tifogene dal bacterium coli comune: anzi alcuni pretesero essere riuscili a r i~orosameole sorprendere il passaggi o dell'una all'altra forma.

Ora però il Chantemesse, Perdrix e \Vidal (vedi comunicazione all'Accademia di medicina di Parigi) pare siano giunti a stabilire la verità nella importantissima questione. Il bacterium coli comune avrebbe una propriet-a caratlerislica che non divide mai col bacillo tifico ..... Farebbe sempre ferment.are gli zucchel'i, ed il latte; il bacillo tifico mai nè quelli, nè questi.

Però recentissi mamente il Dubief fece alla Società di biologia una comunicazione che infirma l'assoluto positivismo del l'atto ..... Il bacillo tifico farebbe fermentare per Io meno la glucosa. B.

Xuovo facile proo e Ho per svelare la colorazione arttaciale dei viDi . - (Il Progresso).

Il pl'Of. Giorgio Pappafogli indica tale procef'so. Consisterebbe nella semplice immersione per 10- 15 minuti nel vino d"una strisciolina sollile di gelatina pura, trasparente, pe r fe ttamente incolora (colla di pesce). E~traendola la si ripone per asciugarla pPr pressione tra due fogli di carta bibula bianca (carta da filtri).

Pel vino genuino la striscia resta in<'olora; cogli artillcial mente color ali si cons1ata visibilmente colorata.

11 metodo è sensibilissimo pelle colorazioni dai deriv ali da l catra me e specialmente per la oinolina, tanto adoperata oggidì: la gelatina assume un colore più o meno rosa distintissimo.

Coi colori tratti da materie naturali (campeggio, fe r nambuco. cocciniglia, oricello, filolacca, mirtillo, *"<'C.), l e gela- tina prende esso color roc:a od anche violetto; però la sens ibilità sua è allora un po' minore, ma non tanto da bastare per riconoscere la colorazione, massime per chi si è abitualo ad usare di tal processo per scoprire simili frodi.

Annuario statistico italiano 1889-90 . --· Pubblicazione della direzione generale delia statistica presso il Ministero di agricoltura, industria e commercio.

Raccoglie e compendia i risullali generali delle varie statistiche pubblicate dalla direzione generale della slatistica, nonchè dalle altre amministrazioni dello Stato.

Non dà solo particolareggiate le notizie più recenti, ma estesi riscontri (che risalgono fino al 1871) di eS$i dati con quelli degli anni precedenti.

Un indice generale per materie ed uno alfabetico permettono di farsi un concetto chiaro del disegno dell'opera e fa. cilitano la ricerca delle notizie nel grosso volume (di oltre 1000 pagine) contenute.

Fra le materie trattate ricorde remo le seguenti, più attinenti ai nostri studi:

Climatologia - Superficie e popolazione - Igiene e sanità - Esercito - Marina militare - Possessi e protettorati in Africa.

Dizionario enciolopecllco cli medioina e chtrurgla per uso del mecllol pratici, redatto da A. EuLENBURG.Traduzione italiana - Napoli - Pasquale e Vallardi.

Ci so no pervenuti i fascicoli 110 a 117 di questa grandiosa pubblicazione. Essi contengon·o, oltre ad altri minori, gli articoli: Fasciature , Febbre, Fecondazione, Fegato, Fenico (acido), Ferite, F erro, Feto, Filaria, Fistola.

Note dl ostetricia e ginecologia, sopra osservazioni fatte neglì istituti di Parigi, Berlino e ViE:nna, dal dott. Gto. ToMASSONI, primo aiuto clinico nel R. istituto ostetrico ginecologico dell'università di Roma (direttore: prof. Ercole Pasquali).

Tratta l'egregio collega il difficile argomento con tale sicurezza, conoscenza e prudenza da ben dimostrare quanto famigliare g li sia. Con pratico ·criterio scelse le più essenziali relative questioui e contenendosi nei limiti d"una ben intesa critica ha saputo dare al loro svolgimento uno speciale interesse. B.

Dott. VESTEA, capo del laboratorio di batteriologia e m1croscop1a presso la direzione di sanita pubblica. - Della correzione del vini Ingessati mediante il tartrato 41 stronzio.

La gessatura ha il vantaggio di, quasi diremmo, invecchiare rapidamente i vini, di chiarificarli più prontamente e di opporre un ostacolo ad ulteriori fermentazioni. Ma se superiore al 2 p . 1000 non è innocua, ed anche in lai limite non è igienicamente desiderevole. La eccedenza dei solfati si propose toglierla coi sali di bario, perchè mezzo nocivo, e poi coi sali di stronzio (Dreyfus) ritenuta questa operazi one innocua. Il Vestea con opportuna esperienza dimostra però che il vino così trattato è piuttosto peggiorato che corretto ..... L'igiene non può compiacersi del trovato del Dreyfus. B.

Proflla991 sooiale della. •Ulllde. - Lezione del prof. ANGELO CELLl (Istituto d'igiene spe rimentale della R. Universita di Roma).

Premesso un rapido cenno storico sulla profilassi gover· nativa; accennati opportuni dati statistici, l'autore viene all~ condu!ò\ione che la riforma abolizionistica non ha arrecali danni, che perfezionandola se ne possono ottenere buoni risultati. ·

Non so se l'e,,.re ofo collega Celli rimarrà. soddisfatto delle o o . recenti modificazioni apportate ai Regolamenti Ct>ispi ...... E certo però che esse innovazioni non seguono menomamente un ritorno al triste passato, nel mentre, per convinzione coscienziosa di molli competenti igienisti, nel campo pratico potranno meglio tutelare la pubblica incolumita. li perno dell.e innovazioni è la cura coercitioa: l'inscrizione resta un abomioato ricordo. Ciò però, vogliamo dirlo, venne dopo lo scritto del Celli e non può quindi menomarne punto il valore ed il B. merito.

Dell' a.zlone antisettica dell' euforlna in chirurgia .Dell' euforlna. in alcune dermatosi e nelle manifesta.. zlonl ulcerose veneree e sifilitiche.

Sono osservazioni dei dottori Oliva, P eroni e Bovero (Torino). . d · 1 , L' Euforina è un buon antiselllco nel gruppo e1 po ,eruleoli ed ha sull'iodoformio il vantaggio d'essere inodora se pura, di un gradevole odore aromatico se alterata. È solubile nell'alcool. Si può incorporare nei i;aponi grassi (Eichhoff). Ha anche un certo potere analgesico. Tutti i ricordati esperimentatori constatarono le indicate proprietà e la trovano molto raccomandevole.

È. un segreto della Casa dott. F. von Heyden Nachfolger. Se ne possono avere delle quantità per esperimenti gratuitamente. La fabbrica siede a Radebeul presso Dresda. B.

11 oolera . - Manuale storico, teorico e pratico, pel dottore TEMISTOCLE S~NTOPADRE.

È un succoso riassunto dei più importanti studi che furono dettati sull'importantissimo argomento. L'erudizion~ temr,erata da una sobria critica di essi lavori rende il libro inte;essante, gradevole a leggersi, utile a medilarsi. Se l'autor e avesse aggiunto un largo capitolo sui mezzi di disinfezione e de~critti i più semplici che può fornire l'alta temperaturà sotto le _ svariate forme .di sua possibile appl icazione, sia pella pubblrca che per la privata profilassi, il suo libro reso così completo avrebbe costituito il più comodo manuale sul colera. Ma pur qual'è vuol essere conosciuto e raccomanda to . B

QuhuUol olstotomle perlnea.U opera.te ool taglio mediano ool ol•totomo del Loreta , pel dolt. GINO BIA NCH I

P er ventura e ad onore del collega facile è r ia$sumer e i dati statistici ..... 15 operati e 15 gwi riti . Mai gli occorse di led:~e il retto. Dell'1~trumento del Loreta dice che ha reso poss1b1le operare la pietra anche nei piccoli ospedali ed i n condotta. B.

Delle febbri predominanti a Ma.aaaua , pel doti. F . R medico de lla R.• marina. HO,

.Il: uno studio sintetico e c1·itico delle varie pubblicazioni finor a venute alla luce che danno notizie sulla patologia de lla regione. E un articolo poi che formava un capitolo della memoria che il Rho presentava al concor!'o Riberi, Sulle malattie dei paesi tropicali, memor ia che fu giudicata m Pr itevole di ono1·evole menzione. B

1. Tubercolosi polmonare ln forma dl pneumonite a.out& (tuberoolare), pel medico prim ario nell'ospedale maggiore di Bologna dott. Lt:1G1 MAzzoTT1. ·

2. Un oaao dl gozzo aereo , per Lurc1 PELLE.:.RJ,'/1. - Clinica medica di Modena dirella dal prof. Galvagni.

·

BlBUOG llAFlCA 161'.(5

3. Alterazioni istologiche 41 un rene dia.betloo , pel dottore PuLLÈ, assiste nte alla stessa clinica di Modena.

4. Un oa•o di pleurite aoutlHlma bilaterale .

5. Ca.1latloa clinica .

6. Cellule a nucleo non oolora.blll nel versamenti sangulgnl .

Tre opuscoli del dott. G. BAss1, aiuto ·a lla clinica pure di ~iodena.

7. Sulla azione preventiva e oontro ll oa.rbonohlo del •lero dl aangue dl animall lmmunt . - Dotl. CuRz10 BER· GONZlNI.

Sono lavori interessanti, che additiamo ai colleghi, ma non crediamo dirne di più perché p-,r la loro natura non pr estaosl a d essere r iassunti, essendo appunto solo pei diligenti dettagli che possono ries1;ire appr<!zzati ed uliti. B

CozzOLINO. - Istramentarlo per la terapia antlaettloa e ohlrurgloa delle flogoal acute e cronlohe , slero-mucote e purulente del aenl na•all .

Sono poche pagine illustrate da una figura rappresentante una cassetta con numerosi (23) islrumeoti, che in reallà sono ridu1iooi a proporzioni minime di istrumenti noti e comuni (tra panini, trequar ti, cannule, pinze, forbici, dilatatori, sonde, specilli, raschiatori, lampadina e lettrica) . È una aggiunta a i numerosi scritti che sulla materia ha pubblicati l'autore.

.

L'egregio amico dolt. Ramella, mPdico capo nell'ufficio di igiene, fa precedere al lavoro c:tatistico una pref~ione, nella quale tratta maestralmente l'argomento importa ntissimo della faJc:ificazione delle derrate alimenta r i, e ohe ci duole non poter

1686 RIVISTA riassumere perché é di quei lavori che n<>n possono mutilarsi. ma dovr ebbero riportarsi per intero ... E ciò non ci è concesso. i!: un volumetto che fa parte del Manuale del dottorato in m edicin a. Gia ad opera del Lefert ne furono pubblicati otto volumi. Essi tutti hanno un ~rande merito , essendovi davvero stipate c o n sufficiente svolgimento tutte le più essenziali nozioni che d'ordinario Yenl!o no svolte nelle volu minose opere che trattano le rispettive materie.

Segue un largo studio sul movimento dello stato cioile, (popolazione, matrimoni, nascile, morti); quindi è discorso delle cause di morte; finalmeole una importantissima esposizione dei seroizi sanitari municipali, medico-chirurgico, chimico e batter iologico, veterinario.

Nella appendice è r iportato pe r sunto tutto ciò che ai sovra accennati argomenti di pubblica igiene si è gia constatato pel 1890, e che farà lo spe riamo oggetlo della pr ossima futura Relazione. S e di tutte le cospicue nostre cillà si a vessero delle simili relazioni, qual copia di fatti, quali utili raffronti possibili, quali istruUive deduzio ni capaci d'utilissime applisi pc,lrebbero riunire! B.

Atde - Mé motre de Patholo g le Géné ral e et d e Baotédologle, per PAUL LEFERT. - Paris. - F. B. Baillièr e et Fils.

Questo volumetto, per la pa tologia generale, espone la mate ria molto chiaramente, e benchè in istil e davvero telegrafico e limitato allo stretto necessario, resposizione ne è compl e ta, esalta e nulla dimenLica o tralascia delle più recenti scoperte, massime nel campo bacteriologico. Baslnà ad assi• curarcene un sunto delle materie nel volume trattate:

Ca pitolo 1· Nozioni genel'8li.

Capitolo 2° Eziologia gene ral e. (Cause generali ed individuali. - Costituzioni, medica, endemica , epidemica. - Malattie infeltive, contagiose, virulente. - :\ialatti e per tossici e veleni. - P a rassitismo animale e vegetale).

3• Ba cteriologi a - in generale ed in particola re.

4• Processi morbosi comuni (congestione, emo rragi a,

Bibliografica

• 1 locale trombos i ed infiAmmazione, anerrua genera e e ' lia, gangr ena, idropisia, febb r e).

5• Sintomi io generale.

6• Evoluzione delle malattie.

7• Diagnostico e pronostico in generale.

S4 Profila ssi e terapeutica in g enerale: . .

Concreteremo in due parole il nostro g1udmo : È un bel libro, buono e mollo utile.

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