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RIVISTA D'IGIENE
PA:-1S1 ~1 SERGIO. - Shdt batterlologlol sugli espettorati . - (Vircho(J)'s Archio., Bd. CXXII , 1890).
L'autore ba compiulo uno studio sistematico dei microrganismi degli espellorati: come egli stesso confessa, sarebbe stato desiderabile disporre di materiale cadaverico ed esaminare il secreto dei ca,;-ernosi, tisici, pneumonici ecc., trallo direttamente dalle caverne, dai bronchi, dai pulmoni dei ti!;<ici, dei pneumonici ecc. nella slessa guisa che è stato possibile uno studio &nalogo al Besser pei microrganismi delle vie ael'ee allo stato normale. L'autore si è servilo inYece, co me materiale di studio, degli espettorati degli infermi. Per la ricerca si è valso del triplice metodo: dell'esame riegli. espetlOr ati in preparati microscopici, delle inoculazioni io animali, delle culture su piastre. Coi due primi metodi egli non ha oltenulo alcun nuovo risultalo. Per l'esame di prepa r ali microscopici non si può con sicurezza diagnosticare che il solo bacillo della tubercolosi: lo !>lesso diplococcus pneumon.iae non si può riconoscere con !>icurezza su prenarati microscopici.
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L'inoculozione in conigli degli e~peUorali di 4 pneumonitici cagionò la morte degli ani mali in 1 a 3 giorni per setticemia. da diplococco di Fraen/cel- Weichselbaum.
Di 10 conigli inoculati sollo la cute (3 -4 eme.) con espettorali di cavernosi, 3 morirono per sellicemia salivare, 3 per ascessi putridi, gli alLri più lardi per tubercolosi. Di 30 cavie inoculale con 2 eme. di espettoralo di tisici, 6 morirono di ascessi putridi, 6 altre di tubercolosi. I polli o si mostrarono refra ttari alle inoculaz ioni degli stessi espettorati, ovve r o
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manifestarono formazione di a!'ce"si o sviluppo di tubercolosi locali.
E sclusione fatta di bacilli tubercolari, di cui per ricono. scere la presen za bAsta nelle contingenze ordinarie l'analisi dei preparati microscopici, e dl'lla virulenza del diplococco di Friienkel, facilmente constatabile colle inoculazioni in conigli, il metodo più concludente per dello studio è stato quello delle piastre.
Fu fatto l'esame di 52 espettorati appartenenti a 45 individui: 24 tisici in diversi stadii (dal catarro dell'apice fino alla cav erna), 5 pneumonitici (• con pulmonite cruposa, 1 con pulmonite catarrale), 2 con bronchite, 8 cc,n influenza, 6 san i dei quali ultimi fu r accolla piccola quantità di espettorato emessa il mallino con qualche colpo di tosse. Le piastr e furono fatte su agar (in 30 casi di cavernosi l'esame in pias tr e di f,lel Atina non diede notevoli differenze, s a lvo la mancanza dei microrganismi che non crescono a bassa temperatura). In tutte le piastre di agar, tenute al termostato, con espettorato di tisici, cavernosi, bronchitici. influ enzati, di individui s a ni, compariscono in maggiore o minor numero colonie piccolissime, assai somiglianti a quelle del diplococco, appar tenenti a quel gruppo di microrgani~mi, che il Kruse, l'autore ed il Pasquale !-labil irono come il gruppo degli str eptococchi delle rnucoi::e.
·Oltre le cinque specie descritte da i cita ti autori (Cent r. f. Bakt. u. Pa r asit. Vll B d. N. 2 1, 1890) il Paosini ne lia trovate altre tr~: la VI ha comuni i caratteri con le precede nti, ma in aga r ha colonie confluenti, che for man•> una piccoliss ima patina e i::ollilissima pellicola . La VII e V III s i disting uono per la lung a vitalita, poichè conservano il potere di vivere sulla superficie dell'agar circa due mesi, e somigliano per tal carattere al diplococco di Nikiforoff, ma si distinguono da questo perchè non sono patogeni per i sorci. Lo s treptococco VII forma lunghe catene, ma non altera la reazione alcalina del latte. Lo streptococco VIII acidifica il latte e lo coagula prontamente, proprietà che manca al diplococco di Nikiforoft. Se qu esti varii stre ptococchi sieno specie diffe- renti, 0 varietà della stessa !-pecie, l'autor e dice che è problema degno di studio (t). li bacillus /I (b acillu s coccineus) trovato 2 volle, è della f>.. (2} 1 primi 9 bacilli in grnn parte appartengono o al grup~o del bac'. us 8 " i lilis O al gruppo del proteus vu.tgaris, coi qualì hanno molu caratteri comun , altri differenti. grandezza del bacillus anthraeis; sporificante, fonde la gelatina, svolge leggero catLivo odore, su patate dà un rivestimento di color rosa tendente al violetto: si distingue dal bacillus pneumonicus agilis di Shou, perché questo è corto bacillo, mobilissimo, che si scolora col liquido di Gram. ll bacillus lV (i vo lte), è immobile, sporiflca poco, fonde rapidamente, è simi!e al bacillus mesenierie us.fusei:.s, forma su patate dapprima colonie isolate, indi una superficie umida piana, gocciolante. È venefico per le cavie. '
La pr esenza di questi streptococchi è dunque :-°stante negli espettorati: la frequenza di questa o quell~ v~rielà non si può precisare, perchè sulla pia«lra dette ~ar1ela non pr: · sentano differenze; e talvolta sulla stessa piastra fu possibile isola r e parecchie varietà. . .
Oltre questi streptococchi furono trovali 3 specie cli funghi, 21 di bacilli, 10 di cocchi.
Dei funghi fu trovalo quattro volle il sacca r omuce~ a~bu~; due volle uo oidium simile all'oidium lac~is, da cut _si d• : stiogue perchè fonde rapidamente la gelatina, e per che a 37 (in agar) cresce più r apidame~l~ che ulla temperatura am~ biente· due volte un oidium s 1m1le al precedente pe r cara_t teri m'orfologici, differente p~rchè in gelati na fo r ma colonie bianche, durissime, co ri acee, in agar colorue mammellonate, ombelica le al centr o.
Il b.:..cillus l (bacillus aureus) (2) trovalo 2 volte'. é ~n g rande bacillo, mobilissimo, sporifica, f~nde la gelatina: i~ piA«lre <li gelati na for me. colonia raggiala, con centro 1.1 1 aspetto come una pell icola lan osa. In gelatina .dà uno s<'ar so pigmento ghillo; s u patatu forma una ma[Jniji.ca incrosta:rione gialla cremosa. che al 2•, 3• ~ioroo assume una color a.i io;e giaÌl a di ~oljo. In grande quantità i> pa lof?en o per le cavie. venefico per i conigli.
(l ) Sappiamo che talc a rgomento è stato dall'autore e dal dott. K~use larga.meot.e trattato, e che è ,;tata dimostrata la grande va ria~i_lila del d1pl~eocfo di Fraenkel, ~icchè esso è capace di perdere alcum caratteri e d1 acquistarne altri e questo tanto per la morfologin tcocco ·lanceolato o rot-0ndo, d1plocoeco, t' catene lunghe catene, presenza o assenza della capsu la). qu.anto per le cp:~:riet.~ cu.l turali (forme varie delle colonie, degli ìnto rbi!lamcut, <le~ _brodo, · · ·b·1· · n a t &0 coa11ulal!1hta del cr&3cibilita O m,•no in mez1,i ac1d1, cresci 1 1u o no , o lati.e) e per la ,irulenza (tutti , gradi della ,irutenza, da quello d~lla mno~uita a <tuello rlella st?tticemla piu intensa). Il Ja,·oro 115cira nel prossuno rascieolo del Zeit schri(t (ii.1· lg ime.
Il bacillus III, tl'ovato 1 volta, fonde la gelatina, sporiflca è immobile, ha colonie con diramazioni a corona, su pata~ si solleva in alte pieghe di color gi allo ·rossastro.
Il bae,llus V è simile al 1° per caralteri morfologici, lentamente mobile, sporificante, non pigmentato, fonde rapidamente la gelatina, ha colonie simili allo spirillo di Finkle r, svolge cattivo odore.
Il bacillus Vl (2 volle) è simile al proteus oulga r ilt; se ne distingue perchè sporiflca aobondantemente; si differenzia dal bacillu.<J subtilis, perchè si presenta ollre che io forma di bacillo, ancora in forma di cocco piccolo o di cocco grandissimo, della grandezza di una cellula di pigmento.
Il bacillus Vll (i volte) simile al proteus oulgaris, da cui s i distingue perchè su patate forma patina di colore giall~lto pallido, mentre il protcus ha forma rossastra, e perché svolge lievissimo cattivo odore.
Il baeillus VIII (2 volle) è bacillo fisso, m obilissimo, con forme degeneralivecoccoidi; sporilìca abbondantemente, onde si distingue dal proteus; fonde tardissimamente la gelatina, e cresce scarsissimamente su palate: onde si distingue dal proteus ouluaris, proteus mirabilis, e ùal bacillus subtilia.
Jl bacillug lX (2 volte) è simile ai baeillus VII ed VIII: non sporiflca, su patate forma rives timento giallo, con fondo verde, che si diffooùe fino alla profondila della patata.
Il bacillus X è il baeiltus P!JOC!Janeus: trovato due volte
Il baeillus XI (2 volte) è simile al prP,cedeote: sporifica poco, manca di una vera colorazione verdastra, svolge cattivo odore. In patate dà rilievo abbondante, uniforme, cremoso, r osso od arancio.
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Il bacillus XII (4 volLe) fonde più tardamente del baeillus Xl, ma non sporifica, non svolge cattivo odore: m tubi di gelatina da dopo la fusione uo deposito giallo, su patate form a punti sollevati bianco-giallastri.
Il baeillus XIII, :. aeillus squamosus ritrovasi frequent~men~ (;> volle in tisici, 1 in bronc·hìtP, 1 in influenza, 1 111 sani). piccolo e sottile bacillo, che r nde tardamente I~ gelatina. Forma su piastre di gelatina colonie sollevate, 1rre· golari, composte come di scaglie dure giallette. Cresce quasi niente su palate.
]l bacillus XIV (1 volta) e X V ( 1 volta) simili al precedente fondono tardamente la gelatina: le colonie non sono squar:iose. - l bacillus X/Il e XIV hanno pigmento giallorossastro. - li baeillus XV non è pigmentato.
I baeillus XV!, XVIl, XVIll, .Y.IX, XX e XXI non fondono la gelatina. Il bacillus XVI (3 Yolte) è il bactllus tluoreseens putridus, il baeillus XJX (11 \'Olte) è simile .al bacillusjluorescens, ma non ronde la gelatina, onde ch!amato baeillus Jluo r eseens non liquefacie ns ; il bacidus .\ VIII è simile al baeillus luieus, ma se ne distingue perché ha colonie r·otonde sollev11te e di color giallo- arancio.
Il bacillus 'xvIIJ (3 volte) forma colonie caratteristiche giallette, con un centr o da cui partono del!~ pieghe verso la perifeda, delicatissime, simili ad un velo. . .
Il baeillus .YlX (trovato due volte in cavernosi, 1 volta in un pulmonitico) è chiamato dall'a1.1tore baeillus tenuis s~utigenus: è un bacillo capsalato, non sporifica, è imm~brle. - È mortale (setticemico} per topi e conigli. Ha colome rot onde, alquanto sollevale, granulose, giallelle, con cerchi concentrici alla perife1·ia. In tubi di gelatina forma lungo l'mnesto u ,.a serie di punti giallastr i, e alla superfìcie un espandimento uguale, uniforme. In patate l'orma un r veistimento giallo, uniforme, umido. - Si colora col metodo di Gramm. Svolge Jeggiero cattivo odt>re, si ùifferenzia ùt1l baeillus crassus sputivenus di Kreihobm per chè questo sporifica ed e molto più g r ande, ha colonie non g11~11 e ma gri· gio- brune, e negl'innesti in gelatina forma soll evamento a cupola.
R1VlSTA
Il bacillus XXI é il pneumobacillus di Friedlànder.
Dei cocchi il 1 ° e il 2° sono lo staphylococcus pyogenes aureus (3 volte) e lo stapylococcus p!JO{Jenes albus (1 volta)· i1 3°, molto frequente, (11 volte) è il micrococcus albus liqu/ .[ac!e'!8 d'. Besser; i~ 4~ è lo streptococcus P!JOgenes (5 volt.e); 11 5 e fetido e somiglia per le colonie al bacillus squ~mosus; il 6· il micrococcus versicolor, che è piuttosto frequente.
Ma più frequenti di tutti sono le sarcine; ollre la sarcina lutea, la sarc,na aurantiaca, la sarcina alba, l'autore descrive la sarcina variegata trovata in 23 espettorati: è imporl~n~ a conoscerla, perchè sulle piastre di agar spesso som!gha t~nto alle colonie del dij)lococco di Friinkel da potersi a prima giunta facilmente confondere con esso· é chiamala variegata, perché in gelatina presenta punti di ~olorito vario, bruno, rosso aiallo grioio T
MEY ER. - L'Istituto Kooh in Berlino per le malattie da infezione . - (Berliner klinisclte Woc henschrift, ~- 36 e :Ji, 1891).
11 17 agosto 1891 fu aperto, senza speciale inau"urazione l'istituto scientifico Koch in Berlino. Lo slabilim:nto è de~ stinato alla cura degli ammalati ed alle ricerche scientifiche ~4 pe_rciò diviso in due parti corrispondenti agli scopi sopra 1nd1cat1.
1• Riparto ammalati. - È costrutto fra la ferrovia urbana e il fabbricato principale della Charité ed è composto di 13 corpi di fabbrica, indipendenti gli uni dagli altri e circondati da_ vi~li adorni di alberi e da giardini. Undici di questi fabbr1cat1 sono ad un solo piano e due a due piani .
Abita.:ioni a solo piano ter reno. - Spettano a questo s istema sette baracche per la cura degli ammalati, d ue baracch~ per abitazioni del personale infermieri, un edifi cio pel deposito del carbone, un edificio per le disinfezioni e per le autopsie.
Abita.:ioni a due piani. - Sono invece a due piani l'edifi c io per l'amministrazione e quello pel deposito del ghiaccio e per un secondo deposito del ca rbone .
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Delle sette baracche per ammalati, quattro sono dietro l'edificio dell'amministrazione e contengono ognun1-1 18 lelli, tre sono dinanzi ad essa e contengono ognuna 12 letti; cosicché in totale lo stabilimanto ha 108 letti per ammalali.
A ciascun lello A assegnata una superficie di 9 m etri quadrati e.J uno spa zio di 40 metri cubi. Il rivestimento delle baracche è formato con paralellepipedi cubi di gesso, tanto all'esterno quanto an'interno e fra i due strali fu lasciato libero quello intermedio per la ventilazione, l'asciuttezza della baracca e quale schermo contro le influenze atmosferiche.
Le opere io )P,gno dell'armatura furono dappertutto verniciat~ con carbolina e ricoperte con islrato d'asfalto, e quindi i pa rallelepipedi di gesso non furono mai posti in contatto diretto col legno. Nei pavimenti, sopra lo strato di gesso, fu post i un rivestimento di elce con asfalto. La copertura delle baracche è costituila da tr.i strati di parallelepipedi cubi d i gesso e da doppio slrato di asfalto soprapposto. Adatti ventilatori nella superficie interna delle pareti e nelll'!. copertura provvedono al rinnovamento dell'aria. Pel riscaldamento sono state poste in opera stufe ventilatrici e per l'illuminazione e lettrica provvede la Società per l'illuminazione della città di Berlino. L'i ll uminazione e la venti lazione naturali si ottengono per mezzo di alte e larghe finestre (in numero di diciotto nelle sale contenenti allrellanti ammalati) poste a riscontro fra loro.
Oltre il letto , vi è pure in ogni sala una sedia ed un lavolino da notte per ogni ammalato e per cia scuua sala un armadio per custodire istrumenti, oggetti di medicatura ecc.
Le pareti interne delle sale di ammalali i:>ono verniciate a smalto ed è possibile lavare con liquidi disinfettanti non solo le dette sale, ma anche gli oggetti in esse contenuti. Per i letti, si provvede alla disinfezione in modo speciale. I tabi del gas e dell'acqua sono collocati nei sotlerranei ed io essi si trovano pure le camere di aria fresca pel riscaldamento. Ogni baracca per ammalati , oltre la sala, ha pure una stanza in c ui si riscalda l'acqua, si conservano appareccl1i per la distruzione di germi, e sacchi per ri porvi la biancheria usata ~d infetta; una latrina; una stanza per la pre- parazione del thè e la stanza per l'infermiere di guardia. Le baracche che contengono 18 malati hanno pure una sala per convalescenti.
In due delle sette baracche, le sale per ammalati contengono 16 letti; in oltre due, 14 e 4 altri letti in camera separata; nelle rimanenti tre, si trovano sale da 6 letti, le une dd tutto separale ed indipendenti dalle a ltre, non avendo fra loco comun icazioni di sorta.
Le due barac,:he pel personale infermieri contengono ci ascuna 8 letti. ·
Nel fabbricato centrale per l'amministrazione, oltre tulli i locali ad es;,o necessario, vi è pure una scuola per 60 - 80 uditori li fabbricato per le disinfezioni e per le autopsie, è lontano ac;s:ai !dagli altri ed é vicino alla linea della ferrovi a urbana. La bianche ria sudi cia, chiu~a entro sacchi e posta in casse metalliche, giunge 111 locale delle disinfezioni a va;-iore. Questo locale è costrutto in modo che la bian cher ia sudicia e quella disinfettata non possano in alcun modo mescolarsi fra loro. Anche il personale relativo non ha contatti di sorta. c. s.
Le vi, aode per ammalati sono preparale nella cuci na della Charité.
De1 tutto indietro é il locale pel deposito dei cada,•eri e pPr le autopsie.
2. Riparto .~cient~fico. - È un fabbricato triangolare, d i proprietà della Cbarité ed assai vicino al nuovo ospedale baracche eh Koch.
Sebbene fabbricalo vecchio, a due piani e con ambienti piccoli, pure r stato ridotto in modo da renderlo del tutto adatto al nuovo uso.
In esso sono collocaii apparecchi di ogni specie per ricerche batteriologiche e chimiche.
Nel ;,rimo piano si trova tutto ciò che è necessario per le ricerche batteriologiche, nel secondo per quelle chimiche.
L 'Inquiname nto del suolo In rapporto alla pavimentazione delle s tr a de . - Studio sperimentale del dott. Lt.1Gt MAN FREDI. - (Gio rna le interna.iion(lle delle scienze mediche, fase. 6°, 1891).
L'autore si è proposto di indagare quali rapporti si stabiliscano tra il sottosuolo e l'immondizia stradale, dato un difettoso sistema di pavimentazione e scelse come campo di studio la città di Napoli per il cattivo stato Pd1lizio delle i-ue strade e per la contaminazione oltremodo grave delle medesime
Le ricerche per ora non furono este;;:e al sottosuolo propriamente dello, ma 6olo al letto stradale inquantochè è dalle condizioni <ii esso che dipende se i liquidi di scolo della superficie !JOHsono o pure 110 addentrarsi nel suolo, ed esso può servire quindi come un indice dello stato di purezza o meno degli stra.I.i sottostanti, ai quaE p~rò le impurità possono perveni r e anche da altre fonti (canali, pozzi neri, ecc.).
L'immondizia stradale, per contenuto di batlerii e di sostanze organiche g io decomposte o in via di decomporsi, è tra i prodolli più impuri che emanano d11lle agglomerazi on i umane, paragonabile perfino in c erti casi al contenuto dei pozzi neri; quindi il le tto stradale delle grandi cillà può esser e assimilato ad un'immeo!'a superficie di fogna allo scoperto.
Per determinare il grado di inquinamento di codesto materiale raccolto dal letto stradale, l'autore ha proceduto ad indagini chimiche e batteriologiche del medesimo, dalle quali emer ge che io Napoli è in genere assai considerevole la quantità di batterii e di sostanze impure che Yi si ritrovano.
Prendendo come termin e di paragone l'azoto organico, che è l'indice migliore di valutazione dell'inquinamento chimico, l'autore ha trovato che esso è, nella malta stradale di Napoli, superiore di mollo a quello che si riscontra in altre grandi città (più del doppio, io media).
~sturale quindi che con tali condizioni igienico- e dilizie <lelle strade, dalla superficie di queste possa penetrar e nel
Rivista
sottosuolo una quantità cli sostanze impure perfino maggiore di quella che vi si infiltra da canali o pozzi neri permeabili esistenti nelle viscere di esso.
Insieme con l'inquin&mento chimico ha anche luogo nel letto stradale un' inJWra~ione dì batteriì dalla superficie che merita di essere presa in consideraz(one. Le quantità di batterii rinvenute per 1 gr. di materiale oscillano da 700 fino a circa 30,000,000, e sono in aperto rapporto con lo stato della superficie stradale e con la qualità della malta, la qual~ può diventare ricettacolo e veicolo di ballerii a tal punto da dover5i considerare come uno dei mezzi più atti a produrre l'inquinamento batterìco del suolo. La proveuienza però dei batlerii nella sressezza del letto stradale non può dubitarsi che spetti all'immondizia di strada in massima parte, perocché la malta fresca è un materiale quasi perfeltamente asettico .
Da quanto fu esposto risulta l'importanza di un fatto, cui del resto la pratica ha già reso omaggio nelle moderne costruzioni stradali: che, cioè, il letto stradale essendo quasi sempre a contatto di acqua e di liquidi impuri deve per conseguenza assimilarsi ad una costruzione sott'acqua.
La 11uestione del Lipo di pavimentazione (asfalto, legno, pielra ecc.), é fino ad un ce1·td punto subordinata al modo di costruzione dtl letto stradale; perocché a questo é pri11cipalmente affidato da una parte la regolarit.a. e la du r ala del piano stradale, e dall'altra la protezione del suolo.
Perciò oggidi é prevalso il sistema di dare alla.fondazione delle strade un grande sviluppo e l'importanza di una costruzione idraulica, formando al di sollo Jel pavimenlo pr opriamente detto un gran masso di materiale duro e impermeabile (calcestruzzo) per un'allezza di 10-20-20 cm
È naturale che se al di sopra di una simile fondazione si distende un mater iale anch'esso impermeabile, compatto, e che non presenti commessure come l'asfalto, l'igie ne non avrà che a lodarsene in grado superlativo; e difatli il rivestimento delle strade in &sfallo compresso tiene oggi per consenso quasi generale, il primo posto. .
Tuttavia, sebbene fornite di commessure, anche le pavi-
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mentazioni in legno e in pietra possono dare risultati soddisfacenli quando sieno fatte a dovere; soprattutto però è necessario che non manchi una buona fondazione come sopra fu indicato, e che le commessure fra i singoli blocchi di pietra o di legno vengano r'iempile con un materiale cementizio impermeabile.
LASER. - Sul modo di comport arsi del bacilli del t ifo , del vibrioni del c ole ra e del baomt t nbercolosl nel burro . - (Zeitschrijt ju1' Hugiene, 3° fascicolo, 1891).
In seguito a numerose prove batteriologiche l"autore ba p o tuto convincersi che i germi del tifo, del colera e della tubercolot'i possono per un . certo tempo (circa una settimana) conservasi iu vila nel burro, e che per mezzo di quest'alimento possono diffondersi le rispettive malattie da infezione.
Inoltre l'autore ha dimostrato che mediante culture in lamine di gelatina é molto facile riscontrare se nel burro esista l'oidium lactis. C. s.
Kr-:iiPPEL. - Osservazioni cli medici inglesi nelle Indie Orientali, relative a lla etiologi a del colera. dall'anno 1883 In poi . - (Zeitschrift .fur Hyg;ene, fascicolo 3•, 1891).
Fino dalla scoperta del vibrione del colera, la maggior parte di medici tedeschi approva,rono le idee relati ve alla etiologia del colera espresse da Roberto Koch in Berlino nelle sue conferenze del 188i.
Egli concluse con queste parole: cc Causa del colera é un bacillo virgola specifico. Q uesto
« germe si trasmette da uomo ad uomo mediante oggetli
« umidi, in particolar modo per mezzo dell'acqua potabile ;
« è pure introdotto con gli alimenti e sviluppandosi nell'inte- c, stino produce il colera. ,
Solo un piccolo numero di medici, particolarmente della $Cùola di Monaco, Cllpilaneta da von Pettenkofer, dissente dalla teoria di Koch.